WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.06.2025Tiene la tregua nel conflitto Israele/Usa/Iran: Borse ai massimi.
Borse Asia, Europa ed Emergenti si confermano leader da inizio anno.
Powell (Federal Reserve) tiene duro sui tassi, e Trump lo attacca di nuovo.
Crollo di gas e petrolio, metalli industriali e preziosi sempre bene.
Dopo i timori per una possibile reazione negativa dei mercati agli attacchi USA in Iran nel weekend, la situazione si è evoluta sorprendentemente bene. Ieri, 24 giugno, le borse hanno infatti reagito positivamente grazie alla fragile, ma per ora funzionante, tregua tra Iran e Israele, spinta anche dal netto calo dei prezzi delle materie prime energetiche.
La tregua, benché episodicamente violata da Teheran o Tel Aviv, ha dato una boccata d’ossigeno ai listini globali. A completare il quadro di sollievo ci ha pensato il presidente USA Donald Trump, che ha evitato ulteriori escalation, preferendo attaccare verbalmente il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per la sua linea sui tassi d’interesse.
Powell, da parte sua, ha ribadito con fermezza l’obiettivo della Fed: mantenere la stabilità dei prezzi. “Il nostro obbligo è prevenire un’inflazione persistente. La credibilità della Fed è fondamentale, e se viene messa in dubbio, i tassi a lungo termine possono salire”, ha dichiarato.
I mercati europei hanno accolto positivamente le ultime evoluzioni: Parigi +1,04%, Francoforte +1,60%, Milano +1,63%, Londra piatta. Oltreoceano, Wall Street ha festeggiato la tregua con rialzi robusti: Dow Jones +1,2%, Nasdaq +1,4% e S&P500 +1,2%.
Tuttavia, non tutte le notizie dagli USA sono rosee. L’indice di fiducia dei consumatori, redatto dal Conference Board, è calato a giugno da 98,4 a 93 punti, ben sotto le attese (99,5). In particolare, la componente sulle aspettative future è scesa a 69 (-4,6 punti), mentre quella sulla situazione attuale è calata a 129,1 (-6,4 punti).
Sul fronte industriale, invece, qualche segnale di ripresa: l'indice manifatturiero della Fed di Richmond è migliorato, passando da -9 a -7 punti, mentre l'indice delle consegne è salito da -10 a -3. Si resta comunque in territorio negativo.
Protagonista in negativo è Tesla, con l’azione in calo di -2,5%, e ulteriore flessione nel dopoborsa. A maggio, le sue vendite in Europa sono crollate -27,9% su base annua, nonostante l’intero mercato dei veicoli elettrici abbia segnato +27,2%. La sua quota di mercato si è ridotta all’1,2% rispetto all’1,8% dell’anno precedente, penalizzata dalla concorrenza cinese e dal malcontento verso le scelte politiche del suo CEO Musk.
Il prezzo del petrolio, dopo un tracollo cumulativo del -15% (12 dollari in meno al barile) in 2 sedute, prova a rimbalzare: stamane Brent +1,2% a 68 dollari/barile. La prospettiva di una tregua stabile e di un rischio minore di blocco dello stretto di Hormuz ha ridato fiato al mercato. L’indice Bloomberg Commodity sale +0,5% a 103 dollari, grazie soprattutto a questo rimbalzo.
Sul gas, invece, ieri è stata una giornata nera: il gas naturale USA è crollato da 4,10 a 3,57 dollari (-13%), mentre quello europeo (TTF) è affondato del -12%, da 41 a 35,6 euro/MWh, nella peggiore seduta dell’anno. Il crollo si spiega considerando che circa il 20% del GNL globale transita proprio dallo stretto di Hormuz.
L’oro, invece, risalire leggermente a 3.328 dollari/oncia, recuperando dal -1,3% di martedì. Le prospettive sul metallo restano positive: le aziende aurifere cinesi stanno cercando fondi sui mercati offshore, a testimonianza della fiducia nel trend rialzista.
Sul mercato valutario il dollaro USA continua a soffrire: il cambio con l’euro è salito a 1,161, col quinto ribasso consecutivo. Powell ha ribadito che non ci sono ancora le condizioni per tagliare i tassi, ma i mercati sembrano non credergli del tutto. Il rendimento del Treasury decennale è sceso al 4,29% (dal 4,33%), minimo da un mese. Nell’Eurozona, invece, rendimenti stabili: Bund al 2,54%, BTP al 3,46%, con spread a 92 bps.
Le borse dell’Asia-Pacifico sfoggiano moderato ottimismo: Nikkei225 +0,3%, Hang Seng +0,7%, CSI 300 +0,5%, Taiex +0,8%, Kospi +0,2%. A Tokyo, un membro della BoJ ha aperto alla possibilità di un imminente rialzo dei tassi, vista l’inflazione in crescita. In Cina, il premier Li Qiang ha promesso che i consumi diventeranno il motore della crescita, ma con gradualità. La Corea del Sud, però, ha subito una battuta d’arresto “politica”: MSCI ha confermato il paese tra gli “emergenti”, respingendo la richiesta di status da “mercato sviluppato”.
Ieri, 24 giugno, grande giornata per l’indice MSCI Emerging Markets: +2,5%, miglior seduta da 30 mesi. Superata quota 1.200 punti (...1.212), soglia che non toccava dal febbraio 2022. L’impennata è merito soprattutto della borsa sudcoreana, che nel 2025 ha già guadagnato il +25%, miglior performance mondiale. L’indice MSCI EM segna da inizio anno +12,7%, contro +6,7% del MSCI World, che ha comunque chiuso al nuovo massimo storico di 3.957 punti.
Infine, il mondo delle criptovalute continua a sorprendere: Bitcoin è balzato da 98.000 a 106.000 dollari in due giorni. Sempre più integrato nel sistema finanziario, il settore vede crescere anche le partnership istituzionali: Chainlink ha annunciato un accordo con Mastercard per consentire l’acquisto diretto di criptovalute tramite carte, in modo sicuro e tracciabile su blockchain.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.06.2025La settimana finanziaria si è aperta con una scossa geopolitica: i raid statunitensi contro siti nucleari iraniani hanno scatenato la minaccia di Teheran di chiudere lo Stretto di Hormuz, snodo cruciale per il 30% del petrolio e il 20% del gas mondiale. La Cina, partner energetico strategico dell’Iran, si è detta contraria a blocchi navali.
Nonostante il nervosismo iniziale, i mercati energetici hanno reagito con freddezza. Le petroliere hanno continuato a transitare attraverso lo stretto e, dopo un’impennata iniziale, i prezzi del petrolio sono scesi drasticamente: il Brent ha chiuso a 72 dollari al barile (-6,5%), mentre il WTI è sceso a 69,35 dollari (-6,01%). L’attacco missilistico iraniano a basi USA in Qatar e Iraq — senza vittime — ha dunque avuto un impatto più contenuto del previsto.
Ieri, 23 giugno, le borse europee si sono mostrate deboli: Milano ha perso l’1%, penalizzata anche dallo stacco dividendi. Madrid è stata l’unica a chiudere in positivo. Sul fronte statunitense, Wall Street ha reagito con un rimbalzo moderato: Dow Jones +0,62%, S&P 500 +0,68%, e Nasdaq +0,79%, sostenuto da Tesla (+9,3%) grazie al lancio del suo servizio di taxi autonomi in Texas.
Con Wall Street che pesa per circa il 60% sull’indice globale MSCI World, questo ha mantenuto quota 3.900 punti, a un soffio dal suo record storico di 3.948 punti dell’11 giugno.
Nessuna sorpresa dalla Federal Reserve: il FOMC ha mantenuto i tassi fermi tra 4,25% e 4,50%, come previsto. Tuttavia, la banca centrale ha rivisto al ribasso la crescita per il 2025 a +1,4%, mentre l’inflazione è attesa al 3% e il PCE core (esclusi alimentari ed energia) al 3,1% (dal precedente 2,7%). La disoccupazione dovrebbe salire al 4,5%.
Due membri della FED, tra cui la governatrice Michelle Bowman, hanno aperto alla possibilità di un taglio dei tassi già a luglio, se l’inflazione dovesse rimanere sotto controllo. Anche Christopher Waller, altro esponente, ha fatto eco a questa posizione. I mercati ora scontano due tagli da 25 punti base entro fine anno.
In Europa, la presidente Christine Lagarde ha segnalato che una possibile chiusura dello Stretto di Hormuz rappresenta un rischio concreto per l’inflazione. Il governatore portoghese Mario Centeno ha invece evidenziato la debolezza dell’economia dell’eurozona come ostacolo al raggiungimento del target inflazionistico del 2%.
Il numero due della BCE, Luis de Guindos, è atteso a Milano per commentare lo scenario economico, mentre in UK la Bank of England dovrebbe confermare i propri tassi di riferimento al 4,25%.
Focus sui dazi: Europa-USA verso un compromesso? Il neo-cancelliere tedesco Friedrich Merz ha criticato la strategia UE nei negoziati commerciali con gli USA, giudicandola “troppo complicata” e ha invitato a concentrarsi su pochi settori chiave: auto, chimica, farmaceutica, meccanica e siderurgia. Anche il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha rilanciato, proponendo di accettare dazi al 10%, in linea con l’accordo siglato dal Regno Unito al G7.
Tuttavia, Giorgetti ha anche ricordato che la competenza sulle trattative spetta alla Commissione europea, pur ammettendo che “la difficoltà nel trovare una posizione comune è reale”.
Stamane la sorpresa è la tregua annunciata da Trump dopo le minacce all’Iran, che ha portato un lieve miglioramento nei mercati energetici: in Asia, le borse hanno comunque chiuso in calo: Nikkei -0,8%, Hong Kong -1,8%, CSI 300 -0,8%, Taiex -1,7%. Il Kospi coreano resta invece stabile, vicino ai massimi da gennaio 2022. Segnaliamo che la startup di IA MiniMax valuta una IPO a Hong Kong con una valutazione di circa 3 miliardi di dollari.
Il prezzo dell’oro resta stabile a 3.375 $/oncia, vicino al suo record di 3.500 $ (22 aprile). Il metallo prezioso è salito del +29% nel 2025, rendendolo l’anno migliore dal 2007. Qualche presa di profitto, che di tanto in tanto emerge, sembra di natura più momentanea che strutturale.
Sul fronte cripto, il Bitcoin è a 105.200 $, vicino ai massimi storici, spinto anche dagli afflussi nei fondi ETF: ben 216 milioni di dollari in una sola settimana, guidati da Blackrock.
Pochi movimenti nel mercato dei bond, con rendimenti stabili: Treasury 10 yrs USA a 4,39% (da 4,41%), BTP decennale Italiano a 3,45% (da 3,48%), Bund tedesco a 2,50% (da 2,53%) e spread BTP-Bund in calo a 95 punti base.
Sul mercato valutario, l’euro si rafforza leggermente stamane a 1,1534 $ (+0,13%) e guadagna anche sullo yen a 169,07 (+0,45%). Il dollaro/yen si attesta a 146,54 (+0,31%).
Secondo l’ultimo sondaggio FMS di Bank of America, il 54% dei gestori vede le azioni internazionali come la migliore asset class dei prossimi 5 anni. Seguono le azioni USA (23%), l’oro (13%) e solo il 5% indica le obbligazioni. Il sondaggio ha coinvolto 190 gestori per un totale di 523 miliardi di dollari in asset.
Infine, nonostante le tensioni geopolitiche e i timori economici, è ancora il boom dell’intelligenza artificiale a guidare l’euforia nei mercati, oscurando le fragilità degli altri settori.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.06.2025Trump non esclude un intervento militare in Iran a fianco di Israele.
La Borse Usa ed Europee calano, recupera il Dollaro, sale il petrolio.
Gli Usa si apprestano a varare una normativa “friendly” per le stablecoin.
Brillano le azioni asiatiche e Usa legate all’intelligenza artificiale
Giornata tesa sui mercati: tra Medio Oriente, dazi e banche centrali
La seduta borsistica di lunedì 17 giugno ha risentito pesantemente del clima internazionale carico di tensioni. A preoccupare gli investitori sono soprattutto due fattori: il riaccendersi del conflitto tra Israele e Iran e l’impasse nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi.
Con l’incertezza che domina lo scenario, molti investitori si sono rifugiati nei beni considerati più sicuri, come l’oro. Allo stesso tempo, il dollaro si è rafforzato rispetto a euro, yen e sterlina. La valuta statunitense ha infatti chiuso la sua miglior seduta dell’ultimo mese con un +0,7%.
Tensione Usa-Iran: il petrolio vola
Donald Trump ha alzato i toni contro Teheran, chiedendo una “resa incondizionata” e valutando, secondo il Wall Street Journal, un possibile attacco diretto all’Iran. Le forze armate americane hanno già iniziato a rafforzare la loro presenza nella regione spostando nuovi jet da combattimento. JD Vance, vicepresidente USA, ha dichiarato che “il presidente potrebbe dover adottare ulteriori misure per fermare l’arricchimento nucleare iraniano”.
Non stupisce quindi che il prezzo del petrolio Brent sia schizzato verso l’alto, toccando i 76,7 dollari al barile, il massimo degli ultimi cinque mesi. Nelle ultime sedute, il mercato del greggio è stato altamente volatile, con un picco del +4,4% martedì, in risposta all'intensificarsi del conflitto tra Israele e Iran.
Wall Street sotto pressione
L’aria di guerra ha colpito anche i listini americani. A fine seduta, l’S&P 500 ha perso lo 0,8%, il Dow Jones ha chiuso a -0,7% e il Nasdaq ha ceduto lo 0,9%.
Non è solo la geopolitica a tenere sulle spine i mercati. Questa settimana sono attese decisioni importanti dalle banche centrali. La Banca del Giappone ha scelto di mantenere i tassi invariati, mentre domani sarà la volta della Federal Reserve.
Europa in rosso, spread in rialzo
Le borse europee hanno chiuso in ribasso, seguendo l’andamento globale. Milano ha registrato un -1,36%, Londra ha perso lo 0,49%, Francoforte ha ceduto l’1,10%, Parigi lo 0,76% e Madrid il 1,49%.
Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi si è allargato, chiudendo a 98 punti base rispetto ai 94 dell’apertura. Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,52%, mentre il Bund tedesco si è attestato al 2,54%.
Dazi e fiducia nel dialogo transatlantico
Negli Stati Uniti, il clima economico si fa più cupo: le vendite al dettaglio a maggio sono calate dello 0,9%, il peggior dato in quattro mesi, dopo un -0,1% ad aprile. Gli analisti si aspettavano un calo più contenuto, dello 0,7%.
In questo contesto, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, prova a mantenere un tono positivo: “C’è tempo fino al 9 luglio. Sono ottimista”. Rispondendo alle accuse di Trump all’UE di non offrire un accordo commerciale equo, Tajani ha rilanciato: “Credo in un grande mercato unico che comprenda Europa, Canada, Stati Uniti e Messico”.
Asia: luci e ombre
Nonostante il contesto difficile, le borse asiatiche hanno mostrato una certa resilienza. Il Nikkei giapponese ha guadagnato lo 0,8%, raggiungendo i massimi da febbraio. In Corea del Sud, il Kospi è salito dello 0,4%, toccando il livello più alto da gennaio 2022. Da inizio anno, l’indice ha messo a segno un impressionante +20%, trainato dal boom delle aziende legate all’intelligenza artificiale.
A Hong Kong invece giornata negativa: l’indice ha perso l’1,2%, zavorrato dai colossi tech come Alibaba (-2%). In lieve rialzo il CSI 300 cinese (+0,1%), così come il Taiex di Taipei (+0,4%), grazie alla spinta del settore dei semiconduttori.
IA: guerra di talenti tra i colossi tech
Nel mondo dell’intelligenza artificiale, è battaglia aperta. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha rivelato che Meta sta cercando di strappare ai suoi ingegneri con bonus da 100 milioni di dollari. Zuckerberg punta alla creazione di una nuova divisione dedicata alla “superintelligenza” per colmare il gap con i leader del settore.
Commodities: rally di petrolio, gas e oro
Il Bloomberg Bcom Commodity Index è salito a 107,0 dollari, segnando l’undicesima seduta positiva su tredici. Dall’inizio dell’anno, il bilancio è ora positivo di circa +8,5%. Insieme al petrolio, cresce anche il gas naturale europeo (TTF), che lunedì è balzato del +3,7%, raggiungendo i massimi degli ultimi due mesi e mezzo.
L’oro, stabile a 3.393 dollari l’oncia, resta un rifugio privilegiato ma non ha reagito con forza all’escalation in Medio Oriente, in attesa della riunione della Fed.
