WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.09.2025 La Federal Reserve verso un taglio di -0,25%, qualche chance per -0.50%.
Le Borse arrivano al D-day ai massimi, quasi euforici sul Tech cinese.
Quasi ignorate crisi politica e finanziaria francese.
Si impenna il prezzo del caffè, nuovi massimi per argento e oro.
Mercati in attesa della Fed: il giorno della verità sui tassi. Gli investitori hanno gli occhi puntati sulla Federal Reserve, che oggi – 17 settembre – comunicherà la sua decisione di politica monetaria. La scommessa del mercato è ormai chiara: dopo gli ultimi dati su inflazione e mercato del lavoro, si dà per scontato un taglio del costo del denaro di 25 punti base, mentre le elaborazioni del CME Fedwatch attribuiscono appena il 4% di probabilità a un taglio più aggressivo di 50 punti base.
L’appuntamento non è solo americano. Oggi si muovono anche la Banca del Canada (ore 16:00) e il Banco do Brasil (ore 23:30). Tra domani e venerdì, riflettori su Bank of England, Banca centrale del Sudafrica e Bank of Japan.
Valute: dollaro debole, euro ai massimi dal 2021. Il clima d’attesa per la Fed indebolisce il dollaro, che cede terreno contro le principali divise. L’euro tocca 1,1839, sui massimi da settembre 2021, mentre la sterlina avanza a 1,3665 e il franco svizzero a 1,2687.
Scacchiere politico: Trump spinge i suoi uomini nella Fed. A poche ore dalla riunione, un colpo di scena: Stephen Miran, consigliere economico di Donald Trump, ha giurato come nuovo governatore della Fed. La conferma è arrivata dal Senato con 48 voti a favore e 47 contrari. Presenti anche la governatrice Lisa Cook, sopravvissuta al tentativo, per ora respinto, di rimozione da parte dell’ex presidente.
Wall Street in apnea sui massimi: dopo i rialzi del 15 settembre, Dow Jones, S&P500 e Nasdaq Composite si muovono intorno alla parità, ma restano sui record storici. A sostenere l’ottimismo è arrivata la distensione con la Cina: Trump ha annunciato progressi nei negoziati commerciali e un “accordo quadro” su TikTok, tema che discuterà venerdì direttamente con Xi Jinping.
Europa: il Regno Unito soffre l’alta disoccupazione. Sul fronte macro europeo, i dati del Regno Unito mostrano un tasso di disoccupazione al 4,7% nei tre mesi fino a luglio, massimo degli ultimi quattro anni. Il governo di Keir Starmer deve fare i conti con inflazione ostinata, indebitamento record e una crescita zero del PIL a luglio, oltre a problemi politici interni.
La Bank of England segue con attenzione il mercato del lavoro, mentre la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves prepara la manovra d’autunno, attesa per fine novembre: molti prevedono nuovi aumenti fiscali.
Borse globali: rally da record. Oggi gli indici arrivano tonici all’appuntamento Fed: MSCI World e MSCI Asia-Pacific hanno toccato martedì l’ennesimo record, mentre l’MSCI Emerging Markets si è portato sui massimi da quattro anni.
• In Cina, l’Hang Seng vola a +1,4%, massimo dal 2021.
• Il CSI300 di Shanghai&Shenzhen guadagna +0,6%, massimo da gennaio 2022.
• Il Taiex di Taiwan cede -0,6% dopo un nuovo record in apertura.
Protagonista assoluta la tecnologia cinese: l’Hang Seng Tech segna il massimo degli ultimi quattro anni con un balzo del +3,5%, e da aprile vola a +44%. L’indice è in rotta per la settima settimana consecutiva di guadagni, sospinto dalle speranze sull’intelligenza artificiale e dal clima più disteso con Washington.
Stamane in Giappone, il Nikkei scivola di -0,1% con lo yen sui massimi da luglio. Pesa il calo delle esportazioni di agosto (-0,1% annuo), soprattutto di auto e acciaio.
A Seul, il Kospi segna -0,7%, interrompendo una serie di undici rialzi, mentre il BSE Sensex di Mumbai avanza di +0,2%.
I future di Wall Street restano piatti e le Borse europee ripartono con un +0,2% medio alle 10:00 CET.
Energia e materie prime: rally di petrolio, oro e caffè. Il Brent è ai massimi da inizio settembre a 68,30 $/barile, con tensioni geopolitiche alimentate dagli attacchi dei droni ucraini a infrastrutture petrolifere russe.
Il caffè Arabica all’Intercontinental Exchange di New York segna il massimo storico: i prezzi sono saliti di circa +50% da fine luglio, quando Trump ha introdotto un dazio del 50% sulle importazioni dal Brasile. Il clima secco di settembre nel Paese sudamericano aggrava i timori per la produzione.
Sul fronte dei metalli preziosi, l’oro ha superato per la prima volta i 3.700 $/oncia, spinto dalle tensioni geopolitiche, dal taglio Fed ormai certo e dai dubbi sull’indipendenza della banca centrale. Solo nell’ultimo mese il suo prezzo ha guadagnato circa +11%.
Cripto e bond calmi prima della Fed. Bitcoin sale a 116.700 US$, massimo da un mese, trainato dalle attese sul taglio dei tassi e da voci di maggiore cooperazione tra Regno Unito e Stati Uniti sul fronte delle criptovalute. Martedì si è tenuto un incontro tra Rachel Reeves e il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent, con la partecipazione di Coinbase, Circle, Ripple, Citi e Barclays.
Sul mercato obbligazionario Usa regna la calma: il rendimento decennale resta poco sopra il 4,0%, minimo da cinque mesi. Una Fed dovish potrebbe aprire spazio verso un target di 3,60%.
In Europa, i rendimenti restano stabili: Bund decennale 2,69%, OAT francese 3,48%, BTP italiano 3,48%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.09.2025Mercati galvanizzati da Fed colomba, dollaro debole, oro in rally.
Segnali di dialogo USA–Cina sui dazi: positivo per Borse Asia.
Restano i rischi politici in Francia, i dazi con l’India e le tensioni UE-Russia.
Il quadro rimane complesso, ma gli investitori, per ora, brindano..
Settimana iniziata con slancio per i mercati azionari del Vecchio Continente. Lunedì 15 settembre, le piazze europee hanno chiuso in territorio positivo, incoraggiate dalla prospettiva di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e dai segnali di distensione tra Stati Uniti e Cina. A guidare i rialzi è stata Milano (+1,14%), seguita dal CAC40 di Parigi (+1,0%), mentre Madrid e Francoforte hanno consolidato i guadagni.
Continua tuttavia a pesare la decisione di Fitch, che ha tagliato il rating della Francia da AA- a A+, pur mantenendo l’outlook stabile. L’agenzia ha puntato il dito sul «crescente indebitamento pubblico», che limita la capacità del Paese di assorbire nuovi shock senza un ulteriore deterioramento delle finanze. Il 2024 si è chiuso con un deficit al 5,8% e un debito al 113% del Pil.
Oggi l’Assemblée Nationale è chiamata al voto di fiducia sul governo Bayrou, necessario per far passare una “dolorosa” legge finanziaria. Ma con il Rassemblement National pronto a staccare la spina e la sinistra del Nouveau Front Populaire che ha rifiutato perfino di incontrare il premier, le possibilità di sopravvivenza dell’esecutivo sono minime. Bayrou rischia di fare la stessa fine di Michel Barnier, caduto lo scorso dicembre dopo soli tre mesi. La seconda economia della zona euro entra così in una nuova fase di instabilità politica, con conseguenze potenzialmente rilevanti per l’intera area.
Occhi sulla Fed: mercoledì 17 settembre si attende il verdetto della Federal Reserve. Il mercato sconta ormai con 99,7% di probabilità un taglio da 25 punti base, ma non si esclude del tutto un taglio da 50 punti base (0,3%). Tre riduzioni entro fine anno sono già incorporate nelle aspettative. La Fed si trova a bilanciare un mercato del lavoro in raffreddamento con una inflazione nei servizi ancora persistente. Gli analisti parlano di «flessibilità» e di un ciclo di allentamento pronto a partire.
Le attese per la Fed continuano a indebolire il biglietto verde: il cambio euro/dollaro resta fermo a 1,176. Al contrario, l’oro prosegue la sua cavalcata e segna un nuovo record storico: 3.684 dollari l’oncia, +40% da inizio anno. UBS Global Wealth Management sottolinea che «il metallo giallo mostra ancora spazio per ulteriori rialzi». Brillano anche gli altri preziosi: argento +1,1% a 42,6 dollari, platino +0,3% a 1.405 dollari.
Lunedì ha chiuso in verde anche la Borsa americana: il Dow Jones ha segnato +0,11% o S&P500 +0,47% e il Nasdaq +0,94%. L’oro e le aspettative di taglio dei tassi hanno sostenuto i listini.
Questa mattina, 16 settembre, l’entusiasmo si è trasmesso all’Asia Pacifico:
• Giappone: Nikkei +0,5%, nuovo massimo storico. Riflettori anche sulla corsa alla leadership del Partito Liberal Democratico, con in campo Shinjiro Koizumi, Toshimitsu Motegi, Takayuki Kobayashi, Sanae Takaichi e Yoshimasa Hayashi.
• Corea del Sud: Kospi +1,1% e undicesima seduta consecutiva in rialzo, una sequenza che non si vedeva da oltre cinque anni. Da inizio 2025 l’indice ha guadagnato +35,5% in euro, spinto soprattutto dai titoli tech legati all’AI.
• Cina: mercati più cauti, con Shanghai e Hong Kong quasi piatte. Taipei in rialzo (Taiex +1%). Cresce l’attesa per la telefonata di venerdì tra Trump e Xi Jinping sull’accordo TikTok.
• India: Sensex +0,2%. Le esportazioni ad agosto sono salite per il secondo mese consecutivo, complice la corsa delle aziende ad anticipare le spedizioni prima dei nuovi dazi Usa. Washington ha infatti portato le tariffe al 50%, dopo un primo balzo al 25% il 7 agosto, in risposta agli acquisti di petrolio russo da parte di Nuova Delhi.
Petrolio e commodity
Il Brent si mantiene in leggero rialzo a 67,60 dollari, mentre il mercato valuta l’impatto degli attacchi ucraini alle raffinerie russe. Mosca rappresenta oltre 10% della produzione mondiale e il rischio di interruzioni sull’offerta pesa sulle prospettive globali. L’indice Bloomberg Commodity sale a 103,80 dollari, massimo da due mesi, grazie al rally di oro, petrolio e rame. Quest’ultimo ha toccato i 10.173 dollari la tonnellata, livello più alto da giugno 2024, sostenuto anche dall’attività in Cina.
Il Bitcoin resta a 115.500 dollari, poco sotto il record. Le corporate treasury detengono oltre 1 milione di BTC, per un controvalore superiore a 117 miliardi di dollari. Al top Michael Saylor con 636.505 Bitcoin, seguito da Mara Holdings con oltre 52.000.
Bond distesi: il mercato obbligazionario resta tranquillo in attesa della Fed. Negli Stati Uniti, il rendimento del Treasury decennale è sceso al 4,03%, minimo da cinque mesi. In Europa: Bund decennale a 2,69%, OAT e BTP entrambi a 3,47%. Lo spread Italia-Germania si riduce a 78 punti base. Secondo Bankitalia, a giugno gli investitori esteri hanno raggiunto un record assoluto di detenzioni di titoli di Stato italiani.
Oltre all’economia, c’è la politica. Il Senato Usa ha confermato Stephen Miran, consigliere economico vicino a Trump, nel board della Fed. Parallelamente, una corte d’appello ha bloccato il tentativo del presidente di rimuovere la governatrice Lisa Cook, che parteciperà quindi al FOMC di questa settimana. Il braccio di ferro tra Casa Bianca e Federal Reserve rischia di pesare sull’indipendenza dell’istituto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.09.2025Fed “dovish” a settembre: mercati già "all-in" su un taglio.
Obbligazioni e oro i beneficiari immediati.
Debito Europeo: conti Italia meglio del previsto, Francia l’anello debole.
Borse Asia a due velocità: Giappone in rally, Cina in affanno.
Giovedì scorso la BCE ha scelto per la seconda volta consecutiva di non toccare i tassi. Una decisione che riflette la fiducia nei dati sull’inflazione Ue, abbastanza confortanti da consentire a Francoforte di tirare il fiato.
Dall’altra parte dell’Atlantico, invece, la Fed è sotto pressione: il mercato dà ormai per scontato al 100% un taglio da 25 punti base nella riunione del 16-17 settembre.
Non solo: la banca centrale statunitense è nel mirino della Casa Bianca, col Presidente Trump che non ha risparmiato attacchi. In altre parole, l’indipendenza della Fed è diventata tema politico, e questo aumenta il nervosismo.
L’ultima seduta della settimana si è chiusa in Europa con un tono debole, mercati in stand-by, in attesa delle mosse della FED. A salvarsi è Milano, +0,32% e quinto rialzo consecutivo. Benino anche Londra (+0,41%) e Parigi (+0,14%), con Francoforte piatta e Madrid -0,4%.
A New York, seduta contrastata: Dow Jones -0,59%, Nasdaq 100 in lieve progresso. Il dato clou è arrivato dal mercato del lavoro: solo 22.000 nuovi posti non agricoli ad agosto, contro stime molto più robuste.
Il rallentamento è stato anticipato anche da richieste di sussidi più alte e da un calo delle assunzioni nel privato. Per gli investitori questo significa una sola cosa: Fed obbligata a muoversi, e presto.
Italia e Ue: focus sui conti pubblici: secondo l’Ufficio parlamentare italiano di bilancio, l’Italia è l’unico tra i grandi Paesi Ue a mantenere nel 2025 un rapporto debito/Pil inferiore a quanto fissato nel Piano strutturale di bilancio, pur con un peggioramento al 136,6% (+1,3 punti rispetto al 2024). Roma resta comunque seconda solo alla Grecia (153,6%). In media, il debito Ue salirà all’83,6% del Pil e quello dell’Eurozona al 90,2%. In Francia la situazione appare più critica: deficit previsto al 5,4% e un debito che nel 2024 già viaggiava al 113% del Pil.
Il rischio politico pesa in Francia: oggi l’Assemblée Nationale vota la fiducia al premier François Bayrou. La possibilità che il governo cada, come già accaduto a Michel Barnier dopo soli tre mesi, è concreta. Instabilità politica e numeri di bilancio poco incoraggianti fanno della Francia il vero sorvegliato speciale in Europa.
Nel Regno Unito, il Pil di luglio ha fatto registrare una crescita zero dopo il +0,4% di giugno. Su base annua, l’economia resta a +1,4%, leggermente sotto le attese (+1,5%), in attesa della nuova legge di bilancio. A pesare è stato soprattutto il manifatturiero, mentre servizi ed edilizia hanno offerto un sostegno parziale.
Oggi, 15 settembre, le borse asiatiche iniziano bene la settimana: Nikkei225 in rialzo, +1,5%, vicino ai massimi storici di agosto. La revisione del Pil del secondo trimestre ha sorpreso al rialzo, grazie a export e consumi. Ma il colpo di scena è politico: il premier Ishiba ha annunciato le dimissioni dalla guida del Partito Liberal Democratico dopo la sconfitta alle elezioni della Camera Alta.
In Cina, l’indice CSI300 si muove appena (+0,1%), a Hong Kong l’Hang Seng segna +0,2%. Export cinese in crescita ma con un forte rallentamento, segnale di domanda estera debole. In evidenza i colossi tech: Baidu +4% (emissione obbligazionaria in arrivo), Alibaba +4% (nuovo modello di intelligenza artificiale, definito “il più grande e intelligente di sempre”).
Altrove, Nifty50 indiano +0,3%, Kospi coreano +0,2%, Singapore +0,2%.
Materie prime: oro superstar, petrolio in rimbalzo: il Brent (greggio di riferimento europeo) recupera oltre +1% a 66,30 dollari/barile dopo la debolezza delle scorse settimane. L’OPEC+ ha deciso di aumentare la produzione da ottobre, ma con incrementi contenuti: 137.000 barili/giorno, ben meno dei 555.000 di agosto e settembre. L’Arabia Saudita punta a difendere le quote di mercato, mentre le sanzioni al petrolio russo continuano a influenzare il quadro.
Sul fronte metalli, riflettori accesi sulle terre rare: ad agosto le esportazioni cinesi sono scese del 3,4% a 5.792 tonnellate, e restano in crescita del 14,5% nei primi otto mesi del 2025 (44.355 tonnellate).
