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AUD/NZD SHORT strategia CCI (?)Ieri prima di andare a dormire ho notato questo possibile set up in stile Heyberto, adesso appena tornato da scuola si è completata giusto giusto la candela di rottura della TrendLine, quindi il set up si è completato (con forte divergenza CCI).
L'idea è unicamente come prova.
La mia strategia di base in questo momento indica un possibile ritracciamento, però assolutamente mancano i presupposto per lo short.
Oro: la mia view nel medio e lungo periodo!Questa settimana analizzo il bene rifugio per eccellenza, l’oro per l’appunto, come molti di voi sapranno questa commodity si muove in modo inverso rispetto agli indici azionari in quanto, essendo un bene rifugio, viene acquistato quando gli istituzionali “escono” dai mercati azionari ritenendoli, in quel momento, troppo rischiosi; cerchiamo di capire quindi attraverso la sua analisi, cosa potrebbe accadere anche sui mercati azionari nel medio e lungo periodo.
Guardando il grafico settimanale ciò che mi salta subito all’occhio è il doppio massimo che si è configurato e già attivato, su questo ritracciamento di un trend ribassista che persiste sia nel medio che lungo periodo, l’attivazione di questo doppio massimo (aree evidenziate in giallo) che, ricordo essere una figura di inversione rispetto ad un trend rialzista di breve periodo, avviene quando il minimo compreso tra i due massimi viene violato, proprio com’è successo in questo caso (area evidenziata in azzurro), tuttavia questa violazione è avvenuta in un’area di supporto che ha più volte riportato le quotazioni a livelli più alti ed è per questo motivo che, a mio modesto parere, non abbiamo assistito ad un’accelerazione ribassista verso il suo target in area 1.133$, target che viene calcolato tracciando la perpendicolare dal doppio massimo al minimo compreso tra i due massimi, per poi proiettarla alla rottura del minimo (area evidenziata in arancione), questa proiezione porterebbe appunto la commodity in area 1.133$, quindi a ridosso del minimo di periodo segnato il 15.12.2016.
Ho anche disegnato quello che potrebbe essere l’andamento del bene rifugio fino alla fine dell’anno (trendline nere), questo perché penso che il target ribassista sia raggiungibile, ma non nel breve periodo, infatti ritengo che abbia più probabilità di essere raggiunto nell’ultimo trimestre dell’anno dove, tra l’altro, gli indici azionari sono consueti sviluppare quello che viene chiamato il “rally di Natale”.
Nel breve/medio periodo mi aspetto una risalita ulteriore dei corsi fino area 1.265$ dove passa anche la trendline rossa discendente che ricordo, essendo dinamica, si abbassa con il passar del tempo, in quell’area potrebbero riaffacciarsi i venditori (area evidenziata in giallo); questo rialzo collimerebbe anche con la stagionalità dei mercati azionari che statisticamente in estate tendono a scendere o comunque a non salire; il ragionamento sopra riportato verrebbe invalidato qualora le quotazioni riuscissero a riportarsi sopra 1.296$ ovvero sopra i massimi della figura ribassista analizzata.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2025Fed: dopo taglio tassi di 25 pbs, Oro e Borse positive, vicino a massimi storici.
Rating sovrani: Fitch promuove l’Italia a BBB+, DBRS declassa la Francia a AA.
Asia: Nikkei +1,2% grazie alla BoJ, India frenata da nuove regole USA sui visti.
Bitcoin impantanato a 114.600 USD, mining sempre più concentrato.
Fed, taglio dei tassi e ombre politiche. Gli investitori hanno accolto con ottimismo il taglio dei tassi della Federal Reserve deciso mercoledì scorso. Tuttavia, sul board della banca centrale continuano a pesare le pressioni del presidente Donald Trump, che spinge per un orientamento più accomodante.
In Giappone, la Bank of Japan ha mantenuto invariato il tasso a breve termine allo 0,5%, come da attese. Da segnalare, però, che due membri del board hanno votato per un rialzo, alimentando le attese di future mosse restrittive.
Sul fronte geopolitico, Trump e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto una telefonata definita “molto proficua”, incentrata sul dossier TikTok e sulle relazioni commerciali tra le due potenze.
Italia promossa da Fitch, Francia declassata, A Piazza Affari la chiusura è stata sostanzialmente piatta (+0,01%), in attesa della decisione di Fitch sul rating sovrano. L’agenzia ha poi alzato il merito di credito dell’Italia a BBB+ da BBB, dopo l’outlook positivo dello scorso anno.
«L’aumento riflette una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell’Italia», ha commentato Fitch, che prevede una riduzione del deficit 2025-2027 grazie a entrate più solide e a un miglior controllo della spesa.
Meno brillante il giudizio sulla Francia: DBRS ha abbassato il rating a AA+ da AA, con l’outlook stabile.
Il timing è stato perfetto per il Tesor Italianoo, che ha colto il momentp per lanciare un nuovo BTP Valore rivolto al retail.
Caratteristiche principali del nuovo BTP. Scadenza: 7 anni, Cedole crescenti (“step-up” 3+2+2 anni), pagate trimestralmente, con premio fedeltà pari allo 0,8% sul capitale a scadenza. Periodo di collocamento: dal 20 al 24 ottobre. Tassi minimi garantiti comunicati il 17 ottobre. Taglio minimo: 1.000 euro. Tassazione agevolata al 12,5%, esenzione da tassa di successione.
Oggi la quota di debito pubblico in mano a famiglie e imprese italiane è sotto il 15%, mentre gli investitori esteri detengono il 33,6% (fonte Bankitalia).
Mercati europei contrastati, Wall Street ancora ai record. La settimana delle banche centrali si è chiusa con un bilancio misto per l’Europa: Milano -0,3%, Londra -0,9%, Madrid -0,4%, Francoforte -0,2%, Parigi in controtendenza, +0,5%
Tra i settori si distingue il tech, galvanizzato dall’annuncio di Nvidia, che investirà 5 miliardi di dollari in Intel. Wall Street continua a inanellare record: venerdì 19, Dow Jones +0,37%, S&P500 +0,49%, Nasdaq +0,72%.
Sul fronte regolatorio, la SEC guidata da Paul Atkins si prepara a proporre la fine delle trimestrali obbligatorie, come richiesto da Trump, a favore di un reporting semestrale. Con la maggioranza 3 a 1 dei repubblicani, la modifica potrebbe passare rapidamente.
Europa macro: la Spagna ha rivisto al rialzo la crescita 2024 al +3,5% (dal 3,2%), spinta dagli investimenti. Viceversa, il 2023 è stato rivisto al ribasso al +2,5% dal 2,7%.
Sul fronte istituzionale, l’Eurogruppo ha trovato un accordo politico sul quadro per l’euro digitale, definito da Christine Lagarde un passo “nella giusta direzione”. L’obiettivo è completare la cornice legislativa entro fine anno.
In Germania, il surplus con gli USA è sceso a Eur 34,6 miliardi da gennaio a luglio 2025, minimo dal 2021, in calo del 15,1% rispetto all’anno precedente. A livello globale, il surplus commerciale tedesco è diminuito di 32,7 miliardi (-21,2%), a 121,3.
Oggi, 22 settembre, in Asia stabilità da Pechino, rally di Tokyo. L’MSCI Asia Pacific guadagna +0,3%, grazie al Nikkei +1,2% sostenuto dai chiarimenti BoJ sul lento smaltimento degli ETF (75.000 miliardi di yen, ridotti a 620 miliardi l’anno). Lo yen si indebolisce a 148,3 per USD, con il decennale giapponese al 1,65%.
Hong Kong (Hang Seng) cede -0,8%, Shanghai/Shenzhen (CSI300) +0,3%, Seoul +0,6%. Brilla Samsung (+5%) grazie alla partnership con Nvidia sui chip di memoria di nuova generazione.
La PBoC ha lasciato invariati i tassi: 3,0% sulla scadenza breve e 3,5% sui 5 anni, quarto mese consecutivo di pausa.
In India, la borsa di Mumbai arretra dopo che la Casa Bianca ha annunciato una tassa di 100.000 dollari sulle richieste di visto H-1B, misura che potrebbe colpire in modo rilevante l’economia indiana.
L’indice Bloomberg Commodity (103,40 USD) ha perso quasi un punto la scorsa settimana, salvo recuperare +0,6% stamane. Al centro l’energia: Washington continua a consentire alla Cina di acquistare LNG russo, mentre mantiene dazi aggiuntivi del 25% sulle importazioni dall’India per l’acquisto di petrolio da Mosca.
L’oro si riporta a 3.698 USD/oncia, vicino ai massimi storici, dopo cinque settimane consecutive di rialzi (+1,2%) e dopo che Powell ha definito il taglio Fed come mossa di “gestione del rischio” legata al raffreddamento del mercato del lavoro.
Bitcoin scambia a 114.600 USD (-0,5%), con settimana in parità. Il mining diventa sempre più centralizzato, con difficoltà record e consumi energetici crescenti: i piccoli operatori faticano a restare competitivi di fronte all’ingresso di governi e grandi utilities.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.09.2025Wall Street torna a correre, nuova spinta sui titoli tecnologici.
Nvidia investe Us$ 5 miliardi in Intel: cresce la fame di chips per l’IA.
Borse Asiatiche ancora toniche: c’è fiducia sull’AI tech cinese.
Bank of England ferma sui tassi, l’inflazione è ancora troppo alta.
Fed taglia i tassi, mercati europei in festa. Le Borse europee hanno chiuso la giornata di ieri in rialzo, sostenute dalla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di 25 punti base, portandoli nel nuovo intervallo compreso tra 4,00% e 4,25%. Si tratta del primo intervento espansivo dal dicembre scorso, in linea con le attese.
Il presidente Jerome Powell ha lasciato intendere che altri due tagli potrebbero arrivare entro la fine del 2025, ma ha ribadito un approccio prudente, scandito “riunione per riunione”.
La mossa della Fed, pur moderata, ha ridato slancio agli acquisti sull’azionario europeo: Francoforte +1,35%, Parigi +0,87% e Londra +0,21%. La combinazione tra politica monetaria più morbida e la corsa dei titoli tecnologici ha offerto un potente driver rialzista.
Il comparto tecnologico è tornato protagonista. In particolare, il settore dei semiconduttori ha beneficiato del rally partito in Cina, dopo le indiscrezioni del Financial Times secondo cui Pechino avrebbe vietato alle aziende locali l’acquisto di chip Nvidia. Il focus è anche su Intel, dopo che la stessa Nvidia ha annunciato un investimento da 5 miliardi di dollari nel capitale del gruppo e una
BoE resta ferma, inflazione resta alta. Sul fronte della politica monetaria europea, la Bank of England ha mantenuto invariati i tassi al 4%, come da attese. La decisione riflette l’elevato livello dell’inflazione britannica, al 3,8%, ben al di sopra sia della media europea sia dell’obiettivo ufficiale del 2%. Il quadro resta quindi complesso: la BoE non può permettersi mosse espansive, ma la crescita continua a dare segnali di rallentamento.
Stati Uniti: segnali misti dall’economia: il superindice LEI del Conference Board ha registrato ad agosto un calo dello 0,5% a 98,4 punti, peggio delle attese (-0,2%) e dopo il lieve +0,1% di giugno (rivisto da -0,1%). Nel semestre terminato ad agosto, la contrazione è stata del 2,8%, contro il -0,9% dei sei mesi precedenti, confermando una tendenza negativa.
