Analisi Macroeconomica scenario di mercato.Confrontando le aziende value (S&P 500) con quelle growth (Nasdaq), notiamo come da inizio anno le prime hanno sempre sovraperformato sulle seconde istaurando uno scenario di risk off (paura del rischio da parte degli investitori ) giustificato dalle forti tensioni (economiche politiche finanziari ) che caratterizzavano il primo semestre di quest’anno , scenario che , come possiamo notare dal grafico (Nasdaq/S&P500), nel ultima settimana sembra cambiare: favorendo l’acquisto di titoli growth (azioni con grande potenziale di crescita futura) e facendo intuire quindi, una possibile fase di risk on (fiducia nei mercati da parte degli investitori quindi maggiore propensione ad investimenti più rischiosi).
Analisi che, collegata alla crescita del settore obbligazionario delle ultime settimane, va a supportare un possibile scenario positivo ma allo stesso tempo, mancano ancora molti tasselli del puzzle per poter confermare una ripresa dei mercati.
Risk!!!
GLI INDICI CHE PALESANO IL MOMENTO RIBASSISTA DEI MERCATIBuongiorno ragazzi. Mercoledì discutevo argomenti riguardanti la mia visione ribassista sui mercati azionari americani basandomi su un’analisi della curva dei rendimenti dei titoli di stato americani e sui diversi cicli economici, sottolineando il fatto che la mia visione ribassista era dettata dalla particolare fase economica attraversata.
Trovate tale argomento a questo link:
Riprenderò ora lo stesso concetto condividendo indici di forza e particolari grafici in maniera da darvi una visione più “tecnica”.
GLI OPERATORI HANNO “PAURA”: GLI INDICI DI VOLATILITA’ VIX E VXN
Nel mondo finanziario esistono due particolari indici che tendono a rafforzarsi quando l’incertezza tra gli operatori aumenta; di essi ne parlo molto spesso: il VIX e il VXN. Essi sono gli indici di volatilità dell’S&P500 e del Nasdaq.
La storia economica finanziaria racconta che quando gli operatori sono incerti, le volatilità aumentano e i mercati azionari tendono ad avere cattive performance; questo è il motivo per il quale entrambi sono definiti come “indici di paura”:
Ricordo che i valori degli indici di volatilità al di sopra dei quali i mercati sono considerati “in tensione” sono i 20 punti per quanto riguarda il VIX e i 25 per quanto riguarda il VXN.
Specificato ciò, la mia operatività e le analisi che condivido con voi si basano sull’analisi intermarket; grazie ad essa riesco a combinare diversi asset tra loro che hanno lo scopo di fornirmi una visione più ampia di ciò che accade; è per questo motivo che non tendo spesso a studiare i due benchmark e i corrispondenti indici di volatilità singolarmente, bensì combinandoli tra loro; è così che, cliccando nella barra di ricerca di tradingview i ticker “SPX/VIX” E “NQ1!/VXN” otteniamo i due indici di forza relativa:
I due indici di forza danno informazioni riguardanti il sentiment degli operatori:
• Essendo gli indici di volatilità definiti come “indici di paura”, possiamo affermare che quando gli stessi tendono a sovraperformare i corrispettivi benchmark (disegnando nei due grafici di prezzo dei trend ribassisti) le “paure” superano le “serenità”. Quando un mercato è incerto, l’azionario tende a salire? Direi di no, dal momento che la stessa asset class tende a performare bene in risk on
• Quando le “certezze” superano le “incertezze” i due benchmark tendono invece a sovraperformare gli stessi indici di paura andando a disegnare nei grafici di prezzo dei trend rialzisti
Facciamo un’analisi tecnica dei due indici di forza:
• S&P500/VIX mostra debolezza da inizi novembre 2021; la stessa continua a palesarmi ancora oggi, motivo per il quale la linea di prezzo ha formato una figura di analisi tecnica ribassista, ossia un triangolo discendente
• NASDAQ/VXN mostra gli stessi identici comportamenti, ma stavolta la figura tecnica ribassista è un canale parallelo discendente
Le due figure di analisi tecnica mostrano la maggior forza dell’incertezza rispetto alla certezza. Un ulteriore considerazione è il fatto che questo sentiment negativo sta raggiungendo i minimi visitati durante il crollo dei mercati indotto dalla pandemia nel 2020: gli indici raggiungeranno nuovamente gli stessi? Non posso saperlo in questo momento, ma in ogni caso lo commenteremo assieme.
Questi sono solo due degli indici di forza che considero per capire il sentiment del mercato; pertanto, finchè gli stessi non dimostreranno dapprima segnali di ripresa e successivamente un’inversione di tendenza, la mia visione sui mercati azionari continuerà a rimanere ribassista!
COME LA “PAURA” SI MANIFESTA SUI SETTORI CICLICI E DIFENSIVI
Nella grafica in basso trovate in color rosso l’indice di forza relativo tra i settori dell’S&P500 ciclico e difensivo; in particolare, tra il settore dei beni discrezionali (etf XLY) e quello dei beni di prima necessità (etf XLP). Ho scelto di condividere questo indice per un determinato motivo: la grande correlazione positiva tra l’indice di forza S&P500/VIX.
Commentiamo la grafica:
• Un settore ciclico tende a performare bene quando l’economia si presenta forte e robusta, mentre tende a perdere parte dei guadagni quando la stessa inizia a rallentare e a contrarsi.
• Un settore difensivo non è fortemente dipendente dai cicli economici, motivo per il quale tende a reggere meglio gli urti causati da un rallentamento economico o da una recessione
Nella grafica ho inserito una linea verticale di demarcazione di color blu, che indica il periodo prima dell’8 dicembre 2021, che definiamo “fase di certezza”, e dopo la data stessa, che chiamiamo “fase di incertezza”.
