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EnelIl prezzo del titolo Enel dopo il veloce ribasso dell'ultimo mese ha in questa settimana lateralizzato tra le due aree statiche dei 5,95 e 9,85 Euro.
A seguito del ribasso oltre ad aver perso il supporto dinamico che transita in area 6 Euro è tornata sotto la vecchia resistenza dinamica dai massimi del 2021 che transita in area 5,95 Euro.
L'oscillatore RSI a 14 periodi è in area di ipervenduto ed ha una divergenza rialzista.
Nuova positività per il prezzo del titolo si avrebbe con il superamento dei 5,95 Euro.
Titolo da monitorare nelle prossime sedute.
DISCLAIMER:
Tali informazioni/strumenti non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio o consulenza operativa su strumenti finanziari, devono essere considerate semplice elemento di studio, di approfondimento e di informazione.
Si declina ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
Assicurazioni Generali, non c'è sette senza ottoBuongiorno,
il titolo, dopo il violento movimento al rialzo partito nell'ottobre 2022, ha prodotto una generalizzata riduzione di volatilità che lo ha portato a disegnare un canale rialzista regolarmente inclinato.
Un aspetto interessante è il modo in cui ha deciso di muoversi in esso. Direi che lo fa quasi in modo nervoso, contratto, guardingo come a volersi difendere da qualche cosa.
Si notano continui stop and go che, se non fosse che comunque i prezzi sono orientati al rialzo, richiamano più il comportamento di una congestione.
Questo tipo di movimento solitamente non si presta affatto ad essere tradato con strumenti di trend following: questa strategia ne esce solitamente con le ossa rotte!
Invece trovo che il contesto sia l'habitat ideale per gli oscillatori, molto più efficaci in zone così paludose.
I prezzi hanno già disegnato diversi sali e scendi per cui statisticamente aumentano le probabilità di un movimento più deciso che li porti fuori da questa "congestione".
Ora il trigger che appare sul grafico weekly sembra troppo invitante per essere ignorato.
Dal marzo dello scorso anno, da quando è iniziato questo canale rialzista, quello in corso è il decimo movimento direzionale all'interno di esso e in sette discese su sette è stata toccata la sma 20.
D'altra parte la Dogi che ci ha consegnato l'ultima settimana dal 1995 ad oggi, osservata lungo un movimento direzionale in corso e confermata dalla rottura del suo minimo/massimo a seconda della direzione, sul titolo nell'83% dei casi ha prodotto un movimento contrario di ampiezza apprezzabile e quindi tradabile.
L'idea operativa è quella di sfidare la statistica e tentare l'ennesimo short alla rottura del minimo della Doji confidando che ancora una volta si vada a fare visita alla sma 20.
I livelli sono indicati nel grafico.
Non ci resta che incrociare le dita e sperare di aggiornare il più famoso detto "non c'è due senza tre" con uno a noi più gradito "non c'è sette senza otto"
Indice NASDAQ100 ancora in uptrend ma…L’indice NASDAQ100 – benchmark oramai notissimo che raggruppa le 100 azioni a più grande capitalizzazione dell’intero mercato NASDAQ (rappresentato invece dall’indice NASDAQ COMPOSITE) – si può ritenere ancora in trend rialzista:
come è evidente dal grafico giornaliero sottostante lo swing rialzista originatosi dal minino del 26 Ottobre 2023 in area 14.000 punti circa è definito dalla trendline supportiva (linea tratteggiata verde in alto a destra) che appunto lo sostiene e sulla quale i prezzi si sono appoggiati più volte dall’inizio del nuovo anno, come le freccette verdi sotto i minimi relativi crescenti testimoniano; anche i massimi relativi più significativi degli ultimi 4 mesi sono crescenti – evidenziati dai cerchiolini in arancio - motivo per cui tecnicamente il trend può ancora definirsi rialzista.
E’ vero che c’è una evidente divergenza tra l’andamento del prezzo – ancora crescente, come appena spiegato – e quello dell’RSI-14 in calce al grafico che invece presente massimi decrescenti già dalla fine di Gennaio (linea tratteggiata rossa in basso a destra), ma gli oscillatori possono indicare che il mercato è tirato e quindi sia verosimile una correzione, ma non l’ampiezza della stessa: correzioni che, seppur durate poche sedute, in effetti sono avvenute dopo gli ultimi 3 massimi relativi in quanto ‘preannunciate’ dalle suddette divergenze.
