NZD/USD LONGL'investimento in posizione long su NZD/USD è supportato da un'analisi tecnica basata su indicatori chiave che suggeriscono una potenziale inversione o un rimbalzo del prezzo. Nel grafico a 4 ore, il prezzo mostra segni di consolidamento dopo una lunga fase di ribasso, con una configurazione favorevole a un recupero.
Le medie mobili dell'Alligator sono ancora in posizione ribassista, ma il prezzo sta iniziando a consolidarsi vicino al livello inferiore, suggerendo un possibile indebolimento della pressione ribassista.
L'indicatore sottostante mostra un'inversione dal livello di ipervenduto (-50), con un'inclinazione positiva, segnale di una potenziale ripresa dell'acquisto da parte del mercato.
Supporto e Resistenza: Il livello di supporto a 0,5700 ha finora tenuto, mentre l'area target è visibile vicino a 0,5740-0,5760, indicando una finestra di profitto ragionevole. Lo stop loss è stato posizionato sotto il minimo recente per gestire il rischio.
Questi elementi suggeriscono che il prezzo potrebbe tentare un rimbalzo a breve termine. Tuttavia, è essenziale monitorare attentamente la conferma della tendenza attraverso una rottura dei livelli chiave e volumi in aumento.
NZDUSD
NEWSLETTER#98: NZD, TASSI e PIL USALA RBNZ TAGLIA 50 PUNTI BASE
La Banca Centrale Neozelandese ha tagliato, durante la notte, il tasso di riferimento di 50 punti base, portandolo dal 4.75% al 4.25%.
L'attività economica in Nuova Zelanda rimane modesta e la produzione continua ad essere inferiore al suo potenziale.
Con l'eccesso di capacità produttiva nell'economia, le pressioni inflazionistiche si sono attenuate.
La crescita economica dovrebbe riprendersi nel corso del 2025, poiché i tassi di interesse più bassi incoraggiano gli investimenti e altre spese.
La crescita dell'occupazione dovrebbe rimanere debole fino alla metà del 2025 e, per alcuni, le tensioni finanziarie richiederanno del tempo per attenuarsi.
PIL USA
Gli ultimi dati pubblicati oggi pomeriggio, riguardanti il PIL americano hanno confermato una crescita al 2.8%.
“L'aumento del PIL reale riflette principalmente gli aumenti della spesa dei consumatori, delle esportazioni, della spesa del governo federale e degli investimenti fissi non residenziali.
Le importazioni, che sono una sottrazione nel calcolo del PIL, sono aumentate”
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- FESTA STATI UNITI
- Fiducia dei consumatori (11:00) (EUR)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#76: NZD e GERMANYNZD, TAGLIO DI 50 PUNTI BASE!
“Il Comitato di politica monetaria ha deciso di tagliare il tasso ufficiale di liquidità al 4,75%.
Il Comitato valuta che l'inflazione annua dei prezzi al consumo rientri nell'intervallo obiettivo di inflazione compreso tra l'1 e il 3 per cento e converga verso il punto medio del 2 per cento”.
Il Comitato ha discusso i rispettivi benefici di un taglio di 25 punti base rispetto a un taglio di 50 punti base.
NZD perde terreno dopo il rilascio dei dati.
NZDUSD perde oltre il 4,5% dai massimi mensili di settembre.
DATI TEDESCHI
Dopo i dati deludenti sugli ordini manifatturieri e quelli molto positivi relativi alla produzione, anche il report della bilancia commerciale pubblicato stamattina evidenzia una domanda estera per i beni tedeschi: l'export ha registrato una crescita sorprendente e inaspettata.
Il saldo commerciale si è rivelato superiore alle previsioni.
Ricordo che un avanzo nella bilancia commerciale contribuisce positivamente alla crescita del PIL.
Notizie macroeconomiche della giornata
Nessuna notizia rilevante da tenere in considerazione per la giornata odierna.
- Discorso del membro della FED Bostic (14:00)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#74: CPI e NZDI DATI NFP SISTEMANO TUTTO!
Venerdì, dopo la pubblicazione dei dati NFP, i mercati hanno rivalutato le proprie aspettative in termini di politica monetaria.
Il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti è stato incredibilmente forte su tutti i fronti: creazione di posti di lavoro, disoccupazione, salari e ore lavorate.
I mercati ora sono finalmente allineati con le proiezioni del dot plot chart della FED: tagli di 25 punti base a novembre e dicembre.
Il dollaro ha guadagnato terreno, tornando in zona 102,5oo circa.
Giovedì sarà il turno dei dati inflazionistici CPI.
NZD e TASSI
La Banca Centrale Neozelandese si riunirà mercoledì per valutare la prossima mossa riguardante la politica monetaria.
Le aspettative sono orientate su un taglio di 50 punti base, dopo il primo taglio di 25 punti base di agosto.
L’economia neozelandese sta rallentando più delle aspettative.
Un taglio di 50 punti base porterebbe, con molta probabilità, ulteriori pressioni ribassiste sulla valuta NZD.
Notizie macroeconomiche della giornata
- CINA FESTA
- Vendite al dettaglio (11:00) (EUR)
Buon trading a tutti
Nzd/Usd: Pavimento e triggerBuongiorno a tutti,
eccomi come sempre per una pianificazione operativa su un mercato che ritengo interessante seguire nei prossimi giorni.
Il cambio Nzd/Usd è il prescelto visto che ha dato forma ad un D.M.H.C./F.T.W.
Il trigger è stato triggerato la settimana scorsa su una base che ha fatto pavimento per buona parte di maggio e tutto giugno.
A questo punto, in ottica operativa, sarebbe molto importante andare a ricercare conferme di dinamiche di prezzo su time frame come il daily o il 6 ore.
Questo perché stiamo ancora sotto area di vendita 0,6150 quindi necessaria una conferma oltre che per un migliore timing è preferibile optare per il multi time frame.
Per mantenere una view rialzista il prezzo deve rimanere al di sopra di area 0,6050.
Il fallimento si avrebbe infatti con ritorni al di sotto di quest' area chiave in chiusura settimanale.
Se dovesse partire un movimento al rialzo dopo il primo ostacolo in area 0,6200 si avrebbe area 0,6325 come target principale.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
NZD/USD: Ricerchiamo uno shortLa coppia forex NZD/USD ha mostrato un candlestick settimanale "MAGIC PATTERN" molto interessante per una continuazione short.
La volatilità elevata della scorsa settimana richiede la necessità di attendere del ritracciamento in zona rettangolo rosso per ricercare un allungo sino a zona rettangolo verde.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
📊NZDUSDCi lasciamo alle spalle una settimana all’insegna del risk on e a beneficiarne non è solo il comparto equity ma anche il valutario che trova le valute oceaniche in pieno spolvero, grazie sia ad una fortissima stagionalità rialzista a loro favorevole che a quotazioni vantaggiose se si crede ad una ripartenza delle economie asiatiche.
