s&p - test dei supportiNonostante la candela negativa sul settimanale lo scenario rialzista rimane tutt 'ora valido. Al momento appare più una candela di arresto che di inversione, disegnata in prossimità di una resistenza di tutto rispetto, quindi ci sta ! Pere evitare affondi consistenti nel breve, 4.300 pti ed eventualmente i 4.200 pti bisogna che l'attuale zona di trading confermi la tenuta del supporto 4.380 pti. Fino a quando quest'area regge la vievw princiaple rimane per ulteriori allunghi verso l'alto, riprovando l'attacco dei 4.500 pti. In caso di perdita, si va verso i supporti indicati precedenti, view secondaria ma da tenere in considerazione.
S&P 500 (SPX500)
VIX e SP500: chi dei due mente?Il VIX è tornato a livelli di Febbraio'20 quando l'indice SP500 segnava 3388,50 punti. Il VIX oggi segna 14,29 con l'indice americano che oggi segna 4482 ed è sui massimi relativi del 2023. Ad oggi dista 7,2% dai massimi assoluti toccati a Gennaio'22 a 4808 punti.
Il fatto su cui portare attenzione è che il VIX ha fatto i minimi l'8 Giugno a 13,50 e poi ha ripreso a salire, anche se SP500 sta continuando a salire.
Il VIX è detto anche " indice della paura " misura il livello di volatilità attesa dell'indice S&P500 nei prossimi 30 giorni che e' implicito nelle quotazioni delle opzioni su SP500. Pertanto una sua risalita indica un probabile incremento di volatilità sul mercato.
Incrementi di volatilità corrispondono a fasi di correzione degli indici principali in particolare SP500, per cui l'attuale comportamento del VIX deve suonare come campanello di allarme.
S&P 500 - finalmente raggiunti i massimi di AgostoAnche S&P500 supera i massimi di agosto 22 e si accoda al Nasdaq. Livelli che iniziano ad essere ambiziosi e che potranno far scattare segnali sell che al momento non si palesano. Difficile dire dove potrebbe fermarsi questo trend rialzista, spazi per salire ci sono ancora ma da qui sarà sempre più complicato superare le resistenze. Per chi sta cavalcando questo movimento la strategia migliore da adottare è il trailing stop, si evita di perdere ulteriori allunghi o in caso di calo repentino vedersi ridurre i profit. 4.260 pti potrebbe essere un buon valore in questo senso. Vediamo quanto vorranno far spingere l'indice in attesa della FED e dell'inflazione.
Euro, nuovo Cot ed Analisi del prezzo, come leggerli insieme? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.64
Sabato 03 Giugno 2023
(COT DEL 30 MAGGIO 2023)
Cot ed Analisi del prezzo, come leggerli insieme?
Ciao,
in questi anni ho imparato che cancellare tutto e ripartire da zero è bello. In realtà non ripartiamo da zero perché portiamo con noi le nostre esperienze e la nostra consapevolezza che inevitabilmente è cambiata ed è proprio grazie a questo cambiamento che ripartire ad analizzare una situazione guardandola come se fosse la prima volta può portarci a nuovi risultati che sino a due secondi prima ci sfuggivano. La stessa identica cosa la applico sui grafici. Spesso cancello tutte le aree, i livelli e gli studi che ho fatto per ripartire da un grafico pulito. Spesso analizzo grafici diversi senza interessarmi di cosa siano solo per esercitarmi a trovare aree, livelli e studiare i comportamenti di prezzo.
Guardiamo insieme questo grafico, non ci interessa il time frame o cosa sia, potrebbe essere un grafico a 5 minuti come un h1:
Ho individuato tre livelli (per me anche i livelli sono più o meno aree, pips più, pips meno) abbastanza chiari e precisi che ho chiamato A B e C ed una fascia di prezzo che ho chiamata H in cui ogni volta che il prezzo ci entra o si avvicina si comporta da area di lateralizzazione / resistenza / supporto.
Il livello di prezzo B che faceva da supporto è stato rotto e poi riassorbito con decisione e forza dalla candela verde che ho indicato con una freccia.
Sia la candela verde con la freccia che la candela rossa precedente si sono appoggiate su un livello di prezzo importante che appunto abbiamo chiamato C.
Se leggiamo insieme sia la candela verde con la freccia che la candela rossa precedente, ci accorgiamo che formano un pattern di inversione molto famoso in analisi tecnica chiamato Engulfing. Generalmente quando un Engulfing si presenta alla fine di un trend (in questo caso ribassista) e proprio su un livello già confermato in passato (in questo caso il livello C di supporto) può rappresentare un punto di swing ed inversione importante.
Al momento quindi il prezzo è rientrato tra i livelli A e B e trova resistenza nella fascia di lateralizzazione H. Qui dovrà costruire una nuova base, ritestare e far diventare solido il livello B affinché questo possa sostenere il prezzo con sufficienti acquisti che gli permettano di andare ora all’ attacco della fascia H.
Cosa non deve rifare ora il prezzo? Non deve tornare sotto il livello B in modo deciso, lo può testare, sporcare, appoggiarcisi sopra ma non lo deve fracassare altrimenti lo scenario cambierebbe.
Quanto può durare questo processo? E non lo sappiamo, diciamo che deve starci il tempo necessario affinché il mercato si convinca che li sotto c’è un base solida di contratti long che non mollano e che sono disposti a “difendere” i loro interessi ogni volta che il prezzo torna sul livello B.
Tutto chiaro sin qui?
Bene teniamoci a mente tutta ‘sta roba che riprenderemo dopo e passiamo ora a vedere il Cot di questa settimana:
Come si nota con chiarezza dal Cot normalizzato dopo “l’eccesso” di acquisto di Euro che commentavamo tre settimane fa a 0,88 continuiamo a scendere mentre il Cot normalizzato del Dollaro buca la media degli 0.14 che abbiamo visto settimana scorsa ma rimane comunque lì intorno al momento in una fascia di range accettabile.
L’ indicatore del Cot di Euro torna al test della media a 21, ancora non la tocca e potrebbe fargli da resistenza:
Il grafico delle forze relative al contrario vede una presa di forza di Sterlina e di Cad che trattengono il dollaro ancora nella fascia centrale del mercato delle valute. Anche Aud si rinforza mentre crolla il Jpy che potrebbe spingere la coppia usd/jpy già questa settimana al target dei 142:
Ricapitolando quindi il Cot è in una fase di ritracciamento che vede ancora di fondo forza di Euro con il Dollaro che sta rinvigorendosi ma ancora nei range di oscillazione ammissibili frenato anche dalla forza del mercato espressa dalle altre valute che stanno al momento calmierando un po' la cosa.
Tradotto basandoci esclusivamente sul Cot per la settimana prossima potremmo aspettarci ulteriori affondi di Eur/Usd alternati a tentativi di risalita che rispecchierebbero esattamente le oscillazioni del Cot che abbiamo appena visto.
