Possibile rimabalzo dai livelli attuali per Euro-DollaroBuonasera, dovremmo essere giunti su un importante livello da cui il cambio Euro-Dollaro potrebbe quantomeno tentare uno spunto long.
Ma prima facciamo un rapido riassunto della settimana appena conclusa, con i movimenti registrati ed i livelli raggiunti.
Iniziamo con il dire che nel Fed day abbiamo raggiunto il punto più alto dell'anno per Euro-Dollaro, in scia al taglio dei 25bp e delle dichiarazioni del presidente della FED; toccato 1,1918 abbiamo avuto un veloce ripiegamento che ci ha portato a concludere la settimana su 1,1744.
Gli oscillatori nei timeframe di breve periodo hanno scaricato, ed anche scaricato bene, infatti si sono portati in zona ipervenduto, discorso diverso per quelli di medio/lungo, ma questo merita un discorso a parte.
Per quanto riguarda i livelli, le trendline mostrano un supporto dinamico nel livello attuale, in più area 1,172 ed area 1,168 sono livelli che hanno già mostrato la loro forza in varie occasioni.
Tutto questo, unito al fatto che tutti i timeframe (dal H4 in su) sono ancora saldamente long, mi porta a ritenere valido un tentativo long dai livelli attuali (potrebbe cedere ancora un pochino ma non siamo avidi), che avrà un primo target in area 1,181, a seguire area 1,186 fino ad estendere eventualmente fino ai massimi settimanali; al contrario una discesa, confermata almeno in chiusura H4, sotto 1,172 mostrerà un deterioramento dello scenario, tuttavia solo la rottura di area 1,168, confermata in chiusura, mostrerà un cambiamento di trend nel timeframe H4.
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EURUSD in attesa dalla decisione della Fedl cambio Euro-Dollaro si presenta in una fase di sostanziale lateralità, seppur con una leggera inclinazione positiva, in un contesto di mercato dominato dall'attesa per le imminenti decisioni del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve. Gli investitori mantengono un atteggiamento cauto, come evidenziato dai volumi di scambio che, pur mostrando un recente incremento, rimangono contenuti e non segnalano una forte pressione direzionale. L'analisi del grafico giornaliero del EUR/USD rivela un quadro tecnico complesso, dove diversi indicatori offrono spunti operativi sia in ottica rialzista che ribassista, suggerendo che la prossima mossa significativa del mercato sarà probabilmente innescata da fattori macroeconomici, piuttosto che da una dinamica puramente tecnica.
L'andamento del prezzo è attualmente ingabbiato all'interno del canale di regressione lineare. La linea mediana di tale canale, situata intorno a 1.1662, funge da baricentro per i prezzi, i quali hanno recentemente testato con successo la parte superiore del canale, corrispondente a due deviazioni standard, in area 1.1816. Questo livello si è rivelato una resistenza significativa, respingendo i tentativi di allungo e innescando una fase di consolidamento. Un'eventuale rottura confermata al di sopra di questa resistenza aprirebbe la strada a un'estensione del movimento rialzista verso il secondo livello di pivot Fibonacci (R2), posizionato a 1.2075. Al contrario, la perdita del supporto rappresentato dalla linea mediana della regressione potrebbe innescare una discesa verso la parte inferiore del canale.
Il pivot point principale (P) per il periodo in corso è un livello che al momento appare distante ma che costituirebbe un solido supporto in caso di una correzione più profonda. Superiormente, la prima resistenza (R1) a 1.1816 ha già dimostrato la sua validità. Per quanto riguarda le opportunità di posizionamento, un approccio long potrebbe essere considerato in caso di un ritracciamento verso la linea di regressione inferiore, o in alternativa, su una rottura decisa e con volumi in aumento della resistenza R1. La volatilità, misurata dall'Average True Range (ATR) a 14 periodi, si attesta su valori contenuti, indicando l'assenza di forti tensioni sul mercato, ma suggerendo al contempo di calibrare con attenzione la dimensione delle posizioni in vista di un potenziale aumento della stessa in concomitanza con l'annuncio della Fed.