Il dollaro neozelandese chiude la settimana sulle aree target in precedenza analizzate di 0.6080-0.61 figura e sembra ora necessitare di storni tecnici che possano offrire punti di ingresso nel trend rialzista principale più vantaggiosi di un break out dei massimi di periodo.
I primi supporti tecnici evidenti in h4 si collocano a 0.6040, area di confluenza con la mm21 periodi, livello che tuttavia potrebbe offrire poco supporto in mancanza di forti vendite di dollari Usa, mentre i livelli più robusti si collocano 0.60 figura 0.5980, area di confluenza statico dinamica con la mm100 periodi , e a 0.5975-0.5950 area di confluenza statico dinamica con la mm200 periodi e ultimo baluardo per il trend rialzista. La violazione degli ultimi supporti renderebbe nulla la struttura rialzista fin qui analizzata e si renderebbe necessario una rivalutazione della posizione.
La volatilità mensile è andata ben oltre i valori medi che rimangono fermi a 0.6050 per il 100% di volatilità media mentre troviamo a 0.61 figura le aree di doppia volatilità media mensile, il che richiamerebbe ad ovvia attenzione nel prendere decisioni rialziste senza prima aver visto adeguati storni tecnici.
Rimaniamo dunque improntati ad un outlook rialzista di medio lungo periodo , fermo restando la tenuta dei supporti fin qui descritti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📊NZDUSD - il respiro del dollaro USADopo i tanti giorni di debolezza del biglietto verde si rendeva necessario un respiro tecnico che desse occasione alle majors di uscire delle aree di ipercomprato e pur non invalidando il trend di fondo , potesse offrire occasioni migliori per i venditori di dollaro Usa.
Le dinamiche del mese di novembre vedono un dollaro Usa e un dollaro canadese costretti a remare per recuperare terreno dai minimi del mese, mentre lo yen giapponese ritrova la sua debolezza strutturale e Sterlina ed Euro lasciano il podio degli asset migliori per trovare respiri tecnici.
Nell’intraday ancora il dollaro usa oggi esprime buona forza , un recupero doveroso che porta l’intero basket a performace positive medie del +0.52%
Gli asset a nostro parere più interessanti restano il dollaro neozelandese e il cable.
NZDUSD dopo una giornata di ribassi colpito duramente dallo spolvero del dollaro USA è approdato sulle prime aree supportive di 0.60 figura, giungendo su detti livelli in una condizione di buona espansione volumetrica indicata sia dalle bande di bollinger che dai volatility pivot. La violazione dei supporti a 0.60 potrebbe tuttavia generare allunghi ribassisti fino a 0.5975/40,lasciando come ultimo baluardo per una ripartenza long i supporti a 0.5950.
Vedremo se il trend contro dollaro ripartirà già da domani o se la settimana sarà di respiro profondo per le majors.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Obiettivi NZD / USD per la notte delle elezioni Obiettivi NZD / USD per la notte delle elezioni
Voglia di vendere nell'incertezza? Questo potrebbe essere uno scenario per il NZD / USD in vista delle elezioni in Nuova Zelanda, che è troppo vicino per richiedere uno dei principali partiti politici in questo momento (Labour vs National). Il voto è stato aperto tutta la settimana e chiude il 14 ottobre, con il vincitore chiamato lo stesso giorno (ma dopo la chiusura di questa settimana di negoziazione).
I sondaggi hanno il partito nazionale di destra che si sta ritagliando un piccolo vantaggio al momento, ma alcuni singhiozzi hanno visto questo vantaggio ridursi nella scorsa settimana (ad esempio, sono stati sorpresi a mentire consapevolmente sull'importo che la persona media avrebbe ricevuto dai loro tagli fiscali promessi)
National ha anche promesso di rimuovere il mandato della Reserve Bank of New Zealand di considerare l'occupazione nelle sue decisioni sui tassi di interesse, il che potrebbe spostare la banca centrale verso una tendenza più accomodante (poiché le attuali forti cifre sull'occupazione in Nuova Zelanda stanno forse aumentando la sua propensione a salire). Combinate questo con l'incertezza generale indotta dalle elezioni, e alcuni obiettivi al ribasso per la coppia NZD/USD potrebbero essere tracciati in previsione della notte delle elezioni e del lunedì successivo ai risultati.
Il recente punto di contatto per 0.5861 è l'obiettivo più ovvio che la coppia dovrà superare se vuole cercare obiettivi più bassi. Ciò aprirebbe anche nuovi minimi del 2023, con i benchmark del 2022 che aiutano a fissare possibili obiettivi.
NZDUSD FORZA DOLLARO IN VISTA DELLA FEDSu NZDUSD abbiamo un setup ribassistra in zona 0.6048 con il prezzo che ha toccato tre volte una trendline. Al momento abbiamo il prezzo all'interno di una ozna di imbalance dopo la presa fi forza di ieri del dollaro. Laspettativa consiste nel attendere il prezzo in zona 0.5970 per la creazione di un eventuale pattern long con recupero dell'AUD di tutta la liquidità persa in questi giorni. Comuqnue tutti stanno aspettando la FED prossima settimana, al moemnto listini davvero poco mossi.
Qual è la tua spettativa?
Buon trading a tutti.
Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
❤️ Supporta il lavoro attrevverso un semplice Like ❤️
DOLLARO STORNA IN ATTESA DEI NFPIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 30.05.2023
-CONTESTO
Si entra sempre più nel vivo della settimana di contrattazione ed in attesa che oggi sia pubblicato il report sul consumer confidence USA , il dollaro americano prende una pausa dalla sua lunga corsa rialzista. Gli operatori orami concentrati sulle possibilità che la FED possa alzare ancora il costo del denaro alla prossima riunione di giugno, hanno comprato dollari dall’inizio di questo mese di Maggio portando le quotazioni verso i massimi del 2023, e sebbene le prospettive di un rallentamento economico Usa salgano in ovvia conseguenza, la forte congiuntura macroeconomica porta grande fiducia al settore technologico. Venerdi sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro USA che rimane al momento con una disoccupazione ai minimi del 3.4% il che unito ad una mega bolla relativa all’AI porta il comparto tech verso nuovi massimi e a sovraperfromare sutti gli altri comparti dell’SP500.
Il solo comparto tech del SP%== si porta al +21% rispetto alle quotazioni di un anno fa , mentre settori come i materials,perdono il 13% e ancora le utilities si attestano al -10.68%, segno che la bolla tech è in atto e se mai dovesse esplodere trasinerebbe facilemnte a ribasso il settore equity.
