TSLA Tesla rimbalza da supporto chiave e punta ai massimi?Buon mercoledì 26 Novembre 2025 e bentornati sul canale di nuovo con Tesla, la sua price action e i suoi livelli tecnici da monitorare.
Con la speranza che il video sia di vostro gradimento e utile a livello formativo vi auguro un buon pomeriggio
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SPY SPX L'indice S&P500 alla prova di una resistenza chiaveBuon mercoledì 26 Novembre 2025 e bentornati sul canale con un nuovo contributo di aggiornamento tecnico sull'indice S&P500.
Grazie per l'attenzione e per continuare a seguire il canale, cosa che apprezzo particolarmente.
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BZU Buzzi da delle soddisfazioni anche con i mercati turbolentiBuon mercoledì 26 Novembre 2025 e bentornati sul canale con un aggiornamento tecnico su Buzzi, a seguito del raggiungimento del nostro primo target tecnico identificato in area 53.5-54 Eur.
Ringrazio tutti per l'attenzione e vi auguro una buona giornata
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I livelli di oggi del Morning Trading ShowPer quanto riguarda il DAX, ieri ha chiuso sopra la media mobile creando una zona di acquisto intorno a 23505. Se il prezzo dovesse scendere fino a 23480 si riapre la pressione ribassista. In caso di rialzi potenziali upside fino a 23900 come target rialzista. Qualora l’America dovesse indebolirsi nel pomeriggio, il DAX potrebbe tornare sotto la media mobile, portando i primi supporti a 23190 e successivamente a 23150.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowSul Nasdaq, il target multiday punta a un massimo intorno a 25350. La zona 25267 è una zona da monitorare poiché il Nasdaq potrebbe incontrare resistenza in pre apertura. Il livello soglia per un eventuale long è 25067, mentre sotto 25037 si prevede un possibile calo. La prima zona di atterraggio è 24877.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini osserva l’S&P 500, i supporti si trovano in zona 6740 e 6735 . Una rottura ribassista sotto 6735 potrebbe provocare una discesa verso livelli più bassi. Se il mercato supera 6820, la rottura rialzista rende probabile una spinta fino a 6840.
Bitcoin sotto pressione: decorrelazione dagli azionari e rischiAndamento del Bitcoin continua a restare debole. Attualmente quota 88.100$, poco sopra l’area del supporto principale degli 84.000$, livello che è fondamentale per la tenuta di un possibile rimbalzo, altrimenti il rischio è di rotolare fino all’area dei 70-72.000$.
In questo scenario di ribasso di BTC si nota una decorrelazione rispetto ai mercati azionari che sono ritornati a salire. Infatti, nella parte inferiore del grafico si può vedere il coefficiente di correlazione con Nasdaq e S&P 500 che è passato ormai in negativo. Questa negatività si è registrata prima sull’S&P 500, già nella penultima settimana di ottobre, mentre sul Nasdaq si è generata solo a fine ottobre. Lo scenario mostra un eccesso di debolezza da parte di BTC, ma finché non ritornerà almeno sopra l’area dei 94.000$ , il rischio di un ulteriore calo resta elevato.
fine ribasso?Negli ultimi mesi quando la put call ratio ha toccato i livelli attuali, ha sempre indicato il minimo di un piccolo pullback dalla quale si è sempre ripartiti al rialzo.
I titoli che fanno nuovi minimi delle ultime 52 settimane sul nyse oggi sono spariti, i nuovi massimi sono 4 volte i minimi.
medie daily che stavano per incrociare al ribasso, ma con oggi restano al rialzo.
Ad ora le indicazioni puntano ad un fine ribasso, avendo fatto istogrammi negativi su time frame settimanale, potrebbe partire un rialzo del 5-8% sino a gennaio inoltrato
Valute in laterale: EUR & GBP Dollar Index balla a 100 Panoramica: Il Mercato Valutario al Bivio tra Cautela e Attesa di Chiarimenti Fed
Il mercato forex globale si presenta il 25 novembre 2025 in una fase di consolidamento critico, con il dollaro USA che mantiene una posizione di relativa forza dal 100 del Dollar Index, mentre le coppie maggiori lottano per una direzione convincente. EUR/USD e GBP/USD mostrano una debolezza strutturale marcata, con entrambi i cambi quotati al di sotto delle medie mobili a 50 periodi e sostenuti da indicatori RSI in territorio neutrale-ribassista.
Il cambio USD/JPY rappresenta l'eccezione nel quadro corrente, mantenendo un solido uptrend supportato dal persistente differenziale dei tassi d'interesse tra gli Stati Uniti e il Giappone. I mercati valutari rimangono in attesa di catalizzatori direzionali decisivi, con i trader che monitorano attentamente i dati macroeconomici in arrivo questa settimana e, soprattutto, le comunicazioni della Federal Reserve sulla politica monetaria di dicembre. Questa configurazione tecnica suggerisce un ambiente di trading range-bound dove le opportunità operative rimangono legate ai breakout dei livelli chiave e ai rimbalzi sulle media mobili di riferimento.
Analisi tecnica evoluta EUR contro USD: trend, momentum, volatilità e pattern
Il cambio EUR/USD si attesta a 1.15246, segnando una variazione giornaliera quasi nulla (+0.03%), che fotografa l’incertezza di fondo che caratterizza l’Eurozona a fronte della solidità dell’economia statunitense. Dal punto di vista tecnico, il quadro si conferma ribassista: il prezzo si trova circa lo 0.5% sotto la media mobile a 50 periodi (SMA50 ≈ 1.1580), che agisce come una resistenza dinamica non ancora superata con decisione dal cambio.
La debolezza dell’euro si inserisce in un contesto di crescente divario tra la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve e l’approccio più accomodante della Banca Centrale Europea. La Fed mantiene i tassi tra il 3.75% e il 4.00%, prospettando un’ulteriore possibile riduzione a dicembre. In contrasto, la BCE ha già proceduto con tre tagli consecutivi dei tassi (settembre, ottobre, novembre) nel tentativo di sostenere una crescita economica ancora debole.
