BABA, rimbalzoBABA, dopo una salita ed earnings zoppicanti, scende in direzione della EMA 200 periodi.
Se controlliamo i volumi, seppur bassi, si incastrano nella zona di ritracciamento di Fibonacci.
Potrebbe essere un trade di medio termine, così come nel trade di più grande respiro: un rimbalzo cinese, dopo una bella salita.
Medie mobili
Sembra che la cripto ha buone performance.Cautela sì , sempre ma con un piccolo capitale si intravede un ottima occasione di guadagno fortemente sostenuto dalla crescita dei volumi e dal micro-prezzo che vede una crescita costante.
Si può ancora salireGoogle sembra l'unica dei magnifici 7 ad avere ancora un ampio margine di salita
Potrebbe partire al rialzo già oggi superando la trendline in zona 145,50$ e chiudendo al di sopra
Prima del rialzo è possibile che ci sia una discesa fino alla 1D SMA50 a 143,50$ che spesso ha fatto da supporto
In alternativa è possibile una discesa fino al margine inferiore del canale verde in zona 141$ da cui partirà il prossimo rialzo
🇨🇭 BNS & BoJ 🇯🇵 Prossima VolatilitàLa Banca Centrale Svizzera (BNS) e la Banca del Giappone (BoJ) sono due banche centrali che probabilmente si muoveranno in direzioni opposte nel prossimo futuro.
Perché la BNS potrebbe tagliare per prima i tassi d'interesse:
- L’inflazione core in Svizzera è bassa: L'inflazione core, che esclude i prezzi volatili dell'energia e degli alimentari, è salita solo all'1,1% a febbraio 2024, ben al di sotto dell'obiettivo della BNS del 2%.
- Il franco svizzero è sopravvalutato: La BNS ritiene che il franco svizzero sia ancora sopravvalutato, il che rende le esportazioni svizzere più costose e frena l'economia.
- La BNS è una banca centrale ortodossa: La BNS ha una storia di decisioni indipendenti e non è necessariamente legata alle azioni di altre banche centrali, come la Fed.
Perché la BoJ potrebbe aumentare per prima i tassi d'interesse:
- L’inflazione in Giappone è in aumento: L'inflazione in Giappone è salita a gennaio 2024, il livello più alto in 41 anni.
- La BoJ è indietro rispetto ad altre banche centrali: La BoJ è stata una delle ultime banche centrali ad aumentare i tassi d'interesse, e ora potrebbe essere costretta a recuperare il terreno perso.
- La BoJ è sotto pressione per normalizzare la politica monetaria: Il governo giapponese e alcuni investitori stanno pressando la BoJ affinché normalizzi la sua politica monetaria, che è stata molto accomodante negli ultimi anni.
In base a queste considerazioni, è possibile che la BNS sia la prima banca centrale tra i mercati sviluppati a tagliare i tassi d'interesse, mentre la BoJ potrebbe essere la prima ad aumentare i tassi.
Altri fattori da tenere a mente:
Le decisioni della Fed potrebbero influenzare le decisioni di altre banche centrali, inclusa la BNS.
La guerra in Ucraina, la Situazione in Medio Oriente con la delicata situazione di Gaza e non solo, sta creando incertezza sui mercati finanziari e potrebbe influenzare le prospettive economiche globali. Questo potrebbe anche influenzare le decisioni delle banche centrali.
Sul grafico dei futures e sul cross CHF/JPY si potrebbero cogliere delle ottime opportunità
X_Seem
Sempre sensibile alla 4H SMA100Il prezzo continua a muoversi con una alta sensibilità all’incrocio delle medie mobili 4H SMA100 e SMA200 dove spesso avviene una inversione di direzione (cerchi viola) oppure una accelerazione come nel caso dell’incrocio multiplo evidenziato dal cerchio arancio
Al momento sembra avere superato la SMA100 e probabilmente scenderà alla SMA200 dove mi aspetto una inversione verso il target definitivo di questo canale ascendente che si trova in zona 81$
I trend di medio e lungo termine rimangono negativi
Giappone e BoJ 🇯🇵💴A fine del 2023, il PIL reale del Giappone è diminuito dello 0,7%, segnando la prima contrazione di PIL dal terzo trimestre del 2022, e questo pone in dubbio la possibilità di un rialzo dei tassi da parte della BOJ entro aprile, come previsto da molti analisti.
