WusdomTree - Tactical Daily Update - 21.03.2025Prosegue la debolezza di Wall Street: ancora vendite sui big-tech.
Lagarde (ECB) stima moderato impatto negativo. –0,3% di PIL, dei dazi Usa
Borse asiatiche confermano un buon “momentum”, ma senza strappi.
Rame oltre US$ 10.000/tonnellata, e in buona luce tutti metalli industriali.
I mercati finanziari europei hanno vissuto una giornata altalenante, inizialmente incoraggiati dalla decisione della Federal Reserve di non aumentare i tassi di interesse, ma successivamente cauti, sino a registrato chiusure in negativo.
A determinare questa inversione è stata la dichiarazione di Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), riguardo alle previsioni economiche.
Lagarde ha messo in evidenza che la guerra commerciale, in particolare l'imposizione di dazi doganali USA del 25% sulle importazioni europee, potrebbe ridurre il PIL dell'Eurozona dello 0,3% nel primo anno, con il rischio di un impatto maggiore, fino allo 0,5%, a causa delle misure di ritorsione.
Nonostante ciò, ha minimizzato i rischi inflazionistici, escludendo interventi da parte della BCE in termini di aumenti dei tassi.
Sul fronte delle Borse europee, i numeri parlano chiaro: Francoforte ha chiuso con un calo del -1,3%, Milano ha registrato una perdita simile, Parigi ha segnato -0,95% e Londra è rimasta sostanzialmente piatta con un -0,1%, nonostante la decisione della Bank of England di mantenere i tassi di interesse al 4,5%.
La sterlina ha subito una leggera flessione dello 0,11% contro il dollaro, mentre l’euro ha perso lo 0,63% contro la valuta statunitense.
Wall Street ha vissuto una sessione altalenante, iniziando con un tentativo di rimbalzo ma chiudendo comunque in negativo. L'S&P500, che era partito in rialzo dello 0,6%, ha terminato la giornata con una perdita dello 0,2%.
I cosiddetti "Magnifici Sette" (le principali big tech americane) hanno continuato la loro discesa, segnando il quinto calo settimanale consecutivo, con una perdita complessiva del 2%. La performance negativa di questi titoli ha influito sugli altri indici di Wall Street, che hanno chiuso perlopiù in rosso.
Tuttavia, l'S&P500 e il Dow Jones sono riusciti a contenere le perdite, rispettivamente con -0,2% e -0,03%. Nonostante il calo da inizio, e la marcata sottoperformance rispetto alle borse europee ed asiatiche, il mercato azionario statunitense rimane comunque il principale protagonista sulla scena globale, rappresentando oltre il 70% della capitalizzazione mondiale.
In Europa, tuttavia, i principali indici hanno mostrato performance superiori. Il Cac 40 di Parigi ha guadagnato il 10% dall'inizio dell'anno, mentre il FTSE MIB italiano ha segnato un sorprendente +14,7%. Anche il Dax di Francoforte ha guadagnato parecchio, +15,5%.
Questi numeri evidenziano come l'Eurozona stia vivendo una fase di relativa crescita, seppur in un contesto di incertezze globali, come dimostra il rallentamento della crescita economica e le difficoltà del settore manifatturiero in alcune aree.
I mercati asiatici, invece, stamattina, 21 marzo, sono risultati contrastati. Dopo una chiusura festiva, il Nikkei225 giapponese è rimasto stabile, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha registrato un pesante calo del 2,5%. Lo stesso è accaduto per il CSI 300 di Shanghai-Shenzhen, che ha perso l'1,8%.
Tuttavia, alcuni mercati, come quello di Seul (Kospi) e Mumbai (Sensex), hanno visto performance positive, rispettivamente con guadagni dello 0,2% e dell'0,8%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha mostrato segnali positivi, con una seconda settimana consecutiva di guadagni, che si avvicinano al +3%.
L'Office of Foreign Assets Control degli Stati Uniti ha imposto sanzioni contro una raffineria cinese che ha acquistato e raffinato petrolio iraniano, un fattore che ha contribuito a mantenere i prezzi alti.
Il rame, tra i metalli industriali, sta registrato un notevole rally, arrivando a toccare i 10.000 USD per tonnellata, grazie ai timori di una possibile riduzione dell'offerta globale legata alla guerra commerciale.
L'oro ha corretto leggermente, pur rimanendo vicino ai massimi storici, oltre 3.000 Dollari/oncia, grazie all'incertezza geopolitica e alla politica della Fed sui tassi di interesse.
Sul fronte valutario, ieri l’euro ha perso bruscamente terreno rispetto al dollaro, scendendo a 1,083, a causa delle dichiarazioni di Lagarde, che ha suggerito una crescita più debole e ridotto la possibilità di aumenti inflazionistici legati ai dazi americani.
Il bitcoin, nel frattempo, ha vissuto una giornata poco volatile, scambiandosi attorno ai 84.000 USD.
Nel comparto obbligazionario, i titoli di stato americani hanno continuato a beneficiare della cautela della Fed riguardo alla crescita economica, con i rendimenti dei Treasury decennali scesi al 4,24%, al livello più basso degli ultimi tre mesi.
In Europa, i rendimenti dei Bund tedeschi e dei BTP italiani hanno registrato una flessione, rispettivamente al 2,78% e al 3,90%, beneficiando della posizione attendista della BCEm con lo spread stabile a 112 bps.
In sintesi, nonostante il rallentamento globale e le preoccupazioni legate alla guerra commerciale, i mercati europei stanno dimostrando una resilienza significativa, con performance positive dall'inizio dell'anno: tuttavia la prudenza degli investitori, combinata con un contesto economico incerto, ha contribuito a movimenti contrastanti tra i vari mercati azionari, obbligazionari e delle materie prime.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.03.2025Tentativo di rimbazo dei tech Usa dopo il messaggio “dovish” della FED.
Powell ed il FOMC vedono 2 tagli 2025, meno crescita e più inflazione.
Calano i rendimenti dei “Govies” europei: l’extra debito non fa paura..
Borse asiatiche consolidano recuperi, la guerra dei dazi allarma di meno.
Il 19 marzo, le borse europee hanno registrato un moderato rialzo, in attesa delle decisioni della Federal Reserve (Banca centrale Usa) sui tassi d’interesse.
La Fed ha mantenuto i tassi invariati tra il 4,25% e il 4,50% e ha confermato il suo percorso per i tassi nei prossimi anni: si prevede che a fine 2026 i tassi siano tra il 3,25% e il 3,75%, scendendo ulteriormente a fine 2027 a un range tra il 3% e il 3,25%.
Inoltre, le previsioni di crescita del GDP (PIL-prodotto interno lordo) USA sono state abbassate: per il 2025 si stima una crescita dell’1,7% (precedentemente 2,1%), mentre nel 2026 si prevede un 1,8% e nel 2027 un 1,8%, anche se l’inflazione media è prevista in aumento, con il 2,7% nel 2025 (da 2,5%) e il 2,2% nel 2026 (da 2,1%).
Jerome Powell, Chairman della Federal Reserve, ha dichiarato che l’economia americana rimane forte e che le probabilità di recessione sono aumentate, ma non sono alte. Donald Trump ha criticato la Fed, chiedendo un taglio dei tassi per stimolare ulteriormente l’economia e prevenirne un rallentamento.
Sul mercato dei Treasury (Titoli del debito pubblico) statunitensi, la reazione è stata positiva, con il rendimento dei bond a 10 anni sceso al 4,24% dal 4,30% e quello a 2 anni sceso al di sotto del 4%, “allineandosi” alle prospettive di Powell.
In Europa, il mercato dei bond governativi è stato sostanzialmente stabile, con il Bund decennale tedesco che rende il 2,80% e l’omologo BTP italiano il 3,90%, con uno spread di 110 punti base, invariato.
Ieri, 19 marzo, Wall Street ha chiuso in rialzo, con il Dow Jones salito +0,91%, lo S&P500 +1,1% e il Nasdaq +1,41%, grazie soprattutto al rimbalzo dei "Magnifici Sette" (Tesla, Alphabet, Nvidia, Amazon, ecc.) che hanno registrato recuperi significativi.
Tuttavia, nonostante la risalita di ieri, l'indice dei Magnifici Sette resta in perdita del -15% dall'inizio dell’anno. Gli investitori internazionali sembrano ancora orientati preferibilmente verso l’acquisto di azioni europee e asiatiche, piuttosto che concentrarsi nuovamente su quelle tecnologiche americane.
In Europa, Milano ha registrato il maggior guadagno con un +0,45%, raggiungendo i massimi da novembre 2007 e segnando un saldo positivo del 16% da inizio anno, grazie soprattutto alle azioni del settore bancario e della difesa. Parigi è salita +0,7%, mentre Londra è stata quasi invariata (+0,02%): Francoforte è scesa dello -0,4%.
Il contesto geopolitico rimane teso, con conflitti irrisolti in Ucraina e Medio Oriente e la crisi in Turchia dovuta all’arresto del sindaco di Istambul (uno dei maggiori antagonisti del presidente Erdogan) che ha portato a un crollo della Borsa turca (-8,7%) e una caduta della lira turca, che ha toccato un minimo storico di 42 contro il dollaro Usa, solo parzialmente recuperato dopo gli acquisti “di emergenza” della Banca centrale turca.
L’oro ha toccato nuovi record storici, salendo a 3.045 dollari/oncia, ancora una volta favorito dalle incertezze geopolitiche e delle previsioni inflazionistiche.
Il mercato valutario ha visto il cambio euro/dollaro scendere sotto 1,09, a 1,088, mentre il cambio euro/yen è sceso a 163,1. Il rapporto dollaro/yen si è attestato a 149,9, un indebolimento per la divisa nipponica, rispetto ai 148,5 di inizio settimana.
Nel mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio è salito lievemente, con WTI (West Texas Intermediate) a 67,2 dollari (+0,45%). Il prezzo del gas naturale europeo ha visto un aumento significativo, con il prezzo sul TTF-Amsterdam che ha chiuso a 43,9 euro/MWh (+7,8%) per via delle preoccupazioni legate alle difficoltà nel finalizzare il piano di pace tra Ucraina e Russia.
Oggi, 20 marzo, le borse asiatiche hanno avuto performance contrastanti. I future di Wall Street sono saliti dello 0,6%, mentre i listini europei sono stati incerti. A Hong Kong, l'Hang Seng ha perso l’1,7% a causa di una presa di profitto nel settore tecnologico.
Il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen è sceso dello 0,8%, ma la fiducia nella crescita del settore tecnologico cinese rimane alta, grazie anche alle aspettative di stimoli fiscali da parte del governo di Pechino. In Giappone, il Nikkei225 è rimasto chiuso per festività, mentre il Kospi coreano è salito dello 0,5%.
Il mercato delle materie prime ha visto il rame toccare i 9.987 dollari per tonnellata (+14% nel 2025), ai massimi da ottobre. L'oro tocca i 3.058 dollari/oncia, con un guadagno del 17% dal primo gennaio.
Bitcoin segna un rialzo del 4%, superando gli 86.000 dollari, in previsione di due potenziali tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025 e nonostante le incertezze normative.
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WisdomTree - tactical Daily Update - 28.02.2025Ancora vendite sulla tech Usa, più resistenti le borse europee.
Trump non demorde sui dazi, creando nuovi timori sul trade globale.
Molta attesa per il dato di inflazione PCE Usa di giugno!
Cryptovalute ancora in crisi: un paper della SEC “boccia” le meme.
Ieri, 27 febbraio, i mercati azionari europei hanno chiuso prevalentemente in calo, a causa delle nuove minacce di dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Quest'ultimo ha minacciato di introdurre una tassa del 25% sui beni europei esportati negli Stati Uniti, con un focus particolare sul settore automobilistico, già in difficoltà in Europa. Nonostante la mancanza di dettagli sulla tempistica, le incertezze generano preoccupazione tra gli investitori.
Milano è stata la Borsa peggiore, -1,53%, seguita da Francoforte e Parigi, rispettivamente a -1,07% e -0,51%, mentre Londra ha registrato un lieve rialzo, +0,28%.
A Wall Street, la giornata era iniziata positivamente grazie ai dati sul PIL statunitense del quarto trimestre del 2024, cresciuto del 2,3%, in linea con le attese. Inoltre, l’aumento dei sussidi settimanali di disoccupazione ha alimentato speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed.
Nonostante i migliori del previsto, Nvidia ha perso -8,5%, il Nasdad -2,8% e lo S&P500 -1,6%. La situazione è peggiorata quando Trump ha annunciato nuovi dazi del 10% sulle importazioni cinesi e il rafforzamento dei dazi sui prodotti canadesi e messicani, che entreranno in vigore la prossima settimana.
Questo scenario ha contribuito a rendere febbraio il peggior mese da dicembre 2022 per Wall Street, con l’indice Magnificient 7 a -10,5% e il Nasdaq a -5,5%. Tesla ha visto un crollo di -30%, mentre Nvidia è rimasta invariata.
In Europa, invece, il mese di febbraio è stato positivo, coi mercati azionari sostenuti da risultati trimestrali incoraggianti, esiti “tranquillizzanti” nelle elezioni tedesche e dalle prospettive di stop alla guerra in Ucraina. L'indice Stoxx 600 ha +3,5%, Milano quasi +6%, Madrid +7,3%.
Oggi, 28 febbraio, l'attenzione è tutta sul dato relativo al deflatore PCE statunitense, che potrebbe indicare un rallentamento dell'inflazione. Le stime vedono un rallentamento al 2,5% dal 2,6% precedente, con una discesa ancor più pronunciata nel dato “core”.
Sul fronte delle relazioni commerciali tra USA ed Europa, la Commissione Europea ha ribadito che l'UE ha rappresentato un valore per gli Stati Uniti, creando un mercato unico che ha facilitato il commercio.
Trump, mercoledì, aveva accusato l'Unione Europea di essere stata progettata per "fregare" gli Stati Uniti, alimentando timori di una guerra commerciale che potrebbe complicare ulteriormente la lotta della Federal Reserve contro l'inflazione, influenzare le scelte sui tassi di interesse.
Bitcoin è stato protagonista di un nuovo pesante calo, a 78.629 dollari (-8,6%), riportandosi ai minimi dal novembre 2024. Il crollo è avvenuto nel contesto di un generale abbassamento dei prezzi delle criptovalute, con Ether, Solana e XRP in calo di oltre -7%.
La SEC ha pubblicato una guida che esclude la maggior parte delle meme coins dalla classificazione come asset finanziari, spiegando che queste criptovalute, più simili a oggetti da collezione, non sono considerate investimenti finanziari. Questo ha ridotto le aspettative di una rapida deregolamentazione delle criptovalute sotto la presidenza Trump.
Gli investitori hanno cercato rifugio in asset più sicuri, come i bond governativi. Lo spread tra i BTp italiani e i Bund tedeschi è attorno 108 punti base, mentre il rendimento del BTp decennale si è stabile vicino 3,50%.
Nel settore energetico, il gas ha visto un rialzo dell'1,9%, portandosi a 46 euro per Megawattora, mentre il petrolio ha subito una leggera discesa, con il WTI a 69,6 dollari (-1%) e il Brent a 72,9 dollari (-0,9%). Sia il Brent europeo che il WTI americano si avviano a chiudere febbraio con una perdita di circa il 4%, innescata dalle prospettive di pace in Ucraina che potrebbero riaprire i canali di vendita della Russia.
La situazione nelle borse asiatiche il 28 febbraio è negativa, tutte le principali piazze finanziarie registrano cali. Il Kospi di Seul ha avuto la peggio, -3,4%, mentre Tokyo ha segnato -2,9%. Le preoccupazioni sui dazi americani e il rallentamento del settore tecnologico globale pesato sui mercati.
Le borse asiatiche, tuttavia, sono riuscite a chiudere il mese con guadagni, con Hong Kong sù del +13,6%, in gran parte grazie all’effetto DeepSeek nel settore AI e all'ottima performance di Alibaba, che ha guadagnato +45%.