I dati PMI preliminari dell’Eurozona relativi a novembre segnalano un rallentamento dell’attività rispetto ai mesi precedenti, pur mantenendo il composite sopra quota 50, livello che indica ancora espansione. Tuttavia, la crescita europea resta inferiore a quella statunitense, dove il mercato del lavoro dimostra resilienza, nonostante segnali di moderazione. Questa divergenza ciclica tra Stati Uniti ed Europa è un elemento chiave che alimenta la pressione ribassista sull’euro.
A ciò si aggiungono le tensioni geopolitiche che permangono in Europa (dalla crisi ucraina alle preoccupazioni sulla stabilità politica di alcuni Paesi membri), elementi che gravano ulteriormente sulla valuta unica, spingendo gli investitori a preferire il dollaro come bene rifugio.
L’RSI a 14 periodi si posiziona tra 42 e 43, livello che segnala condizioni neutrali ma con una leggera inclinazione ribassista, lontana dalla zona di ipercomprato (>70). Questo suggerisce che il cambio ha ancora margine per eventuali ulteriori ribassi prima di entrare in area di ipervenduto (<30). Anche la regressione lineare a 50 periodi conferma un trend discendente con pendenza negativa marcata, a testimonianza di una perdita di momentum rialzista reale e sostenuta nelle ultime settimane.
Ulteriori segnali tecnici di debolezza vengono dall’assenza della media mobile a 200 periodi sopra i prezzi attuali: questa configurazione, in cui le classiche tre medie mobili (20, 50, 200) sono disposte in ordine decrescente (“stack” bearish), rafforza la propensione degli operatori a posizionarsi short con maggiore convinzione.
L’azione dei prezzi recente evidenzia un consolidamento all’interno di un range compreso tra 1.1470 e 1.1570, con marcata indecisione e assenza di pattern candlestick rilevanti. Questo movimento laterale, successivo a una fase di discesa, rappresenta tipicamente una fase di accumulo che precede un nuovo impulso direzionale – in questo caso, potenzialmente orientato al ribasso.
Il fatto che EUR/USD stia consolidando sopra il supporto 1.1470 ma resti sotto 1.1600 segnala che gli acquirenti non hanno la forza per spingere il cambio in modo significativo al rialzo, mentre i venditori, pur prevalenti, non trovano ancora la convinzione per rompere con decisione il supporto chiave. Questa situazione di stallo, tuttavia, difficilmente potrà protrarsi a lungo.
Analisi tecnica evoluta GBP contro USD: trend, momentum, volatilità e pattern
La sterlina britannica si attesta su quota 1.31218, con una variazione giornaliera positiva dello 0.13%. Il cambio si trova in una fase critica e potenzialmente decisiva, con il prezzo che rimane circa lo 0.5% al di sotto della media mobile a 50 periodi (SMA50 ≈ 1.3180). Questo dato conferma un bias ribassista di breve-medio termine. Diversamente dall’EUR/USD, che mostra un consolidamento più ordinato, GBP/USD evidenzia segni di stress crescente, sostenuti da volumi che indicano una partecipazione significativa degli operatori di mercato.
La pressione sulla coppia GBP/USD deriva principalmente dal rallentamento dell’inflazione britannica. Il Consumer Price Index (CPI) headline del Regno Unito è sceso dal 3.8% dell’ottobre precedente al 3.6% nell’ultimo dato disponibile, mentre il core CPI è passato dal 3.5% al 3.4%. Questo quadro ha rafforzato le aspettative del mercato per un possibile taglio dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) a dicembre, in linea con il trend di calo della pressione inflazionistica.
In contrasto con le dinamiche favorevoli al dollaro statunitense, dove l’economia si mantiene robusta e la Federal Reserve mantiene una politica restrittiva, il Regno Unito affronta una crescita più lenta e un’inflazione in diminuzione. Questa combinazione, definita come “stagnazione”, esercita ulteriore pressione sulla BoE affinché allenti la politica monetaria, in netta contrapposizione rispetto alle attese riguardo la Fed.
La BoE aveva mantenuto i tassi al 5% per un periodo prolungato, ma anche il suo ultimo membro fortemente “hawk” ha ceduto all’evidenza della necessità di un taglio imminente. Questa perdita di consenso interno sulla politica restrittiva rappresenta un segnale negativo per la sterlina.
Dal punto di vista grafico, GBP/USD ha formato un pattern di triangolo di consolidamento, caratterizzato da massimi decrescenti e minimi crescenti. Questo tipo di configurazione, secondo l’analisi tecnica, precede spesso un breakout direzionale significativo, riflettendo l’incertezza del mercato sulla direzione futura della valuta.
• Break in volume: Se il cambio dovesse rompere verso il basso la struttura del triangolo, si potrebbe assistere a un’accelerazione del movimento ribassista.
• Compressione della volatilità: La volatilità implicita ha raggiunto livelli minimi, segnalando aspettative di un imminente movimento significativo da parte dei trader.
• RSI neutrale: L’RSI si posiziona tra 45 e 46, non essendo in zona di eccesso, il che lascia spazio a movimenti decisi; tuttavia, la struttura tecnica attuale suggerisce una maggiore probabilità di ribasso.
Statisticamente, i triangoli simmetrici si rompono nella direzione del trend precedente nel 60-70% dei casi. Poiché GBP/USD era in downtrend prima della formazione del triangolo, la probabilità geometrica favorisce una rottura al ribasso.
L’RSI a 14 periodi oscilla fra 45 e 46, evidenziando un recupero tecnico dai livelli di ipervenduto, ma mantenendo la prevalenza dei venditori. Nonostante la sterlina abbia tentato un rimbalzo nelle sedute precedenti, l’RSI non è riuscito a superare la soglia mediana di 50, segnalando che il momentum rialzista rimane fragile e poco convincente.
