Gbp/Usd: La price action indica forza di cableBuongiorno a tutti,
come sempre ecco qui una mia idea operativa per i prossimi giorni naturalmente sul mio mercato preferito ovvero il mercato valutario (Forex).
Oggi andiamo direttamente sul cambio Gbp/Usd che ha confermato la struttura rialzista e la tenuta sopra il livello 1,2630 proprio con la conclusione di questa ultima settimana.
Su questa zona si è venuta a formare una Ftw Power Long ovvero una delle mie strategie preferite in linea con il più classico swing trading multiday.
Nei prossimi giorni la mia operatività su questa cambio sarà long su conferme date da trigger di price action bullish su time frame daily.
Il fallimento della mia view long si avrebbe solo con il ritorno al di sotto di 1,2300 mentre il primo target di profitto lo potremmo trovare in zona 1,3180.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!
GBPUSD
LA FED E IL SOFT LANDINGIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 14.06.2023
LA FED E IL SOFT LANDING
-CONTESTO
Notizie posizitive dal fronte inflazione per gli Stati Unitici, ieri il quadro inflattivo riportato dal U.S. BUREAU OF LABOR STATISTICS ha mostrato un CPI in netto calo dal 4.9% al 4% , grazie special modo al comparto energy che si registra in rapida frenata in tutti i suoi componenti, dal -11.7% totale della componente energy, al dettagliato -20.4% della benzina e il -37% degli oli combustibili.
Sebbene dunque il dato Core , ovvero epurato de queste componenti, non abbia dato la medesima fiducia attestandosi ad un più modesto 5.3% dal precedente 5.5%, possiamo dire che le possibilità di giungere ad un soft landing non sono poi cosi remote.
Gli ultimi dati sulla disoccupazione mostrano un mercato del lavoro ancora tonico , con un modesto 3.7% per la disoccupazione, rispetto al precedente 3.5% , ben lontano dai livelli del 4.5% che potrebbero impensierire la FED e costringerla a rivedere le sue politiche, cosi anche il PiL che sembra aver mantenuto una buona tonicità evitando per ora quella che doveva essere una recessione conclamata.
Siamo cosi giunti all’appuntamento di giungo con la FED, riunione nella quale i Futures sui FED fUNDS danno per un certo un nulla di fatto, attestando le probabilità ad un 90.7% per questo evento , mentre rimane un misero 9.3% di possibilità di sorprese , con rialzi tassi che sembrano oramai rimandati alla prossima riunione di luglio. Si perché lo spauracchio dei rialzi tassi non è svanito, e sebbene i dai macroeconomici siano incoraggianti, le possibilità che la Fed vada ancora all’assalto nella riunione di luglio si attestano da un buon 61.8%.
-FOREX
Risposta immediata dei mercati valutari con un dollaro USA in caduta dai supporti di 103.25 a 103.075 per poi consolidare a 103.35. la debolezza del dollaro Usa potrebbe vedere la sua conclusione stasera con la conferma di un nulla di fatto da aperte della FED, ma attenzione, perché la vera notizia è nelle aspettative di luglio, sulle quali se dovessero aprirsi scenari ancora di aggressività potrebbe allora riaccendersi la fiamma della speranza per il biglietto verde e ripartire nuovamente a rialzo verso 104.40, rimaniamo pertanto vigili su un appuntamento che può generare ancora tante aspettative.
Risposta unisona per le majors, con eurusd che approda prima alle resistenze di 1.0725 per poi storanere verso i supporti a 1.0775 lasciando tutto nelle mani della FED e della BCE, mentre resta piu tonica la sterlina, con un allunghi verso 1.26figura prima resistenza ora diventato supporto che potrebbe dare sprint rialzista ancora oggi fino ai livelli target di 1.2675
Piu incerte le oceaniche, con il dollaro neozelandese che non va oltre 0.6175 ripiegando poi sulla mm21 oraria a 0.6150 chiudendosi in un nulla di fatto , mentre Australia giunge ai massimi di 0.68 figura per poi consolidare e trovare supporti di breve a 0.6760
-EQUITY
Le uone notizie che vengono dall’infalzione Usa portano ad un ottimo mood di risk on, che viene amplificato dal mondo tech che esplode a rialzo. Il Nasdaq vola verso 15000 pnt, senza di fatto mai ritracciare sui supporti di 14724 pnt, ora la palla passa alla FED e per quanto sia gradevole iltrend rialzista del modno tech non possiamo non notare le 8 settimane di rialzo consecutivo su questo asset, che a questo punto diventa meritevole di storni, per dare vita ad una dinamica di buy on rumors and sell on news.
Spinta rialzosta anche per l’SP500 che tiene i livelli supportivi di 4300 pnt e con un break out di 4326 pnt si porta a 4380 pnt, anche in questo caso la tendenza rialzista ha la meglio, ma prese di profitto al termine della riunione della FED potrebbero essere la normalità dopo giorni e giorni di rialzi.
Per l’europa ancora il Dax ha reagito ai supporti di 16123 pnt per riportarsi verso i massimi di periodo, a 16240 pnt, anche in questo caso la parola passa alla BC di giovedi, e prese di profitto potrebbero essere un movimento tecnico più che naturale per questo asset. Tuttavia impossibile parlare di inversioni di tendenza prima dei 16040-16000 pnt.
-COMMODITIES
Per i metalli il gold resta fermo nel range con supporti chiari a 1940 e resistenze a 1984 pnt , meglio il rame che rompe timidamente i 3.825$ e sembra voler puntare ai massimi di 3.950$. Per la componente enrgy, segnaliamo il wti che si riport a quota 69.90$ livelli primo di resistenza che se violato potrebbe dare vita ad allunghi rialzisti interessanti fino ai 73$, ma l’eventuale pressione del dollaro Usa potrebbe giocare un ruolo fondamentale e riportare i prezzi verso le aree di minimo a 67.50$, si rimane tuttavia in un ampio range compreso tra 66.70$ e 72.00$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
La giornata odierna si focalizzerà ovviamente tutta sulla riunione FED delle 20.30 , per poi proiettarci alla BCE di giovedi e alla BOJ di venerdì… le banche centrali ora dominano la scena.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Borse senza paura prima dell’Inflazione USAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 13.06.2023
-CONTESTO
I mercati sembrano prezzare una FED particolarmente dovish con un chiaro assetto di risk-on dilagante nel settore equity, con spinte rialziste su tutti i listini mondiali che lasciano pochi spazi a dubbi.
I mercati seguono un mood poco sincrono, divergenze nette si evidenziano tra il comparto equity e quello obbligazionario, con le borse mondiali che vanno ai break out dei massimi precedenti in un rally rialzista tipico di un bull-market, mentre l’obbligazionario sovrano fatica a mantenere i minimi dei prezzi, con i rendimenti in piena crescita special modo nelle scadenze più brevi, portando la curva dei rendimaneti verso nuovi minimi di periodo, questo ad indicare la paura per una fase di recessione imminente… chi sta mentendo ?
Beh non facile districare la matassa, fatto certo è che vendere listini azionari significa mettersi contro un torrente in piena in questo momento con il settore tech a farla da padrona, e se mai si dovesse ricorrere a strategie di coperture di portafoglio, non possiamo dire che gli altri comparti offrano adeguate correlazioni inter market atte a queste strategie. Non solo l’obbligazionario sovrano è in netta controtendenza, ma anche le commodities con il gold in trading range, e gli energetici al collasso sembrano prezzare un futuro calo della domanda sostenendo l’idea espressa del comparto obbligazionario , più di quello azionario.
Nella notte i soft data provenienti dall’Australia ( westpac Consumer Confidence Index e NBA Business Confidence) hanno riportato letture deludenti che non mostrano la fiducia nel futuro dell’economia australiana tanto temuta dalla RBA, acnhe il Regno Unito ha dato pubblicazione del suo livello di disoccupazione che ancora una volta ha mostrato un mercato del lavoro forte , con una disoccupazione in calo dal 3.9% al 3.8% deludendo le attese di un +4.0%.
-FOREX
Il mercato valutario trova ancora una volta un dollaro americano debole che sembra scontare ora un nulla di fatto alla prossima riunione della FED, portandosi sui supporti a 103.30 pronto per ulteriori affondi ribassisti a 103 figura ultimo baluardo prima di ulteriori affondi.
Risposta positiva quindi per le majors con eurusd che si porta a 1.08 dando interessanti segnali rialzisti sopra le resistenze prime con possibilità di allunghi verso 1.0830.
Favorite le oceaniche, con il dollaro australiano in pieno rally rialzista alle porte dei massimi di 0.68 partito dai minimi di 0.6475 solo 13 giorni fa….
-EQUITY
Listini mondiali tutti in territorio positivo, ancora l’Europa guidata dal DAV che si porta a 16215 pnt puntando oramai ai massimi di 16300 pnt.
