Moderna (MRNA): in acque turbolenteModerna offre un'opportunità speculativa per investitori tolleranti al rischio, grazie a debito basso e pipeline mRNA (es. vaccini RSV), ma i cali di utili e volumi richiedono pazienza. Monitorate i Q3 earnings per conferme.
Rischi di Risarcimenti per Effetti dei Vaccini Covid
Moderna affronta potenziali esposizioni legate a effetti collaterali dei suoi vaccini Covid-19, gestiti principalmente dal National Vaccine Injury Compensation Program (VICP), un sistema no-fault federale che compensa le vittime senza cause giudiziarie. Nel 2025, non emergono cause collettive dirompenti contro l'azienda, ma un report recente ha collegato i vaccini a rischi cardiaci, causando un calo del 7% del titolo. Le compensazioni rimangono rare (approvazioni sotto il 20% per Covid), ma potrebbero pesare sui costi operativi in caso di aumento delle petizioni, stimato in centinaia di milioni.
Applicando il metodo Wyckoff, MRNA appare in una fase di "re-accumulazione" dopo il markup pandemico del 2021. Il canale discendente medio-termine (sotto le medie mobili a 50 e 200 giorni, rispettivamente 27,76$ e 31,20$) suggerisce una distribuzione da parte di "smart money", con potenziali inversioni se i volumi salgono oltre i 15 milioni durante rimbalzi. Analisti notano un downtrend persistente dal 2024, con rischi di ulteriore markup solo sopra i 30$.
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Idee della comunità
BITCOIN. Nuovo rialzo in arrivo SE...#BTC CME FUTURES Dal minimo più recente la salita ha violato swing importanti (quello di un T indice). Non abbiamo ancora la condizione tempo, ma vale la pena considerare questo scenario.
📉 Inverso, il massimo con freccia ha sia tempo che swing per essere un T-1i vincolato al ribasso. Questo rafforzerebbe l’ipotesi che dal minimo più recente sia partito un nuovo T indice.
🔑 Una zona di forte resistenza si trova tra 114.765 e 115.250.
Se #BTC raggiunge quell’area e viene respinto nettamente, significherà che lì si è chiuso il T-1i con un quattro tempi.
Se invece il rifiuto sarà leggero, ci sono buone probabilità che siamo in presenza di un T-1i vincolato al ribasso, e di conseguenza il nuovo T-3i tornerà a vincolarsi al ribasso.
📌 𝘓'𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘩𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘦 𝘥𝘪𝘥𝘢𝘵𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘕𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘭𝘦𝘤𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘪 𝘮𝘦𝘳𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪.
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XAUUSD: analisi di mercato e strategia per il 24 settembreAnalisi tecnica dell'oro
Resistenza giornaliera a 3800, supporto a 3632
Resistenza a quattro ore a 3800, supporto a 3716
Resistenza a un'ora a 3780, supporto a 3750
Da un punto di vista tecnico, l'oro spot è sceso intraday nella giornata di negoziazione precedente e ha iniziato a fluttuare e consolidarsi per creare slancio rialzista, che potrebbe fornire supporto per una ripresa del trend rialzista. Nel frattempo, i prezzi stanno tentando di uscire dalle condizioni di chiaro ipercomprato indicate dall'RSI. Il trend rialzista sembra aver perso slancio in prossimità del livello di resistenza chiave di $ 3780. Ieri, il prezzo è salito a circa $ 3790 prima di scendere bruscamente, il che, insieme alla divergenza ribassista sull'RSI, conferma l'esaurimento del trend rialzista. Il grafico a quattro ore mostra segni di affaticamento rialzista e potrebbe essere imminente una brusca correzione. Il mercato di New York si sta concentrando sulla pressione al rialzo del range di prezzo 3780-3800, mentre il supporto al ribasso del range 3736-3712 è in fase di valutazione. La linea di demarcazione tra rialzisti e ribassisti a breve termine si trova intorno a 3750. Il mio consiglio personale: per il trading intraday, vendere sui rally.
VENDI: Vicino a 3780
ACQUISTA: Vicino a 3740
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede l’S&P500 con supporti in area 6708 e resistenza in area 6726. Rottura rialzista sopra area 6731 con venditori in zona 6756. Qualora venisse superato il livello 6773, il mercato si imposterebbe al rialzo. Gamma negatività sotto area 6700 con rimbalzi in zona 6666.