L’indice di forza XLY/XLP dimostra che quando gli investitori “sono impauriti” (ricordate, è il VIX che lo dice!) si ha una preferenza verso i settori difensivi che i settori ciclici (il trend diventa ribassista dal momento in cui XLP inizia a sovraperformare XLY). Ciò che è curioso è questo: nell’ultima analisi spiegavo come l’appiattimento della curva dei rendimenti fosse ricollegata ad un rallentamento economico dove, appunto, il settore dei beni di prima necessità tende a reggere meglio il “pessimismo” rispetto al settore dei beni discrezionali. La sovraperformance da parte dei settori difensivi è iniziata ad inizi dicembre 2021; in quello stesso periodo, come si presentava la curva dei rendimenti?
Stava iniziando ad appiattirsi. Non è un caso quindi che il settore difensivo abbia iniziato a mostrare i muscoli proprio intorno a quella data! L’informazione da trarne è un’ulteriore: è probabile che i mercati azionari abbiano iniziato a cambiare tendenza ad inizi 2022 in quanto pensavano potesse esserci un rallentamento economico, che poi si è palesato attraverso il rallentamento dei diversi dati macroeconomici ma anche dall’ulteriore appiattimento della curva:
Appare quindi chiaro che finché l’indice di forza tra settori XLY/XLP non invertirà la tendenza da ribassista a rialzista la mia visione pessimista nei riguardi dei benchmark azionari persisterà.
L’IMPORTANZA DEI COEFFICIENTI BETA
Non potevo non menzionare in questa analisi i coefficienti beta. Nonostante non sia la prima volta che li nomino, faccio un breve riassunto chiarendo cosa sono e perché rivestono una grande importanza.
Come dice il nome, essi sono dei coefficienti che vengono attribuiti ad ogni azienda. Ogni coefficiente beta oscilla attorno a valori di 1; in particolare, se il beta di un’azienda è uguale a 1, essa tenderà a muoversi in linea con il suo benchmark di riferimento; se il beta di un’azienda è maggiore di 1, essa viene considerata “aggressiva” in quanto tenderà ad avere fluttuazioni maggiori rispetto al mercato di riferimento (in gergo, stiamo parlando di un’azienda considerata “volatile” e quindi rischiosa); se il beta è compreso tra 0 e 1, siamo di fronte ad un’azienda “difensiva” che tende ad avere fluttuazioni di prezzo meno pronunciate rispetto al riferimento (quindi un’azienda meno “volatile” e meno “rischiosa”).
Prendiamo ad esempio due coefficienti beta di due settori totalmente diversi tra loro:
• XLP -> 0.58
• XLY -> 1.18
Immaginiamo che un giorno X l’S&P500 registri una performance del +1,43%. Quali sono i rendimenti attesi dai due settori?
• XLP -> si muoverà 0.58 volte l’S&P500 -> 1.43 x 0.58 = +0.83%
• XLY -> si muoverà 1.18 volte l’S&P500 -> 1.43 x 1.18 = +2.57%
Stesso esempio se il benchmark di riferimento registrasse una performance del -1.43%; prendiamo ora come esempi XLK (settore tech, beta 1.05) e XLU (settore utilities, beta 0.38):
• XLK -> si muoverà 1.05 volte l’S&P500 -> -1.43 x 1.05 = -1.5%
• XLU -> si muoverà 0.38 volte l’S&P500 -> -1.43 x 0.38 = -0.54%
Capito questo concetto, ragioniamo assieme: da marzo 2020 a dicembre 2021 il mercato azionario ha avuto un’unica direzione: quella rialzista. Avendo sempre avuto delle performance positive, esso sarà stato spinto al rialzo da tutti quei settori (o aziende) con coefficienti beta superiori ad 1, giusto? Nello stesso arco di tempo i settori con beta minore di 1, per lo stesso ragionamento, dovrebbero aver sofferto rispetto a quelli con beta superiore ad 1; esistono due etf che replicano i movimenti delle aziende ad alto beta e a basso beta:
• SPLV (aziende a basso beta)
• SPHB (aziende ad alto beta)
Vediamo se da marzo 2020 a dicembre 2021 tutto ciò ipotizzato è vero:
Possiamo affermare che lo è.
Possiamo dire che nell’ultimo periodo siano state invece le aziende a basso beta a sovraperformare quelle ad alto (visto che tendono a soffrire di meno durante i crolli, a differenza delle altre)?
Possiamo affermarlo!
Correlo lo stesso indice di forza al VIX per mostrarvi una qualcosa di interessante:
Esiste una correlazione inversa tra l’indice di forza e l’indice della paura; in particolare, quando il mercato ha certezze (ossia quando il VIX scende) le high beta tendono a sovraperformare le low beta; quando invece le stesse si palesano (ossia quando il VIX sale), sono le low beta ad avere la meglio.
Cosa voglio dire con questo? Che finché saranno le aziende con beta basso a sovraperformare quelle ad alto, la mia visione sui mercati azionari continuerà a rimanere ribassista!
CORRELAZIONE TRA VIX E SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO
Come ultimo esempio considero la correlazione diretta tra spread obbligazionario ad alto rendimento e VIX. Ho già trattato questo spread precedentemente, trovate l’argomento al link:
Nonostante ciò, spiego brevemente come va visualizzato:
Innanzitutto, esso è la differenza tra il rendimento delle obbligazioni societarie high yield (obbligazioni spazzatura) con scadenze superiori a un anno e i rendimenti dei titoli di stato del tesoro americano, alla stessa scadenza.
• Vengono paragonati rendimenti di obbligazioni “pericolose” (con bassi ratings) a rendimenti di obbligazioni estremamente “sicure” (con alti ratings, essendo emesse dal governo degli Stati Uniti). Più lo spread sale, più le obbligazioni pericolose aumentano i loro rendimenti rispetto a quelle meno pericolose, più investire nelle high yield è considerato rischioso per l’uguaglianza RISCHIO = RENDIMENTO (più il rendimento della cedola è alto, tanto la stessa è considerata rischiosa). Discorso opposto quando lo spread si restringe.
