DOLLAR INDEX, slow trade con 1-2-3 lowChart di Capital.Com
Sul finire del mese di gennaio ho prodotto un'analisi in cui proponevo situazioni interessanti da monitorare osservate sul time frame mensile dove, visto il fine mese, si erano appena formate le nuove candele.
Tra i grafici proposti c'è il dollar index.
Il dollaro americano dopo avere lateralizzato per diverso periodo aveva prodotto un breakout che ha portato il dollar index sopra l'area interessata.
Dopo la falsa rottura generatasi a novembre, dicembre ci ha regalato il breakout buono, anche con discreti volumi.
Subito dopo, nel mese di gennaio, i prezzi hanno prodotto un ragionevole pullback sull'area appena violata chiudendo il mese con una figura di incertezza/inversione.
Si tratta di una doji il cui minimo rappresenta il test del supporto.
Con i prezzi di febbraio abbiamo già assistito alla validazione del pattern per cui potremmo attenderci le conseguenze che questa figura canonicamente promette.
Se non ci sono motivi più importanti che possano prefigurare una caduta dei prezzi più profonda, il movimento più ragionevole sarebbe quella di una escursione dei prezzi dentro l'area di lateralizzazione da cui sono appena usciti.
Tecnicamente la situazione è simile a quella che osserviamo su cambio euro-dollaro.
Spacchettata sul time frame settimanale, la doji mensile di gennaio, unitamente ai prezzi di febbraio, sta disegnando un pattern di 123 low di Joe Ross.
Qui già confermato, su euro-dollaro in attesa di conferma.
Possibile un approdo in area 100.
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GOLD, i dolori del giovane rialzista...Chart di Capital.Com
Il Gold in questi mesi e settimane sta facendo tutto ciò che ci si aspettava da lui.
Su time frame alti nei mesi passati diversi pattern di prezzo, tutti rialzisti ovviamente, hanno o stanno presentando il conto in questo periodo.
Il più recente da un punto di vista temporale è il testa e spalle di continuazione, segnalato in una mia precedente analisi.
I prezzi hanno più che realizzato quello che ci si aspettava dalla proiezione della figura dal punto di breakout.
Con l'occasione in grafico ho evidenziato, col senno del poi ed a esclusivo scopo didattico, il comportamento dei prezzi nei confronti del pattern.
Vale la pena far notare come il primo breakout sia stato un fake dal quale ci si poteva salvare soltanto con uno stop-loss da manuale sotto la spalla destra.
Eventuali stop stretti, non canonici, sarebbero stati spazzati via e probabilmente minato la fiducia che ci avrebbe fatto perdere il secondo breakout, quello buono.
Oltre questa figura ce n'è una, ben più importante ed ampia, anch'essa segnalata per tempo da una mia precedente analisi.
Si tratta del gigantesco Cup and handle pluriennale il cui target è proprio l'area dei 3000 dollari. Praticamente già raggiunto.
Consiglio di vedere questo post perché molto ricco di dettagli tecnici su questo tipo di pattern.
Da un punto di vista fondamentale, mille sono i motivi a supporto dei prezzi dell'oro.
Credo siano tutti noti, triti e ritriti, per cui mi astengo, fiducioso di fare cosa gradita, dal proporre l'ennesima litania.
Tuttavia, un po' come avviene per l'azionario americano, con un mercato costantemente sui massimi c'è sempre l'ansia di uno storno importante.
Certo, è così e non possiamo farci nulla.
Però, non possiamo dimenticarci della luce che ci offre il faro della teoria di Dow: è più probabile che un trend prosegua piuttosto che inverta. Detta in soldoni.
L'unico periodo recente negli ultimi otto anni che avrebbe potuto mettere in discussione il trend è stato l'ottobre del 2022. In quel tempo venivamo dalla formazione di due massimi e minimi relativi decrescenti.
La violazione dei 1600 dollari avrebbe decretato l'inversione del trend.
Peccato che tutto ciò non sia avvenuto ma che, ringraziamo l'inflazione, sia iniziato un up trend memorabile.
Intanto scendendo sul time frame settimanale vediamo come l'area dei prezzi attuale sia il naturale punto di approdo della validazione rialzista della figura di pennant, anche questo segnalato per tempo in un mio precedente post cui rimando per eventuali dettagli operativi, generatosi nelle settimane passate
Adesso la settimana appena chiusa ci consegna sui grafici una shooting star che sarà fonte di ansia per qualcuno durante il fine settimana, finché non riaprono i mercati.
Parlo di tutti i rialzisti che temono di veder bruciati i guadagni a partire da lunedì.
Possibili argini ad un eventuale ritracciamento sono indicati nel grafico.
Per questa preoccupazione, a parte un po' di valeriana all'occorrenza, non vi è un rimedio.
Fa parte dell'attività del trading.
Però qualcosa possiamo dire.
Intanto il corpo della shooting star, sebbene il disciplinare del pattern non faccia distinzione di colore, è bianco e non nero.
Poi, come più volte detto, l'efficacia delle figure a singola candela sono limitate nel tempo e nello spazio. Questo significa che se ribasso significativo ci sarà non sarà colpa della shooting star poverina, ma di qualcos'altro.
Più significativo il ragionamento e se fatto su grafico mensile
Statistica assolutamente non robusta e da prendere con le molle visto il breve back testing proposto, negli ultimi 8 anni possiamo osservare come nel contesto di un mercato in trend (rialzista) tutte le figure di inversione single candle, che siano state validate, hanno prodotto un calo del mercato almeno pari all'ampiezza della candela stessa.
Questo significa che una eventuale strategia basata su un risk/reward 1 a 1 avrebbe funzionato.
In più possiamo osservare quello che prima si diceva, cioè che questi pattern di inversione semplici, all'interno di un trend ben definito, più spesso producono una correzione assolutamente limitata.
Questo è il motivo per cui preferisco sempre i pattern complessi se devo stimare una possibile inversione di trend.
In conclusione, se può essere di aiuto ad alleviare l'ansia, suggerisco che se proprio dovete vedere i grafici passate direttamente dal giornaliero al mensile senza soffermarvi sul settimanale.
Intanto acquistiamo popcorn di buona qualità e predisponiamoci comodi ad assistere all'approdo in area 3000 dollari.
(visto il clima da weekend mi sono preso una licenza più scherzosa del consueto, saluti)
US 100, se neanche i dazi possono...Chart di Capital.Com
L'indice dopo due mesi è di nuovo sui massimi storici
Il precedente massimo significativo in area 20.700 segnato a luglio scorso è stato ben consolidato con continui appoggi sul livello, nel frattempo diventato supporto.
Probabilmente l'approdo sui massimi assoluti sarebbe potuto avvenire già due settimane fa.
