EURUSD - Rimbalzo tra livelli su H4Rotto il livello 1.1460 il prezzo ci è tornato completando il pullback.
Posso aspettarmi che il prezzo rimbalzi almeno fino a 1.1550 .
Aspetto un segnale di conferma: figura di inversione o divergenza CCI (già presente su H1).
In caso contrario mi aspetto che torni giù fino a 1.1320 .
Non sono interessato ad un'operazione long di lungo termine in quanto la mia visione per il cambio è SHORT.
Cerca nelle idee per "COMMODITY"
AUD/NZD SHORT strategia CCI (?)Ieri prima di andare a dormire ho notato questo possibile set up in stile Heyberto, adesso appena tornato da scuola si è completata giusto giusto la candela di rottura della TrendLine, quindi il set up si è completato (con forte divergenza CCI).
L'idea è unicamente come prova.
La mia strategia di base in questo momento indica un possibile ritracciamento, però assolutamente mancano i presupposto per lo short.
Oro: la mia view nel medio e lungo periodo!Questa settimana analizzo il bene rifugio per eccellenza, l’oro per l’appunto, come molti di voi sapranno questa commodity si muove in modo inverso rispetto agli indici azionari in quanto, essendo un bene rifugio, viene acquistato quando gli istituzionali “escono” dai mercati azionari ritenendoli, in quel momento, troppo rischiosi; cerchiamo di capire quindi attraverso la sua analisi, cosa potrebbe accadere anche sui mercati azionari nel medio e lungo periodo.
Guardando il grafico settimanale ciò che mi salta subito all’occhio è il doppio massimo che si è configurato e già attivato, su questo ritracciamento di un trend ribassista che persiste sia nel medio che lungo periodo, l’attivazione di questo doppio massimo (aree evidenziate in giallo) che, ricordo essere una figura di inversione rispetto ad un trend rialzista di breve periodo, avviene quando il minimo compreso tra i due massimi viene violato, proprio com’è successo in questo caso (area evidenziata in azzurro), tuttavia questa violazione è avvenuta in un’area di supporto che ha più volte riportato le quotazioni a livelli più alti ed è per questo motivo che, a mio modesto parere, non abbiamo assistito ad un’accelerazione ribassista verso il suo target in area 1.133$, target che viene calcolato tracciando la perpendicolare dal doppio massimo al minimo compreso tra i due massimi, per poi proiettarla alla rottura del minimo (area evidenziata in arancione), questa proiezione porterebbe appunto la commodity in area 1.133$, quindi a ridosso del minimo di periodo segnato il 15.12.2016.
Ho anche disegnato quello che potrebbe essere l’andamento del bene rifugio fino alla fine dell’anno (trendline nere), questo perché penso che il target ribassista sia raggiungibile, ma non nel breve periodo, infatti ritengo che abbia più probabilità di essere raggiunto nell’ultimo trimestre dell’anno dove, tra l’altro, gli indici azionari sono consueti sviluppare quello che viene chiamato il “rally di Natale”.
Nel breve/medio periodo mi aspetto una risalita ulteriore dei corsi fino area 1.265$ dove passa anche la trendline rossa discendente che ricordo, essendo dinamica, si abbassa con il passar del tempo, in quell’area potrebbero riaffacciarsi i venditori (area evidenziata in giallo); questo rialzo collimerebbe anche con la stagionalità dei mercati azionari che statisticamente in estate tendono a scendere o comunque a non salire; il ragionamento sopra riportato verrebbe invalidato qualora le quotazioni riuscissero a riportarsi sopra 1.296$ ovvero sopra i massimi della figura ribassista analizzata.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.10.2025Wall Street recupera, ma le tensioni Usa – Cina incidono sul mood.
Open AI investirà US$ 25 miliardi in Argentina per un mega data center.
Oro e argento inarrestabili, segnano nuovi massimi assoluti.
Al via le trimestrali USA: coi mercati ai massimi, possibile alta volatilità.
📈 Mercati in Risalita tra Trump, dazi, oro e trimestrali. Ieri, 13 ottobre, le Borse europee tornano a sorridere grazie a un segnale distensivo dalla Casa Bianca. Donald Trump, parlando dall’Air Force One, ha detto di credere in una risoluzione della disputa con la Cina: “Penso che risolveremo la questione”.
Ma la distensione è solo apparente. Pechino ha immediatamente risposto minacciando “misure decisive” se gli Stati Uniti porteranno i dazi al 100% sui beni cinesi, come annunciato, dal 1° novembre.
Il Segretario al Tesoro USA Scott Bessent mantiene comunque aperta la porta al dialogo: l’incontro tra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, previsto per fine ottobre, è “ancora possibile”. “Abbiamo sostanzialmente ridotto l’escalation”, ha affermato Bessent, sottolineando che le comunicazioni con la Cina restano attive.
Nel frattempo, Trump ha fatto visita a Israele ed Egitto, festeggiando la tregua in Medio Oriente tra Hamas e Israele
🏦 Wall Street: partono le trimestrali con entusiasmo (e dubbi), dopo che ieri Wall Street ha recuperato buona parte della scivolata di venerdì 10: Dow Jones +1,29% S&P500 +1,56%, Nasdaq +2,21%.
Si apre oggi la stagione delle trimestrali USA. Clima forse troppo euforico: tutti gli indici principali sono sui massimi storici, nonostante dazi, geopolitica e un mercato del lavoro traballante: il rally dell’intelligenza artificiale ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità delle valutazioni.
Intanto l’Argentina punta sull’AI con OpenAI: il Presidente Javier Milei ha accolto i vertici di OpenAI per lanciare Stargate Argentina: un progetto colossale per costruire un mega data center in Patagonia da 500 megawatt, in collaborazione con Sur Energy. Investimento previsto: 25 miliardi di dollari, uno dei più grandi progetti tech-energetici nella storia del Paese.
Si parte con le big bank: oggi, 14 ottobre: JPMorgan, Goldman Sachs, Wells Fargo, Citigroup e BlackRock, domani 15 ottobre: Bank of America e Morgan Stanley. Ma l'attesa spasmodica è per i Magnifici Sette/Otto della tech: 21 ottobre: Netflix, 22 ottobre: Tesla, 29 ottobre: Microsoft, Alphabet, Meta, 30 ottobre: Apple, 19 novembre: Nvidia, regina dell’AI.
🧮 Inflazione, FED e Treasury: i dati che conterebbero, se ci fossero. Il mercato obbligazionario USA riapre oggi, 14 ottobre, dopo il Columbus Day, con un Treasury decennale al 4,03%, vicino ai minimi annuali.
Tuttavia, a causa dello shutdown al Congresso, potrebbero slittare alcuni dati macro cruciali, in particolare l’inflazione CPI di settembre attesa mercoledì: CPI complessivo atteso: +3,1% annuo (da +2,9%), CPI core stabile: +3,1%. Prevista deflazione nei settori hotel e aerei, mentre i giocattoli potrebbero vedere aumenti in vista del Natale. Il dato sarà cruciale per la FED, che deciderà sul tasso il 29 ottobre. Le opzioni prezzano un taglio di 25 bps.
Chiusura positiva ieri, 13 ottobre, per le Borse europee: Londra +0,16%, Parigi +0,08%,Francoforte +0,55%, Madrid +0,40%, Milano +0,29%.
Crisi politica francese: il primo ministro incaricato Sébastien Lecornu tenta di varare un nuovo “governo di scopo” con 34 ministri, di cui 8 tecnici. Ruoli chiave per società civile a Lavoro, Interni e Transizione Ecologica.
Ma l’opposizione è già sul piede di guerra: Le Pen (RN) e Mélenchon (LFI) hanno annunciato mozioni di censura ed anche i socialisti di Faure (PS) potrebbero unirsi rendendo “lo scioglimento è lo scenario più probabile”. Macron però resiste: nessuna intenzione di dimettersi.
Nel frattempo, i rendimenti restano sotto controllo: BTP 10Y: 3,43%, Bund tedesco: 2,64%, OAT francese: 3,46%.
Stamane, 14 ottobre, seduta negativa in Asia: Nikkei -2,5%, con lo Yen a 151,8 contro dollaro, Hang Seng -0,2%, CSI300 -0,1%, insensibile alle tensioni USA-Cina, Kospi coreano -1,2%, nonostante le previsioni di +32% utili per Samsung.
In Giappone, clima politico inedito: l’opposizione potrebbe sostenere un candidato unico, Yuichiro Tamaki, contro la premier Sanae Takaichi. Un vero terremoto per la rigidissima politica nipponica.
L’oro corre ancora: prezzo al nuovo record di : 4.160 $/oncia, +1,4%, dopo il +2,3% di lunedì. Da inizio anno: +59% in dollari, +42% in euro. Il rally è alimentato dal timore di svalutazione dei debiti sovrani e dalla caccia a beni reali, sebbene gli analisti facciano a spiegare la portata del boom.
Focus anche sul rame: prezzo attuale: 10.820 $/tonnellata, poco distanti dal record recente di 11.000 $ il 9 ottobre e dal massimo storico: 11.104,50 $ (maggio 2024).
Il rally è sospettato di essere speculativo, anche se al calo delle scorte mondiali si aggiungono i problemi estrattivi, come a Grasberg (Indonesia), che hanno un ruolo importante.
Nessuna tensione sul mercato petrolifero. Secondo l’OPEC, offerta e domanda saranno allineate nel 2026, a fronte di una domanda globale cresciuta +1,3 milioni di barili/giorno nel 2025, con una crescita simile attesa per il 2026.
L’indice Bloomberg Commodity (106,20 $) segna il secondo rialzo consecutivo, recuperando quasi tutte le perdite della scorsa settimana (-1,2%).
Il dollaro consolida i recenti guadagni, ora a 1,158 sull’euro. La crisi politica francese e le attese su un governo più espansivo in Giappone spingono il biglietto verde.
Occhi puntati su Jerome Powell, che parlerà oggi alla NABE. Il suo discorso potrebbe rafforzare le attese su un taglio tassi a fine mese.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.10.2026Borse sempre più toniche e resilienti: la tregua a Gaza dà una mano.
Borse cinesi ripartono, in rialzo, dopo la lunga pausa festiva.
Crisi francese: il premier Lecornu tenta un salvataggio al fotofinish.
L’oro si prende una pausa, i metalli indutriali continuano la corsa.
Le Borse europee ritrovano slancio, sostenute dagli spiragli sulla crisi politica francese e dal rally dei tecnologici a Wall Street. Lo scenario di uno scioglimento dell’Assemblea nazionale e di elezioni anticipate in Francia appare ora meno probabile. Il clima di relativa maggiore stabilità politica si riflette subito sui mercati azionari continentali, mentre l’oro continua la sua corsa inarrestabile, aggiornando nuovi record sopra i 4.000 dollari/oncia anche sul contratto spot.
L’attenzione resta però puntata sui due grandi epicentri di incertezza globale: la crisi francese, comunque ancora in evoluzione, e lo shutdown negli Stati Uniti, che priva gli operatori di una parte importante dei dati macroeconomici, oscurando la lettura del quadro congiunturale.
Sul fronte geopolitico, il presidente Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, nel quadro di un piano volto a porre fine alla guerra. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà il governo giovedì per approvarlo: un passo che potrebbe ridurre temporaneamente le tensioni e, con esse, la pressione sui metalli preziosi.
A migliorare il sentiment contribuiscono anche le parole della direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, secondo cui la crescita globale subirà solo un leggero rallentamento nel 2025 e nel 2026. Il FMI pubblicherà nuove previsioni martedì prossimo, ma già oggi riconosce che l’economia mondiale si è dimostrata più resiliente del previsto, nonostante gli shock multipli degli ultimi anni.