• Il rendimento di un’obbligazione è inverso al prezzo della stessa: più un bond viene venduto, più il rendimento crescerà; viceversa, quando gli stessi sono acquistati, il loro rendimento decrescerà
• Di conseguenza, se lo spread sale verso l’alto ci sarà una maggior vendita di obbligazioni pericolose (che offrono però dei rendimenti più alti) rispetto a quelle che lo sono meno; quando invece esso si contrae, saranno preferiti i bond più rischiosi di quelli che lo sono meno
• Capito ciò, come possiamo concludere? Quando lo spread sale verso l’alto, ci si ritrova in clima di “pessimismo” in quanto vengono venduti strumenti rischiosi a dispetto di altri poco rischiosi ma meno “attraenti”; quando invece lo spread si contrae, vengono preferiti strumenti ad alto rendimento rispetto a quelli a basso rendimento, tipica situazione di risk on dei mercati.
Questo “pessimismo” dovuto all’allargamento dello spread è correlabile al VIX?
Direi di si! Il VIX riflette le scelte degli operatori:
• Se essi sono incerti e vendono strumenti rischiosi, l’indice della “paura” sale
• Se essi sono ottimisti, il VIX cala mentre gli acquisti di strumenti high yield aumentano
Nel link condiviso poco fa tratto diverse correlazioni con questo spread; qualora non l’aveste ancora fatto consiglio di leggerlo, è importantissimo.
Vediamo come si presenta lo spread in questo periodo:
Esso si trova in territorio rialzista da fine dicembre 2021.
Gli investitori, di conseguenza, stanno scaricando quantità abbondanti di obbligazioni pericolose.
SIAMO IN RISK OFF!
Tutti gli indici di forza condivisi in questa analisi hanno uno ed un unico scopo: farvi capire quale sia da inizio anno ad oggi il clima di mercato. Avrete già capito durante la lettura che gli investitori non sembra siano disposti a rischiare. La domanda che faccio a voi è questa: considerando gli indici di forza condivisi, come si può aver una visione rialzista dei mercati azionari, essendo le azioni una asset class definita “ad alto rendimento”?
Fintanto che tutti gli indici di forza mostrati non invertiranno la loro tendenza, la mia visione rimarrà ribassista.
Spero di aver dato un contributo, vi terrò aggiornati qualora si presentassero nuovi sviluppi o qualora cambiasse la mia visione.
Buona giornata, Matteo Farci
SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO: LA SUA IMPORTANZA Salve lettori! Prosegue la guida al mercato obbligazionario iniziata il 16 febbraio 2022. I temi trattati sono stati:
• Introduzione al mercato obbligazionario
• Move Index e le sue correlazioni
• Correlazione tra obbligazioni e dollaro americano in diversi scenari economici finanziari
• Correlazione tra mercato obbligazionario e mercato azionario
• Forza e debolezza di uno stato espresso dai ratings e dalle obbligazioni
• Indice di forza relativo capace di anticipare un segnale di recessione
• La correlazione tra obbligazioni e materie prime
• Obbligazioni societarie: investment grade e high yield
Spero di aver trattato i diversi argomenti in maniera chiara e semplice, in maniera da fornirvi una visione più semplice e chiara dei mercati finanziari (dopotutto, l’obiettivo primo è proprio questo).
In questa analisi mi concentrerò su un argomento riagganciandomi all’ultima analisi in cui trattavo le obbligazioni societarie: lo spread obbligazionario ad alto rendimento.
E’ un argomento che potrebbe creare qualche problema di comprensione, per cui cercherò di trattarlo in maniera semplice. Per qualsiasi dubbio, contattatemi pure.
Iniziamo!
COS’E’ UNO SPREAD OBBLIGAZIONARIO?
Come spesso ho spiegato, uno spread non è altro che una differenza; se si tratta di spread obbligazionario, sarà una differenza tra i rendimenti di due obbligazioni diverse tra loro; in particolare esse:
• Possono appartenere alla stessa classe dello stesso Paese emittente (esempio: titoli di stato del tesoro americano, come lo spread “US10Y-US02Y”)
• Possono appartenere alla stessa classe ma derivare da emittenti statali diversi (come ad esempio il famoso spread “btp-bund”)
• Possono appartenere a diversa classe, derivanti da emittenti diversi (obbligazioni statali e obbligazioni corporate).
Gli spread sono espressi in termini di punti percentuali o punti base.
SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO: CHI IL MINUENDO E CHI IL SOTTRAENDO DELLA DIFFERENZA?
Uno spread obbligazionario ad alto rendimento è la differenza tra il rendimento di un’obbligazione ad alto (minuendo) e una a basso rendimento (sottraendo).
Per l’uguaglianza di cui parlo spesso “RISCHIO = RENDIMENTO”, sarà quindi il differenziale tra un’obbligazione rischiosa ed una meno rischiosa; infatti, tenete bene a mente:
• Più è alto il rischio che un emittente non riesca ad onorare il compito di debitore (più è alta la possibilità che un emittente non riesca a ripagare l’interesse dell’obbligazione) più il creditore (un investitore, ad esempio) richiederà un alto rendimento per essersi assunto tale rischio
• Più è alta la possibilità che l’emittente riesca a onorare l’obbligazione assunta, minore sarà il rendimento richiesto dal creditore.