La retorica di Trump sui dazi ha generato un brusco ritracciamento, riassorbito poi in due settimane
Da questo grafico giornaliero si possono apprezzare un po' di cose.
Innanzitutto la violazione del precedente importante massimo in area 20.700 è stato consolidato con un movimento di pullback complesso nella forma di una flag.
Ne possiamo apprezzare l'orientamento contrario al trend e la contrazione dei volumi tipiche di un movimento di pullback in generale.
La violazione della flag che, con le probabilità statistiche associate a questo tipo di movimento, avrebbe dovuto sancire la ripresa del rialzo è avvenuto il giorno 21 gennaio con un classico movimento di sfondamento seguito da un ritracciamento e successiva ripresa dell'up trend.
Il risultato grafico di tutte queste parole è un hammer sulla parte alta della flag così come cerchiato nel grafico.
Il breakout era avvenuto senza volumi, tuttavia il movimento è stato coerente.
Successivamente notiamo il brusco calo con gap down e ritorno dei prezzi nella flag.
Tutto ciò come detto in conseguenza alle parole di Trump, subito digerite dal mercato.
Per giungere nuovamente sui massimi l'indice ha violato una trendline ribassista generata dai precedenti massimi assoluti.
Dopo l'ultimo test del supporto statico in area 20.700 si nota come il mercato abbia decisamente intrapreso la via del rialzo producendo minimi relativi locali sempre più alti con un progressivo irripidimento della tendenza al rialzo.
Inoltre con un po' di fantasia tutto il movimento descritto da luglio scorso potrebbe anche essere interpretato come un testa spalle di continuazione
I prezzi hanno tra l'altro già validato i pattern con il breakout della neckline.
Tuttavia la vicinanza dei prezzi ai massimi assoluti richiede un po' più di cautela.
In generale tendo a considerare confermato i pattern di testa spalle non alla rottura classica della neckline quanto piuttosto della resistenza statica offerta dal precedente punto più alto che ha dato origine alla spalla destra (linea rossa tratteggiata).
Infatti, i volumi sebbene in risalita sono ancora non soddisfacenti se consideriamo l'importanza del livello dei prezzi che si sta per violare.
Questo rappresenta un filtro di prudenza prima di considerare acquisito in movimento.
EURUSD, fast trade con triangolo ascendente Chart di Capital.Com
La figura di 1 2 3 low di Joe Ross segnalata recentemente è in via di completamento.
Sul time frame giornaliero si può apprezzare l'avvicinamento ormai dei prezzi all'area di breakout.
Al breakout oggi può essere associato anche un long per cogliere la probabile accelerazione dei prezzi alla rottura, quindi con obiettivi dissociati da quella del pattern di 123 low.
Si tratta di appropriarsi di un pezzo del movimento più generale atteso.
In questo caso ci concentriamo sulla figura di triangolo ascendente con livello di breakout che coincide con quello del pattern di Joe Ross.
I livelli operativi sono indicati in grafico.
Faccio notare come i livelli di take profit sono solitamente posizionati “in prossimità” di punti di swing, resistenze e quant'altro.
In prossimità perché preferisco anticipare il mercato, evitando il traffico ed i movimenti tecnici che affollano i punti sensibili nei grafici.
Questo solitamente sottrae un pezzo alla performance ma ne aumenta, tecnicamente, la probabilità di essere conseguita.
GBPUSD, slow trade con 1-2-3 low di RossChart di Capital.Com
La recente forza del dollaro non ha risparmiato neanche la sterlina inglese.
La moneta americana sta letteralmente bullizzando le altre principali valute.
I dati macroeconomici deboli e la debolezza dell'inflazione hanno intanto convinto la BoE ad operare un nuovo taglio dei tassi dopo l'ultima sforbiciata avvenuta in agosto.
Proviamo a capire se il cable potrà avere la forza di ribellarsi ed evadere dal canale ribassista in cui è costretto da tempo.
Intanto potremmo dire: male la prima, visto che alla prima occasione dove poteva manifestare forza violando la resistenza in area 1,25 ha fatto cilecca.
Registriamo due tentativi, entrambi naufragati per mancanza di manodopera disponibile per l'azione come certificano i bassi volumi.
Intanto registriamo la formazione di un movimento rialzista di breve dai minimi in area.
Questo rende interessante il movimento perché potremmo individuare qualche occasione long facendo affidamento su questo momentum, finché dura e sperando che sia sufficiente per il trade.
Il movimento sembra simile ad uno recente, tuttavia c'è qualche elemento in più che potrebbe renderlo più consistente.
Uno di questi è il cosiddetto “terzo attraversamento”. Una statistica, non robustissima a dire il vero, che sostiene come spesso possa essere quello buono.
Comunque i volumi sembrano più vivaci rispetto al caso precedente.
Sul time frame settimanale si può meglio apprezzare la formazione di un potenziale 1 2 3 low di Joe Ross.
In questo caso il pattern presenta una particolarità, illustrata dallo stesso Ross, per il fatto che una stessa candela contemporaneamente segna il punto 2 e il punto 3.
L'idea è quella di acquistare il breakout del punto 2, come da manuale, e puntare al primo target di prezzo significativo che, a mio giudizio, è posto in area 1,27 dove troviamo un discreto minimo relativo precedente segnato con elevati volumi.
Lo stop proposto sotto il punto 3, in caso di breakout del punto 2 potrebbe essere spostato più in alto in un opportuno swing da valutare successivamente.
EURUSD, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
Qualche giorno fa avevo prospettato la possibilità che il cambio euro/dollaro potesse ritornare sui suoi passi chiedendo, umilmente, la possibilità di rientrare nell'ovile.
La possibilità è sempre viva tecnicamente anche se non saprei dire quanto probabile.
Da un punto di vista fondamentale è un momento turbolento.
Siamo sbattuti continuamente da dati macroeconomici e geopolitica, leggasi Trump.
In questi casi può tornare utile aggrapparsi all'analisi tecnica, facendo affidamento su uno dei capisaldi della stessa. Cioè i prezzi, più o meno, scontano un po' tutto.
Il possibile pivot dato dal pattern di 1 2 3 low di Joe Ross, è sempre vivo e vegeto
Mentre scrivo è in corso un'audizione del governatore della Fed che potrebbe apportare volatilità nel mercato ma, magari potrebbe agevolare in movimento proposto.
Da qualche giorno osserviamo una compressione della volatilità accompagnata da volumi deboli.
Resta probabile l'approdo sulla parte alta del triangolo simmetrico, agevolata dalla formazione di un triangolo ascendente che sta per essere violato al rialzo
Durante il tragitto potrebbe essere tradato questo pattern i cui livelli operativi sono indicati nel grafico
EURJPY, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
Dai minimi relativi di maggio del 2020, in piena pandemia, lo yen si è deprezzato rispetto all'euro di oltre la metà del suo valore
In campo valutario si tratta di un movimento di notevole portata.
