Le azioni tecnologiche riflettono lo spirito natalizio.Le azioni tecnologiche riflettono lo spirito natalizio.
A Wall Street si dice:
"La storia dimostra che i mercati si riprendono sempre dalle crisi. Investi con fiducia nei momenti di incertezza." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Nonostante tutto il lavoro da svolgere nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, Babbo Natale si è presentato puntualmente per la prima sessione ufficiale del suo rally annuale omonimo, martedì. I principali indici sono avanzati di circa l'1%, mettendo gli investitori in uno stato d'animo festoso in vista del Natale.
Il NASDAQ ha guidato nuovamente la salita con un incremento dell'1,35% (pari a circa 266 punti), raggiungendo quota 20.031,13. L'ultima volta che questo indice aveva chiuso sopra i 20.000 punti risaliva al 17 dicembre. Tutti i titoli del gruppo MAG 7 sono cresciuti durante la sessione, evidenziando come le grandi aziende tecnologiche sembrino intenzionate a concludere il 2024 in positivo. Il maggiore vincitore è stato, prevedibilmente, Tesla (TSLA), che ha registrato un aumento del 7,4%, mentre Meta Platforms (META), Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) hanno segnato rialzi superiori all'1%. Nel frattempo, Broadcom (AVGO), potenziale titolo del mese, ha guadagnato un ulteriore 3,2%.
L'S&P 500 è cresciuto dell'1,1% martedì, chiudendo a 6.040,04, mentre il Dow Jones è salito dello 0,9% (circa 390 punti), raggiungendo quota 43.297,03 e segnando così una quarta sessione consecutiva in positivo dopo un precedente calo durato dieci giorni. Sia il NASDAQ che l'S&P 500 si trovano ora in una fase di tre giorni di crescita consecutiva.
Nonostante il volume di scambi sia stato ridotto a causa delle festività, l'andamento del mercato è stato convincente. Come previsto, il calo della scorsa settimana si è rivelato più una "scossa all'albero" che una conclusione del mercato rialzista.
La buona notizia è che il "Santa Claus Rally" ufficiale è iniziato il 24 dicembre e avrà tempo fino al 3 gennaio per accumulare ulteriori guadagni dell'ultimo minuto per il 2024.
Il mercato ha chiuso in anticipo il 24 e ha riaperto oggi, dopo essere rimasto chiuso mercoledì per Natale. Sebbene il volume degli scambi rimarrà probabilmente basso per il resto della settimana (e forse dell'anno), gli investitori osserveranno attentamente l'evoluzione del Santa Claus Rally, cercando di lasciarsi alle spalle recenti incertezze e delusioni.
Quando il mercato dimostra questa forza durante le festività, di solito c'è un seguito. Vedremo come si svilupperà la seconda metà della settimana, ma per ora si tratta di un buon segnale per una chiusura positiva dell'anno.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Applied Optoelectronics (AAOI)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Cerca nelle idee per "TESLA"
I titoli tech spingono l'inizio del Rally di Natale.Le azioni tecnologiche offrono un inizio solido alla settimana delle feste.
A Wall Street si dice:
"La cosa più importante nell'investire è avere una mentalità indipendente. Non lasciare che il consenso di massa influenzi le tue decisioni." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
La cara vecchia tecnologia riesce a mantenere lo slancio positivo di venerdì, dando il via a una breve settimana di vacanze caratterizzata da bassi volumi di scambio. Gli investitori sperano che i progressi registrati lunedì possano rappresentare un preludio a un solido "rally di Babbo Natale," che tecnicamente ha avuto inizio proprio oggi.
Il NASDAQ ha registrato un incremento dello 0,98% (circa 192 punti), raggiungendo quota 19.764,88. Quasi tutti i titoli appartenenti al gruppo "Magnificent 7" hanno chiuso in rialzo durante la sessione, con prestazioni particolarmente brillanti da parte di NVIDIA (NVDA, +3,7%), Meta Platforms (META, +2,5%) e Tesla (TSLA, +2,3%). È stata una giornata eccezionale soprattutto per i produttori di semiconduttori, come dimostrato dall’ottima performance di NVIDIA e di Broadcom (AVGO), quest’ultima in rialzo del 5,5%.
L’entusiasmo per il settore tecnologico rimane forte, sostenuto dall’idea che la rivoluzione dell’intelligenza artificiale continuerà a trainare i mercati almeno fino al 2025. Anche un eventuale intervento restrittivo della Federal Reserve non sembra destinato a fermare questa narrazione: sarà necessario del tempo prima che gli investitori rinuncino al tema dell’intelligenza artificiale e alla spinta innovativa legata al progresso quantistico.
Anzi, gli investitori potrebbero decidere di non abbandonare affatto questa visione, prolungando il rally potenzialmente fino al 2025.
L’S&P 500, che ha una significativa esposizione al settore tecnologico, è salito dello 0,73%, chiudendo a 5.974,07. Anche il Dow Jones ha ottenuto un guadagno, registrando un aumento dello 0,16% (circa 66 punti) e raggiungendo quota 42.906,95, segnando così la sua terza sessione consecutiva in positivo mentre cerca di recuperare le perdite subite durante il recente calo durato 10 giorni.
I principali indici sono rimbalzati lunedì dopo un avvio di sessione inizialmente negativo, influenzato da dati deludenti sulla fiducia dei consumatori e sugli ordini di beni durevoli. Questi fattori si aggiungono al rally di venerdì, che aveva portato un guadagno di oltre l’1% e concluso una settimana altrimenti complicata per i mercati, segnata dai commenti aggressivi del presidente della Fed, Jerome Powell, dopo la recente riunione.
Oggi, il mercato chiuderà anticipatamente in occasione della vigilia di Natale e resterà chiuso mercoledì per le festività natalizie. Il volume degli scambi sarà probabilmente basso anche martedì, ma gli imprevisti non sono mai da escludere. A questo proposito, si potrebbe ricordare la grande svendita della vigilia di Natale del 2018.
Lunedì segna inoltre l’inizio tecnico del "rally di Babbo Natale," che comprende le ultime cinque sessioni dell’anno vecchio e le prime due del nuovo anno. Sebbene il 2024 si preannunci come un anno promettente per i mercati azionari, dicembre potrebbe beneficiare di un po’ di slancio aggiuntivo, considerando che sia l’S&P che il Dow sono ancora in territorio negativo per il mese.
Dal 1950, questi sette giorni hanno generalmente un andamento positivo: l’S&P 500 registra in media un guadagno dell’1,3%, risultando in rialzo quasi l’80% delle volte. Nessun altro periodo dell’anno ha maggiori probabilità di chiudere con un bilancio positivo.
Un rally di Babbo Natale positivo è di solito un indicatore favorevole per l’anno successivo. Dal 1950, infatti, quando si registra un rally natalizio positivo, l’S&P 500 ottiene in media un guadagno annuo del 10,2% ed è in rialzo il 72,4% delle volte.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Broadcom (AVGO)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Wall Street tenta il recuperoCorrezione parziale dei listini americani nella seduta di ieri, dopo il sell-off del giorno precedente, i cui movimenti erano stati guidati dalle prospettive aggressive della Fed per il 2025. Il Dow, in particolare, ha registrato la sua decima sessione consecutiva di perdite mercoledì, la sua serie di perdite più lunga dal 1974.
La Fed ha abbassato il tasso dei fondi federali di 25 punti base come previsto ieri, ma ha segnalato solo 50 punti base di tagli dei tassi per il 2025, metà della riduzione prevista a settembre. Sul fronte dei dati, la crescita del PIL per il terzo trimestre è stata rivista al rialzo al 3,1% dal 2,8% e le richieste iniziali sono scese al di sotto delle aspettative a 220K.
Le megacap ieri, quasi tutte positive: Apple (0,3%), Microsoft (0,6%), Nvidia (1,5%), Amazon (1,5%), Meta (0,8%), Tesla (1,1%) e Alphabet (2,2%). D'altro canto, le azioni di Micron Technology sono crollate di oltre il 15% dopo che la società ha pubblicato risultati più deboli del previsto.
FOREX
Giornata divisa in due: una prima parte caratterizzata dal tentativo di recupero delle principali valute contro il dollaro, con l’EurUsd che ha testato 1.0425 in mattinata, e una seconda nella quale il dollaro è tornato a farla da padrone, con l’Euro tornato a ridosso di 1.0350.
Cable, dopo la decisione sui tassi (invariati), ha ripiegato perché due membri su nove hanno votato per la riduzione del costo del denaro. Il dollaro rimane fortissimo anche contro Jpy, in area 157.00 dopo aver testato anche 157.93, mentre l’unico dollaro che ha corretto è il UsdCad da 1.4475 a 1.4360, poi tornato a 1.4400. Oceaniche in leggero rimbalzo, insufficiente però per decretare la fine del rialzo del biglietto verde. Dollaro superstar quindi, con possibilità di vedere nuovi massimi intorno alle festività.
MERCATO DEL LAVORO USA
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 22.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 220.000 nella prima settimana di dicembre, meglio delle aspettative di mercato che prevedevano un calo a 230.000. Tendono così ad attenuarsi le preoccupazioni per condizioni di lavoro più deboli dopo l'impennata inaspettata della scorsa settimana.
Il risultato è stato in linea con le recenti proiezioni della Federal Reserve secondo cui l'anno prossimo saranno necessari pochi tagli ai tassi di interesse, a dimostrazione della visione del FOMC secondo cui l'inflazione rappresenta una minaccia più grande per l'economia rispetto a un mercato del lavoro in flessione. A loro volta, le richieste di sussidi di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 5.000, attestandosi a 1.874.000 nella prima settimana di dicembre.
PIL USA, TERZA RILEVAZIONE
L'economia statunitense è cresciuta del 3,1% su base annua nel terzo trimestre del 2024, più del 2,8% nella seconda stima e oltre il 3% del secondo trimestre. È il tasso di crescita più elevato finora quest'anno. La spesa personale è aumentata al ritmo più rapido dal primo trimestre del 2023, sostenuta da un aumento del 5,6% nei consumi di beni e da una robusta spesa per i servizi. Anche la crescita dei consumi pubblici è stata rivista al rialzo al 5,1% mentre il contributo del commercio netto è stato meno negativo, con esportazioni e importazioni riviste al rialzo.
BOE, TASSI FERMI
La Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di riferimento al 4,75% durante la riunione di dicembre 2024, in linea con le aspettative del mercato, poiché l'inflazione CPI, la crescita salariale e altri indicatori relativi all’indice dei prezzi sono aumentati, a conferma che rimangono le preoccupazioni verso un'inflazione robusta.
Tuttavia, tre funzionari del Board hanno preferito votare per un taglio di 25 punti base al 4,5% a causa della domanda debole e di un mercato del lavoro in indebolimento. La banca centrale ha ribadito che un approccio graduale verso il ribasso del costo del denaro rimane la scelta prioritaria e che la politica monetaria dovrà continuare a rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo fino a quando l'inflazione non sarà tornata all'obiettivo del 2% nel medio termine. La banca centrale continuerà a decidere il grado appropriato di restrizione della politica monetaria a ogni riunione.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.12.2024La FED taglia 25 bps, ma teme l’inflazione, ed è cauta sul 2025.
Wall Street scende bruscamente sul finale, correzione in atto...
Bank of Japan lascia tassi invariati, ma prevede futuri aumenti.
Dollaro forte e rendimenti dei bond in rialzo, effetti collaterali della FED.
Il 18 dicembre, le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo, con gli operatori che attendevano con interesse la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, prevista per le 20:00 CET. Il mercato dava quasi per certo un taglio di 25 punti base, concentrandosi invece sulle indicazioni che il presidente Jerome Powell avrebbe fornito sulla politica monetaria per il 2025 e sulle proiezioni economiche dei banchieri centrali.
Il mercato non ha accolto positivamente le decisioni della Fed, che ha annunciato un taglio dei tassi di 25 punti base ma ha rivisto al ribasso le aspettative per il 2025, prevedendo solo due ulteriori riduzioni, rispetto ai quattro tagli stimati inizialmente.
La Federal Reserve ha chiarito che l’obiettivo di inflazione al 2% è ancora lontano e che eventuali ulteriori tagli dipenderanno dai progressi nel raffreddamento dei prezzi. Questa posizione rappresenta un cambiamento rispetto a settembre, quando la priorità sembrava essere il rischio di un indebolimento del mercato del lavoro.
Wall Street, tuttavia, ha reagito in modo molto negativo alla narrativa cauta della Federal Reserve. Gli indici principali hanno registrato forti perdite: il Dow Jones è sceso -2,58%, il Nasdaq -3,77%, e lo S&P500 -2,86%.