Anche in asia il contesto è di risk on , con il Nikkei che in piena forza riconquista i 33111 pnt gardando ora con fiducia a possibili ulteriori alunghi rialzisti.
Non da meno i listini americani, con il Nasdaq che vola a 14729 pnt , oltre i massimi precedenti a 14700 pnt con potenziali target a 15290 pnt
-COMMODITIES
Il comparto commodities vede un gold ancora intrappolato nel trading range compreso tra 1984 e 1936 $, mentre evidenziano interessanti recuperi dai minimi il palladio che dai 1300$ si riporta a 1363$ e con lui il rame che mantiene i minimi di 3.735 e mira a 3.820$
Difficile il contesto per gli energetici con il wti che si porta al break out dei supporti a 69$ e affonda fino 67.16$ primo target per il mood ribassista, livello dal quale non escludiamo storni e ritest del precedente supporto.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Nel pomeriggio l’attenzione sarà tutta rivolta all’inflazione USA con il CPI YoY che dal 4.9% è atteso ad un 4.1% mentre il mensile da un +0.4% aatteso ad un +0.2%, con il dato core atteso ugualemnte a ribasso dal 5.5% al 5.3%, attese che speriamo non vengano deluse , caso in cui la corsa dei listini potrebbe vedere pesanti battute di arresto.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
DOLLARO STORNA IN ATTESA DEI NFPIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 30.05.2023
-CONTESTO
Si entra sempre più nel vivo della settimana di contrattazione ed in attesa che oggi sia pubblicato il report sul consumer confidence USA , il dollaro americano prende una pausa dalla sua lunga corsa rialzista. Gli operatori orami concentrati sulle possibilità che la FED possa alzare ancora il costo del denaro alla prossima riunione di giugno, hanno comprato dollari dall’inizio di questo mese di Maggio portando le quotazioni verso i massimi del 2023, e sebbene le prospettive di un rallentamento economico Usa salgano in ovvia conseguenza, la forte congiuntura macroeconomica porta grande fiducia al settore technologico. Venerdi sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro USA che rimane al momento con una disoccupazione ai minimi del 3.4% il che unito ad una mega bolla relativa all’AI porta il comparto tech verso nuovi massimi e a sovraperfromare sutti gli altri comparti dell’SP500.
Il solo comparto tech del SP%== si porta al +21% rispetto alle quotazioni di un anno fa , mentre settori come i materials,perdono il 13% e ancora le utilities si attestano al -10.68%, segno che la bolla tech è in atto e se mai dovesse esplodere trasinerebbe facilemnte a ribasso il settore equity.
-FOREX
Il comparto valutario che ha vissuto la forza del dollaro usa schiacciante in queste settimane, ha visto quotazioni del dollarindex approdare a 104.45-60 per poi respirare in uqesta prima sessione europea e testare i supporti a 103.90. eventuale ulteriore debolezza del dollaro usa potrebbe portare ad allunghi fino 103.60 e 103 fugura.
In ovvia correlazione respirano le altre majors, con eurusd che risorge dai minimi di 1.07 e punta a 1.0750 prima resistenza tecnica che se superata potrebbe attestarsi a 1.0830-1.0850
Fa meglio la sterlina che in un buon sprint rialzista passa dai minimi di 1.23 figura agli attuali 1.2440 , ma le prime vere resistenze si attestano a 1.2475-1.2490
Restano indietro le oceaniche , con il dollaro neozelandese che paga a duro prezo una RBNZ troppo dovish rispetto ai livelli inflattivi presenti nel paese e cosi nzdusd approda a 0.6040 con i minimi che vanno a 0.6024. la debolezza del dollaro usa fa bene anche alle oceancihe, che tentano timidi allunghi verso le resistenze di 0.6070 generando interessanti divergenze rialziste rispetto allo stocastico 12.3.6.
-EQUITY
Il mondo azionario è di fatto monopolizzato dal nasdaq, che prosegue la sua corsa rialzista approdando verso 14600pnt non trovando spunti utili nemmeno a dei respiri , lasciando la mm21 periodi su h4 a 14200pnt. La bolla sembra partita e tentare di ostacolarla è quasi impossibile,tanto che anche sp500 nei suoi titoli tech trova spunti rialzisti che lo portano a 4232pnt con supporti a 4220pnt.
-COMMODITIES
La debolezza del dollaro premia anche il comparto commodities sia per i metalli che per l’energy, attualmente il gold recupera dai minimi di 1930$ e attacca la aprte alta del canale ribassista che guida i prezzi dai massimi di maggio 2023 e che passa ora per 1959$. Eventuali rotture rialziste potrebbero portare ad allunghi fino 1984-1985$
Piu lateralità per il wti, che rimane compreso tra 70.99-71$ e 73.50$ senza per ora prendere nessuna vera direzionalità.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
GBP/USD: previsioni irreali per l'IPC del Regno Unito? Allarme GBP/USD: previsioni irrealistiche per l'inflazione del Regno Unito?
Domani verrà pubblicato l'ultimo tasso di inflazione del Regno Unito, che sarà significativo per i trader che operano con GBP/USD a causa della previsione forse irrealistica di un calo di 2 punti percentuali.
Si prevede che il tasso di inflazione di aprile sia sceso significativamente all'8,2%. I mercati sono eccessivamente ottimisti con questa previsione? A marzo, il tasso di inflazione dei prezzi al consumo nel Regno Unito è sceso al 10,1% su base annua, leggermente al di sotto del 10,4% registrato a febbraio ma superiore alle aspettative del mercato del 9,8%.
La sterlina britannica si è mantenuta forte, con un valore intorno a 1,2435 dollari, rimanendo vicina al massimo da 12 mesi di 1,2679 dollari raggiunto il 10 maggio. Attualmente, i mercati monetari prevedono una probabilità dell'80% che la Banca d'Inghilterra aumenti i tassi d'interesse di 25 punti base, portandoli al 4,75% a giugno, e una probabilità del 79% che il tasso d'interesse sia del 5% entro settembre. Recentemente la BoE ha aumentato i tassi al 4,5%, il livello più alto dal 2008.
D'altro canto, alcuni si aspettano che la Federal Reserve statunitense sospenda l'attuale ciclo di inasprimento, poiché i responsabili politici valutano attentamente le preoccupazioni relative all'impatto dell'inflazione sulla crescita economica. Ci sono stati sviluppi positivi per quanto riguarda le discussioni sul tetto del debito degli Stati Uniti, secondo il presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy, che ha menzionato la possibilità di raggiungere un accordo stasera o domani.
Esaminando il grafico a 4 ore, la coppia ha testato un'importante media mobile a 50 barre (MA) e ha attirato gli acquirenti venerdì. Questa MA continuerà ad essere un livello significativo in vista del calo dei dati sull'inflazione. Se la coppia GBP/USD mantiene la sua inclinazione al rialzo, dovrà fare i conti con l'indicatore Relative Strength Index (RSI), che di recente è sceso al di sotto della linea mediana 50. Se la MA a 50 giorni dovesse essere violata, il trading range previsto per oggi potrebbe essere compreso tra il supporto a 1,2350 e la resistenza a 1,2400.
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------------------------------
La sterlina romperà 1,27 con il rialzo dei tassi della BOE?La sterlina romperà 1,27 con il rialzo dei tassi della BOE?
Lunedì il dollaro ha continuato a mostrare debolezza nei confronti della maggior parte delle sue principali controparti, in attesa che la Federal Reserve riconosca la fine del suo ciclo di rialzi e si copra dal rischio di una potenziale recessione. Gli operatori tengono d'occhio anche l'impasse sul tetto del debito a Capitol Hill, con il Segretario del Tesoro che avverte della possibile incapacità di pagare i debiti entro il 1° giugno. Mercoledì si attendono i dati sull'inflazione statunitense, che indicheranno se la Fed dovrà adottare ulteriori misure per controllare l'inflazione.
Lunedì la sterlina ha raggiunto un picco di oltre un anno nei confronti del dollaro, scambiando fino a 1,2668 dollari, il livello più alto dall'aprile 2022, prima di scivolare leggermente al di sotto di tale valore a 1,2616 dollari. La sterlina è al centro dell'attenzione questa settimana in vista dell'atteso aumento dei tassi della Banca d'Inghilterra di giovedì, che secondo molti dovrebbe portare il tasso di base al 4,5% dopo il voto 7-2 di marzo per aumentarlo dal 4% al 4,25%.
Sul grafico a 4 ore, il prezzo è per ora al di sopra della 30-SMA e l'RSI è al di sopra di 50 (anche se in calo). Il prezzo si è fermato al livello di resistenza di 1,2650 dopo un forte movimento al rialzo e forse ora sta invertendo la rotta, con la resistenza trasformata in supporto (1,2075) come obiettivo da tenere d'occhio al ribasso. Sviluppi negativi con qualsiasi preoccupazione che riguardi gli Stati Uniti o il rialzo dei tassi della BOE metteranno 1,650 e 1,2700 nel mirino al rialzo se il prezzo inizierà a consolidare dove si trova ora fino a giovedì.