Soprattutto, come questo caso, quando si parla di valute che fanno riferimento ad altrettante aree economiche di primissimo rilievo.
A mettere in discussione questo deciso trend rialzista, nel luglio scorso, è stata l'idea che si siano formati degli eccessi.
Questo sia da un punto di vista della parità di acquisto tra le due valute che, soprattutto, per una condotta monetaria della banca centrale del Giappone giudicata da molti come anacronistica.
Questo sentiment si è manifestato nei grafici con una volatilità decisa e con un movimento non più direzionale da allora ma piuttosto lateral-ribassista.
A luglio e agosto scorso sono state ritracciate ben sei candele bianche mensili precedenti.
L'area dei massimi si è formata con volumi bassi, segno di disaffezione verso l'up trend e per contro si è formato un massimo relativo inferiore con volumi in accelerazione.
Tutto ciò col solo intento di creare una cornice che possa guidare le considerazioni tecniche in generale.
Capire in che ambiente ci muoviamo penso sia importante per assumere decisioni di investimento su qualunque timeframe.
Il movimento “distributivo” in cui si faceva riferimento ad oggi ha le sembianze di un testa e spalle ribassista praticamente completo.
Ponendo l'attenzione sulla spalla destra notiamo una figura di triangolo simmetrico appena violata al ribasso con quello che sembra un pullback in corso.
Occorre prestare attenzione a questo movimento perché potrebbe, nel caso di ulteriore calo del cross, avvicinarsi alla neckline del testa di spalle con tutte le implicazioni che facilmente possiamo immaginare.
Se invece, con un po' di fantasia, vogliamo immaginare che i prezzi stiano testando il supporto indicato, allora potremmo aspettarci un rimbalzo su di esso e un ritorno verso la forza dell'euro.
In questo caso troviamo a individuare una qualche situazione interessante da cavalcare in questo ipotetico movimento rialzista.
Eccolo qui, un triangolo ascendente da tradare per un veloce trade.
Livelli operativi nel grafico.
COPPER, un contesto di sicuro sostegnoChart di Capital.Com
Il rame insieme ad altri metalli, è direttamente impattato da due nuove tendenze che stanno dominando, e domineranno, il futuro prossimo.
Parliamo del generale processo di transizione energetica e degli impieghi trasversali delle applicazioni di intelligenza artificiale.
Visto il suo largo impiego nei processi industriali, in generale è un formidabile indicatore dell'andamento del ciclo economico.
Un esempio, non è l'unico, è dato dall'elevata correlazione con il PMI americano
No copper...no green
Per le sue caratteristiche chimico-fisiche, il rame è un eccellente conduttore di elettricità per cui è ampiamente usato nei sistemi di energia rinnovabile.
Anche l'ampia diffusione dei veicoli elettrici rappresenta un booster per il rame visto che, rispetto ad un veicolo tradizionale, impiega circa tre volte tanto di questo metallo.
Inoltre la costante espansione e rinnovamento delle reti elettriche richiede un forte impiego di rame.
In generale, si stima che la domanda di rame a livello globale rispetto ad oggi triplicherà entro il 2035.
Effetto Cina
Essendo l'impiego del rame direttamente connesso al vigore del ciclo economico, non si può non fare un riferimento alla Cina.
Seconda economia globale dopo quella americana, non bisogna sottovalutare il contesto attuale di questo grande paese.
Notoriamente in difficoltà sul piano industriale e soprattutto immobiliare, spina dorsale dell'economia domestica per la diretta influenza che ha sulla domanda aggregata. Si stima che il contributo al il è di circa un terzo considerando anche l'indotto.
Poiché vive ormai un lungo periodo di difficoltà ed avendo il governo chiaramente manifestato l'intenzione di sostenere e rilanciare l'economia, prospetticamente tutto ciò sarà di sicuro sostegno per le quotazioni del rame.
Opportunità di investimento
Sapere che le prospettive non lontane del rame siano incoraggianti, non è sufficiente per prendere decisioni di investimento senza rischi.
Comunque non è facile trasformare le informazioni di contesto in azioni per l'implementazione di un piano di investimento.
Questo perché il sentiero che dovrebbe condurre in futuro agli agognati prezzi più alti rispetto a quelli spot non è lineare e nemmeno costellato di oasi di ristoro.
Primo perché lo scenario descritto come di sostegno potrebbe anche non verificarsi o verificarsi in misura significativamente minore rispetto a quanto atteso.
Pensiamo ad esempio come, a differenza del passato anche recente, assistiamo continuamente a progressi formidabili in ogni settore o addirittura alla scoperta di nuove applicazioni capaci di sconvolgere lo status quo di ciò che maneggiamo.
Ricordiamoci sempre che il rendimento atteso resta pur sempre una moneta che, come tale, ha una doppia faccia. L'altra faccia si chiama rischio.
Senza andare oltre, diamo un'occhiata ai grafici alla ricerca di spunti interessanti per prendere posizione nel mercato.
Intanto guardato il grafico sul time frame trimestrale possiamo apprezzare quanto in precedenza affermato riguardo alla correlazione col ciclo economico.
I due minimi più significativi si sono verificati in coincidenza con la crisi finanziaria del 2008 e il più recente Covid-19.
I prezzi si muovono all'interno di un ampio canale rialzista di lungo periodo.
Prestiamo attenzione al curioso livello dinamico di supporto/resistenza, parallelo al canale e collocato più o meno a metà, che accompagna in movimento dal 2007.
Questa volta è diverso...
Se avete un po' di pazienza vi chiedo di seguirmi in un veloce ragionamento.
Un ciclo monetario completo, di rialzo dei tassi e successiva normalizzazione, avveniva sulle ceneri della crisi delle cosiddette dot-com.
La Fed alza i tassi perché il ciclo economico si surriscalda, come testimonia il picco del PMI. Le quotazioni del rame salgono perché in un contesto di crescita economica.
Il successivo calo dei tassi avviene per sostenere il ciclo economico dopo la grande crisi finanziaria del 2008. Le quotazioni del rame scendono perché il ciclo economico è debole.
Andando ad oggi, la Fed alza i tassi non perché l'economia sia surriscaldata ma per contrastare un'elevata inflazione non da domanda. La prospettiva di un indebolimento del ciclo economico "indotto" dalla stretta monetaria indebolisce e le quotazioni del rame.
Quando ci si accorge però che il ciclo economico resta solido, come dimostra la tenuta dei PMI, si diffonde il credo di un soft (no) landing.