L’inflazione annuale è scesa al 2,6% a dicembre 2023, il livello più basso da luglio 2022, principalmente per il calo dei prezzi alimentari.
La produzione industriale è diminuita dello 0,65% a dicembre 2023, mentre il PMI manifatturiero è rimasto in contrazione e il PMI servizi è stato rivisto a rialzo a 53,1.
Il tasso di disoccupazione è sceso a livelli marginali del 2,4% e la Banca del Giappone ha mantenuto il tasso di interesse a breve termine al -0,1%.
L'impennata del mercato azionario Giapponese ha fatto salire il valore delle partecipazioni della Banca del Giappone in ETF a un nuovo record di circa 70 trilioni di yen (466 miliardi di dollari), livello paragonabile alle entrate fiscali nazionali annuali.
In questo modo la BOJ diventa il più grande singolo detentore di azioni giapponesi, diventando il più grande vincitore sul mercato, almeno sulla carta. Il valore delle attività rappresenta un altro grattacapo per il Governatore Kazuo Ueda, alle prese con la complessità di uscire dalla politica ultra-accomodante della banca.
La BOJ ha iniziato ad acquistare ETF nel 2010 per ridurre il premio al rischio nei mercati finanziari, e lo ha fatto solo tre volte nel 2023, in un primo segnale di allontanamento da misure non convenzionali, stimando che un terzo delle partecipazioni siano legate al Nikkei 225, mentre il resto all'indice Topix.
La questione su come gestire queste partecipazioni è troppo complessa per una decisione unilaterale della BOJ, e richiederà un'ampia discussione tra le parti, compreso il governo e le autorità finanziarie, ma il nodo da sciogliere è quali benefici potranno trarre i cittadini giapponesi da queste partecipazioni.
L'economia giapponese è in calo, evidenziando una preoccupante stagnazione, dove secondo l'economista Shinke è dovuta alla mancanza di una forza trainante per la crescita. In questo contesto la BoJ si trova davanti al dilemma, dove, qualora aumentasse i tassi d'interesse per contrastare l'inflazione potrebbe indebolire l'economia, mentre mantenerli bassi rischierebbe di prolungare la stagnazione.
La crescita dei salari, che non riesce a tenere il passo, potrebbe fare da motore propulsivo spingendo la BoJ a cambiare l’attuale politica monetaria, anche se molti analisti rimangono scettici chiedendo una base economica più solida, lasciando l’economia giapponese in una fase critica.
Anche i prezzi faticano a decollare, tranne nelle località sciistiche guidate dal turismo dove turisti stranieri pagano prezzi elevati per lo sci, portando a salari più alti in alcune aree. L'afflusso di denaro turistico porta svantaggi alla gente del posto, facendo aumentare la disuguaglianza rendendo quest’attività sempre più elitaria.
Il Giappone potrebbe offrire sconti e sistemi di prezzi duali che soddisfano sia i turisti che i cittadini locali, bilanciando la crescita dei salari, e assicurarsi che i benefici vadano oltre le specifiche regioni, impegnandosi a sviluppare una visione più ampia del turismo oltre le stazioni sciistiche.
Nonostante il potenziale, con la spesa dei turisti stranieri che può aumentare i salari in aree specifiche, diviene fondamentale gestire questo afflusso con attenzione per evitare di esacerbare la disuguaglianza e garantire che i benefici raggiungano una popolazione più ampia. Bilanciare lo sviluppo economico con la stabilità sociale e l'inclusività rimane una sfida chiave.
Seppur il turismo e le esportazioni siano in crescita, risulterebbe non abbastanza per compensare il calo dei consumi interni dovuti alla debole domanda, per cui potrebbero non essere sostenibili a lungo termine. Questo complica le intenzioni della Banca del Giappone di porre fine alla politica dei tassi di interesse negativi in vigore dal 2016, ponendo di fatto il Giappone come quarta economia al mondo, superata dalla Germania 🇩🇪, dove l’economia tedesca non è molto migliore al momento; entrambe le economie dovrebbero essere sorpassate dall'India nei prossimi anni. 🇮🇳
Allora ci si chiede: “Come mai il Nikkei225 è a un passo dai massimi storici dal 1989 se il Giappone è in recessione?”
