NVIDIA, la sciocchezza che non si compra sui massimiNvidia rappresenta un classico esempio di quanto grande sia la sciocchezza che un titolo non si compra suo massimi.
Storicamente le migliori performance in termini di solidità di trend li abbiamo osservati proprio quando, sui massimi, ha prodotto un breakout.
Basta mettere il time frame mensile per averne un'idea.
Nel caso del titolo in questione i motivi oggi sono chiari: azienda innovativa, robusto moat (Intel ha alzato bandiera bianca), pricing power, quadro finanziario invidiabile (atteso un free cash flow superiore a 200bl$), redditività prospettica a buon mercato (PEG 0,15).....
Fintanto che il contesto di mercato, guidato dalle ipotesi di impiego della AI, resta favorevole un'azienda come Nvidia prospererà con relativa profittabilità.
A mio giudizio, parimenti a Bitcoin, si tratta di un titolo che se lo si sposa non lo si può tradare con i classici canoni dell'analisi tecnica.
Questa certamente aiuta a fare molta efficienza operativa ma alla fine se, alla Buffet, se ne sposa il business occorre trattarlo come un outsider il che prevede di lasciargli molta corda.
La metafora più calzante, per chi conosce il libro, è quella de "Il vecchio e il mare" di Ernest Hamingw di cui vivamente ne consiglio la lettura.
Tecnicamente, tutti i momenti in cui il titolo si è trovato, dopo un ritracciamento, a contatto con i massimi assoluti questi sono stati spazzati via e subito dopo è ripreso vigoroso il trend rialzista.
Chiaro che non può perpetuarsi il concetto ma , e Dow sarebbe certamente d'accordo, non c'è motivo di pensare che il meccanismo possa interrompersi.
Il trend rialzista va necessariamente monitorato alla luce delle implicazioni macroeconomiche.
Si tratta certamente di un impegno non facile e non alla portata di tutti ma non vi è alternativa.
Solo un cambio di paradigma, oppure errori strategici in capo alla proprietà/management potrebbe mettere in crisi il giocattolo.
Si tratta però di materiale non alla nostra portata.
Quello che con ragionevole fiducia possiamo sostenere è l'indiscussa leadership dell'azienda nel suo settore.
Finché ciò dura ci è imposta una visione long sul titolo.
Qualunque visione contrarian, dunque short, rimane legittima, molto affascinante, dall'enorme potenziale, ma per nulla razionale.
Nei mercati finanziari mi risulta che gli affari si fanno navigando ciò che si vede piuttosto che puntare sui cigni neri.
Tornando all'attualità, chiaramente si tratta di un titolo che nel contesto attuale bisogna certamente comprare sulla debolezza.
Tuttavia, l'analisi tecnica ci può dare anche un contributo nella scelta del timing di ingresso.
Guardando le quotazioni su time frame mensile ci risulta evidente la grande capacità del titolo nel tempo di spazzare via i massimi assoluti.
Oggi siamo di nuovo a contatto con un massimo assoluto.
Scendendo su time frame settimanale possiamo apprezzare la pausa dei prezzi che ha assunto le sembianze di un testa spalle di continuazione.
Abbiamo assistito alla violazione di un massimo relativo con tanto di pullback su di esso.
Ora i prezzi nell'ultima settimana ci consegnano una candela che contemporaneamente esprime sia il pullback che la volontà di slanciarsi al rialzo tenuto conto della forma del corpo e delle ombre.
Se vogliamo sposare lo scenario più probabile siamo chiamati ad andare long alla rottura dei massimi assoluti.
Un filtro necessario che pongo all'attenzione è quello relativo ai volumi i quali si rifiutano di collaborare con lo scenario rialzista.
Non sono soddisfacenti considerati nel contesto dell'ultimo movimento rialzista.
È anche vero però che questo comportamento si è già presentato in passato.
Comunque l'espansione dei volumi in occasione di un ipotetico rialzo lo ritengo necessario.
Senza andare oltre si è chiamati all'azione o alla riflessione.
Ognuno scelga se essere razionali o prudenti.
La scelta produrrà un comportamento operativo divisivo.
Cerca nelle idee per "MANA"
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.10.2024 Wall Street inarrestabile: S&P500 al 46’ record del 2024.
Torna in auge la tech Usa, in attesa della loro reporting season.
Israele non colpirà impianti petroliferi in Iran: scende il prezzo del greggio.
Giovedì 17 la BCE dovrebbere decidere il 3’ taglio da -25 bps.
Wall Street metabolizza con ottimismo le trimestrali delle banche Usa, inanella nuovi record e contagi le Borse europee, che ieri hanno terminato in rialzo, attendendo senza particolare apprensione le decisione sui tassi del’ECB (Banca centrale Europea) di giovedì 17.
Alla chiusura: Milano, +1,1%, la migliore, seguita da Madrid, +1,0%, Francoforte, +0,8%, Amsterdam, +0,7%, Londra, +0,3% e Parigi, +0,2%.
I mercati sembrano aver superato la paura per i conflitti in Medio Oriente, ma anche i dubbi sul nuovo piano di stimoli ribadito dal Governo cinese, ma senza fornire dettagli precisi di importi e tempistica.
Sabato 11 il Ministro delle Finanze ha promesso di «aumentare significativamente» l'emissione di bond speciali per sostenere amministrazioni locali, famiglie a basso reddito, mercato immobiliare, e rafforzare il capitale delle grandi banche statali.
Secondo indisrezioni di media cinesi non confermate ufficialmente, Pechino potrebbe raccogliere circa 850 miliardi di Dollari aggiuntivi di bond governativi in 3 anni per sostenere l’economia.
Servirebbero a ridare tono a consumi ed investimenti interni, visti anche i deludenti dati recenti sull’interscambio commerciale: l’export cinese è cresciuto +2,4% annuo a settembre, molto meno del +6% stimato, e segnando il ritmo più lento da aprile.
Negli Usa la campagna delle relazioni trimestrali è in pieno svolgimento: questa settimana, tra gli altri, avremo i numeri di Bank of America, Goldman Sachs e Citigroup. C’è molta attenzione per i commenti del loro management sulle ricadute sui margini dovute al recente taglio di -0,5% dei tassi deciso dalla Federal Reserve.
Sempre questa settimana avremo Johnson&Johnson e United Airline.
Come accennato, anche ieri Wall Street ha chiuso bene: Dow Jones +0,5%, Nasdaq +0,9% e S&P500 +0,8%, a segnare un ennesimo record storico. Occhi aperti, giovedì 17, sul dato macro più hot della settimana, quello sulle vendite al dettaglio di settembre: dall’esuberanza consumista degli americani deriva circa 70% del GDP.
Negli Usa, dopo i recenti dati che fotografano un mercato del lavoro ancora forte, assume consistenza e probabilità, ora attorno al 20%, l'ipotesi che la Federal Reserve possa lasciare i tassi invariati nella prossima riunione del 7 novembre, cioè all’indomani delle quanto mai incerte elezioni presidenziali americane.
La probabilità assegnata ad un taglio di 25 bps resta comunque molto alta, ma ieri il mercato obbligazionario, seppur tra scambi anemici “over the counter” dovuti al Columbus Day, ha spinto nuovamente in alto i rendimenti dei Treasuries, quasi ad incorporare uno scenario di tassi ancora “high for longer”.
Sul fronte macro globale, c'è da registrare la revisione al ribasso delle stime del cartello dei maggiori esportatori Opec+ sulla domanda di greggio nel 2024 e 2025.
Nel mondo si consumeranno in media 104,1 milioni di barili/giorno nel 2024, +1,9% rispetto a 102,2 del 2023; per il 2025 è previsto un consumo di 105,7 milioni.
La revisione viene attribuita da Opec+ ai consumi inferiori alle attese in alcuni Paesi, tra cui la Cina, maggior consumatore al mondo, le cui importazioni sono diminuite -3% annuo tra gennaio a settembre, anche per il rapido passaggio ad automobili e veicoli commerciali elettrici.
Macro europea: in Francia l'inflazione a settembre è scesa a +1,1% annuale, da 1,8% di agosto, mentre in Spagna a settembre i prezzi al consumo hanno registrato una decrescita di -0,6% mensile e rallentato a +1,5% annuo. Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione, a settembre, è sceso al 4,0%, dal 4,1% di agosto.