Secondo molti analisti, la Federal Reserve si prepara ad adottare un approccio più cauto per il 2025. Nonostante i recenti tagli ai tassi, l'inflazione rimane sopra il target del 2%, e il mercato del lavoro appare ancora molto solido.
Inoltre, l'avvio del mandato presidenziale di Donald Trump a gennaio potrebbe introdurre nuove dinamiche, come politiche fiscali espansive e possibili aumenti dei dazi, che rischiano di spingere nuovamente al rialzo i prezzi.
Tra i titoli Usa principali, Tesla ha perso terreno nonostante i guadagni straordinari accumulati da inizio anno (+93%). Nvidia, dopo una recente correzione del -10% rispetto ai massimi del mese scorso, è riuscita a recuperare oltre il 3%, grazie all'annuncio di una nuova versione economica del suo computer Jetson. Micron Technology, invece, ha chiuso in rialzo, in attesa della pubblicazione della trimestrale, prevista a mercati chiusi.
Sull fronte macroeconomico europeo, l’inflazione ha mostrato segnali di stabilità, anche se resta sopra i livelli considerati ottimali. Nel Regno Unito, l’inflazione annua per novembre è salita al 2,6%, in linea con le attese degli analisti, rispetto al 2,3% registrato a ottobre. Su base mensile, l’aumento è stato dello 0,10%. Nell’Eurozona, Eurostat ha confermato un tasso annuo del 2,2% a novembre, in rialzo rispetto ai mesi precedenti.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra BTp italiani e Bund tedeschi si è ampliato leggermente, passando a 116 punti base rispetto ai 115 della chiusura precedente. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark è aumentato, raggiungendo il 3,40% rispetto al 3,38% del giorno precedente.
Sul mercato valutario, l'euro ha perso terreno nei confronti del dollaro, scendendo a 1,047, rispetto a 1,049 del giorno precedente. Le materie prime, invece, hanno registrato cali generalizzati: il petrolio WTI è sceso sotto i 70 dollari al barile (-1,6%), mentre il Brent è scivolato sotto i 73 dollari (-1,5%). Anche il gas naturale ha registrato un ribasso del 2,5%, attestandosi sui 41 euro per megawattora ad Amsterdam.
La giornata di oggi, 19 dicembre, è iniziata con un calo per le Borse europee, in linea con il tonfo registrato dai mercati americani e asiatici. Alle 11:00 CET, le principali piazze segnavano un calo medio dell’1,1%.
Mercati asiatici: le Borse dell’Asia-Pacifico hanno risentito dell’onda lunga della correzione americana. A Tokyo, il Nikkei ha chiuso in calo dello 0,80%, mentre gli investitori attendevano indicazioni dalla Bank of Japan.
Perdite più marcate sono state registrate a Seul, -1,9%, e Sydney, -1,7%. A Hong Kong, calo contenuto, -0,2%, mentre le Borse cinesi hanno oscillato attorno alla parità.
Nel mondo criptovalute, Bitcoin ha subito un brusco calo, scendendo sotto 100.000 Dollari per la prima volta in settimane, ad un minimo di 98.760 dollari, per poi recuperare terreno fino sopra 101 mila USD. La politica più cauta della Fed ha evidentemente un impatto negativo sugli investimenti più speculativi.
I mercati obbligazionari hanno mostrato una reazione negativa alle decisioni della Fed. Il rendimento del BTp decennale è salito ulteriormente a 3,49%, mentre lo spread con il Bund tedesco si è ampliato a 119 bps. Negli Stati Uniti, il rendimento del Treasury 10 anni ha raggiunto 4,52%, il livello più alto da maggio.
Le altre banche centrali globali si stanno muovendo con cautela. La Bank of Japan ha mantenuto i tassi invariati a 0,25%, come previsto dagli analisti. La Banca d’Inghilterra, invece, dovrebbe confermare i tassi al 4,75% nella sua prossima riunione, anche se c’è incertezza sulle mosse del 2025, con previsioni che oscillano tra 2 e 4 tagli. Ad Hong Kong, l’autorità monetaria ha abbassato i tassi al 4,75%, al minimo dal 2022.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato a perdere terreno. Secondo JP Morgan, la domanda globale per dicembre è stata di 700.000 barili/giorno inferiore alle previsioni, mentre da inizio anno la domanda globale è risultata più bassa di 200.000 barili rispetto alle stime di novembre.
L’oro, dopo aver registrato una delle peggiori sedute del mese (-2,3%), ha aperto oggi in lieve rialzo, sostenuto dalla domanda delle banche centrali e da possibili tensioni geopolitiche.
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Le azioni in crisi mentre la Fed prevede meno tagli per il 2025.Le azioni in crisi mentre la Fed prevede meno tagli per il 2025.
A Wall Street si dice:
"Non permettere mai alle emozioni di guidare le tue decisioni di investimento." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ieri tutto sembrava procedere per il meglio, fino a quando il presidente della Fed, Jerome Powell, ha preso la parola. A quel punto, tutti i principali indici azionari sono crollati a causa della delusione per le previsioni di minori tagli dei tassi l'anno prossimo.
Powell non scherzava lo scorso mese quando ha dichiarato che non c’era fretta di ridurre i tassi. Il comitato ha ridotto nuovamente i tassi di 25 punti base questo pomeriggio, un risultato atteso, che porta a un totale di un punto percentuale di taglio negli ultimi tre incontri. Tuttavia, il problema è che la Fed ora prevede solo due tagli per il 2025, rispetto ai quattro recentemente stimati
Questo dato può essere letto come un segnale positivo, poiché probabilmente riflette la convinzione che il mercato del lavoro non stia rallentando tanto quanto si temeva e che l’economia statunitense sia in buona salute.
Sul fronte negativo, però, Wall Street desidera tassi più bassi: il denaro a basso costo è visto come un elemento vantaggioso per gli investimenti. Tuttavia, sembra che la Fed potrebbe non scendere così rapidamente o profondamente come si sperava. Inoltre, ciò suggerisce che permangono preoccupazioni legate all'inflazione anche per il 2025.
Ieri il NASDAQ è crollato del 3,56% (circa 716 punti), chiudendo a 19.392,69. Questo dato rappresenta una forte inversione rispetto al nuovo record raggiunto solo lunedì, quando l'indice aveva superato i 20.000 punti per due sessioni consecutive. L’S&P 500 ha perso il 2,95%, chiudendo a 5.872,16.
Nel frattempo, il Dow ha registrato una perdita del 2,58% (circa 1.123 punti), chiudendo a 42.326,87. Questo ha segnato la prima serie di 10 giorni consecutivi di ribassi per l’indice negli ultimi 50 anni.
Intanto la tecnologia blockchain ha iniziato a rivoluzionare il mondo moderno e sta già avendo un impatto su praticamente ogni settore.
Blockchain fornisce un registro digitale incorruttibile per le transazioni. Questa tecnologia radicale viene sfruttata per aumentare velocità, risparmi e sicurezza nei settori bancario, sanitario, immobiliare, legale e persino agricolo.
Il nostro portafoglio scava sotto l'hype e la volatilità di Bitcoin ed Ethereum per attingere alla tecnologia che li guida. Questo nuovo "Internet of Money" potrebbe essere sconvolgente come Internet stesso. Entro il 2029, si prevede che la sua crescita raggiungerà quasi $ 163,8 miliardi e entro il 2030 genererà più di $ 3,1 trilioni di nuovo valore aziendale in tutti i settori.
Ho creato un portafoglio proprio per seguire tutti i titoli che ruotano intorno al mercato delle criptovalute e della blockchain il nome di questo portafoglio è "Oltre il Bitcoin: Investire nella Tecnologia che Cambia il Mondo". In questa analisi trovate tutte le informazioni su come abbonarsia questo portafoglio.
Molti titoli che avevano registrato performance eccezionali nelle scorse sessioni hanno subito brusche inversioni di tendenza ieri. Tra questi, Tesla (TSLA, -8,3%), Broadcom (AVGO, -6,9%) e Apple (AAPL, -2,1%). Anche Bitcoin ha subito un calo di oltre il 5%, pur rimanendo sopra i 100.000 dollari.
La Fed avrà nuovi dati sull'inflazione da analizzare entro la fine della settimana, poiché l'indice di spesa per consumi personali (PCE) è previsto per domani. Lo scorso mese, il "termometro d'inflazione preferito dalla Fed" ha mostrato un incremento dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, entrambi in linea con le aspettative. Anche i dati core erano nella norma.
La grande domanda è: cosa succederà ora? Wall Street sceglierà di puntare sui profitti prima di Natale, o ci sarà un rimbalzo significativo che permetterà di chiudere l’anno in crescita?
Una correzione molto più ampia è inevitabile a un certo punto. La sfida sarà cogliere l’opportunità al momento giusto, quando arriverà la prossima grande ondata di vendite nel mercato azionario.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Il calo Dow ribassa il mercato prima della decisione della Fed.Il crollo del Dow porta il mercato al ribasso prima della decisione della Fed.
A Wall Street si dice:
"Il vero investimento inizia quando vendi, non quando compri." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Non c’è nulla di straordinario nel fatto che le azioni subiscano un rallentamento prima di un grande evento di cronaca, ma il calo di nove giorni del Dow rappresenta un fenomeno che non si vede tutti i giorni (o addirittura ogni decennio).
L’indice è sceso di un ulteriore 0,61% (circa 267 punti) ieri, chiudendo a 43.449,90. Questa serie di perdite non si verificava da oltre 45 anni. Il Dow aveva raggiunto un nuovo record, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta mercoledì 4 dicembre, ma da allora non è più riuscito a chiudere in positivo.
L’S&P 500 ha perso lo 0,39%, chiudendo a 6.050,61, mentre il NASDAQ è calato dello 0,32% (quasi 65 punti) a 20.109,06. Il settore tecnologico ha mostrato un leggero raffreddamento dopo l’impressionante rally di lunedì, quando il NASDAQ era salito dell’1,2%. Nonostante ciò, Tesla (TSLA) ha continuato a beneficiare dell’effetto post-elettorale, avanzando di un ulteriore 3,6%. Anche Apple (AAPL, +1%) e Microsoft (MSFT, +0,6%) sono rimaste in territorio positivo.
Nel frattempo, Broadcom (AVGO) si è presa una pausa, dopo essere cresciuta di oltre il 35% in due giorni grazie ai risultati trimestrali che hanno visto il produttore di chip diventare una società da mille miliardi di dollari, con importanti progetti legati all’intelligenza artificiale in programma. Le azioni di Broadcom sono scese del 3,9% martedì. Anche NVIDIA (NVDA) ha subito un calo, arretrando ulteriormente in territorio di correzione con una flessione dell’1,2%, un ribasso che sembrava improbabile fino a poche settimane fa.
La riunione della Fed è iniziata ieri, e domani verrà annunciata la decisione sui tassi di interesse accompagnata dai commenti del presidente Jerome Powell. È quasi certo un ulteriore taglio di 25 punti base, con una probabilità superiore al 95% secondo lo strumento CME FedWatch. Tuttavia, la situazione si fa più complessa con l’avvicinarsi del 2025, a causa dell’inflazione persistente e di un mercato del lavoro in rallentamento.
Intanto la tecnologia blockchain ha iniziato a rivoluzionare il mondo moderno e sta già avendo un impatto su praticamente ogni settore.
Blockchain fornisce un registro digitale incorruttibile per le transazioni. Questa tecnologia radicale viene sfruttata per aumentare velocità, risparmi e sicurezza nei settori bancario, sanitario, immobiliare, legale e persino agricolo.
Il nostro portafoglio scava sotto l'hype e la volatilità di Bitcoin ed Ethereum per attingere alla tecnologia che li guida. Questo nuovo "Internet of Money" potrebbe essere sconvolgente come Internet stesso. Entro il 2029, si prevede che la sua crescita raggiungerà quasi $ 163,8 miliardi e entro il 2030 genererà più di $ 3,1 trilioni di nuovo valore aziendale in tutti i settori.
Ho creato un portafoglio proprio per seguire tutti i titoli che ruotano intorno al mercato delle criptovalute e della blockchain il nome di questo portafoglio è "Oltre il Bitcoin: Investire nella Tecnologia che Cambia il Mondo". In questa analisi trovate tutte le informazioni su come abbonarsia questo portafoglio.
