S&P500 Future. Attendiamo l'uscita dal canale di compressioneL’S&P500 si trova all’interno del canale (grafico 4H) tra il supporto dei 4273 e i 4300). L’uscita dal canale spingerebbe al rialzo il future verso la prima resistenza a 4326, per poi tentare di raggiungere il target di medio periodo in area 4370. Al ribasso il movimento sarebbe condizionato dalla ricopertura della “valley” del Volume Profile che avverrebbe con il raggiungimento di area 4250. Il raggiungimento del supporto in area 4240 punti, potrebbe dar vita ad un ribalzo dell’Sp500. Al contrario, il future potrebbe allungare al ribasso fino al target dei 4185 punti.
Edoardo Liuni
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Ratio Gold / Sp500: il segnale c'è ma non dall'indicatore ...il segnale sembra esserci quindi siamo ancora nella fase embrionale ma l'indicatore manca ancora all'appello: solo quando avremo anche questo segnale allora vedremo un movimento piu' corposo ( il Gold sale con forza oppure l'Sp500 cede di schianto)....VICINI MA NON ANCORA DEL TUTTO CONFERMATO
Nuova idea per SP500Secondo questa nuova ipotesi i tempi del ribasso si allungano.
Ipotizzo dunque una sostanziale lateralita sino a maggio tra alti e bassi.
solo dopo partirebbe manifestandosi l'impulso a ribasso.
Cosa accadrà dopo maggio lo vedrò a suo tempo... In linea di massima vedo due target per sp500 a primavera 2025... ovvero 3000 e 2400 sp500.
Rapporto SP500 e Miniere Aurifere, cosa è meglio.Nel grafico ho inserito il ratio tra andamento dell’indice SP500 e Gold Mines utilizzando i relativi ETF.
Nella parte superiore invece l’andamento di SPY e GDX, mentre nella parte bassa vedete il relativo ratio, dove ho evidenziato un box in giallo di congestione partito a metà 2015.
Notate che ogni volta che il ratio è arrivato sulla parte bassa del box c’è stata una perfomance maggiore delle miniere aurifere rispetto all’indice SP500.
Ho evidenziato con le aree verdite, queste fasi e le relative performance i mesi successivi.
Questo genere di operazione va ragionata su un arco di mesi, non è un'operatività rapida.
ULTIMA LEG UP SP500 Buon weekend traders .
Vi propongo un analisi di medio termine sul Sp500.
Come vedete dopo la caduta di marzo 2020 Sp500 è praticamente solo salito con qualche piccolo ritracciamento fisiologico.
La speculazione sul mercato , data anche la costante inflazione , è arrivata a livelli insostenibili.
Dal grafico si possono tracciare , seguendo la teoria di Elliot ,che uso per macro trend, le onde inpulsive 1-3 e quelle di ritracciamento 2-4.
Le gambe di ritracciamento non hanno neanche toccato lo 0.382 di Fibonacci mostrando forza notevole ma insostenibile.
Anche la media a 200 periodi è molto lontana e prima o poi un avvicinamento è assicurato.
Trend di questo calibro di solito finiscono con un forte Blow-off dove il prezzo sale vertiginosamente ed ad un tratto ritraccia altrettanto forte.
Dato la soglia psicologica 500 e l'estensione di Fibonacci che corrisponde alla zona rossa , penso che un prezzo ragionevole di fine trend sia tra i 500/530.
Dopo di che un bear market per tutto il 2022.
Vi ho sottolineato anche le fasce temporali di ogni gamba cosi da poter su per giu capire quando potrebbe esserci il reversal.
Ultimo ma non meno importante RSI .Guardate la somiglianza con il passato . Rottura orizzontale , RSI arriva sulla fascia alta della trendline , comincia a scendere e anticipa la fine del trend.
PER RICAPITOLARE I SEGNALI SONO:
1. onda 5 Elliot
2. distanza esagerata da media a 200
3. Ritracciamenti pressocche nulli= Prezzo non sostenibile
4. similitudini RSI
5. Blow off tipico fine trend che corrisponde ad estensione di Fibonacci
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Aggiornamento SP500L'uscita dalla parte alta della congestione ha portato l'indice SP500 sui target indicati. Manca ancora una piccola estensione dei prezzi per chiudere il primo gap lasciato intorno ai 2812 punti. Qualora i prezzi dovessero rimanere sopra i 2800 si potrebbe assistere ad un rally estivo che potrebbe portare i prezzi a chiudere il gap a 2852 e superare i massimi storici dell'indice, cosi' come sta facendo ora il Nasdaq. E' una eventualità che va descritta e messa in conto ma , a giudicare dalle posizioni degli operatori sugli OI di settembre , la ritengo poco probabile nell'immediato, poiché dovrebbero mandare ITM molte opzioni sugli strike 2830 -2850 e 2870 e si arriverebbe ad una ripartizione del 60% delle call a mercato , livello da dove si deve iniziare a guardare ad operazioni contrarian. Siamo ora sul 38% di itm. E' la classica percentuale +40% -40% entro la quale i prezzi rimangono in range e sopra la quale partono trend e rally che sorprendono molti. La miccia la potrebbero innescare le trimestrali di questa settimana molto importanti sull'SP500. Qualora dovesse esserci una bella accelerazione la chiusura del gap a 2852 sarebbe una buona occasione per iniziare ad aprire posizioni corte.