La risposta potrebbe essere che il mercato azionario sembra più concentrato su cambiamenti a lungo termine come una migliore governance aziendale che hanno portato forti utili aziendali, complice il rallentamento economico della Cina che spinge gli investitori verso il Giappone, e uno yen debole che aumenta i profitti degli esportatori. Aggiungiamo anche che una serie di decisioni vantaggiose per gli azionisti da parte delle autorità sta guidando gli afflussi verso Tokyo. E il nuovo interesse di Warren Buffet sarà stato un altro catalizzatore?
Lo yen si è indebolito contro il dollaro anche a causa dell'aumento dell'inflazione negli Stati Uniti e delle aspettative di tassi d'interesse americani più alti più a lungo, chiamato “higher for longer”.
La BOJ esita ad aumentare i tassi per evitare di soffocare la crescita dei salari e danneggiare gli investitori al dettaglio che beneficiano del yen debole, creando un potenziale conflitto: aumentare i tassi per combattere l'inflazione ma il desiderio di mantenere un yen debole per ragioni economiche e sociali.
Un improvviso riavvolgimento dei carry trade (prestiti in Giappone a basso interesse per investire in attività ad alto rendimento) potrebbe essere innescato da una volatilità crescente, creando un pericolo per i mercati finanziari, permettendo a uno yen forte di danneggiare gli investitori al dettaglio che traggono profitto dai carry trade, causando instabilità finanziaria. Al tempo stesso ci si trova in un limbo politico, ritardare i rialzi dei tassi potrebbe peggiorare l'inflazione ed erodere la fiducia.
Gli analisti prevedono un 67% di possibilità che la BOJ ponga fine ai tassi negativi entro aprile, ma l’impatto effettivo dipenderà dalle comunicazioni della BOJ e dalle decisioni della FED. L’abbandono dei tassi negativi, sommato a un eventuale indebolimento dello yen, potrebbe spingere i rendimenti obbligazionari oltre l’1%, mettendo in discussione il controllo della curva dei rendimenti (YCC).
Avendo il Giappone il secondo più grande stock di obbligazioni governative al mondo, dopo gli Stati Uniti, gli spostamenti del rendimento obbligazionario decennale potrebbero avere ripercussioni sull'economia reale, sul sistema finanziario e sui flussi globali di investimenti, generando volatilità nel mercato obbligazionario.
Le sfide per la BoJ rimangono incentrate a mantenere bassi i tassi per sostenere la ripresa economica, ma al contempo contrastare l'inflazione crescente che erode il potere d'acquisto delle famiglie.
Gli scenari all’orizzonte sono che la banca centrale potrebbe optare per misure non convenzionali per stimolare l'economia senza alzare i tassi, magari sostenendo la domanda interna che potrebbe accelerare la normalizzazione della politica monetaria, mentre una recessione prolungata potrebbe avere conseguenze negative sull'economia globale.
Ueda sembra più concentrato sull'inflazione e sui salari a lungo termine che sulla crescita economica a breve termine, sottolineando di voler vedere un "circolo virtuoso" di aumento di salari e prezzi rimanendo in attesa di negoziazioni salariali che portino a guadagni maggiori rispetto allo scorso anno, facendo entrare in gioco anche i sindacati che chiedono aumenti più elevati sostenuti dal Primo Ministro del governo.
La recessione ha indotto alcuni operatori di mercato a posticipare le previsioni di fine dei tassi negativi, ma Ueda non sembra cambiare, ribadendo che riconsidererà la necessità di politiche monetarie accomodanti solo al raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%, ma rimanendo ottimista sull'andamento dei salari, prevedendo una loro crescita reale graduale e addirittura superiore all'inflazione al netto dei prodotti freschi nell'anno fiscale a partire da aprile 2025.
Gli investitori e le imprese dovranno prepararsi a un possibile aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi. Il governo e la BOJ potrebbero dover agire di concerto per mitigare gli effetti negativi della recessione e continueranno a collaborare per raggiungere l'obiettivo di inflazione del 2%.
Conclusioni:
La recessione in Giappone pone la BOJ di fronte a scelte difficili. La banca dovrà trovare un equilibrio tra il sostegno alla crescita e la lotta all'inflazione, mentre tiene conto dei rischi per la stabilità finanziaria. I prossimi mesi saranno cruciali per capire come la BOJ gestirà questa situazione delicata, e osservare quali saranno le implicazioni significative per l'economia giapponese e per i mercati finanziari globali.
