BLOCK (SQ): Zone di Acquisto Identificate - Potenziale di RialzoBLOCK (precedentemente Square) ha subito una significativa svendita dal suo massimo storico di $290 a luglio 2021, scendendo a un minimo di $37. Questo ha segnato il completamento dell'Onda 2 nel suo ciclo di prezzo. Attualmente, stiamo osservando due zone critiche:
Zona di Acquisto Obbligatoria: Tra $33 e $51. Storicamente, il prezzo ha trascorso poco tempo in questo intervallo, ma è sempre stato seguito da importanti movimenti di mercato dopo un calo in questa zona.
Zona di Acquisto Accettabile: Tra $51 e $87. Questo intervallo più ampio ha anche visto periodi significativi di accumulazione, in particolare da maggio 2018 a marzo 2020, e di nuovo da maggio 2022 ad oggi.
Il prezzo di BLOCK è recentemente sceso nella Zona di Acquisto Obbligatoria ma ha rapidamente recuperato livelli più alti, suggerendo un possibile rialzo. Inoltre, una chiara divergenza rialzista sull'RSI (grafico a 3 giorni) indica una possibile nuova fase di impulso.
Scenari Potenziali:
Retest e Recupero: Sul grafico a 12 ore, potrebbe verificarsi un retest dei nodi di volume alto e dei Punti di Controllo (POC) sui grafici giornalieri e a 3 giorni. Se BLOCK testa con successo questi livelli, potrebbe significare un movimento ascendente sostenuto.
Calata e Opportunità di Acquisto: Se il prezzo scende al di sotto di questi POC, un altro calo nella Zona di Acquisto Obbligatoria potrebbe rappresentare un'eccellente opportunità di acquisto a lungo termine, soprattutto se l'RSI indica condizioni di ipervenduto allineate con questi punti di prezzo.
Data la divergenza rialzista sull'RSI e i livelli di supporto storici, ci sono buone ragioni per credere in un potenziale movimento ascendente. Tuttavia, il rischio di un ulteriore calo rimane, quindi è cruciale monitorare attentamente questi livelli per trovare un punto di ingresso strategico.
Mercatoazionario
📈 EUR-USD: 2 ZONE CHIAVE ASPETTANDO IL TRIGGER!Due sono le principali aree di riferimento per l'Eur-Usd in questo momento, da un punto di vista "daily", la zona di resistenza 1,1240 e quella di supporto 1,1050. La debolezza del dollaro ha contribuito a favorire un netto movimento rialzista per la coppia principe del mercato, spingendo la quotazione di 400 pips in pochissimi giorni. Ovviamente, essendo il trend rialzista, rimane l'idea di cercare set up di Price Action long ed in tal senso la zona migliore è quella di supporto appena menzionata, sempre dopo un pull back tecnico di qualche giorno. Trovandosi però già in prossimità del livello chiave 1,1250 non sarebbe sbagliato, a fronte di un forte segnale operativo, prendere in considerazione anche un'entrata short, contro trend, proprio per trarre beneficio da un eventuale rapido movimento correttivo dopo svariate candele consecutive di rialzo. Vediamo tra oggi e domani quale sarà lo scenario daily per stabilire la corretta e conveniente strategia da adottare.
Buon trading, Maurizio.
Nasdaq: alla faccia del "Sell in may and go away"!!Non diceva così il famoso annuale ritornello primaverile? Beh quest'anno il mese di maggio (soprattutto per il Nasdaq) non ha fatto altro che confermare la tendenza 2023 verso l'alto e quindi niente fuga dal mercato. Ad onor del vero dobbiamo dire che gli altri due indici americani, lo S&P e soprattutto il Dow Jones, sono decisamente meno forti ma, globalmente, abbiamo uno scenario decisamente più long che ha spinto la quotazione dell'indice tecnologico dai livelli 10.660 di ottobre-novembre-dicembre 2022 (triplo minimo) all'attuale area 14.300 dopo il rally della scorsa settimana. In quest'ottica direi di cercare il tipico movimento di correzione tecnica, magari verso la zona 13.800/13.900, per riscontrare poi un segnale di Price Action long e riprendere la salita con target di breve/medio periodo sulla resistenza "tonda" dei 15.000 punti.
Buon trading, Maurizio.
