USD
$BTC, bene rifugio, si o no???Con questo grafico ho messo a confronto Bitcoin con 5 asset, considerati beni rifugio:
-Grano
-Brent oil
-Platino
-Oro
-Dollaro USA (contro Euro)
La linea rossa verticale indica il giorno in cui è stata dichiarata l'inizio dell'operazione da parte di Putin, 24 febbraio scorso.
I beni rifugio, vengono adottati nel momento in cui ci sono eventi o notizie molto negative, come la sopra citata operazione militare.
Molto spesso si parla di adozione di Bitcoin come bene rifugio, ecco perché questo confronto tecnico.
Cosa ci dice il grafico?
-I beni che hanno subito maggior apprezzamento sono le materie prime, alimentari ed energetiche (dei quali i 2 paesi in conflitto sono grandi esportatori).
-Un importante apprezzamento lo hanno avuto anche i metalli preziosi, nella mia analisi ho preso come esempio oro e platino, i due più preziosi.
-Quando la situazione è tesa, il Dollaro è sempre il Dollaro (sicuramente la valuta storicamente più solida).
E Bitcoin?
Nell'ultimo periodo ha visto qualche tentativo di ripresa del trend, ma non dimostra sufficientemente forza, per ora.
L'adozione di massa non è ancora avvenuta e forse anche le "balene" sono andate off-risk, considerando la volatilità di Bitcoin.
Probabilmente gli investitori cercano di stare su beni rifugio "tradizionali" e non su la crypto a maggior capitalizzazione.
Per ora comunque non c'è stato il crash di Bitcoin, nonostante inflazione galoppante e conflitto. Per un asset così giovane e così sconosciuto alle masse credo sia comunque un segno di forza.
SUPER DOLLAROBUONGIORNO FOREX DEL 25.02.2022
Ancora guerra in Ucraina e i mercati mondiali si sono immediatamente adeguati andando a comprare dollari americani fino quasi alla chiusura, prima della quale abbondanti prese di profitto, hanno generato forti storni in linea con l’alta volatilità presente in questi giorni.
Le posizioni dei trader retail sono chiaramente contrarian ai movimenti direzionali visti in questi ultimi giorni su tutte le majors, a partire dall’euro dove i retail sono oggi ancora long al 71%, ma in netto calo rispetto all’84% visto ieri, grazie appunto ai movimenti di storno visti in serata, che hanno portato eurusd dai minimi di 1.1110 a 1.1225, con un movimento di storno del +1.6%.
La volatilità resta padrona dei mercati ovviamente anche sul dollaro americano dove oggi i treders retail sono ancora short al 69% in calo rispetto al 78% di ieri, segno che le forti prese di profitto hanno dato respiro anche ai retail che erano ampiamente esposti contro trend, durante la salita che ha visto il dollar index portarsi sui massimi di 97.72, per poi stornare fino a 96.90.
Sentiment ancora long sulle sterline, dove il 65% dei retail è long, in calo rispetto al 70% di ieri mattino, anche qui merito degli storni visti in chiusura sul cable che lo hanno portato da 1.3270 a 1.3440.
Respira anche il franco svizzero, che insieme allo yen e al dollaro ha svolto ottima funzione di valuta rifugio, spingendo a rilzo nella giornata di eir e attirando il sentiment contrarian dei retail che erano short al 74% oggi ridimensionati al 67%.
Equilibrio oggi sulle oceaniche che vedono sentiment aggirarsi non lontano al 50% dopo i movimenti di altissima volatilità visti ieri.
Il mercato potrebbe non aver terminato la sua fame di dollari, fino a che le tensioni in Europa dell’est non si siano placate, rimaniamo pertanto cauti in mercati altamente volatili, special modo sul dollaro americano.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
BUY USDCAD📈Forte chiusura rialzista lo scorso Venerdì, possibile pattern rialzista da formare se chiusura giornaliera tiene e rompe i massimi dell'area.