BCE e FED alzano ancora i tassi (TFB)Sia la FED che la BCE, come avevano già annunciato, hanno alzato nuovamente i tassi. La BCE in particolare ha confermato, che i rialzi proseguiranno, poiché la strada per combattere l'inflazione è ancora lunga. Pertanto siamo a lavoro per sfruttare la prossima tendenza primaria rialzista , che porterà un indotto di opportunità su tutti i mercati. Ieri su GbpUsd abbiamo avuto la conferma della liquidità a supporto , che stiamo sfruttando per anticipare proprio questo indotto di opportunità.
Conferma della liquidità su GbpUsd (TFB)Questa mattina abbiamo la conferma della liquidità a supporto su GbpUsd. Questa è la condizione che attendevamo per operare con il metodo TFB. Adesso se le prese di profitto resteranno ridotte, sarà possibile agganciare la prossima tendenza primaria rialzista. Attenzione però alla BCE, perché verso le 2:30 verrà annunciato, con ogni probabilità, un nuovo rialzo dei tassi.
CI SARà PAUSA NELLA CORSA DEI TASSI DI INTERESSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.05.2023
-CONTESTO
Siamo giunti all’appuntamento con la FED per questo maggio 2023 e come sempre gli operatori si proiettano già alla prossima riunione dell’11 giugno, lavorando sulle aspettative più che sui dati che sembrano oramai essere già nei prezzi attuali di mercato.
Stasera poche sorprese per il riazo di 25Bp che sembra essere oramai scontato dal mercato, la chiave di lettura sarà la prossima riunione, e cercare di intercettare nelle parole di Powell e nello statement che accompagna la decisione di questa sera sui tassi di nteresse, se ci sarà o meno una pausa nella prossima riunione di Giugno.
Le aspettative per questa pausa, atta a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo sino ad oggi, salgono sempre di più al presentarsi delle difficoltà del sistema bancario USA, che ha dovto già salvare SVB ed ora FRB. Il salvataggio dei due istituti di credito era doveroso per evitare un effetto domino, ma le banche regionali minori dovranno mettersi in guardia, stringendo i cordoli delle borse, elargendo meno prestiti e trattenendo maggiore liquidità e questo è un altro pesante fardello sull’economia USA.
Il drenaggio forzato di liquidità potrebbe generare una forte spinta alla fase di rallentamento economico in atto, e la FED potrebbe voler evitare di colpire ulteriormente l’economia e addentrarsi in profonde recessioni applicando politiche monetarie troppo aggressive.
Le scommesse sui potenziali rialzi tassi, ora mostrano un 84% di possibilità di rialzo di 25bp stasera, un una restante parte di possibilità di taglio tassi, ma nessuna opzione di incremento dl costo del denaro oltre i 25Bp.
Per la riunione di giugno si valuta anche un potenziale ritorno a tassi più bassi, ad indicare che tutte le opszioni sono aperte e valutare dal mercato che rimane ora in balia della congiuntura macroeconomica e della risposta che darà in questo mese di maggio.
-FOREX
In attesa dell’appuntamento di questa sera, ed in seguito ai brutti dati di ieri pomeriggio, il dollaro ha ripreso a scendere guardando la prospettiva di un tasso definitivo al 5.25% come opzione concreta che darebbe lo stop al biglietto verde, oramai sotto le resitenze di 102.25 e con uno sguardo puntato ai supporti di 100.83 . il dollaro resta a nostro avviso perdente in ogni scenario valutato da qui al termine di questo 2023.
Ovvia la risposta dei traders al dettaglio che oggi incalzano gli acquisti con un 61% di posizioni long in atto, aprendo la porta ad ulteriori allunghi ribassisti per il biglietto verde.
Salgono di contro le altre majors, dando spazio principalmente all’euro che stiamo da giorni richiamando a potenziali allunghi rialzisti.
Le prime resistenze sono poste a 1.1125 , resistenze che il modno retail spera facciano il loro lavoro per salvare un 72% di posizioni contrarian short. Attenzione dunque alle potenziali fasi di break out rialzista.
Ancora la sterlina con un 57% di posizioni short sul basket, porta gbpusd al test ancora delle resiste a 1.2550 pronta per eventuali ulteriori allunghi rialzisti verso 1.2650
Respira lo yen giapponese dopo gli eccessi dei giorni scorsi, lasciando tuttavia un 71% di posizioni retail ancora in mean reverting long. Il quadro tecnico di usdjpy mostra la tenuta delle resistenze a 138.00 ponendo ora lo guardo ai supporti di 129.85-130 figura.
Si sgonfiano anche le oceaniche,con il dollaro australiano che torna a perdere terreno dopo l’espansione rialzista di ieri in seguito alle notizie di rialzo tassi da parte della RBA. Ora il mondo retail che si porta a 55% di posizioni long lascia spazio ad afondi ribassisti fino 0.6560 supporti primo per audusd
Attenzione in ultimo al dolalro canadese che grazie al collasso del wti perde terreno contro tutto e trascina con se un 86% di posizioni long contrarian che soffrono ora il trend di ribasso del dollaro caandese.
-EQUITY
Il comaprto azionario resta sostanzialemnte in trading range e aspetta le dichiarazioni di FED e BCE di questi giorni, prima di prendere netta direzionalità, ma certo che un potenziale fermo nel raizlo del costo del denaro per la FED aprirebbe le porte al risk on e ad allughi rialzisti per gli indici USA e a catena quelli europei.
-COMMODITIES
Buone le performance del gold, che ora torna a dominare la scena grazie alla caduta del dollaro Usa e del calo dei rendimenti obbligazionari, ora non più cosi appetitosi se si crede in un tasso di equilibrio usa al 5.25% e un’inflazione futura in calo. Le resistenze prime a 2011$ sono state violate e si guarda ora a potenziali allunghi fino 2074$
In netto crollo il wti, che sprofonda sulle sole parole dell’OPEC+ di tagliare produzione, che non hanno visto tuttavia concretizzare nulla di quanto promesso, pertanto il prezzo affonda a 70.25$ e sembra poter aprirsi la strada verso i minimi di 65.45$. sarà interessante vedere se l’OPEC+ interverrà ancora un volta su questi livelli.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Oltre alla FED oggi in pubblicazione avremo i PMI dei servizi USA e gli ADP, dati che potrebbero dare volatilità ad un mercato teso in attesa di Powell stasera ore 20.00
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Schema Veloce DTA su GbpUsd H1Le prese di profitto su GbpUsd sembrano terminate. Questa mattina si è sviluppato anche uno schema veloce DTA. Questo evento da accesso ad una tendenza, con un rischio estremamente limitato, lo stop era pari a circa 10/15 pips. Faremo una live in serata per parlare di questo segnale. Non ho gestito questa opportunità per il mio trading, ma vale la pena di parlarne, perché si tratta di un contesto che tende a ripetersi periodicamente.
Conferma della liquidità a supporto su GbpUsd (TFB)Oggi abbiamo avuto la conferma della liquidità a supporto su GbpUsd, oltre 1.25. Quando si verifica questa condizione, sappiamo che è possibile agganciare e seguire il prossimo trend. Oggi tuttavia è festa in europa a causa del primo maggio, sono chiuse le banche in inghilterra, germania, francia, svizzera e naturalmente anche in italia, pertanto non ci sarà liquidità per supportare lo sviluppo del trend. Valuteremo di nuovo domani mattina.
Nuovo "carburante" per Euro e SterlinaCiao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.58
Domenica 22 Aprile 2023
(COT DEL 18 APRILE 2023)
NUOVO CARBURANTE PER EURO E STERLINA
Ciao,
oggi parto dalla fine con le conclusioni 🤣😂 ahhhahahha :
… concludendo tutto rimane in linea con quanto abbiamo visto la settimana scorsa, con possibilità di acquisto per euro e sterlina che rimango long, forti ed in netta contrapposizione ai cugini Aud e Nzd i quali nonostante la debolezza del Dollaro non hanno alcuna forza per reagire, ancora più debole il Cad che come abbiamo visto durante la settimana rimane ancora impostato long (ricordo che il cad ha il dollaro al numeratore e quindi si muove al contario rispetto ad Euro, Sterlina, Aud e Nzd).
Ecco il grafico di Eur/Usd con in evidenza la famosa area di supporto a 1.0925 che nel corso di questa settimana ho nominato più e più volte. A grafico trovate anche le prossime aree di resistenza Weekly. Poi come sempre nel corso della settimana scenderemo più nello specifico con l’ individuazione di obiettivi e possibili pullback in aree Daily ed intraday.
Rimangono Long anche tutti gli Indici.
