RONALD E DONALD: Destini incrociatiSono state proposte molte similitudini f r a Donald e Ronald da Tampico. Ma la situazione del 2017 è ben diversa da quella esistente nel 1981. Allora Reagan aveva ereditato un’economia anemica con un tasso di inflazione prossimo al 15%. Il suo cavallo di battaglia fu l’ Economic Recovery Tax Act , una legge che prevedeva ampi tagli alle imposte, entrate inferiori per lo Stato e una riduzione della spesa pubblica previdenziale. Di conseguenza, i rendimenti sui Treasury salirono ai massimi di sempre. A quei tempi, il rapporto debito/PIL era di appena il 30%, un livello molto distante dal quasi 100% che Trump sta ereditando oggi. In sostanza Trump non dispone del margine di cui godeva Reagan per procedere con la Trumpeconomics. La sua proposta di incrementare lo stimolo fiscale e la spesa pubblica per infrastrutture si annuncia sì inflazionistica, ma poco sostenibile sul piano dei conti pubblici. Dall'altra parte la FED anche sulla base di queste aspettative ha annunciato 3 aumenti dei tassi nel 2017. La peggior situazione per gli americani sarebbe quella in cui l'inflazione non sale come previsto ma Janet Louise procede con la stretta monetaria. La grande massa di debito pubblico e privato (famiglie e aziende) non si svaluterebbe in termini reali ma d'altro canto la spesa in conto interessi lieviterebbe, deprimendo i conti economici aziendali e i consumi. Situazione che gli USA non possono permettersi. Per questo credo che il tasso sul decennale americano sia destinato a scendere, la FED a non mantenere del tutto le promesse e il derivato sul T NOTE 10Y a ritornare nel breve in area 127 (punto di controllo) - 129, a maggior ragione se la chiusura della candela mensile avvenisse sopra 124 , "round number", 38% di ritracciamento del trend rialzista di lungo periodo decennale, livello chiave sul quale sono allineati i minimi e gli LCS (lowest close of support) mensili registrati t r a il 2013 e il 2015, minimo dell'area di valore dal 2007. Inutile dirlo per la valenza che hanno, gli oscillatori sono in ipervenduto da oltre un mese.Longdi LeonardoFranci1
BUND - Probabile ripresa del trend di medio lungoBUND 10Y, grafico su TF settimanale, linee in blue corrispondenti alle chiusure mensili. L'impostazione di medio lungo periodo (al di là delle prese di beneficio post 8 settembre) rimane saldamente rialzista. La tenuta del canale fornisce conferme in tal senso. Oscillatori in iper venduto e chiusure sul mensile sopra area 160,25 - 160,90 mi spingono ad ipotizzare uno scenario rialzista per i primi mesi 2017, con ritest di area 166,20. I flussi in acquisto sul Bund (ed in generale sui govies AAA) potrebbero essere compensati da altrettante vendite su Azionario Europa.Longdi LeonardoFranci3