L'economia giapponese rimane in una fase critica. Il futuro dell'economia dipenderà da vari fattori, tra cui l'inflazione globale, la politica monetaria della BOJ e le riforme strutturali del governo. La posizione economica futura del Giappone rimane incerta, con fattori sia interni che esterni in gioco.
Graficamente, il futures dello Jen Giapponese, ticker 6J, si trova in una posizione al quanto scomoda, a poco più dell’ 1% dai minimi storici, segnando di fatto un triplo minimo dopo il quale entreremo in mondi inesplorati.
Al tempo stesso il cross USD/JPY si trova a circa l’1% dai massimi storici, dove la stessa BoJ potrebbe intervenire per difendere lo Yen come già fatto in passato facendo massicci acquisti della propria valuta.
Alla luce di quanto descritto sopra e con un medio orizzonte temporale si potrebbero valutare molteplici strumenti finanziari traendo profitto dall’apprezzamento dello YEN Giapponese
Fonte:
Raccolta dati
Letture approfondite
Conoscenze personali
Grazie della lettura 🫶🏼
Correzione imminente verso i 29600FTMIB ha raggiunto il margine superiore del suo canale ascendente e ha mostrato segni di cedimento
Penso che nelle prossime settimane seguirà un movimento di correzione con target in zona 29600-29700 fino a quando il contatto con la 1D SMA200 fornirà un nuovo impulso rialzista
L'indice ha presentato negli ultimi mesi una elevata sensibilità alla 1D SMA200 come si vede nel grafico
BTC USDT , MODELLO MEDIE MOBILI, CICLI TEMPORALI. DIDATTICA.In analisi un semplice ma efficace modello basato sul tf settimanale, medie mobili a 26 52 periodi, i cicli annuali e gli eventi halving.
La permanenza al di sopra o al di sotto delle medie mobili semplici indica area di forza o debolezza e conseguente bull o bear market.
La permanenza del prezzo tra le medie indica incertezza e possibile cambio trend.
L'analisi temporale di tipo ciclico è riportata ai modelli sviluppati dall'Ing Migliorino.
Gli eventi halving risultano cruciali per la contrazione dell'offerta e l'innesco di bull market.
La storicità è al momento rispettata sul decennale. Periodo massimo della rilazione, anche se teoricamente non totalmente soddisfacente, visto l'arco temporale limitato.
Prospettive 2024 sul "cable" - GBPUSD. Cosa muoverà il cable in questo 2024?
Ovviamente, come sempre, incognite e incertezze popolano i mercati finanziari perché, come ben sapete, certezze in questo mondo non ci sono e non ci saranno mai.
Ma se dobbiamo iniziare a focalizzare la nostra attenzione, due sono i fattori da considerare: le svolte nelle politiche monetarie e le elezioni generali, salvo ulteriori scosse geopolitiche sul fronte Ucraina e Gaza.
Sicuramente la battaglia del 2023 è stata vinta dal paund che è riuscito a fare il 5% sul biglietto verde, sebbene un fisiologico rimbalzo tecnico che ha caratterizzato la gamba ribassista da luglio a ottobre che ha appena superato il livello 0,38 di Fibonacci sul rally partito a settembe 2022.
Ma per fare previsioni future bisogna analizzare cosa ha guidato il rally del 2023 dopo aver raggiunto il bottom del 2022.
Sicuramente l’inflazione a due cifre registrata nel Regno Unito, che si è poartata al 10,5% sull’headline registrando massimi storici, ha giocato un ruolo fondamentale, perché ovviamente ha portato le speculazioni verso un’aggressività maggiore da parte della BoE e quindi una maggiore spinta dei buyers sul pound. Anche sulla lettura che esclude le componenti più volatili del paniere, l’inflazione ha registrato un picco al 7,10% a fronte di una lettura del 5,6% in America. Attualmente l’inflazione rimane comunque tra quelle più appiccicose rimanendo quasi al doppio della distanza dall’obiettivo del 2%.
Il tasso d’inflazione alto, quindi, ha portato a pensare che la BoE avrebbe dovuto alzare i tassi fino a portarli al 6,50% in Q2 2023.
In questo processo di lotta all’inflazione la BoE, come d’altronde tutte le banche, si è preoccupata di tenere sotto controllo il mercato del lavoro che si è mostrato tra i più resilienti in tutto l’anno. Sospiro di sollievo c’è stato in Q3, quando l’inflazione salariale ha registrato un rallentamento, il maggiore degli ultimi due anni.