Ricordo brevemente:
• Le obbligazioni ad alto rendimento sono quelle che tipicamente vengono definite “junk bonds” (obbligazioni spazzatura), ai quali emittenti appartengono ratings da BB+ a D (emittenti considerati “poco capaci” di rispettare i propri doveri di debitori)
• Le obbligazioni a basso rendimento sono quelle che vengono definite “investment grade”, ai quali emittenti appartengono ratings AAA fino ad arrivare a BBB- (emittenti considerati in linea generale “capaci” di rispettare le obbligazioni assunte)
Gli emittenti di obbligazioni high yield sono rappresentati tipicamente da società o da Paesi Emergenti, mentre quelli di obbligazioni investment grade da Paesi come Stati Uniti e Germania.
In questa analisi prenderò in considerazione lo spread tra obbligazioni high yield emesse da società americane e obbligazioni del tesoro americano.
RISK ON E RISK OFF
Nella precedente analisi che trovate qui su tradingview dal titolo "obbligazioni societarie: investment grade e high yield" elencavo alcuni etf che replicavano il movimento di obbligazioni high yield a diversa scadenza.
Questi erano l’ISHARES 0-5 YEAR HIGH YIELD CORPORATE BOND ETF (SHYG):
e l’ISHARES IBOXX $ HIGH YIELD CORPORATE BOND ETF (HYG):
Avevo giustificato le recenti discese dei due etf basandomi sul concetto di risk-off dei mercati: quando l’avversione al rischio da parte degli investitori è bassa, essi tipicamente ruotano i loro capitali da asset più rischiosi ad asset meno rischiosi; era quindi piuttosto normale che si sarebbe verificato un deflusso di capitali da questi etf replicanti movimenti di obbligazioni molto rischiose, non credete?
Questo è solo uno dei tantissimi modi per capire quale sia il sentiment del mercato. Un altro è quello di paragonare tra loro i rendimenti di obbligazioni con stessa scadenza appartenenti a diversa classe, emesse da diversi emittenti, con diverso rischio, attraverso uno spread.
E’ possibile costruirne uno prendendo in considerazione obbligazioni high yield societarie e obbligazioni investment grade emesse dal governo statunitense? Si. L’ICE BofA US High Yield
ICE BOFA US HIGH YIELD: LO SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO
Lo spread ICE BofA US High Yield, con ticker “BAMLH0A0HYM2”, esprime il differenziale tra i rendimenti di obbligazioni high yield di società americane e i rendimenti del tesoro americano (con tutte le obbligazioni con scadenze superiori all’anno solare). Possiamo esprimere il segno “-“ della differenza come metro di paragone tra i due termini dello spread; molti di voi si chiederanno:
”che senso avrebbe paragonare i rendimenti obbligazionari societari con quelli dei titoli di stato”?
La spiegazione è da ricercare nell’affidabilità di debitore degli Stati Uniti: i suoi titoli di stato vengono considerati dal mercato come “esenti da ogni rischio” (avendo l’USA come rating AAA) vista la forza economica dello Stato e l’inesistente possibilità di default da parte sua; il rischio praticamente assente si riflette sui rendimenti che, per l’uguaglianza RISCHIO = RENDIMENTO, saranno bassi. Ciò fa degli stessi rendimenti un ottimo strumento di riferimento, in particolare come sottraendo dello spread.
Come minuendo dello spread vengono invece utilizzati gli high yield delle società americane che, in questo modo, vengono paragonati ai rendimenti dei titoli del tesoro:
• Se lo spread sale verso l’alto (ossia si “allarga”) significa che i rendimenti delle obbligazioni societarie stanno sovraperformando i rendimenti dei titoli di stato USA
• Se lo spread scende verso il basso (ossia si “contrae”) significa che i rendimenti delle obbligazioni societarie stanno sottoperformando i rendimenti dei titoli di stato USA
Come tutti sappiamo, il rendimento di un’obbligazione è correlato inversamente al suo prezzo, per cui:
• Se lo spread si allarga significa che c’è una maggior vendita di junk bonds societari rispetto alla vendita di titoli di stato USA. Ciò è da interpretare come una preferenza del mercato verso obbligazioni più sicure (US Treasury Bonds) rispetto a quelle high yield
• Se lo spread si restringe, significa che c’è una preferenza in acquisto di junk bonds rispetto a titoli di stato USA. Gli acquisti si concentrano più su strumenti ad alto rischio che su quelli a basso rischio (dal momento che il rendimento delle obbligazioni societarie scende maggiormente rispetto a quello delle obbligazioni statali)
Capire questi ultimi 4 punti è di fondamentale importanza, in quanto:
• Se il mercato si concentra su strumenti a più alto rischio rispetto ad altri a meno rischio, possiamo affermare il fatto di essere in clima di risk-on; graficamente, tale situazione viene rappresentata dal restringimento dello spread:
• Se il mercato si concentra su strumenti a più basso rischio rispetto ad altri a più alto rischio, possiamo affermare il fatto di essere in clima di risk-off; graficamente, tale situazione viene rappresentata dall’allargamento dello spread:
Per certificare queste mie ultime due affermazioni, correlo lo spread all’andamento dell’S&P500, utilizzando come etf l’SPX:
Osservate: ogni qualvolta il mercato preferisce acquistare junk bonds societari rispetto a titoli di stato, l’S&P500 tende ad avere ottime performance: il motivo è da ricercare nel clima risk-on, ossia quella particolare condizione in cui gli investitori si concentrano su asset finanziari rischiosi che offrono alti rendimenti. E in clima di risk off?
Quando l’avversione al rischio è bassa, gli investitori preferiscono concentrarsi su strumenti a più basso rischio (come titoli di stato) lasciando da parte strumenti ad alto rischio: è cosi che, in tale situazione, lo spread si allarga, con conseguenti discese più o meno brusche da parte del benchmark azionario (fatta eccezione per il periodo 1997-2000, in cui questo evento non si è verificato).