Più incoraggianti i dati sul lavoro: le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi da quasi quattro anni, con effetto immediato sui Treasuries, che hanno limato i guadagni recenti.
Questa mattina in Asia Pacifico il tono è stato contrastato, dopo il poker di record di Wall Street (Dow Jones, S&P500, Nasdaq e Russell 2000). L’indice MSCI Asia Pacific è rimasto stabile, avviandosi comunque a chiudere la terza settimana consecutiva in rialzo.
• Greater China: Hang Seng +0,1%, CSI300 +0,3%, sullo sfondo della telefonata tra Xi Jinping e Donald Trump.
• Giappone: Nikkei 225 -0,6% in chiusura, pur avendo toccato un nuovo massimo storico in avvio. La Bank of Japan ha lasciato i tassi fermi allo 0,5% e annunciato la vendita degli ETF acquistati negli anni degli stimoli.
• Corea: Kospi -0,7% dopo nuovi massimi intraday; il governo continua i negoziati con gli Stati Uniti su dazi per il settore auto.
Dal fronte tecnologico arriva la notizia che la cinese DeepSeek avrebbe addestrato il modello di AI R1 con una spesa di appena 294.000 dollari, utilizzando 512 chip Nvidia H800. Un dato sorprendente, se confrontato con i costi dei concorrenti occidentali: basti pensare che Sam Altman (OpenAI) aveva parlato nel 2023 di investimenti “ben oltre i 100 milioni dollari” per l’addestramento dei modelli fondamentali.
La cifra, riportata da Nature e firmata anche dal fondatore Liang Wenfeng, rischia di riaccendere il dibattito sul ruolo di Pechino nello sviluppo di AI a basso costo, percepito come una minaccia al dominio tecnologico di aziende come Nvidia.
Materie prime: l’indice Bloomberg Commodity è rimasto piatto a 103,80 dollari. Il gas naturale USA è sceso sotto i 3 dollari/mmBtu e il rame è calato sotto i 10.000 dollari. Morgan Stanley ritiene che la correzione sia temporanea, grazie alla resilienza della domanda americana e ad alcune interruzioni di offerta. Secondo Wood Mackenzie, infatti, quest’anno saranno colpite 880.000 tonnellate di produzione globale, pari al 3,7%.
L’oro si muove a 3.661 dollari/oncia, in leggero rialzo settimanale (+0,3%), mentre il Dollaro, nonostante tre sedute positive, si appresta a chiudere la sesta settimana negativa consecutiva (-0,4%).
IBitcoin arretra leggermente sotto quota 117.000 dollari, ma resta in progresso del +3% su base settimanale. Cresce il numero di società che scelgono di detenere criptovalute come riserva di tesoreria.
Nel comparto obbligazionario, il rally azionario Asia-Pacifico ha rafforzato anche le emissioni locali in Dollari. I premi di rendimento sui bond asiatici investment grade e high yield sono scesi ai minimi storici, poco sotto i 100 punti base, secondo dati Bloomberg.
Attesa per il rating sovrano Italiano: Fitch, stasera a mercati chiusi, pubblicherà la sua revisione sul rating italiano. Il giudizio attuale è BBB con outlook “positivo”. Dopo i miglioramenti su Spagna e Portogallo, cresce l’aspettativa che anche l’Italia possa beneficiare di un upgrade. Alcuni analisti ipotizzano che Fitch possa fare da apripista, seguita poi da Moody’s e DBRS Morningstar, che hanno già un outlook favorevole sul rischio-Paese.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Oro leader dei mercati globaliC’è un asset che non mente mai: quando sale indica che ci sono problematiche a livello geopolitico, finanziario, macroeconomico, o tutte e tre insieme. Si tratta dell’oro, che da inizio 2025 è il miglior asset finanziario sulle piazze globali, con una crescita del +37%.
A distanza troviamo Bitcoin, in rialzo del +14%, seguito dal Nasdaq con +11,89% e dall’S&P 500 con +9,69%.
Anche il mercato obbligazionario, negli ultimi giorni, ha iniziato a recuperare, mentre il petrolio crude è in calo del –15%. Tra le altre commodity si distinguono argento e platino, entrambi in crescita grazie al loro ampio utilizzo nei settori industriale e tecnologico.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.09.2025Inflazione PCE Usa di luglio in linea con le attese, a +2,6% YoY.
FED verso taglio dei tassi a Settembre: lo dice il Governatore Waller.
Consumi privati Usa ancora brillanti, +0,5% mensile, a luglio.
Oro verso i massimi, grazie a Dollaro debole e scenari di “monetary easing”.
L’ultima seduta di agosto ha visto le Borse europee chiudere in calo, appesantite da tensioni politiche negli Stati Uniti e da dati macro internazionali. Riflettori puntati sull’inflazione americana: il PCE index (personal consumption expenditure), uno dei principali indicatori monitorati dalla Fed, è rimasto stabile a luglio al 2,6% annuo, in linea con le attese e identico al dato di giugno.
Su base mensile, la crescita è stata ]0,5%, anche qui senza sorprese.
Il dato “core”, depurato dalle componenti più volatili, è salito al +2,9% dal +2,8% di giugno, mentre il dato mensile è stato pari a +0,3%. Nessuno scossone dunque, mentre i consumi americani mostrano ancora vigore: +0,5% a luglio contro +0,4% di giugno. Un contesto che lascia spazio a un taglio dei tassi, seppur con margini limitati.
In Europa, i riflettori restano accesi sulla politica e sull’economia domestica. In Italia, il Pil del secondo trimestre ha registrato una lieve contrazione, -0,1%, mentre l’inflazione ad agosto è scesa all’1,6% annuo: tuttavia il “carrello della spesa” (principalmente il “food”) ha mostrato un deciso rincaro del +3,5%.
In Francia, la crisi politica minaccia stabilità e mercati: il premier François Bayrou ha annunciato un voto di fiducia sull’ambizioso bilancio 2026 (che punta a riportare il deficit sotto il 5% del Pil). I sondaggi lo danno sconfitto, con il rischio di far precipitare il Paese nella peggiore crisi politica della storia recente.
Federal Reserve: da Miami, il governatore Christopher Waller, favorevole a un taglio dei tassi già a luglio, ha dichiarato di attendersi un allentamento (alias taglio dei tassi) a settembre. Nome di peso, è nella rosa dei candidati di Trump per sostituire Powell alla guida della Fed. Proprio Trump, intanto, ha chiesto alla Corte federale il via libera per licenziare la governatrice Lisa Cook, contro cui è in corso una disputa legale.
Venerdì 29 agosto, l’ultima seduta del mese, Wall Street ha chiuso in ribasso: Dow Jones -0,20%, S&P500 -0,6% e Nasdaq -1,1%, nonostante i record della vigilia, con l’S&P500 per la prima volta oltre quota 6.500.
Tensioni commerciali: USA, Brasile e India sotto i riflettori: dal 1° settembre non è più valida l’esenzione sulle piccole spedizioni in arrivo negli Stati Uniti.
Il Brasile ha aperto un tavolo con Washington per escludere il caffè dai dazi al 50%, pur minacciando ritorsioni. Il vicepresidente Geraldo Alckmin ha parlato di “strumento di pressione per aprire un dialogo con Washington”. In India, invece, la tariffa punitiva al 50% sui prodotti indiani imposta da Trump pesa come un macigno.
L’indice Sensex di Mumbai ha chiuso agosto con un crollo del -4,7% (“in Euro”), sesto mese negativo su otto nel 2025, con un calo complessivo del -12% YtoDate.
Oggi, 1’ settembre, nella prima seduta del mese, le Borse asiatiche hanno mostrato un andamento contrastato.
Area Cinese: spicca l’Hang Seng di Hong Kong, +1,8%. In Cina il PMI manifatturiero privato sale a 50,5 punti (massimo da 5 mesi) ad agosto, contro 49,5 di luglio, sopra le attese (49,7).
Giappone: Nikkei -1,5%, appesantito da Advantest (-9%) e SoftBank (-7%).
Corea del Sud: Kospi -1,3%, con Samsung -2,5% e SK Hynix -4,5%, in Australia: S&P/ASX200 -0,7% e in India: Nifty50 +0,4%.
Materie prime: oro superstar, petrolio sempre debole. Il petrolio Brent (greggio di riferimento europeo) ha perso -6% ad agosto (secondo peggior risultato del 2025, dopo il -15% di aprile), mentre stamane segna -0,4%. Nonostante le tensioni geopolitiche, l’offerta abbondante pesa: la produzione USA ha raggiunto un record di 13,58 milioni di barili/giorno a giugno.
L’indice Bloomberg commodity nel mese passato ha guadagnato +1,6%, trainato da oro e argento (+4%), carne bovina (+6%), soia (+5%) e soprattutto caffè (+30%).
Il gas naturale USA ha invece perso -2,7%, pur rimbalzando del 10% nelle ultime sedute del mese. Protagonista assoluto l’oro: stamane quota 3.480 $/oncia, dopo il rialzo, +4,8%, di agosto e con un guadagno annuo superiore al 30%. Dopo sette mesi positivi su otto nel 2025 torna a un passo dai massimi storici.
Il Dollaro Usa chiude agosto con un nuovo scivolone: -2,4%, settimo mese negativo su otto nel 2025. Sul fronte crypto, il Bitcoin scambia a 107.400 $ (-1,7%), ai minimi da due mesi. Dopo aver toccato quota 125.000 a luglio, ha perso oltre il 6% in agosto, a differenza di Ethereum e Solana che hanno attratto flussi crescenti.
Obbligazioni: il rendimento del Treasury decennale USA è sceso a 4,22%, dai 4,37% di inizio agosto, al minimo da quattro mesi. In Europa, i BTP decennali italiano pagano oggi 3,58%, con lo spread Italia-Germania a 86 bps e Italia-Francia a soli 7.
In luce il Portogallo: S&P ha alzato il rating sovrano da A a A+, seconda revisione da febbraio, e prevede che il debito pubblico scenderà all’84% del Pil nel 2028.
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Silver (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodoSilver (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodo
Data analisi: 25/ 05 /2021
Prezzo: 27.95 $
Target Price Gold di lungo periodo:
1° Target Price: 30.974 $
2° Target Price: 39.312 $
3° Target Price: 49.955 $
4° Target Price: 80.667 $
5° Target Price: 130.37 $
6° Target Price: 180.06 $
7° Target Price: 210.78 $
GOLD - I metalli preziosi si mettono in mostraBuon sabato a tutti i trader, videoanalisi sulle commodity, questa settimana è stata eccezionale per i metalli preziosi, confermando una tendenza che sembra prendere sempre più forza.
Oro: Un Ritorno da Record
Il "re dei metalli" ha avuto una settimana di grande slancio, raggiungendo nuovi massimi storici. Questa performance non è un evento isolato, ma il risultato di diversi fattori che stanno spingendo gli investitori a tornare sul bene rifugio per eccellenza:
Rischio Geopolitico e Incertezza Economica: L'oro ha beneficiato del persistere di tensioni geopolitiche e di un'incertezza diffusa sul futuro dell'economia globale. In questi contesti, l'oro torna a ricoprire il suo ruolo di "porto sicuro", attirando capitali in cerca di stabilità.
Politiche delle Banche Centrali: Le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte di banche centrali come la BCE, e la speculazione su un possibile taglio anche da parte della Federal Reserve, hanno reso l'oro più attraente. Un'eventuale diminuzione dei tassi riduce il costo opportunità di detenere oro, che non genera rendimento.