Unipol un titolo value per investitori di medio-lungo periodoUnipol Assicurazioni S.p.A. (ex Unipol Gruppo S.p.A., ticker UNI.MI), leader nel settore assicurativo italiano, continua a attirare l'attenzione degli investitori grazie a una solida posizione di mercato e a performance finanziarie stabili.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
Analisi Volumi
I volumi di scambio di Unipol mostrano una media giornaliera stabile intorno al milione di azioni, con picchi recenti di 1,286 milioni di titoli in una singola sessione. Nel settembre 2025, i volumi hanno registrato un lieve aumento durante i rimbalzi sui supporti a 16,50 euro, indicando un interesse crescente da parte degli investitori istituzionali. Questo trend suggerisce una pressione d'acquisto sottostante, anche se l'RSI a 14 giorni (40,6) segnala una condizione di ipervenduto, con volatilità moderata (ATR 0,09).
Analisi con Metodo di Wyckoff
Applicando il metodo Wyckoff, che identifica fasi di accumulazione, markup, distribuzione e markdown attraverso volume e prezzo, Unipol appare in una fase di accumulazione preliminare. I recenti supporti testati con volumi in espansione su candele rialziste indicano l'intervento di "smart money" per assorbire l'offerta debole, senza segni evidenti di distribuzione. Il pattern attuale, con un range stretto e volumi decrescenti nei cali, suggerisce un potenziale markup verso i 19 euro se i volumi confermeranno la rottura della resistenza a 18 euro. Questa interpretazione si allinea con i principi wyckoffiani di analisi volume-prezzo, sebbene manchino analisi settoriali specifiche per il titolo.
Fondamentali di Bilancio
Il bilancio di Unipol riflette una struttura solida, con ricavi TTM a 15,42 miliardi di euro e un margine operativo del 18,16%. Il ROI (inteso come ROE TTM) si attesta al 15,49%, un valore competitivo per il settore assicurativo, mentre il P/E TTM è pari a 11,09, indicando una valutazione attraente rispetto alla crescita attesa. Il free cash flow TTM ammonta a 2,54 miliardi di euro, supportando investimenti e dividendi generosi (yield 4,76%). Riguardo al debito, il rapporto debito/patrimonio netto è 0,58 (46,53%), con un'esposizione a breve termine gestibile grazie a un cash position di 1,45 miliardi di euro. Non emergono criticità sul debito a 1 anno, con un EV/FCF basso a 5,43.
L'andamento degli utili negli ultimi 5 anni mostra una traiettoria positiva : da 525 milioni di euro nel 2021 (post-impatto COVID) a 1.101 milioni nel 2022, 1.074 milioni nel 2023 e 1.163 milioni nel 2024. Il TTM 2025 conferma 1,13 miliardi, con un CAGR del 22% circa, trainato dalla ripresa del ramo danni e vita.
Confronto con Competitor
Rispetto ai rivali, Unipol si posiziona bene. Il P/E di 11,09 è in linea con Generali (circa 10-12) ma inferiore ad Allianz (14-15), offrendo un miglior valore per crescita. L'ROE del 15,49% è simile a quello di Generali (15-16%) e superiore a Mediobanca (12-13%), mentre il FCF di 2,54 miliardi è robusto ma inferiore ai 4-5 miliardi di Generali. Il D/E basso (0,58) contrasta con l'endemica leva finanziaria di Mediobanca (1,2), rendendo Unipol più resiliente in un contesto di tassi alti. Nel complesso, Unipol eccelle in efficienza operativa, con un rendimento dividendi superiore alla media del settore.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
🚆 Treno in transito al binario 5, allontanarsi dalla linea gialla.
Gold continua a spingere senza concedere veri ritracci.
L’unica possibilità è cercarli su timeframe più bassi, sempre con cautela e un buon money management.
Stop Larghi e conferme solide restano fondamentali.
Siamo molto vicini al numero psicologico in area 800.
Da qui potremmo vedere prese di profitto, quindi eviterei ingressi così alti senza zone tecniche chiare.
L’unica area interessante resta quella intorno all’apertura e chiusura delle candele daily di martedì e mercoledì.
Per ora resto off su Gold e mi sposto sul Forex, come da outlook.
L’oro resta vicino ai massimi storici, sostenuto da aspettative di politica monetaria più morbida, tensioni geopolitiche e forte domanda rifugio.
🔴 Ci vediamo in live dopo.