Ad agosto (fonte Eurostat) la produzione industriale dell'Euro-zona è aumentata +1,8%, rispetto a luglio, quando si era invece contratta del -0,5%. Le crescite più forti si registrano in Irlanda, +4,5%, Germania e Lituania, entrambe +3,3%, e Malta, +2,7%: i maggiori cali si registrano in Lussemburgo, -9,2%, Croazia, -4,6%, e Danimarca, -4,5%.
Sul mercato valutario ieri l'Euro si è indebolito verso il Dollaro, scendendo sotto 1,092, ai minimi da 2 mesi, e riflettendo l’attesa di divergente politica monetaria (alias, l’ECB taglierà più velocemente i tassi). L’Euro è tuttavia in recupero sul debole Yen giapponese, a 163,5, +0,4%: idem per il cross Dollaro/Yen a 149,8, +0,5%.
Ogg le Borse europee chiudono la mattinata in moderato rialzo, in media +0,2%, (ore 13.00 CET), nell'attesa della decisione dell’ECB di giovedì 17, probabilmente un nuovo taglio di -25 bps.
A sorprendere i mercati è tuttavia il crollo del prezzo dl petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa), che scende sotto 71,0 Dollari/barile, -4,4%%, all’indomani del ridimensionamento delle stime sulla domanda da parte dell’Opec+.
Il brusco calo si deve probabilmente anche alle parole, relativamente tranquillizzanti sulla continuità delle forniture, del Primo ministro israeliano Netanyahu secondo cui Israele è pronto a colpire obiettivi militari iraniani, ma non quelli nucleari o petroliferi.
Le Borse asiatiche hanno chiuso sono contrastate: Tokyo in rialzo, +0,8%, noncurante della conferma che ad agosto la produzione industriale sia calata -3,3% su luglio. Hong Kong -2,72%, Shanghai -1,58%, Shenzen -1,07%, Taiwan +1,38%, Seoul +0,44%.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Banchieri Usa, cambiano i toniLa narrativa di una Fed hawkish sui tassi, valida fino a qualche settimana orsono, sembra completamene ribaltata dai toni utilizzati nelle ultime ore da Kashkari, Bostic e Goolsbee, i quali hanno rilasciato dichiarazioni accomodanti, in ragione di un cambiamento di approccio rispetto ai tassi di interesse. Kashkari della Fed di Minneapolis si aspetta ulteriori riduzioni del costo del denaro nel prossimo futuro, anche se di dimensioni inferiori ai 50 punti base, mentre Bostic della Fed di Atlanta ha ribadito che un taglio di mezzo punto in questa riunione non frena la Fed rispetto ad ulteriori ribassi futuri.
I rischi per il mercato del lavoro sono aumentati, con la possibilità di una debolezza diffusa, superiore a un anno fa, nei principali aggregati macro. Goolsbee della Fed di Chicago ha poi confermato che se i dati proseguiranno nella direzione attuale, vi saranno molti interventi sul costo del denaro nel 2025. In buona sostanza, sembra che l’atteggiamento della Fed sia più accomodante nei confronti dei tassi e più aggressivo nell’approccio verso la ripresa economica, ora in rallentamento, specialmente riguardo ai dati dell’occupazione.
Da segnalare il fatto che nessuno ha poi espresso preoccupazione verso l’inflazione, un fattore che sembra ormai superato nella narrativa attuale. In settimana parlerà poi Jerome Powell e verificheremo se anche il Presidente utilizzerà il medesimo approccio.
EQUITY
Stabile Wall Street nella seduta di ieri con poche oscillazioni in una giornata in cui a farla da padrone sono stati sia i dati Pmi per Eurozona, Uk e Usa, sia le dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, aperti a nuove riduzioni dei tassi. Gli S&P Global PMI hanno continuato a indicare una crescita robusta, anche se in rallentamento, nel settore privato statunitense.
L'espansione è stata guidata dai servizi, mentre la contrazione nel settore manifatturiero si è approfondita e le pressioni sui prezzi sono aumentate. Nel frattempo, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve prospettano ulteriori riduzioni del costo del denaro, mentre in settimana, per confermare tale tendenza, sono attesi i dati sui PCE (Price Consumer Expenditure).
Tra i titoli Usa, si segnalano il settore energetico, quello con le migliori prestazioni, mentre le megacap sono state contrastanti, con Apple (-0,2% e Microsoft (-0,2%) scambiate in ribasso, mentre Nvidia è rimasta pressoché invariata e Amazon (0,1%), Meta (1,4%) e Alphabet (0,2%) hanno registrato guadagni. Nel frattempo, le azioni di Intel hanno guadagnato oltre il 3,8% dopo la notizia che Apollo Global Management si è offerta di fare un investimento multimiliardario nella società.
PMI USA
L'S&P Global Flash US Composite PMI è sceso leggermente a 54,4 a settembre 2024 da 54,6 ad agosto, ma ha superato le previsioni di mercato di 54,3. La lettura ha mostrato che la crescita dell'attività commerciale nel settore privato statunitense è rimasta solida, segnalando un'espansione economica sostenuta nel terzo trimestre. La crescita nel settore dei servizi è rimasta forte, sebbene abbia rallentato leggermente (55,4 contro 55,7) mentre la contrazione del settore manifatturiero è aumentata (47 contro 47,9). Le aziende hanno frenato le assunzioni e hanno permesso che l'occupazione diminuisse per il secondo mese consecutivo. Inoltre, i prezzi medi applicati per beni e servizi sono aumentati al ritmo più rapido da marzo e i costi di input sono aumentati al massimo in un anno.
PMI EUROPA, CHE CALO
L'HCOB Flash Eurozone Composite PMI è sceso per il quarto mese consecutivo a 48,9 a settembre 2024, il livello più basso da gennaio, rispetto a 51 ad agosto e alle previsioni di 50,6. Si tratta del primo calo dell'attività del settore privato in sette mesi, con la flessione della produzione manifatturiera che si estende al 18° mese consecutivo (44,5 contro 45,8), particolarmente marcata in Germania e Francia. Inoltre, la crescita del settore dei servizi ha subito un brusco rallentamento (50,5 contro 52,9), in mezzo a un rinnovato calo in Francia. I nuovi ordini di esportazione sono diminuiti, gli arretrati di lavoro sono ulteriormente diminuiti e la perdita di posti di lavoro è stata la più alta da dicembre 2020. L'eurozona sembra si stia dirigendo verso la stagnazione.
VALUTE
L'euro è sceso ieri in area 1,1100, tra le preoccupazioni che la Banca centrale europea potrebbe dover accelerare i suoi sforzi di allentamento monetario per sostenere l'economia in difficoltà. Gli indici PMI flash per l'Eurozona, la Germania e la Francia hanno deluso e hanno mostrato che l'attività del settore privato nell'Eurozona è tornata a contrarsi, poiché i problemi delle case automobilistiche tedesche come VW hanno trascinato ulteriormente verso il basso il settore manifatturiero. Gli investitori ora scommettono su circa 50 punti base in ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE quest'anno, con una probabilità del 40% di una riduzione a ottobre.
Va segnalato che dopo la discesa a 1.1080 il cambio dell’Euro è tornato prepotentemente sopra 1.1100 in seguito alle dichiarazioni dovish dei banchieri Usa che hanno spinto al ribasso il biglietto verde. EurUsd a 1.1120 e Cable da 1.3250 a 1.3360 nell’arco di poche ore. UsdJpy stabile compreso tra 143.20 e 144.40. In discesa l’EurGbp in seguito ai dati sui Pmi inglesi, in discesa ma contenuta rispetto a quella dei Pmi di Eurozona. UsdCad tornato sotto 1.3500. Il mercato continua a rimanere incerto, con price action bilaterali e volatili, senza breakout importanti, eccezion fatta per qualche cross come EurGbp. Franco svizzero stabile in area 0.9400 contro Euro, il che significa alta correlazione inversa tra UsdChf ed EurUsd.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi al 4,35% nella riunione di questa notte, mantenendoli invariati per la settima occasione consecutiva e come da previsioni. Nello Statement si legge però che l’inflazione non è ancora stata sconfitta e rimane elevata e non tornerà nel proprio alveo naturale (2-3%) prima del 2026.
Il Board quindi ha ribadito la necessità di rimanere vigili sull’inflazione che dipenderà ovviamente dai prossimi dati macro. La RBA ha osservato che si prevede che i consumi delle famiglie riprenderanno ancora nel secondo semestre del 2024, ma il ritmo della ripresa potrebbe essere più lento del previsto. Dollaro australiano in correzione dopo i massimi osservati a 0.6890, e correzione di circa 50 pips verso i supporti di breve termine a 0.6830.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WT - Tactical Daily Update - 19.09.2024La FED ha taglia i tassi di -0,50% ed è confident sull’economia.