Argento, una conferma short (per vendere meglio!)Lo scenario tecnico dell'argento nel grafico giornaliero ci mostra una tendenza ribassista iniziata ad inizio maggio, dopo il doppio massimo in zona $26. La quotazione ha violato verso il basso il livello di supporto $24,30 e pare stia realizzando un classico pull back di correzione a fronte del quale sarebbe ideale cercare un segnale di Price Action in vendita che ci permetta di entrare nel downtrend con un target in area $22. Attenzione però al quadro settimanale che ci mostra una situazione leggermente più rialzista e una media mobile vicino al prezzo, motivo per cui (anche per una questione di miglior rapporto rischio/rendimento) sarebbe meglio vendere nella zona sopra menzionata piuttosto che sui livelli di breve periodo $23,50 . Valuterei invece opportunità long solo in caso di un nuovo ritorno della quotazione sopra la media mobile nel grafico giornaliero.
Saluti e buona settimana di trading, Maurizio.
QUANTO PAGHEREMO TRA QUALCHE TEMPO L’ABBIGLIAMENTO? Buongiorno a tutti, voglio condividere un ragionamento fatto in questi ultimi tempi. Tutti siamo preoccupati riguardo l’altissimo prezzo del petrolio che è chiaramente andato ad impattare sull’inflazione europea, americana e non solo, portando i costi dei raffinati come benzina e diesel a prezzi che non si vedevano da anni. Il costo per i trasporti è un qualcosa che chiaramente và ad impattare sulla vita quotidiana.
Ho quindi analizzato tutte le materie prime principali, dalle energetiche alle agricole, dalle industriali alle preziose, fino ad arrivare alle soft, ed è proprio qui che si è focalizzata la mia attenzione: tra queste c’è il cotone, che ha raggiunto oramai dei massimi pluriennali che non si vedevano da ben 10 anni, l’ultima volta nel 2011.
Ho quindi correlato l’impiego del cotone al mercato azionario, in particolare a qualche azienda di abbigliamento. Tra queste Ralph Lauren, azienda americana, che personalmente apprezzo molto.
Un’azienda di abbigliamento, per poter creare i propri capi, ha chiaramente tantissima necessità di cotone, a cui si aggiungono altri materiali come fibre sintetiche quali Acrilico, Nylon e Poliestere, fibre prodotte da polimeri ottenuti da composti di natura organica (derivati dal petrolio), grazie a reazioni chimiche di polimerizzazione; ciò significa che se il petrolio continuasse a tenersi a prezzi alti, anche queste fibre andrebbero a costare di più alle aziende, dal momento che sono derivati da esso.
Il mio pensiero ora è: quanto andremo a pagare l’abbigliamento (ad esempio Ralph Lauren, ma lo stesso vale per altri brands) se le materie prime impiegate da tali aziende aumentano giorno dopo giorno il loro valore in moneta a ritmi vertiginosi? Per dire, il prezzo del cotone è aumentato dal 30 marzo 2020 del 142% circa, quello del poliestere è aumentato dal 50% all'80% negli ultimi mesi, mentre l'acrilico mostra aumenti dal 60% al 70% !
In che posizione si troverebbe una società a questo punto? Potrebbe aumentare i prezzi dei propri prodotti distribuendo quindi il rincaro dei prezzi delle materie prime a noi consumatori, oppure potrebbe mantenere i prezzi stabili (per rimanere in linea con i propri competitor) diminuendo però le proprie revenue e sappiamo che, quando le revenue di un’azienda calano da trimestre a trimestre, ciò non piace agli investitori che, perdendo fiducia, iniziano a vendere le azioni della società stessa, facendo decrescere il loro prezzo.
Credo che Ralph Lauren abbia trovato una soluzione a questo, puntando a diventare più sostenibile sul fronte dei materiali usati per i suoi vestiti, investendo in una startup che sta sviluppando un processo per riciclare le fibre tessili naturali. Un sistema che, ad esempio, consentirebbe di produrre nuovi capi dal recupero degli scarti del cotone; questa startup è Natural Fiber Welding, specializzata nelle scienze dei materiali. Il processo sfrutta principi chimici attraverso la manipolazione di legami molecolari. Le fibre tessili sono riciclate per la progettazione di nuovi tessuti in cotone dalle alte performance. Il materiale generato si chiama Clarus e, oltre che dal cotone, può essere ottenuto da qualsiasi altra fibra naturale, sia essa riciclata oppure materia prima.