Inoltre, il solido rapporto sulle vendite al dettaglio pubblicato ieri indica che la Fed potrebbe non avere fretta di intervenire con un taglio, dato che i consumatori stanno ancora spendendo. L’incremento dello 0,7% a novembre ha superato sia le aspettative sia il dato di ottobre, entrambi pari allo 0,5%.
Gli investitori ora si concentrano sulle prospettive della Fed per i tassi di interesse del prossimo anno. Dopo aver previsto un calo dei tassi al 4,4% per quest’anno, la Fed stima ora un ulteriore abbassamento al 3,4% nel 2024.
Tuttavia, con progressi sull’inflazione che stanno rallentando e alcuni rapporti sull’occupazione migliori del previsto, emergono dubbi sul fatto che la Fed proseguirà con i tagli al ritmo attuale. È possibile che non continuerà a ridurre i tassi a ogni riunione, come fatto finora durante questo ciclo di riduzioni, e che opti per una pausa intermedia. Probabilmente la Fed ribadirà il suo approccio basato sui dati, una linea guida che ha adottato fin dall’inizio.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Outbrain (OB)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
House of Trading: anche la Fed si prepara al NataleCon il taglio dello 0,25% che dovrebbe essere annunciato domani sera, la Fed porterà a 100 i punti base di riduzione dei tassi da settembre. Nel 2025, stimano gli analisi, dovremmo invece assistere ad un progressivo rallentamento del processo di normalizzazione alla luce di 3 fattori: la vischiosità dell’inflazione, la forza del mercato del lavoro e le elevate probabilità che le misure Trump metterà in campo una volta insediato spingano al rialzo i prezzi.
A causa di un contesto macroeconomico particolarmente debole, e politicamente instabile, in Francia e Germania, in Europa la situazione è profondamente differente: dopo il taglio della scorsa settimana, il Consiglio ha discusso anche una riduzione da mezzo punto percentuale, Mme Lagarde ha annunciato nuove riduzioni rispolverando la forward guidance (le indicazioni prospettiche sui tassi).
Giovedì sarà la volta dei meeting della Bank of Japan e della Bank of England: in entrambi i casi, l’ultima riunione dell’anno non dovrebbe portare a sostanziali cambiamenti delle rispettive politiche monetarie.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Massimo Rea, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sulle azioni Broadcom, sul’oro e sul petrolio WTI: i tre deal hanno tutti raggiunto il target. La quarta operazione, sul titolo Adobe, non è invece divenuta operativa.
Non hanno raggiunto il punto di ingresso neanche i trade, e qui siamo alla squadra degli analisti, la cui squadra era composta da Andrea Cartisano e dal conduttore Riccardo Designori, sulle azioni Baidu e Technoprobe. A mercato invece le operazioni su Alibaba (-2,31%) e Buzzi (-3,59%).
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 58 carte a target, 14 in più rispetto agli Analisti (7 carte a mercato per entrambi).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Jacopo Marini. I primi investiranno sulle azioni Tesla, Nvidia, sul Dow Jones e sul Bund mentre i secondi sulle azioni Campari, Eni, sul FTSE Mib e sull’oro.
Il sondaggio di questa settimana riguarda l’anno che sta per iniziare: “Mercati: il 2025 che anno sarà per i listini azionari?”
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.12.2024Nasdaq a nuovo record, ma il Dow Jones è all’8’ seduta di calo.
Bond e oro poco mossi alla vigilia del meeting FED: atteso taglio di 25 bps.
Occhi aperti sul debole quadro macro europeo: ECB verso nuovi tagli.
Ennesimo record di Bitcoin, che supera 108 mila Dollari.
A Wall Street il Nasdaq ha registrato un nuovo record, trainato dal rally dei Magnifici Sette. Tesla è avanzata del +6%, raggiungendo il massimo storico a 463 USD.
Oggi, 17 dicembre, le borse europee hanno aperto in calo di -0,5% in una settimana cruciale per le banche centrali. La Fed dovrebbe annunciare domani, 18 dicembre, il 3’ taglio consecutivo dei tassi d’interesse, questa volta di 25 punti base. Seguiranno, sempre questa settimana, tra giovedì e venerdì, le decisioni della Banca d’Inghilterra (BoE) e della Banca del Giappone (BoJ).
I mercati asiatici sono per lo più in calo: a Tokyo il Nikkei perde -0,24%, il Topix -0,37%, e Seul è in ribasso di -1,3%. Sydney è in controtendenza (+0,8%). Nella Cina “continentale” Shanghai ha perso -0,7% e Shenzhen -1,3%), risentendo delle preoccupazioni sulla ripresa cinese.
Reuters riporta che Pechino punta a una crescita del 5% anche nel 2025, con un deficit al 4% del GDP (PIL), mentre Alibaba cede il -1,5% dopo la vendita di Intime per 1 miliardo USD a Youngor Fashion, registrando una perdita di 9,3 miliardi di yuan (1,3 miliardi USD).
Lo yen giapponese si è indebolito del -2,8% contro il Dollaro usa da inizio mese, toccando quota 154, e registrando la peggiore performance tra le valute globali principali. Un ulteriore calo potrebbe spingere la BoJ a un intervento sui tassi, rialzandoli.
Macroeconomia europea: in Gran Bretagna, il tasso di disoccupazione nei tre mesi “estivi” a settembre è salito al 4,3%, con richieste di sussidi di disoccupazione a +4,6% e retribuzioni medie cresciute del +5,2%.
Attenzione, nella giornata di oggi, agli indicatori tedeschi Zew e Ifo, e alle vendite al dettaglio e produzione industriale negli USA.
Lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi si è leggermente ampliato a 116 punti base dai 115 del giorno precedente, mentre il rendimento del BTP decennale è salito al 3,42% (dal 3,39%).
Negli States il Treasury 10 anni paga 4,40%, in Germania il Bund decennale il 2,26%.
FED (Federal Reserve – Banca centrale americana) e prospettive: la Fed dovrebbe procedere con un taglio di 25 punti base, portando i tagli totali del 2024 a 100 punti base. Tuttavia, gli analisti prevedono un ritmo più lento nel 2025 a causa dell’inflazione persistente e della resilienza del mercato del lavoro. I trader stimano al 79,7% che la Fed manterrà invariati i tassi a gennaio.
BCE (Banca centrale europea – ECB): Secondo gli analisti, il tasso di riferimento dovrebbe scendere al 2% entro giugno 2025, con tagli previsti a gennaio, marzo, aprile e giugno.
Oro e Bitcoin: l’oro è stabile a 2.653 USD in attesa della Fed, mentre Bitcoin continua a correre, toccando un nuovo record a 108.000 USD. Microstrategy entrerà nel Nasdaq 100, mentre circolano speculazioni su una possibile riserva strategica di Bitcoin da parte di Trump, un’ipotesi che molti analisti considerano irrealistica.
Italia e debito pubblico: La quota di debito italiano detenuta da investitori stranieri è salita al 30,3% a settembre (896,659 miliardi di euro). La quota detenuta dalla Banca d’Italia è calata al 22,1% (da 22,3% di settembre).
Geopolitica: Il 15° pacchetto di sanzioni UE contro la Russia prevede controlli sulla "flotta ombra" di Mosca. Tuttavia, un’interruzione significativa delle forniture è improbabile, poiché i flussi evitano i servizi occidentali. L’accordo intergovernativo tra Kiev e Mosca sul transito del gas scadrà il 31 dicembre.
Outlook generale: Il quadro macroeconomico resta favorevole ai mercati azionari grazie alla resilienza dell’economia USA, alla ripresa cinese, all’inflazione sotto controllo e ai tassi d’interesse più bassi. Le tensioni geopolitiche potrebbero riservare sorprese positive, mentre le politiche di Trump potrebbero influire su Ucraina, Gaza e rapporti USA-Cina.
Bond e credito: Il rallentamento dell’inflazione e tassi ufficiali in calo sosterranno i rendimenti dei bond governativi e del credito privato anche nel 2025.
Le obbligazioni investment grade e high yield restano relativamente attraenti grazie alla solidità dei bilanci aziendali. Il Dollaro forte dovrebbe continuare a garantire rendimenti superiori nei titoli obbligazionari denominati in USD.
Bitcoin continua a correre, favorito da continui afflussi positivi sugli ETF specializzati e dalla convinzione che l’Amminitrazione Trump spingerà per una legislazione “friendly” dell’universo delle cryptovalute. La notte scorsa ha toccato un nuovo record, a 108mila Usd, oltre che per la notizia dell'ingresso di Microstrategy nel Nasdaq 100, anche per le crescenti aspettative che Trump utilizzerà Bitcoin per creare una riserva strategica governativa simile a quella petrolifera, come in parte affermato dal Presidente eletto un'intervista con CNBC della scorsa settimana.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Il NASDAQ raggiunge il massimo storico e supera i 20K.Il NASDAQ raggiunge il massimo storico e supera i 20K.
A Wall Street si dice:
"Investire richiede un'attenta ricerca e pazienza. Non cercare scorciatoie." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Un forte rally nel settore tecnologico ha messo in secondo piano l'imminente riunione della Fed di ieri, con i titoli del gruppo "Magnifici 7" in ripresa e nuovamente in testa. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare mercoledì.
Per ora, però, la grande notizia della sessione è stata il NASDAQ, che ha registrato un rialzo dell'1,24% (o quasi 250 punti) raggiungendo quota 20.173,89. Si tratta di un nuovo record per l'indice e solo della sua seconda chiusura sopra i 20K (aveva superato questo traguardo per la prima volta mercoledì scorso).
Sei dei sette titoli del gruppo "Magnifici 7" erano in rialzo ieri, con performance particolarmente brillanti per Tesla (TSLA, +6,1%), Alphabet (GOOGL, +3,6%) e Amazon (AMZN, +2,4%). Sorprendentemente, l'unico membro di questo prestigioso gruppo a chiudere in ribasso è stato NVIDIA (NVDA), leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato, che è scivolato dell'1,7% entrando in territorio di correzione (con una perdita di oltre il 10% dal suo massimo storico).
Fortunatamente, Nvidia si è già raffreddata notevolmente. La superstar dei chip AI non testa la sua media mobile a 200 giorni (attualmente intorno ai 116,50 dollari per azione) da molto tempo. Qualsiasi ritracciamento a quei livelli potrebbe rappresentare un'opportunità d'acquisto molto interessante per gli investitori a lungo termine.
Il titolo tecnologico con la migliore performance di ieri è stato Broadcom (AVGO), che ha guadagnato un ulteriore 11,2% dopo l'impressionante rialzo del 24% di venerdì. Nel frattempo, Bitcoin ha toccato momentaneamente un nuovo massimo, superando la soglia dei 107.000 dollari, mentre le società emergenti nel settore del calcolo quantistico continuano a impressionare gli investitori.
Intanto la tecnologia blockchain ha iniziato a rivoluzionare il mondo moderno e sta già avendo un impatto su praticamente ogni settore.
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L'indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,38% chiudendo a 6.074,08, mentre il Dow Jones non è riuscito a invertire la tendenza negativa, perdendo lo 0,25% (circa 110 punti) e chiudendo a 43.717,48. Questo segna la sua ottava giornata consecutiva di perdite, la striscia negativa più lunga degli ultimi sei anni.
Con l'avvicinarsi della metà della settimana, l'attenzione si sposta sull'ultimo incontro del FOMC dell'anno. In vista della decisione, i mercati stanno scontando una probabilità del 95,4% di un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base, in netto aumento rispetto al 61,9% di un mese fa. Guardando a giugno, le probabilità indicano un solo ulteriore taglio di 25 punti base prima di una pausa.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
La Fed alla prova dei mercatiDagli ultimi verbali di novembre, presentati dalla Fed, si evince come i funzionari della banca centrale abbiano espresso recentemente ottimismo sul fatto che l'inflazione si stia attenuando in un contesto di mercato del lavoro ancora resiliente. Questo conferma l’eventualità di ulteriori tagli dei tassi di interesse, sebbene a un ritmo misurato, nel prossimo futuro, a cominciare dalla decisione in programma questa settimana.
I rappresentanti del board hanno poi ricordato che le decisioni di politica monetaria sono subordinate alle tendenze economiche, mettendo in guardia gli operatori da tagli prematuri del costo del denaro. La volatilità dei recenti dati e l'incertezza sull'impatto di questi ultimi sull'attività economica si sono rivelati di difficile interpretazione.
Alcuni membri del board hanno suggerito di mantenere i tassi a livelli restrittivi se l'inflazione persistesse, mentre altri hanno sostenuto tagli accelerati se il mercato del lavoro si indebolisse. La riunione ha evitato di affrontare le implicazioni economiche della recente vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, ma ha riconosciuto la necessità di mantenere flessibilità.