I mercati scontano altri tagli di -50 bps negli Usa da qui a fine anno.
Poco mosse le chisure di ieri, ma oggi il mood è decisamente positive.
Inflazione stabile in UK: Bank of England non dovrebbe tagliare.
Ieri, 18 settembre, mentre l’attenzione degli operatori era puntata sulla decisione della Federal Reserve sui tassi, le Borse europee hanno chiuso in calo. Milano e Parigi -0,4%, Amsterdam -0,8%, Londra -0,7%, Madrid -0,1%, Francoforte immutata.
La svolta accomodante della politica monetaria Usa era scontata, e l’unico interrogativo era sulla misura del taglio, il 1’ in 4 anni, con la maggioranza che puntava su -50 bps.
E così è andata: il Federal Open Market Committee della Banca centrale Usa ha votato il taglio con 11 SI e 1 NO: la tradizionale unanimità è stata violata da Michelle Bowman, che ha votato per una riduzione da -25: il Repo rate, tasso di riferimento nei rapporti tra banche commerciali e FED, è ora a 4,75%-5,00%.
Il "dot plot", compilato con le “proiezioni” dei membri del FOMC, suggerisce che i tassi saranno tagliati, con 2 nuove limature da -25 bps, di -100 bps totali entro la fine anno. Il comunicato esplicativo della decisione spiega che il FOMC è fortemente impegnato a sostenere la massima occupazione e a portare l'inflazione al 2% target.
Wall Street, dopo il taglio dei tassi della FED ha chiuso in leggero calo: Dow Jones -0,25%, Nasdaq -0,30%, S&P500 -0,28%.
Di rilevo, sebbene passata un po’ in sordina, l'annuncio della partecipazione alla “newco” Global AI Infrastructure Investment Partnership, di Blackrock, leader globale dell’asset management e di Microsoft: il nuovo “veicolo” compartecipato prevede di investire fino a US$ 100 miliardi in data center e capacità generativa elettrica per l'intelligenza artificiale.
Sul fronte macro Usa ha sorpreso la loro forza del dati sui nuovi cantieri avviati ad agosto, sono rimbalzati del +9,6% dopo essere crollati a luglio. Inoltre, le domande di mutuo negli States hanno registrato un aumento di +14,2% nell'ultima settimana: in parallelo i tassi sui mutui a 30 anni sono scesi al 6,15%, dal 6,26% della settimana prima.
In Euro-zona l'inflazione ha rallentato al 2,2% (fonte Eurostat) dal 2,6% di luglio. Le variazioni annue più contenute hanno riguardato Lituania, +0,8%, Lettonia, +0,9%, Irlanda, Slovenia e Finlandia, allineate su +1,1% e Italia, +1,2%. Quelle più alte si osservano in Romania, 5,3%, Belgio, +4,3%, e Polonia, +4,0%.
Fuori dall’Unione Europa, l’inflazione nel Regno Unito ad agosto è salita +2,2% annuo, come previsto, mentre l’inflazione "core" (ex food ed energy) è cresciuta +3,6%, dal +3,3% di luglio, anch’esso allineato alle previsioni.
Oggi, 19 settembre, le Borse europee hanno riaperto positive, chiudendo la mattina in rialzo medio di +0,8%. A dare slancio ai listini del vecchio continente, oltre al taglio di ½ punto, sono state anche le parole del Chairman della FED Jerome Powell che, nelle conferenza stampa post annuncio, ha rassicurato sullo salute dell’economia americana.
«L’economia americana va bene ed il nostro obiettivo è mantenerla così», “la scelta di un taglio più consistente va vista come una ri-calibrazione della politica monetaria” quasi a significare che la FED è pronta ad intervenire con prontezza se il mercato del lavoro mostrasse segni di cedimento, e che c’è spazio per altri tagli nel 2024 e 2025 se, come sembra credere la FED, l’inflazione tornerà stabilmente verso il target.
Peraltro da oggi il focus si sposta su altre Banche centrali: nel pomeriggio la Bank of England (BoE) dovrebbe lasciare i tassi fermi al 5%, mentre in Giappone, nella giornata di venerdì, saranno resi i noti i dati sull’inflazione di agosto e conosceremo le decisioni delle Banca centrale Giapponese (BOJ), riunita da oggi.
Sempre domani, attenzione alle parole del Presidente dell’ECB (BCE–Banca centrale Europea), per cogliervi possibili indicazioni sulle future mosse di “easing” monetario, favorite dai dati nuovamente deboli della manufattura e quelli, fortunatamente in ulteriore calo, sull’inflazione.
Intanto Francois Villeroy de Galhau, membro del Consiglio direttivo dell’ECB ritiene che l'inflazione, pur tra alti e bassi, sia destinata a tornare stabilmente al 2,0% e che la Banca centrale potrà continuare ad abbassare i tassi.
In Asia, le Borse hanno chiuso in rialzo, festeggiando la mossa espansiva della Federal Reserve: il Nikkei ha guadagnato +2,1%, aiutato anche dal nuovo indebolimento dello Yen, che favorisce le società esportatrici e le loro azioni.
Bene anche Hong Kong, +1,9%, Shanghai +0,54%, e Shenzhen +1,4%. A sorpresa, la Banca centrale di Hong Kong ha tagliato il tasso d'interesse per la 1’ volta in 4 anni, in un chiaro “parallelismo” con quello della FED.
Sul fronte bond, spicca la reazione dei Treasury Usa al taglio di -50 bps: la curva dei rendimenti per scadenza ha segnato un rapido irripidimento: lo spread tra il 2 e 10 anni è arrivato a +10 bps, che non si vedeva dal 2022 quando la curva si “invertì” per rimanerci sino a ieri.
I future Usa preannunciano riaperture positive, +1,2% medio per Wall Street, con grande attesa per le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, un marker sensibile e affidabile della salute dell’occupazione Usa. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
L'intraday su ethusd.La situazione non è tanto differente su ethusd rispetto a btc, cambia che qui il livello di resistenza da monitorare nell'intraday, anzi, i livelli di resistenza. Eth ha una struttura diversa su lungo periodo, anche nel timeframe orario stiamo vedendo movimenti simili a btc, i livelli di supporto e resistenza sono messi in maniera diversa e soprattutto le strutture di prezzo sono create in momenti diversi. Questo fa parte del "carattere" dello strumento preso in analisi infatti qui abbiamo tre livelli di resistenza in questo caso, da poter usare per fare trading intraday : 2400, 2550 e 2700 usd. Se dovesse confermare il rialzo è probabile un test della trendline di breve periodo che è comunque misurata su un mese di tempo, quindi non troppo piccola ma nemmeno tanto grande da poter essere affidabile. Certo in intraday si può usare applicando un buon money management che è il segreto del successo di molti traders famosi, uno su tutti Andrea Unger.
NEIROETH/USDT.PStando al grafico si prevede una nuova e rapida bullrun con timeframe a 5m
Attendiamo la verifica della nostra analisi ed entriamo a mercato
MACD con setup 10.25.8 ci da segnale di incrocio rialzista.
ICHIMOKU segnala nuvola verde.
I presupposti per un +15% ci sono.
Attuare sempre le migliori strategie di money management è fondamentale per una buona riuscita dell'azione. Keep attention!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27082024Mercati azionari fermi, dopo i recuperi da scenario di easing monetario.
Dati macro europei ancora deboli: quelli tedeschi confermano crisi dell’industria.
Oro a nuovi massimi, spinto da incertezze e tensioni internazionali.
Le aziende cinesi accelerano profitti, ma temono nuovi dazi sulle proprie merci.
L’effetto benefico della “confermata” svolta monetaria espansiva della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) non ha riguardato la seduta di ieri, 26 agosto, dove sono prevalse frazionali variazioni negative: Francoforte -0,12%, Madrid -0,07%, Milano -0,13%. Parigi è salita +0,48%, Londra era chiusa per Bank Holiday.
Trend simile quello osservato a Wall Street: Dow Jones +0,16% con nuovo record storico “intraday”, Nasdaq -0,85%, S&P500 -0,32%.