I grafici in cui correlo lo spread e il benchmark azionario sono utili per capire un qualcosa di necessario:
• Più lo spread si allarga raggiungendo percentuali sempre più alte, più l’avversione al rischio da parte degli operatori di mercato diminuisce
• Più lo spread si restringe raggiungendo percentuali sempre più basse, più l’avversione al rischio degli investitori aumenta
Per spiegare in maniera ancora più semplice questi ultimi due concetti mi servirò di una grafica in cui andrò a ricreare quattro situazioni di rischio diverse:
1. Grafico 1
Nel piano cartesiano rendimento (asse y) e tempo (asse x) ritroviamo i rendimenti dei titoli del tesoro (1%) e gli high yields dei junk bonds (4%). Lo spread, calcolato come differenza, è:
SPREAD AD ALTO RENDIMENTO = RENDIMENTO JUNK BONDS – RENDIMENTO TITOLI DI STATO
SPREAD AD ALTO RENDIMENTO = (4 – 2)% = 2%
Il grafico 1 riporta quella particolare condizione in cui gli operatori a mercato sono più avversi al rischio, in quanto lo spread è il più ristretto di tutti i quattro che vedremo
2. Grafico 2
In questo caso lo spread si allarga, raggiungendo valori del 3.6%, infatti:
SPREAD AD ALTO RENDIMENTO = RENDIMENTO JUNK BONDS – RENDIMENTO TITOLI DI STATO
SPREAD AD ALTO RENDIMENTO = (6 – 2.4)% = 3.6%
Con uno spread in aumento di 1.6 punti percentuali rispetto al caso precedente, il mercato inizia ad avere meno appetito al rischio
3. Grafico 3
Spread al 6.4%, in aumento di 4.4 punti percentuali rispetto al caso 1 e di 2.8 rispetto al caso 2. Allargandosi lo spread, l’appetito al rischio inizia a restringersi sempre di più
4. Grafico 4
Esso descrive la situazione tra le quattro diverse in cui gli operatori sono meno propensi a concentrarsi su strumenti ad alto rischio, visto lo spread a valori di 8 punti percentuali.
Spero di essere stato ancora più chiaro con questi ultimi 4 esempi.
ALCUNE CORRELAZIONI INTERMARKET
• CORRELAZIONE TRA SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO E PIL POCO PRIMA E IMMEDIATAMENTE DOPO UNA RECESSIONE
Sapete quanto io reputi importante l’analisi intermarket e la correlazione tra le varie asset classes.
Ragionando sul fatto che il mondo obbligazionario è strettamente legato all’economia di un Paese, ho pensato che probabilmente potesse esistere una correlazione tra lo spread discusso in questa analisi e il pil statunitense; la forte correlazione è presto ritrovata intorno alle aree ombreggiate di color celeste, che indicano le recessioni americane dal 1997 ad oggi:
• Ogni qualvolta lo spread si è mosso al di sopra dei 9 punti percentuali (tutti i punti temporali sono stati cerchiati di rosso) siamo stati protagonisti di una recessione
• Aiutato da delle frecce di color nero e arancio, vi ho indicato come il dato macroeconomico e lo spread si correlino in maniera indiretta immediatamente prima e immediatamente dopo una recessione: osservate come ai crolli del prodotto interno lordo del 2000, 2008 e 2020 lo spread si sia mosso in maniera inversa, in particolare verso l’alto; al contrario, durante le successive riprese economiche, osservate il suo restringimento; perché ciò è accaduto?
Lo spread si è allargato durante i crolli economici in quanto, come ho detto prima, gli investitori in risk-off preferiscono strumenti meno rischiosi che più rischiosi; una massiccia vendita di obbligazioni high yield si riflette sui relativi rendimenti che “esplodono” verso l’alto, con effetto diretto sullo spread, che va ad allargarsi. Caso contrario per quanto riguarda le successive riprese economiche, in cui abbiamo assistito ad un restringimento visti gli acquisti di strumenti rischiosi ai danni di quelli meno rischiosi.
• CORRELAZIONE TRA SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO E INDICE DI VOLATILITA’ DEL MERCATO AZIONARIO VIX
A metà analisi analizzavo la correlazione tra lo spread e l’S&P500, sottolineando come l’allargamento dello spread trascinasse al ribasso il benchmark e il suo restringimento lo riaccompagnasse al rialzo; la stessa correlazione appare molto più chiara correlando allo stesso spread il VIX, ossia l’”indice di paura” dell’S&P500. La correlazione tra i due appare diretta, per cui possiamo affermare che:
• Una preferenza di obbligazioni meno rischiose rispetto ad altre più rischiose coincide con un momento di incertezza e “paura” degli operatori: ciò si riflette sul VIX che in questo modo aumenta in valor percentuale, con la conseguente discesa del benchmark azionario
• Una preferenza di obbligazioni più rischiose rispetto ad altre meno rischiose coincide con un momento di “tranquillità” degli operatori: ciò si riflette in un ribasso del VIX con conseguente salita del benchmark
• CORRELAZIONE TRA SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO E INDICE DI FORZA TRA SETTORE DEI BENI DI PRIMA NECESSITA’ E DEI BENI DISCREZIONALI
Possiamo ritrovare un’ulteriore correlazione diretta se paragoniamo lo stesso asset protagonista dell’analisi all’indice di forza relativa tra il settore dei beni di prima necessità e quello dei beni discrezionali:
Il motivo sta nella diversa natura dei due settori azionari:
• Quello dei beni di prima necessità ha natura difensiva e tipicamente sovraperforma quello dei beni discrezionali in momenti di risk-off, ossia quando si verifica l’allargamento dello spread. Al contrario, quello dei beni discrezionali, avendo natura ciclica (ossia essendo più dipende dal corso economico) ha la meglio in risk-on, ossia quando il rischio percepito dal mercato diminuisce, testimoniato dal restringimento dell’Ice BofA US High Yield
• CORRELAZIONE TRA SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO E INDICE DI FORZA TRA ORO ED S&P500
Applicando gli stessi concetti espressi nella precedente correlazione, ritroviamo un’altra correlazione diretta, stavolta utilizzando come metro di paragone l’indice di forza tra oro ed S&P500:
Questa correlazione positiva nasce dal momento che l'oro, essendo un asset risk-off, va ad apprezzarsi all'allargamento dello spread obbligazionario, spingendo l'indice di forza al rialzo; contraria la situazione per l'S&P500 che, essendo un asset risk-on, va ad apprezzarsi invece al restringimento dello stesso spread, spingendo al ribasso l'indice di forza.
