Cerca nelle idee per "APPLE"
Apple, nest già concluso o ancora in divenire?Apple segue alla lettera il proprio indice di riferimento e non potrebbe essere altrimenti visto che il beta è di poco superiore all'unità. Da capire se il nest è già concluso oppure onda (ii) minuette ha bisogno di un flat, running o espanso che sia, prima di esser certi di un tale scenario. Ne sapremo di più dopo le decisioni della Fed poiché stavolta non sono del tutto scontate.
Apple (-7%): al mercato non piace la segretezza sulle venditeApple festeggia risultati di tutto rispetto con utili in crescita a 2.79 dollari per azione contro i 2.34 di fine luglio scorso, ricavi totali previsti a fine anno intorno 265 miliardi, contro i 219 mld del 2017 ed utile netto cresciuto di un altro 21 % a quota 70 miliardi di dollari entro fine anno.
L’andamento di venerdì non rispecchia gli eccellenti dati di bilancio in parte già scontati dai prezzi, che nell'ultimo trimestre sono saliti oltre il 18 % con massimi assoluti a quota 233 dollari, ma al contrario le vendite scatenate hanno prodotto il più ampio calo degli ultimi quattro anni.
A scuotere il titolo creando disappunto tra analisti e investitori è all'annuncio di non comunicare più al mercato l'andamento delle vendite dei prodotti di punta, impedendo di fatto di calcolare i ricavi medi realizzati per unità di prodotto, che appunto è alla base dell'ottima trimestrale realizzata con un prezzo di vendita dell'iphone cresciuto a 793 dollari, contro i 752 dollari delle stime.
Preoccupazione che nasconde un calo delle vendite per il futuro più strutturale del solito, tanto che sono stati annullati i piani di ampliamento della capacità produttiva commissionati ai produttori cinesi Foxconn e Pegatron, con il primo che produce 100.000 unità in meno al giorno.
Dal punto di vista tecnico l’indicatore di trend Cci conferma la fase di stallo dei prezzi lungo la resistenza di 223 dollari, assumendo valori negativi a partire proprio dal perdita dei 230 dollari avvenuta scorso 5 ottobre.
Il movimento di storno tecnico ha generato comunque un incremento delle quantità scambiate, mettendo evidentemente sotto pressione gli investitori, incerti sia sulle dinamiche macroeconomiche quanto sulle nuove decisioni della società in termini di trasparenza sulle vendite, prospettando un prolungamento della fase discesa fino a quota 195 dollari.
Strategie operative
Per le posizioni long : attendere il consolidamento dei supporti di 205 e 198 dollari entrambi a rischio e quindi ancora da confermare, prima di rischiare nuove posizioni rialziste tenendo conto anche della forza intrinseca del titolo, sintetizzabile nell'eccesso di liquidità a quote “stratosferiche”, assenza di debito e ricavi netti ancora a livelli sbalorditivi.
Per le posizioni short : è possibile cogliere l'opportunità offerta dal potenziale incremento sia della volatilità dei prezzi, che della nuova direzionalità verso il basso assunta dal titolo, acquistando un’opzione Put, scadenza gennaio 2018, strike 200 dollari.
APPLE Buongiorno a tutti gli amici di trading view,
oggi parliamo del titolo apple che è sempre interessante come titolo, soprattutto nel medio lungo periodo ha sempre dato enormi soddisfazioni.
La configurazione rialzista su orizzonti temporali di 3/5 anni rimane ben salda, nel breve invece le cose sono diverse con un pò di indebolimento sul titolo.
Andando sul grafico possiamo notare due livelli al ribasso molto interessanti a 107.23 e 104.19 dove potremmo valutare ingressi al rialzo .
Il livello di 128,96 invece rimane lo spartiacque nel breve per riprendere a salire sul titolo e uscire dalla fase momentanea di debolezza.
Dobbiamo sempre considerare anche il momento poco brillante del NASDAQ che sta condizionando il titolo in maniera importante.
