Il FOMC scatena il selloff dell'oro, UBS vede guadagni a lung...Il FOMC scatena il selloff dell'oro, UBS vede guadagni a lungo termine
UBS prevede che i prezzi dell'oro raggiungeranno i 2.900 oz / oz entro la fine del 2025, trainati dalla domanda delle banche centrali, dall'aumento dell'interesse degli investitori e da un contesto di tassi di interesse più bassi. UBS prevede acquisti da parte della banca centrale di 900 tonnellate o più nel 2025 come parte degli sforzi di diversificazione delle riserve in corso.
Da un punto di vista tecnico, le medie mobili semplici settimanali da 100 e 200 (SMA) continuano a salire sul grafico settimanale, suggerendo un potenziale ribassista a lungo termine limitato. Tuttavia, la resistenza a 2.665 SET:STA attualmente limitando ulteriormente il movimento al rialzo.
Nel breve termine, i prezzi dell'oro stanno vivendo notevoli cali a seguito dell'ultima decisione sui tassi del FOMC, che è stata interpretata come la Fed che sta diventando più cauta sul taglio in futuro. I prezzi si stanno avvicinando alla SMA 100 e gli operatori dovranno guardare per una sfida significativa a questa zona di supporto.
X-indicator
NIKE: l'outlook del colosso americano in vista delle trimestraliDiamo i numeri
Leader indiscusso nel settore calzature e accessori, Nike si distingue per la sua straordinaria capacità di generare utili e dividendi. Negli ultimi 23 anni , l’azienda ha distribuito dividendi ogni anno, con incrementi costanti rispetto all’esercizio precedente. Il 2024, però, ha rappresentato un anno difficile per Nike in borsa.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Il titolo registra una flessione di circa il 30% da inizio anno , a fronte di un S&P 500 in crescita di oltre il 28% . Secondo gli analisti, i risultati attesi per il prossimo trimestre evidenziano un fatturato di circa $12 miliardi , in calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023 , e un utile netto previsto di $977 milioni , in contrazione del 40% . Nonostante queste difficoltà, Nike mantiene una posizione finanziaria solida: la liquidità è aumentata a $8,5 miliardi , rispetto ai $6,2 miliardi registrati l’anno precedente. Alla data di maggio 2024 , l’azienda ha generato $7,42miliardi di flusso di cassa operativo, in crescita del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è stato anche trainato dall’annuncio di un'estensione di 10 anni dell’accordo con la National Football League (NFL) come fornitore esclusivo di abbigliamento.
Valutazioni
Il rapporto prezzo/utili (P/E) di Nike si attesta ai minimi degli ultimi 10 anni , pari a 22 . È importante sottolineare che questo indicatore, preso isolatamente, non determina la bontà di un investimento. Un P/E elevato rispetto alla media storica generalmente può segnalare una sopravvalutazione del titolo, specialmente se gli utili prospettici sono deboli. Al contrario, potrebbe essere considerato vantaggioso se si prevede una robusta crescita degli utili futuri.
Il Business Model
La trimestrale, attesa per domani 19 dicembre , si preannuncia cruciale sia per il recente calo delle quotazioni sia per il cambio al vertice, con il ritorno di Elliott Hill come CEO .
Hill è chiamato a rilanciare il modello di business, rivedendo in particolare una strategia distributiva che molti analisti ritengono essere la causa principale della performance negativa del titolo. Nike sta affrontando numerosi ostacoli, tra cui il calo della domanda del settore e le fragilità nella catena di approvvigionamento. Dal 2021 , il mercato delle calzature e degli accessori ha subito una contrazione del 36% , influenzato da inflazione e tassi di interesse elevati. La recente politica di Nike di ridurre gli accordi distributivi con i negozi fisici, privilegiando i propri store e le vendite online, non ha portato i risultati sperati, ed oltre ad aver prodotto perdite, accumulato ritardo nella crescita, e nella creazione di ricchezza, ha secondariamente e relativamente rafforzato i suoi competitors. Anche l’avventura nel metaverso, legata all’acquisizione di RTFKT , non ha generato l’impatto desiderato, contribuendo al calo del fatturato.