Criptovalute: via libera alle stablecoins
Sul fronte digitale, una svolta normativa arriva dagli Stati Uniti: il Senato ha approvato il GENIUS Act, un disegno di legge bipartisan per regolamentare le stablecoins, criptovalute ancorate al valore del dollaro. Il provvedimento ha ottenuto 68 voti favorevoli contro 30 e ora passa alla Camera, dove i Repubblicani hanno la maggioranza. Se approvato, verrà firmato da Trump, che ha promesso una regolamentazione più amica del mondo cripto.
Nel frattempo, il Bitcoin si muove in positivo: +1% nella seduta di oggi, dopo il -4% di martedì, mantenendosi vicino ai suoi massimi storici.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.06.2025Israele bombarda siti nucleari in Iran: possibile escalation dello scontro.
Oro e petrolio in forte rialzo, Borse deboli, ma senza franare.
Il Dollaro Usa questa volta non si rivela un “rifugio” e scivola sino a 1,16 vs Eur.
Trump promette nuovi dazi su auto importate: il settore soffre a Wall Street.
Tensione tra Israele e Iran: attacco al programma nucleare. Nella notte tra il 12 e il 13 giugno, Israele ha lanciato un attacco aereo massiccio contro il programma nucleare iraniano e infrastrutture legate ai missili balistici.
Secondo il Wall Street Journal, l’operazione ha coinvolto circa 200 aerei dell’Aeronautica israeliana. L’IDF, l’esercito israeliano, ha confermato l’azione, definendola una risposta all’imminente pericolo rappresentato dal programma nucleare di Teheran.
Israele giustifica l’intervento sostenendo che l’Iran, negli ultimi mesi, ha accelerato le attività nucleari, avvicinandosi a disporre di materiale fissile sufficiente per 15 testate. Inoltre, Teheran avrebbe condotto test segreti per l’assemblaggio di armi nucleari e starebbe pianificando di triplicare l’arsenale di missili balistici entro un anno.
La reazione iraniana: il Ministero degli Esteri iraniano ha definito l’attacco una “violazione della sovranità” e una “chiara aggressione” che infrange la Carta delle Nazioni Unite. Ha rivendicato il diritto alla difesa, promettendo una risposta “con tutta la potenza militare” a disposizione.
Secondo l’agenzia IRNA, il leader supremo Ali Khamenei ha dichiarato che il “regime sionista ha scelto un destino amaro e subirà una dura punizione”.
La televisione di Stato iraniana ha inoltre riferito della morte di Hossein Salami, capo delle Guardie Rivoluzionarie, anche se la notizia non è ancora confermata da fonti indipendenti.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che il sito nucleare di Natanz è stato colpito, ma al momento non si registrano aumenti di radioattività. Il direttore Rafael Grossi ha espresso “profonda preoccupazione”.
La posizione degli Stati Uniti rivela un certo fastidio e smarcatura: Washington ha preso le distanze dall’azione militare israeliana ed il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato che gli Stati Uniti non sono coinvolti e che la priorità è proteggere le forze americane nella regione.
Donald Trump ha affermato che Israele ha agito per autodifesa, mentre l’amministrazione americana resta in contatto con i partner regionali.
Ieri, 12 giugno, ancor prima dell’attacco israelinao, i mercati azionari risultavano sotto pressione: le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche continuano ad avere ripercussioni sui mercati globali: le borse europee hanno chiuso in calo, con l’eccezione del Ftse 100 di Londra (+0,23%). Variazioni negative per Milano (-0,58%), Francoforte (-0,9%), Parigi (-0,14%), Madrid (-0,33%) e Amsterdam (-0,54%).
Lo spread di rendiemento tra BTP decennali italiani e Bund tedeschi si era leggermente ampliato a 96 punti base (+2), col rendimento del BTP decennale benchmark attorno a 3,42%.
Sul mercato valutario Euro in rialzo sul Dollaro a 1,1575 (+0,76%) e sullo Yen a 166,51 (+0,28%). Dollaro/Yen a 143,82 (-0,48%). La persistente debolezza del Dollaro, in calo a doppia cifra sull-Euro da inizio anno e al minimo dal 2022, è ancora legata all’incertezza sulla politica commerciale statunitense.
Trump continua infatti ad agitare i mercati: ieri ha annunciato l'intenzione di inviare lettere formali entro il 9 luglio ai principali partner commerciali per introdurre nuove tariffe unilaterali. Le sue mosse hanno aumentato la volatilità di Wall Street, col settore automobilistico sotto pressione: General Motors (-1,42%), Ford (-1,59%), Stellantis (-1,79%).
Trump ha infatti firmato un provvedimento per bloccare la normativa della California che vieta la vendita di nuove auto a benzina dal 2035, contrastando così le politiche ambientali dello Stato.
Prospettive economiche e reazioni secondo la Banca centrale Europea> Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, ha dichiarato che la crescente incertezza e la svolta protezionistica degli USA segnalano la fine del modello di globalizzazione basato su regole.
A suo avviso, l’Europa dovrà affrontare una frammentazione economica duratura, che si estenderà oltre il commercio anche alla politica monetaria e alla sicurezza.
Macro USA: le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono rimaste stabili a 248.000 nella settimana conclusasi il 7 giugno, sopra le attese di 242.000. Il dato è stato comunicato dal Dipartimento del Lavoro.
Stamene, 13 giugno, le Borse asiatici hanno reagito ne, gativamente agli sviluppi in Medio Oriente: Tokyo (Nikkei) -1,3% (settimana: -0,7%), con lo Yen che si rafforza contro il dollaro a 143,5.
Hong Kong (Hang Seng) -0,7%, Cina (CSI 300) -0,8%, Taipei (Taiex) -0,7%, Seul (Kospi) -1,4%, pur chiude la settimana a +2,4%.
Naturalmente la crisi Isreale-Iran si riflette sui prezzi delle materie prime, che sono in forte movimento: il petrolio, +6,4% a 71,1 Dollari/barile il WTI (greggio di riferimento Usa) si avvia a registrare il maggior guadagno settimanale dal 2022, sconta sia le tensioni geopolitiche che la decisione dell’OPEC+ di accelerare la riattivazione della capacità produttiva. JPMorgan avverte che i prezzi potrebbero salire fino a 130 dollari al barile in caso di escalation in Medio Oriente.
L’oro ha raggiunto 3.440 dollari/oncia, a soli 2% dal massimo storico di 3.510 dollari del 3 febbraio.
Il rendimento del Treasury USA decennale scende bruscamente al 4,34% (da 4,47%), mentre quello del BTP decennale italiano cala a 3,40%, ai minimi da fine 2024.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.06.2025Le Borse globali non brindano all’accordo tra USA e Cina.
Inflazione non sale a Maggio negli Usa: torna la speranza di un taglio dei tassi.
Balzo del Prezzo del petrolio: aumenta la tensione tra Usa e Iran.
Il Dollaro debole, a 1,15 vs Euro, spinge ancora le Borse emergenti.
La giornata dell’11 giugno sui mercati è stata caratterizzata da due eventi principali: un'intesa preliminare tra Stati Uniti e Cina in materia di dazi e i dati sull’inflazione americana di maggio. Sebbene entrambi i fattori siano stati positivi per il sentiment degli investitori, non sono bastati a far decollare le Borse europee, che hanno chiuso la seduta in modo contrastato, rimanendo però non lontane dai massimi registrati la settimana precedente.
In particolare, la Borsa di Londra è stata l’unica a chiudere in territorio positivo con +0,14%. Le altre principali piazze europee hanno registrato leggere flessioni: Francoforte -0,32%, Parigi -0,36%, Madrid -0,85%, Zurigo e Amsterdam -0,33%.
Negli Stati Uniti, i dati sull’inflazione a maggio hanno mostrato un incremento mensile di +0,1%, inferiore al +0,2% previsto. Su base annua, l’inflazione generale si è attestata al 2,4%, in linea con le attese. L’indice “core”, che esclude le componenti più volatili come energia e alimentari, è aumentato +0,1%, al di sotto del +0,3% stimato. Su base annuale, il dato core è rimasto stabile a 2,8%, leggermente sotto il +2,9% delle previsioni, collocandosi al livello più basso degli ultimi quattro anni.
Questi numeri rafforzano le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve entro settembre. Secondo Reuters, le probabilità di una riduzione di 25 bps sono ora stimate attorno 70%.
Da Londra è giunta la notizia che USA e Cina hanno raggiunto un’intesa quadro sui dazi, anche se manca ancora l’approvazione definitiva del presidente cinese Xi Jinping. Il vicepremier cinese He Lifeng ha parlato di “buoni progressi”, mentre il presidente americano Donald Trump ha definito “eccellenti” i rapporti con Pechino. Inoltre, una Corte d’Appello statunitense ha sospeso fino al 31 luglio la decisione di bloccare i dazi reciproci giudicati illegali da un tribunale federale.
A Wall Street, la giornata variazioni contenute: il Dow Jones è rimasto invariato, il Nasdaq ha perso -0,50% e l’S&P500 -0,27%.
Venendo ai titoli di Stato, lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi è rimasto stabile a 94 punti base, col rendimento del BTP decennale fermo al 3,47%. Negli USA, invece, il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso bruscamente dal 4,47% al 4,40%.
Sui mercati valutari, il Dollaro ha perso terreno a seguito delle previsioni di un prossimo taglio dei tassi della Fed. A fine giornata, l’euro è salito a 1,149 dollari rispetto agli 1,142 precedenti. Anche contro lo yen giapponese l’euro si è apprezzato aumentato, a 166 (da 165,5), mentre il cambio dollaro/yen è rimasto stabile a 144,7. Bitcoin continua a mostrare forza, restando poco sotto 110.000 dollari.
Sul fronte delle materie prime, l’oro ha superato 3.300 dollari/oncia, ancora lontano dal picco di 3.500 dollari a fine aprile. Secondo UBS, questa fase di consolidamento è un segnale positivo per un nuovo possibile rialzo, in un contesto ancora incerto per quanto riguarda politica fiscale, dazi e mosse della Fed.
Il petrolio ha beneficiato delle tensioni tra USA e Iran e delle scorte americane in calo: il Brent è salito a 68,2 dollari/barile, +2,0%, toccando i massimi degli ultimi due mesi. Gli Stati Uniti hanno autorizzato la partenza volontaria del personale militare dal Medio Oriente a causa delle tensioni con Teheran. Il ministro della Difesa iraniano ha minacciato di colpire le basi USA in caso di attacco. Anche i progressi nei colloqui USA-Cina hanno contribuito al rialzo del greggio.
Il prezzo del gas è risalito a 35,8 euro/megawattora (+3,5%), trainato dalle temperature elevate che fanno prevedere una maggiore domanda per il condizionamento.
Nella mattinata del 12 giugno, le Borse dell’Asia-Pacifico si muovono con cautela, risentendo della chiusura leggermente negativa di Wall Street (S&P500 -0,3%). In Cina, il CSI 300 ha guadagnato +0,1%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong e il Taiex di Taipei hanno perso -0,7%. Si ipotizza che Pechino sia pronta ad approvare una grande operazione nel settore delle granaglie con la statunitense Bunge Global, come segnale di distensione nei rapporti con Washington.
In Corea, l’indice Kospi è salito +0,5%, segnando il sesto rialzo in sette sedute e toccando nuovi massimi da marzo 2022. Gli investitori stranieri hanno anche aumentato gli acquisti di obbligazioni sudcoreane, segnando un record per il mese di maggio.
Prosegue il trend positivo per l’indice MSCI Emerging Markets, +12,2% da inizio anno, che ha superato quota 1.200 per la prima volta dal febbraio 2022, con un ampio vantaggio rispetto al +5,9% dell’MSCI World, fortemente influenzato dalla relativa debolezza di Wall Street, che da sola rappresenta quasi 70% dell’indice.
Infine, il Dollaro è in calo per la quarta seduta consecutiva, scivolando a 1,157, vicino ai minimi degli ultimi tre anni registrati il 21 aprile. Le tensioni geopolitiche con l’Iran non sono sufficienti a compensare l’impatto del rallentamento dell’inflazione americana, che alimenta le aspettative di un taglio imminente dei tassi. Tuttavia, secondo gli strateghi di Bank of America, nonostante la pressione, il dollaro rimane una valuta forte e largamente richiesta a livello globale.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.06.2025USA e Cina vicino ad un accordo sui dazi: Borse già vicino ai massimi.
La Banca Mondiale rivede al ribasso attese crescita 2025 a +2,3%, da +2,7%.
Prosegue il momento felice delle Borse emergenti, bene anche le europee.
Attesa spasmodica per il dato di inflazione Usa di oggi.
Ieri, 10 giugno, sui mercati globali è tornato un po’ di sole dopo settimane di nuvole. Il merito? I colloqui sui dazi tra USA e Cina, in corso a Londra, che hanno portato un soffio di ottimismo. A ravvivare l’umore, ci ha pensato Donald Trump, che ha fatto sapere di star valutando la revoca delle restrizioni all’export di chip verso Pechino. Un gesto che potrebbe alleggerire le tensioni tra le due superpotenze economiche.
Ma non tutto brilla a oriente: in Cina i dati macro pubblicati ieri hanno deluso. La domanda interna è ancora sotto pressione, segno che l’incertezza commerciale pesa. A maggio, le esportazioni cinesi non sono riuscite a centrare le attese, e anche l’inflazione ha continuato la sua discesa.
In Europa, le Borse hanno chiuso la giornata in ordine sparso: Francoforte -0,73%, Milano -0,63%, Madrid -0,17%. Al contrario, Parigi (+0,17%), Londra (+0,23%) e Amsterdam (+0,70%) hanno registrato segni positivi. Da segnalare lo spread tra BTP e Bund decennali, che è sceso a 90,8 punti base, il livello più basso dal febbraio 2021. Il rendimento del BTP decennale è sceso al 3,43%, mentre il Bund tedesco si è assestato al 2,53%.
La Banca Mondiale, nel frattempo, ha tagliato le stime di crescita globale per il 2025 al +2,3%, in calo rispetto al +2,7% previsto a gennaio. Nessuna recessione all’orizzonte, ma si parla comunque di uno dei ritmi più lenti dal 2008, escluse le crisi del 2009 e 2020. La ripresa? Tiepida: +2,4% nel 2026 e +2,6% nel 2027.
Dall’Europa, brutte notizie dal Regno Unito: a maggio sono arrivate 33.100 richieste di sussidi di disoccupazione, contro le 9.500 attese. Ad aprile, invece, erano diminuite di 21.200 unità.
L’Italia tiene con una produzione industriale in crescita dello +0,3% su base annua, e sorprende la fiducia degli investitori dell’Eurozona, che balza da -8,1 a +0,2 punti.
Negli USA, ieri l’S&P 500 ha chiuso a +0,55%, ormai vicino ai massimi storici toccati a febbraio. Tutti con gli occhi puntati sul dato CPI (indice dei prezzi al consumo) di maggio: l’attesa è per un +2,4% annuo (contro il +2,3% di aprile), e un incremento mensile stabile a +0,2%. Il CPI "core", che esclude alimentari e carburante, è previsto in salita a +2,9% annuo e +0,3% mensile.
Sul fronte Asia-Pacifico stameni si osserva un rally diffuso dopo che USA e Cina hanno annunciato un’intesa di massima per risolvere le divergenze commerciali. Howard Lutnick, Segretario al Commercio americano, ha spiegato che l'accordo affronta il nodo delle terre rare, il cui export è ritenuto troppo limitato da parte cinese.
Borse asiatiche tutte in positivo: CSI300 +0,8%, Hang Seng di Hong Kong +0,9%, Taiex di Taipei +0,7%. Anche Tokyo si muove al rialzo col Nikkei +0,5%. In Giappone la crescita dei prezzi alla produzione rallenta: +3,2% annuo a maggio, giù dal +4,1% di aprile, e sotto le attese (+3,5%). È comunque il 51° mese consecutivo di aumento dei prezzi alla produzione.
In Corea del Sud: il Kospi è salito dello +0,8%, superando i 2.900 punti per la prima volta da gennaio 2022. Da inizio anno ha guadagnato +18%, miglior performance dell’area Asia-Pacifico. Bene anche l’indice MSCI Emerging Markets, che col +0,6% di martedì ha sfondato quota 1.200 punti, massimo dal febbraio 2022. Da inizio 2025, +11,7%, contro il +6,1% dell’MSCI World.
Il petrolio Brent è sceso a 66,80 dollari/barile, -1,5% sotto i livelli di martedì, probabilmente per prese di profitto dopo i recenti guadagni (+4 dollari in una settimana). L’OPEC+ intende aumentare la produzione di 411.000 barili/giorno a luglio. Oggi pomeriggio, attesa per il report settimanale dell’EIA: previste scorte in calo di 2 milioni di barili nella settimana conclusa il 6 giugno.