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📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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-BE PATIENCE
Powell frena i mercati: calano NVIDIA, Oracle e IntelPowell frena Wall Street: calano NVIDIA, Oracle e Intel dopo tre giorni di record
Il crollo del settore tecnologico interrompe la serie di tre giorni di massimi storici
Dopo tre sedute consecutive di rialzi record in quello che è solitamente il mese peggiore per i mercati azionari, ieri i principali indici hanno finalmente fatto un passo indietro.
Il Nasdaq ha perso lo 0,95% (circa 215 punti) chiudendo a 22.573,47, l’S&P 500 è arretrato dello 0,55% a 6.656,92, mentre il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,19% (circa 88 punti) attestandosi a 46.292,78.
Sebbene le azioni abbiano ceduto terreno, è ancora prematuro sostenere che gli orsi abbiano ripreso il controllo. A conferma della solidità del mercato, basti pensare che ieri è stata la prima volta dalla prima metà di agosto che il Nasdaq 100 ha registrato un ribasso superiore al mezzo punto percentuale.
Tutti i titoli dei “Magnifici 7” hanno chiuso in calo, guidati da NVIDIA (NVDA), che ha perso il 2,8% dopo il balzo di quasi il 4% del giorno precedente. Quest’ultimo era stato alimentato dalla notizia che il leader dell’intelligenza artificiale investirà 100 miliardi di dollari in OpenAI per costruire data center basati sui propri chip.
Questa notizia si aggiunge a una serie di sviluppi che testimoniano la crescente domanda di intelligenza artificiale: l’investimento di 5 miliardi di dollari in Intel (INTC) annunciato la scorsa settimana e le prospettive incoraggianti di Oracle (ORCL) rese note a inizio mese.
Non è la prima volta che assistiamo a dinamiche simili: il mercato si entusiasma per la domanda crescente di IA dopo notizie positive, in genere riguardanti NVIDIA, per poi interrogarsi, poco dopo, sulla sostenibilità di investimenti tanto ingenti. Di solito, questa fase di riflessione si rivela effimera e rappresenta un’ulteriore occasione per entrare nel settore.
Gli investitori hanno mostrato cautela anche a seguito delle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, all’evento della Greater Providence Chamber of Commerce nel Rhode Island. Powell ha ribadito che il taglio di un quarto di punto della scorsa settimana potrebbe non rappresentare l’inizio di un ciclo espansivo e che “non esiste un percorso di politica monetaria privo di rischi”.
I suoi commenti, volutamente prudenti, hanno fornito al mercato un pretesto per una pausa dopo tre giornate consecutive di record storici.
Mentre i rialzisti restano al comando, emergono nel breve periodo alcune possibili crepe sotto la superficie. Pur senza prospettare scenari ribassisti, sembra prudente attendere un arretramento più consistente per rientrare con decisione sul mercato.
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I tori perdono slancio
Per gran parte della giornata i listini si sono mantenuti deboli: il livello dei 6700 punti non è stato superato e le vendite hanno preso il sopravvento. L’S&P 500 ha toccato un massimo intraday di 6699,52 all’apertura, per poi imboccare una traiettoria discendente.
Alla chiusura, l’S&P 500 ha ceduto lo 0,55% e il Nasdaq lo 0,73%.
Si tratta di una fisiologica pausa piuttosto che di una vera e propria svendita, anche perché molti titoli legati all’intelligenza artificiale e al settore quantistico hanno continuato a mettere a segno progressi.
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Una giornata rossa
I mercati hanno accusato il colpo soprattutto dopo che Powell ha invitato alla cautela su ulteriori tagli dei tassi, avvertendo che le valutazioni azionarie risultano, secondo numerosi parametri, “piuttosto elevate”.
Nella sessione di domande e risposte, il presidente della Fed ha inoltre sottolineato l’indebolimento del mercato del lavoro durante l’estate, con un calo delle assunzioni. Ha chiarito che la Fed monitora con attenzione i dati su crescita e inflazione in vista della prossima riunione, minimizzando al contempo l’idea che l’intelligenza artificiale sia la principale causa della frenata occupazionale: secondo gli studi disponibili, vi incidono altri fattori e diverse imprese hanno sospeso temporaneamente le assunzioni in attesa di maggiore chiarezza.
Gli operatori hanno letto le sue parole come un segnale di pazienza, reagendo con prese di profitto che hanno interrotto la breve serie di record consecutivi sostenuti dall’ottimismo per l’IA e per un possibile allentamento della politica monetaria.