Rimane inalterata la correlazione tra S&P500 e Nasdaq rispettivamente delle aree a 4160 e 12890 come ho detto settimana scorsa. Questa volta ho provato ad affiancare i grafici allungandoli e comprimendoli per rendere il più possibile visibile la corrispondenza di queste aree tra i due indici. Al momento il Nasdaq sembra proprio voler anticipare S&P500 che ancora rimane sotto l’area.
La settimana prossima ancora trimestrali importanti che potrebbero sboccare la situazione. Di seguito il grafico comparato con S&P500 a sinistra e Nasdaq a destra:
Il Dax riduce la vola per la terza settimana di fila ma continua a comprare massimi dopo il ritest perfetto dell’ area di supporto in zona 15.710 prossimi tp weekly in areaa 15960, poi 16085 ed infine 16275.
Vi metto il grafico qui (in verde e rosso chiaro si vedono anche aree minori di possibili ritest compresa l’ area rossa chiaro a 15895 sulla quale ci siamo fermati questa settimana):
Questa settimana ho seguito con molto interesse anche la dinamica del petrolio che è andato a chiudere il gap-up dovuto al taglio della produzione di due settimane fa e che ora si trova al ritest di una importante area di supporto ed anche della rialzista che viene
dal 2 novembre 2020. Da qui potrebbe riprendere la sua corsa long. Lo metto solo come caso di studio perché mi piace molto la particolare dinamica che sta sviluppando e credo sia molto interessante ampliare le nostre vedute su tutto il mercato:
Ora che abbiamo visto le conclusioni passiamo alla prima parte che come sempre rimane per me la prima cosa che faccio quando mi accingo a leggere i grafici settimanali e dalla quale traggo le linee guida di lettura dei grafici, ossia il mio adorato COT😊 .
Di seguito tutti insieme trovate la Tabella aggiornata degli Open Interest, il grafico delle Forze Relative dei Cot ed i grafici degli Indicatori del Cot di Euro e di Dollaro:
In linea con quanto ho detto settimana scorsa anche questa settimana gli Open Interest di Euro stanno continuando ad aumentare non tanto per apertura di nuovi contratti long quanto principalmente per nuove chiusure da parte degli istituzionali di contratti short, che rafforza ancora di più l’ andamento long di Euro.
Dall’ altra parte invece aumentano le aperture di contratti short sul Dollar Index. Molto interessanti è anche il comportamento dell’ Indicatore di Dollaro che dopo il rimbalzo sulla media a 21 periodi anticipa il grafico di Euro Usd andando già a rompere l’ ultimo massimo relativo confermato con una doppia W rialzista praticamente speculare alla M ribassista che si è formata sul grafico dell’ Indicatore del Cot del dollaro dove come si vede bene dopo il doppio massimo che ha preso a “capocciate” la media a 21 periodo ha iniziato sempre più a perdere forza.
Molto interessante anche il grafico delle Forze Relative dove anche Sterlina (come abbiamo visto nelle conclusione che ho messo sopra 😂😂) prende forza ed inizia a staccare in basso i cugini.
Bene anche per questa settimana abbiamo fatto una bella panoramica che spero sia utile a tutti.
Ci aggiorniamo come sempre in settimana
Vi abbraccio
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
CALCI AL BARATTOLO DELLA RECESSIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 28.04.2023
CALCI AL BARATTOLO DELLA RECESSIONE
-CONTESTO
Anche questa volta la recessione è rimandata alla prosima volta, a quanto pare le proiezioni della FED sono state più pessimiste del necessario e la congiuntura macroeconomica americana si dimostra ancora una volta più robusta di quanto si possa immaginare.
Lo stato di allerta generato dalla FED con la sua proiezione di recessione per gli Stati Uniti nel secondo semestre del 2023, è stato parzialmente smentito dal rapporto sul PIL Q1 2023 pubblicato ieri pomeriggio , che abbinato a delle ottime trimestrali sembrano essere il mix perfetto per il risk on!
I dati sul PIL di ieri mostrano una crescita del +1.1% , senza dubbio inferiore rispetto al precedente +2.6% del q4 2022 , ma tuttavia rimane non cosi negativo come si potesse temere,specialmodo se si va a leggere il rapporto nel suo dettaglio, si evince che il freno magiore alla crescita è dato dalle scorte che hanno pesato per un 2.26% . questo che a primo avviso potrebbe sembrare un dato negativo , è in realtà un potenziale volano per i prossimi trimestri, in quanto le aziende a fronte di una domanda ancora robusta, dovranno aumentare la produzione per far fronte alla domanda dei consumatori dando spinta propulsiva all’economia. La chiave sembra dunque la domanda aggregata che fa specchio con l’occupazione, maggiori posti di lavoro e bassa disoccupazione sono la base per dei consumi solidi nel tempo , e dal rapporto sugli initial jobless claims di ieri , sembra che il numero di disoccupai attestata oramai a 230K non riesca a superare la soglia dei 250K livello di allerta per una disoccupazione in trend rialzista. I dati sui NFP dello scorso mese mostrano ancora un mercato del lavoro robusto e questo da fiducia nella domanda che dovrà spronare le aziende a tenere alte le produzioni.
A dar ulteriore calcio in avanti al barattolo della recessione le trimestrali USA, che continuano a mostrare dati positivi su tutte le big tech. Ieri è stato il turno di Amazon, che con 0.31c per azione supera l’aspettativa di 0.21c. e porta a casa ricavi per ben 127.4B rispetto agli attesi 124.55B, numeri che non fanno minimamente credere in una fase di rallentamento.
Per ora la recessione è lontana, se ci sarà dunque ,di sicuro non è ora!
-FOREX
La risposta del mercato valutario è stata di netta inversione, il risk off che dominava il mercato forex è stparito, con un dollaro USA che risorge e va su a 101.75. plausibile credere in una decorrelazione, con le borse che salgono ci si poteva attendere un dollaro in caduta, ma oggi non è cosi, come più volte spiegato nelle nostre righe, il dollaro USA cade nell’aspettativa di un rallentamento dell’economia , ma risorge se l’economia americana va bene, e segue dunque un mood di correlazione diretta con le borse.
In ovvia risposta alla salita del dollaro i traders retail spingono le posizioni short al 55%, ma avranno vita difficile ora prima del raggiungimento delle resistenze poste a 102.25 e 102.80 di dollar index e se non ci saranno dati negativi a pesare sulla congiuntura macro economica USA.
In tutta risposta alla scomparsa del risk off, la moneta unica , che viveva funzione rifugio, perde terreno ora contro il dollaro portando il mondo retail a ridurre l eposizioni short dal 80% di eri al 71% attuale.
Non fa lo stesso la sterlina che si atesta con un sentiment del 79% short in netto aumento rispetto al 72% di ieri.
Cala ancora lo yen dopo che la BOJ ha mantenuto fermii tassi al -0.10% e sebbene si sia aperta a modifiche future dei tassi non ha dato ancora spiragli per una decisione operativa, lasciando i retail a caccia dei minimi con un 70% di posizioni long yen.
Respira il franco svizzero che al termine di questa fase di risk off vede calare le posizioni short dal 91% al 86% con buone prese di profitto per i retail in sofferenza da tempo.
Ripartono ovviamente le oceaniche, che trovano spunti rialzisti in linea anche con il comparto azionario, dando fiato alle posizioni mean reverting dei retail in essere da tempo. Sul dollaro australiano siamo passati dal 88% long al 85% attuale e su dollar canada dal 85 % long al 82% attuale.
Lo storno dal risk off sembra iniziato.
-EQUITY
Vola il comparto azionario su ali di risk on forti come poche. A dare spinta il PIL usa non cosi negativo, l approvazione del rialzo al tetto del debito pubblico USA e ancora le trimestrali positive… insomma non ci sono motivi ora per vendere equity.
Il nasdaq vola sui massimi di periodo a 13242 pnt per stornare solo in nottata a cash chiuso, cosi anche l’SP500 che vola a 4140pnt e sembra ora proiettato sulle resistenze di 4160 pnt ed infine non da meno l’europa che porta il dax ai massimi di periodo , sotto le resistenze di 15900 pnt.
Il risk on torna a dominare i mercati… almeno fino alla FED!
-COMMODITIES
Invariato il mondo dei metalli, con il gold che mantiene il trading range tra 2011$ e 1970$ , mentre il wti tenta ritest dei supporti a 76$ ma la mm21 periodi oppone resistenza dinamica e lascia aperte le porte ad approdi fino 72.30$.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Giornata ricca di market movers oggi,con i dati sul PIL europeo , l’infalzione in Germania e ancora di piu il PCE usa, l’indice dei prezzi per i bani di spesa personale che ricordiamo essere uno principali indicatori inflazionistici seguiti dalla FED.