Occhio anche al mercato dell’acciaio. I prezzi sono giù dell’8% da inizio anno, per timori legati alla guerra commerciale. USA e Messico stanno trattando per rimuovere o ridurre il dazio del 50% sulle importazioni di acciaio messicano. Il Messico, terzo fornitore degli Stati Uniti nel 2024, ha esportato 3,52 milioni di tonnellate, in calo del -16% rispetto ai 4,18 milioni del 2023. In testa ci sono il Canada (6,56 milioni di tonnellate) e il Brasile (4,5 milioni).
Sul Forex, l’euro è stabile contro dollaro a 1,141: il US$ resta debole, vicino ai minimi di tre anni e mezzo, anche se l’ottimismo sui colloqui Usa-Cina ha leggermente rallentato la sua discesa. Il rendimento del Treasury decennale resta immobile al 4,47%. Il mercato si aspetta che la FED non tocchi i tassi né a giugno né a luglio. Secondo il FedWatch Tool, c’è una probabilità del 54,7% di un taglio da 25 bps a settembre. Attualmente, i tassi sono fermi tra 4,25% e 4,5%.
Govie europei: i rendimenti dei decennali sono in lieve calo, col Bund tedesco al 2,52% (da 2,56%) e il BTP al 3,43% (da 3,48%). Lo spread resta basso, attorno a 91 punti base, livelli minimi da quattro anni. In arrivo, oggi, gli interventi di 2 membri della BCE: Philip Lane e Piero Cipollone.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.06.2025Mercati azionari in bilico tra dazi, diplomazia e voglia di salire ancora.
Usa e Cina proseguono il dialogo, puntano ad un’intesa a breve.
Al recupero delle Borse partecipa anche il tech Usa, ma prevale quello “cinese”.
Coinbase esordisce nello S&P500: Bitcoin riavvicina record storico!
Lunedì piatto per le Borse europee, che aprono la settimana all’insegna della cautela. Gli occhi degli investitori restano incollati al fronte più caldo: i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, pronti a riaccendersi a Londra. Intanto, i principali listini chiudono leggermente sotto la parità: il FTSE MIB di Milano scivola di un timido -0,03%, il CAC 40 di Parigi resta praticamente invariato (-0,00%) e il DAX 40 di Francoforte perde un più visibile -0,25%.
Il presidente americano Donald Trump, con un post sul suo social Truth, ha gettato acqua sul fuoco delle tensioni annunciando che l’incontro servirà a raggiungere "un accordo commerciale" e si è detto fiducioso in "un esito molto positivo". La speranza è che le due superpotenze trovino un terreno comune, proseguendo la tregua commerciale già firmata a maggio.
Secondo il Wall Street Journal, Trump ha incaricato il Segretario al Tesoro Scott Bessent di trattare la possibile rimozione di alcune restrizioni sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina. Il pacchetto include tecnologie chiave come motori a reazione e software per la produzione di chip, cruciali per l’industria cinese. In cambio, si punta a una distensione sulle terre rare, di cui Pechino è fornitore globale dominante.
Il clima è teso: le restrizioni commerciali stanno creando frizioni sul commercio globale, rallentando flussi di materie prime, componenti e tecnologie. In questo contesto, c’è chi prevede che la Fed possa decidere per un taglio dei tassi a luglio, mentre la BCE sembra più propensa a una pausa di riflessione.
Nel frattempo, Wall Street si muove senza grandi scossoni. Il Dow Jones chiude piatto, il Nasdaq guadagna lo 0,31% e l’S&P 500 sale dello 0,09%. Il Dow è tornato in positivo da inizio anno, mentre l’S&P 500 ha riagguantato quota 6.000 punti, livello che non toccava da febbraio.
Tuttavia, non tutti gli indici brillano. Il Bloomberg Magnificent Seven, che riunisce le superstar tecnologiche, resta in rosso con un -2,8% da inizio anno. Male soprattutto Tesla, che ha perso il 24% nel 2024, zavorrata anche dalle crescenti tensioni tra Elon Musk e Trump. In chiaroscuro anche le altre big tech: Meta vola a +18%, Microsoft segue con +12%, Nvidia cresce del 6%, ma Amazon è a -2%, Alphabet a -7% e Apple crolla a -20%.
Nel mercato valutario, l’euro si rafforza leggermente e tocca 1,1416 dollari (da 1,1394), mentre vale 164,96 yen. Il dollaro si scambia a 144,50 yen, in calo da 144,788.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread BTp-Bund chiude in lieve calo a 95 punti base (da 96), mentre il rendimento del BTp decennale resta fermo al 3,52%.
Lo sguardo si sposta poi sull’Asia, dove prevale l’ottimismo. Lunedì mattina, la maggior parte dei mercati della regione segna rialzi in scia ai segnali positivi dei colloqui USA-Cina. L’MSCI World tocca un nuovo record, mentre l’indice dei mercati emergenti torna ai massimi da febbraio 2022.
In dettaglio: CSI 300 cinese +0,2%, Hang Seng +0,3%, Taiwan Taiex in rally con +2%. Il Kospi coreano sale dello 0,2% e raggiunge il massimo degli ultimi 11 mesi, grazie anche alla vittoria del partito liberale alle presidenziali. Il Nikkei 225 giapponese guadagna l’1% sulla scia di dati positivi sul PIL, mentre l’ASX 200 australiano cresce dello 0,8%, avvicinandosi al proprio record storico. Il Sensex indiano resta stabile.
Nel comparto energetico, il petrolio Brent statunitense tocca quota 67,3 dollari al barile, il massimo da fine aprile. I mercati scommettono su un miglioramento della domanda globale se il dialogo tra USA e Cina andrà a buon fine. A influenzare i prezzi anche le tensioni con l’Iran: Teheran ha annunciato una controproposta sull’accordo nucleare, giudicando “inaccettabile” l’offerta americana. Il nodo resta la possibilità per l’Iran di arricchire uranio: un potenziale accordo potrebbe riaprire le esportazioni di petrolio iraniano, con impatto sui prezzi globali.
Quanto al gas, le scorte dell’Unione Europea hanno superato per la prima volta il 50% dall’inizio della stagione degli stoccaggi. La minore domanda cinese di GNL sta facilitando gli approvvigionamenti europei e contribuendo alla stabilità dei prezzi.
Sul fronte dei metalli preziosi, l’oro resta stabile a 3.312 dollari l’oncia, riflettendo la maggiore propensione al rischio da parte degli investitori e la forza del dollaro. Nonostante la fase di pausa, il metallo giallo vanta ancora una performance annuale notevole: +26% da inizio anno.
Infine, il Bitcoin si avvicina al suo record storico toccato il 22 maggio (112.000 USD), scambiando oggi a 109.400 USD. La crescente fiducia nei mercati digitali ha trovato conferma anche nell’ingresso di Coinbase Global nell’S&P 500, prima società del settore cripto ad approdare nel prestigioso indice.
Chiudono il quadro i bond: il Treasury decennale USA resta stabile con un rendimento del 4,47%, mentre il Bund tedesco è fermo al 2,56% e il BTp italiano al 3,48%. Lo spread tra i titoli decennali italiani e tedeschi oscilla intorno ai 92 punti base, ai minimi degli ultimi quattro anni.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.06.2025Continua a prevalere un moderato ottimismo sulle borse mondiali.
Usa e Cina si parlano, e puntano ad un accordo in tempi brevi.
Anche l’Europa cerca un’accordo sui dazi con gli Usa, ma è “indietro”.
Borse emergenti e metalli industriali allungano il passo: interessante!
Venerdì 6 giugno è stata una giornata carica di eventi sul piano politico ed economico globale. Donald Trump e Xi Jinping hanno avuto una conversazione telefonica di 90 minuti nel tentativo di avvicinarsi a un'intesa sull'alleggerimento dei dazi commerciali.
In parallelo, il presidente statunitense ha accolto alla Casa Bianca il cancelliere tedesco Friedrich Merz per discutere di cooperazione transatlantica.
Tuttavia, l’attenzione mediatica si è spostata rapidamente sul fronte social, dove Trump ha attaccato pubblicamente Elon Musk, definendolo “completamente impazzito”. Secondo Trump, il fondatore di Tesla vorrebbe parlargli, ma il presidente ha precisato di “non essere interessato”. Lo scontro ha avuto immediate ripercussioni in Borsa, provocando un crollo delle azioni Tesla e chiusura negativa per Wall Street.
I riflettori si sono poi spostati sui dati del mercato del lavoro americano. A maggio, l’economia ha creato 139.000 nuovi occupati non agricoli. Si tratta del dato più basso da tre mesi e di un rallentamento rispetto ai 147.000 di aprile (dato rivisto al ribasso). Tuttavia, il risultato ha comunque superato le attese degli analisti, che si aspettavano 130.000 nuovi posti.
La Borsa di Milano ha chiuso in positivo con un +0,55%, seguendo l’ottimismo di Wall Street. L’S&P500 ha guadagnato l’1,0% superando 6.000 punti per la prima volta da febbraio. Bene anche Dow Jones (+1,1%) e Nasdaq Composite (+1,2%).
Commentando i dati sull'occupazione, Trump ha esortato la Federal Reserve a tagliare i tassi d'interesse, attaccando nuovamente il presidente Jerome Powell, soprannominato “Mr. Troppo Tardi”. Secondo Trump, l’inflazione è quasi assente e i costi di finanziamento sono troppo alti, rallentando la crescita. “Serve un taglio pieno di un punto percentuale – ha scritto su Truth Social – per dare carburante all’economia”.
Mercoledì scorso si è insediato il nuovo presidente sudcoreano, Lee Jae-myung. In un colloquio telefonico di 20 minuti con Trump, entrambi i leader si sono detti pronti a chiudere rapidamente le trattative sui dazi. L’elezione di Lee ha messo fine a sei mesi di instabilità politica seguiti alla fallita dichiarazione di legge marziale di Yoon Suk-yeol, destituito ad aprile dalla Corte Costituzionale.
Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, conferma X di essere in contatto con il segretario USA Howard Lutnick per rafforzare la cooperazione strategica. Dopo un vertice a Parigi, le conversazioni sono proseguite telefonicamente per definire nuovi ambiti di collaborazione.
Nel frattempo, la bilancia commerciale di Francia e Germania mostra segnali di peggioramento, contribuendo a un calo delle Borse europee di circa -0,3% a metà giornata (ore 12.30 CET), nonostante i segnali positivi sul fronte USA-Cina.
Oggi, 9 giugno, la settimana è iniziata con un rialzo generalizzato nei mercati dell’Asia-Pacifico. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato +0,9%, il CSI 300 cinese +0,2% e il Taiex di Taipei +0,7%. In Giappone Nikkei +1,1%, mentre in Corea il Kospi è salito +1,6%, toccando il massimo da un anno.
L’India resta osservata speciale: l’indice BSE Sensex ha chiuso a +0,4% e i negoziati sui dazi con gli USA sono stati prorogati. I funzionari americani rimarranno a Nuova Delhi almeno fino al 10 giugno, segno che i colloqui stanno facendo progressi. Il ministro indiano Piyush Goyal ha definito “costruttivo” l’incontro con l’omologo americano Lutnick.
Sul fronte macro, l’indice MSCI Emerging Market ieri è cresciuto +0,7%, avvicinandosi ai massimi toccati a settembre 2024 (1.182 punti). Da inizio anno, l'indice ha guadagnato il 10%, rispetto al +5,6% dell’MSCI World. I contributi maggiori vengono da Corea (+17%), Brasile (+14%) e Hong Kong (+7%). Cina (-9%), Taiwan (-6%) e India (-4%) hanno invece frenato la corsa.
Oggi, 9 giugno, Stati Uniti e Cina tornano a sedersi al tavolo delle trattative. A Londra, Scott Bessent (Tesoro USA) e Howard Lutnick (Commercio) incontreranno il vicepremier cinese He Lifeng per discutere di dazi, esportazioni e altri dossier strategici.
In questo clima, le esportazioni cinesi di terre rare sono aumentate, +23% a maggio rispetto al mese precedente, raggiungendo il massimo da un anno. Tuttavia, le restrizioni cinesi su alcuni minerali critici hanno causato carenze nell’industria manifatturiera, in particolare quella automobilistica.
Bitcoin vicino ai massimi storici nonostante deflussi, intorno ai 105.600 dollari. Nella scorsa settimana, gli ETF spot USA legati alla criptovaluta hanno registrato deflussi per 131,6 milioni di dollari (contro i 144,8 milioni della settimana precedente). Il fondo Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund ha perso 167,7 milioni, mentre l’iShares Bitcoin Trust di BlackRock ha raccolto 81,1 milioni e il VanEck Bitcoin ETF 19,7 milioni.
L’indice Bloomberg Commodity ha aperto la giornata a 103,20 dollari, dopo aver chiuso la settimana precedente con +3,3%, il miglior risultato da cinque mesi. Anche in questo caso, la riapertura del dialogo USA-Cina sembra aver influito, ma la cautela resta alta.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.06.2025Le Borse globali, vicino ai massimi, resistono a tempeste dei dazi e guerre.
Euro-zona: crescita lenta ma continua, Germania ancora in stagnazione.
Le Borse asiatiche proseguono toniche un 2025 di auspicata svolta.
Macro Usa contrastata: bene le offerte di lavoro, ma significa FED “attendista”
Le borse europee hanno chiuso la giornata del 3 giugno con il segno più, anche se in modo moderato: in media, i principali listini hanno guadagnato +0,5%: questo nonostante un dato sull’inflazione che ha colto un po’ tutti di sorpresa: a maggio, nell’eurozona, i prezzi sono saliti solo di +1,9% annuo, in calo rispetto al +2,2% di aprile e sotto le attese.
Il dato rafforza le probabilità che la BCE annunci un taglio dei tassi giovedì, probabilmente di 25 punti base, come da previsioni degli analisti.
Tuttavia l’atmosfera sui mercati resta sospesa, perché sullo sfondo resta il tema caldo dei dazi commerciali. Se da una parte la Casa Bianca si è detta ottimista su un accordo con l’UE e ha preannunciato una telefonata “imminente” tra Trump ed il Presdiente cinese Xi Jinping, dall’altra, il 4 giugno sono entrati in vigore dazi raddoppiati (dal 25% al 50%) su acciaio e alluminio esportati verso gli Usa.
A livello globale, l’andamento dei mercati azionari resta comunqueincoraggiante. L’indice MSCI World ha segnato il +0,34% martedì, centrando il sesto rialzo in sette sedute. Ora si trova a meno di mezzo punto percentuale dal massimo storico (3.910 punti del 18 febbraio). Da inizio 2025, la performance è del +5% – che però, per un investitore in euro, si trasforma in un -4,3% a causa della debolezza del dollaro.
Eurozona: sul fronte macro, l’area “euro donominata” cresce, ma col freno a mano tirato. L’indice Hcob Pmi composito scende a maggio a 50,2 (da 50,4), minimo da tre mesi. Vanno peggio i servizi: l’indice Pmi servizi scivola a 49,7 da 50,1, toccando il livello più basso in sei mesi. La domanda cala, le aziende smaltiscono gli ordini inevasi e l’occupazione rallenta.
In Germania, il terziario va ancora peggio: l’indice Hcob Services Pmi crolla a 47,1 (da 49), il peggior dato da novembre 2022. Anche il Pmi composito tedesco scende a 48,5, minimo da cinque mesi. La fiducia resta bassa, nonostante un leggero rimbalzo rispetto ad aprile.
L’Italia, invece, continua a distinguersi: il suo Pmi servizi sale a 53,2 da 52,9, segnando la crescita più forte degli ultimi 12 mesi. È il sesto mese consecutivo di espansione, trainato da nuovi ordini e aspettative meno pessimistiche, anche se inferiori alla media storica.
Materie prime: tensioni e scossoni: il prezzo del petrolio WTI ieri ha perso marginalmente, chiudendo a 62,4 dollari/barile (-0,1%): pesano le preoccupazioni sull’aumento della produzione deciso da OPEC+ e le tensioni tariffarie. Di contro, l’offerta ridotta dal Canada ha dato un po’ di sostegno. Il gas naturale europeo invece sale a 35,3 €/MWh (+0,8%).
L’indice Bloomberg Commodity è salito del +3,5% da inizio anno, trainato soprattutto dai metalli preziosi, e i nuovi dazi USA su acciaio e alluminio accentuano le tensioni: colpiti in particolare Canada e Messico, rispettivamente primo e terzo fornitore di acciaio agli Stati Uniti.