Un segnale di cambiamento di ‘sentiment’ si avrebbe se i prezzi violassero in chiusura di seduta la trendline supportiva verde di cui sopra, cosa che spingerebbe sicuramente l’indice verso il 1° supporto statico di breve termine in area 17.100 punti circa. Già stasera la chiusura della seduta odierna - mercoledì 14 Febbraio 2024 – potrebbe darci qualche indicazione in merito.
Non resta che attendere, è chiaro che - come considerazione finale che esula da analisi grafiche o fondamentali - il mercato americano non può crescere all’infinito anche in virtù del fatto che è ora trainato da pochi grandi titoli tecnologici…
Autore: Marco D’Ambrosio
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
ISP - divergenzeNell'analisi precedente si illustrava la possibilità di vedere il titolo superare i 3€ in occasione delle trimestrali ma ciò non è avvenuto e difficile che saliremo verso questi livelli. Divergenze prezzi ed oscillatori segnalano possibilità di inversione nel breve, candele settimanale supportano questa tesi. Target 2.55€.
SnamIl prezzo del titolo Snam con il calo delle ultime settimane si sta avvicinando ad un doppio test, il supporto dinamico transita in area 4,35 Euro e il supporto statico a 4,388 Euro.
Oscillatore RSI a 14 periodi vicino all'area di ipervenduto.
Titolo da monitorare in caso di tenuta e reazione da questi livelli.
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titolo META in testing dei massimi storici...Le azioni del gigante dei social media META – proprietaria di FACEBOOK e WHATSAPP – stanno contribuendo, insieme alle altre “blue chips” del listino tecnologico americano, con il loro fortissimo trend rialzista a spingere l’indice NASDAQ verso nuovi massimi anche con l’inizio di questo 2024.
Il grafico settimanale sottostante mostra come il titolo in questione a fine Ottobre del 2022 abbia invertito bruscamente un ribasso primario conclusosi col minimo in area 88 dollari e fondamentalmente senza alcuna fase laterale o di trading range abbia invece intrapreso subito un nuovo formidabile trend rialzista – originatosi col break-up in prossimità della freccetta verde – che ha portato incredibilmente il prezzo a recuperare tutto il ribasso precedente…:
un rialzo che dai minimi ad 88 usd fino agli attuali prezzi rappresenta un incremento formidabile pari ad oltre il +300% in questi ultimi 14 mesi e mezzo!
Si veda ora dalla resistenza statica/orizzontale tratteggiata in marrone in area 385 dollari come il prezzo sia proprio in fase di testing di questo importante livello resistenziale:
la pendenza rialzista del trend più recente a partire dal minimo relativo in area 280 usd (trendline a puntini rossi) è di circa 48°, davvero rilevante per un grafico settimanale, e l’oscillatore RSI-14 i calce al grafico è entrato in fase di ipercomprato già da 3 settimane ma solo la conformazione della candela settimanale in corso – che si conoscerà venerdì sera alla chiusura dei mercarti azionari USA - ci saprà aiutare a capire se “i tori” continueranno ad avere la meglio sugli “orsi” per le prime settimane di Febbraio o se invece il titolo ‘prenderà fiato’ con delle prese di beneficio.
autore: Marco D’Ambrosio
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DAX in Ipercomprato di LungoIl grafico prende a riferimento il DAX a timeframe settimanale, un timeframe assolutamente rilevante nel lungo periodo.
Sul grafico possiamo notare delle linee di trend che collegano massimi e minimi su scala pluriennale.
FUNZIONAMENTO DEL GRAFICO:
1) Linea Verde : La linea dei minimi "assoluti", minimi che hanno avuto rilevanza pluriennale e che sono da considerarsi come tali con grande rilevanza nel lungo periodo
2) Linea Bianca : La linea dei minimi di lungo periodo, ossia i minimi che hanno rilevanza anche nel medio e nel breve periodo. Un rientro dei prezzi su questa linea potrebbe rappresentare un momento di debolezza del mercato alla ricerca di nuovi acquisti
3) Linea Arancione : La Linea dei massimi di lungo periodo, ossia i massimi che rilevanza anche nel medio e nel breve periodo. Un rientro dei prezzi su questa linea potrebbe rappresentare un momento di forza del mercato alla ricerca di nuovi massimi da vendere (o target di prezzo)
4) Linea Rossa : La linea dei massimi "assoluti", massimi che hanno avuto un impatto forte sul mercato e che hanno portato a ribassi importanti nel corso del tempo.
