EURUSDSiamo davanti un Momentum debole del Dollaro, mi aspetto un test delle Aree 1.08500/1.09000 dove abbiamo delle Zone d' innefficenza Daily. tutto discorrelato perfettamente con Dxy.Longdi colaci.rocco0
GBPUSDSiamo davanti un Momentum debole del Dollaro, mi aspetto un test delle Aree 1.28500/1.2900 dove abbiamo delle Zone d' innefficenza Daily. tutto discorrelato perfettamente con Dxy.Longdi colaci.rocco0
GBPUSD: operazione in targetInvio a posteriori operazione intraday con ingresso fillato questa mattinaShortdi iTraderFX0
GBPJPY: sell limitInserito sell limit per il proseguo del trend ribassista.Shortdi iTraderFXAggiornato 1
PMI EUROL'Eurozona continua a ristagnare. Il PMI composito si è mantenuto stabile a 50,2, suggerendo un'attività economica piatta. Sebbene la produzione manifatturiera mostri segnali di rallentamento del declino, con un aumento dell'indice da 47,1 a 48,7, il settore dei servizi cresce debolmente a causa della diminuzione di nuovi ordini. La fiducia dei consumatori rimane bassa, influenzando negativamente la spesa delle famiglie. Nonostante un certo ottimismo nei mercati azionari europei, le prospettive a breve termine restano incerte, aggravate da potenziali tariffe commerciali e dall'aumento dei costi per le imprese. La Banca Centrale Europea sembra convinta che l'inflazione sia sotto controllo, ma le pressioni sui costi continuano a crescere Buon trading a tuttidi mattiabonetti_1
EURGBP: buy limitInserito un buy limit per un rialzo del prezzo: potrebbe iniziare un trend di lungo periodoLongdi iTraderFXAggiornato 1
Bande di Bollinger: Strumento Potente o Trappola per Trader? Questa settimana, per quanto riguarda il post educativo, andremo a trattare uno degli strumenti più famosi ed utilizzati dai trader, ovvero le Bande di Bollinger. Questo strumento viene prettamente usato per valutarne la volatilità di uno specifico asset che si sta tradando, oltre a capirne se si trova in una fase di ipercomprato o ipervenduto. La volatilità, come ben sappiamo è data dalla intensità con cui il prezzo di un titolo varia nel corso del tempo, più saranno le oscillazioni più quel titolo sarà volatile. Le Bande di Bollinger vengono maggiormente utilizzate all’interno dell’analisi tecnica e sono composte da linee di tendenza o bande e da una media mobile semplice a 20 periodi (periodo più utilizzato dai trader). Le bande tracciano un range che varia in base al movimento dei prezzi, mentre la media mobile rappresenta il prezzo medio di un determinato asset in uno specifico periodo di tempo. Inoltre, questo strumento utilizza la deviazione standard, ovvero misura in che modo avviene la dispersione dei valori del prezzo rispetto alla sua media, quindi ci dice quanto affidabile è la media aritmetica. All’aumentare della volatilità, queste bande tenderanno a distanziarsi tra loro in quanto vi è una maggiore dispersione del prezzo rispetto alla propria media, al contrario quando vi è bassa volatilità avremo delle bande che sono abbastanze vicine alla media mobile. Come utilizzare le bande di Bollinger nel trading? Questo oscillatore, ci fornisce in qualche modo dei parametri e di quanto il prezzo possa oscillare. I prezzi solitamente si trovano sempre all’interno delle bande, ma abbiamo i casi in cui il prezzo si avvicina alla banda superiore o addirittura la oltrepassa, entrando in una zona di ipercomprato che potrebbe portare il trader a valutare una vendita dell’asset. Al contrario quando il prezzo si avvicina verso la banda inferiore o addirittura la buca, si potrebbe valutare un acquisto da parte del trader. Vogliamo precisare che non basta un semplice oscillatore per valutare le entrate a mercato, ed è importante che ogni trader conosca al meglio la propria strategia e il rischio che ne deriva dal tradare i derivati su mercati che sono altamente volatili. In queste due immagini possiamo notare come le bande allarghino in presenza di volatilità e si restringano nel caso in cui il prezzo sia in fase stazionaria. Bassa Volatilità Alta Volatilità Possiamo applicare le bande di Bollinger nella Price Action? Senza dubbio le bande di Bollinger ci permettono di avere un ulteriore supporto quando andiamo ad analizzare il prezzo di un determinato asset. Il fatto che questo oscillatore rilevi la volatilità e i suoi cambiamenti, può essere integrato con altri indicatori, come ad esempio una trendline o anche i volumi, in cui possiamo vedere come le zone in cui abbiamo bassa volatilità e che corrispondono a zone di accumulo, potremmo notare volumi in aumento. Abbiamo comunque casi in cui questo oscillatore non ci fornisce segnali esatti. Come menzionato precedentemente, abbiamo detto che le bande di Bollinger potrebbero essere rotte al rialzo e quindi potrebbe tramutarsi in una potenziale operazione di vendita. Ma abbiamo casi in cui, il prezzo potrebbe comunque continuare a creare nuovi massimi ed andare a rompere nuovamente la banda superiore, come mostrato nell’esempio. Questo avviene soprattutto quando abbiamo una forte tendenza di movimento, esso sia al rialzo o ribasso. Questo è uno dei motivi per il quale un trader non può fare affidamente ad un solo oscillatore o indicatore per la propria operatività. Ci sarebbe un rischio fin troppo elevato di avere falsi segnali e mettere in dubbio anche la propria strategia se basata solo su questi strumenti. CONCLUSIONI: Possiamo concludere dicendo che questo oscillatore ormai è presentare sul mercato da diversi anni ed è uno degli strumenti che viene maggiormanete utilizzato all’interno dell’analisi tecnica. Questo oscillatore, se utilizzato in modo corretto, possono fornire al trader una visione più dettagliata del mercato in quanto permettere di riconoscere i momenti in cui ci possono essere forti scosse di volatilità. Teniamo presente che comunque se viene fatto del backtesting, non è detto che l’utilizzo e il risultato dato in passato nell’utilizzo delle bande di Bollinger, possa riflettersi allo stesso modo in futuro. Sappiamo molto bene che i mercati si evolvono e quello che avveniva 10 anni fa sul mercato in termini di movimento del prezzo, potrebbe non avvenire tutt’oggi. Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone. Formazionedi Pepperstone9