In Europa, le Borse chiudono sui massimi di giornata: Milano avanza +0,96%, tornando sui livelli 2007, mentre Parigi segna +1,07%, nonostante l’incertezza politica.
Francoforte ha guadagna +0,91%, Londra +0,70%, Madrid +0,96%. L’umore resta positivo anche a Wall Street, dove il Nasdaq vola +1,12%, l’S&P500 cresce +0,58%, col Dow Jones immobile. Tra i protagonisti del giorno Tesla, in rialzo dopo la presentazione di nuove versioni più economiche di Model Y e Model 3.
In Francia, il premier dimissionario Sébastien Lecornu si mostra fiducioso sulla possibilità di trovare un accordo con i partiti per approvare un bilancio entro fine anno, sottolineando la convergenza sull’obiettivo di mantenere il deficit sotto il 5% del PIL. Tuttavia, un eventuale governo socialista potrebbe bloccare la riforma delle pensioni, aggravando i conti pubblici e creando nuove tensioni sui mercati obbligazionari.
Intanto lo shutdown statunitense entra nella seconda settimana, ma finora Wall Street mostra una sorprendente tenuta. Gli operatori guardavano anche ai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, che non hanno poi offerto indicazioni preziose sul futuro percorso dei tassi.
In Europa, i dati macro deludono: la produzione industriale tedesca subisce una forte battuta d’arresto, contribuendo all’indebolimento dell’euro, sceso fino a 1,16 dollari. Sul fronte obbligazionario, lo spread BTp-Bund si restringe a 82 bps (da 85), con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,50% dal 3,56%. Stabile il differenziale tra Italia e Francia: l’OAT decennale chiude al 3,51%, praticamente in linea col BTp.
Dall’Asia, stamani, segnali di forza. Le Borse cinesi riaprono in positivo dopo la lunga festività: il CSI 300 avanza +1,5%, portando la performance da inizio anno a +7% e addirittura +35% dal primo aprile. L’indice segna i massimi da gennaio 2022, spinto dai titoli dell’intelligenza artificiale e delle miniere aurifere, il cui sottoindice tecnologico sale +5%.
A Hong Kong l’Hang Seng chiude in, ma Hang Seng Bank balza del +27% dopo la proposta di delisting da parte della controllante HSBC Holdings. In Giappone, il Nikkei sale +1,5%, vicino a un nuovo record, sostenuto anche dal successo dell’asta quinquennale di titoli di Stato. Lo yen si stabilizza sui minimi da febbraio, mentre SoftBank Group vola del +13% grazie all’annuncio dell’acquisizione della divisione robotica di ABB, che rafforza le attese di crescita legate all’AI.
Gli investitori guardano già alla riunione del Partito Comunista cinese del 20-23 ottobre, quando verranno delineate le linee guida del 15° piano quinquennale. La riapertura dei mercati cinesi è favorita anche dalla distensione dei rapporti con Washington: l’incontro tra Trump e Xi al vertice APEC di novembre a Seoul potrebbe segnare un nuovo passo verso la riduzione dei dazi.
Sul fronte commodity, il rame tocca 10.670 dollari/tonnellata, al massimo da 16 mesi, in rialzo del +22% da inizio anno. L’International Copper Study Group prevede per il 2026 un deficit di 150.000 tonnellate, causato dal rallentamento della produzione globale (+1,4% nel 2025 contro il +2,3% stimato ad aprile). La Cina, che consuma il 58% del rame raffinato mondiale, resta il principale driver del mercato.
L’oro si stabilizza a 4.035 dollari l’oncia, dopo aver toccato un nuovo record a 4.059 dollari. La possibile distensione in Medio Oriente e il rimbalzo del dollaro hanno temporaneamente frenato la corsa del metallo giallo. Il dollaro USA si muove intorno a 1,163 per euro, sui massimi da due mesi, sostenuto dalle tensioni sullo yen e dall’incertezza francese.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale resta fermo a 4,12%, mentre in Europa i rendimenti si muovono poco: Bund decennale 2,67%, BTp 3,47%, OAT francese 3,52%, con lo spread Italia-Francia a 5 punti base.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.10.2025Oro, argento e metalli industriali in poderosa risalita.
Borse asiatiche in evidenza: è l’anno della loro riscossa?
Crisi politica francese preoccupa poco Borse e Govies. Macron sotto tiro.
Listini cinesi attesi (in rialzo?) domani, dopo la pausa di 4 giorni.
Mercati in cerca di direzione: incertezza politica e oro ai massimi storici
Le borse europee hanno chiuso una seduta priva di slancio, ancora una volta condizionata dalla politica. L’attenzione resta puntata sulla Francia, dove le dimissioni del premier Sébastien Lecornu, a meno di un mese dalla nomina, hanno riacceso l’incertezza e alimentato le richieste di dimissioni del presidente Macron. L’instabilità francese, combinata con lo shutdown del governo statunitense, continua a pesare sul sentiment globale.
Europa: stabilità apparente sui listini
Le principali piazze europee hanno archiviato la giornata con variazioni minime:
• Parigi +0,04% a 7.974 punti,
• Londra +0,05% a 9.483 punti,
• Francoforte +0,03% a 24.385 punti,
• Madrid -0,19% a 15.527 punti.
Sul fronte macro, i dati tedeschi hanno deluso le attese: in agosto la produzione industriale è scesa del -4,3% su mese (vs attese -1,0%), dopo il +1,3% di luglio. Gli ordini all’industria sono calati dello 0,8%, segnalando un rallentamento più marcato del previsto.
Nel frattempo, la presidente BCE Christine Lagarde ha commentato l’apprezzamento dell’euro come effetto collaterale dei flussi rifugio: “Gli investitori si sono mossi sull’euro come valuta di sicurezza, un segno di fiducia ma anche una fonte di pressione sul cambio”.
Shutdown USA e Fed sotto osservazione
Negli Stati Uniti, lo shutdown governativo continua a pesare sul clima di fiducia. I principali indici hanno interrotto la serie positiva:
• S&P 500 -0,4%,
• Nasdaq -0,7%,
• Dow Jones -0,2%.
Il mercato obbligazionario resta stabile: Treasury decennale al 4,12%, mentre gli operatori scontano con quasi il 100% di probabilità un taglio dei tassi di 25 punti base a ottobre. I verbali della riunione Fed di settembre, attesi stasera, offriranno maggiori indicazioni, con Jerome Powell in calendario per giovedì.
Le aspettative di inflazione dei consumatori americani a un anno sono salite al 3,4% a settembre (da 3,2% in agosto), massimo da cinque mesi.
Oro sopra quota 4.000 dollari: bene rifugio per eccellenza
Complice lo shutdown, la debolezza del dollaro e la crisi politica francese, l’oro ha toccato nuovi massimi storici oltre i 4.000 dollari/oncia. I futures Usa hanno sfondato questa soglia record, sostenuti anche dall’attesa di un nuovo taglio dei tassi Fed.
Dal 1° settembre il metallo prezioso è salito di quasi +20%, e del +53% da inizio anno, in un rally che appare sempre più difficile da giustificare solo con la domanda rifugio. Anche l’Indice Commodity (106,80 USD) ha segnato il terzo rialzo consecutivo, spinto dai metalli preziosi, mentre l’acciaio resta tra i pochi in negativo da inizio 2025 (-4,5%).
Francia: rischio elezioni anticipate
La crisi francese resta al centro della scena. L’euro ha reagito con un calo dello 0,34% a 1,1672 dollari, ma si è rafforzato sullo yen a 176,35. Dopo le dimissioni di Lecornu, Macron ha concesso tempo fino a domani per nuovi colloqui. Se anche questi dovessero fallire, ha dichiarato di voler “assumersi tutte le sue responsabilità”, lasciando intendere nuove elezioni parlamentari.
Gli analisti ritengono probabile una convocazione delle urne a novembre, anche se Macron difficilmente si dimetterà prima della fine del suo mandato, nel 2027.
Asia: Nikkei ai massimi, poi in rallentamento
In Asia, i listini restano misti. Il Nikkei di Tokyo, dopo aver toccato un nuovo record storico, ha chiuso in calo dello 0,2%, smorzando l’euforia per l’elezione di Sanae Takaichi a leader del Partito Liberaldemocratico (LDP) e futura premier del Giappone.
Le borse di Cina e Corea del Sud sono rimaste chiuse, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha perso 1%, penalizzato dalla debolezza del comparto high-tech.
Sul fronte valutario, il cross dollaro/yen è salito a 152,4, livello più alto da febbraio, mentre il rendimento del bond decennale giapponese ha toccato 1,68%, massimo da quindici anni.
Takaichi si prepara al primo test diplomatico con Donald Trump, atteso a Tokyo a fine mese, per discutere di alleanza bilaterale e cooperazione sulla difesa.
Emergenti e criptovalute: i nuovi protagonisti
Le Borse emergenti continuano a brillare: l’indice MSCI Emerging Markets segna un +28% da inizio 2025, contro il +16,8% dell’MSCI World.
La Cina pesa per il 31,16% dell’indice, seguita da Taiwan (19,4%), India (15,22%), Corea del Sud (11%) e Brasile (4,3%).
Sul fronte digitale, il Bitcoin ha aperto debole dopo una correzione del -2% martedì, dovuta a prese di profitto: in due settimane la criptovaluta ha comunque guadagnato oltre +15%, toccando un nuovo record a 126.000 USD.
Deutsche Bank ha definito Bitcoin “un potenziale pilastro moderno della sicurezza finanziaria, riecheggiando il ruolo dell’oro nel XX secolo”.
Obbligazionario europeo: stabilità nonostante Parigi
Il mercato obbligazionario europeo è rimasto stabile nonostante la crisi francese:
• Bund decennale 2,72%,
• BTP 3,53%,
• OAT decennale 3,57%.
Il Tesoro italiano prevede per venerdì un’asta di Bot annuali per 9 miliardi.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.10.2025Lo shut-down Usa non spaventa Wall Street: nuovi top per S&P e Nasdaq.
Il Nikkei giapponese brinda alla candidata Premier Takaishi.
Oro, argento e bitcoin: ancora scelti come riserve di valore.
Crisi politica francese in alto mare: lascia anche il neo-Premier Lecornu.
La settimana si è aperta all’insegna della politica,. A Tokyo il Nikkei ha messo le ali dopo la sorprendente elezione della “colomba” Sanae Takaichi alla guida del Partito Liberal Democratico, un passaggio che la porterà a diventare la prossima premier del Giappone e che ha immediatamente ravvivato l’ottimismo sul fronte degli stimoli economici.
Sul fronte opposto dell’Atlantico, il prolungarsi dello shutdown americano ha acceso l’interesse per i beni rifugio: l’oro si è avvicinato a quota 4.000 dollari/oncia, trascinando in rialzo anche l’argento. Piazza Affari ha chiuso in lieve calo (-0,26%), Londra -0,13%, Francoforte “flat” (+0,05%), mentre Parigi ha sofferto di più (-1,36%) dopo le dimissioni inaspettate del premier Sebastien Lecornu.
A Wall Street, chiusura mista: Dow Jones -0,11%, S&P500 +0,36%, Nasdaq +0,71%, con gli investitori ancora guidati dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale.
Lo shutdown americano prosegue dopo il fallimento dei tentativi di mediazione al Congresso, ma il mercato sembra ignorarlo: Nasdaq e S&P500 hanno toccato nuovi massimi storici, con un record anche per l’indice SOX dei semiconduttori (+3%) dopo l’accordo AMD-OpenAI. AMD è balzata del +24%.
Gli analisti di Citi avvertono però che le valutazioni azionarie restano tirate: l’indice MSCI World tratta al 92° percentile dei multipli storici, mentre gli Stati Uniti si collocano addirittura al 99° percentile. Multipli “stressati” che, secondo la banca americana, potrebbero limitare lo slancio rialzista se gli utili dovessero deludere.
