Gold, obbiettivo 2000$ l'onciaNelle ultime settimane abbiamo parlato, ripetutamente, dell'Oro e della natura di "breakout" di un asset finanziario che in passato ha rappresentato il bene rifugio per eccellenza. Qualcuno di voi ha chiesto se al giorno d'oggi può essere considerato ancora un porto sicuro e direi che la risposta l'abbiamo dalle quotazioni raggiunte: 1980$. Sabato scorso, più o meno alla stessa ora di questa domenica d'agosto, si scriveva del probabile aggiornamento dei massimi assoluti. Detto fatto. L'aggiornamento è avvenuto 48 ore dopo, ovvero nella prima giornata di contrattazioni.
Quindi, sintetizzando per poi passare all'analisi odierna, la risposta è sì: è ancora l'asset rifugio per eccellenza. Come non potrebbe esserlo? Le obbligazioni rendono lo zero e qualcosa (anche i titoli di stato USA), le società medio piccole soffrono la crisi economica provocata dal COVID, sul fronte valutario tutto sommato resiste lo Yen mentre il Dollaro - che fino a qualche settimana fa era considerata la nuova valuta rifugio - improvvisamente ha perso valore. La svalutazione del biglietto verde, chiaramente, è l'altra causa dell'apprezzamento dell'oro (non scordiamoci la quotazione, appunto, in Dollari).
Ciò detto, il livello di 1980$ si sta rivelando una bella resistenza. Volendo, visto che trattandosi di massimi assoluti non abbiamo riferimenti resistenziali verso l'alto, possiamo ragionare in termini di cifre tonde e puntare un obbiettivo che sembra ormai a portata di mano: area 2000$. A questo punto, considerando che siamo in una fase di stagionalità rialzista, l'attuale movimento di lateralità - consolidamento - potrebbe rappresentare ancora una volta un trampolino di lancio per un nuovo breakout dei massimi. Osservando il volume profile, tra l'altro, pare che nell'area dei 1950 abbiamo piazzato un bel supporto volumetrico ragion per cui eventuali ribassi verranno presi in considerazione qualora si dovesse tornare al di sotto di questo livello supportivo.
Goldidea
Gold, target i massimi assoluti oltre 1920$L'oro, nelle ultime settimane, ha dato grandi soddisfazioni. Avevamo ipotizzato diversi target e sono stati puntualmente raggiunti. Non c'è mai nulla di facile nell'attività di trading, questo è bene ricordarlo, ma quando si raggiungono certi livelli di esperienza si è in grado di far crescere le probabilità di successo. Lo diciamo perché è bene non dimenticarsi mai di studiare ogni singolo asset, l'andamento del prezzo, la sua stagionalità, i condizionamenti macro economici ecc ecc.
Nel caso del Gold, ad esempio, sapevamo fin troppo bene che uno strumento tipicamente di breakout avrebbe potuto far registrare nuove accelerazioni. In questo momento c'è anche la stagionalità a favore, che va a sommarsi a quegli elementi di carattere fondamentale di cui s'è scritto ma che è bene rammentare. Anzitutto i bassi tassi d'interesse ed in modo particolare i differenziali. In un quadro di questo genere, gli asset ad alto rendimento sono rappresentati da materie prime e dall'azionario, che difatti procedono di pari passo.
Considerate che l'obbligazionario, ora anche quello americano, ha rendimenti prossimi allo zero ragion per cui sorge spontaneo un quesito: dove andare a piazzare la liquidità? Sull'azionario ovviamente. Come coprirsi? Comprando oro naturalmente. Questo è uno dei motivi, uno dei principali, che hanno spinto il gold al rialzo e a questo punto non possiamo far altro che attenderci un aggiornamento dei massimi assoluti. Ovvero il target rialzista a oltre 1920$, così come si evince dal grafico settimanale allegato.
GOLD, prossima resistenza 1880$Nelle ultime settimane abbiamo ampiamente discusso dell'Oro e dei motivi che stanno dietro il progressivo apprezzamento dell'asset rifugio per eccellenza. Dobbiamo considerare almeno tre elementi: l'incremento di riserve auree da parte di alcuni Paesi (la Russia ad esempio), i tassi d'interesse ai minimi, obbligazioni che rendono poco.
Elementi tutti correlati tra loro e se qualcuno si sta domandando cosa c'entri lo scarso rendimento obbligazionario beh, è presto detto: gli operatori vanno a caccia di asset ad alto rendimento (leggasi azioni) e coprono il rischio acquistando oro.
