Il Santo Graal degli investitori: il ciclo economicoIl ciclo economico descrive come l'economia si espande e si contrae nel tempo. È un movimento verso l'alto e verso il basso del prodotto interno lordo insieme al suo tasso di crescita a lungo termine.
Il ciclo economico si compone di 6 fasi/stadi:
1. Espansione
2. Picco
3. Recessione
4. Depressione
5. Trogolo
6. Recupero
1) Espansione
Settori interessati: tecnologia, discrezionalità del consumatore
L'espansione è la prima fase del ciclo economico. L'economia si muove lentamente verso l'alto e il ciclo inizia.
Il governo rafforza l'economia:
Abbassare le tasse
Aumento della spesa.
- Quando la crescita rallenta, la banca centrale riduce i tassi per incoraggiare le imprese a prendere in prestito.
- Man mano che l'economia si espande, è probabile che gli indicatori economici mostrino segnali positivi, come l'occupazione, il reddito, i salari, i profitti, la domanda e l'offerta.
- Un aumento dell'occupazione aumenta la fiducia dei consumatori aumentando l'attività nei mercati immobiliari e la crescita diventa positiva. Un alto livello di domanda e un'offerta insufficiente portano ad un aumento del prezzo di produzione. Gli investitori prendono un prestito con tassi elevati per colmare la pressione della domanda. Questo processo continua fino a quando l'economia diventa favorevole all'espansione.
2) Picco:
Settore interessato: finanziario, energia, materiali
- La seconda fase del ciclo economico è il picco che mostra la massima crescita dell'economia. Identificare il punto finale di un'espansione è il compito più complesso perché può durare anni di servizio.
- Questa fase mostra una riduzione dei tassi di disoccupazione. Il mercato continua la sua prospettiva positiva. Durante l'espansione, la banca centrale cerca segnali di crescenti pressioni sui prezzi e l'aumento dei tassi può contribuire a questo picco. La banca centrale cerca anche di proteggere l'economia dall'inflazione in questa fase.
- Poiché i tassi di occupazione, il reddito, i salari, i profitti, la domanda e l'offerta sono già elevati, non vi è alcun ulteriore aumento.
- L'investitore produrrà sempre di più per colmare la pressione della domanda. Pertanto, l'investimento e il prodotto diventeranno costosi. A questo punto, l'investitore non otterrà un rendimento a causa dell'inflazione. I prezzi sono molto più alti per gli acquirenti. Da questa situazione si verifica una recessione. L'economia si inverte da questa fase.
3) Recessione:
Settore interessato : servizi pubblici, assistenza sanitaria, beni di prima necessità
- Due trimestri consecutivi di cali consecutivi del prodotto interno lordo costituiscono una recessione.
- La recessione è seguita da una fase di picco. In questa fase gli indicatori economici iniziano a sciogliersi. La domanda delle merci è diminuita a causa dei prezzi elevati. L'offerta continuerà ad aumentare e, d'altra parte, la domanda inizierà a diminuire. Ciò provoca un "eccesso di offerta" e porterà al calo dei prezzi.
4) Depressione:
- In recessioni più prolungate, l'economia entra in una fase di depressione. Il periodo di malessere si chiama depressione. La depressione non si verifica spesso, ma quando accade, sembra che non ci sia alcuno stimolo politico in grado di sollevare i consumatori e le imprese dalle loro crisi. Quando l'economia è in declino e scende al di sotto della crescita costante, questa fase è chiamata depressione.
- I consumatori non prendono in prestito o spendono perché sono pessimisti riguardo alle prospettive economiche. Mentre la banca centrale taglia i tassi di interesse, i prestiti diventano convenienti, ma le imprese non riescono a trarre vantaggio dai prestiti perché non riescono a vedere un quadro chiaro di quando la domanda inizierà a salire. Ci sarà meno domanda di prestiti. L'azienda finisce per sedersi sulle scorte e ridurre la produzione, che hanno già prodotto.
- Le aziende licenziano sempre più dipendenti, e il tasso di disoccupazione sale e la fiducia lusinga.
5) Trogolo:
- Quando la crescita economica diventa negativa, le prospettive sembrano senza speranza. Un ulteriore calo della domanda e dell'offerta di beni e servizi porterà a un ulteriore calo dei prezzi.
- Mostra la situazione massima negativa quando l'economia ha raggiunto il suo punto più basso. Tutti gli indicatori economici saranno peggiori. Ex. Il più alto tasso di disoccupazione e nessuna domanda di beni e servizi (il più basso), ecc. Dopo il completamento, inizia il buon tempo con la fase di recupero.
6) Recupero
Settori interessati : industria, materiali, immobiliare
- Come risultato dei prezzi bassi, l'economia inizia a riprendersi da un tasso di crescita negativo e la domanda e la produzione iniziano entrambe ad aumentare.
- Le aziende smettono di perdere dipendenti e iniziano a cercare di soddisfare l'attuale livello di domanda. Di conseguenza, sono costretti ad assumere. Con il passare dei mesi, l'economia è una volta in espansione.
- Il ciclo economico è importante perché gli investitori tentano di concentrare i propri investimenti su quelli che si prevede andranno bene in un determinato momento del ciclo.
- Anche il governo e la banca centrale si adoperano per instaurare un'economia sana. Il governo aumenterà la spesa e adotterà anche misure per aumentare la produzione.
Dopo le fasi di ripresa, l'economia entra nuovamente nella fase espansiva.