L'indice Bloomberg Commodity, nonostante 4 cali giornalieri consecutivi, ha registrato un guadagno mensile provvisorio del 1,6%, sostenuto principalmente dal forte aumento del gas naturale, che ha visto un rialzo del 30% negli Stati Uniti e ridimensionato a +9% in Europa. La Commissione Europea ha confermato l'obiettivo di mantenere i serbatoi di gas sopra il 90% entro novembre, nonostante alcune richieste di revisione.
Il prezzo dell'oro ha registrato un secondo ribasso consecutivo, ma il bilancio complessivo di febbraio rimane positivo, con un guadagno del 2,4% finora e un incremento del 9,2% da inizio anno. Nonostante il recente calo, gli analisti rimangono ottimisti sul lungo termine, considerando l'incertezza legata alla guerra commerciale e agli acquisti delle banche centrali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.02.2025Borse aiutate da possibili colloqui di pace tra Trump e Putin sull'Ucraina.
Powell (Chairman FED) non vede imminenti nuovi tagli dei tassi.
Mercati asiatici in recupero, per trimestrali e deal Alibaba-Apple.
Prezzo del gas europeo finalmente in calo, ma resta al top da 2 anni!
Le Borse europee hanno registrato un lieve rialzo il 12 febbraio, nonostante l'inflazione americana di gennaio sia salita oltre le aspettative, mettendo in forse la prospettiva di ulteriore abbassamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
L'inflazione al coinsumo (CPI) ha infatti segnato +3,0% su base annuale, superiore al previsto +2,9%, con un incremento mensile di +0,5%, che ha sorpreso gli analisti che si aspettavano +0,4%.
Anche la componente “core” dell'inflazione (esclusi alimentari ed energia), che è un dato cruciale per la Fed, è aumentata, passando a gennaio al +3,3% dal 3,2% precedente.
A rendere la situazione ancora più complessa, poco prima della pubblicazione dei dati, il presidente Donald Trump ha chiesto su Truth Social che i tassi venissero abbassati. In risposta, Jerome Powell, presidente della Fed, ha dichiarato che la banca centrale deciderà sulla base dei dati economici e non in risposta a dichiarazioni politiche.
Sul fronte energetico, le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 4,07 milioni di barili nella settimana conclusa il 7 febbraio, superando le aspettative di +3 milioni. Tuttavia, le scorte di benzina sono scese di 3,03 milioni, un dato opposto alle previsioni.
I prezzi del petrolio sono perlatro scesi a causa delle previsioni di una produzione maggiore del previsto Usa, con il WTI (greggio di riferimento Usa) che ha perso -1,3% a 72,4 Dollari/barile.
Un altro fronte “caldo” riguarda il gas naturale in Europa, i cui prezzi ieri sono finalmente diminuiti -4,1%, a 55,4 euro/megawattora. Tuttavia, il prezzo è ancora il 13,3% sopra quello di inizio anno, a causa della situazione geopolitica e delle incertezze sull'approvvigionamento energetico.
Allo scopo, l'Unione Europea sta valutando un tetto temporaneo al prezzo del gas, una mossa che potrebbe influenzare il mercato a breve.
Dal lato della politica monetaria europea, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha espresso l'opinione che la BCE dovrebbe allentare i tassi di interesse solo gradualmente, evitando un livello "neutrale" difficile da determinare.
Secondo le stime della Bundesbank, il tasso neutrale dovrebbe essere compreso tra l'1,8% e il 2,5%, un intervallo che lascerebbe spazio a politiche flessibili. La BCE, che ha ridotto i tassi cinque volte dal giugno scorso, terrà la sua prossima riunione il 6 marzo, con una possibile riduzione di 25bps, al 2,50%.
In Francia, il governatore della Banca centrale, Villeroy de Galhau, ha chiesto all'Europa di "svegliarsi" e innovare più rapidamente, specialmente in un contesto in cui la politica economica di Trump crea incertezze. Secondo il banchiere è essenziale potenziare la capacità produttiva e tecnologica dell'Unione Europea per restare competitivi a livello globale.
Oggi, 13 febbraio, dopo l'incertezza innescata dall'inflazione americana, le Borse europee hanno aperto positive, soprattutto grazie ai segnali di de-escalation della guerra in Ucraina, alimentati dai colloqui telefonici tra Trump e Putin. Trump ha annunciato che incontrerà Putin in Arabia Saudita per avviare negoziati diretti per porre fine alla guerra.
Inoltre, il segretario alla Difesa USA, Pete Hegseth, ha ipotizzato che l'Ucraina non cercherà più di entrare nella NATO e rinuncerà a reclamare tutti i territorio conquistato dalla Russia da 2014 in poi.
In Asia, i mercati sono stati positivi, con Tokyo, 1,3%, sostenuta dai forti guadagni di Sony, che ha aggiornato le previsioni sull’utile netto annuale, stimato ora in US$ 7 miliardi, grazie al successo del comparto gaming. Sul fronte valutario, il forte aumento dei prezzi alla produzione in Giappone “anticipano” possibili rialzi dei tassi d'interesse da parte della Banca del Giappone.
Tra le corporate news piùrilevanti, emerge quella della cancellazione del progetto di fusione tra Honda e Nissan, di cui si parla da dicembre, a causa di incomprensioni sulla gestione e autonomia di Nissan, che sta attraversando una difficile fase di risanamento.
Nel settore tecnologico, Apple collaborerà con Alibaba per lanciare funzionalità di intelligenza artificiale per gli utenti iPhone in Cina, un accordo che ha spinto il titolo Alibaba a guadagnare un altro +5,8% a Hong Kong.
Le Borse cinesi ha mostrato incertezza, con Shanghai a -0,2%, mentre Hong Kong ha guadagnato +1,8%, il Kospi coreano è salito +1,4%.
Le autorità cinesi stanno cercando di salvare il costruttore China Vanke, impegnato in una crisi di liquidità stimata in circa Yuan 50 miliardi (6,8 miliardi di dollari).
In Europa la mattinata termina con rialzi medi di +0,6% (ore 12.00 CET), con l’eccezione di Londra che ha aperto in negativo, con un calo di -0,4% nonostante la crescita del PIL del Regno Unito nel quarto trimestre 2024 (+0,1%), abbia evitato la recessione “tecnica”.
L'oro guadagna +0,5%, risalendo oltre 2.900 dollari/oncia, grazie alla correzione del dollaro Usa e all'incertezza economica, che continua a spingere gli investitori verso beni rifugio. Bitcoin, dopo una serie di fluttuazioni, si attesta a 96.400 Dollari, -1,3% nelle ultime 24 ore, segnalando una perdurante volatilità nel mercato delle criptovalute.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.02.2025Trump impone dazi sull’import di acciaio e alluminio: le borse non si spaventano.
Listini azionari EU e Usa in frazionale rialzo grazie anche alle trimestrali.
Salgono, giustamente, i prezzi dei metalli preziosi e industriali.
Elon Musk vuole acquistare Open-AI: da seguire con molta attenzione.
Ieri, 10 febbraio, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, nonostante le novità sui dazi imposti dal presidente americano Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. In particolare, il FTSEMIB di Piazza Affari ha guadagnato +0,27%, mantenendo i 37.000 punti. Crescite anche per CAC40 (+0,12%) parigino, DAX40 (+0,06%) di Francoforte, IBEX35 (+0,01%) di Madrid, AEX (+0,29%) di Amsterdam e FTSE100 (+0,11%) di Londra.
Trump ha annunciato che tutte le importazioni di acciaio negli Stati Uniti saranno soggette a una tariffa del 25%. La misura ha avuto un impatto soprattutto sulle principali aziende del settore in Europa, tra cui ArcelorMittal e Aperam. Voestalpine a Vienna e Salzgitter a Francoforte hanno chiuso in profondo rosso, mentre Thyssenkrupp ha registrato un lieve calo, recuperando sul finale.
Non c’è stata la prevista telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi-Jinping, e la Cina ha reagito lanciando tariffe del 10% su merci americane per un valore di US$ 14 miliardi tra cui gas liquefatto e macchine agricole.
A spingere l’ottimismo sui mercati è stato tuttavia l'incontro “telefonico plurimo” tra Trump e il presidente russo Putin, che fa sperare in una possibile tregua in Ucraina.
L’attenzione degli investitori resta rivolta anche ai dati economici in arrivo, soprattutto a quelli sull’inflazione americana di gennaio e alla testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Senato mercoledì.
Wall Street ha chiuso in rialzo: Dow Jones +0,38%, Nasdaq +0,98% e S&P500 +0,67%. Gli investitori si concentrano principalmente sui dazi e sulle trimestrali. McDonald's ha comunicato risultati contrastanti, con un utile adjusted di US$ 2,83 per azione, in linea con le aspettative, su ricavi di 6,39 miliardi, rispetto ai 6,44 previsti.
Durante la settimana, saranno diffusi i risultati di Coca-Cola, Shopify, Cisco e Applied Materials, mentre blue-chips come Moderna, Vertex, Robinhood e Coinbase forniranno aggiornamenti nei settori sanitario, fintech e cripto.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record, col contratto di aprile vicino a 3.000 dollari/oncia, salendo +1,5%.
Il petrolio ha visto una risalita, con il WTI (greggio di riferimento Usa) a 72 dollari/barile (+1,5%). Il prezzo del metano in Europa hanno mostrato un aumento del 3,8%, ma stamattina subisce un calo, scendendo sotto 58 euro/megawattora.
Oggi, 11 febbraio, i mercati azionari europei sono contrastati, con gli investitori in attesa di valutare gli effetti delle nuove misure di Trump.
Nonostante i timori sui dazi, ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, mentre stamane i listini asiatici sono stati più influenzati dalle decisioni americane, con la borsa giapponese chiusi per festività. In generale, i mercati asiatici mostrano debolezza: l’indice Hang Seng in ribasso dello 0,97% e il Shanghai Composite è in calo. Anche l’India vede una leggera flessione, il BSE Sensex di Mumbai ha chiuso a -0,4%. Solo il KOSPI coreano è salito, +0,41%.
I titoli acciaieri cinesi sono sotto pressione, con Baoshan Iron and Steel, HBIS, Angang Steel e altre che sono scesi tra -0,3% e -3%. Il prezzo dell’acciaio ha segnato una flessione sullo Shanghai Futures Exchange di oltre -1%.
In controtendenza, Alibaba continua a salire, guadagnando +30% dall'inizio dell’anno, grazie all’aggiornamento della sua offerta di intelligenza artificiale e alla visita del fondatore Jack Ma agli uffici di Xianyu, il più grande mercato online cinese di beni usati.
I timori legati alle questioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina e la situazione nella Striscia di Gaza, restano sullo sfondo, ma torna alla ribalta quello dell'Intelligenza Artificiale dopo l'annuncio di Elon Musk di offrire US$ 97,4 miliardi per acquisire la non-profit OpenAI, dichiarando di fatto guerra al CEO Sam Altman sul futuro dell’azienda creatrice di ChatGPT.
Sul fronte delle materie prime, l’indice Bloomberg Commodity ha superato 105 dollari, il top dal maggio scorso, con il gas USA che ha guadagnato +4% e il caffè che ha raggiunto un nuovo record, con un altro +4,5%.
La Commissione Europea ha dichiarato che reagirà ai dazi su acciaio e alluminio, ma solo dopo aver esaminato le misure precise adottate dagli USA. In questo scenario, è prevedibile che le principali materie prime continueranno a salire.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto 2.900 dollari/oncia, in parte spinto dalla paura che i dazi sugli acciai possano essere estesi anche al metallo raro. La forte domanda ha fatto sì che grandi quantità di oro arrivassero negli Stati Uniti da Londra, Svizzera e Asia.
Inoltre, Pechino sta incoraggiando le assicurazioni a investire l'1% dei loro asset in oro, per un ammontare stimato in circa US$ 24,7 miliardi.
Il rialzo di Wall Street e il record dell'oro hanno contribuito a una ripresa nel settore delle criptovalute, con il Bitcoin che è tornato sopra i 98.000 dollari. Gli afflussi settimanali nei prodotti negoziati in borsa incentrati sulle criptovalute hanno raggiunto 1,26 miliardi di dollari, con un totale di 47,9 miliardi di dollari nell'ultimo anno, secondo i dati di Bloomberg.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.01.2025Wall Street aiutata da trimestrali solide e prospettive 2025: S&P ancora record.
Da Trump pieno appoggio al Progetto Stargate: riflessi positivi su azioni “tech”.
Rallenta il prezzo del petrolio, resta la tensione sul gas naturale europeo.
Trump parlerà oggi a Davos: Bitcoin “promosso” ieri dal CEO di Black Rock.
La seduta delle Borse europee del 22 gennaio è stata piuttosto volatile. Milano ha chiuso con una flessione dello 0,57%, principalmente a causa delle azioni bancarie, mentre Francoforte ha registrato un rialzo dell'1%, sorpassando i 21.000 punti, grazie alle performance di titoli come Sap (+2,2%) e Siemens Energy (+6%).
A dare impulso al Dax è stato anche il +6,3% di Adidas, che ha presentato brillanti risultati finanziari. Parigi ha terminato in rialzo dello 0,8%, mentre l'Aex di Amsterdam (-0,02%) e il Ftse 100 di Londra (-0,04%) hanno chiuso quasi invariati. Madrid, invece, ha visto una flessione di -0,4%.
Gli investitori osservano con attenzione le prime azioni di Donald Trump da presidente degli Stati Uniti, in particolare per le implicazioni sul commercio internazionale e la minaccia di dazi, che appare solo temporaneamente sospesa.
Il progetto "Stargate" proposto dal presidente, che prevede investimenti per US$ 500 miliardi in infrastrutture tecnologiche, ha stimolato i titoli tecnologici sia in Europa che negli Stati Uniti. A Wall Street, il Dow Jones è salito +0,30%, il Nasdaq +1,28% e lo S&P500 +0,61%, superando per la prima volta i 6.100 punti.
Il più importante degli indici Usa ha segnato un nuovo record grazie al buon reporting trimestrale in corso, e al calo dei rendimenti dei Treasury, mentre gli investitori sembrano aspettarsi poco dalla prossima riunione della Federal Reserve il 29 gennaio, che si prevede manterrà i tassi di interesse invariati al 4,50%, confermando la prudenza espressa a dicembre e la previsione di 2 sole riduzioni nel 2025.
Nel settore tecnologico, dove l'intelligenza artificiale sta dominando, tra i protagonisti troviamo Oracle, Nvidia e Netflix, quest’ultima premiata per aver superato i 300 milioni di abbonati, grazie a un incremento record di 18,9 milioni nel 4’ trimestre, +44% sull'anno precedente, con i ricavi e gli utili che hanno sorpassato le aspettative grazie a contenuti come la 2’ stagione di "Squid Game" e agli eventi sportivi.
Sul fronte valutario, l'euro è rimasto praticamente invariato rispetto al dollaro, a 1,042, ma ha guadagnato terreno nei confronti dello yen, salendo a 163,0 (da 161,9). Il cambio dollaro-yen è 156,50.
Il prezzo del petrolio è sceso leggermente, con il WTI a 75,68 dollari al barile (-0,2%), mentre il gas naturale europeo è tornato sotto 50 euro/megawattora, chiudendo a 48,6 (-2,7%).
Sul mercato obbligazionario europeo, lo spread tra BTp e Bund ha chiuso in lieve calo, a 107 punti, il livello più basso da un mese, mentre il rendimento del BTp decennale benchmark ha toccato 3,60%, stabile rispetto al 3,59% precedente.
In Spagna, l'asta del nuovo Bonos decennale con scadenza nel 2035 ha visto una domanda eccezionale, superiore a 150 miliardi di euro.
Oggi, 23 gennaio, l'attenzione degli investitori si concentrerà sulle dichiarazioni di Donald Trump al World Economic Forum di Davos, dove parlerà in videoconferenza, affrontando temi come il commercio internazionale, la geopolitica e gli investimenti tecnologici. In Europa, si attende un focus sulla fiducia dei consumatori, mentre negli Stati Uniti sono previsti dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
A Tokyo, il progetto Stargate ha spinto il Nikkei in rialzo di +0,79%, mentre i mercati “greater China” cinesi hanno visto andamenti contrastanti. Il CSI300 è salito dello 0,2%, ma l'Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,6%.
In Cina, le autorità stanno cercando di sostenere i mercati, spingendo fondi locali ad aumentare gli investimenti azionari, ma preoccupazioni legate ai dazi americani stanno frenando l'ottimismo.