Argento: La Rottura Decisiva
L'argento ha confermato la sua forza, rompendo una resistenza chiave e mettendo a segno un movimento molto bullish. È noto per essere più volatile dell'oro e il suo rally indica un rinnovato ottimismo non solo come bene rifugio, ma anche per la sua domanda industriale.
Doppio Ruolo: L'argento è un metallo con un doppio ruolo: bene rifugio e metallo industriale. Il suo rally di questa settimana suggerisce che gli investitori vedono un potenziale rialzo sia dal lato della domanda da investimento, sia da quello della domanda industriale, spinta da settori come il fotovoltaico e la tecnologia in generale.
Correlazione con l'Oro: L'argento ha spesso una forte correlazione con l'oro, ma tende a sovraperformare nelle fasi di mercato rialzista. La sua recente performance suggerisce che il mercato sta entrando in una fase in cui gli investitori sono disposti a prendere più rischi per ottenere rendimenti maggiori.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.08.2025Powell (FED) apre al taglio dei tassi, ma con moderazione.
Borse globali toniche ad Agosto dopo un avvio stentato. MSCI World record.
L’incontro tra Trump e Putin in Alaska è ancora fonte di speranza di pace.
Commodities: metalli industriali in fermento, oro negletto, petrolio giù..
Jackson Hole, mercati e geopolitica: Powell apre uno spiraglio sui tassi. Il simposio dei “banchieri centrali”di Jackson Hole, in Wyoming (Usa), ha riportato sotto i riflettori la Federal Reserve. Il suo Chairman Jerome Powell ha riconosciuto il rallentamento del PIL, la debolezza del mercato del lavoro e i rischi ancora presenti sull’inflazione.
Tuttavia, dopo mesi di pressioni dalla Casa Bianca, il numero uno della Fed ha lasciato intendere che nei prossimi mesi non è escluso un cauto taglio dei tassi, seppur in un quadro di prudenza. Le parole di Powell hanno fatto da innesco: Borse in rialzo sia in Europa che a Wall Street. Milano e Madrid +0,7%, Parigi +0,5%, Francoforte +0,3% e Londra +0,2%. Negli Stati Uniti, rialzi più marcati con Dow Jones +1,9% e Nasdaq +2%.
Inflazione e consumi sotto la lente della FED: i dati PCE (Personal consumer expenditures) hanno mostrato un aumento dei prezzi del 2,6% su base annua a luglio, e del 2,9% al netto di energia e alimentari, numeri che confermano la persistenza di pressioni inflattive, rendendo ancora più delicato il lavoro della Fed.
Powell ha spiegato che la crescita nella prima metà del 2025 è scesa a +1,2%, circa la metà rispetto al +2,5% del 2024. Il rallentamento riflette soprattutto una frenata dei consumi, mentre il mercato del lavoro mostra segnali di deterioramento rapido. “I rischi sono al rialzo per l’inflazione e al ribasso per l’occupazione”, ha commentato.
Powell ha ricordato come i dazi introdotti negli ultimi mesi abbiano già iniziato a incidere sui prezzi al consumo. Un tema caldo, soprattutto alla luce dell’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi. Intanto il Canada ha annunciato la rimozione delle proprie contromisure tariffarie, eliminando i dazi su numerosi prodotti inclusi nel North-American Trade Deal.
I mercati guardano anche agli sviluppi geopolitici. Oggi, 25 agosto, i future di Wall Street e le Borse europee avanzano frazionalmente, in attesa dell’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.
Un moderato ottimismo sul conflitto in atto in Ucraina è alimentato dal recente vertice in Alaska tra Trump e Putin. Trump ha ribadito che l’obiettivo è un accordo di pace complessivo per l’Ucraina, non un semplice cessate il fuoco, Mosca ha aperto a discutere un possibile modello Nato per Kiev.
Ottimismo diffuso nelle piazze asiatiche. A Shanghai, l’indice Composite è salito dell’1,2% a quota 3.740 punti, massimo da maggio 2015, e circa +20% dai minimi di aprile. Il CSI300 di Shanghai e Shenzhen ha segnato +1,5%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,6%, con l’Hang Seng Tech a +2%.
In Giappone, il Nikkei225 ha inanellato l’ottava seduta positiva su dieci, in rialzo dello 0,6%, con lo yen stabile a 147,2 contro Us$: segna +9% in yen nel 2025, anche se la performance in euro si riduce a +2,7% per effetto della svalutazione dello yen sull’euro. In India, il Sensex di Mumbai ha guadagnato l’1,2%, complice la mancata introduzione di sanzioni ai compratori di petrolio russo. In calo invece Seoul: -1,2%.
Il clima di fiducia si riflette anche sugli indici mondiali. L’MSCI World ha toccato un nuovo massimo storico, segnando +12,6% da inizio 2025, con record aggiornati in cinque degli otto mesi dell’anno.
Brillano anche gli indici azionari emergenti, col relativo l’indice MSCI dedicato che guadagna +18,3% year to date, e toccano il record dal novembre 2021. Bene anche l’EuroStoxx600, +14,6% da inizio anno
Sul fronte delle commodities, il petrolio resta debole, sui minimi da oltre 2 due mesi, complice la prospettiva che il greggio russo continui a fluire senza restrizioni. Trump ha dichiarato che sospenderà i dazi a Cina e India sugli acquisti di petrolio russo se i negoziati di pace avranno successo.
L’indice Bloomberg Commodity, 100,30 dollari, è sui minimi da quattro mesi. Nell’ultima settimana hanno sofferto energia, metalli preziosi e minerali, mentre sono saliti i “coloniali” (caffè, cacao).
Anche l’oro resta volatile: dopo un calo dell’1,8% la scorsa settimana, oggi risale dello 0,7% circa (ore 11.00 CET).
Sul mercato obbligazionario, i dati macro americani più forti delle attese hanno ridimensionato le speranze di un taglio dei tassi da 50 bps a settembre.
Il Treasury decennale ha perso lo 0,3% e rende il 4,31%. In Europa, il Bund decennale è a 2,79% (-0,3% settimanale), mentre il BTP decennale si attesta a 3,59% (-0,6% settimanale). Lo spread resta sui minimi pluriennali a 80 punti base, ben sotto i 115 di inizio anno.
Occhi aperti su un paio di dti macro europei, quali l’indice Pmi flash di agosto, l’inflazione finale di luglio (attesa conferma al 2% tendenziale) e i dati dettagliati del PIL tedesco del secondo trimestre, in calo di -0,1% congiunturale e invariato anno su anno nella 1’ stima.
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XAUUSD L'oro è su resistenza chiave. Cosa ci dice la tecnica?Buon sabato 9 Agosto 2025 e bentornati sul canale con una ggiornamento tecnico sull'oro, che si trova in prossimità di una resistenza a mio modesto parere degna di nota.
Analizziamo insieme la price action e vediamo cosa possiamo aspettarci nelle settimane/mesi a venire
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EURUSD - segnali accomodanti dalla Fed sorreggono l’euro.L’euro (EUR) ha registrato un apprezzamento nella giornata di mercoledì, proseguendo la modesta tendenza rialzista già osservata martedì nei confronti del dollaro statunitense (USD). In questo contesto, la coppia valutaria EUR/USD è riuscita a superare in modo convincente la soglia tecnica di 1,1600, raggiungendo nuovi massimi su base plurigiornaliera oltre il livello di 1,1650.
Il marcato indebolimento del biglietto verde è stato innescato da un rinnovato orientamento degli investitori verso un’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell’anno. Tale dinamica è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, il quale ha ritenuto ancora “appropriate” due riduzioni dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.
Il dollaro statunitense ha registrato un rafforzamento significativo a seguito della recente intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciata nei giorni scorsi. L’accordo, frutto di negoziati multilaterali prolungati, ridefinisce in modo sostanziale i termini dell’interscambio transatlantico, incidendo sia sulle politiche tariffarie che sugli impegni strategici in ambito energetico, industriale e finanziario.
Secondo le disposizioni concordate, la maggior parte delle esportazioni europee verso il mercato statunitense sarà ora soggetta a una tariffa media del 15%, in rialzo rispetto al 10% applicato ad aprile, ma sensibilmente inferiore al livello del 30% inizialmente prospettato durante le fasi preliminari del confronto bilaterale. Tuttavia, l’accordo prevede l’esenzione da dazi per settori ad alto valore aggiunto, quali l’aerospaziale, la microelettronica (in particolare i semiconduttori), l’industria chimica avanzata e alcune categorie selezionate del comparto agroalimentare.
Permangono invece a livelli elevati, pari al 50%, le tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio europeo, settori considerati strategici per la sicurezza economica nazionale degli Stati Uniti e già soggetti a misure protezionistiche rafforzate sin dai precedenti cicli negoziali.
In contropartita, l’Unione Europea ha formalizzato una serie di impegni sostanziali a favore dell’economia statunitense, tra cui l’acquisto di forniture energetiche — principalmente gas naturale liquefatto (GNL) — per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge un incremento degli appalti nel settore della difesa a beneficio delle imprese americane, nonché l’impegno a destinare oltre 600 miliardi di dollari in investimenti diretti e partecipazioni strategiche sul mercato statunitense, con l’obiettivo di rafforzare i legami industriali e tecnologici transatlantici.
Nel breve termine si profila un’intensificazione dell’attività sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti. Il 7 agosto, il Presidente Trump è atteso emettere un ordine esecutivo volto all’introduzione di un nuovo regime tariffario “reciproco” che interesserà le esportazioni provenienti da 69 partner commerciali. Il provvedimento prevede un incremento selettivo delle aliquote doganali, con un range compreso tra il 10% e il 41%, che entrerà in vigore a partire da sette giorni successivi alla firma. L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare le condizioni di accesso ai mercati, colmando il divario tra le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e quelle applicate dai rispettivi partner.
Contestualmente, l’amministrazione statunitense ha emesso un avvertimento diretto alla Federazione Russa: qualora Mosca non dimostri progressi concreti verso la cessazione delle ostilità in Ucraina, Washington si riserva il diritto di implementare ulteriori misure economiche restrittive. Queste potrebbero includere un rafforzamento del quadro sanzionatorio esistente, nonché l’introduzione di dazi aggiuntivi su settori economici strategici per l’economia russa.
Sul versante Cina-Usa, una scadenza critica è fissata per il 12 agosto, data entro la quale la Casa Bianca dovrà decidere se prorogare l’attuale tregua commerciale con la Repubblica Popolare Cinese, la cui validità è prossima alla scadenza. In assenza di un’estensione formale dell’accordo, le tariffe attualmente sospese potrebbero automaticamente tornare a livelli elevati, potenzialmente superiori al 100%. Tale scenario comporterebbe il rischio concreto di una riaccensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali, con ripercussioni significative sul commercio internazionale, sulla fiducia dei mercati e sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale.
Nelle rispettive ultime riunioni di politica monetaria, sia la Federal Reserve (Fed) che la Banca Centrale Europea (BCE) hanno optato per un mantenimento invariato dei tassi di interesse di riferimento, segnalando un approccio prudente nel contesto di un ciclo economico ancora soggetto a elevata incertezza.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un tono moderatamente attendista, sottolineando la necessità di ulteriori evidenze sull’evoluzione dell’inflazione prima di procedere a un eventuale allentamento della politica monetaria. Nonostante il consenso generale all’interno del FOMC, i governatori Christopher Waller e Michelle Bowman hanno espresso opinioni più restrittive, indicando un orientamento meno favorevole a una riduzione anticipata dei tassi. Questa divergenza interna riflette la complessità del quadro macroeconomico e la difficoltà di calibrare una risposta coerente di fronte a segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dall’inflazione core.