Ciò detto, siamo entrati in un periodo di stagionalità rialzista e la violazione della resistenza dei 1800$ l'oncia ci porta a ritenere probabile un ulteriore apprezzamento del gold. La settimana che si è appena conclusa ha confermato la rottura di tale livello, tra l'altro con una bella candela rialzista supportata da tick volumes oltre la media degli ultimi 20 giorni. E' sicuramente sintomo di forza, di pressione rialzista che permane e che potrebbe spingerci verso livelli più alti.
La prossima resistenza è collocata a 1880$, che potrebbe sembrare lontana ma considerando la natura di breakout dello strumento - in questo momento sta nuovamente lateralizzando - l'eventuale rottura potrebbe far accelerare rapidamente in direzione target.
Eventuali scenari ribassisti verranno presi in considerazione qualora dovessimo tornare con decisione sotto 1800$, ma abbiamo necessità di conferme soprattutto su base volumetrica e in questo momento non le abbiamo.
GOLD, target 1800 dollari a un passoDa circa un mese, giorno più giorno meno, analizziamo l'oro cercando di capire i motivi che hanno indotto un rialzo così repentino nonostante la propensione al rischio sia stata prevalente. Se è vero che stiamo parlando del bene rifugio per eccellenza, con la salite degli azionari era ipotizzabile una perdita di valore e invece...
A detta di autorevoli analisti, lo ripetiamo, a fronte di acquisti dei listini l'unico asset in grado di coprire il rischio è appunto l'oro. Ed è per questo, complice anche l'indebolimento del Dollaro USA nei momenti di massima propensione al rischio, che i due mercati vanno di pari passo.
A livello tecnico, trattandosi di uno strumento tipicamente di breakout, avevamo ipotizzato un target di 1780 alla rottura della vecchia resistenza 1750 dollari l'oncia. In questo momento siamo non lontani dal target ipotizzato e la nostra idea è che il movimento possa proseguire. Fino a dove? Ormai l'obbiettivo principale è l'area dei 1800 dollari, così come si evince dal grafico giornaliero. Stiamo parlando di un'area lavorata nel 2012 e che quindi, trattandosi tra l'altro di cifra tonda, potrebbe catalizzare l'attenzione degli operatori.
Per eventuali scenari ribassisti dovremo attendere il ritorno sotto area 1750, non prima.
Gold proiettato verso 1800$Il target sull'oro ipotizzato la scorsa settimana è stato raggiunto. Stiamo parlando dell'area 1780$ l'oncia, rapidamente testata dopo la rottura della resistenza a 1750$. Prima di addentrarci nell'analisi puramente tecnica, è interessante evidenziare che l'asset rifugio per eccellenza sta entrando in una fase di stagionalità rialzista, il ché potrebbe avvalorare la tesi di ulteriori allunghi.
Non solo. Ultimamente è stato considerato, giustamente, l'asset col quale coprirsi dai rischi legati all'acquisto di titoli tecnologici ad alto rendimento. Ed è per questo motivo, evidentemente, che abbiamo osservato apprezzamenti dell'azionario concomitanti ad apprezzamenti dell'oro. Elemento di assoluto interesse, considerando che stiamo pur sempre parlando di un asset quotato in dollari e che in presenza di un dollaro forte dovrebbe teoricamente perdere valore. Ma come abbiamo ampiamente rimarcato più volte, le correlazioni di tempo non esistono più.
Ciò premesso, il grafico daily evidenzia una candela del venerdì estremamente interessante. Non è un'hammer da manuale, vista la dimensione del body, ma è comunque interpretabile come tale. Tra l'altro l'ombra inferiore evidenzia un rigetto del supporto in area 1750$, quindi il test di quella che prima rappresentava una forte resistenza potrebbe proiettarci nuovamente verso 1780 prima e 1800 poi. Sono questi i target rialzisti per la prossima settimana.
Per poter parlare di scenari ribassisti occorrerebbe attendere la violazione di 1750$, ovviamente al ribasso, il ché riporterebbe l'oro all'interno di quell'area di lateralità che andava avanti da metà aprile.