Il costo del denaro dovrebbe scendere, e velocemente, negli Stati Uniti: secondo il FedWatch Tool di Cme Group, c'è il 100% di possibilità di un taglio di 25 punti base al prossimo FOMC (Federal Open Market Committee) del 18 settembre, ma anche il 34% di possibilità di uno da -50 punti base nello stesso meeting.
Nonostante questa prospettiva “dovish” (da colomba), sui mercato azionari prevale la prudenza, sebbene sia giusto ricordare che molti indici azionari sono vicini ai massimi: certamente non giova alla “risk attitude” l’escalation delle violenze in Medio Oriente ed in Ucraina, che spiegano il rally recente del prezzo del petrolio e dell’oro.
Sostenuto dalla notizie di scambi di missili tra Israele e Hezbollah e dal possibile stop di parte dell’export petrolifero libico, il prezzo del Wti (greggio di riferimento Usa) ha superato 77 Dollari/barile, +1,1% sul closing di venerdì 23.
L'oro ieri ha aggiornato nuovi massimi a 2.554,6 Dollari/oncia, spinto al rialzo dalla prospettiva di imminenti tagli dei tassi da parte della FED e dell’ECB (Banca centrale Europea), e dall’incessante violenza nel Medio Oriente.
I dati micro e macro dei prossimi giorni potrebbero aiutare gli investitori a prendere nuovo coraggio: tra giovedì e venerdì saranno resi noti i dati sull’inflazione europea ed americana di agosto, indicazioni utili alle banche centrali per calibrare le loro mosse (tagli) dei tassi di interesse.
Mercoledì 29 avremo la semestrale di Nvidia, ritenuta di alto valore indicativo sulla “salute” dell’intelligenza artificiale ed, in generale, del comparto tecnologico.
Intanto la prospettiva di calo del costo del denaro in Usa continua ad alimentare la debolezza del Dollaro: il cross Euro/Usd si conferma attorno ai massimi da oltre un anno, vicino 1,117: il rendimento dei Treasury 10 anni è sceso sotto 3,80%.
Macro Usa: a luglio, gli ordini di beni durevoli hanno segnato un rialzo del +9,9% rispetto al mese precedente, mentre le attese erano per +4,0%. Escludendo quelli del settore trasporti, gli ordini sono diminuiti -0,2%, mentre escludendo la “difesa”, il dato risulta in rialzo del +10,4%. L’interpretazione è difficile....
Macro Germania: il GDP tedesco del 2’ trimestre 2024, nella lettura finale, si conferma in calo di -0,1% rispetto al precedente +0,2% e fermo, 0,0%, rispetto al 2’ trimestre 2023. La fiducia dei consumatori tedeschi peggiora ancora: l’indice “prospettico” Gfk relativo a settembre scende a -22,0 punti dai -18,6 punti di agosto.
Il Canada imporrà una tariffa del 100% sull'importazione di veicoli elettrici cinesi: il Premier Justin Trudeau ha annunciato anche che Ottawa imporrà un dazio del 25% sull'acciaio e sull'alluminio importati dalla Cina, come contromisura alla concorrenza asimmetrica delle aziende cinesi.
Intanto l’ufficio nazionale di statistica Cinese segnala che gli utili dell’industria sono cresciuti per il 4’ mese di fila: +4,1% annuo a luglio, in accelerazione dal +3,6% di giugno. La dinamica migliore riguarda performance il comparto high-tech, con un progresso di +12,8% nel periodo gennaio-luglio.
Borse asiatiche in ordine sparso alle chiusura di stamane: quella di Tokyo ha recuperato il calo del -0,7% di ieri, confermando il trend di normalizzazione nella parte centrale/finale del mese, dopo le oscillazioni “monstre” di lunedì 5 e martedì 6. Lo Yen è tornato debole, col cross US$/Yen risalito a 144,8.
Shanghai ha perso -0,24%, e Shenzhen -1,11%. Hong Kong ha guadagnato +0,43%, ma il suo sub-indice Hang Seng tech è arrivato a perdere anche -1,8% sulle indicazioni deludenti fornite da PDD, holding dei marchi Temu e Pinduoduo.
L’utile netto è salito del +144% su base annua nel 2’ trimestre, ma il management è stato molto cauto sul fuuro. Il CEO di PDD Chen Lei ha ripetutamente detto che ricavi e profitti devono "inevitabilmente" scendere a causa del rallentamento della crescita economica cinese e internazionale: un “warning macro” da non sottovalutare.
I maggiori listini azionari europei, dopo un avvio leggermente positivo, sono migliorati, per chiudere la mattinata con progressi medi attorno +0,4%. I futures sui maggiori indici di Wall Street anticipano riaperture “flat” rispetto alle chiusure di ieri.
Dopo la corsa dei giorni scorsi, ed in assenza di notizie specifiche. le maggiori cryptovalute prendono una pausa: Bitcoin 62.30 Dollari, -2,2% ed Ethereum 2.626 Dollari, -4,1%. (ore 13.30 CET)
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Stellantis tornerà a 20 Euro?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Nel primo semestre del 2024, Stellantis NV (STLAM) ha riportato risultati deludenti, con un calo del 14% nel fatturato e del 38% nell'utile netto. Tuttavia, credo che questo declino sia più legato alle sfide del settore automobilistico in generale piuttosto che a problemi specifici dell'azienda. Dopo un periodo di forti richieste dei consumatori e ostacoli nella catena di approvvigionamento, il mercato sta ora tornando gradualmente alla normalità, come dimostrano anche le difficoltà finanziarie riscontrate da altre case automobilistiche come Ford Motor Company (F) e General Motors Company (GM).
Nel contesto del settore automobilistico, ritengo che Stellantis sia un'azienda molto conveniente, scambiata con uno sconto significativo rispetto ai suoi concorrenti. Grazie al suo vasto portafoglio di marchi storici, l'azienda ha una presenza globale e locale unica che si adatta a diversi mercati e segmenti di clienti. Tuttavia, sono preoccupato per la performance di Stellantis in Nord America, che è la sua seconda regione più importante in termini di fatturato e la prima in termini di reddito operativo. Il loro portafoglio di prodotti in questa regione è antiquato e ciò si riflette nei risultati della prima metà del 2024. Anche il management ha riconosciuto questo problema e sta cercando di migliorare la situazione lanciando 20 nuovi veicoli.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.08.2024L’avversione al rischio non risparmia alcuna asset class e geografia.
Trimestrali Usa: dopo Intel delude anche Amazon, e c’è chi parla di bolla dell’AI.
Debolezza di luglio del mercato del lavoro Usa: Fed sotto pressione per “tagliare”
I mercati scontano un taglio a Settembre (se non prima) e da 50 bps (non 25)!
Correzione in atto sui mercati finanziari, col settore tecnologico che accelera la fase calante. Venerdì 2 Wall Street ha chiuso in forte calo, soffrendo dati macro sotto alle attese, in particolare quelli sul mercato del lavoro di luglio.
I 114 mila nuovi posti di lavoro sono molti meno dei 175 mila attesi, mentre il tasso di disoccupazione è salito a 4,3%, dal 4,1% di giugno. Frena la dinamica salariale: la paga oraria media è salita di 8 cts/ora, +0,23%, a US$ 35,07, quella annuale +3,63%.
Anche le Borse europee hanno vissuto una brutta giornata, con cali marcati delle azioni bancarie afflitte dalla prospettiva di tagli dei tassi d’interesse che, dopo anni di boom, ne comprometterebbero la redditività futura. In termini più generale è rapidamente aumentata l’avversione al rischio, dopo mesi di elevata compiacenza.
Milano ha perso -2,55%, ma la peggiore è stata Amsterdam, -3,1%. Giù anche Francoforte, -2,2%, Madrid -1,7%, Parigi, -1,6% e Londra -1,3%. Wall Street ha registrato pesanti cali: Dow Jones -2,3%, S&P500 -2,5%, Nasdaq -3,0%, come se all’improvviso i mercati fiutassero il rischio di recessione o rimproverassero alla FED di aver temporeggiato troppo coi tagli.
Con un timing “sfortunatamente perfetto”, nella sua newsletter periodica ai clienti, Elliott Management definisce le megacap tecnologiche, ed in particolare Nvidia, “un territorio di bolle", dicendosi "scettica" sulla prospettiva che le società della tecnologia continuino a comprare chip elaborazione grafica di Nvidia e che l'Intelligenza artificiale è "troppo pubblicizzata”, richiederà troppa energia, etc.