Tuttavia, gli esperti restano costruttivi: Citi prevede una crescita globale degli utili per azione del +13% nel 2026, rispetto al +9% di quest’anno, sostenuta da un contributo positivo di tutte le principali regioni e settori. “L’ampliamento della crescita degli utili potrebbe riaffermarsi già all’inizio del 2026”.
In Europa, le dimissioni del premier francese hanno generato solo un temporaneo sussulto sui mercati, ma il vero nodo politico resta la difficoltà dei partiti nel delineare una via d’uscita. Le agenzie di rating non hanno tardato a rinnovare i moniti sul merito di credito della Francia, mentre dalla BCE arrivano toni più distesi.
Il governatore spagnolo Jose Luis Escriva ha dichiarato che l’attuale livello dei tassi è adeguato, con un’inflazione in linea con il target.
Christine Lagarde, intervenuta al Parlamento europeo, ha ribadito la speranza che il Mes venga ratificato da tutti gli Stati membri, ricordando che l’Italia è ancora l’unico Paese a non aver completato il processo. La presidente ha anche invocato il passaggio “dalle parole ai fatti” rispetto al rapporto Draghi sulla competitività europea, sottolineando come l’Unione debba “rafforzare le proprie fondamenta” per sostenere un euro più forte sul piano internazionale.
Sui dazi, Lagarde ha spiegato che l’effetto frenante sul Pil si attenuerà nel 2026, mentre la debolezza delle esportazioni e la concorrenza globale continueranno a pesare nel breve. Tuttavia, la crescita dei servizi rimane solida e gli ultimi sondaggi segnalano slancio positivo per l’economia. Nella prima metà 2025, il Pil dell’Eurozona è cresciuto +0,7% cumulato, trainato dalla domanda interna e dall’anticipo di vendite prima dell’entrata in vigore dei dazi statunitensi.
Negli Stati Uniti, Donald Trump ha annunciato su Truth che dal 1° novembre 2025 imporrà una tariffa del 25% su tutti i camion medi e grandi importati.
Intanto, sul fronte corporate, OpenAI ha siglato un mega-accordo con AMD per l’acquisto di chip destinati a un consumo totale di 6 gigawatt.
Oggi, 7 ottobre, in Asia-Pacifico, restano chiuse le borse di Cina, Hong Kong e Corea del Sud, mentre avanzano Mumbai +0,3%, Singapore +0,8%, Taipei +2% e Tokyo +0,3%, col nuovo massimo storico del Nikkei 225. Lo yen continua a indebolirsi a 150,40 per dollaro, superando la soglia psicologica di 150.
Sul fronte energia, il Brent consolida a 65,6 dollari/barile, sostenuto da una produzione OPEC+ inferiore alle attese. La Cina accelera la costruzione di riserve petrolifere e spinge sulla transizione elettrica, con il consumo di petrolio previsto al picco nel 2027.
Tra le commodity, il rame ha vissuto la miglior settimana del 2025 (+5,2%) e Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le stime 2026 a 10.500 dollari/tonnellata (da 10.000), sostenuta da interruzioni minerarie, dollaro debole e tagli dei tassi.
L’oro resta protagonista: 3.977 dollari/oncia, +51% da inizio anno e ottavo rialzo in nove sedute. Potrebbe essere il nono mese positivo del 2025, ma Bank of America avverte che il rally potrebbe perdere slancio vicino alla soglia dei 4.000 dollari.
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza per la seconda seduta contro l’euro, con il cambio appena sotto 1,17, mentre la crisi francese pesa più dello shutdown USA. Lo yen ha perso il 3% in due giorni, riflettendo le turbolenze politiche nipponiche.
Infine, Bitcoin consolida a 124.550 dollari, poco sotto il record di 126.000, con un +15% in due settimane, favorito dalle tensioni fiscali e dalla ricerca di asset alternativi ai Treasury.
Nel bond market, la volatilità resta contenuta: i trader guardano ai Treasury decennali sotto il 4% per la prima volta da aprile, mentre in Europa il Bund rende 2,72%, il BTP 3,53% e l’OAT francese 3,57%.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.10.2025Francia di nuovo senza Governo: OAT sotto pressione.
Le borse globali ignorano lo shutdown Usa, sperano accordo DEM-REP.
Oro senza freni, ormai vicino a 4.000 Us$/oncia.
Bitcoin: spinto da acquisti massicci oltre 124.000 Us$. L’EBC «ci pensa»..
📈 Istantanea settimanale dei mercati: rally tecnologico, scommesse AI e ancora corsa all'oro. Venerdì 3 ottobre i mercati globali hanno chiuso la settimana in territorio positivo, sostenuti dal rinnovato entusiasmo per i titoli tecnologici e dalle scommesse sul comparto Intelligenza Artificiale.
In Europa, quasi tutte le piazze hanno archiviato la seduta in rialzo, tranne Francoforte che ha ceduto un marginale -0,18%, Milano ha guadagnato +0,42%, Parigi +0,31% e Londra +0,67%, con un nuovo record intraday.
Europa: Pharma e Tech sugli scudi. La settimana è stata complessivamente positiva per le Borse europee, che hanno ignorato lo shutdown americano.
Milano ha guadagnato +1,4% rispetto a venerdì scorso, nonostante il crollo di Mediobanca (-13,3%) legato al rinnovo dei vertici, e le vendite sull’acquirente Mps (-2,3%).
Meglio hanno fatto Francoforte (+2,7%), Parigi (+2,7%), Londra (+2,2%) e Madrid (+1,5%).
A trainare gli indici europei sono stati i settori farmaceutico (+9,1%), galvanizzato dall’accordo sui prezzi siglato da Pfizer negli Stati Uniti, tecnologico (+4,9%) e automobilistico (+4%).
Shutdown USA: meno dati, più incertezza per la Fed. Gli investitori sembrano avere metabolizzato lo shutdown del governo americano, ma le conseguenze non mancheranno: la sospensione delle attività federali ha bloccato la pubblicazione dei dati sul lavoro di settembre, riducendo il numero di informazioni disponibili per la Federal Reserve prima della riunione sui tassi prevista a fine mese.
Il blackout statistico, paradossalmente, ha tolto pressione ai listini azionari, lasciando i mercati in modalità “wait and see”.A Wall Street, il Dow Jones ha guadagnato +0,5% (84,05 punti), lo S&P500 è rimasto quasi invariato (+0,01%), ma con un 31° record del 2025, il Nasdaq ha chiuso a -0,3%.
PMI europei misti: Italia in crescita, Francia rallenta. I dati PMI servizi di settembre hanno offerto un quadro disomogeneo: in Italia, Spagna e Germania il settore dei servizi accelera, in Francia, invece, scende a 48,5 (da 49,8) e il Composite a 48,1, segnalando contrazione. Nel complesso, l’Eurozona conferma un ritmo di espansione moderata.
Lagarde accelera sull’euro digitale. La presidente dell’ECB, Christine Lagarde, ha annunciato l’obiettivo di lanciare l’euro digitale entro due anni, ribadendo che non sostituirà il contante ma offrirà “un’alternativa europea ai circuiti di pagamento non UE”.
Il progetto, avviato sei anni fa, attende ora il via libera legislativo del Parlamento Europeo, previsto entro maggio 2026.
Lagarde ha inoltre esortato a rafforzare la regolamentazione delle istituzioni finanziarie non bancarie “che operano come banche o ne condividono i rischi”.
Asia: effetto Takaichi e rally record: con le Borse della “greater China” chiuse fino al 7 ottobre per festività, il focus si è spostato sul Giappone. L’elezione di Sanae Takaichi, politica favorevole agli stimoli fiscali, alla guida del partito conservatore ha innescato un forte rally del Nikkei225, balzato di +5%, al massimo storico, In calo Hang Seng (-0,7%), mentre Australia e India sono rimaste sui livelli di parità.
L’indice MSCI Asia Pacific ha segnato il sesto rialzo consecutivo, e lo Yen giapponese è sceso di -1,7% a 150 per dollaro, e al minimo assoluto contro l’euro.
Takaichi, 64 anni, erede politica di Shinzo Abe, punta su maggiore spesa pubblica, tagli fiscali e sussidi diretti. Considerata un falco in politica estera, ha promesso una linea dura verso Cina e Corea del Sud, rafforzando la fiducia dei mercati nella continuità delle politiche espansive.
Commodities: oro ai massimi, petrolio tenta recupero. L’Indice Bloomberg Commodity (106,20 USD) ha aperto la settimana in rialzo di +0,8%, massimo da tre mesi.
Il Brent è salito +1,4% a 65,30 USD/barile, dopo che l’OPEC+ ha annunciato un aumento moderato di 137.000 barili/giorno da novembre, attenuando i timori di eccesso d’offerta.
Sul fronte geopolitico, l’Ucraina ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe, colpendo la raffineria di Kirishi (oltre 20 milioni di tonnellate/anno): ciò potrebbe alimentare le tensioni sui prezzi.
Intanto, l’oro ha segnato un nuovo record a 3.938 USD/oncia, completando la settima settimana positiva consecutiva. Gli investitori restano cauti: l’attuale corsa, sospinta da FOMO e da tensioni geopolitiche, potrebbe spingere le quotazioni verso i 4.000 USD, ma molti analisti invitano a prendere profitto.
Forex e crypto: Dollaro stabile, Bitcoin in orbita: il Us$ è rimasto stabile a 1,17 contro Euro, con il mercato che sconta al 99% un nuovo taglio dei tassi Fed di 25 pb a ottobre, dopo la riduzione di settembre.
Tra le criptovalute, Bitcoin continua la corsa: 123.600 USD, con nove rialzi in dieci sedute e un nuovo massimo storico a 125.245 USD. Il rally è sostenuto da ETF in crescita, domanda istituzionale e regolamentazione più favorevole sotto l’amministrazione Trump.
Bond market: calma piatta fino a oggi: ier Treasury yield decennale fermo al 4,14%, Bund tedesco 2,70%, BTP italiano e OAT francese decennali appaiati al 3,51%.
Lo shutdown non ha provocato turbolenze significative. Tuttavia, novità di stamattina, Parigi è di nuovo senza Governo, dopo che il neo-Premier Sebastien Lecornu ha rassegnato le dimissioni da premier, all’indomani della nomina di Roland Lescure, alleato di Emmanuel Macron a nuovo ministro delle Finanze. OAT, ovviamente, “martellati”
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.10.2025Borse mondiali ai massimi: analisti perplessi, «eccesso di compiacenza»?.
Tre giorni di shut-down Usa, ma Wall Street spera nell’accordo bypartisan.
Vanno meglio i conti pubblici italiani, BTP e spread lo confermano.
Crypto di nuovo in auge, Bitcoin sopra 120.000 Dollari.
I mercati finanziari continuano a muoversi in un clima di apparente ottimismo, nonostante le ombre che arrivano da Washington. Gli operatori scommettono infatti su uno shutdown del governo americano di breve durata, ipotesi che ha permesso ieri a Wall Street di chiudere la giornata con segno positivo.
Anche i listini europei hanno beneficiato di questo scenario: gli investitori, almeno per ora, preferiscono guardare al bicchiere mezzo pieno, convinti che la paralisi amministrativa non durerà abbastanza a lungo da generare effetti strutturali sull’economia.
Non mancano tuttavia i campanelli d’allarme. Il presidente Donald Trump ha avvertito che il blocco dei finanziamenti pubblici provocherà inevitabilmente licenziamenti di massa e rischia di rallentare la pubblicazione di dati macroeconomici cruciali, come il report mensile sul mercato del lavoro previsto proprio per oggi, 3 ottobre.