In un contesto del genere, la prospettiva di un'economia solida e di taglio dei tassi di interesse riporta su le quotazioni.
La cosa interessante oggi è che ci troviamo con le quotazioni nella parte alta del range storico e davanti la prospettiva di una normalizzazione della politica monetaria.
Se a ciò aggiungiamo una spolverata di transizione energetica, ecco che il piatto è servito.
Se le variabili in gioco non cambiano, con una certa probabilità, potremmo assistere a una violazione del mega canale e il supporto dinamico della parte centrale dello stesso, questa volta, potrebbe rappresentare il punto 3 di una progressione al rialzo di lungo periodo
Sul grafico settimanale possiamo apprezzare il breakout della trendline ribassista tracciata dai massimi del maggio scorso, punto di contatto con la parte alta del grande canale rialzista.
Sembra essersi realizzato un timido canale rialzista (evidenziato in rosso) per cui probabile approdo del movimento in atto potrà essere, in prima battuta, la parte alta del neo-canale.
Successivamente la parte alta del mega canale pluriennale prima visto.
Inutile dire che lì, se ci arriverà, si vedrà che vorrà fare da grande il “dottor Copper”.
PETROLIO, il cuore vorrebbe un long la ragione noChart di Capital.Com
Il petrolio è una commodity "quasi" come le altre.
La circostanza che ci sia un cartello tra i produttori mondiali, che insieme controllano l'80% per cento delle riserve, produce inevitabilmente una distorsione delle quotazioni.
Senza entrare nelle logiche che regolano i rapporti tra i componenti cartello e gli obiettivi che di volta in volta si prefiggono, il dato di fatto è che, a differenza di altre materie prime, viene prodotta una distorsione sulle quotazioni spot e future.
Questo ha anche una conseguenza nello studio dei grafici poiché esistono delle aree di prezzo "sensibili” in corrispondenza delle quali le quotazioni potrebbero avere un comportamento anomalo.
Pensiamo ad esempio all'arma impropria usata dall'Opec nei confronti dei produttori di shale oil americani.
Come sappiamo la produzione di petrolio da scisto bituminoso in America è una rivoluzione relativamente recente che ha portato velocemente il paese all'autosufficienza.
L'industria dello scisto agli inizi aveva costi industriali di produzione molto alti per cui era necessario una quotazione spot del petrolio relativamente alta per rendere conveniente l'estrazione e portare i bilanci in guadagno.
A mano a mano che gli estrattori sono diventati più virtuosi il livello di break even (il prezzo spot minimo capace di coprire i costi di produzione) della quotazione del greggio si è sempre più abbassato.
Storicamente L'Opec ha sempre usato l'osservazione del livello di break even degli americani come livello su cui agire per influenzare sia la produzione che l'immissione sul mercato dei barili.
È semplicemente per questo che in corrispondenza di alcune aree di prezzo la determinazione dello stesso subisce una distorsione.
Restando comunque nel breve termine, nei grafici a candele mensili è inequivocabile la formazione, che va avanti da tre anni, di un chiaro triangolo discendente.
Dai massimi in area 126 dollari la materia prima ha costantemente prodotto massimi relativi decrescenti e minimi nell'ampio range tra 65 e 70 dollari.
Il livello dei 65 evidentemente rappresenta il lato del triangolo che funge da breakout del pattern.
Per quello che si diceva prima, il livello segnato come breakout è particolare poiché sotto, tenendo conto dei costi marginali di estrazione dello shale oil, alcuni produttori andrebbero in fibrillazione.
Ciò detto, se apriamo il manuale del bravo trader scopriamo che, normalmente, un triangolo discendente è più probabile che venga violato al ribasso.
Lo stesso manuale dice anche che per individuare un eventuale punto di arrivo dei prezzi, occorre proiettare al ribasso l'ampiezza del pattern.
Ciò significa che avremmo quotazioni del petrolio a 2 dollari.
Tutto poco realistico, e che ci porta ad escludere la possibilità tecnica di un tale movimento poiché solo motivazioni fondamentali potrebbero determinare quotazioni del genere.
Diciamo che per avere il successo del pattern abbiamo bisogno di un contesto macroeconomico quanto meno sconvolto.
Ne abbiamo avuto un esempio nel periodo del covid quando addirittura i prezzi si sono spinti sotto lo zero.
Però è anche vero che il manuale quando parla di proiezione dei prezzi collegato ad un determinato pattern porta sempre un asterisco che ci invita a leggere qualcosa di scritto piccolo piccolo.
Nel nostro caso leggiamo che il livello di prezzo associato alla proiezione della figura è “un caso possibile si, probabile il giusto, certo no”.
Quindi bisogna concentrarsi su tutto ciò che c'è di intermedio tra il caso estremo e il livello di breakout.
Ognuno con i propri ragionamenti e le proprie strategie.
Intanto lo scorso mese si è prodotta una falsa rottura della importantissima trendline discendente.
Che si sia trattato di una falsa rottura ce ne potevamo accorgere solo osservando il mensile, sul settimanale invece è andata in scena tutt'altra storia come vedremo
Le figure di inversione a una singola candela assumono più importanza e sono mediamente più efficaci quando si formano su livelli di prezzo sensibili.
In questo caso abbiamo una shooting star che ha prodotto una falsa rottura a contatto con la trendline. Intanto il mese in corso ha già confermato la figura.
Quello che possiamo osservare è che si è anche formata una divergenza sui volumi.
Quelli associati alla shooting star, che ha in pancia la falsa rottura, sono addirittura inferiori a quelli del picco precedente che aveva solo toccato la trendline
Prendendo una metafora dal ciclismo, abbiamo assistito alla fuga in avanti di un ciclista cui il gruppo non ha risposto venendo presto ripreso.
Sul settimanale invece i volumi al breakout erano in evidente espansione per cui certamente poteva essere giustificato il long.
Questo è un caso di stop loss che andrebbe accettato in pace perché c'erano le condizioni per fare il trade.
Non si può prevedere tutto, non si poteva immaginare che il gruppo non avrebbe seguito l'uomo solo al comando.
Lo stesso supporto a 71 dollari, se avesse retto si sarebbe creato un interessante situazione di pullback sia sul supporto statico che, sostanzialmente, sulla trendline appena violata.
In quel caso si poteva seriamente monitorare la situazione per verificare la vera intenzione dei prezzi di uscire da questo pattern ribassista di lungo periodo.
Comunque questo scenario non è definitivamente tramontato perché nel caso in cui oggi i prezzi dovessero invertire al rialzo c'è la serie possibilità che verrà stampata sui grafici una pinbar o un hammer sullo stesso livello di supporto.