La regressione lineare conferma un’inclinazione negativa, validando il trend discendente e la perdita di momentum reale. Un’inclinazione della regressione verso il basso indica che il cambio continua a perdere valore su base statistica, al di là delle oscillazioni di breve termine.
Analisi del Dollar Index: il papà delle Valute alle prese con il livello 100!
Il Dollar Index si attesta a quota 100.181 (-0,07% nella sessione), mantenendosi appena al di sopra della soglia psicologica cruciale di 100. La SMA50 è posizionata a 99.099, con una distanza del +1,09%. Questo livello, il "100", rappresenta una vera e propria linea di Maginot psicologica per il mercato dei cambi, fungendo da punto di riferimento significativo per gli operatori.
Nel trading valutario, i numeri rotondi acquisiscono un valore psicologico sproporzionato. Il livello 100 del Dollar Index non è casuale: storicamente, l'indice ha testato questa soglia in momenti cruciali di svolta. Attualmente, la permanenza del DXY poco sopra 100 riflette l'indecisione del mercato riguardo alla direzione futura della valuta statunitense.
Un breakout sopra 100,61, che corrisponde alla resistenza tecnica immediata, indicherebbe una conferma della forza del dollaro, potenzialmente innescando un movimento verso quota 102-104. Al contrario, una discesa sotto 99,00, dove transita la media mobile a 200 periodi (SMA200), suggerirebbe la perdita di supporto, accelerando le vendite fino a 97.
L'RSI a 14 periodi si trova a 64,81, posizione neutrale-rialzista, senza raggiungere la zona di ipercomprato. Questo dato suggerisce che il dollaro possiede ancora margine di apprezzamento, sebbene il momentum inizi a mostrare segni di affaticamento.
La regressione lineare evidenzia uno slope positivo (0,043011), confermando un bias rialzista di medio termine nonostante il movimento laterale recente. Tuttavia, il valore dello slope è modesto, indicando che l'uptrend non è particolarmente vigoroso, soprattutto se paragonato a quello di USD/JPY.
L'ultima sessione ha prodotto un pattern candlestick Doji, segnale classico di indecisione del mercato e potenziale punto di svolta. Il Doji si manifesta quando i prezzi di apertura e chiusura sono pressoché identici, indicando un perfetto equilibrio tra compratori e venditori.
In questo contesto, il Doji emerge dopo un tentativo di rottura sopra 100, sottolineando come il mercato stia attendendo segnali più chiari prima di assumere posizioni direzionali nette. È una situazione di attesa, come se il mercato trattenesse il fiato in vista della prossima mossa della Federal Reserve.
La principale variabile per la direzione futura del DXY resta la Federal Reserve. Dopo il blackout dei dati economici dovuto alla chiusura del governo USA, i mercati hanno ricevuto segnali contrastanti.
I commenti del presidente della Fed di New York, John Williams, il 21 novembre, hanno alimentato le attese di un possibile taglio dei tassi, sottolineando che la politica monetaria rimane "modestamente restrittiva" e che esiste "spazio per ulteriori aggiustamenti nel breve termine". Queste dichiarazioni hanno portato Goldman Sachs a prevedere un taglio di 25 punti base nel meeting del 9-10 dicembre.
Altri membri della Fed, tuttavia, mantengono una posizione più prudente, evidenziando che i dati sull'inflazione continuano a rappresentare una preoccupazione. Le probabilità di un taglio a dicembre oscillano tra il 41% e il 75,5%, variando in base alle fonti e al momento della rilevazione.
Questa incertezza nella comunicazione della Fed costituisce il principale motore dell’indecisione che caratterizza il DXY. Se il mercato dovesse ritenere probabile un taglio a dicembre (probabilità superiore al 75%), potrebbe verificarsi un sell-off del dollaro, con il DXY che scenderebbe sotto quota 100. Al contrario, se i dati sull’inflazione dovessero confermarsi solidi (come il Core PCE atteso per mercoledì 27 novembre), la Fed potrebbe sorprendere con una postura più restrittiva, sostenendo il dollaro sopra quota 100.
Sintesi, Conclusione: Un Mercato "In Bilico"
Il mercato forex, alla data del 25 novembre 2025, si presenta in una posizione di estrema incertezza, sospeso tra tre possibili scenari che dipendono dalle decisioni che la Federal Reserve prenderà nel mese di dicembre. Questa situazione di attesa è accentuata dall’assenza di una chiara rottura tecnica, che induce gli operatori a rimandare decisioni significative fino a quando non arriveranno indicazioni più precise dalla Fed.
L’analisi tecnica attuale evidenzia segnali favorevoli a movimenti ribassisti per le coppie EUR/USD e GBP/USD. Tuttavia, la mancanza di un breakout deciso sottolinea la volontà del mercato di attendere gli sviluppi della Federal Reserve prima di prendere una direzione netta. Questo comportamento riflette una cautela diffusa e una propensione alla prudenza da parte degli investitori, che preferiscono non esporsi eccessivamente in assenza di conferme fondamentali.
Per chi opera sul mercato, il messaggio principale è la necessità di esercitare pazienza nei prossimi giorni, in particolare da mercoledì a venerdì, quando sono attesi importanti dati economici dagli Stati Uniti. In questa finestra temporale, è consigliabile limitare il posizionamento e attendere i catalizzatori che emergeranno dalle nuove informazioni. Successivamente, una volta che il quadro sarà più chiaro, sarà possibile adottare strategie più aggressive, sfruttando le opportunità di trading che il mercato offrirà sia sul lato rialzista che su quello ribassista.