VIX possibile break out rialzista.Senza analisi molto complesse, ma solo guardando il grafico ed il relativo canale discendente mi sembra di poter individuare una possibile ripartenza del VIX, con la rottura del canale.
Comunque finchè non romperà area 15/15.7 non mi preoccuperei. Solo un break out di area 17.50/18 vorrebbe dire che SP500 ha preso una sterzata ribassista. Di conseguenza il famoso triangolo che in tanti abbiamo visto e disegnato su SP500, è stato una trappola per tori.
NASDAQ LIVELLO PER LONG INTRADAY Come detto nell'aggiornamento dell'analisi del 31 marzo sull'indice Sp500 il prezzo è cominciato a scendere.
Abbiamo delle conferme a livello ciclico che il prezzo può scendere ancora.
L'operatività intraday di oggi potrebbe essere aspettare il prezzo che tocchi il 50% del suo movimento, aspettare una chiusura M15/H1 sopra il livello per entrare a rialzo.
Come si vede dal grafico Giornaliero/H1/H4 c'è un supporto nell'area di 7320/7310 che coincide con il livello 2400 di Sp500 che fa da guida al Nasdaq.
Inoltre il livello del 50% coincide con un supporto nell'area di 7330/7310 Nasdaq e con il livello di 2400 del Sp500 che gli fa da guida.
Panic Sell Draghi SellUn segno del destino o un pattern oramai consolidato quello dello speech di Mario DRAGHI?
Ieri il presidente della BCE ha dato il via al rifinanziamento della zona euro per il tramite del TLTRO ovvero prestiti quadriennali alle banche dell'eurozona.
Sempre Mario DRAGHI ha però puntualizzato che i tassi rimarranno invariati sino al tutto il 2019, ed ha rivisto al ribasso il tasso di inflazione.
Il tasso di inflazione è stato rivisitato allo 1,2% rispetto al precedente 1,6% e questo non fa altro che alimentare i dubbi sulla ripresa economica della zona euro.
I dubbi della euro stabilità economica si sono immediatamente fatti avvertire sul cambio EUR USD che è sceso sotto la soglia psicologica e supporto statico di 1.12 per poi rimbalzare nella giornata di oggi.
Al seguito dell'Euro i mercati azionari continuano a risentire pesantemente della carenza di fiducia nel sistema finanziario/economico.
A partire da ieri infatti massimi registrati nelle scorse sedute dagli indici azionari sono diventati resistenze di mercato.
Le resistenze sono e saranno :
DAX 11600/11700
FTSEMIB 20800/21000
SP500 2800/2775.
L'indice americano sp500 a differenza del DAX e FTSEMIB ultimamente dimostra una più accentuata volatilità e le estensioni di salita e discesa sono da record.
Questa estensione dei prezzi è senza ombra di dubbio accomunabile all'elevata volatilità, e l'indice VIX che fino al 2018 ha navigato e cavalcato i minimi storici.
Oggi il VIX è ritornato sopra quota 17...numero della paura?
Analizzando l'SP500 i livelli chiave sono le resistenze in zona 2800 e 2775 punti indice che devono essere riagganciati entro la prossima settimana, pegno sarà kla discesa e la forrte volatilità.
I supporti sono 2725 e 2660 punti indice, supporti primari e di vitale importanza il cui abbandono porteranno ad allunghi inferiori sino a 2600 punti indice.
Buon Trading
SantePTrader
VIX all'angoloTorniamo a parlare dell'indicatore delle paura americano, calcolato sulle Opzioni mensili sul' SP500.
In questo momento stiamo assistendo ad una compressione di volatilità generalizzato un po su tutti i mercati, ma diversi indicatori ci stanno a segnalare che questa tranquillità non ci sarà ancora per molto sui mercati.
Come prima cosa notiamo una forte compressione del VIX con un recentissimo test dei minimi che sono su questi livelli da Febbraio, da quando un vis sopra 20 è diventata la normalità.