Negli Stati Uniti la lotta è stata meno ardua, ciò sicuramente dovuto da un’inasprimento monetario iniziato con anticipo rispetto le altre banche centrali. Infatti, dopo aver raggiunto il picco del 6,50%, attualmente la lettura headline si è attestata al 3,10%. L’unico neo rimane il dato che esclude la volatilità della componente energetica, cibo e alloggi, che tutt’oggi rimane resiliente.
Il PCE, il dato più seguito dalla Fed, poiché depurato dalla componente volatile, ha raggiunto il massimo di 5,3% per poi attualmente arrivare a registrare il 2,6%, al di sotto delle aspettative di 2,8%.
Quindi, quel che più di tutto ha dato verve al pound sul dollaro americano è stato lo spread di visioni future tra la FED e la BOE, che ha visto quest’ultima impegnata con un atteggiamento più aggressivo con il classico slogan dell’anno “più alti per più tempo” contro una Fed che ha cominciato a far trasparire toni più dovish, palesando la concreta possibilità di tagli, cosa non ancora annunciata dalla BoE.
La Fed ha effettuato un totale di 11 rialzi con una pausa a giugno, aumentando il tassso d’interesse principale fino all’intervallo attuale 5,25% - 5,50%, il livello più ampio degli ultimi 22 anni. Da ultimo, la Fed ha dato un’ulteriore spinta verso il basso al biglietto verde, pronunciando per la prima volta l’ipotesi di tagli che il mercato ha già scontato con forza. Questa visione, più dovish rispetto a quelle alle quali siamo stati abituati, è stata guidata dal processo disinflazionistico e il raffreddamento dei dati sul mondo del lavoro delle ultime letture.
La BoE, invece, ha apportato 14 aumenti dei tassi, portando il tassod’interesse al 5,25% dallo 0,1% di inizio inasprimento, raggiungendo i massimi degli ultimi 15 anni.
I rendimenti dei Treasury americani, durante l’anno, hanno toccato i massimi degli ultimi 16 anni raggiungendo il picco di 5,26% sulla parte breve a due anni e del 5% sulla parte lunga della curva a 10 anni.
I picchi sono stati raggiunti sulla base del sentiment che vedeva tassi più alti al fine di raffreddare la pressione inflazionistica. Di conseguenzail dollaro ha preso valore fino ad ottobre, raggiungendo quota 107.34, dopo aver rimbalzato sulla media a 50 periodi sul grafico 1M. Dopo il grande selloff obbligazionario, nei mesi di novembre e dicembre, sulla scorta di un sempre più possibile soft landing, i rendimentinti hanno subito una frenata trascinando il dollaro verso il basso, con il mercato che, soprautto dopo le ultime parole di Powell, ha iniziato a scontare già i primi tagli a partire da Q1 2024. Il dollaro si è portato a 101.43 proiettandosi verso la media mobile a 50 periodi su grafico mensile, media sfiorata già nel mese di luglio scorso.
Qundi i mercati hanno scontato con estrema frenesia il cambio di direzione della Fed dopo che la lettura dell’ultimo Dot Plot Chart ha manifestato l’idea di un taglio di 75 bp nel corso del 2024, con un’inflazione stimata al 2,4% per la fine del 2024.
Quel che sconta il mercato è ancora più ottmistico, un taglio di 150 bp equivalente a sei tagli di 25 bp. Il FedWatch del CME Group prevede un primo taglio a marzo con una percentuale del 75% mentre a maggio lo stima al 95%.
Lo spread tra le politiche monetarie è stato dovuto da una visione più aggressiva da parte della BoE che vede, ad oggi, i prmi tagli a giugno, che porterebbe il tasso principale al 5%, con la prospettiva di raggiungere il 3% in Q2 2025.
La divergenza attuale tra le politiche monetarie tra Fed e BoE nasce dalla panoramica macroeconomica che negli Stati Uniti ha sentito un tono più dovish da parte di Powell e colleghi che si sono detti preoccupati delle prospettive economiche future. Sebbene il dato sul PIL ha visto una stampa al 5,2% annua, i mercati ritengono che la resilienza economica non durerà a lungo nel 2024, in quanto non è stata ancora scontata la campagna di inasprimento che ha portato la Fed ad aumentare i tassi fino al livello attuale e, con molta probabilità, potrebbe portare ancora disagi, soprattutto alle piccole banche, per poi riflettersi nella street-economy.
