Le REGOLE FONDAMENTALI che spesso DIMENTICHIAMO!Spesso dimentichiamo quali sono le regole fondamentali operative di quando si fa trading, presi da rabbia, avidità e sentimenti vari che agiscono sull'inconoscio. Anche io spesso, chiunque, ne siamo vittime, per cui ho deciso di riportare il classico schema di cui magari molti si dimenticano, il TRADING PLAN.
1 su quali timeframe operare?
2 quanto devo rischiare senza overtradare e perdere troppo?
3 in che condizioni di mercato devo tradare? devo tradare per forza ogni movimento? o aspetto l'occasione giusta?
4 in quali titoli decido di investire? Ho stilato una lista tipo dei miei investimenti: pochi titoli di diversi asset (DIVERSIFICAZIONE)
5 dove entro? dove esco? dove piazzo lo stop? entro ad esempio in pullback, metto lo stop sopra il supporto appena ha fatto il pullback e il mio target alla prossima zona di resistenza o a un livello chiave.
Le semplici regole a volte sono le migliori, ricordiamole.
Risk
Rischio specifico e rischio sistematicoQuando si investe bisogna porre particolare attenzione al rischio che si corre.
Ogni investitore, nel momento in cui inizia ad investire incorre in 2 tipi di rischio: il rischio sistematico ed il rischio specifico, che cosa significano, ma soprattutto come possiamo mitigarli?
Rischio sistematico:
Per rischio sistematico si intende ne più ne meno che il rischio di mercato.
È un rischio che non si può controllare o contenere poiché fa parte della natura dell'investimento. È il rischio che si accetta per ottenere un rendimento. Ogni tipo di asset diverso possiede un rischio sistematico diverso. Ad esempio il rischio sistemico delle azioni è dovuto alla volatilità e alle fluttuazioni del mercato in generale. Il rischio per le obbligazioni invece è dovuto all'andamento dei tassi di interesse.
Rischio specifico:
È il rischio che si corre quando si investe su di una specifica azione, o su di un settore in particolare. Questo è il rischio che puoi e che devi assolutamente controllare. Come? Diversificando.
Ci sono diversi tipi di diversificazione:
Di tipo geografico (un ottimo esempio di diversificazione geografica sono gli indici azionari globali)
Di tipo settoriale (un buon parametro da tenere in considerazione è di investire massimo il 25% del proprio capitale su di un singolo settore)
Di asset class (tramite il bilanciamento delle varie asset class: stocks, bonds, commodities.. ecc ecc andando a fare un analisi in base ai propri obiettivi e in base alla correlazione/decorrelazione tra i vari strumenti)
La diversificazione, insieme al money management sono gli unici strumenti che abbiamo a disposizione per poter limitare il rischio (specifico). Sono dei pilastri fondamentali se si vuole mantenere una profittevole e duratura attività di investimento.
Spero che questa idea possa esservi di aiuto.
Scrivetemi nei commenti se è un argomento che vi farebbe piacere che approfondissi.
Al prossimo aggiornamento.
L'unica via per operare se hai poco capitaleBuongiorno a tutti ragazzi! Oggi le chiacchiere stanno a zero. Parliamo di numeri e lo facciamo senza mezzi termini o nascondendoci dietro al (politicamente corretto).
Certo, il trading è un lavoro nel quale il controllo e la gestione del rischio sono le chiavi che ci consentono di fare questo mestiere tutta la vita e portarci avanti i profitti nel tempo.
Il trading non è un gioco d'azzardo dove posso andare All-In e sperare di aver azzecato.
MA...
Se ho poco capitale, come posso riuscire ad accumularne ulteriori sfruttando semplicemente la mia operatività?
In questo video vi spiego come e quando ha senso aumentare il rischio per iniziare ad uscire dalla trappola delle perfomance elevate su un capitale esiguo, uno dei maggiori motivi che spingono soprattutto i ragazzi ad abbondonare questo settore.