IL RAPPORTO TRA LO SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO E LO SPREAD TRA I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO DEL TESORO AMERICANO A 10 E 2 ANNI
Esiste un modo per anticipare l’allargamento dello spread obbligazionario con successiva recessione? Osservando la grafica che segue, sembrerebbe di si. E’ necessario utilizzare come metro di riferimento lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato del tesoro americano a 10 e 2 anni. Perché?
La discesa dello spread US10Y-US02Y al di sotto dello 0% (ossia quando la curva dei rendimenti ha invertito) è stata sempre seguita dall’allargamento dell’ICE BofA US High Yield , culminata poi con periodi di recessione evidenziati nella grafica con dei rettangoli di color azzurro.
Si dimostra quindi utile il paragone tra i due spread, in quanto sembra che l’uno possa anticipare le successive mosse dell’altro.
L’analisi termina qua. E’ abbastanza lunga, ma volevo essere preciso in tutti i diversi paragrafi discussi.
Grazie per l’attenzione, Matteo Farci
Le REGOLE FONDAMENTALI che spesso DIMENTICHIAMO!Spesso dimentichiamo quali sono le regole fondamentali operative di quando si fa trading, presi da rabbia, avidità e sentimenti vari che agiscono sull'inconoscio. Anche io spesso, chiunque, ne siamo vittime, per cui ho deciso di riportare il classico schema di cui magari molti si dimenticano, il TRADING PLAN.
1 su quali timeframe operare?
2 quanto devo rischiare senza overtradare e perdere troppo?
3 in che condizioni di mercato devo tradare? devo tradare per forza ogni movimento? o aspetto l'occasione giusta?
4 in quali titoli decido di investire? Ho stilato una lista tipo dei miei investimenti: pochi titoli di diversi asset (DIVERSIFICAZIONE)
5 dove entro? dove esco? dove piazzo lo stop? entro ad esempio in pullback, metto lo stop sopra il supporto appena ha fatto il pullback e il mio target alla prossima zona di resistenza o a un livello chiave.
Le semplici regole a volte sono le migliori, ricordiamole.
|USD| - COSA ASPETTARSI DAL DOLLARO QUESTA SETTIMANA 🇺🇸Buona Domenica traders 👩🏽🚀
Oggi ho deciso di condividere con voi la mia analisi sul FX:USDOLLAR per la prossima settimana.
WEEKLY
Partendo dal Weekly possiamo notare un trend di lungo periodo decisamente ribassista. I prezzi sono arrivati sulla zona di supply dei massimi di Ottobre 2020, molto importante perché ha dato origine all'ultimo impulso al ribasso (Gamba Madre).
Se ci focalizziamo sulle ultime settimane il movimento al rialzo sembra che abbia finito la benzina --> movimento ascendente + la creazione di liquidità che prima o poi verrà presa.
Sul Daily il trend invece è rialzista e i prezzi sono a ridosso di una zona di demand che potrebbe generare una reazione per un ultimo impulso al rialzo.
Se la zona di demand non dovesse reggere si avrà la conferma del cambio di trend al ribasso, allineandosi cosi con l'analisi Weekly 📉
Mi raccomando tradate responsabilmente!
Fammi sapere la tua idea con un commento e lascia un like per seguire gli aggiornamenti 🤳
"Take the risk or lose the chance" 🐺
|BTCUSD| - ANALISI PER IL MESE DI AGOSTO🏝Buona Domenica traders 👩🏽🚀
Agosto è sempre stato un mese morto per i mercati finanziari, la volatilità è bassa e i principali operatori si stanno godendo le vacanze.
Voglio comunque portarvi la mia idea sul BITSTAMP:BTCUSD visto che molti di voi me lo avete chiesto in privato.
DAILY
Sul Daily il trend è tornato rialzista con la rottura dei max in area 41K e di conseguenza, fino a quando il trend non mi confermerà una nuova inversione, sono più favorevole ad aprire operazioni di acquisto. Ho evidenziato tutte le zone di supply che i prezzi potrebbero raggiungere.
In H4 vi lascio anche un possibile setup long per i prossimi giorni.
Mi raccomando tradate responsabilmente!
Fammi sapere la tua idea con un commento e lascia un like per seguire gli aggiornamenti🤳
Take the risk or lose the chance! 🐺
[PORTAFOGLIO] Nuova posizione su EU STOCKS 50LONG su EU STOCKS 50 in carico a 4.067
IMPORTANTISSIMO
La decisione di agire in base a quanto scritto è solo affare vostro.
Vi esorto a NON replicare le operazioni non conoscendo nulla né della mia strategia né mio modello di gestione del rischio.
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Domande, dubbi, perplessità? Sui commenti.
Rischio specifico e rischio sistematicoQuando si investe bisogna porre particolare attenzione al rischio che si corre.
Ogni investitore, nel momento in cui inizia ad investire incorre in 2 tipi di rischio: il rischio sistematico ed il rischio specifico, che cosa significano, ma soprattutto come possiamo mitigarli?
Rischio sistematico:
Per rischio sistematico si intende ne più ne meno che il rischio di mercato.