Il Tesoro americano, per voce del segretario Scott Bessent, ha inoltre sottolineato come lo stop delle attività federali possa avere un impatto diretto sul Pil statunitense. Nel frattempo Trump ha incontrato il suo direttore del bilancio, Russell Vought, per valutare quali agenzie federali tagliare nell’ambito di questo shutdown, che l’ex tycoon ha definito addirittura “un’opportunità senza precedenti”. Un linguaggio che la dice lunga sull’approccio politico, ma che non contribuisce certo a rasserenare i mercati.
In questo quadro, sorprende la reazione positiva delle Borse europee, sostenute da due fattori principali. Da un lato, le attese di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve nel prossimo meeting del 29 ottobre; dall’altro, l’entusiasmo per il settore tecnologico, galvanizzato dall’accordo tra OpenAI e i produttori di semiconduttori sudcoreani.
I dati di chiusura fotografano un’Europa che viaggia a velocità sostenuta: Parigi +1,13%, toccando i massimi da marzo 2025, Francoforte +1,28%, vicinissimo al record storico di luglio 2025, Milano “piatta”, e Londra, -0,20%, appaiono più caute.
Italia: il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato i contenuti del Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP), approvato in Consiglio dei ministri. Le stime confermano il rispetto dei vincoli europei e il progressivo calo del disavanzo.
Il rapporto deficit/Pil dovrebbe attestarsi al 3% nel 2025, con una crescita economica modesta, stimata allo 0,5%. Negli anni successivi il deficit scenderebbe al 2,8% nel 2026, al 2,6% nel 2027 e al 2,3% nel 2028. Un percorso coerente con le regole UE sulla spesa, ma che lascia poche margini di manovra per stimolare ulteriormente la crescita.
L’intelligenza artificiale continua a trainare i listini mondiali. Secondo Bloomberg, OpenAI avrebbe raggiunto una valutazione record di US$ 500 miliardi di dollari. La notizia ha fatto da carburante a Wall Street, portando sia l’S&P500 (+0,05%) sia il Nasdaq (+0,4%) al loro trentesimo record dall’inizio dell’anno.
Gli investitori vedono nell’AI un trend strutturale destinato a rivoluzionare interi comparti: dal cloud computing alle infrastrutture energetiche, fino alla sanità e alla finanza.
Sul fronte geopolitico, gli occhi restano puntati sulle trattative tra Washington e Pechino. Il segretario al Tesoro Bessent ha confermato che i negoziati commerciali riprenderanno prima del 10 novembre, data di scadenza della tregua sui dazi. Tuttavia, la Cina ha già ridotto gli acquisti di soia americana, scelta che alimenta malumori sia tra gli agricoltori sia tra i politici dei distretti rurali.
Tesla torna a correre: l’azienda ha registrato nel terzo trimestre vendite record per 497.099 veicoli, con un balzo del 7,4% rispetto all’anno precedente. Le stime degli analisti si fermavano a 439.600 unità, ben al di sotto dei risultati effettivi.
Il titolo ha reagito positivamente, salendo dell’1% a New York e portando il guadagno complessivo da inizio anno a circa +15%. Dopo mesi difficili, segnati da una gamma di prodotti considerata “vecchiotta” e dal ritiro degli incentivi federali agli EV, Tesla sembra aver ritrovato slancio.
Oggi, 3 ottobre le piazze asiatiche mostrano un andamento misto. Restano chiusi per festività i mercati di Cina, India e Corea del Sud, con riapertura prevista dopo l’8 ottobre.
Tokyo (Nikkei225) avanza dell’1,5%: spicca Hitachi (+9,3%), ai massimi da aprile, grazie alla nuova partnership con OpenAI nei settori energia, reti elettriche e soluzioni digitali Lumada. Lo yen si rafforza a 147,7 per dollaro (+1,2% nella settimana), interrompendo una serie di cinque settimane di debolezza.
Hong Kong arretra -0,7%, complice la chiusura prolungata di diversi mercati regionali. L’indice MSCI Asia Pacific sale comunque +0,3%, segnando la quarta settimana positiva nelle ultime cinque.
Il comparto delle commodity si muove in direzioni contrastanti. Il petrolio Brent, a 64,3 dollari/barile, si avvia a chiudere la sua peggior settimana da giugno, mentre il mercato attende le decisioni dell’OPEC+.
L’oro prosegue la sua corsa e sale a 3.845 dollari l’oncia (+2,7% nella settimana), sostenuto dagli acquisti di Banche centrali e ETF.
Sul fronte digitale, torna l’euforia: il Bitcoin supera nuovamente i 120.300 dollari, spinto dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale e i data center. Nel frattempo, World Liberty Financial, società di criptovalute vicina a Donald Trump, prepara il lancio di una carta di debito e di nuovi asset tokenizzati su materie prime.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.10.2025S’è chiuso un 3’ trimestre splendido per oro, borse asiatiche, Usa ed EU.
Democratici e Repubblicani in disaccordo per evitare lo "shut-down"
Petrolio e Dollaro i «looser» del trimestre.
Cryptos, argento e metalli industriali di nuovo ben comprati.
Settembre si è chiuso con una nota positiva per i mercati europei, spinti dal primo taglio dei tassi della Fed e capaci di scrollarsi di dosso – almeno in parte – le ombre geopolitiche e la guerra commerciale. L’Euro Stoxx 600 ha segnato il terzo mese consecutivo in rialzo (+2,7%), confermando il sentiment costruttivo.
Tra le piazze del Vecchio Continente, brilla ancora Madrid (+3,6%), già “maglia rosa” in agosto, seguita da Parigi (+2,5%) che ha ritrovato slancio dopo la crisi di governo. Più indietro Milano (+1,3%), mentre Francoforte (-0,6%) resta in territorio negativo. A trainare gli scambi, i settori più ciclici: materie prime (+9,2%), retail (+8,2%) e tecnologia (+6,8%). In calo invece il comparto food & beverage (-4,8%).
Il 30 settembre ha portato tensioni per il rischio di shutdown Usa, con Borse europee caute ma in recupero nel finale: Milano +0,4%, Parigi sopra la parità. Oltreoceano, Wall Street ha chiuso in verde: Dow Jones +0,18%, Nasdaq +0,30%, S&P500 +0,41%. Con questo, si è archiviato un terzo trimestre brillante: S&P +7,4%, Nasdaq quasi +11%, Dow +1,7% (quinto trimestre consecutivo in crescita).
Settembre è stato il migliore degli ultimi 15 anni per l’S&P500 (+3,5%), mentre il trimestre, +7,4%, miglior risultato dal 2020. Da inizio 2025, l’indice avanza +13,7%, con un record toccato il 23 settembre a 6.699 punti.
Storicamente, il quarto trimestre è il più favorevole per Wall Street: nell’80% dei casi dal 1928 a oggi si è chiuso in rialzo, con guadagni medi oltre il +4%. Ma i rischi non mancano: rallentamento della domanda di intelligenza artificiale, possibile debolezza macro, tensioni sul mercato obbligazionario.
Shutdown: storia nota, ma timing delicato: lo shutdown non è di solito un fattore di grande impatto, ma questa volta arriva in un contesto più fragile. Le agenzie di rating (Moody’s ha già declassato gli Usa a maggio) potrebbero rivedere il merito di credito. Senza accordo tra Democratici e Repubblicani, il blocco delle attività governative scatterebbe già oggi, 1° ottobre.
I dati macro più attesi, e a rischio di non-pubblicazione, restano i non-farm payrolls di venerdì. Intanto, i JOLTS (offerte di lavoro insoddisfatte) confermano domanda stabile di lavoro, ma la fiducia dei consumatori di settembre è scesa a 94,2 contro i 96 attesi.
Il vicepresidente Fed Jefferson avverte: mercato del lavoro in rallentamento sì, ma pressioni inflazionistiche ancora elevate. Non è comunque escluso un nuovo taglio da 25 punti base già a fine ottobre.
Oro superstar, petrolio in affanno:: l’oro continua la sua corsa, toccando i 3.871 dollari/oncia, per poi stabilizzarsi attorno a 3.800. Si tratta del settimo trimestre positivo negli ultimi otto (+16%), sostenuto da tensioni geopolitiche, acquisti delle banche centrali e debolezza del dollaro.
Sul fronte opposto, il petrolio resta debole: Brent sotto 68 dollari/barile. Tra lunedì e martedì ha perso -3% su rumors di nuovi aumento produttivo dell’Opec+, in dscussione in settimana.
Bond: seduta positiva per i titoli di Stato. Lo spread BTp-Bund resta stabile a 85 punti base, con rendimento decennale italiano al 3,56%. Lo spread OAT-Bund è a 82 bps.
Secondo Christine Lagarde, con i tassi al 2% l’ECB è ben posizionata per gestire eventuali shock. Anche il vicepresidente de Guindos ha ribadito che l’attuale livello è “adeguato”.
Nel Regno Unito, il PIL è salito dello 0,3% QoQ e dell’1,4% YoY, meglio dell’1,2% previsto.
In Italia, inflazione di settembre in calo: -0,2% MoM, +1,6% YoY.
Stamane, in Asia luci e ombre: con le borse cinesi e di Hong Kong chiusi fino all’8 ottobre, troviamo il Nikkei a -0,84%, lo yen si rafforza a 147,9 per dollaro (pur in calo del 2,7% QoQ).
A Taipei Taiex +1%, a Seul Kospi +0,7%.
L’India sorprende: Sensex +0,8% dopo un trimestre in calo del -7,4%. Le buone condizioni meteo migliorano le prospettive agricole e spingono l’ottimismo sui consumi interni.
L’indice Bloomberg Commodity (104,80 usd) ha chiuso il trimestre a +2,6%, trainato da oro (+16%), argento (+30%), caffè (+25%), rame (+4%), alluminio (+3,2%), acciaio (+10%). Zavorra invece da petrolio e gas (-2,5%).
Cripto in evidenza: Bitcoin scambia a 114.700 dollari, con un trimestre a +6,5%, che segue il +30% precedente. Il bilancio 2025 è +22%. Cresce l’appeal come “bene rifugio” parallelo all’oro.
Novità in arrivo: Vanguard valuterebbe di aprire ai suoi oltre 50 milioni di clienti (11.000 miliardi AUM) l’accesso a ETF su Bitcoin ed Ether di altre società.
Bond USA ed Europa: prevale la calma, col rendimento del Treasury decennale fermo a 4,14%, e volatilità contenuta. In Europa: Bund 2,71%, BTp e OAT 3,53%.
👉 In sintesi: settembre ha regalato una stagione di record a equity e oro, mentre petrolio e dollaro restano deboli. Ma il vero protagonista del Q4 sarà il braccio di ferro politico negli Usa: se lo shutdown si prolungherà, il rally di fine anno rischia di incepparsi.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.09.2025Sembra tornato il «risk/on mood» sulle borse Usa e asiatiche.
USA: sale il PIL e scendono richieste sussidi disoccupazione USA.
Se inflazione Usa lo permetterà, FED taglierà 2 volte entro fine anno.
Oro e argento ancora sù: rialzo solido, per pluralità e varietà di compratori.
Ultima seduta della settimana col sorriso per i listini europei, capaci di dribblare i nuovi dazi di Trump sui farmaci e chiudere in volata, complici i dati Usa sull’inflazione PCE in linea con le attese: per ora, la guerra tariffaria non ha riacceso la corsa dei prezzi.
Bilancio settimanale solo con guadagni frazionali, frenati dal taglio dei target del settore auto, sotto pressione tra frenata cinese, dazi e rallentamento dell’elettrico, e dalla prudenza di Jerome Powell su possibili ulteriori tagli dei tassi, mentre Wall Street continua a vivere giornate complicate sul fronte tecnologico. Nonostante ciò, le piazze europee si sono mosse in territorio positivo: Milano +0,8%, la migliore, seguita da Londra +0,7%, Madrid +0,6%, Francoforte +0,4% e Parigi +0,2%.