Di una cosa gli investitori sembrano certi, ed è che le probabilità di un imminente taglio dei tassi da parte della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED), forse anche nella misura di 0,5% e non il tipico 0,25% e senza aspettare settembre.
Un’altra ricaduta evidente è l’indebolimento del Dollaro, sceso al livello più basso da 4 mesi verso Euro: la “moneta unica” europea ha chiuso a 1,092 Dollari, guadagnando +1,2%. Decisamente inusuale anche la fortissima flessione del Dollaro sullo Yen, a 146,6, -1,8%.
A deprimere i mercati azionari non sono solo i timori di un’improvvisa gelata dell’economia americana, ma anche quelli di ritardi ulteriori dell’auspicata fase di allentamento della politica monetaria in Usa ed Europa, il rischio di escalation militare in medio Oriente, con confronto diretto Iran–Israele, ed infine una campagna di trimestrali che contiene frequenti inviti alla cautela.
Ad esempio, dopo quelli di Intel di mercoledì scorso, ha deluso anche Amazon, con nueri sotto le attese, accompagnati da una guidance cauta sul 3’ trimestre.
Sul mercato obbligazionario europeo si è rivisto il copione delle sedute precedenti: l’avversione al rischio dilata oltre 150 bps il super monitorato spread tra BTp italiani e Bund tedeschi: osserviamo il classico “flight to quality” che punisce i mercati azionari e sostiene i titoli Governativi più “sicuri” proseguendo il calo dei dei rendimenti, compreso di quelli “periferici”: il BTP benchmark paga 3,63%, -1 bps.
Il prezzo del petrolio scende ancora fino ai minimi da 6 mesi, scontando uno scenario recessivo: quello del Wti (Greggio riferimento Usa) venerdì ha perso -4,0% a 73,3 Dollari/barile ed oggi, 5 agosto un altro -2,4%.
La nuova settimana è iniziata in Asia con brutali cali: il Nikkei ha oscillato paurosamente fino a -15% per chiudere a -12,4%, segnando il peggior crollo da ottobre 1987.
La rapidissima rivalutazione dello Yen è spesso citata tra i fattori principali del “sell-off” globale: in effetti anche stamane guadagna oltre +3% sul US$, rivedendo quota 141 (a giugno aveva toccato un minimo a 162) e questa inattesa “direzionalità”, dovuta alla svolta “da falco” della Bank of Japan, starebbe innescando la chiusura di molti «carry trades».
Pesanti anche il Kospi coreano, -8,8% ed il Talex tailandese, -8,4%, sensibili alla prospettiva dell’economia Usa e dell’intelligenza artificiale. Sul versante “cinese” vediamo cali pesanti per Hong Kong, -2,4%, e più ridotti per il CSI300 di Shanghai e Shenzhen, -0,8%.
Clima di sell-off anche per le criptovalute, Bitcoin stamattina ha subito puntato verso i 50 mila Dollari, arrivando a perdere oltre -15%, e ancora peggio è andata per Ethereum, a momenti oltre il -20%.
Sul versante “bond” anche oggi, 5 agosto, osserviamo un calo dei rendimenti dei Govies Usa ed EU, compatibile con lo scenario di calo dei tassi: lo spread BTP-Bund sale +4bps a 154, il rendimento del BTP conferma 3,63% e quello del Bund 10 anni scende a 2,09%.
Un vero crollo riguarda i rendimenti dei Treasury Usa, con la “risk-adversion” che deprime tutte le scadenza appiattendo la curva: il Treasury 10 anni rende 3,72% (ore 12.00 CET). Non è un caso che i Fed fund futures scontino, al 100% di probabilità, un imminente taglio dei tassi da 50 bps, seguita da altri 75 bps entro fine anno.
La volatilità dei mercati azionari è naturalmente esplosa: il Vix, che misura quella delle opzioni sullo S&P500 è schizzata stamani oltre 60, vicino ai record storici della pandemia Covid, per poi ridimensionarsi, restando comunque sopra 40.
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XAU/USD CHE GIORNATA!900+ PIPS CON L'ANALISI DI IERI BOOOOOST ME LO MERITO?
Buongiorno a tutti ragazzi stamattina vi lascio questa analisi, PER CHI MI SEGUE E NON SI è PERSO NULLA IL GRAFICO PRECEDENTE HA GENERATO 900+ PIPS DI PROFITTO! . Adesso però pensiamo ad oggi, Proverei ad intraprendere questo Trade, prima Rialzista e poi Ribassista , e perchè mai? il prezzo nella giornata di ieri ha reagito alla perfezione sul punto di rottura. OK MA ADESSO CHE SI FA ? Adesso mio caro trader la visione ad grafico più ampio rimane ribassista e perchè mai? questo perchè tra la fascia di prezzo che va tra i 2350-40 troviamo una liquidità molto importante da dover prendere, ed il grafico più ampio sembra intenzionato a riprenderlo. "NON CI SCORDIAMO" CHE A SETTEMBRE GLI STATI UNITI "DOVREBBERO" TAGLIARE I TASSI DI INTERESSE,FAVORENDO UNA CORSA ALL'ORO. QUINDI COME GIUSTO CHE SIA IL PREZZO STA CORREGGENDO E STA PRENDENDO LA SPINTA NECESSARIA PER ANDARE A RIALZO!!! OK ma perchè prima rialzo e poi ribasso? Bella Domanda è una mossa un pò azzardata e chi la voglia intraprendere si deve gestire con il giusto lottaggio. Detto cio, nella notte il mercato asiatico è passato all'attacco e non è la prima volta di certo che fa fuoco e fiamme , in ogni caso a 4h hanno rotto Il minimo che reggeva la struttura rialzista i 2370! siccome noi tutti sappiamo e non accetto risposte sbagliate ;) (SCHERZO). che sotto i minimi vi sono gli stop dei buyers e viceversa, il minimo strutturale più importante lo troviamo proprio a 2350! E QUINDI? Quindi amico mio o oggi è una giornata di fuoco, o se si segue l'analisi tecnica il prezzo ci si augura che ritracci long li dove ho posizionato le size. In quei livelli troviamo il cambio di struttura pronto per essere confermata e la nostra liquidità che ci darà la spinta per continuare la fase a ribasso. I LIVELLI SONO 2388/96/405 . Ora con parsimonia e lucidità bisogna posizionarsi, mi raccomando usate la testa e il giusto LOTTAGGIO! IL RISK MANAGEMENT è TUTTO!! Detto cio personalmente io sono entrato a 71/68/65 con stop loss che varia tra i 60/ max 56.
PER CHI MI SEGUE ANCHE SUI MIEI SOCIAL LINKATI SOTTO NE è GIA A CONOSCENZA. Vi auguro una buona giornat a tutti. BOOSTARE PER ALTRE ANALISI!!!
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EURJPY, la moral suasion della Boj non bastaBuongiorno,
il cambio sembra non curarsi dei moniti della Boj e tira dritto per la sua strada, rialzista.
Osservando il weekly è indicativo come lo stesso rsi, dai minimi di 4 anni fa a 115, abbia fatto solo sporadiche e timide escursioni sopra il livello di ipercomprato di 70.
Se il break out proposto non sarà un fake, è facile immaginare un allungo.
Un eventuale pull back sarà l'occasione per sistemare la faccenda relativa al risk management, grazie al minimo relativo che dovrà formarsi.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.06.2024Domani i dati sull’inflazione di giugno in EU saranno utili per le decisioni BCE.
Sempre domani, negli Usa il PCE di Maggio ispirerà le mosse FED sui tassi.
Ancora rialzi dei rendimenti dei Govies EU: focus su Italia, Francia e Spagna.
Fenomeno AI: ieri sera Micron (chips) ha deluso attese, azione a -8%. Watch-out!
Ieri le Borse Europee hanno chiuso in negativo, certamente non grave, ma sintomatico di un minor livello di “compiacenza” agli annunci negativi: gli investori continuano a patire l’incertezza politica in Francia ed in Europa, dove si faticherà a trovare equilibrio e forza di una coalizione che supporti il 2’ mandato Von Der Leyen.
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Visto i progressi maturati da inizio anno, potremmo spiegare il calo di ieri anche come una “fisiologica” presa di beneficio, in attesa che si chiarisca la prospettiva politica Francese, col primo turno delle elezioni previsto per Domenica 30.