L’oro ha perso un po’ di smalto il 3 giugno: -0,4%, a 3.381 $/oncia, mentre Bitcoin è salito +0,86%, a 105.200 $.
Sul mercato valutario, l’euro ha perso leggermente terreno ieri, scendendo a 1,14 dollari (da 1,1430), mentre vale 163 yen. Il cross dollaro/yen è a 142,96. Il biglietto verde ha generalmente recuperato circa mezzo punto percentuale, ma resta su minimi triennali.
USA: mercato del lavoro tonico, uguale Fed più cauta: il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti ad aprile è salito da 7,2 a 7,4 milioni, ben sopra le attese di 7,1 milioni.. Le assunzioni crescono a 5,6 milioni (massimo da un anno), mentre i licenziamenti restano fermi a 1,8 milioni. Le, e le dimissioni si mantengonosono stabili a 3,2 milioni. Questo raffredda l’idea di un taglio imminente dei tassi da parte della Fed.
L'indice S&P500 ha chiuso la seduta del 3 giugno in rialzo dello +0,6%, meglio il Nasdaq con +0,8%: entrambi ai massimi da tre mesi.
La mattina del 4 giugno le borse asiatiche partono in verde, così come quelle europee, in media +0,4% a mezza mattinata (ore 11.30 CET). Il Nikkei giapponese avanza +0,8%, e
Bene anche: Hang Seng (Hong Kong) +0,7%, CSI300 (Shanghai e Shenzhen) +0,5%, Taiex (Taipei) +2% Kospi (Corea) +2,4%, ai massimi da luglio 2024. Il rally in Corea è legato anche alla vittoria elettorale di Lee Jae-myung, leader di centro-sinistra, che ha sconfitto il conservatore Kim Moon-soo.
Mercati obbligazionari: negli USA, il rendimento del Treasury decennale resta praticamente fermo a 4,45%. I dati forti sul lavoro sono stati bilanciati dal calo degli ordini di fabbrica (-3,7%) e di beni durevoli (-6,3%) di maggio.
In Europa, tutto tranquillo in attesa del meeting della BCE (Banca centrale europea): il Bund decennale tedesco rende 2,52%, il BTP italiano 3,49%. Lo spread scende a 97 punti base, sui minimi da tre anni e mezzo.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.05.2025La Corte d’appello Usa revoca la sospensione dei dazi.
Borse “composte”, nonostante il caotico avvicendarsi delle notizie.
Oltre 6,5 miliardi di richieste retail per il nuovo BTP Italia: spread BTP/Bund a 98.
Bilancio positivo a maggio per le Borse di tutto il Mondo.
Dazi, Borse, inflazione e rame: il mondo secondo Trump tra rialzi, tensioni e sorprese: la battaglia sui dazi riprende quota. La Corte del Commercio Internazionale di Manhattan ha intimato all’amministrazione Trump di revocare entro dieci giorni una serie di tariffe imposte sulla base dei poteri straordinari legati allo stato d’emergenza nazionale.
Nel mirino ci sono le aliquote globali, i dazi aumentati contro Cina e altri Paesi, le misure specifiche legate alla crisi del fentanyl verso Pechino, Canada e Messico. Restano invece intatti i dazi fondati su altri strumenti legali, come quelli su acciaio, alluminio e settore automobilistico.
Nel frattempo, in serata la Corte d’Appello ha sospeso la decisione, mantenendo in vigore le tariffe fino a nuovo ordine. La Casa Bianca punta ora tutto sulla Corte Suprema, che secondo l’amministrazione potrebbe sancire la legittimità delle misure.
“La nostra politica tariffaria continuerà”, ha dichiarato Karoline Leavitt, portavoce della presidenza, ribadendo che il presidente dispone di altri poteri per agire sul fronte commerciale. Intanto, i colloqui con gli altri Paesi “non si fermano”.
Le Borse europee hanno risposto con cautela alla notizia della sentenza e alla successiva sospensione. Piazza Affari ha chiuso a -0,36%, Francoforte a -0,55%, Parigi -0,11%, Londra -0,06%, Amsterdam -0,02%: Madrid, in leggero rialzo, +0,08%.
Più ottimista Wall Street, che ha chiuso con il segno più: Dow Jones +0,24%, Nasdaq +0,34% e S&P 500 +0,40%.
Nelle stesse ore, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha incontrato Trump alla Casa Bianca. Il presidente ha definito “un errore” il mancato taglio dei tassi d’interesse, mentre Powell ha mantenuto la sua consueta prudenza: nessuna indicazione sui futuri orientamenti della Fed, se non la conferma che tutto dipenderà dai dati economici in arrivo.
Intanto, si è chiusa la terza giornata del BTP Italia dedicata agli investitori retail, con una raccolta di 1,244 miliardi di euro, per un totale complessivo da martedì di 6,52 miliardi. Oggi tocca agli investitori istituzionali: il Tesoro potrebbe confermare o ritoccare al rialzo il tasso minimo garantito, attualmente all’1,85%.
Economia USA: segnali di raffreddamento: non arrivano buone notizie dal mercato immobiliare americano. Ad aprile, l’indice dei compromessi per la vendita di abitazioni è sceso a 71,3 punti, in calo del 6,3% rispetto a marzo (le attese erano per un -1%). Rispetto a un anno fa, il calo è del 2,5%.
Anche il mercato del lavoro lancia un allarme: le richieste settimanali di disoccupazione sono salite di 14.000 unità, raggiungendo le 240.000, contro le 226.000 della settimana precedente. Le attese degli analisti erano ferme a 230.000.
Stamattina, 30 maggio, Asia in rosso, ma il bilancio di maggio resta positivo: MSCI Asia Pacific: +4,7% ed MSCI World: +5,7%. Tokyo ha registrato un calo dell’1,2%, ma l’attenzione è tutta sull’inflazione, salita al +3,6% (esclusi i cibi freschi), massimo da due anni. A Hong Kong -1,5%, ma +5% da inizio mese; il CSI 300 cinese ha perso lo 0,3% (+2% nel mese). A Seul, il Kospi ha chiuso a -1%, pur mantenendo un +5,4% da inizio mese.
Anche l’Europa delle Borse corre: quella di Francoforte si avvia a chiudere i primi cinque mesi del 2025 con un record storico. Il DAX segna un +20%, allineato al +20% del FTSEMIB e al +21,5% dell’Ibex spagnolo.
Il nuovo corso tedesco è segnato da un piano fiscale monstre: oltre 500 miliardi di euro destinati a difesa, infrastrutture e transizione energetica. A renderlo possibile, la sospensione del vincolo costituzionale sul “freno al debito”, fortemente voluto dal Cancelliere Friedrich Merz.
Materie prime: petrolio stabile, sui minimi dell’anno, ma occhi sull’OPEC+. Il Brent (greggio di riferimento Usa) vale 64 dollari/barile, in calo di -0,5%, ma conserva un guadagno mensile di +1,3%. Sabato 31 è attesa una riunione OPEC+ in cui potrebbe essere discusso un incremento della produzione per luglio. Intanto, le scorte USA sono calate a sorpresa di 2,8 milioni di barili.
Rame e oro: l’energia pulita spinge i metalli: il rame è uno dei protagonisti del mese: +5% a maggio, +9% da inizio anno. Le scorte al London Metal Exchange sono scese del 43% da febbraio, toccando un minimo annuale a 154.300 tonnellate. I prezzi USA hanno toccato i 11.633 $/tonnellata, ben 1.570 dollari sopra Londra, dopo che Trump ha minacciato un dazio del 25%.
L’oro, dopo il +0,9% di ieri, cede -0,7%, ma resta positivo nel mese (+0,3%). Da gennaio, tuttavia, solo pingui guadagni: +25% in Dollari e +15% in Euro.
Crypto: Bitcoin si attesta a 106.200 dollari, segnando il quarto ribasso consecutivo. Il bilancio mensile, però, è ancora in positivo: +12%. Sul fronte regolatorio, la SEC ha archiviato la causa contro Binance, mossa vista come un segnale di svolta dell’amministrazione Trump. “È un momento epocale”, ha commentato l’exchange.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.05.2025Nvidia non delude neppure questavolta: l’AI è in pienoboom.
Cautela e incertezza dalleminute dell’ultimomeeting della FED.
Ottima accoglienza per il nuovo BTP retail: spread BTP/Bund sotto 100 bps.
Le Borse asiatiche, Cina compresa, confermano il buon momento.
La giornata di ieri, 28 maggio, è stata piuttosto tranquilla per i mercati azionari europei, ancora appesantiti dai dubbi che arrivano dagli Usa, dove l’economia mostra segnali contrastanti. Questo clima incerto ha però dato una boccata d’ossigeno ai Treasury americani: dopo tre giornate di tensione, i rendimenti si sono fermati, segnalando una tregua nei mercati obbligazionari.
Oltreoceano, l’attesa era tutta per due eventi chiave: i conti trimestrali di Nvidia, diffusi in serata, e i verbali della riunione della Federal Reserve.
Dalle "minute" è emersa un’immagine tutt’altro che rassicurante per i prossimi mesi: si parla di “compromessi difficili” tra inflazione in aumento e possibili rincari della disoccupazione. Le minute sottolineano anche i rischi legati alla volatilità dei mercati finanziari e le crescenti probabilità di una recessione.
Le attese non sono andate deluse: Nvidia ha chiuso il primo trimestre fiscale con risultati sopra le previsioni, registrando un utile netto di 18,8 miliardi di dollari su ricavi per 44,1 miliardi. Il segreto? L’impatto dei dazi USA verso la Cina è stato minore del previsto e le restrizioni sono state ritirate già a metà maggio, limitando i danni. L’annuncio ha fatto balzare il titolo del +5% nel mercato after hours.
Sui mercati del debito “sovrano”, continua il rally del BTP italiano: lo spread col Bund decennale è sceso a 99,7 bps, dai 100,6 dell’apertura, toccando i minimi dal settembre 2021. Il rendimento del decennale italiano è 3,553%.
A livello azionario, la giornata è stata fiacca: Londra ha perso -0,58%, Francoforte -0,91%, Parigi -0,49%, mentre Milano ha chiuso quasi piatta, +0,01%. Anche Wall Street ha viaggiato in territorio negativo, con cali medi di -0,5%.
Il nuovo Btp Italia, ventesima edizione, continua a riscuotere successo. Solo nel secondo giorno di collocamento sono arrivati ordini per Eur 2,14 miliardi, portando il totale a 5,28. Il titolo, scadenza 4 giugno 2032, offre un rendimento minimo garantito dell’1,85% e un premio fedeltà dell’1% per chi lo mantiene fino al rimborso. Il collocamento prosegue fino a venerdì, salvo chiusura anticipata.
Criptovalute e FMI: addio al Chivo Wallet. Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato che il governo di El Salvador smantellerà il Chivo Wallet, il portafoglio statale di bitcoin, entro fine luglio. Il provvedimento rientra negli impegni presi nell’ambito del programma da 1,4 miliardi di dollari per rimettere in ordine i conti pubblici e ridurre l’esposizione statale nel settore delle criptovalute.
Grandi numeri arrivano dal Messico: l’indice azionario nazionale ha raggiunto livelli record, con +18% da inizio 20245. A trainare sono stati i massicci afflussi di capitali esteri.
La giornata di oggi, 29 maggio, si apre all’insegna dell’ottimismo in Asia-Pacifico: tutte le principali piazze in rialzo. In Giappone: Il Nikkei 225 è salito dell’1,6%, mentre il mercato obbligazionario cerca stabilità dopo una debole asta di titoli a 40 anni.
Cina: Il CSI 300 e l’Hang Seng hanno guadagnato lo 0,7%, mentre Taipei è salito dello 0,5%. Bene le aziende di software per la produzione di chip, dopo il blocco delle esportazioni USA verso Pechino.
Corea del Sud: L’indice Kospi ha toccato un nuovo massimo da agosto 2024, a +1,6%, complice il taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale al 2,5%, pochi giorni prima delle elezioni del 3 giugno.
India: il BSE Sensex ha chiuso a +0,3%. Secondo analisti di HSBC, Nomura e Société Générale, il mercato azionario indiano è pronto a guidare la ripresa nella seconda metà del 2025.
Una svolta importante arriva da Washington: la United States Court of International Trade ha stabilito che i dazi doganali imposti dalla Casa Bianca sono di competenza del Congresso. Di conseguenza, Donald Trump ha abusato dei suoi poteri, imponendo sovrattasse fino al 50% su prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina. La Casa Bianca ha già annunciato ricorso.
Materie prime: il petrolio Brent ha registrato un +0,7%, a 65,50 dollari/barile, spinto dalla sentenza USA contro i dazi e dall’attesa per i report settimanali dell’Energy Information Administration. Intanto si fanno largo i timori di nuove sanzioni USA sul greggio russo e una possibile decisione dell’OPEC+ di aumentare la produzione da luglio.
L’oro scende per il quarto giorno consecutivo, a 3.274 dollari/oncia, evento raro, penalizzato da un mix di ottimismo su Nvidia, dati USA positivi e il rimbalzo del dollaro.
Bitcoin ha chiuso la giornata di mercoledì in calo di -2%, coerente col maggiore appetito per il rischio che penalizza gli asset rifugio.
Sul fronte obbligazionario: Treasury decennale Usa stabile al 4,52% e in Eurozona Bund tedesco a 2,55% e BTP decennale al 3,53% con spread a 98 bps, minimi dal settembre 2021.
Infine, un avvertimento dall’ECB (Banca Centrale Europea): Philip Lane, capo economista, ha segnalato che eventuali rotture nei negoziati commerciali tra Bruxelles e Washington potrebbero far ripartire l’inflazione, sebbene il trend disinflazionistico resti predominante in Europa.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.05.2025Il declassamento del debito Usa non frena le Borse Usa e UE.
Lunga telefonata Trump/Putin, spiragli di tregua, ma nulla di imminente.
Banca centrale cinese taglia tassi, reazione misurata delle borse.
Oro e bitcoin riavvicinano i massimi storici: segno di “risk/off”?
Ieri, 19 maggio, le Borse europee hanno chiuso deboli, anche se nel finale hanno limato le perdite. A frenare l’entusiasmo degli investitori ha pensato Moody’s, che ha declassato il debito statunitense, e la Cina, che ha rilanciato la tensione commerciale con nuovi dazi sulla plastica importata dagli Usa.
A Piazza Affari il FtseMib ha chiuso in calo, -1,2%, riuscendo comunque a difendere la soglia dei 40.000 punti. Il listino ha però risentito dello stacco dividendi di ben 24 blue chip su 40, che da solo ha avuto un impatto negativo di -1,77%.
Altrove, Parigi ha limato -0,04% e Amsterdam -0,15%, mentre Francoforte, in controtendenza, ha guadagnato +0,58%, così come Madrid, +0,25%.
Dall’altra parte dell’Atlantico, la seduta di ieri a Wall Street è iniziata col piede sbagliato ma si è conclusa leggermente sopra la parità: Dow Jones +0,32%, S&P500 +0,09% e Nasdaq invariato, +0,02%.
Come accennato, il protagonista della giornata è stato il downgrade di Moody’s, che ha abbassato il rating sovrano degli Stati Uniti da Aaa ad Aa1. Un taglio pesante, considerando che il vecchio rating era invariato da decenni. Il motivo? I 36.000 miliardi di Dollari di debito pubblico e la velocità con cui cresce. Moody’s si allinea così alle precedenti scelte di S&P e Fitch.
Immediata la reazione dei mercati obbligazionari: il Treasury 30 anni è volato sopra il 5% e il decennale ha sfondato il 4,5%. Questo ha messo pressione ai titoli tecnologici, più sensibili alla crescita dei rendimenti. Sorprendentemente resistente il settore bancario USA, che ha chiuso in calo, -0,4%, ma è reduce da 6 settimane consecutive di rialzi, l’ultima delle quali con +6,5%.
I Treasuries si sono stabilizzati nel finale, col decennale che limato il rendimento a 4,45% (-0,2%). Oro in rialzo, +1,0% a 3.234 dollari/oncia, bitcoin in lieve crescita a 104.693 dollari (+0,4%).
Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha definito il downgrade di Moody’s un “indicatore ritardatario” e ha scaricato le responsabilità sull’amministrazione Biden e le spese eccessive degli ultimi quattro anni.
In Europa, la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le sue previsioni economiche. Per l’Eurozona il Pil è atteso in crescita, +0,9% nel 2025 (contro +1,3% precedente) e +1,4% nel 2026 (da +1,6%). Per tutta l’Unione Europea indica +1,1% nel 2025 e +1,5% nel 2026, anch’essi in calo. L’inflazione dovrebbe scendere al 2,1% quest’anno e all’1,7% il prossimo.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è staile a 101 bps, col rendimento del Btp decennale benchmark al 3,59%, invariato rispetto a venerdì 16.
