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GOLD, a caccia del trigger per i 3000$Chart di Capital.Com
Il contesto macroeconomico continua ad essere di assoluto sostegno per le quotazioni dell'oro.
Un errore sarebbe guardarsi dietro e farsi impressionare dalla strada che fin qui ha velocemente percorso.
Il carburante principale, come noto, sono i rendimenti reali. Per chi volesse cimentarsi con l'esercizio, invito a sovrapporre le quotazioni: un andamento a specchio.
Con i dati sulla CPI negli Stati Uniti di oggi, in linea con quanto atteso dal consensus, potremmo assistere ad un rafforzarsi del consolidamento delle quotazioni dopo i recenti sostenuti rialzi.
Una figura di Cup and handle di lungo periodo di cui ho parlato in un precedente contributo () prefigura il possibile raggiungimento dei tremila dollari.
È utile monitorare l'andamento della materia prima a caccia di qualunque indizio di ripresa dell'up trend perché, a mio giudizio, nel caso in cui venissero violati i precedenti massimi in area 2800 potremmo assistere ad un'accelerazione che velocemente porterebbe le quotazioni al target.
Ogni momento è buono per intercettare, con tanto di controllo del rischio, un qualunque trigger che col senno del poi potremmo un giorno bollare come segnale che ha dato il la al movimento.
House of Trading: Banche centrali pronte a stupireDigerita la netta affermazione di Donald Trump e le tensioni in arrivo da Germania e Francia, nuovi venti contrari giungono dalla Corea del Sud, dove il presidente Yoon Suk Yeol ha provato a dichiarare la legge marziale. Novità anche dal fronte geopolitico con il cambio di regime in Siria e le conseguenti implicazioni nella guerra Ucraina-Russia.
Ma gli operatori stanno dimostrando di essere pienamente concentrati su quello che è l’argomento di maggiore interesse degli ultimi anni: le Banche centrali.
Giovedì sarà la volta della BCE mentre la prossima sarà la settimana della Fed: in entrambi i casi gli analisti stimano una riduzione del costo del denaro di 25 punti base anche se l’ipotesi di una sorpresa non va esclusa a priori.
Alla luce di un contesto macroeconomico debole in special modo in due Paesi “core” come Germania e Francia, la BCE potrebbe anche decidere di stupire con una riduzione dei tassi da mezzo punto percentuale mentre da Washington il n.1 della Fed, Jerome Powell, potrebbe, alla luce di un mercato del lavoro che non accenna a rallentare, lanciare un segnale particolarmente forte all’esecutivo che entrerà in carica a gennaio confermando il tasso sui Fed Funds nel range 4,5-4,75%.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’oro e sul Nasdaq 100: la prima operazione è a mercato (+3,99%) mentre la seconda non è entrata. A mercato anche i due deal ribassisti sul T-Note (+0,48%) e sulle azioni Nvidia (-2,91%).
Due “long” e due “short” anche per gli analisti, la cui squadra era composta da Jacopo Marini e dal conduttore Riccardo Designori. I deal rialzisti su Microsoft e Campari non hanno toccato il punto di ingresso mentre quelli al ribasso sul petrolio WTI e sul Dax sono a mercato (-3,11% e +35,5%).
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 54 carte a target, 10 in più rispetto agli Analisti (8 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Massimo Rea mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Andrea Cartisano. I primi investiranno sull’oro, sul petrolio WTI e sulle azioni Broadcom e Adobe, i secondi sulle azioni Baidu, Alibaba, Buzzi e Technoprobe.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
Analisi continua Dicembree 2024 SP500 future Blog
Non so cosa sia successo fatto sta che il precedente blog riferito al quarto quadrimestre a un certo punto ha chiuso e quindi credo che molti non hanno potuto seguire tutte le indicazioni avvenute dall'8 novembre fino ad oggi quindi riprendiamo praticamente il blog cominciando dall'analisi da oggi martedì 3 dicembre ore 15:10 e proseguiremo fino al 31 dicembre naturalmente dal 1 gennaio avremo una nuova pagina del blog come ho già scritto precedentemente non sarà aggiornato necessariamente tutti i giorni ma sicuramente quando ci saranno degli importanti segnali.
