EURUSD LONGVANTAGE:EURUSD
Sebbene l'Europa abbia grandi problemi sull'approvvigionamento delle materie energetiche e tuttora non è ben chiaro come affronteremo la stagione invernale, i segnali che giungono dagli Stati Uniti non sono rassicuranti.
La convinzione che il dollaro possa continuare la sua scalata arrivando a vette fin oggi mai esplorate per il mio modesto punto di vista è molto poco probabile.
Il presidente degli Stati Uniti è un noto "guerra fondaio" e fino ad oggi le sue uniche priorità non sono state mettere pace tra i paesi ma sviluppare degli attriti per stimolare tutti a tutelarsi nel malaugurato caso dovesse scoppiare una guerra. In questo modo si allarga il potere della Nato, sottomettendo in sostanza i Paesi che ne fanno parte e quelli che ne stanno richiedendo l'adesione, e, come primo produttore di ingegneria militare, aumenta il principale business americano. Il problema è che la Cina non ha paura degli americani in quanto ha già ricordato in varie occasioni che detengono un grande percentuale del loro debito pubblico e che le loro banche sono piene (parliamo di trilioni) di dollari contanti che immessi nel mercato trasformerebbe all'istante il biglietto verde in carta straccia. Non ultimo l'oriente sta perseguendo una politica economica totalmente differente, direi opposta a quella occidentale, se da una parte si aumentano i tassi di interesse dall'altra si alleggeriscono.
La Russia ha dimostrato che le sanzioni non hanno avuto alcun effetto poiché la dipendenza dell'eurozona dalle materie prime russe è innegabile e molti paesi, Italia compresa, ha dovuto ripiegare con dei trust per aggirare le sanzioni e continuare a comprare materie prime dalla Russia. Inutile dire la situazione ridicola che si è generata.
Il conflitto con Taiwan è l'ennesima prova di come la Cina da 20 anni a questa parte abbia lavorato come un "frate cappuccino" in silenzio e con una strategia commerciale ramificata e devastante comprando aziende, terreni e territori, acquisendo il controllo della produzione e distribuzione di materie prime e semilavorati. Di recente ha acquistato il 40% delle estrazioni dell'oro fino al suo completamento. L'oro è una materia finita e la Cina nel giro dei prossimi 15 anni controllerà il suo prezzo. Ma torniamo all'isoletta di Taiwan che dopo 100 anni torna ad essere un tassello caldo. Sebbene l'impronta giapponese sia forte ed abbia contribuito alla crescita dell'economia e delle strategie commerciali è di fatto un territorio che spetta alla Cina. Gli americani non potevano mancare a mettere lo zampino per generare attriti e cercare di portare a casa un'altro conflitto da alimentare.
La Cina rivendica quel territorio che sarà un punto nevralgico per lo scambio commerciale ed ha come alleati un'altro grande paese, la Russia.
Potrei dilungarmi oltre con dei retroscena ed aneddoti divertenti ed interessanti, la storia è collegata alla finanza più di quanto non lo sia un supporto ed una resistenza. Prevediamo nei prossimi 12 mesi un index a 80 ed un euro che, nonostante sia un tappetino agli americani, possa tornare e superare 1.1
Russia
Intesa San Paolo, blue chip ma con grandi aspettativeParliamo di uno dei giganti di Piazza Affari nonchè uno dei principali player del comparto bancario europeo. Le banche dopo la botta del covid si trovano a dover ripartire da prezzi che scontano le loro attività in Russia bloccate dalle sanzioni. Dai massimi di febbraio 2022, prima del sell off della guerra, ci troviamo a -35% dai 2,91 euro ad azione. Si tratta di situazioni in cui il mercato tratta con eccessivo panico l'uscita di notizie catastrofiche, prima col covid a marzo 2020 ora con la guerra. Quello che vi mostro con la mia analisi sul grafico, è come chi compra sui prezzi evidenziati in verde dopo sessioni di mercato così pesanti, non fa altro che accompagnare il titolo verso il suo fair value. La discesa sotto i 2 euro non è giustificata in quanto le attività in Russia probabilmente saranno di tipo single digit, non di sicuro sopra il 30% e la redditività si è mantenuta costante così come la solidità del gruppo, confermata tra l'altro di recente dagli analisti di JpMorgan. A sostegno dei fondamentali però è sempre meglio accompagnare qualche segnale tecnico, nel grafico riporto una media semplice a 14 periodi prossima all'incrocio. Speravo di fare affidamento anche sull'RSI ma se provate ad aggiungerlo non riporta ancora una zona di ipervenduto (e nemmeno credo venga prossimamente raggiunta). Il mio giudizio sul titolo è quello di entrare Long, attenzione a lunedì 23 maggio data ex dividend di una cedola stellare con rendimento verso il 14% del prezzo. Insomma, parliamo di un titolo affidabile e dal management competente, con un p/e a 9 e ancora sotto oltre il 20% dal pre covid. Io mi sento fermo sul mio giudizio: direzione 2,55! Voi cosa ne pensate?