Intanto ieri, 26 giugno, in un clima inevitabilmente teso, c’è stato il 1’ confronto di persona tra i candidati francesi a Primo Ministro Attal (Partito Presidential), Bardella (RN), e Bompard (NFP), gli ultimi 2 in rappresentanza della Destra uscita vincitrice dalle consultazioni Europee: una discussione animata e animosa, che non sembra comunque in grado di aver spostato l’elettorato.
Bardella è stato bersaglio di accese critiche da parte degli oppositori che gli rimproverano impreparazione e vaghezza di programmi specie su temi economici e sulla odiatissima, ma vitale, riforma delle pensioni. Altre temi sul tavolo, o meglio sul “ring”, sono stati l'inflazione, l’immigrazione e la necessità di correggere i conti pubblici che negli ultimi 2 anni sono andati pericolosamente fuori traiettoria.
Tornando alle Borse, Parigi, -0,58%, ha sofferto dello scivolone dell’azione Merck, -8,4%, dovuto alla notizia dello stop al trial di un farmaco anti-tumorale, e di quello di Airbus, -9,2%, che ha tagliato le attese 2024 e 2025. Male anche Francoforte, -0,89%, Madrid, -0,48%, e Londra, -0,41%.
Wall Street ha chiuso contrastata: Dow Jones +0,04%, S&P500 +0,1%, Nasdaq 0,49%, ma va notato il calo vicino a -8,0% dell’azione Micron, uno dei principali produttori al mondo di chip, molto legato al filone dell'intelligenza artificiale.
I suoi utili trimestrali hanno battuto le aspettative, ma la “guidance” del management su ricavi e margini per il trimestre in corso è sembrata cauta e sotto le attese di consenso.
Ieri è tornato a salire, oltre i 150 punti base, lo spread tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi: al closing ha toccato quota 152, mentre il rendimento del 10 anni Banchmark italiano è salito di 1 bps a 3,94%: non si può gridare all’allarme, ma da qualche settimana aleggia qualche paura in più per i Govies di Italia e Francia.
Sul fronte Banche Centrali registriamo la dichiarazione del membro finlandese dell’ECB (BCE-Banca centrale Europea) Olli Rehn, che considera “ragionevole” l’aspettativa dei mercati per 2 ulteriori tagli da -0,25% nel corso dell’anno, affermando che perseguire il target d'inflazione al 2,0% non deve frenare troppo l'attività economica.
Rischi e frizioni diplomatiche e commerciali, specie tra Cina e Usa, più la guerra in Ucraina ed in Medio Oriente, tornano a fasi alterne ad incidere sul prezzo del petrolio ma eri, dopo aver toccato il livello più alto da 2 mesi, quello del greggio WTI (Riferimento Usa) è sceso -0,8% a 81,9 Dollari/barile.
Stamattina, 27 giugno, le Borse Europee si muovono poco e prevalgono frazionali segni negativi, in media -0,2% alle 13.30 CET: c’è molta attesa per i dati macro più importanti della settimana, concentrati nella giornta di domani, cioè quelli sull’inflazione PCE (deflatore del GDP) di maggio, e la 1’ stima di giugno per Italia, Francia e Spagna.
Nella giornata odierna, 27 giugno, negli Stati Uniti avremo la 3’ lettura del GDP (PIL-Prodotto interno lordo) del 1’ trimestre oltre ai consueti dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e agli ordinai di beni durevoli, tutti misuratori attentamente considerati dalla FED per misurare la salute dell’economia Usa.
Oggi si terranno anche le riunioni delle Banche centrali di Svezia, Turchia e Messico, Paesi dal quadro macroeconomico e politica monetaria molto eterogenei, ma che dovrebbero lasciare invariati i tassi di riferimento.
Le Borse asiatiche hanno chiuso male: Tokio ha perso -0,8%, osservando con stupore il nuovo calo di valore dello Yen, ora al minimo dal 1986: il cross Eur/Yen è pari a 171,4, quello US$/Yen oltre 161,0: il crollo della valuta nipponica ridà voce a coloro chi invoca un intervento da parte del Governo e della Banca centrale.
L’indice Hang Seng di Hong Kong, ricco di azioni della “tecnologia”, è sceso quasi -2,0%, mentre i listini continentali Cinesi hanno perso tra -0,5% a -1,0%.
Prosegue l’allargamento degli spread di rendimento tra Governativi europei: il famoso “BTP/BUND” raggiunge 154 bps, +2, col rendimento del BTP benchmark che “gioca” attorno al 4,00%: frazionali allargamenti si registrano anche per i Governativi di Francia e Spagna.
I future su Wall Street sono leggermente negativi, in media -0,2%, testimoniando l’incertezza dei mercati azionari Usa che, vale la pena ricordarlo, si apprestano a chiudere il 1’ semestre con performance largamente positive e nuovi massimi assoluti. (ore 13.30 CET).
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.05.2024Torna l’ottimismo e la “complacency”: sale appetito per il rischio, Borse record.
I tassi Usa resteranno alti per tutta l’estate, la speranza e’ per 2 tagli in autunno.
Boom delle materie prime: oro, argento,rame, platino ai massimi.
Borse asiatiche in ripresa, compreso quelle cinesi: da seguire con attenzione.
L’ultima seduta delle scorsa settimana e’ stata povera di spunti, pur confermando il buon tono di fondo ed nuovi record storici. Ben 3 membri del Board della Banca centrale Europea hanno sottolineato che servirà ancora tempo per portare stabilmente al 2% l’inflazione. Isabel Schnabel, di solito “hawkish” (falco), ha confermato il 1’ taglio dei tassi a giugno, ma invocato prudenza sui successivi.
“I dati recenti confermano che l'ultimo miglio è il più difficile e sulla base dei dati attuali un taglio a luglio non sembra giustificato. Dovremmo seguire un approccio cauto, dopo tanti anni di inflazione molto elevata: l'anticipazione del processo di allentamento comporterebbe il rischio di renderlo prematuro”.
Venerdì 17 sull’umore degli investitori potrebbero aver pesato anche alcuni dati deboli sull’economia cinese, come quelli sulle vendite al dettaglio di aprile, cresciute meno delle attese, e quella sul calo dei prezzi delle case: non a caso la Banca centrale Cinese ha subito tagliato di 25 bps i tassi sui mutui immobiliari.
In europa Milano ha segnato +0,3%, Madrid +0,2%, Francoforte e Amsterdam sono rimaste immobili, Londra e Parigi hanno perso -0,2%, consuntivando un bilancio settimanale da ricordare: Francoforte, Parigi e Londra hanno segnato i massimi storici, Milano, +2,1% nell’ottava, è salita ai massimi dal maggio 2008 e Madrid, col +2,1% settimanale e’ la migliore anche da inizio anno (+12,1%).
Record a piene mani anche a Wall Street, a nuovi record storici, sebbene le chiusure di venerdì siano state “miste”: Dow Jones +0,34%, S&P500 +0,15%, Nasdaq -0,07%.
Bilancio settimanale decisamente positivo, con Nasdaq in rialzo +2,2%, S&P500 +1,4% ed Dow Jones +0,9%. Dall’inizio anno S&P500 e Nasdaq guadagnano oltre +11%, Dow +5%. Grande attesa per la trimestrale di Nvidia, in uscita mercoledì 22.
Negli Usa e’ stato ben accolto il ridotto aumento mensile dei prezzi al consumo, +0,3%, che su base annuale determina una discesa da 3,5% a 3,4%: tuttavia venerdì i prezzi all’importazione hanno mostrato l’aumento piu’ forte in 2 anni.
In Europa Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea) ha confermato che ad aprile l’inflazione al consumo e’ scesa a 2,4%, con l’Italia a +0,9%. I maggiori aumenti riguardano i servizi, +1,6%, ed alimentari, alcol e tabacco, +0,6%: molta attesa per la stima flash su maggio che verrà pubblicata venerdì 31.
Oggi, 20 maggio, i listini azionari europei ripartono con un bel piglio, in media +,6%: solo Milano è “otticamente” penalizzata dallo stacco di molti dividendi, che riguardano 21 azioni di società importanti, pesando -1,42%.
Due fatti rilevanto portano l’attenzione sul Medio Oriente: il 1’ è la morte del Presidente iraniano Raisi, che si cala sul teso scenario della guerra Israele-Hamas, il 2’ è l’aggravamento delle condizioni di salute del Re saudita Salman Bin Abdulaziz che ha obbligato il Principe ereditario Mohammed a rinviare un viaggio di 4 giorni in Giappone.