In mancanza di nuovi catalizzatori, i prossimi giorni potrebbero segnare un leggero arretramento. L’attenzione si sposta ora sul dato PCE sull’inflazione, atteso per venerdì, per valutare se la rigidità dei prezzi stia effettivamente diminuendo.
Infine, i commenti della Casa Bianca sulle regole di ingaggio della NATO e sui rapporti con la Russia hanno aggiunto un ulteriore elemento di incertezza geopolitica, accentuando l’avversione al rischio e alimentando le speculazioni sul futuro dell’inflazione, dell’occupazione e sul ruolo dell’oro, protagonista di movimenti estremamente volatili negli ultimi due mesi.
Marco Bernasconi Trading
XAU/USD – Desk Analysis (M15 → estensione H1/H4)📌 Desk view: bias intraday resta neutro-rialzista sopra 3.759/3.741. Sopra 3.785 il mercato può accelerare verso 3.791–3.807-3.812-3.818-3.824 target finale
Contesto attuale
Prezzo in area 3.774–3.778
Struttura a triangolo discendente → pressione laterale ma ancora sopra il livello di difesa 0,618 Fibo (3.741–3.742).
Liquidity grab vista in area 3.759, difesa dai compratori.
Livelli chiave
Supporti:
3.759 → primo livello intraday di validazione.
3.741–3.742 → cluster Fibonacci + sellside liquidity → supporto forte.
3.712 → ultimo baluardo difensivo (invalidazione long).
Resistenze:
3.778–3.785 → short-term supply zone.
3.791 → 1.618 estensione fibo → target immediato rialzista.
3.807–3.812 → area critica di resistenza (proiezione 2.0).
3.836–3.854 → proiezione finale (2.618 estensione).
Struttura tecnica
Bullish case (55–60%)
Se il prezzo mantiene sopra 3.759/3.741 e rompe i 3.785 → accelerazione verso 3.791.
Break & hold sopra 3.791 → spazio aperto fino a 3.807 e 3.812.
Bearish case (25–30%)
Close sotto 3.741 attiverebbe liquidità ribassista → rischio discesa fino a 3.712.
Invalidazione ulteriore con target a 3.690.
Range / consolidamento (15–20%)
Se restiamo tra 3.759–3.785 in attesa di Wall Street, probabile laterale con fasi di compressione.
Wall Street rallenta, dubbi su AI e Fed cautaLA BOLLA EQUITY SI SGONFIERÀ?
Wall Street ha ceduto terreno nella seduta di ieri, arretrando dopo un rally da record. Il contesto è stato segnato da dichiarazioni contrastanti di diversi funzionari della Fed e da crescenti dubbi sulla sostenibilità del settore dell’intelligenza artificiale.
L’S&P 500 ha perso lo 0,55%, il Nasdaq 100 lo 0,95% e il Dow Jones lo 0,19%. Nvidia è scivolata di quasi il 3% dopo l’impennata di lunedì, generata da ipotesi di nuovi investimenti da 100 miliardi di dollari nell’AI. Tuttavia, gli investitori sembrano nutrire dubbi sul piano presentato.
Anche Jerome Powell ha parlato ieri, sottolineando la presenza di eccessi nei prezzi dell’azionario, in uno scenario che appare chiaramente da bolla speculativa.
Oracle e Amazon sono scese rispettivamente del 4,6% e del 3,04%. Al contrario, Kenvue ha guadagnato il 2,8% dopo aver ridotto le perdite causate dalle critiche di Trump al Tylenol. Boeing è salita del 2% grazie a un ordine da 8 miliardi di dollari da parte di Uzbekistan Airways.
Powell ha inoltre ribadito che i prezzi dell’azionario sembrano "piuttosto elevati" e ha ricordato la necessità di bilanciare i rischi di inflazione con la debolezza del mercato del lavoro.
Altri funzionari della Fed hanno espresso cautela: Goolsbee ha messo in guardia contro una possibile riaccensione dell’inflazione, mentre Michelle Bowman ha suggerito che i tagli potrebbero accelerare se aumentassero le perdite di posti di lavoro.
VALUTE
Sul mercato valutario, poco da segnalare. Il dollaro resta tendenzialmente debole, ma i supporti tecnici hanno tenuto dopo alcune sedute di ripresa.