In ambito europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha descritto la crescita economica dell’Eurozona come “solida, seppur leggermente migliorata”, lasciando intendere una stabilizzazione della ripresa. Tuttavia, le aspettative di mercato in merito a una possibile normalizzazione dei tassi si sono spostate in avanti nel tempo. In particolare, gli operatori hanno posticipato le previsioni di ulteriori tagli dei tassi d’interesse alla primavera del 2026, riflettendo un contesto inflazionistico ancora persistentemente elevato in alcune economie chiave dell’area euro e una politica monetaria che rimane vincolata dalla necessità di ancorare le aspettative inflazionistiche.
Dal lato dei mercati valutari, i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) aggiornati al 29 luglio evidenziano un netto ridimensionamento del posizionamento rialzista sull’euro. Le posizioni nette lunghe sull’EUR sono scese a circa 123.300 contratti, registrando il livello più contenuto delle ultime tre settimane. Parallelamente, le posizioni nette corte detenute da investitori istituzionali si sono ridotte a circa 175.800 contratti, segnalando un parziale disimpegno anche tra gli operatori con outlook ribassista. Inoltre, l’interesse aperto complessivo sul mercato dei futures in EUR ha mostrato una contrazione per la prima volta in sei settimane, attestandosi intorno a 828.600 contratti. Questa dinamica suggerisce una crescente incertezza tra gli operatori sul medio termine, in un contesto di forward guidance poco chiara da parte delle principali banche centrali e volatilità contenuta nei mercati valutari.
Profilo tecnico
Analisi tecnica EUR/USD – struttura di supporti, resistenze e indicatori di trend
Il cambio EUR/USD mostra attualmente una configurazione tecnica caratterizzata da una fase di consolidamento, con livelli chiave ben delineati sia sul fronte delle resistenze che dei supporti.
Resistenze principali
Il primo ostacolo al proseguimento del trend rialzista si colloca in area 1,1788, corrispondente al massimo settimanale registrato il 24 luglio. Una rottura confermata di questo livello aprirebbe la strada verso la resistenza intermedia a 1,1830, massimo relativo segnato il 1° luglio 2025, attualmente il top annuale. Oltre tale soglia, l’attenzione si sposta verso il massimo di lungo termine a 1,1909, risalente al 3 settembre 2021, che rappresenta un’importante area di congestione tecnica. Al di sopra di quest’ultimo livello, l’area psicologicamente e tecnicamente significativa di 1,2000 costituirebbe il successivo obiettivo, con implicazioni di medio-lungo periodo.
Supporti tecnici
Sul lato opposto, i livelli di supporto iniziano dal minimo mensile di 1,1391 (registrato il 1° agosto), in prossimità del quale transita anche la media mobile semplice a 100 giorni (SMA 100), attualmente in area 1,1383, fornendo così un supporto dinamico rilevante. Un cedimento sotto questo doppio livello tecnico potrebbe aprire la strada a un’estensione correttiva verso il minimo settimanale di 1,1210, segnato il 29 maggio, che costituisce un’area di supporto strutturale di medio termine.
Indicatori tecnici di momentum e trend
L’Indice di Forza Relativa (RSI), attualmente in area 55, indica una moderata pressione rialzista senza ancora segnalare condizioni di ipercomprato (soglia 70). Questo posizionamento suggerisce spazio residuo per ulteriori movimenti al rialzo, purché accompagnati da un aumento dei volumi e dalla rottura delle resistenze chiave.
L’Average Directional Index (ADX) si attesta intorno a 20, un valore che riflette un’assenza di direzionalità marcata nel trend attuale. Questo conferma l’attuale fase laterale del mercato e sottolinea la necessità di una chiara violazione dei livelli tecnici sopra menzionati per determinare una ripresa direzionale convincente.
Conclusioni operative
La struttura tecnica dell’EUR/USD suggerisce un potenziale rialzista latente, ma subordinato al superamento deciso della zona di resistenza compresa tra 1,1788 e 1,1830. Al ribasso, l’area 1,1390–1,1380 rappresenta un livello critico da monitorare per evitare un deterioramento del quadro tecnico nel breve termine. L’assenza di segnali forti dai principali indicatori di trend (es. ADX) implica che gli operatori dovrebbero mantenere un approccio cauto e attendista, in attesa di una conferma direzionale.
Weekly chart
L’analisi del grafico weekly del cambio EUR/USD evidenzia un impianto strutturale marcatamente rialzista, sebbene attualmente il mercato stia attraversando una fase di consolidamento all’interno di un range compreso tra supporti dinamici e resistenze statiche.
Le ultime candele settimanali mostrano una notevole precisione tecnica, chiudendo sistematicamente in prossimità o con appoggio diretto sulla Tenkan Sen, che sta operando con efficacia come supporto dinamico di breve termine. Questo comportamento testimonia una tenuta del momentum rialzista, anche in assenza di breakout direzionali nelle ultime settimane, e suggerisce che il mercato stia accumulando forza in attesa di un nuovo impulso direzionale.
La Kijun Sen, attualmente posizionata sensibilmente al di sotto delle quotazioni correnti, riflette la solidità della gamba rialzista in corso e funge da supporto strategico di medio periodo. La distanza tra Tenkan e Kijun segnala l’assenza di segnali di debolezza imminente nel trend primario.
Parallelamente, la Chikou Span si colloca in posizione favorevole, ben al di sopra del prezzo corrente e priva di ostacoli tecnici retrostanti nei periodi di riferimento. Questa configurazione rafforza la lettura rialzista dell’indicatore Ichimoku, indicando spazio di manovra per un’estensione del trend in assenza di barriere strutturali nei prezzi passati.
Sul fronte delle medie mobili esponenziali, sia la EMA a 50 che la EMA a 100 periodi si mantengono inclinate positivamente e sufficientemente distanti dall’azione dei prezzi, confermando la persistenza della fase rialzista su base ciclica. La EMA a 200 periodi, sebbene in posizione più neutrale e piatta, non presenta segnali di inversione e contribuisce a delineare un quadro strutturalmente sano e coerente con una tendenza ascendente di lungo termine.
Livelli di Fibonacci: aree chiave di ritracciamento e target
Tracciando i livelli di Fibonacci dal minimo significativo di gennaio 2025 (area 1,0117) fino al massimo del 2025 a 1,1830, emergono importanti livelli tecnici di ritracciamento e proiezione:
• 38,2% di ritracciamento → 1,1200: primo supporto tecnico rilevante, che si avvicina al minimo del 29 maggio (1,1065); un’eventuale rottura rafforzerebbe lo scenario correttivo.
• 50,0% di ritracciamento → 1,100: supporto psicologico e strutturale di medio periodo.
• 61,8% di ritracciamento → 1,080: supporto strategico, la cui violazione implicherebbe un potenziale cambio di trend settimanale.
Sul fronte rialzista, proiettando le estensioni di Fibonacci dal medesimo movimento, i target potenziali in caso di breakout al di sopra di 1,1830 includono:
• Estensione 127,2% → 1,229: in linea con la soglia psicologica di 1,2000.
• Estensione 161,8% → 1,2867: obiettivo tecnico di lungo periodo, che corrisponderebbe a un recupero esteso del ciclo rialzista.
Indicatori di momentum
• L’RSI settimanale si attesta in area 55–58, confermando la presenza di momentum rialzista moderato, ma ancora lontano da zone di ipercomprato.
• L’ADX, stabile sotto i 20, segnala l’assenza di una direzionalità forte nel breve termine, suggerendo che un’espansione di volatilità sarà necessaria per convalidare la prossima mossa direzionale.
Conclusioni operative
La configurazione tecnica settimanale di EUR/USD rimane positiva finché il prezzo si mantiene sopra la Tenkan Sen (attualmente in area 1,1440 circa). Una chiusura settimanale al di sotto di tale livello potrebbe attivare una fase correttiva con target intermedi lungo i livelli di Fibonacci descritti. Al contrario, il superamento deciso della zona di resistenza a 1,1830 aprirebbe lo scenario per una nuova gamba rialzista con obiettivi in area 1,2000–1,2260, coerenti con le estensioni di Fibonacci.
Il trend giornaliero indica un calo.
Al 3 agosto 2025, Bitcoin è stato scambiato tra $ 113.924 e $ 114.016 nell'ultima ora, con una capitalizzazione di mercato di $ 2,26 trilioni e un volume di scambi nelle 24 ore di $ 32,42 miliardi. La criptovaluta ha registrato un intervallo intraday compreso tra $ 112.113 e $ 113.981, evidenziando la volatilità in corso e il sentiment cauto tra i trader.
Bitcoin
Dal grafico giornaliero, Bitcoin sta subendo una correzione tecnica dopo un forte rialzo vicino a $ 123.236. L'attuale calo è caratterizzato da un aumento del volume di vendita e da un chiaro pattern a candela ribassista, che indica un'uscita dalle posizioni lunghe. Con un supporto trovato vicino a $ 105.130, il prezzo rimane vulnerabile a ulteriori correzioni. Gli indicatori supportano ulteriormente questa prospettiva: l'indice di forza relativa (RSI) è a 46 (neutrale), mentre il livello di convergenza divergenza della media mobile (MACD) mostra un crossover ribassista a 433, confermando un momentum in calo.
Tuttavia, il grafico orario di Bitcoin presenta un quadro più positivo, con Bitcoin in ripresa dal minimo di 111.919 $ al massimo recente di 114.227 $. Una serie di minimi decrescenti e una candela verde dominante indicano un micro-trend rialzista. Nonostante i volumi contenuti, l'azione dei prezzi dimostra forza, supportata dal Momentum (acquisto) a -4.170 e dal Commodity Channel Index (CCI) (acquisto) a -201, suggerendo una possibile finestra di ingresso a breve termine.
Da una prospettiva tecnica più ampia, le medie mobili offrono una visione divergente. Le medie mobili a breve termine, comprese le medie mobili esponenziali (EMA) a 10, 20 e 30 periodi e le medie mobili semplici (SMA), mostrano tutte segnali di vendita. Al contrario, le medie mobili a lungo termine, in particolare le EMA e le SMA a 50, 100 e 200 periodi, continuano a generare segnali di acquisto. Questa divergenza suggerisce una fase correttiva all'interno del trend rialzista a lungo termine, consigliando cautela agli swing trader e offrendo opportunità per il day trading tattico.
In sintesi, mentre gli indicatori a breve termine offrono opportunità per i trader agili, la struttura complessiva del grafico giornaliero rimane ribassista. Si raccomanda un atteggiamento conservativo fino a quando non emergerà una conferma rialzista più forte sui grafici a quattro ore o giornalieri. Si consiglia ai trader di monitorare l'andamento dei volumi, i crossover del MACD e i principali pattern candlestick per valutare meglio la sostenibilità di qualsiasi movimento rialzista. Attualmente, l'intervallo di tempo orario offre il percorso più chiaro in un contesto di incertezza generale.
Conclusione ribassista:
Nonostante il rimbalzo a breve termine, il trend giornaliero complessivo rimane ribassista. I segnali di vendita convergenti sulle medie mobili a breve e medio termine, insieme all'indebolimento degli indicatori di momentum come il MACD e l'eccellente oscillatore, suggeriscono un continuo calo verso l'area di supporto di $ 105.000, a meno che Bitcoin non stabilisca un forte pattern di inversione tra $ 111.000 e $ 112.000.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.07.2025Borse Usa a nuovi massimi contagiano anche quelle EU e asiatiche.
