I dati sull'inflazione abbattono gli indici americani, ed in particolare il settore tecnologico. Ricordiamo che un'inflazione persistentemente elevata forzerebbe le banche centrali ad in primis la FED ad alzare ulteriormente i tassi di interesse, con impatti negativi notevoli su bond e azionario, in particolare appunto sul settore tecnologico. Gli indici europei...
Il nuovo crollo del gas europeo spinge il DAX verso le resistenze di 13400. Diversa la situazione degli indici USA, vediamo perché. Attenzione domani alla volatilità che potrebbe scatenarsi dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione. Analizziamo l'oro.
EURUSD a 1.0340 ? Piccolo commento video e pareri personali.
Oil e Gas correggono pesantemente al ribasso e aprono la strada ad un movimento a sorpresa verso l'alto degli azionari. Le banche centrali guardano solo all'inflazione e continuano ad alzare i tassi , provocando un ulteriore rialzo dei rendimenti. Per quanto ancora? Analizziamo Adobe e Nvidia.
Dottori, provo a ripostare il video qua su Trading View, sperando che non mi bannino per qualche strano motivo! ahah
Rialzo dei tassi record per la BCE che provoca il rialzo dei rendimenti del decennale ma poco più. Rimane aperto lo scenario di un rally per gli indici azionari. Analizziamo KO PDD TIMUS Tesla
Il crollo del petrolio sotto area 88 allenta la tensione sui rendimenti e favorisce i rialzi tecnici degli indici che potrebbero, come dicevamo ieri, sorprendere i ribassisti. Attenzione agli sviluppi dei prossimi due giorni. Vediamo il quadro.
Gli indici sia USA sia europei non riescono a violare i supporti di breve per andare a testare i minimi dell'anno. Il DAX prepara una sorpresa al rialzo? Vediamo perchè. Petrolio e Gas naturale martellano i supporti, il che potrebbe dare ulteriore sostegno agli indici azionari. Analizziamo Apple Bitcoin.
Il punto interrogativo sorge a seguito del comportamento odierno, ovvero malgrado una sfilza di dati economici negativi e notizie di grande incertezza sulle forniture energetiche il DAX per adesso non sfonda al ribasso, anzi rimbalza dai minimi di venerdì sera. Vediamo il quadro.
Settimana incredibile, solo oggi il DAX ha oscillato intraday del 6% circa, ma le chiusure weekly parlano chiaro: - continua il trend ribassista degli azionari - riprende con vigore il ribasso dei metalli - il petrolio si prepara a testare i supporti dell'anno - i bond 10 anni mostrano resilienza Analizziamo Gilead
Non c'è storia: finché la FED continuerà ad uscire con dichiarazioni martellanti che indicano restrizione monetaria, i rendimenti continueranno a rimanere in tensione causando tutta una serie di scossoni a catena. Vediamo il quadro.
La notizia dell'aumento della tassazione dei profitti sulle società energetiche manda KO Eni, le utilities e gli indici europei. La partita per la tenuta di area 13.000 del DAX è però ancora aperta. Interessante sviluppo tecnico per il rame, che a causa delle dichiarazioni di Powell venerdì scorso ha interrotto lo sviluppo di un testa e spalle rialzista....
Indici europei rimangono sui supporti, il DAX tenta di uscire da 13.000, stavolta verso l'alto, ma il tentativo fallisce. Il petrolio ridiscende pesantemente da area 94 disegnando un bearish englilfing importante. China A50 affonda lentamente assieme alle speranze che il caso Taiwan non faccia fuggire gli ultimi investitori. Analizziamo Baidu.
Gli indici europei danno seguito al ribasso di venerdì ma non crollano come molti si aspettavano. Il testa e spalle ribassista che ha dato vita all'ultimo movimento non è tecnicamente completo. Vediamo perchè. Il DAX tiene per il momento l'ultimo supporto rotto il quale rimangono i minimi dell'anno.
Jerome Powell con le sue dichiarazioni offre il trigger al movimento di rottura dei supporti per tutti gli indici, che partono per una probabile nuova fase ribassista. Come avevamo visto nell'analisi di venerdì scorso gli indici stavano già dando segnali di debolezza, quindi il movimento non è una sorpresa. Per SPX manca la rottura di area 4050 per aprire la...
Mentre gli indici azionari vanno in pausa in attesa delle dichiarazioni del Presidente della FED, previste per domani, i bond tentano un rimbalzo, sganciandosi dalla correlazione degli ultimi giorni con il gas naturale. Vediamo il quadro. Il rame tenta di dare seguito alla figura rialzista evidenziata nel video del 8 agosto scorso. Analizziamo ETF Uranio.
Continua l'impennata del TTF che alimenta le aspettative di inflazione e quindi continua a deprimere i bond governativi. Le borse sono in bambola sui supporti chiave, e non riescono a rimbalzare se non per qualche ora, salvo poi rimangiarsi tutto il movimento in poco tempo. Analizziamo Kellog, Amazon.
Gli indici tentano un rimbalzo che dura poche ore e si apprestano al test di supporti molto importanti. Il petrolio viene rilanciato verso il test della resistenza a 94 dollari dalle dichiarazioni di un membro OPEC. Vediamo il put/call ratio e come si collega all'andamento degli indici.