La situazione è quella che è ben fotografata nel grafico ossia la famosa resistenza pari a 6030 è stata rotta a rialzo nel box tutto ciò però con volumi decisamente scarsi e con un preoccupante oscillatore con divergenze ribassiste quindi in questi giorni sarà bene stare molto allerta anche se al momento la situazione è decisamente razzista ed il target è quello indicato a livello mensile pari a 6105 un target successivo lo troveremo poi a 6205 questo naturalmente non è detto che avverrà linearmente quindi potrebbero esserci delle correzioni e poi di nuovo delle riprese comunque al momento attuale i valori più importanti sono: 6105 target mensile fondamentale e 6030-6007 che è diventato supporto.
S&P 500: l'ascesa è destinata a fermarsi?Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è consuetudine fare un resoconto dell’andamento dei mercati, ma soprattutto, formulare ipotesi su ciò che potrebbe riservare l’anno nuovo.
“cosa ci riserverà il mercato azionario americano?”
Ebbene, quest’anno, il compito di delineare scenari futuri si rivela particolarmente complesso, a causa di una serie di fattori chiave che analizzeremo al fine di trarne degli spunti.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Massimi storici
Innanzitutto, l’S&P500 si appresta a chiudere l'anno su valori massimi assoluti,una Bull Run nata dalle ceneri della crisi finanziaria del 2008, e che, salvo brevi pause, non ha mostrato significative inversioni di tendenza.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico notiamo che i prezzi dal time frame mensile in giù fino a quello ad un minuto sono sopra la velocissima Media Mobile Esponenziale a 9 periodi e questo ci dà l’idea di quanto tirate, almeno tecnicamente, siano le quotazioni. L’RSI stesso sul mensile non è ancora riuscito a segnare un nuovo massimo rispetto al picco di Agosto del 2021.
I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
In pratica l’RSI segnala solo divergenze ribassiste.
Politica monetaria
Il contesto della politica monetaria, risulta un elemento cruciale, registrato come il ciclo di rialzo dei tassi di interesse più rapido mai attuato dalla Federal Reserve. Questo intervento è stato reso necessario dalla forte ondata inflazionistica, originata in primis dalla pandemia del COVID-19 e poi dal conflitto tra Russia e Ucraina.
I recenti dati indicano un progressivo calo dell’inflazione verso il target del 2%, cosicché' il percorso di allentamento monetario intrapreso a settembre, potrebbe potenzialmente protrarsi nel 2025. Il dato dell'Indice dei Prezzi al Consumo USA che verrà rilasciato mercoledì prossimo potrà più che altro fornire indicazioni sulla velocità con cui verrà condotto il ciclo di allentamento ma difficilmente lo metterà in discussione. Allo stesso modo sono da considerare i dati inerenti al mercato occupazionale statunitense, A riguardo è utile evitare la semplicistica equazione che vuole che al taglio dei tassi seguano le azioni in rialzo. Si tratta di un falso mito visto che non sempre si verifica.
L’elezione di Trump
La rielezione di Trump alla casa Bianca e’ stata accolta con favore dai mercati soprattutto dai comparti Tech e Finance. La sua agenda elettorale fatta di protezionismo, lotta all'immigrazione, tentativo di risanare l'enorme squilibrio della bilancia commerciale, allentamento della transizione energetica verso fonti sostenibili (accordo di Parigi), riequilibrio nei rapporti con i partners internazionali su questioni di difesa e commercio, con conseguenze sia nell'immediato che nel medio termine.
Mercato del lavoro
Un aspetto fondamentale da monitorare è il mercato del lavoro, poiché rappresenta una delle principali voci di costo per le aziende ed è il principale motore del consumo familiare, che costituisce oltre il 70% della domanda aggregata negli Stati Uniti. I dati sugli Non-Farm Payrolls (NFP) diffusi venerdì scorso mostrano una crescita dell’occupazione: 227.000 nuovi posti di lavoro, a fronte dei 214.000 attesi. questi numeri vanno tuttavia analizzati considerando alcuni fattori:
- Il peggioramento registrato a ottobre, dovuto a eventi straordinari come scioperi e uragani.