L’oro consolida sui massimi: 3.580 dollari/oncia, dopo aver toccato i 3.600 venerdì. Settimana migliore da aprile (+4%). Goldman Sachs parla di possibile corsa fino a 5.000 dollari se l’indipendenza della Fed dovesse essere compromessa: uno scenario che porterebbe capitali a rifugiarsi nel metallo giallo a scapito dei Treasury.
Bitcoin sopra i 111.000 dollari, +2% in settimana, ma ancora sotto i massimi di agosto (125.000). Strategy, società Usa con la maggiore riserva di Bitcoin, ha chiuso un Q2 da record: 14 miliardi di utile operativo, 10 miliardi di netto, 114,5 milioni di ricavi. Grazie all’adozione del fair-value accounting, è costantemente profittevole e si candida a entrare nell’S&P500. Sarebbe la prima “Bitcoin-backed company” dell’indice.
Obbligazioni: Treasury in recupero, Bund stabili: negli Usa, i dati deboli sull’occupazione hanno favorito il recupero: rendimento a 30 anni giù al 4,77% (da 4,84%), decennale al 4,10% (da 4,15%). In Europa, quadro stabile: Bund decennale 2,66%, Oat francese 3,45%, BTP italiano 3,50%. Spread a 84 e 5 punti base rispettivamente.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.09.2025Google tira il fiato: Giudici Usa respingono l’accusa di monopolio.
Chrome potra' restare tra i motori di ricerca di default di I-Phone.
Pausa della salita dei rendimenti dei bond lunghi: da confermare!
Dollaro ancora debole: fiuta taglio da -0,25% al meeting FED del 17/09.
Mercati tra decisioni giudiziarie, attese sulla Fed e rally asiatici. Una decisione della magistratura statunitense ha dato respiro al comparto tecnologico globale. Un giudice federale si è infatti schierato con Google nella storica causa per monopolio nei motori di ricerca, permettendo al colosso di Mountain View di mantenere il ruolo di motore predefinito sugli iPhone.
Ancora più significativo, il tribunale ha respinto la richiesta del governo di imporre la cessione del browser Chrome. Il verdetto ha immediatamente sostenuto il settore tecnologico: l’indice di comparto ha messo a segno un +1,2%, permettendo anche alle piazze europee di chiudere in positivo.
Milano ha terminato a +0,14%, Francoforte a +0,48%, Parigi a +0,86%.
Bond sotto osservazione. I titoli di Stato restano al centro dell’attenzione, ma la giornata ha segnato una stabilizzazione dopo le tensioni della vigilia. I Gilt britannici hanno respirato: il trentennale è sceso al 5,61% dal picco ventennale toccato ieri, complice la complessa manovra finanziaria in preparazione dal governo di Keir Starmer.
In Europa lo spread Btp-Bund decennale ha chiuso a 90 punti base, in calo di 2 rispetto a ieri, con il rendimento del Btp decennale al 3,64% dal 3,71%. Il differenziale Italia-Francia [ di soli 10 pbs, con l’OAT decennale al 3,54%. Sulla parte lunga, Bund trentennale al 3,35% (dal 3,40%), OAT 30 anni al 4,45% (dal 4,50%) e Btp 30 anni a 4,60% (dal 4,66%).
Wall Street contrastata. A New York la seduta si è chiusa in ordine sparso: Dow Jones -0,06%, S&P500 +0,51%, Nasdaq +1,02%. Il listino industriale ha sofferto per la debolezza dei titoli bancari ed energetici, penalizzati dal timore di un rallentamento economico e dall’impennata dei rendimenti.
Il Treasury 30 anni ha toccato 5% per la prima volta da luglio, salvo poi ripiegare al 4,89%, mentre il decennale è sceso al 4,21% dal 4,28%.
Attesa per la Fed. Il dossier più caldo resta quello sulla guida della Federal Reserve. Secondo la stampa, il segretario al Tesoro Scott Bessent aprirà venerdì i colloqui per selezionare il successore di Jerome Powell, più volte criticato da Donald Trump per la mancata riduzione dei tassi.
Sul fronte macro, fari puntati sui dati occupazionali: l’ADP di agosto dovrebbe mostrare 65-75 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, meno dei 114 mila di luglio, in attesa del report sul mercato del lavoro di domani.
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza: 1,167 vs euro. L’oro consolida sopra quota 3.500 $/oncia, con record spot ieri a 3.558 $ e stamane a 3.526 $. L’argento viaggia a 40,80. L’appeal dei metalli preziosi resta legato sia alle attese sui tassi sia all’acquisto di beni rifugio di fronte alle tensioni obbligazionarie.
Il prezzo del petrolio è invece in calo: WTI (benchmak Usa)a 64$/barile, Brent a 67. Gli operatori guardano alla riunione OPEC+ di domenica, che potrebbe sancire un ulteriore aumento dell’offerta dopo i +2,2 milioni b/g programmati tra aprile e settembre e i +300 mila b/g concessi agli Emirati Arabi Uniti. Gas in rialzo ad Amsterdam: 31,98 €/MWh (+0,65%).
La seduta asiatica del 4 settembre mostra un quadro contrastato.
CSI300 cinese -2,2%, Hang-Seng (Hong Kong) -1,1%. India: Sensex +0,6%. Dopo il colpo dei dazi Usa al 50%, il mercato trova sollievo dalle aperture su possibili colloqui commerciali.
Giappone: Nikkei 225 +1,5%. Rendimento dei bond 30 anni al 3,25% dal record 3,30% di ieri.
Corea: KOSPI +0,3%. L’indice brilla da inizio anno: +26% in euro, +41% in dollari, contro +8%/+17% dell’Asia-Pacifico ex-Japan. Il rally è sostenuto dalle riforme post-elezioni e ha già riassorbito la correzione estiva legata alla riforma fiscale 2025.
In Australia: ASX200 +0,9%, sostenuto dai dati di PIL che raffreddano le aspettative su ulteriori tagli RBA.
“Crypto world”: Bitcoin arretra -1,4% a 112 mila $, dopo due sedute di recupero dai minimi bimestrali. La media mobile a 100 giorni resta resistenza chiave. Gli ETP su Bitcoin detengono oltre 1,47 milioni di token, pari al 7% della supply massima (21 milioni). Gli 11 fondi Usa raccolgono la fetta principale, con 1,29 milioni di Bitcoin in portafoglio.
I future su Wall Street e sugli indici europei si muovono in rialzo a metà giornata (ore 13:00 CET), con l’attenzione rivolta al dato sulle non-farm payrolls.
Sullo sfondo, i segnali contrastanti dai banchieri centrali Usa: Alberto Musalem (Fed St. Louis) ha difeso l’orientamento attuale, mentre Christopher Waller ha invocato esplicitamente un taglio già nel meeting del 16-17 settembre, preludio a una serie di interventi nei prossimi mesi.
In sintesi, i mercati navigano tra decisioni politiche e giudiziarie negli Stati Uniti, oscillazioni dei rendimenti e segnali divergenti dalla Fed, con l’Asia a fornire dinamiche divergenti ma complessivamente più resilienti. Oro e dollaro restano i barometri della cautela, mentre petrolio e bond sono barometri sensibili dei rischi latenti.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.09.2025Oro e argento segnano nuovi massimi storici, fenomeno da osservare!
Borse globali in calo nelle prime 2 sedute di settembre: profit taking?
Inflazione europea stabile al 2,1% ad Agosto: BCE starà ferma sui tassi.
Mercati ormai certi di taglio da -0,25% al meeting FED del 17 settembre.
Mercati in balia di dazi e banche centrali. Le principali piazze finanziarie mondiali si muovono tra incertezze su dazi commerciali e attese per la Federal Reserve, che a settembre potrebbe tagliare i tassi. Intanto l’oro vola a nuovi record, il dollaro arretra, il renminbi cinese tocca i massimi da novembre e gli investitori, in vista di un settembre storicamente debole per equity e bond, si orientano verso posizioni più difensive.
Borse Europa in rosso: seduta pesante per le maggiori Borse europee. Francoforte guida i ribassi con il Dax a -2,29%, seguita da Milano, -1,61%, Londra, -0,87%, e Parigi, -0,7%. A Wall Street la chiusura non è stata migliore: Nasdaq -0,8%, S&P500 -0,7%, Dow Jones -0,6%.
Dati macro contrastanti: negli Usa l’indice ISM manifatturiero di agosto si ferma a 48,7 punti, sotto le attese (49). Meglio i nuovi ordini a 51,4 (contro 48 previsti), male invece l’occupazione a 43,8 (stima 45) e i prezzi a 63,7 (vs 65). L’attività manifatturiera misurata da S&P Global PMI sale a 53 punti, segnalando espansione, ma meno della lettura flash (53,5) e delle attese (53,3).
Oro da record e sorpasso sui Treasury. Complice la debolezza del dollaro e le aspettative sulla Fed, l’oro ha sfondato ieri la soglia dei 3.500 dollari l’oncia, toccando 3.533 e spingendosi stamane, 3 settembre, a 3.546. Per la prima volta da oltre 30 anni, nelle riserve delle banche centrali l’oro ha superato in percentuale i Treasury USA: un sorpasso clamoroso, alimentato dal rally del metallo giallo e dal deprezzamento dei titoli americani.
Inflazione e mosse della BCE. Nell’Eurozona l’inflazione ad agosto è salita al 2,1%, in linea con le attese, mentre la core è rimasta al 2,3% (sopra il 2,2% previsto). La Banca Centrale Europea, secondo il membro del board Isabel Schnabel, manterrà i tassi fermi l’11 settembre, ma il mercato vede probabile un nuovo taglio entro fine 2025. I rendimenti dei governativi restano sorvegliati speciali: i Gilt britannici a lunga scadenza volano ai massimi dal 1998.
Btp Italiani, domanda solida dall’estero. Il Tesoro ha collocato un nuovo Btp trentennale tramite sindacato di banche, operazione accolta positivamente da fondi e investitori istituzionali (“real money”), con hedge fund quasi assenti. Lo spread decennale sul Bund resta poco sopra quota 80 punti, quello sull’Oat francese si riduce a 7-8 punti base.
Dazi: accordo UE-USA per le auto. La Commissione europea conferma l’accordo con gli Stati Uniti: i nuovi dazi del 15% saranno applicati retroattivamente dall’1 agosto, affrancando le aziende europee dalla precedente imposta del 27,5%.
Oggi, 3 settembre,Asia-Pacifico tra alti e bassi. Dopo la chiusura debole di Wall Street, le Borse asiatiche viaggiano contrastate. In Australia: ASX 200 -1%, peggior performance della regione. Il PIL del secondo trimestre supera le attese grazie alla domanda interna, ma raffredda le aspettative di ulteriori tagli dei tassi dalla RBA.
In Cina e dintorni: CSI300 -0,9%, Hong-Kong -0,4%, Taiex-Taiwan +0,2%. Prendono il via prese di profitto dopo i massimi triennali di agosto, colpiti i titoli dei chip (es. Cambricon Technologies -4%). In Corea KOSPI +0,3%, sostenuto da un PIL sopra le attese, ma frenato dai tecnologici.
In Giappone: Nikkei225 -0,3%, quarto ribasso consecutivo nonostante PMI migliori del previsto; in India: Sensex piatto, sotto pressione per i dazi USA del 50% entrati in vigore la scorsa settimana.
In generale per le Borse globali settembre parte in salita, con due ribassi consecutivi dell’indice globale MSCI World, dopo un agosto sorprendentemente positivo (+2,5%, quinto mese consecutivo di rialzo). Le prese di profitto sono tornate protagoniste, spinte da timori già emersi a cavallo tra fine luglio e inizio agosto.
Energia e materie prime. Il Brent corregge a 69 Dollari/barile dopo il +1,5% di martedì, innescato dalle nuove sanzioni USA su compagnie di navigazione. Gli operatori guardano alla riunione OPEC+ del 7 settembre, senza aspettarsi cambiamenti produttivi.
Il rame di Londra supera brevemente i 10.000 dollari/tonnellata, spinto dalla domanda cinese. Negli USA l’amministrazione Trump rilancia sul carbone con aste competitive per nuove concessioni in Alabama, Montana e Utah, in linea con la promessa di rafforzare la produzione nazionale.
Bitcoin: accumulo record: stamattina consolida il +2,3% di martedì, riportandosi vicino alla media mobile a 100 giorni (112.000 dollari). Strategy (ex Microstrategy) ha acquistato 4.048 BTC tra il 26 agosto e il 1° settembre per 449,3 milioni USD a un prezzo medio di 110.981 dollari. Al 1° settembre 2025 la società deteneva 636.505 BTC, per un investimento complessivo di 46,95 miliardi e un prezzo medio di 73.765 dollari.
Sul fronte obbligazionario, vendite diffuse in Europa e rendimenti in rialzo: Bund 30 anni al 3,40% (massimo da luglio 2011), Oat francese 30 anni al 4,50% (massimo da agosto 2008). Più stabile il Btp 30 anni al 4,66%, livello già visto a marzo 2025. Negli Stati Uniti i Treasury decennali al 4,28% e i trentennali al 4,98%, i massimi da metà luglio.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.09.2025Borse europee leggermente positive nella prima seduta di settembre.
Wall Street chiusa per il “labour Day”. Trump tuona ancora contro l’India.
Sempre più probabile un taglio di 25 bps al meeting FED del 7 settembre.
Oro e argento ai massimi storici, e accelerano al rialzo.
Mercati tra tensioni geopolitiche e rally dei metalli preziosi. La prima settimana di settembre è partita con un intreccio fitto di politica, economia e mercati.
Da una parte i leader della Shanghai Cooperation Organisation, da Vladimir Putin a Xi Jinping, da Narendra Modi al nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian, si sono riuniti a Tianjin (China) per rafforzare le alleanze eurasiatiche.
Dall’altra, negli Stati Uniti, le sentenze che mettono in discussione i dazi voluti da Donald Trump riaprono scenari di incertezza, mentre in Europa pesano le fragilità politiche francesi e, in contrappeso, arrivano le rassicurazioni di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea.
Lagarde e la disciplina fiscale europea: nel pieno della crisi politica francese, Christine Lagarde ha sorpreso con un endorsement all’Italia: “Sta facendo sforzi seri in termini di bilancio e probabilmente raggiungerà presto il 3% di deficit”. La presidente della BCE ha invitato l’intera Eurozona a mantenere disciplina fiscale, per preservare credibilità sui mercati e sostenere finanziamenti pubblici e locali.
La FED resta nel mirino: il mercato ora scommette quasi all’unanimità su un taglio dei tassi negli Stati Uniti. Secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di un taglio di 25 punti base è al 90% nella riunione del 16-17 settembre.
Gli ultimi dati non hanno deluso: l’indice PCE core – parametro d’inflazione preferito dalla FED – è cresciuto dello 0,3% mensile, portando l’annuo al 2,9%, massimo da cinque mesi ma perfettamente in linea con le stime. Il dollaro, in calo del 12% da inizio anno, resta fermo in attesa delle buste paga di venerdì, che potrebbero confermare il rallentamento del mercato del lavoro.
Il calendario economico si annuncia intenso: oggi, martedì 2 settembre, sarà protagonista l’inflazione dell’Eurozona, che secondo il consensus Bloomberg dovrebbe segnare un lieve rialzo; venerdì, invece, occhi puntati sul cruciale rapporto sull’occupazione statunitense.
Ieri, con Wall Street chiusa per il Labor Day, le borse europee hanno vissuto una seduta tranquilla, ma hanno comunque chiuso in territorio positivo: Milano +0,51%, Francoforte +0,49%, Parigi +0,05%, Londra +0,07%.
Petrolio in tensione: ieri il prezzo del greggio WTI è salito di circa +1% a 64,6 dollari al barile, spinto dall’escalation militare tra Russia e Ucraina. I flussi russi restano sotto osservazione: le spedizioni dai porti sono scese al minimo di quattro settimane, pari a 2,72 milioni di barili al giorno. Alla vigilia della riunione dell’Opec+ del 7 settembre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha promesso nuove offensive dopo gli attacchi russi alle centrali elettriche, confermando la spirale di raid reciproci sulle infrastrutture energetiche.
Trump ancora contro l’India: su Truth Social, Donald Trump ha accusato l’India di imporre “tariffe più alte di qualsiasi altro Paese”, impedendo alle imprese americane di penetrare nel mercato locale. Secondo Trump, il commercio bilaterale è “un disastro unilaterale”: “India vende molto a Washington ma compra quasi tutto il petrolio e gran parte dell’equipaggiamento militare dalla Russia. L’ex presidente sottolinea che i dazi USA al 50% entrati in vigore ad agosto hanno già colpito pesantemente il mercato indiano.