Resta alto il dibattito sul percorso dei tassi Fed: Wall Street, reduce da tre chiusure in rosso, resta prudente, con i tecnologici sotto pressione.
A trainare i listini del Vecchio Continente, invece, sono banche e assicurazioni. Sul fronte dazi, Trump ha confermato che dal 1° ottobre scatteranno nuove tariffe: 100% sui farmaci, 25% sugli autocarri e 30% sui mobili importati. Il messaggio è chiaro: chi non produce in America, pagherà il conto.
Intanto, a New York il dato sull’inflazione PCE ha regalato ossigeno: il Dow Jones +0,66%, il Nasdaq +0,38% e lo S&P 500 +0,56%. Ma gli analisti guardano oltre, concentrati sull’Intelligenza Artificiale dopo la partnership Nvidia–OpenAI, e sul dossier semiconduttori, con la Casa Bianca che valuta un piano per ridurre la dipendenza da chip esteri.
Sul macro americano, sorpresa dal Pil del secondo trimestre, rivisto al rialzo a +3,8% annuo dal precedente +3,3%, a testimonianza della solidità della congiuntura. Le richieste di sussidi di disoccupazione, invece, sono scese di 14.000 unità a 218.000, meglio delle attese (235.000). Dati che rendono più complessa la posizione della Fed, forse meno aggressiva nei tagli al costo del denaro.
Sul valutario, l’euro si rafforza verso quota 1,17 dollari, stabile sullo yen (sotto quota 175). Il dollaro/yen scende sotto 149. Energia in rialzo: Brent +1,5% sopra i 70 dollari, WTI +2% oltre 66 dollari, gas a 32,5 €/MWh sul TTF di Amsterdam. Lo spread BTP-Bund chiude a 86 pb, un punto in meno, con il rendimento del decennale in calo al 3,61% dal 3,64%.
La settimana inizia in Asia con tono positivo: salgono Cina, Corea del Sud e Australia, mentre il Nikkei arretra di -0,5% per lo stacco dividendi. In Cina, l’Hang Seng +1,3%, il CSI 300 +0,5% (da inizio trimestre +16%) e i profitti industriali in ripresa. Esordio scoppiettante per Sony Financial Group: +37% al debutto sul listino giapponese, prima quotazione diretta sul Nikkei da oltre vent’anni. Bene anche Seul (Kospi +1,2%) e Sydney (S&P ASX200 +0,6%).
Sul fronte europeo, fari puntati sulla Francia. Il rendimento dell’OAT decennale è balzato dal 3,20% di inizio anno al 3,60%, massimo da 15 anni, azzerando lo spread con l’Italia. Scope ha confermato il rating AA-, ma ha tagliato l’outlook a negativo per via di debito e instabilità politica.
Il nuovo premier Lecornu punta a ridurre il deficit al 4,7% del Pil nel 2026 e al 3% entro il 2029, senza reintrodurre la tassa sul patrimonio. Gli analisti restano scettici: il deficit potrebbe arrivare al 6% già a fine anno. Occhi puntati su Moody’s il 24 ottobre, che attualmente assegna alla Francia un rating Aa3 con outlook stabile.
Materie prime protagoniste: il Brent 69,8 $/barile ha chiuso la miglior settimana da tre mesi e mezzo (+5%), tornando sopra i 70 $. Tuttavia, l’OPEC+ potrebbe decidere domenica 5 ottobre di aumentare la produzione di almeno 137.000 barili/giorno, smorzando il rally. A traino, l’Indice Bloomberg Commodity ha chiuso la miglior settimana da due mesi e mezzo (+2%) a quota 105,1 $, con bilancio annuo a +6%, sostenuto dai metalli preziosi.
Protagonista assoluto l’oro, che vola a 3.805 $/oncia, oltrepassando i 3.800 $ e centrando la sesta settimana positiva di fila (+2%), record dal 1979. Da inizio anno l’avanzata è di +45%, alimentata dagli acquisti delle banche centrali e dalla corsa agli ETF garantiti da lingotti.
Riflessi positivi anche sulle cripto: il Bitcoin rimbalza a 111.900 $, terzo rialzo consecutivo dopo tre settimane di debolezza che avevano bruciato oltre 160 miliardi di $ di capitalizzazione.
Sul mercato obbligazionario Usa, il Treasury decennale segna rendimento al 4,16%, massimo da tre settimane, nonostante la terza settimana negativa di fila (-0,4%). Ma settembre, se chiuderà così, consegnerà il terzo trimestre positivo consecutivo (+0,3%). L’inflazione PCE, su base annua, resta stabile: +2,7% generale, +2,9% core.
In Italia, il BTP decennale riparte dal 3,56%, reduce da cinque settimane negative consecutive. Fitch ha offerto un assist, ma la vera partita si gioca sulla Legge di Bilancio 2026, che il governo si prepara a presentare, delineando un quadro economico-fiscale decisivo per il prossimo triennio.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
BANCHE CENTRALI: BUY ORO. La Fuga Verso i Metalli preziosiBuona domenica a tutti i trader, la settimana è stata dominata da un chiaro cambio di focus sui mercati globali, con i capitali che si sono spostati dalla rischiosità azionaria verso le commodities e l'oro come beni rifugio e di valore.
Fortissimo break rialzista. L'Argento è particolarmente "volato" (segnalando un catch-up speculativo) e l'Oro è confermato. L'acquisto massiccio da parte delle Banche Centrali non è solo un fatto di news, ma una tendenza strutturale che segnala una copertura dal rischio geopolitico e/o una perdita di fiducia nel valore a lungo termine delle valute fiat.
Platino e Palladio Continuano la loro corsa, suggerendo una forte domanda industriale. Il Platino è sempre più visto come sostituto del Palladio nei catalizzatori (elettrici/ibridi), indicando che il trend di fondo (verde e industriale) è ancora robusto.
Rame Rialzo più timido ma comunque positivo, a conferma del sentiment. L'aumento del Rame è un segnale di ripresa della domanda industriale globale (il "Dottor Rame"), ma la sua timidezza potrebbe indicare che la ripresa macroeconomica è ancora incerta o non uniforme.
L'azione coordinata di questi asset suggerisce che il denaro "smart" (istituzionale) sta cercando valore al di fuori dei mercati azionari e obbligazionari, probabilmente in previsione di un aumento dell'inflazione o di un prolungamento delle tensioni globali.
Il Natural Gas è pronto per una potenziale esplosione di volatilità. Dal punto di vista tecnico, $3.00 è un livello psicologico fondamentale. Se tiene, il mercato può guardare ai massimi del prossimo trimestre. Bisogna avere disciplina nel piano di trading su questa commodity!
Un Dollaro forte (che rompe la resistenza e attacca i massimi precedenti) metterebbe pressione ribassista su Oro e Rame (scambiati in Dollari). Al contrario, un fallimento nel tenere il supporto del Dollaro (e quindi un calo) alimenterebbe ulteriormente il rally delle commodities. Il Dollaro è l'osservato speciale per la prossima settimana.
Come le mie regole di sempre suggeriscono, in un quadro così netto ma con il Dollaro in bilico, è fondamentale avere Pazienza, Disciplina e un Piano per reagire sia al breakout Long del Dollaro che al suo crollo.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2025Fed: dopo taglio tassi di 25 pbs, Oro e Borse positive, vicino a massimi storici.
Rating sovrani: Fitch promuove l’Italia a BBB+, DBRS declassa la Francia a AA.
Asia: Nikkei +1,2% grazie alla BoJ, India frenata da nuove regole USA sui visti.
Bitcoin impantanato a 114.600 USD, mining sempre più concentrato.
Fed, taglio dei tassi e ombre politiche. Gli investitori hanno accolto con ottimismo il taglio dei tassi della Federal Reserve deciso mercoledì scorso. Tuttavia, sul board della banca centrale continuano a pesare le pressioni del presidente Donald Trump, che spinge per un orientamento più accomodante.
In Giappone, la Bank of Japan ha mantenuto invariato il tasso a breve termine allo 0,5%, come da attese. Da segnalare, però, che due membri del board hanno votato per un rialzo, alimentando le attese di future mosse restrittive.
Sul fronte geopolitico, Trump e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto una telefonata definita “molto proficua”, incentrata sul dossier TikTok e sulle relazioni commerciali tra le due potenze.
Italia promossa da Fitch, Francia declassata, A Piazza Affari la chiusura è stata sostanzialmente piatta (+0,01%), in attesa della decisione di Fitch sul rating sovrano. L’agenzia ha poi alzato il merito di credito dell’Italia a BBB+ da BBB, dopo l’outlook positivo dello scorso anno.
«L’aumento riflette una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell’Italia», ha commentato Fitch, che prevede una riduzione del deficit 2025-2027 grazie a entrate più solide e a un miglior controllo della spesa.
Meno brillante il giudizio sulla Francia: DBRS ha abbassato il rating a AA+ da AA, con l’outlook stabile.
Il timing è stato perfetto per il Tesor Italianoo, che ha colto il momentp per lanciare un nuovo BTP Valore rivolto al retail.
Caratteristiche principali del nuovo BTP. Scadenza: 7 anni, Cedole crescenti (“step-up” 3+2+2 anni), pagate trimestralmente, con premio fedeltà pari allo 0,8% sul capitale a scadenza. Periodo di collocamento: dal 20 al 24 ottobre. Tassi minimi garantiti comunicati il 17 ottobre. Taglio minimo: 1.000 euro. Tassazione agevolata al 12,5%, esenzione da tassa di successione.
Oggi la quota di debito pubblico in mano a famiglie e imprese italiane è sotto il 15%, mentre gli investitori esteri detengono il 33,6% (fonte Bankitalia).
Mercati europei contrastati, Wall Street ancora ai record. La settimana delle banche centrali si è chiusa con un bilancio misto per l’Europa: Milano -0,3%, Londra -0,9%, Madrid -0,4%, Francoforte -0,2%, Parigi in controtendenza, +0,5%
Tra i settori si distingue il tech, galvanizzato dall’annuncio di Nvidia, che investirà 5 miliardi di dollari in Intel. Wall Street continua a inanellare record: venerdì 19, Dow Jones +0,37%, S&P500 +0,49%, Nasdaq +0,72%.
Sul fronte regolatorio, la SEC guidata da Paul Atkins si prepara a proporre la fine delle trimestrali obbligatorie, come richiesto da Trump, a favore di un reporting semestrale. Con la maggioranza 3 a 1 dei repubblicani, la modifica potrebbe passare rapidamente.
Europa macro: la Spagna ha rivisto al rialzo la crescita 2024 al +3,5% (dal 3,2%), spinta dagli investimenti. Viceversa, il 2023 è stato rivisto al ribasso al +2,5% dal 2,7%.
Sul fronte istituzionale, l’Eurogruppo ha trovato un accordo politico sul quadro per l’euro digitale, definito da Christine Lagarde un passo “nella giusta direzione”. L’obiettivo è completare la cornice legislativa entro fine anno.
In Germania, il surplus con gli USA è sceso a Eur 34,6 miliardi da gennaio a luglio 2025, minimo dal 2021, in calo del 15,1% rispetto all’anno precedente. A livello globale, il surplus commerciale tedesco è diminuito di 32,7 miliardi (-21,2%), a 121,3.
Oggi, 22 settembre, in Asia stabilità da Pechino, rally di Tokyo. L’MSCI Asia Pacific guadagna +0,3%, grazie al Nikkei +1,2% sostenuto dai chiarimenti BoJ sul lento smaltimento degli ETF (75.000 miliardi di yen, ridotti a 620 miliardi l’anno). Lo yen si indebolisce a 148,3 per USD, con il decennale giapponese al 1,65%.