Inaspettatamente, le reazioni sul prezzo del petrolio sono state limitate, con un lieve
rialzo sui mercati asiatici: quello del Wti (West Texas Intermediate) e’ brevemente salito sopra 80 Dollari/barile.
Di scarso impatto anche la notizia che negli Stati Uniti il Governo ha acquistato 3,3 milioni di barili a US$ 79,38 incrementando lo stock detenuto dalla Strategic Petroleum Reserve. Occhi aperti sulla riunione dell'Opec del 1’ giugno, che definirà le scelte strategiche del Cartello per la 2’ parte dell’anno.
Di rilevo la dirompente corsa dell’oro, al record storico sopra 2.400 Dollari/oncia, dell’argento, sopra 31, e del rame, sopra 11 mila USD/tonnellata: gli effetti della transizione energetica, con la sua domanda addizionale e prolungata, rivelano che il mercato dei metalli industriali e’ “tight” (scarso di offerta).
Vita tranquilla sui “Govies” europe: il differenziale tra Btp e Bund è attorno 129 punti, col rendimento del BTP decennale benchmark a 3,80%.
Le Borse dell’Asia-Pacifico, senza farsi troppo notare, sono sui massimi da aprile 2022: l'indice MSCI Asia Pacific è alla 7’ seduta positiva: Tokio e’ salita +0,73%, spinta anche dalla persistente debolezza dello Yen, a 155,7 contro US Dollaro. Intanto il rendimento del bond “governativo” JJB decennale e’ al massimo dal 2013 a +0,97%.
Hong Kong ha guadagnato +0,5%, Shenzhen +0,3%, Shanghai +0,5%, pur soffrendo il calo delle azioni del del settore immobiliare e costruzioni, che venerdì erano salite bruscamente sulla notizia di nuove iniziative di Governo a sostegno del “dolorante” real estate Cinese.
Venerdì scorso, il Vicepremier He Lifeng nel corso di un incontro online con autorità regionali, banche ed operati interessati, ha delineato, pur senza dettagli specifici, un Piano nel quale i Governi locali acquisterebbero case nuove a prezzi «sensati», da cedere poi alle famiglie a prezzi “calmierati”.
Futures Usa poco mossi, così come il rendimento del Trasury decennale al 4,42% ed il cambio Euro/Dollaro a 1,087. Uno studio di JPMorgan, sostiene che negli ultimi 2 mesi lìindustria Usa dell’asset management ha aumentato l'esposizione a obbligazioni corporate a lunga scadenza, anticipando un possibile taglio dei tassi della FED.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
ES nuovamente sui massimi storiciAttualmente sembra non si sia nulla in grado di fare scendere realmente un mercato del genere. L'unica cosa da fare è comprare sempre i ribassi. Sicuramente prima o poi il rintracciamento che farà prendere lo stop arriverà, fa fino ad allora con un corretto money management e gestione del rischio i guadagni dovrebbero superare di gran lunga un eventuale stop.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.06.2024Senza farsi troppo notare, Borse Usa ed Europee vicino ai record storici.
Le relazioni trimestrali superano le attese sia negli States che in Europa.
La debole congiuntura Europea avvalora l’ipotesi di 1’ taglio dei tassi a giugno.
Borse cinesi in stallo, attendono i numeri trimestrali delle Big-Tech locali.
Chiusura in rialzo ieri, 7 maggio, per le Borse europee: Milano +0,8%, col FtseMib nuovamente sopra 34 mila grazie a diverse “trimestrali” sopra le attese, Parigi +0,6%, Francoforte +0,4%, Madrid +0,1%, nel giorno in cui l'offerta di BBVA su Sabadell è stata, in 1’ battuta, rifiutata, per darsi tempo di negoziare. Amsterdam +0,2%, Londra +0,3%. Lo Stoxx 600 “paneuropeo”, +0,7%, rivede i massimi storici.
Wall Street ha chiuso incerta: S&P500 e Dow Jones +0,1%, Nasdaq -0,1%, nel giorno in cui Walt Disney è arrivata a perdere -9,3% nonostante risultati trimestrali sopra le aspettative, ma anche qualche delusione sul fatturato e per le parole prudenti del management sui futuri ricavi da “streaming”.
La pubblicazione delle relazioni trimestrali sui risultati dei primi 3 mesi 2024 non hanno deluso, anzi, secondo FactSet, oltre il 70% delle Società ha battuto le attese, ma non e’ stata premiata da corrispondenti guadagni di prezzo per le azioni. Al contrario, le azioni delle Società che hanno deluso le aspettative di profitto hanno subito cali prezzo piu’ ampi che in passato.
Qualche analista ci vede un segnale di stanchezza per l’azionario Usa, da molti ritenuto troppo caro dati i multipli valutativi sopra le medie storiche. Non c’è che sperare che nei prossi trimestri gli utili accelerino ed i tassi d’interesse siano tagliati.
Intanto gli operatori continuano ad immaginare le future mosse delle Banche centrali: mentre in Europa persiste la convinzione di un taglio a giugno, la prospettiva è più incerta negli Usa, per via di dati macro “ballerini”: ieri il Presidente della Fed di New York, John Williams, ha confermato che un taglio ci sarà, ma non ha negato la sorpresa negativa dell’inflazione recente.
Non molto diverso il parere del Governatore della FED di Richmond Thomas Barkin che si aspetta tassi alti fino a quando il rallentamento dell’economia consoliderà la fiducia di raggiungere il target d’inflazione del 2,0%.
La “swap curve” sui Treasury Usa, a sua volta, incorpora l’incertezza tra 2 o 1 solo taglio del costo del denaro nel corso di quest’anno.
Macro europea ancora debole, ma senza crolli: in Germania, a marzo, gli ordini al settore manifatturiero sono scesi -0,4% su base mensile e -1,9% su base annua, mentre il surplus commerciale ha toccato Eur 22,3 miliardi, inferiore alle stime, ma superiore ai 21,4 miliardi di febbraio: infine, la produzione industriale è calata -0,4% a marzo su febbraio e -3,3% su base annua.
A marzo il volume delle vendite al dettaglio nell’Area-Euro è aumentato +0,8% su febbraio, dopo che a febbraio era sceso -0,3%. Su base annua salgono +0,7%.
La produzione industriale spagnola ha registrato un calo di -1,2% annuo a marzo, quando a febbraio era salita +1,3%.
In Italia, a marzo, le vendite al dettaglio sono scese -0,1% in volume rispetto a febbraio, e risultano invariate in valore. Su base annua, le vendite aumentano +2,0% in valore e +0,3% in volume.
La 2’ giornata di offerta del Btp Valore italiano ha visto nuove richieste per Eur 2,86 miliardi, che portano a 6,56 miliardi il totale sino a ieri. Il nuovo BTP “retail” scadenza maggio 2030, pagherà cedole trimestrali e tasso garantito del 3,35% annuo per i primi 3 anni e del 3,90% nei 3 successivi; se detenuto ininterrottamente dal collocamento al rimborso, riconoscerà un bonus dello 0,8% del capitale.
Stamane, 8 maggio, le Borse europee, ad eccezione di Milano che è invariata, sono ripartite positive, in media +0,3%, prolungando lo slancio di inizio settimana, innescato da trimestrali mediamente sopra le attese.
Sul fronte macro Europeo, oltre allo “speach” a Francoforte di Pierre Wunsch, membro del Board dell’ECB (Banca centrale Europea), spicca la decisione della Banca centrale Svedese (Riksbank) di tagliare il costo del denaro di -0,25% al 3,75%, la 1’ volta dopo 8 anni: “l’inflazione si sta avvicinando al target, l’attività economica è debole ed i tassi potranno essere tagliati 2 volte nella 2’ metà 2024”.
Chiusure deboli stamane in Asia: Tokyo ha sofferto i dati deludenti di Sony e Nintendo ed il Nikkei ha perso -1,63%, malgrado i numeri da record di Toyota, che ha annunciato un utile di quasi Eur 30 miliardi, pur prevendendo un calo dei profitti nei prossimi trimestri. Perdite frazionali per i maggiori indici cinesi: c’è molta attesa per le trimestrali delle “big tech” locali, Alibaba a Tencent.
Il prezzo del petrolio oggi è in calo, col WTI che segna -0,9% a 77,6 Dollari/barile: debole anche quello del gas naturale europeo (TTF Amsterdam) a 30,4 Euro/MWh.