INTERPRETAZIONE GRAFICA:
Un rientro dei prezzi all'interno della linea Bianca e Verde potrebbe portare ad un'inversione rialzista nel lungo periodo, pertanto questo grafico ci indicherà che il DAX sta entrando in una zona sensibili agli acquisti.
Un rientro dei prezzi all'interno della linea Arancione e Rossa potrebbe portare a chiusura di posizioni rialziste e ad eventuali movimenti ribassisti forti.
LETTURA ATTUALE:
Al momento il Dax è appena entrato nella zona tra Arancione e Rossa, pertanto indicherebbe un possibile inizio di esaurimento del rialzo nelle prossime settimane (1/2 mesi) e un eventuale allungo sulla linea rossa indica un vero e proprio segnale di allarme per eventuali movimenti ribassisti importanti per il lungo periodo. La zona tra Arancione e Rossa potremmo paragonarla ad un ipercomprato su un oscillatore.
Contestualizzando la situazione attuale con lo scenario macro e con i vari indicatori quali Fear&Greed Index e Buffet Indicatori, ci troviamo in un contesto di mercato guidato unicamente dalla forte spinta dei prezzi senza fondamentali a supporto di una ripresa della situazione finanziaria (si devono ancora tagliare i tassi) e della situazione economica (indebolimento dell'economia tedesca).
Le capitalizzazioni a confronto.Questo grafico sfrutta un oscillatore di forza relativa dove vengono prese tutte la capitalizzazioni delle alts, escluse btc e le stablecoin. Ho aggiunto una media mobile così da filtrare i movimenti e capire dove ci troviamo. Bene dopo aver gonfiato di dollari btc, potrebbe essere il momento in cui verranno gonfiate le altre criptovalute o token o progetti eccetera eccetera. Aggiunto ai dati che ho già, tipo quello della dominance nelle idee correlate, può essere utile a capire se è il momento di azzardare qualche acquisto adesso oppure aspettare, ognuno ha la sua strategia, l'importante è sapere come comportarsi nel caso in cui le cose si dovessero mettere male.
S%P500 dovrà salire ancora?
Nel grafico weekly del future e-mini S&P500 ho evidenziato i livelli chiave che determinano supporti e resistenza in prossimità del prezzo.
La domanda è: "lo S%P500 spingerà ancora? o dovrà rifiatare?
Con questa analisi intermarket cercheremo di dare una risposta probabilistica a questa domanda.
Nel grafico citato in precedenza, oltre ai livelli chiave ho anche evidenziato dei massimi che corrispondono ad un livello di più che iperacquistato dell'indicatore/oscillatore CCI; come ben si nota, ogni volta che tocca quei livelli, l'indice azionario effettua un ritracciamento.
Inoltre, sull'indicatore TSI ho evidenziato una divergenza ribassista.
Sostanzialmente, questi segnali mi lasciano pensare che ci sarà un ribasso nei prossimi giorni, ma rafforziamo questa tesi analizzando ulteriori strumenti inversamente correlati allo S&P500.
Ora analizziamo il future del dollaro, ultimamente inversamente proporzionale al mercato azionario americano.
Dal grafico, sempre weekly, notiamo subito come il prezzo, dopo aver toccato una zona di demand sui 99$ circa, ha balzato violentemente in alto, rompendo il pattern cuneo ascendente e successivamente la struttura ribassista creatasi sino a raggiungere la zona di demand sui 106$ circa che ha respinto i prezzi.
Bene!
Ora i prezzi provengono dall'alto, andando a rimbalzare sulla nuova zona di demand e la parte superiore del cuneo ascendente. Probabilmente si tratta di un pullback rialzista?
L'indicatore CCI si trova in una zona di ipervenduto e potrebbe essere sinonimo di un balzo verso l'alto dei prezzi.
Ora bisogna capire, si tratterà di un balzo con poca forza che si interromperà sulla resistenza chiave dei 105$ (in realtà già sfondata), o avrà seguito sino alla nuova zona di supply intorno i 110$?