Ora tornando indietro alla prima parte del report ricordate ancora quanto abbiamo visto e detto su quel grafico sconosciuto con time frame sconosciuto?
Ci credete se vi dico che in quel grafico avete davanti a voi tutta la vita di Euro Dollaro dall’ inizio sino ad oggi su time frame trimestrale?
Guardate ora lo stesso grafico su time frame Weekly al quale ho aggiunto un Area Weekly (tra 1.0617 e 1.0635 ) e vediamo se riusciamo a farci tornare le cose:
Riconoscete i livelli A,B,C e la fascia H?
Vedete come corrispondono precisamente ai movimenti di prezzo che stiamo vivendo in queste settimane?
Vi ricordate del livello B che non va rotto in modo deciso per evitare che venga inficiata la salita? Lo vedete che corrisponde esattamente con un probabile doppio minimo a 1.0524 che da ormai qualche tempo abbiamo visto insieme?
È certo che andremo a fare il doppio minimo? No! Anche se è probabile dobbiamo seguirlo su time frame più piccoli per questo ho tracciato sul Weekly un’area abbastanza chiara che al momento ci ha trattenuto con una candela di indecisione che rispecchia esattamente tutto quello che abbiamo visto sin ora Cot compreso.
L’ analisi grafico rispecchia esattamente l’ analisi del Cot che abbiamo fatto con ancora salva la forza di Euro (Engulfing sul grafico che abbiamo visto all’ inizio) sino a prova contraria, per cui nel Daily dovremmo procedere con pazienza aspettando la costruzione di una solida base di ripartenza ed al contempo dovremo tenerci sempre a mente il quadro generale di oscillazione sui time frame superiori per non perdere la bussola di dove stiamo andando in modo da rimanere calmi e centrati nelle nostre scelte e nella gestione delle nostre posizioni a medio / lungo termine.
Riguardo agli indici che come sempre seguiremo durante la settimana, rimangono nel Weekly tutti Long (anche se molto tirati) e vicino a probabili tp che per Sp potrebbe essere area 4.300, per Nasdaq area 14.670 prima e 14.850 dopo e per Dax area 16.150.
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
S&P // 511 giorni dal 2008' S&P 500 SP:SPX
Dal massimo 4820.40 del 04/01/22 sono ad oggi passati 511g. Lo stesso tempo passato dal massimo raggiunto nel 2007 e al minimo raggiunto nel marzo 2009, ponendo "fine" alla crisi, almeno a livello grafico.
Personalmente ho iniziato il 2023 con una prospettiva ribassista verso la maggior parte degli indici. Ma per fortuna non si fa trading affidandosi ai propri pensieri/supposizioni ma guardando i numeri e cosa dice il Mercato. Infatti si è verificato l'opposto di quello che pensavo, un rialzo (sopratutto nel mercato azionario) con un Nasdaq molto forte, un DowJones& S&P laterali alla ricerca di un trend da seguire.
Il "dato" temporale sopra indicato però che cosa ci può dire? Analizzando la crisi per ora scontata abbiamo trascorso 511g dal massimo con un DrawDown massimo del -27.33%, un recupero dal minimo (raggiunto il 13 ott) del 20.86%, una perdita dal massimo ancora del -12.50% ed infine un margine di recupero del 14.46%.
Ci troviamo in mezzo, letteralmente, molto vicini al massimo raggiunto ad agosto durante una grossa BullRun e ancora più vicini ad un insieme di Spike di recupero del 2021 (il grafico 3 (M) rende bene l'idea).
Nel secondo grafico ho inserito 3 EMA 100 - 200 - 252 e per la prima volta dall'inizio della crisi la 100 ha tagliato al rialzo 200 e 252. Inoltre la 200 sta per tagliare al rialzo la 252. Questo è sicuramente un segnale rialzista però bisogna anche prendere in considerazione che sono tutte tre incredibilmente assottigliate e quindi di poco "valore".
Domani avremo la prima apertura Americana dopo la decisone del Debito USA e potremo vedere se queste notizie ci spingeranno in fretta al prossimo livello 4721 - 4326 sperando in una possibile rottura e uscita da questo "limbo" in cui si ritrova da più di 50g.
Buon Trading a Tutti!
RS
S&P500 - indietro rispetto a NQI principali due indici americano mostrano una situazione differente. L S&P a differenza del Nasdaq fatica a recuperare i massimi di agosto. Rimane valido ancora il target e la struttura rialzista nonostante la bella finta di potenziale falsa rottura del 18 Maggio. Dopo un rapido break up infatti i prezzi sono rientrati nel range/canale facendo proprio pensare ad una falsa rottura. Invece la tenuta dei 4.120 pti e la giornata di venerdì hanno invertito quello che poteva essere l'inizio di una discesa. Monitorando proprio questi valori di supporto si può puntare ai massimi di agosto.
Euro, è ancora Long? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.62
Sabato 20 Maggio 2023
(COT DEL 16 MAGGIO 2023)
EURO, E’ ANCORA LONG?
Ciao, questa settimana per analizzare bene euro sono andata a prendere direttamente il grafico Futures (il 6E continuos).
Per comodità, infatti, guardo generalmente il cfd perché tradando io con i cfd mi rimane più comodo, ma purtroppo i livelli, le aree e le trend line non sono uguali e spesso vengono sporcati in modo non veritiero. Inoltre, dal momento che noi facciamo analisi settimanali sul Cot, ossia sulle posizioni che gli Istituzionali piazzano a mercato in contratti Futures, rimane senza dubbio più corretto, ogni tanto, dare un occhio a come si ripercuotono realmente i contratti comprati e venduti dagli istituzionali sul prezzo del relativo mercato di riferimento.
Proprio nel grafico Futures, infatti (al contrario di quanto si vede nel grafico cfd), la trend line rialzista che ci accompagna da settembre 2022 ancora non è stata neanche sporcata e al momento abbiamo perfettamente toccato una grande area di supporto settimanale.
Quando guardiamo il settimanale le aree sono molto ampie anche di 30/50 pips che nel giornaliero sono oscillazioni sicuramente importanti e per chi fa intraday diventano infinite.
Sotto a noi abbiamo un'altra grande area di supporto che coinciderebbe con il ritest della rialzista del grafico Futures.
Le due aree di cui sto parlando corrispondono circa alle zone che noi conosciamo nel grafico futures a 1.0740 (che piu volte ho nominato durante la settimana e che nel cfd non è stata toccato ma nel Futures si) e a 1.630/1.0620 circa.
Di seguito metto il grafico Weekly del Futures di Euro dove si nota con chiarezza come le due aree siano molto evidenti e ben rintracciabili.
