EFFETTO SUPER-MARIO: ITALIA IN MAGLIA ROSA E BANCHE IN RALLYLa figura di Draghi, autorevole in Italia e in Europa, è un segnale che il presidente della Repubblica vuole dare non solo ai cittadini, ma anche ai mercati.
La stima internazionale di cui gode è altissima: da direttore generale del Tesoro (col ministro Carlo Azeglio Ciampi) a presidente della Bce, passando per Goldman Sachs (NYSE:GS), Banca d’Italia e Financial Stability Board.
“Mr. Whatever it takes”, come è stato appellato da Bloomberg, potrebbe essere l’uomo giusto per l’Italia. Secondo l'agenzia la reazione degli operatori di mercato sarà di certo positiva, e Draghi è colui che potrebbe affrontare i problemi della pandemia e della crisi economica e mettere finalmente la parola fine all'ingovernabilità del Paese.
I consensi sono piovuti copiosamente, basti guardare i titoli dei principali quotidiani mondiali, da "El Pais" a “Le Monde” passando per il "The Wall Street Journal".
Questa mattina il Ftse Mib e la riduzione dello spread Btp-Bund,che si trova ora nei pressi della soglia psicologica dei 100, hanno evidenziato ancor di più quanta fiducia ripongano gli investitori nella figura di Mario Draghi, con il comparto bancario-assicurativo sugli scudi.
Intesa Sanpaolo (MI:ISP) guida le performance del Mib, facendo registrare un ben + 5,83%.
Mariodraghi
EUR/USD: livelli chiave per la prossima ottavaSettimana caratterizzata da una forte contrazione dei range per l'Euro/Dollaro che non modifica l'impostazione ribassista data dall'impossibilità dei prezzi di superare la resistenza a 1.1080$.
A loro volta i tentativi del fronte dei venditori di modificare sotto 1.10 i minimi della settimana sono ugualmente falliti, probabilmente a causa dell'asfittica atmosfera che aleggia intorno alle vicende di Brexit.
Quello che conta dal punto di vista puramente operativo è che nonostante la "lateralità" vissuta dalle quotazioni del momento le opportunità non sono mancate, mantenendo fede al trend ribassista di fondo.
Più precisamente come evidenziato dall'andamento dell'indicatore di trend cci, stabilmente al di sotto dei valori positivi e quindi senza mai segnalare il cambio tendenza dell'Euro, le vendite a ridosso di quota 1.1080 hanno regalato interessanti prospettive di rendimento se valorizzate a partire da 1.1020$.
Con un fattore di profitto elevato, determinato dal rapporto tra stop loss e target sempre allettante e da una probabilità bassa di verifica dello stop, le operazioni in seno al trend discendente hanno prodotto buoni ingressi.
Struttura ribassista che si conferma ancora dominante nel determinare la direzione dei corsi, in quanto è chiaramente visibile la trend line che sovrasta i corsi e attualmente passante per le resistenze decrescenti 1.1165 e 1.1105$.
Lo scenario alternativo rialzista al fine di ribaltare l'evoluzione dei corsi attuale deve concretizzarsi nel raggiungimento quanto meno quota 1.1140, per consolidare una prima reazione al dominio dei venditori che comunque presidiano stabilmente i livelli più alti oltre 1.1190$.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: come si evince dal grafico gli acquisti contro il trend di fondo vanno tendenzialmente evitati, perché aumentano le probabilità di incorrere in stop loss.
Per gli amanti del rischio acquistare lungo il supporto di 1.1015 rischiando 45 pips di stop ed un target oltre 1.1075$.
Con un profilo di rischio minore collocare lungo quota 1.0940$ ordini pendenti, con stop di massimo 50 pips e target oltre 1.1020 usd.
Per le posizioni short: continuare nella strategia "maestra" e decisamente più remunerativa ovvero di vendere i velleitari tentativi al rialzo dell'Euro, distribuendo lungo quota 1.1060, 1.1090 e 1.1120$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1185 e target parziale sotto 1.0980$.