A Seul, il Kospi ha ceduto l'1,3%, con il titolo Hynix in calo del 3%, nonostante risultati record.
Nel mercato delle materie prime, il petrolio ha registrato il sesto ribasso consecutivo, influenzato dalla politica energetica di Trump, che ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per aumentare la produzione. Le stime dell'API hanno indicato un aumento delle scorte di greggio USA di 958.000 barili nella settimana conclusa il 17 gennaio.
L'Indice Commodity è rimasto stabile, grazie ai guadagni in ferro, acciaio, caffè e gas naturale. Il gas europeo ha visto un calo del 2,6%, mentre il rame ha perso lo 0,6%. L'alluminio ha registrato una crescita del 3% da inizio anno. Alcoa ha pubblicato utili sopra le attese, con un utile rettificato di 1,04 dollari per azione, e ricavi in crescita a 3,49 miliardi di dollari.
Il Bitcoin ha subito un ribasso del 5% nelle ultime sei sedute, ma continua a guadagnare terreno rispetto ai livelli di inizio anno, con un aumento del 10%. Larry Fink, CEO di BlackRock, ha suggerito che Bitcoin potrebbe raggiungere i 700.000 dollari, esprimendo il suo sostegno come strumento internazionale di valore.
Infine, la Banca Centrale Europea, per voce del Governatore finlandese Rehn, ha confermato che i tassi di interesse continueranno a scendere, sostenuti dalla fiducia che l'inflazione si avvicinerà al target del 2%.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.01.2025Le Borse globali segnalano fiducia alla vigilia del Trump2.
Oggi nasce la nuova Amministrazione Usa a Borse chiuse, per Luther King Day.
Inflazione europea cresce lentamente, favorendo il taglio dei tassi BCE.
Oro e cryptotovalute, per ragioni diverse, hanno iniziato bene il 2025.
Il 17 gennaio, le Borse europee hanno registrato un miglioramento dopo la conferma dei dati sull'inflazione nell'Eurozona, che ha visto un rialzo al 2,4% a dicembre, rispetto al 2,2% di novembre.
La scorsa l'ottimismo ha prevalso sui mercati, alimentato dalle dichiarazioni di Christopher Waller della Federal Reserve, che ha indicato la possibilità di più tagli dei tassi nel 2025 sebbene permangano rischi geopolitici e macroeconomici.
Questo ha aumentato le aspettative per un allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali. Un altro evento importante che ha catalizzato l'attenzione è il World Economic Forum di Davos, dove i leader mondiali si stanno confrontando su temi economici, crisi geopolitiche e tensioni commerciali, in un contesto di crescente incertezza economica.
A Londra, l’indice Ftse 100 ha raggiunto un nuovo record assoluto, sostenuto dai giganti delle materie prime come Antofagasta, BP e Shell.
Il DAX di Francoforte ha raggiunto un nuovo record storico, malgrado le incertezze politiche in vista delle elezioni del 23 febbraio. Tra i titoli che hanno trainato l'indice tedesco spiccano RehinMetall, Commerzbank e Deutsche Bank, beneficiando della resilienza economica e del contesto di tassi elevati.
Anche l'EuroStoxx 50 ha raggiunto massimi storici, con Unicredit al primo posto, dopo un impressionante +56% nel 2024.
Un tema caldo è anche quello delle criptovalute. Con il Bitcoin che è tornato sopra i 100.000 dollari, l'attenzione si è concentrata anche sul possibile impatto delle politiche della nuova amministrazione Trump. Secondo il New York Times, i suoi collaboratori sarebbero già al lavoro su una proposta per istituire una scorta federale di Bitcoin, il che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato delle cripto.
Sul fronte “bond” i rendimenti dei titoli di Stato sono in calo, mentre sul “valutario” l'euro e la sterlina continuano a indebolirsi nei confronti del dollaro.
I dati economici provenienti dalla Cina mostrano una crescita del PIL del 5,4% nel quarto trimestre, che ha superato le aspettative, ma la previsione di crescita per il 2024 si attesta al 5%, il tasso più basso degli ultimi decenni. La Banca centrale giapponese è sotto osservazione, con attese per un possibile taglio dei tassi, mentre le economie emergenti si stanno adattando alle incertezze politiche e alle sfide interne.
In Italia, il report di Confindustria segnala l'aumento dei costi energetici, che pesano sull'inflazione e sull'export, che resta debole. Nonostante una crescita nei servizi, l'industria continua a soffrire, con cali negli investimenti. La dinamica del PIL è fiacca, ma la discesa dei tassi e l'attuazione del Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa (PNRR) potrebbero supportare la ripresa a lungo termine.
L'Autorità bancaria europea ha avviato gli stress test per il 2025, con scenari macroeconomici e di rischio di mercato.
In Eurostat, l'inflazione è confermata al 2,4% nell'Eurozona, con l'Italia che si mantiene tra i Paesi con i tassi più bassi. La componente più alta dell'inflazione è quella dei servizi, seguita dai prodotti alimentari e dall'energia. Gli analisti aspettano la stima flash per gennaio il 3 febbraio, che potrebbe confermare o meno questa tendenza.
Il 20 gennaio, le Borse europee sono partite deboli, con Milano in calo dello 0,3%, interrompendo una serie di 4 rialzi.
Le piazze asiatiche, invece, hanno registrato guadagni, con Hong Kong che ha guadagnato +2,5% e Tokio +1,2%. In Cina, la Banca centrale ha mantenuto i tassi di riferimento sui prestiti, mentre a Hong Kong un tribunale ha dato più tempo alla compagnia Country Garden per negoziare con i creditori.
Il Kospi coreano ha mostrato un lieve calo, dopo che la Banca centrale ha ridotto le stime di crescita per il 2025 a causa della crisi politica interna.
A livello geopolitico, la tregua tra Israele e Hamas ha portato a un cessate il fuoco, con il rilascio di prigionieri, cercando di ridurre le tensioni nella regione.
Le borse globali sembrano essere in una fase positiva, con guadagni di circa due punti percentuali da inizio anno per i principali indici di Wall Street, grazie in particolare ai settori finanziari ed energetici, che stanno beneficiando di un ambiente di tassi di interesse elevati.
Il petrolio, tuttavia, ha visto una lieve discesa dopo un incremento delle ultime settimane, con gli esperti che suggeriscono che l'amministrazione Trump potrebbe allentare le restrizioni sul settore energetico russo, per favorire lo stop al conflitto in Ucraina.
L'oro ha continuato a salire, +3% da inizio anno, supportato dalle incertezze macroeconomiche globali. Nonostante le prospettive di inflazione, l'oro rimane un bene rifugio privilegiato per gli investitori, in attesa di comprendere meglio le mosse delle banche centrali e dell'amministrazione Trump.
Quindi, tra incertezze politiche, sfide economiche e l'incognita delle future politiche monetarie, il 2025 sembra iniziare con un mix di cautela e speranza, con i mercati pronti a reagire a qualsiasi novità, che provenga da Washington, da Davos o dalle principali economie mondiali.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.01.2025L’inflazione “core” Usa a dicembre piace ai mercati azionari.
Anche le 1’ trimestrali USA, quelle delle grandi banche, non deludono.
Il clima di ripristinato “risk-on” seda, per ora, la corsa dei rendimenti dei bond.
Corre ancora il prezzo del petrolio: pesano clima rigido e scorte Usa.
Il mercato azionario ha reagito positivamente ai dati sull’inflazione americana, che ha infuso ottimismo sia a Wall Street che in Europa. Le borse europee, tra cui Milano, Parigi e Francoforte, hanno chiuso in forte rialzo. Il Ftse Mib di Milano ha guadagnato l'1,5%, raggiungendo i massimi dal 2008. Anche il Cac di Parigi (+0,7%) e il Dax di Francoforte (+1,7%) hanno registrato incrementi, nonostante una contrazione del Pil tedesco dello 0,2% per il 2024. Altri indici europei come l’Aex di Amsterdam (+1%) e l’Ibex di Madrid (+1,2%) hanno seguito la stessa tendenza positiva. In Gran Bretagna, un’inflazione più debole delle attese ha alimentato la speranza di un possibile taglio dei tassi da parte della Bank of England a febbraio.
L’inflazione americana ha mostrato segnali incoraggianti, con il dato di dicembre che ha registrato un +0,4% mensile, superando le aspettative, e un +2,9% annuale. La parte "core" (escludendo energia e alimentari) è cresciuta del 3,2% su base annua e dello 0,2% su base mensile, una crescita più bassa rispetto ai mesi precedenti, offrendo un margine di manovra alla Fed per considerare eventuali riduzioni dei tassi, nonostante la possibilità che i prezzi energetici elevati possano influire sulle dinamiche inflazionistiche nel 2025.
A Wall Street, la notizia dei risultati trimestrali positivi delle principali banche ha spinto al rialzo i principali indici: il Dow Jones è salito dell’1,65%, il Nasdaq del 2,45% e lo S&P500 dell’1,83%. Goldman Sachs ha visto i profitti raddoppiare a 4,1 miliardi di dollari, mentre Blackrock ha segnato un incremento degli utili del 16%, raggiungendo 6,37 miliardi di dollari. J.P. Morgan ha visto un aumento del 50% degli utili, arrivando a 14 miliardi di dollari, e Citigroup ha riportato utili di 2,9 miliardi di dollari. Wells Fargo ha ottenuto un utile netto di 5,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 3,4 miliardi dell'anno precedente.
Sul mercato valutario, l’aspettativa che la Fed possa ridurre i tassi ha messo sotto pressione il dollaro. L'euro è salito a 1,0290 dollari, mentre il dollaro è sceso rispetto allo yen, scambiando a 156,65. Il prezzo del petrolio è aumentato dell'1,97%, raggiungendo 79 dollari al barile, a seguito di una riduzione delle scorte americane. Il gas naturale europeo è rimasto stabile, salendo dello 0,2% a 47 euro al megawattora.
Il Bitcoin ha reagito positivamente ai dati sull'inflazione, superando nuovamente i 100.000 dollari. Inoltre, lo spread tra BTp e Bund è diminuito, con il differenziale di rendimento tra il BTp decennale e il Bund tedesco sceso a 116 punti, rispetto ai 124 della vigilia. Il rendimento del BTp decennale è sceso al 3,68%, dal 3,83% precedente.
Il 16 gennaio, le borse europee hanno continuato a salire, incoraggiate dai dati sull’inflazione americana e dai solidi risultati delle banche. In giornata, saranno diffusi i dati sulle vendite al dettaglio e i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che potrebbero influire sulle decisioni future della Fed. In Europa, sono attesi i verbali della riunione di dicembre della BCE, che aveva ridotto i tassi di interesse di 25 punti base. Un sondaggio tra 77 analisti suggerisce che la BCE potrebbe fare un altro taglio a fine gennaio.
In Asia, le borse sono salite, con il Nikkei che ha guadagnato lo 0,3%, grazie ai guadagni di Tokyo Electron (+3,9%) e Nomura Holdings (+3,3%). Le borse cinesi sono state positive, con l’indice Composite di Shanghai in aumento dello 0,28%. A Taiwan, il mercato è cresciuto del 2,5% grazie ai guadagni dei semiconduttori, mentre in Corea il Kospi ha registrato un +1,8%. La Banca di Corea ha mantenuto il tasso di interesse al 3%, nonostante le aspettative di un taglio.
Nel settore delle materie prime, l’indice BCOM ha guadagnato l’1,4%, trainato dal petrolio, mentre il prezzo dell’oro ha raggiunto i massimi da un mese. Il mercato obbligazionario ha beneficiato dei dati sull’inflazione, con i rendimenti dei principali bond governativi in calo. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è sceso al 4,65%, mentre i Bund tedeschi e i BTp italiani hanno visto una flessione dei rispettivi rendimenti.
Infine, i futures sui principali indici di Wall Street indicano un’apertura piatta, con la pubblicazione di vari dati macroeconomici che potrebbero influenzare l’andamento dei mercati, tra cui i prezzi import/export di dicembre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l'indice Fed Filadelfia per gennaio. Le vendite al dettaglio di dicembre sono attese in aumento del 0,6% su base mensile.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.12.2024La prudenza della FED sui tagli 2025 ndeprime le Borse globali.
Wall Street in attesa del dato di inflazione PCE “core” di novembre.
Deficit e debito pubblico francese sono il primo ostacolo per il nuovo Governo.
La forza del Dollaro schiaccia lo Yen giapponese verso minimi storici.
Il cambio di strategia della Federal Reserve (Fed – Banca centrale americana), che ha rivisto il piano di allentamento monetario per il 2025 riducendo i tagli previsti da quattro a due, ha scosso i mercati finanziari globali.
Le Borse europee ieri, 19 dicenbre, hanno chiuso in ribasso: Parigi ha perso -1,22%, Francoforte -1,20%, Londra ha ceduto -1,14%, e Milano è stata la peggiore, con l'indice Ftse Mib in calo di -1,78%.
Negli Stati Uniti, l'attenzione è ora rivolta al dato PCE (personal consumption expenditures) "core" di novembre, un indicatore “chiave” per la Fed.
La stima prevede un'accelerazione al 2,9% rispetto al 2,8% di ottobre, segnando il 2’ mese consecutivo di crescita. Tuttavia, questi valori restano lontani dal 3,2% registrato nel novembre 2023 e ancor più dai livelli superiori al 5% osservati nel 2021 e 2022. Nonostante il rallentamento dell'inflazione, i mercati restano incerti.
Il PIL americano, cresciuto oltre le aspettative a +3,1% nel 3’ trimestre, e la riduzione di 22.000 unità nelle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione rafforzano l'idea di una solida economia.
Tuttavia, il Dow Jones non si è mosso ieri, dopo il tonfo di -2,58% di mercoledì, che, segnando il 10’ ribasso consecutivo, aveva alimentato la sequenza negativa più lunga dal 1974. Anche l'S&P500, -0,1%, ed il Nasdaq Composite, -0,1%, hanno chiuso in calo, nonostante iniziali segnali di rialzo, riflettendo laa persistente pressione sui mercati azionari.
Guardando all’Euro-zona, notiamo che lo spread di rendimento tra BTP decennali e omologhi Bund tedeschi si è stabilizzato a 117 pbs, con un rendimento del 3,47%, indicando un leggero miglioramento rispetto ai 119 punti di inizio giornata.
Sul fronte valutario, l'Euro ha marginalmente guadagnato, +0,2% sul Dollaro, chiudendo a 1,0376. Tuttavia, rimane vicino ai minimi da novembre 2022, penalizzato dalla forza del Dollaro, a sua volta sostenuta dalle politiche restrittive della Fed.
Il Dollaro USA ha raggiunto i massimi degli ultimi due anni, con un guadagno settimanale dell'1,5%. Da settembre, il biglietto verde ha registrato un incremento dell'8% rispetto all'euro, favorito dalle aspettative di una persistente inflazione negli Stati Uniti.
Degna di nota la debolezza della moneta giapponese: nei confronti dello Yen giapponese, l'Euro ha guadagnato +2,1%, salendo a 163,62 yen, mentre il Dollaro ha chiuso a 157,66 yen, +1,9%.
Il debito pubblico francese ha raggiunto il 113,7% del PIL nel terzo trimestre 2024, in aumento rispetto al 112,2% di giugno, per un totale di 3.303 miliardi di Euro: il nuovo Governo dovrà necessariamente varare misure correttive.
Oggi, 20 dicembre, le Borse asiatiche hanno di nuovo subito l'impatto delle tensioni geopolitiche e delle preoccupazioni per la politica monetaria.
Il Nikkei di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,3%. Anche altre piazze asiatiche hanno mostrato segnali di debolezza: l'indice Kospi sudcoreano è sceso -2,3%, mentre la Borsa australiana ha registrato un calo di -1,2%.
L'indice MSCI Asia Pacific ha segnato la 6’ seduta consecutiva di ribasso, una sequenza negativa che non si vedeva da aprile. Nonostante la debolezza generale, Shenzhen ha mostrato un lieve rialzo di +0,4%, sostenuta da aspettative di maggiore spesa fiscale in Cina.