La strategia di Nike
La perplessità che si legge nei commenti degli analisti è com’e’ possibile che un'azienda leader nel suo settore, con un vantaggio competitivo diffuso sui diretti competitors, possa decidere di effettuare un tale fuori pista? .
La prima decisione dell’L’azienda e stata richiamare Elliott Hill per correggere la rotta, quest’ultimo ora collabora con Bill Ackman , CEO dell’hedge fund Pershing Square Capital Management , noto per la sua capacità di valorizzare aziende in difficoltà Nike ha dovuto far fronte alla crescente concorrenza di marchi più piccoli, sia a livello nazionale che in altri mercati importanti come la Cina , come rimedio si propone una rivisitazione della propria gamma di prodotti per concentrarsi maggiormente su nuovi prodotti e idee. Grazie alla sua capacità di superare i concorrenti nelle spese di marketing e negli investimenti strategici, Nike punta a recuperare terreno, rafforzando la propria posizione competitiva. Il management sta inoltre gestendo attivamente il ciclo di vita dei prodotti, strategia che include sconti e smaltimento delle scorte più vecchie.
Analisi tecnica
Dal mercato delle opzioni emerge un’attesa di volatilità relativamente contenuta dopo la pubblicazione della trimestrale , con una variazione stimata di circa il 7% , In occasione dei precedenti rilasci delle trimestrali quest’anno, visto l'andamento negativo del business, abbiamo assistito ogni volta ad una apertura in gap down dei prezzi. Nonostante il trend ribassista, si osserva un rallentamento della discesa dei prezzi. Questo potrebbe indicare che molte delle negatività sono già scontate? Non vi è nulla di prevedibile ma gli analisti sembrano concordare, ad esempio, su 10 esperti monitorati da seeking Alpha , 9 valutano una posizione di mantenimento del titolo, mentre solo 1 suggerisce la vendita. Inoltre, il numero di hedge fund monitorati da Insider Monkey con partecipazioni in Nike è salito a 75 nel terzo Q3 del 2024 , rispetto ai 66 del trimestre precedente, per un valore complessivo di oltre $ 5,12 miliardi. Dai massimi del 2021 , il titolo ha perso il 60% , una performance significativamente peggiore rispetto al mercato generale e al settore di appartenenza.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Possibili scenari futuri
Qualora si accogliesse l’idea che gran parte delle cattive notizie sia già incorporata nei prezzi attuali, potrebbe essere interessante monitorare la possibile formazione di un Ross Hook .
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Per confermare questa figura tecnica, i prezzi dovranno avvicinarsi al punto 2 entro febbraio 2025 . Al contrario, il mantenimento del trend ribassista potrebbe essere confermato da una permanenza dei prezzi sotto la trendline discendente e dall'assenza di eccessi tecnici sugli oscillatori sugli oscillatori ad esempio, l’ RSI a 14 periodi , dove piuttosto notiamo un comportamento collaborativo nel disegnare la prosecuzione del downtrend. Dopo un calo del 60% dai massimi, una sfilza di notizie negative e di trimestrali deludenti, occorre prestare attenzione ad un eventuale movimento correttivo. Infatti senza considerare ipotesi di inversione del trend anche notizie stabili o meno negative del previsto potrebbero supportarericoperture e accumulazione, creando pressione, almeno sul breve periodo, sui posizionamenti short.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Bitcoin, nuovo supporto sopra i 100kBitcoin continua il rialzo. Dopo aver testato per diversi giorni la quota dei 100k, nella giornata di domenica ha allungato e si è portato ora in area 105k.
L'incrocio delle medie mobili a fine novembre e la spinta dei prezzi fanno presagire per altre settimane di potenziale trend rialzista.
Il nuovo sopporto ora è in area 104k e le quotazione al momento sembrano testarlo ma confermarlo.