- Il calo del tasso di partecipazione al lavoro.
Quest’ultimo riduce la base su cui viene calcolato il tasso di disoccupazione, distorcendo il dato che risulta peggiorato.Nel complesso, questi dati, analizzati insieme a quelli delle sessioni precedenti, sono coerenti con la prosecuzione della tendenza della Fed verso una politica monetaria accomodante. Tale direzione è confermata anche dal posizionamento dei trader, che attribuiscono una probabilità del 90% (secondo il CME Fed Funds Rate) a un taglio dei tassi di 25 punti base nel prossimo meeting del 18 dicembre.Va inoltre sottolineato che, a differenza della BCE, la Fed opera con un mandato più ampio e complesso. Oltre a sostenere la stabilità dei prezzi (inflazione), deve intervenire in cinque aree chiave, tra cui la massimizzazione dell’occupazione e il supporto alla stabilità e alla crescita economica.
I driver del recente rialzo
Il comportamento dell’S&P500 è sorprendente soprattutto considerando sia i dati macroeconomici costantemente sovversivi, sia per le frequenti, e crescenti, tensioni geopolitiche. Gli investitori sembra che abbiano mostrato una tendenza a sottopesare gli aspetti negativi, concentrandosi piuttosto su quelli positivi.
Fra le ragioni di questa tendenza vi è la composizione dell'indice dove prevalgono le famose “Magnificent 7” aziende spinte dai continui progressi e dalle continue promesse come ad esempio le prospettive ed attuali applicazioni dell’AI. Ciononostante l’indice risulta squilibrato dal punto di vista della composizione. Le 3 attuali mega cap (Nvidia, Apple e Microsoft) ad esempio, hanno un valore del 14% nell’indice, ed oltre il 26% sull'intero settore tecnologico.
Sostenibilità delle quotazioni
Questo ci porta direttamente al tema della sostenibilità delle attuali valutazioni dell’indice S&P500.
Il longevo rialzo dell’indice si fonda su basi solide. grazie alla straordinaria capacità d’innovazione dimostrata dalle Corporate Americane, in particolare nel settore Tech, in cui il divario con il resto del mondo, finora, si è rivelato incolmabile e difficilmente lo sarà in un futuro prossimo.Un esempio emblematico di questa dinamica è la guerra commerciale avviata da Trump durante il suo primo mandato, con la Cina come principale avversario. Questa disputa riflette la competizione tra le due potenze per il predominio nell’innovazione tecnologica, un settore che influenza profondamente aree cruciali come la sicurezza nazionale e la geopolitica globale.Un elemento essenziale per sostenere un mercato rialzista è rappresentato dagli utili aziendali. Finché i profitti giustificano i multipli, non ci sono problemi immediati. Al momento, il rapporto Prezzo/Utile prospettico a 12 mesi si colloca al novantesimo percentile, non solo per le Magnificent 7, ma per l’intero indice. Sebbene si tratti di livelli oggettivamente elevati, ciò non implica necessariamente un imminente calo dei mercati, anche se il rischio di una correzione a questi valori rimane significativo. La capacità delle aziende di generare fatturato, utili e cash flow è quindi cruciale. Finora, le stagioni degli utili hanno fornito supporto, rendendo i multipli realistici o almeno giustificati. Tuttavia, se si inizieranno a intravedere segnali di indebolimento degli utili, sarà ragionevole aspettarsi un conseguente rallentamento degli indici. Detto ciò resta che, fintanto che i prezzi si mantengono sulle medie e non si formano massimi decrescenti sui time frame più autorevoli come il weekly ed il mensile, (secondo la teoria di Dow) non dovremmo allarmarci in quanto un trend è vivo finché non viene messo in discussione proprio dalla formazione di nuovi massimi e minimi più bassi dei due precedenti.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Dollar Index sul supporto in attesa del CPI Con l'attuale rimbalzo dal supporto sulla trendline a 105,50 originata nell'ottobre del 2023, il Dollar Index sembra non voler mollare la presa rialzista e che ci possa essere un altro tentativo rialzista verso area 108,50, prima di monitorare una fase di inversione, verosimilmente dal prossimo gennaio. Il pattern che stiamo monitorando potrebbe essere incompleto, ma potrebbe presto entrare nelle fasi finali di una ripresa, con una ulteriore spinta verso l'alto questa settimana, in occasione della pubblicazione dei prezzi al consumo, con l'indice CPI previsto in moderato aumento al 2,7% dal precedente 2,6%.