TOC TOC ... CHI E'? BITCOIN sir.Finalmente iniziamo a notare un po di indipendenza da parte di Bitcoin rispetto all'indice NASDAQ e rispetto all'andamento dei mercati finanziari tradizionali. Sebbene i mercati di questa settimana siano stati caratterizzati da importanti rialzi, Bitcoin tende a rimanere ancorato ad un area di range ( 38K-45K$ ) che caratterizza il suo ultimo mese di contrattazione.
Nonostante sia tecnicamente assurdo pensare che Bitcoin possa guidare il mercato tradizionale, è un'evidenza empirica il fatto che Bitcoin tenda ad anticipare certi movimenti sul mercato tradizionale.
I motivi non sono fondamentali ma, purtroppo, derivano dalla maggior facilità di certi investitori economicamente forti di operare su informazioni privilegiate (se capite cosa intendiamo dire).
Quindi?
Vedere un Bitcoin tendenzialmente fermo, mentre gli indici azionari salgono non fa certo ben presagire visto che solitamente Bitcoin si muove veramente tanto.
Sebbene il sentiment degli operatori appaia molto positivo, noi di cryptohubble.com restiamo in allerta. Siamo trend lover e operativamente parlando, ci piace restare semplici. Seguiamo il trend di fondo ed al momento, il trend di fondo è negativo. Inoltre, un trend ribassista ben impostato come questo, porta ad immaginare piuttosto pattern di lateralità che di inversione a V.
Oltretutto, economicamente parlando, non stiamo certo passando giorni floridi:
1) RUSSIA RISCHIA FALLIMENTO NEI PROSSIMI 30 GIORNI
2) CINA: LOCKDOWN - RECORD MORTI
3) EUROPA RISALGONO I CASI
4) FED: Rialzo dello 0.25%
Resta il fatto che, in intraday sul mercato cryptovalutario in questo periodo si fanno bei guadagni senza doversi esporre al rischio di " hodling ".
Per quanto riguarda i PAC , niente da dire. Non resta che restare fedeli ad i propri piani di accumulo.
USA-RUSSIA-EUROPA-CRYPTO: E' una questione di prospettivaFra gli indici più forti di questo 2022 ci sono senza ombra di dubbio, quelli legati ai listini americani. Naturalmente, i mercati finanziari Russi, sono quelli più colpiti. Fra questi due colossi globali, c'è il mercato Europeo che certamente, non sta scontando il suo periodo migliore.
Che l'America abbia i suoi piani per il futuro è indubbio, lo stesso lo si può dire della Russia. Probabilmente lo stesso non possiamo dire per l'Europa:
L'America sembra prediligere la ricerca di vantaggi competitivi di breve periodo. Con lo Swift e le sanzioni nei confronti del paese di Putin, è diventata il maggior fornitore di GAS europeo sbaragliando di gran lunga la concorrenza. Seppur la NATO si promuova come una sorta di paladina della giustizia e dei diritti civili, non possiamo certo dire che la decisione di non intervenire in Ucraina sia stata così difficile da prendere.