È un rischio che non si può controllare o contenere poiché fa parte della natura dell'investimento. È il rischio che si accetta per ottenere un rendimento. Ogni tipo di asset diverso possiede un rischio sistematico diverso. Ad esempio il rischio sistemico delle azioni è dovuto alla volatilità e alle fluttuazioni del mercato in generale. Il rischio per le obbligazioni invece è dovuto all'andamento dei tassi di interesse.
Rischio specifico:
È il rischio che si corre quando si investe su di una specifica azione, o su di un settore in particolare. Questo è il rischio che puoi e che devi assolutamente controllare. Come? Diversificando.
Ci sono diversi tipi di diversificazione:
Di tipo geografico (un ottimo esempio di diversificazione geografica sono gli indici azionari globali)
Di tipo settoriale (un buon parametro da tenere in considerazione è di investire massimo il 25% del proprio capitale su di un singolo settore)
Di asset class (tramite il bilanciamento delle varie asset class: stocks, bonds, commodities.. ecc ecc andando a fare un analisi in base ai propri obiettivi e in base alla correlazione/decorrelazione tra i vari strumenti)
La diversificazione, insieme al money management sono gli unici strumenti che abbiamo a disposizione per poter limitare il rischio (specifico). Sono dei pilastri fondamentali se si vuole mantenere una profittevole e duratura attività di investimento.
Spero che questa idea possa esservi di aiuto.
Scrivetemi nei commenti se è un argomento che vi farebbe piacere che approfondissi.
Al prossimo aggiornamento.
L'unica via per operare se hai poco capitaleBuongiorno a tutti ragazzi! Oggi le chiacchiere stanno a zero. Parliamo di numeri e lo facciamo senza mezzi termini o nascondendoci dietro al (politicamente corretto).
Certo, il trading è un lavoro nel quale il controllo e la gestione del rischio sono le chiavi che ci consentono di fare questo mestiere tutta la vita e portarci avanti i profitti nel tempo.
Il trading non è un gioco d'azzardo dove posso andare All-In e sperare di aver azzecato.
MA...
Se ho poco capitale, come posso riuscire ad accumularne ulteriori sfruttando semplicemente la mia operatività?
In questo video vi spiego come e quando ha senso aumentare il rischio per iniziare ad uscire dalla trappola delle perfomance elevate su un capitale esiguo, uno dei maggiori motivi che spingono soprattutto i ragazzi ad abbondonare questo settore.
Mi farebbe molto piacere sapere la vostra opione a riguardo.
Vi ricordo l'appuntamento Sabato \ Domenica dove vi mostrerò qual è la tecnica che utilizzo io per le operazioni ad alto RR.
Buona giornata e buon trading, a presto!
|AUDCHF| - PIT STOP 🚗Buon pomeriggio traders, 🌞
Opportunità al ribasso per il cross FX:AUDCHF
Analisi Multi-timeframe
DAILY:
Sul giornaliero i prezzi si trovano sui massimi dei primi di Marzo 2020, voglio sfruttare questa zona per un ritracciamento di breve periodo.
H4:
15 MIN:
Sul 15 minuti sono entrato short sfruttando il setup ribassista.
Mi raccomando fammi sapere la tua idea con un commento e lascia un like per seguire gli aggiornamenti 🤳
Buona trading a tutti! 💪🏻
|EURJPY| - LONG DI LUNGO PERIODO 🔷Buongiorno traders 🌞
Oggi sono long sul cross FX:EURJPY per un' operazione di lungo periodo e con questa analisi vi spiegherò i motivi.
Analisi Multi-timeframe
SETTIMANALE:
Sul settimanale ci troviamo in un'ottima zona per cercare un ritracciamento al rialzo.
GIORNALIERO:
www.tradingview.com
H1:
In H1 ho sfruttato la rottura del pattern per entrare a rialzo. Stop sui minimi e come target la Kijun D.
Mi raccomando fammi sapere la tua idea con un commento e lascia un like per seguire gli aggiornamenti 🤳
Buon trading a tutti! 💪🏻
|BTCUSD| - DA CHE PARTE STAI? 🤔Buon pomeriggio traders 🌞
Oggi voglio analizzare i 3 motivi per cui oltre il 90% dei trader perde soldi nel trading.
Infatti 9 traders su 10 perdono soldi in borsa e smettono di fare trading entro un anno da quando iniziano.
Ma perché così tanti aspiranti trader falliscono così miseramente, quando online si trovano migliaia di contenuti e pubblicità dove ti spiegano che guadagnare dal trading è facile ?
1) ASSENZA DI UNA STRATEGIA
Si tende ad approcciarsi al trading senza una solida strategia e più con un’ottica di scommessa.
2) LA GESTIONE DEL CAPITALE
L’esatto momento in cui si inizia a perdere soldi in borsa è quando non sai gestire il tuo capitale e di conseguenza non sai gestire il rischio.
3) LA PSICOLOGIA
L’aspetto più difficile è quello psicologico, perché non può essere copiato.
La gestione psicologica è interna a te, ogni persona ha la propria psicologia e ogni persona supera le proprie difficoltà psicologiche ed emotive in maniera diversa.
➖
Questo ragionamento adesso applichiamolo a BITSTAMP:BTCUSD che ci ha abituati a movimenti opposti al sentiment di mercato: quando tutti si aspettavano un rialzo dei prezzi è invece sceso in picchiata e viceversa.
Mi raccomando fammi sapere la tua idea con un commento e lascia un like per seguire gli aggiornamenti 🤳
Buon trading a tutti! 💪🏻
|NZDCAD| - ALLA RICERCA DI UN SETUP RIBASSISTA 🔭Buongiorno traders e buona pasquetta a tutti 🐣
Nella mia watchlist per questa settimana terrò d'occhio FX:NZDCAD con una visione ribassista.