Il prezzo del petrolio Brent (benchmark europeo) ha perso -0,6% ieri ed un altro -1,0% oggi, a 72,2 Dollari/braile, e da mesi oscilla tra i 70 e i 76 Dollari, attorno ai minimi dell’anno. La settimana si chiude con una perdita di -1,5%, un calo attribuito all'eccesso di offerta e alla domanda globale incerta.
Tra le altre materie prime, il rame, un indicatore “chiave” dell'attività economica, è sceso a 8.883 Dollari/tonnellata, il livello più basso da agosto, con una perdita del -12% negli ultimi tre mesi. Tuttavia, potrebbe mostrare segnali di ripresa grazie ai dati positivi dagli Stati Uniti e alle prospettive di maggiore spesa in Cina.
L'oro tenta di difendere la soglia dei 2.600 dollari, ma chiude la settimana in calo di circa -1,6%. Il rafforzamento del dollaro e l'aumento dei rendimenti dei Treasury USA hanno rappresentato due fattori negativi per i prezzi dei metalli preziosi.
Il prezzo del gas naturale europeo (TTF-Amsterdam) è aumentato leggermente dopo l'annuncio dell'Ucraina di non voler rinnovare il contratto di transito con la Russia, in scadenza il 31 dicembre. Questa decisione, motivata dal presidente Zelensky come un tentativo di ridurre i profitti russi, potrebbe avere ripercussioni sull'approvvigionamento energetico europeo.
Morale: il panorama globale rimane caratterizzato da incertezza e volatilità. La Fed ha assunto un approccio più restrittivo rispetto alle attese, influenzando negativamente i mercati. In Europa, l'eurozona affronta una crescita economica debole e un debito pubblico in aumento, mentre in Asia i mercati risentono di tensioni geopolitiche e politiche monetarie poco chiare. Le materie prime, tra cui petrolio e rame, mostrano segnali contrastanti, mentre il rafforzamento del Dollaro continua a rappresentare una sfida per le altre valute.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.12.2024
Nasdaq a nuovo record, ma il Dow Jones è all’8’ seduta di calo.
Bond e oro poco mossi alla vigilia del meeting FED: atteso taglio di 25 bps.
Occhi aperti sul debole quadro macro europeo: ECB verso nuovi tagli.
Ennesimo record di Bitcoin, che supera 108 mila Dollari.
La Borsa di Milano chiude in calo la seduta di martedì 17, col Ftse Mib che perde -1,22%, rispecchiando un clima di cautela susiamo all’i mercati globali in attesa della decisione sui tassi dìinteresse della Federal Reserve. Gli investitori attendono un probabile taglio di -25 punti base, ma le parole del presidente Jerome Powell saranno determinanti per comprendere la traiettoria della politica monetaria nel 2025.
Anche le altre Borse europee chiudono prevalentemente in rosso: Francoforte -0,17%, Londra -0,82%. Parigi, in controtendenza, registra +0,12%, sostenuta dalle dichiarazioni del premier Francois Bayrou, che promette la formazione di un Governo nei prossimi giorni.
Wall Street ha proseguito la traiettoria di ribasso che dura da quasi 2 settimane, influenzata da dati economici deboli e dall’incertezza sulle mosse della Federal Reserve.
Lo spread di rendimento tra i BTP decennali italiani e gli omologhi Bund tedeschi si riduce a 115,5 bps, rispetto ai 116,0 dell’apertura e ai 114,8 della chiusura di ieri. Il rendimento del BTP si attesta al 3,39%. Questo posizionamento evidenzia una stabilità relativa del debito italiano, in contrasto con i rendimenti più alti registrati nei titoli francesi, penalizzati dalla crisi politica.
Il Dollaro rimane stabile, sostenuto dalle attese di un allentamento graduale della politica monetaria statunitense nel corso del 2025. I futures sui tassi di interesse attribuiscono una probabilità del 94% a un taglio di 25 bps, nonostante segnali positivi come l’aumento dell’attività nel settore dei servizi, ai massimi da 3 anni.
Sul fronte valutario, l’Euro è stabile sul Dollaro, attorno 1,050, e perde -0,4% sullo Yen giapponese a 161,2. Il Dollaro, a sua volta, si indebolisce sullo Yen, -0,3%, a 153,6. La Sterlina britannica guadagna +0,3% sull’euro a 1,21 e +0,2% sul Dollaro a 1,27.
Macro europea: le previsioni economiche per la Francia indicano una ridotta crescita 2025. L’istituto nazionale di statistica stima un aumento del PIL di +0,2% sia nel 1’ che nel 2’ trimestre, mentre l’ultimo trimestre 2024 dovrebbe chiudersi con una crescita nulla.
Dagli USA giungono segnali contrastanti dall’economia: a dicembre la fiducia dei costruttori di case (indice NAHB) è rimasta stabile a 46, dopo 3 mesi consecutivi di rialzi. Questo valore è inferiore alle aspettative di 47 e ben distante dal record di 90 punti raggiunto nel novembre 2020. Ricordiamo che un indice sopra 50 punti indica condizioni favorevoli per i costruttori, e viceversa.
In novembre, le vendite al dettaglio sono cresciute +0,7% mensile, superando le previsioni degli analisti (+0,6%). Tuttavia, la produzione industriale si è contratta: -0,1% mese su mese, un risultato peggiore rispetto alle attese di un aumento di +0,3%, testimoniando una dinamica eterogenea tra i vari settori.
Stamane, 18 dicembre, le Borse dell’Asia-Pacifico mostrano performance contrastate. In Cina, il CSI300 guadagna +0,5% e l’Hang Seng di Hong Kong +0,7%, sostenuti dalle dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping che sottolineano l’importanza di una pianificazione scientifica per il 2025.
In Giappone, il Nikkei cede -0,7%, con esportazioni in aumento grazie alla debolezza dello Yen, ma una domanda globale ancora fragile. Seoul sale +1,1% (indice KOSPI), mentre l’India chiude in negativo, col BSE-Sensex a -0,5%.
In Brasile rimbalza l’indice Bovespa (+0,9%), recuperando dai minimi dei giorni precedenti.
Il settore automobilistico giapponese è in fermento: Nissan e Honda sarebbero in trattative per una possibile fusione, secondo quanto riportato dalla testata Nikkei. L’indiscrezione ha spinto l’azione Nissan a guadagnare +24%, segnando il maggiore rialzo intraday della sua storia. Anche Mitsubishi Motors, potenziale terzo attore nell’operazione, registra un aumento del 17%.
Commodities: il petrolio Brent apre in calo rispetto ai livelli di martedì, rispecchiando un clima di incertezza sulle prospettive a breve termine. Negli Stati Uniti, i dati dell’American Petroleum Institute indicano una diminuzione delle scorte di greggio di 4,69 milioni/barili nella settimana del 13 dicembre, segnalando ripresa della domanda. Tuttavia, le scorte di benzina e distillati risultano in aumento (+2,45 milioni e +744 mila barili rispettivamente).
Il gas naturale europeo (TTF) segna un rimbalzo del 4%, risalendo a 42 €/MWh, mentre il rame scende sotto i 9.000 $/tonnellata, penalizzato dai dati deboli provenienti dalla Cina. Tuttavia Pechino prevede politiche fiscali espansive per il 2025, con un aumento del deficit al 4% del PIL e un obiettivo di crescita del 5%.
Criptovalute: il crescente interesse per le criptovalute si riflette nelle mosse di BlackRock, il maggiore gestore di fondi al mondo con USD 11,5 trilioni in gestione. L’azienda ha lanciato un video educativo su Bitcoin e suggerito agli investitori di allocare fino al 2% del portafoglio in criptovalute, segnalando un’accettazione crescente della nuova asset class.
Il mercato obbligazionario è dominato dall’attesa delle decisioni della Fed di stesera. Gli investitori prevedono un taglio di 25 punti base con una probabilità del 97%. Tuttavia, gli analisti, compreso il Wall Street Journal, suggeriscono prudenza, sottolineando che la Fed potrebbe decidere di rallentare il ritmo dei tagli per evitare rischi alla stabilità economica e alla credibilità dell’istituto.
I rendimenti dei Treasury USA a 10 anni restano stabili al 4,39%, mentre il Bund decennale tedesco si attesta al 2,23%. In Italia, il rendimento del BTP decennale scende stamene al 3,38%, confermando la resilienza del debito sovrano italiano grazie a stabilità politica e prospettive economiche abbastanza favorevoli.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.12.2024Settimana calda sul fronte Usa: mercoledì 18 la FED taglierà -25 bps.
Anche la Banca centrale Europea è pronta a nuovi tagli nel 2025.
Deludono i consumi cinesi a novembre. Pechino pensa a nuovi stimuli.
Non si ferma la corsa di Bitcoin, ora sopra 106 mila Dollari.
Le Borse globali hanno chiuso una settimana di lieve correzione con l'indice MSCI World in calo dell'1%, influenzate da tensioni geostrategiche e prese di profitto sui mercati obbligazionari.
Tuttavia, il settore tecnologico ha limitato le perdite. A Wall Street, l'S&P 500 ha perso lo 0,6%, mentre il NASDAQ Composite e il NASDAQ 100 hanno guadagnato rispettivamente +0,3% e +0,7%, toccando nuovi massimi storici.
La chiusura settimanale è stata poco movimentata per i principali indici americani: venerdì 13 registriamo Dow Jones -0,20%, Nasdaq +0,12% e S&P500 stabile.
Negli Stati Uniti, i prezzi alle importazioni sono aumentati dello 0,1% su base mensile a novembre, superando le previsioni degli economisti, ma senza creare allarme.
Broadcom (chip maker Usa) ha registrato un incremento del 24,4%, superando per la prima volta una capitalizzazione di mille miliardi di dollari grazie a risultati trimestrali superiori alle attese e a un aumento del 220% dei ricavi legati all'intelligenza artificiale rispetto all'anno precedente.
In Europa, i principali indici hanno chiuso la settimana in territorio leggermente negativo, con l'eccezione del Ftse Mib e dell'Eurostoxx, che hanno registrato lievi guadagni.
Banche centrali e politiche monetarie: Martin Kazaks, governatore della Banca centrale lettone, ha dichiarato che l’ECB (BCE – Banca centrale Europea) potrebbe effettuare tagli ai tassi di interesse superiori a 0,25% se necessario, e che se n’era discusso nell’ultima riunione la scorsa settimana.
I governatori della Banca di Francia e di Spagna hanno confermato l'intenzione di ridurre il costo del denaro nel 2025, con tagli complessivi che potrebbero superare i 100 punti base, a condizione che l'inflazione segua la traiettoria verso il 2%.
In Francia, Moody's ha declassato il debito sovrano da Aa2 ad Aa3, mantenendo l'outlook stabile, a causa della litigiosità parlamentare che ostacola il percorso di risanamento fiscale. François Bayrou è stato nominato primo ministro dal presidente Macron con il compito di elaborare la legge finanziaria per il 2025.
Oggi, 16 dicembre, le borse asiatiche hanno iniziato la settimana in calo: Nikkei -0,03%, Kospi -0,22%, Sensex -0,54%, Hang Seng -0,08% e CSI300 -0,54%.
La produzione industriale cinese è cresciuta +5,4% su base annua a novembre, ma le vendite al dettaglio sono aumentate solo del 3%, il ritmo più lento degli ultimi tre mesi e al di sotto delle previsioni del +5%.
In Giappone, il PMI manifatturiero è salito a dicembre a 49,5 da 49, mentre il PMI servizi ha raggiunto 51,4, da 50,5. In Corea del Sud, il presidente Yoon Suk-yeol è stato destituito con 204 voti favorevoli, 85 contrari e 3 astenuti.
La settimana appena iniziata è molto “calda” sul fronte Usa. La Federal Reserve si riunirà il 18 dicembre: si prevede un taglio dei tassi di interesse di 25 bps, portando il totale dei tagli del 2024 a 100 bps.Nonostante l'inflazione “appiccicosa” e un mercato del lavoro resiliente, gli analisti si aspettano che la Fed segnali un ritmo più lento di riduzioni nel 2025, mantenendo i tassi alti nel lungo termine.
Il petrolio Brent (greggio di riferimento europeo) ha guadagnato +4,7% settimanale, toccando massimi da 3 settimane. La crescita è dovuta alle aspettative di nuove sanzioni contro Russia e Iran e a un possibile aumento della domanda favorito da tassi di interesse più bassi. Venerdì, il Brent è salito +2%.
L'Agenzia Internazionale per l'Energia ha rivisto al rialzo le previsioni per la crescita della domanda globale di petrolio nel 2025 a 1,1 milioni di barili/giorno.
L'oro, dopo una forte volatilità, ha chiuso la settimana con un guadagno del +0,6%. Il dollaro USA ha registrato un rialzo dello 0,6% settimanale, sostenuto dalla robustezza dell'economia statunitense, mentre la zona euro mostra segnali di debolezza. La Bundesbank ha abbassato le stime di crescita del PIL tedesco per il 2024 a +0,2%, rispetto a +0,3% di giugno. Il PIL 2025 salirà solo +0,8%.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale USA è salito al 4,39% dal 4,15% di venerdì scorso, mentre in Eurozona il rendimento del Bund decennale è aumentato al 2,26%. Lo spread BTP/Bund si attesta a 113 punti base.
Bitcoin ha raggiunto un nuovo record di 106.000 Dollari, segnando la 7- settimana positiva consecutiva. Durante il weekend, grandi detentori (cosiddette "balene") hanno trasferito 27.000 Bitcoin, per un valore di 2,8 miliardi di dollari, dai principali exchange a wallet privati, riducendo la liquidità disponibile. MicroStrategy, principale detentore di Bitcoin, entrerà nel Nasdaq 100 il 23 dicembre.
Secondo Goldman Sachs, nel 2025 l'AI continuerà a trainare il mercato, con il settore ciclico e i beni di consumo discrezionali che potrebbero sovraperformare i settori difensivi. Goldman Sachs prevede anche che l'S&P 500 possa salire del 7% a 6.500 punti entro la fine del 2025.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.11.2024Borse Usa chiuse ieri per Thanksgiving: lieve recupero per quelle europee.
Francia nell’occhio del ciclone: Governo a rischio e sprea a livello greco.
ECB verso il taglio di 25 bps, secondo il Governatore della Banca di Francia.
Bond europei molto tranquilli: il BTP 10 anni rende solo 3,35%.
Le Borse europee chiudono in territorio positivo la seduta di ieri, 29 novembre, nonostante l'assenza di indicazioni da Wall Street, chiusa per il Ringraziamento. Milano ha guadagna lo 0,52%, Parigi lo 0,51% recuperando parte delle perdite del giorno precedente, legate ai timori di una crisi di governo per le difficoltà nell’approvazione del bilancio 2025.
A sostenere i mercati sono state le dichiarazioni di Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Banca di Francia, che si è espresso a favore di un possibile taglio dei tassi di interesse da parte dell’ECB (BCE) nella riunione del 12 dicembre. «Ci sono tutte le ragioni per un taglio», precisando che l’entità della misura dipenderà dai dati economici disponibili. Queste parole hanno ridato fiducia ai listini, compensando le preoccupazioni suscitate dalle dichiarazioni precedenti di Isabel Schnabel.
Nel frattempo, l’attenzione degli investitori rimane alta sulle politiche commerciali degli Stati Uniti. La presidente dell’ECB, Christine Lagarde, ha dichiarato che è troppo presto per valutare l’impatto dei nuovi dazi annunciati da Donald Trump, che potrebbero colpire settori chiave come l’automotive e il lusso.
La nomina di Scott Bessent come segretario del Tesoro è vista come un segnale rassicurante, dato il suo approccio pragmatico ai dazi e la consapevolezza dei rischi economici.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra BTP e Bund chiude stabile a 122 bps, col rendimento del decennale italiano sceso a 3,34% dal 3,41% della seduta precedente. I rendimenti del decennale francese tocca 3,03%, eguagliando quelli della Grecia per la 1’ volta, con il differenziale OAT-Bund ai massimi dal 2012 nel timore di un voto di sfiducia contro il premier Barnier sulla legge di Bilancio 2025.
Sul valutario, il Dollaro si rafforza, col cross verso Euro che scende a 1,055, e quello Dollaro/Yen attono a 151,7. Gli analisti segnalano che la liquidità sui mercati è stata ridotta dalla festività americana, limitando i volumi di scambio.