EQUITY
Venerdì scorso, l'S&P 500 ha chiuso invariato, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1%. Il Dow Jones, tuttavia, è sceso di 86 punti, estendendo la sua serie di perdite a sette sessioni consecutive, il periodo più lungo dal 2020.
Le perdite nei principali titoli tecnologici come Nvidia, Meta e Amazon hanno pesato sul mercato, mentre Tesla ha guadagnato il 4,3%, chiudendo a un massimo storico di 436,23 dollari. Broadcom è salita del 24,4%, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 1 trilione di dollari dopo aver riportato un aumento del 220% dei ricavi correlati all'intelligenza artificiale, superando le aspettative.
Questa spinta ha sollevato i titoli dei semiconduttori, tra cui Marvell e Taiwan Semiconductor, che hanno registrato forti guadagni. Il mercato però sembra nutrire preoccupazioni per l'imminente decisione politica della Federal Reserve e le condizioni economiche, che hanno limitato ulteriori guadagni. Nel corso della settimana, l'indice S&P 500 ha perso lo 0,7%, il Dow l'1,8%, mentre il Nasdaq è riuscito a guadagnare lo 0,3%.
VALUTE
Sui cambi la settimana è apparsa ugualmente contrastante, con l’EurUsd che ha tenuto due volte l’area di 1.0460 rimbalzando sopra 1.0500, anche se non è stato in grado di rompere le resistenze chiave di 1.0550 e 1.0590. Il trend è ancora chiaramente ribassista, ma si intravedono segnali di tenuta dei supporti chiave.
Il Cable ha perso quota dopo la pubblicazione del PIL, scendendo a ridosso di 1.2600, con un bel rimbalzo di EurGbp sopra 0.8300. I target possibili di questo ribasso sembrerebbero in area 1.2500. Il UsdJpy, in concomitanza con il silenzio della BoJ che non pare voler alzare i tassi, sale verso 154.00 con possibili target a 156.75, massimo del 15 novembre.
Rimane forte anche il UsdCad con livelli di resistenza a 1.4260, al di sopra del quale non c’è mo lto fino a 1.4650. Solo sotto 1.3930 il trend si potrebbe invertire. Oceaniche deboli anche se su eccessi interessanti, ma occorrono conferme di divergenze e la creazione di una fase di accumulazione. Mercato ancora dollaro-centrico, per cui sui cross c’è interessante volatilità bilaterale. Franco svizzero che perde qualcosa sull’Euro portandosi a ridosso di 0.9400.
UK, PIL IN CALO
L'economia britannica si è contratta dello 0,1% mese su mese a ottobre, dopo un calo analogo a settembre e non raggiungendo le previsioni di mercato, che indicavano +0,1%. Il maggiore contributo al ribasso è venuto dalla produzione, che è scesa dello 0,6%, a causa della manifattura, principalmente prodotti farmaceutici, macchinari e prodotti chimici.
Inoltre, il settore minerario è sceso del 3,1%, mentre i servizi sono cresciuti dell'1,4%. L'edilizia è scesa dello 0,4% e i servizi non hanno mostrato alcuna crescita. La sterlina è in calo contro tutte le concorrenti, specie l’Euro, con prospettive di ribassi ulteriori, specialmente se i dati su inflazione e disoccupazione, previsti per questa settimana, dovessero rivelarsi anch’essi in peggioramento.
CINA, PREVISTI NUOVI TAGLI DEI TASSI
La Cina taglierà ancora i tassi di interesse e i requisiti di riserva obbligatoria durante il prossimo anno, secondo quanto riportato da Bloomberg. Il direttore dell'ufficio di ricerca della Banca Popolare Cinese, Wang Xin, ha affermato che c'è spazio per ridurre ulteriormente l'RRR (la riserva obbligatoria che il sistema bancario deve detenere come liquidità presso l’Istituto Centrale), dall'attuale livello medio del 6,6%.
I dati di venerdì hanno mostrato che le banche cinesi hanno erogato 580 miliardi di CNY in nuovi prestiti a novembre 2024, pari a circa 79 miliardi di dollari, ben al di sotto delle aspettative di mercato di 950 miliardi di CNY (130 miliardi di dollari) e meno della metà dei 1.170 trilioni di CNY (160 miliardi di dollari) del corrispondente periodo dell'anno precedente, evidenziando la debole domanda di credito.
Giovedì scorso, il governo ha affermato che avrebbe aumentato il deficit di bilancio, emesso più debito e allentato la politica monetaria per mantenere un tasso di crescita economica stabile. Come riportato da Reuters, si prevede che l'economia cinese crescerà di circa il 5% quest'anno, citando Han Wenxiu, vicedirettore della Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici del paese.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana, il centro della scena sarà tutto della Fed, che mercoledì 18 deciderà sui tassi di interesse. Quasi scontato un taglio di 25 punti base, anche se vi sarà enorme interesse per le parole di Jerome Powell nella conferenza stampa che seguirà la decisione.
Altri dati salienti e cruciali, sempre in settimana e sempre negli Stati Uniti, saranno le vendite al dettaglio, i prezzi PCE, reddito e spesa personali, la stima finale della crescita del PIL, la produzione industriale, i PMI manifatturieri e dei servizi, e i dati sul mercato immobiliare.
A livello globale, la Cina pubblicherà la produzione industriale, le vendite al dettaglio, il tasso di disoccupazione, i prezzi delle case e i tassi di interesse principali sui prestiti. In UK, interesse significativo per la decisione sui tassi della BoE, i dati sull'inflazione, le vendite al dettaglio e il rapporto sui posti di lavoro.
Anche in Giappone la BoJ sarà chiamata a decidere sulla politica monetaria (atteso un nulla di fatto), mentre sul fronte dati occhio a inflazione e bilancia commerciale. Nel frattempo, sono previste decisioni sui tassi di interesse anche in Messico, Filippine, Svezia, Norvegia, Indonesia e Thailandia.
Il Canada pubblicherà i dati sull'inflazione, la Germania pubblicherà l'indice Ifo sul sentiment del settore industriale oltre allo Zew che misura invece quello del settore istituzionale. Per quel che riguarda l’Eurozona, un occhio di riguardo verso i dati sui PMI e sul commercio.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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TSLA TOP - ANALISI WATCH LIST USBuona Domenica a tutti i traders, questa settimana la copertina se la merita sicuramente TESLA (TSLA), con nuovi massimi storici, con i suoi movimenti forti con micro ritracciamenti, ma come ben sappiamo non possono andare così all'infinito, guardando i volumi VP e gli indicatori RSI, vediamo che siamo vicini al possibile ritracciamento, ma anche in questo caso non sappiamo di quanto, potrebbe essere l'ennesimo micro ritracciamento, vedremo, noi per essere avvantaggiati dobbiamo aspettare il prezzo su dei livelli importanti ed non su livelli medi. Certo che il mercato americano è davvero sorprendente, ha una forza veramente fenomenale, basta vedere l'SP500 e NASDAQ, quanto hanno corso. In questo video vediamo anche Broadcom (AVGO), dopo gli earnings ha fatto un GapUp del 17%, lo stavo già monitorando da tempo, lo seguivo dentro al triangolo ascendente, ma sembrava prematura la rottura ed invece è andata molto bene, va bene, ora l'ho messa in Watch e vediamo che movimenti ci regala. Mentre quelle peggiori della Watch sono state AMD ed INTC, anche la nostra vecchia ADBE è andata male, questa l'abbiamo già eliminata da tempo ormai, mentre INTC è quella che mi ha deluso un pò, visto la sua voglia di rinascere con nuovi contratti e nuove logistiche ed in più graficamente stava facendo sempre massimi e minimi crescenti, credevo proprio alla chiusura del GAP, invece ci è venuta contro con violenza, aumento di volumi e continue vendite nell'ultima settimana. AMD idem stesso discorso, comunque sono entrambe vicine ad un supporto da non sottovalutare, quindi sono nel mirino entrambe. Ora non ci resta che vedere il mercato la prox settimana cosa farà, da li prenderemo le nostre decisioni, con questo è tutto vi saluto.
Ciao e grazie da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Tecnologici in ribassoLa giornata di ieri ha riproposto una price action correttiva dei principali listini azionari statunitensi, influenzata da una combinazione di dati economici contrastanti e performance settoriali negative.
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato un ribasso rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%, a causa della debolezza del settore tecnologico. Le azioni Nvidia, Amazon, Meta, Tesla e Alphabet sono tutte scese leggermente, mentre Adobe ha perso oltre l'11% dopo aver fornito una guidance sui ricavi più debole del previsto. Il Dow Jones è rimasto stabile grazie alla minore esposizione ai titoli tecnologici.
Sul fronte delle banche centrali, il mercato ha ormai accettato che la Fed taglierà, la prossima settimana, i tassi di 25 punti base, soprattutto dopo la pubblicazione dei Jobless claims, saliti per la prima volta al massimo degli ultimi due mesi a 242 mila unità, ben al di sopra delle previsioni di 220K.
Inoltre, l'indice dei prezzi alla produzione è aumentato più del previsto, anche se l'indice core ha rallentato in linea con le aspettative. Le probabilità di una riduzione del tasso dello 0,25% sono attualmente al 98%.
VALUTE
Sui cambi, il dollaro continua a mostrare forza estrema, spingendo lo JPY fino a 153,10 questa notte, mentre l’EUR/USD scende sui supporti chiave di 1,0460. La pressione resta forte, in assenza di una BoJ proattiva verso il tasso di cambio dello JPY.
Per quanto riguarda l’euro, l’ultimo baluardo prima di 1,0330 è il livello attuale. Non sembrano esserci le condizioni per un'inversione, ma solo per qualche sporadica correzione dovuta a eccessi di ipercomprato del dollaro. Tuttavia, il delta tasso continua a pesare sulle valute concorrenti del biglietto verde e, fino a quando non si creeranno le condizioni per un'inversione anche dal punto di vista macro, il trend rimarrà quello attuale.
Tali condizioni possono verificarsi solo in caso di un calo della congiuntura, preoccupazioni per le politiche sui dazi di Trump, o per l'espansione promessa dal nuovo Presidente, fatta a debito, potenzialmente fuori controllo, come ha ricordato Jerome Powell.
Sul fronte delle valute oceaniche, si registra ancora debolezza per correlazione con le majors. Anche il Cable, che fino a ieri sembrava poter attaccare 1,2800, è sceso a 1,2650 con potenziale di ulteriore ribasso e target a 1,2500.
BCE, UN TAGLIO SCONTATO
La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di tagliare i suoi tassi di interesse chiave per la quarta volta quest'anno, di 25 punti base a dicembre 2024, come previsto. Le prospettive relative all’inflazione sono più favorevoli, così come i miglioramenti nella trasmissione della politica monetaria.
Si prevede che l'inflazione diminuisca gradualmente al 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026. Anche l'inflazione core, escludendo energia e alimentari, dovrebbe scendere, con un obiettivo del 2% nel medio termine.
Si prevede che la ripresa economica sarà più lenta di prima, con una crescita prevista allo 0,7% nel 2024, all'1,1% nel 2025 e all'1,4% nel 2026. La BCE rimane concentrata sul garantire che l'inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% e adeguerà le sue politiche in base ai dati in arrivo, senza impegnarsi in un percorso a tasso fisso. L’EUR/USD è a ridosso dei supporti chiave di 1,0460.
USA, PPI IN CRESCITA
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,4% su base mensile a novembre 2024, più dello 0,3% rivisto al rialzo a ottobre e il doppio delle previsioni di mercato dello 0,2%. Si tratta del più grande guadagno mensile degli ultimi cinque mesi.
Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è accelerata per il secondo mese consecutivo al 3% da un 2,6% rivisto al rialzo. Nel frattempo, il PPI core è aumentato dello 0,2% nel mese, al di sotto dello 0,3% di ottobre e in linea con le previsioni. Il tasso di interesse core annuo si è stabilizzato al 3,4%, lo stesso del 3,4% rivisto al rialzo del mese precedente e superiore alle aspettative del 3,2%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 17.000 unità rispetto alla settimana precedente, arrivando a 242.000 nella prima settimana di dicembre, ben al di sopra delle aspettative di mercato di 220.000, segnando il livello più alto da ottobre.
Anche le richieste in sospeso sono aumentate di 15.000 unità rispetto alla settimana precedente, arrivando a 1.886.000, relativamente vicine al massimo triennale di 1.908.000 di inizio novembre. Il risultato ha messo in discussione le recenti speranze che il mercato del lavoro statunitense rimanesse rigido, favorendo ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed l'anno prossimo.
