Goldtrading
Obiettivi dell'oro se la Fed sospende i rialzi dei tassi Obiettivi dell'oro se la Fed sospende i rialzi dei tassi
L'oro è riuscito a risalire fino a 2.020 USD/oz, approfittando della rinnovata debolezza del dollaro e dei rendimenti del Tesoro.
I recenti dati degli Stati Uniti hanno mostrato un rallentamento della crescita del settore dei servizi, un numero di posti di lavoro nelle aziende private inferiore alle aspettative a marzo e un calo degli ordini di fabbrica per il secondo mese consecutivo. Ciò suggerisce che l'economia potrebbe raffreddarsi in presenza di un aumento dei tassi di interesse. Di conseguenza, il mercato prevede che il mese prossimo la Fed manterrà il tasso sui fondi fermo, seguendo un percorso simile a quello della Reserve Bank of Australia che ha deciso di sospendere i rialzi dei tassi questo mese. Gli investitori hanno recentemente aumentato le loro scommesse sul fatto che la Fed opterà per una pausa nei rialzi dei tassi dopo la riunione del 2-3 maggio, portandole al 60% circa, rispetto al 43% circa del giorno precedente.
L'oro è particolarmente sensibile alle prospettive dei tassi, perché i tassi d'interesse più bassi riducono il costo opportunità di detenere oro non redditizio.
Se la Fed decidesse di sospendere i rialzi dei tassi a maggio, come potrebbe reagire il prezzo dell'oro? I mercati vedono una probabilità di circa il 60% che la Fed faccia una pausa. I prezzi target potrebbero includere 2.027, 2.032, 2.036 e 2.040 dollari, con i primi due che rappresentano i livelli di difficoltà recenti. Se vogliamo guardare indietro all'ultima volta che l'oro è stato così caro (marzo 2022), potremmo considerare come obiettivi più alti un paio di picchi giornalieri a 2.070 e 2.060 dollari.
La decisione della Fed è ancora lontana, quindi il rischio di ribasso è ancora presente nel frattempo.
C'è ancora speranza per l'oro di raggiungere i 2.000 dollari? C'è ancora speranza per l'oro di raggiungere i 2.000 dollari?
Il prezzo dell'oro ha toccato un massimo di 1.971 $/oz prima di ritirarsi e trovare un supporto al di sopra di 1.960 $. Il rialzo dei titoli azionari e l'aumento dei rendimenti dei Treasury rendono difficile per XAU/USD continuare il suo recente rally. Anche i timori di un contagio bancario più ampio si sono attenuati, danneggiando la domanda di asset più sicuri. Il mercato ha accolto con favore l'accordo della First Citizens Bank di acquistare tutti i depositi e i prestiti della fallita Silicon Valley Bank. Il vicepresidente della Federal Reserve, Michael Barr, ha suggerito che i problemi della SVB sono dovuti a una "terribile" gestione del rischio e che potrebbe trattarsi di un caso isolato.
Inoltre, il DXY è scambiato a 102,60, in rialzo dello 0,20%, e questo aggiunge peso all'oro, perché i mercati si aspettano ancora che la Federal Reserve aumenti i tassi di interesse di 25 punti base a maggio. La possibilità che l'inflazione sia maggiore della possibilità che la crisi bancaria si diffonda ulteriormente ha portato gli investitori a prezzare circa il 39% di possibilità di un rialzo di 25 punti base a maggio.
Nonostante ciò, l'oro è ancora destinato a registrare guadagni mensili di circa l'8% e sul grafico mensile si nota un modello engulfing rialzista, che suggerisce una prospettiva rialzista a breve termine.
Gli investitori guardano anche all'indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures) core, atteso per la fine della settimana, per avere maggiori indizi sui piani di restrizione monetaria della Fed. Se l'indice PCE core si attesterà al di sotto del 4,5%, la Fed dovrà fare meno sforzi per aumentare i tassi, il che dovrebbe indebolire il dollaro USA e consentire all'oro di guadagnare. In questo caso, l'obiettivo degli acquirenti potrebbe essere 1.900 dollari.
Punto di vista settimanale su: FX-Indici-Materie prime-AzioniBuongiorno a tutti,
chi mi segue sa che nel fine settimana preparo una sorta di report o piano come lo chiamo io, che mi dia un focus su cosa seguire, controllare e attenzionare, in modo da non essere dispersiva ma concentrata solo su quello che ritengo interessante e in formazione per uno o più trade.