Andiamo ora a vedere il Cot perché lo spunto interpretativo di questa settimana è a mio avviso molto particolare ed istruttivo per capire quale sia la reale capacità degli Istituzionali di influenzare il mercato e quale sia il nostro vantaggio di seguire un approccio di analisi simile al nostro per mantenere la mente lucida e calma.
Guardiamo il Cot e poi facciamo le nostre riflessioni:
A prima vista ci accorgiamo immediatamente che gli Open Interest di Euro sono aumentati considerevolmente e sono anche diminuiti gli Open interest del Dollar Index. I nostri Indicatori segnalano una forte spinta di Euro che arriva con forza sotto la prossima resistenza che viene anch’essa dal 2020 mente l’ indicatore del Dollaro punta in giù spaccando il supporto del 2021.
E allora perché cavolo Euro scende?
Mi viene fatta spesso l’osservazione che il Cot che analizziamo è vecchio perché i dati rilasciati il venerdì notte si riferiscono alla chiusura dello scorso martedì alle 23:00 italiane.
E allora vediamo il Daily per verificare cosa è successo nelle giornate di riferimento a cui si riferiscono i dati del Cot che stiamo analizzando che vanno con precisione da mercoledì 10 maggio a martedì scorso ossia al 16 maggio.
Vi metto di seguito il grafico Daily del Futures nel quale ho cerchiato in arancione i giorni in questione:
Le giornate cerchiate sono proprie quelle in cui gli Open Interest di Euro salgono!!
E allora perché Euro scende?
Provate a pensarci qualche minuto prima di continuare……
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A mio avviso è perché non è stato comprato !!!
un paio di settimane fa, mi sembra, scrivevo nel report che uno dei miei mentori mi ha insegnato che:
il mercato Sale solo se è comprato mentre Scende sia quando è venduto sia quando non è comprato.
Questo concetto per quanto sia semplice è fondamentale e non dobbiamo mai scordarlo.
Guardate la composizione degli Open Interest di questa settimana di Euro:
Gli Istituzionali questa settimana hanno fortemente diminuito le loro posizioni short ma NON HANNO COMPRATO EURO e di conseguenza il prezzo è sceso !!
In altre parole, non sono stati gli Istituzionali a generare questa discesa. Loro stanno semplicemente accompagnando il mercato scaricandosi (cioè incassando profitti o chiudendo con piccole perdite le posizioni short scomode che avevano in portafoglio) lasciando che il mercato faccio il resto ma non siamo ancora arrivati su livelli di prezzo che loro ritengono interessanti per piazzare altre posizioni Long.
Magari il prezzo ora lateralizza qui per un po’ di tempo e loro cominceranno ad entrare long oppure si deve ancora arrivare (anche solo con spike settimanali) a toccare le aree inferiori a quella attuale, ma la visione di lungo medio periodo al momento per loro non cambia, AL MOMENTO EURO RIMANE LONG!
Tutti gli elementi che ho in mio possesso non mi fanno pensare a null’ altro, al meno sino ad oggi.
Occorre solo avere pazienza ed aspettare che la situazione si tranquillizzi.
Il market-move principale da tenere sotto osservazione in questo momento, a mio parere, ad oggi è la questione del Tetto su debito americano.
Questo è stato abbastanza evidente venerdì sera quando nonostante le parole di Powell, diciamo di incoraggiamento con riferimento al probabile stop dell’aumento dei tassi di interesse, i mercati non hanno reagito schizzando a proiettile in su ma sono rimasti praticamente fermi perché avevano apprezzato in anticipo il probabile accordo tra repubblicani e democratici per l’ innalzamento del tetto (che ovviamente darebbe continuità e stabilità all’economica americana) che proprio nella giornata di venerdì è saltato deludendo i mercati.
Concludendo sia graficamente che da un punto di vista di analisi fondamentale, Euro rimane per ora Long con gli Istituzionali che al momento possiamo dire stanno un po' alla finestra a guardare cosa succede probabilmente pronti a comprare nuovi contratti alla prima giusta occasione.
Come sempre durante la settimana seguiremo gli Indici Americani ed il Dax che rimangono al momento long senza ombra di dubbio con il Dax che ha aggiornato anche i massimi storici !!
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
S&P 500: violazione arrivataÈ arrivata ieri la tanto attesa violazione dei 4195 punti segnalata nell'analisi precedente, abbiamo quindi due importanti conferme:
la prima è che anche l'indice americano più importante si è vincolato ieri al rialzo sulla base del ciclo annuale inverso così come hanno gia fatto da tempo gli indici europei e il Nasdaq, quindi si salirà ancora fino alla conclusione del ciclo biennale inverso (mantenendo comunque il solito andamento a zig-zag).
La seconda è quella della chiusura del semestrale indice a 3808 punti che diventano quindi lo spartiacque tra il mercato toro e quello orso.
Dopo la violazione di ieri abbiamo comunque i tempi più che consoni alla chiusura del trimestrale inverso e quindi mi attendo a breve - brevissimo la correzione per la chiusura del trimestrale indice e ne ipotizzo il termine a cavallo della metà di Giugno dove attendo anche un picco della volatilità dato dalla scadenza delle 3 streghe. Possibile target della correzione resta sempre l'area dei 3900 punti.
L'eventuale violazione di 3808 cambierà quindi la struttura ciclica di medio - lungo periodo.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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S&P 500: analisi grafica e ciclicaCome spesso mi piace fare parto da lontano e inizio analizzando i cicli indice (sui minimi)
Il 24 Febbraio '22 si è chiuso con ottima precisione il ciclo biennale iniziato a Marzo '20, sappiamo che un ciclo può tranquillamente allungarsi di 1/4 della sua durata ed infatti vediamo la 'coda' del ciclo che lo prolunga di un semestrale (160G che sono razionalmente il massimo che può durare un semestrale ed è 1/4 del biennale) e porta il lungo ciclo sul minimo di Ottobre '22 alla sua chiusura e ripartenza di un nuovo ciclo.
Sul versante inverso (massimi) vediamo il TS (evidenziato) che ha decretato la fine della spinta rialzista, osservandolo bene si nota come la proiezione del target al livello 1 crea la vera resistenza che a lungo testata ha sempre respinto finora i prezzi (vediamo una rottura del livello solo per la spintra tipica di chiusura di un ciclo inverso, in questo caso il semestrale). Il livello 2 invece rappresenta il primo target del TS ed è stato centrato in pieno proprio sul minimo di chiusura del ciclo indice partito a Marzo 2020 dando ancor più affidabilità all'ipotesi della chiusura ciclo.
Tornando al lato indice, dalla ripartenza di Ottobre sul livello 2, il primo sottociclo del nuovo annuale (primo ciclo in verde) con la sua correzione e chiusura rimbalza con precisione sulla vecchia NL (freccia nera) e prosegue il suo percorso andando a chiudere il ciclo annuale inverso a 4195, infatti il secondo semestrale inverso fa questo picco dopo 116G, non rinnovandolo più ed essendo ormai passati i razionali 160G già citati sopra non resta quindi che attribuire ai 4195 la chiusura dell'annuale inverso. Il picco successivo lo troviamo a 60G e non rinnovando 4195 conferma la chiusura.