LA SNB TAGLIA A SORPRESA DI 50 PUNTI BASE
La Banca Nazionale Svizzera ha tagliato il suo tasso di riferimento di 50 punti base allo 0,5% a dicembre 2024, superando le aspettative del mercato, che scommettevano su una riduzione di 25 punti base. Si è trattato della quarta riduzione consecutiva, ma anche della più significativa in termini percentuali dal gennaio 2015, spingendo i tassi al minimo dal novembre 2022.
La decisione arriva mentre l'inflazione si attenua, scendendo dall'1,1% di agosto allo 0,7% di novembre, con previsioni dell'1,1% nel 2024, dello 0,3% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, rimanendo entro l'intervallo obiettivo della banca centrale.
Si prevede che il PIL svizzero crescerà di circa l'1% quest'anno, con un leggero miglioramento all'1-1,5% nel 2025, sostenuto dai recenti tagli dei tassi. Tuttavia, la crescente disoccupazione, la produzione più lenta e le incertezze globali, come le tensioni geopolitiche e le direzioni politiche poco chiare all'estero, pongono rischi per le prospettive economiche.
Il franco svizzero è in leggero indebolimento, anche se non sufficiente a tranquillizzare le autorità monetarie, preoccupate dall’eccessiva forza della valuta locale.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Palantir si prepara al ribilanciamento Nasdaq100?Buon giovedi sera a tutti e grazie per essere tornati sul mio canale.
Oggi mi concentrerei su cosa aspettarci nella giornata di domani e nella prossima settimana, aspettando il Nasdaq100 rebalancing e l'atteso annuncio (speriamo!) di inclusione di Palantir Technologies nell'indice in questione.
Cosa potremmo aspettarci qualora ciò accadesse?
Spero che questa video analisi sia di vostro interesse e auguro a tutti un buon quasi week end.
Nuova impennata di Wall StreetL'andamento positivo delle azioni statunitensi, evidenziatosi anche ieri con nuovi record storici per il Nasdaq e quasi record per l’S&P 500, riflette un mix di fattori macroeconomici e specifici. L'inflazione al 2,7%, in linea con le attese, ha rassicurato i mercati, dissipando i timori di pressioni inflazionistiche più forti che avrebbero potuto spingere la Fed a mantenere una politica restrittiva.
Questa stabilità dell’indice dei prezzi al consumo ha consolidato le aspettative di un taglio di 25 punti base nella prossima riunione della Fed, sostenendo il sentiment degli investitori e favorendo i titoli sensibili ai tassi di interesse. L’S&P 500 è salito dell'1%, avvicinandosi ai massimi storici, grazie alla ripresa generalizzata e alla forza del settore tecnologico. Anche il Nasdaq ha registrato un guadagno significativo (+1,75%), toccando nuovi record, trainato dalle aspettative di tassi più bassi.
D’altro canto, il Dow Jones ha sottoperformato, rimanendo vicino alla parità, a causa del crollo delle azioni di UnitedHealth. Tra gli altri titoli, Tesla (+3,6%) prosegue nella sua corsa, con un aumento di quasi il 70% dall’inizio del periodo elettorale, spinta dalle prospettive di deregulation e dall'ottimismo per la transizione energetica.
Meta (+5,3%) ha beneficiato di aspettative di maggiore spesa pubblicitaria e di rendimenti obbligazionari più bassi. Nvidia (+2,6%) mantiene la leadership nel settore dei semiconduttori e il mercato rimane ottimista sullo sviluppo tecnologico, in particolare nell'IA. Le note negative arrivano da UnitedHealth (-5%), che ha subito un calo marcato a seguito dell'incertezza legata all'omicidio del CEO, che fa emergere preoccupazioni sulla stabilità operativa della compagnia.
VALUTE E LA BCE
Il dollaro è ancora forte, anche se non in modo generalizzato, ma solo su alcune valute, quali JPY, CNH, EUR, e in parte le oceaniche, mentre contro sterlina e CAD, il biglietto verde è rimasto stabile. Ieri mattina sono uscite dichiarazioni da parte del Governo/Banca Centrale cinese, che starebbero valutando di consentire la discesa dello yuan per contrastare i dazi USA. La risposta USA, tramite il Segretario al Tesoro Yellen, non si è fatta attendere, ed ha riguardato una eventuale risposta forte e decisa nel caso di manipolazione valutaria.
Il biglietto verde ha schiacciato anche lo JPY dopo che la BoJ ha dichiarato che la svalutazione dello JPY non sta causando un ulteriore rialzo dell’inflazione, anche se è intorno al 2,3%. Siamo tornati in area 152,60 e non possiamo escludere ritorni eventuali verso 156,80, massimo di metà novembre. EUR/USD non lontano da 1,0460 e oggi c’è la BCE, attesa al taglio probabile di 25 punti base.
Ci aspettiamo il classico "sell on rumors and buy on news" con possibili correzioni al rialzo della moneta unica dopo la decisione, a patto che Lagarde non si dimostri talmente dovish da rendere possibile il ritorno alla parità con il dollaro. Tutto è possibile.
Il franco svizzero è stabile ma stamani c’è la SNB e qualche ribasso temporaneo potremmo anche aspettarcelo, in area 0,9330-40. Le valute oceaniche sono ancora deboli, ma con tentativi di recupero nel breve termine. USD/CAD stabile a 1,4160 dopo che la BoC ha tagliato di 50 punti base al 3,25%, ma senza rimanere eccessivamente accomodante per il prossimo futuro.
CPI USA
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo al 2,7% a novembre 2024 dal 2,6% di ottobre, in linea con le aspettative. I costi energetici sono diminuiti meno del previsto, principalmente a causa della benzina e dell'olio combustibile, mentre i prezzi del gas naturale sono aumentati dell'1,8%, rispetto al 2%. Inoltre, l'inflazione è cresciuta per i prodotti alimentari mentre è scesa nel settore automobilistico.
Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,3%, il massimo da aprile, leggermente al di sopra dello 0,2% di ottobre, e in linea con le previsioni. Infine, l'indice dei prezzi al consumo core è aumentato del 3,3% nell'anno e dello 0,3% nel mese, lo stesso di ottobre e in linea con le previsioni.
BOC TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Banca del Canada ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 50 punti base per la seconda volta consecutiva, nella riunione di dicembre, come previsto dai mercati. Si è trattato di tre ribassi da 25 punti base e due da 50 per un totale di 175 punti base di tagli cumulativi dei tassi, a partire dal picco del 5% di questo ciclo.
Tuttavia, nello statement si legge che non ci saranno tagli dei tassi così continuativi e aggressivi nel 2025, mentre è stata tolta dallo statement la dichiarazione secondo cui i costi di prestito dovrebbero essere abbassati se lo scenario attuale persiste.
Il brusco taglio del tasso di interesse ha seguito i dati che mostravano che il PIL canadese è cresciuto di un 1% annualizzato nel terzo trimestre, al di sotto delle proiezioni della banca centrale, e la crescita nel quarto trimestre pone il rischio di mancare anche le previsioni. Tuttavia, altri dati hanno indicato che la spesa dei consumatori è superiore alle aspettative.
Infine, la BoC ha osservato che si prevede che l'inflazione rimarrà vicina all'obiettivo del 2% nei prossimi due anni, ma i potenziali dazi della prossima amministrazione presidenziale degli Stati Uniti potrebbero creare incertezza sulla crescita dei prezzi.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street correggeLe azioni statunitensi hanno chiuso un’altra seduta caratterizzata dal segno meno, con i tre principali indici in ribasso. L’S&P 500 è sceso dello 0,32%, il Nasdaq ha perso lo 0,41% e il Dow lo 0,44%, un calo legato presumibilmente a prese di beneficio.
C’è cautela tra gli operatori, perché nei prossimi giorni, a partire da mercoledì, sono attesi dati chiave, tra cui il rapporto CPI di oggi, per valutare cosa deciderà poi la Fed nella prossima riunione di politica monetaria, in materia di tassi, mercoledì prossimo.
Nonostante i cali, i mercati sono rimasti vicini ai massimi storici, nella speranza che i dati sull'inflazione possano confermare uno scenario da "atterraggio morbido" e aumentare la probabilità di un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre.
Sul fronte aziendale, le azioni Oracle sono crollate di oltre il 7% dopo aver deluso le aspettative in materia di ricavi trimestrali. Nvidia ha esteso le sue perdite, scivolando del 3% dopo la notizia di un'indagine antitrust cinese, che non fa altro che aumentare, in prospettiva, le tensioni tra Stati Uniti e Cina. Le azioni Alphabet sono balzate del 5,2%, mentre Tesla è salita del 3,5% poiché gli analisti hanno alzato gli obiettivi di prezzo.
VALUTE
EurUsd in deciso ribasso, dopo la rottura di 1,0530, primo supporto rilevante bucato ieri mattina, anche se poi siamo tornati a ridosso di tale livello nel pomeriggio. Il minimo per ora è stato 1,0499, ma la pressione resta alta in attesa della BCE giovedì. I target sembrano ora posizionati in area 1,0460 e 1,0330 e solo la violazione di 1,0560-70 potrebbe far cambiare lo scenario ribassista di breve termine.
UsdJpy, dopo essere salito sopra 152,00, ha corretto una cinquantina di pips tornando sul supporto chiave a 151,50, con un possibile target intorno a 153,30, in mezzo al silenzio assordante della BoJ che lascia andare il tasso di cambio attuale, spostando la soglia di intervento evidentemente più in alto.
Cable invece stabile sopra 1,2750 con il crollo di EurGbp sotto quota 0,8240. Le valute oceaniche sono a picco, tanto che i cross EurAud e EurNzd sono saliti a dispetto della debolezza della moneta unica. UsdCad è sulle resistenze di 1,4770-80, con una BoC pronta a sorprendere oggi pomeriggio con un altro taglio di 50 punti base.
COSTO DEL LAVORO IN CALO
I costi unitari del lavoro nel settore non agricolo degli Stati Uniti sono stati rivisti al ribasso di 1,1 punti percentuali, con un aumento dello 0,8% nel terzo trimestre del 2024, dall'1,9% nella stima preliminare e al di sotto delle aspettative di mercato dell'1,5%. Ciò riflette una revisione al ribasso equivalente della retribuzione oraria con un aumento del 3,1%.
I costi unitari del lavoro sono aumentati del 2,2% negli ultimi quattro trimestri. Nel frattempo, i costi unitari del lavoro nel settore manifatturiero sono stati rivisti al ribasso di 3,6 punti percentuali, con un aumento dell'1,7%, riflettendo principalmente una revisione al ribasso di 3,8 punti percentuali della retribuzione oraria.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti a circa 70 dollari al barile ieri pomeriggio, per poi correggere qualcosa e tornare verso i 69 dollari durante la notte, avanzando per la terza sessione consecutiva in concomitanza con un miglioramento della domanda globale.
Ciò è seguito all'annuncio della Cina di piani per adottare una politica monetaria opportunamente accomodante il prossimo anno per rilanciare la sua economia, aumentando potenzialmente la domanda di energia dal più grande importatore di greggio al mondo. A sostegno di questa prospettiva, le importazioni di greggio della Cina sono aumentate a novembre per la prima volta in sette mesi, con un aumento di oltre il 14% su base annua.
Sul lato dell'offerta, i dati API hanno rivelato un aumento di 0,5 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi la scorsa settimana, contro aspettative di una domanda di 1,3 milioni di barili. Nel frattempo, gli investitori attendono il rapporto mensile dell'OPEC per approfondimenti sul mercato petrolifero e dati chiave sull'inflazione statunitense, che potrebbero influenzare le prospettive sui tassi di interesse della Federal Reserve.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nvidia scende e trascina a ribasso Wall StreetSia l'S&P 500 che il Nasdaq sono scesi nella sessione di ieri, il primo dello 0,44%, il secondo dello 0,82%. La ragione è legata alla discesa del titolo Nvidia (-3%), dopo che la State Administration for Market Regulation cinese ha avviato un'indagine anti-monopolio sulla società.
Nel frattempo, il Dow Jones ha perso i guadagni iniziali cedendo lo 0,10%, in un mercato che ormai aspetta la Fed (18 dicembre) e i dati chiave sull'inflazione, più avanti nella settimana.
