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Title Trump riaccende la guerra dei dazi?Content ANALISI MACROECONOMICA
Da un punto di vista Macroeconomico, nella giornata di venerdì ci sono state nuove dichiarazioni da parte di Trump, in cui ha minacciato l’Unione Europea di possibili dazi del 50%.
L’Unione Europea ha intenzione di proporre un accordo tuttavia equilibrato con apertura di dialogo su gas, soia e acciaio, mentre gli Stati Uniti chiede concessioni unilaterali e l’eliminazione delle tasse digitali. Chi invece sta accelerando i colloqui tariffari con Donald Trump è il Giappone, difatti il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che Tokyo punta a fare progressi concreti sui dazi e sulla cooperazione economica con gli USA, con l’obiettivo di concludere un accordo in vista del vertice G7 del prossimo mese.
Un dato molto importante è il dato sulla crescita della Germania nel primo trimestre del 2025, in cui si è avuto un incremento del PIL dello 0.4%. L’economia tedesca è cresciuta più del previsto nel Q1 2025, con un aumento del +0,4% trimestrale (rivisto da +0,2%), grazie a: Esportazioni +3,2%, spinte dagli ordini anticipati per evitare i dazi USA, Produzione manifatturiera in ripresa, Consumi interni +0,5%, sostenuti da salari reali più alti, Investimenti +0,9%.
Mentre negli Stati Uniti un dato particolarmente interessante è il calo delle vendite di case esistenti, un dato che non si registrava da aprile 2009. Con molta probabilità il contesto macroeconomico (tassi, debito USA e le politiche fiscali) sta continuando a pesare sul settore immobiliare.
Per quanto riguarda il calendario economico della settimana che andrà dal 26 a Venerdì 30 maggio vede l’inizio della settimana (Lunedi 26) caratterizzato dalle festività nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda la giornata di Martedì 27 maggio avremo l’unico dato rilevante che riguarda il dollaro americano ovvero la Confidenza dei Consumatori.
Nella giornata di Mercoledì 28 maggio avremo il l’incontro della FOMC che potrebbe portare particolare volatilità sul dollaro americano.
Per quanto riguarda Giovedì 29, la giornata sarà particolarmente piena di dati americani ovvero: dato sul PIL, Richieste di disoccupazione ed il dato sulle scorte petrolifere. Per concludere la settimana.
Venerdì 29 ci sarà il dato sull’inflazione tedesca prevista in calo, mentre nel pomeriggio il dato sull’indice dei prezzi di spesa per consumi e spese personali americani.
Per quanto riguarda invece la forza valute, abbiamo notato come la sterlina e il dollaro canadese abbiamo avuto una notevole forza, mentre in posizione neutra troviamo il dollaro australiano, l’euro e lo yen giapponese. Mentre il dollaro americano continua ad avere difficoltà a causa della totale incertezza che regna sul mercato.
Vogliamo ricordare che questa si tratta di un’analisi a puro scopo informativo e non vi è alcun consiglio finanziario. Ogni investitore deve effettuare le proprie ricerche e valutare il proprio rischio di investimento. Inoltre, ricordiamo che trattare prodotti CFD può comportare il rischio di perdita di denaro.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, questa settimana andremo a vedere più da vicino qual è la situazione sull’S&P500 (US500 su Pepperstone).
Come consuetudine, vedendo il grafico giornaliero possiamo notare come da inizio aprile l’indice abbia avuto un fortissimo rialzo dopo aver toccato i minimi di gennaio 2024 a 4800 punti. La settimana si è conclusa con il prezzo che è ritornato in zona 5700 nella giornata di Venerdi, zona di particolare interesse in quanto nelle ultime due settimane il prezzo ha dato dimostrazione di voler per ora rimanere su questi livelli, zona che sembra piacere agli operatori di mercato
Cosa possiamo aspettarci per le prossime settimane? Attraverso lo Stochastic possiamo notare come il prezzo stia uscendo da una fase di ipercomprato, quindi sarà interessante monitorare ora quali risvolti potranno esserci e come gli operatori si muoveranno.
Attraverso Fibonacci possiamo vedere quale possibile zona potrà essere intesa di ritraccio, qualora il prezzo decidesse di andare nuovamente a far visita in zona 5400-5500. Nel caso in cui non ci fosse alcuna conferma di vendita, il prezzo potrebbe andare a prendere nuovamente quelli che sono i massimi mai tocca fino ad ‘ora dall’indice, in zona 6100-6200.
Sicuramente dobbiamo prestare particolare attenzione a quelle che saranno anche le notizie macroeconomiche derivanti dalla questione Dazi, in quanto al momento sono news che portano elevata volatilità all’interno dei mercati.
La volatilità è molto importante se si considera il rischio da mettere in conto per un proprio investimento. Fare trading su CFD è bene ricordarlo che può portare a perdita di denaro da parte dell’investitore. Ogni investitore deve studiare le proprie strategie e valutare i rischi che un investimento comporta.
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Bitcoin On-Chain: segnali nascosti🔍Ogni giorno, pubblichiamo la metrica più critica.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.05.2025Trump spaventa l’Europa delle Borse coi dazi, ma poi ci ripensa.
Oro e bitcoin tornano a crescere: non cala “la febbre”dei beni rifugio .
Moody’s migliora l’outlook del debito Italiano: bene per il nuovo BTP retail.