La settimana scorsa ci ha regalato parecchia adrenalina, complici le notizie importanti di Fed, NFP e dati appunto importanti; naturalmente io mi concentro per il mio personalissimo modo di fare trading sui grafici e sul movimento del prezzo, anche detto "Price action".
Almeno da due settimane e più, la mia idea di lungo e cioè osservando il Tf Weekly ( il mio time frame bussola) è stata ed è pro EUR, prendendone uno a caso. Ho infatti e potete vederlo, condiviso due settimane fa un trade su EURUSD in tenuta su livello chiave 1.0540 e la scorsa settimana il Gold, configurazione molto simile con tenuta sui 18.000 e possibile profit 19.000-1950; venerdì la PA mi ha mostrato proprio questo e cioè la conferma di ciò che pensavo, view long.
Adesso naturalmente dobbiamo aspettare e vedere come aprirà il mercato settimana prossima perchè sul daily non ho la conferma di ingresso per un long, sempre secondo il mio modo di fare trading.
Il mio punto di vista generale è il seguente: Dollaro forte solo su alcuni cambi valutari tipo AUD-NZD e CAD; su EUR e sterlina per esempio (al momento) non ha avuto lo stesso impatto e questo me lo conferma anche il grafico del GOLD, dove appunto si può notare la tenuta dei minimi a 18.000 anche area di domanda e il possibile profit in area Supply-Offerta da cui potrebbe crearsi uno swing hight come avvenuto a febbraio 2023; il Gold ha una correlazione inversa col dollaro , quindi da monitorare ( sempre per come opero io).
Gli indici ,quelli che seguo principalmente hanno creato uno spartiacque e cioè DAX-FTSE-MIB (Europei) per esempio sono tutti e tre long, hanno ritracciato un pò ma mantenendo la view, cosa contraria per gli indici americani come S&P500-NASDAQ-DJI- e US30 (Americani) l'unico più forte tra questi.
Per quanto riguarda i titoli azionari, che fanno parte della mia operatività quotidiana, noto che la maggior parte si trova ben tirato in direzione long; nel mio caso io ne seguo 53 circa praticamente in maggioranza italiani, e conseguentemente facendo riferimento al MIB la view ripeto a mio avviso è ancora long nel lungo.
Riassumendo ho scelto una coppia valutaria da condividere con voi questa settimana che mi vede long su EUR e GBP e short sul dollaro . Anche USDJPY lo osservo da settimane e sul weekly siamo ancora sullo short con tenuta su precedente livello di massimi di swing settimanale a 136.50 dove sembra creare un falso con possibile ritorno ai 132.60.
Per la prossima settimana scelgo un long su GBPUSD dove si è creato un mio pattern di riferimento e cioè la PINBAR che falsa 1.1940 dopo candela outside del 13.02.2023 anche indecision, seguono due candele inside del 20 febbraio e 27 febbraio e in ultima battuta pin del 06 marzo che appunto rompe il livello sopra citato dicendo la bugia e appoggiandosi sulla EMA21.
Non ho ancora il segnale sul daily che è il mio Time frame operativo per forex, indici e materie prime; attenderò segnale e entrerò o in maniera migliorativa e cioè a ritraccio della pinbar se possibile 50% oppure a rottura della stessa. Su EURUSD stessa idea e configurazione a mio avviso molto simile ma più forte la sterlina al momento.
Sugli indici sto ferma.
Mi tengo aperta sul gold sempre con un trade potenzialmente long: rimando a idea condivisa la scorsa settimana.
Per quanto riguarda invece i titoli azionari che potrei ritenere interessanti sono : AMPLIFON per un long; CAMPARI long; ENEL long; - MU short; NETFLIX short; SNAM short; TENARIS short- infine un titolo che mi piace particolarmente questa settimana è AMAZON short.
Va da se che non traderò tutti questi asset ma ne sceglierò solo alcuni solo quando mi daranno configurazioni grafiche ( pattern) e segnali chiari su TF di riferimento.
Il TF operativo sui titoli per me è direttamente sul weekly.
Mi auguro che questa mia analisi generale possa essere apprezzata e per quanto mi riguarda è sempre un modo per migliorare e ragionare a voce alta.
Buona domenica a tutti e buon trading Relax!
GOLD: La price action indica un longBuongiorno ragazzi come ogni settimana desidero condividere con voi un idea di trading per questa settimana.
Ho finito ieri di stilare il mio report settimanale sulle valute che seguo, indici e materie prime; a mio avviso ci sono molte opportunità che se confermate sono da cogliere al volo.
Tra tutte ho scelto di pubblicare il Gold, che ha chiuso la settimana con una barra di vola verde e che crea uno dei miei pattern di riferimento il BKY long e anche DMh: formato da 4 candele rosse e una ( appunto di vola) verde.