Safe Heaven/Titoli difensivi - Mantiene o anticipa i suoi valori durante la crisi, poi va bene.
Possiamo anche aspettarci buoni rendimenti in queste asset class. Ex. servizi pubblici, assistenza sanitaria, beni di consumo di base, ecc. ("DISCUTEREMO DI PIÙ NEL NOSTRO PROSSIMO ARTICOLO A CAUSA DELLA LUNGHEZZA DELL'ARTICOLO.")
Per favore perdonami a causa della barriera di comunicazione.
@Money_Dictators
Recupero
Quanto dura un mercato ribassista? Come noto, i mercati si trovano in impostazione bearish da ormai 155 giorni, con l'S&P500 che ad oggi fa segnare uno storno superiore al 14%, dopo essere arrivato ad un minimo relativo del -21% nella giornata del 20.05.2022.
Capire quanto durerà la fase ribassista del mercato è impossibile, considerate le varibili di guerra, inflazione, politiche correttive da parte delle banche centrali, stime di crescita riviste al ribasso. Possiamo tuttavia provare ad analizzare il comportamento del mercato azionario durante le principali crisi succedutesi dal 2000 ad oggi.
Anni 2000 - 2001. Bolla Dotcom + guerra in Afghanistan.
L'inizio del millennio è caratterizzato dalla crisi delle Dotcom, ovvero dal mercato orso avviatosi in seguito allo scoppio della bolla generata nel settore tecnologico. Per capire l'entità della bolla, basta pensare che l'indice Nasdaq (principale indice tech), dal 1995 al 2000 fa segnare una clamorosa performance positiva superiore al 600%, l'S&P500 superiore al 200%.
Nel Marzo 2000, terminati i flussi in acquisto, scoppia la bolla ed ha inizio il mercato orso, alimentato anche dalle successive vicende dell'11 settembre 2001. La fase di storno del mercato in seguito a questi due eventi di portata globale, porta ad un ribasso dell'S&P500 del 50% circa, con i mercati che trovano il minimo delle quotazioni in un periodo di circa 760 giorni. Successivamente, dai minimi toccati ad ottobre 2002, viene inaugurato un mercato toro che porta le quotazioni dell'indice a salire nei successivi 6 anni del 104% circa, recuperando completamente le precedenti perdite.
Anno 2007 - 2008 Crisi mutui subprime
La crisi dei mutui subprime, porta ad un'ulteriore crisi di portata globale, con storno generalizzato dei mercati. In particolare per quanto riguarda l'S&P500, il trend ribassista ha inizio ad ottobre 2007, con il minimo delle quotazioni raggiunto a marzo 2009 dopo 518 giorni ed una performance negativa del 58% circa. Da quel momento e per i successivi 11 anni, viene inaugurata una delle più forti bull run, con l'S&P 500 che riesce a segnare una performance positiva superiore al 400%.
Anno 2020 - Crisi Covid
La crisi da Covid19 determina sull'S&P500 un "flash crash" delle quotazioni del 36% in 28 giorni. Il minimo viene toccato il 23 marzo 2020. Da quel momento, anche grazie agli interventi delle banche centrali e dallo scenario reflazionista creatosi, l'indice fa segnare nel giro di 20 mesi un rally rialzista che porta ad un risultato del +119%.
Fattore comune delle fasi di ribasso, è la capacità del mercato azionario di recuperare. L'investitore che avesse avuto la sfortuna di investire tutto il proprio capitale nel mercato azionario il giorno prima di una delle grandi crisi, avrebbe nel giro di pochi anni, recuperato dalle perdite, facendo segnare interessanti risultati.
Come al solito sono importanti la pianificazione, l'aspetto psicologico (non è facile restare calmi vedendo un -50% su un'asset class) ma sopratutto l'orizzonte temporale dei nostri investimenti, unitamente a strumenti efficienti e diversificati.
ANALISI SETTORIALE – RECUPERO DEI MERCATI La settimana appena trascorsa ha segnato un deciso recupero dei mercati azionari, malgrado le cattive notizie provenienti dal fronte guerra ed enunciati di FED e BCE.
L’ S&P500 fa segnare una performance superiore al 5,4%, ed i settori che hanno sovraperformato il mercato sono:
XLY: Beni di consumo discrezionali. Dopo uno storno del 24% dai massimi di novembre 2021, il settore sembra voler recuperare, facendo segnare nell’ultima settimana una performance superiore al 9%;
XLK: Settore Tecnologico. Dopo mesi di sofferenza, determinati dalle aspettative di rialzo dei tassi, attualmente recepite dal mercato, il settore tech fa segnare un + 7%;
XLF: Settore finanziario. Ripresa di valore per un 5,5%, .
Sostanzialmente positivi, ma con performance inferiori rispetto al mercato anche gli altri settori, ad eccezione di energetico e dei beni difensivi con chiusure vicino alla parità o negative.
I ribassi delle ultime settimane sono stati sicuramente occasioni per bilanciare le posizioni, spostando parte degli strumenti di liquidità o a basso rischio sull’azionario.
Come già visto in passato, in seguito ad instabilità politica o conflitti, il mercato azionario sembrerebbe raggiungere minimi rilevanti in pochi giorni o settimane.
In ottica di rialzo dei tassi e quindi di relativa sofferenza del settore dei bond, con perdite in conto capitale determinate dalla relazione inversa tra yield e controvalore, malgrado la volatilità, la detenzione in portafoglio di strumenti azionari efficienti e diversificati, sarà ancora fondamentale.