Prosegue il buon momento delle Borse asiatiche ed emergenti.
Tempesta Trump sui mercati: venerdì 23 maggio, Borse europee colpite da un fulmine a ciel sereno: Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 50% sui prodotti dell’Unione Europea a partire dal 1° giugno. Un annuncio che ha stravolto una seduta iniziata sotto il segno della calma, grazie alla tregua sui rendimenti dei Treasury americani.
Immediata la reazione dell’Ue: il commissario al Commercio Maros Sefcovic ha scritto su X che Bruxelles è “pienamente impegnata per un accordo equo”, sottolineando che il commercio transatlantico “deve basarsi sul rispetto reciproco, non sulle minacce”. L'Unione si dice pronta a difendere i propri interessi.
Dal canto suo, il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha chiarito che i negoziati con l’India e il Regno Unito stanno procedendo bene e che, ad eccezione dell’Ue, “la maggior parte dei maggiori 18 partner commerciali negozia in buona fede”. Sui dazi proposti da Trump, Bessent spera “accendano una scintilla” nell’Europa, che a suo avviso soffre di “problemi di azione collettiva”.
Trump non ha risparmiato accuse: “L’Ue ci ha trattati male per anni. È stata creata per approfittare degli Stati Uniti. Abbiamo un enorme deficit commerciale, loro vendono milioni di auto e noi non possiamo esportare le nostre”. Il presidente ha anche ricordato che Bruxelles fa causa alle aziende americane e non accetta prodotti agricoli Usa.
Nel frattempo, Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi per snellire le procedure sull’energia nucleare, puntando a rilanciarla come fonte strategica per gli Stati Uniti.
Tutto ciò ha scatenato il panico nei mercati: le Borse europee sono affondate nella seconda parte della giornata: Milano -1,94%, Parigi -1,65%, Francoforte -1,54% e Madrid -1,33%. Solo Londra ha limitato i danni (-0,24%), grazie all’accordo siglato l’8 maggio con Washington per dazi ridotti al 10%.
I rendimenti obbligazionari si sono mossi di conseguenza. Il rendimento del Treasury Usa 10 anni è sceso dal 4,64% al 4,45%. Il Bund tedesco decennale ha toccato il 2,6%, segnando il primo calo settimanale in oltre un mese. In Italia, il BTP decennale è sceso al 3,608%. Gli investitori ora danno un 90% di probabilità a un taglio dei tassi da parte della BCE a giugno (attualmente il repo-rate è 2,25%).
Nel frattempo, l’oro ha fatto da rifugio: il prezzo è salito +1,5%, a 3.350 dollari/oncia, spinto da tensioni commercialie geopolitiche. Israele potrebbe infatti prendere di mira infrastrutture nucleari iraniane, aumentando l’incertezza globale.
Poi, il colpo di scena: dopo una telefonata con Ursula von der Leyen, Trump ha posticipato al 9 luglio l’entrata in vigore dei dazi. Questo dietrofront ha calmato i mercati: i future sull’Eurostoxx 50 sono passati da -1,8% a +1,7%.
Un insegnamento è ormai chiaro: reagire d’impulso alle dichiarazioni di Trump può essere fatale agli investitori. A inizio aprile, lo scoppio della guerra commerciale aveva depresso le borse. Chi ha venduto allora ha perso un’occasione d’oro: l’S&P500 e lo Stoxx 600 sono rimbalzati del 23%, e Milano, dividendi inclusi, è volata: +30%.
Stamattina, 26 maggio, in Asia vediamo mercati “misto”: Tokyo ha guadagnato +0,7% con Nippon Steel a+2% dopo il via libera alla fusione con U.S. Steel. Mumbai, +0,8%, spera in un accordo commerciale India-Usa entro luglio. Nell’”area cinese”, invece, Hang Seng -1% e Shanghai -0,3%. Bene Seul (+1,1%), male Singapore (-0,7%).
Wall Street rimarrà chiusa per festività, ma i future indicano un potenzial rialzo medio dell’1%.
Materie prime prevalentemente in rialzo: dopo che l’indice Bloomberg di riferimento (CBOE) è salito +1,2% la scorsa settimana. L’oro questa mattina risale e 3.370 dollari/oncia (dopo il +3,7% della scorsa settimana), spinto dalle preoccupazioni sul debito Usa e dall’aumento delle importazioni dalla Cina, salite a 127,5 tonnellate ad aprile (+73% rispetto a marzo), massimo da 11 mesi.
Il dollaro ha aperto in calo, -0,4% vs Eur, sui minimi di un mese. Le contraddizioni nella politica di Trump alimentano l’incertezza e un disegno di legge recentemente approvato dalla Camera potrebbe aumentare, secondo stime indipendenti, il debito Usa tra 3.000 e 4.000 miliardi di dollari in dieci anni.
Brilla ancora Bitcoin, tornato sopra 110.000 dollari, vicino ai massimi storici. JPMorgan prevede che nel 2025 la criptovaluta supererà l’oro come asset rifugio, favorito dall’inflazione, dalla sfiducia verso le valute tradizionali e dalla crescente adozione da parte di privati e governi.