Per il Dollar Index, ogni volta che raggiunge un nuovo massimo, si pensa ad una forte inversione e questa dinamica polarizza l'attenzione degli operatori, specialmente per l'inizio del prossimo anno quando Trump entrerà in carica. La stesso successe nel 2016/2017
Silver, consolidati i 30 dollari mostra manie rialzisteChart di Capital.com
Buongiorno, il Silver dopo il recente breakout del livello dei 30 dollari, resistenza statica e psicologica di rilievo, è stato subissato dalle prese di profitto che lo hanno prontamente spinto sotto la linea di breakout.
Il livello era troppo sensibile per immaginare un comportamento diverso.
I prezzi hanno così abbozzato un pullback che mi sembra più dettato dall'ansia di passare all'incasso che altro.
Passata l'ansia e scaricati gli eccessi di breve i prezzi si sono nuovamente portati sopra il livello dei 31 fino a lambire i 35 dollari.
Adesso, contrariamente a prima, potremmo anche considerare come consolidata la soglia dei 30 dollari.
Questo ci porta a considerare il livello come di sostegno, anche psicologico, per tutti i tentativi long da qui in avanti.
Infatti avremmo, si fa per dire, una ipotetica rete di protezione del livello che ci permette di costruire dei long di più ampio respiro potendo contare sulla relativa collaborazione di questo livello.
Livello che, da ostica resistenza ora si potrebbe trasformare in un collaborativo supporto.
Per completezza di analisi non si può non considerare, se si osserva il time frame settimanale, il movimento di testa e spalle ribassista che come una spada di Damocle pende sulle nostre teste.
La linea di collo passa per il livello obliquo, guarda caso, in area 30.
Francamente questo livello dinamico, ma anche statico, diventa un livello spartiacque, le colonne di Ercole oltre il quale non conviene avventurarsi se dovesse validarsi la figura di inversione con il breakout della neckline.
In tal caso, infatti, avremmo delle implicazioni ribassiste non facilmente gestibili, digeribili o sopportabili. Anche alla luce dell'elevata volatilità ribassista (downside volatility) che mostra nel tempo.
L'analisi di oggi, comunque, non ha velleità di ampio respiro.
Propongo infatti di cogliere i vantaggi di un eventuale allungo in caso di breakout del recente massimo relativo in area 31,4 dollari.
I livelli operativi sono indicati nel grafico.
Notiamo come i volumi siano piuttosto in acquisto che in calo, ciò che è di supporto per un long.
Inoltre la correlazione positiva con la coppia EURUSD sembra tornata robusta e questo è altro elemento di sostegno visto il livello di supporto importante su cui si è fermata, almeno per ora, la caduta dell'euro.
Come si nota il i target, unico, è posto al livello dinamico rappresentato dalla media mobile a 200 periodi a circa 31.7 dollari.
Considerato il canale ascendente entro cui si muovono i prezzi, sarebbe francamente auspicabile prima un ritracciamento ancora più profondo dei prezzi in modo da scaricare ancora qualche eccesso e di avere un livello di supporto più robusto.
Difatti il successivo ripresentarsi alla linea di breakout sarebbe più autorevole avremmo più fiducia di assistere all'allungo sperato e colpire il target.
Happy Monday XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
| ANALISI SU GOLD |
BUON LUNEDI A TUTTI
E
Buon inizio settimana a tutti
'altre problematiche in syria^
La situazione in Medio Oriente si fa sempre più tesa, e come al solito, le escalation sembrano avvenire nei weekend.