Hong Kong (Hang Seng) cede -0,8%, Shanghai/Shenzhen (CSI300) +0,3%, Seoul +0,6%. Brilla Samsung (+5%) grazie alla partnership con Nvidia sui chip di memoria di nuova generazione.
La PBoC ha lasciato invariati i tassi: 3,0% sulla scadenza breve e 3,5% sui 5 anni, quarto mese consecutivo di pausa.
In India, la borsa di Mumbai arretra dopo che la Casa Bianca ha annunciato una tassa di 100.000 dollari sulle richieste di visto H-1B, misura che potrebbe colpire in modo rilevante l’economia indiana.
L’indice Bloomberg Commodity (103,40 USD) ha perso quasi un punto la scorsa settimana, salvo recuperare +0,6% stamane. Al centro l’energia: Washington continua a consentire alla Cina di acquistare LNG russo, mentre mantiene dazi aggiuntivi del 25% sulle importazioni dall’India per l’acquisto di petrolio da Mosca.
L’oro si riporta a 3.698 USD/oncia, vicino ai massimi storici, dopo cinque settimane consecutive di rialzi (+1,2%) e dopo che Powell ha definito il taglio Fed come mossa di “gestione del rischio” legata al raffreddamento del mercato del lavoro.
Bitcoin scambia a 114.600 USD (-0,5%), con settimana in parità. Il mining diventa sempre più centralizzato, con difficoltà record e consumi energetici crescenti: i piccoli operatori faticano a restare competitivi di fronte all’ingresso di governi e grandi utilities.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.09.2025Wall Street torna a correre, nuova spinta sui titoli tecnologici.
Nvidia investe Us$ 5 miliardi in Intel: cresce la fame di chips per l’IA.
Borse Asiatiche ancora toniche: c’è fiducia sull’AI tech cinese.
Bank of England ferma sui tassi, l’inflazione è ancora troppo alta.
Fed taglia i tassi, mercati europei in festa. Le Borse europee hanno chiuso la giornata di ieri in rialzo, sostenute dalla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di 25 punti base, portandoli nel nuovo intervallo compreso tra 4,00% e 4,25%. Si tratta del primo intervento espansivo dal dicembre scorso, in linea con le attese.
Il presidente Jerome Powell ha lasciato intendere che altri due tagli potrebbero arrivare entro la fine del 2025, ma ha ribadito un approccio prudente, scandito “riunione per riunione”.
La mossa della Fed, pur moderata, ha ridato slancio agli acquisti sull’azionario europeo: Francoforte +1,35%, Parigi +0,87% e Londra +0,21%. La combinazione tra politica monetaria più morbida e la corsa dei titoli tecnologici ha offerto un potente driver rialzista.
Il comparto tecnologico è tornato protagonista. In particolare, il settore dei semiconduttori ha beneficiato del rally partito in Cina, dopo le indiscrezioni del Financial Times secondo cui Pechino avrebbe vietato alle aziende locali l’acquisto di chip Nvidia. Il focus è anche su Intel, dopo che la stessa Nvidia ha annunciato un investimento da 5 miliardi di dollari nel capitale del gruppo e una
BoE resta ferma, inflazione resta alta. Sul fronte della politica monetaria europea, la Bank of England ha mantenuto invariati i tassi al 4%, come da attese. La decisione riflette l’elevato livello dell’inflazione britannica, al 3,8%, ben al di sopra sia della media europea sia dell’obiettivo ufficiale del 2%. Il quadro resta quindi complesso: la BoE non può permettersi mosse espansive, ma la crescita continua a dare segnali di rallentamento.
Stati Uniti: segnali misti dall’economia: il superindice LEI del Conference Board ha registrato ad agosto un calo dello 0,5% a 98,4 punti, peggio delle attese (-0,2%) e dopo il lieve +0,1% di giugno (rivisto da -0,1%). Nel semestre terminato ad agosto, la contrazione è stata del 2,8%, contro il -0,9% dei sei mesi precedenti, confermando una tendenza negativa.
Più incoraggianti i dati sul lavoro: le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi da quasi quattro anni, con effetto immediato sui Treasuries, che hanno limato i guadagni recenti.
Questa mattina in Asia Pacifico il tono è stato contrastato, dopo il poker di record di Wall Street (Dow Jones, S&P500, Nasdaq e Russell 2000). L’indice MSCI Asia Pacific è rimasto stabile, avviandosi comunque a chiudere la terza settimana consecutiva in rialzo.
• Greater China: Hang Seng +0,1%, CSI300 +0,3%, sullo sfondo della telefonata tra Xi Jinping e Donald Trump.
• Giappone: Nikkei 225 -0,6% in chiusura, pur avendo toccato un nuovo massimo storico in avvio. La Bank of Japan ha lasciato i tassi fermi allo 0,5% e annunciato la vendita degli ETF acquistati negli anni degli stimoli.
• Corea: Kospi -0,7% dopo nuovi massimi intraday; il governo continua i negoziati con gli Stati Uniti su dazi per il settore auto.
Dal fronte tecnologico arriva la notizia che la cinese DeepSeek avrebbe addestrato il modello di AI R1 con una spesa di appena 294.000 dollari, utilizzando 512 chip Nvidia H800. Un dato sorprendente, se confrontato con i costi dei concorrenti occidentali: basti pensare che Sam Altman (OpenAI) aveva parlato nel 2023 di investimenti “ben oltre i 100 milioni dollari” per l’addestramento dei modelli fondamentali.
La cifra, riportata da Nature e firmata anche dal fondatore Liang Wenfeng, rischia di riaccendere il dibattito sul ruolo di Pechino nello sviluppo di AI a basso costo, percepito come una minaccia al dominio tecnologico di aziende come Nvidia.
Materie prime: l’indice Bloomberg Commodity è rimasto piatto a 103,80 dollari. Il gas naturale USA è sceso sotto i 3 dollari/mmBtu e il rame è calato sotto i 10.000 dollari. Morgan Stanley ritiene che la correzione sia temporanea, grazie alla resilienza della domanda americana e ad alcune interruzioni di offerta. Secondo Wood Mackenzie, infatti, quest’anno saranno colpite 880.000 tonnellate di produzione globale, pari al 3,7%.
L’oro si muove a 3.661 dollari/oncia, in leggero rialzo settimanale (+0,3%), mentre il Dollaro, nonostante tre sedute positive, si appresta a chiudere la sesta settimana negativa consecutiva (-0,4%).
IBitcoin arretra leggermente sotto quota 117.000 dollari, ma resta in progresso del +3% su base settimanale. Cresce il numero di società che scelgono di detenere criptovalute come riserva di tesoreria.
Nel comparto obbligazionario, il rally azionario Asia-Pacifico ha rafforzato anche le emissioni locali in Dollari. I premi di rendimento sui bond asiatici investment grade e high yield sono scesi ai minimi storici, poco sotto i 100 punti base, secondo dati Bloomberg.
Attesa per il rating sovrano Italiano: Fitch, stasera a mercati chiusi, pubblicherà la sua revisione sul rating italiano. Il giudizio attuale è BBB con outlook “positivo”. Dopo i miglioramenti su Spagna e Portogallo, cresce l’aspettativa che anche l’Italia possa beneficiare di un upgrade. Alcuni analisti ipotizzano che Fitch possa fare da apripista, seguita poi da Moody’s e DBRS Morningstar, che hanno già un outlook favorevole sul rischio-Paese.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Oro leader dei mercati globaliC’è un asset che non mente mai: quando sale indica che ci sono problematiche a livello geopolitico, finanziario, macroeconomico, o tutte e tre insieme. Si tratta dell’oro, che da inizio 2025 è il miglior asset finanziario sulle piazze globali, con una crescita del +37%.
A distanza troviamo Bitcoin, in rialzo del +14%, seguito dal Nasdaq con +11,89% e dall’S&P 500 con +9,69%.
Anche il mercato obbligazionario, negli ultimi giorni, ha iniziato a recuperare, mentre il petrolio crude è in calo del –15%. Tra le altre commodity si distinguono argento e platino, entrambi in crescita grazie al loro ampio utilizzo nei settori industriale e tecnologico.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.09.2025Inflazione PCE Usa di luglio in linea con le attese, a +2,6% YoY.
FED verso taglio dei tassi a Settembre: lo dice il Governatore Waller.
Consumi privati Usa ancora brillanti, +0,5% mensile, a luglio.
Oro verso i massimi, grazie a Dollaro debole e scenari di “monetary easing”.
L’ultima seduta di agosto ha visto le Borse europee chiudere in calo, appesantite da tensioni politiche negli Stati Uniti e da dati macro internazionali. Riflettori puntati sull’inflazione americana: il PCE index (personal consumption expenditure), uno dei principali indicatori monitorati dalla Fed, è rimasto stabile a luglio al 2,6% annuo, in linea con le attese e identico al dato di giugno.
Su base mensile, la crescita è stata ]0,5%, anche qui senza sorprese.
Il dato “core”, depurato dalle componenti più volatili, è salito al +2,9% dal +2,8% di giugno, mentre il dato mensile è stato pari a +0,3%. Nessuno scossone dunque, mentre i consumi americani mostrano ancora vigore: +0,5% a luglio contro +0,4% di giugno. Un contesto che lascia spazio a un taglio dei tassi, seppur con margini limitati.
In Europa, i riflettori restano accesi sulla politica e sull’economia domestica. In Italia, il Pil del secondo trimestre ha registrato una lieve contrazione, -0,1%, mentre l’inflazione ad agosto è scesa all’1,6% annuo: tuttavia il “carrello della spesa” (principalmente il “food”) ha mostrato un deciso rincaro del +3,5%.
In Francia, la crisi politica minaccia stabilità e mercati: il premier François Bayrou ha annunciato un voto di fiducia sull’ambizioso bilancio 2026 (che punta a riportare il deficit sotto il 5% del Pil). I sondaggi lo danno sconfitto, con il rischio di far precipitare il Paese nella peggiore crisi politica della storia recente.
Federal Reserve: da Miami, il governatore Christopher Waller, favorevole a un taglio dei tassi già a luglio, ha dichiarato di attendersi un allentamento (alias taglio dei tassi) a settembre. Nome di peso, è nella rosa dei candidati di Trump per sostituire Powell alla guida della Fed. Proprio Trump, intanto, ha chiesto alla Corte federale il via libera per licenziare la governatrice Lisa Cook, contro cui è in corso una disputa legale.
Venerdì 29 agosto, l’ultima seduta del mese, Wall Street ha chiuso in ribasso: Dow Jones -0,20%, S&P500 -0,6% e Nasdaq -1,1%, nonostante i record della vigilia, con l’S&P500 per la prima volta oltre quota 6.500.
Tensioni commerciali: USA, Brasile e India sotto i riflettori: dal 1° settembre non è più valida l’esenzione sulle piccole spedizioni in arrivo negli Stati Uniti.
Il Brasile ha aperto un tavolo con Washington per escludere il caffè dai dazi al 50%, pur minacciando ritorsioni. Il vicepresidente Geraldo Alckmin ha parlato di “strumento di pressione per aprire un dialogo con Washington”. In India, invece, la tariffa punitiva al 50% sui prodotti indiani imposta da Trump pesa come un macigno.
L’indice Sensex di Mumbai ha chiuso agosto con un crollo del -4,7% (“in Euro”), sesto mese negativo su otto nel 2025, con un calo complessivo del -12% YtoDate.
Oggi, 1’ settembre, nella prima seduta del mese, le Borse asiatiche hanno mostrato un andamento contrastato.
Area Cinese: spicca l’Hang Seng di Hong Kong, +1,8%. In Cina il PMI manifatturiero privato sale a 50,5 punti (massimo da 5 mesi) ad agosto, contro 49,5 di luglio, sopra le attese (49,7).