Partita la gamba dallo swing hight da 1927 e arrivato in tenuta sui 1800 poco sotto la Ema21.
Potrei pensare ad un entrata long o a rottura della BKY e cioè intorno a 1856 o ancora su ritracciamento 50% di Fibo;
altra entrata interessante potrebbe essere su l'altro pattern di riferimento e cioè DMH: formato dalla rossa del 20.02.2023 e dalla verde che ingloba la precedente rompendo il minimo del 27.02.2023. Profit appunto su ultimo swing a 1900-1927
La mia view fallirebbe intorno ai 1750 dove cambierebbe lo scenario e di conseguenza la mia idea di trading.
Naturalmente come sempre nei miei ragionamenti c'è una grande attenzione alle correlazioni e decorrelazioni, ricordo che sono long su EURUSD da circa due settimane , al momento a costo di 48€; mi piace molto come sto gestendo sia la parte emotiva e sia la mera gestione amministrativa del trade sopra citato. Aggiornerò quest'ultimo sino a chiusura trade che sia esso a costo o a profit.
Altri trade interessanti li trovo su alcuni Indici: il Mib dove sono dentro da scorsa settimana a profit di 110€ ed è molto vicino al mio primo profit 28000; interessanti per la prossima settimana anche Nasdaq e SPX e alcuni cambi valutari come AUDUSD-NZDUSD ( long) da cui si evince che non necessariamente il Dollaro è così forte come sembra e che osservando il prezzo e quindi ( la price action) si possono trovare opportunità senza l'ansia delle notizie.
Buon weekend e buon trading a tutti!
Capire il rapporto oro-argentoCapire il rapporto oro-argento
Il rapporto oro-argento è un parametro chiave che i trader utilizzano per valutare il valore relativo di oro e argento. Il rapporto viene calcolato dividendo il prezzo dell'oro per quello dell'argento e serve a determinare se uno dei due metalli preziosi è sotto o sopravvalutato. In pratica, il rapporto indica quanti pezzi d'argento si potrebbero acquistare per un pezzo d'oro. Comprendendo il rapporto oro-argento, i trader possono capire la forza relativa dell'oro e dell'argento e prendere decisioni di trading informate su quale metallo negoziare e quando entrare o uscire dalle posizioni.
Il rapporto oro-argento è stato utilizzato per secoli come misura del valore relativo di questi due metalli preziosi. Storicamente, il rapporto oscilla tra 47 e 80. Un rapporto più alto indica che l'oro è relativamente più costoso rispetto all'argento, mentre un rapporto più basso indica che l'argento è relativamente più economico.
Ad esempio, se il rapporto oro-argento aumenta, e i prezzi dell'oro crescono più rapidamente di quelli dell'argento, i trader potrebbero concludere che l'oro è sopravvalutato e che l'argento offre un valore migliore in quel momento. Al contrario, se il rapporto oro-argento dovesse diminuire, ciò potrebbe indicare che l'argento è sopravvalutato. Questo non è necessariamente vero, ma è una conclusione da trarre. Tenendo d'occhio il rapporto oro-argento, i trader possono decidere quale metallo acquistare o vendere in base al suo valore relativo.
Il rapporto oro-argento può anche fornire indicazioni su tendenze di mercato più ampie. Ad esempio, un rapporto in aumento può indicare che gli investitori stanno diventando più avversi al rischio e cercano la relativa sicurezza dell'oro. Al contrario, un rapporto in calo può indicare che gli investitori stanno diventando più ottimisti sulla crescita economica e stanno assumendo maggiori rischi.
GOLD (XAU/USD) - Un altro spunto rialzistaIl GOLD (XAU/USD) dopo aver sentito un'area di supporto/domanda (rettangolo verde in figura) ed aver formato un doppio minimo in corrispondenza delle giornate del 28 Settembre e poi del 21 Ottobre ha reagito portandosi al rialzo.
Il rialzo dell'ultimo periodo è stato rafforzato dal break out di una trend line di resistenza che stava accompagnando il prezzo nel precedente trend ribassista. Questo break out è stato molto forte con candele verdi con ampia volatilità.
La settimana scorsa, dopo l'ultimo rialzo, ha avviato una fase di ritracciamento dimostrando nella parte finale della stessa la volontà di ripartire con la possibilità di raggiungere una potenziale area di offerta/resistenza più elevata (rettangolo rosso in figura) in corrispondenza della media istituzionale a 200 periodi (linea grigia in figura)
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Analisi completa sul nostro canale youtube.