Mi farebbe molto piacere sapere la vostra opione a riguardo.
Vi ricordo l'appuntamento Sabato \ Domenica dove vi mostrerò qual è la tecnica che utilizzo io per le operazioni ad alto RR.
Buona giornata e buon trading, a presto!
Rischio/rendimento è così importante ?Buongiorno a tutti Traders,oggi voglio parlarvi di un argomento che ritengo molto importante,più delle strategie che vengono utilizzate,ovvero il rischio rendimento !
Chiaramente il Rischio-rendimento,va calcolato in base al backtesting delle proprie strategie e non messo a "caso".
Cos'è il rischio rendimento di un'operazione :
In maniera molto semplice è la percentuale di rischio (possibile perdita) a cui ci esponiamo in confronto alla percentuale di possibile rendimento (profitto) della stessa posizione.
Ovviamente il RISCHIO-RENDIMENTO va SEMPRE associato ad un ottimo sistema di money-management,altrimenti sarà tutto inutile !
Ora analizziamo i due esempi !
P.S. non sono consigli finanziari e nessuno,ripeto nessuno dovrà applicare questi sistemi al proprio trading,a meno che non li testi nel tempo con le proprie strategie !! E soprattutto mancano molti dati che un sistema di Trading dovrebbe avere,sono sintetizzati al massimo ed hanno il solo scopo di far capire quanto sia importante il Rischio-rendimento !!
Incominciamo dall'esempio 1 :
In questa strategia sappiamo che in media apriamo 150 trade all'anno,con un risk-management del 2% ed un Win-loss (rapporto tra trade in profitto ed in perdita) del 50%.
Con un RISCHIO-RENDIMENTO di 1:2
A fine anno sappiamo che all'incirca che questo sistema ci farà portare a casa un più 150% lordo.
Ecco il calcolo:
75 (trade in profitto) * 4 (%di profitto da ogni trade) - 75(trade in perdita) * 2 (% di perdita da ogni trade)
Come sistema non funziona male,ma mettiamo a rischio i nostri soldi per 150 volte e questo per molti Traders potrebbe essere un problema dal punto di vista emotivo e probabilmente molte volte si finirà in Over-trading solo per rispettare il numero di Trade da aprire.
SBAGLIATISSIMO !
Allora decidiamo di optare per la qualità dei nostri Trade ed ora entra in gioco l'esempio 2:
All'incirca con questo sistema sappiamo che apriremo in media 80 trade annuali,rischiando sempre il 2% per posizione ed un Win-Loss del 50%.
Questa volta però il RISCHIO-RENDIMENTO sarà di 1:3.
Questo sistema sappiamo che all'incirca a fine anno ci porterà ad avere un più 160%
Calcolo:
40*6 - 40*2
Ora confrontando i due esempi notiamo come nel secondo esempio nonostante apriamo quasi la META' DEI TRADE dell'esempio 1,con un rapporto R-R maggiore,a fine anno riusciamo ad ottenere una performance maggiore !
Questo fa capire che non servono centinaia di trade all'anno (decine di trade al mese) per essere profittevoli,ma ne servono pochi mirati e di qualità !!
Ed uno dei modi per aumentare la loro qualità è quella di scegliere di tradare solo Trade dal Rischio-rendimento alti.
Optando per la qualità avremo molti vantaggi:
-si passa meno tempo davanti ai grafici
-Non si rischia di finire in Over-trading
-Riusciremo a gestire meglio le nostre emozioni visto che rischieremo meno volte i nostri soldi nel mercato
-Riusciremo ad avere molto più tempo libero che possiamo impiegare come meglio crediamo
Insomma per quanto mi riguarda penso che per quanto sia difficile da credere,concentrarsi sulla qualità e lavorando intelligentemente avremo solo benefici..