In Russia, sebbene la situazione appaia critica da un punto di vista finanziario, probabilmente un tornaconto dal loro operato lo avranno anche loro. Certe scelte non vengono prese da un giorno ad un altro e ne tantomeno derivano dalla pazzia di un singolo uomo per quanto potente esso sia.
A cosa mi sto riferendo?
Beh ... sebbene nel breve periodo la Russia non beneficerà certo di questa fuga di capitali dai loro mercati, nel lungo periodo la situazione potrebbe diventare più florida.
Il motivo? Si sono finalmente liberati dalla predominanza del dollaro e controlleranno buona parte della distribuzione di materie prime mondiali.
Chi ci rimette naturalmente? L'Europa che ha tanti pregi ma fra questi non vi è certamente l'indipendenza da certi meccanismi economici.
Immaginatevi la Russia e gli Stati Uniti come due grandi centri commerciali. L'Europa è il cliente che entra per fare la spesa. Ma l'Europa non è un cliente qualsiasi ma è un cliente finanziariamente non molto benestante seppur adori vivere in maniera agiata. E' naturale che cercherà di spendere il meno possibile.
Questo dovrebbe far riflettere sulla rilevanza dell'invasione Russa nei confronti dell'Ucraina e sui rapporti commerciali con certi paesi Europei.
Detto ciò, pensate che il popolo ami rischiare di vedere i propri risparmi andare in fumo?
Questo è un pò il problema di una moneta centralizzata affiancata ad un contesto marziale.
E' proprio in questi momenti che il mondo tende a ricordarsi dell'importanza di Bitcoin e del settore cryptovalutario.
Non resta che domandarsi ... Chi saranno i suoi sostenitori?
EURUSD: il supporto a 1.13 non ha retto all'attacco della RussiaBuongiorno a tutti,
rispetto all'analisi che ho pubblicato il 20 Febbraio scorso, ho cancellato tutte le note e mantenuto solo le linee orizzantali che rappresentano il trading range o periodo di consolidamento sopra il livello di sellside liquidity del 22 Giugno 2020.
Ho aggiunto il supporto di breve a 1.13 su cui hanno fatto pressione le candele di Lunedi', Martedi' e Mercoledi' e ho indicato con le freccie due momenti chiave che hanno caratterizzato la settimana scorsa.
Il primo il 22 Febbraio (Martedi'), quando Putin ha riconosciuto l'indipendenza delle due regioni Ukraine filo-russe.
Il secondo il 24 Febbraio (Giovedi') quando la Russia ha iniziato la guerra.
Proprio in quest'ultima occasione l'Euro ha perso il supporto a 1.13 ed e' crollato sul livello di sellside liquidity formando un'ombra dopo aver attaccato la doji del 28 Gennaio. La candela verde di Venerdi' e' stato un pullback tecnico servito a ritracciare il vuoto o "imbalance" lasciato dal movimento della giornata precedente quando e' iniziato l'attacco Russo.
Il riconoscimento di Putin di Martedi' 22 Febbraio ha determinato le premesse per un"escalation" delle tensioni. Nessuno poteva sapere con certezza il giorno e l'ora precisa dell'attacco ma come dimostra il grafico a 3minuti la cosa migliore sarebbe stata quella di aspettare l'attacco e prendere posizione sfruttando l'intensita' e la forza del momentum ribassista dopo l'apertura europea o dopo l'apertura americana.
Un abbraccio e buon trading a tutti
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
BITCOIN - TRIPLO MASSIMO MARZO 2022Buongiorno ragazzi,
Oggi analisi infra-settimanale in quanto BTC sta formando un bel triplo massimo in area 44.000$ e 45.000$
--Prezzo BTC ora a 44.000$--
Rispetto il doppio massimo di qualche mese fa, le condizioni macroeconomiche sono cambiate notevolmente.