📌Ci saranno un paio di dati legati all'inflazione US Martedì, e Giovedì, tuttavia gli occhi sono sul report della Fed di Venerdì
👉Interessante acquisti sulle reazioni intraday.(❗️ usare stocastico essendo i prezzi ancora in area di congestione ❗️)
Usd/Cad: Tenuta di 1,2600 per possibili allunghiIl cambio Usd/Cad per la prossima settimana sarà uno dei miei mercati più seguiti visto la price action delle ultime settimane.
Infatti siamo in un momento di abbassamento di volatilità con ben tre inside week che su daily ci mostrano chiaramente una stretta lateralità che potrebbe sfociare in un movimento verso i massimi area 1,2900 prima e 1,3050 poi.
Il pavimento formatosi a 1,2670 è da manuale: i compratori in quella zona sono sempre stati più forti delle pressioni di vendita.
Se osserviamo anche le altre divise contro dollaro notiamo un cad meno forte e più propenso a deprezzarsi.
Per questo diventa interessante durante i prossimi giorni cercare elle conferme di price action su time frame daily o 4 ore.
Solo un ritorno in close daily al di sotto di 1,2600 farebbe chiaramente fallire questa mia idea di breve termine ( ovviamente come detto sopra mi attiverei solo su conferme di P.A. ).
Un saluto e un buon trading SIMPLE!
RIPARTONO I MARKET MOVERBUONGIORNO FOREX DEL 15.02.2022
Giornata quella di ieri ricca di aspettative, che nostro malgrado sono state deluse, specialmodo per la riunione straordinaria della FED dalla quale molti operatori si attendevano maggiore indicazione in merito ai prossimi rialzi tassi. Nulla di nuovo invece sui mercati, che anche sulle dichiarazioni di Bullard, sembrano continuare a scontare il programma di rialzi tassi già definito da Powell e che dovrebbe portare il biglietto verde ad un tasso di interesse oltre l’1% già nel luglio 2022.
Anche la Lagarde ieri ha ribadito la sua intenzione di non rialzare i tassi, fino alla conclusione del piano di acquisti straordinario , che determinerebbe un’inevitabile differenza non solo nelle scelte di politica monetaria con la FED, ma anche un profondo delta tasso, che potrebbe premiare il dollaro, e penalizzare pesantemente la moneta unica, che ha visto importanti movimenti di rialzo , solo sulle scommesse degli investitori che non hanno creduto alle parole della BCE. Tuttavia se alle parole dovessero seguire i fatti e il differenziale tassi dovesse iniziare a pesare nei portafogli, crediamo che i big players inizieranno ad adeguare le posizioni sul mercato, prediligendo le valute ad alto tasso, come il dollaro americano.
Oggi una giornata ricca di market movers, che sono partiti stanotte con i dati giapponesi sul PIL, che ha deluso le aspettative su tutta la linea. Buoni i dati sull’occupazione nel regno unito che vede un calo nelle richieste di disoccupazione, segno che anche in UK la ripresa economica viaggia ad un ritmo elevato, il che giustificherebbe le scelte della BOE di politiche economiche più aggressive.
Avremo poi lo ZEW alle ore 11.00 italiana, e i dati sul PIL nell’eurozona, che potrebbero dare indicazioni più chiare sullo stato di espansione-compressione della ripresa economica post pandemica.
Infine nel pomeriggio gli americani saranno ancora alle prese con dati sull’inflazione, questa volta osservando i prezzi alla produzione, che spesso sono anticipatori, di quella che sarà la sorte dei prezzi al consumo, pertanto restano di grande interesse, per decifrare l’andamento della curva inflazionistica.
Dal punto di vista tecnico, e del sentiment sui mercati, la costante forza del dollaro americano continua a porre i retail in posizione corta, portando dal 56% short di ieri al 59% di oggi, seppur il dollar index sembra oramai giunto sulle prime aree di resistenza chiave a 96.50 , che sembra per ora soglia invalicabile.
Continua ad aumentare la voglia dei trader retail di comprare euro sui ribassi, e ieri sui movimenti che hanno portato eurusd a 1.1280 i retail si sono portati al 62% long rispetto al 55% precedente, vedremo pertanto se gli storni rialzisti saranno ancora occasioni di vendita o meno.