Questa mattina, 2 settembre, Asia divisa e oro alle stelle: le borse asiatiche hanno registrato andamenti contrastanti. Il Nikkei225 giapponese è salito +0,5%, il Kospi sudcoreano +0,9%, favorito da un’inflazione sotto le attese che apre la strada a nuovi tagli dei tassi da parte della Banca centrale.
Al contrario, la Cina ha deluso: il CSI300 di Shanghai Shenzhen -0,9%, dopo i massimi triennali toccati la settimana scorsa, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,7%, penalizzato dal comparto chip in calo dopo il rally di agosto. In India, il Sensex è salito +0,4%, ma resta appesantito dalle tensioni sui dazi americani.
Il protagonista assoluto, però, è l’oro: il metallo giallo ha sfondato i 3.500 dollari/oncia, segnando un nuovo massimo a 3.508 Usd, prima di frenare leggermente sotto 3.500. Anche l’argento brilla: a 40,7 Usd/oncia, per la prima volta oltre quota 40 dal 2011. Nel solo 2025, l’argento è già salito +40%, l’oro +33%; entrambi hanno più che raddoppiato il loro valore negli ultimi tre anni. A spingerli, oltre alle tensioni geopolitiche, sono soprattutto le attese di un taglio dei tassi FED a fine settembre.
Bond in attesa, e sul fronte obbligazionario è calma piatta: il Treasury decennale americano resta al 4,24%, minimo da quattro mesi; il Bund decennale al 2,75%, mentre il BTP decennale si colloca al 3,60%. Ma le statistiche non sorridono: settembre è storicamente il mese peggiore per le obbligazioni a lunga scadenza, con una perdita mediana del -2% nell’ultimo decennio. Questa volta, le tensioni geopolitiche e le attese di tagli dei tassi potrebbero trasformare la debolezza stagionale in un’opportunità d’acquisto.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.09.2025Inflazione PCE Usa di luglio in linea con le attese, a +2,6% YoY.
FED verso taglio dei tassi a Settembre: lo dice il Governatore Waller.
Consumi privati Usa ancora brillanti, +0,5% mensile, a luglio.
Oro verso i massimi, grazie a Dollaro debole e scenari di “monetary easing”.
L’ultima seduta di agosto ha visto le Borse europee chiudere in calo, appesantite da tensioni politiche negli Stati Uniti e da dati macro internazionali. Riflettori puntati sull’inflazione americana: il PCE index (personal consumption expenditure), uno dei principali indicatori monitorati dalla Fed, è rimasto stabile a luglio al 2,6% annuo, in linea con le attese e identico al dato di giugno.
Su base mensile, la crescita è stata ]0,5%, anche qui senza sorprese.
Il dato “core”, depurato dalle componenti più volatili, è salito al +2,9% dal +2,8% di giugno, mentre il dato mensile è stato pari a +0,3%. Nessuno scossone dunque, mentre i consumi americani mostrano ancora vigore: +0,5% a luglio contro +0,4% di giugno. Un contesto che lascia spazio a un taglio dei tassi, seppur con margini limitati.
In Europa, i riflettori restano accesi sulla politica e sull’economia domestica. In Italia, il Pil del secondo trimestre ha registrato una lieve contrazione, -0,1%, mentre l’inflazione ad agosto è scesa all’1,6% annuo: tuttavia il “carrello della spesa” (principalmente il “food”) ha mostrato un deciso rincaro del +3,5%.
In Francia, la crisi politica minaccia stabilità e mercati: il premier François Bayrou ha annunciato un voto di fiducia sull’ambizioso bilancio 2026 (che punta a riportare il deficit sotto il 5% del Pil). I sondaggi lo danno sconfitto, con il rischio di far precipitare il Paese nella peggiore crisi politica della storia recente.
Federal Reserve: da Miami, il governatore Christopher Waller, favorevole a un taglio dei tassi già a luglio, ha dichiarato di attendersi un allentamento (alias taglio dei tassi) a settembre. Nome di peso, è nella rosa dei candidati di Trump per sostituire Powell alla guida della Fed. Proprio Trump, intanto, ha chiesto alla Corte federale il via libera per licenziare la governatrice Lisa Cook, contro cui è in corso una disputa legale.
Venerdì 29 agosto, l’ultima seduta del mese, Wall Street ha chiuso in ribasso: Dow Jones -0,20%, S&P500 -0,6% e Nasdaq -1,1%, nonostante i record della vigilia, con l’S&P500 per la prima volta oltre quota 6.500.
Tensioni commerciali: USA, Brasile e India sotto i riflettori: dal 1° settembre non è più valida l’esenzione sulle piccole spedizioni in arrivo negli Stati Uniti.
Il Brasile ha aperto un tavolo con Washington per escludere il caffè dai dazi al 50%, pur minacciando ritorsioni. Il vicepresidente Geraldo Alckmin ha parlato di “strumento di pressione per aprire un dialogo con Washington”. In India, invece, la tariffa punitiva al 50% sui prodotti indiani imposta da Trump pesa come un macigno.
L’indice Sensex di Mumbai ha chiuso agosto con un crollo del -4,7% (“in Euro”), sesto mese negativo su otto nel 2025, con un calo complessivo del -12% YtoDate.
Oggi, 1’ settembre, nella prima seduta del mese, le Borse asiatiche hanno mostrato un andamento contrastato.
Area Cinese: spicca l’Hang Seng di Hong Kong, +1,8%. In Cina il PMI manifatturiero privato sale a 50,5 punti (massimo da 5 mesi) ad agosto, contro 49,5 di luglio, sopra le attese (49,7).
Giappone: Nikkei -1,5%, appesantito da Advantest (-9%) e SoftBank (-7%).
Corea del Sud: Kospi -1,3%, con Samsung -2,5% e SK Hynix -4,5%, in Australia: S&P/ASX200 -0,7% e in India: Nifty50 +0,4%.
Materie prime: oro superstar, petrolio sempre debole. Il petrolio Brent (greggio di riferimento europeo) ha perso -6% ad agosto (secondo peggior risultato del 2025, dopo il -15% di aprile), mentre stamane segna -0,4%. Nonostante le tensioni geopolitiche, l’offerta abbondante pesa: la produzione USA ha raggiunto un record di 13,58 milioni di barili/giorno a giugno.
L’indice Bloomberg commodity nel mese passato ha guadagnato +1,6%, trainato da oro e argento (+4%), carne bovina (+6%), soia (+5%) e soprattutto caffè (+30%).
Il gas naturale USA ha invece perso -2,7%, pur rimbalzando del 10% nelle ultime sedute del mese. Protagonista assoluto l’oro: stamane quota 3.480 $/oncia, dopo il rialzo, +4,8%, di agosto e con un guadagno annuo superiore al 30%. Dopo sette mesi positivi su otto nel 2025 torna a un passo dai massimi storici.
Il Dollaro Usa chiude agosto con un nuovo scivolone: -2,4%, settimo mese negativo su otto nel 2025. Sul fronte crypto, il Bitcoin scambia a 107.400 $ (-1,7%), ai minimi da due mesi. Dopo aver toccato quota 125.000 a luglio, ha perso oltre il 6% in agosto, a differenza di Ethereum e Solana che hanno attratto flussi crescenti.
Obbligazioni: il rendimento del Treasury decennale USA è sceso a 4,22%, dai 4,37% di inizio agosto, al minimo da quattro mesi. In Europa, i BTP decennali italiano pagano oggi 3,58%, con lo spread Italia-Germania a 86 bps e Italia-Francia a soli 7.
In luce il Portogallo: S&P ha alzato il rating sovrano da A a A+, seconda revisione da febbraio, e prevede che il debito pubblico scenderà all’84% del Pil nel 2028.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.08.2025Congediamo un mese di agosto generoso per azioni e cryptos.
Borse globali, nuovi massimi: merito di Wall Street e della “tech” Usa&China.
Dollaro ancora debole, ma sensibile alle imminenti decisioni della FED.
Il Pil americano è tornato a crescere, e forte, nel 2’ trimestre 2025!
Agosto da record tra borse, commodity e valute: i mercati globali corrono, con qualche distinguo. La giornata di ieri, 28 agosto, ha lasciato le Borse europee “sospese” e con chiusure eterogenee, incapaci di capitalizzare fino in fondo sulla trimestrale di Nvidia e sulla revisione al rialzo del Pil Usa.
Il colosso dei chip ha ceduto -0,8%, molto meglio del -3% segnalato nel pre-market, mentre il Pil americano del secondo trimestre è stato rivisto da +3,0% a +3,3%, oltre le attese, e in recupero dopo la contrazione dei primi tre mesi 2025: numeri che riaprono il dibattito sulle mosse della Federal Reserve, con gli analisti che continuano a scommettere sul taglio dei tassi a settembre.
Borse europee, in chiusura, in ordine sparso: Milano +0,23%, Parigi +0,24%, Madrid +0,33%, Amsterdam +0,32%, invariata Francoforte -0,01%, mentre Londra ha perso -0,39%.
Sul valutario, l’euro s’è rafforzato a 1,1669 Dollari (da 1,1607 della vigilia), e vale 171,53 yen; il cross dollaro/yen è 147,01.
Sul fronte energetico, il WTI è scivolato a 63,6 dollari (-0,8% ed anche il gas ad Amsterdam è calato a 31,705 euro/MWh (-2,6%).
Lo spread Btp-Bund ha “chiuso” a 87 punti base (da 91), col rendimento del decennale benchmark a 3,57%.
Per le Borse mondiali Agosto si chiude col botto. Oggi, 29 agosto, future e indici europei arretrano circa -0,5% a metà giornata, ma il bilancio mensile resta brillante. L’indice globale MSCI Acwi archivia agosto con +2,9%, quinto mese consecutivo di rialzi, e ieri ha toccato un nuovo massimo storico, mentre da inizio anno segna +13,7%.
Il merito è soprattutto, una volta ancora, di Wall Street, che pesa per 65% sull’indice. L’S&P500 ha centrato il ventesimo record del 2025, con un guadagno mensile di +2,6%, in linea con il Nasdaq e leggermente sotto il Dow Jones (+3,4%).A sorpresa, il miglior listino Usa è il Russell 2000, indice delle mid-cap, con un +7,5%, favorito dalla prospettiva di dazi più leggeri e tassi in discesa.
In Europa, l’EuroStoxx 600 è salito dell’1%, +9% da inizio anno, anch’esso al quinto mese positivo. Più sfumate le singole piazze: il Cac40 francese perde lo 0,2% zavorrato dalla crisi politica, il Dax è fermo, mentre Ibex e Ftse Mib brillano con +4%, sostenuti da spread più bassi, trimestrali solide e flussi in uscita dalla Francia.
Asia protagonista: Cina e Giappone in rally: otimo mese per il Giappone, secondo mercato dell’Acwi (4,7% di peso), con un +4%: il Nikkei 225 ha aggiornato il record storico il 19 agosto. Ma la vera star è la Cina (+9%), spinta dai titoli tech legati all’IA: Alibaba, SMIC e Tencent guadagnano il +14%.
Goldman Sachs ha alzato l’obiettivo a 12 mesi del CSI300 di Shanghai&Shenhen a 4.900 punti, da 4.500, grazie a valutazioni convenienti e utili attesi in crescita a “cifra singola alta”.
Le chiusure di oggi in Asia confermano la tendenza: CSI300 +0,7% (massimi da marzo 2022 a 4.500), con scambi medi giornalieri “record” a 2,2 trilioni di yuan (309 mld $). Hang Seng +0,6%, Taiex +0,5%. Giappone più debole, Nikkei -0,3%, yen stabile, dopo che in agosto d’è rivalutato del +2,5% contro Dollaro. Kospi -0,4%, Sensex indiano in parità.
Meno euforiche il mese di agosto pr le commodity. Il petrolio WTI si avvia a chiudere a circa 64 $/barile, con un calo di -6%, dopo tre mesi di rialzo. Gli attacchi ucraini a terminali russi hanno avuto impatto limitato: pesa di più la fine della “driving season” Usa e il ritorno di sovrabbondante offerta. L’indice Bloomberg Commodity resta stabile a 102 $, grazie al bilanciamento tra il calo del greggio e il rally del caffè (+25%) e dei metalli preziosi.
L’oro ha chiuso agosto a 3.415 $/oncia, +4%, ben sopra i minimi del 1° agosto (3.281 $). Il gas naturale europeo arretra del 4% nel mese (TTF Amsterdam).
Nel mese che sta per finire si notano Dollaro giù e spread italiano (BTP decennale) al minimo da 20 anni verso l’omologo francese. Il dollaro resta debole, come osservato da inizio anno, -2,2% a 1,16 sull’euro solo in agosto.
La Fed si prepara a tagliare i tassi: il governatore Christopher Waller ha dichiarato che sosterrà un taglio di 25 punti base alla riunione del 16-17 settembre, prevedendo ulteriori riduzioni per riportare il tasso vicino alla neutralità.
Sul fronte obbligazionario un agosto “magro” di soddisfazioni: il prezzo del Treasury decennale Usa è salito dell’1,3%, ma tradotto in euro equivale a -1%. I prezzi di Btp e Bund sono calati -0,2%. Come accennato, spread tra Btp-OAT francesi, sceso -14 punti base a soli 5 pbs: non accadeva da oltre 20 anni.
Infine, il capitolo criptovalute. Bitcoin chiude agosto con un rialzo dell’8%, quarto mese positivo, pur lontano dal massimo a 125 mila dolalri del 14/08. Il protagonista vero è però Ethereum, balzato +50% al nuovo massimo storico. Bene anche Solana +11%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.08.2025Numeri di Nvidia sopra le attese, ma non stellari. L’azione perde fino a -5%.
CEO Nvidia, Jensen Huang, definisce insaziabile la domanda di chp per l’AI.
Francia ancora alle prese con possibile crisi di Governo e debito fuori rotta.
Per la tech cinese legata ad AI scenari positivi e rialzi in Borsa. Da seguire!
La seduta del 27 agosto s’è chiusa con andamenti contrastati per le principali piazze finanziarie europee. Parigi è stata l’unica in territorio positivo, con un progresso dello 0,44%, segnale che i mercati sembrano aver attenuato i timori di una possibile crisi politica, in attesa del voto di fiducia previsto l’8 settembre.
Le altre Borse hanno registrato cali: Milano -0,72%, penalizzata dal comparto bancario, dopo le indiscrezioni su una possibile richiesta governativa di un contributo straordinario volto a sostenere le finanze pubbliche e aprire la strada a tagli fiscali nel 2026; Francoforte -0,41%, appesantita dai dati negativi su fiducia dei consumatori e barometro Ifo sull’occupazione in Germania.
Negli Stati Uniti, una seduta chiusa con lievi rialzi: Dow Jones +0,32%, Nasdaq +0,21%, S&P500 +0,24%. Tuttavia, gli operatori hanno atteso con attenzione soprattutto la trimestrale di Nvidia: i conti sono stati buoni, ma non eccezionali. Il titolo ha perso -3% nel dopoborsa, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del CEO Jensen Huang, che ha definito la domanda di chip per l’intelligenza artificiale “insaziabile”, preannunciando nuovi record di vendite nel 2025.
Sul fronte politico-economico statunitense, continua lo scontro tra il presidente Donald Trump e la Federal Reserve. Parallelamente, Washington ha raddoppiato al 50% i dazi sull’India, giustificandoli ufficialmente come punizione per i massicci acquisti indiani di energia russa.
Sul mercato obbligazionario europeo lo spread BTP-Bund ha chiuso in rialzo a 91 bps, con un incremento di 4 bps rispetto alla vigilia giorno. Il rendimento del decennale italiano si è attestato al 3,60% (da 3,58%), mentre il differenziale Italia-Francia sulla stessa scadenza è rimasto contenuto a 9 punti, con l’OAT decennale francese al 3,51%.
Stamane, 28 agosto, i mercati azionari asiatici hanno mostrato andamenti contrastati. Alle ore 11.30 CET le Borse europee risultano stabili, mentre i future sul Nasdaq segnalavano un calo di -0,3%.