L’Italia incassa una buona notizia da Moody’s: l’outlook sul debito pubblico è passato da “stabile” a “positivo”, mantenendo il rating “Baa3”. Decisivi i conti pubblici migliorati grazie all’aumento delle entrate fiscali. Moody’s stima un picco del debito nel 2026-2027, seguito da un calo graduale.
A beneficiarne il nuovo BTP Italia, in collocamento da martedì 27 a venerdì 30 maggio, durata 7 anni e premio fedeltà dell’1% per chi lo terrà fino alla scadenza di giugno 2032. Il precedente BTP Italia, emesso nel 2023, durata 5 anni, aveva raccolto Eur 9,91 miliardi.
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Segnali di trading dell'oro oggiSalve, investitori. Venerdì scorso, il prezzo dell'oro è salito a 3.365, dopo che Trump ha proposto un aumento del 50% dei dazi sull'Unione Europea.
Oggi, lunedì, appena aperto il mercato dell'oro, Trump ha annunciato la sospensione dei dazi del 50% sull'Unione Europea.
Di conseguenza, i prezzi dell'oro sono crollati a circa 3330 all'apertura della sessione mattutina.
Dalla prospettiva attuale, l'oro si sta ancora consolidando nell'intervallo 3350-3355 e 3320-3310.
Pertanto, se oggi si desidera continuare a fare trading sull'oro, è sufficiente acquistare a un prezzo basso e vendere a un prezzo alto, nell'intervallo 3355-3350 e 3320-3310.
Se l'intervallo viene interrotto, si verificherà una tendenza unilaterale, come mostrato nel grafico.
EUR/USD Long setup📈 Setup Long EUR/USD (Timeframe H4)
Sto monitorando EUR/USD su timeframe 4H, dove si è recentemente verificata una rottura strutturale al rialzo con conferma di un cambio di trend.
✅ Motivazioni per l’ingresso long:
Breakout confermato: La zona di resistenza compresa tra 1.1300 e 1.1340 è stata rotta con forza. Questo livello ha agito più volte da resistenza in passato, e ora potrebbe fungere da supporto (principio del "role reversal").
Ritracciamento su Fibonacci: Sto attendendo un ritracciamento verso l’area di interesse tra il 50% e il 78.6% di Fibonacci, che corrisponde anche a una zona di liquidità e accumulazione precedente.
Confluenza di medie mobili: La media mobile a 50 periodi (linea blu) e quella a 200 (linea rossa) si trovano al di sotto dell’attuale prezzo, confermando il momentum rialzista. Inoltre, la 50 EMA è vicina all’area di ritracciamento, aggiungendo ulteriore validità al supporto dinamico.
Zona di domanda: La zona grigia evidenzia un’area dove in passato si è registrato un forte interesse dei compratori, e potrebbe ora attrarre nuovamente domanda in caso di pullback.
📍 Entry: In attesa di un pullback nell’area 1.1310 – 1.1330 (tra il 61.8% e il 71% di Fibonacci), con conferma tramite price action.
🎯 Target: 1.1442 (massimo relativo precedente), con estensione possibile a 1.1461 (livello -27% di Fibonacci).
🛑 Stop loss: Al di sotto dell’area di invalidazione, intorno a 1.1276 (oltre il 78.6% di Fibonacci)
XAUUSD: analisi di mercato e strategia per il 26 maggioAnalisi tecnica dell'oro
Resistenza del grafico giornaliero 3350-3400, supporto sotto 3284
La resistenza del grafico a quattro ore è 3350 e il supporto sottostante è 3322
Resistenza del grafico orario 3350, supporto sotto 3322
Analisi delle notizie sull'oro: venerdì scorso (23 maggio), l'oro spot ha continuato la sua forte performance al rialzo nel mercato statunitense. Dopo un calo tecnico rispetto al massimo delle ultime due settimane registrato il giorno di contrattazione precedente, il titolo ha nuovamente attirato la caccia alle occasioni e il prezzo di negoziazione è rimasto sopra i 3.350 $. I fattori fondamentali continuano a fornire slancio al rialzo per i metalli preziosi. La mossa è giunta dopo che la scorsa settimana Moody's Investors Service ha declassato il rating creditizio degli Stati Uniti dal suo livello più alto, "Aaa", e mercoledì una debole asta di titoli del Tesoro a 20 anni ha mostrato un indebolimento della domanda di asset statunitensi. Questi fattori, uniti all'incertezza sulle prospettive economiche degli Stati Uniti, continuano a pesare sul dollaro, sostenendo l'oro denominato in dollari. .
Suggerimenti per l'operatività sull'oro: dall'analisi del trend attuale, il supporto inferiore della linea giornaliera su larga scala è il livello 3284, mentre il supporto a quattro ore è vicino a 3322. La pressione superiore è la soppressione vicino al livello a quattro ore 3350. Il punto di forza a breve e lungo termine è il livello 3284. Se il livello giornaliero si stabilizza al di sopra di questa posizione, continua ad acquistare a livelli bassi.
Acquista: 3322 vicino a SL: 3317
Acquista: 3330 vicino a SL: 3322
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
L’oro resta tra i principali beneficiari dell’instabilità macro.
Debito in aumento, fiducia in calo nel credito USA e nuove minacce sui dazi mantengono alta la domanda di oro come copertura fiscale e rifugio geopolitico.
Finché il dollaro resta debole e l’inflazione incerta, il trend resta rialzista.