Visto che la shooting star sul mensile è già confermata, con il descritto contesto di volumi, la cosa più razionale da attendersi sarebbe un proseguimento del calo.
In primis potremmo avere il contatto con la trendline rialzista di breve, successivamente l’approdo sul ben più importante supporto statico dei 65 dollari.
SILVER, due idee longChart di Capital.Com
Il Silver continua a mantenere un trend rialzista di medio termine.
I movimenti più significativi del recente passato, a mio avviso, sono due.
Il primo riguarda il breakout e successivo pullback sull'area dei 27 dollari. Movimento è avvenuto con tutti i crismi del caso cioè con volume in decisa accelerazione al breakout e successivo pullback.
Il secondo movimento riguarda il breakout della ben più importante area dei 30 dollari.
Qui più che di breakout consolidato, visto il comportamento che sta tenendo da diverse settimane, dovremmo dire che la commodity sta cincischiando svogliatamente su quell'area.
Occorre però prestare attenzione, perché quando uno strumento cincischia statisticamente è propedeutico a qualche brusco movimento o quantomeno direzionale.
L'ideale sarebbe capire in quale direzione, ma sarebbe troppa grazia.
Poiché personalmente ritengo che sia più probabile una ripresa dell'up trend, ma in attesa di capirne di più ci concentriamo su qualche movimento minore che sembra interessante.
Dopo il movimento di pullback sul livello di 27 dollari i prezzi hanno intrapreso un movimento di salita regolarmente inclinato di circa 45 gradi e oggi conta due massimi crescenti e due minimi crescenti
E intanto continua a passare e ripassare sul livello importantissimo di lungo periodo dei $30 come se nulla fosse.
Ne prendiamo atto.
Con la giornata di oggi si profila sul daily un hummer che fa da pullback sull'ultimo massimo relativo violato.
Questo potrebbe essere propedeutico al breakout del più importante massimo precedente come evidenziato nel grafico.
Due cose si potrebbero fare.
La prima è aspettare la candela che si forma oggi e domani comprarne il breakout.
Operazione rischiosa nel senso che molto probabilmente ci sfuggirà di mano.
In alternativa sul time frame orario si potrebbe tentare un long con target il precedente massimo.
EURUSD, il cross chiede di rientrare nell'ovile?Chart di Capital.Com
La retorica di Trump sta facendo da catalizzatore in diversi mercati e su diversi grafici.
Nel caso di EURUSD, dopo un iniziale rafforzamento del dollaro dovuto all'atteggiamento “intanto mi proteggo” adesso stanno venendo fuori tra gli operatori diverse letture del fenomeno.
Restando al cross in esame, si osserva una situazione interessante su Time frame mensile
Il breakout di 1,044 avvenuto a dicembre con la chiusura della candela sotto di esso, ora viene messa in discussione da un movimento di ritorno dei prezzi.
Attualmente siamo al test della stessa area e bisognerà capire se si tratterà di classico pullback oppure di un ripensamento degli operatori con richiesta dei prezzi di rientrare nell'area di lateralizzazione da cui sono appena usciti.
Si può valutare un long tradando un pattern di 1 2 3 low di Joe Ross.
Aree obiettivo 1,06 ed 1,09
SILVER, i dazi cambiano le carte in tavola?Chart di Capital.Com
Il Silver si trova in una evidente fase rialzista.
Dai minimi del settembre 2022 si inerpica con una ottimale inclinazione di 45 gradi, il che garantisce assenza di eccessi tecnici.
Sul grafico mensile l'ultima volta che l’RSI a 14 periodi si è spinto oltre il livello di 70 risale ad agosto 2020. Nel pieno della pandemia da Covid.
A proposito di RSI, sarebbe un errore considerare, tout court, valori superiori a 70 o inferiore a 30 rispettivamente ipercomprato e ipervenduto.
Come informazione, presa isolatamente, ci indurrebbe a conclusioni semplicistiche e poco utili. Se non dannose.
Quando ad esempio un up trend è solido da tutti i punti di vista, è molto frequente osservare l'RSI “camminare” lungamente sopra i 70. Generando continui falsi segnali contrarian.
La debolezza osservata nelle scorse settimane sul grafico giornaliero si apprezza nella forma di un debole canale discendente
Tuttavia, la shekerata prodotta dai dazi di Trump cambia le carte in tavola.
La possibile inversione al contatto con la parte alta del canale si è velocemente trasformata in un tentativo di breakout col supporto dei volumi e di un pullback
Nell'immediato una possibile globale guerra commerciale 2.0 produrrebbe più incertezza e debolezza economica che inflazione.
Si potrebbe generare un inaspettato habitat ideale per un calo dei rendimenti del risk-free fornendo nuovo decisivo carburante al gold per il viaggio verso i 3000$ il quale si trascinerebbe dietro il Silver col suo beta>2.
Candele mensili, situazioni interessanti da monitorare Chart di Capital.Com
Con il completamento delle candele mensili vediamo alcune situazioni interessanti da monitorare da qui in avanti.
La panoramica dal mensile la ritengo molto utile, a prescindere dal time frame su cui si opera.
Restituisce una visione del contesto che può essere di aiuto nella operatività.
Ovviamente non è un elenco esaustivo ma solo una selezione tra tante possibili.
Dollar index
I dazi minacciati, poi imposti, da Trump hanno contribuito alla tenuta del supporto dei 106,95.
Possibile ritracciamento dei prezzi con retest del supporto.
Eurusd
Valgono le stesse considerazioni fatte a proposito del dollar index.
Bitcoin
In questo caso è interessante una considerazione sulla shooting star che minacciava il mese scorso una inversione di tendenza, quantomeno di breve.
In un mio recente post () a proposito di questo pattern scrivevo: “...se dovesse essere confermata la figura di shooting Star un po' di calo potremmo vederlo.. quanto non si sa visto il solito up trend Era breve gittata normalmente associata ai pattern di inversione single candle”.
Pattern è stato prima validato ma subito dopo smentito con la formazione di nuovi massimi. Il tutto in un contesto di bassi volumi che ne giustifica il movimento.
Natural gas
In questo caso le resistenze che i prezzi hanno dovuto affrontare erano troppo importanti.
Le resistenze statiche a 3.61 e l'area di gap a 4.10/4.4 si sono rivelate, per adesso, ostiche.
Primo tentativo di allungo fallito.
Petrolio
I prezzi sono in ribasso da settembre 2023. La trendline che ne disegna il movimento ha respinto tentativi rialzisti già per due volte.
Se la shooting star, timida visti i bassi volumi, dovesse funzionare sarebbe la terza bocciatura.
In questo caso sarebbe molto probabile il retest del supporto statico in area 65.
Audusd
Dopo la debolezza mostrata al contatto con la trendline discendente, i prezzi sono arrivati velocemente a testare nuovamente il supporto statico a 0.6167.
