Bande di Bollinger: Strumento Potente o Trappola per Trader? Questa settimana, per quanto riguarda il post educativo, andremo a trattare uno degli strumenti più famosi ed utilizzati dai trader, ovvero le Bande di Bollinger.
Questo strumento viene prettamente usato per valutarne la volatilità di uno specifico asset che si sta tradando, oltre a capirne se si trova in una fase di ipercomprato o ipervenduto. La volatilità, come ben sappiamo è data dalla intensità con cui il prezzo di un titolo varia nel corso del tempo, più saranno le oscillazioni più quel titolo sarà volatile.
Le Bande di Bollinger vengono maggiormente utilizzate all’interno dell’analisi tecnica e sono composte da linee di tendenza o bande e da una media mobile semplice a 20 periodi (periodo più utilizzato dai trader). Le bande tracciano un range che varia in base al movimento dei prezzi, mentre la media mobile rappresenta il prezzo medio di un determinato asset in uno specifico periodo di tempo. Inoltre, questo strumento utilizza la deviazione standard, ovvero misura in che modo avviene la dispersione dei valori del prezzo rispetto alla sua media, quindi ci dice quanto affidabile è la media aritmetica.
All’aumentare della volatilità, queste bande tenderanno a distanziarsi tra loro in quanto vi è una maggiore dispersione del prezzo rispetto alla propria media, al contrario quando vi è bassa volatilità avremo delle bande che sono abbastanze vicine alla media mobile.
Come utilizzare le bande di Bollinger nel trading?
Questo oscillatore, ci fornisce in qualche modo dei parametri e di quanto il prezzo possa oscillare. I prezzi solitamente si trovano sempre all’interno delle bande, ma abbiamo i casi in cui il prezzo si avvicina alla banda superiore o addirittura la oltrepassa, entrando in una zona di ipercomprato che potrebbe portare il trader a valutare una vendita dell’asset. Al contrario quando il prezzo si avvicina verso la banda inferiore o addirittura la buca, si potrebbe valutare un acquisto da parte del trader. Vogliamo precisare che non basta un semplice oscillatore per valutare le entrate a mercato, ed è importante che ogni trader conosca al meglio la propria strategia e il rischio che ne deriva dal tradare i derivati su mercati che sono altamente volatili.
In queste due immagini possiamo notare come le bande allarghino in presenza di volatilità e si restringano nel caso in cui il prezzo sia in fase stazionaria.
Bassa Volatilità
Alta Volatilità
Possiamo applicare le bande di Bollinger nella Price Action?
Senza dubbio le bande di Bollinger ci permettono di avere un ulteriore supporto quando andiamo ad analizzare il prezzo di un determinato asset. Il fatto che questo oscillatore rilevi la volatilità e i suoi cambiamenti, può essere integrato con altri indicatori, come ad esempio una trendline o anche i volumi, in cui possiamo vedere come le zone in cui abbiamo bassa volatilità e che corrispondono a zone di accumulo, potremmo notare volumi in aumento.
Abbiamo comunque casi in cui questo oscillatore non ci fornisce segnali esatti. Come menzionato precedentemente, abbiamo detto che le bande di Bollinger potrebbero essere rotte al rialzo e quindi potrebbe tramutarsi in una potenziale operazione di vendita. Ma abbiamo casi in cui, il prezzo potrebbe comunque continuare a creare nuovi massimi ed andare a rompere nuovamente la banda superiore, come mostrato nell’esempio.
Questo avviene soprattutto quando abbiamo una forte tendenza di movimento, esso sia al rialzo o ribasso. Questo è uno dei motivi per il quale un trader non può fare affidamente ad un solo oscillatore o indicatore per la propria operatività. Ci sarebbe un rischio fin troppo elevato di avere falsi segnali e mettere in dubbio anche la propria strategia se basata solo su questi strumenti.
CONCLUSIONI:
Possiamo concludere dicendo che questo oscillatore ormai è presentare sul mercato da diversi anni ed è uno degli strumenti che viene maggiormanete utilizzato all’interno dell’analisi tecnica. Questo oscillatore, se utilizzato in modo corretto, possono fornire al trader una visione più dettagliata del mercato in quanto permettere di riconoscere i momenti in cui ci possono essere forti scosse di volatilità. Teniamo presente che comunque se viene fatto del backtesting, non è detto che l’utilizzo e il risultato dato in passato nell’utilizzo delle bande di Bollinger, possa riflettersi allo stesso modo in futuro. Sappiamo molto bene che i mercati si evolvono e quello che avveniva 10 anni fa sul mercato in termini di movimento del prezzo, potrebbe non avvenire tutt’oggi.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.