Trump pungola ancora Powell, ma non pensa di rimuoverlo.
Dati macro Usa incoraggianti a giugno: 2’ trimestre in recupero?
Mondo crypto in fermento: prosegue la “legittimazione” dell’asset class.
Mercati in fermento tra dazi, dati macro e rally tech: Trump resta al centro del gioco. La giornata del 17 luglio ha portato una ventata di ottimismo sui mercati globali. Il Presidente USA Donald Trump ha lasciato intendere la possibilità di un accordo con l’Unione Europea sul fronte dei dazi, innescando un'ondata di acquisti sia in Europa che a Wall Street.
Wall Street brinda: l’S&P 500 ha guadagnato ]0,54%, mentre il Nasdaq ha chiuso ]0,75%. In Europa, Amsterdam ha brillato con +1,3%, seguita da Parigi, +1,2%, Francoforte, +1,1%, e Milano, +0,92%. Positive anche Madrid, +0,6%, e Londra, +0,5%.
Anche il clima tra Casa Bianca e Federal Reserve sembra essersi lievemente disteso, dopo che Trump ha smentito le voci di un possibile licenziamento di Jerome Powell. Tuttavia, non ha perso l’occasione per pungolare il chairman della Fed: “Ottimi i numeri appena usciti. Abbassi i tassi”, ha scritto, riferendosi ironicamente a Powell come “troppo tardi”, sottolineando come altri banchieri centrali abbiano già tagliato i tassi d’interesse.
Le sue parole sono arrivate a ridosso della pubblicazione di dati macro USA positivi. A giugno, le vendite al dettaglio sono cresciute ]0,6% su base mensile (ben oltre il +0,1% atteso), dopo un calo di /0,9% a maggio. A trainare sono stati i settori: beni di consumo (+1,8%), auto e ricambi (+1,2%), materiali da costruzione (+0,9%) e abbigliamento (+0,9%).
Anche sul fronte lavoro buone notizie: le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 7.000 unità, attestandosi a 221.000, sotto le attese (234.000). Segnali incoraggianti anche dalla fiducia dei costruttori (indice NAHB), che a luglio si è attestata a 33 punti, come atteso.
Nel frattempo, il dollaro si è rafforzato, centrando la quinta chiusura positiva nelle ultime sei sedute. Il cambio euro/dollaro è sceso a 1,1585 (-0,46%). L’euro ha guadagnato leggermente sullo yen (+0,03% a 172,16), mentre il cambio dollaro/yen è salito +0,5% a 148,58.
Sul fronte obbligazionario europeo, lo spread BTP-Bund ha chiuso in lieve calo a 88 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,56% (dal 3,58% della vigilia).
Trump ha inoltre dichiarato che intende scrivere a oltre 150 Paesi per proporre un tasso doganale unilaterale, probabilmente del 10% o 15% ha detto ai giornalisti.
Pur mantenendo il pugno duro, Trump ha aperto uno spiraglio: “Potremmo forse raggiungere un accordo con l’Europa. Sono indifferente, ma stavolta sarà molto diverso dal passato”, ha affermato.
L’UE, nel frattempo, prepara le contromosse. Secondo il Financial Times, Bruxelles sta stilando una lista di possibili dazi contro i servizi USA e controlli alle esportazioni, che si aggiungerebbero alle misure già discusse su Eur 72 miliardi di importazioni statunitensi (inclusi aerei Boeing, auto e bourbon).
La spinta positiva stamane, 18 luglio, ha raggiunto anche l’Asia. L’Hang Seng di Hong Kong è salito +0,7%, toccando i massimi da oltre tre anni. Bene i colossi tech: Alibaba +2,3%, JD.com +2,7%. Il CSI 300 ha guadagnato +0,5%, mentre il Taiex di Taiwan è avanzato dell’1%, trainato da TSMC. Il merito? La nuova apertura USA sui chip destinati alla Cina, promossa direttamente da Trump.
In controtendenza il Nikkei giapponese (-0,2%), penalizzato dall'accelerazione dell'inflazione. Il rendimento del bond decennale nipponico è sceso all’1,53%, cinque punti base sotto i massimi dal 2008.
In Corea, il Kospi resta piatto, ma consolida i massimi dal 2021. Il governo di Seul segnala ancora pressioni al ribasso, ma nota un miglioramento del sentiment dei consumatori per il terzo mese consecutivo.
Bitcoin supera stamattina 120.700 dollari, in rialzo di oltre +1%, avvicinandosi ai massimi recenti. Secondo il Financial Times, Trump potrebbe aprire gli investimenti in crypto ai fondi pensione statunitensi, tra cui giganti come il Federal Retirement Thrift e CalPERS. Un segnale forte di legittimazione per l'intero settore.
Sul fronte materie prime, il greggio è salito di un dollaro a causa degli attacchi con droni sui giacimenti nel Kurdistan iracheno, che hanno dimezzato la produzione della regione in quattro giorni. La domanda stagionale di viaggi in Usa continua a sostenere i prezzi.
L’indice Bloomberg Commodity ha chiuso il terzo rialzo consecutivo a 104,8 dollari. Occhi puntati sul rame, in recupero a doppia cifra dopo che Trump ha annunciato un dazio del 50% sulle importazioni di rame a partire dal 1° agosto.
Morale: il rally globale è trainato soprattutto dai semiconduttori, dal comparto crypto e dal settore Aerospazio & Difesa. Deboli, invece, i titoli legati al lusso, ai media, al settore automobilistico e farmaceutico, tutti ancora negativi da inizio anno.
Occhi aperti oggi, 18 luglio, sul dato della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, previsto alle ore 16:00. Le attese prevedono 61,5 punti, in crescita rispetto ai 60,7 di giugno. Un dato che potrà fornire preziosi indizi sulle future mosse della Fed.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.07.2025 Dazi e guerre non fermano le Borse Usa ed Europee.
Lo S&P500, al max storico sopra 6.300, ha recuperato 30% dal min di aprile.
Le Borse asiatiche confermano il loro buon “momentum”: watch-out!
Metalli industriali e cryptos guadagnano spazio nei portafogli.
Mercati in fermento tra inflazione, dazi e minacce e la giornata di ieri, 15 luglio, s’è chiusa con moderato ottimismo sui mercati. Gli occhi degli investitori erano puntati sull’inflazione USA, ma ancor di più sulle tensioni commerciali, in particolare i dazi con le trattative tra Stati Uniti e vari partner commerciali che restano bollenti.
Negli Stati Uniti, l’inflazione ha accelerato a giugno, ma senza far scattare l’allarme tra gli analisti: +2,7% annuo per l’indice generale dei prezzi al consumo, in crescita rispetto al +2,4% di maggio e sopra le attese. Su base mensile, l’aumento è stato dello 0,3%, in linea con le previsioni.
L’indice “core” (escludendo energia e alimentari) è cresciuto del 2,9% annuo e dello 0,2% mensile. Difficile quantificare l’effetto diretto dei dazi su questi numeri, ma il legame inizia a farsi sentire.
Borse europee in recupero, ma resta il nervosismo: Milano +0,27%, Madrid +0,25%, Londra +0,65%. In calo invece Parigi -0,27% e Francoforte -0,31%.
Nel frattempo, a Washington, Donald Trump rilancia la sfida: se la Russia non firma un accordo sull’Ucraina entro 50 giorni, scatteranno dazi del 100%. Una mossa definita “secondaria”, ma dal potenziale devastante. Il messaggio è chiaro: Putin farebbe bene a prendere i negoziati più sul serio.
Anche l’Europa prende posizione sul tema: Kaja Kallas, rappresentante Ue, ha definito i 50 giorni “un tempo troppo lungo” per un conflitto che miete vittime ogni giorno.
Intanto, il Brasile reagisce al dazio del 50% imposto sugli export dal presidente USA, istituendo un comitato interministeriale per trovare sbocchi alternativi, puntando su Cina, India e UE.
Sempre sul tema dei dazi l’Europa prende tempo, ma prepara le contromosse. La Germania, per bocca del portavoce del cancelliere Friedrich Merz, ribadisce la volontà di evitare escalation prima di agosto, sostenendo la linea negoziale della Commissione Europea.
Ma la pazienza è agli sgoccioli: Maros Sefcovic, caponegoziatore Ue, ha dichiarato che sono pronte contromisure proporzionate, se necessario.
Nonostante le tensioni, Wall Street ha aggiornato i suoi massimi, per poi chiudere mista;
Nasdaq Composite +0,18%, S&P500 -0,40%.
Oggi, 16 luglio, i mercati asiatici si sono mossi in modo contrastato: il Taiex (Taiwan) +1%, è sui massimi da cinque mesi, mentre in Giappone il Nikkei è salito +0,4%; lo yen continua ad arretrare sul dollaro, arrivando a quota 149,1, mentre i rendimenti dei bond governativi giapponesi (JGB) restano al top da 16 anni.
Hang Seng (Hong Kong) +0,2%, con Alibaba +2%. Male il CSI300 di Shanghai e Shenzhen, -0,3%, zavorrato dai bancari.
Il Kospi (Corea) ha perso -0,7%, ma resta vicino ai massimi da 4 anni. Il governo “vorrebbe” vuole spingere l’indice a 5.000 punti, incentivando il passaggio dal mattone alle azioni per le famiglie coreane.
In generale, l’interesse cresce per le Borse dell’Asia-Pacifico: secondo un sondaggio di Bank of America, l’ottimismo tra i gestori di fondi asiatici è in aumento: il 70% prevede un impatto solo marginalmente negativo dai dazi di Trump e c’è fiducia in nuovi tagli dei tassi e in una crescita degli utili aziendali.
Il Giappone è il mercato preferito, seguito da Taiwan, Corea del Sud e India. La Cina scivola al quinto posto. Le banche giapponesi si dovrebbero giovare dei tassi alti, mentre Taiwan e Corea cavalcano la ripresa dei semiconduttori.
Nel comparto delle materie prime, prevale la calma, con l’indice Bloomberg Commodity stabile a 103,8 USD, ma attenzione al petrolio.
Il prezzo del greggio resta in una fase di consolidamento, sospeso tra tensioni geopolitiche e domanda solida, grazie ai forti consumi per la “driving season” negli Usa ed il recupero dell’attività manufatturiera in Cina che sostengono i prezzi.
L’OPEC prevede un miglioramento dell’economia globale nella seconda metà dell’anno, nonostante le tensioni commerciali.
L’oro, a 3.338 USD, rimbalza dello 0,5%, ma negli ultimi 3 mesi non ha portato guadagni agli investitori non coperti sul cambio.
Su obbligazioni e tassi la situazione è calma: il dato sull’inflazione USA non ha mosso troppo il mercato obbligazionario: Treasury 10Y: 4,47%, mentre in Euro-zona, troviamo il Bund decennale che “paga” 2,71% e l’omologo BTP Italiano: 3,57%: spread a 86 pbs.
Gli economisti restano divisi: alcuni notano che l’inflazione mensile Usa è sotto le attese da cinque mesi, altri che restiamo troppo sopra l’obiettivo del 2% della Fed per pensare a tagli imminenti.
Intanto, Jamie Dimon (Ceo di JPMorgan) difende l’indipendenza della Fed, criticando i ripetuti attacchi di Trump a Jerome Powell.
Sul valutario, Bitcoin è sui massimi, ed il Dollaro è in ripresa: Bitcoin consolida a 117.800 USD dopo il recente balzo a 123.000 USD, in attesa delle tre leggi pro-crypto al Congresso USA, il cui iter è però temporaneamente bloccato.