I ritracciamenti dovrebbero essere contenuti e subito riassorbiti.
Oggi il Gold apre in consolidamento vicino ai massimi dopo il rally della scorsa settimana.
Stiamo vedendo prese di profitto, ma il contesto resta favorevole:
stress fiscale USA, rischio dazi e debolezza del dollaro spingono ancora il metallo.
Il recente crollo del dollaro, causato dalle preoccupazioni sul deficit e nuove tensioni commerciali, ha riacceso la domanda di oro come bene rifugio.
📅 Oggi è Bank Holiday in USA e UK
Attività ridotta, liquidità bassa e mercati americani chiusi o con chiusure anticipate.
analiziamo oggi i mercati in live con il classico outlook e ci prepariamo per la settimana
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-BE PATIENCE
Segnali Esplosivi di GBP in Correlazione con EURTraders, non c'è solo l'Euro a darci soddisfazioni in questi giorni. Anche la nostra cara Sterlina Britannica (GBP) sta mostrando i muscoli e, guarda caso, sembra muoversi in sintonia con il cugino continentale. Diamo un'occhiata più da vicino, perché ci sono segnali davvero interessanti.
Partiamo dal grafico settimanale, che ci dà sempre una bella prospettiva d'insieme. Due settimane fa , la Sterlina ha toccato un minimo importante a quota 1,3142 (segnatevelo, perché quella freccia blu sul grafico non è lì per caso!). E cosa è successo subito dopo?
Beh, questa settimana abbiamo assistito a una candela verde bella cicciotta e piena di volatilità. Ora, per chi mastica un po' di analisi tecnica, questo è quello che chiamiamo un pattern esplosivo e decisamente rialzista. È come se il mercato avesse messo il turbo, segnalandoci che il movimento settimanale ha tutte le intenzioni di continuare la sua corsa verso l'alto.
E c'è un dettaglio che non possiamo ignorare: al momento, la Sterlina sembra avere una marcia in più rispetto all'Euro. Questa maggiore "esplosività" non è casuale, ma è anche figlia dello scenario macroeconomico attuale, che evidentemente sta giocando a favore della valuta britannica.
Quindi, teniamo gli occhi ben aperti sulla Sterlina, perché potrebbe regalarci ancora delle belle sorprese.
Ethereum: Valutazione della Forza del Rialzo Ethereum ha mostrato un po' di slancio ultimamente, e la domanda che ci poniamo tutti è: questo rialzo ha le gambe per durare o è solo un fuoco di paglia? Per capirlo meglio, non basta guardare solo il prezzo del momento. Dobbiamo scavare un po' più a fondo e vedere cosa ci dicono alcuni indicatori specifici che misurano, per così dire, la "salute" del mercato di ETH.
Ce ne sono tre in particolare che ci interessano:
Il Realized Price: Immagina questo: ci dice a quale livello di prezzo, in media, chi detiene ETH da tempo torna finalmente a vedere un profitto (anche se non ancora incassato). È un po' come capire il "costo medio di carico" per una buona fetta di investitori.
L'Active Realized Price: Questo è simile, ma si concentra su chi sta comprando e vendendo ETH più di recente, i partecipanti attivi, insomma. Ci fa capire qual è il loro "punto di pareggio" medio.
Il True Market Mean: Questo è ancora più raffinato: esclude dal calcolo i token che probabilmente sono andati persi o che non si muovono da un'eternità. Quindi, ci dà un'idea del "valore reale" della parte di ETH che circola attivamente.
Ora, come siamo messi? Beh, Ethereum è riuscito a superare i livelli del Realized Price e dell'Active Realized Price. E questa è una buona notizia, perché significa che sia chi detiene ETH da tempo sia chi è entrato più di recente sta iniziando a respirare un po', vedendo i propri investimenti tornare in positivo.
Il "ma" della situazione, però, è che non ha ancora superato con decisione il True Market Mean. E questo, amici, è il vero ostacolo. Finché ETH resta sotto questo livello, è difficile parlare di un trend rialzista davvero forte e convincente. Quel True Market Mean funziona un po' come una diga: se il prezzo riesce a romperla, allora sì che si aprono scenari interessanti per una crescita più sostenuta.
Quindi, per tirare le somme: per essere davvero fiduciosi che Ethereum stia imboccando una strada rialzista solida e duratura, dobbiamo vederlo superare tutti e tre questi livelli. I primi due sono un buon inizio, certo, ma è il True Market Mean che farà davvero la differenza. Teniamo d'occhio questi indicatori, perché ci diranno molto sulle prossime mosse di ETH.
Bitcoin (BTC) Supera i Massimi Storici a 106.000 USDBuongiorno a tutti , scusate l'assenza delle ultime settimane per cause di forza maggiore, ma siamo tornati!
L'analisi odierna si concentra sull'evoluzione recente del prezzo di Bitcoin (BTC), che ha manifestato segnali significativi per la continuazione del trend rialzista. Attualmente, si osserva come BTC abbia superato la resistenza chiave corrispondente ai suoi massimi storici, precedentemente situata a quota 106.000 USD.
Successivamente a questo importante breakout, il prezzo ha intrapreso un fisiologico movimento di pullback tecnico. Tale dinamica consiste nel ritestare dall'alto il livello di resistenza appena violato, che ora agisce come nuovo supporto. Questo comportamento è tipico dei mercati in forte tendenza e spesso precede ulteriori fasi di apprezzamento.