-FOREX
Il comparto valutario che ha vissuto la forza del dollaro usa schiacciante in queste settimane, ha visto quotazioni del dollarindex approdare a 104.45-60 per poi respirare in uqesta prima sessione europea e testare i supporti a 103.90. eventuale ulteriore debolezza del dollaro usa potrebbe portare ad allunghi fino 103.60 e 103 fugura.
In ovvia correlazione respirano le altre majors, con eurusd che risorge dai minimi di 1.07 e punta a 1.0750 prima resistenza tecnica che se superata potrebbe attestarsi a 1.0830-1.0850
Fa meglio la sterlina che in un buon sprint rialzista passa dai minimi di 1.23 figura agli attuali 1.2440 , ma le prime vere resistenze si attestano a 1.2475-1.2490
Restano indietro le oceaniche , con il dollaro neozelandese che paga a duro prezo una RBNZ troppo dovish rispetto ai livelli inflattivi presenti nel paese e cosi nzdusd approda a 0.6040 con i minimi che vanno a 0.6024. la debolezza del dollaro usa fa bene anche alle oceancihe, che tentano timidi allunghi verso le resistenze di 0.6070 generando interessanti divergenze rialziste rispetto allo stocastico 12.3.6.
-EQUITY
Il mondo azionario è di fatto monopolizzato dal nasdaq, che prosegue la sua corsa rialzista approdando verso 14600pnt non trovando spunti utili nemmeno a dei respiri , lasciando la mm21 periodi su h4 a 14200pnt. La bolla sembra partita e tentare di ostacolarla è quasi impossibile,tanto che anche sp500 nei suoi titoli tech trova spunti rialzisti che lo portano a 4232pnt con supporti a 4220pnt.
-COMMODITIES
La debolezza del dollaro premia anche il comparto commodities sia per i metalli che per l’energy, attualmente il gold recupera dai minimi di 1930$ e attacca la aprte alta del canale ribassista che guida i prezzi dai massimi di maggio 2023 e che passa ora per 1959$. Eventuali rotture rialziste potrebbero portare ad allunghi fino 1984-1985$
Piu lateralità per il wti, che rimane compreso tra 70.99-71$ e 73.50$ senza per ora prendere nessuna vera direzionalità.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Il mercato reagisce in modo eccessivo? Il NZD crolla del 2% Il mercato reagisce in modo eccessivo? Il NZD crolla del 2%
Il dollaro neozelandese ha subito un calo significativo di oltre il 2% mercoledì, raggiungendo il livello più basso in oltre tre mesi a 0,6039 dollari. Il calo ha fatto seguito all'attesa decisione della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) di aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 5,5%. Tuttavia, la banca centrale ha anche lasciato intendere che potrebbe concludere la sua campagna di inasprimento, il che ha probabilmente contribuito al calo della valuta. Tra le notizie più positive, le aspettative di inflazione si sono ridotte nel primo trimestre, passando dal 3,30% al 2,79%, consolidando la scelta della RBNZ di interrompere ulteriori rialzi dei tassi.
Analizzando il grafico a 1 ora della coppia NZD/USD, è evidente che ha rotto al di sotto del precedente minimo di swing a 0,6111. Tuttavia, lo slancio di vendita potrebbe aver iniziato a indebolirsi nell'ultima ora, come indicato dalla condizione di estremo ipervenduto del Relative Strength Index (RSI) e dall'incapacità della coppia di chiudere al di sotto di 0,6100. Il prossimo obiettivo per un movimento al ribasso potrebbe essere 0,6092, che sembra essere il livello in cui gli attuali venditori si sentono a proprio agio nel sondare ulteriormente.
Una potenziale spiegazione di questo rallentamento potrebbe essere la pubblicazione degli ultimi verbali del Federal Open Market Committee (FOMC). I verbali hanno rivelato una divisione tra i funzionari della Federal Reserve durante la precedente riunione in merito alla direzione futura dei tassi di interesse. Alcuni membri ritenevano necessari ulteriori aumenti dei tassi, mentre altri prevedevano un rallentamento della crescita economica che avrebbe annullato la necessità di ulteriori misure restrittive. Di conseguenza, il comitato ha deciso di eliminare la frase "un ulteriore inasprimento delle politiche potrebbe essere appropriato" dalla dichiarazione successiva alla riunione.
Le aspettative del mercato indicano attualmente che l'aumento dei tassi di maggio sarà l'ultimo dell'attuale ciclo. Inoltre, si ipotizza che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di circa un quarto di punto percentuale prima della fine dell'anno. Se questa previsione si avverasse, si potrebbe sostenere che il forte calo del dollaro neozelandese sia una reazione eccessiva.
LA RECESSIONE CHE NON C’èIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.03.2023
-CONTESTO
Periodo contrastato per i mercati finanziari, che erano in attesa di una forte recessione, sia in Europa a causa della crisi energetica, che in America , a causa della FED super aggressiva, ma per il momento nulla nei parametri degli aggregati macro mondiali lascia pensare ad una crisi economica.
La settimana che sta per concludersi ha visto nel mirino i PMI sia cinesi che occidentali con America ed Europa, ed i dati sembrano non avvicinarsi nemmeno all’idea di contrazione economica. I parametri visti nello scorso dicembre 2022 che vedevano ancora la Cina ferma con la lotta al covid, gli Stati Uniti alle prese con l’inflazione ed i rialzi tassi, e l’Europa con la crisi energetica, sono oramai un ricordo. Le ultime rilevazioni per il mese di Febbraio 2023 mostrano forti rimbalzi in tutti i paesi del g20 e la prospettiva che forniscono le imprese di servizi e manifatturiera è ben più rosea delle previsioni.
A dar ulteriore conferma che la recessione non sembra ancora bussare alle porte, i dati sul mercato del lavoro, che vedono tassi di disoccupazione prossimi ai minimi ed in America assistiamo addirittura ad un calo , con l’ultima rilevazione al 3.4%!
Non siamo certo in recessione, più probabile una fase di timido rallentamento economico, che non collima con le esigenze delle banche centrali di contenere l’inflazione, pertanto gli operatori si dividono ancora una volta: da un lato la speranza che le politiche economiche non danneggino l’economia e che la ripartenza sarà quindi ancora più prodigiosa, e dall’altra il timore che le banche centrali non si fermeranno!
Tra i due sentiment la nostra opinione si colloca attualmente a favore della paura, per essere piu precisi rimaniamo in attesa di una fiducia che deve arrivare dai dati macro, in special modo dall’inflazione che rimane a nostro avviso l’unico vero driver anche per le banche centrali e in conseguenza per il comparto obbligazionario, a seguire l’azionario e a cascata l’intero settore finanziario.
Fino a che l’inflazione rimarrà sostenuta, tutti gli altri parametri saranno secondari, le banche centrali alzeranno via via il livello di aggressività e sarà mantenuto per tutto il tempo necessario senza curarsi troppo al momento di creare scompensi negli altri aggregati macroeconomici.