Guardando al futuro, il 2026 sembra destinato a favorire posizioni short su EUR/USD e GBP/USD, long su USD/JPY, e una posizione neutrale sul dollar index, che potrebbe però registrare una rottura rialzista qualora la Federal Reserve mantenesse una politica monetaria più restrittiva rispetto alle aspettative globali. In questo scenario, la disciplina tecnica e una rigorosa gestione del rischio saranno elementi indispensabili per cogliere le opportunità che si presenteranno nel mercato forex.
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Analisi del mercato dell'oro e strategie di trading | 25 novembrAnalisi del mercato dell'oro e strategie di trading | 25 novembre
Panoramica di mercato: Martedì (25 novembre), durante la sessione asiatica, l'oro spot ha toccato brevemente il massimo di una settimana e mezza a 4.155,70 dollari l'oncia, prima di scendere leggermente a circa 4.145 dollari, con un guadagno giornaliero di circa lo 0,21%. L'aumento dei prezzi dell'oro è stato trainato principalmente dai seguenti fattori:
Aspettative accomodanti della Fed: Le crescenti aspettative del mercato per un altro taglio dei tassi a dicembre hanno frenato l'ulteriore rafforzamento del dollaro, aumentando l'attrattiva dell'oro a rendimento zero.
Rischi geopolitici: L'escalation del conflitto tra Russia e Ucraina e le continue tensioni in Medio Oriente hanno rafforzato l'appeal dell'oro come bene rifugio.
La propensione al rischio limita i guadagni: Il rafforzamento dei mercati azionari globali ha in qualche modo frenato gli acquisti aggressivi di oro.
Gli investitori stanno monitorando attentamente i prossimi dati chiave statunitensi, tra cui l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) e i dati sulle vendite al dettaglio, per ulteriori indicazioni.
Fattori chiave trainanti
Rafforzamento delle aspettative di taglio dei tassi di interesse: secondo lo strumento FedWatch del CME, la probabilità implicita del mercato di un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre si avvicina all'80%, riducendo il costo opportunità di detenere oro e attraendo afflussi di capitali.
Supporto geopolitico: i conflitti in corso in Russia-Ucraina e Medio Oriente stanno aumentando la domanda di beni rifugio.
Diversione degli asset rischiosi: le performance positive dei mercati azionari globali stanno limitando la spinta rialzista dell'oro.
Dati basati sui dati: i solidi dati economici statunitensi potrebbero sostenere il dollaro e mettere pressione sui prezzi dell'oro; dati deboli consoliderebbero ulteriormente le aspettative di taglio dei tassi di interesse, a vantaggio dell'oro.
Analisi tecnica
Giudizio sul trend: l'oro ha superato il precedente intervallo di negoziazione (4100-4110) e il massimo della scorsa settimana a 4130, dando vita a un trend rialzista unilaterale a breve termine. Un'ulteriore rottura sopra 4150 potrebbe mettere a dura prova i massimi precedenti di 4200 e 4245.
Livelli chiave:
Supporto: 4100-4110 (precedente resistenza trasformata in supporto), 4122 (punto di partenza del rally mattutino)
Resistenza: 4180-4200, 4245 (area del massimo precedente)
Strategia di trading: la strategia a breve termine consiste principalmente nell'acquistare sui ribassi. Si consiglia di andare short con una piccola posizione quando il prezzo rimbalza verso le aree di resistenza chiave. Prestare attenzione al rischio di un pullback dopo un'impennata e bloccare prontamente i profitti.
Strategie di trading
Strategia di short:
Vai short a 4160-4165 con una piccola posizione, stop loss a 8 punti, target 4140-4130 e ulteriormente in ribasso fino a 4120 se il prezzo scende sotto.
Strategia Long:
Acquistare a lotti a 4115-4110, stop loss a 8 punti, target 4150-4160 e ulteriormente fino a 4200 se supera questo livello.
Nota: i punti di ingresso specifici devono essere modificati in base ai movimenti di mercato in tempo reale. Controllare attentamente la dimensione delle posizioni e gli ordini stop loss.
Eventi chiave da monitorare:
Dati economici: Indice dei prezzi alla produzione (PPI) USA, Vendite al dettaglio (martedì), Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (mercoledì), Buste paga non agricole e IPC (metà dicembre).
Attività della Federal Reserve: La Fed entrerà in un periodo di calma il 29 novembre; le precedenti dichiarazioni dei funzionari saranno attentamente monitorate.
I prezzi dell'oro hanno superato nettamente la soglia dei 4.000 I prezzi dell'oro hanno superato nettamente la soglia dei 4.000 dollari, con 4.200 dollari come prossimo obiettivo? Tre fattori chiave analizzano il superciclo dell'oro
🕊️ Il tono accomodante della Fed aumenta durante la notte, aumentando le aspettative di un taglio dei tassi
🔥 La scorsa settimana, la probabilità di un taglio dei tassi a dicembre si aggirava intorno al 39%, ma durante la notte è schizzata all'81%! Il fattore scatenante di questa inversione di tendenza nelle aspettative è stata la rara svolta accomodante di Waller, noto come il "falco", che ha dichiarato esplicitamente che era "ragionevole" un ulteriore taglio di 25 punti base a dicembre. A seguire, anche il presidente della Fed di New York Williams e il presidente della Fed di San Francisco Daly hanno lanciato segnali di allentamento, e un "coro accomodante" all'interno della Fed sta gradualmente diventando il tema dominante.
💡 A mio avviso, questo non è solo un cambiamento nelle aspettative, ma più probabilmente il punto di partenza di un nuovo ciclo di allentamento. Se i dati sulle vendite al dettaglio e sull'indice dei prezzi alla produzione (PPI) pubblicati questa settimana continueranno a essere deboli, ciò rafforzerà ulteriormente la logica dei tagli dei tassi, iniettando maggiore slancio nei prezzi dell'oro e dell'argento!