Scendendo ancora sul lato indice, da Ottobre '22 si sono formati i due sotto cicli verdi che chiudono un ciclo 2 tempi di 102G che potrebbe essere il primo semestrale del nuovo annuale ma ancora non abbiamo conferma che lo sia, infatti i 160G scadono ai primi di Giugno e c'è ancora il tempo per fare invece di un semestrale breve a 2 tempi (102G) un semestrale lungo a 3 tempi, e in questo caso dobbiamo vedere il prezzo scendere sotto 3808.
In conclusione: nei prossimi giorni se il prezzo salirà oltre 4195 avremo la chiusura del semestrale indice a 102G e la correzione che poi ne seguirà non avrà vincoli a scendere sotto 3808, non solo, ma questa violazione (se arriva) sarà la conferma della proseguzione rialzista del ciclo biennale inverso che avrebbe la sua chiusura nominale nel prossimo autunno/inverno (e quindi salita).
Diversamente, se il prezzo scenderà sotto 4048 senza aver rinnovato 4195 potremo avere due scenari comunque simili: il primo è la chiusura del semestrale ancora in corso sotto 3808 ma solo se entro i primi di Giugno. Il secondo è la chiusura di un ciclo trimestrale iniziato da 3808 ma con nessun vincolo ad essere violato. 4195 e 4048 sono dunque i livelli cruciali che daranno la direzione per le prossime 2-3 settimane. Non bisogna dimenticare la scadenza trimestrale del 16 Giugno dove il roll over delle opzioni (forse già iniziato) solitamente porta un aumento della volatilità e quindi discesa dei prezzi.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P500 - 4.070 pti area chiavePassato più di un mese in trading range tra i 4.200 pti e i 4.090. Giovedi scorso sono stati testati per la seconda volta i supporti a 4.090 pti e venerdì seduta molto positiva grazie ad Apple, Tesla e Nvidia. La prossima settimana ritorneremo verso la parte alta di questo range spinti proprio dalle performance di questi titoli? ... Possibile...Per un pò di tempo non avremo eventi trigger da calendario visto che FED e trimestrali delle FANG sono oramai alle spalle. Target invariati verso l'alto, attenzione a a doppio minimo proprio sulla parte inferiore di questo range.
IL RIALZO TASSI NON SPAVENTA I MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.05.2023
-CONTESTO
Ancora banche centrali all’attacco, ieri è stato il turno della BCE e ancora una volta il nemico numero uno si riconferma essere l’inflazione. In uno scenario di salari alti unici ad un mercato del lavoro ancora tonico, la BCE ha dichiarato ancora una volta il suo intento di far rientrare l’inflazione verso il target del 2%. Non aiutano al momento le politiche fiscali dei governi locali che cercano in tutti i modi di dare sostegni al reddito, sostenendo di fatto la domanda e rallentando il processo di normalizzazione dei prezzi, pertanto la BCE chiede alle banche nazionali di restituire la liquidità emessa nel periodo pandemico partendo con il programma di drenaggio del TLTRO. Il problema sembra ora essere concreto, dato che le banche sono prive di questa liquidità e la soluzione proposta sembra ancora più assurda del problema: emettere prestiti alle banche per pagare i precedenti prestiti!
Tutto è ancora sul tavolo , e l’unica certezza al momento è la volontà di proseguire con i rialzi tassi da parte della BCE , all’interno della quale diversi membri sembravano disposti ad un rialzo anche di 50Bp, dando ancora maggiori toni hawkish alla BCE, che si proietta a questo punto ala prossima riunione con già chiare le idee per ulteriori rialzi del costo del denaro.
Si evidenziano le prime divergenze nelle scelte politco monetarie tra l’Europa e gli USA, con gli ameircani che sembrano pronti ad una pausa e a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo, mentre l’Europa ha ancora tanto da fare per raffreddare la domanda.
I mercati al netto di una blanda volatilità in occasione delle due riunioni, sembrano non credere troppo all’aggressività delle banche centrali ed il mood di risk off che sembrava volersi palesare , data l’imminente recessione negli Usa, ora sembra svanire e anche in Europa gli opeartori sembrano voler sfidare le banche centrali portando gli indici non lontano dai massimi di periodo.
Unici a rimaner fedeli all’idea di recessione, sembrano essere i rendimenti obbligazionari, che mantengono toni sostenuti nelle scadenze brevi , mentre respirano sulle scadenze oltre i 5 anni, lasciando invariata la curva ribassista dei tassi del debito sovrano Usa a dimostrazione ancora di un credo nella fase di recessione oramai alle porte.
-FOREX
Il mercato valutario respira da alcuni eccessi come quelli del franco svizzero che ha goduto di un certo timore del crollo dei mercati e ha svolto ottima funzione di rifugio portandosi sui massimi di periodo , pertanto uno storno come quello odierno ci pare quasi fisiologico.
Possono dunque respirare i sentiment retail a caccia dei massimi sul franco svizzero, con ridimensionamenti delle posizioni short al 83% dal precedente 92%.
Stabile il dollaro USA che rimane non lontano dai supporti, evidenziando ancora una strutturale debolezza che tuttavia non trova slanci ribassisti e lascia il mondo retail al 73% long.
Ancora lateralità anche per la moneta unica che non trova nella parole della Lagarde validi motivi per superare le aree di resistenza lasciando cosi il sentiment retail in un limbo del 58% short.
Respira finalmente anche il dollaro canadese, che dopo aver sofferto i ribassi del WTI, gode della correlazione diretta con buoni respiri rialzisti, portando cosi il sentiment retail dal 85% long all’attuale 75% .
-EQUITY
Il modno equity vede ancora l’Europa prediletta con il DAX che non buca i supporti a 15656 punti e riparte verso le resistenze a 15950 pnt dando cosi speranze per nuovi massimi storici.
Maggiore incertezza per i listini di oltre oceano con il Nasdaq che si attesta a 13050 pnt in un pieno trading range le cui resistenze si pongono a 13290 pnt e i supporti a 12720-12700 pnt.
Maggiore debolezza per l’SP500 su cui gravano le sorti del settore bancario, oramai in piena deriva dopo gli ultimi avvenimenti del settore finanziario , con la caduta di PACWEST BANCORP che perde oltre il 50% al momento e che sembra quindi aprire le porte ad un’effetto domino decisamente preoccupante.