Greater Cina: Hang Seng -0,9%, Taiex -0,6%, CSI300 +0,6%. Focus su Meituan, crollata -12%, con le azioni tornate ai livelli di un anno fa. La “guerra dei prezzi” con i concorrenti, definita dagli stessi vertici “irragionevole”, ha causato un tracollo dell’utile netto (-97%), nonostante una crescita del fatturato del 12%. In rialzo, invece, i titoli cinesi legati all’intelligenza artificiale: SMIC e Cambricon +7%. Secondo il Financial Times, dal prossimo anno partirà un programma di incremento della produzione nazionale di chip AI.
Giappone: Nikkei +0,5%. Mitsubishi ha confermato che Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha aumentato la sua quota oltre il 10%. Buffett, che aveva investito in cinque grandi società giapponesi nel 2020, continua a credere nelle prospettive di lungo termine. Corea: Kospi +0,5%. La Banca di Corea ha lasciato invariato il tasso di riferimento, preferendo monitorare mercato immobiliare e dazi statunitensi.
India: Mumbai -0,5%. La Casa Bianca ha chiesto a Nuova Delhi di interrompere gli acquisti di petrolio russo, con il consigliere Peter Navarro che ha definito la guerra in Ucraina “la guerra di Modi”. Dal 27 agosto gli Stati Uniti hanno raddoppiato i dazi sull’India, al 50%.
Per il petrolio prezzi deboli, vicini ai minimi dell’anno. Negli USA le scorte di greggio sono calate di 2,4 milioni/barili nella settimana conclusa il 22 agosto, oltre le attese (-1,9 milioni). L’imposizione di ulteriori dazi sulle importazioni indiane (25% aggiuntivo) ha inizialmente portato le raffinerie indiane a sospendere gli acquisti di greggio russo, salvo poi riprenderli.
L’oro torna in auge, verso i 3.400 dollari/oncia, sostenuto dalle crescenti incertezze geopolitiche: crisi francese, nuovi dazi all’India, tensioni con la Fed dopo il licenziamento di Lisa Cook.
Bitcoin tocca 113.500 dollari, al terzo rialzo consecutivo dopo la violazione al ribasso della media mobile 100 giorni (111.000). Negli USA Trump Media & Technology Group e Crypto.com hanno annunciato la creazione di una società di tesoreria crypto tramite SPAC, volta ad accumulare token Cronos (CRO). L’iniziativa, denominata Trump Media Group CRO Strategy, sarà quotata al Nasdaq. L’annuncio ha spinto al rialzo sia il token CRO sia le azioni di Trump Media.
Bond – Negli USA, rendimento del Treasury decennale in calo al 4,22% (da 4,27%), minimo da inizio mese. Il mercato ritiene che, se Trump ottenesse maggiore influenza sul board della Fed (dopo la rimozione di Cook, con potenziale controllo su 4 membri su 7), aumenterebbero le probabilità di tagli ai tassi. In Eurozona rendimenti poco mossi: Bund decennale 2,70%, BTP decennale 3,57%.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato che la riunione di settembre dovrebbe portare a un intervento sui tassi, mentre è improbabile la conferma dello status quo.
Tra i dati attesi: oggi la revisione del PIL USA Q2, domani l’inflazione core PCE, uno degli indicatori più monitorati dalla FED. In giornata è previsto anche l’intervento di Christopher Waller, favorevole a un taglio dei tassi già a luglio e tra i candidati a sostituire Powell come presidente FED nel maggio 2025.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.08.2025Borse globali in stallo, in attesa dei numeri di NVidia.
Dalle parole del CEO di Nvidia importanti visioni sul futuro dell’AI.
Prezzo del petrolio depresso: eccesso di offerta e domanda piatta.
Crisi politica Francia; Governo in bilico, debito statale sotto tiro.
Ancora una volta, i mercati globali si trovano a fare i conti con una mossa dirompente di Donald Trump. L’ex presidente ha infatti licenziato Lisa Cook, membro del board della Federal Reserve: un gesto senza precedenti nella storia americana, dal momento che nessun presidente aveva mai tentato di rimuovere un governatore della banca centrale.
Non è chiaro se il provvedimento abbia valore legale, ma il rischio di una crisi istituzionale a Washington è bastato a far scattare l’allarme tra gli investitori, che hanno iniziato ad alleggerire le posizioni. Con ogni probabilità la vicenda finirà davanti alla Corte Suprema, visto che Cook ha già annunciato di voler contestare la decisione.
Nel frattempo, le Borse europee hanno vissuto una seduta nervosa, seguendo il calo di Wall Street e quello dei listini asiatici. Ieri la Borsa di Parigi ha perso -1,7% in calo per la seconda seduta consecutiva; Milano ha chiuso a -1,3%, Londra -0,6%, Francoforte -0,5%.
Oltreoceano, Wall Street ha reagito in modo schizofrenico alla notizia del licenziamento di Cook: apertura debole ma chiusura in rialzo, con Dow Jones +0,33%, S&P500 +0,40% e Nasdaq +0,44%.
A catalizzare l’attenzione degli operatori è soprattutto la trimestrale di Nvidia, attesa stasera a mercati chiusi.
La domanda che circola tra gli investitori non è più se il colosso dei chip riuscirà a stupire con nuovi record, un fatto dato quasi per scontato, bensì se il management riuscirà a convincere il mercato sulla sostenibilità a lungo termine del boom legato all’intelligenza artificiale. Nvidia oggi vale più di 4.000 miliardi di dollari, un livello che la trasforma in simbolo di un’euforia finanziaria che ricorda i fasti della “dot-com bubble” o dello shale oil.
Nel trimestre scorso Nvidia ha generato oltre 44 miliardi di Dollari di fatturato e gli analisti attendono ora ricavi per 46,4 con utili per azione stimati a US$ 1,02 . Sarebbe una crescita di oltre il +50% rispetto allo stesso periodo del 2024: performance eccezionali per un’azienda di queste dimensioni. Tuttavia, il rischio principale riguarda i segnali sulla crescita futura: il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente evocato il pericolo di una “bolla dell’IA”, e gli investitori vogliono rassicurazioni soprattutto su due fronti, la domanda dalla Cina, dopo i cambiamenti nelle regole di licenza, e il piano di spedizioni dei chip Blackwell.
In Europa il clima politico non aiuta. In Francia, il premier François Bayrou ha annunciato un voto di fiducia all’Assemblea nazionale l’8 settembre, ma i tre principali partiti di opposizione hanno già chiarito che non lo sosterranno. Se il governo dovesse cadere, il presidente Emmanuel Macron si troverebbe davanti a tre scelte: nominare subito un nuovo premier, mantenere Bayrou a capo di un esecutivo ad interim o indire elezioni anticipate.
Sul fronte commerciale globale, la Commissione europea ha confermato che entro fine mese presenterà la proposta per azzerare i dazi sui beni industriali americani, in linea con la dichiarazione congiunta Ue-Usa. Se l’accordo entrerà in vigore, il tetto dei dazi sulle auto passerà retroattivamente dal 27,5% al 15% a partire dal 1° agosto.
La seduta asiatica di oggi, 27 agosto, si è invece aperta con un clima più positivo, complice il rimbalzo di Wall Street. L’indice CSI 300 in Cina è salito +0,7%, toccando i massimi da tre anni, e da aprile, in piena guerra commerciale, ha guadagnato +25%. Protagonisti i titoli legati a chip e IA.
In Giappone, il Nikkei è avanzato +0,2%. In evidenza Nikon, balzata +21% dopo indiscrezioni su un possibile aumento della quota di Essilor-Luxottica dal 9% al 20%. A Seoul il Kospi è rimasto sulla parità, ma hanno fatto scalpore le azioni della MonAmi, produttore di penne, schizzate del +60% in due giorni, merito dell’attenzione di Trump per una delle sue iconiche stilografiche.
Sul fronte delle materie prime regna l’incertezza: il petrolio oggi oscilla dopo il -2,3% martedì che ha seguito il +2,2% di lunedì. Goldman Sachs prevede un calo del Brent fino a 50 dollari entro fine 2026, a causa del surplus di offerta. Il gas naturale USA, già in ribasso del -25% da inizio anno, dovrebbe registrare un consumo record nel 2025 (+1%), prima di calare leggermente nel 2026.
Brilla invece l’oro: le importazioni nette cinesi via Hong Kong sono cresciute del +126,81% a luglio su giugno, segnale che potrebbe avere forte impatto sui prezzi globali. Anche Bitcoin ritrova slancio dopo tre sedute negative e stamattina quota 111.500 dollari, nonostante nella settimana precedente i fondi crypto avessero registrato deflussi per 1,43 miliardi di dollari, interrompendo due settimane di afflussi (+4,3 miliardi).
Infine, il mercato obbligazionario: la crisi francese ha fatto scivolare lo spread OAT-BTP decennale a soli 5 punti base, minimo da 20 anni, rispetto ai 190 punti di tre anni fa. I rendimenti restano stabili: Treasury decennale 4,27%, Bund 2,72%, BTP 3,55%.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.08.2025Le Borse cinesi, senza troppo rumore, tra i migliori asset nel 2025.
Powell “moderatamente aperto” al taglio dei tassi aiuta il “risk-on mood”.
Grande attesa per risultati di Nvidia: dal suo CEO commenti cruciali sull’AI.
Trump allunga la lista dei metalli “strategici”: dentro rame e argento.
Ieri, 25 agosto, le Borse europee hanno chiuso in calo, appesantite dall’allarme lanciato dal primo ministro francese François Bayrou, secondo cui «la Francia è in pericolo perché sull’orlo del sovraindebitamento» e occorre agire «senza alcun ritardo».
Parigi è stata la peggiore con -1,6%, seguita da Francoforte -0,42%, e Milano -0,19%. Londra era chiusa per festività. Wall Street ha chiuso in calo dopo i record della settimana precedente: Dow Jones -0,77%, Nasdaq -0,22%, S&P500 -0,38%.
Gli investitori continuano a valutare le prospettive di politica monetaria della Federal Reserve dopo le aperture del presidente Jerome Powell, che venerdì scorso aveva lasciato intendere una possibile ripresa del ciclo di taglio dei tassi. Il FedWatch Tool del CME Group segnala un’83,3% di probabilità di un taglio di 25 punti base alla prossima riunione.
Sul fronte istituzionale, resta alta la tensione tra Donald Trump e la Banca centrale: Trump ha annunciato la rimozione immediata della governatrice Lisa Cook, accusandola di aver presentato false dichiarazioni in due richieste di mutuo.
L’episodio potrebbe sfociare in una battaglia legale: Cook ha replicato che Trump non ha l’autorità per licenziarla e che continuerà a svolgere il suo ruolo alla Fed. Le accuse contro di lei erano state sollevate a inizio agosto dal direttore della Federal Housing Finance Agency, William Pulte.
A Wall Street l’attenzione è ora rivolta ai conti di Nvidia, in calendario mercoledì 27: il colosso dei chip, barometro per il settore tech e l’intelligenza artificiale, lo scorso trimestre ha registrato oltre US$ 44 miliardi di ricavi: le stime indicano ora 46,4 miliardi e un utile per azione di 1,02 dollari,in crescita di oltre il 50% annuo.
Il mercato teme però eventuali segnali di rallentamento, soprattutto dopo gli avvertimenti del CEO di OpenAI Sam Altman su una possibile “bolla” dell’IA. Gli investitori cercheranno chiarimenti sulla domanda futura, sul ruolo della Cina dopo le nuove regole sulle licenze e sulle spedizioni dei chip Blackwell.
Sempre negli Stati Uniti, venerdì 29 sarà diffuso il PCE di luglio, l’indice preferito dalla Fed per misurare l’inflazione. Gli economisti prevedono un aumento annuo del 2,9% per il “core” PCE, contro il 2,8% di giugno.
Intanto l’indice CFNAI, che misura l’attività economica americana su un paniere di 85 indicatori, a luglio è sceso da -0,18 a -0,19 punti, mentre la media trimestrale è migliorata da -0,26 a -0,18, rimanendo sopra la soglia di -0,35 che storicamente indica fase di espansione.
In Europa, l’indice Ifo tedesco sulla fiducia degli imprenditori è salito in agosto a 89 punti, sopra le attese. Sul mercato valutario, l’euro/dollaro è sceso sotto 1,17. Secondo gli analisti, il tono più dovish di Powell e il deterioramento dei fondamentali fiscali statunitensi, deficit/Pil atteso al 6% nei prossimi anni e debito/Pil verso il 120% dal 98% attuale entro un decennio, limiteranno la capacità di recupero del biglietto verde.
Il mercato obbligazionario ha visto un allargamento dello spread BTP-Bund a 85 punti base (+2 centesimi). Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,61% dal 3,55%, mentre quello francese (OAT) si è attestato al 3,49%, portando lo spread Italia-Francia a soli 12 bps.
In Asia stamene, 26 agosto, prevalgono le vendite: Hang Seng -0,2%, CSI300 +0,12%. A Hong Kong e Shenzhen il settore immobiliare ha corretto dopo i forti rialzi legati all’allentamento delle regole sugli acquisti di case.
In Corea il Kospi ha perso -0,9% dopo che Trump ha confermato il mantenimento di dazi al 15% sul suo export negli Usa. Le aziende del Paese prevedono nuovi investimenti negli Usa per 150 miliardi di dollari, oltre ai 350 già impegnati.
In Giappone, Nikkei -0,8% con lo yen in calo a 147,8 sul dollaro e rendimento decennale al 1,61% (+2 punti base). In India, il Sensex ha ceduto -0,7% in scia all’annuncio Usa di un aumento dei dazi sui prodotti indiani dal 25% al 50% a partire dal 27 agosto, misura motivata dagli acquisti di petrolio russo “scontato” da parte di Nuova Delhi.
Sul fronte geopolitico, cresce l’attesa per possibili nuove sanzioni americane contro Mosca, legate ai negoziati di pace con l’Ucraina. Trump ha proposto un vertice trilaterale con Zelensky e Putin, ma la data non è stata fissata.
Le materie prime restano sotto i riflettori: l’amministrazione Usa ha proposto di inserire rame, potassio, argento, piombo e silicio nella lista dei minerali critici 2025, mossa che consentirebbe maggiori finanziamenti federali e procedure autorizzative più snelle. L’oro è salito dello 0,3%, sostenuto dalle tensioni geopolitiche e dalle attese di tagli Fed, nonostante il rimbalzo del dollaro.
La BCE mantiene invece una linea attendista: i tassi potrebbero restare fermi al 2% nel 2025. A Jackson Hole, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ed il governatore finlandese Olli Rehn hannoribadito che «l’asticella è alta» per ulteriori tagli e che con inflazione e tassi al 2% l’area euro si trova «in equilibrio».
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.08.2025Meno ottimismo a inizio agosto: pesano dazi e scontro Trump-Powell.
L’inflazione PCE di giugno non molla, +2,6% annuale e +0,3% mensile.
Il Dollaro archivia a luglio il primo recupero (+3,0%) dopo mesi di calo.
Oggi occhi puntati sui dati del mercato del lavoro Usa a luglio.
Il bilancio mensile di luglio si è chiuso in modo positivo sui mercati finanziari, grazie soprattutto a trimestrali da fuochi d’artificio nel mondo tech. Microsoft e Meta hanno superato le attese, confermando che l’economia digitale non rallenta: l’intelligenza artificiale non è più solo una promessa, ma già un motore di crescita. Microsoft ha raggiunto una capitalizzazione di oltre 4.000 miliardi di dollari, diventando la seconda azienda a farlo dopo Nvidia. Non solo: ha previsto una spesa record di 30 miliardi per potenziare l’infrastruttura AI, e Azure ha registrato un boom di vendite. Meta, da parte sua, ha guadagnato +11,2%, seguita da Microsoft con +4%.
Ieri, 31 luglio, Wall Street ha festeggiato inizialmente con l’S&P500 e il Nasdaq ai massimi storici, per poi chiudere in modo più cauto: Dow Jones -0,74%, S&P500 -0,37%, Nasdaq -0,03%. Il famigerato indice Bloomberg dei “Magnifici Sette” ha invece fatto segnare un +1,4% e nuovo record storico.
Anche Apple e Amazon hanno pubblicato risultati solidi, con Apple che ha superato le attese sugli iPhone: +13,5% di vendite, per 44,58 miliardi di dollari contro i 40,22 attesi. Amazon, però, ha subito una battuta d’arresto con un calo del -6% nell’afterhours, complice il primo impatto – seppur marginale – dei nuovi dazi sulla redditività.