Giappone: Nikkei -1,5%, appesantito da Advantest (-9%) e SoftBank (-7%).
Corea del Sud: Kospi -1,3%, con Samsung -2,5% e SK Hynix -4,5%, in Australia: S&P/ASX200 -0,7% e in India: Nifty50 +0,4%.
Materie prime: oro superstar, petrolio sempre debole. Il petrolio Brent (greggio di riferimento europeo) ha perso -6% ad agosto (secondo peggior risultato del 2025, dopo il -15% di aprile), mentre stamane segna -0,4%. Nonostante le tensioni geopolitiche, l’offerta abbondante pesa: la produzione USA ha raggiunto un record di 13,58 milioni di barili/giorno a giugno.
L’indice Bloomberg commodity nel mese passato ha guadagnato +1,6%, trainato da oro e argento (+4%), carne bovina (+6%), soia (+5%) e soprattutto caffè (+30%).
Il gas naturale USA ha invece perso -2,7%, pur rimbalzando del 10% nelle ultime sedute del mese. Protagonista assoluto l’oro: stamane quota 3.480 $/oncia, dopo il rialzo, +4,8%, di agosto e con un guadagno annuo superiore al 30%. Dopo sette mesi positivi su otto nel 2025 torna a un passo dai massimi storici.
Il Dollaro Usa chiude agosto con un nuovo scivolone: -2,4%, settimo mese negativo su otto nel 2025. Sul fronte crypto, il Bitcoin scambia a 107.400 $ (-1,7%), ai minimi da due mesi. Dopo aver toccato quota 125.000 a luglio, ha perso oltre il 6% in agosto, a differenza di Ethereum e Solana che hanno attratto flussi crescenti.
Obbligazioni: il rendimento del Treasury decennale USA è sceso a 4,22%, dai 4,37% di inizio agosto, al minimo da quattro mesi. In Europa, i BTP decennali italiano pagano oggi 3,58%, con lo spread Italia-Germania a 86 bps e Italia-Francia a soli 7.
In luce il Portogallo: S&P ha alzato il rating sovrano da A a A+, seconda revisione da febbraio, e prevede che il debito pubblico scenderà all’84% del Pil nel 2028.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Silver (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodoSilver (US$/OZ), Strategia rialzista di lungo periodo
Data analisi: 25/ 05 /2021
Prezzo: 27.95 $
Target Price Gold di lungo periodo:
1° Target Price: 30.974 $
2° Target Price: 39.312 $
3° Target Price: 49.955 $
4° Target Price: 80.667 $
5° Target Price: 130.37 $
6° Target Price: 180.06 $
7° Target Price: 210.78 $
GOLD - I metalli preziosi si mettono in mostraBuon sabato a tutti i trader, videoanalisi sulle commodity, questa settimana è stata eccezionale per i metalli preziosi, confermando una tendenza che sembra prendere sempre più forza.
Oro: Un Ritorno da Record
Il "re dei metalli" ha avuto una settimana di grande slancio, raggiungendo nuovi massimi storici. Questa performance non è un evento isolato, ma il risultato di diversi fattori che stanno spingendo gli investitori a tornare sul bene rifugio per eccellenza:
Rischio Geopolitico e Incertezza Economica: L'oro ha beneficiato del persistere di tensioni geopolitiche e di un'incertezza diffusa sul futuro dell'economia globale. In questi contesti, l'oro torna a ricoprire il suo ruolo di "porto sicuro", attirando capitali in cerca di stabilità.
Politiche delle Banche Centrali: Le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte di banche centrali come la BCE, e la speculazione su un possibile taglio anche da parte della Federal Reserve, hanno reso l'oro più attraente. Un'eventuale diminuzione dei tassi riduce il costo opportunità di detenere oro, che non genera rendimento.
Argento: La Rottura Decisiva
L'argento ha confermato la sua forza, rompendo una resistenza chiave e mettendo a segno un movimento molto bullish. È noto per essere più volatile dell'oro e il suo rally indica un rinnovato ottimismo non solo come bene rifugio, ma anche per la sua domanda industriale.
Doppio Ruolo: L'argento è un metallo con un doppio ruolo: bene rifugio e metallo industriale. Il suo rally di questa settimana suggerisce che gli investitori vedono un potenziale rialzo sia dal lato della domanda da investimento, sia da quello della domanda industriale, spinta da settori come il fotovoltaico e la tecnologia in generale.
Correlazione con l'Oro: L'argento ha spesso una forte correlazione con l'oro, ma tende a sovraperformare nelle fasi di mercato rialzista. La sua recente performance suggerisce che il mercato sta entrando in una fase in cui gli investitori sono disposti a prendere più rischi per ottenere rendimenti maggiori.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.08.2025Powell (FED) apre al taglio dei tassi, ma con moderazione.
Borse globali toniche ad Agosto dopo un avvio stentato. MSCI World record.
L’incontro tra Trump e Putin in Alaska è ancora fonte di speranza di pace.
Commodities: metalli industriali in fermento, oro negletto, petrolio giù..
Jackson Hole, mercati e geopolitica: Powell apre uno spiraglio sui tassi. Il simposio dei “banchieri centrali”di Jackson Hole, in Wyoming (Usa), ha riportato sotto i riflettori la Federal Reserve. Il suo Chairman Jerome Powell ha riconosciuto il rallentamento del PIL, la debolezza del mercato del lavoro e i rischi ancora presenti sull’inflazione.
Tuttavia, dopo mesi di pressioni dalla Casa Bianca, il numero uno della Fed ha lasciato intendere che nei prossimi mesi non è escluso un cauto taglio dei tassi, seppur in un quadro di prudenza. Le parole di Powell hanno fatto da innesco: Borse in rialzo sia in Europa che a Wall Street. Milano e Madrid +0,7%, Parigi +0,5%, Francoforte +0,3% e Londra +0,2%. Negli Stati Uniti, rialzi più marcati con Dow Jones +1,9% e Nasdaq +2%.
Inflazione e consumi sotto la lente della FED: i dati PCE (Personal consumer expenditures) hanno mostrato un aumento dei prezzi del 2,6% su base annua a luglio, e del 2,9% al netto di energia e alimentari, numeri che confermano la persistenza di pressioni inflattive, rendendo ancora più delicato il lavoro della Fed.
Powell ha spiegato che la crescita nella prima metà del 2025 è scesa a +1,2%, circa la metà rispetto al +2,5% del 2024. Il rallentamento riflette soprattutto una frenata dei consumi, mentre il mercato del lavoro mostra segnali di deterioramento rapido. “I rischi sono al rialzo per l’inflazione e al ribasso per l’occupazione”, ha commentato.
Powell ha ricordato come i dazi introdotti negli ultimi mesi abbiano già iniziato a incidere sui prezzi al consumo. Un tema caldo, soprattutto alla luce dell’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi. Intanto il Canada ha annunciato la rimozione delle proprie contromisure tariffarie, eliminando i dazi su numerosi prodotti inclusi nel North-American Trade Deal.
I mercati guardano anche agli sviluppi geopolitici. Oggi, 25 agosto, i future di Wall Street e le Borse europee avanzano frazionalmente, in attesa dell’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.
Un moderato ottimismo sul conflitto in atto in Ucraina è alimentato dal recente vertice in Alaska tra Trump e Putin. Trump ha ribadito che l’obiettivo è un accordo di pace complessivo per l’Ucraina, non un semplice cessate il fuoco, Mosca ha aperto a discutere un possibile modello Nato per Kiev.
Ottimismo diffuso nelle piazze asiatiche. A Shanghai, l’indice Composite è salito dell’1,2% a quota 3.740 punti, massimo da maggio 2015, e circa +20% dai minimi di aprile. Il CSI300 di Shanghai e Shenzhen ha segnato +1,5%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,6%, con l’Hang Seng Tech a +2%.
In Giappone, il Nikkei225 ha inanellato l’ottava seduta positiva su dieci, in rialzo dello 0,6%, con lo yen stabile a 147,2 contro Us$: segna +9% in yen nel 2025, anche se la performance in euro si riduce a +2,7% per effetto della svalutazione dello yen sull’euro. In India, il Sensex di Mumbai ha guadagnato l’1,2%, complice la mancata introduzione di sanzioni ai compratori di petrolio russo. In calo invece Seoul: -1,2%.
Il clima di fiducia si riflette anche sugli indici mondiali. L’MSCI World ha toccato un nuovo massimo storico, segnando +12,6% da inizio 2025, con record aggiornati in cinque degli otto mesi dell’anno.
Brillano anche gli indici azionari emergenti, col relativo l’indice MSCI dedicato che guadagna +18,3% year to date, e toccano il record dal novembre 2021. Bene anche l’EuroStoxx600, +14,6% da inizio anno
Sul fronte delle commodities, il petrolio resta debole, sui minimi da oltre 2 due mesi, complice la prospettiva che il greggio russo continui a fluire senza restrizioni. Trump ha dichiarato che sospenderà i dazi a Cina e India sugli acquisti di petrolio russo se i negoziati di pace avranno successo.
L’indice Bloomberg Commodity, 100,30 dollari, è sui minimi da quattro mesi. Nell’ultima settimana hanno sofferto energia, metalli preziosi e minerali, mentre sono saliti i “coloniali” (caffè, cacao).
Anche l’oro resta volatile: dopo un calo dell’1,8% la scorsa settimana, oggi risale dello 0,7% circa (ore 11.00 CET).
Sul mercato obbligazionario, i dati macro americani più forti delle attese hanno ridimensionato le speranze di un taglio dei tassi da 50 bps a settembre.
Il Treasury decennale ha perso lo 0,3% e rende il 4,31%. In Europa, il Bund decennale è a 2,79% (-0,3% settimanale), mentre il BTP decennale si attesta a 3,59% (-0,6% settimanale). Lo spread resta sui minimi pluriennali a 80 punti base, ben sotto i 115 di inizio anno.
Occhi aperti su un paio di dti macro europei, quali l’indice Pmi flash di agosto, l’inflazione finale di luglio (attesa conferma al 2% tendenziale) e i dati dettagliati del PIL tedesco del secondo trimestre, in calo di -0,1% congiunturale e invariato anno su anno nella 1’ stima.
Informazioni importanti
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XAUUSD L'oro è su resistenza chiave. Cosa ci dice la tecnica?Buon sabato 9 Agosto 2025 e bentornati sul canale con una ggiornamento tecnico sull'oro, che si trova in prossimità di una resistenza a mio modesto parere degna di nota.
Analizziamo insieme la price action e vediamo cosa possiamo aspettarci nelle settimane/mesi a venire
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EURUSD - segnali accomodanti dalla Fed sorreggono l’euro.L’euro (EUR) ha registrato un apprezzamento nella giornata di mercoledì, proseguendo la modesta tendenza rialzista già osservata martedì nei confronti del dollaro statunitense (USD). In questo contesto, la coppia valutaria EUR/USD è riuscita a superare in modo convincente la soglia tecnica di 1,1600, raggiungendo nuovi massimi su base plurigiornaliera oltre il livello di 1,1650.
Il marcato indebolimento del biglietto verde è stato innescato da un rinnovato orientamento degli investitori verso un’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell’anno. Tale dinamica è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, il quale ha ritenuto ancora “appropriate” due riduzioni dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.
Il dollaro statunitense ha registrato un rafforzamento significativo a seguito della recente intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciata nei giorni scorsi. L’accordo, frutto di negoziati multilaterali prolungati, ridefinisce in modo sostanziale i termini dell’interscambio transatlantico, incidendo sia sulle politiche tariffarie che sugli impegni strategici in ambito energetico, industriale e finanziario.