Buon trading!
Trading di questa settimana per XAU/USDCiao a tutti, volevo proporvi la mia idea di trading per questa
settimana, gold ha chiuso la settimana precedente a ridosso di un
supporto, 1642 - 1644, per me da qui può ripartire per andare a testare
la resistenza situata a 1659 circa, per poi andare a trovare i 1620. Da
qui se riesce a breakarla potrebbe andare a provare i 1580.
Il prezzo dell'oro ha ripreso il suo viaggio al rialzo(pullback)Previsione del prezzo dell'oro: XAU/USD mira a estendere la ripresa sopra $ 1.720 mentre l'attenzione si sposta sulla NFP statunitense
6 ottobre 2022, 01:51
•Il prezzo dell'oro ha ripreso il suo viaggio al rialzo dopo un pullback vicino a $ 1.700,00.
•Le crescenti tensioni tra Giappone e Corea del Nord stanno girando la ruota del profilo di rischio verso il lato negativo.
•Dopo i dati ADP degli Stati Uniti, i numeri ottimisti della PFN aumenterebbero ulteriormente le probabilità di un aumento del tasso di 75 pb.
Il prezzo dell'oro (XAU/USD) è invertito dopo aver percepito la domanda attorno al supporto critico di $ 1.700,00. Il metallo prezioso punta a superare l'ostacolo di $ 1.720,00 e troverà la sua prossima barricata intorno a $ 1.730,00. Il metallo giallo mantiene i suoi guadagni mentre il sentimento del mercato sta diventando negativo a causa dell'escalation delle tensioni tra Giappone e Corea del Nord.
L'opzione di annunciare un terzo aumento consecutivo dei tassi di 75 bps da parte della Federal Reserve (Fed) sta ottenendo voti ora. In precedenza, il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly ha affermato che l'inflazione rimane alta, aggiungendo che sono necessari ulteriori aumenti dei tassi. Ha sottolineato che la Fed è "risoluta" nell'aumentare ulteriormente i tassi per abbassare l'inflazione.
A parte questo, i dati ottimistici sulle retribuzioni hanno stabilito che il ritmo delle assunzioni da parte dell'azienda non è ancora rallentato. I dati sull'elaborazione automatica dei dati degli Stati Uniti (ADP) hanno registrato un aumento di 208.000 rispetto al rilascio precedente di 200.000. Inoltre, una gamma non manifatturiera dell'ISM statunitense migliore del previsto suggerisce che la domanda complessiva è ancora solida.
Venerdì, il rilascio degli Stati Uniti Nonfarm Payrolls (NFP) mostrerà un quadro reale dello stato del mercato del lavoro. Secondo il consenso, l'economia ha aggiunto 250.000 nuovi posti di lavoro in meno rispetto alla lettura di 315.000 riportata per agosto.
Analisi tecnica dell'oro
I prezzi dell'oro sono rimbalzati bruscamente dopo aver percepito un significativo interesse all'acquisto attorno al supporto orizzontale posto dal massimo del 10 ottobre a $ 1.702,62. La media mobile esponenziale (EMA) a 200 periodi ha agito come principale supporto per il contatore. Inoltre, la fine di una mossa correttiva vicino a $ 1.700,00 ha spinto i prezzi dell'oro al di sopra della 50-EMA a circa $ 1.714,00.
Nel frattempo, il Relative Strength Index (RSI) (14) si aggira intorno a 60,00 e sta cercando di stabilizzarsi al di sopra dello stesso.
Grafico intraday dell'oro
I prezzi dell'oro mirano a distruggere il ritracciamento di FiboXAU/USD prevede una rottura sopra $ 1.730 a causa di un consenso più debole per la NFP statunitense
• I prezzi dell'oro mirano a distruggere il ritracciamento di Fibo del 61,8% a $ 1.734,58.
•L'impennata dei tassi di interesse della Fed ha ridotto le opportunità di creazione di posti di lavoro.
•I dati sui guadagni orari medi dovrebbero diminuire di 10 punti base al 5,1% su base annua.
Il prezzo dell'oro (XAU/USD) ha assistito a un rialzo gigantesco dopo aver demolito l'ostacolo psicologico di $ 1.700,00. Il metallo prezioso sta oscillando intorno al massimo di martedì a $ 1.729,00 e dovrebbe rompere lo stesso con assoluta fiducia. Il metallo giallo si è spostato in territorio positivo e dovrebbe continuare la sua serie di sei giorni di vittorie dopo aver superato l'ostacolo immediato di $ 1.730,00.