Powell fermo sui tassi, ma Trump lo attacca di nuovo: sul fronte macro, la Federal Reserve ha deciso di non toccare i tassi. Il presidente Jerome Powell teme l’effetto dei dazi sull’inflazione, e adesso anche i dati sembrano dargli ragione. A giugno, il Core PCE, l’indicatore d’inflazione preferito dalla Fed, è cresciuto del +2,6% annuo (contro il +2,5% stimato) e del +0,3% mensile, in linea con le attese.
Ma Donald Trump non ha perso l’occasione per un attacco frontale: “Jerome ‘Too Late’ Powell lo ha fatto di nuovo! Troppo tardi, troppo stupido, troppo politico”, ha tuonato sul suo social Truth. Lo accusa di far perdere “migliaia di miliardi” al Paese.
Anche nel Vecchio Continente, le Borse chiudono comunque bene il mese, seppur con segni meno nell’ultima seduta, quella di ieri: Parigi -1,14%, Francoforte -0,81%, Londra -0,08%, Milano -1,56%. Gli investitori si dividono tra trimestrali e timori per i dazi USA, mentre arrivano dati contrastanti sull’inflazione: la Germania scende sotto il 2%, mentre Italia e Francia salgono lievemente oltre le attese.
Anche il mercato valutario si muove: Euro/Dollaro a 1,141, sui massimi da un mese e mezzo, con un +3,2% a luglio, miglior mese del 2025, e +2,7% nella settimana, performance migliore da tre anni.
Con l’1° agosto è tornato l’incubo dei dazi USA: la Casa Bianca ha attivato un dazio minimo del 10%, elevabile fino al 15% o più, contro i Paesi con surplus commerciale verso gli Stati Uniti. Cina e India nel mirino: per quest’ultima anche un dazio del 25% per i suoi legami con Mosca.
L’Asia-Pacifico ha reagito male: Tokyo -0,7%, con lo yen debole (a 150,5 sul dollaro, minimo da 5 mesi) e il rendimento del bond decennale giapponese fermo a 1,54%. Il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, ha smorzato le aspettative di rialzo dei tassi.
In Cina, l’Hang Seng e il CSI 300 perdono -0,5%: Trump torna a spingere per abbassare i prezzi dei farmaci, e le azioni delle società farmaceutiche ne pagano il prezzo.
Corea del Sud maglia nera: l’indice Kospi -3,5%, peggior seduta da aprile, dopo l’annuncio a sorpresa di una super tassa sui guadagni da borsa.
Il capitolo energia si chiude con un luglio debole: l’indice Bloomberg delle commodities ha perso -1%, a causa soprattutto del gas naturale USA (-10%), in controtendenza con il petrolio.
Nel frattempo, la Commissione Europea tratta con gli USA per accorpare la domanda di GNL, puntando a 750 miliardi di dollari di acquisti in 3 anni. Ma gli analisti restano scettici: cifra "irrealisticamente elevata".
Sul fronte oro, il metallo prezioso chiude luglio in calo (-0,4%), rompendo la soglia dei 3.300 $/oncia. Tra le cause: 1) il rimbalzo del dollaro, 2) il rinvio dei tagli ai tassi da parte di BCE e Fed, 3) lo sblocco delle trattative commerciali UE-USA.
Bitcoin, invece, inizia male agosto: quota attorno ai 115.000 dollari, in calo per il quinto giorno consecutivo. Eppure luglio si era chiuso con un +8%, il quarto mese positivo di fila.
Mercati obbligazionari tranquilli. Treasury decennale a 4,35%, Bund tedesco fermo al 2,7%, BTP italiano stabile al 3,51%, con lo spread a 81 punti base, lontano dai 115 di inizio anno. Obiettivo: scendere verso quota 65.
Occhi puntati sui dati sul lavoro USA. Bloomberg prevede 104.000 nuovi posti a luglio, in rallentamento dai 147.000 di giugno. Un dato in linea o migliore potrebbe riaprire il dibattito su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WidomTree - Tactical Daily Update - 31.07.2025Il Pil Usa torna a correre nel 2’ trimestre: Trump gongolante.
La Federal Reserve lascia i tassi invariati, ma appare più “colomba”.
Il Dollaro di prepara a chiudere luglio in ripresa: Bitcoin verso 120.000 US$.
Petrolio consolida il recupero di luglio: da monitorare, ha basi solide.
Ieri, 30 luglio, nel panorama europeo è stata Milano a prendersi la scena: FTSE MIB a +1,0%, chiusura a 41.637 punti, livelli che non si vedevano da luglio 2007. A guidare i rialzi c’è Intesa Sanpaolo, in corsa verso i picchi di maggio 2007, grazie al rally del comparto bancario.
Anche nel resto del continente, si sono regsitrati guadagni: Francoforte +0,07%, Madrid +0,60%, mentre Parigi cede lo 0,31%. Più defilate Amsterdam (+0,17%) e Londra (+0,21%).
La Federal Reserve (Banca centrale americana) ha lasciato i tassi invariati nel range 4,25%-4,5%, ma con una novità “storica”: due governatori, Michelle Bowman e Christopher Waller (entrambi nominati da Trump), hanno votato contro. È la prima volta dal 1993 che si registra un doppio dissenso. Entrambi chiedevano già ora un taglio di 25 punti base.
Wall Street ha digerito la decisione con esiti misti: Dow Jones -0,38%, Nasdaq +0,15%, S&P 500 -0,12%, sensibile anche ai numeri trimestrali di importanti attori del “big-tech”.
Meta e Microsoft brillano sull’onda dell’Intelligenza artificiale: le loro trimestrali hanno confermato che è ancora l’AI l’intelligenza la star indiscussa per investimenti e redditività.
Microsoft ha battuto le stime, grazie alla divisione Azure e alla crescente domanda di AI. Anche Meta Platforms ha fatto il botto: risultati stellari e previsioni ottimistiche nel Q2, con Zuckerberg deciso a colmare il gap con miliardi di investimenti e lanciare la nuova divisione Meta Superintelligence Labs (MSL).
Sui social, Trump ha colto l’occasione per commentare a modo suo: «Molto meglio del previsto! 'Troppo tardi' dovrebbe abbassare i tassi, non c'è inflazione!» ha scritto su Truth Social, riferendosi a Powell.
Il dato positivo sul PIL, +3,0% nel 2’ trimestre rispetto al 1’, ha dato una spinta anche al dollaro, che ha toccato i massimi da un mese e mezzo con un guadagno mensile vicino al +3%, il primo del 2025: in sientesi Euro/Dollaro a 1,1474 (da 1,154), Euro/Yen a 171 (da 171,25) e Dollaro/yen a 149,02 (da 148,41).
Dopo aver perso circa il 15% da inizio anno a fine giugno, il biglietto verde ha “svoltato”. Il cambio di marcia è legato sia alla fermezza della Fed sia al nuovo accordo commerciale tra UE e USA, che favorisce Washington.
Stamattina, 31 luglio, le borse asiatiche hanno chiuso miste. A brillare è quella giapponese con il Nikkei a +1,1%, mentre Cina (CSI 300 e Hang Seng -1,3%) e Corea (Kospi -0,7%) scivolano frazionalmente.
La Banca del Giappone lascia i tassi fermi, ma alza le previsioni d’inflazione.
La Cina cerca di frenare la caduta dello yuan, mentre in Corea si sigla un accordo sui dazi con gli USA: i prodotti coreani saranno tassati al 15%. India giù con il Sensex -0,6%, dopo la minaccia di Trump di imporre dazi al 25%, giudicando “rigide e odiose” le barriere commerciali indiane.
Mentre ieri sono arrivati i primi risultati del gruppo dei "Magnificent Seven" oggi, giovedì 31 sono in calendario le trimestrali di Apple e Amazon. L’indice Bloomberg “dedicato” ha toccato ieri un nuovo record, pronto per essere ritoccato ancora.
Big commodities: trend diversi tra petrolio ed oro: il Brent (greggio di riferimento europeo) si avvia a chiudere luglio a 73 dollari al barile, in rialzo dell’8%, il miglior mese da quasi due anni. Merito del clima meno teso sul fronte commerciale e delle sanzioni alla Russia.
Le scorte USA sono però salite di 7,7 milioni di barili a quota 426,7 milioni, per via del calo delle esportazioni (gli analisti si aspettavano un calo di 1,3 milioni).
L’oro, invece, è a quota 3.301 dollari/oncia, con un +0,8% di oggi, 31 luglio. Tuttavia proprio luglio rischia di essere il primo mese negativo del 2025. Da notare che la performance da inizio anno resta solida: +25% in dollari e +13,7% in euro, anche se da aprile il trend è piatto.
Bitcoin continua a correre e si appresta a chiude luglio in bellezza: +10% nel mesem a 118.400 dollari, il quarto mese consecutivo di guadagni. Spinta dalle aspettative su un approccio pro-cripto da parte dell’amministrazione USA e dagli acquisti di alcune big tech.
Sul fronte obbligazionario, i movimenti delle banche centrali hanno avuto meno impatto delle novità commerciali: Treasury USA decennale: rendimento al 4,35%, Bund decennale tedesco: 2,7%, segnando il terzo mese negativo per i suoi prezzi, frutto del graduale rialzo del suo rendimento.
E’ il BTP italiano il vero vincitore morale della sfida tra i grandi “Govies” europei: col rendimento al 3,52%, e lo spread BTP/Bund sceso da 115 a 81 punti base, al minimo dal 2010.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.07.2025Borse ottimiste sui negoziati China – Usa. Accordo con EU già digerito.
Consumatori Usa un po’ più fiduciosi: verso una ripresa del Pil atteso 2025.
Volatilità ai minimi ed elevata compiacenza delle Borse.
Bond market sonnecchiante: attende le mosse di BCE e FED.
I mercati si scrollano di dosso l’accordo USA-UE sui dazi. Focus su Fed, Cina e petrolio in calo. Dopo una partenza difficile lunedì 28, con governi europei preoccupati e borse negative a fine seduta, i listini del Vecchio Continente tentano il recupero e chiudono in positivo, sostenuti dalle aspettative per la Fed.
Mentre in Europa si metabolizza l’intesa transatlantica, negli USA e in Cina si guarda al futuro. Le due potenze sono al tavolo in Svezia per trovare un nuovo accordo commerciale. L’obiettivo? Prolungare la tregua sui dazi, attualmente congelati per 90 giorni.
A bordo dell’Air Force One, Donald Trump ha dichiarato: “Ho appena parlato con Scott Bessent. Ha avuto un ottimo incontro con la Cina”. Il Presidente americano ha anche detto che le impressioni del segretario al Tesoro sulle trattative sono “positive e meglio di quelle di ieri”. I negoziatori lasciano intendere che un’estensione della tregua è vicina. Restano però “alcuni dettagli tecnici da risolvere” e, come ha ricordato lo stesso Bessent, “sarà Trump ad avere l’ultima parola”.
Nonostante i toni più distesi, ieri Wall Street ha chiuso in calo, zavorrata da una serie di trimestrali deludenti e dai timori che le tensioni sui dazi non siano ancora finite. Il Dow Jones ha perso -0,46%, lo S&P500 -0,25%, e il Nasdaq -0,38%.
C’è però una nota positiva: la fiducia dei consumatori americani è migliorata a luglio. L’indice del Conference Board è salito a 97,2 punti, in crescita di 2 punti rispetto a giugno (già rivisto al rialzo di 2,2 punti). Gli analisti si aspettavano un valore inferiore, attorno a 95,4.
La scia positiva da aprile in poi di Wall Street, poco importa il lieve calo di ieri, ha contagiato i listini cinesi: il CSI300 è salito stamane, 30 luglio, +0,5%, toccando i massimi da novembre, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato +0,4%, sui massimi dal febbraio 2021. Nella notte, la PBoC ha drenato 127,7 miliardi di yuan di liquidità dal sistema bancario: si tratta della quantità più alta rimossa in due settimane. Lo yuan resta stabile contro il dollaro, in attesa della riunione del Politburo di fine mese.
In Giappone, il Nikkei ha perso -0,3%, penalizzato dal rafforzamento dello yen, passato da 148,5 a 147,5 sul dollaro. Il rendimento del decennale giapponese scende di 2 bps a 1,50%. Il primo ministro Shigeru Ishiba, reduce da un secondo insuccesso elettorale in meno di un anno, è politicamente sempre più debole e si parla di possibile uscita di scena anticipata.
In calo anche il Kospi coreano (-1,4%), mentre cresce l’attesa per l’incontro di alto livello tra Seul e Washington in programma tra due giorni, volto definire il futuro regime tariffario tra i due paesi.
Sul fronte materie prime, i riflettori sono puntati sul petrolio. Il Brent si attesta a 68,60 USD/barile alle 12:00 CET, in calo a causa del timore che la guerra commerciale tra grandi consumatori di greggio (USA e UE) possa frenare la domanda. Inoltre, la maggiore offerta, complice l’allentamento dei tagli OPEC+, ha spinto le esportazioni saudite al massimo da tre mesi (dati JODI).
Sul versante nucleare, l’Iran e i tre paesi europei firmatari dell’accordo del 2015 (Gran Bretagna, Francia e Germania) terranno colloqui a Istanbul venerdì. Si cerca una soluzione diplomatica dopo l’attacco israeliano-americano di un mese fa agli impianti nucleari iraniani. L’incontro si terrà a livello di viceministro degli Esteri.
Il clima d’incertezza alimenta la domanda di beni rifugio. L’oro è stabile a 3.390 USD/oncia, ma in rialzo dell’1% rispetto a lunedì e sui massimi da un mese. Il platino spot è salito +1,3% a 1.443,30 USD/oncia, l’argento +0,7% a 38,4595 USD/oncia. I metalli preziosi stanno facendo meglio dell’oro: nel 2025, l’oro è salito del 28,4%, il platino del 29,2% e l’argento del 53,5%. Un mix di aspettative di offerta in calo e domanda in crescita spinge i prezzi: il platino è ai massimi da 11 anni, l’argento ai massimi da 14.
Sul forex, poche variazioni di rilievo. Il dollaro Usa resta debole, mentre salgono le attese di un taglio Fed a settembre e della conferma dei tassi BCE giovedì. Gli analisti vedono due tagli BCE da 25 pb (settembre e dicembre), con il tasso terminale all’1,50%, seguiti da un’inversione nel 2027 con due rialzi da 25 pb (marzo e giugno).
Sul fronte obbligazionario, osserviamo recuperi: Treasury USA 10Y: rendimento in calo da 4,41% a 4,37%, e prezzo in rialzo +0,3%. Per il BTP italiano 10Y, rendimento in calo da 3,55% a 3,45% e spread Btp/Bund a 84 bps.
Citi evidenzia un trend importante: gli investitori esteri hanno acquistato debito dell’eurozona per quasi 100 miliardi di euro a maggio, il dato più alto dal 2014, preferendolo a quello Usa: oggi pomeriggio è previsto un intervento molto atteso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell: potrebbe fornire nuovi indizi sulla politica monetaria USA.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.07.2025Volatilità ai minimi e indici azionari ai massimi: what else?
Trump minaccia ancora dazi pesanti, ma invita a trattare.
Bitcoin vicino al massimo storico, ma il fenomeno è Ethereum, +51% a luglio.
Cina torna ad esportare terre rare negli Usa: ed è solo l’inizio.
Mercati in ripresa, tra ottimismo USA, tensioni commerciali e corsa tech. La settimana si è chiusa con mercati più sereni e un respiro collettivo di sollievo. In Europa le Borse venerdì 18 hanno chiuso “quasi ferme”, influenzate dal buon umore arrivato da Wall Street dopo la chiusura positiva di giovedì 17 luglio. Parigi si è mossa appena, +0,01%, Londra un po' più dinamica +0,22%, mentre Francoforte e Madrid hanno segnato il passo con -0,33% e -0,16% rispettivamente.
Negli Stati Uniti, il sentiment è migliorato grazie a due buone notizie: un’economia che tiene nonostante i dazi e dati macroeconomici inaspettatamente solidi. Le vendite al dettaglio sono cresciute più del previsto, mentre le richieste di sussidio di disoccupazione sono calate. In parallelo, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan ha sorpreso in positivo. Insomma, gli americani lavorano, guadagnano e spendono.
Donald Trump è tornato a prendersela col Chairman della Federal Reserve, Jerome Powell, esortandolo ad abbassare i tassi. Ma a livello commerciale, la linea del tycoon resta dura: preme per dazi minimi tra il 15% e il 20% su tutti i beni europei, respingendo anche le ultime offerte dell’Ue, come quella di ridurre le tariffe sulle auto.