Scende Wall StreetLe azioni statunitensi sono state scambiate in ribasso giovedì, con l'S&P 500 in calo dello 0,7% dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico il giorno prima, il Nasdaq in calo dello 0,8% e il Dow Jones in calo di 550 punti. Le azioni Walmart sono crollate di quasi il 6% dopo aver rilasciato previsioni negative sul 2026, nonostante abbiano superato le stime degli utili del quarto trimestre. Quasi tutti i settori sono stati scambiati in rosso, con la finanza e i beni di consumo discrezionali che sono stati i peggiori del listino. Nel frattempo, il sentiment degli investitori è rimasto sotto pressione, in ragione delle preoccupazioni geopolitiche e delle incertezze economiche, in particolare per i timori sulle tariffe commerciali. Sul fronte dei dati economici, le richieste settimanali di disoccupazione sono salite a 219.000, superando le previsioni di 215.000, mentre le richieste continuative sono aumentate a 1,869 milioni, sebbene tutto ciò non evidenzi ancora un rallentamento significativo del mercato del lavoro. VALUTE Leggero ripiegamento del dollaro contro le principali valute, in particolar modo Euro e Sterlina. Le ragioni vanno spiegate con le parole di Goolsbee della Fed, che ha parlato di incertezze e incognite, criticando neanche tanto velatamente la decisione del Governo USA di imporre dazi, il che costringerà la Fed a rimanere restrittiva sui tassi. E domenica, non va dimenticato, ci sono le elezioni tedesche, che si preannunciano molto delicate, specie se il partito di estrema destra AfD dovesse in qualche modo rappresentare l’ago della bilancia per la governabilità del paese. La governabilità, secondo noi, vi sarà comunque, ma è chiaro che i mercati potrebbero risentirne, almeno inizialmente, se dovesse prevalere una maggioranza che non avesse i numeri per governare se non con il sostegno del partito di Alice Weidel. Il dollaro potrebbe tornare a scendere, ma occorrono conferme tecniche come la rottura dell'area 1.0530-60 sull'EUR/USD per accelerare. E non vale solo per l'Euro, ma anche per GBP e JPY, che sta salendo e arrivando ai primi target di medio termine. EUROZONA, SALE LA FIDUCIA L'indicatore di fiducia dei consumatori nell'area euro è salito di 0,6 punti a -13,6 a febbraio 2025, il più alto in quattro mesi e superando le aspettative del mercato di -14. I consumatori rimangono ottimisti sul fatto che la Banca centrale europea continuerà a tagliare i tassi quest'anno. Si prevede che Francoforte taglierà il suo tasso di deposito di 25 punti base in ciascuna delle prossime tre riunioni, portandolo dall'attuale 2,9% al 2,15%, anche se molti analisti sono propensi a pensare a due sole riduzioni, per diverse ragioni, tra le quali un disaccordo in seno al board tra falchi e colombe. Le previsioni per l'eurozona indicano sempre più tassi in calo al di sotto del 2% entro il 2026. Nel frattempo, nell'Unione europea più ampia, il sentiment dei consumatori è salito di 0,4 punti a -12,9. JOBLESS CLAIMS Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 5.000 rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 219.000, peggio delle aspettative di mercato di 215.000. Nel frattempo, le richieste continuative sono salite a 1.869.000 dopo la prima settimana di febbraio, in linea con le aspettative di mercato di 1.870.000. La media mobile a quattro settimane, che attenua la volatilità a breve termine, è scesa di 1.000 unità, attestandosi a 215.250. I dati hanno continuato a mostrare che il mercato del lavoro statunitense rimane a livelli storicamente rigidi nonostante il leggero ammorbidimento dal picco post-pandemia, in linea con la retorica dei membri del FOMC. Tuttavia, i dipendenti federali licenziati dal Dipartimento per l'efficienza governativa (DOGE) di recente creazione non sono inclusi nei dati sulle richieste statali, poiché le loro richieste vengono presentate separatamente nell'ambito del programma di indennità di disoccupazione per i dipendenti federali (UCFE). PETROLIO I future sul greggio WTI hanno esteso il loro guadagno iniziale a 73 $ al barile giovedì, sostenuti da un dollaro più debole e da rischi persistenti di una minore offerta. I delegati dell'OPEC+ hanno indicato che potrebbero ritardare gli aumenti dell'offerta, citando preoccupazioni per un mercato fragile poiché i membri del cartello in precedenza avevano lottato per ridurre la produzione fino all'obiettivo. L'offerta è stata anche messa sotto pressione all'inizio della settimana dopo che un drone ucraino ha colpito la parte russa del Caspian Pipeline Consortium, che è responsabile di circa l'80% delle esportazioni di petrolio kazako. Nel frattempo, un dollaro più debole ha aumentato la domanda di petrolio da parte dei principali importatori negli scambi denominati in dollari. D'altro canto, gli ultimi dati dell'EIA hanno mostrato che le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 4,6 milioni di barili nella seconda settimana di febbraio, più delle aspettative del mercato di un aumento di 3 milioni di barili, segnando il quarto aumento consecutivo. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Dollaro USA debole? Possibili movimenti da sfruttareFino a quando non ci sarà maggiore chiarezza sulle questioni macro legate ai dazi, abbiamo un dato sul dollaro: Debolezza Consideriamo che il dollaro ha prevalso negli ultimi mesi, e anche il Dollar Index ha mostrato un trend a rialzo molto consistente. La struttura che stiamo osservando sulle varie coppie/cambi contro dollaro fornisce in questa fase una indicazione che pare piuttosto evidente. Ho preso in esame AUDUSD, ma in linea di principio lo stesso discorso vale anche per le altre valute. Un Up-Thrust (riquadro rosso) Uno Spring (riquadro verde) per quella che sembra una fase accumulativa. Salvo new macro vedo quindi AUDUSD, EURUSD, NZDUSD ecc in possibili rialzi di breve. Con la freccia ho indicato un possibile livello di arrivo. Questo contesto ricordiamo non è il classico dove possiamo analizzare il grafico con i nostri concetti di sempre (qualsiasi essi siano). Ora siamo in una fase in cui chi parla (Trump) influenza non poco la politica internazionale. Continueremo a stare allerta per trovare possibili opportunità anche in queste fasi molto delicate e particolari. Longdi Wyckoff_ProphetAggiornato 8
GBPJPY, fast trade con 1 2 3 lowChart di Capital.Com Il cambio sterlina yen proviene da un regalo regolareb come evidenziato dalla trent line ribassista. Quando il calo è così regolare e preciso, spesso adotto una strategia che prevede un improvviso rimbalzo dei prezzi. In questo caso potrebbe esserci d'aiuto l’1-2-3 low di Joe Ross. Come al solito può essere interpretato in due modi. In modo conservativo come proposto nel grafico quindi puntando semplicemente al raggiungimento del massimo relativo al punto 2. Questa è la variante traders trick sempre di Joe Ross. Oppure può essere usata per cavalcare un rimbalzo ancora più profondo o addirittura un cambio di trend. Ovviamente tutto nel contesto del Time frame orario.Longdi RaffaeleCosta0
Fed, inflazione e dazi sono un problemaAncora una seduta interlocutoria sul mercato azionario, con Wall Street che ha chiuso comunque positiva rispetto al giorno precedente. Uno studio di una nota banca di investimento, intanto, raccomanda prudenza, in ragione del fatto che, secondo 205 gestori americani tra i più noti, il 90% avrebbe dichiarato che la borsa USA sia decisamente sopravvalutata. L’incertezza resta predominante, e il mercato è in bilico tra nuovi potenziali dazi da parte del governo degli Stati Uniti e le dichiarazioni della Fed ricavate dalla pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione del FOMC. Dal documento si comprende come la Fed sia decisa a mantenere i tassi invariati per qualche tempo, in mezzo a un'inflazione ostinata e ai dubbi legati alla politica economica degli Stati Uniti. Nel frattempo, il presidente Trump ha segnalato nuovi dazi del 25% su automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici già ad aprile, ma il mercato sembra non credere più a minacce non seguite dai fatti. VALUTE, IL DOLLARO INSISTE Sale il dollaro, alimentato dalle incertezze economiche e geopolitiche. Sebbene non sia presente una vera e propria avversione al rischio, si respira un’aria di ribassi per le altre valute, che tecnicamente, però, sono ancora in una fase di accumulazione, ma solo fino a che tengono i supporti chiave. Le aree da osservare sono 1.0400 e 1.0350 per la moneta unica, mentre per la sterlina sono poste a 1.2540 e 1.2380. USD/JPY scende costantemente e rimane scollegato dagli altri dollari, per via della possibilità che la BoJ possa alzare ancora i tassi di interesse. Target possibili a 148.60 e 147.20, aree di swing statiche in confluenza con livelli dinamici. USD/CAD è tornato sopra 1.4200 ma lontano dalla resistenza chiave di 1.4270, precedente supporto ora divenuto resistenza chiave di medio termine. Le valute oceaniche per ora tengono i guadagni e restano sostenute sopra i supporti cruciali di 0.6325 e 0.5675. FOMC La maggior parte dei funzionari della Fed ha riconosciuto, durante l’ultima riunione del FOMC, che l'elevato livello di incertezza giustifica un approccio più cauto sui tassi. La maggior parte dei banchieri ha sottolineato la necessità di ulteriori prove di un'inflazione in calo per decidere a favore di un allentamento futuro. I rischi dell’andamento dei prezzi sono ancora posizionati al rialzo, specie se dovessero essere introdotti cambiamenti nelle politiche commerciali (i dazi), interruzioni geopolitiche delle catene di approvvigionamento e una spesa delle famiglie più forte del previsto. La Fed ha mantenuto il tasso sui fondi federali stabile nell'intervallo 4,25%-4,5% a gennaio, interrompendo il suo ciclo di tagli dei tassi dopo tre riduzioni consecutive nel 2024. UK, INFLAZIONE IN RIALZO Il tasso di inflazione nel Regno Unito ha subito un'accelerazione, salendo al 3% anno su anno a gennaio 2025, il livello più alto da marzo 2024, e superiore rispetto al 2,5% del mese precedente e anche al di sopra delle previsioni del 2,8%. I maggiori contributi sono arrivati dal settore dei trasporti, per lo più legati agli aumenti delle tariffe aeree e dei carburanti, parzialmente compensati da un effetto al ribasso del settore automotive. I prezzi sono cresciuti a un ritmo più rapido anche nei settori della cultura e istruzione a causa dell'inclusione dell'imposta sul valore aggiunto del 20% sulle tasse delle scuole private. L'inflazione dei servizi è salita al 5% dal 4,4% del mese precedente, ma è rimasta sotto le previsioni della BoE del 5,2%. L'inflazione core è salita al 3,7% su base annua dal 3,2%, in linea con le previsioni. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,1%, meno delle previsioni di un calo dello 0,3%. La sterlina tiene ma per ora non sfonda al rialzo. PESO MESSICANO IN CALO Il peso messicano si è indebolito oltre i 20,4 per USD, avvicinandosi al minimo degli ultimi tre anni di 20,85 testato ripetutamente dall'inizio del 2025, a causa delle rinnovate minacce tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il Presidente ha ribadito l’intenzione di alzare le tariffe sulle importazioni di prodotti automobilistici, semiconduttori e farmaceutici il prossimo 2 aprile, aumentando le preoccupazioni sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Messico. Il peso ha anche dovuto affrontare il recente taglio dei tassi di 50 punti base da parte della banca centrale (tassi al 9,50%) e le prospettive di un ulteriore allentamento, che potrebbe ridurre il delta tasso con i Fed Funds. Solo un eventuale accordo sulla guerra Russia-Ucraina potrebbe allentare la pressione di breve termine sulla valuta messicana. Buona serata e buon trading! Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
CPI UK e JPYL'inflazione del Regno Unito è tornata al 3%, in rialzo dal 2,5%, dopo essere scesa brevemente al di sotto dell'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra lo scorso autunno. Si tratta di un dato più alto del previsto, anche se quasi interamente a causa di un aumento di quasi l'1% su base mensile dei prezzi dei generi alimentari. I dati commerciali giapponesi suggeriscono una modesta ripresa economica nel trimestre in corso. Le esportazioni giapponesi sono aumentate del 7,2% su base annua a gennaio, rispetto al 2,8% di dicembre. Buon trading a tuttidi mattiabonetti_4
Proteggere la posizione short e continuiamo la discesaBreve aggiornamento infrasettimanale su Euro-Dollaro, questa volta metto timeframe H1 per un analisi che possa essere valida per domani e venerdì. Partiamo con il dire che proprio in questi momenti stanno uscendo le minutes del FOMC, quindi potrebbero esserci movimenti prima della chiusura USA, poi fino a venerdì alle 16 (vendita case esistenti) non ci sono dati estremamente importanti. La posizione aperta lunedì mattina è ancora in essere e, se mi seguite, sapete che lo stop ora è stato messo in pari per raggiungimento primo target (open mia operazione a 1,0485 e primo target 1,045), ora vediamo se raggiunge il secondo target a 1,038 oppure prende lo stop in pari che è appunto a 1,0485; ricordo che in caso di raggiungimento secondo target si prende profitto per seconda parte posizione, poi si alza stop profit a 1,045 e si punta al terzo ed ultimo target a 1,031. Dopo questo breve recap ragioniamo riguardo i livelli con timeframe H1; come potete notare dal grafico, sotto abbiamo una zona, almeno nel breve, abbastanza "libera", mentre in alto abbiamo in ordine 1,044 prima, 1,0455 poi, 1,048 dopo e 1,05 infine come livello superiore di questo range nel quale il cambio oscilla da ormai oltre due mesi. La dashboard segnala coerentemente un Dollaro forte ed un Euro debole, specie nei timeframe intermedi (nel brevissimo, ossia 15M, abbiamo un euro più forte ma potrebbe essere fisiologico di un ritracciamento degli short). A livello operativo per i restanti 2 giorni della settimana, alla luce di queste considerazioni, continuo a prediligere (per chi fosse flat) un operatività short Euro-Dollaro entrando in caso di rimbalzi verso i livelli indicati con target 1,038 prima ed eventualmente 1,031 poi. Shortdi ludora988220
Possibile operazione eur/jpyPossibile operazione su eur/jpy, long su zona di FVG e OTE in timeframe giornaliero.Longdi libertyfound20230
USDCAD: buy limitIl prezzo sta facendo una schematica di accumulazione: ho inserito nuovamente un buy limit che, in apertura sessione London, potrebbe essere attivatoLongdi iTraderFXAggiornato 1
Trump non parla, i mercati si fermanoWall Street ha vissuto ieri una giornata interlocutoria, una seduta caratterizzata da pochi movimenti, con i tre indici a oscillare intorno allo zero. Gli investitori restano in attesa di notizie provenienti da Riad, dove sono in corso i primi colloqui tra USA e Russia che hanno l’obiettivo di trovare un accordo quadro, allo scopo di mettere uno stop alla guerra russo-ucraina, iniziata ormai quasi tre anni fa. Nel frattempo, gli investitori restano in attesa dei commenti dei funzionari della Fed, che hanno rafforzato le aspettative di tassi di interesse ancora invariati, almeno per il momento. La pubblicazione dei verbali del FOMC mercoledì dovrebbe evidenziare, una volta di più, l’approccio da falco della banca centrale USA, che ha bisogno di conferme relativamente ai dati macro, prima di avventurarsi in riduzioni premature del costo del denaro. MATERIE PRIME Spicca, tra di esse, il calo del gas naturale, che ha perso 11 euro nelle ultime due sedute, scendendo a 47,10 euro per megawatt-ora, per poi tornare e chiudere a ridosso dei 50. Le speranze di pace sembrano essere una delle ragioni principali di questo calo, dopo un inizio di anno piuttosto turbolento. Il gold, intanto, continua