Per ora dunque nessuna recessione, l’ottimismo dilaga in attesa della FED e della BCE della prossima settimana
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
I timori per l'inflazione pesano sulla coppia GBPUSD I timori per l'inflazione pesano sulla coppia GBPUSD
Nel marzo 2023, il tasso di inflazione dei prezzi al consumo del Regno Unito su base annua è sceso al 10,1% dal 10,4% di febbraio. Tuttavia, ha superato le previsioni del mercato del 9,8% e la Gran Bretagna rimane il Paese dell'Europa occidentale con il più alto tasso di inflazione. Si tratta inoltre del settimo periodo consecutivo in cui il tasso si è mantenuto al di sopra del 10% e da quasi due anni è superiore all'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra.
Di conseguenza, i responsabili politici dovranno prendere in considerazione la possibilità di aumentare i costi di finanziamento più di quanto previsto in precedenza. Deutsche Bank ha aumentato le proiezioni sui tassi britannici prevedendo due ulteriori rialzi di 25 punti base da parte della Banca d'Inghilterra. Nel frattempo, Morgan Stanley prevede un solo rialzo dei tassi, ma c'è la possibilità di un secondo.
Il ministro delle finanze britannico Jeremy Hunt ha dichiarato mercoledì che "quando l'inflazione supera il 10%, è destabilizzante per l'economia. Non è un buon posto dove stare, in definitiva è pericoloso se lo si lascia lì".
L'oscillazione della sterlina in reazione al calo dei dati sull'inflazione ha incapsulato perfettamente le proiezioni di ulteriori rialzi dei tassi e i timori di un'economia destabilizzata. Tuttavia, la coppia GBP/USD è stata in grado di respingere una posizione al di sotto di 1,24000 e sta attualmente testando la solidità di 1,24352 come supporto. Il potenziale di rialzo potrebbe essere limitato dalla resistenza a 1,24494 e 1,24738, considerando che il mercato ha probabilmente già prezzato un rialzo di 25 punti base nella prossima riunione della Banca d'Inghilterra dell'11 maggio.
Sarà recessione? Nel dubbio si comprano Euro!ANALISI COT REPORT del 16.04.2023
-CONTESTO
Eccoci nuovamente alla rubrica settimanale dedicata alla lettura dei mercati attraverso il posizionamento dei big players sul mercato dei futures, mercato che rimane a nostro parere sempre più confuso e a caccia di un’indicazione chiara sul futuro delle economie mondiali.
Le posizioni sui mercati si dividono di fatto in due grandi filoni di pensiero, entrambi con dati validi a supporto della loro tesi: da un lato chi crede nella recessione imminente per gli Usa e a cascata per il mondo occidentale e l’economia globale, dall’altra parte chi crede che le economie mondiali sono molto più robuste di quanto si possa credere e che le banche centrali interverranno prima della vera crisi.
A sostegno del primo filone di pensiero, quello legato all’imminente recessione, troviamo le parole ed i verbali della FED, che evidenziano un’aspettativa del PIL in calo costante per i prossimi 3 trimestri, che portano alla conclusione di un anno di ovvia recessione tecnica. A dar voce a queste prospettive di rallentamento economico, non solo in America ma nel resto del mondo, anche il FMI , che si è riunito per il consueto appuntamento di primavera e che ha posto la sua attenzione sugli ancora altissimi livelli di inflazione presenti nelle economie mondiali e la necessità delle banche centrali di mantenere politiche economiche aggressive, senza tuttavia colpire il delicato sistema finanziario. Decisamente un contesto fragile, che sembra di quasi impossibile gestione e che potrebbe portare a pesanti pressioni al sistema economico americano e mondiale per qualsiasi scelta si metta in campo.
La forte inflazione mondiale mette a dura prova i paesi a basso reddito, che importano dall’estero energy e food in dollari e che hanno affrontato un 2022 davvero difficile ampliando di fatto la fascia di popolazione in povertà. Chi crede nella fase di imminente recessione mondiale trova ancora supporto nei PMI , con il manifatturiero che mette in evidenza un rallentamento della domanda, dei livelli di produzione e il calo drastico anche nelle assunzioni. I posti di lavoro secondo questi report sono in calo, con il ridimensionamento della produzione le aziende si preparano ai tagli del personale, ponendo le basi per la fase di disinflazione e successiva recessione.
Ancora a sostegno di questa tesi, il comparto obbligazionario, che continua a premiare le scadenze lunghe oltre i 10 anni, mentre si penalizzano le scadenze brevi che continuano la lora caduta nei prezzi, special modo le brevissime sotto i 2 anni, lasciando ancora la curva dei tassi improntata al ribasso e alla aspettativa di recessione.
Di contro la tesi opposta, chi crede in un’economia mondiale robusta, che può superare le aggressioni delle banche centrali , che trova supporto in un buon rapporto dul mercato del lavoro Usa, che non vede partire ancora la disoccupazione , ferma al 3.5% e pertanto ancora una buona stabilità reddituale che da fiducia ai consumatori e alla domanda aggregata. Ulteriore supporto viene dagli ultimi dati sull’inflaizone Usa, che vede si un dato Core in aumento al 5.6, dal 5.5% , ma che vive anche un forte rallentamento nel dato più genereci del consumer price index che è calato dal 6.0% al 5.0%. l’effetto base incide senza meno in questa lettura e sapere che si paragonano i dati su base annuale al +8.5% dell’anno scorso pone dubbi sulla bonta del dato, che vengono tuttavia spazzati via dai rilevamenti mensili, che mostrano un +0.1% dal precedente +0.5%. i sostenitori di una prospettiva di ripartenza leggono con fiducia a questi dati e sperano che la leggera fase di rallentamento in atto sarà ben presto un ricordo , spazzato via da una FED che non andrà oltre i rialzi tassi di 25Bp e che si focalizzerà sui tagli del osto del denaro già in questo 2023.
I mercati per gli ottimisti sono già al bottom, e ogni dato positivo per le economie mondiali sono motivo di acquisto, spingendo oramai l’Europa sui massimi di periodo, e con l’America che guarda fiduciosa al futuro, ma sarà davvero già il momento di improntarsi al risk on?
Limitandoci alla lettura dei mercati, delle price action di questa settimana, non possiamo non notare che l’obbligazionario non ha cambiato ancora idea e la prospettiva di risk off rimane, la forza dell’azionario a nostro parere si manifesta maggiormente in Europa dove le politiche meno aggressive della BCE e la buona liquidità a sostegno del sistema bancario fanno la differenza su dei listini a maggior composizione bancaria.
In America potrebbe essere presto per parlare di risk on, e la stagione delle trimestrali Usa che sta per iniziare potrebbe dare maggior luce sul futuro che le aziende Usa vedono davanti a loro, special modo per il settore bancario cosi fragile e messo sotto pressione.
Gli operatori secondo quanto riportato dai dati del COt Report si stanno focalizzando sulle coperture, con i metalli preziosi a guidare gli acquisti , le valute rifugio che seguono il mood di risk off, e ancora tante posizioni corte sull’azionario Usa. Sarà interessante tuttavia osservare cosa accadrà on le trimestrali Usa che se dovessero porre sostegno alla corrente di risk on, potrebbero generare ricoperture importanti delle posizioni nette corte generando forti impulsi rialzisti.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il settore valutario trova ancora il dollaro Usa in netta vendita, con gli operatori che scaricano le posizioni long, e danno spazio nei portafogli ad asset rifugio come l’Euro , la sterlina, ed il franco svizzero. Lo yen resta fermo al palo penalizzato ancora da tassi negativi, che lasciano prediligere franco svizzero, ugualmente sicuro ma che riconosce delta tassi migliori.
Quini per il valutario aggiungiamo un sassolino all’idea di risk off.
EURUSD
Forte incremento di posizioni nette long per l’euro, che passano a 163338 dai precedenti 143393. Quasi 20000contratti in più, segnale di grande fiducia per la moneta unica, che rimane prediletta rispetto al dollaro Usa, ponendo le basi per ulteriori allunghi rialzisti
La struttura tecnica di euro trova base a 1.0520 come ultimo minimo di medio periodo prima della spinta attualmente in atto che ha portato le quotazioni a 1.1025. crediamo in allunghi rialzisti fino 1.1175 per poi cercare rientri nel trading range di fine 2022 , che ha tenuto le quotazioni sopra 1.1175 e sotto 1.15.
GBPUSD
Incalzano anche gli acquisti sulle sterline, sebbene in maniera più timida con soli 12395 contratti long, avvicinando il portafoglio delle mani forti ad una posizione netta long, posizione che tuttavia ora si attesta a -2398 contratti.
Il quadro tecnico sembra meno lanciato a rialzo rispetto all’euro, con le quotazioni che faticano a rimanere strutturalemnte sopra 1.2450 e che potrebbero tronare nel range che vede supporti a 1.1840. la chiave sembrano essere le medie mobili che fanno da primo supporto dinamico a 1.22, baluardo necessario per parlare di ulteriori allunghi rialzisti.