Soprattutto con la volontà della NATO di bloccare lo SWIFT, che ha fatto spostare capitali russi in valore fiat a BTC in quanto essere un mercato decentralizzato. Questa ''sanzione'' ha fatto impennare l'indice wallet BTC, ovvero l'indice che mostra quanti wallet attivi esistono con XXX quantità di BTC. Tale indice ha mostrato un aumento del 20% (negli ultimi 3 giorni) per i wallet con piu di 1000 BTC.
Parlando tecnicamente, se questa struttura di triplo massimo dovesse essere rotta, potremmo rivedere presto BTC in area 49.000$ e 50.000$, altrimenti potremmo assistere ad una conferma del triplo massimo con conseguente storno dei prezzi almeno in area 40.000$.
ATTENZIONE che se la NATO farà altre sanzioni per bloccare i conti russi, non è da escludere future news dove rendernno BTC illegale.
++
non è un consiglio finanziario ma un parere personale
NASDAQ, EUROSOTOXX50, BITCOIN: Una ripresa anomalaLa reazione del NASDAQ dello scorso venerdì resta molto curiosa e in fin dei conti inspiegabile. La situazione non è certo delle migliori ed allo stesso tempo affatto riconducibile al contesto globale di lunedì scorso. Eppure, il prezzo dell'indice tecnologico statunitense è tornato a prezzare quanto prezzava prima della notizia della guerra. Non è sempre corretto ragionare in questi termini, la questione però resta anomala.
La spiegazione che molti analisti si sono dati è il fatto che il NASDAQ, fondamentalmente, non ha molto a che vedere con la situazione Russia-Nato ed in fin dei conti, i mercati finanziari statunitensi, perchè dovrebbero scontare nel prezzo dei propri asset il contesto Russo?
Inoltre, le sanzioni sono a carico della Russia e se dovessero colpire altre nazioni, non sarebbero certo gli U.S.A.
Cosa dovrebbe invece terrorizzare gli USA? Il loro contesto economico. Una guerra potrebbe peggiorare il loro contesto economico? Solitamente, una guerra incide sui costi di approvvigionamento. Il che dovrebbe rivalersi sul livello dell'inflazione che negli stati uniti è già molto alta.
In Italia l'inflazione percepita ammonta al 6.4% contro il 4.8% dichiarato dall'Istat lo scorso mese. L'EUROSTOXX50 non sembra essersi ripreso completamente dal rosso dello scorso giovedì. Questo perchè il mercato europeo si è sempre caratterizzato per un certo grado di conservativismo.
Resta il fatto che le sanzioni Russe incideranno sicuramente sull'Europa che già stava scontando un apprezzamento del Petrolio e del Gas.
In Cina invece i mercati hanno iniziato a correggere molto prima degli statunitensi. Per questo motivo li monitoro con molta attenzione.
Una ripresa a V del mercato è plausibile?
Non penso che, ne il contesto Americano e ne quello Euoropeo siano in una situazione così rosea da permettersi una ripresa a V in stile COVID19. Prima di tutto perchè il mercato è BEAR. Non per un flash dump improvviso ma per una predominanza delle vendite sugli acquisti "pulita". Infine perchè, probabilmente i problemi sono appena iniziati.
Appare lecito domandarsi:
Se la situazione è quella che è; "come mai non sta continuando a scendere il prezzo degl'indici di borsa ma anzi, sale"
Perchè gli indici azionari non possono crollare con così tanta facilità. Il mercato non è fatto solo di piccoli operatori presi dal panico e dalla fomo. Il mercato è composto da ISTITUZIONI, prime fra tutte i fondi pensione. Il mercato è quindi "moralmente" ed "economicamente" sorretto per non far andare in fumo i risparmi del globo e se deve scendere, non scenderà certamente tutto d'un colpo come accaduto al mercato finanziario russo, molto più piccolo e meno organizzato.
Perchè evidenziare questo in un canale incentrato sulle cryptovalute?