Il cross Euro/Dollaro si stabilizza a 1,167, dopo 5 sedute di recupero per la valuta americana: la solidità dell’inflazione USA frena le aspettative di tagli ai tassi.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.07.2025Borse in piena «complacency»: la guerra dei dazi non fa più paura.
La trattativa Usa con Paesi partner è di fatto prorogata al 1’ agosto.
Borse e valute emergenti: la sorpresa del 2025, grazie al US$ debole.
Rame, argento, zinco, sempre più interessanti per un portfolio mid-risk.
Anche ieri, 9 luglio, le trattative sui dazi sono state al centro della scena per gli investitori. Diverse nazioni hanno ricevuto le famigerate lettere di Donald Trump sull’aumento delle tariffe. L’Unione Europea però no – almeno, non ancora. Secondo il Financial Times, proprio l’UE rischierebbe di vedersi assegnati dazi più salati di quelli concordati tra USA e Regno Unito, nonostante le recenti aperture di Washington a Bruxelles.
Il commissario al Commercio Maros Sefcovic ha però rassicurato: per ora, niente stangate. “Abbiamo ottenuto una proroga dello status quo fino al 1° agosto, il che ci dà tempo per chiudere un accordo. Spero in buoni risultati già nei prossimi giorni”, ha dichiarato.
Intanto, da Washington filtrano i retroscena: a spingere per il rinvio delle nuove tariffe sarebbe stato il segretario al Tesoro Scott Bessent, supportato da alcuni consiglieri. L’obiettivo? Avere qualche settimana in più per trattare.
Trump non molla: via social, ha annunciato dazi reciproci per sei Paesi, con percentuali piuttosto pesanti: 30% a Iraq, Algeria e Libia, 25% a Brunei e Moldova, 20% alle Filippine.
Le Borse europee hanno reagito con fiducia, chiudendo in netto rialzo, con Milano in testa (+1,59%), al massimo da oltre un mese. Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,49%, Nasdaq +0,94% e S&P500 +0,61%.
E mentre le trattative sui dazi tengono banco, Trump torna a martellare la Fed: “Il tasso d’interesse è almeno 3 punti troppo alto. ‘Too late’ (il soprannome dato a Powell) ci costa 360 miliardi di dollari all’anno! Nessuna inflazione, le aziende arrivano in massa. Abbassare i tassi!!!”, ha scritto su Truth.
Intanto, la corsa alla nuova guida della Federal Reserve è aperta: il Wall Street Journal rivela che Kevin Hassett e Kevin Warsh sono tra i candidati. Hassett, attualmente consigliere economico, sembra in vantaggio: ha già incontrato Trump due volte a giugno.
La giornata di ieri ha visto un nuovo storico traguardo per Nvidia: il colosso dei chip ha guadagnato oltre +2%, superando per la prima volta i US$ 4.000 miliardi di capitalizzazione. Si tratta della prima azienda al mondo a raggiungere questo livello, sospinta dalla febbre dell’intelligenza artificiale generativa. Solo Microsoft e Apple avevano superato i 3.000 miliardi in precedenza.
Il capo economista BCE, Philip Lane, ha sottolineato che anche in uno scenario di dazi USA universali al 10%, come ipotizzato a maggio, l’economia europea è ancora in crescita, anche se a ritmi più lenti. Tuttavia, ha avvertito: "L’incertezza è alta, non solo sui dazi, ma anche su altre possibili barriere non tariffarie e sull’impatto delle politiche di sicurezza sugli investimenti esteri".
Stamattina, 10 luglio, i mercati asiatici hanno mostrato un atteggiamento generalmente positivo, malgrado le nuove minacce di Trump: CSI 300 (Cina): +0,6%, Hang Seng (Hong Kong): +0,3%, Kospi (Corea): +1,2%, al terzo rialzo di fila, Nikkei (Giappone): -0,6%.
In Corea, la banca centrale ha lasciato invariato il tasso di riferimento e osserva con attenzione l’impatto dei dazi USA. In Giappone, il Ministero delle Finanze ha ribilanciato le emissioni di bond per ridurre la volatilità.
Nel mondo delle materie prime, il Bloomberg Commodity Index è rimasto stabile a 103,1 USD, col rame che resta sotto i riflettori: Trump ha imposto un dazio del 50% sulle importazioni, criticando la precedente amministrazione Biden, accusata di aver danneggiato il settore. “Il rame è il secondo materiale più usato dal Dipartimento della Difesa. L’America costruirà di nuovo un’industria dominante", ha promesso.
Oggi, gli USA producono poco più della metà del rame raffinato che consumano; il resto viene importato. L’Arizona resta il cuore dell’estrazione americana, mentre la Cina è sia il principale raffinatore che il maggiore consumatore globale.
Il dollaro USA, che si era rafforzato fino 1,171, ieri ha perso un po’ slancio. I verbali della riunione FED del 17-18 giugno rivelano che solo pochi membri erano favorevoli a un taglio dei tassi a luglio, a causa dei timori per l’inflazione. UBS, comunque, mantiene l’obiettivo di 1,20 per fine terzo trimestre e 1,23 per fine anno, dopo aver centrato quota 1,18 nel secondo trimestre.
Il rallentamento del mercato del lavoro estivo potrebbe spingere la Fed a tagliare i tassi di 75 o 100 punti base nel 2025, iniziando con la riunione del FOMC del 17 settembre.
Sul fronte obbligazionario, si è registrato un forte balzo del prezzo dei Treasury Note, +0,45% per il 10 anni, il maggiore da un mese, e il rendimento sceso dal 4,42% al 4,33%. Alcuni membri della Fed sono disposti a considerare un taglio dei tassi a luglio, ma solo se i dati macro confermeranno certe tendenze.
Più stabile il panorama europeo: il BTP decennale italiano è rimasto al 3,52%, mentre lo spread Btp/Bund è calato a 85 punti base, il minimo da 15 anni.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.07.2025Borse europee reagiscono meglio a caos sui dazi, ….per ora…
Tesla non brinda all’annuncio del nuovo partito del suo fondatore Musk.
Materie prime sempre più amate: anticicliche ed esposte ai megatrend.
Dollaro tenta un timido rimbalzo, dopo il -13% vs Euro da inizio anno.
Settimana iniziata col piede giusto per le Borse europee, che archiviano la prima seduta in territorio positivo. Milano chiude in rialzo con un solido +0,74%, ma il vero exploit è del Dax di Francoforte, che segna +1% e conquista la “maglia rosa” del giorno. In crescita anche Amsterdam (+0,6%), Madrid (+0,7%) e Parigi (+0,3%). Unica eccezione negativa è Londra, -0,2%.
Il clima sui mercati rimane comunque cauto: gli investitori restano concentrati sugli sviluppi delle trattative commerciali tra Stati Uniti ed Europa e resto del mondo. La scadenza chiave del 9 luglio è stata alleggerita dall’annuncio, da parte degli USA, dell’invio di notifiche a vari Paesi, accompagnata dalla concessione di un periodo di tre settimane prima dell’attivazione dei nuovi dazi, prevista ora per il 1° agosto.
Finora, le piazze finanziarie hanno reagito con sangue freddo alle nuove minacce protezionistiche. L’indice MSCI World è oggi solo dell’1% sotto i suoi massimi storici, mentre l’MSCI Emerging Markets si mantiene a circa un punto dai livelli più alti degli ultimi tre anni. Rispetto all'inizio dell'anno, il primo ha guadagnato il +9%, il secondo il +14%. Nel frattempo, Wall Street continua a macinare record, anche se la seduta di ieri ha visto un’inversione di tendenza.
Le parole del segretario al Tesoro, Scott Bessent, che aveva promesso alla CNBC nuovi accordi commerciali “entro 48 ore”, avevano illuso gli investitori. Tuttavia, l’entusiasmo si è raffreddato rapidamente dopo che il presidente Donald Trump ha ufficializzato nuovi dazi contro sette Paesi.
Il Dow Jones ha perso ieri, 7 luglio, -0,94%, il Nasdaq -0,92% e l’S&P500 -0,79%. A preoccupare ulteriormente i mercati sono le minacce di Trump di un dazio aggiuntivo del 10% contro i Paesi che "si allineano alle politiche antiamericane dei Brics", ovvero Brasile, Russia, India e Cina.
Intanto Tesla è crollata nuovamente in Borsa. Colpa di Elon Musk, che ha annunciato nel weekend la creazione di un nuovo partito politico, l’America Party, con l’obiettivo di influenzare in modo strategico il Congresso, puntando a “2 o 3 seggi al Senato e 8-10 distretti alla Camera”.
Sul fronte obbligazionario, arrivano ancora buone notizie per l’Italia: lo spread tra BTP e Bund tedeschi è sceso a 87 punti base, dai 90 della seduta precedente, toccando i minimi degli ultimi 15 anni. Leggermente in rialzo invece il rendimento del decennale italiano, che passa dal 3,47% al 3,52%.
Sul mercato valutario si indebolisce l’euro, che si attesta a 1,174 dollari (in calo da 1,178) e scende a 171,2 yen. Il cambio dollaro/yen è invece a quota 145,84. Rimbalza il petrolio: il WTI, benchmark statunitense, guadagna +1,3%, salendo a 67,4 dollari/barile, mostrando una certa tenuta nonostante l’aumento della produzione da parte dell’Opec+.
Il presidente Trump ha lasciato intendere che i negoziati sui dazi potrebbero proseguire anche oltre il 1° agosto. Nonostante le lettere intimidatorie inviate ai governi, il fronte negoziale sembra rimanere aperto: cosicchè i mercati asiatici, questa mattina 8 luglio, registrano un leggero rimbalzo. L’Hang Seng e il CSI300 crescono entrambi del +0,7%, il Nikkei di Tokyo +0,2%, mentre il Kospi sudcoreano vola, +1,7%. Anche i future di Wall Street e gli indici europei confermano il buon momentum.
Gli occhi restano puntati sul dialogo tra Stati Uniti e Cina: Scott Bessent incontrerà presto i leader di Pechino per approfondire i temi commerciali. Le due superpotenze hanno raggiunto una tregua: la Cina ha accettato di facilitare le esportazioni di terre rare (essenziali per chip, energia pulita e trasporti), in cambio della revoca di alcune restrizioni USA.
Trump ha però già fatto partire la prima ondata di dazi, imponendo un 25% su diversi beni provenienti da Giappone e Corea. In India,Sensex vicino alla parità. Bloomberg riferisce che Nuova Delhi avrebbe fatto "la migliore offerta possibile" a Washington, in attesa di una risposta dal Presidente.
Il Bloomberg Commodity Index è stabile a 102,5 dollari. I prezzi del gas naturale, sia statunitense che europeo (TTF), non mostrano segnali di tensione, nonostante i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Gli Stati Uniti si confermano il principale produttore mondiale di gas nel 2024, seguiti da Russia e Iran.
Il Bitcoin scambia a 107.900 dollari, poco distante dal recente record di 112.000, ma al momento senza slanci evidenti.
Sul bond market Usa, il rendimento del Treasury Note decennale sale al 4,38% dal precedente 4,32%, complice l’approvazione della nuova legge di bilancio firmata da Trump, che potrebbe incrementare il deficit di 3.200 miliardi di dollari nel prossimo decennio!