🌪️ I rischi geopolitici riemergono, gli acquisti di beni rifugio tornano in sordina
⚡ Proprio mentre il mercato si concentrava sulla politica monetaria, i rischi geopolitici sono riemersi. La situazione tra Russia e Ucraina si è rapidamente deteriorata, le sirene antiaeree hanno suonato a Kiev e le tensioni in Medio Oriente continuano ad aumentare. Questi eventi ci ricordano chiaramente che in quest'epoca turbolenta, lo status di bene rifugio dell'oro non è mai stato superato.
🎯 I rischi geopolitici e la politica monetaria stanno formando una rara "risonanza": quando le aspettative di tagli dei tassi di interesse incontrano il sentiment dei beni rifugio, l'oro riceve una doppia spinta!
📊 Doppia conferma dall'analisi tecnica e dai pattern stagionali
✅ Da un punto di vista tecnico, il grafico mensile mostra un forte pattern rialzista e il livello dei 4000 è diventato un solido supporto dopo molteplici test. Le bande di Bollinger giornaliere sono in aumento e il supporto della media mobile si sta muovendo costantemente verso l'alto. L'obiettivo a breve termine di 4140/4150, dopo il recupero di 4085, è stato perfettamente raggiunto.
🎄 Ancora più degno di nota è il pattern stagionale: i dati storici mostrano che l'oro spesso registra un forte trend rialzista da fine novembre a fine gennaio dell'anno successivo. Dato che ci troviamo attualmente a un punto di svolta nel ciclo macroeconomico, è probabile che i movimenti stagionali dei prezzi di quest'anno si trasformino in opportunità guidate dal trend!
🎯 Prospettive: la seconda ondata del super mercato rialzista è in corso
💰 L'oro è già salito di quasi il 60% entro il 2025 e i massimi storici sono a portata di mano. Con l'effetto combinato di quattro fattori – il ciclo di tagli dei tassi della Fed, i rischi geopolitici, gli acquisti di oro da parte delle banche centrali e gli afflussi di ETF – credo che la domanda ora non sia "se acquistare oro", ma piuttosto "a quale livello posso salire a bordo?".
⚡ Consigli di trading a breve termine:
Il grafico a 1 ora mostra un rimbalzo dopo la sessione europea.
4135-4155 costituisce la recente resistenza.
L'area 4100-4103 fornisce supporto.
Considerate opportunità di acquisto vicino a 4100.
💎 Il mio punto di vista principale
🚀 La seconda ondata del super mercato rialzista dell'oro è in corso! Il livello 4000 è solo il punto di partenza; 4200 potrebbero essere visti presto e raggiungere 5000 entro il 2026 non è un sogno irrealizzabile. Gli investitori a lungo termine possono ancora attendere opportunità di ingresso ideali sotto i 4000, ma i trader a breve termine dovrebbero seguire il trend: quando il trend è chiaro, non perdetevi nessuna opportunità di acquistare sui pullback!
XAUUSD – Niedźwiedzia formacja odwrócenia z celami płynnościowymAnaliza
Twój wykres pokazuje wyraźne przejście rynku w strukturę spadkową na XAUUSD, oparte na metodologii Smart Money (SMC/ICT).
1. Struktura rynku
Widać kilka BOS (Break of Structure) oraz jednoznaczny ChoCH (Change of Character) – to potwierdza zmianę z impetu wzrostowego na spadkowy.
Ostatni impuls do góry wygląda na zabranie płynności (liquidity grab) przed dynamicznym odwróceniem w dół.
2. Strefa wejścia
Zaznaczony poziom ENTRY pokrywa się z:
niedźwiedzią strefą mitigacji (ostatnie świece wzrostowe przed spadkiem)
strukturą dystrybucyjną z zaokrąglonym szczytem i BOS
To sugeruje aktywność większych, instytucjonalnych sprzedających.
3. Cel pierwszy – 4,080.064
Naturalny pierwszy TP, ponieważ:
to poprzednia strefa popytu, która teraz działa jako płynność
rynek może tam stworzyć korektę, zanim spadnie niżej
4. Cel drugi – 4,040.652
Głębszy poziom płynności
Pokrywa się ze znaczącą nierównowagą (imbalance) w cenie
Jeśli cena mocno przebije cel pierwszy, ten drugi staje się bardzo prawdopodobny
5. Kontekst
Półokrągłe zaznaczenia pokazują niższe szczyty (lower highs), co wspiera kierunek spadkowy.
Pod aktualną ceną znajdują się equal lows oraz kilka stref płynności, które mogą działać jak „magnes” dla ceny.
XAUUSD - linea di tendenza in rialzo, fondo in restringimento!I prezzi dell'oro hanno continuato a reagire bene alla linea di tendenza ascendente con 4 tocchi consecutivi, formando una serie di minimi più alti abbastanza chiari. Allo stesso tempo, il prezzo è stato costretto al di sotto della linea di tendenza al ribasso a breve termine, formando un triangolo di compressione, una struttura che spesso indica una pressione di acquisto in graduale aumento.
Se il prezzo continua a rimbalzare dall'area della linea di tendenza e rompe il bordo superiore del triangolo, l'area 4.133 diventa l'obiettivo più vicino.
Il contesto macro supporta il trend rialzista
Il sentiment del mercato è attualmente orientato verso le aspettative di un prossimo allentamento della Fed → USD più debole → sostegno dei prezzi dell’oro. Un leggero calo dei rendimenti obbligazionari sta inoltre creando le basi affinché l’oro possa restare sulla linea di tendenza.
Il bordo del triangolo sta per rompersi: sei propenso a continuare il trend rialzista o pensi che il prezzo rifiuterà resistenza?
Gold - attiva ufficialmente la modalità di accelerazione!Attualmente, il prezzo ha appena spazzato via tutte le fermate al di sotto della zona di forte domanda di 4.050–4.060 → si prevede che creerà un volume di acquisto più alto, basso ed esplosivo, la prossima settimana.