Coincidenze o strategia?
io non credo
La preoccupazione principale è che questa crisi si espanda rapidamente, con conseguenze imprevedibili.
La prossima settimana, avremo i dati più stabili e strategici, come l'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) negli Stati Uniti.
per il momento mi mantengo rialzista cercando dei ritracci, non penso proprio di valutare nessun tipo di short su gold,
ma lo valuterò sul momento.
non si sa mai che dia un ritraccio per poi seguire long.
Influenza dei tassi di interesse
Le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve per la riunione di dicembre sono aumentate al 87%, sostenendo un quadro favorevole per l'oro.
Come di consueto ci vediamo alle 14.30, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 (orario news) e l'apertura di New York.
Come spesso sottolineo, la strategia più prudente è attendere un ritracciamento per posizionarsi a favore del trend principale.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere sessioni live su TradingView.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Mercati tra Tassi, Inflazione e OroANALISI MACROECONOMICA:
Andando ad analizzare questa che sarà la seconda settimana di dicembre, possiamo notare come sia piuttosto caratterizzata dal rilascio di dati sui tassi di interesse di diverse Paesi, quali Australia, Zona Europa, Canada e Svizzera. Oltre a questi dati, ne abbiamo di ulteriori decisamente importanti, che andremo ad analizzare qui di seguito.
Andiamo, quindi a vedere insieme nel dettaglio quali saranno gli eventi principali della settimana che va dal 9 al 13 dicembre.
Martedi 10 Dicembre
Giornata caratterizzata dal dato sul tasso di interesse Australiano, che precedentemente si attestava al 4.35% e che dovrebbe essere confermato anche nel dato di Martedi, segno che vi è al momento una situazione di calma lato dollaro australiano.
Ulteriore dato importante sarà l’ Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) della Germania, che ci dirà sulla situazione attuale dell’inflazione a livello tedesco e quindi anche un segnale su quello che è il livello di inflazione con veduta europea.
Mercoledi 11 Dicembre
Giornata ricca di notizie in cui avremo, questa volta, l’ Indice dei Prezzi al Consumo americani (CPI), sia su base mensile che annuale. Sia il dato mensile che il dato annuale sono previsti in aumento dello 0.1%.
Mentre il Core CPI, ovvero il dato inflazionistico che esclude alimenti ed energia, è previsto stabile a conferma del dato del mese passato, ovvero lo 0.3%. Quindi un dato in linea con le precedenti aspettative potrebbe portare in qualche modo ad una stabilizzazione dei mercati.
Inoltre è previsto il dato sul tasso di interesse canadese. Il dato precedente ci parlava di un tassi di interesse del 3.75%, mentre le previsioni ci parlando di un taglio di 0.50 punti base ed è previsto un dato del 3.25% che potrebbe quindi, come conseguenza, portare ad un indebolimento del dollaro canadese sui mercati.
Questa è solo un’analisi informativa, ma non è detto che i dati sulle news vengano riflesse allo stesso modo sui mercati. Inoltre il rilascio dei dati del tasso di interesse, porta alta volatilità sui mercati, motivo per cui ogni trader ed ogni investitore devono prestare la massima attenzione in queste circostanze.
Giovedi 12 Dicembre
In questa giornata troviamo quella che sarà la decisione sul tasso di interesse Svizzero. Il tasso attuale è dell’1% ma è previsto un taglio di 0.25 punti base che potrebbe portare il dollaro svizzero ad indebolirsi.
Mentre a livello Europeo abbiamo la decisione del tasso di interesse da parte della BCE. L’attuale tasso è del 3.40% ma si prevede un possibile taglio di 0.35 punti base che porterebbe il tasso ad una ulteriore discesa e quindi ad un indebolimento da parte dell’Euro.
Senza dubbio si raccomanda che eventi accaduti in passati non è detto che possano ripetersi anche in futuro.
Venerdi 13 Dicembre
Per quanto riguarda questa giornata, come unico dato rilevante abbiamo il PIL inglese, previsto in aumento e che dovrebbe passare da un –0.1% ad un +0.1% portando quindi la sterlina ad un potenziale rafforzamento.