AppleE' da un mese circa che Apple non fa piu' nuovi massimi. Oggi abbiamo un calo significativo supportato da notevoli volumi ( Warren Buffet ha liquidato la sua posizione ? ).
Il conteggio Countdown De Mark e' arrivato alla candela 10. La mia impressione è che l' uptrend da segnali segnali di stanchezza. E' in esaurimento.
Potrei considerare di shortare il titolo dopo la candela numero 13.
Si nota una divergenza inversa rialzista a cui al momento non attribuisco particolare importanza.
APPLE: IL PRIMO DI UNA LUNGA LISTAContinuo a ritenere che l’atteggiamento del mercato nei confronti dell’evento Coronavirus sia eccessivamente rilassato, “complacent” come dicono in UK.
Troppo ottimismo, troppa fiducia sulla capacita’ delle banche centrali di “salvare il mondo”. Le banche centrali possono immettere sul mercato quantita’ importanti di liquidita’, adottare misure accomodanti, ma nulla possono fare per evitare le “disruption” di domanda e di offerta di prodotti e servizi legati alla diffusione del Coronavirus.
E cosi, Apple, ieri sera ha aperto gli occhi a molti. In molti oggi si affretteranno oggi a vendere il titolo e molti altri titoli legati ad Apple. In Europa da seguire ad esempio ASM, STM, Dialog Semiconductor e Siltronic. Sono questi i titoli che saranno maggiormente impattati dalla revisione al ribasso delle stime di fatturato da parte di Apple. La societa’ ha comunicato di non poter raggiungere gli obiettivi di fatturato di 63-67 miliardi di USD previsti per il primo trimestre del 2020. A pesare sia un forte calo della domanda sia restrizioni nei processi produttivi.
Non e’ quindi solo un problema di riduzione della produzione legata alla lenta riapertura delle fabbriche dopo il Lunar Holiday ed i provvedimenti del governo diretti a ridurre la diffusione del Coronavirus, c’e’ anche un problema di domanda. La limitazione della circolazione delle persone sta riducendo sensibilmente la propensione agli acquisti in un contesto caratterizzato dalla riapertura a singhiozzo e con orari ridotti degli stores Apple.
Ma il caso di Apple, ovviamente, non e’ un caso isolato. Situazioni analoghe possono essere vissute e riscontrate per altri colossi del mondo Tech legati per mercato o per processi produttivi alla Cina. Ma non solo. Se Apple registra un calo della domanda nel terzo mercato di riferimento, stesso calo potra’ essere presto registrato da altri colossi quali Adidas, Nike, Starbucks, McDonalds, dalle aziende del lusso, e da societa’ come Este Lauder. La lista e’ lunga e la scoprireremo piano piano, mano a mano che le singole societa’ saranno chiamate ad aggiornare gli investitori abbassando progressivamente le stime di fatturato e di utile.
E cosi, come spesso accade, siamo chiamati a fare una scelta. Il dubbio amletico e’ tra “deferral” o “destruction” della domanda di prodotti.
Gli ottimisti ritengono che assisteremo solo ad uno spostamento temporale della domanda di beni e servizi. Chi non compra oggi perche’ non puo’, comprera’ domani appena le cose torneranno alla normalita’.
I pessimisti (o realisti?) si focalizzano sugli effetti distruttivi sulla domanda di beni e servizi che la diffusione del coronavirus sta comportando. Secondo loro il lack di domanda di questo periodo non verra’ compensato da un aumento di domanda futura. E questo evitera’ che si verichi l’atteso rimbalzo a V dell’economia Cinese.
Lo scenario avra' secondo me piu’ la forma di una “U” non proprio simmetrica. La parte a destra sara’ meno ripida e verticale e tendera’ a salire piu’ gradatamente dopo un periodo di stallo.
Se spostiamo la picture dai temi micro (come quelli di Apple) ai temi macro, la situazione non cambia.