I primi segnali sono arrivati dal mondo del lavoro che, seppur ancora generalmente resiliente rispetto all’attuale ciclo economico, ha mostrato una prima flessione nelle ultime letture dell’anno.
Per quanto riguarda il Regno Unito, la tensione economica, seppur ignorata dalla BoE che sembra non aver considerato la flessione dello 0,3% del GDP, sembra avere tutti i presupposti quantistici per trasformarsi in una recessione, quantomeno tecnica, nel 2024.
In questo contesto sta giocando un ruolo fondamentale l’azione del ministro Hunt impegnato nella campagna elettorale che a volte potrebbe arrecare ostacolo agli obiettivi della BoE incentrati al raffreddamento inflazionistico.
Bisogna sempre ricordare che tutti i ruoli, in questo momento, assumeranno caratteri di estrema delicatezza e dovranno essere accuratemente ponderati perché, se da una parte si necessita di un sostegno all’economia per evitare una recessione, dall’altra urge, invece, tenere sotto controllo il livello d’inflazione che in UK sembra avere unghie molto più affilate. Un errore di bilanciamento, tra politiche fiscali e monetarie potrebbe portare a manovre troppe azzardate dalle quali potrebbe risultare difficile uscirne indenni (economicamente).
Le proiezioni dell’Office for Budget Responsibility hanno mostrato un’economia piatta nei prossimi anni con un relativo rallentamento delle crescita allo 0,6% nel 2023, dello 0,7% nel 2024 e dell’1,4% nel 2025.
Ovviamente il movimento del corss nel 2024 dipenderà molto anche dell’esito delle elezioni che prenderanno la scena sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti e sicuramente porteranno non poca volatilità sul gafico.
ANALISI TECNICA sul cross
monthly chart
Sul grafico mensile il prezzo si trova appena sotto la media mobile EMA a 50 periodi, toccata già con le candele di giugno, luglio e agosto, ma chiudendo sempre al di sotto della stessa. Ci troviamo ancora nell'area di ritracciamento del selloff del 2022, circa al livello 0,618, con il prezzo che adesso si trova incastrato tra le Tenkan Sen e la media EMA a 50 periodi, dopo aver rimbalzato tre mesi (settembre, ottobre e novembre) sulla Kijun Sen che ha agito da buon supporto. Dopo il golden cross tra le Kijun e la Tenka Sen (segnale rialzista, seppur siamo al di sotto della Kumo), adesso il prezzo ha come ostacolo più imminente la predetta media mobile per poi fronteggiare la Senkou Span B. Un superamento della Kumo, seguito da un superamento della Chikou Span, potrebbero essere le ulteriori conferme per i buyers della sterlina.
Queste sono le cose principali sul tavolo per poter iniziare ad affrontare questo 2024 sul cross, ma ovviamente non siamo indovini o chiromanti, possiamo soltanto avere un vantaggio statistico e analizzando i dati che usciranno.
Per adesso è tutto :)
Vi auguriamo Felici Feste!
Ricaricatevi che tra poco si riinizia!
BFF BANKCi siamo sia per l'analisi fondamentale (volumi e fatturato trimestrali in crescita, prezzo a sconto 15% rispetto a valutazione analisti, giudizio buy) che per quella tecnica ("golden cross" 38/100 più reattivo dello standard 50/200 come proposto da una nota testata on line).
Investimento da fare co un orizzonte temporale non di brevissimo.
$NASDAQ:FCEL - Supporti e resistenze di breveNASDAQ:FCEL ha rimbalzato al contatto con il supporto evidenziato sul grafico e ha interrotto il successivo rally di breve sotto la resistenza rappresentata dal precedente minimo di periodo.
Fino alla rottura della SMA200 il trend primario è da considerarsi al ribasso.
Più nel breve termine, i supporti sono le SMA 20 e 50.
Questa è una personale interpretazione del grafico non è un consiglio finanziario.
$NYSE:GM - Sotto la resistenzaNYSE:GM ha rotto al rialzo la trend line ribassista di breve periodo e le SMA 20 e 50:
si trova già a ridosso di una resistenza statica importante dove più volte il movimento di prezzo ha reagito in passato:
Da vedere nei prossimi giorni, se romperà anche questa resistenza, la prossima potrebbe essere la SMA 200. Se al contrario dovesse rimbalzare e girarsi al ribasso, potrebbe andare a chiudere il gap, ma prima si troverebbe la SMA50, ora supporto dinamico.