Soprattutto per chi è agli inizi ed è abituato a scambiare il suo tempo per denaro avrà difficoltà a far entrare questo concetto nella sua mente proprio perchè è abituato al fatto che se vuole guadagnare di più deve lavorare di più(straordinari),ed è fondamentale cambiare questa mentalità,ci sono passato anche io e vi assicuro che se metterete in pratica questo concetto,vivrete meglio il vostro lavoro da TRADER !!
E tu che Rischio-rendimento utilizzi ?
è stato utile l'articolo ?
Fammi sapere nei commenti !
[Formazione] Analisi intermarket: strategie operativeI rapporti di correlazione possono essere utilizzati nelle seguenti attività di trading:
1) per analizzare i mercati e prevedere il movimento degli asset nella sequenza causa>effetto,
2) per costruire un portafoglio diversificato finalizzato alla riduzione del rischio,
3) hedging e spread trading.
Vediamoli nello specifico.
1) Analizzare i mercati
Lo studio del legame di correlazione tra i diversi strumenti finanziari è la base dell’analisi Intermarket. Questo tipo di analisi ha lo scopo di prevedere i movimenti di un determinato strumento secondo la sequenza di causa>effetto>causa sfruttando il fatto che i mercati sono interconnessi.
Capite che se si è in grado di decodificare la sequenza in cui si muove il denaro nei vari asset, si ha a disposizione un vantaggio di incredibile. Capite che senza andare a scovare il pattern a casaccio tra migliaia di strumenti e sperare che funzioni, si è in grado di restringere la ricerca selezionando prima il mercato e poi lo strumento su cui andare a fare la propria analisi e le relative operazioni avendo molte più possibilità di riuscita proprio perché si va assieme a quel flusso del "denaro forte" che muove i mercati e genera i trend primari.
In tutti i settori finanziari c'è una continua entrata ed uscita di denaro che da origine ai movimenti di breve dei prezzi. Tuttavia in alcuni momenti, l'afflusso in uno e la fuoriuscita da un altro, può essere più marcata e tipica in alcune fasi di mercato tanto da dare origine a movimenti veramente importanti.
In una fase espansiva quando il mercato azionario ha un trend rialzista è probabile osservare un calo del marcato obbligazionario per il semplice motivo che gli speculatori preferiscono cercare guadagni sfruttando l'aumento del valore delle azioni, anche accettando un rischio maggiore piuttosto che ricavare plusvalenze di pochi punti attraverso la sola riscossione dell'interesse offerto dai prestiti, sebbene più sicuri.
Nelle fasi di recessione accade il contrario: gli speculatori tendono a preferire strumenti che offrono in assoluto più sicurezza a scapito del guadagno (a volte anche costosi come ad esempio il detenere oro fisico o acquistando Bond con interessi negativi!).
Per identificare in quale fase ciclica ci si trova bisogna innanzi tutto chiarire con quale sentiment gli investitori si relazionano al mercato. Definiamo quindi le due condizioni principali: RISK-ON e RISK-OFF.
La fase di ricerca del rischio (fase espansiva) viene definita RISK-ON ed è tipico assistere assieme alla crescita del valore in generale delle azioni, degli indici di conseguenza anche all'aumento delle materi prime legate alla produzione industriale, al costo dei trasporti e parimenti al calo di tutti gli strumenti rifugio come ad esempio il GOLD.
La fase opposta invece si definisce RISK-OFF. Qui gli investitori preferiscono "parcheggiare" il denaro su strumenti che, anche se non rendono molto, restituiscono maggiore sicurezza. Se in questa fase i mercati azionari sono in recessione, è logico trovarsi aumenti di valore nell'obbligazionario, nei metalli preziosi e anche in certe opzioni.