Gold all'attacco dei 1750$In queste settimane ci siamo occupati diverse volte dell'oro, in particolare ci siamo soffermati sulla lateralità del bene rifugio per eccellenza e dei livelli da monitorare per eventuali ribassi e per eventuali allunghi rialzisti. Il range è il seguente: supporto in area 1680$, la resistenza in area 1750$. Trattandosi di uno strumento tipicamente "direzionale", l'eventuale violazione di uno dei due livelli potrebbe spalancare le porte a un trend importante.
Nella giornata di venerdì abbiamo registrato un movimento importante, ovvero un nuovo avvicinamento all'area di resistenza. Teoricamente potrebbe rappresentare un segnale importante, ma se andiamo a focalizzare l'attenzione sui tick volume ci renderemo subito conto che probabilmente non è stato un movimento supportato da volumi. Si resta distanti dalla media volumetrica a 20 periodi, il ché deve farci riflettere. Solitamente l'approccio a un livello così importante comporta un incremento volumetrico significativo, ragion per cui dovremo attendere a maggior ragione una violazione convinta di 1750 prima di poter pensare a eventuali scenari rialzisti.
Dobbiamo aggiungere anche un altro elemento correlativo. Avrete notato che ultimamente sussiste una correlazione evidente col Dollaro USA, ovvero nel momento in cui viene acquisto il biglietto verde sale anche l'oro. Teoricamente dovrebbe essere il contrario, ma negli ultimi mesi la valuta statunitense ha assunto il ruolo di asset rifugio più di monete quali lo Yen e il Franco Svizzero. Quindi, per farla semplice: scende l'azionario, sale il dollaro e sale l'oro.
Per la prossima settimana valuteremo l'eventuale rottura di 1750, che dovrebbe avvenire con volumi crescenti, a quel punto il prossimo target rialzista sarebbe l'area dei 1780$. Viceversa, al ribasso si tornerebbe prima verso 1720 poi verso 1700$.
Oro: da monitorare 1750 per rialzi, 1720 per ribassiAbbiamo parlato tante volte delle caratteristiche di breakout possedute da alcuni asset finanziari come ad esempio l'oro. Siamo nel campo dei metalli preziosi e in particolare degli strumenti rifugio per eccellenza. Tuttavia, è bene ricordarlo, ultimamente le tipiche correlazioni di un tempo (avversione al rischio = spostamento di liquidità verso asset rifugio come l'oro appunto) sono saltate ed è per questo motivo che l'analisi tecnica potrebbe darci un aiuto nell'ipotizzare scenari operativi.
Il grafico giornaliero ci dà modo di apprezzare l'area di congestione che si è venuta a creare, stiamo parlando della congestione intervenuta dopo la rottura di quella che a tutti gli effetti può essere considerato un pattern di prosecuzione rialzista: il pennant. La rottura della trend resistenziale aveva proiettato le quotazioni verso 1750, l'importantissima resistenza di periodo. Lunedì abbiamo assistito al tentativo di violazione del livello, ma tale tentativo si è rivelato fallace. La spinta al ribasso, intervenuta nella seconda parte della giornata, è stata notevolissima e difatti abbiamo avuto il retest della trend resistenziale ora divenuto supporto (passante attorno all'area 1720 dollari.
A questo punto gli scenari operativi potrebbero essere i seguenti: alla rottura di 1750 dollari, con conferma su chiusura di una candela giornaliera, si potrebbe procedere long con un obbiettivo collocabile attorno a 1780. Viceversa, la rottura di 1720 (confermata anche qui da una chiusura daily) potrebbe portarci prima a 1700 dollari (cifra tonda e soglia psicologica importante) e poi 1680 (l'importantissimo supporto degli ultimi mesi).
Oro, tiene il supporto 1700. Allunghi rialzisti ancora possibiliTorniamo a parlare del bene rifugio per eccellenza (lo è ancora?) ovvero dell'oro. Ne parliamo perché riteniamo che la fase di compressione, o lateralità, o consolidamento, rappresenti un elemento da tenere in assoluta considerazione. Sappiamo, infatti, che quando questa materia prima entra in fasi prolungate di lateralità è perché sta preparando movimenti esplosivi.
Ciò che emerge evidente dall'analisi daily è che siamo all'interno di due triangoli di compressione: il supporto è uno solo, collocabile attorno ai 1680 dollari l'oncia, mentre le trend supportive sono 2. La prima è stata rotta al rialzo e già ritestata nella giornata di ieri. La seconda potrebbe rappresentare un interessante targe rialzista, collocabile attorno a 1720-1725 dollari. Stiamo parlando di un'area di resistenza decisamente importante, che se rotta potrebbe riproiettarci nuovamente verso i 1750 dollari ovvero in direzione di quella resistenza sfiorata a metà aprile (giornata del 14 aprile).