il recupero dopo la correzione a 2.866, ed è ritornato a 2.935, con un'accelerazione che ha riportato i prezzi a ridosso dei massimi di 2.942, la cui violazione aprirebbe la strada al livello psicologico dei 3.000 dollari l’oncia. Sul petrolio non c’è molto da dire, nel senso che resta sotto le resistenze chiave anche se in fase di accumulazione. I prossimi giorni capiremo se cambia il trend o il mercato ritorna a scendere. RECUPERA IL DOLLARO Anche il biglietto verde rialza la testa, anche se parzialmente, in uno swing che per ora resta ancora correttivo, almeno nel brevissimo termine. EUR/USD si è avvicinato ai supporti chiave posti a 1,0430-40, trascinando con sé una buona parte dei cross della moneta unica, ovvero EUR/JPY, EUR/AUD, EUR/CAD, e anche EUR/GBP che ha perso il livello di 0,8300 appoggiandosi a 0,8290. Cable sempre sopra 1,2600, tiene meglio dell’euro, mentre il USD/CAD consolida in area 1,4170 senza sfondare al ribasso, ma incapace di tornare sopra 1,4200. CANADA, CORREGGE L’INFLAZIONE Il tasso di inflazione annuale è salito all'1,9% a gennaio 2025 dall'1,8% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato. Di conseguenza, l'inflazione è rimasta al di sotto dell'obiettivo medio della Banca del Canada del 2% per il sesto mese consecutivo, sostenendo le aspettative che la banca centrale probabilmente continuerà il suo ciclo di allentamento. L'inflazione è aumentata nei trasporti poiché i prezzi più elevati di petrolio e gas naturale hanno spinto i costi della benzina a salire dell'8,6%. D'altro canto, l'inflazione è rimasta invariata per le abitazioni mentre i prezzi sono scesi per gli alimentari a causa dei tagli fiscali sul settore. Rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo canadesi sono aumentati dello 0,1%. ZEW IN RIPRESA L'indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è salito di 15,7 punti a +26 a febbraio 2025, superando le aspettative del mercato di +20 e raggiungendo il livello più alto da luglio 2024. Ha anche segnato il più grande aumento della fiducia degli investitori da gennaio 2023, prima delle elezioni federali, poiché è cresciuto l'ottimismo sul fatto che il nuovo governo tedesco avrebbe avuto i numeri per governare. Si prevede che i consumi privati acquisiranno slancio nei prossimi sei mesi dopo un periodo di domanda debole, mentre il recente taglio dei tassi di interesse della Banca centrale europea e i segnali di un ulteriore allentamento monetario hanno migliorato le prospettive per il settore delle costruzioni. Nel frattempo, la valutazione dell'attuale situazione economica della Germania è rimasta sostanzialmente invariata, con l'indicatore corrispondente in leggero aumento di 1,9 punti a -88,5. RBNZ TAGLIA I TASSI La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 3,75% nella riunione di questa notte, un taglio in linea con le aspettative. I tassi quindi scendono al livello più basso dalla fine del 2022, e le ragioni vanno ricercate in un mercato del lavoro in indebolimento, una crescita economica in rallentamento e un'inflazione in calo. Nella sua dichiarazione di politica monetaria, la banca centrale ha osservato che l'inflazione rimane vicina al punto medio della sua fascia obiettivo dell'1%-3%. Il tasso di inflazione annuale della Nuova Zelanda si è attestato al 2,2% nel trimestre di dicembre 2024, il livello più basso da marzo 2021. Nel frattempo, la crescita del paese è diminuita anno su anno per cinque trimestri consecutivi fino a settembre 2024, mentre la crescita salariale sta rallentando, riflettendo una domanda più debole di lavoratori. Il dollaro neozelandese rimane sopra quota 0,5720 dopo aver testato 0,5680 di minimo nella notte. Buona giornata e buon trading! Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Forex: da 500 a 100k: si può? Salve, sono il trader professionista Andrea Russo e oggi voglio rispondere a una domanda che mi viene fatta frequentemente: "Si può arrivare a 100 mila euro partendo da soli 500 euro?" La risposta, come vedremo, dipende da diversi fattori, ma soprattutto dalla strategia che si sceglie di adottare, dalla gestione del rischio e dalla disciplina nel rispettare le regole di investimento. In questo articolo, vedremo una strategia specifica, una sorta di "sogno ad occhi aperti" che, sebbene teoricamente possibile, comporta anche una serie di rischi da considerare con molta attenzione. Immaginate di partire con un capitale di 500 euro. La strategia che esporrò prevede che ogni investimento andato a buon fine vi porti a guadagnare un 30% del capitale investito, mentre ogni operazione sbagliata comporterà una perdita del 10%. In sostanza, se il mercato va a vostro favore, guadagnerete un 30% sul capitale investito, ma se le cose vanno male, perderete il 10%. Se applicata correttamente, questa strategia potrebbe portare a guadagni significativi nel tempo, ma facciamo delle valutazioni. La strategia di guadagnare il 30% su ogni operazione positiva si basa sulla "magia dei numeri composti", ossia sul fatto che, ogni volta che guadagnate, guadagnate su una base sempre più alta, aumentando così il capitale investito. Se mantenete un buon tasso di operazioni vincenti, il capitale crescerà esponenzialmente nel tempo. Quanti guadagni occorrono per arrivare a 100 mila euro? Per calcolare quante operazioni ci vorranno per arrivare a 100.000 euro, possiamo utilizzare la formula della crescita esponenziale. Se partiamo da 500 euro e vogliamo sapere quante operazioni vincenti al 30% ci servono per arrivare a 100.000 euro, possiamo fare il seguente calcolo: 500 è il capitale iniziale. 