Questa analisi è a puro scopo informativo e non vuole essere dare alcun segnale di investimento.
ANALISI TECNICA
Questa settimana andremo ad analizzare la situazione sull’oro (XAUUSD su Pepperstone).
Partendo dal grafico Daily possiamo notare come l’ultimo movimento al rialzo, sia partito dai 2525$ dopo aver liquidato i minimi di Settembre, e abbia portato ad una accettazione del prezzo al di sopra dell’ultimo movimento ribassista (partito da 2700$ e conclusosi ai 2525$). Questo potrebbe indicarci un eventuale ritorno dei buyers e quindi la possibilità per il prezzo di andare a riprendere nuovamente i massimi storici.
Questo non vuole essere un segnale finanziario, ogni trader ed investitore deve fare le proprie valutazioni, in quanto in questo asset è considerato ad alto rischio per la sua volatilità
Qui sarà molto interessante vedere come si muoveranno gli operatori sul mercato.
Il prezzo sembra trovarsi al momento in una fase di totale congestione, quindi parliamo di una certa indecisione su dove possa andare.
Sarà interessante vedere a questo punto se il prezzo avrà la forza di ritornare in area 2700$ o se proseguirà al ribasso intorno all’area 2580$. Nel caso in cui non dovesse reggere questa zona, potremmo vedere il prezzo andare a prendere quella che è una zona di domanda molto importante.
Al contrario, se vediamo il prezzo avere un ritorno intorno ai 2700$, potremmo vedere l’oro nuovamente intorno ai massimi stabiliti a fine Ottobre.
Il VWAP ci da ulteriore conferma di come la zona 2500 sia un prezzo in cui sono avvenuti i maggiori scambi di volumi, e quindi potrebbe rappresentare anche una calamita per il prezzo.
Queste sono analisi a scopo informativo e non rappresentano in alcun modo un segnale per il trader di come dover entrare. Inoltre ogni trader ed investitore devono tener presente che questo è un asset altamente volatile e vi è rischio di perdita di denaro.
Conclusioni:
Sarà un mese particolarmente importante per l’ORO, in quanto vi è particolare incertezza anche a causa delle correnti tensioni geopolitiche. Durante questo mese sarà importante vedere se determinate strutture di mercato reggeranno e di conseguenza, come vorranno muoversi gli operatori di mercato.
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AliababaDopo aver toccato la trend di supporto ed aver fatto una piccola partenza seguita da un ritracciamento che pensavo toccasse la trend si supporto di aprile ha invece eseguito un ulteriore rimbalzo con gap avvicinandosi alla trend di resistenza, dopo alcune analisi, venerdì prima della chiusura del mercato sono entrato a 86,17 in quanto c erano tutte le prerogative per una rottura di trend.
ORO: il prossimo dato sull'inflazione definirà il nuovo trendPunti chiave:
- I dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) e la riunione della Fed della prossima settimana saranno fondamentali e potrebbero determinare la volatilità dell'oro in un contesto di timori sull'inflazione.
- L'oro chiude a 2.633,33 dollari, in calo dello 0,64%, segnando la seconda perdita settimanale, mentre i segnali della Fed e i dati sui prezzi al consumo occupano il centro della scena.
- Livelli chiave: l'oro deve mantenersi sopra i 2.631,04 per evitare un calo verso i 2.571,68; la resistenza da superare è 2.663,51.
- I deflussi degli ETF garantiti dall'oro segnalano una bassa domanda istituzionale nonostante i rischi geopolitici globali.
- I dati contrastanti sull'occupazione negli Stati Uniti alimentano l'incertezza, con un forte aumento delle retribuzioni compensato da una crescita più debole del settore privato.
I prezzi dell'oro hanno chiuso a 2.633,33 questa settimana, segnando un calo di 17,02, o dello 0,64%, poiché dati economici contrastanti e segnali cauti della Federal Reserve hanno influenzato il sentiment. Ciò segna il secondo calo settimanale consecutivo, lasciando il metallo a cavallo di livelli pivot chiave che potrebbero determinare la sua prossima mossa direzionale.