Sul fronte aziendale, Super Micro Computer è balzata di oltre il 4% dopo aver ricevuto un'estensione dei limiti temporali per presentare il suo rapporto annuale più tardi del previsto. Tesla, intanto, ha invertito i guadagni per perdere l'1,6%, nonostante un forte aumento delle vendite di auto in Cina il mese scorso, come riportato dalla China Passenger Car Association.
VALUTE
Sui cambi, poche novità a parte la discesa delle oceaniche in seguito alla decisione della RBA. Torna a salire il USD/JPY, in assenza di dichiarazioni forti della BOJ, mentre euro e sterlina rimangono nel trading range dell’ultima settimana.
Poche novità quindi, con CHF sempre fortissimo e CAD in indebolimento persistente. Ci vuole qualcosa di più per vedere le majors muoversi.
ASPETTATIVE DI INFLAZIONE USA
Le aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi per l'anno a venire sono aumentate al 3% a novembre 2024 dal 2,9% di ottobre, il livello più basso da ottobre 2020. I consumatori si aspettano che i prezzi aumentino più rapidamente per l'assistenza medica e l'istruzione universitaria.
Al contrario, le aspettative dei prezzi sono rimaste invariate al 3% per le abitazioni, mentre sono diminuite per la benzina, alimentari e affitti. Le aspettative di inflazione sono aumentate anche per i tre anni a venire (2,6% contro 2,5%) e cinque anni (2,9% contro 2,8%).
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi invariati al 4,35% per la nona volta consecutiva, in linea con le previsioni di mercato. La banca centrale ha affermato che mentre l'inflazione generale si è attenuata notevolmente e rimarrà più bassa per un po' di tempo, l'inflazione core, ovvero esclusi alimentari ed energia, rimane troppo alta e superiore ancora rispetto ai target fissati dalla banca centrale, posti in area 2-3%.
Il consiglio ha acquisito però una certa fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l'obiettivo. Nel frattempo, altri dati recenti sull'attività sono stati contrastanti ma rimangono coerenti con le previsioni.
Per quanto riguarda i consumi delle famiglie, qualsiasi ripresa potrebbe essere più lenta del previsto, con conseguente continua crescita della produzione debole e un più netto deterioramento del mercato del lavoro. AUD/USD è sceso tornando a ridosso dei supporti dei minimi posti in area 0,6370.
CINA, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale della Cina è sceso inaspettatamente allo 0,2% a novembre 2024 dallo 0,3% del mese precedente, non raggiungendo le previsioni di mercato dello 0,5% e segnando il valore più basso da giugno. Questo rallentamento ha evidenziato i crescenti rischi di deflazione nel paese nonostante le recenti misure di stimolo di Pechino e la posizione di politica monetaria di supporto della banca centrale.
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati al ritmo più basso degli ultimi quattro mesi. Nel frattempo, i prezzi dei prodotti non alimentari sono rimasti invariati, con ulteriori aumenti del costo dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione oltre a ulteriori cali nei prezzi dei trasporti e degli alloggi.
I prezzi al consumo core, escludendo alimentari ed energia, sono aumentati dello 0,3% anno su anno, il massimo in tre mesi, dopo un guadagno dello 0,2% in ottobre. Mensilmente, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,6%, superando il calo dello 0,3% di ottobre e il calo stimato dello 0,4%, indicando al contempo la diminuzione più netta da marzo.
CINA, SI MUOVE IL POLITBURO
Il Politburo, che ha un'influenza diretta sulla posizione della Banca Popolare Cinese, ha dichiarato che adotterà una strategia "moderatamente accomodante" per la politica monetaria nel 2025 in un documento presentato al Central Economic Work Conference.
Si tratta di un aggressivo cambiamento rispetto alla caratteristica posizione "prudenziale" dal 2011. Insieme alla formulazione che preannuncia ulteriori stimoli fiscali, il governo si è anche impegnato a sostenere i mercati immobiliari e azionari il prossimo anno, amplificando i segnali che il governo accelererà il suo sostegno anticiclico alle recenti difficoltà economiche della Cina e manterrà l'ambizioso obiettivo di crescita del PIL del 5% per il prossimo anno.
In occasione dell’ultima riunione di politica monetaria, la PBoC ha mantenuto invariati i suoi tassi di prestito chiave. Il tasso primario sui prestiti a un anno, il parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti aziendali e alle famiglie, è stato mantenuto al 3,1% e il tasso a cinque anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato mantenuto al 3,6%. Entrambi i tassi rimangono a minimi record dopo le riduzioni dei tassi in ottobre e luglio.
Buona giornata e buon trading
Saverio Berlinzani
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Rischio Medio OrienteSembra che il regime di Assad sia caduto a favore di un nuovo regime islamico, che potrebbe cambiare gli scenari geopolitici in Medio Oriente. Chi c’è dietro i ribelli jihadisti? Qualcuno che vuole la fine della Russia, storica alleata di Assad?
Trump, intanto, ha già fatto sapere che gli aiuti a Kiev diminuiranno. Va detto che, seppur in un contesto così frammentato, per ora i mercati hanno tenuto egregiamente. La speranza è che tutto questo caos alle porte dell’Europa possa trovare una soluzione pacifica attraverso accordi internazionali. È chiaro che il cambiamento attuale in Siria porterà modifiche all’assetto geopolitico di tutti i paesi dell’area.
S&P E NASDAQ, NUOVI RECORD STORICI
L'S&P 500 e il Nasdaq hanno stabilito nuovi massimi storici venerdì, rispettivamente a 6.090 e 21.622, con un rialzo dello 0,2% e dello 0,8%. A sostenere questa tendenza è stato il rapporto sui NFP, cioè sull'occupazione di novembre, uscito più forte del previsto. Il tutto non ha comunque scalfito l'ottimismo su un prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve entro la fine del mese.
Le buste paga non agricole sono aumentate di 227K, oltre le 214K previste, ma le probabilità di un taglio dei tassi rimangono comunque vicine all'88%, rispetto al 70% precedente. I principali titoli tecnologici hanno guidato il rally, con Amazon (+2,9%), Tesla (+5,3%) e Meta (+2,5%) che hanno registrato guadagni, riflettendo la fiducia nel mercato del lavoro e il potenziale cambiamento di politica della Fed.
Al contrario, il Dow Jones è sceso di 123 punti, sotto pressione per i cali di Nvidia (-1,8%) e UnitedHealth (-5,1%). Il calo di UnitedHealth è seguito alla tragica morte di Brian Thompson, CEO della sua unità assicurativa, che ha suscitato preoccupazioni circa implicazioni più ampie per il settore. Nella settimana appena conclusa, l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,8%, il Nasdaq è salito del 2,5%, mentre il Dow Jones è scivolato dello 0,3%.
VALUTE
Sui cambi, bisogna soprattutto evidenziare la discesa di tutti i cross contro franco svizzero, spinti al ribasso dalla forza della valuta elvetica, legata a un leggero rialzo dell’inflazione su base annua a novembre a +0,7% dal +0,6% di ottobre, anche se su base mensile è scesa dello 0,1%. Si tratta della prima ripresa dell’indice dei prezzi dopo 6 mesi di discesa consecutiva.
EurChf è a 0,9270 mentre UsdChf rimane sotto quota 0,8800. La Snb non riesce a indebolire il franco nonostante gli sforzi dell’ultimo periodo, fatti di taglio dei tassi, ma evidentemente non basta. Nel mentre, EurUsd è tornato a ridosso di 1,0550 dopo aver testato 1,0630 venerdì dopo i payrolls. Solo la rottura di 1,0530-40 farebbe ripensare a un ribasso, altrimenti quest’area potrebbe rappresentare una base di ripartenza.
Analoga price action per il Cable con EurGbp stabile a ridosso di 0,8300. Privilegiamo ancora il recupero della moneta unica sulla valuta britannica nel medio termine, anche se il delta tasso appare, per ora, ancora sfavorevole. Le oceaniche mostrano ancora debolezza, con entrambe Aud e Nzd non lontano dai supporti di medio termine posizionati a 0,6350 e possibilmente anche 0,6285-90, mentre NzdUsd potrebbe scendere a 0,5775-85 area.
Salgono per contro EurAud ed EurNzd che di solito si muovono in questa direzione solo in presenza di risk off, che francamente non vediamo segnalato dagli indici preposti, come il Vix e il Fear and Greed Index, ma vediamo esclusivamente sul franco e sul dollaro. Di nuovo sui massimi di periodo UsdCad che rasenta quota 1,4160-70 area. Non è il momento di venderlo, perché il punto chiave è posto a 1,4260 e nel caso di rottura, si riparlerebbe di 1,4650. Solo sotto 1,3920-30 torna ribassista di medio.
NFP
L'economia statunitense ha aggiunto 227.000 posti di lavoro a novembre 2024, segnando una forte ripresa rispetto al guadagno rivisto al rialzo di 36.000 di ottobre, che è stato fortemente influenzato dagli scioperi della Boeing e dalle interruzioni causate dagli uragani Helene e Milton. Le cifre sono state migliori delle previsioni di 200.000, poiché l'occupazione è aumentata nell'assistenza sanitaria, nel tempo libero e nell'ospitalità, nel settore pubblico e nell'assistenza sociale.
Inoltre, anche le cifre di settembre sono state riviste al rialzo e con queste revisioni, l'occupazione a settembre e ottobre combinati è di 56.000 in più rispetto a quanto riportato in precedenza. Passando all’altro dato uscito, il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan è aumentato per il quinto mese consecutivo a 74 a dicembre 2024, il livello più alto da aprile, rispetto a 71,8 a novembre e al di sopra delle previsioni di 73.
L'indicatore delle condizioni attuali è salito a 77,7 da 63,9, guidato da un'impennata nelle condizioni di acquisto di beni durevoli. D'altro canto, il sottoindice delle aspettative è sceso a 71,6 da 76,9. Sul fronte dei prezzi, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono salite al 2,9%, la lettura più alta in cinque mesi, dal 2,6%.
SALARI ORARI
I guadagni orari medi per tutti i dipendenti delle buste paga private non agricole sono aumentati di 13 centesimi, o dello 0,4%, in un mese a 35,61 dollari a novembre 2024, allo stesso ritmo di ottobre e leggermente al di sopra delle previsioni di mercato di un aumento dello 0,3%. A novembre, i guadagni orari medi dei dipendenti del settore privato della produzione e non di supervisione sono aumentati di 9 centesimi, o dello 0,3%, a 30,57 dollari. Negli ultimi 12 mesi, sono aumentati del 4% a novembre, eguagliando il tasso di ottobre e superando leggermente le aspettative di mercato del 3,9%.
IN SETTIMANA, LA BCE
Negli Stati Uniti, l'attenzione sarà rivolta agli indicatori di inflazione, l'indice dei prezzi al consumo, l'indice dei prezzi alla produzione e i prezzi all'esportazione e all'importazione. Ma giovedì sarà soprattutto il giorno della BCE, attesa a un taglio dei tassi dello 0,25%, con il tasso sui depositi al 3%, quello sul rifinanziamento principale al 3,15% e quello sul rifinanziamento marginale al 3,4%.
Ma oltre alla BCE, sarà la volta della decisione sui tassi per Australia, Canada, Brasile e Svizzera. Inoltre, verranno pubblicati i dati sull’inflazione per Messico, Brasile, Sudafrica, Russia e India. In Cina, si attendono aggiornamenti sull'inflazione al consumo e alla produzione, dati commerciali e prestiti in nuovi yuan.
La Germania riferirà sulla sua bilancia commerciale e sui prezzi all'ingrosso. Nel Regno Unito, occhio alla crescita del PIL di ottobre e alla produzione industriale. In Australia, gli investitori presteranno attenzione al rapporto sul lavoro e alla fiducia delle imprese NAB. Infine, in Giappone è prevista l’uscita dell’indice manifatturiero Tankan per le grandi aziende.
Buona settimana.
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NFP sotto la lenteWall Street ha vissuto ieri una giornata di consolidamento, in attesa che qualcosa emerga oggi dopo i dati sui Non Farm Payrolls, attesi nel primo pomeriggio. I listini hanno chiuso misti, leggermente in rosso, senza particolari scossoni, dopo il significativo rialzo di ieri che aveva spinto gli indici a nuovi massimi record.
Nel frattempo, le richieste iniziali di disoccupazione sono aumentate più del previsto a 224K, anche se i rapporti continuativi sono migliorati. Contestualmente, il deficit commerciale USA è stato inferiore alle previsioni. I dati hanno supportato le dichiarazioni del presidente della Fed Powell il quale, durante un vertice a New York, ha ricordato che l'economia statunitense rimane in una "forma straordinariamente buona".