Analisi Multi-timeframe
GIORNALIERO:
H4:
15 MIN:
Sul 15 minuti attenderò la formazione di un pattern e sfrutterò l'eventuale rottura per entrare short.
Buon trading a tutti! 💪🏻
|AUDCAD| - POSSIBILE DOPPIO MASSIMO 🗻🗻Buon pomeriggio traders , 🌞
Opportunità al ribasso per il cross FX:AUDCAD
Analisi Multi-timeframe
DAILY:
Sul giornaliero possiamo notare che i prezzi si trovano sui precedenti massimi, inoltre sono in prossimità della Kumo che non renderà la vita semplice ai compratori.
Mi aspetto un movimento del genere con un ribasso in direzione Kijun giornaliera + SSB che combaciano 🧲
Anche le BB mostrano disequilibrio.
15 MIN:
Sul 15 minuti attenderò la formazione di un pattern e sfrutterò l'eventuale rottura per entrare short.
Buona trading a tutti! 💪🏻
|EURCAD| - ESAURITO IL RITRACCIAMENTO SI PROSEGUE LONG? 💎Buongiorno traders,
Opportunità al rialzo per il cross OANDA:EURCAD
Analisi Multi-timeframe
DAILY:
Sul giornaliero notiamo che dopo il forte rialzo degli ultimi giorni i prezzi hanno ritracciato al ribasso fino alla Kijun Daily e stanno reagendo al supporto individuato.
Se ichimoku indica equilibrio le BB invece no
H4:
In H4 individuo un ulteriore supporto.
Buona trading a tutti! 💪🏻
Pirelli per veri risk takersPirelli sta risentendo delle forti perdite del comparto auto, uno dei settori più colpiti dal sell off dovuto allo scatenarsi del coronavirus. La situazione del titolo non è sicuramente delle migliori in quanto era entrato in un canale discendente piuttosto preciso già da piu di due anni a questa parte. Canale, questo, che è stato abbandonato proprio in seguito al recente crollo del settore automobilistico, del quale fa parte. Il grafico sui tf maggiori è piuttosto impietoso, con vari segnali di incertezza poi confermati a ribasso e un hammer ribassista sul tentativo di rientro nel suddetto canale, che fa davvero poco ben sperare chi sia interessato ad acquistare il titolo. Le probabilità ad ora giocano sicuramente a sfavore del rialzo (per quanto personalmente ritenga che il titolo possa avere un fair value maggiore dell'attuale) fino a quando il mercato automobilistico non cominci a vedere una luce in fondo al tunnel. Il lato positvo, se così possiamo chiamarlo, è il rapporto rischio rendimento davvero interessante che si viene a creare in una situazione del genere. La trend line di breve (gialla) sta agendo da supporto, anche se difficilmente tendo a considerarla valida fino al raggiungimento e conferma almeno del terzo tocco, e potrebbe rappresentare un ultimo baluardo per tentare di riprendere il canale nel breve periodo, senza dover attendere zone di accumulazione a livelli inferiori. Per essere visto come un aspetto positivo, per quanto minimo, bisogna considerare il contesto, davvero critico attualmente e notare che il titolo proveniva già da un trend decrescente e sta affrontando l'immenso calo della domanda con risultati sicuramente negativi ma non catastrofici ( per ora ). Non sono un' esperto di questo settore ma penso che tra l'altro prezzi del petrolio più bassi possano giovare ad un azienda produttrice di pneumatici, seppure negli anni abbiano sicuramente rivisto le mescole per abbracciare il "green". Se qualcuno volesse approfondire questo punto nei commenti glie ne sarei grato.
Come trade penso che possa essere interessante controllare il supporto nato tra gli ultimi minimi (giallo) e valutare se sia il caso di prendere quello che è un rischio enorme, ma con uno stop loss molto breve, a fronte di un potenziale take profit piuttosto consistente e facilmente gestibile nel caso in cui recuperasse il canale, perchè potrebbe essere liquidata nel breve/medio o tenuta come base per accumuli se e quando il settore rivedrà la luce in fondo al tunnel. Non è la mia classica operatività questa, ma in situazioni del genere si puo provare a fare di necessità virtù, certamente non considerandolo un trade con buone probabilità di riuscita. Ricordo che ogni mio post ha lo scopo di aprire discussioni il più possibile "formative" e stimolare confronti e ragionamenti. Non sono da intendersi come consigli di investimento. Buon trading
Ps: ho dimenticato di menzionare una divergenza rialzista sul cci in tf settimanale, per quanto poco convincente
|CADJPY| - IMPORTANTE SUPPORTO PER UN LONG - SETUP PRONTO 🎈Buongiorno traders,
un altro strumento con il CAD nella mia watchlist di questa settimana, in questo caso il cross FX:CADJPY che presenta un' opportunità per un ingresso long.
Il supporto ha tenuto i prezzi da Giugno fino a Novembre 2016, infatti essendo molto importante nelle settimane precedenti i prezzi hanno risentito la zona.
DAILY:
H1:
Setup long
Stop sui minimi e target sulla Kijun daily.
Buon trading a tutti! 💪🏻
|EURCAD| - PREPARIAMOCI ALLA DISCESA🛬Buongiorno traders,
da ieri sono ufficialmente un dottore👨🏻🎓 La strada è stata lunga e piena difficoltà, ma ho scelto di non mollare e di non farmi scoraggiare, lavorando sodo con grande forza di volontà. In ognuno di noi c'è un guerriero che lotta fra le avversità della vita per aiutarci a realizzare i nostri sogni.
"Non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi".
🖍 Tornando all'analisi, è pronto un setup short per il cross FX:EURCAD
La resistenza è weekly ed è data dai massimi di Dicembre 2018.
Stop sui massimi e target sulla Kijun daily.
Buon trading a tutti! 💪🏻