Probabilmente il movimento in ROSSO, accadrà se ci sarà una recessione profonda o un'altra fiammata inflazionistica.
Mentre il movimento in VERDE, potrebbe rispecchiare un semplice respiro da parte dello S&P500.
Per completare quest'analisi intermarker analizziamo l'indice della paura VIX.
Brevemente su questo grafico weekly voglio evidenziare una divergenza rialzista sul TSI in corrispondenza di una zona di demand molto importante, da dove i prezzi sono balzati violentemente in alto (Covid-19).
E' anche vero che ci troviamo sotto la soglia dei 20, al di sotto della quale si dovrebbe respirare una certa tranquillità.
Per concludere, personalmente mi aspetto una genuino ritracciamento dell'indice azionario americano S&P500, con un proseguo al rialzo nei mesi successivi.
E tu cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti.
CME_MINI:ES1! ICEUS:DX1! CBOE:VX1!
USDJPY: Prossimo passo ribasso in direzione 143!Come trader che monitora i recenti movimenti della coppia valutaria USD/JPY, ho osservato diversi fattori chiave che influenzano la sua dinamica:
Debolezza dello Yen Giapponese: Lo Yen ha mostrato un calo costante rispetto al Dollaro USA, segnando un minimo di tre settimane. Questa tendenza riflette una ridotta aspettativa di un cambio di politica aggressivo da parte della Banca del Giappone (BoJ) a gennaio. La mancanza di cambiamenti di politica aggressivi da parte della BoJ ha contribuito alla debolezza dello Yen.
Forza del Dollaro USA: Il Dollaro USA ha guadagnato forza, in parte a causa delle aspettative diminuite di un allentamento aggressivo da parte della Federal Reserve. Questo cambiamento ha spinto la coppia USD/JPY oltre la soglia dei 145.00.
Analisi Tecnica: Da un punto di vista tecnico, la coppia USD/JPY mostra potenziale per ulteriori guadagni. Ha superato il livello di ritracciamento di Fibonacci del 38.2% della sua recente discesa. Con gli oscillatori dei grafici giornalieri che guadagnano trazione positiva, un movimento oltre il livello di 145.00 potrebbe portare a ulteriori guadagni, potenzialmente verso i 145.50 o persino il segno dei 146.00.
Livelli di Supporto e Resistenza: Sul lato negativo, la coppia sembra avere un supporto decente prima del segno dei 144.00. Tuttavia, una rottura al di sotto di questo livello potrebbe portare a vendite tecniche, esponendo la Media Mobile Semplice a 200 giorni intorno a 143.25-143.20, che è un punto di snodo critico per i futuri movimenti.
Impatto degli Eventi Esterni: Un terremoto in Giappone il giorno di Capodanno ha reso più difficile per la BoJ abolire i tassi di interesse negativi. Questo evento ha influenzato indirettamente lo Yen. Inoltre, la performance dei rendimenti dei titoli di stato USA, influenzata dalle politiche della Federal Reserve, sta giocando un ruolo nel supportare il USD.
Future Politiche della BoJ: Anche se c'è speculazione che la BoJ possa passare da politiche monetarie ultra-lasse più avanti nel 2024, possibilmente dopo le negoziazioni salariali annuali a marzo, questo rimane incerto. Un tale cambiamento potrebbe impattare positivamente lo Yen.
Influenza dei Mercati Azionari e del Rapporto sui Nonfarm Payrolls (NFP): Il tono dei mercati azionari e i prossimi dati mensili sull'occupazione degli Stati Uniti (NFP) potrebbero fornire ulteriori indicazioni. Il rapporto NFP è particolarmente significativo in quanto potrebbe offrire indizi sulla traiettoria dei tassi di interesse della Federal Reserve, che influenzerà la dinamica del USD.
Previsione:
Il prezzo si trova al livello 144.62 e mi aspetto una discesa in zona 143.20 e 142.80 dove il prezzo potrebbe ruotare prima di nuovi rialzi. A grafico ho evidenziato la mia aspettativa con una leggera delucidazione tecnica, auguro a tutti una buona serata e un buon inizio di settimana, un saluto da Nicola.
Resistenza e possibile inversioneIndice che ha ripiegato discretamente.
