TAXI-ROBOTLyft, concorrente di Uber nel settore ride sharing, ha annunciato la sua IPO a fine marzo.
Il potenziale di Lyft è enorme.
Lo scorso anno la società ha registrato un fatturato di 2 miliardi di dollari (pari al 40% circa di tutto il mercato ridesharing in USA) e ha servito oltre 30 milioni di passeggeri (circa il 10% della popolazione statunitense), il 50% dei quali ha utilizzato il servizio per andare al lavoro.
Con numeri come questi sembra logico dover investire in Lyft sul lungo periodo dato che il mercato continuerà a crescere.
La maggior parte degli investitori, gente comune come me e te, non ha potuto partecipare alla IPO perchè le azioni sono state vendute solo in grandi pacchetti. Chiunque voglia acquistarle ora deve farlo tramite il mercato, e dato che in 2 settimane il titolo è già sceso del 25%, potrebbe rivelarsi un gioco pericoloso in questo momento.
Gli analisti dicono che le prospettive di Lyft sono promettenti, ma la dipendenza dai conducenti potrebbe essere un fattore limitante nella sua capacità di far crescere i profitti.
La sua dipendenza dalle persone, dagli autisti, è un limite.
Stessa cosa sarà per Uber appena si quoterà in borsa nelle prossime settimane.
In definitiva, la crescita futura di Uber e Lyft dipende dalla loro capacità di ridurre il numero di persone che guideranno i veicoli implementando la tecnologia per le auto a guida autonoma.
Sapendo questo, ad aprile 2017 ho investito in una società che produce e fornisce a Lyft e a Uber (e non solo) i semiconduttori necessari per molti particolari delle loro future auto autonome.
In 2 anni il mio titolo è aumentato del 30% con un interesse annuo del 2,5%.
Ho puntato anch’io sulla mega tendenza della auto a guida autonoma, e non mi interessa chi sarà la vincente fra Lyft e Uber perchè la società su cui ho investito rifornisce sia loro sia molte altre società di automobili.
Ps: le migliori opportunità non sono sempre quelle che senti sulla bocca di tutti.
A presto.
Graziano Alessandro