Ci aspettiamo un grosso movimento di volatilità per le prossime settimane pre natale e indichiamo due target prudenti a 25.01 e 30.41 per poi essere più ambiziosi con il target principale a 35.86
Seguite le prossime idee per restare aggiornati sulle nostre views di mercato.
Inizio ritracciamento per l'sp500? 🤔📉La rottura del minimo strutturale a timeframe D fa pensare ad un inizio di ritracciamento per l'indice americano, parlo di ritracciamento perché vedendo la situazione a timeframe W e M è chiara la volontà di rialzo.
Altra conferma che mi fa pensare ad un ribasso che potrebbe durare tutto il mese è il grafico stagionale dell'sp500.
Sarà recessione? Nel dubbio si comprano Euro!ANALISI COT REPORT del 16.04.2023
-CONTESTO
Eccoci nuovamente alla rubrica settimanale dedicata alla lettura dei mercati attraverso il posizionamento dei big players sul mercato dei futures, mercato che rimane a nostro parere sempre più confuso e a caccia di un’indicazione chiara sul futuro delle economie mondiali.
Le posizioni sui mercati si dividono di fatto in due grandi filoni di pensiero, entrambi con dati validi a supporto della loro tesi: da un lato chi crede nella recessione imminente per gli Usa e a cascata per il mondo occidentale e l’economia globale, dall’altra parte chi crede che le economie mondiali sono molto più robuste di quanto si possa credere e che le banche centrali interverranno prima della vera crisi.
A sostegno del primo filone di pensiero, quello legato all’imminente recessione, troviamo le parole ed i verbali della FED, che evidenziano un’aspettativa del PIL in calo costante per i prossimi 3 trimestri, che portano alla conclusione di un anno di ovvia recessione tecnica. A dar voce a queste prospettive di rallentamento economico, non solo in America ma nel resto del mondo, anche il FMI , che si è riunito per il consueto appuntamento di primavera e che ha posto la sua attenzione sugli ancora altissimi livelli di inflazione presenti nelle economie mondiali e la necessità delle banche centrali di mantenere politiche economiche aggressive, senza tuttavia colpire il delicato sistema finanziario. Decisamente un contesto fragile, che sembra di quasi impossibile gestione e che potrebbe portare a pesanti pressioni al sistema economico americano e mondiale per qualsiasi scelta si metta in campo.
La forte inflazione mondiale mette a dura prova i paesi a basso reddito, che importano dall’estero energy e food in dollari e che hanno affrontato un 2022 davvero difficile ampliando di fatto la fascia di popolazione in povertà. Chi crede nella fase di imminente recessione mondiale trova ancora supporto nei PMI , con il manifatturiero che mette in evidenza un rallentamento della domanda, dei livelli di produzione e il calo drastico anche nelle assunzioni. I posti di lavoro secondo questi report sono in calo, con il ridimensionamento della produzione le aziende si preparano ai tagli del personale, ponendo le basi per la fase di disinflazione e successiva recessione.
Ancora a sostegno di questa tesi, il comparto obbligazionario, che continua a premiare le scadenze lunghe oltre i 10 anni, mentre si penalizzano le scadenze brevi che continuano la lora caduta nei prezzi, special modo le brevissime sotto i 2 anni, lasciando ancora la curva dei tassi improntata al ribasso e alla aspettativa di recessione.
Di contro la tesi opposta, chi crede in un’economia mondiale robusta, che può superare le aggressioni delle banche centrali , che trova supporto in un buon rapporto dul mercato del lavoro Usa, che non vede partire ancora la disoccupazione , ferma al 3.5% e pertanto ancora una buona stabilità reddituale che da fiducia ai consumatori e alla domanda aggregata. Ulteriore supporto viene dagli ultimi dati sull’inflaizone Usa, che vede si un dato Core in aumento al 5.6, dal 5.5% , ma che vive anche un forte rallentamento nel dato più genereci del consumer price index che è calato dal 6.0% al 5.0%. l’effetto base incide senza meno in questa lettura e sapere che si paragonano i dati su base annuale al +8.5% dell’anno scorso pone dubbi sulla bonta del dato, che vengono tuttavia spazzati via dai rilevamenti mensili, che mostrano un +0.1% dal precedente +0.5%. i sostenitori di una prospettiva di ripartenza leggono con fiducia a questi dati e sperano che la leggera fase di rallentamento in atto sarà ben presto un ricordo , spazzato via da una FED che non andrà oltre i rialzi tassi di 25Bp e che si focalizzerà sui tagli del osto del denaro già in questo 2023.