I supporti di 4071 pnt ora messi alla prova , potrebbero aprire scenari ribassisti importanti se violati, portando le quotazioni verso i successivi minimi di 3950 pnt
-COMMODITIES
Il comparto commodities vede il gold come primo attore, dopo il raggiungimento dei massimi storici a 2080$ e sebbene oggi sia giornata di storni, riteniamo nn conclusa la fase rialzista del metallo giallo, che potrebbe avere ancora dalla sua un dollaro debole e rendimenti obbligazionari in calo e quindi strada aperta per ulteriori rialzi oltre i massimi storici. Restano supporti da monitorare i 2012 $ e 1970$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario macro economico non si ferma e si guarda ora ai NFP USA, che tornano protagonisti del pomeriggio con l’attesa per un tasso di disoccupazione al 3.6% dal 3.5% e un calo delle nuove buste baga a 180K unita dalle 236K precedenti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
SP500 --- CHIUSURA DEI CICLI A 20 E 10 SETTIMANENonostante il trend partito il 13 ottobre 2022 con le chiusure dei cicli a 18M 40W e 20W, sia al rialzo, con una rottura della FLD del ciclo a 10W potremmo avere una discesa del prezzo,proprio in funzione di queste 2 chiusure cicliche fra la fine del mese di Maggio e la prima metà di Giugno,dopodichè avremo un rimbalzo per poi andare a chiudere il ciclo di 40W nel mese di luglio e che potrebbe portare il prezzo al di sotto dei 3900$. Quindi ricapitolando nonostante siamo in una fase rialzista,con le prossime chiusure cicliche a 20W e 10W la fase potrebbe cambiare, ma non del tutto, le probabilità di veder scendere il prezzo sotto i 3900$ sono alte, cosicchè passeremmo da una fase rialzista a una quasi ribassista con la chiusura del ciclo a 40W alla fine di Luglio
CI SARà PAUSA NELLA CORSA DEI TASSI DI INTERESSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.05.2023
-CONTESTO
Siamo giunti all’appuntamento con la FED per questo maggio 2023 e come sempre gli operatori si proiettano già alla prossima riunione dell’11 giugno, lavorando sulle aspettative più che sui dati che sembrano oramai essere già nei prezzi attuali di mercato.
Stasera poche sorprese per il riazo di 25Bp che sembra essere oramai scontato dal mercato, la chiave di lettura sarà la prossima riunione, e cercare di intercettare nelle parole di Powell e nello statement che accompagna la decisione di questa sera sui tassi di nteresse, se ci sarà o meno una pausa nella prossima riunione di Giugno.
Le aspettative per questa pausa, atta a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo sino ad oggi, salgono sempre di più al presentarsi delle difficoltà del sistema bancario USA, che ha dovto già salvare SVB ed ora FRB. Il salvataggio dei due istituti di credito era doveroso per evitare un effetto domino, ma le banche regionali minori dovranno mettersi in guardia, stringendo i cordoli delle borse, elargendo meno prestiti e trattenendo maggiore liquidità e questo è un altro pesante fardello sull’economia USA.
Il drenaggio forzato di liquidità potrebbe generare una forte spinta alla fase di rallentamento economico in atto, e la FED potrebbe voler evitare di colpire ulteriormente l’economia e addentrarsi in profonde recessioni applicando politiche monetarie troppo aggressive.
Le scommesse sui potenziali rialzi tassi, ora mostrano un 84% di possibilità di rialzo di 25bp stasera, un una restante parte di possibilità di taglio tassi, ma nessuna opzione di incremento dl costo del denaro oltre i 25Bp.
Per la riunione di giugno si valuta anche un potenziale ritorno a tassi più bassi, ad indicare che tutte le opszioni sono aperte e valutare dal mercato che rimane ora in balia della congiuntura macroeconomica e della risposta che darà in questo mese di maggio.
-FOREX
In attesa dell’appuntamento di questa sera, ed in seguito ai brutti dati di ieri pomeriggio, il dollaro ha ripreso a scendere guardando la prospettiva di un tasso definitivo al 5.25% come opzione concreta che darebbe lo stop al biglietto verde, oramai sotto le resitenze di 102.25 e con uno sguardo puntato ai supporti di 100.83 . il dollaro resta a nostro avviso perdente in ogni scenario valutato da qui al termine di questo 2023.
Ovvia la risposta dei traders al dettaglio che oggi incalzano gli acquisti con un 61% di posizioni long in atto, aprendo la porta ad ulteriori allunghi ribassisti per il biglietto verde.
Salgono di contro le altre majors, dando spazio principalmente all’euro che stiamo da giorni richiamando a potenziali allunghi rialzisti.
Le prime resistenze sono poste a 1.1125 , resistenze che il modno retail spera facciano il loro lavoro per salvare un 72% di posizioni contrarian short. Attenzione dunque alle potenziali fasi di break out rialzista.
Ancora la sterlina con un 57% di posizioni short sul basket, porta gbpusd al test ancora delle resiste a 1.2550 pronta per eventuali ulteriori allunghi rialzisti verso 1.2650
Respira lo yen giapponese dopo gli eccessi dei giorni scorsi, lasciando tuttavia un 71% di posizioni retail ancora in mean reverting long. Il quadro tecnico di usdjpy mostra la tenuta delle resistenze a 138.00 ponendo ora lo guardo ai supporti di 129.85-130 figura.
Si sgonfiano anche le oceaniche,con il dollaro australiano che torna a perdere terreno dopo l’espansione rialzista di ieri in seguito alle notizie di rialzo tassi da parte della RBA. Ora il mondo retail che si porta a 55% di posizioni long lascia spazio ad afondi ribassisti fino 0.6560 supporti primo per audusd
Attenzione in ultimo al dolalro canadese che grazie al collasso del wti perde terreno contro tutto e trascina con se un 86% di posizioni long contrarian che soffrono ora il trend di ribasso del dollaro caandese.
-EQUITY
Il comaprto azionario resta sostanzialemnte in trading range e aspetta le dichiarazioni di FED e BCE di questi giorni, prima di prendere netta direzionalità, ma certo che un potenziale fermo nel raizlo del costo del denaro per la FED aprirebbe le porte al risk on e ad allughi rialzisti per gli indici USA e a catena quelli europei.
-COMMODITIES
Buone le performance del gold, che ora torna a dominare la scena grazie alla caduta del dollaro Usa e del calo dei rendimenti obbligazionari, ora non più cosi appetitosi se si crede in un tasso di equilibrio usa al 5.25% e un’inflazione futura in calo. Le resistenze prime a 2011$ sono state violate e si guarda ora a potenziali allunghi fino 2074$
In netto crollo il wti, che sprofonda sulle sole parole dell’OPEC+ di tagliare produzione, che non hanno visto tuttavia concretizzare nulla di quanto promesso, pertanto il prezzo affonda a 70.25$ e sembra poter aprirsi la strada verso i minimi di 65.45$. sarà interessante vedere se l’OPEC+ interverrà ancora un volta su questi livelli.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Oltre alla FED oggi in pubblicazione avremo i PMI dei servizi USA e gli ADP, dati che potrebbero dare volatilità ad un mercato teso in attesa di Powell stasera ore 20.00
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
S&P500 - in attesa della FEDStruttura grafica e scenario rialzista, descritto nelle precedenti analisi, invariato. In attesa del meeting della FED di questa settimana gli operatori non si schierano e si pongono in fase attendista. La decisa discesa del 25 Aprile è stata prontamente recuperata e l'indice si riporta sui massimi di area 4.200pti, provando la rottura e puntando i 4.300pti - target sempre più probabile. I supporti dei 4.070 - 80 e 90 pti hanno retto e da questa settimana, tutto dipende dalla FED, si potrebbe avere la spinta per proseguire verso i massimi di Agosto.