In Europa, invece, riflettori sono puntati sulla prossima riunione della BCE del 23 luglio. L’86% degli analisti prevede lo status-quo sui tassi, mentre una minoranza ipotizza un taglio di 25 bps. La banca centrale gode al momento di una cornice macro favorevole: inflazione vicina al target (2,0%), tassi considerati “neutrali” e crescita economica solida, anche se non brillante.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.07.2025A una settimana dalla scadenza del 9 luglio pochi gli accordi firmati con Usa.
Al via l’iter parlamentare della riforma di bilancio e fiscale voluta da Trump.
Dollaro ancora molto debole: la BCE vede possibili mosse “espansive”.
Moody’s lima la crescita mondiale: nessuna area geografica è immune.
Mercati in movimento tra dazi, riforme e nuove alleanze: ieri, 2 luglio, le Borse europee chiudono la giornata in leggero rialzo, tranne in Regno Unito. Milano +0,57%, Parigi +0,99%, Francoforte +0,49%, mentre Londra ha perso -0,12%, appesantita dalle tensioni politiche interne legate alla riforma del welfare del governo laburista.
L’ottimismo sui mercati nasce in parte dalla speranza che si risolva lo stallo commerciale globale. Ma il conto alla rovescia è partito: dal 9 luglio scatteranno i dazi reciproci promessi (o minacciati) da Trump tre mesi fa. Nella tregua dei 90 giorni annunciata il 2 aprile, non sono seguiti molti passi concreti.
Trump annuncia un’intesa commerciale col Vietnam via Truth Social: niente dazi su beni americani in Vietnam e una tariffa del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli USA. Un segnale chiaro: ogni accordo, anche con partner minori, serve per aggirare la Cina e consolidare importazioni strategiche come tessili e tecnologia.
Nel frattempo, gli USA vorrebbero un’intesa commerciale a fasi con l’UE: il commissario europeo Maros Sefcovic è volato a Washington per trattare.
Trump sostiene che la firma con l’India è in vista, ma i negoziati col Giappone si complicano.
Il Presidente Usa è protagonista anche con il suo “Big Beautiful Bill”, la riforma di bilancio e fiscale che ha appena superato un primo passaggio al Senato. L’obiettivo è farlo approvare alla Camera entro il 4 luglio.
Il disegno di legge, osteggiato dai Democratici e da parte dei Repubblicani, mira a tagli consistenti su tasse e spesa pubblica. Ma una stima indipendente lo ha bocciato: potrebbe aumentare il debito pubblico USA di 3.300 miliardi di dollari in dieci anni, su un debito già monstre da 36.000 miliardi.
Trump resta ottimista: secondo lui, gli effetti positivi degli accordi commerciali e la liberalizzazione energetica compenseranno il deficit.
Sul fronte macro, gli USA non brillano: a giugno le aziende private hanno perso 33.000 posti di lavoro, il primo calo da marzo 2023. A maggio erano stati -29.000 (dato rivisto), mentre le attese erano per un aumento di 95.000. Il calo è concentrato nei settori professionali, dell’istruzione e della sanità.
In ambito europeo, si parla ancora di tassi. Il governatore belga Pierre Wunsch, noto “falco”, ha dichiarato che l’inflazione dell’Eurozona rischia di scendere sotto il 2%, lasciando spazio per politiche più espansive. L’euro forte, a 1,18 sul dollaro, spinge nella stessa direzione, secondo Wunsch.
Buone notizie per l’Italia: lo spread tra BTP e Bund decennali cala a 85,6 bps, minimo dal 2009. I rendimenti salgono: BTP al 3,51% (+6,4 punti), Bund tedesco a 2,65%.
L’agenzia Moody’s rivede intanto al ribasso le prospettive di crescita globale per il 2025, complici le tensioni geopolitiche e commerciali. In Europa la stima scende da 1,3% a 1%, negli Usa addirittura dimezzata dal 2% all’1%. L’instabilità in Medio Oriente e l’incertezza sui dazi fanno temere nuove turbolenze sui mercati del credito.
Oggi, 3 luglio, dopo che l’S&P500 ha aggiorna il suo record, le Borse asiatiche restano caute: Nikkei giapponese è stabile, CSI300 cinese piatto, Hang Seng -1%, mentre il Kospi coreano segna +1%. Da Seul arrivano segnali di slancio: Fidelity vede margini positivi grazie alle riforme di governance e ai solidi utili aziendali, tanto da ridurre l’esposizione al Giappone per spostarsi sulla borsa coreana.
Intanto la Banca centrale giapponese ha confermato che il ciclo di rialzo dei tassi è solo in pausa, mentre Trump rilancia la tensione con Tokyo proponendo un dazio del 35% sulle merci giapponesi, in aumento rispetto al 24% attuale, da attivare già dalla prossima settimana.
Negli scambi tra Asia e USA, si nota il tentativo americano di “isolare” la Cina: Washington applicherà dazi del 40% sulle merci ritenute di “origine sospetta”, cioè passate attraverso il Vietnam. In Borsa, il colosso Alibaba paga dazio: -3,4%.
Sulle materie prime il Brent cala oggi -0,8%, dopo il +3% della vigilia, per via dell’inaspettato aumento delle scorte USA. Gli occhi sono puntati sulla prossima riunione OPEC+ del weekend, dove si decideranno nuovi aumenti di produzione.
L’indice Bloomberg commodity si attesta a 103,5 dollari, guadagnando +1,5% nella giornata del 2 luglio, il miglior dato da tre settimane. Il rialzo è spinto dal gas naturale USA (+2%), con temperature elevate previste a metà luglio che potrebbero farne salire la domanda.
Sui mercati valutari, si registra il 3’ tentativo consecutivo di sfondare quota 1,18 euro/dollaro, livello superato martedì per la prima volta in quasi quattro anni. Il dollaro è in affanno: secondo UBS, la debolezza continuerà nella seconda metà 2025 a causa dei problemi fiscali e del rallentamento economico USA.
Infine, Bitcoin vola sopra 110.000 dollari, dopo il +3% della giornata di mercoledì, sfiorando il record di fine maggio.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SOYBEAN, indizi di possibile inversione rialzistaChart di Capital.Com
La commodity ha prodotto un calo di oltre 45% dai massimi pluriennali a quota 1800 dollari
Il movimento è stato accompagnato da volumi in costante contrazione ed ora, in concomitanza con un andamento flat delle quotazioni, si sono stabilizzati
Potrebbe trattarsi di un caso di accumulazione.
In questa eventualità, trovo interessante tener d'occhio la materia prima alla ricerca di possibili segnali, pattern complessi, che possano lasciare intendere la fine del down trend.
In questi casi, riuscire ad individuare per tempo la nuova tendenza darebbe un evidente vantaggio
Un po' di materiale sembra esserci.
I prezzi stanno formando un pattern triangolare ascendente il che, statisticamente, lascia intendere il breakout al rialzo.
Gli appoggi sul lato obliquo del triangolo sono avvenuti con due pattern di inversione a due candele.
Adesso siamo al contatto con la trendline ribassista di lungo periodo, quindi occorre monitorare la possibilità di un breakout della stessa con la possibilità di una potenziale inversione di trend.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.06.2025Tiene la tregua nel conflitto Israele/Usa/Iran: Borse ai massimi.
Borse Asia, Europa ed Emergenti si confermano leader da inizio anno.
Powell (Federal Reserve) tiene duro sui tassi, e Trump lo attacca di nuovo.
Crollo di gas e petrolio, metalli industriali e preziosi sempre bene.
Dopo i timori per una possibile reazione negativa dei mercati agli attacchi USA in Iran nel weekend, la situazione si è evoluta sorprendentemente bene. Ieri, 24 giugno, le borse hanno infatti reagito positivamente grazie alla fragile, ma per ora funzionante, tregua tra Iran e Israele, spinta anche dal netto calo dei prezzi delle materie prime energetiche.
La tregua, benché episodicamente violata da Teheran o Tel Aviv, ha dato una boccata d’ossigeno ai listini globali. A completare il quadro di sollievo ci ha pensato il presidente USA Donald Trump, che ha evitato ulteriori escalation, preferendo attaccare verbalmente il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per la sua linea sui tassi d’interesse.
Powell, da parte sua, ha ribadito con fermezza l’obiettivo della Fed: mantenere la stabilità dei prezzi. “Il nostro obbligo è prevenire un’inflazione persistente. La credibilità della Fed è fondamentale, e se viene messa in dubbio, i tassi a lungo termine possono salire”, ha dichiarato.
I mercati europei hanno accolto positivamente le ultime evoluzioni: Parigi +1,04%, Francoforte +1,60%, Milano +1,63%, Londra piatta. Oltreoceano, Wall Street ha festeggiato la tregua con rialzi robusti: Dow Jones +1,2%, Nasdaq +1,4% e S&P500 +1,2%.
Tuttavia, non tutte le notizie dagli USA sono rosee. L’indice di fiducia dei consumatori, redatto dal Conference Board, è calato a giugno da 98,4 a 93 punti, ben sotto le attese (99,5). In particolare, la componente sulle aspettative future è scesa a 69 (-4,6 punti), mentre quella sulla situazione attuale è calata a 129,1 (-6,4 punti).
Sul fronte industriale, invece, qualche segnale di ripresa: l'indice manifatturiero della Fed di Richmond è migliorato, passando da -9 a -7 punti, mentre l'indice delle consegne è salito da -10 a -3. Si resta comunque in territorio negativo.
Protagonista in negativo è Tesla, con l’azione in calo di -2,5%, e ulteriore flessione nel dopoborsa. A maggio, le sue vendite in Europa sono crollate -27,9% su base annua, nonostante l’intero mercato dei veicoli elettrici abbia segnato +27,2%. La sua quota di mercato si è ridotta all’1,2% rispetto all’1,8% dell’anno precedente, penalizzata dalla concorrenza cinese e dal malcontento verso le scelte politiche del suo CEO Musk.
Il prezzo del petrolio, dopo un tracollo cumulativo del -15% (12 dollari in meno al barile) in 2 sedute, prova a rimbalzare: stamane Brent +1,2% a 68 dollari/barile. La prospettiva di una tregua stabile e di un rischio minore di blocco dello stretto di Hormuz ha ridato fiato al mercato. L’indice Bloomberg Commodity sale +0,5% a 103 dollari, grazie soprattutto a questo rimbalzo.
Sul gas, invece, ieri è stata una giornata nera: il gas naturale USA è crollato da 4,10 a 3,57 dollari (-13%), mentre quello europeo (TTF) è affondato del -12%, da 41 a 35,6 euro/MWh, nella peggiore seduta dell’anno. Il crollo si spiega considerando che circa il 20% del GNL globale transita proprio dallo stretto di Hormuz.
L’oro, invece, risalire leggermente a 3.328 dollari/oncia, recuperando dal -1,3% di martedì. Le prospettive sul metallo restano positive: le aziende aurifere cinesi stanno cercando fondi sui mercati offshore, a testimonianza della fiducia nel trend rialzista.
Sul mercato valutario il dollaro USA continua a soffrire: il cambio con l’euro è salito a 1,161, col quinto ribasso consecutivo. Powell ha ribadito che non ci sono ancora le condizioni per tagliare i tassi, ma i mercati sembrano non credergli del tutto. Il rendimento del Treasury decennale è sceso al 4,29% (dal 4,33%), minimo da un mese. Nell’Eurozona, invece, rendimenti stabili: Bund al 2,54%, BTP al 3,46%, con spread a 92 bps.