USDJPY
Fatica a cambiare l’approccio degli operatori sullo yen giapponese, che li vede ancora netti corti a -57207 contratti.
La strutturale debolezza dello yen, compete con la discesa del dollaro Usa, e porta le quotazioni a 133.75 proiettandosi anche sulle resistenze di 138.00figura. tuttavia il quadro confuso che proiettano le medie mobili sembrano dare voce alla fase di indecisione e di lateralità tra il dollaro e lo yen giapponese.
AUDUSD
Anche il dollaro austalino stenta nella ripartenza, dando peso alla teoria del risk off, con posiizoni nette corte a -37937 contratti.
Il quadro tecnico , anche qui abbastanza confuso, vede la forza delle resistenze a 0.6783 porre le basi per ritewst dei supporti a 0.6565-50. Solo rotture rialziste con chiusure daily oltre 0.6780-0.68figura potrebbero dare vita ad allunghi strutturali di questo asset.
USDCAD
Ancora tanta posizione netta corta per il dollaro canadese che trova le mani forti con -59579 contratti netti , ma che tuttavia grazie agli ultimi slanci rialzisti del wti sembra poter porre le basi di una riaprtenza, con 1930 cntratti in ricopertura questa settimana.
Il quadro tecnico vede un buon affondo di usdcad, non lontano dai supporti di 1.3225, area che si potrebbe raggiungere con la nuova forza del dollaro canadese e una strutturale debolezza del dollaro americano. Difficile credere ora in rotture ribassiste dell’ampio trading range che sta vivendo questo asset ,che trova le sue resistenze a 1.3860
USDCHF
Forza per il franco svizzero, che in un clima di risk off, sembra favorito come asset rifugio anche rispoetto allo yen, riconoscendo un delta tasso migliore. Le mani forti al momento si ricoprono di ben 1269 contratti, portando la posizione netta a soli -6734 contratti.
Il quadro tecnico evidenzia la forza del franco svizzero rispetto al dollaro americano, con la rottura dei supporti a 0.9050 e l’affondo sotto 0.8925, per priettarsi verso i minimi di 0.8765.
NZDUSD
USDINDEX
Calano ancora le posizioni long sul dollaro americano, con le mani forti che si assestano a 13264 contratti long, grazie ad un delta tasso ancora interessante al momento, ma che cala nella prospettiva di un taglio tassi da parte della FED.
Il dollaro Usa resta per noi , in questo 2023 un asset perdente ad ogni scenario, con i tagli tassi probabili che lo pongono in debolezza verso altre valute miglio, e anche per un’economia in recssione là dove la FED dovesse mantenere tassi alti. In ogni caso dunque trovaiamo un futuro non roseo per il biglietto verde, che ora si porta al test dei suporti a 100.83, livello lltre il quale non escludiamo affondi verso 9.50 come supporto primo, sotto quota 100.
-EQUITY:
Più incerto il comparto equity, che vede ancora posizionamenti netti short, ma che trovano in questa settimana, pesanti ricoperture di posizioni, il che lascia incerto il sentiment di risk off che il settore valutario aveva fino ad ora delineato.
Rimane a nostro avviso elemento discrimanete le trimestrali Usa che entreranno nel vivo la prossima settimana.
SP500
Ancora -307612 contratti netti corti per l’SP500 che sebbene viva un assetto di vendite fortissime, non possiamo non considerare la ricopertura di 13847 contratti di questa settimana.
La ricopertura di posizioni short sembrano aver dato buono spunto rialzista alle quotazioni che si portano al test delle resistenze di 4200 pnt. Presto per parlare di risk on, ma è certo che eventuali capovolgimenti nel sentiment delle mani forti, porterebbero a forti acquisti sui futures e a rilanci delle quotazioni anche verso i massimi di 4375 pnt.
Le trimestrali come detto, saranno la chiave di lettura prima della FED di maggio.
NASDAQ
Migliore il quadro dei tech, che non sono lontani da posizionamento netti long, con le mani forti con soli 2130 contratti short, e una ricpoertura di ben 16255 contratti long questa settimana.
Il quadro tecnico è palesemnte migliore per i rialzisti, che trovano impostazioni delle medie mobili a rizlso , massimi e minimi crescenti e supporti tecnici a 12854 pnt, proiettandosi al test deei 13242pnt prima e 13732 poi.
Il mondo dei tecnologici sembra essere convito del taglio tassi fed che darebbe spinta rialzista ai titoli ciclici… le trimestali ancora una volta saranno giudici.
DOW
RUSSEL
-COMMODITIES:
Il comparto delle commodities decisamente misto, con l’energy che fatica a ripartire, special modo il ngas, mentre il wti vive lo spolvero delle quotazioni, grazie alla decisione dell’opec + di tagliare circa 1.1mln di barili giorno. Il taglio che dovrebbe derivare special modo dall’Arabia saudita ha portato a buoni acquisti, ma procediamo con ordine.
NAT.GAS
Fatica il ngas con -140895 contratti nelle mani dei large speculators, e un incremento di ben 10410 contratti nelle posizioni short per questa sola settimana.
Il quadro tecnico riamne in evidente pressione ribassista, sotto le resistenze di 2.22$ ma ancora reggono i supporti di 1.97$, la speranza per i compratori è riposta in un approdo ai valori medi di 3.0$
CRUDE OIL
Meglio il crude oil che con l’opc + che guarda al taglio dell’offerta, grazie all’arabia suadita, intaenta a tagliare 1.1mln di barili giorno, porta ad unaricopertura di 9505 contratti long, con una posizione netta long di 135632 contratti.
Le quotazioni ora al break out degli 82.50$ si proiettano verso nuovi massimi di periodo che potrebbero anche posizionaris a 93.05$. strada indubbiamente lunga da percorrere, quindi cautela massima.
GOLD
Bene la ettimana per i metalli prezioni , che godono del dollaro usa debole e dei rendimenti obbligzionari sotto pressione. Le mani forti sembrano crede ancora in questi asset andando a prendere 27806 contratti long questa settimana.
Il quadro tecnico vede gli approdi rialzisti del gold fino 2075$, sebbene i massimi battuti siano limitati a 2049$, per vivere poi una sessione di respiro venerdi.
Il quadro tecnico rialzista a nostro parere non è invalidato e i suporti a 1959 $ prima restano ancora buoni livelli da monitorare per delle ripartenze verso i massimi storici.
- OBBLIGAZIONARIO USA:
Riaprtono i rendimenti obbligazionari, che faticano a rompere i minimi di perido nelle scadenze lunghe , mentre le scadenze brevi on tentano nemmeno approdi sui suporti. La corva resta fortemente improntata al risk off, e la recessione sembra essere una certezza per i traders obbligazionari.
2y
Il 2 anni lascia i supporti di 3.55% con il mondo delle mani forti che ricopre diverse posizioni short, che restano tuttavia ancora -496841 contratti.
L’intero comparto obbligazionrio ancora non trova posizionamenti netti long su nessuna scadenza, conil 10 anni aocnra in netta vendita per le mani forti, dando pesa noteole alla possibilità di uno scenario di rsick off.
Sarà dunque interessante vivere la settimana legate alle trimestrali usa che saranno preludio agli appuntamenti con la FED di maggio , che speriamo faccia chiarezza alle prossime mosse di politiche monetarie.
buon trading
Salvatore Bilotta
L'inflazione USA rallenta per il nono mese: Qual è il piano, JayL'inflazione USA rallenta per il nono mese: Qual è il piano, Jay Powell?
Il tasso d'inflazione annuale degli Stati Uniti è rallentato per il nono mese consecutivo, toccando il 5% nel marzo del 2023. Pur essendo il più basso dal maggio 2021, è ancora ben al di sopra dell'obiettivo della Fed del 2%. Gli investitori stanno cercando di capire quando la banca centrale metterà un freno alla sua campagna di rialzi per rallentare l'inflazione.
I verbali del FOMC di marzo (pubblicati questa mattina) hanno rivelato che alcuni politici della Federal Reserve hanno discusso di mettere in pausa gli aumenti dei tassi di interesse, in seguito al crollo di due banche regionali. Alla fine, però, tutti i responsabili politici hanno deciso che la lotta all'inflazione elevata era ancora la priorità assoluta. Alla fine hanno deciso di procedere con un rialzo dei tassi, nonostante i potenziali rischi.
A complicare le cose, l'IPC core (che esclude le componenti alimentari ed energetiche) è salito al 5,6%, dopo essere aumentato del 5,5% a febbraio. Ciò ha indotto alcuni a ritenere che sia in programma un ulteriore inasprimento.
Inizialmente i mercati monetari pensavano che la Fed non avrebbe aumentato i tassi di interesse a maggio, ma le aspettative sono salite al 70,5%. L'indice del dollaro resta ai minimi dal 2 febbraio, stabile vicino a 101,5.