L'attuale fase di compressione rispecchia evidentemente l'incertezza da parte degli operatori, incertezza che evince come detto anche nell'andamento dell'azionario. Siamo giunti a livelli importantissimi, veri e propri bivi che tra non molto potrebbero dirci quale sarà la direzione da seguire: risk-on (quindi potenziali ribassi dell'Oro, valutabili alla rottura di 1680) o risk-off (oro su, verso 1750 e successivamente 1800 dollari).
Pattern di inversione ribassista sul Gold (XAU/USD)Come preannunciato questa mattina nella mia precedente analisi, i segnali di debolezza del trend rialzista si sono rivelati esatti.
In questo momento il Gold disegna un doppio massimo di inversione che potrebbe dare inizio ad un trend ribassista di breve.
In questo momento il pattern è già perfezionato; dunque, le quotazioni potrebbero spingersi facilmente fino a 1696.00
BDP TRADE
Segnali preoccupanti di esaurimento del trendSegnali preoccupanti di esaurimento del trend ci pervengono da più elementi. Previsto un possibile ribasso molto intenso
Fattori di esaurimento del trend:
1- Sul grafico daily abbiamo una inclinazione eccessiva della trendline. L'ultimo rialzo è stato sostenuto con volumi costantemente in diminuzione.
3- Sempre sul daily i prezzi sono eccessivamente lontani dalla mediana del prezzo. In questi casi una normalizzazione è quasi scontata.
2- Sul grafico h1 ci sono divergenze importanti di diversi strumenti di analisi matematica che segnalano un esaurimento della forza dei buyers. Gli Indicatori DMI e MACD ci confermano la perdita di forza dei compratori
BDP TRADE
Oro, da 1680 prossimo target rialzista 1750Anzitutto consentiteci di augurarvi buona Pasqua, una Pasqua che verrà ricordata a lungo per la lunga quarantena provocata dall'emergenza sanitaria in corso. Il coronavirus ha letteralmente sconvolto il tessuto economico-sociale del pianeta e le conseguenze sui mercati sono state enormi. Dapprima col sell-off generalizzato, che portò Wall Street a perdere oltre 40 punti percentuali in poche settimane, poi evidenziando una rinnovata voglia di rischio che - teoricamente - mal di addice allo scenario attuale.
Scenario che ha visto l'oro subire forti pressioni speculative: prima proiettandosi sui massimi pluriennali (quota 1680$), poi crollando in area 1450 e infine riproiettandosi rapidamente verso quello che attualmente rappresenta un triplo massimo e un'area resistenziale incredibile: 1680$, appunto. Inutile ricordarvi che nell'ultimo mese e mezzo la classica correlazione oro=bene rifugio per eccellenza è venuta meno.
Tuttavia, giusto sottolinearlo, nell'ultima settimana l'apprezzamento è coinciso con un indebolimento del Dollaro (correlazione inversa, essendo l'oro quotato in Dollari) a sua volta oggetto di forti vendite a causa della costante immissione di liquidità da parte della FED. La domanda a questo punto è la seguente: avremo il breakout rialzista? Osservando il grafico allegato possiamo evidenziare la rottura di 1680$, ma per poter ritenere valida la violazione a nostro avviso occorrerà attendere almeno la spinta sopra 1700$ (soglia psicologica). Ciò non toglie che il trend rialzista, tutt'ora evidente, possa consentire operatività intraday con target rialzista appunto sul numero tondo dei 1700 dollari.
L'eventuale raggiungimento di tale livello e l'eventuale rottura del medesimo potrebbe proiettare l'asset verso l'altro target rialzista settimanale: quota 1750$. Viceversa, possibili discese andrebbero valutate qualora si verificasse una chiusura daily al di sotto di 1680. Vedremo che accadrà in settimana.
L’oro rimbalza con decisioneIn ripresa le quotazioni dell’oro (Gold) che rimbalzano velocemente, registrando una performance attualmente intorno a +10% dal minimo raggiunto in area $1.460 scrollandosi di dosso le perdite iniziali dopo che la #Federal Reserve americana ha intrapreso nuovi passi aggressivi per combattere l'impatto economico dello scoppio del coronavirus.
La banca centrale americana inizierà a sostenere una serie di crediti senza precedenti per famiglie, piccole imprese e grandi datori di lavoro nel tentativo di compensare le "gravi interruzioni" causate dall'epidemia di coronarvirus. Intanto la posizione lunga netta della categoria Managed Money, come gruppo future e opzioni sull’oro, è ora scesa del 30% dal nuovo picco record raggiunto alla fine di febbraio.
Un ridimensionamento così rapido è avvenuto solo due volte in precedenza: prima nel marzo 2007 e poi nel luglio 2007, poco prima del crollo dei mutui subprime negli Stati Uniti. Rimane comunque molto alta l’incertezza sui mercati finanziari ed è difficile ipotizzare dei possibili scenari. Monitoriamo comunque la resistenza a $1.632.
ORO, impostazione rialzista: prossime resistenzeUltimamente abbiamo parlato dell'oro e delle correlazioni intermarket spesso venute meno. Nel corso del sell-off dell'azionario abbiamo registrato ugualmente forti ribassi del Gold, che dopo aver raggiunto un massimo a 1680 è letteralmente precipitato (si è parlato ripetutamente di margin call e quant'altro).
Ciò che emerge dall'analisi odierna, su base daily (è bene ricordare però che i livelli in celestino sono aree settimanali mentre quelli in rosso rappresentano zone di prezzo giornaliere) l'impostazione di fondo rimane rialzista e dopo la violazione della soglia psicologica (cifra tonda 1600 dollari l'oncia) l'asset è proiettato verso 1630 dollari. Qui troviamo la prima resistenza, che qualora cedesse proietterebbe rapidamente le quotazioni verso l'area compresa tra 1645 e 1650 dollari l'oncia.
I cluster volumetrici evidenziano l'importanza dei livelli indicati, ragion per cui è lecito supporre che arrivati su qui prezzi l'eventuale corsa rialzista possa rallentare un attimo. Se dovesse cedere anche l'ultima resistenza daily indicata, l'area settimanale di 1680 potrebbe rappresentare nuovamente il punto d'approdo del movimento rialzista.
Alla ricerca di liquidità? Sono state settimane di panico e di estrema volatilità per il metallo giallo arrivando in area 1455$.
Il motivo è ben chiaro a tutti: molti investitori erano alla ricerca di liquidità per evitare "margin call" e far fronte ai ribassi sugli indici azionari.
Sappiamo tutti che il contesto attuale è abbastanza particolare ma ritengo che i fattori che guidano i prezzi del metallo giallo resteranno invariati in un ottica di medio-lungo termine. Le ragioni sono numerose:
1) Le politiche monetarie e fiscali che USA potrebbe emanare per fronteggiare la crisi del coronavirus porterebbero ad un calo dei rendimenti reali in dollari e questo darà impeto ai prezzi di oro e argento
2) L'oro è un asset privo di rischio scelto dalle banche centrali che continuano ad acquistare oro per le loro riserve. Il denaro emesso dai governi e le relative diminuzione dei tassi di interesse determina un "bear market" rispetto all'oro: questo vuol dire che il metallo giallo mantiene il potere di acquisto su beni e servizi al contrario delle valute standard
3) E' un investimento alternativo che contribuisce alla stabilità del portafoglio in fasi di volatilità. Costituisce come un "rifiuto" o un "disinvestimento" al partecipare nei mercati azionari e obbligazionari
4) Gli acquisti in oro dalle banche centrali sono avvenute in concomitanza alla diffidenza di detenere asset in dollari nelle loro riserve soprattutto nel momento in cui la FED è intervenuta sulle linee di liquidità in valuta estera.
5) Numero crescenti di Paesi che diventano bersaglio di sanzioni USA ci porta lontano dal sistema petrodollari e ci spinge ad incrementare le riserve neutrali sotto forma di oro.
6) La debolezza dei prezzi del petrolio ( il petrolio rappresenta il costo di input nell'industria dell'estrazione) fa emergere un'opportunità per gli estrattori di oro e argento: movimenti valutari favorevoli e costi energetici più bassi dovrebbero portare a margini di profitto più elevati per le società di estrazione di oro e argento.
Il quadro fondamentale è quindi piuttosto delineato e lo dimostra il trend rialzista avviatosi da Maggio 2019
A livello tecnico la chiusura settimanale è piuttosto interessante: inversione rialzista e ripresa forza dei compratori. Un Long a Mercato è un ottima opzione.