Torna secondo noi interessante il cross nzdcad, che vede i traders retail nuovamente in eccesso long all’88%, e con i prezzi nuovamente alle aree di minimo di 0.8410, confermando la pesantezza del dollaro neozelandese, che resta tutto sommato meritevole di ulteriori storni , almeno nel breve periodo.
BUONGIORNO FOREX DEL 14.02.2022Inizia una nuova settimana sui mercati finanziari con un quadro macro economico non facile da definire, le tensioni tra Russia e Stati Uniti per la questione Ucraina, sono nella settimana decisiva, le possibilità di un conflitto armato nostro malgrado salgono e l’Europa ne potrebbe pagare amaramente le spese. La Fed ha indetto una riunione speciale, l’inflazione al 7.5% preoccupa non poco la banca centrale che vede perdere il suo controllo della curva dei prezzi, insomma tanti temi che avranno la loro evoluzione in questa settimana.
La richiesta dell’Ucraina di entrare nella UE è anticamera all’ingresso nella NATO, che a questo punto vedrebbe i suoi confini estendersi fino alle porte della Russia. In questa espansione , seppur democratica della NATO, la Russia vede una minaccia e la violazione di un patto non scritto di lasciare i paesi dell’est europeo come cuscinetto tra i due blocchi continentali. La tensione sale giorno dopo giorno, e i mercati hanno pesantemente risentito di una potenziale guerra all’indomani di una già disastrosa pandemia , che ha messo a dura prova le economie mondiali.
In caso di conflitto, l’Europa soffrirebbe pesantemente in primis delle possibili ripercussioni sulla fornitura di Gas proveniente dalla Russia, non solo facendone impennare i prezzi, ma spostando la ricerca di energia sul Petrolio, che vive già la soglia dei 100$ al barile, dando ulteriore boost rialzista ai prezzi del greggio e in generale ai costi del comparto energetico, già causa della fortissima inflazione in atto anche nel vecchio continente.
Venerdi tutte le borse mondiali hanno chiuso in territorio negativo, con perdite anche oltre il 2%, le incertezze del quadro geo politico non danno fiducia agli investitori, che questa volta trovano nel comparto obbligazionario porto più sicuro per i loro capitali. I decennali obbligazionari mondiali, hanno visto un’impennata dei rendimenti, il T-Note americano ha superato nella giornata di venerdi il 2% di rendimento.
La big pictures sembra impostata ad un chiaro risk off, con il gold che ha toccato venerdi i 1865$/ oncia, e il wti alla soglia dei 95$, le borse mondiali in netto calo, e un dollaro in grande spolvero insieme allo yen.
Il futuro del dollaro sembra anch’esso incerto, con la FED che ha indetto una riunione straordinaria, che dovrebbe avere fine già nella giornata di oggi Lunedi 14 febbraio. L’altissima inflazione, e le tensioni internazionali richiedono interventi immediati, e le attese per un forte rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale americana hanno spinto il dollaro a rialzo gia nella giornata di venerdi , con il dollar index a ridosso delle resistenze di 96.10.
Il comparto valutario sembra iniziare a prezzare una potenziale forza del biglietto verde, con le majors in leggero storno , a partire da EURUSD che ha abbandonato le aree di 1.14 e ora a ridosso dei supporti di breve di 1.1330-25 sembra intenzionato a nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 1.1275-60 copn il sentiment retail impostato gia contrarian long al 55%.
Il cable incapace al momento di uscire dalle aree di 1.3550, continua ad orbitare sui prezzi attuali, rimanendo in una ampia fascia di lateralita con i massimi a 1.3625 e minimi a 1.35, senza dare direzionalità anche al sentiment dei trader retail.
Il quadro di profonda incertezza si rispecchia in tutte le majors, unica direzionalità al momento è dettata dallo yen che sulla spinta di un mercato risk off, ha trovato venerdi la forza di accellerare a rialzo contro tutte le altre valute, generando importanti storni sui cross come eurjpy e gbpjpy che sembravano fino a venerdi inarrestabili.