Secondo il Financial Times, l’atmosfera tra Washington e Bruxelles si è raffreddata. Il commissario europeo Maros Sefcovic ha definito “deludenti” i colloqui recenti, mentre fonti UE parlano apertamente di ritorsioni. La Commissione starebbe lavorando a una terza lista di contromisure, stavolta nel settore dei servizi digitali e pubblicitari. “Non accetteremo un 15%”, ha detto un diplomatico europeo.
Nel frattempo, a Wall Street la giornata è stata piatta: Dow Jones -0,32%, Nasdaq +0,05%, S&P 500 -0,01%.
Il vero protagonista resta Nvidia, regina del tech, che corre oltre i US$ 4.200 miliardi di capitalizzazione, superando di gran lunga l'intero valore delle Borse di Milano, Parigi e Madrid messe insieme. Sembra assurdo, ma forse non lo è. Il consenso degli analisti di Bloomberg (circa) prevede per il 2025 un utile netto di 130 miliardi di dollari, più del doppio che nel 2024, con un P/E di 32x. Per fare un paragone, le 40 aziende del FTSE MIB genereranno “solo” Eur 71 miliardi di utili netti 2025.
Stamane, 21 luglio, la settimana è partita bene in Asia. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato +0,3%, toccando i massimi da novembre 2021, mentre il CSI300 è salito +0,3%. Il Kospi coreano ha guadagnato +0,6%, al record da agosto 2021, sostenuto da esportazioni in crescita.
A Seoul si lavora a un accordo con gli USA per evitare nuovi dazi a partire dal 1° agosto. In Giappone invece, occhi puntati sulla politica: il premier Shigeru Ishiba ha subito una storica debacle elettorale, non riuscendo a mantenere la maggioranza al Senato per il suo Partito. Non accadeva dal 1955.
La Cina torna a esportare magneti in terre rare verso gli USA dopo mesi di blocchi. A giugno sono partite 353 tonnellate, un aumento del 660% su maggio. Globalmente, la Cina ha esportato 3.188 tonnellate, +157,5% sul mese precedente, cominque ancora sotto al livello di giugno 2024 (-38,1%).
Il ritorno dei flussi è legato agli accordi commerciali con gli Usa firmati a giugno, che hanno sbloccato licenze e permessi. Nvidia, intanto, si prepara a tornare a vendere i suoi chip AI H2O in Cina, pur con alcune restrizioni.
Sul fronte “materie prime”, il petrolio Brent si mantiene poco mosso a 69,4 Dollari/barile, dopo il -1,5% della scorsa settimana. L’UE ha appena approvato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, colpendo il settore energetico. Intanto, le scorte USA sono diminuite di 3,9 milioni/barili, contro attese di -1,8 milioni: segnale di mercato più teso del previsto.
Sul fronte monetario, l’euro si è rafforzato venerdì: +0,5% sul dollaro a 1,165 e +0,4% sullo yen a 172,97. Il cambio dollaro/yen resta stabile (-0,1%) a 148,5. La Fed si trova ora sotto pressione politica: il governatore Christopher Waller e la governatrice Michelle Bowman hanno aperto a un possibile taglio dei tassi, mentre altri restano prudenti per timore di un’inflazione persistente. Powell, il presidente della Fed, è sempre nel mirino di Trump, con numerose voci di successione.
Il Bitcoin apre la settimana poco mosso, attorno ai 118.000 dollari, dopo aver perso leggermente nell’ultima settimana ma guadagnato un +10% in quella precedente. A spingere la fiducia, l’attesa di nuove mosse “pro-crypto” da parte di Trump. Gli ETF su Bitcoin hanno raccolto circa US$ 150 miliardi di dollari a giugno, contribuendo a spingere l’intero mercato cripto sopra i 4 trilioni di dollari. In evidenza anche Ethereum, che da inizio luglio ha segnato un impressionante +50%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.07.2025Borse Usa a nuovi massimi contagiano anche quelle EU e asiatiche.
Trump pungola ancora Powell, ma non pensa di rimuoverlo.
Dati macro Usa incoraggianti a giugno: 2’ trimestre in recupero?
Mondo crypto in fermento: prosegue la “legittimazione” dell’asset class.
Mercati in fermento tra dazi, dati macro e rally tech: Trump resta al centro del gioco. La giornata del 17 luglio ha portato una ventata di ottimismo sui mercati globali. Il Presidente USA Donald Trump ha lasciato intendere la possibilità di un accordo con l’Unione Europea sul fronte dei dazi, innescando un'ondata di acquisti sia in Europa che a Wall Street.
Wall Street brinda: l’S&P 500 ha guadagnato ]0,54%, mentre il Nasdaq ha chiuso ]0,75%. In Europa, Amsterdam ha brillato con +1,3%, seguita da Parigi, +1,2%, Francoforte, +1,1%, e Milano, +0,92%. Positive anche Madrid, +0,6%, e Londra, +0,5%.
Anche il clima tra Casa Bianca e Federal Reserve sembra essersi lievemente disteso, dopo che Trump ha smentito le voci di un possibile licenziamento di Jerome Powell. Tuttavia, non ha perso l’occasione per pungolare il chairman della Fed: “Ottimi i numeri appena usciti. Abbassi i tassi”, ha scritto, riferendosi ironicamente a Powell come “troppo tardi”, sottolineando come altri banchieri centrali abbiano già tagliato i tassi d’interesse.
Le sue parole sono arrivate a ridosso della pubblicazione di dati macro USA positivi. A giugno, le vendite al dettaglio sono cresciute ]0,6% su base mensile (ben oltre il +0,1% atteso), dopo un calo di /0,9% a maggio. A trainare sono stati i settori: beni di consumo (+1,8%), auto e ricambi (+1,2%), materiali da costruzione (+0,9%) e abbigliamento (+0,9%).
Anche sul fronte lavoro buone notizie: le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 7.000 unità, attestandosi a 221.000, sotto le attese (234.000). Segnali incoraggianti anche dalla fiducia dei costruttori (indice NAHB), che a luglio si è attestata a 33 punti, come atteso.
Nel frattempo, il dollaro si è rafforzato, centrando la quinta chiusura positiva nelle ultime sei sedute. Il cambio euro/dollaro è sceso a 1,1585 (-0,46%). L’euro ha guadagnato leggermente sullo yen (+0,03% a 172,16), mentre il cambio dollaro/yen è salito +0,5% a 148,58.
Sul fronte obbligazionario europeo, lo spread BTP-Bund ha chiuso in lieve calo a 88 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,56% (dal 3,58% della vigilia).
Trump ha inoltre dichiarato che intende scrivere a oltre 150 Paesi per proporre un tasso doganale unilaterale, probabilmente del 10% o 15% ha detto ai giornalisti.
Pur mantenendo il pugno duro, Trump ha aperto uno spiraglio: “Potremmo forse raggiungere un accordo con l’Europa. Sono indifferente, ma stavolta sarà molto diverso dal passato”, ha affermato.
L’UE, nel frattempo, prepara le contromosse. Secondo il Financial Times, Bruxelles sta stilando una lista di possibili dazi contro i servizi USA e controlli alle esportazioni, che si aggiungerebbero alle misure già discusse su Eur 72 miliardi di importazioni statunitensi (inclusi aerei Boeing, auto e bourbon).
La spinta positiva stamane, 18 luglio, ha raggiunto anche l’Asia. L’Hang Seng di Hong Kong è salito +0,7%, toccando i massimi da oltre tre anni. Bene i colossi tech: Alibaba +2,3%, JD.com +2,7%. Il CSI 300 ha guadagnato +0,5%, mentre il Taiex di Taiwan è avanzato dell’1%, trainato da TSMC. Il merito? La nuova apertura USA sui chip destinati alla Cina, promossa direttamente da Trump.
In controtendenza il Nikkei giapponese (-0,2%), penalizzato dall'accelerazione dell'inflazione. Il rendimento del bond decennale nipponico è sceso all’1,53%, cinque punti base sotto i massimi dal 2008.
In Corea, il Kospi resta piatto, ma consolida i massimi dal 2021. Il governo di Seul segnala ancora pressioni al ribasso, ma nota un miglioramento del sentiment dei consumatori per il terzo mese consecutivo.
Bitcoin supera stamattina 120.700 dollari, in rialzo di oltre +1%, avvicinandosi ai massimi recenti. Secondo il Financial Times, Trump potrebbe aprire gli investimenti in crypto ai fondi pensione statunitensi, tra cui giganti come il Federal Retirement Thrift e CalPERS. Un segnale forte di legittimazione per l'intero settore.
Sul fronte materie prime, il greggio è salito di un dollaro a causa degli attacchi con droni sui giacimenti nel Kurdistan iracheno, che hanno dimezzato la produzione della regione in quattro giorni. La domanda stagionale di viaggi in Usa continua a sostenere i prezzi.
L’indice Bloomberg Commodity ha chiuso il terzo rialzo consecutivo a 104,8 dollari. Occhi puntati sul rame, in recupero a doppia cifra dopo che Trump ha annunciato un dazio del 50% sulle importazioni di rame a partire dal 1° agosto.
Morale: il rally globale è trainato soprattutto dai semiconduttori, dal comparto crypto e dal settore Aerospazio & Difesa. Deboli, invece, i titoli legati al lusso, ai media, al settore automobilistico e farmaceutico, tutti ancora negativi da inizio anno.
Occhi aperti oggi, 18 luglio, sul dato della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, previsto alle ore 16:00. Le attese prevedono 61,5 punti, in crescita rispetto ai 60,7 di giugno. Un dato che potrà fornire preziosi indizi sulle future mosse della Fed.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.07.2025 Dazi e guerre non fermano le Borse Usa ed Europee.
Lo S&P500, al max storico sopra 6.300, ha recuperato 30% dal min di aprile.
Le Borse asiatiche confermano il loro buon “momentum”: watch-out!
Metalli industriali e cryptos guadagnano spazio nei portafogli.
Mercati in fermento tra inflazione, dazi e minacce e la giornata di ieri, 15 luglio, s’è chiusa con moderato ottimismo sui mercati. Gli occhi degli investitori erano puntati sull’inflazione USA, ma ancor di più sulle tensioni commerciali, in particolare i dazi con le trattative tra Stati Uniti e vari partner commerciali che restano bollenti.
Negli Stati Uniti, l’inflazione ha accelerato a giugno, ma senza far scattare l’allarme tra gli analisti: +2,7% annuo per l’indice generale dei prezzi al consumo, in crescita rispetto al +2,4% di maggio e sopra le attese. Su base mensile, l’aumento è stato dello 0,3%, in linea con le previsioni.
L’indice “core” (escludendo energia e alimentari) è cresciuto del 2,9% annuo e dello 0,2% mensile. Difficile quantificare l’effetto diretto dei dazi su questi numeri, ma il legame inizia a farsi sentire.
Borse europee in recupero, ma resta il nervosismo: Milano +0,27%, Madrid +0,25%, Londra +0,65%. In calo invece Parigi -0,27% e Francoforte -0,31%.
Nel frattempo, a Washington, Donald Trump rilancia la sfida: se la Russia non firma un accordo sull’Ucraina entro 50 giorni, scatteranno dazi del 100%. Una mossa definita “secondaria”, ma dal potenziale devastante. Il messaggio è chiaro: Putin farebbe bene a prendere i negoziati più sul serio.
Anche l’Europa prende posizione sul tema: Kaja Kallas, rappresentante Ue, ha definito i 50 giorni “un tempo troppo lungo” per un conflitto che miete vittime ogni giorno.
Intanto, il Brasile reagisce al dazio del 50% imposto sugli export dal presidente USA, istituendo un comitato interministeriale per trovare sbocchi alternativi, puntando su Cina, India e UE.
Sempre sul tema dei dazi l’Europa prende tempo, ma prepara le contromosse. La Germania, per bocca del portavoce del cancelliere Friedrich Merz, ribadisce la volontà di evitare escalation prima di agosto, sostenendo la linea negoziale della Commissione Europea.
Ma la pazienza è agli sgoccioli: Maros Sefcovic, caponegoziatore Ue, ha dichiarato che sono pronte contromisure proporzionate, se necessario.
Nonostante le tensioni, Wall Street ha aggiornato i suoi massimi, per poi chiudere mista;
Nasdaq Composite +0,18%, S&P500 -0,40%.
Oggi, 16 luglio, i mercati asiatici si sono mossi in modo contrastato: il Taiex (Taiwan) +1%, è sui massimi da cinque mesi, mentre in Giappone il Nikkei è salito +0,4%; lo yen continua ad arretrare sul dollaro, arrivando a quota 149,1, mentre i rendimenti dei bond governativi giapponesi (JGB) restano al top da 16 anni.
Hang Seng (Hong Kong) +0,2%, con Alibaba +2%. Male il CSI300 di Shanghai e Shenzhen, -0,3%, zavorrato dai bancari.
Il Kospi (Corea) ha perso -0,7%, ma resta vicino ai massimi da 4 anni. Il governo “vorrebbe” vuole spingere l’indice a 5.000 punti, incentivando il passaggio dal mattone alle azioni per le famiglie coreane.
In generale, l’interesse cresce per le Borse dell’Asia-Pacifico: secondo un sondaggio di Bank of America, l’ottimismo tra i gestori di fondi asiatici è in aumento: il 70% prevede un impatto solo marginalmente negativo dai dazi di Trump e c’è fiducia in nuovi tagli dei tassi e in una crescita degli utili aziendali.
Il Giappone è il mercato preferito, seguito da Taiwan, Corea del Sud e India. La Cina scivola al quinto posto. Le banche giapponesi si dovrebbero giovare dei tassi alti, mentre Taiwan e Corea cavalcano la ripresa dei semiconduttori.
Nel comparto delle materie prime, prevale la calma, con l’indice Bloomberg Commodity stabile a 103,8 USD, ma attenzione al petrolio.
Il prezzo del greggio resta in una fase di consolidamento, sospeso tra tensioni geopolitiche e domanda solida, grazie ai forti consumi per la “driving season” negli Usa ed il recupero dell’attività manufatturiera in Cina che sostengono i prezzi.
L’OPEC prevede un miglioramento dell’economia globale nella seconda metà dell’anno, nonostante le tensioni commerciali.
L’oro, a 3.338 USD, rimbalza dello 0,5%, ma negli ultimi 3 mesi non ha portato guadagni agli investitori non coperti sul cambio.
Su obbligazioni e tassi la situazione è calma: il dato sull’inflazione USA non ha mosso troppo il mercato obbligazionario: Treasury 10Y: 4,47%, mentre in Euro-zona, troviamo il Bund decennale che “paga” 2,71% e l’omologo BTP Italiano: 3,57%: spread a 86 pbs.
Gli economisti restano divisi: alcuni notano che l’inflazione mensile Usa è sotto le attese da cinque mesi, altri che restiamo troppo sopra l’obiettivo del 2% della Fed per pensare a tagli imminenti.
Intanto, Jamie Dimon (Ceo di JPMorgan) difende l’indipendenza della Fed, criticando i ripetuti attacchi di Trump a Jerome Powell.
Sul valutario, Bitcoin è sui massimi, ed il Dollaro è in ripresa: Bitcoin consolida a 117.800 USD dopo il recente balzo a 123.000 USD, in attesa delle tre leggi pro-crypto al Congresso USA, il cui iter è però temporaneamente bloccato.
Il cross Euro/Dollaro si stabilizza a 1,167, dopo 5 sedute di recupero per la valuta americana: la solidità dell’inflazione USA frena le aspettative di tagli ai tassi.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.07.2025Borse in piena «complacency»: la guerra dei dazi non fa più paura.
La trattativa Usa con Paesi partner è di fatto prorogata al 1’ agosto.
Borse e valute emergenti: la sorpresa del 2025, grazie al US$ debole.
Rame, argento, zinco, sempre più interessanti per un portfolio mid-risk.
Anche ieri, 9 luglio, le trattative sui dazi sono state al centro della scena per gli investitori. Diverse nazioni hanno ricevuto le famigerate lettere di Donald Trump sull’aumento delle tariffe. L’Unione Europea però no – almeno, non ancora. Secondo il Financial Times, proprio l’UE rischierebbe di vedersi assegnati dazi più salati di quelli concordati tra USA e Regno Unito, nonostante le recenti aperture di Washington a Bruxelles.
Il commissario al Commercio Maros Sefcovic ha però rassicurato: per ora, niente stangate. “Abbiamo ottenuto una proroga dello status quo fino al 1° agosto, il che ci dà tempo per chiudere un accordo. Spero in buoni risultati già nei prossimi giorni”, ha dichiarato.