EUR/USD oscilla tra 1,1770 e 1,1820, mentre il Cable si muove tra 1,3450 e 1,3580. USD/JPY resta nel trading range degli ultimi due mesi.
Serve un innesco per violare i supporti o le resistenze di medio termine. Gli operatori attendono le prossime mosse della Fed, che, a giudicare dai commenti dei funzionari, non sembra ancora certa di procedere con ulteriori tagli.
Le valute oceaniche restano deboli, con una chiara decorrelazione rispetto a euro e sterlina. Se EUR/USD e GBP/USD dovessero superare rispettivamente quota 1,2000 e 1,4000, allora AUD e NZD potrebbero finalmente riprendere quota.
PARTITE CORRENTI USA
Il deficit delle partite correnti degli Stati Uniti si è ridotto del 42,9%, attestandosi a 251,3 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2025, rispetto al divario record del trimestre precedente. Il dato è in linea con le attese di mercato.
La riduzione è dovuta principalmente al calo del deficit commerciale, sceso a 270 miliardi di dollari, grazie alla diminuzione delle importazioni e agli anticipi di acquisti per eludere i dazi imposti dall’amministrazione statunitense.
Il surplus dei servizi è leggermente diminuito, passando da 80,3 a 79,6 miliardi di dollari.
OCSE: CALA LA CRESCITA GLOBALE
L’OCSE prevede un rallentamento della crescita economica globale al 3,2% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, rispetto al 3,3% del 2024. Il calo è attribuito all’impatto dei dazi statunitensi su commercio e investimenti.
Le previsioni per il 2025 sono comunque superiori di 0,3 punti rispetto a quelle di giugno, grazie alla resilienza mostrata nella prima metà dell’anno.
Negli Stati Uniti, la crescita è attesa all’1,8% nel 2025 e all’1,5% nel 2026, influenzata dai dazi, dalla moderazione dell’immigrazione netta e dalla riduzione della forza lavoro federale.
La Cina dovrebbe crescere del 4,9% nel 2025 e del 4,4% nel 2026, penalizzata dai dazi e dal calo del sostegno fiscale.
L’area euro è attesa in crescita dell’1,2% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026, in un contesto di tensioni commerciali e incertezza geopolitica.
Il Regno Unito dovrebbe crescere dell’1,4% e dell’1,0%, mentre il Giappone dell’1,1% e dello 0,5% nello stesso periodo.
L’inflazione globale è prevista in calo al 3,4% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, anche se potrebbero riemergere pressioni inflazionistiche.
PMI USA
L’indice PMI composito statunitense di S&P Global è sceso a 53,6 a settembre 2025, rispetto a 54,6 di agosto, al di sotto delle attese di mercato.
Il dato conferma un secondo mese consecutivo di crescita moderata, ma rappresenta comunque la più forte espansione trimestrale dalla fine del 2024.
L’attività del settore dei servizi ha rallentato al ritmo più basso da giugno, mentre la crescita della produzione manifatturiera ha rallentato rispetto al massimo di 39 mesi registrato ad agosto.
I costi di input sono balzati al livello più alto da maggio, trainati dai dazi, segnando il secondo aumento più rapido in oltre due anni e mezzo. Tuttavia, l’aumento dei costi di produzione è stato il più lento registrato, mentre la fiducia delle imprese è salita al massimo degli ultimi quattro mesi.
Nel complesso, i dati mostrano una certa resilienza dell’economia statunitense.
PMI EUROZONA
L’indice PMI composito dell’Eurozona è salito a 51,2 a settembre 2025, rispetto a 51 di agosto, in linea con le attese di mercato (51,1).
Si tratta del ritmo di espansione più rapido del settore privato degli ultimi 16 mesi.
La crescita è stata trainata dal settore dei servizi, salito a 51,4 (da 50,5), il valore più alto da inizio anno. Questo ha compensato la contrazione del settore manifatturiero, sceso a 49,5 (da 50,7).
I nuovi ordini sono rimasti stabili, con un aumento nei servizi che ha bilanciato il calo degli ordini alle fabbriche. Gli ordini all’esportazione hanno continuato a diminuire.
La domanda costante ha spinto le aziende a mantenere il personale, interrompendo una serie di sei mesi di crescita dell’occupazione. Tuttavia, il sentiment delle imprese è sceso al minimo degli ultimi quattro mesi.