Perchè in questo momento Bitcoin è la copia spudorata del NASDAQ. Addirittura, quando il nasdaq è chiuso, BTC è laterale in attesa di un segnale dal comparto azionario. Ne deriva che, apparentemente, intuire la direzione dei principali indici azionari significa pressoché capire i movimenti di BTC.
Questo almeno fino a quando Bitcoin non mostrerà un po di indipendenza.
Sul comparto crypto, sono ancora più preoccupato. La sanzione legata allo SWIFT ha reso felici molti mooners e allo stesso tempo ha preoccupato molto gli analisti. La tanto attesa popolarizzazione del mercato crypto non sarà così ben accolta se proposta in concomitanza ad una guerra, specie se utilizzata per finanziarie "il nemico".
Infine, ma non per importanza. Consigliamo a tutti voi di smette di sforzarvi di immaginare il perchè Putin o altri capi mondiali abbiano fatto quello che hanno fatto e sopratutto, smettete di cercare di prevedere le loro mosse per prendere posizioni sul mercato. Non ci arrivereste mai.
LE AZIENDE CHE BENEFICIANO DAL RISCHIO GEOPOLITICO RUSSIA-NATOBuongiorno ragazzi. Questa è ufficialmente la prima analisi scritta nel mio blog. Appena sarà possibile, rispettando le linee guida imposte da tradingview, renderò noto il link.
Detto ciò, passiamo subito a noi.
Da qualche tempo siamo invasi dalle notizie di cronaca secondo le quali la possibilità di guerra tra Stati Uniti (più in particolare, la NATO) e Russia, con la contemporanea invasione dell'Ucraina, sia molto concreta. Ciò ha scosso non solo la popolazione mondiale ma anche i mercati finanziari. Infatti, a causa di ciò e alla possibilità di una Federal Reserve più aggressiva nelle sue manovre di politica monetaria, i maggiori indici americani hanno iniziato a stornare dagli inizi del 2022:
E' accettato il fatto che un rischio geopolitico di questa entità andrebbe a danneggiare anche i mercati finanziari mondiali. Ieri, tuttavia, mi chiedevo :"ci sarà mai un settore che potrebbe beneficiare di una possibile guerra?"
Ho così cercato le maggiori aziende produttrici di armi. Tra queste ne elenco tre.
Lockeed Martin
Essa è un'impresa statunitense attiva nei settori dell'ingegneria aerospaziale e della difesa; si pensi che parte del suo fatturato proviene dai contratti con il ministero della difesa o con altre agenzie federali.
Essa è la più grande azienda in ambito militare al mondo. Guardiamo ora il suo grafico giornaliero:
Il prezzo, da inizi novembre a fine dicembre, ha formato una figura tecnica rialzista: un triangolo ascendente. Esso ha visto la sua rottura con la candela del 27 dicembre 2021. A ciò è seguito un grande impulso rialzista, tale da permettere all'azienda di segnare un +22,8% nel giro di pochi mesi. Ci sono ulteriori aspetti tecnici da notare: notate come il prezzo si trovi al di sopra di entrambe le medie mobili a 50 e 200 periodi: questo è sintomo di grande forza, in quanto la stra gran maggioranza delle aziende quotate nelle principali borse statunitensi si trovano al di sotto di entrambe (al di sotto anche di diversi punti percentuali).
Notate ancora come l'RSI (indice di forza relativa) si trovi da inizi 2022 a valori piuttosto alti (tra i 60 e i 77 punti): anche questo è un gran segnale di forza.
Prestate ora attenzione all'ultima candela giornaliera dell'11 febbraio: all'annuncio di Biden di una possibile guerra, l'azienda ha segnato un +2.8%. Questo è un caso? Non credo.
Molto spesso ci chiediamo: se gli investitori tolgono i loro capitali da determinati mercati, dove vanno poi a riposizionarli? Credo che la risposta ve l'abbia appena data.