Dal punto di vista degli oscillatori, lo stocastico si trova attualmente vicino in una zona di ipercomprato, con valori superiori a 70. Sebbene questo possa essere interpretato come un segnale di forza del trend in atto, suggerisce anche una crescente probabilità di un ritracciamento o di una pausa nel movimento ascendente. Un incrocio al ribasso della linea %K sulla linea %D all'interno di quest'area potrebbe fornire un segnale di vendita per gli operatori di breve termine. Il Momentum, pur muovendosi al di sopra della linea dello zero e confermando quindi la prevalenza di forze rialziste nel periodo recente, mostra un appiattimento della sua curva. Questa mancanza di accelerazione rafforza l'ipotesi di una fase di consolidamento e di attesa. Un'operazione short potrebbe dunque essere valutata in caso di una chiusura giornaliera al di sotto della linea mediana della regressione e con un'evidente flessione del momentum al di sotto della linea dello zero. In un tale scenario, i successivi livelli di supporto da monitorare sarebbero il pivot point a 1.1451 e, in estensione, il primo supporto Fibonacci (S1) a 1.1065. In conclusione, il quadro tecnico del EUR/USD suggerisce una strategia operativa prudente, attendendo un chiaro segnale direzionale che con ogni probabilità scaturirà dalle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.
Dax fase distributiva? Movimento laterale, con indicatori ed oscillatori impostati negativamente. Sotto i 2 supporti orizzontali ci sara' un forte movimento ribassista!!
ALU - sprint interessanteSi riaccendono i riflettori sui metalli industriali ed in particolare sull'Alluminio.
Dopo il brusco calo registrato in occasione dei dazi il metallo ha prontamente recuperato il ribasso, riportandosi sulle resistenze chiave.
Queste aree rappresentano un ostacolo cruciale e difficile da superare, sempre respinti tutti i tentativi di rialzo.
Il taglio dei tassi USA e il riarmo bellico porteranno la forza per superare questo livello?!
Sul breve indicatori ed oscillatori un pò tirati, ma nel lungo personalmente sono molto bullish su questo metallo.
Oracle: possibile ripresa del trend primario. Il grafico allegato di Oracle Corporation mostra una situazione complessa ma interessante dal punto di vista tecnico, con diversi elementi che offrono indicazioni preziose per una valutazione operativa. Il trend dominante risulta attualmente rialzista, come denotato dal posizionamento delle candele all’interno del canale di regressione, delimitato da due deviazioni standard; tale canale identifica nettamente i confini entro cui il prezzo tende a muoversi, evidenziando una prevalenza del momentum positivo nelle fasi di compressione all’interno delle bande. Tuttavia, nelle ultime sedute si nota una fase correttiva, con il titolo che ha raggiunto la parte inferiore del canale e sta tentando ora una reazione, supportata anche da un volume significativamente superiore alla media, segnale di potenziale rientro dell’interesse degli operatori istituzionali. I pivot point calcolati secondo il metodo Fibonacci indicano una zona di congestione nei pressi dei livelli attuali: il prezzo si trova poco al di sotto del pivot principale (P a 235,91 dollari), con le resistenze (R1 a 249,42, R2 a 257,77 e R3 a 271,29 dollari) che delimitano le aree di take profit ideali per operazioni di medio periodo, mentre i supporti (S1 a 222,39, S2 a 214,05 e S3 a 200,53 dollari) aiutano a identificare punti di entrata long più conservativi, nel caso in cui il ritracciamento dovesse proseguire. Dal punto di vista degli oscillatori, l’indicatore stocastico (impostazione 9:6:3) evidenzia una situazione di ipervenduto, con le due linee che iniziano a ruotare verso l’alto e si pongono entrambe intorno ai 32 punti; questo movimento segnala una possibile inversione in corso, quindi potrebbe offrire una finestra interessante per posizionamenti long qualora la struttura dei prezzi confermasse un recupero sopra il pivot principale. Il momentum, sebbene ancora leggermente negativo, mostra una perdita di forza ribassista che potrebbe anticipare un ritorno di pressione positiva sul titolo, compatibilmente con la ripresa del trend dominante. L’Average True Range (ATR) si mantiene su livelli moderati (7,48), suggerendo una volatilità stabile e condizioni tecniche favorevoli a strategie sia di breakout che di trading range, specialmente intorno ai livelli chiave individuati dai pivot. I volumi, in nuovo aumento rispetto alle precedenti sedute, corroborano ulteriormente l’ipotesi che ci si trovi in una fase di accumulazione, piuttosto che di distribuzione, rafforzando la bontà di ingressi long nel caso di evidenti segnali di breakout sopra il pivot principale, mentre per chi cerca operatività in contro-tendenza, eventuali respingimenti dalla zona del pivot centrale o delle resistenze superiori potrebbero rappresentare occasioni per posizionarsi short, con obiettivi progressivi sugli stessi livelli di supporto calcolati con Fibonacci. In sintesi, il quadro tecnico suggerisce di monitorare con attenzione la tenuta del canale di regressione e la reazione agli snodi critici dei pivot point, utilizzando gli strumenti di oscillazione (stocastico e momentum) per confermare la forza e la direzione del prossimo movimento, il tutto in un contesto di volatilità accettabile e volumi sufficienti a garantire liquidità e efficienza operativa. Nel caso in cui i segnali non trovassero conferma nei prossimi giorni, sarà opportuno attendere una ulteriore evoluzione del quadro prima di assumere posizioni direzionali rilevanti, privilegiando la gestione prudente del rischio e la reattività alle nuove configurazioni tecniche.