1.30 è il moltiplicatore per ogni operazione vincente (il 30% di guadagno). n è il numero di operazioni necessarie. Risolvendo l’equazione, otteniamo che n è circa 17 operazioni vincenti consecutive (approssimato). Quindi, dovrete fare almeno 17 operazioni consecutive con successo, senza alcuna perdita, per arrivare a 100.000 euro. Pericoli della strategia Sebbene i numeri possano sembrare promettenti, è importante ricordare che il mercato non è prevedibile e che non tutte le operazioni saranno vincenti. Inoltre, i guadagni del 30% e le perdite del 10% sono ipotetici e non tengono conto di altri fattori, come le commissioni di trading, la slippage, e la volatilità del mercato. Ecco alcuni dei principali pericoli legati a questa strategia: Volatilità e rischi di perdita: La perdita del 10% ad ogni errore, seppur contenuta, può accumularsi rapidamente in un periodo di drawdown. Ad esempio, dopo 5 operazioni in perdita, il capitale potrebbe essere ridotto drasticamente. Complessità psicologica: Mantenere la disciplina in un ambiente di trading così volatile è una delle sfide più difficili per ogni trader. La tentazione di "recuperare" le perdite o di fare investimenti più rischiosi per aumentare i guadagni è sempre in agguato, e questo può compromettere l'efficacia della strategia. Imprevedibilità del mercato: Il mercato non si comporta mai in modo lineare. Operazioni vincenti non sono garantite e, anche con una strategia ben strutturata, è possibile trovarsi in un periodo di drawdown prolungato che mette a rischio la solidità del piano. La gestione del capitale: il cuore della strategia Il vero segreto di questa strategia non sta tanto nel guadagnare il 30%, ma nel proteggere il capitale e limitare le perdite. La gestione del capitale è fondamentale per qualsiasi tipo di trading, ed è ciò che separa i trader di successo da quelli che falliscono. Ecco alcuni principi chiave per una gestione del capitale efficace: Dimensione delle posizioni: Non rischiate più del 1-2% del capitale su ogni operazione. Questo vi permette di sopravvivere anche a un lungo periodo di perdite consecutive, senza compromettere il vostro capitale. Stop loss e take profit: Utilizzate stop loss per limitare le perdite e take profit per incassare i guadagni quando il mercato si muove a vostro favore. Non aspettatevi che il mercato salga all'infinito, ma stabilite obiettivi chiari. Controllo delle emozioni: Essere in grado di mantenere la calma, anche quando si affrontano perdite, è essenziale. L’avidità e la paura sono i peggiori nemici di un trader, quindi mantenere una mente lucida è la chiave per il successo a lungo termine. Diversificazione: Non mettete tutto il vostro capitale su un singolo asset o operazione. La diversificazione aiuta a ridurre il rischio complessivo. Conclusioni In sintesi, sì, è teoricamente possibile arrivare a 100 mila euro partendo da 500 euro, ma non è affatto facile. Il successo nel trading non dipende solo dalle percentuali di guadagno o perdita, ma anche dalla capacità di gestire il capitale e mantenere la calma nelle fasi difficili. Buon trading.Formazionedi Andrea_Russo_SwipeUP4
UsdChf passive trade in m30TradeJournal Classico key level in m30 con potenziale tp open. Posizionato una settimana fa, ha dato una rezione molto importante a livello extrastrutturale.Formazionedi AnalystF111
MERCATO IMMOBILIAREA febbraio 2025, l'indice di fiducia dei costruttori edili statunitensi, misurato dalla National Association of Home Builders, è sceso di cinque punti, raggiungendo quota 42, il livello più basso degli ultimi cinque mesi. Questo calo è attribuito principalmente alle preoccupazioni riguardo ai dazi sulle importazioni e all'aumento dei tassi ipotecari, che potrebbero incrementare ulteriormente i costi abitativi. Le aspettative di vendita per i prossimi sei mesi sono diminuite di 13 punti, riflettendo l'incertezza del mercato. Inoltre, l'aumento dei tassi ipotecari, con una media del 6,87% per i mutui a tasso fisso trentennale, ha ulteriormente ridotto la domanda, aggravando la crisi di accessibilità nel settore immobiliare. Buon trading a tuttidi mattiabonetti_2
Continuo della congestione per Euro-Dollaro? Buongiorno, questo weekend analisi rapida perché sono in viaggio. Situazione ancora di range per Euro-Dollaro, questa volta con chiusura nella parte alta; settimana partita sui minimi e poi, nonostante vari scossoni infrasettimanali, soprattutto dovuti agli importanti dati pubblicati, abbiamo chiuso nella parte alta del range che ci portiamo dietro da 2 mesi (18 Dicembre 2024). La Dashboard in basso a sinistra mostra l’Euro debole nei time frame più brevi, mentre il Dollaro su quelli più lunghi, quasi a volerci suggerire una continuazione del range, con prese di profitto delle posizioni lunghe dell’Euro e ripresa della congestione, staremo a vedere. Al rialzo la linea bianca evidenzia i massimi della congestione, con appena sopra (area 1,058/06) anche resistenza volumetrica, sotto primo supporto certamente area 1,045 che coincide con i massimi della scorsa settimana, a seguire area 1,038 e successivamente area 1,03 dove coincide con area di supporto volumetrico. A livello macro si è capito che Trump vuole Dollaro debole, tuttavia l’inflazione persistente potrebbe rendergli l’obiettivo difficile (difficile, anche per parola di Powell, immaginare a breve un taglio tassi); tutto questo a mio avviso suggerisce una continuazione della congestione dove, a mio rischio, alla prima candela di inversione, entrerò con una piccola chips short con stop loss a chiusura candela sopra le resistenze indicate e target frazionati sui 1,045 prima, 1,038 poi ed infine su un eventuale 1,03 finale (al primo target metterò in sicurezza la posizione). Mi sono dilungato più di quanto immaginavo :P buon weekend a tuttidi ludora988Aggiornato 4