Guardiamo al Giappone, ad esempio. Ha pubblicato dei dati sul PIL del quarto trimestre gia’ debolissimi e rischia di andare in recessione questo trimestre a causa degli effetti negativi sui consumi e sulle esportazioni derivanti dalla diffusione del Coronavirus.
I consumi giapponesi saranno impattati da un lato dalla marcata contrazione del turismo. Molti Cinesi non si riverseranno piu’ nelle strade di Tokio. Ad essere impattate anche le aziende partner della Cina. Le aziende esposte al mercato Cinese e, quindi alla domanda estera subiranno un forte contraccolpo dalla diffusione del Virus e dal rallentamento nei processi produttivi.
Ma il Giappone non e’ il solo a subire un rallentamento marcato della crescita. A rischio anche un altro partner della Cina: l’Australia. La pubblicazione delle minutes dell’ultima riunione della RBA evidenzia un atteggiamento piuttosto accomodante da parte della Banca Centrale Australiana, che, pur confidando in una futura ripresa del ciclo macro legata al taglio dei tassi e alle agevolazioni fiscali, ritiene probabile un rallentamento dei consumi nei prossimi trimestri a causa dei minori aumenti salariali.
Altri partner importanti della Cina sono i paesi dell’America Latina. Brasile, Cile e Colombia sono molto esposti nei confronti della Cina. Circa il 30% delle esportazioni e’ diretto al mercato Cinese e le esportazioni pesano per circa il 33% sul PIL di ognuno dei paesi menzionati.
Ripensando al passato troppo spesso e’ accaduto che momenti di eccessivo ottimismo terminassero improvvisamente e dalla sera alla mattina chi schiacciava il tasto “buy” decidesse di schiacciare solo il tasto “sell”.
Riteniamo sia prudente proteggere i portafogli con strategie in opzioni prima che la vola torni a salire prezzando maggiori rischi sistemici.
• Se apprezzate le mie idee e volete che continui a proporle un LIKE da parte vostra sarebbe il migliore ringraziamento per me.
Grazie
• Diventa mio follower per essere sempre aggiornato sulle news.
Apple oggi vale il prezzo che paga… o è la fine di un’era?Warren Buffett, storico sostenitore di Apple, ha lodato i risultati raggiunti sotto la guida di Tim Cook, ma nel frattempo ha tagliato del 70% la sua partecipazione nel titolo. Apple arranca in questo inizio 2025: cosa sta succedendo? Scopriamolo insieme.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Trimestrale in arrivo, AI in ritardo: Apple sotto esame
Tim Cook ha fatto crescere Apple di oltre il 1500% in Borsa e ha gestito con efficacia la macchina operativa. Tuttavia, nel confronto con Steve Jobs, emerge una critica chiave: l’innovazione di prodotto è mancata. L’evidente ritardo nell’implementazione dell’AI nei propri prodotti Apple starebbe costando tanto, e il “mitico” Cook è stato messo in discussione. Secondo LightShed Partners e altri osservatori, Apple potrebbe trarre beneficio da un cambio al vertice. Una Figura più focalizzata sul prodotto, rispetto che alla gestione ed all’esecuzione operativa, potrebbe rappresentare una svolta strategica in una fase di transizione per l’azienda.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
La corsa all'AI ha premiato chi ci ha investito fin da subito. Apple, finora è apparsa più attendista, e rischia di rimanere indietro, mentre i competitors guadagnano sempre più terreno. Il settore tecnologico ha recuperato dai minimi di aprile, ma la ripresa è tutt’altro che uniforme. Apple, in particolare, ha sottoperformato Meta di oltre il 30% in soli sei mesi.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Con la trimestrale alle porte, sarà possibile capire se il titolo Apple rappresenti o meno un'opportunità per gli investitori, rispetto agli altri colossi tech. Gli analisti restano divisi: sarà utile osservare i numeri, il bicchiere sarà mezzo pieno o mezzo vuoto?
Strategia AI: Made by Apple or Designed by Apple?