FERRARI, cosa potrebbe innescare un cambio di tendenzaDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il titolo Ferrari mostra un trend crescente di lungo periodo da manuale, perfettamente inclinato a 45 gradi
Per quel che può valere, poco preso da solo, mettiamo in evidenza l'importante divergenza che si sta trascinando con il più classico degli oscillatori, l’RSI 14
Il quadro tecnico, dopo le abbondanti prese di beneficio di fine luglio in coda alla pubblicazione dei conti del secondo semestre, va attentamente interpretato e monitorato
La possibile falsa rottura di aprile, stranota causa dazi, ci può stare.
Tuttavia, da un punto di vista tecnico il germe di una possibile inversione cioè.
La sequenza di massimi e minimi crescenti potrebbe essere in discussione.
Sul piano fondamentale è utile ricordare la lieve sopravvalutazione del titolo rispetto al suo fair value (circa 7%) e la guidance un po' deboluccia annunciata in relazione alla sostenibilità del tasso di crescita dei ricavi da una parte e dall'aumento dei costi di produzione possibili.
Questo, in assenza di novità sul lato dei ricavi, dovrebbe portare a un indebolimento dei margini.
Per il prossimo trimestre, a mio avviso, questo potrebbe essere un possibile trigger capace di giustificare la formazione di un nuovo minimo relativo più basso del precedente.
In questo caso, ciò che abbiamo classificato come falsa rottura sarebbe una “falsa” interpretazione.
COIN pull back rialzista?Dopo aver testato i massimi storici, il titolo e' ritornato indietro scaricando gli eccessi del lungo rally dei mesi scorsi. La tenuta dei livelli di supporto sara' un segnale di rialzo nel medio periodo con obiettivo di fare nuovi massimi storici. Indicatori ed oscillatori in consolidamento.
Copper cerchiamo di capirci qualcosaIn un contesto macroeconomico globale denso di incertezze, il prezzo del rame, spesso considerato un barometro dello stato di salute dell'economia mondiale, naviga a vista. Le dinamiche che ne influenzano l'andamento sono molteplici e complesse: da un lato, la domanda è sostenuta dalla transizione energetica globale e dall'elettrificazione, che richiedono ingenti quantità di "oro rosso" per la produzione di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e impianti per energie rinnovabili. Dall'altro, pesano i timori di un rallentamento economico, in particolare legati alle performance dell'economia cinese, tradizionalmente il maggior consumatore mondiale di rame. Le tensioni geopolitiche, le politiche monetarie delle banche centrali e le fluttuazioni del dollaro americano aggiungono ulteriori elementi di volatilità, creando un quadro in cui le previsioni per il 2025 rimangono divergenti tra i principali analisti, con alcuni che prospettano nuovi massimi storici spinti da un deficit di offerta e altri che mantengono una visione più cauta.