EURJPY, una slavina di 2200 pips sulle nostre testeChart di Capital.Com L'economia giapponese si è straordinariamente trasformata negli ultimi anni erodendo costantemente, ma forse troppo lentamente, la giustificata disillusione degli investitori rimasti puntualmente delusi o scottati dalla fiducia mal riposta nei suoi mercati finanziari. La debolezza dello yen sostiene in modo straordinario la crescita economica con il generoso contributo della domanda estera. Si assiste anche a una trasformazione della domanda aggregata con uno spostamento più marcato verso i consumi sostenuti anche da una attenta politica fiscale atta a proteggere il potere d'acquisto del consumatore. Inoltre, è da tempo in implementazione una trasformazione all'interno della generale governance aziendale attenta alla giusta remunerazione degli azionisti. Facendo una sintesi potremmo dire che l'economia giapponese si sta occidentalizzando. Con tutti i suoi benefici. La Boj, che ha recentemente intrapreso una storica e necessaria campagna di progressiva normalizzazione della politica monetaria, nella sua comunicazione pone costantemente l'accento sulla protezione dei salari reali. Ciò rende il contesto dei tassi di interesse molto sensibile alle aspettative di inflazione. Da questo punto di vista i recenti dati macroeconomici rilasciati che indicano una robusta attività economica e tonica inflazione da servizi e alimentari, mettono un po' di incertezza nel mercato valutario. La possibilità che il generoso carry trade possa molto ridimensionarsi è un rischio che, come una spada di Damocle, è costantemente presente tra gli operatori. Traslando queste considerazioni su un piano tecnico, proviamo a tracciare un quadro di insieme per individuare eventuali segnali possibili fonti di volatilità sui cross che coinvolgono lo yen e in particolare contro l'euro. Negli ultimi cinque anni lo Yen si è svalutato oltre il 50%. Tuttavia, da quando la Banca Centrale giapponese ha intrapreso un processo di graduale normalizzazione della politica monetaria abbiamo assistito ad un recupero Il movimento tuttavia resta modesto visto che non ritraccia ancora il livello di 38.2 di Fibonacci. Un differenziale tra i tassi di interesse delle rispettive aree economiche destinato ad ampliarsi vista la direzione opposta nelle politiche monetarie. In Europa abbiamo la BCE terrorizzata dalle minacce sulla già anemica crescita economica, impegnata in una decisa politica di riduzione dei tassi. In Giappone, al converso, assistiamo ad un contesto esattamente opposto. Anche i livelli dei rendimenti sui titoli governativi a 10 anni non aiuta a ridurre i rischi. I giapponesi fino a poco fa si sono sempre rivolti all'estero quando dovevano investire in bond visti gli storici bassissimi rendimenti domestici. Oggi la musica è cambiata e abbiamo la prospettiva, annunciata dalla stessa banca centrale giapponese, di una probabile risalita ulteriore dei tassi di interesse. Questo diverso contesto domestico contribuisce al rientro in patria di una certa quantità di capitali alla ricerca di rendimento da bond, con diretti effetti sulla valuta locale che si rafforza. Questo è lo scenario, queste sono le dinamiche in gioco, ma stimare quanto e quando si renderanno visibili conseguenze nel forex non è cosa facile. Diciamo che, non mi viene una metafora migliore, questa sintesi deve essere come la foto del Capo dello Stato italiano all'interno di tutti gli uffici pubblici: sta lì, non dice nulla ma ci ricorda tutti i giorni le cose importanti. Ecco, la foto è questa. Una potenziale slavina di 2200 pips che potrebbe abbattersi su di noi. Ovviamente sono solo ipotesi tecniche e come tali vanno prese anche perché, come spesso avviene, ci vuole il giusto contesto macroeconomico e geopolitico per assecondare un tale scenario. Tuttavia, così come abbiamo assistito a 5 anni di costante indebolimento dello Yen, nulla vieta di osservare il movimento contrario. Nel grafico è riportata una figura di testa e spalle ribassista con i volumi associati alla spalla destra molto significativi che riflettono il riposizionamento degli operatori nel mercato alla luce dello scenario illustrato. La stessa spalla destra, a sua volta, è formata da un intero pattern di testa spalla già validato con quello che ad oggi sembra una falsa rottura. Tuttavia fondamentale resta la tenuta del livello tratteggiato di rosso indicato nel grafico. di RaffaeleCosta3