I mercati per gli ottimisti sono già al bottom, e ogni dato positivo per le economie mondiali sono motivo di acquisto, spingendo oramai l’Europa sui massimi di periodo, e con l’America che guarda fiduciosa al futuro, ma sarà davvero già il momento di improntarsi al risk on?
Limitandoci alla lettura dei mercati, delle price action di questa settimana, non possiamo non notare che l’obbligazionario non ha cambiato ancora idea e la prospettiva di risk off rimane, la forza dell’azionario a nostro parere si manifesta maggiormente in Europa dove le politiche meno aggressive della BCE e la buona liquidità a sostegno del sistema bancario fanno la differenza su dei listini a maggior composizione bancaria.
In America potrebbe essere presto per parlare di risk on, e la stagione delle trimestrali Usa che sta per iniziare potrebbe dare maggior luce sul futuro che le aziende Usa vedono davanti a loro, special modo per il settore bancario cosi fragile e messo sotto pressione.
Gli operatori secondo quanto riportato dai dati del COt Report si stanno focalizzando sulle coperture, con i metalli preziosi a guidare gli acquisti , le valute rifugio che seguono il mood di risk off, e ancora tante posizioni corte sull’azionario Usa. Sarà interessante tuttavia osservare cosa accadrà on le trimestrali Usa che se dovessero porre sostegno alla corrente di risk on, potrebbero generare ricoperture importanti delle posizioni nette corte generando forti impulsi rialzisti.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il settore valutario trova ancora il dollaro Usa in netta vendita, con gli operatori che scaricano le posizioni long, e danno spazio nei portafogli ad asset rifugio come l’Euro , la sterlina, ed il franco svizzero. Lo yen resta fermo al palo penalizzato ancora da tassi negativi, che lasciano prediligere franco svizzero, ugualmente sicuro ma che riconosce delta tassi migliori.
Quini per il valutario aggiungiamo un sassolino all’idea di risk off.
EURUSD
Forte incremento di posizioni nette long per l’euro, che passano a 163338 dai precedenti 143393. Quasi 20000contratti in più, segnale di grande fiducia per la moneta unica, che rimane prediletta rispetto al dollaro Usa, ponendo le basi per ulteriori allunghi rialzisti
La struttura tecnica di euro trova base a 1.0520 come ultimo minimo di medio periodo prima della spinta attualmente in atto che ha portato le quotazioni a 1.1025. crediamo in allunghi rialzisti fino 1.1175 per poi cercare rientri nel trading range di fine 2022 , che ha tenuto le quotazioni sopra 1.1175 e sotto 1.15.
GBPUSD
Incalzano anche gli acquisti sulle sterline, sebbene in maniera più timida con soli 12395 contratti long, avvicinando il portafoglio delle mani forti ad una posizione netta long, posizione che tuttavia ora si attesta a -2398 contratti.
Il quadro tecnico sembra meno lanciato a rialzo rispetto all’euro, con le quotazioni che faticano a rimanere strutturalemnte sopra 1.2450 e che potrebbero tronare nel range che vede supporti a 1.1840. la chiave sembrano essere le medie mobili che fanno da primo supporto dinamico a 1.22, baluardo necessario per parlare di ulteriori allunghi rialzisti.
USDJPY
Fatica a cambiare l’approccio degli operatori sullo yen giapponese, che li vede ancora netti corti a -57207 contratti.
La strutturale debolezza dello yen, compete con la discesa del dollaro Usa, e porta le quotazioni a 133.75 proiettandosi anche sulle resistenze di 138.00figura. tuttavia il quadro confuso che proiettano le medie mobili sembrano dare voce alla fase di indecisione e di lateralità tra il dollaro e lo yen giapponese.
AUDUSD
Anche il dollaro austalino stenta nella ripartenza, dando peso alla teoria del risk off, con posiizoni nette corte a -37937 contratti.
Il quadro tecnico , anche qui abbastanza confuso, vede la forza delle resistenze a 0.6783 porre le basi per ritewst dei supporti a 0.6565-50. Solo rotture rialziste con chiusure daily oltre 0.6780-0.68figura potrebbero dare vita ad allunghi strutturali di questo asset.
USDCAD
Ancora tanta posizione netta corta per il dollaro canadese che trova le mani forti con -59579 contratti netti , ma che tuttavia grazie agli ultimi slanci rialzisti del wti sembra poter porre le basi di una riaprtenza, con 1930 cntratti in ricopertura questa settimana.