Per operatività: vedere linee viola che fanno da supporto/resistenza (vedere frecce) ; in caso di rottura con conferme primo target FIBO inferiore (freccia blu).
Interessante leggere il tutto anche con indicatore Ichimoku, siamo ormai al crossover (nuvola, lagging line che fa da muro di resistenza ed altre linee) e poi soprattutto nell'ottica dell'ipercomprato con soliti oscillatori.
CREAZIONE PARTICELLE DAL VUOTO QUANTICO APPLICATA AL TRADINGSu Time frame piccoli, la nascita di una candela spinta da alti volumi, sarà compensata da candele di polo opposto. Sul grafico ho usato un time frame a 15min, ma è altamente sconsigliato! Usare time frame pari o inferiori a 3. Oscillatore volumi con linee a 55% e -55% considerando alto il volume che li supera.
Ps. Il trading a brevi time frame è altamente rischioso! Questo non è un consiglio finanziario!
indice DJIA sopra 37.000…: prestare attenzioneIl Dow Jones Industrial Average è l’indice azionario più antico del mondo con oltre 130 anni di storia e per tale motivo forse anche il più conosciuto, anche da chi non è un esperto di mercati finanziari, oltre ad essere indicato già dagli albori come ‘barometro’ dell’andamento della più importante economia del pianeta.
Non è un indice ponderato sulla capitalizzazione dei 30 titoli azionari che lo compongono ma sul loro prezzo relativo – quindi titoli con prezzo maggiore pesano di più rispetto a titoli con prezzo inferiore – tuttavia insieme agli indici S&P500, Nasdaq Composite, Russell 2000 è uno dei benchmark riconosciuti dell’azionario degli U.S.A.
Come si evince dal grafico settimanale sottostante lo swing rialzista partito dal minimo in area 32.300 punti circa di venerdì 27 Ottobre ha portato non solo ad un anticipato e prolungato “rally di Natale”, ma – con la violazione dei massimi storici di inizio 2022 a quota 37.000 punti (vedasi bandierina verde a conclusione della settimana del 10 Dicembre) – anche a “navigare” in aree di prezzo mai esplorate….
Visto che l’oscillatore RSI-14 sta entrando sopra area 70 ovvero in ipercomprato (freccia rossa in basso a destra) – cosa che sul time frame settimanale raramente avviene – e che i breakout dei massimi e minimi sull’indice in questione, per la sua natura non ponderata sulle capitalizzazioni, non sono garanzia di prolungamento del trend in atto, è bene prestare attenzione a possibili prese di beneficio, magari proprio con l’inizio del 2024 così come avvenuto 2 anni fa quando in poche settimane perse quasi 4.000 punti…:
in ogni caso finchè resta sopra il supporto dei 36.700-35.650 punti il sentiment positivo di questi ultimi 2 mesi non verrà intaccato.
autore: Marco D'Ambrosio
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
PFIZER è vicina alla fine del suo trend ribassista primario...?L’andamento tecnico in borsa del titolo PFIZER – azienda che nel 2022 è diventata la più grande ‘big pharma‘ del mondo in quanto per la 1° volta nella storia del settore biofarmaceutico è stata lei a superare la soglia dei 100 miliardi di dollari di fatturato – è in realtà tuttaltro che positivo…
Come si evince dal grafico mensile di lunghissimo termine a corredo qui in calce il prezzo dell’azione in questione ha battuto il suo massimo storico a circa 62 usd nel Dicembre 2021 sulla spinta dei crescenti ricavi derivanti dal vaccino anti-pandemico, quindi ha poi avuto nel corso del 2022 andamento altalenante con una serie di massimi e minimi relativi senza più una chiara direzione ma di cui gli ultimi 2 piuttosto significativi:
- minimo in area 41 usd circa nell’Ottobre 2022 (indicato dalla sottile freccia nera) in ‘testing’ dell’importante supporto statico ed ex resistenza in essere da fine 2019 (linea tratteggiata verde superiore);
- seguito da uno swing rialzista che ha portato ad effettuare l’ultimo massimo relativo nel Dicembre 2022 in area 55 usd circa (etichetta blu).