Nonostante la rottura dei massimi storici avrebbe potuto manifestarsi con una spinta rialzista più marcatamente esplosiva, l'attuale configurazione tecnica è comunque coerente con la forza intrinseca del trend in atto. Il consolidamento sopra il livello di 106.000 USD, se confermato, rafforzerebbe ulteriormente le prospettive rialziste.
Dal punto di vista del medio periodo, il trend di Bitcoin rimane solidamente orientato al rialzo. Gli indicatori e la struttura del mercato suggeriscono una domanda sostenuta e una potenziale continuazione della fase ascendente.
In virtù di queste osservazioni, la strategia operativa consigliata su Bitcoin rimane orientata al mantenimento delle posizioni LONG. Si raccomanda di monitorare attentamente la tenuta del nuovo supporto e l'evoluzione dei volumi nelle prossime sessioni di trading.
EURUSD ben intonato verso 1.23EURUSD daily mostra una sana formazione di candele che mirano probabilmente ad un progetto rialzista ambizioso. Non è detto che vedremo target importanti come 1.40 ma se ci concentrassimo nel breve/medio termine è probabile vedere il target di 1.20-1.25.
Le politiche dei dazi e di indebolimento del dollaro sono ancora in atto e lo notiamo nei rendimenti dei trentennali americani che sono in continuo rialzo.
L'impressione è che il governo americano non vuole più un dollaro super forte nei confronti degli altri stati e volontariamente lo sta portando verso un ruolo di secondo rilievo. E' un progetto di lungo periodo al fine di rendere più attraenti gli investimenti in suolo americano.
Il dollaro forte è stato un male per la loro bilancia commerciale e gli USA vogliono che ora quel "peso" lo supporti qualche altro stato (ad esempio EUROPA o CINA).
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Trump e i dazi alla UE, ennesima strategia?Ennesimo attacco di Trump alla UE sui dazi, con la minaccia di imporre tariffe del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno. Ha confermato un'interruzione dei colloqui commerciali con il vecchio continente e attaccato contemporaneamente Apple, promettendo una imposta del 25% sugli iPhone prodotti al di fuori degli Stati Uniti.
La decisione del Presidente ha colpito i mercati azionari: il Dow Jones ha subito un calo dello 0,61% a 41.603 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,67% a 5.803 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-1% a 18.737 punti).
Secondo il Presidente, la UE sarebbe stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio. Ha criticato duramente le barriere commerciali, le tasse sull'IVA, le sanzioni aziendali, da lui definite “ridicole”, le manipolazioni monetarie, oltre alle cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane.
Il 2 aprile, quando Trump annunciò i dazi nel “Giorno della Liberazione”, l’UE fu colpita da imposte del 20%, poi ridotte al 10%. Trump ha lasciato intendere di non voler negoziare un nuovo accordo con Bruxelles, affermando che i dazi saranno al 50% dall’inizio di giugno. Ha anche sostenuto che i dazi potrebbero essere evitati se le aziende europee, in particolare le case automobilistiche, investissero nella produzione negli Stati Uniti. Analogamente, venerdì Trump ha affermato che Apple potrebbe evitare i dazi doganali solo se l'azienda producesse in America.
Nel 2024, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e l'UE hanno raggiunto un totale di 975,9 miliardi di dollari, con un deficit americano di 235,6 miliardi di dollari. Sempre lo scorso anno, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e la Cina si sono attestati sui 582,4 miliardi di dollari, con un deficit americano di 295 miliardi di dollari, secondo le statistiche del governo statunitense. Per contro, gli Stati Uniti mantengono un surplus minore nei servizi con entrambe le aree commerciali.
Per quanto riguarda Apple, degli oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno negli Stati Uniti, si stima che l'80-90% sia prodotto in Cina, mentre il resto in India e Vietnam. Tra le altre cose, non è neppure chiaro se l'amministrazione possa legittimamente imporre una tariffa a una singola azienda. Sebbene le stime siano discordanti, molti analisti ed economisti affermano che produrre gli iPhone negli Stati Uniti potrebbe far aumentare il loro prezzo da 1.000 a livelli compresi tra i 2.500 e i 3.500 dollari, il che evidenzia che anche tornare a produrre negli USA non sarebbe conveniente, anche con tariffe al 25%.
Questo ci fa pensare che alla fine, tutto questo caos faccia parte di una strategia ben precisa, che porti i paesi a negoziare. Tra l’altro, la UE non starà a guardare e imporrà a sua volta delle ritorsioni, che includeranno dazi sugli aerei Boeing e sui prodotti agricoli, interrompendo di fatto una delle relazioni commerciali più importanti a livello globale.
Infine, sottolineiamo che la maggior parte degli alleati tradizionali degli Stati Uniti, tra cui l'Unione Europea, il Giappone, la Corea del Sud, non hanno ancora raggiunto accordi commerciali con Washington. Mentre i colloqui con l'UE sono in stallo, il Giappone si sta preparando per un quarto round di negoziati, ma per ora senza grandi progressi, il che dimostra la complessità nel definire accordi commerciali, nonostante le precedenti affermazioni di Trump secondo cui avrebbe concluso "90 accordi in 90 giorni".