Adesso abbiamo una figura di inversione, un inverter hummer che merita di essere monitorato.
Se confermato potremmo facilmente assistere ad un retest della trendline discendente.
Palladio
Il Palladio è la mia spina nel fianco…
Ritengo la commodity in una fase di interessante accumulazione, dal notevole potenziale rialzista.
Per questo merita di essere monitorata da vicino.
I prezzi hanno formato un'area di supporto intorno agli 850.
Se la bullish engulfing venisse confermata, ritengo molto probabile l'approdo nell'area di resistenza a 1200.
Audcad
Si tratta di una coppia da risk-on.
La conferma del pattern di piercing line potrebbe portare i prezzi a contatto con la resistenza 0.95.
In quel caso sarebbe anche in completamento una figura di testa spalle.
Russell 2000
Le small CAP americane dovrebbero beneficiare delle misure protezionistiche di Trump.
Tra l'altro tipicamente beneficiano del contesto di calo dei tassi di interesse che presumibilmente, a dispetto della pausa attuale, osserveremo nel medio termine.
Dogecoin
Dopo l'euforia del mese di novembre seguono le prese di profitto del mese di dicembre e i dubbi del mese di gennaio.
Febbraio potrebbe rivelarsi il mese dell'abbandono, quantomeno momentaneo.
Obiettivo: test del supporto statico a 0.2311
GBPJPY, fast trade con testa e spalle Chart di Capital.Com
Il cross con il recente minimo relativo ha dato vita ad un possibile canale rialzista di breve termine.
Una precisazione.
Con grafici come quello proposto, a volte leggo espressioni del tipo: “il cambio si sta muovendo dentro un canale…”.
Non è corretto, perché fintanto che non si forma un secondo minimo il canale semplicemente non esiste.
Nel caso proposto se i prezzi dovessero da adesso in poi puntare al ribasso ne avremmo evidenza, il secondo minimo da collegare al primo non ci sarebbe più.
Dopo questa divagazione di tipo educational, concentriamoci sulla possibilità che i prezzi si allontanino dalla parte bassa del nascituro canale.
Per fare ciò occorre che venga violata la chiara trendline ribassista che si è formata in settimana.
Come ben si vede, gli ostacoli da superare sono due. Oltre alla resistenza dinamica offerta dalla trendline citata, occorre superare la resistenza statica del precedente minimo relativo decrescente in area 192.5
L'appoggio sulla parte bassa dell'ipotetico canale rialzista è la testa di un testa spalle su timeframe orario.
Si potrebbe tradare la validazione del pattern con obiettivo poco prima il precedente massimo relativo così come evidenziato in grafico.
EURUSD, macroeconomia e grafici puntano in bassoChart di Capital.Com
Proviamo a collocare il momento attuale del cross all'interno di un quadro di più ampio respiro.
Questo esercizio è sempre di aiuto.
Anche quando si cerca di analizzare l'andamento di breve con lo scopo di individuare una tendenza oppure un qualche pattern di interesse
Ad esempio, possiamo scoprire come l’imponente rafforzamento del dollaro post covid, si è interrotto nell'autunno del 2022 in coincidenza con la campagna restrittiva, più o meno globale, da parte delle banche centrali.
L'euro ha perso velocemente quota contro il dollaro passando da 1.23 a 0.95 correggendo il precedente movimento ribassista (Fibonacci) per un 61.8% fino a 1.12
Questo punto sul grafico rappresenta, tutt'oggi, un pivot point di sicuro interesse.
Un riferimento cui guardare quando si è alla ricerca di conferme per indagare la qualità delle nostre analisi.
La circostanza che si tratti di un importante riferimento l’abbiamo meglio capita quando, a mano a mano che i prezzi si riavvicinavano dal basso lo scorso autunno, questi hanno esitato poco prima dell'area indicata formando un doppio massimo
Questa figura di breve periodo riveste tuttavia importanza anche nel medio termine perché, in combinazione con i precedenti massimo a 1.12, a sua volta oggi lo classifichiamo come nuovo doppio massimo i cui potenziali effetti ci riguardano oggi da vicino
Il secondo massimo di cui parliamo si è formato in coincidenza con il movimento di "risacca" della politica monetaria della BCE all'orché prende avvio la campagna, nuova e contraria alla precedente, di espansione.
A questo punto più facilmente si comprende il perché questo doppio massimo ci riguardi da vicino
Intanto faccio notare come la linea che traccia il minimo e il massimo entro cui è compreso il pattern non siano posti esattamente sui valori assoluti raggiunti.
Quello che più interessa, come al solito, è l'area di interesse.
Il movimento di pullback segnalato, infatti, se lo considerassimo in corrispondenza dei valori assoluti dei prezzi avrebbe poca rilevanza tecnica.
Se invece si usa più il buon senso e si allarga lo sguardo considerando piuttosto un'area anziché un punto, il movimento di pullback torna ad essere visibile e soprattutto comprensibile.
Se il pattern di doppio massimo fosse confermato, come sembra dirci il pullback in corso, allora presto l'euro potrebbe abbandonare la parità col dollaro.
A questo punto due booster potrebbero sostenere il movimento a mio giudizio.
Da una parte la violazione di un livello tecnico/psicologico di assoluto rilievo come la parità.
Dall'altra, la temporanea divergenza delle politiche monetarie tra BCE e FED potrebbe essere di supporto. Infatti la disponibilità dell'area dollaro di livelli di rendimenti risk free che si mantengono elevati produce un naturale afflusso di capitale che per essere impiegato deve essere prima necessariamente convertito in dollari.
Inoltre, non va certamente sottovalutato anche la diversa forza del ciclo economico tra le due aree monetarie.
L'America, a differenza dell'Europa, opera in un contesto di inflazione appiccicosa
…e solida crescita economica
Abbandonando le teorie sui massimi sistemi e atterrando nell'attualità, sul time frame a 4 ore questo movimento di pullback di cui abbiamo parlato si inserisce in un pattern di testa spalle ribassista
I prezzi stanno decidendo in questo momento se convalidare la figura producendo il breakout della neckline oppure di pensarci.
Nel grafico sono evidenziati gli ipotetici livelli tecnici e operativi per un eventuale short
EURUSD, fast trade con cuneo anomaloChart di Capital.Com
Il recente rafforzamento del dollaro, innescato dal risk-off post DeepSeek, sembra essersi placato nelle ultime ore.
La contrazione di volatilità con cui si è manifestato ha assunto la forma di un cuneo, dalla forma e comportamento un tantino anomalo rispetto ai cannoni.
Questo pattern, come sappiamo, solitamente rappresenta una pausa all'interno di un trend lasciando presagire una continuazione dello stesso.
