BTC CME – Giorno del GiudizioBitcoin è appoggiato per la terza volta sulla linea di vincolo del T+5 inverso in area 110.150 $.
Situazione chiara: o vola o crepa.
🟢 Scenario rialzista: apertura di un nuovo ciclo T+2.
🔴 Scenario ribassista: violazione della linea di vincolo con possibile chiusura del ciclo lato indice.
La media nera, corrispondente alla media ciclica del T+5, continua a fungere da supporto dinamico.
Setup tecnico estremamente delicato — ogni barra qui può decidere il destino del ciclo.
📊 Grafico completo:
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.10.2025Wall Street ritrova stabilità, il recupero guidato, anch stavolta, dalla «tech».
Numeri confortanti ed in crescita nelle trimestrali delle big banks Usa.
Metalli preziosi in un rialzo infinito: segnali di profit taking sull’oro?
Borse asiatiche proseguono il recupero dopo anni di ritardi.
Piazza Affari ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,4%, appesantita dal comparto bancario e assicurativo, mentre Nexi ha registrato un tonfo del -5,4%. Tornano a pesare le incertezze sul possibile contributo degli istituti di credito alla manovra del governo: gli investitori si interrogano sull'entità dell'intervento mentre le trattative restano in corso.
Anche gli altri mercati europei hanno mostrato segnali di rallentamento nella seconda parte della giornata. Francoforte ha archiviato la seduta con un calo dello 0,2%, Londra ha chiuso negativa, mentre Madrid si è mossa intorno alla parità. Unica eccezione positiva è Amsterdam, che ha chiuso in rialzo dello 0,6%.
Il listino migliore in Europa è stato quello di Parigi, che ha messo a segno un deciso +2,15%, sostenuto dalle notizie politiche rassicuranti e dall’exploit dei titoli del lusso. Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha annunciato che la proposta per sospendere la riforma delle pensioni fino alle elezioni presidenziali del 2027 sarà presentata in Parlamento già a novembre. La misura risponde, almeno in parte, alle richieste dei Socialisti, da cui dipende la stabilità del nuovo esecutivo.
A contribuire al rally francese è stata anche la forte performance di LVMH, che ha guadagnato il 12% dopo la pubblicazione dei ricavi relativi ai primi nove mesi dell’anno.
Negli Stati Uniti, lo shutdown prosegue da oltre due settimane, ma i mercati hanno reagito positivamente grazie all’impulso dei titoli tecnologici. Wall Street ha chiuso in territorio misto: il Nasdaq ha registrato +0,66%, lo S&P 500 è salito +0,40%, mentre il Dow Jones ha ceduto -0,04%.
I mercati sono stati sostenuti anche da una serie di trimestrali bancarie migliori delle attese. Bank of America ha superato le stime sia per quanto riguarda gli utili che i ricavi, trainata dalle attività di investment banking. Anche Goldman Sachs, Wells Fargo e Morgan Stanley hanno pubblicato risultati solidi; quest’ultima è salita di circa il 2%.
Sul fronte monetario, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha aperto alla possibilità di nuovi tagli dei tassi e all’interruzione della stretta quantitativa (quantitative tightening), alimentando le aspettative di una politica monetaria più espansiva.
Secondo il Beige Book della Fed, l’economia statunitense si è mantenuta stabile ma eterogenea. Tre distretti hanno sperimentato una crescita modesta, quattro un leggero rallentamento e cinque hanno riportato condizioni invariate. Il quadro generale mostra una elevata incertezza economica, che sarà alla base delle prossime decisioni di politica monetaria.
L’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, con il contratto spot che ha superato la soglia dei 4.200 dollari/oncia, per poi stabilizzarsi intorno ai 4.180 dollari alla chiusura dei mercati europei.
A spingere il metallo prezioso sono stati l’inasprimento delle tensioni tra USA e Cina, la prospettiva di due ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed entro fine anno e il calo dei rendimenti obbligazionari.
Il rendimento del Treasury decennale statunitense si è stabilizzato al 4,0%, un livello che non si vedeva da circa un anno. A gennaio, il rendimento era balzato fino al 4,80%, spinto dai timori legati all’inflazione.
Lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e Bund tedeschi ha chiuso in calo, attestandosi a 80 punti base, -2 rispetto alla vigilia.