Anche il prezzo del petrolio è stato stabile, col WTI (greggio di riferimento Usa sotto 69 Dollari/barile. I mercati attendono la prossima riunione dell’OPEC (cartello dei maggiori esportatori), rinviata al 5 dicembre, che discuterà il piano di eliminazione graduale dei tagli volontari alla produzione. Le tensioni in Medio Oriente, alimentate dalle parole del Premier israeliano Netanyahu, potrebbero influenzare i prezzi nelle prossime settimane.
In Asia, le borse hanno registrato performance contrastanti. L’indice CSI300 cinese è salito di +1,3% grazie alle aspettative di nuove misure di stimolo economico, mentre il Nikkei giapponese ha perso -0,3%, penalizzato dall’apprezzamento dello Yen, ai massimi di 5 settimane. Il Kospi coreano ha perso il -2,0% a causa delle difficoltà della società Hybe, coinvolta in una disputa con il gruppo K-pop NewJeans.
Oggi, 29 novembre, i futures di Wall Street sono in rialzo medio di +0,3%. La resilienza dell’economia americana e l’attesa di misure protezionistiche continuano a sostenere il mercato azionario, con guadagni diffusi. In particolare, il Russell 2000 segna un aumento dell’8% a novembre, grazie al ritrovato favore verso le piccole e medie imprese, mentre il Nasdaq 100 e l’S&P 500 crescono rispettivamente del +2% e +3% da inizio mese.
In Europa, novembre si chiude con bilanci complessivamente negativi: Parigi perde -2,2%, l’Eurostoxx 50 -1,3% e Milano -1,7% (aggiustato del dividendo staccato il 18 novembre). Fa eccezione Francoforte, in rialzo di quasi +2,0%.
A livello globale, il rally di Wall Street spinge l’indice MSCI World verso un guadagno mensile del 4%, mentre l’MSCI Emerging Markets cede il -3,5% a causa delle incertezze sull’economia cinese.
Sul fronte macroeconomico, l’inflazione tedesca è salita al 2,2% annuo a novembre (dal 2,0% di ottobre), pur rimanendo sotto le stime del 2,3%. A livello europeo, l’indice armonizzato si attesta al 2,4%, stabile rispetto al mese precedente e al di sotto delle attese.
Questi dati rafforzano le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della BCE. Il mercato obbligazionario europeo beneficia di questa situazione, con il rendimento del Bund decennale ai minimi di 2 mesi e quello del BTP 10 anni al livello più basso da oltre due anni.
Tra l’altro, in Italia, il Tesoro ha collocato senza difficoltà Eur 8,25 miliardi di BTP con rendimenti in calo rispetto all’asta precedente. In particolare, i BTP a 5 anni hanno registrato un rendimento del 2,79%, minimo da settembre, mentre quelli a 10 anni pagano 3,39%, il livello più basso dal maggio 2022.
Negli USA, il Dollaro si appresta a chiudere novembre con un guadagno di +2,9%, il miglior risultato degli ultimi 2 anni e mezzo. L’economia Usa continua a sorprendere per la sua solidità, mentre l’Eurozona è stagnante fragile. Gli investitori puntano su una probabilità del 68,6% che la Fed tagli i tassi -25 bps a dicembre, mentre solo il 31,4% prevede tassi invariati.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.08.2024L’avversione al rischio non risparmia alcuna asset class e geografia.
Trimestrali Usa: dopo Intel delude anche Amazon, e c’è chi parla di bolla dell’AI.
Debolezza di luglio del mercato del lavoro Usa: Fed sotto pressione per “tagliare”
I mercati scontano un taglio a Settembre (se non prima) e da 50 bps (non 25)!
Correzione in atto sui mercati finanziari, col settore tecnologico che accelera la fase calante. Venerdì 2 Wall Street ha chiuso in forte calo, soffrendo dati macro sotto alle attese, in particolare quelli sul mercato del lavoro di luglio.
I 114 mila nuovi posti di lavoro sono molti meno dei 175 mila attesi, mentre il tasso di disoccupazione è salito a 4,3%, dal 4,1% di giugno. Frena la dinamica salariale: la paga oraria media è salita di 8 cts/ora, +0,23%, a US$ 35,07, quella annuale +3,63%.
Anche le Borse europee hanno vissuto una brutta giornata, con cali marcati delle azioni bancarie afflitte dalla prospettiva di tagli dei tassi d’interesse che, dopo anni di boom, ne comprometterebbero la redditività futura. In termini più generale è rapidamente aumentata l’avversione al rischio, dopo mesi di elevata compiacenza.
Milano ha perso -2,55%, ma la peggiore è stata Amsterdam, -3,1%. Giù anche Francoforte, -2,2%, Madrid -1,7%, Parigi, -1,6% e Londra -1,3%. Wall Street ha registrato pesanti cali: Dow Jones -2,3%, S&P500 -2,5%, Nasdaq -3,0%, come se all’improvviso i mercati fiutassero il rischio di recessione o rimproverassero alla FED di aver temporeggiato troppo coi tagli.
Con un timing “sfortunatamente perfetto”, nella sua newsletter periodica ai clienti, Elliott Management definisce le megacap tecnologiche, ed in particolare Nvidia, “un territorio di bolle", dicendosi "scettica" sulla prospettiva che le società della tecnologia continuino a comprare chip elaborazione grafica di Nvidia e che l'Intelligenza artificiale è "troppo pubblicizzata”, richiederà troppa energia, etc.
Di una cosa gli investitori sembrano certi, ed è che le probabilità di un imminente taglio dei tassi da parte della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED), forse anche nella misura di 0,5% e non il tipico 0,25% e senza aspettare settembre.
Un’altra ricaduta evidente è l’indebolimento del Dollaro, sceso al livello più basso da 4 mesi verso Euro: la “moneta unica” europea ha chiuso a 1,092 Dollari, guadagnando +1,2%. Decisamente inusuale anche la fortissima flessione del Dollaro sullo Yen, a 146,6, -1,8%.
A deprimere i mercati azionari non sono solo i timori di un’improvvisa gelata dell’economia americana, ma anche quelli di ritardi ulteriori dell’auspicata fase di allentamento della politica monetaria in Usa ed Europa, il rischio di escalation militare in medio Oriente, con confronto diretto Iran–Israele, ed infine una campagna di trimestrali che contiene frequenti inviti alla cautela.
Ad esempio, dopo quelli di Intel di mercoledì scorso, ha deluso anche Amazon, con nueri sotto le attese, accompagnati da una guidance cauta sul 3’ trimestre.
Sul mercato obbligazionario europeo si è rivisto il copione delle sedute precedenti: l’avversione al rischio dilata oltre 150 bps il super monitorato spread tra BTp italiani e Bund tedeschi: osserviamo il classico “flight to quality” che punisce i mercati azionari e sostiene i titoli Governativi più “sicuri” proseguendo il calo dei dei rendimenti, compreso di quelli “periferici”: il BTP benchmark paga 3,63%, -1 bps.
Il prezzo del petrolio scende ancora fino ai minimi da 6 mesi, scontando uno scenario recessivo: quello del Wti (Greggio riferimento Usa) venerdì ha perso -4,0% a 73,3 Dollari/barile ed oggi, 5 agosto un altro -2,4%.
La nuova settimana è iniziata in Asia con brutali cali: il Nikkei ha oscillato paurosamente fino a -15% per chiudere a -12,4%, segnando il peggior crollo da ottobre 1987.
La rapidissima rivalutazione dello Yen è spesso citata tra i fattori principali del “sell-off” globale: in effetti anche stamane guadagna oltre +3% sul US$, rivedendo quota 141 (a giugno aveva toccato un minimo a 162) e questa inattesa “direzionalità”, dovuta alla svolta “da falco” della Bank of Japan, starebbe innescando la chiusura di molti «carry trades».
Pesanti anche il Kospi coreano, -8,8% ed il Talex tailandese, -8,4%, sensibili alla prospettiva dell’economia Usa e dell’intelligenza artificiale. Sul versante “cinese” vediamo cali pesanti per Hong Kong, -2,4%, e più ridotti per il CSI300 di Shanghai e Shenzhen, -0,8%.
Clima di sell-off anche per le criptovalute, Bitcoin stamattina ha subito puntato verso i 50 mila Dollari, arrivando a perdere oltre -15%, e ancora peggio è andata per Ethereum, a momenti oltre il -20%.
Sul versante “bond” anche oggi, 5 agosto, osserviamo un calo dei rendimenti dei Govies Usa ed EU, compatibile con lo scenario di calo dei tassi: lo spread BTP-Bund sale +4bps a 154, il rendimento del BTP conferma 3,63% e quello del Bund 10 anni scende a 2,09%.
Un vero crollo riguarda i rendimenti dei Treasury Usa, con la “risk-adversion” che deprime tutte le scadenza appiattendo la curva: il Treasury 10 anni rende 3,72% (ore 12.00 CET). Non è un caso che i Fed fund futures scontino, al 100% di probabilità, un imminente taglio dei tassi da 50 bps, seguita da altri 75 bps entro fine anno.
La volatilità dei mercati azionari è naturalmente esplosa: il Vix, che misura quella delle opzioni sullo S&P500 è schizzata stamani oltre 60, vicino ai record storici della pandemia Covid, per poi ridimensionarsi, restando comunque sopra 40.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Rally dei titoli asiatici con la Cina in caloI mercati azionari asiatici sono saliti lunedì, spinti dalle aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Il settore tecnologico ha guidato i guadagni, con il Nikkei 225 del Giappone che è salito del 2,2%, il KOSPI della Corea del Sud e l'Hang Seng di Hong Kong in rialzo di circa l'1%.
La solida chiusura di Wall Street e i segnali di rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti hanno favorito i mercati asiatici. Tuttavia, i titoli cinesi sono rimasti indietro, con il CSI 300 e lo Shanghai Composite in calo rispettivamente dello 0,4% e dello 0,1%, a causa delle preoccupazioni per il rallentamento dell'economia cinese e dell'incertezza politica negli Stati Uniti.
Gli investitori attendono i dati economici chiave dalla Cina questa settimana per avere maggiori indizi sull'attività commerciale. Anche altri mercati asiatici, come l'ASX 200 australiano e l'indice TOPIX giapponese, hanno registrato guadagni.
Osservando il grafico, l'indice A50 ci ha dato indicazioni di ribasso già il 22 di questo mese. Al momento lo spread si trova in una forte zona di supporto, che se venisse perforata potrebbe precipitare in direzione dei suoi minimi a 10.701 punti. Non è probabile che ciò accada poiché l'attuale POC si trova a 12.200 punti e l'RSI è in ipervenduto al 31,05%. Pertanto, è probabile che l'indice inizi una corsa rialzista in direzione della media attuale iniziata all'inizio dell'anno.
Ion Jauregui – Analista ActivTrades
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WisdomTree - Tactical daily Update - 10.05.2024Indici azionari globali vicino ai massimi: fiutano di nuovo il taglio tassi.
I recenti dati macro Usa descrivono una crescita indebolita: bene per l’inflazione.
Segnali di ripresa della manufattura e dell’export cinese: bene!
Nuove schermaglie commerciali tra Cina ed Usa, ma il dialogo resta aperto.
Le buone notizie sull’economia cinese, ed in specifico quelle sulle esportazioni che ad aprile aumentate +1,5% annuale ribaltando la negativita’ di -7,5%, di marzo, hanno favorito una nuova seduta positiva per i mercati azionari globali.
Come previsto, sia la decisione della Banca d’Inghilterra di non tagliare i tassi, pur riconoscendo il calo dell’inflazione, che quella della Svezia di tagliarli per la 1’ volta dopo 8 anni, non turbano gli investitori, che scrutano l’andamento dell’inflazione in Europa e Stati Uniti per immaginare le future mosse delle loro Banche centrali.
Dagli Usa, peraltro, sul tema dei tassi non mancano mai inviti alla prudenza: ieri Susan Collins della Federal Reserve di Boston ha rimarcato che i tassi dovranno restare alti, cioe’ ai massimi da 20 anni, per più tempo, per raffreddare l’inflazione, usando una narrativa simile a quella di Neel Kashkari e Tom Barkin, rispettivamente Presidente della Fed regionale di Minneapolis e di Richmond.
Milano, +0,5%, ha chiuso in rialzo la 4’ seduta consecutiva, un trend comune a quello delle altre maggiori Borse europee: Francoforte +1,1%, Parigi +0,7%, Londra +0,4%. L’unico calo di rilievo l’ha fatto segnare Madrid, -0,9%, ancora condizionata dalla volatilitaà delle azioni coinvolte nell'Opa ostile di Bbva, -6,1%, su Banco Sabadell, +3,0%.
Buona intonazione anche per Wall Street, che ieri ha visto il Dow Jones, +0,85%, far meglio di S&P500, +0,51%, e di Nasdaq +0,27%, nel giorno in cui si è registrata una nuova risalita, oltre il previsto, delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione Usa: 231 mila, contro attese di 212 mila e 209 mila precedenti.
Un indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro, come noto, viene letto positivamente dai mercati, poichè alimenta la speranza che la Banca centrale Usa (Federal Reserve - FED) possa considerare un taglio dei tassi.
Negli Usa oggi, 10 maggio, verrà pubblicato il verbale dell'ultima riunione della Bce, e gli analisti sono a caccia di conferme di un 1’ taglio a giugno. A questo proposito, secondo il FedWatch Tool del Cme Group, c’è il 31% di probabilità di un 1’ taglio a luglio ed il 51% che accada a settembre.
Sul versante obbligazionario, e’ stabile lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi, attorno 134 punti base, uguale alla vigilia. Intanto, al termine della 4’ giornata di collocamento, l’offerta del nuovo BTP valore “retail” ha registrato ordini per 1,56 miliardi portando il totale a 10,26.
Macro europea: l’attività manifatturiera in Italia conferma la fase stagnante: a marzo l'indice della produzione industriale (fonte Istat-Istituto nazionale di statistica) e’ stimato in calo del -0,5% rispetto a febbraio e, nella media del 1’ trimestre, il calo e’ -1,3% su quello precedente: infine, su base annua, la flessione è 3,5%,
Il GDP (Pil) del Regno Unito, nel 1’ trimestre, è salito oltre le attese: +0,6% rispetto al +0,4% stimato, invertendo il trend recessivo della 2’ metà del 2023. La variazione annua è +0,2%, contro 0,0% previsto dal consenso.
I mercati temono l’acuirsi delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Bloomberg ha riportato indiscrezioni secondo le quali il Presidente Americano Biden potrebbe presto firmare nuovi dazi sulle merci cinesi, con l’intendo di ridare slancio alla manufattura Usa e globale, e penalizzando le aziende cinesi che riceverebbero sussidi statali alterando la naturale competizione di mercato.
Intanto Pechino starebbe considerando il varo di una Legge che potrebbe esentare gli investitori individuali privati dal pagamento delle tasse sui dividendi delle azioni di Hong Kong acquistate tramite Stock Connect, incentivando l’azionariato diffuso e promuovendo la democratizzazione del possesso di azioni per investimento.
Stamane e’ prevalso l’ottimismo sulle principali Borse asiatiche, anche per un effetto di contagio con gli Stati Uniti, dopo che le richieste di sussidi per la disoccupazione superiori alle attese hanno ridato speranza alla prospettiva di un taglio al costo del denaro.
Il Nikkei giapponese ha chiuso a +0,3%, dopo essere arrivato a superare +1,0%, Taiwan +0,63%, esuberante l'Hang Seng di Hong Kong, al massimo da 2 mesi col +2,19%. Il Kospi coreano e’ salito +0,57%, piatti listini continentali cinesi: Shanghai +0,12% e Shenzhen -0,10%.
Anche in Europa si prospetta una seduta di guadagni, testimonianza del ritorno al “risk appetite” già osservato per tutta la settimana. I listini europei guadagnano in media +0,6% a fine mattina (ore 13.30 CET), mentre si attendono nel pomeriggio le minute dell’ultima riunione, ad aprile, della Banca centrale Europea.