Vedremo se la trendline rialzista partita con il nuovo allungo di fine novembre riuscirà ancora ad accompagnare il prezzo nel rialzo.
EURUSD: Trade short di breve su confermaBuongiorno a tutti trader e investitori,
dopo diverse settimane passate a rivedere ed aggiornare il mio indicatore LuBot per l'analisi grafica intuitiva, ecco che riporto una nuova analisi su un possibile trade short su EurUsd.
Come si vede dal grafico sopra ho evidenziato alcune parti principali di questa idea di trade, partendo però da una visione più ampia ovvero quella del grafico Weekly che condivido qui sotto
Dal grafico weekly vediamo che dopo l'ultimo segnale short, si crea un primo swing ribassista, facendo tornare così la struttura negativa. Dopo un lieve ritracciamento delle ultime settimane, si crea una doji bar che fa da massimo di swing e la settimana successiva si crea il secondo swing ribassista nel quale ci troviamo ancora oggi.
Tutte le indicazioni di LuBot sono negative quindi abbiamo i requisiti per cercare uno short.
A questo punto scendo sui timeframe inferiori (Daily,12H,6H o 4H) che sono i timeframe operativi che utilizzo in quanto non scendo mai sotto il 4H.
In linea generale tutti i timeframe portano allo stesso ragionamento, ma quello dove la visione è più chiara in questo caso è il 6H che vi porto come immagine principale.
Intuitivamente LuBot mi da già una visione chiara della tendenza e del da farsi in quanto vediamo chiaramente che il prezzo si è mantenuto al di sotto della trendCloud che ha fatto da resistenza dinamica, abbiamo un segnale Short che non ha fatto un grosso movimento e potremmo aspettarci un successivo allungo, le candele sono ancora ribassiste ma al momento si trovano in una fase di ritracciamento.
La conferma di un effettivo ritorno alla struttura di breve negativa verrebbe alla rottura del livello 1,0479 che LuBot mostra con i puntini rossi, nel quale inserisco un ordine sell stop su forza.
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⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
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Meeting della FED e della BOJ alle porte, volatilità in arrivo?La storia raccontata dal grafico
Dal 2 gennaio 2024 , il tasso di cambio USD/JPY ha mostrato un'importante tendenza rialzista, trainata principalmente da fattori macroeconomici e decisioni di politica monetaria.
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Dopo anni caratterizzati da tassi di interesse negativi, la Bank of Japan (BOJ) ha gradualmente modificato le aspettative di mercato negli ultimi mesi del 2023 , lasciando intendere un possibile allentamento della sua politica ultra-accomodante. Questo cambio di prospettiva ha sorpreso i mercati, generando un aumento della volatilità che, in un primo momento, ha favorito un temporaneo rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro statunitense.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Nei primi mesi del 2024, tuttavia, il trend si è rapidamente invertito, con il cambio USD/JPY che ha ripreso a salire. La Federal Reserve, mantenendo un orientamento cauto sul taglio dei tassi d’interesse per contrastare l’inflazione persistente negli Stati Uniti , ha rafforzato il dollaro . Parallelamente, la BOJ ha adottato un approccio prudente, limitandosi a interventi graduali senza procedere a rialzi significativi dei tassi, riducendo così l’attrattiva dello yen .Il crescente differenziale di rendimento tra i tassi statunitensi , elevati e stabili, e quelli giapponesi , ancora vicini allo zero, ha consolidato il vantaggio competitivo del dollaro , incentivando speculazioni contro lo yen . Questa dinamica è stata ulteriormente accentuata dalla solidità dell’ economia statunitense , a fronte di una crescita economica giapponese ancora modesta.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
L’imminente decisione sui tassi della BoJ in concomitanza al FOMC
Questa settimana, gli operatori hanno adottato un approccio più prudente, anticipando possibili segnali di politica monetaria dal prossimo incontro della Federal Reserve (Fed), che rappresenta il penultimo evento di rischio importante dell’anno. L'ultimo evento sarà la riunione della Banca del Giappone (BoJ), prevista poche ore dopo.