Difficile ora fare previsioni di più ampio respiro, dovremo vivere i mercati giorno dopo giorno, in attesa che gli eventi si sviluppino e i mercati prendano le loro direzioni, rimanendo nei limiti del possibile liquidi e pronti a tutto.
Nzd/Usd: Interessante trigger short di breve termineNella giornata di ieri sono entrato corto sul cambio che mi ha confermato una struttura short di breve periodo.
In realtà Nzd sta vivendo con Usd un trend da mesi al ribasso dopo che attorno a febbraio 2021 si erano toccati i livelli di 0,7400 senza più ritornarci.
Nell'ultimo mese c'è stato un movimento ribassista chiaro da 0,6800 a 0,6530 e proprio negli ultimi giorni con la FTW/Pin Bar creatasi su daily giovedì ho venduto Nzd.
L'obiettivo è primariamente la zona dei minimi posta a 0,6530 ma, se questa non dovesse tenere, troviamo subito dopo l'area poco sotto 0,6400.
Gestirò quindi il trading manualmente in base ai movimenti che farà spostando possibile stop e cercando di capitalizzare al massimo il movimento possibile.
Per oggi è tutto!
Vi auguro un buon trading SIMPLE!
INFLAZIONE USA MAI COSI ALTA DAL 1982Continua a salire l’inflazione in America, i prezzi al consumo sembrano orami senza freni e aggiornano ancora i loro record, raggiungendo livelli che non si vedevano da 40 anni, aumentando le pressioni sulla FED per le decisioni sui tassi di interesse di Marzo 2022.
L’indice dei prezzi al consumo è salito del +7.5% rispetto all’anno precedente, dopo un rialzo a dicembre del 7%, e anche su base mensile, la curva on sembra rallentare, con un aumento dello 0.6% a gennaio, ancora trainato a rialzo dalle componenti food, energy e housing.
Come sappiamo il dato comprende le componenti più volatili, come cibo ed energia, ma nostro malgrado anche epurando il dato sopracitato e andando a valutare il solo core, gli aumenti sono stati del 6& su base annua, toccando i massimi dal 1982.
I dati pubblicati oggi pesano sulle decisioni della FED attese per il 16 Marzo di alzare il costo del denaro al fine di arginare la corsa a rialzo dei prezzi, che all’attuale ritmo di crescita erode rapidamente gli attuali aumenti salariali, inficiando sui consumi e sulla ripresa economica post pandemica.
Il mercato del lavoro viaggia a pieno ritmo, con una disoccupazione al 4% e salari in aumento, ma non abbastanza da tenere il passo con l’inflazione, infatti il salario orario medio corretto all’inflazione è calato dell’1.7% a gennaio rispetto allo scorso anno, segnando il decimo calo consecutivo.
L’attuale rilevazione dei prezzi al consumo vede un incremento dei prezzi degli affitti, che sono da sempre considerati una componente strutturale dell’indice, insieme ai prezzi delle case , che sono meno volatili rispetto al food ed energy, e pertanto più difficili da ridimensionare diventando una chiara minaccia per l’obiettivo di contenimento che si propone la banca centrale.
Su base annua i costi di beni sono aumentati del 12.3% a gennaio , mentre i servizi del 4.6%, toccando il massimo da 31 anni.
Il tasso di inflazione che vivono gli Stati Uniti, rappresentano una forte minaccia ai piani di Biden , che vede ridurre i margini di manovre per l’attuazione del suo piano di stimoli, che potrebbe fomentare ulteriormente la salita dei prezzi e pertanto essere ridimensionato dal Congresso.
La reazione del dollaro americano è stata prima di esplosione a rialzo, portando il dollar index alle aree di 96.00 per poi ripiegare con violenza fino ai supporti di 95.15, per stabilizzarsi ai valori medi delle ultime 6 giornate di contrattazione.
Marzo si avvicina a grandi passi e le aspettative degli operatori, non tarderanno a farsi notare sul mercato, rimaniamo pertanto vigili perché la fase di alta volatilità sui mercati potrebbe essere solo agli inizi.
Buona serata e buon trading
Salvatore Bilotta
GBP/USD Possibile segnale ribassista?Buongiorno Trader,sulla coppia GBP/USD ieri il prezzo è arrivato fino ad area 1.36000 (zona resistenziale) per poi chiudere formando una pin ribassista.