Sul forex, l’euro/dollaro è salito a 1,125 da 1,11, e l’euro/yen si è attestato a 162,99 (da 162,60): il dollaro/yen è sceso a 144,83 (da 145,58).
Sul fronte geo-politico il Presidente Usa Donald Trump ha annunciato che, dopo una telefonata di oltre due ore con Vladimir Putin, Russia e Ucraina sarebbero pronte a negoziare una tregua e, addirittura, una fine del conflitto.
Ottimismo di Trump a parte, dal Cremlino frenano: “non è il momento” per un incontro tra Trump e Putin. Inoltre il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che valuterà l’offerta russa, ma non è disposto a ritirarsi da territori già controllati, nelle province di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Oggi, 20 maggio, Asia positiva, ma senza entusiasmo, dopo il taglio dei tassi cinesi. CSI300 +0,6% e Shanghai Composite +0,4%. La Banca centrale cinese ha ridotto il tasso primario sui prestiti al minimo storico, segnalando la volontà di spingere la crescita economica, sebbene gli operatori continuino ad auspicare stimoli fiscali più sostanziosi.
L’Hang Seng ha registrato +1,2%, l’ASX200 australiano ]0,6% ai massimi di tre mesi, mentre il Nikkei giapponese +0,2%. Piatti invece Kospi, Straits Times e Sensex, con l’India che lavora all’intesa commerciale con Washington entro luglio.
L’indice Bloomberg Commodity è sceso per la quinta seduta consecutiva, penalizzato dalle incertezze sulla pace commerciale globale e da dati cinesi non entusiasmanti. L’oro, dopo il rimbalzo di +1% di ieri, oggi perde -0,2% a 3.220 dollari/oncia. La scorsa settimana era stata la peggiore da novembre, con -3,6%.
Bitcoin resta tonico, solo 3.000 dollari sotto i massimi storici. Secondo Gracy Chen, CEO dell’exchange Bitget, gli ETF spot su Bitcoin hanno ormai raccolto US$ 40 miliardi. Anche JPMorgan, per bocca del suo CEO Jamie Dimon (che a gennaio aveva definito le crypto uno “schema Ponzi”), ora permette ai clienti di acquistare bitcoin.
Intanto in Canada si apre il G7 di ministri delle Finanze e banchieri centrali. Sul tavolo: dazi USA, sicurezza globale e dossier ucraino. Presenti, anche Christine Lagarde (BCE) e il consigliere economico USA Cipollone.
Nel pomeriggio di oggi occhi aperti sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, attesa in risalita a -16,0 da -16,7 di aprile, nonostante la raffica di tensioni commerciali con gli Usa.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.05.2025Borse globali in mood positive: aiuta il calo dell’inflazione negli Usa.
I mercati sperano in un taglio dei tassi d’interesse negli Usa.
Prosegue la sovra-performance dell’azionario Asia&Emergenti.
Gli analisti migliorano attese di crescita per USA e Cina.
Allungando la lista di sedute positive, anche ieri, 13 maggio, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, trainate da buone notizie macroeconomiche e dalla fiducia degli investitori. In particolare, ha avuto rilievo il recupero dell'indice Zew, che misura la fiducia sull’economia tedesca, mentre dagli Usa sono arrivati i dati sull’inflazione di aprile, che ancora non risentono dell'impatto dei dazi annunciati dal presidente Donald Trump.
Positivi i principali indici europei: Francoforte e Milano hanno chiuso in crescita, +0,4%, avvicinandosi ai rispettivi massimi storici, mentre Parigi ha guadagnato +0,3%. Piatta Londra, /0,04%.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha registrato performance contrastanti ma prevalentamente positive: Dow Jones -0,6%, S&P500 +0,7%, Nasdaq +1,6%. Particolarmente brillante l’andamento dei cosiddetti "Magnifici Sette", +2,2%, ai massimi da fine febbraio, con una crescita di +32% solo nell’ultimo mese.
Secondo molti analisti, la tendenza positiva di Europa e mercati emergenti dovrebbe proseguire. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni 2025 sulla Cina, per merito della tregua commerciale con gli Stati Uniti, che potrebbe favorire le esportazioni. Anche JPMorgan e ING hanno aggiornato le stime di crescita del PIL cinese al +4,6% o più, rispetto al precedente +4,0%.
L’indice globale MSCI Emerging Markets, sospinto dalla ripresa cinese, ha toccato i massimi da ottobre 2024, segnando +7,6% da inizio anno, superando l’MSCI World col suo +3%, con Wall Street che pesa per circa 70% dell’indice.
Valdis Dombrovskis, commissario europeo all’Economia, ha dichiarato che l'economia dell'UE ha chiuso il 2024 in modo più solido del previsto e ha mantenuto slancio nel 2025. Tuttavia, le incertezze legate ai dazi americani potrebbero frenare crescita e investimenti nel corso dell’anno.
Negli Stati Uniti, l’inflazione ad aprile è aumentata del +2,3% su base annua, inferiore al +2,4% previsto, segnando il livello più basso da febbraio 2021. Su base mensile +0,2%, anch’esso sotto le stime. L’indice core, esclusi alimentari ed energia, è salito +2,8% annuo e +0,2% mensile.
L’amministrazione Trump intende modificare le regole per l’export di semiconduttori per l’intelligenza artificiale, superando l’approccio dell’ex presidente Biden. Si prospetta la possibilità di accordi bilaterali coi singoli Paesi. Secondo il Dipartimento del Commercio, le norme di Biden avrebbero compromesso i rapporti diplomatici degli Stati Uniti con numerose nazioni.
In Italia, nel quarto trimestre 2024, il reddito reale pro capite delle famiglie è diminuito -0,6%, a causa della ridotta dinamica salariale e dell’aumento dei contributi sociali. Il PIL, invece, è cresciuto +0,1%. In confronto, nei paesi OCSE, il reddito pro capite è aumentato +0,5%, rispetto al +0,2% del trimestre precedente, mentre il PIL pro capite è salito di +0,4%. Su base annua, il reddito reale italiano è cresciuto +1,1%, contro +1,8% della media OCSE.
Goldman Sachs ha ridotto le probabilità di una recessione negli Stati Uniti al 35%, dal 45% precedente, in virtù di dazi più contenuti e minori tensioni finanziarie. Le stime di crescita degli utili per azione sono salite a +7% sia per il 2025 che per il 2026, rispetto alle precedenti proiezioni di +3% e +6%. Le revisioni tengono conto del miglioramento delle prospettive economiche e della solida stagione degli utili trimestrali.
Anche i mercati asiatici, oggi 14 maggio, godono del rally dei titoli tecnologici: Hang Seng di Hong Kong +1,5%, CSI300 +0,5%, Taiex di Taipei +1,6%, con gli indici ai massimi da fine marzo. Tra i titoli in evidenza: Alibaba +1,5%, Tencent +2%, JD.com +3,5% (con l’utile trimestrale più alto da 3 anni), TSMC +2%.
Il settore tech cinese non sembra aver subito impatti significativi dai dazi, dato che il 90% delle entrate di Tencent proviene dalla Cina continentale. In Corea il Kospi ha segnato + +1,2%, il Sensex indiano +0,5%.
Il Nikkei giapponese ha perso .0,3%: Sony, +3% l’azione,ha annunciato un utile annuale record, grazie ai buoni risultati delle divisioni musicali e videogiochi, tuttavia, restano timori legati alle tensioni commerciali con gli Usa.
L’Indice Bloomberg Commodity, (103,0 dollari), è stabile ma ai massimi da un mese. La prospettiva di una tregua commerciale sostiene molte materie prime, tranne oro e argento, considerati beni rifugio. Il prezzo dell’oro, sceso a 3.225 dollari/oncia (stamane -0,7%), è ai minimi da un mese.
Alla base della discesa ci sono la ripresa del US Dollar e il dialogo Cina-USA: calo dell’inflazione americana e tensioni geopolitiche Russia-Ucraina forniscono ancora sostengono.
Nel mercato valutario, l’euro/dollaro è sceso -1%, a 1,1190, dopo i dati sull’inflazione americana che rafforzano l’ipotesi d’una Federal Reserve più accomodante.
I rendimenti dei bond governativi sono stabili: quello del Treasury decennale USA al 4,46%: il Bund tedesco passa da 2,65% a 2,68%, il BTP italiano da 3,63% a 3,69%. Lo spread BTP-Bund è stabile a 102 bps, il minimo da ottobre 2021.
L’attenzione si concentra sul 23 maggio, data in cui Moody’s potrebbe migliorare il rating dell’Italia, come fatto di recente da S&P.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.05.2025La FED non taglia e si prepara a stabilità dei tassi sino all’estate.
Trump promette rimozione di restrizioni sui “semiconductors”.
Borse e valute dei mercati emergenti sorprendenti da inizio anno.
Usa e Regno Unito pronti ad annunciare l’accordo sui dazi.
Martedì 7 maggio si è chiuso con un tono sommesso per le Borse europee, tutte in lieve calo. Parigi ha ceduto -0,91%, Francoforte -0,58%, Milano -0,6% e Londra -0,44%. Gli investitori hanno preferito restare cauti in attesa della decisione della Federal Reserve, che è arrivata più tardi nella giornata: nessun taglio ai tassi, che restano fermi nel range tra 4,25% e 4,50%.
Il presidente Jerome Powell ha evidenziato l’incertezza legata alle politiche commerciali dell’amministrazione USA, descrivendole come “molto, molto incerte”, e ha ammesso che in questo scenario “non è affatto chiaro cosa dovremmo fare”.
Questa prudenza ha avuto effetti immediati sulle aspettative dei mercati. Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono scese al 20%, rispetto al 30% del giorno prima, mentre quelle per luglio sono calate al 70%, contro il quasi 100% di appena una settimana fa.
Nel frattempo, Wall Street ha reagito con maggiore ottimismo: il Dow Jones ha guadagnato +0,70%, lo S&P500 +0,43%, il Nasdaq +0,27%. Anche se non abbastanza da spingere al rialzo i mercati europei, si è respirato un clima di cauto sollievo.
A tenere banco restano comunque le tensioni geopolitiche. Mentre da un lato si è riaccesa la speranza di una tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, con l’annuncio dell’incontro in Svizzera tra i rappresentanti del Tesoro USA Scott Bessent e del Commercio Jamieson Greer con le controparti cinesi, dall’altro la situazione tra India e Pakistan è degenerata, con 13 vittime al confine del Kashmir.
I dati macroeconomici europei non hanno aiutato. Eurostat ha comunicato che a marzo le vendite al dettaglio sono diminuite -0,1% su base mensile sia nell’area euro che nell’intera UE, pur registrando su base annua rispettivamente +1,5% e +1,4%.
Nel comparto tecnologico, l’amministrazione Trump ha fatto notizia annunciando, secondo Bloomberg, l’intenzione di rimuovere alcune restrizioni all’export di chip introdotte sotto Biden. La notizia ha galvanizzato il settore dei semiconduttori: l’indice SOX di Filadelfia è salito +1,7%, e Nvidia +3,1%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato il recupero dopo il crollo del 5 maggio, ma il greggio WTI (riferimento Usa) resta sotto 59 dollari/barile. Il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam è rimasto stabile a 34,4 euro7megawattora, mentre l’oro, sceso il giorno prima a 3.385 dollari/oncia (-1,3%), ha mostrato un modesto recupero ieri, +0,5%.
Il mercato obbligazionario europeo mostra segni di stabilizzazione. Lo spread tra BTP e Bund si è ridotto a 107 punti base (- 2bps dalla vigilia), col rendimento del BTP decennale benchmark sceso dal 3,62% al 3,55%.
Oggi, 8 maggio, le Borse asiatiche hanno reagito positivamente alle ultime novità commerciali. L'indice MSCI Asia-Pacifico è salito +0,3%, segnando la quattordicesima seduta positiva nelle ultime sedici, con un guadagno di +5% da inizio anno, contro il -0,3% dell'MSCI World, dominato, per un 70% circa, da Wall Street.
A trainare la regione sono i big tech cinesi come Tencent, Alibaba e Meituan, in attesa dei dati trimestrali. L’Hang Seng (Hong Kong) ha guadagnato +0,8%, il Taiex (Taipei) +0,7% e il CSI300 cinese +0,6%.
Anche Nikkei giapponese (+0,4%), Kospi coreano (+0,5%) e Sensex indiano (invariato) si sono mossi con cautela, mentre il conflitto in Kashmir tiene alta la tensione.
Da Washington, Donald Trump ha annunciato un importante accordo commerciale con il Regno Unito, che sarà presentato ufficialmente in conferenza stampa. Lo ha definito “il primo di molti”, lasciando intendere che l’intenzione è di aprire una nuova stagione di intese bilaterali. Questo ha rafforzato la fiducia in un possibile miglioramento anche nei rapporti con Pechino.
Gli investimenti esteri hanno continuato a riversarsi nei mercati emergenti asiatici. Escludendo Cina e Giappone, gli afflussi in azioni asiatiche hanno raggiunto quasi 3 miliardi di dollari in una settimana, spinti anche dal rafforzamento delle valute locali. L’indice MSCI Emerging Market Currency ha toccato nuovi massimi storici.
Sul fronte delle commodity, il Bloomberg Commodity Index è salito +0,6% dopo un calo di -0,8% il giorno precedente. Il rame si conferma tra i migliori performer dell’anno con un +7,5%. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo la sua previsione per il secondo trimestre a 9.330 dollari/tonnellata, rispetto agli 8.620 precedenti, citando la resilienza della domanda cinese e la distensione nei rapporti commerciali.
Infine, il Bitcoin continua la sua corsa: stamattina ha guadagnato oltre +2%, sfiorando 100.000 dollari. A spingere il rally è stato anche la notizia che l’ETF spot di BlackRock (IBIT), ha segnato 16 giorni consecutivi di afflussi. Solo il 6 maggio sono affluiti nel fondo bicoin per un valore di circa US$ 36 milioni di dollari.
Alle ore 13:00 CET dell’8 maggio, le principali Borse europee mostrano un rialzo medio dell’1,2%, in linea con l’andamento positivo dei future di Wall Street.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 07.05.2025Trattative sui dazi Usa-Cina in Svizzera nei prossimi giorni: good news!
La Federal Reserve confermerà oggi la sua “stance attendista”.
Grande attenzione alle parole di Powell sull’effetto dei dazi.
Tensione tra India e Pakistan: per ora nessuna ricaduta sulle Borse.
Ieri, martedì 6 maggio, i mercati finanziari europei hanno vissuto una giornata all’insegna dell’incertezza. Dopo un avvio timido, le piazze europee hanno poi chiuso attorno alla parità: Francoforte -0,35%, Parigi -0,40%, Amsterdam -0,10%, Londra +0,03% Milano +0,22%, Madrid +0,10%.
Oltreoceano, Wall Street ha virato in negativo: Dow Jones -0,95%, Nasdaq -0,87% e S&P500 -0,77%. A pesare è soprattutto l’attesa per le prossime mosse della Federal Reserve, che sinora si è mostrata cauta: nessun taglio dei tassi all’orizzonte, almeno per ora. Il meeting della Fed è in corso e l’annuncio è previsto per stasera alle 20.00 CET circa.
Secondo gli analisti di ING, il presidente della Fed Jerome Powell continuerà a ignorare le pressioni della Casa Bianca per un taglio immediato dei tassi. Le previsioni parlano di una possibile riduzione a settembre. Intanto i mercati prezzano 23 punti base di taglio già a luglio. Ma Powell resta cauto, in piena "modalità attesa".
Sul fronte dei dazi, il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha parlato di “ottime proposte” in arrivo da vari Paesi. Il presidente Trump, in un incontro con il premier canadese Mark Carney, ha ribadito la volontà di trovare un nuovo accordo commerciale con Ottawa. "Mi piacerebbe molto", ha detto ai giornalisti.
Anche con il Regno Unito qualcosa si muove: secondo il Financial Times, Washington e Londra sarebbero vicini a un accordo che ridurrebbe i dazi sull’acciaio e le auto britanniche, in cambio di concessioni britanniche su servizi digitali e prodotti agricoli statunitensi. Londra, però, dice “no” agli standard alimentari USA.
Trump intanto rilancia: “Potremmo firmare 25 accordi ora, ma devono volerli loro. Noi siamo come un super store di lusso: chi vuole vendere negli USA dovrà pagare il giusto prezzo.”
Dal versante orientale arriva una ventata d’ottimismo: si è parlato di un incontro “sul campo neutro” in Svizzera tra delegazioni di Stati Uniti e Cina. Il vicepremier cinese He Lifeng sarà lì dal 9 al 12 maggio per colloqui con funzionari americani. Il solo annuncio ha migliorato il sentiment sui mercati: oggi, 7 maggio, i future su Wall Street segnano +0,6%.
