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BIFIRE - Balzo dell’utile netto nel 2022

Bifire [FIRE.MI] società attiva nella produzione di prodotti per l’isolamento termico e per la protezione passiva al fuoco, ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi e redditività operativa netta in crescita a doppia cifra.

I ricavi netti ammontano a 42 milioni di Euro, +46% rispetto al 2021, che già aveva registrato un +49% sul 2020. 

Il dato, specifica la società, è positivo alla luce dell’andamento stabile del mercato dell’edilizia, soprattutto nella seconda parte dell’anno. 

L’aumento del fatturato riflette anche l’incremento dei prezzi di listino, la maggiore attenzione dei consumatori verso il risparmio energetico e i materiali antincendio.

Il Valore della Produzione ha raggiunto i 44 milioni, +49% su base annua.

L’Ebitda è salito a 8,8 milioni, +27,5%. Il margine si è attestato al 20%, in diminuzione dal 23,5% nell’esercizio 2021 e dal 22% nel primo semestre 2022, in linea con le attese degli analisti. Il leggero calo della marginalità, ampiamente previsto, è riconducibile al forte incremento dei costi dell’energia e delle materie prime, e parzialmente mitigato dai conseguenti adeguamenti dei listini.

Alla diminuzione della marginalità, ampiamente prevista e rientrante nelle stime 2022, Bifire sta rispondendo con un migliorando la politica degli acquisti e con la gestione dei costi aziendali.

L’Ebit è pari a 6,9 milioni, +25,5% rispetto al 2021 (5,5 milioni), dopo 1,8 milioni di Ammortamenti e svalutazioni (1,4 milioni di Euro nel 2021).

L’esercizio 2022 chiude con un utile netto di 5,3 milioni, con un balzo del 26% rispetto all’anno precedente (4,2 milioni di Euro). 

Gli Investimenti ammontano complessivamente a 5,1 milioni, pari al 12,26% del fatturato, erano 1,8 milioni di Euro nel 2021 (6,25% del fatturato). 

Gli investimenti sono stati indirizzati al completamento del terzo impianto industriale di Varedo e all’avvio dei lavori del quarto impianto industriale di Seregno, e alla progettazione ed acquisto di nuovi macchinari ed impianti.

La Posizione Finanziaria Netta 2022 è positiva per 1,4 milioni, in miglioramento dao 2 milioni di indebitamento del 2021, anche per effetto dei proventi della quotazione in Borsa, pari a circa 9 milioni.

Evoluzione prevedibile della gestione

Gli ultimi tre anni hanno registrato un cambiamento importante nella mentalità e nella vita delle persone, con una sempre maggiore attenzione verso la salute e l’ambiente, le emissioni in atmosfera, la salubrità dei materiali, la riciclabilità dei prodotti. 

Il 14 marzo 2023 il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva sulle Case Green che prevede il miglioramento della classe energetica degli edifici entro il 2030 e il 2033. 

La Direttiva Europea, unitamente alla maggior sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali, rappresenta quindi una grande opportunità di crescita a medio lungo periodo per il settore dell’isolamento termico, ponendo di fatto le basi per lo sviluppo della domanda dei prodotti Bifire nei prossimi 10 anni.

A livello italiano, il Governo ha bloccato la cessione dei crediti, ponendo fine allo sconto in fattura relativo al Bonus 110%. La recente normativa sta quindi penalizzando tutto il comparto edile (non solo quello legato ai bonus).

Va sottolineato che gli incentivi dell’edilizia hanno generato il 22% della crescita dell’economia italiania nel 2022 (fonte Cresme).

Bifire, proprio per fare fronte a una domanda crescente, ha investito in nuova capacità produttiva e in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.

E’ in corso ultimazione il nuovo stabilimento di Varedo, che permetterà di ampliare la gamma di prodotti per la protezione passiva dal fuoco, isolamento termico e acustica. Ma soprattutto vedrà la nascita di una famiglia di prodotti “green”, vale a dire completamente ecologici e completamente reciclabili.

A settembre sarà ultimato anche il quarto stabilimento di Seregno, che consentirà di entrare in maniera importante nel mercato DACH, obiettivo primario di Bifire.

In base all’evoluzione dello scenario globale e delle politiche interne è prevedibile pensare ad un temporaneo periodo di decrescita del comparto edile e quindi anche di Bifire.

Tuttavia, gli importanti investimenti messi in atto da Bifire consentiranno di invertire il trend di mercato, con un ripresa prevista già a partire dalla fine del 2023.

Il trend di medio periodo, anche grazie alla direttiva “case green”, è invece previsto molto positivo

Alberto Abbo, Amministratore Delegato di Bifire, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel nostro primo anno di quotazione in Borsa che risultano in crescita sia nei volumi sia nella marginalità. Siamo particolarmente orgogliosi di essere riusciti anche a superare le attese degli analisti sulle vendite nette che erano molto positive, ma siamo riusciti ad andare oltre. L’obiettivo per i prossimi anni rimane per noi sempre quello della crescita, in Italia e all’estero, forti di prodotti e soluzioni di proprietà innovativi, capaci di cogliere le aspettave dei mercati in cui operiamo e anche di supportare il settore dell’edilizia, sempre più attento a migliorare l’isolamento delle abitazioni e delle costruzioni industriali.”

A proposito di Bifire

Bifire è una società attiva nella produzione di materiali per la protezione al fuoco e l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria. I materiali Bifire trovano applicazione per la maggior parte nel campo delle ristrutturazioni edilizie, in particolare sul mercato delle ristrutturazioni effettuate con tecniche cosiddette “a secco”. La diffusione di tecniche costruttive a secco ha permesso di ridurre i tempi e i costi di costruzione senza che ciò comporti una perdita di prestazioni.

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