In calo anche i rendimenti dei titoli francesi: l’OAT decennale ha chiuso con uno spread di 77 bps rispetto al Bund, con un rendimento sceso dal 3,41% al 3,33%. Il rendimento del decennale italiano è calato al 3,36%, dal 3,42% del giorno precedente.
I mercati asiatici continuano a sovraperformare i listini sviluppati. L’indice MSCI Asia-Pacific ha guadagnato il 22% da inizio anno, contro il +13,4% dello S&P 500.
Stamane, a Tokyo, il Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1%, sostenuto dalle dichiarazioni del membro della Banca del Giappone Naoki Tamura, che ha ribadito la necessità di un rialzo dei tassi per fronteggiare il rischio inflazione.
A Seul, il Kospi ha registrato +2%, in continuità col +3% della seduta precedente. Le Borse cinesi si sono invece mostrate più deboli: l’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,7%, dopo un avvio positivo.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato che gli Stati Uniti sono vicini a un nuovo accordo commerciale con la Corea, e che i negoziati con il Canada sono tornati su binari costruttivi. Inoltre, ha sottolineato come il rapporto personale tra il presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping potrebbe contribuire a raffreddare le tensioni commerciali tra le due potenze.
Il prezzo del petrolio Brent è sceso a 62,2 dollari/barile, vicino ai minimi degli ultimi cinque mesi, ma ha mostrato un timido rimbalzo, +1%, nelle prime ore della mattina.
A sostenere i prezzi è stata la dichiarazione dell’ex presidente Donald Trump, secondo cui il premier indiano Narendra Modi si sarebbe impegnato a interrompere gli acquisti di petrolio russo, un’eventualità che potrebbe ridurre l’offerta globale.
L’India, insieme alla Cina, ha approfittato dei prezzi scontati del petrolio russo attraverso il meccanismo di price cap del G7. Tuttavia, le pressioni da parte degli Stati Uniti e le accuse di speculazione rivolte alle aziende indiane potrebbero spingere il paese a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento, puntando maggiormente su fornitori mediorientali.
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Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
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EURUSD: H1!!! DISCLAIMER !!!
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WTI: H1!!! DISCLAIMER !!!
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Mondelez nuovi minimi in arrivo?Mondelez è un'azienda che sta vivendo una fase terribile in borsa. Nonostante il solido business alle spalle che continua a generare un buon flusso di cassa, si intravedono cambiamenti nei consumi di massa soprattutto nei confronti del junk food. Altri titoli simili stanno soffrendo come Pepsi.
Il recente ribasso non è riuscito a riprendere la trendline di medio termine posta sopra i 70 dollari.
Guardando in basso c'è un rimbalzo a 55 dollari che però sembra tornare appetibile per gli shorter.
Insomma a mio parere è un titolo che può ancora peggiorare la sua situazione in borsa.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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GoDaddy verso 100 dollari?GoDaddy sta registrando risultati solidi ma il titolo ha avuto un anno difficile e continua a scendere in borsa.
Nel secondo trimestre 2025, i ricavi sono stati di 1,22 miliardi di dollari, in crescita dell’8,3% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, le azioni sono scese del 39% dall’inizio del 2025, a causa di preoccupazioni sul rallentamento della domanda per servizi web e sulla concorrenza crescente.
Il titolo è valutato da alcuni analisti come sottovalutato, con un valore intrinseco stimato intorno ai 253 dollari per azione, contro un prezzo attuale molto più basso.
A mio avviso la resistenza è a 145 dollari.
Il primo supporto a 100 dollari.
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Gold Today? 4.3? Pullback?ho bisogno del tuo sostegno.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
siamo partiti con una settimana favolosa direi. + di 1000pips con 2 trade. oggi pomeriggio ci vediamo in live per cercare di continuare il trend! vi aspetto.
puntiamo sempre ad ottimi ritracci prima di valutare posizionamenti a favore long,
NON entro a breakout.
📌 L’oro si muove in area record, sostenuto da un mix macro favorevole:
Prospettive di politica monetaria più accomodanti, con il mercato che sconta ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed.
Tensioni commerciali rinnovate tra USA e Cina, che aumentano l’avversione al rischio.
Parziale blocco delle attività governative USA, che ha interrotto a tratti il flusso dei dati BLS, spostando l’attenzione su comunicazioni della Fed e geopolitica — entrambi fattori positivi per l’oro al momento.
Il momentum resta forte ma tirato: le condizioni di ipercomprato hanno costretto molti short-seller a chiudere le posizioni più che segnalare un vero top.