La vera strada è ignota stavolta anche alle banche centrali costrette a seguire la curva del ciclo economico che si concretizza nella lettura dei dati via via pubblicati.
-FOREX
Il comparto valutario resta incerto, il dollaro Usa che ha dominato la scena nel 2022 e che ci ha regalato un fortissimo dollaro centrismo, attende ora le decisioni della FED e nel frattempo gli operatori spostano il focus su altri asset , come il dollaro neozelandese, che chiude la settimana come l’asset migliore tra le majors, con un +0.70% medio grazie alle notizie provenienti dalla Cina. La ripartenza del polmone economico e produttivo asiatico, regala un boost importante anche ai partner commerciali ed esportatori di materie prime come la Nuova zelanda, che ora viene prediletta al dollaro australiano anche grazie ad un migliore delta tasso.
La spinta rialzista del dollaro neozelandese porta al consueto posizionamento di mean reverting dei treders retail che ora si posizionano al 72% short sul basket.
Diversi quindi gli asset in tendenza che vedono i retail a caccia del mean reverting, primo audnzd con un 78% di posizioni lunghe, ancora nzdcad con un 69% short, nzd jpy con un 77% short e non da meno gbpnzd con un 85% long.
Indubbio quindi la necessità di monitorare gli asset new zealand in questa fase.
-EQUITY
L’azionario mondiale rimane contrastato, con l’equity americana che no si allontana dai minimi di periodo , ma non trova la forza necessaria ad allunghi ribassisti importanti, mentre l’Europa resta prediletta, mostrando impressionante forza per il dax, che ad ogni approdo sui minimi trova compratori disposti ad riportare le quotazioni verso i massimi. Non escludiamo la formazione di una nuova flag lateral ribassista che sia preludio a nuove espansioni di volatilità rialzista. Come detto la parola rimane alle banche centrali e alla loro capacità di raffreddare l’economia.
-COMMODITIES
Spingono a rialzo i metalli, che gioiscono della ripartenza della Cina, e della conseguente riapertura della domanda. Il gold ritrova il test delle resistenze a 1850$ livello oltre il quale si potrebbe valutare allunghi verso i 1864$, cosi come il rame che torna a quota 4.11$ prima resistenza minor per poi guardare a 4.17$ e a 4.22$.
Attendiamo i dati sull’ISM di oggi pomeriggio per gli States , ultimo market mover della settimana
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Il doppio fondo della NZD preannuncia la sua prossima mossa?Il doppio fondo della NZD preannuncia la sua prossima mossa?
La Reserve Bank of New Zealand prenderà la sua seconda decisione sui tassi di interesse del 2023. La decisione verrà emessa mercoledì alle 14:00 NZDT (martedì 8:00 EST). Ciò che rende interessante questo momento è che il Paese è stato appena colpito dal ciclone Gabrielle che, secondo quanto riferito, ha causato danni alle infrastrutture e alle proprietà private per oltre 12 miliardi di dollari neozelandesi. Per questo motivo, alcuni osservatori di mercato prevedono una pausa nei rialzi dei tassi della RBNZ (o un rallentamento), anche se il consenso è ancora per un rialzo di 50 punti base. Con l'incertezza presente sul mercato, il cambio NZD/USD potrebbe apparire un po' vulnerabile in vista della decisione della RBNZ.
L'NZD/USD sta attualmente testando l'area di supporto creata a gennaio a 0,62249, che è fondamentale per prevedere la sua prossima mossa. Se l'area di supporto non dovesse reggere, l'obiettivo a breve termine è 0,61648, mentre quello a lungo termine è 0,61000. NZD/USD è anche al di sotto della 200-EMA, indicando una tendenza ribassista. Se il prezzo riesce a respingere l'attuale area di supporto, potrebbe rimbalzare per ritestare il periodo 200-EMA prima di continuare la tendenza al ribasso. Tuttavia, la tenuta del supporto a 0,62249 significherebbe la formazione di un pattern a doppio fondo, indicando almeno una tendenza rialzista a breve termine. Affinché l'inversione abbia un certo slancio, il prezzo deve eliminare l'area di consolidamento passata tra 0,63523 e 0,63000, rompendo infine l'area di resistenza di 0,63523 prima di proseguire verso l'alto.
Qualsiasi rialzo del NZD/USD potrebbe essere limitato dai forti dati economici in arrivo dagli Stati Uniti. Inoltre, lunedì gli Stati Uniti sono chiusi per il Presidents Day, il che potrebbe causare un'attività di vendita repressa della coppia mercoledì NZDT/martedì EST.
NZD/USD - Continua a scendereLa coppia di valuta forex NZD/USD sul time frame settimanale a partire da metà Ottobre ha avuto un buon recupero sino a raggiungere un'area di offerta / resistenza (rettangolo rosso in figura) la settimana del 12 Dicembre che è stata ritestata nuovamente quella del 30 Gennaio formando una sorta di doppio massimo.
Dopo il ritest dell'area di offerta / resistenza le forze ribassiste sono state importanti formandosi una candela settimanale che dimostra la volontà di una prosecuzione della debolezza
Questa settimana la candela ha chiuso al di sotto sia della EMA a 21 periodi che della SMA a 50 periodi confermando la volontà di una prosecuzione al ribasso dopo un breve ritracciamento.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
NZDUSD: Vendere la rottura.Sarebbe il caso di dire: wave in action.
In breve, la discesa dai massimi è interrotta da una bearish flag, vendere a rottura della bandiera o cercare segnali abbassando il timeframe, il superamento dei massimi annullerà il progetto.
In caso di entrata, dividerò l'operazione in tre lotti con i target indicati dalle frecce.
Buon we.
M
DOLLARO USA ANCORA DRIVER DI MERCATOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 06.02.2023
-CONTESTO
Settimana di calma dopo l’effervescente chiusura di venerdi scorso, che con i dati sul mercato del lavoro Usa ha ribaltato il sentiment sul mercato valutario e , sebbene in netto ritardo, anche sul comparto equity e commodities.
Una rilevazione di oltre 500K nuovi ruoli paga, frutto certo del ricalcolo annuale 2022 che periodicamente effettua il LBS, ma che palesa in ogni caso la forza dell’economia Usa, che non sembra fermarsi di fronte agli attacchi della FED. I tassi sono oramai alla soglia del 5% e secondo quanto detto da Powell la scorsa settimana , il target prossimo si asseterà poco oltre, ma la domanda da porsi ora è: l’inflazione continuerà a calare anche con un mercato del lavoro cosi forte? La domanda aggregata rallenterà pur avendo una forte spinta da redditi alti e sicuri?