Con il definitivo attenuarsi degli effetti pandemici e la conseguente diminuzione delle vendite e relativi ricavi derivanti dal vaccino nel Febbraio 2023 il prezzo ha violato al ribasso (break-down) l’importante suddetto supporto statico in area 41 usd (freccia rossa verso il basso) avviando così un trend primario ribassista durato tutto l’anno ed ancora in corso – vedasi ripido canale discendente evidenziato in celeste - che ha portato il prezzo a testare il supporto statico dalla altissima valenza in area 28 usd circa, in quanto testato con successo numerose volte da ben 10 anni a questa parte…: linea tratteggiata verde inferiore.
In realtà – stante la definitiva acquisizione da parte di Pfizer della società Seagan con un esborso pari a ben 43 miliardi di usd approvata dai regolatori proprio una decina di giorni fa – i prezzi sono recentemente scesi fin quota 26 usd:
la conformazione conclusiva della ‘candela’ mensile in corso (cerchiata ora con bordo nero) che si conoscerà però solo al 31.12.2023 insieme al valore dell’oscillatore RSI-14 già ora in area 30 ci potrà far capire se il supporto in area 28 usd reggerà o meno.
In caso negativo è lecito che il trend ribassista primario continui anche col l’inizio del 2024.
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Rally di Natale avvenuto per l’indice S&P500L’indice S&P500 – benchmark dell’azionario U.S.A. – è ormai quasi in prossimità dei suoi massimi storici in area 4.815 punti toccati a fine 2021 a cui si sta avvicinando piuttosto linearmente soprattutto nell’ultimo swing rialzista (evidenziato dalla linea a puntini verde in alto a destra) che è partito il 7 Dicembre dai 4.550 punti, minimo intraday di quella seduta dopo che per oltre un paio di settimane si era appoggiato sull’ex resistenza statica dei 4.530 punti circa scambiando per molte sedute con volatilità ridotta e senza direzionalità (rettangolino viola).
In precedenza però il vero cambio di sentiment sul mercato è avvenuto con la seduta del 10 Novembre in cui vi è stato il deciso “break-out” rialzista (freccetta verde verso l’alto) sia della resistenza statica in area 4.400 punti – massimi relativi di metà Ottobre – sia della resistenza dinamica discendente (linea tratteggiata marrone) che già spingeva i prezzi verso il basso da fine Luglio con un trend ribassista intermedio.
Seppur l’oscillatore RSI-14 sia poco oltre area 80 ed in ipercomprato da più sedute (vedasi in basso a destra), i prezzi paiono avviarsi al testing dei massimi storici senza per ora dare segnali di deterioramento del trend rialzista in atto: tuttavia tale livello ha una valenza sia tecnica che psicologica.
In conclusione, anche se alla nota festività religiosa mancano ancora pochi giorni e considerando che la ripresa dei prezzi è iniziata col minimo del 27 Ottobre scorso in area 4.100 punti e che attualmente l’indice scambia a circa 4.750 punti…, il relativo incremento del +16% può ragionevolmente considerarsi un ottimo “rally di Natale” per questo 2023.
Marco D'Ambrosio
Indice NASDAQ100 all’attacco dei massimi storiciL’indice NASDAQ100 dal minino del 26 Ottobre in area 14.000 punti ha iniziato un rimbalzo che l’ha portato in un paio di settimane a violare sia la resistenza dinamica che identificava il canale ribassista di medio termine originatosi da metà Luglio (linea tratteggiata viola) sia la resistenza statica costituita dal massimo relativo in area 15.340 del 12 Ottobre (linea tratteggiata verde inferiore):
tale doppia violazione ha costituito un deciso “break-out” rialzista (freccetta verde verso l’alto) che ha significato un cambio di sentiment sul mercato, da tendenzialmente negativo ad una rinnovata positività che non a caso - dopo una salutare fase di trading range/congestione ovvero di riflessione da parte del mercato in area 16.000 punti circa per un paio di settimane – ha portato a raggiungere la quota 16.650 punti che è un livello tecnico importantissimo in quanto rappresenta i massimi storici toccati dall’indice tra Novembre e Dicembre 2021 (evidenziati all’interno dell’ellisse in alto a sinistra).