Nel tempo ho selezionato questa sequenza analitica per cercare di capire in che fase si è al fine di portarmi in maniera logicamente correlata allo strumento bersaglio su cui cercare il set-up d'ingresso:
1) analisi indicatori leading
2) analisi rotazione settoriale
3) intermarket e correlazioni
4) individuazione asset bersaglio
5) analisi indicatore statistico
6) ricerca di setup d'ingresso coerente
7) studio scenari alternativi
8) MM
Non intervengo operativamente su tutti gli asset che analizzo ma cerco di farmi l'idea se domina nel preciso istante il sentiment espansivo o conservativo al fine di intercettare la "portante direzionale" e ricercare attraverso l'analisi tecnica l'ottimizzazione dell'operazione.
Al punto 3 la mia analisi prevede alcuni ratio con il GOLD, NIKKEI, USDJPY, SP500, VIX, GOLD, EURUSD, USDCHF, OIL, DAX, BUND e T-Bond.
Gli strumenti su cui mi concentro operativamente sono normalmente pochi e ne conosco sia il carattere sia il significato:
USDJPY perché reagisce in maniera fantastica con l'equity,
USDCHF perché reagisce in maniera fantastica alle fasi RISK-ON/OFF
GOLD, CADJPY, EURSUD, AUDUSD e EuroStoxx50.
Tuttavia, nulla vieta ricercare altre sequenze di analisi e/o altri strumenti su cui operare.
2) Costruzione portafoglio diversificato
Un portafoglio costituito da un insieme diversificato di titoli ha un minore rischio di esposizione agli shock di mercato.
E’ possibile utilizzare la correlazione per andare a bilanciare l’esposizione con strumenti non correlati tra di loro o al benchmark di riferimento. Ad esempio, se si hanno tanti titoli nel proprio portafoglio tutti con valori di correlazione elevati rispetto all'indice di cui fanno parte, è possibile vederli muovere tutti nello stesso tempo in direzioni molto simili con lo svantaggio che in caso di un evento sfavorevole, tutti perdano contemporaneamente!
Diversamente, andando a cercare parte degli strumenti con valori di correlazione più vicino allo zero, nello stesso medesimo caso di shock di mercato, il portafoglio potrebbe risentirne molto meno. Per assurdo, nel caso in cui si sia bilanciata l’intera esposizione con strumenti correlati inversamente tra loro, il portafoglio potrebbe non risentirne per nulla!
Se per esempio abbiamo aperto delle posizioni long sul GOLD e se si verificassero delle condizioni ottimali per aprirne altre long sul SILVER, queste potrebbero esporci troppo sia nel bene che nel male! In caso di movimenti con forte volatilità e visto che tendono a muoversi assieme, potremmo trovarci con entrambi i "rami" in guadagno o peggio con entrambi in perdita. Anche entrare long di EURUSD e short di USDJPY contemporaneamente ci espone ad un rischio doppio. In questo caso la correlazione è data dalla presenza del Dollaro in entrambe le coppie e tale condizione ci vedrebbe contemporaneamente venditori della medesima valuta in entrambe le operazioni. L'aprire posizioni che ci vedono esposti doppiamente può essere fatto, anzi fa parte proprio dell'attività di speculazione quella di sfruttare al massimo ogni opportunità, ma richiede una capacità matura per quanto riguarda la gestione del rischio. Bisogna infatti assumere una visione d'insieme e rimodulare il rischio sulla singola operazione in modo tale che se sommate non espongano troppo l'intero portafoglio (Se l'unica nozione che si conosce del money management è la regola del 1%, direi che c'è molto ancora da sapere...).
3) HEDGING e SPREAD TRADING
Sono due tecniche complesse e molto potenti. Qui andiamo su quella che è strategia e tecnica pura.
Sono spesso usate dagli istituzionali per "coprire" il rischio in determinate fasi di mercato o per poter guadagnare indifferentemente sia che il mercato vada short sia che vada long!
Dedicherò a queste tecniche degli specifici tutorial che metterò a disposizione ai soli miei follower attraverso link privato
►Se vuoi seguire questa sequenza di idee formative non ti resta che mettere LIKE ed iniziare a seguirmi.
→Poi scrivimi un messaggio privato o un commento e ti invierò il link.
In ogni caso vi auguro buon trading.