Nel frattempo, la Banca centrale cinese ha annunciato nuove misure per stabilizzare le aspettative dei mercati. Sui listini asiatici: CSI300 (Shanghai e Shenzhen) +0,5%, Hong Kong +0,1%, Tokyo stabile, Kospi (Seul) +0,4%, Taipei invariato.
Sul fronte energetico, l’Unione Europea accelera la disconnessione dalla Russia. Secondo una “roadmap” della Commissione Ue, entro fine 2027 sarà vietato importare gas russo anche con contratti a lungo termine, mentre dal 2025 scatterà il blocco per i contratti spot.
Nel 2024 l’Ue ha importato 52 miliardi di metri cubi di gas russo: 32 via gasdotto e 20 sotto forma di GNL. Per sostituire queste forniture, sono previsti piani nazionali e normative più stringenti.
Se i negoziati con gli Stati Uniti non daranno risultati, Bruxelles è pronta a colpire con dazi su merci americane per Eur 100 miliardi: il piano potrebbe essere presentato già oggi, ma sarà preceduto da un mese di consultazioni.
Intanto a marzo gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale di US$ 140,5 miliardi, battendo il record di febbraio, 123,2. L’impennata è dovuta a importazioni in crescita, +4,4% (419 miliardi), ed esportazioni salite solo +0,2% (278,5 miliardi).
Energia e materie prime: il greggio Brent (riferimento europeo) ha esteso il rialzo del 2,8% di martedì con un altro +1% stamane: in due giorni, il greggio ha recuperato circa 4 dollari/ barile, complice l’ottimismo sui colloqui Usa-Cina. Anche altre materie prime sono trend positivo: il rame guadagna +1,8% (quinto rialzo in sei sedute), mentre il gas naturale USA sale del 3%. L’indice Bloomberg Commodity (102,60 USD) è al 2’ giorno consecutivo di crescita.
In Europa, il prezzo del gas sul TTF Amsterdam è salito +5,5% a 34,7 €/MWh, ma da inizio anno è in calo del -22%.
L’oro, dopo aver guadagnato quasi 200 dollari/oncia in due sedute, stamattina perde -1,5%, scivolando a 3.380 US$/oncia, frutto d’una probabile una presa di profitto prima dei colloqui tra Pechino e Washington.
Bitcoin guadagna +2%, spinto dal rinnovato appetito per il rischio, a 96.500 dollari e rappresenta il 65% della capitalizzazione totale delle criptovalute, un netto salto rispetto al 45% del 2022.
I titoli di Stato restano calmi in attesa delle decisioni della Fed. Il decennale USA rende 4,30%, il Bund tedesco 2,54%, mentre il BTP italiano 3,62%. Lo spread BTP-Bund è stabile a 108 bps, al minimo da metà febbraio.
Infine, sul fronte geopolitico, cresce la tensione tra India e Pakistan: New Delhi ha lanciato raid mirati, mentre Islamabad afferma di aver abbattuto cinque jet indiani. L’India assicura che l’azione è stata “precisa e contenuta”, ma il Pakistan contesta la versione. Nonostante ciò, come spesso accade, le Borse dei 2 paesi restano stabili.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.05.2025Usa e Cina dialogano sui dazi e le Borse recuperano.
Un mese di aprile finito “benino”, molto meglio di come era partito.
Petrolio ai minimi da 5 anni, una bella notizia per l’inflazione.
Le relazioni trimestrali delle big tech Usa non deludono, anzi….
Mentre l’Europa festeggiava il Primo Maggio con mercati chiusi, ad eccezione di Londra (+0,03%), dall’altra parte dell’oceano Wall Street non si è fermata.
Le contrattazioni hanno aperto in rialzo, spinte dalle eccellenti trimestrali di Microsoft e Meta che hanno tranquillizzato gli investitori su due fronti caldissimi: la tenuta dell’economia e la continua ascesa dell’intelligenza artificiale. A fine giornata Dow Jones +0,21%, Nasdaq +1,52%, S&P 500 +0,63%, all’ottava seduta consecutiva positiva.
Microsoft ha archiviato il suo terzo trimestre fiscale con numeri ben oltre le attese. L’utile per azione ha raggiunto 3,46 dollari contro 3,22 stimati, su ricavi per 70,1 miliardi (previsioni a 68,4). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i ricavi sono saliti +13%, mentre l’utile netto è balzato +18% a Us$ 25,82 miliardi.
Meta ha fatto ancora meglio: l’utile per azione è cresciuto +37% a 6,43 dollari, battendo le attese di 5,23. È il nono trimestre consecutivo in cui la società supera le stime. I ricavi, saliti 16,1%, hanno raggiunto i 42,31 miliardi (vs consensus di 41,34). Per il trimestre in corso, Meta prevede ricavi tra 42,5 e 45,5 miliardi, sopra i 39,1 precedentemente attesi dal mercato.
Occhi puntati anche su Tesla. Secondo il Wall Street Journal, il consiglio di amministrazione starebbe valutando la sostituzione di Elon Musk come CEO, preoccupato dalle recenti performance del titolo e dall’apparente minor interesse di Musk per l’azienda a favore delle sue aspirazioni politiche.
La società ha smentito, ma il Board avrebbe già avviato, pur nel massimo riserbo, contatti con società specializzate in ricerca di executive per avviare un processo di selezione.
Anche Nvidia ha brillato con +5%, grazie a voci sul possibile allentamento delle restrizioni USA all’export di chip verso gli Emirati Arabi Uniti, in vista di una visita dell’ex presidente Trump nella regione.
Sul fronte macroeconomico Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli USA sono aumentate di 18.000 unità, arrivando a 241.000 (contro attese di 225.000). I lavoratori che continuano a ricevere sussidi sono saliti a 1.916.000 (+83.000).
L’indice PMI manifatturiero USA, pubblicato da IHS Markit, è rimasto stabile ad aprile a 50,2 punti (da una stima di 50,7), deludendo le aspettative di 50,6.
Oggi, 2 maggio si è aperto con uno spiraglio di distensione commerciale tra Cina e Stati Uniti. Pechino ha dichiarato di voler “valutare” la proposta di Washington per avviare un negoziato sui dazi.
La risposta dei mercati asiatici è stata immediata: l’Hang Seng di Hong Kong è salito +1,8%, segnando la terza settimana consecutiva di rialzi. L’indice Hang Seng Tech è volato +3,2%, con un rimbalzo di +20% dai minimi di aprile.
In Giappone, il Nikkei ha guadagnato +1,2%, chiudendo la settimana con +5%. Lo yen si è stabilizzato a 145,3 contro dollaro, dopo un tonfo della vigilia. La Banca del Giappone ha intanto affermato che ci vorrà più tempo per raggiungere l’obiettivo d’inflazione, raffreddando le attese su ulteriori strette monetarie. Anche la borsa coreana (Kospi) è salita, +0,4%, con+1,7% settimanale. Citigroup ha rivisto al rialzo a “Neutral” il suo giudizio sull’equity coreano.
Aprile: un mese positivo tra rally tech e stabilizzazione, nonostante una partenza difficile, per i mercati azionari globali. La volatilità dell’S&P500, misurata dal VIX, è rientrata dal picco del 60% a inizio mese al 24% attuale.
Wall Street mostra saldi contrastanti: Nasdaq +0,85%, S&P500 -1,2%, Dow Jones e Russell 2000 -3,5%. I “Magnifici Sette” hanno perso -5,0%.
In Europa, performance migliori: Francoforte ha guadagnato +1,5%, Milano (FTSEMIB) ha perso -1,2%, ma considerando i dividendi distribuiti, la perdita si annulla. L’EuroStoxx50 ha perso -1,6%.
Contro ogni previsione, vista la tensione commerciale in corso, le borse emergenti hanno chiuso aprile con +1,04% dell’indice MSCI-EM, segnando il quarto mese consecutivo in rialzo.
Materie prime: Aprile è stato un mese difficile: il Bloomberg CBOE Commodity Index ha perso -5%. Il petrolio ha subito un crollo di oltre -15%, solo parzialmente bilanciato da oro (+3,7%), mais (+3,2%) e soia (+2,5%). I metalli industriali hanno ceduto in media -5%.
L’oro si è rivelato ancora un bene rifugio, ma il suo guadagno in dollari è annullato per gli investitori europei, a causa del forte deprezzamento del US$, e dalla discesa di -7% dai massimi del 22 aprile.
Il dollaro Usa ha vissuto il mese più difficile da 30 mesi, perdendo -4,7%. La narrativa di inizio anno, economia resiliente e tassi elevati, s’è rapidamente sgretolata. Gli investitori istituzionali hanno modificato le strategie, riducendo l’esposizione alla valuta americana.
Bitcoin ha brillato: +14,75% ad aprile, miglior performance mensile dell’anno, riavvicinando il suo record storico.
Il comparto dei bond ha goduto di un contesto di rallentamento economico e inflazione contenuta. Il prezzo del Treasury decennale USA è salito +0,9%, quello del Bund tedesco +2,3% e quello del BTP decennale +2,4%, grazie anche alla promozione del rating da parte di Standard&Poors.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.04.2025Wall Street crede negli accordi sui dazi e sale per la 6’ seduta conscutiva.
Usa e India vicino ad un accordo, anche Corea sarebbe a buon punto.
Petrolio ai minimi dal 2020, …è tornato il greggio russo?
Economia europea in lieve ripresa nel 1’ trim. 2025. Inflazione in calo.
Wall Street chiude in rialzo ieri, 29 aprile, la sesta seduta consecutiva: Dow Jones +0,75%, S&P500 +0,58% e Nasdaq +0,55%. Il vento positivo spira anche in Europa, dove Milano prevale su tutti con +1,09%, trascinata dai bancari. Francoforte segue con +0,77%, poi Londra +0,55%, Amsterdam +0,23%. Per Parigi e Madrid lieve calo, rispettivamente -0,24% e -0,64%.
A dominare la scena è sempre la guerra commerciale. Donald Trump, parlando ai sostenitori in Michigan, ha dichiarato: “Con i dazi alla Cina stiamo mettendo fine al più grande furto di posti di lavoro”. Ma dietro il consueto tono da campagna elettorale, si profila un’attenuazione della linea dura.
Secondo il Wall Street Journal, Trump vuole evitare che i dazi sulle auto importate si cumulino con quelli già imposti su alluminio e acciaio. L’obiettivo è proteggere le case automobilistiche USA in questa “fase di transizione”.
Un ordine esecutivo firmato da Trump conferma che le tariffe del 25% resteranno, ma introduce rimborsi fino al 3,75% del valore dell’auto per i produttori USA. I nuovi dazi entreranno in vigore il 3 maggio. “Non volevamo penalizzarli, vogliamo solo aiutare durante questo periodo a breve termine”, ha spiegato il presidente ai giornalisti.
Nel frattempo, si aprono nuovi spiragli anche con l’India. Trump ha detto che l’accordo sui dazi “sta andando alla grande”, e il segretario al Commercio Howard Lutnick ha confermato che l’intesa è già stata raggiunta e ora si attende solo il via libera di governo e parlamento indiani.
Sul versante europeo, invece, le frizioni restano alte. La presidente della Commissione Europea von der Leyen ha criticato duramente la politica commerciale americana, definendola “imprevedibile” e accusando gli USA di causare instabilità con dazi, “ai massimi da un secolo”.
“I dazi sono come tasse: aumentano il costo di cibo, farmaci e trasporti, danneggiando i cittadini più vulnerabili e creando incertezza per le imprese”.
A peggiorare il clima tra le due sponde dell’Atlantico c’è anche la questione della digital service tax. Scott Bessent, segretario al Commercio USA, ha accusato Francia e Italia di aver imposto una tassa “ingiusta” ai colossi digitali americani, chedendone l’abolizione. Ha poi ribadito la volontà di riportare negli Stati Uniti la produzione di settori strategici come acciaio, farmaci e semiconduttori.
Bessent ha anche lanciato una frecciata alla Cina, sostenendo che i dazi americani potrebbero costare a Pechino fino a 10 milioni di posti di lavoro. E mentre si attendono sviluppi con l’India, Seul prepara incontri tecnici con Washington: una delegazione sudcoreana resterà nella capitale americana fino al 1° maggio.
Guardando ai mercati asiatici, il mese di aprile si chiude contrastato. Oggi, 30 aprile, l’indice MSCI Asia-Pacific guadagna +0,3%, avviandosi a chiudere il mese con +2%. Tokyo sale +0,2% oggi e +0,5% nel mese. Il cambio dollaro/yen resta stabile a 142,5. Brilla Sony, con +5%,grazie alle indiscrezioni su uno scorporo del business dei semiconduttori. Intanto la produzione industriale nipponica cala -1,1% mensile a marzo.
In Cina si intravedono segnali di debolezza: l’indice PMI manifatturiero di marzo è sceso da 50,5 a 49, al minimo da dicembre 2023, segnalando contrazione. Anche servizi e comparto edilizio crescono meno delle attese. L’indice Hang Seng guadagna +0,2% oggi, ma chiude aprile con -4,6%. Il CSI200 di Shanghai &Shenzhen segna -2,3% nel mese (+0,1% giornaliero).
Il Kospi coreano segna -0,3% nella seduta, archiviando aprile con +3%. In Australia, l’ASX200 guadagna +0,3% oggi e +3,3% nel mese. Intanto, Trump ha fatto sapere di aver ricevuto una richiesta d’incontro dal primo ministro australiano Anthony Albanese per discutere di dazi.
Negli USA, i segnali macroeconomici sono misti. Scende la fiducia dei consumatori e calano le offerte di lavoro, ma l’inflazione appare in rallentamento. Trump torna a criticare la Federal Reserve: “C’è una persona alla Fed che non sta facendo un buon lavoro… Sui tassi ne so più io”, ha detto senza mai nominare Jerome Powell.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del Brent scende sotto i 59,7 dollari/barile, zavorrato dai dati macro deboli. Le esportazioni russe di petrolio sono in aumento per la seconda settimana, con molte petroliere sanzionate tornate operative.
Il gas naturale europeo scende per la 6’ seduta consecutiva, la striscia peggiore da febbraio. La domanda asiatica resta debole, le riesportazioni cinesi di GNL aumentano, lasciando maggiore disponibilità per l’Europa che sta ricostituituendo le scorte.
Sul mercato valutario, ING segnala che l’euro è attualmente la valuta più “ipercomprata”, ma avverte: i fondamentali macroeconomici e i tassi non sono favorevoli e, mentre l’attenzione dei mercati si concentra su dazi e super-stimolo fiscale tedesco, c’è il rischio che venga sottovalutata la reale debolezza dell’economia europea.
Qualche spiraglio di ottimismo arriva dai dati preliminari del PIL in Europa che mostra un leggero miglioramento: l’Italia cresce dello 0,3% nel 1’ trimestre, superando le attese, così come la Francia, con +0,1%.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.04.2025Prosegue il trend di recupero delle Borse, soprattutto in Europa.
I maggiori listini EU sono tornati sopra livelli del 2 Aprile, “Liberation day”.
Le trimestrali delle “big tech Usa” non deluderanno, Mag7 in recupero.Crescono domanda e prezzi di metalli industriali, argento e rame nel mirino!
Mercati in fermento: Borse europee ancora in salita, con occhi puntati su Trump, trimestrali delle Big Tech Usa e novità sui dazi e sugli sviluppi sul conflitto in Ucraina.
La seduta del 28 aprile si è chiusa positiva per le Borse europee, che proseguono il rally iniziato la settimana scorsa.
I principali indici azionari europei sono tornati ai livelli del 2 aprile, data simbolica (definita Liberation Day) in cui il presidente Usa Donald Trump aveva lanciato un'ondata di dazi contro i partner commerciali globali.
Come noto, l'amministrazione USA ha poi allentato la stretta: ha sospeso per 90 giorni l’applicazione dei dazi, escludendo però la Cina. Questo ha alimentato l’ottimismo nei mercati, sperando in una de-escalation.
Sul tema, il segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha affermato che «molti Stati hanno presentato proposte molto buone» e ha accennato a un possibile primo accordo con l’India.
Tuttavia, il rapporto con la Cina rimane “complicato”: secondo Pechino, non sono attualmente in corso colloqui ufficiali con gli Stati Uniti, smentendo dichiarazioni precedenti di Trump.
Milano ha chiuso in rialzo di +0,3%, superando il livello di chiusura del 2 aprile, con lo spread BTP/Bund decennale in calo a 110 punti base. Francoforte ha fatto un +0,1%, ma da inizio anno l’indice tedesco è in crescita di +11,9%.