President's DayApertura di settimana senza grandi spunti sui mercati, in seguito alla festività USA del President’s Day. Wall Street chiusa e ridotta volatilità sul mercato dei cambi, che ha visto un dollaro stabile contro le principali valute concorrenti e oscillazioni assai limitate, non superiori ai 20-30 pips. La tendenza del biglietto verde rimane ribassista nel breve termine, in ragione del fatto che per ora Trump ha promesso dazi senza di fatto applicarli, se non parzialmente alla Cina. Ciò ha riportato sereno dopo qualche giorno in cui l’avversione al rischio sembrava essere tornata di moda. L’Euro e le principali valute stanno spingendo il dollaro verso livelli chiave di supporto di medio termine, ma solo la loro violazione porterebbe a un'inversione del trend dominante, che resta per ora pro dollaro. Va detto che le ragioni scatenanti di un eventuale movimento delle valute sono legate ancora alle dichiarazioni del Presidente USA sui dazi e tariffe. Da quando è stato rieletto, però, Donald Trump ha pubblicato sui social media relativamente meno post influenti sul mercato rispetto al suo primo mandato, secondo una stima dello studio di JPMorgan. Solo il 10% dei post pubblicati questa volta da Trump su argomenti delicati come tariffe commerciali, relazioni estere ed economia, hanno causato evidenti movimenti sul mercato valutario. L'impatto maggiore finora è stato il calo di oltre il 2% e l'1% rispettivamente del peso messicano e del dollaro canadese, registrato all'inizio di febbraio, quando Trump rese noto di aver imposto tariffe del 25% su Messico e Canada, decisione poi rinviata due giorni dopo. Sempre secondo lo studio di JP Morgan, operare sul mercato sui post di Trump non sarebbe stato molto redditizio, anche se comunque positivo. Acquistare dollari rispetto a un paniere di valute G10, o la valuta individuale più direttamente interessata, per un periodo compreso tra cinque e 180 minuti dopo ogni post, sarebbe stato leggermente positivo (+4% secondo le stime). BORSE EUROPEE Le azioni europee sono rimbalzate lunedì, con lo STOXX 50 e lo STOXX 600 in rialzo di circa lo 0,3% su nuovi livelli record, spinti da un'impennata delle azioni della difesa tra le aspettative di una maggiore spesa per la difesa da parte dei governi europei. I leader europei si sono incontrati ieri a Parigi per discutere dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e formulare una risposta dopo che gli Stati Uniti hanno promesso di ridimensionare il proprio sostegno a Kiev. Nel frattempo, i negoziati tra Stati Uniti e Russia sulla guerra dovrebbero iniziare questa settimana in Arabia Saudita, sebbene permangano incertezze sulla partecipazione dell'Ucraina e le nazioni europee non siano state invitate. Tra i diversi settori, le azioni del comparto della difesa hanno sovraperformato, con Rheinmetall in rialzo del 10%, Leonardo in rialzo del 7,2% e Saab in rialzo di oltre il 15%. Anche il settore automobilistico è salito, con Mercedes-Benz in rialzo dello 0,4% e BMW in guadagno dell'1,1%. LA RBA TAGLIA I TASSI La Reserve Bank of Australia (RBA) ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli al 4,1% nella riunione di questa notte, in linea con le aspettative del mercato. Si è trattato della prima riduzione del costo del denaro da novembre 2020, causata da un rallentamento dell'inflazione, oggi intorno al 2,4%, che rappresenta già il punto medio del suo intervallo obiettivo del 2-3%. Allo stesso modo, la RBA ha evidenziato una prospettiva economica incerta, notando un rimbalzo più lento del previsto nella domanda privata e incertezza sulla sostenibilità della ripresa della spesa delle famiglie iniziata alla fine del 2024. A livello globale, i rischi rimangono significativi, sottolineati da incertezze geopolitiche e politiche. Il dollaro australiano è stabile e compreso tra 0,6330 e 0,6370. PETROLIO Il Brent è rimasto appena sotto i 75 dollari al barile lunedì, mentre il WTI ha chiuso intorno ai 71,3 dollari. Gli analisti attendono i possibili sviluppi su un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina, che potrebbe allentare le sanzioni e aumentare l'offerta di petrolio. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che potrebbe incontrare presto il presidente russo Vladimir Putin per discutere dell’eventualità di porre fine alla guerra, con i colloqui iniziali tra Stati Uniti e Russia programmati per questa settimana in Arabia Saudita. Se i negoziati avranno successo, la fine delle sanzioni potrebbe riportare il petrolio russo nei mercati, aumentando inevitabilmente l'offerta. Tecnicamente il trend del greggio rimane ribassista con resistenze poste a 77 per il Brent e 73,50 per il WTI. Inoltre, i prezzi del petrolio sono frenati dai timori di una guerra commerciale globale, poiché Trump sembra ancora determinato a rivedere le potenziali tariffe di ritorsione sui paesi che impongono dazi sui beni statunitensi, le cosiddette tariffe reciproche. PIL GIAPPONE IN CRESCITA Il PIL giapponese è cresciuto dello 0,7% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2024, accelerando dopo che il dato precedente è stato rivisto al rialzo dello 0,4% nel terzo trimestre e superando le aspettative di mercato dello 0,3%. Ciò ha segnato la terza crescita trimestrale consecutiva, guidata da un forte rimbalzo degli investimenti aziendali, che hanno superato le previsioni. Inoltre, il commercio netto ha contribuito alla crescita con 0,7 punti percentuali, poiché le esportazioni sono aumentate per il terzo trimestre consecutivo nonostante le minacce tariffarie statunitensi, mentre le importazioni si sono ridotte per la prima volta dal primo trimestre del 2024. Inoltre, la spesa pubblica è aumentata per il quarto trimestre consecutivo. Nel frattempo, i consumi privati, che rappresentano oltre la metà della produzione economica giapponese, sono aumentati inaspettatamente, contro le aspettative di un calo dello 0,1%. Buona giornata! Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades3
USDCAD: buy limitReinserito con un migliore posizionamento l'ordine buy limit, come anticipato, per un rialzo del trend.Longdi iTraderFXAggiornato 0