VALUTE, RISK OFF CHE TORNA A SALIRE
Il tasso di cambio EUR/USD ha raggiunto il massimo dall'8 maggio, nonostante la minaccia di Donald Trump di imporre dazi aggiuntivi all'Unione Europea, una decisione che avrà un impatto su un volume annuo di scambi commerciali di oltre 1.600 miliardi di dollari. Il cambio è salito a 1,1365, in rialzo del 2,7% rispetto al minimo di questo mese.
Va ricordato che nel recente passato, quando Trump ha annunciato i dazi, EUR/USD avrebbe dovuto scendere, in ragione del suo status di bene rifugio. E invece il cambio è salito, e la correlazione avversione al rischio – dollaro in rialzo, è saltata principalmente per diverse ragioni fondamentali.
In primo luogo, è salito perché la maggior parte degli analisti ritiene che la minaccia tariffaria del 50% sia una forma di stile negoziale, come fece con la Cina quando portò le imposte al 145%. In secondo luogo, l'euro è cresciuto e il dollaro ha perso quota, perché il mercato ora è concentrato sulle incertezze legate alle politiche commerciali ed economiche USA, che si sono manifestate attraverso un sell-off di Treasuries, dopo il declassamento del debito da parte di Moody’s, il che ha portato ad una uscita dagli asset denominati in dollari che pesano sulla valuta evidentemente.
In terzo luogo, i dati americani rallentano, e la Fed deve ancora cominciare il ciclo di ribasso dei tassi, che ridurrebbe la forbice con l’euro, alimentando, in prospettiva, un recupero ulteriore della moneta unica. Infine, a conferma di tutto ciò, l'amministrazione Trump sta portando avanti un programma di riduzione delle imposte che aumenterà il debito pubblico di oltre 4 trilioni di dollari nel prossimo decennio.
Sulle altre coppie valutarie segnaliamo la discesa del USD/JPY, ormai a ridosso del primo supporto chiave di 142.50 con la possibilità di vedere anche 140.00, supporto cruciale di medio termine. Anche il Cable continua la sua marcia inarrestabile verso 1.3750 e perché no, anche 1.4000. Sotto stress EUR/CHF e USD/CHF, con il franco che guadagna come asset rifugio per eccellenza, unitamente all’oro che sta tornando verso 3.430 e 3.500 massimi precedenti.
PESO MESSICANO
Il peso messicano è salito a 19,3 per dollaro a maggio 2025, il livello più alto dall'ottobre dello scorso anno, poiché le preoccupazioni fiscali e l'incertezza tariffaria negli Stati Uniti hanno indebolito il biglietto verde. Il dollaro si è indebolito rispetto alle principali valute dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che potrebbe aggiungere oltre 3.000 miliardi di dollari al deficit di bilancio federale, pochi giorni dopo che Moody's ha declassato il rating del debito a causa della sua insostenibilità.
Sul fronte interno, gli ultimi dati hanno mostrato che il PIL messicano è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre. Sebbene ciò abbia evitato una recessione tecnica, ha segnalato una debolezza di fondo dell'economia e la necessità per la banca centrale (Banxico) di tagliare i tassi di interesse. Nella sua ultima decisione, la banca ha effettuato un taglio di 50 punti base all'8,5%, come previsto, per attenuare l'attrattiva di un carry trade a favore del peso, il che rafforzerebbe eccessivamente la valuta.
SETTIMANA ENTRANTE
I mercati si preparano a un'altra settimana turbolenta, trainata dalle rinnovate minacce tariffarie del Presidente Trump contro l'Unione Europea e Apple. Gli investitori si concentreranno anche sui commenti dei funzionari della Fed e sui verbali della riunione del FOMC.
I principali indicatori economici statunitensi includono reddito e spesa personale, gli indici dei prezzi PCE, gli ordini di beni durevoli, la bilancia commerciale dei beni, la seconda stima della crescita del PIL del primo trimestre, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
A livello globale, sono attese le decisioni di politica monetaria di Corea del Sud e Nuova Zelanda, mentre c’è attesa per i dati sull'inflazione di Francia, Spagna, Italia e Germania. Anche i dati sul PIL del primo trimestre di Turchia, India, Brasile e Canada non sono da sottovalutare.
Infine, sono attesi i dati GfK sulla fiducia dei consumatori tedeschi, così come quelli sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori in Giappone.
Buona settimana. Ricordiamo infine a tutti che oggi, 26 maggio, è il Memorial Day e le borse USA resteranno chiuse.
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato domenica che Tokyo intende far progredire i colloqui sui dazi con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di raggiungere un risultato durante il vertice del G7 del mese prossimo.
Venerdì, Ryosei Akazawa, il principale negoziatore giapponese in materia di tariffe doganali, ha tenuto a Washington il terzo round di colloqui tra Giappone e Stati Uniti.
Parlando ai giornalisti a Kyoto, Ishiba ha affermato che ci sono stati progressi nei negoziati, sottolineando le discussioni sull'espansione degli scambi commerciali, sulle misure non tariffarie e sulla sicurezza economica. "Continueremo ad affinare ulteriormente le nostre discussioni tenendo conto del vertice del G7", ha affermato.
Venerdì, Ishiba ha avuto una telefonata di 45 minuti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere di sicurezza, diplomazia e tariffe doganali e ha affermato che i due si augurano un incontro di persona al vertice del G7.