Le aspettative di mercato sono orientate verso un taglio dei tassi di 25 punti base (bp) da parte della Fed, questa mossa arriva in un contesto di aumento del tasso di disoccupazione, mentre la persistente difficoltà nel ridurre l'inflazione giustifica, al momento, un approccio cauto.
La prossima riunione della Bank of Japan sulla politica monetaria è fissata per il 18 e 19 dicembre 2024 . Gli analisti si dividono sulle tempistiche di un eventuale rialzo dei tassi: alcuni ipotizzano un intervento già a dicembre , mentre altri lo prevedono per gennaio .
Attualmente, i tassi di interesse a breve termine si attestano allo 0,25% , dopo l’uscita dall’era dei tassi negativi avvenuta a marzo scorso.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
In Giappone, le pressioni inflazionistiche sono rimaste persistenti, alimentate dalla debolezza dello Yen, che ha aumentato il costo delle materie prime importate. I prezzi degli input sono aumentati al ritmo più veloce degli ultimi quattro mesi, mentre l'inflazione sui prezzi di vendita ha raggiunto il livello più alto da maggio, con le imprese che hanno trasferito i costi più elevati ai consumatori.
Sebbene l’inflazione abbia ormai superato l’obiettivo del 2% , la BOJ continua a monitorare attentamente i segnali di un aumento salariale sostenibile, ritenuto cruciale per assicurare una crescita dei prezzi stabile nel lungo periodo.
Al momento, il cambio USD/JPY è quotato intorno a 153,38¥ , con livelli di resistenza significativi che potrebbero attestarsi tra 154,00¥ e 156,00¥ .
In caso di ribassi, i principali livelli di supporto sarebbero identificabili invece intorno a 149,00¥ e 145,50¥ .
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
GBP/USD si consolida sotto un importante livello di resistenzaSul grafico orario, GBP/USD è attualmente scambiato intorno a 1.2710 dopo essersi ripreso dalla zona di supporto vicino a 1.2660. Il prezzo oscilla sopra entrambe le linee EMA 34 e EMA 89, indicando che il momentum rialzista a breve termine persiste ma sta mostrando segni di stallo sotto il livello di resistenza a 1.2720.
Il recente recupero è dovuto principalmente all'indebolimento del dollaro USA, ma gli acquirenti sembrano perdere slancio quando raggiungono questa zona di resistenza. Le EMA 34 e EMA 89 stanno convergendo intorno a 1.2690, agendo come un importante supporto a breve termine. Se GBP/USD non riesce a superare 1.2720, la pressione di vendita potrebbe aumentare, spingendo il prezzo a ritestare la zona tra 1.2680 e 1.2660.
Credo che GBP/USD avrà difficoltà a superare il livello di 1.2720 e è probabile che ritorni alla zona di supporto vicino a 1.2680 nel prossimo periodo. Gli investitori dovrebbero prestare attenzione alle reazioni del prezzo in queste aree per determinare la tendenza successiva.
La tendenza al ribasso continua, obiettivo sotto 1.0300 Sul grafico giornaliero, EUR/USD è attualmente scambiato intorno a 1.0497, muovendosi in una tendenza al ribasso che persiste da ottobre. La coppia è sotto pressione sotto le linee EMA 34 e EMA 89, indicando che la tendenza al ribasso prevale.
Il prezzo ha formato un picco più basso e continua a rimanere vicino alla zona di supporto intorno a 1.0450. L'estensione di Fibonacci 1.618 suggerisce che il prossimo obiettivo della tendenza al ribasso è vicino a 1.0200. Le EMA 34 e EMA 89 fungono rispettivamente da resistenza nelle aree 1.0600 e 1.0700, limitando qualsiasi tentativo di recupero della coppia.