L’intelligenza artificiale è oggi il crocevia strategico per Apple. L’azienda sta lavorando al potenziamento di Siri con funzionalità più avanzate e personalizzate, attese già per il 2025, ma che potrebbero non vedere la luce prima del 2026.
Finora Apple ha adottato un approccio completamente interno, affidandosi ai propri Apple Foundation Models — modelli proprietari gestiti su data center con chip Apple Silicon — per alimentare le sue funzioni AI. Un'impostazione coerente con la sua storica strategia “full stack”.
Ma la concorrenza corre, e Cupertino si trova davanti a un bivio: continuare da sola, oppure affidarsi a partner esterni. Secondo Equity Strategies, l’integrazione della tecnologia OpenAI comporterebbe l’abbandono (parziale o totale) dell’infrastruttura interna, rendendo Apple dipendente da fornitori come Nvidia. Uno scenario anomalo per un’azienda che, per tradizione, integra o acquisisce i propri partner tecnologici.
Ed è proprio qui che entra in gioco l’opzione acquisizione. Apple starebbe infatti valutando l’acquisto di Perplexity AI — valutata 140 miliardi di dollari — e della francese Mistral, due tra le startup più promettenti nel campo dell’AI generativa. Una mossa che le consentirebbe di mantenere il controllo tecnologico, senza rinunciare alla velocità richiesta dal mercato.
Qualunque sia la direzione, l’impatto economico non è marginale. Dipendere da servizi esterni aumenterebbe significativamente i costi e metterebbe sotto pressione il cash flow operativo. E con esso, la principale leva di ritorno per gli azionisti: il buyback. Apple distribuisce pochi dividendi, ma riacquista massicciamente le proprie azioni. Una strategia che potrebbe rallentare se i margini dovessero comprimersi.
Antitrust e DOJ: i nodi che Apple non può ignorare
Per le big tech, l’attenzione delle autorità antitrust non è una novità. Indagini su abuso di posizione dominante e pratiche anticoncorrenziali fanno parte del gioco, e spesso si concludono con sanzioni. Di norma non intaccano i bilanci — ma quando toccano i pilastri del modello di business, l’impatto può essere ben più profondo.
È proprio questo il caso di Apple, che oggi affronta rischi concreti su più fronti. Il contenzioso con Epic Games sull’App Store resta aperto e potrebbe ridurre le commissioni sulle app di terze parti — una fonte chiave per i ricavi dei Servizi.
Ma il nodo più delicato è l’accordo con Google, sotto esame da parte del Dipartimento di Giustizia americano. Parliamo di oltre 20 miliardi di dollari l’anno: è quanto Mountain View paga per essere il motore di ricerca predefinito su tutti i dispositivi Apple.
Se l’accordo saltasse, Cupertino perderebbe una delle sue entrate più stabili. Ma soprattutto, si aprirebbe un nuovo scenario sull’integrazione AI e la monetizzazione dei servizi di ricerca — proprio mentre Apple è costretta a ripensare la propria strategia nel settore.
Abbonamenti, integrazione, fedeltà: la forza silenziosa di Apple
Apple rimane una delle aziende più solide al mondo, con una base utenti globale fedele, un ecosistema chiuso e integrato, e un brand che esercita un forte effetto lock-in. L’approccio full stack — che unisce hardware, software e ora anche AI — rappresenta un vantaggio competitivo difficile da replicare. L’integrazione dell’AI nei dispositivi, soprattutto in ottica edge computing e privacy-first, apre nuove opportunità: traduzione in tempo reale con AirPods, gestione ottimizzata della batteria e accessibilità avanzata sono solo alcuni esempi di funzionalità in grado di spingere il ciclo di upgrade.
A fianco dell’hardware, Apple continua a spingere sul segmento Servizi, che ha dimostrato resilienza anche sotto pressione normativa. A maggio 2025, l’App Store ha registrato un +13% YoY. Le offerte in abbonamento — Apple Music, Apple TV+, iCloud — rappresentano una componente sempre più rilevante del business, grazie a margini superiori rispetto all’hardware e a una ricorrenza che migliora la visibilità dei flussi di cassa. L’infrastruttura AI, se ben valorizzata, potrebbe fungere da base per sviluppare nuovi servizi a sottoscrizione con focus su personalizzazione e produttività.