Questa è una personale interpretazione del grafico, non è un consiglio finanziario.
$NASDAQ:AVGO - Throw back?NASDAQ:AVGO potrebbe fare un throw back, cioè rimbalzare sul limite superiore del triangolo, per poi proseguire il trend rialzista. I volumi nella rottura non sono saliti molto e questo aumenta l'incertezza.
Nel caso invece di ritorno sotto tale limite, questo diventerebbe resistenza e i primi supporti sarebbero la SMA 50 ed il limite inferiore del triangolo.
Questa è una personale interpretazione del grafico, non è un consiglio finanziario.
GBP/USD long sul medio periodoOANDA:GBPUSD
il cable si è aperto la strada al rialzo trainato anche dai dati macroeconomici di oggi sul PMI, che hanno visto il dato sui servizi superare il livello d'espansione al 50,5, sopra le aspettative e maggiore al dato precedente di 49,50. Le prospettive su un ulteriore aumento dei tassi da parte della BoE si sta amplificando, non solo perché l'inflazione in UK rimane tra le più appiccicose, ma anche per le politiche fiscali di J. Hunt che prevedono un taglio al cuneo fiscale per la spesa in conto capitale pari al 100%. Tutto questo potrebbe far aumentare la domanda a fronte di un'offerta non forte alla pari.
Di contro abbiamo un dollaro che sta soffrendo da due settimane a causa dei dati macro della scorsa settimana e questo da vantaggio alla sterlina, forte dei suoi dati.
A livello tecnico sul grafico giornaliero:
la price action ha portato il livello attuale di prezzo al di fuori della Kumo e al di sopra della media mobile SMA a 200 periodi. Ulteriore conferma al rialzo potrebbe essere il superamento della Chikou Span della resistenza disegnata dalla Senkou Span A. Il prezzo potrebbe arrivare nella target zone
la volatilità rimarrà bassa per la chiusura America.
Primo assalto alla media 200 fallitoSicuramente il differenziale tra i 2 tassi d'interesse non aiuta molto l'euro, ma nonostante ciò ha offerto diversi spunti long, anche se la media 200 per ora sembra un limite ivalicabile. Un buono spunto per l'operatività può essere data dal canale largo circa 150 punti che sembra poter essere ben lavorato e offrire un ottimo rapporto rischio rendimento.
Sp500, che dire ogni discesa sembra buona per comprare.Dopo le ultime sessioni come non chiamare il long? Mai mettersi contro il mercato, il problema è che personalmente per la prossima settimana vorrei vedere quanto meno un ritracciamento degno di nota, per poter entrare a prezzi migliori. Attualmente ci troviamo sul 0,618 di Fibonacci del movimento discendente partito questa estate, per cui da qui si potrebbe anche vedere un movimento short volto a una salutare discesa dell'ultima onda rialzista. (O per lo meno è quello che vorrei vedere io) sarei compratore in area 4300. Ps discesa con volumi relativamente bassi. Già una discesa con alti volumi mi farebbe desistere. Meglio effettuare pochi trade ma buoni, (ps non vincenti, ma buoni, cioè che abbiano le migliori condizioni secondo il trading plan).
$NASDAQ:DSP - Incrocio al rialzo delle medie mobiliNASDAQ:DSP ha dato recentemente un segnale di inversione: rottura di una resistenza statica e incrocio delle medie mobili.
In questo momento l'RSI è in ipercomprato, mi aspetto un ritracciamento nel breve termine. I supporti sotto sono le medie mobili SMA20 e SMA50, oltre che la precedente resistenza statica.
Questa è una personale interpretazione del grafico, non è un consiglio finanziario.
$NASDAQ:MRVL - Chiusura GAP?NASDAQ:MRVL ha rimbalzato più volte sulla trend line rialzista visibile sul grafico settimanale
Sul grafico giornaliero ho tracciato alcuni livelli dove il prezzo ha reagito nel recente passato per individuare supporti e resistenze.
Il prezzo sembra diretto verso il supporto statico sottostante in prossimità della SMA200 e della chiusura del GAP.
Questa è una personale interpretazione del grafico, non è un consiglio finanziario.