Il principale rischio per questa view è un cambio improvviso del tono della Fed in senso più hawkish, oppure una rapida distensione nelle tensioni commerciali che spingerebbe al rialzo i rendimenti reali e il dollaro.
La mancanza di dati ufficiali dovuta allo shutdown ha amplificato la dipendenza del mercato dai segnali della Fed e dalle notizie geopolitiche; in questo contesto, l’oro è stato favorito sui ribassi.
📌 Bias invariato: moderatamente rialzista.
Una correzione più ampia resta possibile in qualsiasi momento, visto l’eccesso di posizioni long sopra i $4.200.
Meglio restare vigili e comprare sui pullback.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Stellantis tornerà a quota 10? Situazione Attuale e Valutazione di Mercato
Stellantis (BIT:STLAM) registra oggi un significativo balzo in Borsa, con un +3,0% che porta il titolo a quota €8,63. Tuttavia, il contesto generale rimane complesso: da un lato la valutazione appare appetitosa, dall’altro i fondamentali presentano diverse criticità. Il rendimento da dividendo raggiunge un livello record del 13,4%, mentre il fair value stimato dagli analisti suggerisce un potenziale upside del 29,3%. Allo stesso tempo, però, si rilevano utili e ricavi in forte contrazione e un sentiment tecnico ancora fragile.
Nuovi Investimenti negli Stati Uniti
Tra le ultime notizie positive spicca l’annuncio dell’investimento da parte di Stellantis di 13 miliardi di dollari per sostenere la crescita nel mercato statunitense. Si tratta del più grande investimento mai realizzato dal gruppo, come sottolineato dall’amministratore delegato Antonio Filosa. La somma sarà impiegata nei prossimi quattro anni con l’obiettivo di rafforzare le attività di Stellantis negli Stati Uniti, ampliando gli impianti produttivi nazionali e sostenendo la crescita in un mercato chiave.
Questo investimento rappresenta il più significativo nella storia centenaria dell’azienda negli Stati Uniti e supporterà l’introduzione di cinque nuovi veicoli nei segmenti principali. Inoltre, il piano prevede la produzione di un nuovo motore a quattro cilindri e la creazione di oltre 5.000 posti di lavoro negli stabilimenti di Illinois, Ohio, Michigan e Indiana. Filosa punta dunque a consolidare e rafforzare la presenza del gruppo oltreoceano, incrementando la produzione annuale di veicoli finiti del 50% rispetto ai livelli attuali e programmando fino al 2029 il lancio di 19 modelli aggiornati e di nuove motorizzazioni.
Prospettive di Redditività e Raccomandazioni
Nonostante l’importanza dell’investimento, la sua efficacia sarà valutata solo nel tempo, in funzione della redditività che riuscirà a generare. In tutti gli articoli pubblicati nel 2025 si è sempre raccomandato prudenza sull’investimento in Stellantis, sottolineando come vi siano titoli del settore meglio posizionati. Dal punto di vista della valutazione, Stellantis appare comunque interessante: multipli P/E a 3,7x, P/B al 54,5% rispetto alla media triennale, e P/S al 62,8%. Il fair value stimato è di €11,14, che implica un potenziale rialzo del 29,3%. Il dividend yield si attesta al 13,4% (payout 85%), tra i più elevati del comparto.
Criticità e Debolezze
Nonostante questi punti di forza, non tutto è positivo. Gli utili per azione (EPS) sono in calo del -141,5% nel secondo trimestre, i ricavi diminuiscono del -17,2% nel 2024 e la crescita prevista resta negativa (-3,3% nel 2025). Moody’s ha recentemente rivisto al ribasso l’outlook della società, portandolo a “negativo” e citando un free cash flow fortemente negativo (€-9,2 miliardi nel 2024 e €-6,3 miliardi nel primo semestre 2025), oltre a margini operativi sottozero.
Tra i punti deboli si evidenzia una crescita prevista dell’utile netto per azione ancora insoddisfacente e margini relativamente ridotti rispetto al fatturato, al netto di stanziamenti e ammortamenti. La società mostra livelli di redditività insufficienti, e nell’ultimo anno il trend delle revisioni sul fatturato è stato chiaramente negativo, con analisti che hanno regolarmente rivisto al ribasso le stime di vendita e di guadagno. La maggior parte degli analisti esprime oggi una visione ampiamente negativa su Stellantis, con prezzi obiettivo che differiscono sensibilmente tra loro, segno di giudizi divergenti e di una certa difficoltà nel valutare la società.