Domenica, Ishiba ha espresso la disponibilità del Giappone a collaborare alla costruzione navale. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno mostrato interesse per la possibilità di riparare le navi da guerra statunitensi in Giappone e che il Giappone sarebbe disposto a fornire assistenza.
Ha affermato che il Giappone ha un vantaggio per quanto riguarda le navi rompighiaccio, come quelle utilizzate sulle rotte commerciali artiche, che potrebbero diventare un'area di cooperazione con gli Stati Uniti.
Saverio Berlinzani
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Dow Jones (US30) PROSECUZIONE DELLA CORREZIONE RIBASSISTA📉 Situazione Attuale
Il Dow Jones (US30) ha mostrato segnali di indebolimento dopo aver testato la fascia tra 42.085 e 42.020, zona che ora funge da resistenza. Il prezzo è sceso sotto entrambe le medie mobili sul time frame 4h.
⚡ Conferme ribassiste
La situazione è particolarmente interessante per la presenza simultanea di più segnali di natura tecnica:
Pattern di doppio massimo (identificato dalle frecce nere)
Price action sotto le medie mobili
Incrocio ribassista tra media mobile veloce e media mobile lenta (avvenuto giorno 23/05)
RSI in fascia neutrale che lascia spazio a ulteriori ribassi.
Divergenza nascosta ribassista (indicata da trendline viola). Tale divergenza si verifica, durante un trend ribassista, quando la price action forma massimi decrescenti mentre l’indicatore tecnico forma massimi crescenti. Potrebbe indicare una prosecuzione del trend ribassista.
🌍 Analisi Fondamentale
Dati macro USA deboli. Ultimi dati su PMI e richieste di sussidi di disoccupazione sopra le attese, segnalano possibile rallentamento economico.
Fed prudente. Diversi membri della Federal Reserve hanno segnalato la necessità di mantenere i tassi elevati più a lungo, raffreddando l’entusiasmo degli investitori.
Prese di profitto. Dopo il rally di aprile-maggio, molti operatori stanno liquidando posizioni long in attesa di nuovi catalizzatori macro.
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target: zona tra 42.085 e 42.020
⚠️ Gestione del Rischio
Stop loss aggressivo: 42.090 (sopra il doppio massimo)
Stop loss conservativo: 42.300 (sopra la media mobile a 50 periodi TF 4h)
💡 Conclusione
Il Dow Jones mostra una serie di indicatori tecnici ribassisti. La confluenza di doppio massimo, incrocio ribassista delle medie mobili, dati macro in rallentamento e outlook prudente della Fed crea un’opportunità ribassista da tenere in considerazione.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
Testa bloccata sotto la resistenzaDopo un pessimo avvio del 2025 e un minimo registrato a 214$, Tesla è entrata in una fase di rimbalzo. La discesa del titolo è stata netta, con un calo secco del 55% rispetto al suo ATH, registrato a 488$ a metà dello scorso dicembre.
Il crollo di febbraio ha portato anche al breakdown del supporto in area 300$, fino ai minimi di aprile a 214$, dove ha costruito una base per avviare il recupero. Il rialzo di maggio sta segnando un +20%, e come si può osservare dal grafico weekly, il prezzo è arrivato sulla resistenza chiave in area 350$.
Entrando nel dettaglio sul grafico daily, si vede come il prezzo si stia fermando da alcuni giorni sotto questa resistenza. In caso di correzione, il primo livello di supporto passa a 300$ (circa -12% dal prezzo attuale). Il supporto principale, invece, si trova in area 282$.
NIFTY 50, entrarci e buttare la chiaveChart di Capital.Com
Il mercato azionario indiano è straordinario quanto a potenziale di lungo periodo, e non da adesso.
Laddove compatibile col profilo dell'investitore, è un mercato che è sempre presente nei portafogli di investimento che costruisco per i miei clienti nella mia attività di consulente finanziario.
Non è questa la sede ma, da un punto di vista fondamentale, l'India ha un presente ed un futuro luminoso.
Un paese con una piramide demografica molto sana, alto livello di istruzione e tanto da realizzare ancora in ogni settore.
Un po' come la Cina di qualche decennio fa senza molti suoi difetti.
Mercato ovviamente rialzista, anche lui è vittima delle giravolte di Trump cui non ha potuto sottrarsi.
I prezzi hanno fatto un pulito rimbalzo sul precedente punto di massimo crescente.
Sul settimanale si è allontanato dalla parte bassa del canale con un complessivo pattern di 123 low di Joe Ross, all'interno del quale è possibile apprezzare anche un pattern di piercing line al secondo appoggio.
L'ideale sarebbe entrare dentro al mercato e non uscire.
I punti salienti della settimanaI mercati finanziari sono attualmente sotto l'influenza di una combinazione di preoccupazioni fondamentali:
- la guerra commerciale e l'attuale fase della diplomazia commerciale
- l'attuale fase di disinflazione in Occidente, che potrebbe essere minacciata dalle tariffe doganali
- l'intransigenza della Federal Reserve (FED) che, a differenza della Banca Centrale Europea, non ha abbassato il tasso sui fondi federali neanche quest'anno
- L'aumento della probabilità di una recessione economica statunitense legata alla guerra commerciale e agli alti tassi di interesse, e il rischio ultimo per il mercato azionario, ovvero la stagflazione.