Saverio Berlinzani
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Abbandonare troppo presto una strategia di tradingNel vasto universo del trading esistono centinaia di strategie differenti, ognuna con caratteristiche, punti di forza e limiti specifici. Mentre alcune strategie risultano perdenti nel lungo termine, altre offrono rendimenti modesti e poche sono invece davvero profittevoli. Individuare quella giusta, che si adatti alla propria personalità, agli obiettivi finanziari e al livello di rischio accettabile, rappresenta una sfida enorme soprattutto per i trader alle prime armi.
Valutare una strategia in tempi troppo brevi
Uno degli errori più frequenti dei principianti è giudicare una strategia dopo un periodo di prova molto breve, che spesso si riduce a qualche giorno o una settimana. Questo approccio è pericoloso perché la validità e l’efficacia di un sistema di trading vanno misurate su orizzonti temporali molto più ampi, con test su differenti strumenti finanziari e mediante l’utilizzo di molteplici metriche di valutazione. Un backtesting rigoroso deve coprire periodi estesi per includere diverse condizioni di mercato. Fasi rialziste, ribassiste e laterali. Solo dopo aver verificato risultati coerenti nel lungo termine il trader può avere una prima indicazione di affidabilità. Successivamente, è fondamentale testare la strategia su un conto demo per almeno 60 giorni, prima di trasferirla al mercato reale. Questi passaggi evitano conclusioni affrettate basate su periodi troppo limitati o su fortuite combinazioni di risultati.
Il timore dell’errore e la reazione sbagliata alle perdite
Un secondo errore diffuso è abbandonare la strategia non appena si incontrano perdite, spesso anche solo 2-3 trade consecutivi negativi. La ricerca di un metodo “perfetto” che non perda mai provoca frustrazione e porta a cambiare continuamente approccio. In realtà, anche i migliori sistemi di trading prevedono inevitabili perdite e periodi di drawdown, una componente intrinseca del rischio finanziario. La differenza sta nella disciplina del trader. Chi sa accettare la realtà delle perdite, mantenendo fiducia nel sistema e attendendo che la strategia si riprenda, costruisce nel tempo un conto in crescita costante.
L’esempio visivo delle curve di equity
Uno studio comparativo tra un trader inesperto e uno disciplinato evidenzia bene queste dinamiche. Il trader alle prime armi abbandona la strategia ogni volta che subisce una perdita, mutando continuo approccio e rimanendo vittima di una spirale autodistruttiva che porta al prosciugamento del conto. Il trader esperto, al contrario, accetta i momenti di difficoltà e si attiene con costanza al proprio piano, sfruttando la capacità della strategia di riconquistare terreno dopo i momenti negativi. Questo porta a una curva di equity più regolare e in crescita nel lungo periodo.
La disciplina come chiave del successo
La verità è che una strategia “perfetta” non esiste. Le perdite sono inevitabili e fanno parte del gioco. Ciò che distingue il trader vincente è la disciplina, la fiducia nel proprio sistema e la capacità di gestire emotivamente le fasi negative senza abbandonare la strada intrapresa. Solo la pazienza e la perseveranza, unite a una rigorosa metodologia, permettono di sfruttare al meglio una strategia e trasformare il trading in un’attività redditizia e duratura.
Ferrari sopra la Super H4Con un bel colpo di reni, Ferrari in questi giorni ha avuto nuovamente un'ottima reazione dai minimi di 400e su cui viaggia oramai da diversi giorni. Oggi ha bucato anche il Super Trand a 4 ore quindi, se la candela venisse confermata, si aprirebbe la strada per un rialzo almeno fino a 421e. Stiamo a vedere!
Mantle nuovo ATH ma divergenzaMantle è uno dei token che sta registrando il rialzo maggiore da inizio settembre, in controtendenza con il mercato crypto. Il suo bilancio è di +51%, mentre da inizio 2025 segna un +42%.
Ieri ha toccato il suo nuovo ATH a 1,9102 USDT, per poi ritracciare leggermente. Tuttavia, al momento è nuovamente in territorio positivo.
Rispetto all'ATH, va segnalata una grossa divergenza che si sta manifestando sull'indicatore RSI. Come si può vedere nella parte inferiore del grafico, l'RSI è in calo, con una serie di massimi decrescenti dal 12 settembre. Questo può essere un segnale di pericolo per la continuazione del trend, con il primo supporto che passa in area 1,4 USDT.