Intanto, da Washington filtrano i retroscena: a spingere per il rinvio delle nuove tariffe sarebbe stato il segretario al Tesoro Scott Bessent, supportato da alcuni consiglieri. L’obiettivo? Avere qualche settimana in più per trattare.
Trump non molla: via social, ha annunciato dazi reciproci per sei Paesi, con percentuali piuttosto pesanti: 30% a Iraq, Algeria e Libia, 25% a Brunei e Moldova, 20% alle Filippine.
Le Borse europee hanno reagito con fiducia, chiudendo in netto rialzo, con Milano in testa (+1,59%), al massimo da oltre un mese. Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,49%, Nasdaq +0,94% e S&P500 +0,61%.
E mentre le trattative sui dazi tengono banco, Trump torna a martellare la Fed: “Il tasso d’interesse è almeno 3 punti troppo alto. ‘Too late’ (il soprannome dato a Powell) ci costa 360 miliardi di dollari all’anno! Nessuna inflazione, le aziende arrivano in massa. Abbassare i tassi!!!”, ha scritto su Truth.
Intanto, la corsa alla nuova guida della Federal Reserve è aperta: il Wall Street Journal rivela che Kevin Hassett e Kevin Warsh sono tra i candidati. Hassett, attualmente consigliere economico, sembra in vantaggio: ha già incontrato Trump due volte a giugno.
La giornata di ieri ha visto un nuovo storico traguardo per Nvidia: il colosso dei chip ha guadagnato oltre +2%, superando per la prima volta i US$ 4.000 miliardi di capitalizzazione. Si tratta della prima azienda al mondo a raggiungere questo livello, sospinta dalla febbre dell’intelligenza artificiale generativa. Solo Microsoft e Apple avevano superato i 3.000 miliardi in precedenza.
Il capo economista BCE, Philip Lane, ha sottolineato che anche in uno scenario di dazi USA universali al 10%, come ipotizzato a maggio, l’economia europea è ancora in crescita, anche se a ritmi più lenti. Tuttavia, ha avvertito: "L’incertezza è alta, non solo sui dazi, ma anche su altre possibili barriere non tariffarie e sull’impatto delle politiche di sicurezza sugli investimenti esteri".
Stamattina, 10 luglio, i mercati asiatici hanno mostrato un atteggiamento generalmente positivo, malgrado le nuove minacce di Trump: CSI 300 (Cina): +0,6%, Hang Seng (Hong Kong): +0,3%, Kospi (Corea): +1,2%, al terzo rialzo di fila, Nikkei (Giappone): -0,6%.
In Corea, la banca centrale ha lasciato invariato il tasso di riferimento e osserva con attenzione l’impatto dei dazi USA. In Giappone, il Ministero delle Finanze ha ribilanciato le emissioni di bond per ridurre la volatilità.
Nel mondo delle materie prime, il Bloomberg Commodity Index è rimasto stabile a 103,1 USD, col rame che resta sotto i riflettori: Trump ha imposto un dazio del 50% sulle importazioni, criticando la precedente amministrazione Biden, accusata di aver danneggiato il settore. “Il rame è il secondo materiale più usato dal Dipartimento della Difesa. L’America costruirà di nuovo un’industria dominante", ha promesso.
Oggi, gli USA producono poco più della metà del rame raffinato che consumano; il resto viene importato. L’Arizona resta il cuore dell’estrazione americana, mentre la Cina è sia il principale raffinatore che il maggiore consumatore globale.
Il dollaro USA, che si era rafforzato fino 1,171, ieri ha perso un po’ slancio. I verbali della riunione FED del 17-18 giugno rivelano che solo pochi membri erano favorevoli a un taglio dei tassi a luglio, a causa dei timori per l’inflazione. UBS, comunque, mantiene l’obiettivo di 1,20 per fine terzo trimestre e 1,23 per fine anno, dopo aver centrato quota 1,18 nel secondo trimestre.
Il rallentamento del mercato del lavoro estivo potrebbe spingere la Fed a tagliare i tassi di 75 o 100 punti base nel 2025, iniziando con la riunione del FOMC del 17 settembre.
Sul fronte obbligazionario, si è registrato un forte balzo del prezzo dei Treasury Note, +0,45% per il 10 anni, il maggiore da un mese, e il rendimento sceso dal 4,42% al 4,33%. Alcuni membri della Fed sono disposti a considerare un taglio dei tassi a luglio, ma solo se i dati macro confermeranno certe tendenze.
Più stabile il panorama europeo: il BTP decennale italiano è rimasto al 3,52%, mentre lo spread Btp/Bund è calato a 85 punti base, il minimo da 15 anni.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.07.2025Siamo al D-day dei dazi Usa, ma resta molta incertezza e spazio per trattare.
Gli Usa stanno negoziando con oltre 200 Paesi: proroga fino al 1’ agosto.
Dollaro USA in recupero, ma servono conferme nelle prossime settimane.
Borse asiatiche ed emergenti confermano la loro forza nel 2025.
Trump torna all’attacco con nuovi dazi: pioggia di tariffe, mercati nervosi ma resistenti. Il presidente americano ha inviato una nuova ondata di lettere a quei Paesi ritenuti “colpevoli” di aver mantenuto un surplus commerciale eccessivo con gli Stati Uniti.
Dopo i primi avvertimenti, le missive sono arrivate anche ai leader di Malaysia e Kazakhstan, per cui sono previsti dazi del 25%; Sudafrica, colpito da tariffe al 30%, e Myanmar e Laos, che si vedranno applicare dazi addirittura al 40%.
Non finisce qui. Trump ha annunciato ulteriori tariffe su prodotti provenienti da altri Paesi: Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Cambogia, Indonesia, Serbia, Thailandia e Tunisia. Un vero e proprio giro di vite contro chi, secondo Washington, "approfitta" del mercato americano.
E il messaggio è chiaro anche per chi si allinea ai BRICS, il blocco emergente guidato da Brasile, Russia, India e Cina: un possibile dazio aggiuntivo del 10% potrebbe colpire chi condivide le "politiche antiamericane" di questi Paesi.
Ultimatum e diplomazia muscolare: con un colpo di penna, Trump ha firmato anche un decreto che proroga fino al 1° agosto il termine per negoziare nuovi accordi commerciali. “Mandare una lettera significa cercare un accordo – ha spiegato – dobbiamo trattare con 200 Paesi. È il metodo più veloce e potente”.
Un messaggio chiaro anche all’Unione europea, ancora momentaneamente esclusa dalla raffica di lettere. “L’Ue si sta comportando bene... magari tra due giorni invieremo loro una lettera”, ha detto Trump ai giornalisti, ricordando però le multe inflitte a Apple e Google dai regolatori europei: “Erano durissimi, peggio della Cina. Ma ora ci trattano meglio”.
Sul piano della politica industriale, Trump ha rilanciato con due annunci forti: tariffe fino al 200% sui farmaci (dopo aver lasciato un anno e mezzo di tempo per negoziare) e un’imposta del 50% sul rame, colpendo un settore strategico in un contesto di forte tensione globale.
Nonostante l’aggressività commerciale americana, Wall Street ha chiuso sulla parità, segno che i mercati, sebbene nervosi, restano cautamente stabili. Anche in Asia-Pacifico, stamane, 9 luglio, le variazioni sono rimaste contenute: Hong Kong ha perso -0,7%, Taipei -0,5%, mentre il Kospi coreano ha segnato un brillante +0,6%, spinto dalla corsa ai mutui e da un rinnovato ottimismo degli investitori internazionali.
Francoforte ieri ha guadagnato +0,77%, Parigi e Londra entrambe +0,56%, Amsterdam +0,30%, Madrid +0,13%. Milano, ha registrato un solido +0,67%, tornando sopra la soglia simbolica dei 40.000 punti.
Nel frattempo, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA continuano a salire: il decennale è al 4,43% (dal 4,39%) e il titolo a tre mesi è al 4,36%. Sul fronte monetario, il dollaro si rafforza, con l’euro/dollaro che scivola a 1,17, lontano dai massimi di inizio luglio a 1,183. Secondo Bank of America, si intravedono segnali di inversione positiva per il biglietto verde, supportati da solidi dati sull’occupazione.
Tra le aziende asiatiche più esposte ai dazi trumpiani, Samsung Electronics prevede un duro colpo ai suoi conti 2025. L’utile operativo per il secondo trimestre dovrebbe crollare del 56% su base annua, fermandosi a 4.600 miliardi di won (circa 2,9 miliardi di euro). Un dato deludente, -23% rispetto alle previsioni di mercato, a causa delle restrizioni americane sull’export tecnologico verso la Cina.
Nel mondo delle materie prime, è il rame a conquistare la scena. Il prezzo ha registrato un balzo del +17% martedì, prima di un assestamento, con un incremento annuo dell’11%. L’annuncio di Trump sui dazi del 50% ha messo in allarme anche il Cile, primo esportatore mondiale, che ora spera in una possibile esenzione. La Cina, principale raffinatore globale, osserva da vicino.
Per l’oro, al contrario, è il terzo giorno consecutivo di calo. Il prezzo è sceso a 3.292 dollari/oncia, complice la risalita del dollaro e dei rendimenti USA, mentre si affievolisce l’ottimismo su un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Sul fronte geopolitico, Taiwan ha dato il via alle manovre militari annuali Han Kuang, pensate per simulare una possibile invasione cinese. In parallelo, le borse cinesi registrano un timido segnale di ripresa: l’indice CSI 300 ha guadagnato +0,4%, con i prezzi al consumo in crescita a giugno, dopo quattro mesi consecutivi di calo.
Bitcoin si muove lateralmente, attestandosi a 108.500 dollari, vicino al suo massimo storico. L’asset riceve un inatteso endorsement da Elon Musk, che annuncia il pieno supporto del suo nuovo America Party alla criptovaluta.
Infine, sul fronte obbligazionario europeo, il BTP decennale italiano vede il suo rendimento salire al 3,53%, ma con uno spread Btp/Bund ai minimi da 15 anni: 85 punti base. Anche il differenziale con la Francia si stringe, arrivando a 17 punti base, il livello più basso da 18 anni.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.07.2025Borse europee reagiscono meglio a caos sui dazi, ….per ora…
Tesla non brinda all’annuncio del nuovo partito del suo fondatore Musk.
Materie prime sempre più amate: anticicliche ed esposte ai megatrend.
Dollaro tenta un timido rimbalzo, dopo il -13% vs Euro da inizio anno.
Settimana iniziata col piede giusto per le Borse europee, che archiviano la prima seduta in territorio positivo. Milano chiude in rialzo con un solido +0,74%, ma il vero exploit è del Dax di Francoforte, che segna +1% e conquista la “maglia rosa” del giorno. In crescita anche Amsterdam (+0,6%), Madrid (+0,7%) e Parigi (+0,3%). Unica eccezione negativa è Londra, -0,2%.
Il clima sui mercati rimane comunque cauto: gli investitori restano concentrati sugli sviluppi delle trattative commerciali tra Stati Uniti ed Europa e resto del mondo. La scadenza chiave del 9 luglio è stata alleggerita dall’annuncio, da parte degli USA, dell’invio di notifiche a vari Paesi, accompagnata dalla concessione di un periodo di tre settimane prima dell’attivazione dei nuovi dazi, prevista ora per il 1° agosto.
Finora, le piazze finanziarie hanno reagito con sangue freddo alle nuove minacce protezionistiche. L’indice MSCI World è oggi solo dell’1% sotto i suoi massimi storici, mentre l’MSCI Emerging Markets si mantiene a circa un punto dai livelli più alti degli ultimi tre anni. Rispetto all'inizio dell'anno, il primo ha guadagnato il +9%, il secondo il +14%. Nel frattempo, Wall Street continua a macinare record, anche se la seduta di ieri ha visto un’inversione di tendenza.
Le parole del segretario al Tesoro, Scott Bessent, che aveva promesso alla CNBC nuovi accordi commerciali “entro 48 ore”, avevano illuso gli investitori. Tuttavia, l’entusiasmo si è raffreddato rapidamente dopo che il presidente Donald Trump ha ufficializzato nuovi dazi contro sette Paesi.
Il Dow Jones ha perso ieri, 7 luglio, -0,94%, il Nasdaq -0,92% e l’S&P500 -0,79%. A preoccupare ulteriormente i mercati sono le minacce di Trump di un dazio aggiuntivo del 10% contro i Paesi che "si allineano alle politiche antiamericane dei Brics", ovvero Brasile, Russia, India e Cina.
Intanto Tesla è crollata nuovamente in Borsa. Colpa di Elon Musk, che ha annunciato nel weekend la creazione di un nuovo partito politico, l’America Party, con l’obiettivo di influenzare in modo strategico il Congresso, puntando a “2 o 3 seggi al Senato e 8-10 distretti alla Camera”.
Sul fronte obbligazionario, arrivano ancora buone notizie per l’Italia: lo spread tra BTP e Bund tedeschi è sceso a 87 punti base, dai 90 della seduta precedente, toccando i minimi degli ultimi 15 anni. Leggermente in rialzo invece il rendimento del decennale italiano, che passa dal 3,47% al 3,52%.
Sul mercato valutario si indebolisce l’euro, che si attesta a 1,174 dollari (in calo da 1,178) e scende a 171,2 yen. Il cambio dollaro/yen è invece a quota 145,84. Rimbalza il petrolio: il WTI, benchmark statunitense, guadagna +1,3%, salendo a 67,4 dollari/barile, mostrando una certa tenuta nonostante l’aumento della produzione da parte dell’Opec+.
Il presidente Trump ha lasciato intendere che i negoziati sui dazi potrebbero proseguire anche oltre il 1° agosto. Nonostante le lettere intimidatorie inviate ai governi, il fronte negoziale sembra rimanere aperto: cosicchè i mercati asiatici, questa mattina 8 luglio, registrano un leggero rimbalzo. L’Hang Seng e il CSI300 crescono entrambi del +0,7%, il Nikkei di Tokyo +0,2%, mentre il Kospi sudcoreano vola, +1,7%. Anche i future di Wall Street e gli indici europei confermano il buon momentum.
Gli occhi restano puntati sul dialogo tra Stati Uniti e Cina: Scott Bessent incontrerà presto i leader di Pechino per approfondire i temi commerciali. Le due superpotenze hanno raggiunto una tregua: la Cina ha accettato di facilitare le esportazioni di terre rare (essenziali per chip, energia pulita e trasporti), in cambio della revoca di alcune restrizioni USA.
Trump ha però già fatto partire la prima ondata di dazi, imponendo un 25% su diversi beni provenienti da Giappone e Corea. In India,Sensex vicino alla parità. Bloomberg riferisce che Nuova Delhi avrebbe fatto "la migliore offerta possibile" a Washington, in attesa di una risposta dal Presidente.
Il Bloomberg Commodity Index è stabile a 102,5 dollari. I prezzi del gas naturale, sia statunitense che europeo (TTF), non mostrano segnali di tensione, nonostante i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Gli Stati Uniti si confermano il principale produttore mondiale di gas nel 2024, seguiti da Russia e Iran.
Il Bitcoin scambia a 107.900 dollari, poco distante dal recente record di 112.000, ma al momento senza slanci evidenti.
Sul bond market Usa, il rendimento del Treasury Note decennale sale al 4,38% dal precedente 4,32%, complice l’approvazione della nuova legge di bilancio firmata da Trump, che potrebbe incrementare il deficit di 3.200 miliardi di dollari nel prossimo decennio!
In Europa, invece, riflettori sono puntati sulla prossima riunione della BCE del 23 luglio. L’86% degli analisti prevede lo status-quo sui tassi, mentre una minoranza ipotizza un taglio di 25 bps. La banca centrale gode al momento di una cornice macro favorevole: inflazione vicina al target (2,0%), tassi considerati “neutrali” e crescita economica solida, anche se non brillante.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.07.2025Gli accordi con gli Usa sui dazi sono ancora pochi: soffrono le Borse.
Borse europee tengono bene, e Wall Street reduce il divario YtoD.
La debolezza del Dollaro comincia a preccupare l’Europa.
Opec+ aumenta la produzione oltre le attese: prezzo del petrolio depresso.
Mercati in tensione per i dazi: si avvicina la scadenza del 9 luglio: il conto alla rovescia verso il 9 luglio, data chiave per un possibile accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea, mette i mercati globali sotto pressione.
In assenza di Wall Street (chiusa per il 4 luglio), venerdì scorso le borse europee hanno chiuso in rosso: Francoforte -0,45%, Parigi -0,75%, Milano -0,80%, mentre Londra si è mantenuta in equilibrio.