Considerazioni Finali e Prospettive Future
In conclusione, la situazione attuale presenta maggiori criticità rispetto agli aspetti favorevoli. È consigliabile valutare un eventuale acquisto dopo la pubblicazione di una trimestrale positiva e segnali incoraggianti dal nuovo piano industriale. L’azione Stellantis figura nei portafogli di quattro hedge fund monitorati da tempo, che hanno ottenuto risultati positivi in passato.
Tensioni geopolitiche e oro ai massimiMERCATI IN BILICO
Ritorna a salire la tensione sui mercati dopo le notizie, giunte ieri sera, relative al ritardo nella consegna dei corpi degli ostaggi israeliani deceduti a Gaza da parte di Hamas. Il presidente Trump ha insistito sul rispetto dell’accordo, minacciando il ritorno delle azioni militari da parte di Israele.
Le borse, dopo un avvio positivo, hanno ripiegato chiudendo intorno alla parità. Gli operatori restano in attesa dei risultati delle trimestrali. Bank of America è salita del 4,5% dopo aver riportato utili in aumento, mentre Morgan Stanley ha guadagnato oltre il 6%, toccando un massimo storico di 164 dollari, grazie a risultati superiori alle attese.
Nvidia ha registrato un +1,6% dopo che HSBC ha alzato il rating da Hold a Buy. Al contrario, Abbott Laboratories ha perso il 2,2% a causa di un calo dei ricavi.
Nel frattempo, i timori per un’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si sono attenuati. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha proposto una sospensione prolungata dei dazi statunitensi sui prodotti cinesi, in cambio del rinvio da parte di Pechino delle restrizioni sulle esportazioni di terre rare.
I commenti rilasciati martedì dal presidente della Fed, Jerome Powell, hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi a ottobre e suggerito una possibile pausa nel deflusso del bilancio della banca centrale.
VALUTE
Il dollaro resta debole, pur senza rompere i supporti chiave contro le principali valute concorrenti. L’EUR/USD è in rialzo ma ancora sotto quota 1,1680, livello da superare per confermare un trend rialzista. Il Cable si avvicina a 1,3440–1,3450, mentre il USD/JPY ha mantenuto il supporto chiave in area 150,30–150,50.
Le valute oceaniche restano molto deboli, penalizzate dalle tensioni commerciali tra USA e Cina. Il USD/CAD rimane sotto quota 1,4150, resistenza chiave di medio termine.
Nel breve termine, la debolezza del dollaro resta una priorità per l’economia statunitense, con il biglietto verde che si muove in direzione opposta rispetto all’oro. Intanto, Scott Bessent ha dichiarato che lo shutdown costa agli Stati Uniti circa 15 miliardi di dollari a settimana.
AUSTRALIA: SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Australia è salito al 4,5% a settembre 2025, superando sia il dato rivisto al rialzo di agosto sia le previsioni del 4,3%. Si tratta del livello più alto da novembre 2021, con un aumento di 33.900 unità, per un totale di 684.000 disoccupati.
Nel frattempo, l’occupazione è aumentata di 14.900 unità, raggiungendo un nuovo massimo di 14,64 milioni. L’occupazione a tempo pieno è cresciuta di 8.700 unità, arrivando a 10,08 milioni, mentre quella a tempo parziale è aumentata di 6.300 unità, toccando quota 4,56 milioni.
Il tasso di partecipazione è salito al 67,0%, superando le attese del mercato (66,8%). Il tasso di sottoccupazione è aumentato al 5,9%, rispetto al 5,7% di agosto. Il cambio AUD/USD è in leggero calo a 0,6500.
DATI USA
L’indice manifatturiero dello Stato di New York è salito di 19,4 punti, attestandosi a 10,7 nell’ottobre 2025. Si tratta della terza lettura positiva negli ultimi quattro mesi, superando le aspettative del mercato, fissate a -1,0.
Il dato evidenzia una modesta crescita dell’attività manifatturiera. Le aziende sono diventate più ottimiste sulle prospettive a breve termine, con quasi la metà che prevede un miglioramento delle condizioni nei prossimi mesi.
GOLD: 5.000 È POSSIBILE?