Wall Street, invece, è risultata più incerta. L’indice S&P 500 ha guadagnato +0,1% segnando comunque la quinta seduta consecutiva in positivo, evento che non si verificava da novembre. Tuttavia, il ribasso da inizio anno resta del -6%. Il Dow Jones ha chiuso a +0,28%, mentre il Nasdaq è sceso -0,10%.
Le grandi protagoniste della settimana saranno le Big Tech. Microsoft, Apple, Meta e Amazon – quattro dei cosiddetti “Magnifici Sette” – pubblicheranno i loro risultati. Gli analisti prevedono per il gruppo una crescita media degli utili del 15% nel 2025, un dato rimasto stabile nonostante le tensioni geopolitiche.
Domani, 30 aprile segnerà i primi 100 giorni del secondo mandato di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti. Nonostante il recente rimbalzo dei mercati, lo S&P500 è ancora in calo di circa -8 punti percentuali rispetto al giorno del suo insediamento, segnando il peggior inizio di mandato presidenziale dal 1974, quando Gerald Ford succedette a Nixon.
E’ in questo contesto che l’Amministrazione Trump starebbe valutando un alleggerimento dei dazi sulle auto estere, attualmente fissati al 25%.
La modifica consentirebbe ai produttori automobilistici di ottenere rimborsi fino al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli USA nel primo anno, con un calo progressivo nei due anni successivi. L’annuncio è atteso per il comizio di Trump a Detroit (Michigan).
Nella mattinata di oggi, 29 aprile, l’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,7%. In rialzo anche il Kospi coreano (+0,6%), l’S&P/ASX australiano (+0,9%), l’Hang Seng di Hong Kong (+0,3%) e il Taiex di Taipei (+0,5%). In lieve calo invece il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen (-0,1%). Tokyo è chiusa per festività.
Il petrolio vira nuovamente in negativo e resta vicino ai minimi dell’anno: ciò sii combina con l’indebolimento del Dollaro Usa, implicando un significativo “alleggerimento” della componente energetica del paniere dell’inflazione europe: il WTI (greggio di riferimento Usa) è scivola sotto i 63 dollari/barile, mentre il Brent europeo si attesta a 66 dollari.
Si avvicina intanto il 5 maggio, data della prossima riunione dell’OPEC+: si prevede un possibile aumento della produzione a partire da giugno. Il gas naturale ad Amsterdam cala a 32 euro per megawattora, grazie anche alle temperature primaverili in tutta Europa.
Anche l’oro rallenta, dopo la spettacolare salita a ridosso di 3.500 Dollari/oncia della prima metà del mese: il metallo prezioso si attesta stamene a circa 3.300 dollari l’oncia (ore 11.00 CET), complice l’attenuazione delle tensioni USA-Cina che riduce la domanda di beni rifugio.
L’indice Bloomberg Commodity delle maggiori materie prime è risalito a 102,7 Dollari, grazie al recupero dei metalli industriali, in particolare del rame. La domanda cinese di “copper” resta alta, con scorte in calo rapido a Shanghai, ben oltre la normale stagionalità.
Attesa anche per il dato sull’inflazione dell’Eurozona, previsto per venerdì: gli analisti stimano un dato quasi invariato “mese su mese” ed una crescita annuale attorno al 2,0% target fissato dall’ECB.
Gli economisti si aspettano che la BCE possa tagliare i tassi altre tre volte entro la fine dell’anno, portando il tasso di deposito all’1,5%, un livello che dovrebbe essere mantenuto fino a metà 2026.
Sul fronte obbligazionario, il decennale USA (Treasury Note) rende 4,21%, mentre il biennale si attesta al 3,69%. In Europa, il BTP decennale italiano rende 3,62%, con uno spread con il Bund tedesco stabile a 110 punti base. L’euro sembra essersi stabilizzato appena sopra quota 1,13 Dollari.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Daily Update - 25.04.2025Le Borse credono alla “svolta” moderata di Trump sui dazi.
Trimestrali Usa: buone notizie dalle big tech, cominciando da Meta.
Spiragli di dialogo Usa-Cina sulle “tariffe”. Da confermare…
Oro ancora vicino ai massimi storici, bene anche l’argento.
La saga dei dazi continua a dominare la scena economica globale, con dichiarazioni discordanti e spiragli diplomatici che tengono i mercati con il fiato sospeso. Pechino dichiara che una vera trattativa con Washington non è ancora iniziata, ma Donald Trump rivela che un incontro ufficiale si è già tenuto nella mattina del 24 aprile.
Il presidente americano aggiunge che incontrerà numerosi leader mondiali a Roma, in occasione dei funerali del Papa, sabato 26, e che il commercio sarà uno dei temi caldi sul tavolo. Intanto, le Borse europee brindano a una giornata positiva: ieri, 24 aprile, Parigi ha guadagnato +0,27%, Francoforte +0,47%, Londra un misero +0,05%, mentre Milano un brillante +0,96%.
Oltreoceano, gli indici principali di Wall Street registrano recuperi ancora più vigorosi: l’S&P500 avanza +2,0%, il Nasdaq addirittura +2,7%, trainato dai colossi tecnologici come Nvidia, Meta, Amazon, Tesla e Microsoft.
Le trimestrali delle big tech americane danno fiducia: Alphabet, holding di Google, segna un utile di Us$ 34,54 miliardi (+46% annuo) e ricavi per 90,23 (+12%), superando le attese. Anche Intel batte le previsioni, ma paga una guidance debole a causa dei dazi.
Sul fronte diplomatico, il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent si dice ottimista dopo un incontro “molto produttivo” con la Corea del Sud: si punta a un “accordo di massima” già dalla prossima settimana. Quello di Seoul è il primo Governo ad aver avviato colloqui bilaterali concreti, mentre anche Giappone ed Europa procedono cercando allentamenti sulle tariffe.
A sorpresa, Bloomberg annuncia che la Cina sta valutando la sospensione dei dazi del 125% su alcune importazioni statunitensi, tra cui apparecchiature mediche, etano e leasing aereo. Una mossa che potrebbe segnare una svolta nei rapporti sino-americani.
Trump conferma la sua presenza a Roma per il funerale di Papa Francesco, sottolineando l’interesse di molti leader mondiali a discutere con lui dei futuri accordi commerciali.
Anche l’Italia si muove: il ministro dell’Economia Giorgetti ha incontrato a Washington il Segretario al Tesoro americano, con un focus su dazi, digital tax e difesa. L’incontro è definito “costruttivo”.
Non altrettanto ottimista la Francia: il ministro Eric Lombard afferma che Europa e USA restano “lontani da un accordo”, ma l’UE tenta di disinnescare la miccia accesa da Trump.
La Casa Bianca conferma che non c’è ancora una decisione sui dazi del 25% sulle auto importate, ma si parla di “razionalizzazione” delle imposte per evitare doppie tassazioni, soprattutto tra i dazi sulle auto e quelli su acciaio e alluminio.
Kristalina Georgieva, direttrice del FMI, usa l’espressione italiana “pedalare” per esortare i Paesi a lavorare alla ripresa economica: “l’incertezza è costosa e scoraggia gli investimenti”, sottolineando l’importanza dell’indipendenza delle banche centrali, proprio mentre Trump attacca ancora Powell, accusandolo di temporeggiare sul taglio dei tassi.
Sul fronte obbligazionario europeo, lo spread BTP-Bund si restringe a 110 punti base (da 113), mentre il rendimento del BTP decennale scende al 3,54% (dal 3,63%). Nell’eurozona, la presidente della Commissione UE Von der Leyen ribadisce l'importanza strategica del gas naturale liquefatto statunitense. L’UE promette una roadmap per eliminare le importazioni di combustibili fossili russi.
Secondo il capo economista dell’ECB, Philip Lane, è improbabile che le tensioni commerciali causino una recessione nell’eurozona. Intanto l’Ifo tedesco scende a 87,4 ad aprile e Berlino rivede al ribasso le previsioni del PIL2025 a 0% (dal +0,3% di gennaio).
Le Borse globali continuano la loro marcia: oggi, 25 aprile, segna il quarto giorno consecutivo di rialzi. L’MSCI Asia Pacific torna ai livelli di inizio mese. Il Nikkei di Tokyo sale +2,2% (settimana: +3%). A Hong Kong l’Hang Seng guadagna +1,4% (+5,5% settimanale), il CSI300 cinese segna +0,3%, il Taiex taiwanese +2%. Scende solo Mumbai: Sensex -1%.
Il Kospi coreano sale +1,1% (+2,7% la settimana). Il ministro Choi Sang-mok afferma che l’intesa commerciale con gli USA potrebbe essere siglata entro luglio, prima che scada la sospensione delle nuove tariffe.
Sul fronte degli investimenti, si registra un deflusso di capitali dagli USA verso l’Europa: Jenny Johnson (Franklin Resources) nota un calo dell’interesse per i titoli americani. Anche Janus Henderson e Amundi confermano la tendenza.
Da inizio anno, l’S&P500 perde -6,7%, mentre l’EuroStoxx 50 guadagna +4,5%, con Francoforte +13,7% e Milano +7,7%.
Il prezzo dell’oro si attesta a 3.337 $/oncia, in lieve calo dopo il +1,8% del giorno precedente, ma con tendenza ancora rialzista.
I Treasury USA 10 anni rendono 4,31%, i biennali 3,83%: il presidente Beth Hammack della Fed di Cleveland esclude un taglio a maggio, ma lo esclude a giugno. I mercati stimano la probabilità di un taglio a maggio al 65%.
Infine, in Italia il Governo prevede una crescita del PIL 2025 di +0,6%, dimezzata rispetto alle stime d’autunno, ma è fiducioso in possibili revisioni al rialzo se i negoziati sui dazi andranno nella giusta direzione.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.04.2025Trump verso una visione più morbida delle negoziazioni sui dazi.
Cina e Usa troveranno un accordo: ci vorra’ tempo, ma sarà equilibrato.
Torna la calma sul mercato dei bond ed il Tesoro Lancia nuovo BTP Italia.
Prezzi di oil&gas ai minimi da 2 anni, bene per l’inflazione europea.
Borse col sorriso ieri, 23 aprile, con novità sui dazi, su Powell e le prime trimestrali. Tra segnali di disgelo sui dazi e un Trump sorprendentemente “cauto” con Jerome Powell, le Borse europee sono tutte salite: Francoforte guida la carica col Dax a +3,0%, trascinato da un comparto tech in gran forma, grazie soprattutto al +10% di SAP.
Bene anche Milano, +1,4%, sostenuta da STMicroelectronics che balza a +6%. Parigi brilla col Cac a +2,1%, seguita da Amsterdam, +1,4%, e Madrid, +1,2%.
L’ottimismo è partito dal possibile ammorbidimento delle tariffe Usa sulla Cina: inoltre il tycoon assicura che non vuole licenziare il numero1 della Fed, anche se lo vorrebbe "più attivo" sul tagliare i tassi.
Per l’economia dell’Eurozona qualche segnale incoraggiante. L’indice Pmi manifatturiero preliminare sale ad aprile a 48,7 punti (da 48,6), mentre quello dei servizi scivola un po’, da 51 a 49,7.
In ripresa anche Wall Street: Dow Jones +1,07%, Nasdaq +2,50%, ed S&P500 +1,67%. Tutto merito di un Trump versione “diplomatico”, che ammette che i suoi dazi del 145% sui prodotti cinesi sono “molto elevati” e potrebbero essere ridotti “in modo sostanziale”.
Sul tema, cosa aspettarsi? Secondo il Wall Street Journal, si pensa a tariffe ridotte al 50%-65%, che in alcuni casi potrebbero scendere fino al 35%. Per i prodotti “sensibili alla sicurezza nazionale”, però, si parla ancora di dazi del 100%.
Sul fronte macro, il settore servizi americano resta in espansione ma perde slancio: l’indice Pmi scende da 54,4 a 51,4 (contro attese di 52,8). La manifattura invece spiazza le attese negative, risalendo a 50,7 da 50,2.
L’instabilità regna sovrana e il driver dei mercati restano le parole di Trump: tuttavia le trimestrali in arrivo da Wall Street potrebbero riportare un po’ alla realtà fattuale: nelle prossime ore si attendono i numeri di blue chips come Pepsico, Merck, Caterpillar, Comcast, Intel, Sanofi.
Dalla Fed qualche allarme: il suo Beige Book rivela che l’outlook economico Usa è “peggiorato notevolmente” in diversi distretti. In generale l’attività è cambiata poco, l’occupazione è “lievemente aumentata” e l’inflazione è rimasta “modesta”. Ma a crescere è stata soprattuto l’incertezza.
Sul versante “US corporate” Tesla ha perso -3,0% dopo che il suo CEO Elon Musk ha annunciato che dedicherà meno tempo al “Doge” (l’organismo federale per i tagli di spesa). Boeing invece sale +8,45%, nonostante una perdita netta trimestrale di 31 milioni (comunque migliore dei -355 dell’anno scorso).
Forex e materie prime. Sul valutario, stamane, euro/dollaro stabile a 1,137, dollaro/yen invariato a 142,34, al pari di euro/yen a 161,8.
Poco mosso, ieri, il prezzo del gas naturale europeo: 34,3 €/MWh (-0,3%). In discesa il petrolio: WTI 62,14$/barile (-2,4%), complice un aumento delle scorte Usa inferiore alle attese. Anche l’oro ha cede -3%, attestandosi a 3.270 $/oncia: una pausa lungamente attesa, ma torna a salire, stamattina, a 3.327 $/oncia.
Sul mercato obbligazionario europeo, lo spread BTp-Bund cala a 113 punti base (da 117), con rendimenti italiani in leggero: quello del BTp decennale a 3,63%, dal 3,61%, negli States il Treasury 10 anni rende 4,35%, ed il biennale 3,83%: lo spread tra le due scadenze si restringe a 52 bps.
Calma “apparente” stamane, 24 aprile, sulle Borse dell’Asia-Pacifico, contrastate dopo il rally americano: Tokyo guadagna +0,5%, mentre l’Hang Seng perde -1,4% e il Kospi coreano -0,2%. L’MSCI Asia Pacific chiude in leggero calo dopo cinque giorni di fila positivi.
Washington purtrppo raffredda gli entusiasmi sui dazi: il segretario al Tesoro Scott Bessent smentisce che il dialogo con Pechino sia già partito. “Entrambe le parti stanno aspettando di parlare”, ha detto. Trump però resta ottimista su un “accordo equo”, e ribadisce che i rapporti con Xi Jinping sono “più che buoni”.
Petrolio e tensioni Opec+: stamattina prezzi fermi, col Kazakistan ha dichiarato che continuerà a produrre oltre i limiti imposti da Opec+, suscitando malumori nel cartello.
Le scorte di petrolio Usa intanto sono salite di 700 mila barili (dagli 800 mila della settimana prima), e quelle commerciali – escluse le riserve strategiche – di 200 mila. Rispetto a un anno fa, sono più alte del 2,6%, ma ancora inferiori, -5% rispetto alla media quinquennale.
Capitolo Russia-Ucraina: sul fronte geopolitico arriva una road-map shock dell’amministrazione Trump: secondo indiscrezioni, l’Ucraina dovrebbe cedere definitivamente la Crimea e accettare l’occupazione russa di cinque regioni.
Il piano sarebbe stato bloccato dal no secco di Zelensky, che Trump accusa di “atteggiamenti incendiari” e di “non avere carte da giocare”.
Il Tesoro italiano punta ancora sulle famiglie: dal 27 al 30 maggio 2025 torna il Btp Italia, durata 7 anni, indicizzato all’inflazione. Bonus finale dell’1% per chi lo tiene fino alla scadenza (4 giugno 2032). Lo Stato punta ancora sui risparmiatori privati domestici per finanziare la spesa pubblica, e pare che la strategia funzioni!
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.04.2025Trump ammorbidisce i toni sui dazi e Wall Street riparte. Watch-out!
Il Presidente Usa ammette: i dazi alla Cina troppo alti, saranno tagliati.
FMI denuncia: dazi e ritorsioni pesano sulla crescita globale.
L’oro si prende una pausa, ma solo dopo il record di 3.500 US$/oncia.
Mercati in fermento tra dazi, dichiarazioni politiche e segnali di ripresa della fiducia. Le Borse europee hanno chiuso la giornata di ieri, 22 aprile, in leggero recupero, spinte anche dal buon andamento di Wall Street: Francoforte +0,48%, Parigi +0,66% e Londra +0,55%: Milano è scesa -0,1%, ma ha “staccato” -0,85% di dividendi.
