SPX500, supporto cruciale a 2400 puntiCi stiamo girando attorno da giorni. Parliamo di quel supporto che indicammo in occasione dell'ultima analisi sull'indice di riferimento mondiale, ovvero l'S&P500. L'area del 2400 punti è importantissima, perché in questo momento rappresenta uno spartiacque tra un ulteriore crollo dei mercati e un tentativo di rimbalzo.
A livello tecnico si potrebbero fare tutte le analisi del caso, ovvero potremmo parlare delle misure straordinarie messe in campo da tutte le principali banche centrali mondiali, ma è evidente che gli operatori si stiano concentrando quasi esclusivamente sull'evoluzione delle curve dei contagi da coronavirus. La situazione è drammatica, c'è poco da girarci attorno, tant'è che l'ONU stesso considera le probabilità di una profonda recessione planetaria altissime. Ma visto e considerato che in un quadro compromesso le considerazioni sarebbe sempre le stesse, è bene focalizzarsi un attimo sull'analisi tecnica.
La giornata odierna, l'ultima della settimana, ci dirà se il supporto indicato terrà oppure no. Già ieri, a livello daily, abbiamo avuto una violazione del livello ma al momento sembra si stia rivelando un falso breakout. E' evidente che, a mercati chiusi, sarà interessante osservare con attenzione la conformazione della candela settimanale e a quel punto si potrebbero prendere decisioni operative più sensate (per la prossima settimana ovviamente).
Qualora il rimbalzo dovesse proseguire nel pomeriggio, il primo livello interessante è collocato intorno all'area dei 2600 punti. Viceversa, dovesse cedere definitivamente il supporto 2400 punti si aprirebbe un baratro che potrebbe proiettare l'indice in direzione dei 2000 punti. Ricordiamoci, per chi non lo sapesse, che nelle ultime settimana è stato bruciato tutto il movimento rialzista partito dall'elezione del Presidente Trump.
Spx500analysis
SPX500 a un bivio: scenari operativi per la prossima settimanaDobbiamo necessariamente partire da alcune considerazioni fondamentali, ovvero dal panic selling (o sell-off che dir si voglia) generatosi in settimana. Wall Street ha vissuto una delle settimane peggiori dalla crisi del '29, se non addirittura la peggiore, i rendimenti obbligazionari USA sono letteralmente crollati (il decennale è sui minimi storici), alcune materie prime legate al rischio (come il Petrolio) continuano inesorabilmente a perdere quota, le valute rifugio (lo Yen in primis) proseguono la corsa al rialzo. Il Dollaro americano, al contrario, dopo essere stato protagonista la scorsa settimana ha lasciato per strada tutti i guadagni. Per quale motivo? Semplice, il Coronavirus ha raggiunto anche gli USA.
L'epidemia è ormai mondiale, si temono ingenti ripercussioni economiche e qualcosa in tal senso si sta già vedendo (crollo dei PMI cinesi, ad esempio). Gli Stati Uniti, la prima economia mondiale, potrebbero risentirne da qui a qualche settimana ed è per questo motivo che prendere decisioni operative, in questo momento, è quanto mai complesso. La volatilità rischia di spazzarci via dal mercato, tenete conto che il VIX ha sfondato livelli che non si vedevano dal 2018. Ora ci si interroga sul ruolo delle Banche Centrali e in tal senso arrivano indicazioni contrastanti: la BCE ha fatto sapere, ieri mattina, che al momento non verranno prese in considerazione misure per contrastare gli effetti economici del Coronavirus (forse perché in un contesto di tassi ai minimi, le armi a disposizione non è che siano tante...), mentre Powell ha comunicato - sempre ieri, ma quando da noi in Italia era sera - che potrebbero essere prese in considerazione misure straordinarie ed è ovvio che si sta parlando di un taglio dei tassi.
Come dicevamo Wall Street ha fatto registrare perdite enormi e si teme che il mercato abbia invertito rotta. Noi, dal canto nostro, tenendo conto di tutte queste considerazioni (anche del fatto che si parla dei primi vaccini in fase di sperimentazione), vediamo cosa suggerisce l'indice per eccellenza: l'S&P500. Il grafico daily parla chiaro, siamo arrivati su un supporto volumetrico - grafico daily - fondamentale: è l'area collocata a 2885 punti circa. La candela giornaliera evidenzia uno spike ribassista enorme, sintomo evidente di rigetto dell'area di prezzo indicata. Ma la domanda è: si tratta di semplici prese di profitto, in virtù del fine settimana, o il movimento è stato dettato dalle parole di Powell e dalle prime notizie relative ai vaccini? In quest'ultimo caso, probabilmente, l'indice potrebbe ripartire al rialzo anche perché la chiusura daily è avvenuta al di sopra del cluster volumetrico più importante: area 2920 circa. Se invece dovesse trattarsi di chiusura di posizioni short per prese di profitto, allora occorrerebbe molta attenzione e la prima giornata di contrattazioni - lunedì - potrebbe fornirci delle risposte.
Teniamo conto anche di un altro elemento. I volumi tick hanno raggiunto livelli altissimi proprio in concomitanza dell'ultima candela, quella che possiamo definire una candela di esaurimento. Quando abbiamo volumi così alti, statisticamente significa che siamo in presenza di panic selling e che le "mani forti" hanno già iniziato ad acquistare. Diciamo che volendo provare un LONG lo stop andrebbe posizionato sotto la chiusura della candela daily di venerdì in area 2845 circa. Se dovesse cedere questo minimo, la pressione di vendita potrebbe riprendere quota molto rapidamente. Aggiornamento in tal senso a inizio settimana e buon weekend.