Il quadro tecnico vede un buon affondo di usdcad, non lontano dai supporti di 1.3225, area che si potrebbe raggiungere con la nuova forza del dollaro canadese e una strutturale debolezza del dollaro americano. Difficile credere ora in rotture ribassiste dell’ampio trading range che sta vivendo questo asset ,che trova le sue resistenze a 1.3860
USDCHF
Forza per il franco svizzero, che in un clima di risk off, sembra favorito come asset rifugio anche rispoetto allo yen, riconoscendo un delta tasso migliore. Le mani forti al momento si ricoprono di ben 1269 contratti, portando la posizione netta a soli -6734 contratti.
Il quadro tecnico evidenzia la forza del franco svizzero rispetto al dollaro americano, con la rottura dei supporti a 0.9050 e l’affondo sotto 0.8925, per priettarsi verso i minimi di 0.8765.
NZDUSD
USDINDEX
Calano ancora le posizioni long sul dollaro americano, con le mani forti che si assestano a 13264 contratti long, grazie ad un delta tasso ancora interessante al momento, ma che cala nella prospettiva di un taglio tassi da parte della FED.
Il dollaro Usa resta per noi , in questo 2023 un asset perdente ad ogni scenario, con i tagli tassi probabili che lo pongono in debolezza verso altre valute miglio, e anche per un’economia in recssione là dove la FED dovesse mantenere tassi alti. In ogni caso dunque trovaiamo un futuro non roseo per il biglietto verde, che ora si porta al test dei suporti a 100.83, livello lltre il quale non escludiamo affondi verso 9.50 come supporto primo, sotto quota 100.
-EQUITY:
Più incerto il comparto equity, che vede ancora posizionamenti netti short, ma che trovano in questa settimana, pesanti ricoperture di posizioni, il che lascia incerto il sentiment di risk off che il settore valutario aveva fino ad ora delineato.
Rimane a nostro avviso elemento discrimanete le trimestrali Usa che entreranno nel vivo la prossima settimana.
SP500
Ancora -307612 contratti netti corti per l’SP500 che sebbene viva un assetto di vendite fortissime, non possiamo non considerare la ricopertura di 13847 contratti di questa settimana.
La ricopertura di posizioni short sembrano aver dato buono spunto rialzista alle quotazioni che si portano al test delle resistenze di 4200 pnt. Presto per parlare di risk on, ma è certo che eventuali capovolgimenti nel sentiment delle mani forti, porterebbero a forti acquisti sui futures e a rilanci delle quotazioni anche verso i massimi di 4375 pnt.
Le trimestrali come detto, saranno la chiave di lettura prima della FED di maggio.
NASDAQ
Migliore il quadro dei tech, che non sono lontani da posizionamento netti long, con le mani forti con soli 2130 contratti short, e una ricpoertura di ben 16255 contratti long questa settimana.
Il quadro tecnico è palesemnte migliore per i rialzisti, che trovano impostazioni delle medie mobili a rizlso , massimi e minimi crescenti e supporti tecnici a 12854 pnt, proiettandosi al test deei 13242pnt prima e 13732 poi.
Il mondo dei tecnologici sembra essere convito del taglio tassi fed che darebbe spinta rialzista ai titoli ciclici… le trimestali ancora una volta saranno giudici.
DOW
RUSSEL
-COMMODITIES:
Il comparto delle commodities decisamente misto, con l’energy che fatica a ripartire, special modo il ngas, mentre il wti vive lo spolvero delle quotazioni, grazie alla decisione dell’opec + di tagliare circa 1.1mln di barili giorno. Il taglio che dovrebbe derivare special modo dall’Arabia saudita ha portato a buoni acquisti, ma procediamo con ordine.
NAT.GAS
Fatica il ngas con -140895 contratti nelle mani dei large speculators, e un incremento di ben 10410 contratti nelle posizioni short per questa sola settimana.
Il quadro tecnico riamne in evidente pressione ribassista, sotto le resistenze di 2.22$ ma ancora reggono i supporti di 1.97$, la speranza per i compratori è riposta in un approdo ai valori medi di 3.0$
CRUDE OIL
Meglio il crude oil che con l’opc + che guarda al taglio dell’offerta, grazie all’arabia suadita, intaenta a tagliare 1.1mln di barili giorno, porta ad unaricopertura di 9505 contratti long, con una posizione netta long di 135632 contratti.
Le quotazioni ora al break out degli 82.50$ si proiettano verso nuovi massimi di periodo che potrebbero anche posizionaris a 93.05$. strada indubbiamente lunga da percorrere, quindi cautela massima.
GOLD
Bene la ettimana per i metalli prezioni , che godono del dollaro usa debole e dei rendimenti obbligzionari sotto pressione. Le mani forti sembrano crede ancora in questi asset andando a prendere 27806 contratti long questa settimana.