PREZZI E BIG PLAYERS IN DUE DIREZIONI OPPOSTE
Sempre più difficile capire la direzionalità che sta per prendere il mercato e sembra che solo la FED potrà dare la linea guida necessaria agli operatori che per ora vivono il risk on nato dai discreti dati che giungono dal PIL americano relativo al q1 2023.
Da un lato ancora diverse indicazioni di risk on, specialmente nei dati macroeocnomico che giungono da oltre oceano, con una discreta domanda aggregata e buoni risltati nel PIL q1 2023, che sebbene in calo rispetto alla precedente lettura e anche rispetto alle aspettative degli analisti, poste al 2% rispetto al 1.1% reale, ha gettato buone basi di speranza rialzista. Il dato che trascina già il PIL è legato alle scorte, e la robusta domanda attuale lascia sperare in ripartenze future della produzione ameriana , specialmodo se si pensa che la disoccupazione rimane sui minim idi periodo e questo sostiene una robusta domanda aggregata che dovrà prima o poi essere soddisfatta. Anche le trimestrali delle aziende tech USA hanno stupito nei loro dati positivi, che aprono quindi all’idea ancora ua volta del Soft landing per la FED. L’inflazione , che rimane centro delle attenzioni delle banche centrali, cala negli indicatori macroeconomici più ampi come il CPI, ma resta ancora resiliente sui dati core.
La scorsa settimana è stato il turno del PCE, e dei redditi degli americani, che ancora una volta hanno mostrato tenacia nei dati core, che restano sostenuti e ancora una buona capacità degli americani di risparmiare rispetto al loro reddito il che pone basi solide per un’economia pronta a resistere ad ulteriori attacchi da parte delle banche centrali.
Dobbiamo tuttavia fare i conti con il rovescio della medaglia, che è il sistema finanaziaro americano, che ancora una volta con First Republic Bank è messo alla prova e potrebbe aver bisogno di adeguato sostegno da parte della FED.
Difficile dunque capire se ci sarà davvero o meno la profonda crisi preannunciata dalla FED e se possa essere il caso o meno di scommettere sul crollo dei mercati finanaziari.
Al momento le mani forti, sembrano ancora intenzionate a mantenere un assetto risk off, che sia di tutela e protezione dei portafogli,ma al contempo i prezzi raccontano una narrativa diversa.
Procediamo per ordine per meglio comprendere le dinamiche in atto.
-FOREX:
il comparto valutario appoggia in pieno lo scenario di risk off, dando spazio alle valute rifugio come l’euro e il franco svizzero , mentre sembra essere oramai in declino il dollaro americano, sebbene nel momento del collasso del comparto equity ha riscoperto una brevissima fase rialzista, che tuttavia non viene registrata nei posizionamenti dei big players che ricordiamo essere espressa da posizioni che restano aperte in overnight.
La prospettiva di una BCE aggressiva ben oltre quello che potrà mettere in campo la FED sembra porre le basi per ulteriori slanci rialzisti della moneta unica, questo grazie anche ad un miglior sistema bancario e finanziario e ad un piano di riassorbimento della liquidità decisamente più blando da parte della BCE rispetto alla FED che ha dato sostegno al debito sovrano e ha garantito una più blanda transizione del regime economico.
EURUSD
Incalzano a rialzo le posizioni dei big players che si portano ora a 169400 contratti aperti con un incremento di ben 5039 contratti long nella sola settimana scorsa, portando l’open interest sui massimi di periodo.
Specchio di questo forte interesse rialzista anche la price action, che vede le quotazioni giungere a 1.1025 con allunghi fino 1.11, al test delle prime resistenze chiave che si trovano a 1.1125 e 1.1175
GBPUSD
Seguono le posizioni long sulla sterlina, che per le mani forti si attestano a 4537 contratti long per la settimana appena conclusa per un totale di 5839 cnt.
Anche in questo caso la forte inflazione spinge gli operatori a crede in azioni forti da parte della boe che potrebbe portre i tassi anche oltre il 5%.
Non da meno quindi la prica action che vede i primi break out rialzisit delle resistenze poste a 1.2550 proiettando ora i prezzi a 1.2660.
YEN
Collasso per lo yen giapponese, che con la conferma di politiche monetarie accomodanti da parte della BOJ e ancora allentamento monetario on puo che vedere forti vendite al momento , con le mani forti che si portano sulle massime esposizioni corte con ben -68744 contratti short netti.
Indubbia quindi la nuova spinta rialzista di tutti gli asset contro yen giapponese che chiudono la settimana in chiaro eccesso di rialzo, che sebbene meritevole di storni di breve , possono essere ottimi trend ancora nel medio periodo.
AUDUSD
Si recuperano posizioni anche sul dollaro australiano e neo zelandese, grazie ad una price action che sembra per ora premiare tutto contro il dollaro americano e sebbene la posizione netta resti ancora improntata al ribasso con -39462 contratti short, il raggiungimento dei minimi di periodo potrebbe essere un ottimo movente per interessanti prese di profitto e ricoperture delle posizioni in essere al momento.
La tenuta dei minimi di 0.6565 sembra essere condizione necessaria per sperare in ritorni verso le resistenze di 0.6775-80
USDCHF
Fortissimo il franco svizzero che senza uno yen in grado di svolgere la sua funzione di rifugio e grazie anche a migliori differenziali tassi sembra essere prediletto dagli operatori per la scelta di un porto sicuro. Le mani forti ricoprono ancora 1064 contratti portando la posizione netta , ancora corta , a soli -3656 contratti, in un rally di circa 6 settimane di acquisti.
USDINDEX
Crollano ancora le posizioni long sul dollaro UsA a dimostrazione di una certa sfiducia nella congiuntura macroeconomica americana. Le posizioni dei big plaiers restano a 10739 contratti , in attesa della FED della prossima settimana che potra sicuramente dare maggiore indirizzo al dollaro USA. Le quotazioni al momento restano ancora in un chiaro trading range, con supporto a 100.83 e resistenza a 105.80.