- Il deficit di bilancio e il debito pubblico degli Stati Uniti, in quanto l'amministrazione Trump sta cercando di approvare una legge per tagliare massicciamente le tasse e aumentare il tetto del debito pubblico.
- Il rischio che ciò comporta per i rendimenti delle obbligazioni societarie statunitensi e quindi per le prospettive degli utili societari (la pietra angolare dell'andamento del mercato azionario).
- Gli attuali conflitti geopolitici
In breve, il livello generale di incertezza è elevato, ma questo non ha impedito al mercato azionario di recuperare fortemente dall'inizio di aprile.
1) In questa ultima settimana di maggio sul mercato azionario, l'evento fondamentale della settimana è l'aggiornamento sull'inflazione PCE statunitense.
Le “FED Minutes” di mercoledì 28 maggio, la seconda stima del PIL statunitense per il primo trimestre di giovedì 29 maggio e l'inflazione PCE statunitense di venerdì 30 maggio sono i tre momenti fondamentali della settimana.
Ma sarà l'inflazione PCE statunitense ad essere decisiva, in quanto è l'indice di inflazione preferito dalla FED. La disinflazione è ripresa quest'anno e la traiettoria discendente tende ancora verso l'obiettivo del 2% della Fed. Tuttavia, alcuni indicatori anticipatori dell'inflazione (come le aspettative di inflazione al consumo) suggeriscono che dovremmo essere cauti riguardo a un possibile rimbalzo dell'inflazione a seguito della guerra commerciale.
Di seguito, si può notare che l'inflazione core PCE è ben avviata verso l'obiettivo del 2%, ma che vi sono preoccupazioni per un rimbalzo dell'inflazione. Un'ulteriore disinflazione negli Stati Uniti è indispensabile se la FED intende tagliare nuovamente i tassi di interesse a partire da quest'estate.
2) Per l'indice S&P 500, il supporto principale di 5700/5900 punti è la garanzia tecnica della ripresa rialzista in corso dall'inizio di aprile.
In questa ultima settimana, l'indice di riferimento di Wall Street continuerà ad essere soggetto ad un'intensa attività fondamentale. Per quanto riguarda l'analisi tecnica dei mercati finanziari, il contratto future sull'S&P 500 deve continuare a essere tenuto sotto stretta osservazione, essendo l'indice di riferimento della finanza statunitense.
Il mercato ha preso un logico respiro tecnico nel breve termine, ma il trend rialzista di fondo rimane intatto finché la zona di supporto 5700/5900 rimane intatta.
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CADJPY, un long molto generosoChart di Capital.Com
All'interno del trend rialzista di lungo periodo, il cross da diverse settimane insiste in un punto di supporto interessante per un long
Gli ultimi due mesi hanno consegnato due candele di indecisione, che presto potrebbe essere risolta.
Si è formato un solido supporto a 101.7 mentre i prezzi sembrano ingabbiati in un triangolo discendente che, statisticamente, dovrebbe indicare un breakout ribassista.
Ho qualche dubbio in questo caso, tuttavia per non andare contro la statistica proviamo a catturare semplicemente un probabile rialzo temporaneo verso quanto meno la trendline ribassista.
Sul settimanale abbiamo la formazione di un hammer che sta per essere violato al rialzo.
Questo potrebbe essere i trigger del movimento rialzista quanto meno verso la trendline.
Avevo già segnalato la formazione di un doppio minimo, già validato come si vede, che tuttora resta valido e che potrebbe portarci a target canonico.
Questo presuppone il superamento della trendline alla quale noi ci fermeremo con il long di oggi.
I prezzi hanno formato questa area di resistenza 104.1 che potrebbe presto saltare con un allungo rialzista.
Dovesse succedere, siamo pronti con un long costruito su h1 per migliorare il rapporto rischio rendimento.
Se dovesse essere colpito lo stop dopo partito il trade potremo valutarne uno nuovo.
La generosità del rapporto rischio rendimento ci permetterebbe di assorbire bene eventuali false partenze.
Un'alternativa potrebbe essere spostare più in giù al minimo immediatamente precedente lo stop, ma non preferisco.
Analisi del prezzo dell'oro 26 maggioDopo una correzione, la candela D del giorno successivo ha confermato un forte aumento dei prezzi verso l'ATH nel prossimo futuro.
Gli ostacoli per raggiungere il massimo storico non sono molti ed è difficile che ci sia un trend al ribasso al momento.
L'aumento dell'oro all'inizio della sessione asiatica ha incontrato una reazione dei prezzi in corrispondenza dell'area di apertura del Gap intorno a 3356. Con la forza della candela, è assolutamente possibile spingere il prezzo a 3364 alla fine della sessione asiatica o all'inizio di quella europea. Il limite inferiore più vicino si nota attorno alla zona di resistenza della sessione asiatica di questa mattina, 3335-3336. Se il livello 3364 non viene superato durante la sessione europea, potrebbe dare un segnale di VENDITA piuttosto interessante, puntando a 333x e ancora più in profondità a 321x. Se rompe 3264, confermerà un forte trend rialzista e sarà necessario ACQUISTARE, senza cercare un punto di VENDITA. Resistenza fino al target 3405. 3191-3292 fungono ancora da supporto giornaliero per un eventuale calo prolungato dell'oro.