A livello finanziario, Apple mantiene margini tra i più elevati del settore: il ritorno sul capitale proprio supera il 130% e il margine lordo si attesta sopra il 46%. Questi numeri riflettono l’efficienza del modello integrato e la capacità dell’ecosistema di generare profitti ricorrenti anche in contesti di pressione competitiva. In uno scenario globale sempre più complesso, Apple si conferma un punto di riferimento per solidità operativa e posizionamento strategico nel settore tech.
Il modello Apple e i Key Driver: Hardware e servizi
Il segmento Servizi continua a macinare risultati, con l’App Store che a maggio 2025 ha toccato un nuovo massimo storico: $26,6 miliardi, in crescita del +13% YoY. L’intrattenimento (+21%) e la musica (+20%) guidano la spinta, seguiti da iCloud e altri abbonamenti digitali. Tra i contenuti, Apple TV+ registra buoni riscontri grazie a titoli come Severance, tra i più visti negli USA secondo i dati Nielsen. Netflix resta il dominatore assoluto, ma la sua quota nelle serie più viste è scesa dall’80% nel 2021 a meno del 50% nel 2025: un segnale che lo spazio competitivo si sta allargando.
Nel segmento tablet e PC, iPad e Mac mostrano segnali positivi: +15,2% YoY per i tablet e crescita dei Mac in tutti i principali mercati. Un segnale chiaro che, nonostante la transizione industriale, la base installata continua a generare valore.
Sul fronte smartphone, le vendite di iPhone restano centrali ma mostrano segni di maturazione: l’età media della base utenti è ai massimi, segno che il ciclo di upgrade rallenta. Per controbilanciare, Apple spinge su modelli più accessibili come l’iPhone SE e prepara il debutto nel segmento foldable con l’iPhone Fold, atteso per la seconda metà del 2026; UBS stima una produzione iniziale limitata, con un prezzo tra $1.800 e $2.000, in linea con i dispositivi di fascia alta di Samsung — attuale dominatore del mercato foldable con circa il 56% di quota.
L’espansione geografica è un altro driver, in Cina, uno dei mercati chiave, Apple ha visto le esportazioni calare dell’1,6% YoY, mentre Huawei — il principale competitor locale — è cresciuta del +17,6% secondo dati Counterpoint. Secondo JPMorgan inoltre Apple avrebbe spostato l’assemblaggio degli iPhone dalla Cina all’India per il mercato statunitense — una mossa per contenere l’impatto dei dazi. Tuttavia, Foxconn ha richiamato centinaia di ingegneri cinesi dai suoi stabilimenti in India, segnale di crescenti difficoltà nell’espansione produttiva nel subcontinente.
Cosa attendersi dai prezzi
In questo 2025, Apple continua a restare indietro rispetto al mercato e ai suoi competitor, ma il prezzo delle azioni riflette comunque aspettative elevate. Secondo le stime degli analisti, i ricavi per l’anno fiscale 2025 dovrebbero attestarsi tra i 402 e i 408 miliardi di dollari, mentre l’EPS è visto in un range compreso tra 6,96 e 7,22 dollari.
Numeri solidi, ma con una crescita contenuta rispetto agli anni precedenti — e per molti, non sufficienti a giustificare multipli così tirati. Il titolo viene scambiato con un P/E superiore a 32 e un EV/EBITDA intorno a 22, ben sopra la media del settore. Il rischio? Che il mercato stia già prezzando scenari ottimistici difficili da mantenere.
A complicare la lettura del momentum, va considerato che parte della tenuta recente è stata sostenuta da sconti aggressivi (fino al 40%) e dalla partecipazione di Apple a programmi di sovvenzioni governative. Inoltre, molti consumatori avrebbero anticipato gli acquisti per evitare i dazi in arrivo, comprimendo così la domanda futura.