Mi aspetto che EUR/USD continui a scendere nel prossimo periodo. Se il supporto a 1.0450 viene rotto, la pressione al ribasso potrebbe intensificarsi verso la zona 1.0200. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente i fattori economici e l'indice USD questa settimana per adeguare le loro strategie di conseguenza.
Calo dell'oro per dati USA positiviSul grafico a 4 ore, il prezzo dell'oro è attualmente scambiato intorno ai 2.649 USD/oncia, in calo dal picco precedente di 2.659 USD. La tendenza al ribasso è emersa dopo che i dati sulle vendite al dettaglio di novembre negli USA hanno superato le aspettative, con un aumento dello 0,7% rispetto alla previsione dello 0,5%. Queste informazioni hanno sollevato preoccupazioni che la Federal Reserve degli USA (FED) potrebbe ritardare la decisione di tagliare i tassi di interesse all'inizio del 2025.
Il prezzo dell'oro oscilla sotto entrambe le linee EMA 34 e EMA 89, indicando che la tendenza al ribasso domina nel breve termine. La linea EMA 34 a 2.655 USD attualmente funge da resistenza più vicina. Se la pressione di vendita continua, il prezzo dell'oro potrebbe ritornare alla zona di supporto intorno ai 2.630 USD.
Ritengo che il prezzo dell'oro continuerà a subire pressioni al ribasso nel breve termine mentre il dollaro USA potrebbe rafforzarsi, con un obiettivo vicino ai 2.630 USD/oncia. Gli investitori dovrebbero monitorare gli sviluppi della riunione della FED prevista per la mattina del 19 dicembre per adeguare le loro strategie di conseguenza.
House of Trading: anche la Fed si prepara al NataleCon il taglio dello 0,25% che dovrebbe essere annunciato domani sera, la Fed porterà a 100 i punti base di riduzione dei tassi da settembre. Nel 2025, stimano gli analisi, dovremmo invece assistere ad un progressivo rallentamento del processo di normalizzazione alla luce di 3 fattori: la vischiosità dell’inflazione, la forza del mercato del lavoro e le elevate probabilità che le misure Trump metterà in campo una volta insediato spingano al rialzo i prezzi.
A causa di un contesto macroeconomico particolarmente debole, e politicamente instabile, in Francia e Germania, in Europa la situazione è profondamente differente: dopo il taglio della scorsa settimana, il Consiglio ha discusso anche una riduzione da mezzo punto percentuale, Mme Lagarde ha annunciato nuove riduzioni rispolverando la forward guidance (le indicazioni prospettiche sui tassi).
Giovedì sarà la volta dei meeting della Bank of Japan e della Bank of England: in entrambi i casi, l’ultima riunione dell’anno non dovrebbe portare a sostanziali cambiamenti delle rispettive politiche monetarie.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Massimo Rea, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sulle azioni Broadcom, sul’oro e sul petrolio WTI: i tre deal hanno tutti raggiunto il target. La quarta operazione, sul titolo Adobe, non è invece divenuta operativa.
Non hanno raggiunto il punto di ingresso neanche i trade, e qui siamo alla squadra degli analisti, la cui squadra era composta da Andrea Cartisano e dal conduttore Riccardo Designori, sulle azioni Baidu e Technoprobe. A mercato invece le operazioni su Alibaba (-2,31%) e Buzzi (-3,59%).
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 58 carte a target, 14 in più rispetto agli Analisti (7 carte a mercato per entrambi).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Jacopo Marini. I primi investiranno sulle azioni Tesla, Nvidia, sul Dow Jones e sul Bund mentre i secondi sulle azioni Campari, Eni, sul FTSE Mib e sull’oro.
Il sondaggio di questa settimana riguarda l’anno che sta per iniziare: “Mercati: il 2025 che anno sarà per i listini azionari?”
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini, già campione del mondo di trading, vede un S&P500 con zona di acquisto in area 6055; l’area del 6045 è zona di rottura a ribasso. La zona di resistenza si trova in area 6075. Sopra l’area del 6092 il mercato si imposterebbe a rialzo, con zona di rottura in area 6085.