Il prezzo è in un trend ribassista com massimi e minimi decrescenti.
Personalmente sono i miei trigger preferiti (trend-livello-segnale) a questo punto aspettero' la chiusura di questa sera per vedere se il prezzo chiude sotto la pin.
Solo a quel punto valutero' un entrata short con stop loss area 1.36000/1.363000 con primo target area 1.34400/1.34100
Saaluti a tutti
Eur usd pronto ad uno swing ? Gli investitori istituzionali stanno riducendo le loro posizioni SHORT
Gli investitori professionali sono già LUNGHI e stanno aumentando le loro posizioni.
il clima di mercato è positivo e in aumento
A mio parere è il momento di un'importante svolta che vedrà il prezzo del cross EUR/USD salire
Tu che ne pensi?
Grandi aspettative per la prima settimana del 2022Diversi analisti suggeriscono una potenziale prima settimana dell'anno di rialzo per i mercati delle criptovalute, definita dall'economista e trader Alex Krüger... "effetto prima settimana dell'anno".
Il 10 Novembre il BTC ha fatto segnare un massimo di 69000$, da li fino ad oggi a perso quasi il 30%.
In un Tweet del 29 dicembre, Krüger sottolinea che negli ultimi quattro anni il Bitcoin ho goduto di rendimenti positivi nella prima settimana di gennaio, come riportato nel grafico le performance vanno dal 8% al 27% tra il 2018 e il 2021.
Stiamo a vedere cosa accadrà!
USOIL - aree supportive interessanti per Da queste aree di prezzo è possibile assistere a tentativi di recupero delle quotazioni. Al verificarsi di opportuni pattern candlestick, ancora assenti, si potrebbe verificare un movimento di rimbalzo che porti al test di area 74$ e successivamente dei 76$. Attenzione ad un eventuale ritorno verso i minimi a 62$ perchè in quel caso un eventuale rottura porterebbe al test di area 57$.
AUD/USD Wyckoff TeoryBuongiorno a tutti, in questa schematica particolare di wyckoff si presenta una opportunità BUY su H1, aspettiamo la fase D, che il prezzo arrivi nella zona SOS (sign of strenght) o segnale di forza.
Consiglio 3 entrate parziali da 0,5% caduna. Con un primo parziale a RR 1/3, secondo parziale a 1/6 e terzo parziale a 1/12.
USDJPY, chiusura semestraleBuongiorno a tutti, oggi vediamo come l’USDJPY stia di nuovo testando i massimi relativi vicino a 115 , siamo stati in profitto per un po’ e siamo tornati al nostro punto di entrata.
Non ho chiuso in Stop Profit perché siamo ancora in tolleranza ciclica della B2 del Semestrale e dunque ancora in tempo per una chiusura quantomeno sul 50% dell’ultimo vettore rialzista.
L’ MCS sta formando di nuovo un restringimento del canale ribassista indicandoci eccesso di forza sul semestrale sia su grafico D1 che su H4, quindi a breve aprirò seconda posizione Sell rimanendo sempre con SL a 116.42 , TP1 a 112.04 e TP2 a 110.37 sul 78.6% di Fibonacci.
AUDUSD, segnale confermato dall’ MCSSul grafico H4 possiamo vedere come la nostra entrata è stata perfetta e in corrispendenza del segnale MCS, che ha visto qualcosa che il CSL non è riuscito a cogliere.
Il prezzo sta andando dalla parte giusta, ma manca molto al target, per adesso ha incontrato la MML a 4H e le forze mostrate sulla MCS sembrano confermare una continuazione del downtrend.
C’è tempo per arrivare in A1 del trimestrale, io ho già spostato lo SL in Stop Profit, appena sotto al punto di entrata.
Sul grafico D1 vediamo come la MML abbia lavorato in modo eccelso per darci il segnale di inversione del trend in atto, e come l’MCS che ancora è in fase di test abbia dato un ottimo segnale a fine Febbraio 2021 in piena gobba B2 per uno short di medio periodo.