Le probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base, questo mese, rimangono stabili a circa il 74%, sostanzialmente invariate rispetto a mercoledì. Sul fronte aziendale, le azioni correlate alle criptovalute sono salite alle stelle, ovvero Coinbase (+4,4%) e MicroStrategy (+8,6%), poiché Bitcoin ha superato per la prima volta i 100.000 dollari.
Inoltre, Tesla ha guadagnato il 2,7% e le azioni di American Airlines sono aumentate di oltre il 10% dopo che la società ha selezionato Citigroup come fornitore esclusivo di carte di credito. D'altro canto, Eli Lilly ha perso quasi l'1% e UnitedHealth è scesa dell'1,7%.
VALUTE
Sui cambi, tentativo di reazione dell’Euro e della Sterlina, e in parte di AUD e NZD, mentre lo JPY è rimasto in trading range e il CAD ha recuperato qualcosa. C’è bisogno però di un nuovo trigger per rivedere alta volatilità e trend importanti, in quanto le variabili esogene per ora emerse, i dati macro, le dichiarazioni di banchieri centrali, la variabile Trump e le questioni geopolitiche, sembrano aver esaurito i loro effetti.
Tutte le notizie pro dollaro sembrano aver fatto il loro corso e ora la sensazione è quella di un biglietto verde stanco di salire e con il bisogno di vedere qualche correzione, che per ora è solo esclusivamente un pullback, a giudicare dai grafici.
EUROZONA VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono diminuite dello 0,5% su base mensile a ottobre 2024, decisamente in calo rispetto all’aumento dello 0,5% registrato nel mese di settembre e peggio delle previsioni dello 0,3%. Le vendite sono diminuite principalmente per i prodotti non alimentari e per i carburanti per auto, mentre le vendite di cibo, bevande e tabacco sono rimbalzate.
Tra le maggiori economie, le vendite al dettaglio si sono ridotte dell'1,4% in Germania mentre sono risultate invariate in Francia e Spagna. Su base annua, sono aumentate dell'1,9%, dopo un aumento rivisto al rialzo del 3% a settembre e leggermente al di sopra delle previsioni dell'1,7%.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI hanno oscillato intorno ai 68 dollari al barile ieri, poiché l'OPEC+ ha deciso di mantenere gli attuali livelli di produzione di petrolio per il primo trimestre del 2025. Il gruppo di paesi produttori prevede di aumentare gradualmente la produzione a partire dal secondo trimestre e continuare a farlo fino a settembre 2026.
Questa decisione è in linea con le aspettative del mercato, con l’organizzazione che cerca di bilanciare la domanda globale in calo e la produzione in aumento dai paesi non OPEC+. Attualmente, l'OPEC+ sta trattenendo 5,86 milioni di barili al giorno, circa il 5,7% della domanda globale, per sostenere i prezzi.
Nel frattempo, i dati degli Stati Uniti hanno dipinto un quadro misto, con le scorte di greggio in calo di oltre 5 milioni di barili, il più grande calo settimanale da agosto, ma la produzione ha raggiunto un livello record, sottolineando una solida offerta al di fuori dell'OPEC+.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono salite a 224 mila nella settimana conclusasi il 30 novembre, da 213 mila della settimana precedente, e al di sopra delle aspettative di mercato di 215 mila. Si tratta del dato peggiore, ovvero il più alto, delle ultime sei settimane.
Nonostante questo aumento, i risultati supportano ancora la visione secondo cui il mercato del lavoro statunitense rimane a livelli storicamente forti nonostante il ciclo di restringimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve. Ciò di fatto offre margine di manovra alla banca centrale per rallentare il ritmo dell'allentamento monetario qualora l'inflazione rimanesse ostinatamente alta.
Nel frattempo, le richieste in sospeso sono diminuite di 25 mila, attestandosi a 1.871.000.
BILANCIA COMMERCIALE USA
Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 73,8 miliardi di dollari nell'ottobre 2024 da un divario rivisto al rialzo di 83,8 miliardi di settembre e rispetto alle previsioni di un deficit di 75 miliardi. Le esportazioni sono diminuite dell'1,6% a 265,7 miliardi a causa delle minori vendite di forniture e materiali industriali, beni di consumo, autovetture, camion, autobus e accessori per computer.
D'altro canto, le esportazioni sono aumentate per viaggi, trasporti, spese, telecomunicazioni, servizi informatici e di informazione e servizi di manutenzione e riparazione. Intanto, le importazioni si sono contratte del 4% a 339,6 miliardi di dollari, con acquisti in calo per computer, semiconduttori, veicoli automobilistici, parti e motori, petrolio greggio e preparati farmaceutici.
Tra i maggiori partner commerciali, il deficit si è ridotto con la Cina, il Messico, il Canada e l'Unione Europea.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.
A Wall Street si dice:
"Non devi essere bravo nel momento giusto; devi essere bravo a lungo termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo traguardo ieri, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta nella sua storia. Questo risultato è avvenuto mentre il settore tecnologico mostrava segnali di ripresa e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, lodava la solidità dell'economia statunitense.
L'indice ha interrotto una serie di perdite consecutive, registrando un aumento dello 0,69% (circa 308 punti) e chiudendo a 45.014,04. Si tratta di un nuovo massimo, il primo dal venerdì precedente. L'S&P 500, inoltre, è cresciuto dello 0,61%, raggiungendo 6.086,49 punti e segnando la quarta sessione consecutiva con un massimo di chiusura.
Tuttavia, il NASDAQ ha superato gli altri indici, registrando un’impennata dell’1,3% (circa 254 punti), chiudendo a 19.735,12 e stabilendo il terzo record consecutivo.
Nel settore tecnologico, i cosiddetti "Magnifici 7" hanno tutti chiuso in positivo. NVIDIA (NVDA) si è distinta con un guadagno del 3,5%, seguita da Amazon (AMZN) con un incremento superiore al 2%. Anche Tesla (TSLA), Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno registrato miglioramenti di oltre l'1%. Al di fuori di questo gruppo, spiccano le performance di Marvell Technology (MRVL), che ha guadagnato oltre il 23%, e Salesforce (CRM), con un aumento dell'11%.
Il sentimento di rischio, alimentato dal rimbalzo della tecnologia, ha sostenuto il mercato, portandolo a nuovi massimi. Anche i tassi d’interesse sono diminuiti. Il mercato dei futures prevede ancora un taglio dei tassi a dicembre, seguito da altri tre nel 2025.
Tuttavia, il presidente Powell non sembra avere fretta di procedere con tali riduzioni. Durante un intervento a un summit a New York ieri mattina, ha dichiarato che l’economia appare in buona salute, permettendo alla Fed di agire con cautela sui futuri tagli. Non c'erano novità rilevanti nelle sue dichiarazioni, consentendo così al rally dei mercati di proseguire senza interruzioni. Infatti, secondo lo strumento CME FedWatch, le probabilità di un taglio di 25 punti base entro fine mese sono circa al 77%.
Questa settimana è caratterizzata da diversi dati sull'occupazione. Il rapporto ADP Employment pubblicato oggi ha mostrato che, a novembre, le buste paga private sono aumentate di soli 146.000 posti, un dato inferiore alle aspettative di oltre 160.000 e al risultato del mese precedente. Questo dato conferma ciò che già sappiamo sul mercato del lavoro: si sta raffreddando, ma rimane comunque robusto. Oggi saranno pubblicate le richieste di sussidi di disoccupazione, mentre il dato principale arriverà venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Innodata (INOD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
NASDAQ e S&P in territorio record a partire da dicembre.Il NASDAQ si unisce all'S&P in territorio record a partire da dicembre.
A Wall Street si dice:
"La paura è probabilmente il più grande problema negli investimenti. Non devi essere mai terrorizzato quando gli altri lo sono." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il NASDAQ si è unito alle sue controparti raggiungendo territori record, mentre il mercato ha registrato una sessione mista per dare inizio a un mese storicamente positivo. Nel frattempo, gli investitori si interrogano su come il rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì influenzerà la prossima decisione sui tassi della Fed, prevista tra due settimane.
L'indice tecnologico è balzato dello 0,97% (circa 185 punti) lunedì, chiudendo a 19.403,95, grazie a una giornata positiva per le azioni dei semiconduttori. Gli altri due principali indici avevano già raggiunto livelli record venerdì, e ora anche il NASDAQ ha raggiunto questo traguardo. I titoli del gruppo "Mag 7" sono stati tutti in rialzo, guidati da Tesla (TSLA), che ha guadagnato il 3,5% dopo l’aumento del target di prezzo da parte di un analista, mentre Meta Platforms (META) ha seguito a ruota con un +3,2%.
L'S&P 500 ha registrato il suo massimo storico per la seconda sessione consecutiva, avanzando dello 0,24% a 6.047,15, mentre il Dow Jones ha perso terreno scivolando dello 0,29% (circa 130 punti) a 44.782,00.
Tra gli anni elettorali, dicembre è storicamente uno dei mesi più positivi, con l'S&P 500 in rialzo nell'83% dei casi dal 1950. Con guadagni significativi in arrivo per il mese, un rally di fine anno sembra altamente probabile. Nelle ultime 10 occasioni in cui l'S&P 500 ha guadagnato almeno il 20% entro l'inizio di dicembre, l'ultimo mese dell'anno è stato positivo 9 volte su 10, con un guadagno medio del 2,4%.
Novembre 2024 è stato un mese memorabile: il Dow ha guadagnato il 7,5%, il NASDAQ il 6,2% e l'S&P è salito del 5,7%. È stato il miglior mese dell'anno per il Dow e l'S&P, oltre che il punto più alto finora per il Russell 2000, che è cresciuto del 10,8% grazie alle aspettative che la nuova amministrazione sarà più favorevole rispetto a quella uscente.
Anche i risultati degli utili del settore retail continuano a essere solidi, indicando una buona stagione natalizia. Questo suggerisce che i consumatori stanno spendendo, un dato significativo, considerando che la spesa dei consumatori rappresenta oltre il 70% dell'economia statunitense. Questo è un buon segnale per il 2025 e un ulteriore motivo per cui il mercato azionario potrebbe mantenere slancio questo mese.
Questa settimana si attendono diversi eventi economici importanti: il rapporto JOLTS domani, i dati sull’occupazione ADP e l’indice ISM dei servizi mercoledì, e le richieste di disoccupazione giovedì. Tuttavia, il rapporto chiave arriverà venerdì con i dati sulle buste paga non agricole.
Il mercato si aspetta la creazione di circa 215.000 posti di lavoro il mese scorso, un netto miglioramento rispetto ai 12.000 del mese precedente, un dato influenzato negativamente da uragani e scioperi. Gli investitori analizzeranno attentamente questo rapporto, essendo l'ultimo dato governativo disponibile prima della riunione della Fed. Attualmente, lo strumento CME FedWatch stima al 76% le probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base, anche se i membri della Fed sottolineano che non è scontato.
rapporto sull’occupazione più forte del previsto potrebbe rassicurare chi attende un taglio dei tassi il prossimo 18 dicembre, mentre un dato eccessivamente debole potrebbe sollevare dubbi sulla salute dell'economia, ma allo stesso tempo giustificherebbe ulteriori riduzioni dei tassi. Di conseguenza, sembra improbabile non ottenere un ulteriore taglio dei tassi a dicembre.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Nutanix (NTNX)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Si avvicinano i dati chiaveL'S&P 500 è salito dello 0,27% e il Nasdaq dell’1,10% nel primo giorno di contrattazione di dicembre, sostenuto dal settore tecnologico, dai beni di consumo e dai servizi di comunicazione.
Il Dow Jones, d'altro canto, ha perso circa 100 punti, con l'energia e il settore immobiliare che hanno registrato le perdite maggiori.
Nel frattempo, il tasso di insolvenza sui titoli garantiti da ipoteca commerciale (i CMBS) è salito al livello più alto dal 2013, il 10,4%, un indicatore del fatto che la crisi del settore immobiliare commerciale è in evoluzione preoccupante.
Analisti e investitori attendono ora con interesse i dati economici chiave in uscita questa settimana, tra cui PMI, JOLT e i NFP, per valutare le condizioni del mercato del lavoro e i conseguenti piani di azione della Fed.
L'ISM Manufacturing PMI ha superato le previsioni e ha indicato una contrazione più debole nel settore industriale.
Nel frattempo, la situazione politica rimane sotto i riflettori con Trump che richiede un impegno da parte dei BRICS a non creare una nuova valuta né a sostenere un'altra valuta per sostituire il dollaro USA, minacciandoli di applicare dazi fino al 100%.