Il prezzo del petrolio torna a salire, anche per effetto dei dati incoraggianti sulla ripresa delle esportazioni e presumibilmente dell’import di greggio cinesi. Quello del Wti (West Texas Intermediate) sfiora 80,0 Dollari/barile, +1,0% da ieri. (ore 13.00 CET).
I futures su Wall Street anticipano riaperture “flat” rispetto alle chiusure di ieri, mentre si attende il dato sulla fiducia dei consumatori a maggio, stimato dall'Università de Michigan.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.03.2024Movimento “laterale” per le maggiori Borse mondiali.
I mercati , quasi immobili,attendono dati su inflazione Usa ed EU di marzo.
Borsa giapponese aggiorna i massimi: lo Yen sempre debole regala competitivita’.
Storia infinita: Cina e Usa tra aperture al dialogo e mutue ritorsioni.
Gli investitori sperano in qualche ispirazione dai dati macroeconomici in arrivo nella parte finale della settimana ed in particolare, venerdi’ 29, da quello sull’inflazione PCE (Personal consumption expenditure) Usa, molto considerato dalla Banca centrale Americana (FED) per prendere decisioni sui tassi. Il 1’ lungamente atteso taglio dovrebbe essere a giugno, sia in Europa che in America.
Non mancano i dubbi sulla capacita’ delle Borse di salire ancora, dopo l’impressionante e quasi ininterrotto rally che dura da novembre 2023, visto che le stime sugli utili attesi 2024 prevedono solo una moderata crescita e vieppiu’ suscettibile di revisioni.
Sia gli strategist di Morgan Stanley che quelli di JPMorgan ritengono che le valutazioni correnti siano elevate e non del tutto motivate dalle attese sui profitti societari.
Ieri, i listini europei hanno comunque chiuso in moderato rialzo, risultato di un approccio cauto, ma di certo non pessimista: Milano e Amsterdam +0,14%, Parigi +0,40%, Francoforte +0,70%, Madrid +0,36%. Wall Street ha chiuso in lieve calo: Dow Jones -0,08%, Nasdaq -0,42% e S&P500 -0,28%. Brillante debutto per Trump Media & Tech. Group, controllata al 60% dal candidato Presidente Donald Trump
Negli Usa,a febbraio, gli ordini dei beni durevoli sono saliti oltre le attese, +1,4% mese su mese, quando gli analisti indicavano un aumento di +1,0%, mentre a marzo l’indice sulla fiducia dei consumatori americani è sceso a 104.7 da 106,7, contro attese ottimistiche di 107. Il sondaggio combina un inatteso miglioramento della condizione corrente ad un netto peggioramento delle aspettative.
Calma serafica, con premio al rischio in restringimento, sul mercato dei bond governativi europei: lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco e’ sceso ieri a 130 bps (-2 dal giorno precedente), col rendimento del BTP decennale benchmark a 3,65%.
Diversa la musica sul fronte obbligazionario Usa, dove i rendimenti hanno ripreso a salire ed ha suscitato molti commenti la scelta di Pimco di sottopesare i Treasury Usa, in favore dei bond di altri emittenti Sovrani come Canada e Regno Unito. Lo sfavore verso gli US Treasury si deve ai timori che le pressioni inflattive inducano la Fed a tagliare i tassi poco e lentamente.
Poche novita’, ma positive, dal quadro macro europeo: in Germania si registra un leggero miglioramento della fiducia dei consumatori a marzo, mentre in Spagna il prodotto interno lordo (GDP), grazie all’accelerazione nel 4’ trimestre del +0,6% sul 3’, dovrebbe essere cresciuto +2,0% sull’intero 2024.
Poca volatilita’, complici le imminenti festivita’ pasquali, sul mercato valutario, col cross Euro/Dollaro stabile in area 1,082. Lo Yen resta debole verso tutte le maggiori valute, col cambio Dollaro/Yen a 151,5, nonostante il Ministro delle finanze Suzuki abbia promesso interventi mirati contro le fluttuazioni eccessivo del cambio.
Resta sempre caldo il fonte crypto: Bitcoin si e’ spinto sino a 71.500 Dollari, circa 4% sotto ai massimi storici: oggi, 27 marzo, prevalgono le vendite, con Bitcoin -1,2% a 70.220, Ethereum -1,7% a 3.580, cardano -2,7% a 0,656, Solana -4,0% a 186,9. (ore 13.30 CET).
Stamane, 27 marzo, esordio incerto per i listini azionari europee, e chiusure miste per le Borse dell’area Asia-Pacifico, ad eccezione di Tokyo, ormai pronta a festeggiare un sontuoso anno fiscale 2023-2024, che si chiude il 31 marzo, per utili aziandali e relativa distribuzione di dividendi: Nikkei +0,90% oltre quota 40.700.
Gli investitori gloabli sono proiettati sui dati del deflatore dei consumi americani (PCE) in arrivo venerdì, ma evidentemente danno il giusto peso anche alla debolezza dello Yen che ha segnato un nuovo minimo record sul Dollaro Usa da 34 anni e da’ un grande vantaggio competitivo agli esportatori nipponici.
Parecchie novita’ dal fronte Cinese: Pechino ricorre all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i sussidi del Governo Usa ai veicoli elettrici (EV) considerandoli "discriminatori”: e’ evidente che quello degli EV e’ un naturale e cruciale “campo di battaglia” tra i 2 Paesi, arricchendo la lunga lista di controversie sul commercio bilaterale.
Il Ministero del Commercio cinese prende di mira soprattutto l'Inflation Reduction Act voluto dal Presidente Usa Joe Biden, ma intanto il Presidente cinese Xi Jinping ha incontrato a Pechino diversi rappresentanti del mondo degli affari Usa partecipanti al China Development Forum.
Gli indici delle Borse cinesi hanno chiuso stamattina ai minimi di giornata: Shanghai -1,26%, Shenzhen -2,80%, nonostante i positivi dati sui profitti delle grandi imprese industriali cinesi, cresciuti +10,2%, a 914,06 miliardi di Yuan (circa 130 miliardi di dollari) nei primi 2 mesi 2024, ribaltando il trend debole, -2,3% anno su anno, dell'intero 2023.
Pesante anche Hong Kong (Hang Seng) -1,28%, quasi invariata Seoul (Kospi), -0.07%, in ripresa Mumbai (Sensex), +0,73%.
Tra le materie prime riprendono slancio il prezzo dell’oro, +0,5% a 2.190 Dollari/oncia, e quello dell’argento, +0,2% a 24,66 Dollari/oncia.
I future su Wall sono positivi, in media +0,5%, anticipando riaperture non lontano dai massimi storici. (ore 13.30 CET)
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.03.2024Cryptovalute si stabilizzano vicino a livelli record. “Profit taking”, dicono gli analisti.
Rallenta anche l’economia Usa, ma l’inflazione e’ ancora troppo alta.
Produzione industriale cinese in forte aumento a febbraio, deboli i consumi.
Metalli industriali di nuovo comprati, accelerano i prezzi di argento e rame.
Venerdi’ 15 marzo, le Borse europee hanno chiuso in leggero progresso dopo una partenza debole, via via recuperata: Madrid la migliore, +1,01%, Milano +0,46%, Francoforte +0,06%, Parigi +0,04%, Londra -0,19%. Niente male la settimana: Milano +1,6%, Madrid +2,8%, Parigi +1,7%, Londra +0,9% e Francoforte +0,7%.
I mercati azionari salgono nonostante le aspettative ridimensionate sui tagli dei tassi da parte delle Banche centrali: la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), dopo la delusione del “trittico” sull’inflazione a febbraio (prezzi al consumo, all’ingrosso ed all’importazione) non avra’ fretta di tagliare il costo del denaro nella riunione della prossima settimana, e probabilmente lo fara’ solo a giugno.
Eppure, nonostante la prospettiva di tassi invariati per almeno 3 mesi al livello più alto da 20 anni, Wall Street “gioca” attorno ai massimi storici: venerdi’ lo S&P500 ha perso -0,6%, il Nasdaq -1,0% ed il Dow Jones -0,1%, nella “giornata delle 3 streghe”, l’appuntamento trimestrale con le scadenze contemporanee dei future sugli indici, e delle opzioni sugli indici e sulle azioni.
In Cina scendono ancora i prezzi delle case nuove, prolungando la crisi del settore immobiliare, mentre la Banca centrale cinese (PboC) fa ancora mancare gli stimoli monetari (cioe’ il taglio di alcuni tassi sui mutui ipotecari).
Novita’ rilevanti in Giappone: la maggior organizzazione sindacale ha ottenuto aumenti salariali medi superiori al 5%, il piu’ forte in 30 anni: questo potrebbe indurre la banca centrale (BoJ) ad abbandonare la prolungata fase dei “tassi zero” che dura dal 2007, e decidere un lieve incremento del “repo rate” nel meeting di martedi’ 19.
Tornando all’inflazione Usa, i prezzi delle importazioni sono saliti di +0,3% a febbraio e quelli delle esportazioni di +0,8%, indicando come l’inflazione sia lungi dall’essere eradicata e confermando la tendenza ascendente dei prezzi al consumo, +3,2% su base annua, e dei prezzi alla produzione, +0,6% mensile.
Intanto a febbraio la produzione industriale Usa è risultata pressoche’ invariata, +0,1% mensile, mentre l’indicatore di marzo dell’attivita’ manufatturiera nell’area di New York (Empire State Manufacturing Index) e’ sceso di 18,5 punti a -20,9. Infine la fiducia dei consumatori americani, misurata dall'Universita’ del Michigan, è scesa a marzo a 76,5, da 76,9 di febbraio, col consenso che indicava un rialzo a 77,1.
Bitcoin, -4%, reduce da 2 mesi di performances stellare, e tutte le maggiori cripto sono scese lo scorso venerdi’: l’interpretazione piu’ ovvia e’ che si tratti di “profit taking” (prese di profitto), non esistendo ragioni fondamentali per il calo.
Il moltiplicarsi di segnali di forza dell’economia americana e di persistenza dell’inflazione oltre a spostare idealmente in avanti il momento del 1’ taglio dei tassi, favorisce la risalita dei rendimenti dei Treasury, vicini ai massimi 2024: quello del decennale sfiora 4,3%. In lieve risalita anche quello del BTP decennale benchmark, attorno 3,70%.
La Banca centrale Europea sottolinea come l’uso del denaro contante resti popolarissimo, riguardanto ancora 6 transazioni su 10 nell'area Euro nel 2022, nonostante il trend discendente degli ultimi anni: dal 79% del 2016 e’ sceso al 72% nel 2019 ed al 59% nel 2022.
Macro europea: Eurostat conferma a febbraio un’inflazione al consumo (CPI) di 2,6% nell’area Euro, in calo dal 2,8% di gennaio e dal 8,5% di febbraio 2023. La variazione piu’ bassa si registra in Lettonia e Danimarca, +0,6%, e Italia, +0,8%: quella piu’ alta in Romania, +7,1%, Croazia, +4,8%, ed Estonia +4,4%. Il maggior contributo alla crescita di febbraio viene dai servizi +1,7%, quello piu’ basso dall’energia, -0,4%.
Le Borse asiatiche hanno chiuso positive, con gli occhi puntati alle riunioni della BoJ (Bank of Japan) di domani, e della Federal Reserve di mercoledì. A Tokyo il Nikkei ha guadagnato +2,7%, grazie al nuovo calo dello Yen, ed in apparente contraddizione con l’aspettativa che la Banca centrale voglia chiudere la lunga era dei tassi negativi e delle politiche di controllo della curva dei rendimenti.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato+0,1%, mentre sulle piazze cinesi domestiche lo Shanghai Composite ha guadagnato +1,0% e lo Shenzhen Composite +1,6%, metabolizzando “in positivo” il mix di dati macro che vedono la produzione industriale di febbraio in forte ascesa, +7% mensile, consumi privati ancora deboli. A Seoul l’indice Kospi ha guadagnato +0,7%.
Le Borse europee terminano la mattinata in modesto rialzo, +0,3% medio alle ore 13.00 CET: a parte le riunioni delle Banche centrali, questa settimana avremo la pubblicazione degli indici Pmi (Purchasing managers Index) europei di marzo, validi misuratori del “tono” dell’attività economica.
Lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi “chiude” leggermente a 123 bps, dai 125 di ieri, ed anche il rendimento del benchmark decennale è in calo, a 3,68%, dal 3,70% della vigilia.
I future su Wall Street indicano riaperture in rialzo di circa +0,9%, nella settimana della riunione e dei commenti della FED di mercoledì.
Dopo 1 giorno di pausa, tornano gli acquisti sulle cryptovalute: prezzi in stabilizzazione (ore 13.30 CET)
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.03.2024Movimento laterale delle Borse, che confermano i recenti progressi
Inflazione USA: prezzi all’import e alla produzione daranno altre utili informazioni
Pechino passa ai fatti per sostenere il target del 5% di crescita 2024
Luna di miele tra mercati e BTP: spread 122 bps ai minimi dal 2021
Le Borse europee, per nulla intimorite dal dato sub-ottimale sull'inflazione americana di febbraio, +3,2% contro attese di +3,1%, ieri hanno chiuso positive: Milano +0,4%, mentre altri importanti listini hanno segnato record storici, come il Cac 40 di Parigi che ha superato gli 8.100 punti, ed il Dax di Francoforte i 18 mila.
Insomma, l’inflazione Usa stenta a scendere, alimentando la convinzione che la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) potrebbe ritardare il taglio dei tassi, ma le Borse, comprese quelle Usa, non sono disturabate: ieri Dow Jones +0,1%, S&P500 -0,2%, Nasdaq -0,5%, colpito dal calo di Tesla e di alcune big tech.
Sempre negli Usa, tra oggi 14 marzo, e domani, a completare il quadro dell’inflazione, avremo sia i prezzi alla produzione che quelli all'importazione, mentre in Europa, lo scenario di prossimo graduale “easing monetario” e’ stato avvalorato dal Governatore della Banca di Francia e membro dell’ECB Villeroy de Galhau.
Novita’ di rilevo, ed in parte inaspettate, dalla Banca centrale Europea: ai Governatori verra’ messo a disposizione un portafoglio permanente di obbligazioni per fornire liquidità al sistema e centrare l’obiettivo di stabilità dei prezzi. Nessuna modifica, per ora, alle riserve minime delle banche commerciali.
Sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve regna l’incertezza, e le attese cambiano molto rapidamente: secondo il Cme FedWatch Tool, basato sui future sui Fed Funds, e’ altamente probabile un “nulla di fatto” nelle riunioni di marzo e maggio, mentre per quella di giugno viene assegnata una probabilita’ del 64% ad un taglio di -0,25%.
Il quadro macro Europeo resta debole: a gennaio la produzione industriale e' scesa -3,2% rispetto a dicembre, e -6,7% su base annua. Nel Regno Unito, a gennaio, si e’ registrato un aumento del GDP (PIL) di +0,2% mensile, che tuttavia significa -0,3% annuo.
Clima molto sereno, secondo alcuni anche troppo, sul mercato obbligazionario, ed in particolare su quello dei titoli Governativi europei: ancora in calo lo spread di rendimento tra BTp decennali italiani e Bund tedeschi, sceso a 123 punti base, ai minimi da dicembre 2021.
Il calo inatteso delle scorte petrolifere Usa ieri, 13 aprile, ha proiettato al rialzo il prezzo del petrolio, col Wti (West Texas Intermediate) a 79,2 Dollari/barile, +2,0%. Resta depresso il gas naturale europeo, attorno a 24,8 Euro/megawattora.
Oggi, 14 marzo, Borse europee in frazionale rialzo sin dall’apertura: a fine mattinata i rialzi medi sono circa +0,3%. (ore 13.30 CET).
Sui mercati azionari asiatici osserviamo molta dispersione: l'indice Hang Seng di Hong Kong scende per il 2’ giorno consecutivo, -0,7%, il Shanghai Composite -0,2% e lo Shenzhen Composite -0,6%.
Pechino promette fondi statali per incoraggiare la spesa dei consumatori in beni semidurevoli e quella delle imprese in macchinari e attrezzature: potrebbe essere solo la 1’ di una serie di iniziative per centrare le attese di crescita economica del +5% nell’anno 2024.