Ancora un massimo impressionante per l’oro, che ha toccato quota 2.442 dollari l’oncia durante la seduta asiatica, prima di correggere di circa 10 dollari. Alcune grandi banche d’investimento prevedono ora che i prezzi possano salire fino a 5.000 dollari l’oncia.
Considerando che l’oro cresce di 70–80 dollari al giorno, il traguardo non sembra così lontano, né per dimensione né per tempistiche. La domanda di beni rifugio e le aspettative di una politica monetaria più accomodante negli Stati Uniti continuano a sostenere i prezzi.
Le recenti dichiarazioni di Jerome Powell, che ha evidenziato segnali di indebolimento del mercato del lavoro, hanno spinto gli investitori a scontare quasi completamente un taglio dei tassi di 25 punti base alla riunione di questo mese, con un altro probabile a dicembre.
Le prospettive hanno pesato sul dollaro, rendendo l’oro ancora più attraente per gli acquirenti stranieri. Sul fronte commerciale, mercoledì i funzionari statunitensi hanno denunciato le restrizioni più severe imposte dalla Cina sulle esportazioni di terre rare, avvertendo che rappresentano un rischio per le catene di approvvigionamento globali.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che Washington potrebbe imporre limiti alle esportazioni o dazi sulle importazioni di petrolio russo dalla Cina, se coordinati con i partner europei.
Nel frattempo, il congelamento delle attività amministrative negli Stati Uniti continua a rappresentare un rischio per l’economia e ad aumentare il nervosismo sui mercati.
Saverio Berlinzani
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UNICREDIT, oggi potrebbe essere ancora deboleDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Dal top di agosto, mentre l'indice generale lateralizza il titolo mantiene un trend discendente
Tuttavia, i deboli volumi che stanno accompagnando il movimento dovrebbero smorzare le preoccupazioni dei rialzisti
Il primo supporto che conta è ancora un tantino lontano per cui non ci si dovrebbe preoccupare
Tuttavia, in questo momento le scaramucce sono con supporto a 61,5 che per adesso ha respinto il precedente impulso ribassista
Confidando in Dow che ci ricorda che un trend dura finché non finisce, questo trend di brevissimo potrebbe anche continuare visto la shooting Star con cui il mercato hanno chiuso ieri
#033: Opportunità di Investimento LONG su AUD/CAD
Il cambio tra Dollaro Australiano e Dollaro Canadese sta consolidando da diverse sessioni, disegnando una base pulita proprio sopra un’area di domanda chiave. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Non è solo il supporto in sé ad essere interessante, ma soprattutto il modo in cui il prezzo ha reagito ogni volta che l’ha testato: forti rigetti, volumi in aumento e chiari segnali di assorbimento da parte di operatori istituzionali.
Sui timeframe superiori, la pressione ribassista mostra segni di esaurimento. Le ultime candele presentano ombre inferiori pronunciate, segno che i compratori stanno tornando attivi mentre la spinta dei venditori rallenta. Il prezzo continua a muoversi all’interno di un canale discendente, ma la struttura sta iniziando a mostrare i primi segnali di possibile inversione.
Anche i volumi raccontano la stessa storia: ogni test della zona bassa è stato accompagnato da un incremento dell’attività, tipico di una fase di accumulazione. Le medie mobili principali si stanno appiattendo, confermando una perdita di forza del trend precedente.
Dal punto di vista macro, il Dollaro Australiano beneficia ancora della stabilità del mercato delle materie prime e di una politica monetaria relativamente neutra, mentre il Dollaro Canadese risente del recente indebolimento del petrolio. Questa divergenza intermarket spesso anticipa un movimento correttivo o impulsivo a favore di AUD.
In sintesi, il contesto tecnico e fondamentale suggerisce una possibile ripresa del momentum rialzista. Sarà però cruciale attendere una chiusura decisa sopra la zona di resistenza di breve per confermare l’ingresso della spinta direzionale.
STELLANTIS, nel breve potrebbe continuare a salireDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il titolo, in un quadro di evidente lunga debolezza, si sta producendo in un movimento laterale che sembra essere di accumulazione
Con i volumi che in modo interessante tendono a decrescere nelle onde ribassiste e ad espandersi all'interno del movimento rialzista
Tuttavia, sempre qualcosa di già visto. Un movimento simile lo abbiamo già osservato nel corso di quest'anno
Siccome però un movimento ribassista di tale decisione è durata nel lungo periodo prima o poi deve interrompersi, ogni occasione che possa indicarci questa possibilità merita attenzione. Fosse anche soltanto un rimbalzo più deciso.