Le borse dell’Asia-Pacifico sfoggiano moderato ottimismo: Nikkei225 +0,3%, Hang Seng +0,7%, CSI 300 +0,5%, Taiex +0,8%, Kospi +0,2%. A Tokyo, un membro della BoJ ha aperto alla possibilità di un imminente rialzo dei tassi, vista l’inflazione in crescita. In Cina, il premier Li Qiang ha promesso che i consumi diventeranno il motore della crescita, ma con gradualità. La Corea del Sud, però, ha subito una battuta d’arresto “politica”: MSCI ha confermato il paese tra gli “emergenti”, respingendo la richiesta di status da “mercato sviluppato”.
Ieri, 24 giugno, grande giornata per l’indice MSCI Emerging Markets: +2,5%, miglior seduta da 30 mesi. Superata quota 1.200 punti (...1.212), soglia che non toccava dal febbraio 2022. L’impennata è merito soprattutto della borsa sudcoreana, che nel 2025 ha già guadagnato il +25%, miglior performance mondiale. L’indice MSCI EM segna da inizio anno +12,7%, contro +6,7% del MSCI World, che ha comunque chiuso al nuovo massimo storico di 3.957 punti.
Infine, il mondo delle criptovalute continua a sorprendere: Bitcoin è balzato da 98.000 a 106.000 dollari in due giorni. Sempre più integrato nel sistema finanziario, il settore vede crescere anche le partnership istituzionali: Chainlink ha annunciato un accordo con Mastercard per consentire l’acquisto diretto di criptovalute tramite carte, in modo sicuro e tracciabile su blockchain.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
#003 Opportunità Investimento LONG EUR/AUD
La coppia EUR/AUD sta mostrando un interessante contesto tecnico-macro che suggerisce un possibile sviluppo rialzista nelle prossime sessioni. L’analisi condotta integra elementi multi-timeframe, indicatori avanzati, posizionamento istituzionale e contesto macroeconomico, concludendo in una visione coerente a favore di una posizione long.
🔍 Analisi tecnica multi-timeframe (8H, D, W)
Su timeframe 8H e daily, EUR/AUD ha rotto la trendline ribassista discendente e sta costruendo una nuova struttura di minimi crescenti sopra la media mobile di lungo periodo. Il grafico settimanale mostra un consolidamento sopra il supporto statico 1.7400, con candele che iniziano a configurare potenziali inversioni.
📊 Indicatori tecnici principali
WaveTrend e RSI sono in fase di rialzo ma non in ipercomprato, offrendo spazio per ulteriori estensioni.
Lo Stocastico ha appena incrociato al rialzo nella zona di ripartenza, confermando l’intenzione del mercato di invertire la spinta ribassista precedente.
🌀 Pattern armonici e ciclica
Siamo nella fase iniziale di un nuovo ciclo rialzista. Il completamento di un possibile pattern “Gartley inverso” coincide con i livelli tecnici di supporto attualmente testati. La ciclica di breve mostra una fine chiara del ciclo ribassista precedente.
🧱 Supporti e resistenze chiave
Il prezzo ha rimbalzato con forza dal supporto dinamico rappresentato dalla media 200 su 8H e dal supporto statico in area 1.7420. Il target immediato è la resistenza strutturale a 1.7950, già testata in passato come punto di reazione.
📈 Volumi e profilo volume
Il volume profile evidenzia un forte accumulo nell’area tra 1.7450 e 1.7550. Nessun eccesso visibile nella distribuzione, il che suggerisce un movimento ancora “leggero” e con potenziale d’espansione.
🕯 Candlestick pattern e price action
L’ultima candela 8H è una bullish engulfing, chiusasi sopra la media mobile e con volumi crescenti. Le tre candele precedenti mostrano un pattern di compressione e accumulo.
🔗 Correlazioni e geometrie
La divergenza con AUD/USD (che si mostra debole) e la correlazione inversa con EUR/JPY in rafforzamento danno ulteriore forza al quadro rialzista. Anche i frattali storici mostrano simmetrie che si sono verificate in contesti macro simili.
📊 Statistica del pattern
Pattern simili su EUR/AUD – post rottura di trendline con struttura rialzista su 8H – hanno mostrato un esito positivo nel 81% dei casi su campioni storici maggiori di 100.
📉 Posizionamento retail
Il sentiment attuale mostra il retail pesantemente posizionato short, creando un potenziale effetto contrarian a favore dei compratori.
🏦 Posizionamento istituzionale (COT)
I dati COT segnalano un aumento delle posizioni nette long sull’euro e una riduzione su AUD, compatibili con un’inversione direzionale.
🧮 Analisi macroeconomica fondamentale
EUR supportato da aspettative di stabilizzazione monetaria della BCE, senza nuove strette imminenti.
AUD penalizzato dalla debolezza delle esportazioni e dai toni più morbidi della RBA.
Differenziale macro in leggero favore EUR.
📊 Forza relativa intermarket
EUR mostra una forza crescente rispetto alle valute commodity, incluso l’AUD. Questo rafforza la tesi rialzista, confermata anche dai flussi di capitale in entrata sull’euro.
📰 Sentiment reale e newsflow
Le ultime notizie macro e i report istituzionali confermano un posizionamento prudente sull’AUD. Nessun driver imminente giustifica un rafforzamento strutturale della divisa australiana.
🌪 Volatilità implicita e storica
La volatilità è in crescita, ma ancora entro range storici ottimali per movimenti direzionali sostenuti. L’ATR attuale è al di sopra della media degli ultimi 10 anni, condizione favorevole per breakout.
📆 Rischio evento macro
Nessun evento dirompente atteso nelle prossime 48 ore. Il calendario economico è neutrale e non minaccia la struttura tecnica in formazione.
📉 Soglia minima di volatilità
L’attuale range e ATR superano i valori minimi di validità statistica, garantendo che il movimento non sia un falso breakout di compressione.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.06.2025Trump non esclude un intervento militare in Iran a fianco di Israele.
La Borse Usa ed Europee calano, recupera il Dollaro, sale il petrolio.
Gli Usa si apprestano a varare una normativa “friendly” per le stablecoin.
Brillano le azioni asiatiche e Usa legate all’intelligenza artificiale
Giornata tesa sui mercati: tra Medio Oriente, dazi e banche centrali
La seduta borsistica di lunedì 17 giugno ha risentito pesantemente del clima internazionale carico di tensioni. A preoccupare gli investitori sono soprattutto due fattori: il riaccendersi del conflitto tra Israele e Iran e l’impasse nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi.
Con l’incertezza che domina lo scenario, molti investitori si sono rifugiati nei beni considerati più sicuri, come l’oro. Allo stesso tempo, il dollaro si è rafforzato rispetto a euro, yen e sterlina. La valuta statunitense ha infatti chiuso la sua miglior seduta dell’ultimo mese con un +0,7%.
Tensione Usa-Iran: il petrolio vola
Donald Trump ha alzato i toni contro Teheran, chiedendo una “resa incondizionata” e valutando, secondo il Wall Street Journal, un possibile attacco diretto all’Iran. Le forze armate americane hanno già iniziato a rafforzare la loro presenza nella regione spostando nuovi jet da combattimento. JD Vance, vicepresidente USA, ha dichiarato che “il presidente potrebbe dover adottare ulteriori misure per fermare l’arricchimento nucleare iraniano”.
Non stupisce quindi che il prezzo del petrolio Brent sia schizzato verso l’alto, toccando i 76,7 dollari al barile, il massimo degli ultimi cinque mesi. Nelle ultime sedute, il mercato del greggio è stato altamente volatile, con un picco del +4,4% martedì, in risposta all'intensificarsi del conflitto tra Israele e Iran.
Wall Street sotto pressione
L’aria di guerra ha colpito anche i listini americani. A fine seduta, l’S&P 500 ha perso lo 0,8%, il Dow Jones ha chiuso a -0,7% e il Nasdaq ha ceduto lo 0,9%.
Non è solo la geopolitica a tenere sulle spine i mercati. Questa settimana sono attese decisioni importanti dalle banche centrali. La Banca del Giappone ha scelto di mantenere i tassi invariati, mentre domani sarà la volta della Federal Reserve.
Europa in rosso, spread in rialzo
Le borse europee hanno chiuso in ribasso, seguendo l’andamento globale. Milano ha registrato un -1,36%, Londra ha perso lo 0,49%, Francoforte ha ceduto l’1,10%, Parigi lo 0,76% e Madrid il 1,49%.
Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi si è allargato, chiudendo a 98 punti base rispetto ai 94 dell’apertura. Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,52%, mentre il Bund tedesco si è attestato al 2,54%.
Dazi e fiducia nel dialogo transatlantico
Negli Stati Uniti, il clima economico si fa più cupo: le vendite al dettaglio a maggio sono calate dello 0,9%, il peggior dato in quattro mesi, dopo un -0,1% ad aprile. Gli analisti si aspettavano un calo più contenuto, dello 0,7%.
In questo contesto, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, prova a mantenere un tono positivo: “C’è tempo fino al 9 luglio. Sono ottimista”. Rispondendo alle accuse di Trump all’UE di non offrire un accordo commerciale equo, Tajani ha rilanciato: “Credo in un grande mercato unico che comprenda Europa, Canada, Stati Uniti e Messico”.
Asia: luci e ombre
Nonostante il contesto difficile, le borse asiatiche hanno mostrato una certa resilienza. Il Nikkei giapponese ha guadagnato lo 0,8%, raggiungendo i massimi da febbraio. In Corea del Sud, il Kospi è salito dello 0,4%, toccando il livello più alto da gennaio 2022. Da inizio anno, l’indice ha messo a segno un impressionante +20%, trainato dal boom delle aziende legate all’intelligenza artificiale.
A Hong Kong invece giornata negativa: l’indice ha perso l’1,2%, zavorrato dai colossi tech come Alibaba (-2%). In lieve rialzo il CSI 300 cinese (+0,1%), così come il Taiex di Taipei (+0,4%), grazie alla spinta del settore dei semiconduttori.
IA: guerra di talenti tra i colossi tech
Nel mondo dell’intelligenza artificiale, è battaglia aperta. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha rivelato che Meta sta cercando di strappare ai suoi ingegneri con bonus da 100 milioni di dollari. Zuckerberg punta alla creazione di una nuova divisione dedicata alla “superintelligenza” per colmare il gap con i leader del settore.
Commodities: rally di petrolio, gas e oro
Il Bloomberg Bcom Commodity Index è salito a 107,0 dollari, segnando l’undicesima seduta positiva su tredici. Dall’inizio dell’anno, il bilancio è ora positivo di circa +8,5%. Insieme al petrolio, cresce anche il gas naturale europeo (TTF), che lunedì è balzato del +3,7%, raggiungendo i massimi degli ultimi due mesi e mezzo.
L’oro, stabile a 3.393 dollari l’oncia, resta un rifugio privilegiato ma non ha reagito con forza all’escalation in Medio Oriente, in attesa della riunione della Fed.
Criptovalute: via libera alle stablecoins
Sul fronte digitale, una svolta normativa arriva dagli Stati Uniti: il Senato ha approvato il GENIUS Act, un disegno di legge bipartisan per regolamentare le stablecoins, criptovalute ancorate al valore del dollaro. Il provvedimento ha ottenuto 68 voti favorevoli contro 30 e ora passa alla Camera, dove i Repubblicani hanno la maggioranza. Se approvato, verrà firmato da Trump, che ha promesso una regolamentazione più amica del mondo cripto.
Nel frattempo, il Bitcoin si muove in positivo: +1% nella seduta di oggi, dopo il -4% di martedì, mantenendosi vicino ai suoi massimi storici.
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