Beh la chiave a nostro parere rimangono i dati sull’inflazione, che se dovessero arrestare la loro discesa potrebbero portare la FED a riconsiderare la sua battuta di arresto e a tornare aggressiva ponendo più lontano il limite dei datti di interesse.
In attesa che gli eventi si compiano, il dollaro torna forte, e pur rimanendo ancora in un trend discendente, sembra ora manifestare un’importante ripresa, che in un contesto dollaro centrico, come quello attuale, si traduce in pesanti ribassi per tutti gli altri asset class.
-FOREX
Il comparto valutario , come sempre termometro perfetto del sentiment degli operatori, vede ora il dollaro tornare alla ribalta, con il mondo retail che non tarda a capovolgere il suo sentiment, come sempre bandiera al vento delle dinamiche dei prezzi.
il sentiment sul basket dollari si porta ora al 68% short, capovolgendosi dal precedente 61% long visto venerdi mattino.
Ovvia la risposte degli altri basket, con l’euro che si porta al 57% long dal precedente 70% short. Anche eurusd inverte con un sentiment che va dal 69% short di venerdi al 70% attuale, segnalando la possibilità di ulteriori approfondimenti di questo asset, premiando ancora il dollaro americano, senza tuttavia invalidare la tendenza di lungo periodo.
Anche la sterlina capovolge il suo sentiment, con il mondo retail che si porta al 68% long dal precedente 52% spingendo la nostra view ribassista su uno degli asset più penalizzati per il 2023 dal punto di vista macroeconomico.
La spinta rialzista del dollaro si riflette anche su usdcad che vede ora i retail al 69% short dal precedente 55%, segnale di potenziale prosecuzione della tendenza rialzista in atto del dollaro.
Anche le oceancihe soffrono la forza del dollaro , stornando pesantemente dai loro massimi e trascinando il mondo retail su esposizioni importanti long, con audusd al 80% long dal precedente 54% e nzdusd al 80% dal 46% di venerdi, pertanto attenzione ai break out dei supporti per questi asset, che rimangono tuttavia all’interno di una tendenza di lungo ancora rialzista, che non è ancora stat invalidata.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
DISCLAIMER: Gli investimenti con scambio a margine comportano notevoli rischi economici e chiunque li svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’autore della presente sessione didattica non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di investimento prese dal lettore.
IL FASCINO DEL MEAN REVERTINGIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.02.2023
-CONTESTO
Tutto come da copione per l’appuntamento di ieri con la FED ed il tentativo di Powell di mostrarsi aggressivo è fallito.
Le dichiarazioni atte a controllare l’entusiasmo degli operatori, non sono stati oltremodo convincenti, la consapevolezza che l’inflazione è ancora oltre i livelli target del 2% è ben nota a tutti, e il bisogno di mantenere ancora tassi elevati non è certo novità, ma il chiaro rientro dei prezzi al consumo e l’inizio di una fase di Deflazione è ben chiara agli operatori, cosi come lo è a Powell che lo ha apertamente dichiarato ieri sera, pertanto non sembra lontana l’uscita dalla fase di politiche monetarie aggressive.
Si credo ad un 2023 di svolta, anche nelle scommesse degli operatori, che aspettano ora un taglio tassi già in questo fine anno, dando via agli acquisti di asset risk on, l’equity americana vola a rialzo mostrando il timore degli operatori di perdere la fase di ripartenza del mercato. Si compra senza timori, portando ora le strutture tecniche a potenziali inversioni di medio lungo periodo.
A farne le spese il dollaro americano, che rompe di forza i supporti, e prosegue la sua strada ribassista verso quei valori che hanno caratterizzato l’asset dal 2013 in avanti, appesantito dalla prospettiva di esser giunti a paracolpi per il costo del denaro da un lato e dall’altro dalla mancanza di risk off sui mercati.
Si premiano ora altri asset valutari portando nuovo equilibrio nel mondo finanziario cosi sbilanciato nel 2022.
-FOREX
Inesorabile il posizionamento dei retail che continuano a comprare dollari sua, portando il sentiment al 77% long, a caccia di un mena reverting che difficilmente vedrà rapida soluzione, aprendo invece la strada ad ulteriori ribassi del biglietto verde.
Tutti gli asset majors quindi si sbilanciano contro dollaro usa, a partire dall’eurusd che si porta all’84% short con il sentiment dopo il break out die massimi di periodo, ancora debolezza del dollaro con usdchf, che rompendo i minimi porta con se un 91% dei retail a comprare.
Non da meno le oceaniche che godono ora della fase di risk on, e che trascinano con se il 79% di retail short per Australia e il 75% short per nzd, aprendo a scenari tecnici di ulteriori rialzi.
Per la giornata odierna che attende la BCE e la BOE, non possiamo non notare come il sentiment sulla sterlina sia rimasto quasi invariato, palesando i timori di una BOE aggressiva in sovrapposizione ad una congiuntura macroeconomica debole, che potrebbe portare anche a dei ribassi di un asset non certo da prediligere per questo 2023.
-EQUITY
Il mondo equity festeggia con tutti i principali indici mondiali a rialzo, l’Europa sempre prediletta, con il Dax che spicca il volo oltre i 15400 pnt . Anche l’America festeggia con il Nasdaq a 12500 pnt e sembra per ora non accennare a storni di alcun tipo, cosi come l’SP500 che accelera a rialzo portandosi al test dei 4150 pnt.
Permane dunque il sentiment di risk on, portando questo inizio 2023 ad essere una delle migliori ripartenze del settore azionario di sempre.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo oggi la BCE e la BOE, attese entrambe a rialzi tassi da 50Bp, ma a far differenza sara l’outlook che daranno i rispettivi presidenti delle banche centrali in virtù delle diverse congiunture macroeconomiche che vedono ora UK penalizzata nella scelta degli operatori.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
LA FED COLPISCE DUROIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 15.12.2022
-CONTESTO
Ancora una FED aggressiva quella di ieri sera, con un Powell che ha smentito tutte le possibilità di aver raggiunto un Pivot point nelle politiche monetarie.
Sebbene l’inflazione sembri aver intrapreso un cammino di rientro dai picchi massimi, la FED ritiene che la strada da percorrere sia ancora molto lunga e che non è giunto ancora il momento di guardare ai tagli tassi, ma che la strada per ulteriori inasprimenti di politiche monetarie è ancora aperta.
La FED decide quindi per un rialzo di ulteriori 50Bp, e cosa ancora più interessante, si proietta al prossimo 2023 con un tasso definitivo oltre il 5% , ponendo le basi per un ulteriore rialzo dei tassi di 50Bp a febbraio e di ulteriori 25Bp a marzo 2023.