Il quadro tecnico vede gli approdi rialzisti del gold fino 2075$, sebbene i massimi battuti siano limitati a 2049$, per vivere poi una sessione di respiro venerdi.
Il quadro tecnico rialzista a nostro parere non è invalidato e i suporti a 1959 $ prima restano ancora buoni livelli da monitorare per delle ripartenze verso i massimi storici.
- OBBLIGAZIONARIO USA:
Riaprtono i rendimenti obbligazionari, che faticano a rompere i minimi di perido nelle scadenze lunghe , mentre le scadenze brevi on tentano nemmeno approdi sui suporti. La corva resta fortemente improntata al risk off, e la recessione sembra essere una certezza per i traders obbligazionari.
2y
Il 2 anni lascia i supporti di 3.55% con il mondo delle mani forti che ricopre diverse posizioni short, che restano tuttavia ancora -496841 contratti.
L’intero comparto obbligazionrio ancora non trova posizionamenti netti long su nessuna scadenza, conil 10 anni aocnra in netta vendita per le mani forti, dando pesa noteole alla possibilità di uno scenario di rsick off.
Sarà dunque interessante vivere la settimana legate alle trimestrali usa che saranno preludio agli appuntamenti con la FED di maggio , che speriamo faccia chiarezza alle prossime mosse di politiche monetarie.
buon trading
Salvatore Bilotta
I MERCATI E LE ASPETTATIVEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.03.2023
-CONTESTO
Quali gli scenari più probabili alla pubblicazione di un dato molto atteso? Questa è la domanda più ricorrente in questi giorni di attesa per la pubblicazione odierna dei NFP, e la risposta più onesta che possiamo dare è : tutti!
I mercati lavorano sulle aspettative, e questo è un dato di fatto, si ragiona sempre sulla base di cosa ci aspetta possa accadere in futuro, ma come si reagirà davvero alla pubblicazione di un dato, di una notizia di un grande market mover , può cambiare di volta in volta sulla base di molteplici fattori che spesso non sono razionali e lasciano spiazzati molti traders.
L’attesa è oramai all’apice per i dati sul mercato del lavoro americano in pubblicazione oggi alle 14.30, e come sempre maggiore è l’attesa maggiore sarà la volatilità espressa dal mercato che una volta recepito il dato, darà vita a riposizionamenti, prese di profitto e perdite, dando vita ad alti scambi.
Il contesto nel quale ci giunge questo dato è quello di in mercato in equilibrio precario su un filo che separa da un lato la speranza di una disoccupazione in aumento che potrebbe essere primo segnale di un’economia Usa in rallentamento e speranza dunque per un’inflaizone futura in calo, e dall’altro lato la paura che un dato in linea con il precedente o poco superiore, mantenga la FED nella sua posizione super aggressiva e che porti al 22 marzo , dato della riunione della FED a rialzi tassi da 50Bp.
Negli ultimi giorni, le dichiarazioni aggressive e preoccupate di Powell, i dati precedentemente pubblicati sul quadro inflattivo americano, hanno fatto alzare le scommesse sui Fed Founds per potenziali rialzi da mezo punto percentuale , quasi abbandonando le speranza di un rialzo più modesto di soli 25Bp.
A far dato oggi saranno anche i salari medi, che ovviamente saranno indice di forza per i redditi e le capacità di spesa dei consumatori americani , pertanto salari orari medi piu alti potrebbero essere un sintomo preoccupate di estrema forza della domanda aggregata che spingerebbe Powell ai toni hawkish.
Nei giorni scorsi uno spiraglio di speranza è arrivato dagli initial jobless claims, che sono saliti oltre i 200K e che potrebbero dare speranze di una disoccupazione in leggero aumento.
Il classico dato su quanti nuovi ruoli paga sono stati creati, perde un po di valore se paragonato al precedente mezzo milione di posti di lavoro visti febbraio, dato che ricordiamo essere frutto di un riconteggio su base annuale e decennale sulla popolazione e sui lavoratori, pertanto sarà saggio focalizzarsi su tasso di partecipazione e tasso di disoccupazione.
Non di meno ieri i mercati azionai hanno subito un fortissimo colpo dalle vendite del settore bancario che inizia a vacillare sotto i timori di una maggiore insolvenza su mutui via via più cari, ma procediamo con il consueto ordine.
-FOREX
Nel mondo valutario il dollaro resta in attesa dei dati di oggi pomeriggio, senza dare grandi scossoni alle majors , con dollar index he rimane ancorato ai livelli di 105.10 , non lontano dai massimi setimanli, facendo registrate al basket su base settimanale un +0.98% che trattiene il mondo retail al 63% corto , ma ala vigilia di dai tanto attesi , ovviamente tutto può accadere!