Come ultima cosa, vi mostro la forza relativa tra l'industria e il bechmark di riferimento, ossia l'S&P500:
Notate come l'S&P 500, a lungo, abbia sovraperformato Lockheed Martin. Dopo, agli inizi di novembre 2021, abbiamo avuto un'inversione di tendenza, nella quale l'industria delle armi ha iniziato ad essere ben più forte (per chi non lo sapesse, essendo nella formula aritmetica l'S&P al numeratore e LMT al denominatore, più il bechmark è più forte rispetto all'industria, più il grafico sale a valori più alti; in caso contrario, il grafico tenderà a scendere a valori via via più bassi).
NORTHROP GRUMMAN
Questa è una multinazionale che, come quella precedente, opera nel campo dell'ingegneria aerospaziale e della difesa. E' una multinazionale nata con lo scopo di fronteggiare l'esigenza di investire nella difesa militare come conseguenza della guerra fredda.
Andiamo ad analizzare il grafico giornaliero:
Anche quest'azienda sta avendo delle performance strabilianti (+17.5% da inizi novembre 2021). Notiamo innanzitutto come dal doppio minimo formato tra settembre e novembre 2021 il prezzo sia esploso verso l'alto, andando a rivisitare i massimi storici. In quel livello si ha avuta la formazione di un doppio massimo, figura tecnica ribassista, che si è comportata da manuale: quando il prezzo forma questo tipo di pattern, tende poi a scendere, ed è ciò che è accaduto. Il prezzo ha quindi rintracciato fino alla struttura di prezzo da me tratteggiata a 365$ (soglia anche psicologica) per poi ripartire al rialzo, dimostrando la sua forza dopo esser riuscito a passare al di sopra di entrambe le medie a 50 e 200 periodi.
Ultima cosa da notare: la candela dell'11 febbraio, coincidente, come ho già spiegato, con le parole del presidente Biden, ha un'intensità di 4.53 punti percentuali; possiamo quindi dire come anche questa multinazionale abbia risentito piuttosto bene del possibile conflitto mondiale.
Per quanto riguarda la forza relativa rispetto al benchmark di riferimento, possiamo osservare nel grafico sottostante come, negli ultimi mesi, Northrop Grumman sia stato ben più forte:
GENERAL DYNAMICS
Questa è l'ultima azienda che analizzerò. Anche essa, come le precedenti due, è una società conglomerata statunitense specializzata in forniture militari formata in seguito a diverse fusioni e dismissioni che dal 2008 l'hanno fatta diventare il quinto più grande defense contractor del mondo.
Il suo grafico ci dà le stesse informazioni ricavate dalle altre due aziende:
Grande forza del prezzo (+14.5% da inizi dicembre 2021) dimostrabile dalla lontananza di esso da entrambe le medie mobili. Dopo il rimbalzo sulla media mobile a 200 periodi di inizi dicembre 2021, il prezzo ha creato un impulso rialzista. Esso, dopo essersi esaurito, ha rintracciato fornendoci anche un segnale di entrata a mercato intorno al 26 gennaio: rimbalzo sulla media mobile a 50 periodi, coincidente anche con il rintracciamento di Fibonacci 0.5%. Successivamente, accompagnato da ottimi volumi, il prezzo ha ri-superato i massimi relativi a 214$.
Considerando anche per quest'ultima azienda la forza relativa rispetto all'S&P 500, possiamo notare come General Dynamics stia sovraperformando in maniera molto forte. Ciò è dimostrato dal trend ribassista fortemente inclinato:
CONCLUSIONI
L'obiettivo di questa analisi è quello di farvi capire che ogni situazione economica, macroeconomica o geopolitica può sempre tornarci a favore. Tutto il mondo parla di questa possibile guerra e del terrore dei mercati finanziari che, probabilmente, "andranno a crollare". Con queste 3 aziende vi dimostro che non è così. Si tratta di saper cercare sempre il miglior asset, e questo accade con relativa facilità quando si è ben preparati sui mercati finanziari.