Sul fronte aziendale, le azioni di Tesla sono salite di oltre il 3% dopo che la società ha annunciato che è pronta a presentare un aggiornamento del software di assistenza alla guida "Full Self-Driving".
Anche Intel ha registrato un aumento del 3,8% dopo il ritiro del suo CEO.
VALUTE
L'euro è sceso di oltre lo 0,6% a 1,0460 contro il dollaro, dopo le notizie provenienti dalla Francia, relative ai contrasti tra governo e opposizione riguardanti la fiducia sul bilancio.
Ciò ha accresciuto le preoccupazioni sulla stabilità dell'Eurozona.
Il partito di estrema destra francese ha minacciato di rovesciare il fragile governo del Primo Ministro Michel Barnier con un voto di sfiducia, intensificando lo stallo sulla finanziaria.
Nel frattempo, i commenti accomodanti del funzionario della BCE Martins Kazaks hanno alimentato le speculazioni relativamente a ulteriori tagli dei tassi, con i mercati che credono in una riduzione di 50 punti base a dicembre, sebbene un taglio di 25 punti base resti più probabile.
La debole crescita dell'Eurozona, il rallentamento dell'inflazione dei servizi e i timori dei dazi doganali firmati Trump, hanno contribuito ad aumentare la pressione sull'euro, culminando in un calo del 3% a novembre, la peggiore performance mensile da oltre un anno.
La parità con il dollaro sta diventando una preoccupazione crescente tra gli investitori, ed una possibilità più che concreta.
Anche le altre valute hanno ceduto contro la divisa USA per effetto della correlazione dollarocentrica che ha alimentato la discesa di CAD, NZD, AUD e anche GBP.
Sul UsdJpy va detto che il pericolo di rialzo dei tassi della BoJ ha messo pressione al dollaro unitamente ai timori di un ritorno del risk off.
UsdJpy, dopo essersi avvicinato a 149,10, si è ripreso questa notte tornando sopra quota 150,00. Solo un breakout di 149,10 porterebbe ad una accelerazione verso target inferiori posti a 147,00.
ISM PMI USA SOPRA LE ATTESE
L'ISM Manufacturing PMI per gli Stati Uniti è aumentato a 48,4 a novembre 2024 da 46,5 a ottobre, superando le previsioni di 47,5.
La lettura ha indicato un'altra contrazione, seppur inferiore a quanto atteso, nel settore manifatturiero.
I nuovi ordini sono rimbalzati dopo sette mesi di contrazione (50,4 contro 47,1) e la produzione (46,8 contro 46,2), l'occupazione (48,1 contro 44,4) e le scorte (48,1 contro 42,6) si sono contratte meno.
Inoltre, le pressioni sui prezzi si sono allentate (50,3 contro 54,8).
Per effetto degli stessi dati europei, inferiori alle attese, il dato ha permesso al dollaro di accelerare al rialzo contro le principali valute concorrenti.
CANADA, MIGLIORA IL PMI
L'indice PMI manifatturiero S&P Global Canada è migliorato a 52,0 a novembre 2024, rispetto a 51,1 a ottobre, segnando la crescita più forte nell'attività industriale da febbraio 2023 e il terzo mese consecutivo di espansione.
La produzione ha registrato il suo miglior aumento in due anni e mezzo, mentre i nuovi ordini sono cresciuti al ritmo più rapido in 21 mesi, trainati esclusivamente dalla domanda interna, poiché gli ordini dall'estero sono diminuiti per il 15° mese consecutivo.
L'occupazione è aumentata per il terzo mese consecutivo, poiché i produttori si attendono una maggiore domanda.
L'inflazione dei costi di input è accelerata, raggiungendo il livello più alto in 18 mesi a causa di un dollaro USA più forte e di prezzi più elevati di bestiame e legname, determinando il più forte aumento delle spese di produzione in tre mesi.
Le aziende hanno mantenuto una prospettiva ampiamente positiva per il 2025, sebbene l'ottimismo sia sceso al livello più basso da luglio.
UsdCad sempre forte, al di sopra di 1,4000 con resistenze importanti tra 1,4100 e 1,4180.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO IN CALO
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono diminuite del 3,4% su base annua a novembre 2024, invertendo quattro mesi consecutivi di crescita e non raggiungendo le aspettative del mercato che erano per un aumento dello 0,7%.
Il calo dipenderebbe da una combinazione di fattori, tra cui un Black Friday più tardivo del solito e una scarsa fiducia dei consumatori, che hanno portato a una riduzione dei consumi.
Le interruzioni della tempesta Bert verso la fine del mese hanno ulteriormente aggravato la situazione, in particolare nelle città del nord.
Ogni categoria di vendita al dettaglio ha registrato un ribasso, con i centri commerciali che hanno registrato la discesa più marcata.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Borse e dollaro ripieganoI tre principali indici americani, ieri, vigilia del giorno del Ringraziamento, hanno chiuso in rosso, guidati dal ritorno dell’avversione al rischio legata in parte all’andamento del rublo, crollato ai minimi degli ultimi due anni, ma anche in ragione delle tensioni geopolitiche in aumento nella guerra russo-ucraina. Il mercato rimane incerto, in attesa che si schiariscano le nubi su tale fronte, ma anche quelle generate dalle promesse di Trump di ripristino dei dazi doganali, che secondo Goldman Sachs potrebbero generare nel medio termine un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti di circa l’1%.
Anche il dollaro ha mollato qualcosa, ma più in ragione del posizionamento del mercato e della necessità di una correzione tecnica che di altro. Sul fronte dati, sia i prezzi PCE che quelli core PCE sono usciti in linea con le aspettative, mentre il reddito e la spesa personali si sono rivelati più forti del previsto. Inoltre, le vendite di case esistenti sono aumentate inaspettatamente, mentre la crescita del PIL per il terzo trimestre si è confermata al livello della rilevazione precedente al 2,8%. Dati tutto sommato in linea con le aspettative, anche se peggiori rispetto a qualche settimana fa. Anche le richieste di sussidi sono uscite positive, ai minimi degli ultimi 7 mesi.
Tra i vari settori, le migliori performance sono state registrate in quello immobiliare, mentre quello tecnologico si è rivelato il peggiore. Altre megacap sono apparse contrastanti, con Apple (-0,4%), Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,8%) e Meta (-0,9%) scambiate in ribasso. Anche Tesla (-1,8%) ha invertito i guadagni iniziali, così come Alphabet, che è rimasta pressoché invariata.
VALUTE
Cede il dollaro dopo giorni e giorni di pressione rialzista, con le altre valute che hanno finalmente reagito consolidando i guadagni e chiudendo a ridosso di resistenze chiave di medio termine. Per ora il trend up del biglietto verde non cambia, questo è chiaro, ma il ribasso delle ultime due sedute, considerando il momentum e l’accelerazione osservate ieri, sembra promettere qualcosa di più di una mera e semplice correzione al ribasso.
EurUsd non è lontano dalla resistenza chiave di 1.0610, mentre il cable potrebbe trovare ostacoli tra 1.2700 e 1.2720. Se tali livelli per entrambe le valute dovessero essere superati, i target successivi potrebbero distare almeno l’1% al di sopra delle resistenze attuali, quindi a 1.0740 e 1.2830. Scendono repentinamente anche UsdJpy e in parte UsdCad con movimenti interessanti. Il primo è sceso sotto quota 151.00 in poche sedute testando anche 150.60 ieri sera, e ora può avere obiettivi a 149.40. Il secondo, anche se più lentamente, potrebbe attaccare 1.4000 e tornare a 1.3950 supporto chiave.
EurChf stabile con UsdChf reciproco di EurUsd. A livello di elementi esogeni che possono intaccare il mini trend attuale, le solite news su una possibile escalation dei conflitti militari in essere ed eventuali dichiarazioni di Trump, che ogni giorno potrebbero modificare le price action, facendo ritornare il dollaro asset rifugio. Sulle oceaniche c’è poco da dire, il mercato in questo momento è comandato dall’EurUsd.
CONSUMI PERSONALI ANCORA IN CRESCITA
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,2% su base mensile a ottobre 2024, come a settembre e in linea con le aspettative. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, mentre i prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,1%. L'indice PCE core, escludendo cibo ed energia, è aumentato dello 0,3%, come previsto. I prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti invariati e quelli dell'energia sono diminuiti dello 0,1%.
Su base annua, il tasso di inflazione PCE è salito al 2,3% dai minimi del 2021 del 2,1%. Il tasso core è salito al 2,8% dal 2,7%. La Federal Reserve ha intanto rivisto le sue proiezioni economiche a settembre, abbassando le stime di inflazione PCE annuale e PCE core rispettivamente al 2,3% e al 2,6%, dal 2,6% e dal 2,8% di giugno.
SCENDE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN GERMANIA
L'indicatore del clima dei consumatori GfK per la Germania è sceso a -23,3 punti a novembre, il livello più basso da maggio, al di sotto delle previsioni di -18,6. Le aspettative di reddito sono calate drasticamente, in calo di 17,2 punti, alimentate da timori di recessione, aumento della disoccupazione e previsioni di crescita ridotte. Le preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro, i licenziamenti industriali e l'aumento delle insolvenze aumentano l'incertezza.
Anche l'inclinazione all'acquisto è diminuita, perdendo 1,3 punti a -6, riflettendo una debole prontezza dei consumatori, anche al di sotto dei livelli iniziali della pandemia. Le crescenti intenzioni di risparmio (in aumento di 4,7 punti) hanno ulteriormente smorzato le prospettive. Le prospettive economiche rimangono pessimistiche, mentre le previsioni di crescita per il 2024 e il 2025 rimangono modeste, ovvero intorno allo 0,4%. Nel complesso, l'incertezza economica e la diminuzione della fiducia nel reddito mantengono il sentiment dei consumatori ai minimi.
Saverio Berlinzani
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Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.
A Wall Street si dice:
"La paura è probabilmente il più grande problema negli investimenti. Non devi essere mai terrorizzato quando gli altri lo sono." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Gli investitori attivi alla vigilia del Ringraziamento hanno spinto al ribasso i mercati, nonostante un dato sull’inflazione in linea con le attese. Tuttavia, le azioni si avviano verso una settimana positiva e un mese di novembre molto forte.
Il NASDAQ è sceso mercoledì dello 0,6% (circa 115 punti), chiudendo a 19.060,48, con i titoli del "Mag 7" sotto pressione: Tesla (TSLA), Microsoft (MSFT), NVIDIA (NVDA) e Amazon (AMZN) hanno perso ciascuno almeno l'1%. Nonostante questo calo, l’indice è in crescita dello 0,3% per la settimana, in attesa della sessione ridotta di venerdì (che segue la chiusura per festività di giovedì).
L'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,38%, chiudendo a 5998,74, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,31% (circa 138 punti), fermandosi a 44.722,06. Entrambi gli indici hanno ritracciato leggermente dai massimi storici di martedì, ma restano rispettivamente in crescita dello 0,5% e quasi dell'1% nella settimana.
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali (PCE) pubblicato ieri mattina ha segnato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, in linea con le aspettative. Anche i dati "core" erano nei parametri previsti. Sebbene sia positivo che l'inflazione non stia accelerando, gli investitori sono rimasti delusi dalla percezione che il calo verso l'obiettivo del 2% della Fed si sia arrestato.
Negli ultimi tempi, il mercato si era concentrato maggiormente sull’altro aspetto del doppio mandato della Fed, ossia l’occupazione. Tuttavia, l’inflazione potrebbe tornare al centro dell’attenzione degli investitori, dato che cresce l’ansia in vista della prossima riunione del FOMC del 17-18 dicembre.
In tema di lavoro, i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione pubblicati questa mattina (anticipati di un giorno per via delle festività) si sono attestati a 213.000, in calo di 2.000 unità, confermando un mercato del lavoro rigido. Ulteriori dettagli emergeranno dal rapporto sui posti di lavoro non agricoli previsto per venerdì 6 dicembre.
Questo novembre è stato particolarmente intenso, tra elezioni presidenziali, riunioni della Fed, tensioni geopolitiche e una moltitudine di rapporti sugli utili aziendali. Ora, con meno di una sessione rimasta alla fine del mese, le azioni sono pronte a chiudere con una performance straordinaria. Il Dow è cresciuto di circa il 7% in novembre, mentre l'S&P 500 e il NASDAQ hanno guadagnato ciascuno il 5%. Il Russell 2000, rappresentativo delle piccole capitalizzazioni, è salito del 10%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Astronics (ATRO)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.