Il equilibrio anche la moneta unica, che viene in questa fase messa fuori dal focus degli operatori, e lasciando cosi il mondo retail in perfetto equilibrio al 57% short con quotaioni di eurusd a 106 senza particolari direzionalità.
Di maggiore interesse le dinamiche sullo yen giapponese, che ha visto stanotte l’intervento della BOJ , che ha lasciato come da attese il costo del denaro invariato. Rimane pertanto tutto in linea con le politiche accomodanti viste fino ad oggi e lo yen , come prima reazione lascia terreno nei confronti delle altre majors, con usdjpy che balza a 137.figura per poi ripiegare nelle prime ore della sessione europea, lasciando il mondo retail con un 59% di posizioni long yen, in leggero mean reverting.
Tendenza frtissima sul franco svizzzero che ora gode delle aspettative di una banca centrale svizzera hawkish, ancora attesa a rialzi tassi oltre quello che è la sua storica politica di tassi negativi, pertanto il franco surclassa le altre majors performando un +1.68% medio come basket, e mostrandosi come asset migliore della settimana al momento, il che trascina i retail a posizioni corte in mean reverting al 94%!
tutti i cross sono in eccesso sul sentiment retail pertanto le occasioni di mean reverting non sembrano cosi lontane sebbene la cautela resta obbligo.
Debolezza per le oceaniche che patiscono la fase di risk off che vivono i mercati equity, dopo le pesanti vendite di ieri sull’azionario, anche australia e nuova zelanda da sempre correlate positivamente con l’azionario subuscono perdite, trascinando posizioni in mean reveting long ul mondo retail attualmente al 86% long su audusd e al 80% su nzdusd
-EQUITY
L’azionario subisce un duro colpo ieri, con vendite pesantissime nel comparto bancario, sulla scia di timori di insolvenza sui mutui. Tassi piu alti mettono a dura prova i debiti di cittadini ed imprese e forti liquidazioni ieri hanno tirato a ribasso tutti gli indici.
Sp500 si porta a 3895 pnt con un calo del 3% nasdaq a 11945 in linea con l’sp500, trascinando a ribasso ande l’eurpa sebbene rimanga strutturalmente piu tonica.
La paura sembra farla da padrona in queste ore , sara interessante vivere insieme i dati in pubblicazione oggi poemriggio
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Analisi SP500Pessima chiusura dell'indice SP500. I livelli toccati poco fa a 4118.75 punti hanno ribadito un doppio minimo relativo. Qualora questi livelli non dovessero reggere il peso delle vendite i prezzi sarebbero inevitabilmente "attratti" dal gap lasciato aperto a 4021 punti quindi un test dei 4000 punti diventerebbe molto plausibile. Gli Open Interest mostrano da 5 giorni un aumento costante dei future ,tranne un alleggerimento nella giornata di ieri che ha prodotto un forte rimbalzo subito negato oggi, a copertura degli strike put andati ITM. La funzione di ripartizione è arrivata sul -30/-35% di copertura in chiusura , livello oltre il quale si innescano i trend ribassisti ( quindi combacia come "supporto" al doppio minimo relativo ) che porterebbe in prima istanza intorno ai 4020 punti. La perdita dei 4118 e il raggiungimento dei 4020 punti richiederebbe un aggiornamento grafico e delle posizioni monetarie a mercato già coperte e quelle da coprire/difendere.
Correlazione tra Bitcoin e SP500Ho evidenziato graficamente la correlazione che intercorre tra Bitcoin e SP500. Anche se giovane il bitcoin inizia ad avere una sua storia con una serie storica di dati con cui potere effettuare una comparazione tra i due strumenti.
Nella parte bassa ho messo l’indice di correlazione che ci dice che c’è un’alta correlazione di movimenti, che ho parzialmente evidenziato sul grafico. Correlazione in statistica vuol dire che c’è una relazione di linearità, per cui sia in fasi di salita o discesa dovrebbero muoversi in modo similare.
Più la correlazione è vicina ad 1 e più il movimento è similare, più si avvicina a -1 e più il movimento è asincrono. Correlazioni superiore a 0.5 sono già molto positive come affidabilità di movimento.