Per quanto riguarda il Canada, le cose stanno migliorando: la Banca del Canada ha lasciato il suo tasso di interesse overnight al 4,50%, come previsto, e ha ridotto il linguaggio che mette in guardia da una potenziale recessione. Il dollaro canadese ha reagito positivamente, salendo a circa 1,34 per USD.
Nel frattempo, la sterlina britannica è salita verso 1,25 dollari, avvicinandosi al massimo da dieci mesi di 1,2525 dollari toccato il 4 aprile. Il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey ha dichiarato di non vedere alcun segno di una ripetizione della crisi finanziaria globale del 2007/8, una notizia rassicurante per gli investitori. Questi ultimi scommettono che la Banca d'Inghilterra continuerà ad aumentare i tassi d'interesse per combattere l'inflazione, aggiungendo carburante alla sterlina.
continuazione long su gbpusdgbpusd continua a rispettare la trendline rialzista, invito a leggere l'ultima idea pubblica sul profilo per capire meglio la situazione su questo pair, nell'idea in questione ponevo un target a 1.25 (che ha preso il giorno dopo) ora continuo a comprare ma non mi stupirei se vedessimo un piccolo ritracciamento dovuto anche alla notizie di oggi relative al dollaro USA
(come target finale rimane la zona ad 1.3 ma più a breve periodo 1.25500 andrebbe anche bene
continuazione a rialzo per GBPUSDsiamo in una situazione nella quale dal 7 di marzo il pair in questione ha già fatto 600 pips a rialzo, chiudendo monthly con un engulfing, possiamo inoltre notare come ogni ritracciamento h4 sarebbe stato un buon momento per acquistare e secondo me possiamo arrivare almeno fino a zona 1.3 nel giro dei prossimi mesi.
per operazioni più a breve termine tengo un primo target in zona 1.25, e mi aspetto inoltre una fase di ritracciamento dovuta all'inizio di aprile.
in sintesi ora aspetto quindi altri movimenti a ribasso in h4 per continuare a comprare con target in zona 1.25, tenendo anche d'occhio la zona di rotazione sul livello 1.21500 per un possibile long.
(inoltre il dollaro non sta passando un periodo d'oro e per stagionalità tende ad essere ribassista durante i mesi di marzo e aprile)
RITORNA LA LIQUIDITà , MA L’INFLAZIONE…ANALISI COT REPORT del 02.04.2023
-CONTESTO
Don’t fight the FED! Sembra davvero che dal 2022 questo mantra abbia perso significato e non crediamo tanto che sia oramai più facile sfidare la FED, ma riteniamo che questa proverbiale citazione sia oramai in crisi per la mancanza di una FED da combattere.
Ebbene si , può sembrare strano a dirsi , ma in questa fase del ciclo economico non troviamo tracce di una vera guida da parte della Banca centrale americana, che di fatto si limita a seguire l’andamento dell’economia reale e a prendere contromosse, per parare i colpi piu pesanti ed aggressivi, ma senza dettare davvero il ritmo che tutti noi operatori vorremmo avere ben chiaro nella nostra mente.
Powell ha più volte ribadito che non ci saranno tagli tassi in questo 2023, e che il costo del denaro dovrà rimanere alto ancora per lungo periodo, tuttavia i Futures sui Fed Found vedono i primi tagli al costo del denaro già nel q3 di questo anno.
La FED non può essere apertamente accomodante, special modo considerata l’inflazione che sebbene stia calando, almeno secondo i dati che stiamo leggendo e ultimo il PCE di venerdi che trova un calo dei prezzi per le spese personali al +0.3% su base mensile e al 5.0% dal precedente 5.3% su base annuale, vive ancora un fortissimo effetto base, grazie al quale ogi compariamo i prezzi con il picco dello scorso 2022.
I dati dunque danno fiducia sul fronte inflattivo, e sebbene le parole della FED siamo un pericolo concreto per i mercati, l’immissione di liquidità che il balance sheet della FED evidenzia in modo chiaro, unito ad un rialzo modesto di soli 25Bp nell’ultima riunione, sembrano dare un quadro diverso.
A chi credere dunque? Da un lato la FED che minaccia ancora politiche aggressive , spalleggiata ancora da una curva dei rendimenti obbligazionari che preme per un’imminente recessione, e dall’altro lato nuova immissione di liquidità , ancora buoni consumi e un mercato del lavoro che non sembra voler indietreggiare.
Gli ultimi dati di venerdi, publicati dal BEA, mostrano un’ottima capacità degli americani di risparmiare, e non tanto per un taglio delle spese, quanto per un aumento dei redditi dovuto, secondo il report, da un valido incremento dei salari. Questo dato non depone ovviamente a favore di una lettura positiva dell’inflazione, che come appena citato, cala si nelle rilevazioni anno su anno, ma che deve fare i conti con un effetto base molto forte se considerata l’inflazione di un anno fa al +8.5%.
Ciò non di meno, i mercati festeggiano e sfidano la FED, increduli nelle parole di Powell e fiduciosi che il peggio sia oramai un lontano ricordo. La liquidità torna a fluire, le famiglie hanno redditi sostenuti ed i prezzi hanno terminato la loro corsa, su questo si fonda l’armata dei tori sul mercato che spingono su i prezzi per una delle migliori ottave di contrattazioni per questo 2023.
Come sempre questa rubrica si pone lo scopo di leggere ed interpretare anche il posizionamento delle mani forti, i non commercials sul mercato futures, attraverso il posizionamento fornito dal cot report che settimanalmente mostra l’open interest dei grandi speculatori. Beh rimanendo fedeli a questa lettura, dobbiamo osservare diverse divergenze in atto: la prima sul mondo equity , che per ora non trova nei dati questa spinta di acquisti da parte dei big players, sebbene ricordiamo che i dati analizzati sono riferiti a martedi scorso, ma si nota invece una ripartenza del comparto metalli ed energy in pieno stile risk on, seguito da un’interessante recupero del mondo obbligazionario.
L’open interest che mostra il comprato obbligazionario americano, special modo sulle scadenze brevi da diverse settimane, e in questa anche sulle scadenze piu lunghe sembra aprire la porta a potenziali inversioni , preludio ad un cambio di direzione. Come sempre il comparto obbligazionario è anticipatore dell’inversione della curva, che tuttavia al momento rimane impostata ancora per una recessione, quindi presto per cantar vittoria.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il comprato valutario è forse al omento il più confuso, con un dollaro americano incapace di fare da driver del sentiment degli operatori, che si limitano a scaricare posizioni in attesa di conferme di tassi più bassi o di una eventuale recessione. Lo scenario lascia a nostro parere poche speranze al biglietto verde, che da un lato ha politiche aggressive della FED e quindi recessione in vista, e dall’altro nessuna recessione ma taglio tassi. Al momento l’attrattiva per il dollaro Usa sembra terminata.
Si rispolverano le valute rifugio , con la moneta unica a far da apripista, con un alto OI (open Interest) dei big plaiers, seguita questa settimana dallo yen giapponese e dal franco svizzero.
EURUSD
Si rimane ancora in una buona tendenza rialzista con le mani forti che restano netti long con 145025 contratti e prezzi al test dei massimi di 1.0933. la prospettiva di una BCE ancora aggressiva che procede nei suoi piani di riduzione della liquidità pone l’Euro come valuta prediletta in questo momento e proietta i prezzi verso 1.10-1.1040. unico dubbio anche in questo caso resta l’inflazione che inizia anche in europa a calare, e che potrebbe porre il seme del dubbio nelle scelte della BCE. Tutto dunque può ancora accadere, la chiave sarà capire quanto l’effetto base inciderà nella lettura del dato inflazionistico per la BCE.
GBPUSD
Anche la sterlina sembra tornare in auge, grazie alla debolezza del dollaro americano, piu che per una vera forza della sterlina, al momento le mani dorti restano corti con 24084 contratti netti corti, e la riduzione dell’OI sembra pesare sulla price action, che porta le quotazioni a 1.2450 prime resistenze tecniche. Potremmo a questo punto credere in una fase di ampia lateralità che non porta i prezzi fuori dai trading range di 1.2450 e 1.1840.
YEN
Buono lo spolvero rialzista dello yen nelle posizioni dei large speculators, che ora si portano a -53975 contratti corti, riducendo di ben 12370 contratti la precedente posizione. La ricopertura delle posizioni yen bilancia ora il dollaro americano, rendendo di fatto neutra la price action di usdjpy che vede ferme le quotazioni a 132.75 dopo il test dei minimi di 129.85.