La linea di tendenza al ribasso è stata rotta e testata nuovamente con successo sotto forma di una forte bandiera rialzista. Completamente colmato il Grande FVG, che attualmente si prepara a uscire dalla zona di accumulo dei 4.080
Obiettivo della prossima settimana: 4.120 → 4.150+ (vecchio picco)
D'altro canto, il mercato mostra che il rendimento dei titoli statunitensi a 10 anni si è raffreddato al 4,32%. ETF sull'oro con afflusso più forte per 3 giorni consecutivi, la domanda asiatica (India + Cina) è salita alle stelle alla fine dell'anno. Il tasso di finanziamento XAU è di nuovo positivo.
A mio parere, all’apertura di lunedì, il prezzo dell’oro rimarrà sopra 4.060 → gap diretto in rialzo 4.080–4.100
Il calo del fine settimana è solo l'"ultimo colpo" prima del vero rimbalzo
Dollaro-Yen: Vicino alla Resistenza ChiaveÈ passato un po’ di tempo dall’ultima analisi long sul cambio Dollaro-Yen, e finalmente l’impulso rialzista si è materializzato. Negli ultimi due mesi abbiamo infatti assistito a un’accelerazione significativa che ha portato le quotazioni a ridosso del livello chiave in area 158.
A questo punto, alcuni aspetti meritano una riflessione approfondita:
• Dal 2012 il trend di lungo periodo si mantiene prevalentemente rialzista, con alcune pause e fasi di consolidamento.
• Negli ultimi due anni il cambio ha invece vissuto una fase di lateralità sui massimi storici, evidenziando un range ben definito.
• Gli estremi di questo intervallo di consolidamento sono individuabili tra il supporto a 140 e la resistenza a 161.
Alla luce di quanto detto, quali valutazioni possiamo fare per il prossimo trade?
Partendo dalla mia precedente analisi, se fossi ancora long prenderei profitto a questo punto. Nonostante nel breve termine la posizione long sia ancora valida, il quadro di medio periodo segnala una fase di lateralità. Arrivare a ridosso della parte alta del range invita quindi alla cautela: sarebbe prudente chiudere le posizioni long e restare neutrali (flat).
Tuttavia, in ottica puramente speculativa, potrebbe essere interessante valutare un eventuale ingresso short sul cambio qualora si formasse un segnale tecnico significativo in prossimità di 158.
In questo caso, i target dello short potrebbero essere:
• Primo obiettivo intorno a 154;
• Successivamente estendere a 152/151,8;
• Infine, area 150,5 come target più estremo.
Al contrario, un superamento deciso di 158,9 rappresenterebbe un primo segnale di forza, mentre solo una rottura netta sopra 161,5 confermerebbe la fine della fase laterale e il ritorno a un rialzo di lungo termine.
Symbotic: Robotica avanzata e AI trasformeranno la supply chain?🧠 Introduzione
Symbotic è una delle realtà più innovative nel settore della robotica avanzata applicata alla logistica. L'azienda ha attratto forte interesse grazie alle sue soluzioni automatizzate per la supply chain, sfruttando AI e robotica per rivoluzionare il mondo dell'e-commerce e della gestione dei magazzini.
Dopo un forte rally nel 2025, il titolo ha affrontato una correzione significativa, tornando ora su un supporto chiave, fondamentale per determinare la direzione futura.
📊 Analisi Fondamentale (Sintesi)
Q4 Earnings in Arrivo
Symbotic Inc. è in procinto di riportare i guadagni del Q4 2025, previsti per il 24 novembre.
Le stime indicano una crescita del fatturato del 4,1% anno su anno, con ricavi che dovrebbero raggiungere i 600,2 milioni di USD. Nonostante una performance positiva dall'inizio dell'anno, il titolo ha vissuto una volatilità significativa, tra cui una perdita del 16,8% nell'ultimo mese, suscitando preoccupazioni sulla valutazione e sulla storia degli utili.
Sentiment di Mercato
Il sentiment di mercato rimane cauto, con le preoccupazioni economiche generali che influenzano le aspettative per le azioni tecnologiche, tra cui Symbotic. Sebbene il titolo abbia mostrato potenziale di crescita grazie alla sua innovazione tecnologica, la volatilità recente e il panorama economico più ampio sollevano interrogativi sul suo comportamento a breve termine.
Outlook degli Analisti
Gli analisti stanno diventando più ottimisti riguardo al potenziale di crescita di Symbotic, ma ci sono rischi legati alla tempistica di implementazione e alla dipendenza dai clienti, che potrebbero influenzare negativamente le performance future, specialmente in un mercato competitivo come quello della robotica per la logistica.
Valutazione Comparativa
Le metriche di valutazione di Symbotic suggeriscono che il titolo stia trattando a un premium significativo rispetto ad altri attori del settore, come JBT e Marel, sollevando dubbi sulla sua attrattiva rispetto ai concorrenti, soprattutto se si considerano i rischi economici e la volatilità.
🔍 Analisi Tecnica (1W)
🔻 1. Il prezzo torna su un livello chiave (role reversal)
L’area 52–56 USD rappresenta uno dei punti tecnici più rilevanti del grafico:
storica resistenza multipla tra 2023 e 2024
successivo breakout deciso nel 2025
ora il prezzo la sta ritestando come supporto
Questa dinamica è un classico "role reversal", dove una vecchia resistenza diventa un supporto importante.
📌 2. Volume Profile (Fixed Range)
Il Volume Profile rafforza la significatività dell’area:
🔹 HVN esteso tra 50 e 60 USD
Qui il mercato ha accumulato un’enorme quantità di scambi, segnale di forte interesse istituzionale.
Generalmente queste zone tendono a sostenere il prezzo.
🔹 POC storico distante (≈23 USD)
Il Point of Control molto più in basso indica che la struttura rialzista si è costruita velocemente. L’area attuale sta diventando un nuovo equilibrio di mercato, con buone probabilità di consolidamento.