La Corte Suprema degli Stati Uniti annullerà i dazi doganali?Nel novembre 2025, la Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe emettere una decisione storica: stabilire se il presidente Trump abbia, da solo, il diritto di imporre dazi senza passare per il Congresso. Dietro questo dibattito giuridico si cela una questione cruciale per la politica commerciale statunitense e per l’equilibrio dei poteri.
Il ruolo della Corte Suprema
Come massima autorità giudiziaria del paese, la Corte Suprema ha il potere di convalidare o annullare qualsiasi misura non conforme alla Costituzione. Le sue decisioni sono definitive e vincolanti per tutte le istituzioni. In questo caso, deve valutare se il presidente abbia abusato delle sue prerogative utilizzando l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) per imporre dazi.
Grazie al principio di judicial review, la Corte deve verificare se l’esecutivo rispetta la separazione dei poteri. Da decenni i presidenti invocano l’IEEPA per agire rapidamente, soprattutto in contesti di tensione economica. Questa prassi, tollerata finora, è oggi rimessa in discussione.
Una scelta decisiva – due possibili esiti:
• Se la Corte conferma il potere presidenziale, la Casa Bianca manterrà un’ampia libertà di imporre dazi senza contrappesi immediati.
• Se la Corte limita o annulla questo potere, il Congresso tornerà ad essere l’attore centrale della politica commerciale, rallentando le decisioni ma ristabilendo l’equilibrio istituzionale.
La posta in gioco va oltre il quadro giuridico. Una conferma rafforzerebbe l’esecutivo e potrebbe favorire un approccio più aggressivo nei negoziati internazionali. Al contrario, una restrizione costringerebbe a un ritorno al compromesso legislativo, rendendo più complessa l’attuazione di sanzioni economiche ma offrendo maggiore prevedibilità ai partner commerciali.
Un possibile punto di svolta per la politica monetaria della Fed
Questa decisione potrebbe ridefinire la politica commerciale statunitense per gli anni a venire. Influenzerebbe il modo in cui Washington gestisce le controversie commerciali, conduce le negoziazioni internazionali e bilancia i rapporti di forza tra presidente e Congresso. Avrà inoltre un forte impatto sulla futura traiettoria della politica monetaria della Fed e quindi, più in generale, sui mercati finanziari.
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L'oro raggiunge nuovi massimi, sostenuto da molteplici fattori pL'oro raggiunge nuovi massimi, sostenuto da molteplici fattori positivi.
L'oro spot ha continuato la sua solida performance durante le sessioni di trading asiatiche ed europee di martedì, salendo dello 0,59% a circa 3.769 dollari l'oncia. Lunedì i prezzi dell'oro sono saliti di quasi il 2%, raggiungendo un nuovo massimo storico, trainati principalmente dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed e dall'incertezza geopolitica.
Analisi dei principali fattori positivi:
Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed continuano a crescere.
La Fed ha avviato il suo ciclo di tagli dei tassi la scorsa settimana, abbassando il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base e annunciando altri due tagli nel 2025.
Il mercato sta osservando attentamente i discorsi dei funzionari della Fed questa settimana e i dati PCE principali di venerdì per ulteriori indizi sul percorso della politica monetaria.
Un dollaro più debole fa salire i prezzi dell'oro.
L'indice del dollaro USA è sceso di circa il 10% quest'anno, fornendo un forte supporto all'oro denominato in dollari. Gli afflussi negli ETF sull'oro fisico hanno raggiunto il massimo degli ultimi tre anni, indicando una forte domanda istituzionale.
Diversi istituti sono rialzisti sull'andamento a lungo termine dei prezzi dell'oro, con Goldman Sachs che ribadisce la sua previsione di 4.000 dollari l'oncia entro il 2026.
I rischi geopolitici alimentano l'avversione al rischio.
Le incertezze geopolitiche, come il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, stanno alimentando flussi di beni rifugio nel mercato dell'oro.
Sentiment di mercato:
Dopo che i prezzi dell'oro avranno superato i 3.750 dollari, il prossimo obiettivo tecnico si aggira intorno ai 3.824 dollari. Nel breve termine, dovremmo prestare attenzione alle pressioni per le prese di profitto intorno alla soglia dei 3.800 dollari.
Sebbene l'oro sia diventato uno degli "scambi più affollati", le allocazioni istituzionali medie rimangono basse, il che suggerisce ulteriore spazio per afflussi di capitali.