Passando all'analisi tecnica del grafico settimanale del future sul rame, emerge un quadro altrettanto complesso ma ricco di spunti operativi. Il trend primario, visibile dall'inizio del 2024, si mostra decisamente rialzista, con i prezzi che si sono mossi con vigore verso l'alto. Tuttavia, le ultime candele indicano una fase di consolidamento o di potenziale ritracciamento, con il prezzo che attualmente si attesta nell'area di 4,43$, al di sotto del pivot point annuale (P) calcolato con il metodo Fibonacci, posizionato a 4,54$. Questo livello rappresenta un primo, significativo spartiacque: un superamento deciso e confermato dai volumi potrebbe riaprire la strada verso le resistenze successive. La regressione lineare, impostata su un periodo di 60 settimane, conferma la tendenza rialzista di fondo, con i prezzi che, pur avendo corretto, si mantengono al di sopra della linea mediana del canale, attualmente in transito a circa 4,88$. La parte superiore del canale di regressione, che rappresenta una deviazione standard di +2, si colloca in area 5,47$, identificando un'area di potenziale ipercomprato e un target ambizioso per i compratori. Al contrario, la parte inferiore del canale, a 4,30$, funge da supporto dinamico di lungo periodo. I volumi di scambio, pur non mostrando picchi eccezionali, si sono mantenuti sostenuti durante la fase di ascesa, per poi diminuire leggermente durante l'attuale fase laterale, un segnale che suggerisce una pausa nella pressione di vendita piuttosto che un'inversione strutturale. L'Average True Range (ATR) si attesta su valori medi, indicando una volatilità controllata che non preclude movimenti direzionali decisi.
Dal punto di vista operativo, per un posizionamento long, un primo segnale di forza arriverebbe con il superamento e il mantenimento dei prezzi al di sopra del pivot point a 4,54$. Un ingresso più conservativo potrebbe attendere il superamento della resistenza R1 a 5,14$, che coinciderebbe con un nuovo impulso rialzista all'interno del canale di regressione. In tale scenario, i target si collocherebbero prima sulla resistenza R2 a 5,47$ e successivamente sull'ambiziosa R3 a 6,05$. Gli oscillatori, tuttavia, invitano alla prudenza. Lo stocastico (9,6,3) si trova in una zona intermedia ma con le linee orientate verso il basso, suggerendo una perdita di slancio. Analogamente, il Momentum a 10 periodi, pur rimanendo al di sopra della linea dello zero e quindi in territorio positivo, mostra una flessione che conferma il rallentamento della spinta rialzista. Per chi volesse considerare posizioni short, un segnale di debolezza si concretizzerebbe con una chiusura settimanale al di sotto del supporto S1 a 3,96$. Una tale rottura, specialmente se accompagnata da un aumento dei volumi, potrebbe innescare una correzione più profonda con un primo target in area S2 a 3,61$ e un successivo, più drastico, in corrispondenza del supporto S3 a 3,02$. Un'operatività di breve termine potrebbe sfruttare la debolezza attuale per aprire posizioni corte alla violazione del minimo recente in area 4,40$, con uno stop loss a ridosso del pivot point e un target sul supporto S1. In conclusione, il rame si trova in una fase interlocutoria: il trend di fondo rimane positivo, ma gli indicatori di breve termine segnalano un affaticamento. Sarà cruciale monitorare la tenuta dei supporti e la reazione dei prezzi in prossimità del pivot point per comprendere la direzione del prossimo movimento significativo.
XAUUSD: Analisi di mercato e strategia per l'11 agostoAnalisi tecnica dell'oro:
Resistenza grafico giornaliero: 3430, Supporto: 3330
Resistenza grafico a 4 ore: 3402, Supporto: 3330
Resistenza grafico a 1 ora: 3380, Supporto: 3348.
Analisi tecnica: I prezzi dell'oro hanno continuato il loro leggero rimbalzo la scorsa settimana e si prevede che continueranno il loro trend volatile e di alto livello. Dopo aver chiuso in leggero ribasso venerdì, i prezzi dell'oro hanno continuato il loro calo nelle contrattazioni asiatiche di oggi, incontrando una resistenza vicino a 3400. Dopo aver infranto il supporto a 3370, il trend a breve termine è ribassista. Il grafico mostra che l'oro è sceso al di sotto del supporto tecnico chiave vicino a 3380 dollari, il limite inferiore di un canale ascendente a breve termine. Gli oscillatori del grafico orario continuano a indebolirsi, suggerendo un ulteriore rischio di ribasso per i prezzi dell'oro nel breve termine. Il mercato di New York si concentra sulla pressione al rialzo a 3368-3380 dollari e sul supporto a 3345-3334 dollari.
VENDO: vicino a 3370
VENDO: vicino a 3382






