🔵 OBV (On Balance Volume)
L’OBV mantiene una tendenza di fondo crescente, nonostante un lieve ritracciamento recente.
Questo indica che la correzione non è stata accompagnata da un forte disimpegno dei volumi in acquisto.
🟢 CVD (Cumulative Volume Delta)
Il CVD mostra:
fase di distribuzione nella parte alta del movimento, tipica dopo rally estesi
progressivo ritorno di delta positivo nelle ultime barre
riduzione della pressione in vendita
Segnale coerente con un possibile consolidamento in area di supporto.
🧭 Sintesi Finale
Symbotic si trova su un punto tecnico di notevole importanza:
Supporto strutturale (ex resistenza, 52–56 USD)
HVN del Volume Profile che indica forte interesse degli operatori
Indicatori di volume ancora costruttivi nel medio periodo
Struttura del prezzo che mostra primi segnali di equilibrio dopo la correzione
Nonostante le previsioni di guadagni relativamente positive per il Q4, il mercato rimane cauto, e la valutazione premium rispetto ai peer potrebbe sollevare dubbi sugli investitori a breve termine. Tuttavia, la forte innovazione tecnologica di Symbotic nel campo della robotica avanzata e della logistica potrebbe continuare a supportare una crescita sostenibile nel medio-lungo periodo.
L'oro spot è stato scambiato sotto pressione e ha oscillato, conL'oro spot è stato scambiato sotto pressione e ha oscillato, con il mercato in attesa dei dati statunitensi per le indicazioni.
Lunedì (24 novembre), l'oro spot ha continuato il suo recente calo, subendo una rinnovata pressione di vendita. I prezzi dell'oro si attestano attualmente intorno ai 4050 dollari l'oncia, in calo di circa lo 0,35% su base giornaliera. Nonostante i segnali contrastanti provenienti dalla Federal Reserve, l'indice del dollaro statunitense rimane alto, attestandosi vicino al livello più alto da fine maggio, continuando a deprimere l'oro denominato in dollari. Nel frattempo, i mercati azionari globali si sono generalmente rafforzati e la propensione al rischio di mercato è rimbalzata, indebolendo ulteriormente l'attrattiva dei metalli preziosi come rifugio sicuro. Inoltre, i segnali di allentamento delle tensioni nel conflitto tra Russia e Ucraina potrebbero indebolire il premio dell'oro come rifugio sicuro, frenando lo slancio rialzista. Nell'ultima settimana, l'oro ha generalmente mantenuto un andamento ristretto, senza una direzione chiara.
L'indice del dollaro statunitense rimane saldamente al di sopra dell'importante livello psicologico di 100, consolidandosi intorno a 100,15 lunedì, a un passo dal massimo di fine maggio di 100,39. Il mercato sta monitorando attentamente una serie di imminenti dati economici statunitensi, tra cui l'indice dei prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio di martedì, le prime richieste di sussidi di disoccupazione di mercoledì e vari indicatori che hanno gradualmente ripreso a essere pubblicati dopo la chiusura delle attività governative statunitensi. Questi dati forniranno indizi chiave sulla futura direzione del dollaro statunitense e potrebbero iniettare nuova volatilità nell'oro, un asset non fruttifero.
D'altro canto, le aspettative del mercato per un altro taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre si sono intensificate. Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, i trader di futures sui fondi federali hanno aumentato la probabilità di un taglio dei tassi a dicembre al 70%-74%. Questo ottimismo ha aumentato la propensione degli investitori per gli asset rischiosi, con la maggior parte dei mercati azionari asiatici in ripresa lunedì, indebolendo ulteriormente la domanda di oro come bene rifugio.
Questa settimana si assisterà a una raffica di pubblicazioni di dati chiave, che potrebbero potenzialmente indicare la direzione per l'oro.
Gli Stati Uniti pubblicheranno una serie di dati economici questa settimana, tra cui:
Vendite al dettaglio negli Stati Uniti di settembre (su base mensile)
Indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti di settembre (su base annua e mensile)
Indice di fiducia dei consumatori del Conference Board negli Stati Uniti di novembre
Indice manifatturiero della Fed di Richmond negli Stati Uniti di novembre
Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti per la settimana conclusasi il 22 novembre
Questi dati forniranno importanti spunti sullo stato di salute dell'economia statunitense. Dati deboli potrebbero riaccendere le aspettative del mercato di un taglio dei tassi da parte della Fed, spingendo i prezzi dell'oro a rimbalzare e potenzialmente persino a tornare sopra i 4.100 dollari; al contrario, dati solidi ridurrebbero la probabilità di un taglio dei tassi, causando potenzialmente una rottura dell'oro al di sotto del livello di supporto chiave dei 4.000 dollari. Inoltre, l'indice del dollaro USA è attualmente vicino al massimo degli ultimi sei mesi; se continua a mantenersi sopra quota 100, eserciterà una pressione al ribasso sostenuta sui prezzi dell'oro.
Analisi tecnica: il pattern all'interno di un range continua; attenzione a una rottura.
Da un punto di vista tecnico, l'oro ha oscillato in un range la scorsa settimana. Lunedì i prezzi dell'oro hanno chiuso in ribasso, rimbalzando dopo aver toccato un minimo settimanale di 3.998 dollari martedì, per poi scendere di nuovo mercoledì, chiudendo con una piccola candela rialzista con una lunga ombra superiore. Giovedì e venerdì si sono verificate due candele doji consecutive. Il grafico settimanale ha infine registrato una piccola candela ribassista con ombre superiori e inferiori, indicando una situazione di stallo tra tori e orsi.