Stime più deboli per i dati sull'occupazione negli Stati Uniti stanno rafforzando i prezzi dell'oro. L'aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) per combattere l'aumento dell'inflazione ha ridotto le opportunità di lavoro. La società non ha lasciato altra scelta che posticipare l'espansione della capacità e i piani di investimento per evitare obblighi di interessi più elevati. Ciò si traduce in un rallentamento nel processo di creazione di posti di lavoro.
Secondo le aspettative, i dati sui libri paga non agricoli (NFP) statunitensi scenderanno a 250.000 rispetto al rilascio precedente di 315.000. Il tasso di disoccupazione è considerato stabile al 3,7%. A parte questo, i dati sull'utile orario medio rimarranno a fuoco, che dovrebbe ridursi di 10 punti base (bps) al 5,1% su base annua.
Nel frattempo, l'indice del dollaro USA (DXY) è scivolato vicino al supporto psicologico di 110,00. Il DXY continuerà a rimanere sulle spine in mezzo a un declino nel processo di creazione di occupazione.
Analisi tecnica dell'oro
Su una scala di quattro ore, i prezzi dell'oro stanno per raggiungere il ritracciamento di Fibonacci del 61,8% (posto dal massimo del 10 agosto a $ 1.807,93 al minimo di settembre a $ 1.614,85) a $ 1.734,58. Lo slancio al rialzo è estremamente forte poiché l'asset ha superato le medie mobili esponenziali (EMA) a 50 e 200 periodi rispettivamente a $ 1.674,30 e $ 1.695,80, mentre la 50-EMA è ancora inferiore a quella più lunga.
Il Relative Strength Index (RSI) (14) è stato stabilito nell'intervallo rialzista di 60,00-80,00, il che indica che è stato attivato un momentum rialzista.
Grafico H4 dell'oro/xauusd
“IL FOREX CREDE NEL RISK ON…DURERÀ?”ANALISI COT REPORT del 13.08.2022
-CONTESTO
Ferie terminate e siamo nuovamente qui con la consueta rubrica settimanale dedicata alla lettura dei dati offerti dal COT report.
I dati che ci fornisce questa settimana la CFCT (commodity futures trading commission) sono dati contrastati , special modo nel loro quadro iter market. Il mondo valutario sembra dirigersi con maggiore decisione verso un chiaro sentiment di risk on , con prese di profitto sul dollaro americano, e qulche nuovo ingresso long su euro e sterlina. Si ricoprono le posizioni yen , mentre il comparto equity on trova la necessaria fiducia nei big plaiers, che restano ancora netti corri su S&P. il mondo metalli cambia strada, e dopo i fortissimi rally discendenti visti nelle scorse settimane, sembrano accompagnare l’euforia del risk on, con buoni respiri e posizionamenti long da parte dei big plaiers. Perdono quoto invece gli energetici, con le mani forti che spingono a ribasso e incrementano le loro posizioni nette corte.
Ci lasciamo alle spalle 2 settimane contrastate sul fronte dati, special modo per gli USA, con i dati sul mercato del lavoro ottimi, NFP in grande tiro venerdi 5 agosto, con circa 528 mila nuovi posti di lavoro creati e un tasso di disoccupazione in calo al 3.5%. Un dato che lascia intendere forti redditi e forti consumi, non certo un contesto ottimo per il rientro della corsa a rialzo dei prezzi. I mercati hanno rapidamente immaginato una FED aggressiva nella prossima riunione di fine settembre 2022, generando ancora incertezza e frenando la corsa agli acquisti.
Lunga tuttavia la strada che ci porterà alla riunione della FED e ancora molti i market mover che potrebbero influenzare la scelta di JP e del board, cosi come il sentiment degli investitori, che hanno difatti trovato nuova linfa rialzista nel dato sull’inflazione pubblicato mercoledì scorso, che ha visto un’IPC in calo, dal +9.1% A/A al +8.5% A/A, mentre il dato mensile si è assestato allo 0% mostrano un’ottima frenata dei prezzi, specialmente del comparto energy , che da fine 2021 stava trainando a rialzo i prezzi al consumo mondiali.
Nuovo risk on, dunque, si spera che il peggio sia oramai alle spalle, già 4 delle 6 riunione annue della FED sono trascorse, e i maggiori rialzi tassi da 75BP sembrano ora difficili da concretizzarsi nei prossimi appuntamenti se si considera un’inflazione oramai al giro di boa, ma sarà davvero cosi?
Diverse le considerazioni che DOBBIAMO fare:
punto primo, non è sufficiente un solo dato per invertire una tendenza, e questo banale concetto è ancora più valido se rapportato alle decisioni di una banca centrale, che dovrà attendere ancora i dati di agosto e settembre prima della sua riunione. Difficile dunque pensare e credere che l’assetto hawkis sia già terminato, per quanto una serie consecutiva di dati positivi potrebbe favorire ammorbidimenti della FED per il Q4 o per il 2023.
Secondo punto, la tipologia del dato in questione: tutti sappiamo che la FED non osserva il dato generale IPC, ma valuta con maggiore attenzione il dato core, cioè epurato da energy e food ( che è uscito ugualmente in calo, questo è da dire) e ancora di più i prezzi per i beni di spesa personale, dato che sarà pubblicato la settimana prossima, e che determina con maggior influenza le decisioni della FED, quindi ancor presto per cantar vittoria.
Terzo ed ultimo punto di riflessione: il tempo!
Prima che le decisioni dalla FED che hanno portato il costo del denaro al 2.50% in cosi breve tempo, possano riversarsi nell’economia reale, in genere passano dai 3 ai 6 mesi almeno, pertanto il vero effetto su aziende , industrie famiglie ecce cc ancora non lo si può valutare, e sebbene le ultime trimestrali in America siano state positive nelle prospettive future, dobbiamo far i conti ancora con la possibilità che il rallentamento economico americano non si limiti al PIL ma entri nel tessuto sociale rallentando la capacità delle aziende di creare ricchezza.
Ma procediamo con il consueto ordine:
-FOREX:
EURUSD
Ancora netti corti i big plaiers sulla moneta unica con 34536 contratti short, tuttavia non possiamo non considerare che è la terza settimana consecutiva che le mani forti riducono la loro esposizione passando di fatto dai 42745 contratti corti agli attuali 34536. Presto per gridare all’inversione, ma certo è che il vento potrebbe girare.
Per ora la spinta rialzista di eurusd si è limitata al test delle resistenze poste a 1.0340-50 minimi di maggio-giugno 2022, senza per ora trovare la forza per ulteriori allunghi. Solo la rottura delle resistenze ora citate porterebbe a tentativi rialzisti fono le aree di 1.0650 prima e 1.0780-90 poi.
Il quadro resta per ora ribassista, nel medio e affondi sotto la mm21 periodi daily aprirebbero la strada verso i minimi di questo 2022 a 0.9950.
GBPUSD
Settimane di prese di profitto anche sulla sterlina, che vede i big plaiers ancora netti corti, con 34468 contratti, ma in drastica riduzione a fronte dei 57250 contratti short visti 4 settimane fa. Solo nell’ultima settimana le mani forti hanno ridotto di ben 21940 contratti la loro posizione, volumi settimanali che si sono visti solo 2 volte negli ultimi 3 anni.
Il quadro tecnico vede per ora un buon recupero dai minimi di 1.1758, ma ancora in questo caso non c’è spinta sufficiente a superare le prime resistenze poste a 1.2290-1.23 figura.
Se non dovesse riuscire a superare le resistenze ora richiamate, si confermerebbe il quadro ribassista che porta al test dei minimi di 1.20 prima e 1.1750 poi.
AUDUSD
Difficile situazione per le mani forti sul dollaro australiano, che riparte dai minimi 2022 e 2019 posti a 0.6675 con gran vigore, lasciando i big plaiers fermi su posizioni nette corte pari a 57588 contratti.
Alta probabilità che i non commercial possano rivedere la loro posizione e girarsi con forza, accelerando la spinta rialzista del dollaro australiano.
Dopo il break out dei massimi a 0.7050 siamo al test della mm200 periodi daily oltre la quale sembra plausibile cercare approdi a 0.7244-50 area di precedente massimo. La struttura resta su base daily chiaramente a massimi e minimi crescenti sostenuta da un sentiment di risk on anche sui mercati azionari e dalla ripresa dei metalli preziosi, con i quali le valute oceaniche vivono correlazioni posizitive di lunga durata.
USDJPY
Rientrano gli eccessi sul posizionamento dei big plaiers sullo yen giapponese, che ha toccato picchi di 110454 contratti corti in questo 2022, per portarsi ora a -25032 contratti. un graduale ma importante recupero di posizioni, che lasciano presagire una qualche inversione, ma attendiamo posizionamenti netti lunghi per decretare la fine di un sentiment.
Lo yen recupera punti percentuali un po’ su tutte le majors, seppur in maniera timida, mostrando per ora prese di profitto più che veri e propri indirizzi rialzisti. Usdjpy dopo aver toccato i suoi massimi a 139.40 ripiega a 131.50, ma l’influenza del dollaro americano rende la lettura dello yen poco chiara, bilanciandone la forza / debolezza.
Attendiamo eventuali break out dei supporti a 131.50-40 per sperare in allunghi ribassisti che portino il cambio ai successivi supporti posti a 125.90-126 figura.
-EQUITY:
S&p
Come detto in precedenza , il sentiment dei mercati sembra contrastato, e il posizionamento dei non commercial questa volta sembra essere tardivo nel girarsi a favore di trend. Le mani forti restano nette corte sull’indice con 244261 contratti, incrementando lungo la salita delle quotazioni le loro posizioni corte.
Se le mani forti sono in errore, sarà un duro colpo, ma se dovessero aver ragione e l’attuale salita dei prezzi è solo una correzione prima di ulteriori affondi, ci saranno molte difficoltà per il mondo retail.
Per il momento i prezzi spingono a rialzo, su base daily c’è un chiaro trend rialzista che ha rotto le resistenze poste a 4160-4200pnt, e si punta a 4300, con possibili proiezioni a 4490-4500pnt.
Solo un rientro sotto i livelli di 4200 potrebbe decretare la fine del mood rialzista, e riaprire la porta a scenari bearish
NASDAQ
Compansano il loro posizionamento su S&P short, con posizioni nette lunghe su nasdaq, dove le mani forti sono long con 21075 contratti, che pur non esendo molti, tengono la media dell’esposizione degli ultimi 2 anni.
Anche qui i prezzi continuano a salire in un mood di risk on che ha portato al break out delle resistenze poste a 12950-13000 pnt, per dirigersi ora a 13700pnt. Il break out di questa resistenza potrebbe aprire la strada ai 14382 pnt prima e 15000 pnt poi.
Tuttavia, come già detto in precedenza, dobbiamo constatare che il mercato sta ora scontando un’euforia non del tutto giustificata dai dati, che portebbe rivelarsi falsa, nel qual caso un rientro dei prezzi sotto i 13000 pnt, potrebbe riaprire scenari bearish, che si proiettano ai minimi di 12000 pnt prima e11000 pnt poi.
-METALLI
GOLD
Riprendono gli acquisti di oro da parte dei big plaiers che dopo essere giunti alle minimi esposizioni long con 92690 contratti, si riportano a 142851 contratti netti lunghi.
Ancora sotto i valori medi, ma il segnale di voler tentare una ripartenza ci sono tutti, e si ritrovano chiaramente nei prezzi che dai minimi di 1679$ vedono un rally rialzista senza storni fino agli attuali 1800$.
Ancora lunga la strada prima di poter parlare di inversione, ma un approdo a 1867.50$ non ci sembra poi un cosi difficile traguardo.
Solo un ritorno sotto i 1786$ potrebbe decretare nuovamente un trend ribassista, che si proietta verso i minimi di 1722$ prima e 1679$ poi.
-ENERGY
WTI
Continuano a ridursi le posizioni sul petrolio, con i big plaiers che passano a 210651 contratti netti lunghi, proseguendo il trend di riduzione nella loro esposizione partita a metà 2021 con 429594 contratti long.
Anche i prezzi del wti iniziano a ripiegare e in un chiaro trend discendente passano da 123.80$ a 91.90$ passando dai minimi di 85.30$.
Al momento il trend discendente resta ben delineato e un ulteriore approdo a 85.30$ potrebbe quiesta volta decretarne la rottura, che porterebbe i prezzi a 77$.
Tuttavia la tenuta degli ultimi minimi non è da escludere, e fasi di congestione che vedano i prezzi ritestare le ultime resistenze a 104$ sono scenari plausibili a nostro avviso.
EVENTI DA CALENDARIO MACROECONOMICO
La settimana che ci attende vedrà la pubblicazione del PIL giapponese lunedi 15 insieme ai dati sulla produzione industriale cinese.
Ancora martedì attenzione ai dati sul mercato del lavoro in UK, mentre mercoledi ci sarà l’RBNZ chiamata alla decisione sui tassi di interesse. Ancora mercoledi dati sull’inflazione in UK… insomma una settimana ricca di dati che potrebbero aprire scenari di alta volatilità.
buon trading
Salvatore Bilotta
OROIl gold, pair mio preferito, in queste ultime settimane è stato molto direzionale, rispondendo a dinamiche piuttosto 'banali', tanto da darmi belle soddisfazioni, e tranquillizzarmi questa sessione estive. Credo che proverò' a shortarlo ancora per un po', cercando di rubarmi qualche qualche piccolo movimento, soprattutto in apertura ny, lo aspettato in quelle zone evidenziate, vediamo come si comporta, vi tengo aggiornati!
LE MANI FORTI CREDONO IN ULTERIORI RIBASSI: goldLE MANI FORTI CREDONO IN ULTERIORI RIBASSI
Settimane delicate quelle che ci attendono sui mercati finanziari, con due appuntamenti molto attesi dagli investitori per decidere le proprie mosse e come organizzare i propri portafogli d’investimento.
Primo appuntamento BCE , attesa per il 21 luglio e a seguire FED il 27 stesso mese, per decidere sui tassi di interesse.
Molte le incognite e ancora di più sono i timori degli investitori, che vedono i dati sull’inflazione continuare a salire in gran parte del mondo e ancora di più in occidente, con l’America oltre il 9% e anche in Europa siamo oltre 8%. La FED ha già intrapreso la sua campagna di rialzi tassi, che giunge ora ad uno dei momenti piu delicati, perché ancora non trova nei dati su occupazione, domanda aggregata e ovviamente inflazione, alcuna risposta da parte dell’economia reale. Sarà necessario essere più incisivi?
La paura di un intervento della FED con un rialzo tassi di 1 punto percentuale, sembra invadere la mante degli investitori, che questa settimana proseguono a prendere posizioni short su quasi l’intero comparto azionario , facendo seguire l’energy ed i metalli.
Anche in Europa la situazione non è migliore, anzi, qui la delicata posizione della BCE ancora più incerta, perché se da un lato abbiamo la necessità di un rialzo del costo del denaro per frenare un’inflazione dilagante, dall’altro c’è il problema dei paesi altamente indebitati come l’Italia, che ora vivono anche una difficile crisi di governo che sta destabilizzando il potere politico. Davvero complessa la scelta della BCE che deve da un lato aiutare i paesi in difficoltà come l’Italia, ma dall’altro deve e sottolineiamo, deve contrastare l’inflazione per tenere fede al suo mandato di stabilità dei prezzi.
Ma procediamo con il consueto ordine:
GOLD
In ultimo il comparto dei metalli, che soffre le aspettative di recessione mondiale, e il gold che patisce ancor di più gli alti tassi di interesse obbligazionari, sembra non trovare spunti per risorgere dai suoi minimi.
I big players proseguono nel taglio di posizioni nette lunghe, e i prezzi sono ora al test dei minimi. Già violato il supporto di 1722$ si punta ora a 1679.72$ ultimo baluardo per le ripartenze. Anche in questo caso , l’eventuale storno del dollaro americano potrebbe portare a respiri anche su questo asset, che resta con impostazione ribassista nel medio lungo periodo, ma non si escludono brevi storni.
Seguiremo dunque con attenzione gli appuntamenti con le banche centrali che ci attendono nelle prossime 2 settimane e che potrebbero dare il ritmo ai mercati per tutto il periodo estivo.
GOLD (XAU/USD) - Si rafforzaIl GOLD (XAU/USD) sul time frame giornaliero dopo aver raggiunto un'area di domanda/supporto rappresentata in figura dal rettangolo verde ha mostrato una reazione da parte dei compratori formando una candela pin bar rialzista nella giornata del 16 Maggio.
Le giornate successive hanno visto il metallo giallo rafforzarsi sino ad effettuare il break out al rialzo della media (SMA) a 200 periodi (linea grigia nel grafico) che fornisce un'ulteriore conferma di volontà di rialzo.
La settimana si è chiusa con un consolidamento del prezzo al di sopra della media a 200 periodi e ci sono i presupposti per una continuazione sino al raggiungimento di un'area di offerta/resistenza (rettangolo rosso in figura) che potrebbe arrestare il movimento.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS.
Buon trading!
GOLD (XAU/USD) - Continua la debolezzaL'oro (XAU/USD) sul time frame giornaliero sta mostrando recentemente debolezza. Questa debolezza è stata rafforzata soprattutto dopo il breakout al ribasso con gap di un'area di supporto avvenuto il 25 Aprile; tale breakout ha mutato l'area di supporto in nuova area di resistenza (rettangolo rosso in figura).
L'oro, nelle ultime sessioni, ha riacquisito un pò di forza con l'intento di ritracciare sino al raggiungimento della trendline in figura che funge da resistenza.
Ci si aspetta dunque, dopo il ritracciamento, il formarsi di una nuova gamba ribassista non troppo intensa in quanto rimane comunque un mercato con una struttura di fondo rialzista e sopra alla media istituzionale (SMA) a 200 periodi (linea grigia in figura)
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS.
Buon trading!