Normalmente ha un'inclinazione contraria al trend dominante e durante la sua formazione i volumi si quietano.
Esattamente ciò che non abbiamo osservato, eccetto la forma.
L'inclinazione è in favore del trend segnando di fatto nuovi minimi ed i volumi, nervosamente, si sono mantenuti elevati.
Per adesso la conseguenza di tutto ciò è stata, sorprendentemente, la violazione al rialzo della formazione con un accenno di pullback che sta spingendo i prezzi a contatto con il massimo del pattern.
Se in pullback si rivelerà resiliente si potrebbe cogliere l'impulso rialzista conseguente all'eventuale rottura della resistenza fino a test di area 1,045.
S&P500, niente panico...per oraChart di Capital.Com
L'azionario americano per adesso ha assunto un atteggiamento razionale, non emotivo.
DeepSeek ha aggiunto un po’ di sale al contesto di rischio. È emerso ciò che non andrebbe mai dimenticato.
Il contesto competitivo è sempre mutevole e le scocciature tirate fuori dal cassetto da Liang Wenfeng, al di là dell’agitazione sui mercati, a ben vedere sono il carburante delle future innovazioni.
Il progresso passa necessariamente per eventi come quello di oggi, a loro volta pungolo innovativo per le imprese.
È chiaro che, come tutti i fenomeni dirompenti ma nella fase iniziale di sviluppo rispetto al ciclo di vita, da una parte si assiste alla formazione di fossati competitivi ma dall'altra, per le caratteristiche intrinseche della tecnologia, si è costantemente esposti col fianco ai competitors.
Non possiamo sapere quale sarà il futuro, addirittura prossimo, di DeepSeek e questo poco importa.
Quel che è importante è la dimostrazione di ciò che è possibile fare oggi con la democratizzazione delle applicazioni tecnologiche.
Le perdite accusate dalle aziende tecnologiche nei mercati finanziari sono state composte e in gran parte, ad oggi, riassorbite.
I multipli molto impegnativi che esprimono aziende come Nvidia, oltre ad essere espressione finanziaria della bontà del business, fungono anche da spada di Damocle sempre pronti a ricordare quanto l'azienda promette ai loro investitori in termini di redditività attesa, quindi di dividendi.
È chiaro anche che quando questi risultano, a detta di una parte della comunità finanziaria, "tirati" basta poco a produrre uno scrollone sulle quotazioni.
E quando ciò avviene bisogna avere le idee ben chiare sull'argomento in modo da scegliere se abbandonare la nave oppure, evidentemente convinti della solidità del business, approfittare del calo.
Lungi da me affrontare in questa sede l'argomento, di indubbio interesse, per cui mi concentro sugli aspetti tecnici di breve per capire come potrebbe evolversi lo scenario nel mercato azionario.
I movimenti in reazione alla notizia, sia sull'indice tecnologico che su quello più broad, sembra abbiano evitato gli eccessi non manifestando segni di panico.
Questo può essere dedotto dal funzionamento di semplici indicatori di analisi tecnica come supporti statici e trendline.
Questi indicatori come sappiamo in momenti di panico nulla possono contro il movimento dei prezzi.
Razionalmente da qui bisognerebbe partire, cioè dal prendere atto dell'assenza di movimenti scomposti.
A mio giudizio la tenuta dei minimi di lunedì 27 è l'unica cosa che a breve è utile tenere d'occhio.
Se nei prossimi giorni non verrà violata potrebbe essere indicativo che la notizia sia stata, per adesso, metabolizzata.
Certo è che adesso la strada è stretta perché compresa tra i vicini massimi assoluti e questo livello di supporto che se violato potrebbe mettere nuove idee nella testa degli investitori.
S&P500, un grande momentum Chart di Capital.Com
L'indice americano si conferma tenace e non molla la sma20.
Sul Time frame settimanale, l'ultima volta che i prezzi hanno chiuso chiaramente sotto la sma20 è stato nella settimana del 30 di ottobre del 2023
Da allora molte cose sono successe, ed il fatto che l'indice sia comunque sopra una media tutto sommato veloce come la 20 periodi dà l'idea del grande momentum di cui gode l'azionario USA.
Settimana scorsa si è chiusa con una chiara e bella bullish engulfing sulla sma20, figura confermata dall'inizio settimana in corso
Che si tratti di ritorno del risk-on ce lo dice anche la debolezza del dollaro. Nei confronti dell'euro ha prodotto già lo stesso break out della trendline discendente
Scendendo sul time frame a 4 ore apprezziamo la violazione al rialzo del canale ribassista recente, con chiaro pullback sulla trendline e ulteriore conferma del breakout dell'ultimo massimo relativo che rafforza la qualità del movimento
Ovviamente il prossimo obiettivo è il precedente massimo assoluto dove bisognerà rifare il punto.
Certo è che, se dovessimo rifarci al passato sappiamo già come andrà a finire. Ci saranno nuovi massimi.
La stagione delle trimestrali sarà la cartina di tornasole per questi ragionamenti.
GBPJPY, fast trade con canale rialzista Chart di Capital.Com
Ritengo probabile il raggiungimento a breve di 191.139
Il mercato si è scrollato di dosso la debolezza degli ultimi giorni e la trendline ribassista che ne ha definito l'inclinazione è stata violata e bollata con un pullback apprezzabile su time frame molto veloci.
Sul time frame a 4 ore potremmo essere in presenza di un primo minimo crescente segnato come pullback anch'esso sul valore di 191.
Si è formato un canale rialzista di breve termine e adesso siamo al test della parte bassa da dove potrebbe riprendere il trend rialzista.
L'obiettivo è starci dentro fino a 191.139, oppure 191.549.
EURUSD, fast trade con falling wedge Chart di Capital.Com
Il dollaro per ora sembra essere disinteressato ad avventurarsi dall'altra parte della barricata nei confronti dell'euro, vale a dire sotto la parità.
Per ora lo ha graziato, ma non è detto che riprenda più avanti l'argomento.
Sul grafico daily possiamo apprezzare una figura di falling wedge, di qualità discreta.
Statisticamente, a differenza dell'omologo ed opposto rising wedge che troviamo in un mercato a rialzo, questo pattern mostra una buona affidabilità in termini di probabilità di successo.
Nel nostro caso parliamo della possibilità di una inversione del trend ribassista, quantomeno temporanea.
I prezzi hanno già fatto breakout del pattern, anche se non abbiamo osservato volumi adeguati al tipo di movimento.
Questo dovrebbe mettere in guardia circa la bontà dello stesso.
Comunque, dando per buono adesso quanto accaduto, proviamo ad individuare un buon punto di ingresso per cavalcare l'eventuale allungo dei prezzi.