A Seoul il Kospi spunta un brillante +0,9%, mentre Tokyo, dopo una partenza negativa, riesce a recuperare il segno positivo, “fiutando” una potenziale svolta moderatamente restrittiva della politica monetaria della Banca del Giappone (BoJ) la prossima settimana: Nikkei +0,3%, e Topix +0,5%.
I future su Wall Street anticipano riaperture leggermente positive, che andrebbero a consolidare i livelli record recenti.
Eppure non mancano gli inviti alla prudenza, come quello di JPMorgan che sostiene che Wall Street, sui massimi, starebbe scontano il miglior scenario economico possibile, ignorando che la Federal Reserve “non sembra avere fretta' di tagliare i tassi e che l’inflazione non scende come sperato.
Il mercato obbligazionario Usa sembra, per certi aspetti, piu’ guardingo ed i rendimenti stanno risalendo con continuita’: quello del 10 anni è tornato a 4,2%, quando pochi giorni fa (8 marzo) era ancora sotto il 4,0%.
Non resta che attendere il 20 marzo quando durante il Federal Open Market Committee della FED, a parte lo scontato nulla di fatto sui tassi, il Chairman Powell illustrera’ le prospettive economiche.
Sul mercato dei Governativi europei, i BTP italiani vivono uno “stato di grazia” non totalmente spiegabile, visto il movimento in controtendenza dei suoi rendimenti che stamani, 14 marzo, origina un’ulteriore contrazione del differenziale di rendimento, con l’omologo Bund tedesco a 1,22%: aiutano sicuramente la buona accoglienza dei BTP dedicati al pubblico retail e l’ottimismo del Governo sui conti pubblici.
Sul mercato valutario, alla staticita’ dei pricipali cross tra Euro, Dollaro e Yen giapponese, si contrappone la vivacita’ delle cryptovalute, scatenata lo scorso 11 gennaio dal via libera negli Usa a 11 ETF cash Bitcoin, letta come una legittimazione della nascente asset class da parte della SEC (Security Exchange Commission).
Mentre le 2 maggiori, Bitcoin attorno a 72.700 Dollari ed Ethereum a 3.940, consolidano i recenti rialzi, oggi e’ la giornata “eroica” del plotone delle crypto minori: Solana +12,5%, Dogecoin +9,3%, Shiba Inu e Cardano +3,5%. (ore 13.30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Wisdomtree - Tactical Daily Update - 23.02.2024Nvidia scatena l’entusiasmo sui listini Usa, S&P500 e Nasdaq al record storico.
Per un giorno le Borse europee e Wall nStreet dimenticano i tassi troppo alti.
Borse asiatiche in ripresa, migliora la fiducia verso interventi di Pechino.
Dati macro confermano economia Usa in crescita ed Europea ristagnante.
Sia dai verbali della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) di mercoledi’ sera che da quelli dell’ECB (Banca centrale Europea-BCE) di ieri emergono le cautele sulla scelta di tagliare rapidamente i tassi di interesse, ed i mercati hanno coerentemente ridotto le aspettative di tagli dei tassi europei a meno di 1 punto nel 2024.
L’ECB, pur riconoscendo che "i dati sull'inflazione complessiva e sottostante sono stati recentemente al di sotto dei livelli previsti, suggerendo un processo disinflazionistico più rapido del previsto”, ritiene che occorrano nuove conferme del calo dell’inflazione: inoltre c’è ampio consenso tra i membri del Board di entrambe le Banche centrali sul fatto che prematuro discutere di tagli.
Tuttavia ieri, 22 febbraio, ad eccitare gli animi e le fantasie dei mercati ci hanno pensato gli spettacolari conti trimestrali e le prospettive di Nvidia.
Le Borse europee sono migliorate nella parte finale, chiudendo sui massimi: Milano +1,2%, Francoforte +1,5%, a dispetto dei pessimi dati PMI manufatturieri usciti in mattinata, Parigi +1,3%, Stoxx600 +0,8%, Londra e Madrid +0,3%. Le azioni dei semiconduttori sono state “ben rastrellate”: Be +6,4%, Asml +4,6%, Stm +3,0%.
A New York si e’ impennato il Nasdaq, +2,9%, bene anche lo S&P500 +2,1%, entrambi hanno segnato il loro massimo storico. Piu’ tranquillo il Dow Jones, +0,7%.
D’altronde, l’economia Usa “gira bene”: ad esempio le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese a 201 mila dalle 213 mila della settimana precedente, risultando sotto le attese per 218 mila.
Sempre negli Usa, l’indice Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero a febbraio è salito oltre le attese a 51,5 punti, dai 50,7 di gennaio e contro stime di 51, segnando il piu’ forte rialzo da settembre 2022. L’attività nei servizi invece, pur rimanendo area di espansione, cioe’ sopra 50, è scesa a 51,3 da 52,5 di gennaio, mancando le attese di 52,7.
La Banca centrale turca ha tenuto stabile al 45% il tasso di interesse “base” (repo rate). Il neo Governatore Fatih Karahan, alla sua 1’ decisione di politica monetaria dopo l;insediamento, ha precisato che i tassi saranno su questi livelli sino a quando non sarà registrato un calo dell'inflazione, oggi attono al 65%.
In Germania, l'indicatore Ifo sul clima economico (Business Climate) a febbraio è salito a 85,5, come previsto, pur restando molto depresso e vicino al minimo post-Covid di 85,2 registrato a gennaio.
Gli operatori economici sono tuttavia diventati meno negative sulle aspettative, 84,1 contro 83,5 di gennaio, ma rimangono “gloomy” sulla situazione corrente, invariata a 89.
Ieri Isabel Schnabel, membro del Board dell’ECB, intervenendo all'Universita' Bocconi a Milano, ha sottolineato che “lo spread sovrano dell'Italia e' su livelli bassi, ma rimangono vulnerabilita' fiscali causate del basso tasso di crescita”.
L'Italia ha avuto buone performance economiche post-pandemia e migliori rispetto a quella di altri Paesi, ma sconta una perdita di produttivita' maturata a partire dagli anni ’90.
Le Borse cinesi chiudono la seduta di oggi, 23 febbraio, sui massimi di giornata e con variazioni positive: Shanghai +0,55%, sale sopra i 3.000 punti per la 1’ volta dal 5 dicembre.
Schenzhen +1,20%, brilla nonostante un’ulteriore cattiva notizia dal fronte immobiliare: i prezzi delle nuove case hanno segnato -0,7% annuale a gennaio, peggiorando il -0,4% di dicembre (-0,4%) e segnado il 7’ calo mensile consecutivo.
Tokio e’ chiusa per festivita’, dopo il +2,19% e record storico di ieri, mentre sono minime le variazioni per altri indici dell’Area Asia Pacifico: Seoul (Kospi) +0,13%, Hang Seng (Hong Kong) -0,10% Mumbai (Sensex) +0,15%.
Secondo Jefferies (importante operatore Usa di servizi finanziari) il mercato azionario indiano è destinato raddoppiare in pochi anni, per effetto delle riforme varate dal Governo Modi, dell’aumento dei prezzi delle azioni e di nuove quotazioni.
Mattinata di misurati rialzi per le Borse europee, in media +0,5% alle ore 13.00 CET, dopo l’entusiasmo scatenato ieri da Nvidia sui listini Usa: non sembra pesare la conferma del rallentamento dell’economia tedesca, il cui GDP e’ sceso -0,3% nel 4’ trimestre rispetto al 3’. I future su Wall Street anticipano riaperture “piatte” per tutti e 3 i maggiori indici.
Clima tranquillo sul mercato dei “Govies” europei: lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco segna 146 punti base, col rendimento del decennale italiano benchmark a 3,90%.
Giornata tranquilla sul mercato valutario, col cross Eur/UsDollar stabile a 1,082, mentre qualche pressione venditrice si registra sul segmento delle cryptovalute, reduci da un forti da inizio 2024: Bitcoin 51.000 Dollari, -1,2%, Ethereum2.930, -1,7%. (ore 13.30 CET)
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.02.2024Con qualche sobbalzo, prosegue il recupero delle Borse cinesi.
L’orizzonte “fuggente” del taglio dei tassi congela Wall Street agli alti livelli attuali.
Anche le Borse europee stentano a fare nuovi progressi: la macro non aiuta.
Nvidia alla prova dei conti: nuovo capitolo di una storia straordinaria?
Dopo una partenza negativa, le Borse europee hanno recuperato, chiudendo poi attorno alla parita’: leggermente sotto Francoforte e Londra, attorno -0,1%, variamente sopra Milano, +0,08%, Parigi +0,3%, piu’ brillante Madrid +0,9%.
Peccato, perche’ la notizia che la Banca centrale Cinese (PboC) aveva deciso di tagliare il tasso sui finanziamenti a 5 anni, al 3,95% dal 4,20%, era potenzialmente “pesante”, in termini positivi.
Si tratta del 1’ taglio da agosto 2023, il calibro di 25 bps e’ indedito nella storia della PboC e si riflette anzitutto sul costo dei mutui immobiliari, ed in ogni caso rimarca l’impegno di Pechino a ridare slancio all’economia.
Il problema sta nel fatto che, diversamente che in Cina, nelle maggiori economie sviluppate (US e EU) si sta allontanando il momento del 1’ taglio dei tassi d’interesse.
A testimonianza di cio’, complici i 2 report negativi sull’inflazione a gennaio, negli Usa i rendimento dei titoli Governativi (Treasury bond) sono in risalita, con quello sul “decennale” al 4,28%.
Piu’ sereno il clima sull’obbligazionario europeo: ieri, 20 fabbraio, lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e Bund tedesco e’ sceso a 148 punti base, -1 dalla vigilia, col rendimento del Btp decennale benchmark a 3,85%.
Tornando alle Borse azionarie, dopo la chiusura per la festività del President’s Day, ieri Wall Street ha chiuso in rosso: Dow Jones -0,17%, S&P500 -0,60%, Nasdaq -0,92%. Insomma, anche a Wall Street, evaporate le speranze di un imminente taglio dei tassi, prevale l’incertezza e la “non direzione”, anche se il solo consolidare i rialzi record degli ultimi 3 mesi appare gia’ un buon risultato.
Interessante rilevare che secondo l’ultimo report di UBS Global Research, l’equity USA ha ancora margine di crescita, con il target level che per l'indice S&P500 viene fissato a 5.400, cioe’ l’8% circa sopra l’attuale livello.
All’interrogativo su quando e quanto le Banche centrali taglieranno i tassi si cerchera’ di dare risposta con la lettura dei verbali delle ultime riunioni della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) e dell’ECB (Banca centrale Europea-BCE), in uscita rispettivamente stasera e giovedi'. Occhi aperti, giovedi’ 22, anche al dato finale sull'inflazione di gennaio nell'Euro-zona.
Ieri e’ stata pubblicata l’analisi dell’ECB sulla dinamica salariale nell’Euro-zona nel 4’ trimestre 2023: la crescita dei salari ha frenato a 4,5% dal 4,7% del 3’ trimestre.
La Cina ha di nuovo criticato il protezionismo di Usa e UE verso le auto elettriche cinesi, descrivendolo come un "piccolo cortile con alte mura", dannoso per progresso e prosperità globali. Mao Ning, portavoce del Ministero degli Esteri, ha esortato, al contrario, all'apertura verso prodotti innovativi e di alta qualità cinesi, che oltre ad essere vantaggiosi contribuiscono alla transizione verde..”
Secondo l’ultimo studio dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) la crescita economica e’ proseguita anche nel 2023, ma a velocita’ ridotta nei Paesi industrializzati: nel 4’ trimestre e' aumentata +0,4%, come nel 3’ e l'intero anno ha segnato +1,6%, sotto al +2,9% del 2022 ed al +6% del 2021.
All’interno del G7 (Associazione dei 7 paesi piu’ industrializzati), l'aumento del Pil nel 4’ trimestre 2023 e’ stato +0,4%, contro +0,5% del precedente, ma al suo interno e’ dimunuito per il 2’ trimestre consecutivo nel Regno Unito, -0,3%, ed in Giappone, -0,1%,: inoltre si e’ contratto -0,3% in Germania dopo 2 trimestri di crescita nulla. Negli Stati Uniti ha rallentato+0,8% dopo il +1,2% del 3’ trimestre.
Italia: a gennaio i consumi elettrici in Italia sono saliti +2,1% rispetto a gennaio 2023, a 26,7 miliardi di kWh, ma va tenuto in conto che gennaio 2024 ha avuto un giorno lavorativo in piu': 22 invece di 21. Come auspicato, nello spaccato per fonte generativa, crescono le rinnovabili ed e’ quasi assente il carbone.
Oggi, 21 febbraio, le Borse dell’Asia-Pacifico, per lo piu’ in rialzo, sembrano reagire tardivamente alla decisione di ieri della PboC di tagliare i tassi a 5 anni: Hong Kong e’salita +2,2%, dopo aver a tratti superato il +4%, Shanghai +1,4%, Shenzhen +1,6%. Variazioni minime per altri listini asiatici, Nikkei (Tokio) e Kospi (Seoul) -0,2%, Sensex (Mumbai) +0,1%.
Le Borse europee sono positive, in media +0,7%, a meta’ giornata (ore 13.30 CET), mentre i future su Wall Street sono privi di direzione: oggi negli Usa saranno pubblicati i conti trimestrali di Nvidia, reduce da una performance stratosferica negli ultimi 12 mesi ed emblema di una possibile nuova “bubble” valutativa.
Grande attenzione, come ormai accade regolarmente da almeno 2 anni, alle parole dei membri delle Banche centrali: oggi parleranno Nagel (Bundesbank) e Fernandez-Bollo (Consiglio di Vigilanza dell’ECB).
Sul mercato valutario recupera ancora l’Euro, che nel cross col Dollaro tocca 1,081, ed in quello verso Yen giapponese 162,1. Pausa di riflessione per le cryptovalute che, dopo la galoppata dell’ultimo mese, continuano a riscuotere interesse in una platea allargata, segnalando maggior maturita’ del comparto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19022024Il quadro macro Usa si conferma forte: la FED potrebbe rinviare il taglio dei tassi.
L’economia europea ristagna, ma evita la recessione: 2024 vedra’ minima crescita.
Si estende la fase positive per le Cryptovalute, Bitcoin supera 51 mila US$.
Azioni cinesi in ripresa: i mercati fiutano il piano di rilancio di Pechino.
Christine Lagarde, dinanzi al Parlamento Europeo rimarca che la BCE (ECB-Banca centrale europea) non intende assumere decisioni avventate, che si colgono i primi segnali di ripresa e che le elezioni Europee saranno l’occasione per rilanciare l’unione monetaria. Un messaggio neutro, a fronte del quale le Borse europee ieri hanno fatto segnare rialzi medi vicini al +1,0%.
D’altronde i listini continentali si sono rivelati insensibili alle stime abbassate del GDP (PIL) europeo 2024, cosi’ come alle indicazioni simili venute dall'economia del Regno Unito e del Giappone. Sembrano valere di piu’ le buone evidenze che emergono dalle relazioni trimestrali: ieri ben accolte quelle degli automobilistici Stellantis e Renault, assieme al previsto “easing monetario” delle Banche centrali.
Alla chiusura di ieri, 15 febbraio, registriamo: Parigi +0,86%, Francoforte +0,59%, Londra +0,41%, poco colpita dalla discesa del -0,3% del Pil britannico nel 4’ trimestre, che sommato al -0,1% del 3’, “spedisce” l’economia UK in recessione tecnica. Madrid quasi invariata, +0,08%, Milano brillante, +1,17%
Wall Street di nuovo in rialzo, dopo l’inciampo di mercoledi’ 14: ieri S&P500 +0,6%, aggiornando il massimo storico, Dow Jones +0,9%, Nasdaq +0,3%. La capitalizzazione di Nvidia (1,84 trillioni di US$) ha superato quella di Alphabet, ed e’ ora al 3’ posto, dietro Microsoft e Apple.
Negli Usa, giornata ricca di dati macroeconomici, con sorpresa negativa dalla produzione industriale: -0,1% rispetto al mese precedente, contro attese di rialzo di +0,2%, e col dato di dicembre rivisto al ribasso da +0,1% a +0,0%. Nel 4’ trimestre la produzione industriale e’ calata -3,1% annuo.