Sul fronte valutario, l’Euro e’ stabile attorno 1,075 Dollari, mentre emerge ancora la debolezza dello Yen giapponese, col cross Euro/Yen a 166,8 da 166,4 di ieri, e quello Dollaro/Yen a 155,2, da 154,4. Il Governatore della Bank of Japan Kazuo Ueda ha ancora ventilato la possibilità di intervento. «La volatilità del cambio ha un forte impatto sull’economia e merita un intervento correttivo”.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.04.2024Borse Usa in recupero ieri sera, oggi le 1’ trimestrali delle banche.
BCE ieri ha lasciato i tassi fermi, “anticipando” un 1’ taglio a giugno.
Oro riprende a salire, oggi sopra 2.400 US$/oncia, argento in scia, +3,2%.
Cina: dopo Fitch un’altra cattiva notizia dalla bilancia commerciale!
Le parole del Presidente Lagarde al termine del Consiglio Direttivo della BCE (ECB-European central Bank) assegnano un’alta probabilità al 1° taglio dei tassi a giugno: come previsto, l’ECB non ha toccato i tassi ufficiali ma, sulle prospettive d’inflazione, riconosce che sta “convergendo stabilmente verso l’obbiettivo” e che, se il trend si confermasse, sarebbe opportuno allentare la politica monetaria.
ll board dell’ECB continuerà dunque a monitorare i dati, mentre molti suoi membri, a loro volta Governatori delle Banche centrali “nazionali”, sembrano spingere per un taglio prima dell’estate, ovvero nel prossimo meeting di giugno (a maggio non e’ previsto), di -25 punti base.
Lagarde sottolinea che “le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e i precedenti rialzi dei tassi di interesse continuano a incidere sulla domanda, contribuendo al calo dell’inflazione. Tuttavia le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l’inflazione dei servizi».
Le Borse Europee hanno chiuso negative la seduta di ieri, 11 aprile, soprattutto per le vendite insistente di azioni bancarie, nella prospettiva di una serie di tagli dei tassi “in avvicinamento”: Milano -0,96%, Parigi -0,27%, Londra -0,47%, Francoforte -0,78%.
Poco da gioire anche sul mercato delle obbligazioni governative europee: lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco, dopo le novità dell’ECB e’ risalito a 141 bps (+6 dalla viglia), col rendimento del decennale italiano benchmark a 3,86%, +9 bps.
Umore molto migliore negli Usa, grazie al moderato aumento dei prezzi alla produzione (PPI): a marzo sono saliti +0,2% su gennaio, sotto alle attese di +0,3%. Il dato "core" – cioe’ depurato dalle componenti “cibi freschi ed energia” è aumentato +0,2%, in linea con le attese, ma rallenta dal +0,3% di febbraio. Su base annua, i prezzi sono saliti +2,1% dal +1,6% di febbraio, sotto le stime di +2,2%.
Wall Street ha così segnato un rialzo inaspettato e, per i listini più “tech”, piuttosto robusto: Nasdaq +1,68%, S&P500 +0,74%, Dow invariato.
Dopo alcune setimane senza movimenti rilevanti, ieri il mercato valutario ha offerto qualche novità: il Dollaro Usa ha continuato a rafforzarsi, poiche’ l’inflazione di marzo più forte del previsto fa slittare il taglio dei tassi e le turbolanze geo-politiche rilanciano il suo ruolo di “valuta rifugio” a discapito di Euro, Sterlina e Yen: Eur/US$ 1,070, US$/Yen 153,25, top da 34 anni.
Crypto world in recupero con Bitcoin sopra 70 mila Dollari, +2,6%.
Materie prime di nuovo al centro dell’attenzione: il prezzo del petrolio tenta di ripartire, dopo 2 giorni di calma e +17% nei primi 100 giorni 2024, mentre l’Opec conferma le attuali stime sulla crescita della domanda globale di petrolio nel 2024 (+2,25 milioni/giorno) e 2025 (+1,85 milioni/giorno), rimensionando però l’offerta di greggio dei Paesi “non-Opec”.
Metalli preziosi: la fase di assestamento del prezzo dell’oro e’ durata 1 giorno: incertezze geopolitiche e minaccia di ritorno all’alta inflazione in Usa ne esaltano le qualità di decorrelazione e anticiclicità.
Stamane, 12 aprile, i mercati azionari europei sembrano intepretare positivamente il messaggio d’indipendenza della BCE, che si sgancia dalla mutevole attitudine di politica monetaria della Federal Reserve, ed gli indici salgono mediamente di +1,0% a fine mattinata (ore 13.30 CET).
Una mano la danno anche le letture finali dell’inflazione al consumo (CPI) nei principali Paesi europei a marzo: Germania 2,2% annuo da 2,5% di febbraio, Francia, 2,3% da 3,0%, Italia 1,3% da 0,8% (ma solo +0,1% mensile), Spagna +3,2%, col +0,8% mensile, principalmente dovuto all’aumento dell’Iva sull’energia.
L'economia (GDP) del Regno Unito cresce ancora a febbraio, ma lentamente, +0,1% su base mensile da 0,3% di gennaio, mentre aumenta la probabilità di un 1’ taglio dei tassi a giugno della Bank of England.
Pubblicate le prime trimestrali Usa che, come di consueto, riguardano le banche: JP Morgan-Chase, nei primi 3 mesi 2024 ha aumentato i ricavi +9% e l’utile netto +6%, battendo le attese degli analisti, grazie all'aumento delle commissioni su asset management e investment banking. Wells Fargo ha realizzato un utile netto di US$4,6 miliardi, +7% rispetto al 1’ trimestre 2023, ma sopra le stime di consenso.
Sul fronte asiatico, un’altra delusione dalla Cina, il cui surplus commerciale di marzo e’ crollato a US$ 58,6 miliardi da 78,4 dello stesso periodo 2023, e sotto ai 70,2 stimati dagli analisti, frutto di un export a -7,5% mensile da +7,1% di febbraio e sotto al -3% stimato, e di un import che cala -1,9% dal +3,5% di febbraio e meno del +1,2% prevsito.
Tornano a calare i rendimenti dei titoli Governativi: spread Btp/Bund a 138 bps, col rendimento del decennale italiano benchmark a 3,77%, -9bps. Bund 10 anni tedesco 2,38%, -7 bps, Bonos spagnolo 3,19%, -8 bps.
Borse asiatiche: chiusura positiva per Tokyo,+0,2%, pesante Hong Kong, -2,2%, China A50 -0,9%, e Shenzhen -0,8%, a causa dei dati deludenti sugli scambi commerciali cinesi.
Future su Wall Street frazionalmente negativi, in media -0,4% (ore 13.30 CET), oro che “spara” sopra 2.400 Dollari/oncia, argento +3,1% sopra 29 Dollari/oncia e prezzo del greggio WTI a 87,1 Dollari/barile, +2,6%,completano un quadro nervoso.
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Padroneggiare lo scalping di GBP/JPY Se ti sei imbattuto/a in questo post vuoi migliorare qualcosa del tuo scalping su Forex in particolare GBP/JPY, tranquillo/a per la prima volta ti mostrerò tutti gli step della mia strategia, replicabile su qualsiasi altra coppia. Cominciamo!
1. Analizza il GBP/JPY solo durante la sessione di Londra con una preparazione del setup almeno 20min prima
2. Struttura del mercato generale nel 5min:
Downtrend: Short ( Lower High, Lower Low )
Uptrend: Long ( Higher High, Higher Low )
3. Check del volume ( per creare breakout ne hai bisogno, non dovresti tradare nei giorni di basso volume perché potresti andare incontro trend di consolidamento )
4. Support & Resistance
Support: Zona dove ci sta una grande pressione di acquisto, quindi il prezzo dimostra difficoltà a scendere sotto.
Resistance: Zona dove ci sta una grande pressione di vendita, quindi il prezzo dimostra difficoltà a salire sopra.
5. Entry:
Può essere in due modi: durante la rottura del S&R o al retest. ( io personalmente aspetto il retest guardando nel 5min il breakout e nel 3min il retest )
6. Trade Management
- Entry ( breakout / retest )
- SL ( 10/15pips )
- TP1 +10/15pips ( in base a quanto metti di SL )
- TP2 +20/30pips
- TP3 +30/45pips
- TP4 +40/60pips
Spero che possa esserti d'aiuto, dimostramelo con un boost e commenta se vuoi qualche altro tipo di contenuto!
BuonTrading