Negli ultimi mesi, diversi analisti hanno rivisto al ribasso il target price, oggi attestato in media attorno ai $230 per azione. Qualsiasi segnale di rallentamento — sugli utili o sul fatturato — potrebbe rendere il titolo ancora più caro in termini relativi.
Detto questo, Apple ha dimostrato costanza nel premiare gli azionisti: 14 anni consecutivi di dividendi e un piano di buyback aggressivo che continua a sostenere il titolo, anche in fasi di crescita moderata. Un elemento da tenere in conto in un contesto di valutazioni elevate ma ancora sostenibili per un nome come Apple.
Analisi tecnica: livelli e segnali da monitorare
Sul lungo periodo, il titolo Apple resta inserito in un trend rialzista ben strutturato, con minimi e massimi crescenti. Il grafico logaritmico mostra una struttura ancora solida, ma con segnali di rallentamento rispetto alla forza relativa di mercato.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Nel breve termine, in ottica difensiva, il livello da tenere sotto osservazione è l’area dei $170: si tratta dei minimi registrati durante l’Independence Day, in coincidenza con la media mobile a 200 periodi sul time frame settimanale.
Un eventuale ritorno su quel livello potrebbe fungere da supporto tecnico rilevante in caso di ulteriore volatilità.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Dai minimi di aprile, le quotazioni si sono mosse in un trend vagamente rialzista, ma con volumi in contrazione. Il confronto con i competitor e con l’indice di mercato mostra una certa debolezza relativa nel momentum.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
In ottica di breakout, la doppia resistenza a $212 e la trendline ribassista che parte dai precedenti massimi costituiscono l’ostacolo tecnico principale. Il superamento di questi livelli — soprattutto con volumi in aumento — potrebbe riaprire spazi di recupero e ridurre il gap di performance con il resto del comparto tech.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
APPLE: possibile trade ribassista sul giornaliero.Ciao traders, oggi vi porto un'analisi su APPLE.
Strategia: gartley ribassista.
Un grafico chiaro è sempre il miglior biglietto da visita per un trader.
Sul grafico c'è un rettangolo rosso che rappresenta il potenziale take profit a mio avviso.
............................................................................................
Queste idee non sono da reputarsi segnali e non do raccomandazioni sui punti di entrata / uscita.
Nelle mie recensioni, fornisco analisi, con dati che aiutano a modellare potenziali opzioni / scenari per i movimenti di prezzo!
ERN trading.
Apple (AAPL): Tra Pattern Attuali e la "Parete" Storica dei $248Buona Domanica a tutti i trader, oggi voglio condividere un'analisi un po' più approfondita su Apple (AAPL), perché sta mostrando delle dinamiche davvero interessanti sul grafico.
Da gennaio 2025, Apple ha avuto il suo bel periodo di discesa, facendo minimi e massimi inferiori, fino a toccare un "dip" significativo intorno all'8 aprile. Ma da lì in poi, la storia è cambiata! Abbiamo visto una lunga candela rialzista il giorno dopo, con volumi esplosivi, un vero segnale di forza che ha innescato una fase di rialzo con minimi crescenti.
Da allora, il prezzo si è mosso in un "box" laterale, ma ultimamente si sta mettendo in mostra: dal 18 giugno ha iniziato a formare un Triangolo Ascendente, un pattern super bullish! E non è finita qui: all'interno di questo triangolo, tra il 1° e il 18 luglio, si è formato anche un Pennant, che è stato rotto al rialzo il 21 luglio. Questo ci dice che Apple ha una bella voglia di spingere!
Ora l'attenzione è tutta sulla resistenza dei $214. Questa non è una resistenza qualsiasi, è una vera e propria combinazione di ostacoli: la trend line discendente del giornaliero, la fine di un "buco volumetrico" (quindi tornano i volumi pesanti) e la SMA 200 periodi. Superare tutto questo non sarà una passeggiata, ma la forza che stiamo vedendo indica una chiara intenzione di proseguire.
Ma c'è un'altra cosa da tenere d'occhio, un livello che ho "proiettato" nel tempo e che potrebbe essere la vera "parete" per Apple: i $248! Ricordate il 20 dicembre 2024? Quel giorno Apple ha fatto una candela bullish lunghissima, con volumi pazzeschi, passando da $248 a $254. Subito dopo, il 26 dicembre, c'è stato il classico "sell the rip", con prese di profitto. Questo significa che l'area dei $248 - $254 è un punto in cui si è concentrata un'enorme quantità di scambi, e chi è rimasto "incastrato" o ha preso profitto lì, potrebbe ritornare a vendere se il prezzo dovesse riavvicinarsi.
Insomma, Apple ha una strada chiara davanti a sé, piena di segnali tecnici incoraggianti, ma dovrà dimostrare una forza eccezionale per superare queste resistenze storiche, specialmente l'area dei $248.
Voi cosa ne pensate? Riuscirà la nostra mela a spiccare il volo oltre questi livelli chiave?
Un caro saluto a tutti e come sempre un grande abbraccio.
Grazie Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
AAPL, doppio massimo per l'azienda di Cupertino?Apple potrebbe aver formato un costrutto di top su grafico settimanale, che potrebbe portare ad un'importante correzione del prezzo dell'azienda quotata al NASDAQ.
Il costrutto di top, disegnato all'interno delle 2 trend line rosse ha rotto al ribasso, arrivando in zona 132$ per poi tornare a testare la trend line rossa, in zona 149$.
Questo bearish pullback potrebbe innescare un forte trend ribassista, anche se siamo nella settimana del WWDC, dove verranno presentate alcune novità.
Questi eventi sono sempre molto importanti, sia per l'azienda che per gli appassionati di tecnologia e di Apple.
Per gli investitori invece, sarà più importante la recessione alle porte oppure il WWDC?
Sarà la settimana dei tori per Apple oppure degli orsi?
Dal lato tecnico, con l'ichimoku, il grafico è bearish:
-la Tenkan ha incrociato al ribasso la Kijun
-La Chikou è sotto il prezzo e va verso la kumo
-la Kumo sta per diventare rossa
- il prezzo, rimanendo sotto la resistenza sopra citata dei 149150$ confermerebbe la chiusura fuori dalla kumo, al ribasso
Ad aumentare le probabilità di ulteriore ribasso c'è anche la situazione chip mondiale che continua ad essere tesa, anche se con il nuovo chip M1 Apple gestisce meglio l'approvvigionamento, essendo costruito da Apple stessa.
Mentre gli Youtuber e non solo fanno a gara di visualizzazioni per indovinare cosa verrà presentato i trader e investitori cercano di capire da che parte va il mercato.
#nonsolocrypto
Calma, gesso e tanto studio.
MatPizzini
APPLE: che direzione prenderà?Sul grafico mensile di lungo periodo di Apple, tra Maggio e Giugno, si è formata una grossa figura candlestick a forma di ENGULFING.
Nel mese di Luglio (anche se non è finito), questo patter è stato negato.
A questo punto:
- o le quotazioni di Apple superano di massimi storici (ed entrano nuovamente in territorio inesplorato!) oppure
- un'eventuale discesa sotto 140$ darà il via ad un movimento ribassista degno di nota.
Fra poco lo sapremo.
APPLE: Direzione area 250/260Buongiorno a tutti,
Oggi condivido con voi il mio grafico di Apple mostrandovi ciò che vedo sul timeframe weekly in modo da avere una visione ampia dell’andamento del prezzo.
Facendo un'analisi di price action, come prima cosa vediamo il colore delle candele che nelle ultime settimane sono tutte verdi per via del mio indicatore LuBot che le colora in base alla struttura in cui si trova il mercato, in quanto appunto ci troviamo in una struttura rialzista.
I primi swing seppur positivi sono rimasti in range senza fare grossi movimenti comprimendo il prezzo tra la fast trend cloud e l’area di supporto a 190.
Nella settimana del 30 giugno vediamo un trigger Long che porta la chiusura della candela sopra la fast trend cloud e mostrando quindi forza rialzista sul terzo swing.
Un’ultima correzione e il quarto swing crea una grossa candela bullish che ci porta adesso ad una piccola candela di correzione con minimo inferiore il cui massimo viene violato questa settimana creando il quinto swing.
L’idea è chiaramente bullish e per la settimana che verrà andremo a cercare dei trigger di ingresso a favore sui timeframe inferiori daily o 4h.
L’area target è quella in area 250/260
👍 Se vuoi vedere altri post simili metti un like/boost
🙋♂️ Ricordati di seguirmi per non perderti le mie future analisi
⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
APPLE: Analisi WeeklyBuongiorno a tutti,
oggi condivido il grafico di Apple che mostra un buon setup di acquisto osservando il timeframe weekly.
Dopo la correzione avvenuta nelle ultime settimane, vediamo il prezzo stabilirsi in un area di supporto dovuta a:
-massimi precedenti
-trendline dinamica dei minimi
-area di supporto della trendcloud di LuBot
Dopo essersi stabilito, vediamo una formazione di swing favorevoli in quanto vediamo il colore delle candele ritornare in verde e attualmente ci troviamo all'inizio del terzo swing dopo la correzione.
Swing che sono stati molto contratti il che mi fa pensare che siamo vicini a un'esplosione di volatilità.
L'indicatore LuBot Ultimate mostra un trigger Long che possiamo usare come trigger di ingresso per incrementare le posizioni del nostro investimento.
👍 Se vuoi vedere altri post simili metti un like/boost
🙋♂️ Ricordati di seguirmi per non perderti le mie future analisi
⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
TAGS: CAPITALCOM:US100 TVC:SPX NASDAQ:NVDA NASDAQ:MSFT NASDAQ:GOOG NASDAQ:AAPL NASDAQ:AMZN
APPLE: nuovi massimi all'orizzonte ?Buonasera, analisi EW qui.
Sembra che Apple debba ancora concludere la quinta onda della sua fase impulsiva iniziata dai minimi di 124$.
Upside non ancora completo finché non andrà a ritoccare il massimo (ATH) di 198$.
Considerando che solitamente la quinta onda è uguale o più estesa della prima onda, ci si può aspettare che questa segua una dinamica simile, con un target minimo in area 200$
APPLE: Ingresso Long con target area 196Buongiorno trader, oggi condivido questa view su Apple che mi porta ad incrementare le mie posizioni di medio termine e ad aprire una posizione di breve termine.
In questa analisi prevedo che nei prossimi giorni il prezzo possa arrivare in area in 196 dove si trovano i massimi precedenti.
A favore di questo ingresso ci sono diverse ragioni date in parte da segnali ed indicazioni fornite dai miei personali indicatori, tra cui LuBot che mostra un segnale Long su una candela che esce al di sopra della TrendCloud positiva che supporta i prezzi nelle scorse settimane. La candela corrente è gialla quindi la struttura di breve è tornata positiva (segnale SBS) e questo accade anche nel TF daily come si vede qui sotto.
Abbiamo anche un area di supporto data da massimi precedenti che ha mantenuto i prezzi al di sopra dei 173 punti circa per la maggior parte del tempo e adesso vediamo una rottura positiva della trendline discendente che univa i massimi delle ultime settimane.
Ad integrare e supportare un ingresso Long entrano in gioco gli indicatori secondari tra cui il Predictum che mostra positività per il mese di novembre, LuTrender è positivo sia su Weekly che Daily ed infine l'EVE sembra essere pronto per un innalzamento di volatilità e quindi potrebbe vedere un veloce spunto del mercato nei prossimi giorni che potrebbe portare i prezzi nell'area target di 196. Potrei aspettarmi un ultimo ritracciamento sull'area di supporto prima dell'allungo.