Sempre negli Stati Uniti, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi del 2024, mentre le vendite al dettaglio sono diminuite -0,8% mese su mese, contro attese di -0,3%. I prezzi all'importazione e all'esportazione, a gennaio, sono cresciuti per la 1’ volta da settembre, gli indici manifatturieri di Philadelphia e New York hanno registrato dati piu’ forti delle attese.
Macro europea: ieri la Commissione Europea ha aggiornato le sue stime di crescita economica dell'Eurozona, ridimensionando la stima 2024 a +0,8%, quando a novembre stimava +1,2%. Il 2023 si e’ chiuso fiacco, +0,5% anno su anno, per il rallentamento nella parte finale dell’anno. Dovrebbe accelerare nel 2025, a +1,5%: per l’Italia, +0,7% nel 2024, da +0,9%, e +1,2%, invariato, nel 2025.
Nel Regno Unito, a gennaio, le vendite al dettaglio, sono aumentate +3,4% su base mensile, ribaltando il -3,3% a dicembre, e battendo le attese di mercato di +1,5%: si è trattato della miglior variazione da aprile 2021. La crescita su base annua, +0,7%, non impressiona, ma e’ comunque l’aumento piu’ rilevante da marzo 2022.
Alla chiusura di giovedi’ 15, e’ sceso a 150 bps lo spread tra Btp decennale italiano ed omologo Bund tedesco: i loro rendimenti erano rispettivamente 3,85% e 2,35%. Stamane, 16 febbraio, lo spread e’ invariato ed i rendimenti scendono – 4 bps.
Italia: secondo Istat (Istituto centrale di Statistica), la bilancia commerciale e’ tornata positiva nel 2023: +34.460 milioni, da -34.054 del 2022, grazie al crollo del deficit energetico a -64.339 milioni, da -110.908 del 2022, dovuto al calo del prezzo di petrolio e gas. L'avanzo dell'interscambio di prodotti non energetici, 98.800 milioni, e’ comunque piu’ alto dei 76.854 del 2022.
Altra notizia positiva per l’Italia riguarda il calo dei prezzi all’importazione: a dicembre 2023 sono scesi -1,3% mensile e -9,4% annua (vs -9,6% di novembre).
Sul fronte Banche centrali, registriamo le dichiarazioni di Bostic, board member FED: “non c'è fretta di tagliare i tassi col mercato del lavoro e l'economia ancora forti: potrebbe essere necessario un po' di tempo per essere sicuri che l'inflazione si stia dirigendo sostenibilmente verso l'obiettivo del 2%».
Nel pomeriggio di oggi, 16 febbraio, occhi aperti sui andamento dei prezzi alla produzione negli Usa a gennaio, un importante tassello per stimare l’inflazione al consumo nei prossimi mesi.
Sul tema dell’inflazione, le previsioni economiche della Commissione Europea restano molto caute: l'inflazione è destinata a rallentare più velocemente rispetto alle previsioni autunnali, ma cresce l’incertezza dovuta ai perduranti conflitto in Ucraina e Medio oriente.
Oggi, 16 febbraio, segnali positivi dalle chiusure asiatiche che dalla aperture europee, queste ultime mediamente in crescita +0,7% a fine mattinata (ore 13.00 CET).
In Asia, secondo Bloomberg, l’indice MSCI regionale è al massimo da gennaio, forse rincuorato dal calo oltre le stime delle vendite al dettaglio Usa, che potrebbe indurre la Fed a tagliare i tassi già a giugno.
Tokyo, Nikkei +0,89%, e’ al top storico, ma e’ soprattutto Hong Kong a correre, +2,4%, sulle conferme di un nuovo piano di sostegno di Pechino alle Borse.
Con Shanghai e Shenzhen chiuse per le festività del Capodanno cinese, le azioni cinesi quotate a Hong Kong (cosiddette H-shares) sono salite, sospinte dai segnali di crescita dei consumi e del turismo nel “break” del Capodanno.
Dopo la revisione al rialzo delle previsioni da parte di Applied Material, tutti i big asiatici della tecnologia hanno preso il volo: ad esempio +1,2% il Kospi coreano, ma +3% per il “tecnologico”.
Ancora richieste le cryptovalute: Bitcoin sopra 51 mila Dollari. Futures Usa incerti, anticipano riaperture stabili (ore 13.30 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.02.2024L’inflazione negli Usa non scende come sperato, Wall Street prende fiato.
Ora il primo taglio dei tassi della FED e’ atteso non prima di maggio.
Momentum in accelerazione per le Cryptovalute, Bitcoin sopra 50 mila US$.
Qualche speranza di ripresa dallo ZEW tedesco, mentre scende l’inflazione in UK.
Ieri, 13 febbraio, Borse europee e Usa in calo, dopo il deludente dato sull'inflazione americana di gennaio che non rallenta come sperato: il 3,1% su base annua e’ in calo rispetto al 3,4% di dicembre, ma e’ sopra al 2,9% stimato dagli analisti: anche il +0,3% su base mensile ha mancato le stime.
Nella prospettiva dei mercati cio’ impattera’ sulla tempistica del tanto desiderato taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED): dai futures sui Fed Funds si deduce la probabilita’ di un taglio a maggio calata dal 50 al 30%, e l’azzeramento della possibilita’ di un taglio a marzo.
Borse europee: ieri Milano e’ scesa -1,02%, Francoforte -0,93%, Londra -0,83%, Parigi -0,84%. La Borsa tedesca non ha reagito al miglioramento dell'indice Zew sulla fiducia degli operatori economici, che su febbraio e’ risalito a 19,9 punti, dai 15,2 di gennaio, superando le attese di consenso di 17,5.
Quella olandese, -1,29%, ha sofferto delle vendite di azioni dei semiconduttori: Be Semi -6,4%, Asml Holding -4,5% e Asm Int. -3,4%. A Londra, i dati sul mercato del lavoro migliori delle attese allontanano le ipotesi di taglio dei tassi d'interesse.
A Wall Street tutti gli indici azionari hanno chiuso in forte flessione: Dow Jones -1,35%, S&P500 -1,37%, Nasdaq -1,80%, Russell2000 -3,96%, con cali piu’ marcati nei comparti sensibili ai tassi d’interesse, a cominciare dall’immobiliare/costruzioni.
Tra gli altri effetti della delusione sul dato dell’inflazione a gennaio, notiamo che:
- il rendimento del Treasury decennale è risalito a 4,29%, massimi da novembre,
- quello del 2 anni ha rivisto il “pivot point” di dicembre,
- il Dollaro si è rafforzato contro tutte le altre monete, e
- l’indice di volatilità VIX sullo S&P500 e’ salito come non accadeva da ottobre.
Il Dollaro Usa si e’ dunque rafforzato, e a farne le spese continua ad essere l’Euro, sceso sino a 1,071, al minimo da novembre. Anche lo Yen giapponese si e’ indebolito contro US$ sino a 150,1 mentre il cross Euro/Yen e’ attorno a 161,4. Le cryptovalute confermano la fase positiva, Bitcoin ha oscillato vicino a 50 mila US$, ai massimi dal 2021.
Banche centrali: ieri il vice-Presidente della Banca centrale Europea, Luis De Guindos, parlando alla conferenza delle Banche centrali del Mediterraneo a Spalato (Croazia), ha spiegato che "ci vorrà ancora tempo prima di consolidare le informazioni che confermano che l'inflazione sta tornando al target del 2%".
Ha poi aggiunto che "le politiche fiscali e strutturali devono affrontare le prospettive di bassa crescita nell'area dell'Euro, riducendo al tempo stesso gradualmente gli elevati rapporti di debito pubblico". "Le riforme strutturali promuovano la partecipazione alla forza lavoro, sostenendo e migliorano l'istruzione e l'incontro delle competenze tra offerta e domanda di lavoro...”.
“Gli investimenti investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo, digitalizzazione e processi produttivi sostenibili potranno aumentare la competitivita' e la produttivita' dell'area-Euro.., riducendo le pressioni sui prezzi nel medio termine, e sostenendo al contempo le transizioni verde e digitale".
Intanto Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea) “fotografa” bene la debolezza della congiuntura europea: la produzione industriale 2023 nell'area-Euro, e' diminuita -2,4% sul 2022, sebbene a dicembre, su base mensile tendenziale, sia cresciuta +2,6% e su base annuale tendenziale +1,2%.
Nel 4’ trimestre 2023 il prodotto interno lordo (GDP-PIL) e' rimasto stabile, +0,1%, nell'area-Euro sul trimestre precedente: nel 3’ trimestre era diminuito -0,1%. Sull’intero 2023, Eurostat stima una deludente crescita annuale di +0,5%. Infine, nel 4’ trimestre 2023, il numero degli occupati e' cresciuto +0,3% rispetto al 3’ trimestre.
Dopo la delusione negli Usa di ieri, oggi e’ stata la volta del dato sui prezzi al consumo (CPI) nel Regno Unito, che hanno rieservato una buona sorpresa: -0,6% su base mensile, e +4,0% annuale, verso attese di -0,4% e +4,2% rispettivamente.
Poche novita’ e indici per lo piu’ negativi per le borse dell’area Asia-Pacifico: Tokyo ha chiuso in ribasso, soffrendo del calo di Wall Street, col Nikkei 225 a -0,78%, mentre si nota il “rimbalzino”, +0,87%, di Hong Kong (+0,87%), dopo i 2 giorni di chiusura per il capodanno cinese, negativi i pochi altri listini asiatici aperti: Kospi -1,10%, Sensex -0,27%.
A fine mattinata (ore 12.45 CET) le Borse europee, dopo una partenza zoppicante, tentano un piccolo rimbalzo, in media +0,4%. I future su Wall Street sono positivi, in media +0,7%, dopo la chiusura pesantemente negativa di ieri sera.
Nuova giornata all’insegna della fiducia e della crescente legittimazione del comparto delle cryptovalute nel mondo degli investimenti: Bitcoin 51.340 Dollari, +2,8%, Ethereum 2.750, +2,6%, Cardano 0,57, +3,1%, Solana 115,4, +1,2%. (ore 12.45 CET).
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.01.2024Wall Street a nuovi massimi: festeggia il “soft landing” e il tech “in salute”.
Occhi aperti sul dato Usa PCE inflation di oggi: incide su futuri tagli dei tassi.
Borse cinesi rimbalzano, voci di “fondo di stabilizzazione” per azioni onshore.
Bank of Japan conferma politica dei “tassi zero”, il Nikkei i massimi recenti.
Si moltiplicano dubbi e interrogativi sulle prossime mosse “accomodanti” delle banche centrali e cresce l’attesa su eventi e dati macro dei prossimi giorni, tra cui la riunione dell’ECB (Banca centrale Europea) dopo che stamane quella della Bank of Japan ha confermato i tassi “zero”, ma anche il GDP (prodotto interno lordo) Usa del 4’ trimestre, i numeri sull'inflazione “retail PCE” e quelli sulle spese per consumi.
Non e’ prevista nessuna novita’ di politica monetaria dal meeting di giovedi’ 25 dell’ECB, che lascera’ sicuramente fermi i tassi, prolungando la pausa decisa ad ottobre, ma i mercati “scandaglieranno” le parole del Presidente Christine Lagarde, per cogliere indicazioni sul resto dell'anno.
Su entrambe le sponde dell’Atlantico le aspettative su prossimi e ravvicinati tagli dei tassi si sono ridimensionate: in particolare, la forza del mercato del lavoro e dei consumi privati, sintomio di un’economia ancora forte, spiegano la cautela della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) ad abbassare il costo del denaro.
Ieri, 22 gennaio, aiutata anche dalle chiusure record di Wall Street della sera prima, i listini europei hanno chiuso in rialzo: Milano, -0,3%, ma in lieve ascesa se si considera la “zavorra” di -0,4% dovuta al pagamento dei dividendi parziali di Enel e Snam, Francoforte +0,77%, Londra +0,39%, Parigi +0,56%.
Wall Street anche ieri ha segnato nuovi record, spinta dalle azioni tech: Dow Jones +0,36%, per la prima volta sopra 38 mila, S&P500 +0,22%, Nasdaq +0,32%.
Evidentemente gli operatori fiutano ottimi dati trimestrali di imminente uscita per alcuni giganti come Intel, Stm Ibm, Asml, e per i vari players dell'intelligenza artificiale, specie per i produttori di chip.
In attesa del meeting dell’ECB di giovedi’, l'ufficio studi dell’Eurotower (Sede centrale dell’ECB a Francoforte) pubblichera' i risultati dell'indagine sugli impieghi condotta presso le banche europee, un valido termometro per valutare l’effetto della crescita del costo del denaro sulla domanda di prestiti.
Le tensioni militari nel Mar Rosso permangono: ieri missili di Usa e UK hanno colpito 8 obbiettivi (depositi sotterranei, siti per la sorveglianza aerea etc) dei ribelli Houthi nello Yemen, inclusa la capitale Sanaa. Il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento negli Usa) ha riavvicinato 75 Dollari/barile, e l’oro e’ tornato sopra 2.030 Dollari/oncia.
A causa della crisi della Borsa di Hong Kong, l'India e’ diventata la 4’ maggior borsa mondiale per capitalizzazione: 4.33 miliardi di Dollari, contro i 4.29 di Hong Kong.
In Giappone la Banca centrale (BoJ) ha confermato stamane la politica dei 'tassi zero': una decisione largamente attesa dal mercato e che conferma la politica monetaria ultra-accomodante: il tasso “base” (o repo rate) resta fissato a -0,1% e viene anche ribadito l’impegno al “controllo della curva” dei rendimenti dei titoli governativi (JJB) a 10 anni.
La Banca del Giappone si aspetta che i prezzi al consumo (esclusi gli alimenti freschi) crescano +2,4% (dal +2,8% della stima precedente) nell'anno fiscale “aprile 2024-marzo 2025”, poco piu’ in basso del +2,8% stimato per l’anno fiscale 2023-24. Il Pil (GDP) atteso e’ previsto crescere +1,2%, migliorando la precedente stima di +1,0%.
Poche novita’ dal mercato dei cambi, dove l'Euro staziona attorno 1,09 Dollari, e 161,0 Yen. La valuta nipponica risente poco della conferma da parte della BoJ della “stance” di politica monetaria ultra-accomodante. Dollaro/Yen poco variato, a 147,6.
Alcuni giornali cinesi vicini al “governo” riportano che il Premier Li Qiang avrebbe promesso misure più drastiche per rilanciare l’interesse nazionale ed internazionale verso i mercati finanziari: si parla dell’iniezione di circa 280 miliardi di Dollari in un veicoli d’investimento (“fondo di stabilizzazione”) che acquisisca “posizioni stabili” su azioni quotate “onshore” (sulle borse domestiche) di aziende strategiche.
Guardando alle chiusure asiatiche di stamane, 23 gennaio, notiamo il rimbalzo di Hong Kong, +2,6%, che va comunque confrontato col -12% perso da inizio 2024. Il Shanghai composite è salito +0,53%, il Shenzen composite +0,95%. Seoul (Kospi) +0,58%, ASX australiano +0,51% mentre Mumbai (India) scivola, -1,56%.
Le Borse europee, dopo un avvio incerto, si rivelano cedevoli a fine mattinata, in media -0,3% (ore 13.00 CET), incapaci di un nuovo slancio in assenza di eventi o dati macro positivi.
Non smette invece di stupire la forza dell’azionario Usa: anche oggi, guardando ai future sui principali listini, avremo riaperture lievemente positive, in media +0,3%, nel giorno in cui sara’ pubblicato il dato di inflaziona PCE (Personal consumer expenditure) di dicembre, notoriamente il piu’ “osservato” dalla Federal Reserve.
Gli investitori Usa tengono gli occhi aperti sulle consultazioni locali con cui i Repubblicani individuano il candidato alle elezioni presidenziali di novembre: oggi si svolgono nel New Hampshire, considerato uno Stato “barometrico” (indicativo) su chi sara’ il prossimo Presidente.
In seguito al ritiro di Ron De Santis, restano in gara Donald Trump e Nikky Haley, col primo indicato in vantaggio, col 54%, dal sondaggio Clearpolitics: 37% per la Signora Haley, circa 10% di incerti.
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