A ben vedere, il secondo semestre era partito col botto. Grazie al traino di Wall Street e di Shanghai, l’indice MSCI All Countries World ha toccato nuovi massimi storici. Lo S&P 500 e il Nasdaq continuano a infrangere record, ma la vera sorpresa è il Dow Jones, che tiene il passo grazie al contributo di settori dimenticati e si riavvicina ai suoi picchi assoluti.
La FED prende tempo, e ha (forse) ragione: il dato sull’occupazione statunitense, anticipato di un giorno, ha battuto le attese: più nuovi assunti, più fiducia nell’economia. La Federal Reserve, criticata da Trump per la sua prudenza sui tassi, sembra aver avuto ragione. Nonostante i venti protezionisti, la crescita USA tiene, e il taglio dei tassi resta in stand-by, per ora.
Europa in affanno, Wall Street accorcia il gap in questo inizio di luglio: l’EuroStoxx 50 perde -1% in una settimana, portando il guadagno da inizio anno a +8%, contro il +6,7% dello S&P500. Il divario tra i due mercati si è ridotto notevolmente rispetto ai livelli massimi di metà aprile: da 15% a poco più di 1 punto.
La guerra commerciale avviata da Trump ha spinto l’indice MSCI World ai massimi storici, e il MSCI Emerging Markets al top dal febbraio 2022: rispettivamente +10% e +15% da inizio anno.
Intanto, Wall Street non sembra fermarsi nemmeno dopo l’approvazione del controverso disegno di legge soprannominato “One Big, Beautiful Bill Act”, duramente criticato da Bernie Sanders, mentre i dazi infiammano i rapporti transatlantici.
Sul fronte politico italiano ed europeo, il tema dazi è tornato di stretta attualità. Il Premier italiano Giorgia Meloni ha dichiarato di aver parlato con Trump su Ucraina e dazi, ribadendo che le trattative commerciali sono gestite dalla Commissione Europea, ma sottolineando l’impegno italiano nel mantenere un dialogo stabile con Washington.
Secondo Olof Gill, portavoce UE, “ci sono stati progressi verso un accordo di massima”, ma i negoziati si stanno rivelando più complicati del previsto. Il commissario al Commercio UE, Maros Sefcovic, non ha ottenuto risultati concreti nei suoi incontri a Washington, alimentando il pessimismo a ridosso della scadenza del 9 luglio.
Gli Stati Uniti hanno minacciato dazi del 17% sulle esportazioni agricole europee. L’obiettivo di Trump è ben noto: ridurre il surplus commerciale dell’Ue e ottenere maggiori concessioni per le imprese americane.
Oggi, 7 luglio, vediamo Asia debole, petrolio in calo, e oro ballerino: le borse asiatiche per lo più arretrano : MSCI Asia Pacific -0,7%, Hang Seng di Hong-Kong -0,5%: l’IPO della compagnia assicurativa FWD Group Holdings a Hong Kong ha deluso: -0,5% nel primo giorno, nonostante i 442 milioni di dollari raccolti.
Tra gli altri listini, CSI300 (Pechino&Shanghai) -0,5%, Taiex -0,8%, Nikkei -0,4%, unica eccezione il Kospi coreano +0,2%.
Nel frattempo, spostandoci sul fronte delle materie prime energetiche, l’Opec+ ha annunciato un aumento della produzione di 548.000 barili/giorno da agosto, riportando gradualmente sul mercato i 2,2 milioni di barili bloccati nei mesi precedenti. Il petrolio Brent, greggio di riferimento europeo, è sceso a 67,80 dollari/barile.
L’oro oscilla: il suo prezzo oggi è in calo di -0,8% a 3.310 US$/oncia, ma ancora positivo da inizio luglio, complice l’avvicinarsi della data del 9 luglio e la conseguente ricerca di beni rifugio.
Mercato valutario: è bene ricordare che l’euro si è rafforzato del 14% dal 1’ gennaio sul Dollaro Usa, spingendo l’inflazione sotto il target della BCE. Secondo Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Banca centrale Francese, l’apprezzamento dell’euro potrebbe essere un rischio, e anche Luis de Guindos (vicepresidente dell’ECB) ha avvertito che superare quota 1,20 renderà le cose “molto più complicate”.
Il Bitcoin ha superato i 110.000 dollari grazie anche ad afflussi netti nei fondi ETF per 769,5 milioni di dollari. La giornata clou è stata il 3 luglio, con 601,8 milioni di nuovi afflussi.
Sul fronte obbligazionario, il rendimento dei Treasury USA decennali si attesta al 4,32%. Trump ha firmato la nuova legge di bilancio, i cui tagli fiscali porteranno, secondo il Congressional Budget Office, a un aumento del deficit di 3.200 miliardi in dieci anni (già pari a 1.800 miliardi di dollari nel 2024).
In Italia, lo spread BTP-Bund è fermo poco sopra gli 80 punti base, ai minimi da 15 anni.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.07.2025A una settimana dalla scadenza del 9 luglio pochi gli accordi firmati con Usa.
Al via l’iter parlamentare della riforma di bilancio e fiscale voluta da Trump.
Dollaro ancora molto debole: la BCE vede possibili mosse “espansive”.
Moody’s lima la crescita mondiale: nessuna area geografica è immune.
Mercati in movimento tra dazi, riforme e nuove alleanze: ieri, 2 luglio, le Borse europee chiudono la giornata in leggero rialzo, tranne in Regno Unito. Milano +0,57%, Parigi +0,99%, Francoforte +0,49%, mentre Londra ha perso -0,12%, appesantita dalle tensioni politiche interne legate alla riforma del welfare del governo laburista.
L’ottimismo sui mercati nasce in parte dalla speranza che si risolva lo stallo commerciale globale. Ma il conto alla rovescia è partito: dal 9 luglio scatteranno i dazi reciproci promessi (o minacciati) da Trump tre mesi fa. Nella tregua dei 90 giorni annunciata il 2 aprile, non sono seguiti molti passi concreti.
Trump annuncia un’intesa commerciale col Vietnam via Truth Social: niente dazi su beni americani in Vietnam e una tariffa del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli USA. Un segnale chiaro: ogni accordo, anche con partner minori, serve per aggirare la Cina e consolidare importazioni strategiche come tessili e tecnologia.
Nel frattempo, gli USA vorrebbero un’intesa commerciale a fasi con l’UE: il commissario europeo Maros Sefcovic è volato a Washington per trattare.
Trump sostiene che la firma con l’India è in vista, ma i negoziati col Giappone si complicano.
Il Presidente Usa è protagonista anche con il suo “Big Beautiful Bill”, la riforma di bilancio e fiscale che ha appena superato un primo passaggio al Senato. L’obiettivo è farlo approvare alla Camera entro il 4 luglio.
Il disegno di legge, osteggiato dai Democratici e da parte dei Repubblicani, mira a tagli consistenti su tasse e spesa pubblica. Ma una stima indipendente lo ha bocciato: potrebbe aumentare il debito pubblico USA di 3.300 miliardi di dollari in dieci anni, su un debito già monstre da 36.000 miliardi.
Trump resta ottimista: secondo lui, gli effetti positivi degli accordi commerciali e la liberalizzazione energetica compenseranno il deficit.
Sul fronte macro, gli USA non brillano: a giugno le aziende private hanno perso 33.000 posti di lavoro, il primo calo da marzo 2023. A maggio erano stati -29.000 (dato rivisto), mentre le attese erano per un aumento di 95.000. Il calo è concentrato nei settori professionali, dell’istruzione e della sanità.
In ambito europeo, si parla ancora di tassi. Il governatore belga Pierre Wunsch, noto “falco”, ha dichiarato che l’inflazione dell’Eurozona rischia di scendere sotto il 2%, lasciando spazio per politiche più espansive. L’euro forte, a 1,18 sul dollaro, spinge nella stessa direzione, secondo Wunsch.
Buone notizie per l’Italia: lo spread tra BTP e Bund decennali cala a 85,6 bps, minimo dal 2009. I rendimenti salgono: BTP al 3,51% (+6,4 punti), Bund tedesco a 2,65%.
L’agenzia Moody’s rivede intanto al ribasso le prospettive di crescita globale per il 2025, complici le tensioni geopolitiche e commerciali. In Europa la stima scende da 1,3% a 1%, negli Usa addirittura dimezzata dal 2% all’1%. L’instabilità in Medio Oriente e l’incertezza sui dazi fanno temere nuove turbolenze sui mercati del credito.
Oggi, 3 luglio, dopo che l’S&P500 ha aggiorna il suo record, le Borse asiatiche restano caute: Nikkei giapponese è stabile, CSI300 cinese piatto, Hang Seng -1%, mentre il Kospi coreano segna +1%. Da Seul arrivano segnali di slancio: Fidelity vede margini positivi grazie alle riforme di governance e ai solidi utili aziendali, tanto da ridurre l’esposizione al Giappone per spostarsi sulla borsa coreana.
Intanto la Banca centrale giapponese ha confermato che il ciclo di rialzo dei tassi è solo in pausa, mentre Trump rilancia la tensione con Tokyo proponendo un dazio del 35% sulle merci giapponesi, in aumento rispetto al 24% attuale, da attivare già dalla prossima settimana.
Negli scambi tra Asia e USA, si nota il tentativo americano di “isolare” la Cina: Washington applicherà dazi del 40% sulle merci ritenute di “origine sospetta”, cioè passate attraverso il Vietnam. In Borsa, il colosso Alibaba paga dazio: -3,4%.
Sulle materie prime il Brent cala oggi -0,8%, dopo il +3% della vigilia, per via dell’inaspettato aumento delle scorte USA. Gli occhi sono puntati sulla prossima riunione OPEC+ del weekend, dove si decideranno nuovi aumenti di produzione.
L’indice Bloomberg commodity si attesta a 103,5 dollari, guadagnando +1,5% nella giornata del 2 luglio, il miglior dato da tre settimane. Il rialzo è spinto dal gas naturale USA (+2%), con temperature elevate previste a metà luglio che potrebbero farne salire la domanda.
Sui mercati valutari, si registra il 3’ tentativo consecutivo di sfondare quota 1,18 euro/dollaro, livello superato martedì per la prima volta in quasi quattro anni. Il dollaro è in affanno: secondo UBS, la debolezza continuerà nella seconda metà 2025 a causa dei problemi fiscali e del rallentamento economico USA.
Infine, Bitcoin vola sopra 110.000 dollari, dopo il +3% della giornata di mercoledì, sfiorando il record di fine maggio.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.07.2025Si chiude un 1’ semestre turbolento ma positivo per le Borse globali!
L’esuberanza verbale di Trump spicca, ma gli “sherpa” lavorano agli accordi.
Dollaro a 1.18 contro Euro: siamo al punto di rimbalzo?
Simposiio banchieri centrali di Sintra: attese indicazioni sui tagli tassi Usa.
Il primo semestre del 2025 si chiude con un mix di rally, scossoni e incertezze globali. Le Borse europee archiviavano giugno con tono debole: Milano riesce a strappare un timido +0,1%, mentre gli altri listini del continente chiudono poco sotto la parità. Tutto questo mentre Wall Street vola su nuovi massimi storici.
Dopo un inizio d’anno a gonfie vele per i mercati europei – gennaio e febbraio in salita – è arrivato un marzo fiacco e un aprile burrascoso, complice la svolta protezionista di Trump sui dazi. Poi un maggio brillante, seguito però da un giugno rallentato da tensioni geopolitiche e timori sull’energia.
Eppure, nonostante i saliscendi, il bilancio del semestre è sorprendentemente positivo: l’Ibex spagnolo guadagna un impressionante +21,3%, seguito dal Dax tedesco (+20,2%) e dal nostro Ftse Mib (+16,4%). Più indietro Londra (+7,9%) e Parigi (+4,8%).
Europa bene, ma i soldi stanno tornando negli USA? Secondo diversi analisti, l’euforia europea dei mesi scorsi si sta affievolendo. I capitali che avevano “traslocato” nel Vecchio Continente ora rientrano, in parte, negli Stati Uniti, spinti da un'economia americana che tiene botta. Le turbolenze tariffarie lanciate da Trump avevano inizialmente favorito una rotazione verso l’Europa, ma i dati macro non hanno supportato l’ottimismo.
Al contrario, il mercato del lavoro USA si è dimostrato più solido del previsto. Risultato? Nel secondo trimestre, lo S&P 500 è salito del 10%, contro il modesto +2% dell’Euro Stoxx 600. Anche i segnali di disgelo sul fronte commerciale aiutano l'amministrazione Trump a recuperare terreno.
In parallelo, occhi puntati sulla politica monetaria: mentre la presidente della BCE Christine Lagarde ribadisce il target d’inflazione al 2%, avverte che “il contesto resta incerto e potenzialmente più volatile”.
Intanto, infuriano le tensioni tra Trump e Jerome Powell, con il presidente USA che critica duramente il capo della Fed e lascia intendere di avere già un sostituto in mente.
Wall Street chiude molto bene giugno: Dow Jones +0,63%, Nasdaq +0,47%, e S&P500 +0,51%. Nel mese, l’S&P500 è cresciuto +4,4%, il Nasdaq +6,1% e il Dow Jones +3,7%. Il Nasdaq100 ha messo a segno quattro record consecutivi, grazie al traino delle big tech.
Il Nasdaq si conferma come il listino dell’innovazione, rinnovando continuamente composizione e pesi: delle 15 principali società presenti nel 2000, oggi ne restano solo due (Microsoft e Cisco). E i loro utili crescono come in nessun altro indice: sul 2025, le stime sugli utili prevedono +17,6% per Nasdaq100, contro +11,5% dell’S&P 500 e +7,1% dell’S&P MidCap.
Gli investitori restano attenti anche agli sviluppi del Forum BCE di Sintra, dove sono attesi interventi chiave di banchieri europei e statunitensi.
Intanto in Italia, l’Istat segnala un’inflazione di +0,2% mensile e +1,7% annua, leggermente sotto le attese (1,8%), mentre lo spread BTP-Bund chiude il semestre in calo a 88 bps (minimo da febbraio 2021), mentre il rendimento del BTP decennale scende al 3,49%, segno che il debito italiano piace sempre.
Il dollaro sprofonda: il dollar index ha perso oltre -10% da inizio anno: il peggior semestre dal 1973. La causa? Politiche protezionistiche, incertezze sulla Fed e timori sull’indipendenza della banca centrale USA. L’euro vola a quota 1,1750, toccando anche 1,18 – un livello che non si vedeva da settembre 2021.
Oggi, 1’ luglio e data d’avvio del 2’ semestre, le Borse asiatiche mostrano con un atteggiamento cauto. In Cina CSI300 +0,1%, mentre Hong Kong è chiusa per festività. Il PMI manifatturiero Caixin sorprende positivamente e Xiaomi brilla con oltre 25.000 veicoli elettrici consegnati a giugno ma soprattutto un record di preordini per il SUV YU7 (quasi 289.000 richieste in un'ora), mentre Tesla vede le vendite in Cina calare del 15% annuo.
Il KOSPI coreano balza dell’1,6%, trainato da Samsung (+2%). Il Sensex indiano guadagna lo 0,3%, mentre il Nikkei giapponese arretra dell’1% dopo le critiche di Trump sui negoziati commerciali e il rifiuto giapponese di importare riso americano.
Petrolio e materie prime: il prezzo del greggio ha chiuso il semestre con un calo del -10%, penalizzato dalle attese di un aumento della produzione OPEC+ ad agosto (fino a +411.000 barili/giorno). Morgan Stanley prevede un Brent a 60 dollari nei prossimi mesi, col rischio geopolitico in discesa.
L’indice Bloomberg delle materie prime chiude il semestre a +4% (102,2 USD), spinto da rame e metalli preziosi. L’oro oggi rimbalza a 3.325 USD/oncia (+26% da inizio anno in USD, +11,6% in euro). Citi stima un consolidamento tra i 3.100 e i 3.500 USD nel Q3, ma anche un possibile ritorno a 2.500-2.700 nel 2026.
Bitcoin chiude un secondo trimestre stellare (+30%), portando il guadagno annuo a +14% (106.800 USD). Sul fronte obbligazionario, il rendimento del Treasury USA decennale scende a 4,20%, complice l’attesa di tagli ai tassi: Goldman Sachs prevede ben tre tagli da 25 punti base tra settembre e dicembre, in contrasto con Powell, ma in sintonia con Trump.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.






