Spero di avervi dato degli spunti interessanti, Matteo Farci.
L'azionario RUSSIA tenta di arpionare un up trend ventennaleOsservando l’azionario della Russia, indagato attraverso l’indice RTSI, su un arco temporale di lungo periodo è possibile notare due tendenze ben definite
Un up trend, il cui apice è coinciso con il conclamarsi della crisi finanziaria del 2008, seguito da un andamento sostanzialmente laterale che ha ingabbiato l’indice impedendogli sia di segnare nuovi massimi che di riavvicinare i minimi relativi formatisi subito dopo l’esplosione della crisi.
E’ nota la dipendenza del paese dalla disponibilità di petrolio e gas naturale. Oltre il 60% del PIL proviene direttamente o indirettamente da queste materie prime ed un cui riflesso lo si trova anche nella composizione degli indici azionari dove il settore energy risulta condizionante.
Questo fenomeno di dipendenza è facilmente riscontrabile in giro per il globo dove cambia la materia prima protagonista di turno ma poco lo spartito musicale che viene eseguito. Si pensi al Cile col rame, al Brasile con le commodities agricole o alla Nigeria o Venezuela col petrolio.
Frequentemente le conseguenze sono una economia poco diversificata e quindi vulnerabile. Infatti la classe dirigente non è sufficientemente stimolata ad arricchire le fonti di ricchezza perché sono già belle e pronte sul tavolo. Si osserva anche poca democrazia dovuta all’equazione “possesso delle risorse=possesso del potere”.
Infine l’immancabile corruzione necessaria come l’aria per tenere ben oleati i meccanismi del potere soffocando nelle banconote ogni qualsivoglia sentore di coscienza umana e senso civico. Questi sembrano essere tratti comuni a questo tipo di economie mentre quello che cambia da paese a paese è l’intensità degli stessi per cui è possibile passare da paesi quasi democratici ad economia matura a vere e proprie dittature.
La premessa non è stata fine a stessa ma mi serve per qualificare il grafico precedente arricchendolo con quanto hanno da dire, quantomeno, ii questo paese il petrolio ed il gas naturale
Lo scoppio della crisi finanziaria ha portato con se il crollo delle quotazioni di queste risorse le quali fanno fatica, per diverse ragioni, a riportarsi stabilmente su livelli più alti.
Limitando l’analisi all’indice azionario possiamo osservare la trend line ascendente di lungo periodo che nel corso degli ultimi vent’anni aveva mantenuto i prezzi sopra di essa fino alla violenta quanto inaspettata volatilità indotta dal Covid-19
Tuttavia nel giugno del 2019 registriamo un movimento significativo: la violazione al rialzo della trend line discendente dai massimi pre-crisi 2008 che ha mantenuto fino all’inatteso Covid-19 che lo ha costretto a un momentaneo e contemporaneo confinamento sotto di essa e sotto la trend line ascendente di lungo periodo
Attualmente sembra in castigo dietro la lavagna, costretto tra le due trend line ma che, a mio avviso mostra una certa volontà di issarsi sopra l’ostacolo. Il concetto è meglio visibile sul time frame weekly
I prezzi oltre ad essersi posizionati sopra la trend line discendente hanno anche consolidato sotto sotto i tacchi una discreta resistenza statica, ora divenuto supporto, che si colloca al 61,8% di Fibonacci del movimento ribassista originatosi in febbraio.
I prezzi sono ingabbiati in un angusto spazio da cui deve uscire in qualche modo e secondo me tradisce una volontà rialzista. Si può pensare di acquistare da subito l’avvenuta conferma dell’hammer cerchiato nel grafico e stop sotto il suo minimo. Come profit non accetterei punti intermedi prima dei massimi relativi di gennaio.