Dal punto di vista del grafico giornaliero, poiché i prezzi dell'oro hanno incontrato resistenza intorno ai 4.132 dollari, hanno ripetutamente testato i minimi e sono rimbalzati, suggerendo che l'attuale trend sia un rimbalzo piuttosto che un'inversione. Tuttavia, esiste una resistenza significativa intorno al massimo precedente di 4.110 dollari e un ulteriore movimento al rialzo sarà difficile senza catalizzatori positivi significativi. Sebbene i prezzi dell'oro siano saliti brevemente a 4.100 dollari venerdì scorso, non sono riusciti a superare il massimo precedente di 4.110 dollari e sono rapidamente scesi intorno ai 4.050 dollari, mostrando le tipiche caratteristiche di consolidamento.
In assenza di importanti stimoli mediatici all'inizio di questa settimana, si prevede che l'oro continuerà a oscillare all'interno del range $4000-$4130. Il trading dovrebbe concentrarsi sul range trading, prestando particolare attenzione alle rotture ai livelli chiave. Se i prezzi dell'oro non dovessero superare efficacemente i livelli chiave, il modello di consolidamento potrebbe continuare. Raccomandazioni sulla strategia di trading:
Strategia generale: trading in range, principalmente short sui rally, con posizioni lunghe come strategia secondaria. Ordini stop-loss rigorosi sono essenziali per controllare il rischio di posizione.
Strategia per le posizioni corte:
Posizioni corte in lotti intorno a 4100-4105, con dimensione della posizione limitata al 20% del capitale totale. Stop-loss a 8 punti. Obiettivo 4050-4030, con un ulteriore obiettivo a 4020 se il prezzo scende al di sotto.
Strategia per le posizioni lunghe:
Posizioni lunghe in lotti intorno a 4020-4025, con dimensione della posizione limitata al 20% del capitale totale. Stop-loss a 8 punti. Target 4040-4060, con un ulteriore target a 4080 se il prezzo supera tale livello.
Resistenza e supporto chiave:
Resistenza: $4110-$4130
Supporto: $4020-$4000
Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente i movimenti di mercato in tempo reale e le pubblicazioni di dati, adattando di conseguenza le proprie strategie.
Analisi del prezzo dell'oro: una battaglia sulle aspettative di Analisi del prezzo dell'oro: una battaglia sulle aspettative di taglio dei tassi di interesse, la volatilità rimane il tema principale
🎯 Evento chiave: il "Tailor" della Fed segnala la stabilizzazione del mercato
Una figura chiave della Federal Reserve, il presidente della Fed di New York Williams, ha lanciato un chiaro segnale accomodante, affermando che è "molto probabile che i tassi di interesse vengano ulteriormente aggiustati". Questa mossa è stata interpretata dal mercato come una quasi certezza di un taglio dei tassi a dicembre, portando immediatamente le aspettative di mercato al 73% 📈. Sebbene i falchi interni (come Collins e Logan) abbiano ancora obiezioni, l'orientamento della leadership è abbastanza chiaro.
I dati contrastanti sulle buste paga non agricole (più posti di lavoro del previsto, ma il tasso di disoccupazione è salito al massimo quadriennale del 4,4%) hanno ulteriormente complicato la situazione decisionale.
🔥 Reazione del mercato: l'oro "vince", le azioni si riprendono
Le parole di Williams sono state come una "pioggia tempestiva", salvando con successo il sentiment del mercato:
Mercato azionario: i settori non tecnologici si sono rafforzati collettivamente e il mercato ha invertito la rotta.
Oro: i guadagni da inizio anno hanno raggiunto il 50%, con le azioni aurifere in rialzo del 125%! Gli acquisti di oro da parte delle banche centrali e le aspettative di tagli dei tassi di interesse costituiscono la logica centrale del suo trend rialzista 💎.
📉 Analisi tecnica: è previsto un periodo di consolidamento; comprare a basso prezzo e vendere a alto prezzo.
Grafico: il grafico a 4 ore mostra un pattern di consolidamento leggermente ribassista, con tori e orsi che si scontrano ripetutamente all'interno di un range.
Strategia:
Strategia principale: vendita allo scoperto: vendere allo scoperto con pazienza sui rally verso l'area 4090-4110. Considerate di andare short intorno a 4080. 🎯
Strategia secondaria - Vendita lunga: monitorate con cautela solo le opportunità di supporto a breve termine nell'area 4000-3990.
Ricordate: è meglio osservare che inseguire massimi o minimi al centro del range! ⚠️
💎 Riepilogo e prospettive
Le prospettive generali per l'oro rimangono positive grazie al supporto delle banche centrali e alle aspettative di tagli dei tassi di interesse, ma nel breve termine continueranno a essere influenzate dalle dichiarazioni della Fed e dai dati economici. I trader devono rimanere pazienti, attenersi rigorosamente ai livelli chiave di resistenza e supporto e cercare opportunità ad alta probabilità all'interno del consolidamento.
BTCUSDT - Orsi forti, dominanti!Struttura tecnica
Bitcoin sta ancora fluttuando in un chiaro canale discendente, con ogni ripresa vicino alla linea di tendenza di cui sopra che mostra una forte pressione di vendita. L'area 87.000–88.000 USDT continua a rappresentare un'importante resistenza poiché il prezzo reagisce non appena tocca nuovamente la scatola dell'oro. I continui battiti bassi-massimi mostrano che lo slancio ribassista prevale ancora.
Scenario dei prezzi
Se il prezzo non riesce a superare il bordo superiore del canale discendente, BTC potrebbe continuare a creare deboli ritmi di recupero e poi diminuire a zigzag verso l'area target di 82.000-83.000.
D'altro canto, il flusso di cassa sulle borse ha registrato un leggero afflusso, dimostrando che esiste ancora una pressione alla ricerca di profitti da parte degli investitori a breve termine. Il sentiment del mercato delle criptovalute è cauto prima dei dati economici statunitensi di questa settimana, rendendo insostenibili i periodi di recupero di BTC.






