-EQUITY:
il comparo equity è in neta divergenza tra la prica action e le posizioni dei big players. Ad ogni dato macroeconomico che non si presenta poi cosi pessimista e negatico i prezzi del comparto azionario salgono, dando boost rialzisti che hanno portato le quotazioni sui massimi di periodo, ma le mani forti sembrano non credere a questa idea, continuano a vendere special modo sull ‘ SP500
S&p
Le posizioni nette dei big plaiers sull’SP500 vanno a -363267 contratti corti, rispetto ai -344257 della scorsa settimana, dando ancora fiducia all’idea che le mani forti stanno incrementando le scommesse per un crollo dell’equity.
La price action racconta tuttavia un’altra storia, coni prezzi che sono balzati al test delle resistenze di 4197 pnt. La chiave come detto sarà solo la FED che potrà dare spinta rialzista o meno al mercato equity.
COMMODITIES
Il modno della commodities rimane ancora incentrato sul risk off, con forti acquisti di oro e argento, mentre si vendono metalli come il rame , tipicamente legati al ciclo economico mondiale. Le posizioni, come per la price action, in questo caso sembrano molto più concordi e allineati su un mood di riskoff
OBBLIGAZIONARIO
Interessante ancora il comparto obbligazionario, che rimane pesantemente schiacciato dalle vendite degli operatori , special modo nelle scadenze medio periodo come il 5 e 10 anni Usa, dove le esposizioni ribassiste raggiungono nuovi eccessi, segnale che molti operatori non credono nella ripartenza e nella fine dei rendimenti alti, ma ancora vedono nel prossimo futuro una possibile recessione.
buon trading
Salvatore Bilotta
CALCI AL BARATTOLO DELLA RECESSIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 28.04.2023
CALCI AL BARATTOLO DELLA RECESSIONE
-CONTESTO
Anche questa volta la recessione è rimandata alla prosima volta, a quanto pare le proiezioni della FED sono state più pessimiste del necessario e la congiuntura macroeconomica americana si dimostra ancora una volta più robusta di quanto si possa immaginare.
Lo stato di allerta generato dalla FED con la sua proiezione di recessione per gli Stati Uniti nel secondo semestre del 2023, è stato parzialmente smentito dal rapporto sul PIL Q1 2023 pubblicato ieri pomeriggio , che abbinato a delle ottime trimestrali sembrano essere il mix perfetto per il risk on!
I dati sul PIL di ieri mostrano una crescita del +1.1% , senza dubbio inferiore rispetto al precedente +2.6% del q4 2022 , ma tuttavia rimane non cosi negativo come si potesse temere,specialmodo se si va a leggere il rapporto nel suo dettaglio, si evince che il freno magiore alla crescita è dato dalle scorte che hanno pesato per un 2.26% . questo che a primo avviso potrebbe sembrare un dato negativo , è in realtà un potenziale volano per i prossimi trimestri, in quanto le aziende a fronte di una domanda ancora robusta, dovranno aumentare la produzione per far fronte alla domanda dei consumatori dando spinta propulsiva all’economia. La chiave sembra dunque la domanda aggregata che fa specchio con l’occupazione, maggiori posti di lavoro e bassa disoccupazione sono la base per dei consumi solidi nel tempo , e dal rapporto sugli initial jobless claims di ieri , sembra che il numero di disoccupai attestata oramai a 230K non riesca a superare la soglia dei 250K livello di allerta per una disoccupazione in trend rialzista. I dati sui NFP dello scorso mese mostrano ancora un mercato del lavoro robusto e questo da fiducia nella domanda che dovrà spronare le aziende a tenere alte le produzioni.
A dar ulteriore calcio in avanti al barattolo della recessione le trimestrali USA, che continuano a mostrare dati positivi su tutte le big tech. Ieri è stato il turno di Amazon, che con 0.31c per azione supera l’aspettativa di 0.21c. e porta a casa ricavi per ben 127.4B rispetto agli attesi 124.55B, numeri che non fanno minimamente credere in una fase di rallentamento.
Per ora la recessione è lontana, se ci sarà dunque ,di sicuro non è ora!
-FOREX
La risposta del mercato valutario è stata di netta inversione, il risk off che dominava il mercato forex è stparito, con un dollaro USA che risorge e va su a 101.75. plausibile credere in una decorrelazione, con le borse che salgono ci si poteva attendere un dollaro in caduta, ma oggi non è cosi, come più volte spiegato nelle nostre righe, il dollaro USA cade nell’aspettativa di un rallentamento dell’economia , ma risorge se l’economia americana va bene, e segue dunque un mood di correlazione diretta con le borse.
In ovvia risposta alla salita del dollaro i traders retail spingono le posizioni short al 55%, ma avranno vita difficile ora prima del raggiungimento delle resistenze poste a 102.25 e 102.80 di dollar index e se non ci saranno dati negativi a pesare sulla congiuntura macro economica USA.
In tutta risposta alla scomparsa del risk off, la moneta unica , che viveva funzione rifugio, perde terreno ora contro il dollaro portando il mondo retail a ridurre l eposizioni short dal 80% di eri al 71% attuale.
Non fa lo stesso la sterlina che si atesta con un sentiment del 79% short in netto aumento rispetto al 72% di ieri.
Cala ancora lo yen dopo che la BOJ ha mantenuto fermii tassi al -0.10% e sebbene si sia aperta a modifiche future dei tassi non ha dato ancora spiragli per una decisione operativa, lasciando i retail a caccia dei minimi con un 70% di posizioni long yen.
Respira il franco svizzero che al termine di questa fase di risk off vede calare le posizioni short dal 91% al 86% con buone prese di profitto per i retail in sofferenza da tempo.
Ripartono ovviamente le oceaniche, che trovano spunti rialzisti in linea anche con il comparto azionario, dando fiato alle posizioni mean reverting dei retail in essere da tempo. Sul dollaro australiano siamo passati dal 88% long al 85% attuale e su dollar canada dal 85 % long al 82% attuale.
Lo storno dal risk off sembra iniziato.
-EQUITY
Vola il comparto azionario su ali di risk on forti come poche. A dare spinta il PIL usa non cosi negativo, l approvazione del rialzo al tetto del debito pubblico USA e ancora le trimestrali positive… insomma non ci sono motivi ora per vendere equity.
Il nasdaq vola sui massimi di periodo a 13242 pnt per stornare solo in nottata a cash chiuso, cosi anche l’SP500 che vola a 4140pnt e sembra ora proiettato sulle resistenze di 4160 pnt ed infine non da meno l’europa che porta il dax ai massimi di periodo , sotto le resistenze di 15900 pnt.
Il risk on torna a dominare i mercati… almeno fino alla FED!