Infatti, essendosi tradotto in breakout potremmo assistere ad un movimento di pullback capace di offrirci il pattern valido per entrare long.
l’obiettivo è arrivare quantomeno a 106 dove troviamo una discreta resistenza statica e della quale potremmo anche accontentarci.
GOLD, a caccia del trigger per i 3000$ (2.0)Chart di Capital.Com
Il Gold si è portato a contatto con la parte alta del triangolo di compressione che lo sta guidando nelle ultime settimane.
Per logica quello che ci aspettiamo come più probabile è un ritracciamento dei prezzi al cospetto della trendline.
Tuttavia, proviamo ad aprire a scenari alternativi.
Propongo un quadro sul time frame settimanale dove possiamo apprezzare il deciso rialzo del 2024.
Come proposto dal titolo dell'analisi, l'idea è quella di monitorare la possibilità che, dopo la recente pausa dei prezzi, il Gold possa continuare a salire ponendo fine alla ricreazione uscendo dal triangolo simmetrico.
Durante la sua cavalcata del 2024 altre due volte lo strumento si è preso una pausa. Il pattern che ha scelto è un pennant, anche se il secondo è "sporco" ma la sostanza non cambia.
Direi due pattern da manuale perché sono stati rispettati i canoni della figura vale a dire il comportamento dei volumi in calo durante la pausa, target pari all'asta del pennant raggiunto e volumi in espansione al momento del breakout.
Anche da un punto di vista temporale la pausa del pennant è stata giusta.
Ora , perdonatemi la banalità, potrebbe essere che non c'è due senza tre.
Se così fosse non si può essere colti di sorpresa, sarebbe un peccato.
Adesso c'è poco da inventarsi.
Occhio al comportamento dei prezzi che al contatto con la parte alta del pennant.
Per un trade baldanzoso si può pensare di comprare direttamente l'eventuale breakout del pennant ponendo come unico ma essenziale filtro i volumi che devono essere decisamente in crescita. Stop sotto la candela del 16 dicembre.
Per un trade riflessivo si può pensare di attendere una chiusura settimanale sopra il pennant e comprare la rottura del massimo la settimana successiva. Stop invariato rispetto al caso precedente.
Per un trade ipocondriaco si può pensare di non fare nulla e attendere un pullback dei prezzi verso il pennant. Stop come prima.
Per quel che riguarda il take profit, parliamo di un pennant per cui normalmente questo si ottiene proiettando dal punto di rottura l'intera asta.
Un target più conservativo potrebbe essere quello associato alla proiezione del semplice gagliardetto.
Ovviamente per ognuna delle possibilità ci sono pro e contro facilmente immaginabili che possiamo riassumere con uno dei dogmi della finanza: a un maggior rischio è normalmente associato un maggior rendimento e viceversa.
Ovviamente il peggio che ci può capitare e che ci sfugga tutto dalle mani.
XRP, qualcosa si muove...Chart di Capital.Com
Dopo l'allungo al seguito di Bitcoin, XRP continua la sua fase di assestamento con compressione di volatilità e volumi
L'importante supporto dei due euro finora regge. È stato solo avvicinato nel recente calo.
In una mia precedente analisi suggerivo di prestare attenzione al comportamento dei prezzi cercando di individuare per tempo la formazione di un eventuale pattern di pausa prima della possibile ripresa dell’up trend.
Lo sviluppo dei prezzi ad oggi è compatibile con un perfetto gagliardetto del quale risulta completato i poco meno dei due terzi della sua estensione totale.
Questa frazione è molto importante poiché un eventuale breakout al rialzo a questi livelli statisticamente garantirebbe la migliore accelerazione in uscita.
Se lo poniamo in relazione con Bitcoin possiamo notare come quest'ultimo abbia già prodotto un breakout della trendline discendente che ha guidato recentemente il ribasso dei prezzi
Inoltre l' RSI ha già anticipato il movimento violando la trendline mentre la sua media semplice è già stata attraversata al rialzo
Quest'uso combinato dell'indicatore con la sua media, particolarmente su time frame settimanale, mostra una buona affidabilità come filtro nei cambi di direzione.
Se la figura dovesse confermarsi con il breakout al rialzo ciò è quello che statisticamente ci si potrebbe attendere
Eventualmente, una exit strategy prudenziale potrebbe essere quella di porre il target poco prima dei recenti massimi a 2,75
EURUSD, fast trade con Fibonacci Chart di Capital.Com
L'ultimo pivot importante di medio termine è rappresentato dal livello 1,128 che corrispondente al 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell’enorme movimento ribassista generatosi dal gennaio del 2021.
In quella occasione i prezzi sono venuti a contatto con l'importantissima trendline di lungo periodo in area 1,24 venendo respinti indietro fin sotto la parità a 0,95.
I momenti, non molto frequenti, in cui i prezzi vengono a contatto con aree molto importanti e sensibili di lungo periodo sono sempre occasioni per fare scelte strategiche.
Per chi opera nel mercato potendosi permettere un’ottica di lungo termine, tipicamente istituzionali e operatori in cerca di ottimizzazione valutaria del proprio business, questi momenti sono molto importanti perché permettono di prendere un posizionamento per ottenere dei benefici statisticamente molto probabili e duraturi.
Infatti, questi operatori scevri dalle preoccupazioni che assillano gli speculatori e gli scalpers possono anche prendersi il lusso di non azzeccare esattamente un pivot point ma hanno la certezza di incrementare l'esposizione in un'area distante abbastanza da un livello che potremmo definire semplicisticamente di fair value.
Il caso proposto nel grafico ne è un perfetto esempio con i prezzi a livelli elevati in assoluto, in funzione delle ragioni di scambio tra le due aree economiche, e il contemporaneo contatto con l'autorevole trendline ribassista
Il movimento di ritracciamento di cui sopra a sua volta ad oggi risulta rintracciato di uno stesso 61.8%. Il livello coincide con un supporto di medio termine anche se non robustissimo.
Siamo su un grafico settimanale, siamo al martedì ed è ancora presto per parlare di quale forma potrà assumere in chiusura la candela attuale.
Tuttavia, è utile monitorarne le evoluzioni per capire se il supporto reggerà perché un indizio di ciò potrebbe giungere proprio dalla forma di questa candela con i volumi associati.
Una reazione convinta da questi livelli, con volumi, non può che consegnarci il prossimo venerdì quantomeno un hummer.
Nell'attesa di questi scenari da massimi sistemi, si potrebbe provare a cogliere un tentativo di rimbalzo sul supporto cavalcando la breve gittata dell’hammer di ieri con obiettivo l’approdo sulla trendline ribassista di breve termine.
I livelli operativi in grafico.