L'operazione può essere strutturata con target differenti a seconda dell'orizzonte temporale di riferimento del trader:
-1705 (Medio)
-1750 (Medio)
-1790 (Lungo)
-1828 (Lungo)
Un Unico StopLoss per questa operazione:
-1575.00
Oro: troppo presto per una inversione di tendenzaStavo discutendo con altri trader nella ChatRoom sull'oro (EN) dell'alta volatilità dei future sull'oro negli utlimi giorni. La mia opinione, come affermato nell'idea correlata, è ancora rialzista. Nel negoziare materie prime e titoli in fase di consolidamento o con elevata volatilità, di solito controllo l'indicatore "On Balance Volume" (OBV) alla ricerca di una divergenza. Questo indicatore si basa sul fatto che il volume precede i prezzi. Le divergenze tra OBV e prezzo potrebbero aiutare a identificare un'inversione di tendenza (e sono un segnale forte).
Nel grafico, ho rappresentato graficamente la tendenza positiva in verde (a partire da dicembre 2019) e il recente ritracciamento in rosso (ultimi due giorni). L'indicatore OBV è ancora alto (mostra una forza rialzista) e non vi è alcuna divergenza con il livello dei prezzi.
Disclosure: Non ho alcun rapporto commerciale con alcuna società i cui titoli sono menzionati in questo sito Web. I miei articoli contengono dichiarazioni e proiezioni basate su ipotesi sui mercati dei capitali e quindi intrinsecamente soggette a numerosi rischi e incertezze. Prima di acquistare o vendere azioni, è necessario effettuare le proprie ricerche e raggiungere le proprie conclusioni o consultare un consulente finanziario. Gli investimenti comprendono rischi, inclusa la perdita di capitale. Non sono un consulente finanziario.
Gold, se la Geopolitca molla la presa, pronto lo stornoNonstante eventi che potevano portare ad un ulteriore impennata, il gold è rimasto in range senza sussulti, modificando i parametri di un testa e spalle piuttosto evendente. Attendiamo una rottura decisa per piazzare l'affondo. Stagionalità ribassista
Gold, livelli in vista della FEDL'oro è sempre più sensibile alle prospettive dei tassi di interesse, con prezzi che salgono quando i rendimenti obbligazionari scendono al di sotto dello zero. Tecnicamente il breakout del livello di $1.500 ha segnalato una possibile fase di debolezza del prezioso. Debolezza che potrebbe protrarsi per le prossime sedute.
XAU/USD aspettando il ritracciamentoDopo la giornata di ieri che ha rotto con forza il supporto (neck-line testa e spalle ) in area 1490.
Chiaramente siamo ancora in un trend rialzista che però ultimamente ha mostrato segni di debolezza,potremmo rivedere il prezzo tornare in area 1440.
Ora per l'entrata mi sposterò su time-frame 4h,aspetterò un ritracciamento per posizionarmi a ribasso
GOLD --> Occasione SHORT fino alla Kijun Dly Andremo a vedere in questa analisi multi time frame l idea di una o più operazioni SHORT per questa settimana.
Iniziamo dal WLKY , dove a prima vista si nota subito come i prezzi in questa fase rialzista sono andati a ritestare una resistenza importante già da tempo, dettata dai massimi precedenti .
Inserendo ichimoku possiamo notare un grande disequilibrio dei prezzi , con una Kijun lontana da essi e con una SSB piatta sottostante.
Possiamo inserire le BB giusto per una ulteriore conferma , e come si può vedere siamo in disequilibrio , in più abbiamo un buon range di movimento , fino alla SSB W.
Andiamo in seguito su tf DLY , dove oltre a vedere nel dettaglio ciò che i prezzi hanno fatto , possiamo notare un grande impulso che è arrivato fino ai massimi precedenti rifiutando la resistenza e chiudendo al disotto , oltre al fatto che questo grande impulso necessiti di ritracciamento , possiamo notare il disequilibrio presente con ichimoku che conferma la tesi .
Anche qui dando un rapido sguardo alle BB possiamo avere ulteriore conferma di disequilibrio presente anche su questo tf , e dando pieno spazio al movimento che cerco .
In fine su tf H4 , abbiamo uno zoom della situazione attuale , con i prezzi che sembrano aver rifiutato la resistenza e siano già pronti a ritracciare , andrò alla ricerca di pattern su tf inferiori per puntare in un primo momento alla Kijun H4 e poi a seguire delle condizioni se possibile continuare lo short fino a quella dly.