Prospettive:
A causa degli effetti combinati di una politica monetaria accomodante, di un dollaro statunitense debole, degli acquisti di oro da parte delle banche centrali e dei rischi geopolitici, il trend rialzista dell'oro a medio-lungo termine rimane solido. Gli investitori dovrebbero concentrarsi sull'impatto dei segnali di politica monetaria della Federal Reserve e dei dati sull'inflazione sui trend a breve termine.
Analisi tecnica:
I prezzi dell'oro hanno continuato a consolidarsi su livelli elevati durante la giornata. Restiamo impegnati a seguire il trend ed evitiamo di speculare ciecamente sui cosiddetti short "top". Sebbene la maggior parte delle voci di mercato sia diventata ribassista a causa della resistenza dal limite superiore del grafico orario, riconosciamo chiaramente che una vera inversione di tendenza deve essere guidata da un momentum controtendenza sostenuto e forte, e il mercato attuale non presenta tali segnali. Il prezzo ha rapidamente smesso di scendere vicino a 3740 e ha riconquistato 3750, confermando la stabilità del trend rialzista.
Strategia di trading USA:
Posizione lunga: se il prezzo si stabilizza nell'area 3766-3758, attendere l'opportunità di aprire una posizione lunga con uno stop-loss sotto 3750, puntando a 3770. Un breakout potrebbe portare a ulteriori guadagni nell'area 3790-3800.
Posizione corta: tentare una posizione corta solo quando il prezzo tocca per la prima volta il livello 3800, con uno stop-loss rigoroso a 3805, puntando a circa 3770. Si noti che questa è una posizione corta controtendenza a breve termine, che richiede un ingresso e un'uscita rapidi. È consigliabile realizzare profitti e invertire la posizione lunga.
Logica fondamentale della gestione del rischio:
Nell'attuale fase di mercato forte, un pullback di 10-20 punti è un punto di ingresso ideale per una posizione lunga. Evitare di perseguire eccessivamente un ritracciamento profondo.
Solo se il prezzo scende effettivamente al di sotto del livello di supporto 3740 possiamo considerare un cambio di strategia a breve termine. Fino ad allora, mantenete una strategia di acquisto a basso costo sui pullback.
I trend sono sovrani. È meglio perdere opportunità di shorting in controtendenza piuttosto che prendere l'iniziativa per seguire il trend! La pubblicazione di dati come il PMI di stasera potrebbe innescare volatilità, quindi assicuratevi di controllare attentamente le vostre posizioni e di mantenere la flessibilità di trading.
XAU/USD - Trend rialzista ancora più esplosivo!Lo XAUUSD mantiene un costante slancio rialzista, continuando a muoversi all'interno del canale di prezzo ascendente e seguendo da vicino le linee di supporto dell'EMA. La precedente zona di accumulo è stata violata, il prezzo ora si mantiene saldamente al di sopra dell'area 3680-3700, preparando il terreno per un nuovo trend rialzista. Ciò dimostra che gli acquirenti sono ancora dominanti, mentre il trend principale non ha mostrato segni di rottura.
Nel breve termine, dopo il breakout, il prezzo potrebbe testare nuovamente la nuova zona di supporto prima di continuare a salire fino a 3740 e poi a 3780. Il trend rialzista sostenuto e il volume di scambi stabile mostrano che il mercato continua ad attrarre un forte interesse di acquisto. Con l'oro al di sopra della linea di tendenza e dell'EMA, la prospettiva di un ulteriore rialzo è ancora dominante.
Con l'attuale struttura, il mercato sta ancora aprendo opportunità per i rialzisti. La domanda è: l'oro andrà direttamente nella zona 3780 oppure avrà bisogno di un nuovo test per consolidare il rialzo prima di esplodere?
Piano di trading intraday per l'oroPiano di trading intraday per l'oro
Ieri l'oro ha registrato un rialzo senza grandi possibilità di ordini long. Ora è entrato nella mia zona di vendita. Cercherò opportunità di vendita tra 3750 e 3767. Il mio obiettivo iniziale sarà 3700.
Vediamo come si evolve il mercato.
Gold ha saltato una fermataun gold molto impulsivo a letteralmente abbandonato zona 2000 dopo averla sfondata e mai piu ritestata, proprio per questo credo che salvo casi davvero speciali questo non avvenga piu ma quota 3000 dopo quest ennesima accelerazione sia diventata il cuscinetto sul quale dormire per questa immensa manovra di corsa all'oro