Un possibile pattern di 1 2 3 low di Joe Ross potrebbe contribuire a perpetuare in questo breve termine il movimento rialzista verso resistenze più importanti
(ITA) #BAMI #BancoBPM - Weekly. RISCHIO SELL-OFF IN AGGUATO ?!?Banche italiane che vengono da periodo di grandi rialzi. Situazione macro sempre stata abbastanza favorevole per loro. Anche se nel breve si scorgono alcuni segnali di frenata.
L'ipercomprato inizia a farsi sentire e in aiuto potrebbe arrivare anche qualche news dal governo. Si sta decidendo infatti in questi giorni un possibile contributo da parte delle banche per la manovra di bilancio. Questo insieme di cose potrebbe portare a uno storno (salutare).
Dal punto di vista TECNICO BancoBPM potrebbe aver spazio di discesa almeno verso ► Area 10,00 € poi successivamente se il quadro peggiorerà non è da escludere anche un giro verso Area 8,00 ma serviranno prima ulteriori conferme.
Continueranno aggiornamenti nei nostri spazi dedicati.
STAY TUNED 😉
Il Vostro
BuddySav
Dal 2025, i prezzi dell'oro sono aumentati di oltre il 50%.Dal 2025, i prezzi dell'oro sono aumentati di oltre il 50%.
La crisi del blocco del governo statunitense, i conflitti geopolitici (come quelli in Medio Oriente e tra Russia e Ucraina) e le tensioni commerciali hanno continuato a stimolare la domanda di oro come bene rifugio.
Credo che la ragione più profonda risieda nelle crescenti preoccupazioni del mercato circa l'affidabilità creditizia del dollaro statunitense e nella transizione in corso del sistema monetario globale dall'egemonia del dollaro a un sistema multipolare.
Analisi tecnica:
Resistenza a breve termine: $4230-4235. Una rottura al di sopra di questo livello potrebbe accelerare il rialzo, con target superiori a $4300.
$4250-4260: Un'area di resistenza più forte, che alcuni analisti ritengono potrebbe innescare un pullback.
Supporto principale: Intorno a $4200, che è stato testato ripetutamente nei recenti pullback e potrebbe fungere da linea difensiva in un mercato forte.
Supporto chiave: $4180-4160, un livello di supporto cruciale. Una rottura al di sotto di questo livello potrebbe segnalare l'inizio di una correzione più profonda.
Sulla base dell'analisi di cui sopra, evitate di inseguire ciecamente i massimi e attendete pazientemente le opportunità.
1: Gli investitori aggressivi dovrebbero aprire posizioni long sui pullback. Se i prezzi dell'oro scendono nell'area 4200-4190 e si stabilizzano, considerate una posizione long leggera.
Il primo obiettivo è 4230-4235, con una potenziale rottura di 4250-4260.
Si consiglia uno stop-loss sotto 4180.
2: Per i trader prudenti, acquistare a livelli chiave.
Se i prezzi dell'oro scendono ulteriormente e raggiungono il livello di supporto principale di 4180-4160 e mostrano segni di stabilizzazione (come un pattern di inversione a candela a breve termine), questa potrebbe rappresentare un'opportunità long più sicura.
Impostate uno stop-loss sotto 4150.
Siate cauti quando tentate di aprire posizioni short, poiché questa strategia è rischiosa e adatta solo a trader esperti.
Considera una posizione corta leggera se i prezzi dell'oro raggiungono per primi la forte zona di resistenza di 4250-4260 e mostrano segni di debolezza (come una lunga ombra superiore).
Si consiglia uno stop-loss serrato, ad esempio sopra 4265.
L'obiettivo è semplice: trarre profitto da un pullback a 4200.
Concentrati sugli eventi fondamentali: oggi dobbiamo monitorare i dati economici statunitensi rilevanti.
Dati macro in ritardo per shutdown USAIl recente shutdown del governo degli Stati Uniti ha innescato un effetto domino sulla pubblicazione dei principali indicatori macroeconomici.
A causa della chiusura temporanea di diverse agenzie federali, tra cui il Bureau of Labor Statistics (BLS) e il Bureau of Economic Analysis (BEA), una serie di statistiche cruciali sono state ritardate, rendendo più difficile la valutazione in tempo reale della situazione economica americana.