Keep in touch traders!
HB
Ogni errore ci avvicina al successo☑️Buona sera a tutti i lettori di Trading View, ho deciso di riprendere l'operatività da Lunedì 6 Gennaio quindi sicuramente Domenica posterò delle analisi tecniche per la watchlist settimanale. Nel frattempo ho notato che avete apprezzato l'idea formativa che ho pubblicato precedentemente e quindi oggi, sperando sempre che vi piaccia, ve ne propongo un altra.
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Trovandomi di frequente a parlare con aspiranti trader noto che spesso molte persone arrivano a dubitare di se stessi e delle loro capacità, per colpa di "piccoli errori momentanei".
Questo succede non solo nel trading ma anche sul lavoro, nello sport e in molti altri aspetti della vita.
Alcune persone hanno una forte psicologia e non soffrono gli errori, ma la maggioranza, sopratutto nei primi tempi della loro attività di trading si lasciano trasportare da questi e finiscono per auto-sabotarsi, perdendo la loro autostima e le loro convinzioni.
E' successo diverse volte anche a me e cercando un metodo per evitare l'influenza negativa di questi piccoli errori e proteggermi, ho sviluppato e scritto nel mio quaderno 5 aspetti positivi sugli errori, che ri leggo ogni qualvolta mi sento di avere un mindset sbagliato.
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1. Più errori commetto, più divento un esperto in una determinata area.
2. Gli errori mi permettono di rimanere concentrato e di mantenermi umile.
3. Gli errori mi aiutano a migliorare, quindi ogni errore mi avvicina al successo.
4. Gli errori sono semplicemente i costi di gestione della mia attività di trading.
5. Gli errori sono inevitabili e sono parte integrante del mio piano per raggiungere i miei obiettivi.
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E' chiaro che senza errori non potremmo mai raggiungere i nostri obiettivi, ed è per questo che dobbiamo imparare ad accettarli, imparare da loro (Trading Journal/Screenshot/Excel) e limitarli (per questo esiste lo stop loss ahah).
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>>Come vivi gli errori?
>>Hai mai pensato di prenderli come parte positiva della tuo trading?
>>C'è qualcosa che aggiungeresti a quello che ho scritto?
Psicologia ▶️ Tecnica Buongiorno a tutti i lettori e tutti i miei followers di Trading View, per iniziare vi faccio gli auguri di Buon Natale e Buone Feste!
Essendo questo un periodo particolare e avendo deciso di riprendere l'operatività con l'arrivo dell'anno nuovo, oggi vi propongo un idea formativa , piuttosto che la solita analisi tecnica settimanale, sperando che vi piaccia!
Spesso mi vengono chiesti consigli su analisi o sulle strategie,
vedo tutti i ragazzi aspiranti full-time trader come me concentrarsi molto sulla tecnica quando in realtà la differenza viene fatta dall’approccio psicologico.
Quando si lavora a stretto contatto con i soldi sono necessarie delle regole ferree perchè la nostra mente può farci molti "scherzi".
Ho segnato una raccolta di consigli che funzionano con qualsiasi strategia e che secondo me vengono prima di qualsiasi tecnica
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•Aspetta pazientemente il tuo segnale
•Non aver paura di rimanere fuori da un trade
•Usa il giusto rischio
•Mantieni un R/R buono
•Non inseguire mai i prezzi
•Non tradare per vendicarti
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•Accetta le perdite e vai avanti
•Lascia correre i profitti senza paura
•Proteggi le operazioni
•Tieni un Trading Journal
•Pensa solo a lungo-termine
•Dai un orario al tuo trading
•Accetta le responsabilità delle tue azioni
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Mi piacerebbe sapere, quali di questi trovi più difficoltà a mettere in pratica?
Quale consiglio aggiungeresti?
>>Lasciami un commento quì sotto con la tua opinione!
>>Se ti piace questa tipologia di idee formative fammelo capire lasciandomi un like!