Le proiezioni sulla crescita futura sono state tutte riviste a ribasso, e in linea con la prospettiva di un’economia USA in difficoltà, anche la disoccupazione è stata rivista a rialzo fino anche un 4.6% , ma Powell ha dichiarato di non credere in una vera recessione, ma in un rallentamento economico che consentirà una rapida ripartenza, mantenendo accesa la fiamma della speranza.
Le price action sono state poco convincenti ieri sera, con un dollaro che nonè vissuto la fase di forza che ne sarebbe dovuta seguire e anche l’equity non ha lasciato sul terreno punti percentuali tali da credere in una fase di risk off, ma solo in mattinata, con la partenza della sessione europea i mercati sembrano aver metabolizzato la notizia e aver intrapreso la strada dei ribassi in linea con le parole della FED di ieri sera.
Oggi occhi puntati su BOE e BCE, entrambe attese a rialzi tassi e inasprimenti di politiche monetarie, special modo la BCE si guarda con interesse alle dichiarazioni relative al QT, per i programmi PEpp e APP, per i quali si attende l’apertura di un piano di smaltimento che potrebbe vedere la pubblicazione dei dettagli alla prossima riunione di febbraio, ma che darebbe un tono di aggressività alla BCE indiscusso.
-FOREX
Il mercao forex trova oggi il dollaro in spolvero rialzista, con un +5.63% di profitto sul basket, il che spinge a performance positive su tutte le altre majors.
Usdjpy guadagna un 0.87% usdchf un 0.50% usdcad un +0.22%, eurusd perde un -0.61% e gbpusd un -0.78%, ma a farne le spese maggiori sono le oceaniche legate ad un mood di risk off generale, che le porta a perdere il -1.27% per nzdusd e un -1.34% per audusd, si apre quindi di nuovo la porta dei rialsi del dollaro Usa, che tuttavia riteniamo momentane, per via del forte rallentamento che attende l’economia Usa nel imminente 2023.
-EQUITY
Anche l’equity perde terreno stamattina, con tutti gli indici mondiali in territorio negativo, l’america porta l’SP a -1.27% nasdaq a -1.43%, anche in europa il dax perde il -0.78% allineandosi al mood di risk off presente sui mercati in chiusura di anno.
-COMMODITIES
Anche il mondo delle commodities soffre la forza del dollaro USA, portandosi in territorio negativo a partire dal Brent e WTI che perdono il -0.77% e il -0.93%, anche i metalli perodno la loro forza, in prospettiva di rendimenti obbligazionari ancora forti, con un gold al -1.61%.
Attendiamo oggi la BOE e la BCE, per scoprire se i toni di risk off saranno il mood che accompagneranno i mercati fino alla fine di questo 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Azioni in calo in attesa della Bank of Canada IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 07.12.2022
-CONTESTO
Giornata di ribassi quella di ieri per il mercato equity, che ha trovato il break out ribassista di diversi asset, mettendo ancora una volta l’accento sulla fragilità rialzista dei mercati e di quanto possa trovare vero fondamento il rally di Natale in un contesto di recessione globale.
Non sembrano essere state sufficienti le buone notizie che vengono dalla Cina a sostenere i mercati europei ed americani, mentre il mondo asiatico ha festeggiato l’implementazione di politiche meno restrittive per la gestione ed il contenimento dei casi Covid.
Sebbene la prospettiva di una ripartenza produttiva del mondo asiatico possa essere un ottimo propellente rialzista per i mercati, questa volta non sembra essere stato sufficiente, come non è risultato sufficiente puntare su una rotazione settoriale che fino ad oggi aveva premiato gli investitori che avevano scelto asset industriali piuttosto che il comparto tech, maggiormente penalizzato in questo 2022.
Questa volta i ribassi sembrano generalizzati, e ad acuirne i movimenti non poteva mancare la forza del dollaro, che sembra prezzare un colpo di coda rialzista in vista dell’intervento della FED della prossima settimana.
Ancora le banche centrali a dettare i ritmi dei mercati, e se ieri è stato il turno della RBA, oggi sarà il turno della BOC, chiamata ad un rialzo tassi di ulteriori 50 BP, almeno queste le attese degli analisti, il che porterebbe il tasso definitivo oltre il 4% al 4.25%, superando seppur temporaneamente il dollaro americano.
Al momento non sembra essere sufficiente l’aspettativa di una BOC aggressiva per generare impulsi rialzisti su un dollaro canadese alla deriva, colpito duramente dalla caduta dei prezzi del wti, da sempre asset strettamente correlati tra loro.
-FOREX
Il mondo valutario non trova dunque direzionalità spinte sul dollaro americano, che resta in un respiro di breve termine rialzista , in attesa che la FED esponga i suoi piani per il prossimo 2023. Il sentiment che accompagna il dollar è al momento al 52% short, segno di profonda indecisione.
Una fase di congestione che colpisce anche l’euro e la sterlina, reciprocamente con un sentiment del 57% short e del 60% short, percentuali che lasciano aperte tutte le possibilità.
Restano piu spinte le percentuali sui basket Australia e nuova Zelanda, che insieme al dollaro canadese, portano il comparto delle commodities currencies ad un maggiore interesse.
Il basket australia vede un 73% di retail long, mentre il cambio principe audusd vede un 63% di retail long, segno di una certa debolezza che avvolge questo asset, che non ha trovato nelle decisioni della RBA un supporto necessario a vederne ripartenza rialzista. Ancora pesanti le prospettive inflazionistiche a fronte di politiche troppo poco aggressive.
Migliore la situazione per il dollaro neozelandese che vede i retail al 93% short, in pieno mean reverti su un asset che al momento gode del miglior tasso di interesse e che genera quindi i migliori curry trades del momento.
Anche il cambio principe nzdusd vede un 71% di retail short, ma i veri eccessi si denotano su nzdcad con un 97% short e nzdjpy con un 79% short. Tuttavia, nzdjpy paga un premio di swap interessantissimo collocandolo come naturale curry trades, contro il quale meglio non opporsi.
Anche il dollaro canadese in vista della BOC presenta diverse occasioni, generate da un profondo ribasso che sembra essere in contro tendenza con l’aspettativa di tassi di interesse oltre il 4%.
La debolezza del dollaro canadese ha portato i retail ad un 86% long sul basket mentre sul cambio principe usdcad assistiamo ad un 85% short, segno di potenziali nuovi allunghi rialzisti, tuttavia molto pericoli.
Interessanti eccessi per il dollaro canadese anche sui cross come cadchf con un 97% di retail long o aud cad con un 80% short di retail, tutti asset degni di essere monitorati per coglierne occasioni di mean reverting.
-EQUITY
Il comparto equity come accennato vede ribassi diffuci, con il dax che rompe a ribasso il supporto chiave a 14330 pnt e apre di fatto la strada ai 14150 pnt prima e 14000 pnt poi.