AUDUSD
Pesante ancora il quadro delle oceaniche, con il dollaro australiano ancora ancorato in un trading range strettissimo, sotto le resistenze di 0.6780 a ridosso della mm21 periodi daily. Il mondo dei non commercials sembra non avere idee chiare e pur rimanendo ancora netti corti con 35353 contratti short, prosegue una lenta ricopertura di posizioni. La RBA ancora non convince i mercati e sebbene anche gli ultimi dati sull’iflazione australiana siano migliorativi, i conti con l’effetto base pesa fortemente. Dal punto di vista tecnico solo una rottura di 0.6775-80 potrebbe davvero decretare la ripartenza rialzista di questo asset.
USDCAD
stabili per ora le posizioni dei large speculators sul dollaro canadese che rimangono a -56825 contratti, ma la price action anticipa già potenziali ricoperture diqueste posizioni, che grazie alla ripartenza del comparto energy sembrano dare propulsione rialzista al cad.
il quadro tecnico di usdcad pertanto spinge le quotazioni a ribasso verso le aree di minimo di 1.3225, ma la prima area di approdo supportiva di breve si colloca a 1.35 figura.
NZDUSD
Ancora incertezza sulle valute oceaniche, che al momento non risppondo alle classiche dinamiche di risk on/rickoff che di norma si evidenziano grazie alla classica correlazione diretta. Le mani forti restano netti corti con 6610 contratti , e le quotazioni faticano a superare 0.6275 prima resistenza tecnica.
USDINDEX
Sempre meno interesse per il dollaro americano, che ora si porta al test dei supporti di 102 figura, ma le posizioni dei big players vanno via via diminuendo l’interesse long, portandosi ora a 12719 contratti.
Attenzione dunque ai possibili allunghi ribassisti, oltre i supporti di 102 per approdi a 100.80 per poi andare verso nuovi minimi per questo 2023.
-EQUITY:
il comparto azionario vive una fase di euforia in netto disaccordo con il quadro di moderato risk off che mostra il valutario, e anche il posizionamento delle mani forti, al momento non rispecchia la salita dei listini americani di questa settimana.
I dati sull’inflazione sembrano aver dato un ottimo boost rialzista , che a nostro parere dovrà superare il difficile giudizio delle trimestrali Usa del q2.
I valori attesi per il p/e di questo 2023 sulle aziende Usa non porta le quotazioni degli indici molto oltre quelle attuali che risulterebbero anche già sovrastimate.
La voglia di credere nella liquidità e nel calo dell’inflazione, sembra per ora avere il dominio dei mercati, che tuttavia si copre con vix e metalli.
S&p
L’SP500 non trova nelle mani forti un riscontro tra posizionamento e price action. Le posizioni risultano ancora fortemente ribassiste con ben 224656 contratti ccorti, ma le quotazioni sembrano voler attaccare i massimi di 4180 pnt. L’alungo vissuto negli ultimi due giorni puo essere tuttavia anche attribuito ad una chiusura mensile e trimestrale, e pertanto degna di respiro. Rimane a nostro avviso chiave di lettura le trimestrali in arrivo per il q2, che saranno preludio al prossimo intervento della FED di maggio.
COMMODITIES
Le commodities vivono una fase di buono spolvero rialzista, da un lato sostenuto da un dollaro americano piu debole, che ne agevola acquisti e negoziazioni, e dall’altro anche come effetto di un’adeguata copertura dal rischio al quale ci si sta esponendo sui listini azionari.
NGAS
Il gas trova una ricopertura di ben 12484 contratti dalle profonde posizioni short che stavano dominando questo asset, e ora che le quotazioni sono in prossimita dei minmi di 2$ sembra essere un asset che ritrova interesse.
WTI
Non da meno il wti, che ora trova le quotazioni espressione della lotta tra domanda e offerta.
Da un lato la ripartenza della CINA che assorbe produzione, e dall’altra l’incognita degli USA che in caso di recessione farebbero crollare la domanda. I produttori di petrolio sono pronti in qualsiasi momento a tagliare la produzione per ribilanciare i prezzi, e qusto si evidenzia nel recupero delle quotazioni che ora vanno a 75$ barile, superano le prime resistenze dei 72$ e attaccando ora i 78$. Sarà interessante osservare eventuali attacchi ai 82$.
GOLD
Il gold rallenta la corsa , con una fase di buona compressione dei prezzi nell’intorno dei 1968$ dopo il test dei 2000$ , ma un dollaro USA debole e rendimenti obbligazionari in calo potrebbero fornire terreno fertile per prossimi allunghi rialzisti fino 2074$.
OBBLIGAZIONARIO
Il mondo obbligazionario USA, vede un ottimo interesse da aprte dei non commercials per le scadenze piu brevi come il 2 anni, che ora potrebbe essere campanello di allarme per un credo nel risk on! Gli operatori non vedono nel prossimo futuro nessuna recessione e gli acquisti di obbligaizionario , dapprima nelle scadenze piu brevi e magari poi in quelle piu lunghe potrebbe essere preludio ad un’inversione totale della curva.
Vedremo se le aree dl 3.50% del 2 ani americano saranno in grado di reggere ad ulteriori attacchi ribassisti.
Il quadro resta dunque complesso, e il comparto obbligazionario fornisce forse il verso sentiment degli operatori, che si troveranno a fare i conti con le trimestrali USA. Quindi cautela e pronti alla volatilità.
buon trading
Salvatore Bilotta
USDJPY: Continuazione a ribasso? Focus: PVS settimanaleBuongiorno a tutti,
come ogni fine settimana condivido con voi il mio punto di vista settimanale per i mercati che trado e seguo e un idea di trading per la prossima settimana, che apre il nuovo mese.
Anche questa settimana mi trovo venditrice di USD e compratrice della maggior parte delle valute contro questo cambio.
Quindi : EUR-GBP-JPY- Gold (correlato) long; ma non con la stessa forza delle scorse settimane.
Sono ancora short di AUDUSD ( trade della scorsa settimana e ancora in macchina, a costo di circa 30€) stessa cosa per NZDUSD ( short anche in questo caso e a costo di 40€).
La mia idea, dando un occhio anche al cross AUDNZD è decisamente short più debole l'australiano nei confronti del Neozelandese.
Bella la configurazione del GOLD che ha creato almeno due pattern di conferma long, ma personalmente ho deciso di attendere un ingresso perchè si è creata un rettangolo di possibile distribuzione che potrebbe creare un pullback ancora più profondo per poi procedere in direzione trend principale ( only bullish) sempre per me.
Petrolio in fase di recupero ma la view principale ancora short, osservo e basta.
Arriviamo agli indici: Molto interessanti, praticamente tutti in trend long; l'unico forse più debole di quelli che seguo io è US30 ma anche lui è in recupero.
In ultima analisi ho un trade attivo ( non di breve ma di medio termine) su ETHEREUM, tra lui e il BIT ho scelto il primo, al momento è in gain di circa 35€; a 2000 ho il primo profit e il secondo più ambizioso a 2280.
Per quanto riguarda il mercato e in questo caso cambio valutario scelto per prossima settima c'è USDJPY: Trend ribassista partito nel breve dallo swing hight del 06 marzo 2023 e arrivato sui 130.70 dove ha creato uno swing low di pullback bullish per poi fermarsi e baciare con una pin bar del 31 marzo 2023 e dicendo la famosa bugia sui 133.60.
Sul daily ho due pattern chiari di mio utilizzo uno di questi è la pinbar daily veramente bella. Dopo candela di vola del 29 marzo 2023 anche candela outside si forma il giorno dopo un inside bar e il successivo prova ad andare su ma poi crea appunto il pattern di riferimento che potrebbe confermare non solo la view principale bearish ma addirittura far ripartire i prezzi al ribasso sino ad una prima presa di profit sui 13070 ed un secondo target (presto x dirlo) a 12860.
Vi lascio il grafico daily dove ho posizionato potenziale ingresso, uscita e TP. Ancora non ho una conferma chiara su weekly ma sia daily che H4 mi hanno dato già conferme. Rivedrò il tutto lunedì e deciderò il da farsi. Naturalmente aspetterò apertura.
Per quanto riguarda i titoli azionari sono long di ENEL al momento in profit di 30€; Poi ho sempre in macchina : MICROSOFT long in profit di 150€ e a BI- NETFLIX long in profit di 100€ e MU long a costo di 30€ che ha formato un indecision bar sul weekly mio TF operativo per quanto concerne i titoli azionari. Operazioni aperte nel mese di Marzo e che gestirò e andranno a fare cumulo sulla chiusura amministrativa del mese precedente che è stato meno remunerativo di febbraio ma che mi ha dato un dignitoso stipendio.
Per quanto riguarda l'altro mio modo di fare trading ( Spread trading su commodietes) sto osservando il Cacao per uno short; A breve farò un piccolo tutorial su questo meraviglioso modo e mondo, dove le operazioni possono durare anche due mesi ma dove la remunerazione è veramente molto interessante.
Vi auguro un buon weekend e un buon trading relax!
Debby