Analizzando meglio la situazione potreste dirmi che nel 2011 il prezzo del cotone era ai massimi storici, eppure il prezzo delle azioni di Ralph Lauren si trovava quasi ai massimi storici (a circa 170$), intendendo quindi che gli altissimi prezzi del cotone avevano avuto impatto zero sull’azienda; a tal proposito aggiungo che nel 2011 non avevamo questi problemi di catene di approviggionamento, nel senso che gli ultimi mesi hanno fatto registrare forti aumenti dei costi di trasporto e di sdoganamento delle merci. Il costo dei noli dei container sono praticamente quadruplicati.
Il problema si aggrava se si considerano i pesanti ritardi che si stanno registrando nelle consegne (molti container non sono tornati in Asia durante i vari periodi di lockdown e questa situazione sta ancora incidendo sui tempi di attesa nell’arrivo delle materie prime). Il secondo problema che sta incidendo fortemente è l’aumento dei costi di sdoganamento. Stiamo infatti parlando di prodotti importati e quindi soggetti a controllo doganale e relativo sdoganamento. E’ anche preoccupante il costo della plastica. Consideriamo che, almeno il 70% dei filati viene roccato proprio su coni di plastica affinchè si possano poi utilizzare adeguatamente su telai per tessitura o su macchine di maglieria. In questo caso, l’aumento è stato di circa il 30% rispetto alla fine del 2020.
Quindi, ritornando alla domanda di prima, quanto pagheremo l’abbigliamento? Voi cosa ne pensate? Spero di avervi dato un buono spunto.
Buon trading a tutti, Matteo Farci.
NQ: AGGIORNMANETO 5 settembre voglio cominciare un percorso dove giornalmente publico lo sviluppo dei mercati con le mie analisi personali, visto come diario di bordo.
cercherò sempre di pubblicare intorno all' orario di chiusura.
la giornata odierna è stata molto interessante perché dopo una grande impulso durato mesi è avvenuto un ritracciamneto ma guardando la candela di ieri notiamo che il prezzo una volta arrivato sul POC rimbalza e da -5,5% riesce a chiudere in prossimità della media a 21 periodi. segnale di forza che i buyer hanno difeso le loro posizioni e proprio ieri ho voto cominciare ad crearmi le prime posizioni vendendo delle put scadenza novembre (un pò lontano dato che per le mie regole è max 60gg, ma sono stato anche molto più conservato) ora gli scenari sono 2.
caso 1
continua la fase di ritracciamneto andando a ritestare la zone tra 11.000 e 10.300
caso 2
continua l' impulso rialzista, e questo è stato un semplice flash crash per scaricare prima di un nuovo impulso rialzista.
S&P 500 fase delicataFase delicata per l'indice S&P 500.
Da un punto di vista ciclico siamo in pieno svolgimento di un probabile nuovo ciclo mensile. Tecnicamente però la scorsa settimana S&P ha creato una candela di inversione settimanale molto importante. Una sua eventuale conferma al ribasso sarebbe un segnale molto negativo.
Attenzione al supporto 2700 che diviene uno spartiacque di trend di breve periodo ed anche a livello ciclico sarebbe molto negativo.
Livello chiave 2700
S&P 500 NUOVAMENTE IN AREA DI VENDITA. RICOMINCERA' LA DISCESA?La conformazione settimanale dello S&P500 indica un processo di distribuzione molto avanzato. In questa fase il prezzo sta tornando a testare la zona di resistenza a quota 2600, che al contempo l'inzio della Value Area del Volume Profile dove dovrebbe cominciare a reagire e dare segni di debolezza. Un chiaro pattern ribassista potrebbe aprire una nuova fase di discesa del prezzo, magari fino a 2200.
NVDA: Continuazione del TrendNVDA dopo aver ritracciato sull'ultimo impulso rialzista, andando ad usare come supporto il livello 05 del ritracciamento di Fibonacci, potrebbe continuare la sua spinta bullish.
Bisogna sicuramente attendere la rottura dello spike delle candele precedenti prima di poter pensare ad una prosecuzione del trend.