BUBBLE CHART - NASDAQ A CONFRONTO CON LO STANDARD AND POOR 500 Ciao a tutti! Oggi voglio portare all 'attenzione della comunity questa coppia di valori che crea un indice davvero importante e su cui assolutamente andrebbe portata qualche osservazione. La coppia di valori in questione mette a confronto quelli che sono gli indici principali nonché market mover del mercato globale. Il NASDAQ indice tecnologico più importante al mondo e SP500, indice che misura le 500 aziende a maggiore capitalizzazione negli States. Cosa ci suggerisce questo grafico? Sicuramente tra le prime informazioni che ci può dare vi e quella della distribuzione degli investitori all' interno del mercato, un andamento dei prezzi equilibrato e in crescita significa un mercato in espansione e in salute, sopratutto quando il trend non soffre eccessiva volatilità.
In passato infatti possiamo notare come nella stragrande maggioranza del tempo questo indice è stato propenso a crescere, alternando mesi di crescita a mesi di decrescita con un andamento generalmente rialzista. Oggi il Nasdaq misura 3.4 volte l' SP500, significa che il denaro investito nel mercato tecnologico è più che triplicato nel' ultimi 20 anni. Se assumiamo che la tecnologia e il rapporto con l' economia americana è correlata, infatti oggi è la tecnologia a permettere alle aziende di innovarsi e continuare a creare valore permettendo loro di crescere, è bene monitorare la correlazione tra i due indici. Un eccesso di fiducia al settore tecnologico potrebbe portare false aspettative e ad uno squilibrio di mercato come già successo in passato. La tecnologia è per propria natura instabile e fortemente competitiva, non possiamo sapere ad oggi se tutte le aziende quotate in borsa in questi ultimi anni potranno continuare effettivamente a dare rendimento ed occupazione sempre crescente. Uno sbilanciamento quindi degli investimenti sul settore tecnologico è da prendere come un campanello di allarme. Il secondo valore che può trasmetterci questo grafico è il rapporto tra crescita, prezzo e volatilità. Un incremento della volatilità accompagnata dal' incremento dei prezzi al rialzo indica quanto la tecnologia in questo momento si sia distaccata all' andamento reale dell' economia. Un eccessivo peso tecnologico porta le aziende a spingersi troppo oltre creando tecnologie obsolete e futuristiche rispetto alle esigenze reali dell' economia presente alimentando l'illusione del “progresso veloce“, situazione già evidenziata in passato con la bolla del DOTCOM nel 2000, quando si formò grande aspettativa ed euforia intorno al mercato tecnologico. Dal 1997 al 2000 le aspettative sui profitti futuri delle aziende tecnologiche erano alle stelle, l'incremento dei prezzi intraday dovute alla speculazione finanziaria e al grande numero di venture capital che avevano portato in borsa aziende a bassissima capitalizzazione continuavano a confermare l' idea che il settore informatico e tecnologico avrebbe continuato a prosperare a passi veloci, ma non vi fu niente di più sbagliato, infatti nel 2000 l' azienda Pets.com fallì clamorosamente innescando un meccanismo a catena che fece esplodere la bolla. La stessa Amazon in quel periodo che andò dal 2000 al 2001 passò dai 107$ a 7$, per poi riprendere a crescere. Il mercato tecnologico perse in media oltre l'85% definendo la Dotcom una delle più affascinanti bolle speculative del 21esimo secolo. Credo che il grafico ci suggerisca proprio questo, ci sta indicando che qualcosa non va, proprio come in passato. Per il mio modesto parere non credo ad un crollo imminente, bensì credo che la comparsa del Covid19 assieme al superamento di questo mese dei livelli storici del 2000 di questo indice, accompagnato dalle politiche accomodanti di Powel che porteranno la FED a sbattersene dell' inflazione per i periodi futuri, sia segnale che si stia formando eccessiva speculazione convalidando che ci troviamo sicuramente all'inizio di un bubble market. Graficamente ho tracciato il periodo di bottom come in passato, e credo che i prossimi mesi possano portare ad un notevole aumento dei prezzi delle azioni tecnologiche. Il movimento è iniziato solo alla fine del 2019 quindi credo che avremo ancora tanto spazio per studiarci a tavolino l'opportunità futura. Come possiamo capire quando e come crollerà il mercato tecnologico? Nessuno sa quando succederà, ma i dati parlano chiaro, prima o poi succederà. Il prezzo può offrire una grande opportunità; quella di confrontare il passato con il presente, e proprio per questo motivo continuerò ad analizzare più approfonditamente questo indice per capire quali siano stati in i passaggi che il mercato teneva in considerazione in quel periodo per cercare di comprendere quali siano i livelli chiave su cui il mercato si muove e quali a cui fare attenzione nei periodi futuri.
E tu cosa ne pensi di questo indice? Quali sono i tuoi punti di vista sul settore tecnologico dei prossimi mesi?
Ci vediamo al prossimo aggiornamento!