Anche il nasdaq vive una giornata di profondi ribassi, con l’approdo a 11530 pnt, oltre i quali si aprono strade ribassiste fino ai 10800 pnt e poi ai minimi di periodo.
Anche l’sp non è da meno e si guarda al break out della trend line che congiunge gli ultimi minimi trimestrali che passa ora a 3950 pnt, livelli oltre i quali potremmo assistere ad affondi fino 3800 pnt.
-COMMODITIES
Per il mondo commodities si aprono le strade ribassiste del WTI che oltre i livelli di 74$ al barile potrebbe estendere i ribassi fino 66$ sempre che l’opec+ non intervenga in qualche modo.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo per oggi l’intervento della BOC alle ore 16.00 che sarà market mover per la giornata odierna
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
10 GIORNI CON LE BANCHE CENTRALIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.12.2022
-CONTESTO
Entriamo di fatto negli ultimi 10 giorni veri di contrattazione sui mercati per questo 2022, si guungerà al 15 dicembre con l’appuntamento con BCE e BOE per poi lasciarci alla pausa natalizia, almeno per il calendario macroeconomico, pertanto i prossimo 10 giorni vedranno delinearsi le linee guida che potrebbero essere carattere dei mercati sul finire di questo 2022.
Avremo in ordine cronologico , questa settimana la RBA ed i tassi australiani, poi mercoledi la BOC, per poi focalizzarci la prossima settimana su FED , BCE e BOE… 10 giorni ad alto ritmo per gli operatori.
In attesa di questi eventi, i mercati continuano il loro mood di debolezza di dollari USA, dopo che anche i dati sul lavoro pubblicati venerdi sono stati messi in forte dubbio, date le discrepanze con le indagini sulle famiglie americane. A quanto pare il mondo del lavoro americano non è poi cosi robusto come vuol sembrare, sebbene ci siano una buona quantità di posti di lavoro, molti americani sono costretti a fare più di un attività lavorativa, non creando pertanto la ricchezza diffusa che invece emerge dal dato sui NFP. Una persona che lavora per tre, sebbene ci siano 3 posti di lavoro, resta pur sempre un solo lavoratore, pertanto la prospettiva pessimistica di un’economia in difficoltà sembra trovare adeguate fondamenta sulle quali basare le prospettive di recessione e quindi di debolezza del dollaro americano.
-FOREX
Il mondo valutario , al netto di fisiologici respiri, continua ad avere debolezza di dollari usa, con un 72% di retail in mean reverting long sul basket dollaro, il che porta splendore alle altre majors, con un 72% short sull’euro eun 68% short sulla sterlina. Prosegue anche la forza sdel franco svizzero che trova nel basket un sentiment del 76% corti, portando cosi usdchf ad un 88% di sentiment long, mantenendo cosi la strada aperta ad ulteriori ribassi.
Debole anche il dollaro canadese, che vede sul basket un 83% di retail long, un sentiment equilibrato nella debolezza con il dollaro americano, portando di fatto usdcad ad un 62% long,ma che vede maggiori squilibri sui cross come cadchf con un 97% long, o nzdcad con un 97% short.
Si conclude il mondo forex con la forza del dollaro neozelandese, che vede sul basket un 95% di retail short, e sul cambio principale nzdusd un 81% short, segnale ancora di forza, ma che non è lontano da interessanti eccessi , maturi per la ricerca di mean reverting.
-EQUITY
Il mondo equity ancora alle prese con il rally di natale, spera in banche centrali più accomodanti che possono in qualche modo aprire la strada ad un 2023 più dovish, ma se la recessione mondiale dovesse colpire più duramente del previusto, il risveglio potrebbe essere doloroso per i tori.
Il mondo equity europeo al momento ancora prediletto con il dax sotto le resistenze di 14600 pnt ma sopra i punti chiave di 14330 pnt
Il mondo america penalizza ancora il comparto tecnologico con il nasdaq sotto le resistenze di 12140 pnt con un -0.40% in premarket, debole anche l’SP in pre market sotto le resistenze di 4100 pnt pronto per potenziali allunghi ribassisti fino a 4050.
Restano tonici gli industriali con il DJ a 34429 pnt non lontano dal voler rompere a rialzo le resistenze.
-COMMODITIES
Attenzione al mondo dei metalli, con il gold e il silver in grande spolvero rialzista, non possiamo non monitorare il gold alle prese con le resistenze di 1807$ e il silver con i 24 $, mentre resta pesantissimo il nGAS con un’apertura in gap down sotto i 6$... il mondo energy ancora altamente volatile richiede la massima prudenza.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTAANALISI COT REPORT del 04.12.2022
-CONTESTO
Regolare questa settimana la pubblicazione dei dati COT, che avevano invece visto ritardo la scorsa settimana con una pubblicazione di lunedì da parte della CFTC; pertanto, non ci ha permesso la consueta analisi settimanale sul posizionamento dei large specualtors sui futures quotati al CME di Chicago.
Questa settimana dando un rapido sguardo ai dati , ci sembra chiara la fase di attesa nella quale si stanno muovendo le mani forti che non mostrano particolari open interest su nessuno specifico asset, lasciando cosi invariate le tendenze delle precedenti settimane.
Il delta che si può comodamente notare in tabella generale rappresenta la variazione netta delle posizioni aperte tra una settimana e quella successiva, e si denota special modo per il mondo valutario uno scarso interesse su quasi tutti gli asset che faticano a vedere incrementi o decrementi oltre i 1000 contratti.
Parimenti il mondo equity sembra non volersi sbilanciare in particolari direzionalità e possiamo ben condividere l’atteggiamento prudenziale in vista degli appuntamenti con le banche centrali che si svilupperanno tra il 14 ed il 15 dicembre, appuntamenti che rappresenteranno probabilmente la fine dell’anno di negoziazioni.
Ricordiamo che il giorno 14 avremo appuntamento con la FED, attesa ad un rialzo tassi di 50Bp, ma le nubi di incertezze non sono poche da diradare, dati contrastanti dal fronte macroeconomico hanno segnato la fine dei rialzi dl dollaro, e dichiarazioni fin troppo ottimiste di Powell hanno rianimato le speranze per toni più morbidi, ma tutto è ancora da vedere, con un 2023 alle porte non certo facile per il mondo occidentale.
Crisi e possibili recessioni, sembrano essere i mood di base del 2023, e su questo sia la BOE che la BCE non potranno astenersi dal dire la loro il giorno 15, prima a parlare la BOE, che deve lottare ancora con un’inflazione sui massimi degli ultimi 40 anni, ed una crisi che potrebbe essere più lunga del previsto, mentre la BCE dovrà esser miglior equilibrista, tra la lotta all’inflazione e le difficoltà di finanziamento di molti paesi del blocco che mirano a combattere il caro energia.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il mondo valutario non trova particole interesse da parte dei big plaiers questa settimana, che lasciano di fatto invariate le loro posizioni dollari ed euro, che erano i principali market mover di questo periodo, mentre sembrano intenzionati ancora a mantenere posizioni corte sullo yen giapponese e sul dollaro canadese.
Lo yen, al netto di respiri più profondi dopo i minimi toccati in questo 2022, non trova ancora sostegno in politiche monetarie meno accomodanti e la BOJ ha più volte dichiarato di trovare l’attuale linea più che idonea al contesto economico del paese, pertanto ci sarà da attendere per vere e proprie inversioni di rotta.
Come sempre il focus per il mondo valutario rimarranno le banche centrali a partire dalla FED del 14 , dove molti operatori sperano in toni più accomodanti da parte della FED per un’apertura al 2023 in linea con un soft landing.
EURUSD
Nessuna particolare variazione nel sentiment delle mani forti che restano a 122 247 contratti netti lunghi, in attesa che si esprimano sia la BCE che la FED, per dare le linee di un nuovo equilibrio. Al momento il sentiment sembra spingere verso un riequilibrio tra i due asset, con un dollaro che lascia il suo carattere di asset rifugio per dare spazio ad un ‘euro più appetibile, con la BCE pronta ad alzare i tassi di 75BP.
Dal punto di vista tecnico l’euro è in piena forza, con un chiaro trend rialzista che trova conferma nel break out delle ultime resistenze a 1.05 figura, per proiettarsi ora a 1.0625 prima e 1.08 figura poi
GBPUSD
Attese anche per la BOE che la prossima settimana sarà chiamata ad un’ulteriore rialzo tassi, che insieme alle politiche fiscali del nuovo governo getta le basi per un periodo di difficoltà per il Regno Unito.
Le mani forti restano ancora impostate al ribasso, con 36564 contratti netti corti, e sebbene il quadro tecnico mostri anche qui un ottimo tono rialzista di gbpusd, dobbiamo sottolineare che è una tendenza dettata principalmente dal dollaro americano. Le aree di resistenza da monitorare pertanto restano 1.23 figura e 1.26 che sembrano ora possibili approdi in caso di un dollaro ancora debole.
YEN
Ancora forte scetticismo per lo yen giapponese, che trova le mani forti in posizione ribassista con 67394 contratti, in linea con l’idea di uno yen non acora da considerarsi asset sul quale puntare a rialzo se non per brevi respiri.
Il quadro tecnico di usdjpy , viene profondamente caratterizzato dalla debolezza del dollaro americano, che permette a questo asset di invertire una tendenza fortissima in questo 2022, portandosi ora alle porte dei supporti a 131.50.
Dobbiamo osservare che se gli attuali ribassi sono per lo più dettati dalla debolezza del biglietto verde, allora il potenziale ribasso in caso di forza di yen potrebbe essere ancora maggiore, rendendo questo scenario senza dubbio uno dei più interessanti per il 2023.
AUDUSD
Per quanto il mondo oceanico sembri godere ora di un certo interesse da aprte del mondo dei non commercials, dobbiamo notare la forte decorrelazione tra il dollaro australaino e il dollaro neo zelandese, che senza dobbio viene caratterizaato dalle scelte delle banche centrrali.
Infatti mentre la RBNZ ha portato i tassi oltre il 4% la RBA sembra rimanere un passo indietro, con una certa incertezza sulle mosse future, il che penalizza non poco la divisa di appartenenza. Le posizioni dei big plaiers restano con 44630 contratti corti e il quadro tecnico per quanto rialzista, rimane ancora stto le resistenze chiave a 0.68 e 0.70 poi.
NZDUSD
Per quanto descritto sopra, la RBNZ ha dato grande spendore a questo asset valutario che rappresenta ora la valuta a miglio tasso, pertanto le mani forti restano long con 24892 contratti long.
Il quadro tecnico prosegue la sua corsa rialzista verso 0.6450 prima e 0.68 poi.
USDINDEX
Stabile ancora la posizione netta lunga sul dollaro americano, sebbene abbia visto profonde prese di profitto su questo asset. Tutto lascia pensare ad un’inversione della tendenza rialzista, ma non dimentichiamo che il dollaro paga ora un ricco 4% e punta ad un tasso ultimo del 5% il che renderà il biglietto verde un osso duro da abbattere nell’immediato futuro, fino a che anche le altre banche non adegueranno i tassi di interesse e renderanno più appetibili le loro divise.
Il quadro tenico mostra un entto trend ribassista, con il break out di tutti i supporti , puntano dritto a 103.75 prima e 101.25 poi, ma tutto sarà anche deciso da Powell il giorno 14 Dicembre.
-EQUITY:
il mondo azionario resta combattuto tra la speranza di un poderoso rally natalizio a rialzo, che viene alimentato dalla possibilità di una FED più dovish già nelle prossime riunioni, e la paura di una recessione che non pare essere scongiurata fino a che i dati macroeconomici continueranno a mostrare un’economia forte che non risponde ai colpi della banca centrale.
S&p
Restano ancora short il posizionamento dei big plaiers sull’SP con 204176 contratti, mostrando tuttavia un bilanciamento con il nasdaq ( long a 9755 cntt) ma in linea con i restanti indici.
Il quadro tecnico è senza dubbio rialzista di breve , dopo la tenuta dei supporti a 3580 pnt e l’assalto a 4100, area di resistenza dinamica, dove passa la trend line resistiva che congiunge i massimi dal dicembre 2021. Una rottura di detti livelli aprirebbe le porte a 4173 pnt prima e 4330 poi, mentre una tenuta delle resistenze potrebbe riportare al test di 3950 pnt … tutto nelle mani di POwell
COMMODITIES
Per il mondo commodities restano interessanti i metalli come il gold e il silver, in grande spolvero rialzista, data la debolezza del biglietto verde e la caduta dei rendimenti obbligazionari di medio lunga scadenza.
Il gold trova le mani forti ancora long di 110 003 contratti, ma si deve considerare un asset da sempre in portafoglio alle mani forti, seguiremo con attenzione l’eventuale incremento delle posizioni attuali. Il quadro tecnico senza dubbio rialzista vede ora il test di 1807 $ resistenza chiave che apre le porte a 1850$
Anche il silver non è da meno , e se si considera un posizionamento netto lungo con 17483 contratti, sembra ancora piu interessante seguirne le dinamiche.
Il quadro tecnico mostra ancora spinte rialziste con approdi potenziali a 24$ prima e 26.50$ poi, ma anche qui il vero ritmo sarà dettato dal dollaro usa.
Rimarremo quindi attenti alle dinamiche che si svilupperanno con le banche centrali e che concluderanno questo 2022
buon trading
Salvatore Bilotta