Wall Street ha chiuso in forte rialzo: S&P500 +2,5%, Dow Jones e Nasdaq +2,7%. Bene anche l’indice dei Magnifici Sette, +3,0%.
Un andamento positivo che si inserisce in un contesto economico globale turbolento, segnato da tensioni commerciali e da previsioni di crescita riviste al ribasso, ben riflesse anche dal Fondo Monetario Internazionale che nel suo World Economic Outlook di aprile, lancia l’allarme, segnalando che la crescita mondiale rallenta.
Il GDP (PIL) globale subirà un calo di -0,5% nel 2025, fermandosi al +2,8%, e di -0,3% nel 2026, scendendo a +3,0%. A pesare sono la guerra dei dazi, l’incertezza sulle politiche commerciali e la ridotta capacità delle economie di reagire a nuovi shock.
Anche per l’Italia il FMI rivede le stime 2025 al ribasso, con una crescita prevista dello 0,4% (dal precedente 0,7%) e di +0,8% per il 2026, un decimo sotto alle proiezioni di gennaio.
La presidente della BCE (banca centrale europea), Christine Lagarde, in un’intervista alla CNBC, rassicura: “Il nostro lavoro sull’inflazione è quasi completato” e ci stiamo avvicinando all’obiettivo, grazie al processo disinflazionistico ormai ben avviato.
Lagarde difende anche la stabilità del sistema bancario europeo, che oggi è “più forte, meglio capitalizzato e solido” e si dice anche “sicura che ci sia spazio per negoziare con gli Stati Uniti sui dazi”.
La BCE prevede un’inflazione media al 2,2% nel 2025, al 2% nel 2026 e nel 2027. Le stime per il 2025 e 2026 sono state riviste al rialzo di 0,1 punti. Il PIL dell’Eurozona è atteso crescere dello 0,9% nel 2025, dell’1,2% nel 2026 e dell’1,4% nel 2027.
Le attese di crescita per il 2025-2026 sono in lieve ribasso (-0,1 punti), mentre quelle per il 2027 sono in aumento (+0,1).
Nel frattempo Donald Trump, parlando dallo Studio Ovale, ha annunciato che i dazi verso la Cina “scenderanno in maniera sostanziale”, anche se “non a zero”. Il 145% attuale è “molto alto” e va rivisto. La Casa Bianca assicura che il negoziato con Pechino sta andando “molto bene”.
Trump ha poi smentito le voci su un possibile licenziamento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, nonostante in passato lo avesse definito “un perdente”.
Trump riconosce che i dazi stanno pesando sugli USA: “Questo è un periodo di transizione, ci vorrà un po’, ma il mercato azionario sta andando meglio...”.
Elon Musk ieri sera ha annunciato che da maggio ridurrà il suo impegno per l’amministrazione Trump per concentrarsi su Tesla, la cui azione è crollata -53% da dicembre. Gli investitori, durante la conference call, speravano in parole rassicuranti, e Musk ha in effetti provato a recuperare fiducia sul mercato.
Intanto, secondo fonti citate da Politico, la Casa Bianca sarebbe vicina a un’intesa generale con Giappone e India sui dazi. Tuttavia, serviranno ancora mesi per definire i dettagli. Intanto, una delegazione americana incontrerà rappresentanti di 34 Paesi questa settimana per discutere commercio e tariffe.
Questo slancio si riflette stamane, 23 aprile, sulle Borse asiatiche: Hang Seng +2,4%, Nikkei 225 +2%, Kospi +1,4% e Sensex +0,3%.
Il dollaro usa rimbalza (+1%) dopo aver toccato minimi di quattro anni (1,1573 contro euro). L’oro, che aveva raggiunto i 3.500 dollari/oncia, ora scende dell’1% dopo il -1,3% di martedì, complice l’allentamento dei toni di Trump su dazi e Fed. Gli investitori, forse, prendono profitto.
Bitcoin risale a 93.400 dollari, terzo rialzo consecutivo, toccando i massimi da due mesi (+3% rispetto al giorno precedente). Trump promette regole chiare per le criptovalute e il presidente della SEC, Paul Atkins, sarà incaricato di garantirle.
Il petrolio Brent è a 68,0 dollari/barile (+0,9%), spinto anche dalle sanzioni USA contro l’iraniano Seyed Asadoollah Emamjomeh.
Le scorte americane sono intanto scese di 4,6 milioni di barili secondo l’American Petroleum Institute.
Il gas naturale europeo, quotato al TTF di Amsterdam, perde -3,9% e si attesta a 34,2 euro/megawattora, sfiorando i minimi dell’ultimo anno, un calo favorito dal miglioramento del clima.
Nessun vertice UE-USA sabato prossimo a Roma, dove i leader saranno presenti solo per i funerali di Papa Francesco. Tuttavia, i contatti tecnici sui dazi con Washington proseguono.
Ursula von der Leyen ha auspicato un incontro con la controparte americana, ma solo dopo aver raggiunto un’intesa di massima. La premier italiana Giorgia Meloni potrebbe avere un ruolo chiave nell’organizzazione, secondo quanto riportato dal Financial Times.
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Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.04.2025Ieri Borse europee positive, ma Wall Street frena l’entusiasmo.
Le trattative sui dazi tra Usa ed Europa procedono, ma a rilento..
Nvidia investirà negli Stati Uniti, ma il settore tech soffirà per il dazi.
Oro a nuovi massimi storici, si conferma il miglior asset nei tempi incerti.
Ieri, 15 aprile le Borse europee si sono messe il vestito della festa, con chiusure tutte in verde acceso. Milano ha sfoggiato un bel +2,39%, Madrid +2,45%, Amsterdam +2,12%, Francoforte +1,49%, Londra +1,44% e Parigi un più modesto +0,86%. Il motivo? La speranza che il presidente USA riduca i dazi del 25% sulle auto. Il settore automobilistico ha quindi fatto un bel rombo di motori!
Tuttavia, John Elkann, Presidente di Stellantis ha voluto ricordare che in Europa l'elettrificazione dell’auto è una corsa a ostacoli: emissioni stringenti, incentivi ritirati senza preavviso e infrastrutture di ricarica ancora poco convincenti. Il risultato? I consumatori guardano le auto elettriche, ma non le acquistano.
Intanto a Bruxelles le trattative tra l’Ue e gli USA sembrano già in stallo. Il commissario Sefcovic non riesce a far breccia nella Casa Bianca: secondo Bloomberg, Washington ha rifiutato la proposta europea di sospendere i dazi sui beni industriali in cambio di più investimenti.
Oltreoceano invece, Wall Street ha perso smalto sul finale: niente terzo rialzo consecutivo, col Dow Jones che ha chiuso a -0,39%, l’S&P500 a -0,20% e il Nasdaq a -0,05%. Tutto questo a causa dell’altalena della guerra commerciale, tra gli "stop and go" di Trump di difficile interpretazione.
Ricordiamo che lunedì la sospensione dei dazi su smartphone e computer “made in China” era stata ben accolta, ma i mercati restano disorientati ogni volta che Trump si pronucia.
Parlando di tecnologia, i famosi "Magnifici Sette" (i big del tech) hanno chiuso in calo: il loro indice ha perso -0,55%: da inizio anno sono giù del -18%, e ieri ci ha messo lo zampino anche Nvidia, che nell'after hours ha perso il -6% dopo aver dichiarato che subirà oneri fino a 5,5 miliardi di dollari nel primo trimestre, a causa dei nuovi controlli USA sull’esportazione dei chip verso la Cina (inclusi Hong Kong, Macao e vari altri Paesi).
Non aiuta neppure la notizia che le “Silicon Six” (Amazon, Meta, Alphabet, Netflix, Apple e Microsoft) – avrebbero eluso 278 miliardi di dollari di tasse in 10 anni, secondo la Fair Tax Foundation. Con 11.000 miliardi di dollari di ricavi e 2.500 miliardi di utili, avrebbero dovuto pagare tasse al 29,7%, ma se la sono cavata con un 18,8%. Da approfondire....
Intanto il famoso indice Vix della volatilità è sceso a 30 punti, dopo aver toccato quota 60 il 4 aprile. Bene, ma per dire addio all’instabilità dovremmo vederlo sotto i 20.
Tornando alle trattative sui dazi, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha detto che ci sono 15 proposte sul tavolo, e che qualche annuncio è vicino. Ma ha anche avvertito: “Ora tocca alla Cina”, ricordando che l'accordo non è obbligatorio e che Trump, ovviamente, vuole firmare tutto di persona.
Giorgia Meloni vola a Washington per incontrare Trump e discutere di tariffe,nell’interesse italiano, ma anche europeo.
Boeing finisce nel mirino di Ryanair. Il ceo Michael O'Leary ha minacciato di ritardare la consegna di 25 aerei, prevista da agosto, se i dazi faranno salire i prezzi. Se la logica non torna, le consegne si spostano a “marzo o aprile 2026”.
Anche la Cina si accoda: ha bloccato l’acquisto di nuovi Boeing e attrezzature aeronautiche made in USA. E sul versante usa, Delta Air Lines sta pensando di ritardare gli ordini ad Airbus, per evitare le ritorsioni europee.
Sul fronte energetico, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha tagliato le stime di crescita della domanda di petrolio per il 2025. Colpa, ancora una volta, delle tensioni commerciali. I prezzi del greggio sono ai minimi degli ultimi quattro anni, al pari dell’umore del mercato del greggio.
Cina: il GDP (Pil) del primo trimestre ha fatto segnare un +5,4% su base annua (meglio del previsto +5,2%), mentre il dato trimestrale è salito dell’1,2% (leggermente sotto l’1,4% atteso). Il boom è frutto delle misure pro-crescita di Pechino, ma gli analisti restano dubbiosi si chiedono se tale ritmo possa reggere.
Borse asiatiche non hanno celebrato il dato cinese: Hong Kong -2,7%, tech in calo -5%, con Baidu, Alibaba e Tencent tra -2% e -5%. Giù anche il Nikkei225, -1,5%, il Kospi coreano, -0,7%, Taiwan, -1,7%, e Sensex indiano, -0,2%.
Il prezzo dell’oro stamattina, 16 aprile, ha toccato il nuovo record storico: 3.300 dollari/oncia, +1,8%. In dollari è salito del +25% da inizio anno, in euro del +14%. Incertezza globale = corsa ai beni rifugio.
Nel mercato obbligazionario USA, terzo giorno di risalita per il Treasury decennale, col rendimento in calo al 4,32%, da 4,50% di venerdì. In Europa, il BTP italiano decennale rende 3,71%, con uno spread a 118 bps sul Bund tedesco, mentre si aspetta un taglio di 0,25% da parte della BCE nella riunione di domani.
Ricordiano che Standard & Poor’s ha migliorato il rating sovrano italiano da BBB a BBB+, un upgrade che premia la stabilità e aumenta l'appeal del debito italiano.
Informazioni importanti
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.04.2025Dazi momentaneamente sospesi per alcuni prodotti tech cinesi.
Le Borse respirano, e sperano in trattative anche tra Usa e Pechino.
Trump gongolante: Nvidia investirà pesantemente negli Stati Uniti.
Oro sempre ai massimi, petrolio depresso, Bitcoin più tonico.
Lo stop temporaneo ai dazi statunitensi sui prodotti tecnologici cinesi ha innescato un’ondata di ottimismo sui mercati, spingendo le Borse europee e americane in territorio positivo nella prima seduta settimanale, poichè è stata accolta come un segnale distensivo in un contesto finora aspro.
Sebbene l’esenzione sia temporanea, come chiarito dal segretario al Commercio Howard Lutnick, che ha parlato anche di possibili “dazi specifici e settoriali” in arrivo entro 1-2 mesi, gli investitori interpretano la mossa come un’apertura al dialogo tra Usa e Cina. Attualmente, i dazi imposti tra le due superpotenze sono 145% per le merci cinesi e 125% per quelle americane.
In Europa Milano è salito +1,40%, Ftse-Mib sopra 35 mila, grazie anche alla promozione a sorpresa, da BBB a BBB+, del rating sovrano italiano da parte di S&P. Bene anche le altre principali piazze: Parigi +0,36%, Francoforte +1,36%, Madrid +0,96%, Amsterdam +1,35% e Londra +1,06%.
L’onda positiva ha attraversato l’Atlantico, tonificando Wall Street: Dow Jones +0,78%, S&P500 +0,84%, Nasdaq +0,64%. A brillare sono stati i titoli tecnologici, come Apple e Nvidia, beneficiari diretti dello stop ai dazi.
Proprio Nvidia è sotto i riflettori per l’annuncio di un piano strategico che prevede la costruzione, per la prima volta, di supercomputer interamente negli Usa.
L’azienda ha affermato di aver già assicurato oltre 1 milione di piedi quadrati di spazio produttivo in Arizona e Texas, dove inizierà la produzione dei chip Blackwell-AI (già in corso nell’impianto TSMC di Phoenix) e dei relativi supercomputer, in collaborazione con Foxconn (Houston) e Wistron (Dallas).
La produzione a pieno regime è attesa entro 12-15 mesi, e le operazioni di packaging e testing saranno affidate alle “americanissime” Amkor e SPIL, sempre in Arizona.
Nvidia descrive questi supercomputer come la spina dorsale di nuove “fabbriche di intelligenza artificiale”, che dovrebbero nascere a decine nei prossimi anni, contribuendo con vari miliardi di dollari alla sicurezza economica americana, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Sempre a Wall Street, ottimi risultati anche per Goldman Sachs, che ha battuto le attese con utile per azione di 14,12 dollari, contro 12,35 stimati. I ricavi hanno toccato 15,06 miliardi, superando i 14,81 previsti, e gli utili netti nel primo trimestre sono cresciuti +15%, raggiungendo 4,738 miliardi.
Sul fronte macroeconomico, Pechino sorprende positivamente con un aumento delle esportazioni del 12,4% annuale a marzo, segnale che il commercio estero resiste alle minacce tariffarie. Buone nuove anche dal Giappone: la produzione industriale è salita +2,3% a febbraio, interrompendo la serie negativa di tre mesi.
Il giudizio positivo di S&P sull’Italia e sul suo debito sovrano aiuta i BTp: quelli decennali sono stati protagonisti di una netta sovraperformance, col rendimento calato al 3,68% dal 3,80% della vigilia, e lo spread col Bund tedesco a 116 bps da 127. Il prezzo del BTp decennale è avanzato +0,9%, nella miglior seduta da gennaio.
Sul mercato valutario, il dollaro continua a scendere, indebolito dalla politica protezionistica di Trump e dai timori di fuga di capitali dagli asset americani. L’euro si rafforza, raggiungendo 1,137 contro Us$, dopo aver toccato un massimo di 1,1409, il record dal febbraio 2022.
La sterlina sale a 1,318 vs dollaro(+0,64%): il US$ segna minimi decennali contro franco svizzero e perde circa mezzo punto percentuale contro yen giapponese, vicino a 143.
Stamane, 15 aprile, anche in Asia si vede più ottimismo: a Tokyo, Nikkei225 +1,0%, con forti rialzi nel comparto auto: Toyota +5%, Mazda +4,4%, Subaru +4%.
Il Kospi coreano è salito +1,0%, sostenuto dal nuovo piano governativo da US$ 4,9 miliardi a supporto dell’industria dei semiconduttori, mentre in Cina il presidente Xi Jinping ha sospeso l’export di terre rare, fondamentali per settori strategici come difesa, elettronica e aerospazio. La decisione è considerata una mossa difensiva nel braccio di ferro commerciale con l’Occidente.
L’oro rimane ben sopra 3.200 dollari&oncia, confermandosi bene rifugio privilegiato nonostante la lieve flessione di ieri. Il petrolio Brent, dopo un inizio aprile turbolento, resta depresso attorno 65 dollari/barile.
Intanto, l’OPEC rivede al ribasso le stime di crescita della domanda di greggio: per il 2025, l’aumento atteso è ora 1,30 milioni barili/giorno, -150.000 meno rispetto alla stima precedente, mentre per il 2026 è previsto un incremento di 1,28 milioni. Tagliate anche le previsioni di crescita economica globale: dal 3,1% al 3,0% per il 2025, e dal 3,2% al 3,1% per il 2026.
La prospettiva di un allentamento monetario in Europa migliora, con l’attesa di consenso che vede un taglio tassi di -25 bps nella riunione dell’ECB del 17 aprile: ciò porterebbe il tasso sui depositi al 2,25% e quello “repo principale” al 2,40%.
In questo scenario di incertezza, Bitcoin si irrobustisce, superando la soglia degli 85.000 dollari dopo aver recentemente toccato i minimi 2025. Sul fronte obbligazionario statunitense, Treasury in recupero dopo una settimana difficile: il rendimento del decennale scende al 4,35% dal 4,46%.
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