Secondo le disposizioni concordate, la maggior parte delle esportazioni europee verso il mercato statunitense sarà ora soggetta a una tariffa media del 15%, in rialzo rispetto al 10% applicato ad aprile, ma sensibilmente inferiore al livello del 30% inizialmente prospettato durante le fasi preliminari del confronto bilaterale. Tuttavia, l’accordo prevede l’esenzione da dazi per settori ad alto valore aggiunto, quali l’aerospaziale, la microelettronica (in particolare i semiconduttori), l’industria chimica avanzata e alcune categorie selezionate del comparto agroalimentare.
Permangono invece a livelli elevati, pari al 50%, le tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio europeo, settori considerati strategici per la sicurezza economica nazionale degli Stati Uniti e già soggetti a misure protezionistiche rafforzate sin dai precedenti cicli negoziali.
In contropartita, l’Unione Europea ha formalizzato una serie di impegni sostanziali a favore dell’economia statunitense, tra cui l’acquisto di forniture energetiche — principalmente gas naturale liquefatto (GNL) — per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge un incremento degli appalti nel settore della difesa a beneficio delle imprese americane, nonché l’impegno a destinare oltre 600 miliardi di dollari in investimenti diretti e partecipazioni strategiche sul mercato statunitense, con l’obiettivo di rafforzare i legami industriali e tecnologici transatlantici.
Nel breve termine si profila un’intensificazione dell’attività sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti. Il 7 agosto, il Presidente Trump è atteso emettere un ordine esecutivo volto all’introduzione di un nuovo regime tariffario “reciproco” che interesserà le esportazioni provenienti da 69 partner commerciali. Il provvedimento prevede un incremento selettivo delle aliquote doganali, con un range compreso tra il 10% e il 41%, che entrerà in vigore a partire da sette giorni successivi alla firma. L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare le condizioni di accesso ai mercati, colmando il divario tra le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e quelle applicate dai rispettivi partner.
Contestualmente, l’amministrazione statunitense ha emesso un avvertimento diretto alla Federazione Russa: qualora Mosca non dimostri progressi concreti verso la cessazione delle ostilità in Ucraina, Washington si riserva il diritto di implementare ulteriori misure economiche restrittive. Queste potrebbero includere un rafforzamento del quadro sanzionatorio esistente, nonché l’introduzione di dazi aggiuntivi su settori economici strategici per l’economia russa.
Sul versante Cina-Usa, una scadenza critica è fissata per il 12 agosto, data entro la quale la Casa Bianca dovrà decidere se prorogare l’attuale tregua commerciale con la Repubblica Popolare Cinese, la cui validità è prossima alla scadenza. In assenza di un’estensione formale dell’accordo, le tariffe attualmente sospese potrebbero automaticamente tornare a livelli elevati, potenzialmente superiori al 100%. Tale scenario comporterebbe il rischio concreto di una riaccensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali, con ripercussioni significative sul commercio internazionale, sulla fiducia dei mercati e sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale.
Nelle rispettive ultime riunioni di politica monetaria, sia la Federal Reserve (Fed) che la Banca Centrale Europea (BCE) hanno optato per un mantenimento invariato dei tassi di interesse di riferimento, segnalando un approccio prudente nel contesto di un ciclo economico ancora soggetto a elevata incertezza.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un tono moderatamente attendista, sottolineando la necessità di ulteriori evidenze sull’evoluzione dell’inflazione prima di procedere a un eventuale allentamento della politica monetaria. Nonostante il consenso generale all’interno del FOMC, i governatori Christopher Waller e Michelle Bowman hanno espresso opinioni più restrittive, indicando un orientamento meno favorevole a una riduzione anticipata dei tassi. Questa divergenza interna riflette la complessità del quadro macroeconomico e la difficoltà di calibrare una risposta coerente di fronte a segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dall’inflazione core.
In ambito europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha descritto la crescita economica dell’Eurozona come “solida, seppur leggermente migliorata”, lasciando intendere una stabilizzazione della ripresa. Tuttavia, le aspettative di mercato in merito a una possibile normalizzazione dei tassi si sono spostate in avanti nel tempo. In particolare, gli operatori hanno posticipato le previsioni di ulteriori tagli dei tassi d’interesse alla primavera del 2026, riflettendo un contesto inflazionistico ancora persistentemente elevato in alcune economie chiave dell’area euro e una politica monetaria che rimane vincolata dalla necessità di ancorare le aspettative inflazionistiche.
Dal lato dei mercati valutari, i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) aggiornati al 29 luglio evidenziano un netto ridimensionamento del posizionamento rialzista sull’euro. Le posizioni nette lunghe sull’EUR sono scese a circa 123.300 contratti, registrando il livello più contenuto delle ultime tre settimane. Parallelamente, le posizioni nette corte detenute da investitori istituzionali si sono ridotte a circa 175.800 contratti, segnalando un parziale disimpegno anche tra gli operatori con outlook ribassista. Inoltre, l’interesse aperto complessivo sul mercato dei futures in EUR ha mostrato una contrazione per la prima volta in sei settimane, attestandosi intorno a 828.600 contratti. Questa dinamica suggerisce una crescente incertezza tra gli operatori sul medio termine, in un contesto di forward guidance poco chiara da parte delle principali banche centrali e volatilità contenuta nei mercati valutari.
Profilo tecnico
Analisi tecnica EUR/USD – struttura di supporti, resistenze e indicatori di trend
Il cambio EUR/USD mostra attualmente una configurazione tecnica caratterizzata da una fase di consolidamento, con livelli chiave ben delineati sia sul fronte delle resistenze che dei supporti.
Resistenze principali
Il primo ostacolo al proseguimento del trend rialzista si colloca in area 1,1788, corrispondente al massimo settimanale registrato il 24 luglio. Una rottura confermata di questo livello aprirebbe la strada verso la resistenza intermedia a 1,1830, massimo relativo segnato il 1° luglio 2025, attualmente il top annuale. Oltre tale soglia, l’attenzione si sposta verso il massimo di lungo termine a 1,1909, risalente al 3 settembre 2021, che rappresenta un’importante area di congestione tecnica. Al di sopra di quest’ultimo livello, l’area psicologicamente e tecnicamente significativa di 1,2000 costituirebbe il successivo obiettivo, con implicazioni di medio-lungo periodo.
Supporti tecnici
Sul lato opposto, i livelli di supporto iniziano dal minimo mensile di 1,1391 (registrato il 1° agosto), in prossimità del quale transita anche la media mobile semplice a 100 giorni (SMA 100), attualmente in area 1,1383, fornendo così un supporto dinamico rilevante. Un cedimento sotto questo doppio livello tecnico potrebbe aprire la strada a un’estensione correttiva verso il minimo settimanale di 1,1210, segnato il 29 maggio, che costituisce un’area di supporto strutturale di medio termine.
Indicatori tecnici di momentum e trend
L’Indice di Forza Relativa (RSI), attualmente in area 55, indica una moderata pressione rialzista senza ancora segnalare condizioni di ipercomprato (soglia 70). Questo posizionamento suggerisce spazio residuo per ulteriori movimenti al rialzo, purché accompagnati da un aumento dei volumi e dalla rottura delle resistenze chiave.
L’Average Directional Index (ADX) si attesta intorno a 20, un valore che riflette un’assenza di direzionalità marcata nel trend attuale. Questo conferma l’attuale fase laterale del mercato e sottolinea la necessità di una chiara violazione dei livelli tecnici sopra menzionati per determinare una ripresa direzionale convincente.
Conclusioni operative
La struttura tecnica dell’EUR/USD suggerisce un potenziale rialzista latente, ma subordinato al superamento deciso della zona di resistenza compresa tra 1,1788 e 1,1830. Al ribasso, l’area 1,1390–1,1380 rappresenta un livello critico da monitorare per evitare un deterioramento del quadro tecnico nel breve termine. L’assenza di segnali forti dai principali indicatori di trend (es. ADX) implica che gli operatori dovrebbero mantenere un approccio cauto e attendista, in attesa di una conferma direzionale.
Weekly chart
L’analisi del grafico weekly del cambio EUR/USD evidenzia un impianto strutturale marcatamente rialzista, sebbene attualmente il mercato stia attraversando una fase di consolidamento all’interno di un range compreso tra supporti dinamici e resistenze statiche.
Le ultime candele settimanali mostrano una notevole precisione tecnica, chiudendo sistematicamente in prossimità o con appoggio diretto sulla Tenkan Sen, che sta operando con efficacia come supporto dinamico di breve termine. Questo comportamento testimonia una tenuta del momentum rialzista, anche in assenza di breakout direzionali nelle ultime settimane, e suggerisce che il mercato stia accumulando forza in attesa di un nuovo impulso direzionale.
La Kijun Sen, attualmente posizionata sensibilmente al di sotto delle quotazioni correnti, riflette la solidità della gamba rialzista in corso e funge da supporto strategico di medio periodo. La distanza tra Tenkan e Kijun segnala l’assenza di segnali di debolezza imminente nel trend primario.
Parallelamente, la Chikou Span si colloca in posizione favorevole, ben al di sopra del prezzo corrente e priva di ostacoli tecnici retrostanti nei periodi di riferimento. Questa configurazione rafforza la lettura rialzista dell’indicatore Ichimoku, indicando spazio di manovra per un’estensione del trend in assenza di barriere strutturali nei prezzi passati.
Sul fronte delle medie mobili esponenziali, sia la EMA a 50 che la EMA a 100 periodi si mantengono inclinate positivamente e sufficientemente distanti dall’azione dei prezzi, confermando la persistenza della fase rialzista su base ciclica. La EMA a 200 periodi, sebbene in posizione più neutrale e piatta, non presenta segnali di inversione e contribuisce a delineare un quadro strutturalmente sano e coerente con una tendenza ascendente di lungo termine.
Livelli di Fibonacci: aree chiave di ritracciamento e target
Tracciando i livelli di Fibonacci dal minimo significativo di gennaio 2025 (area 1,0117) fino al massimo del 2025 a 1,1830, emergono importanti livelli tecnici di ritracciamento e proiezione:
• 38,2% di ritracciamento → 1,1200: primo supporto tecnico rilevante, che si avvicina al minimo del 29 maggio (1,1065); un’eventuale rottura rafforzerebbe lo scenario correttivo.
• 50,0% di ritracciamento → 1,100: supporto psicologico e strutturale di medio periodo.
• 61,8% di ritracciamento → 1,080: supporto strategico, la cui violazione implicherebbe un potenziale cambio di trend settimanale.
Sul fronte rialzista, proiettando le estensioni di Fibonacci dal medesimo movimento, i target potenziali in caso di breakout al di sopra di 1,1830 includono:
• Estensione 127,2% → 1,229: in linea con la soglia psicologica di 1,2000.
• Estensione 161,8% → 1,2867: obiettivo tecnico di lungo periodo, che corrisponderebbe a un recupero esteso del ciclo rialzista.
Indicatori di momentum
• L’RSI settimanale si attesta in area 55–58, confermando la presenza di momentum rialzista moderato, ma ancora lontano da zone di ipercomprato.
• L’ADX, stabile sotto i 20, segnala l’assenza di una direzionalità forte nel breve termine, suggerendo che un’espansione di volatilità sarà necessaria per convalidare la prossima mossa direzionale.
Conclusioni operative
La configurazione tecnica settimanale di EUR/USD rimane positiva finché il prezzo si mantiene sopra la Tenkan Sen (attualmente in area 1,1440 circa). Una chiusura settimanale al di sotto di tale livello potrebbe attivare una fase correttiva con target intermedi lungo i livelli di Fibonacci descritti. Al contrario, il superamento deciso della zona di resistenza a 1,1830 aprirebbe lo scenario per una nuova gamba rialzista con obiettivi in area 1,2000–1,2260, coerenti con le estensioni di Fibonacci.