Per chi volesse praticare un’operatività più “stretta” si può scendere sul daily
e costruire l’operazione sulla candela del 5 gennaio mettendo lo stop sotto al suo minimo
EURUSD: 1.8T di stimoli vs nuove sanzioni contro la RussiaCiao a tutti,
quest'analisi segue l'analisi della coppia sul grafico mensile pubblicata Sabato e rilfette inversamente quella condivisa ieri sull'Indice del Dollaro Americano (DXY).
Oltre all'aggiunta della media mobile semplice e dell'RSI, da notare la divergenza fra prezzo e sentimento precedenti l'insediamento di Trump alla Casa Bianca a Gennaio 2017 che ha indebolito il dollaro favorendo il pullback fino a 1.25555.
Dopo l'evento pandemico la coppia si e' apprezzata portandosi sopra la media mobile. Allo stesso tempo anche l'RSI ha tagliato la sua mediana portandosi in zona di acquisto.Dopo il "cross" c'e' stato un periodo di accumulo nell'area cerchiata e poi la ripartenza.
Tuttavia il cammino verso i massimi di Gennaio 2018 non e' cosi' scontato perche' leggevo stamattina che i leader europei in un vertice dell'UE hanno nuovamente chiesto l'estensione delle sanzioni contro la Russia e quest'azione potrebbe provocare maggiori tensioni e quindi un'ulterioro indebolimento della coppia.
La Camera di commercio e industria di Dusseldorf di recente ha diffuso dei dati che indicano che l'UE ha subito perdite economiche complessive per oltre 120 miliardi di euro a causa della sua politica di imporre sanzioni contro la Russia, imposte per la prima volta nel luglio 2014 proprio per il coinvolgimento nel conflitto ucraino e che hanno contribuito alla depressione della coppia evidenziata nel grafico.
Bisogna fare attenzione quindi perche' proprio questa settimana i leader europei in un vertice dell'UE hanno nuovamente chiesto l'estensione delle sanzioni contro la Russia e quest'azione potrebbe provocare maggiori tensioni e quindi un'ulterioro indebolimento dell'Euro.
A favore dell'Euro da notare che questa settimana l'UE ha concordato un pacchetto di stimoli storico del valore di 1,8 trilioni di euro per riprendersi dalla pandemia ma la perdita economica per l'UE a causa delle sanzioni contro la Russia, che equivale a circa il 10% di questi stimoli, non e' da sottovalutare e potrebbe indebolire i progressi fatti post pandemia.
Qui sotto la correlazione inversa con l'Indice del Dollaro Americano (DXY):
Spero di essere stato chiaro ma se avete altre idee vi prego di scriverle nei commenti qui sotto.
Queste sono solo idee di trading e non consigli per investire. Per quelle dovete rivolgervi a un professionista perche' io non lo sono. Sono un semplice appassionato.
Un abbraccio a tutti e buona giornata
Cozzamara
RUSSIA: un proxy per il petrolioi numeri fibonacci ci aiutano a capire i movimenti dell'indice per ingressi ed uscite e la base in costruzione che sembra un 1-2-3 low indicherebbe altresì che l'uscita al rialzo sarebbe un alert per il petrolio....oltre la resistenza si ha la conferma....qui LONG DI MEDIO PERIODO
#Petrolio al tracollo, peggior mese della sua storiaDa Aprile 2003 non scendeva sotto i 25 $, venerdì ha chiuso sotto i 22 $ (il 2 marzo quotava 46 $). Continuano le vendite impressionanti, causa coronavirus (impatto negativo sulla domanda di greggio a livello globale) e a causa della guerra tra Arabia Saudita e altri Paesi produttori, tra cui la Russia, che non sono riusciti questo mese a raggiungere un accordo per limitare la produzione di petrolio a sostegno dei prezzi.
RUSSIA VS SP500: segnale di forza ....della Russia rispetto all'SP500 che non si vedeva dal lontano 2011....un rialzo che coincide con la presa di forza del settore commodities verso il settore tech per esempio....proxy per significare che i mercati legati alle commodities (e quindi le stesse) stanno riprendendo quella forza che manca da quasi 10 anni....LONG RUSSIA VS SP500