-COMMODITIES
Invariato il mondo dei metalli, con il gold che mantiene il trading range tra 2011$ e 1970$ , mentre il wti tenta ritest dei supporti a 76$ ma la mm21 periodi oppone resistenza dinamica e lascia aperte le porte ad approdi fino 72.30$.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Giornata ricca di market movers oggi,con i dati sul PIL europeo , l’infalzione in Germania e ancora di piu il PCE usa, l’indice dei prezzi per i bani di spesa personale che ricordiamo essere uno principali indicatori inflazionistici seguiti dalla FED.
Per ora dunque nessuna recessione, l’ottimismo dilaga in attesa della FED e della BCE della prossima settimana
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
IL RISK OFF COVA SOTTO LA CENEREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 21.04.2023
-CONTESTO
Giornate di profonda incertezza per le price action dei principali asset class, special modo per il valutario dove le majors sono oramai ferme in chiaro trading range espressione della non direzionalità del dollaro USA.
Meglio le dinamiche sui cross che offrono maggiori spunti operativi, e che mettono in evidenza un tono di risk off che sembra essere più chiaro nel valutario rispetto al mondo equity che rimane leggermente indietro.
Questa chiusura di ottava ha visto nelle prime ore della sessione europea la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio UK, dati che mostrano un buon rallentamento delle vendite , in calo su base annuale del -3.1% su base mensile del - 0.9% , dati che sono certamente influenzati anche dalla forte pressione dell’inflazione. Ricordiamo infatti che l’inflazione in UK rimane stabile sopra il 10% al 10.1% e questo pesa fortemente nelle tasche dei cittadini UK.
Non si ferma il quadro macroeconomico di questa mattina, con i PMI del Regno Unito ancora in calo per il settore manifatturiero, oramai al 46.6 in calo dal precedente 47.9, mentre il comparto servizi rimane di gran lunga più tonico con un 54.9 rispetto al 52.9 precedente, concedendo respiro ai dati del composite PMI che si attesta ancora in territorio positivo al 53.9.
Nel frattempo prosegue la stagione degli utili USA, con la pubblicazione dei dati in pre market di titoli minori in termine di capitalizzazione, ma ugualmente interessanti, come procter&gable e HCA, entrambe con dati fiorenti sia negli utili che nei ricavi, ma si guarda oramai alla prossima settimana con i dati di COCA COLA, MICROSOFT E GOOGLE che saranno driver delle sessione pomeridiane.
-FOREX
In un contesto di velato risk off, con un dollaro americano che prosegue una fase di lateralità compresa per il dollar index tra le resistenze di 102.25 e i supporti di 101.60, sembra tuttavia segnata la strada per il biglietto verde, con una FED alle porte, pronta ad alzare ancora i tassi e mettere maggior pressione all’economia USA.
Se da un lato il dollaro è in attesa di sviluppi , oggi dobbiamo notare un buon mood di risk off per le altre majors, con le oceaniche in caduta libera, sipettivamente il dollaro neozelandese e l’australiano che perdono lo 0.63% medio e lo 0.50% medio, mentre brillano le valute rifugio con lo yen giapponese che guadagna uno 0.61% medio e un franco svizzero che prende un +0.28% medio.
Fa bene anche la moneta unica con un +0.36% su base gionraliera, ma le performance piu interessanti si attestano sui cross come nzdjpy con un +1.05% e audjpy con un+1% in itraday, ma non sono da meno i corss con il franco svizzero che manifestano buoni eccessi nelle performance medie su base settimanel con cadchf che si porta ad un -1.44% settimanale come nzdchf con un -1.43%.
-EQUITY
Velato risk off anche per il comparto azionario, con il dax a guidare l’europa a ribasso con affondi sui 15777pnt, primo supporto statico di rilievo oltre il quale possiamo guardare con fiducia a 15656 pnt.
Grande lateralità anche per gli indici americani, con il nasdaq fermo tra i 12854 pnt e i 13124 pnt prima e 13200 pnt poi, le attese salgono dunque per le trimestrali microsoft e google della prossima settimana.
Non da meno la debolezza dell’sp500 che sembra voler approdare ai primi supporti tecnici di 4100 pnt msebbene le migliori aree di attenzione si attestano a 4071pnt.
-COMMODITIES
Il mondo dei metalli sembra ora giunto ai target di breve periodo con il gold che prosegue la sua correlazione diretta con l’azionario Usa e pertanto rallaenta la sua corsa , sostenuto anche da una forte incertezza del dollaro. Le quotazioni si attesano ora sotto i 2012$ e sembrano guardare con fiducia ai 1970$ prime aree di supporto tecnico.
Ancora chiusura del gap per il wti che giunge ai 77$ , ma non trova slancio ribassista per completare la ricopertura dei prezzi fino ai supporti di 75.75$, guardando ancora una volta alle resistenze di 78.90, chiave per poter sperare in nuovi allunghi ribassisti.
Rimaniamo dunque in attesa dei tanti market movers che ci attendono la prossima settimana, preludio alle banche centrali di maggio.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
SP500 test canale ascendenteAttualmente il prezzo sta lottando con il canale ascendente che l'ha spinto al rialzo da metà marzo.
Stagionalmente ci troviamo anche in un momento che potrebbe iniziare un periodo di debolezza.
Tenendo questo in considerazione, aspetto prima di tutto come reagisce al canale e attendo un segnale dal prezzo per valutare se proseguire long e se invertire momentaneamente il trend.
S&P 500: primi segnali di debolezza sotto i 4200 puntiLe quotazioni dell’S&P 500 evidenziano i primi segnali di indecisione poco al di sotto del livello tondo dei 4.200 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 4.100 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend di breve periodo. In questo caso l’obiettivo di profitto potrebbe essere posto a 4.200 punti, zona di massimi registrati a febbraio 2023. Fronte ribassista, rimane da monitorare l’eventuale violazione del supporto a 4.000 punti, mossa che potrebbe trasportare le quotazioni del principale indice azionario USA al test della successiva area di concentrazione di domanda a 3.940 punti.
S&P500 - ultimo allungo?Le trimestrali spingeranno ancora verso l'alto le quotazioni? Strutture grafiche suggeriscono come target naturale del movimento area 4.300 pti, con indicatori in ipercomprato ma con margini di spazio per proseguire verso l'alto. Come su Nasdaq anche in questo caso si punterebbero i massimi di agosto. Ancora spazi per la salita dunque ma attenzione perchè nonostante VIX scenda la situazione complessiva lascia dubbi.
SP500 --- 4150 $ RAGGIUNTI -- CONTINUAZIONE AL RIALZONell'ultima analisi su timeframe a 1H, le probabilità di un raggiungimento di tale prezzo era alte in funzione dei massimi ciclici che troviamo sul giornaliero e che sono vicini al massimo, il primo ciclo a 40W e il secondo a 18M consentiranno al prezzo una continuazione rialzista, ma soprattutto la rottura della FLD a 20W permetteranno tutto questo a meno di possibili cambiamenti dovuti a notizie macroeconomiche resta sempre il fatto che i cicli muovono il prezzo e non viceversa