Un calendario economico fortemente disturbato
Dall’inizio di ottobre, diverse pubblicazioni importanti sono state rinviate. Il rapporto sull’occupazione NFP del 3 ottobre è stato il primo a essere colpito, ottobre e dagli indicatori di inflazione CPI e PPI del 15 e 16 ottobre.
Questi rinvii successivi hanno disorientato i mercati finanziari, privati di punti di riferimento statistici fondamentali per anticipare le decisioni della Federal Reserve (Fed). La visibilità su inflazione, occupazione e consumi si è così ridotta in modo significativo, alimentando la volatilità dei mercati azionari statunitensi.
La Fed nel buio
Il rinvio del calendario complica il lavoro della Fed, la cui prossima decisione di politica monetaria è prevista per il 29 ottobre, seguita dalla pubblicazione dell’inflazione PCE il 31 ottobre.
Senza dati aggiornati, i membri del FOMC dovranno basarsi su informazioni parziali o obsolete per decidere la direzione dei tassi d’interesse. Questa mancanza di dati affidabili potrebbe spingere l’istituzione ad adottare un atteggiamento più prudente, rinviando eventuali revisioni importanti della politica monetaria.
Effetti a cascata nei mesi successivi, a meno che lo shutdown termini in ottobre
Il rapporto NFP del 7 novembre e le udienze della Corte Suprema sui dazi doganali, previste nella stessa settimana, potrebbero anch’essi subire ritardi se lo shutdown dovesse prolungarsi. Allo stesso modo, le statistiche di inflazione di novembre (CPI, PPI e PCE) potrebbero subire ulteriori rinvii, compromettendo la qualità delle previsioni economiche di fine anno.
Infine, le pubblicazioni di dicembre — in particolare il rapporto NFP del 5 dicembre e la decisione della Fed del 10 dicembre — potrebbero segnare un ritorno alla normalità, a condizione che le agenzie interessate riescano a recuperare i ritardi accumulati.
In sintesi, più rapidamente termina questo shutdown, più velocemente si normalizzerà la pubblicazione dei dati macroeconomici.
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L’oro brilla ancora: la forza dei compratori non si fermaQuesta mattina l’oro continua a catturare l’attenzione degli investitori, raggiungendo circa 4.230 dollari all’inizio della sessione, con un rialzo di oltre 25 dollari. Il metallo prezioso si avvicina a un nuovo massimo storico, sostenuto dalle aspettative di un taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e dalle crescenti tensioni commerciali, che spingono molti a rifugiarsi negli asset più sicuri.
Dal punto di vista tecnico, la coppia XAU/USD si trova in una zona di ipercomprato, ma non mostra ancora segnali di debolezza. Gli indicatori tecnici rimangono orientati al rialzo, in linea con la tendenza dominante. Inoltre, il prezzo attuale è ben al di sopra di tutte le medie mobili ascendenti, segno che, nonostante il mercato sembri “tirato”, la forza dei compratori resta chiaramente protagonista.
L'oro mantiene un ritmo stabile: obiettivo 4.250+Analisi tecnica
L'oro (XAUUSD) sulla borsa OANDA mantiene ancora il suo slancio al rialzo in un canale di prezzo stabile in aumento, con correzioni superficiali che dimostrano un potere d'acquisto sostenibile.
Il prezzo è appena rimbalzato dalla zona di supporto 4.080 – 4.100, dove confluiscono il bordo inferiore del canale ascendente e la zona FVG.
Dopo aver rotto la linea di resistenza diagonale l'11 ottobre, l'oro tende ad accumularsi nella zona di domanda prima di creare un'ulteriore ondata al rialzo.
Macro della giornata
L'indice USD (DXY) si sta indebolendo intorno a 107,0 dopo la dichiarazione accomodante della Fed. I rendimenti obbligazionari statunitensi sono diminuiti leggermente, aumentando la domanda di detenere oro. Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e i rischi globali hanno causato il ritorno del denaro rifugio allo XAU.
💬 Scenari potenziali
Il prezzo si è accumulato intorno all'intervallo 4.100 - 4.130 per poi rimbalzare in direzione del canale ascendente.
Obiettivo a breve termine: 4.250 – 4.300
L'oro è nella "fase di riaccumulo prima dell'onda ascendente", la struttura tecnica e macro supportano entrambe il continuo trend rialzista. Ti auguro buona fortuna nel trading!






