Stante l’attuale situazione di leggero ipercomprato dell’oscillatore RSI-14 intorno al valore di 75 (vedasi in basso a destra), dovuta alle ultime sedute caratterizzate da decise candele rialziste con chiusure tutte più in alto della Banda di Bollinger superiore, non è inverosimile che ci sia qualche seduta giornaliera con presa di beneficio – anche in vista della festività di fine anno - tuttavia al momento non vi sono segnali di immediato deterioramento del trend rialzista in atto.
Un 1° livello di supporto statico è in area 16.100-16.050 (vedasi linea tratteggiata verde più in alto) dove le eventuali prese di beneficio potrebbero trovare un 1° punto d’appoggio. Situazione da tenere comunque sotto stretto controllo.
Marco D'Ambrosio
Possibile inversione del trend di medio?Cambio che è stato respinto in maniera forte dai massimi/resistenza: ora è al test del livello FIBO 78,60%.
Se non crea una base dalla quale ripartire e nello specifico il citato livello, facile l'inversione del trend di medio (almeno).
La volatilità al ribasso è forte, vedere anche BB e zona di ipervenduto degli oscillatori e ci potrebbe essere un rimbalzo per smorzare l'attuale forza ribassista ma sarebbe solo sul breve/brevissimi (timeframe): smorzata quella e non creata base solida, probabile continuazione del trend ribassista.
La forte volatilità e resistenza è segnalata anche dall'indicatore Ichimoku che inizia a darci buoni segnali (anticipazioni) per un set up short di medio respiro: nuvola Kumo ampia che con primo incrocio Span A e Span B ci fornisce una prima indicazione ribassista come del resto breakout della nuvola da parte dei prezzi.
Anche Chikou Span che incrocia sotto al livello dei prezzi e doppi massimi ("orecchie di lupo").
Stessa indicazione da parte della linea standard e Tenkan Sen e loro incroci.
Quindi io valuterei reazione dei prezzi sul livello del 78,60% e leggerei il tutto nel contesto dell'indicatore Ichimoku per operare short dio conseguenza e con conferma.
Indice: prima fase di debolezzaIndice che ha corso parecchio. Inizia ora una prima fase di debolezza, con una zona di resistenza forte, si veda ellisse, dopo gap up.
Quindi mi aspetterei quantomeno una copertura del gap e da lì poi ragiona di conseguenza.
Livelli FIBO, resistenze/supporti evidenziati dai minimi e massimi sul grafico (si vedano anche cerchi ed incrocio degli oscillatori RSI ed altri che sembrano proprio anticipare un'inversione di tendenza a supporto quindi dell'ipotesi iniziale con copertura gap.
Io valuterei prossime sedute anche se il quadro è interessante per uno short (sta limando il livello del gap per ora, nessuna rottura/copertura).
Analisi precedente dove ha dato degli ottimi spunti sia long che short sui minimi e massimi e lo short successivo (il secondo dopo il test dei massimi del 12 ottobre 2023) è andato non molto distante dal target del 38,20%.
Ora si riproporrebbe un terzo short con le condizioni e le ipotesi di cui sopra.
📊 GBPUSD 04/12/2023Sebbene il dollaro Usa stia recuperando terreno contro le majors, la sterlina sembra aver retto benissimo l’urto con il biglietto verde, rimanendo sopra i supporti di 1.26 figura, ma senza mai superare le resistenze di 1.2750, lasciando di fatto le quotazioni ingabbiate in un triangolo di compressione ben visibile ai più.
Lo scenario dominato dalla lateralità sembra al momento quello probabile e solo il break out dei supporti a 1.26 figura prima e 1.2575 poi, potrebbe portare ad espansioni di volatilità degne di nota fino al ritest dei supporti a 1.2450-25, area di confluenza grafica con la mm200 periodi h4.
I primi segnali di debolezza forniti anche dagli oscillatori come lo stocastico aprono la porta ai potenziali ribassi di breve termine, scenario che dovremmo negare solo nel caso in cui le quotazioni vengano raggiunte dalle medie lente che pian piano recuperano terreno , basti guardare la mm100 periodi che si porta oramai alle porte di 1.2550-60.
Riteniamo ancora ottimo area di approdo 1.2450-25 per valutare posizioni long, ma se dovessimo assistere a break out decisi dei massimi , in concomitanza con la pubblicazione dei dati sul lavoro Usa allora non potremmo fare altro che allinearci al mood rialzista e proteggerci solo sotto 1.25606-50.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA