Nasdaq 100, conto alla rovescia sul CPI & FEDIl Nasdaq 100 entra in dicembre in una fase di consolidamento sui massimi, sospeso tra speranze di tagli Fed e prossimi dati USA su inflazione e attività, con un quadro tecnico ancora costruttivo ma non esplosivo. Come per EUR/USD nel testo di riferimento, il vero catalizzatore per l’uscita dal range resta il CPI USA di dicembre, che potrà decidere se l’indice rompe al rialzo le resistenze chiave o avvia una correzione più profonda verso i supporti di medio periodo.
Nasdaq e dati macro USA
Il sentiment sull’azionario USA è trainato dall’aumento delle probabilità di un taglio dei tassi Fed tra fine 2025 e inizio 2026, con le aspettative dei future che prezzano una chance elevata di allentamento e rendimenti in calo, fattori che sostengono i listini growth e, in particolare, il comparto tech del Nasdaq. I prossimi dati su CPI e indici PMI/ISM manifatturieri e servizi saranno decisivi: letture “calde” su inflazione o attività reale potrebbero ridurre lo spazio per tagli, far risalire i rendimenti e innescare prese di profitto sull’indice, mentre numeri più deboli rafforzerebbero lo scenario di politica monetaria più dovish e favorirebbero un’estensione del trend rialzista verso nuovi massimi.
Quadro tecnico sul Nasdaq 100
Le analisi tecniche più recenti descrivono un Nasdaq 100 in pausa dopo un forte recupero autunnale, con prezzi che oscillano in area 25.300–25.700 punti, a ridosso di una fascia di resistenze di breve che comprende la banda 25.350–25.550 e la successiva area target 26.000–26.250 legata ai massimi di novembre. La struttura resta moderatamente bullish: l’indice mantiene una serie di minimi crescenti, si muove ancora sopra la media mobile a 50 giorni (prima area di supporto intorno a 25.200–25.250) e ha un supporto più profondo tra 24.800–25.000 punti, mentre la 200‑day MA scorre molto più in basso come grande “pavimento” di trend intorno a 22.500–22.600 punti.
Medie mobili, RSI, MACD e ADX
Gli strumenti di analisi quantitativa indicano un momentum ancora costruttivo ma non euforico: i modelli sintetici su Nasdaq 100 e futures mostrano prezzo sopra la maggior parte delle medie mobili semplici ed esponenziali di breve e medio periodo, con impostazione di fondo impostata su “Buy/Strong Buy”. L’RSI daily tende a muoversi nella fascia 55–65, in zona bullish ma sotto l’ipercomprato, mentre il MACD oscilla in territorio leggermente positivo e l’ADX resta intorno a valori medi (17–25), segnalando un trend rialzista presente ma non ancora caratterizzato da forte direzionalità: uno scenario molto simile a quello descritto nel tuo esempio su EUR/USD, con spazio sia per un break rialzista sia per una fase di range‑trading più lunga.
Pattern di prezzo e livelli chiave
La price action recente evidenzia un mercato che “spinge” ripetutamente contro la fascia di offerta 25.350–25.700 senza ancora un breakout pulito, con candele daily spesso caratterizzate da shadow superiori allungate e configurazioni di indecisione coerenti con un consolidamento sui massimi. In termini operativi, i livelli da monitorare sono: resistenze principali 25.350–25.550 e 25.700–26.000, la cui rottura con chiusure daily confermate aprirebbe spazio verso 26.250+; supporti chiave 25.200–25.250 (50‑day MA e primo “floor”), 24.800–25.000 come base del range di breve e area 24.100–24.250 come zona di domanda più forte, con sotto la 200‑day MA che rappresenta il confine tra semplice correzione e inversione di medio periodo.
Scenari macro‑tecnici per il Nasdaq
Nello scenario “hawkish”, un CPI sopra le attese accompagnato da PMI/ISM solidi riaprirebbe il tema di inflazione più persistente, spingerebbe i rendimenti reali al rialzo e potrebbe innescare una correzione del Nasdaq verso 25.000–24.800, con rischio di estensione verso la zona 24.100–24.250 in caso di repricing brusco dei tassi. Nel caso opposto di CPI/Pmi deludenti, le aspettative di tagli Fed nel 2025‑26 verrebbero consolidate, favorendo una rottura al rialzo delle resistenze 25.700–26.000 e proiezioni di vari desk tecnici indicano possibili target progressivi oltre 26.250 punti, con ulteriore compressione della volatilità finché la struttura di minimi crescenti resterà intatta sopra la 50‑day MA.
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Idee di trading
Leggere il regime di mercatoLeggere il regime di mercato: trend, laterale o caos su un unico grafico
Molti trader guardano ogni grafico allo stesso modo. Stesso pattern, stesso stop, stesse aspettative. Una settimana tutto funziona, la settimana dopo lo stesso pattern brucia il conto.
Spesso il problema non è il pattern. Il problema è che lo stesso pattern ha probabilità diverse a seconda del regime di mercato.
Prima si legge il regime. Poi ci si fida del pattern.
Questo testo propone un metodo semplice per classificare il grafico in tre regimi e adattare ingressi, stop e target all’ambiente.
Cosa significa “regime di mercato” nella pratica
Per un trader discrezionale, il regime di mercato è il modo in cui il prezzo tende a muoversi negli ultimi swing su quel grafico.
Tre categorie sono sufficienti:
Trend: massimi e minimi crescenti o decrescenti. I ritracciamenti rispettano la struttura precedente o una media mobile. I breakout hanno spesso continuazione.
Laterale (range): il prezzo oscilla tra una zona di supporto e una di resistenza ben definite. I falsi breakout sono frequenti. Le strategie di ritorno alla media funzionano meglio dei breakout.
Caos: candele con lunghe ombre, corpi sovrapposti, falsi segnali in entrambe le direzioni, struttura poco chiara. Liquidità discontinua e frequenti cacce agli stop.
L’obiettivo non è avere un’etichetta perfetta. L’obiettivo è evitare di usare un “piano da trend” in una fase caotica e un “piano da range” in pieno trend.
Tre controlli rapidi per ogni grafico
Prima di aprire un’operazione, esegui tre controlli sulle ultime 50–100 candele.
1. Direzione degli swing
Individua visivamente gli ultimi 3–5 massimi e minimi importanti.
Se massimi e minimi avanzano chiaramente in una direzione, il mercato è in trend.
Se si ripetono nelle stesse zone, il mercato è in laterale.
Se gli swing si sovrappongono, il contesto è più caotico.
2. Reazione del prezzo ai livelli
Seleziona zone evidenti testate più volte dal prezzo.
Test puliti con rifiuto chiaro e continuazione rafforzano l’idea di range.
Brevi pause e poi proseguimento della direzione iniziale rafforzano l’idea di trend.
Lunghe ombre che attraversano i livelli senza un vero seguito indicano caos.
3. Rumore dentro le candele
Osserva la dimensione di corpi e ombre.
Ombre moderate e corpi “regolari” compaiono spesso in trend stabili.
Molte doji e ombre lunghe da entrambi i lati segnalano un ambiente rumoroso.
Dopo questi tre controlli, etichetta il grafico nel diario: trend, laterale o caos. Niente complicazioni. Una sola etichetta per trade è sufficiente.
Adattare il trade al regime
Lo stesso segnale va eseguito in modo diverso a seconda del contesto.
Regime di trend
Direzione: operare solo a favore della direzione principale degli ultimi swing.
Ingresso: puntare sui ritracciamenti verso la struttura o verso zone dinamiche invece di inseguire il breakout.
Stop: oltre l’ultimo swing o oltre la struttura che invalida l’idea di trend.
Target: lasciare spazio almeno per 2R finché la struttura di trend rimane intatta.
Regime laterale
Direzione: comprare vicino al supporto, vendere vicino alla resistenza. Evitare il centro del range.
Ingresso: attendere un rifiuto chiaro al bordo del range, per esempio un falso breakout o una lunga ombra.
Stop: oltre il bordo del range, dove l’idea di laterale viene chiaramente invalidata.
Target: il lato opposto del range oppure una zona centrale se la volatilità è bassa.
Regime di caos
Dimensione: ridurre il rischio per operazione o restare fuori.
Timeframe: salire di timeframe per filtrare il rumore o cambiare strumento.
Obiettivo: proteggere il capitale e limitare costi e slippage.
Usare il diario per scoprire il proprio regime migliore
Aggiungi una colonna “regime” al diario di trading. Per ogni operazione, scegli l’etichetta prima di entrare.
Dopo 30–50 trade, raggruppa i risultati per regime. Molti trader si accorgono che:
Gran parte del profitto arriva dai trend.
I laterali danno guadagni piccoli ma costanti.
Il caos erode lentamente la performance.
Quando questa relazione appare nei numeri, rispettare il regime smette di essere una teoria astratta e diventa un filtro operativo molto concreto.
Conclusione
Un pattern senza filtro di regime è mezza strategia.
Inizia ogni analisi classificando il grafico come trend, laterale o caos. Poi applica il piano più adatto a quell’ambiente, invece di pretendere che il mercato si comporti ogni giorno allo stesso modo.
NQ: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
Nasdaq - Buona Partenza+250 punti dal nostro livello di entrata, lo Stop Loss rimane invariato oggi come per i prossimi giorni , probabilmente lo dovremo tenere fermo per altri 10 giorni di mercato circa.
Take Profit? Non c'è, con questa strategia si lascia correre fino a che ce n'è, a noi serve solo lo Stop Loss fino a che diventa Stop Profit.
Semplice, pulito, senza 2000 indicatori, ecco il mio grafico ciclico quest'oggi.
Sono aperto a qualsiasi vostra considerazione in merito alla mia strategia nella chat di TradingView.
IG:NASDAQ CAPITALCOM:US100
Nasdaq - Rimbalzo sopra il SupportoEh sì, perchè fondamentalmente il nostro Stop Loss equivale ad un supporto ciclico che pone le basi su più di 5000 candele passate.
Il prezzo si è avvicinato abbastanza alla chiusura del trade, prima di rimbalzare di diversi punti tornando in zona "Entry Point", questa volta vi siete presi il segnale gratuitamente, la prossima volta non sarò così buono :)
Sono aperto a qualsiasi vostra considerazione in merito alla mia strategia nella chat di TradingView.
CAPITALCOM:US100 IG:NASDAQ
Il supporto strategico reggera' anche in futuro?Per ora il supporto strategico che si vede sul grafico ha tenuto nonostante le spinte ribassiste. la violazione sarebbe un grosso segnale di debolezza. Sul grafico settimanale sempre dominante l'Engulging ribassista e gli indicatori ed oscillatori impostati negativamente. Abbiamo assistito al solito rialzo del Giorno del Ringraziamento??
Nasdaq - Possibile Long a breveIl Nasdaq ha perso un po' del suo smalto nel mese di Novembre, potremmo nonostante questo vedere una ripartenza del prezzo oltre i 25500 proprio nei prossimi giorni, il che ci aprirebbe la possibilità di entrare Long per il lungo periodo.
Nel caso contrario non prevedo lateralità, bensì una continuazione del downtrend anche fino ai 20000 nel giro dei prossimi due mesi.
Sono aperto a qualsiasi vostra considerazione in merito, sia nei commenti, che nella chat di TradingView.
Questa strategia non è in vendita.
CAPITALCOM:US100 IG:NASDAQ
Nasdaq - Segnale LongFinalmente il prezzo rompe la zona d'ombra ciclica e inserisce un bel segnale Long che vado subito a sfruttare entrando a mercato.
Lo Stop Loss è relativamente corto, i margini di guadagno sono molto alti perciò il gioco regge la candela e attendiamo i prossimi giorni per vedere gli sviluppi di questo trade, vi terrò aggiornati.
Sono aperto a qualsiasi vostra considerazione in merito, sia nei commenti, che nella chat di TradingView.
Questa strategia non è in vendita.
IG:NASDAQ CAPITALCOM:US100
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.11.2025Wall Street alla 4’ seduta consecutiva di rialzo; tech di nuovo protagonista.
Borse mondiali in recupero: MSCI world a 2 punti dai massimi di ottobre.
I mercato sperano nella tregua in Ucraina e nel taglio FED di -0,25%.
Oro, argento, rame, altri metalli industriali flettono di nuovo i muscoli.
Mercati tonici grazie alla speranza di una Fed “colomba” il 9 dicembre, al ritorno in auge dell’AI, e ai segnali di distensione geopolitica.
Le Borse globali continuano a muoversi con passo sicuro, sospinte da un cocktail di speranze di una Federal Reserve più morbida, attese di taglio dei tassi a dicembre e rinnovato ottimismo sul fronte geopolitico.
A infondere fiducia non è solo la dinamica dell’inflazione, ma anche la prospettiva, evocata dal segretario generale della Nato Mark Rutte, di una possibile fine della guerra in Ucraina «entro fine anno».
Negli Stati Uniti, i dati sulla disoccupazione sono risultati leggermente inferiori alle attese, senza però intaccare le probabilità, già elevate, di un imminente allentamento monetario. Secondo il FedWatch del CME Group, il mercato attribuisce l’82,9% di probabilità a un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione del 10 dicembre.
Il Beige Book ha mostrato un quadro del mercato del lavoro in ulteriore indebolimento, elemento che rafforza lo scenario di una Fed pronta a proseguire nel percorso di accomodamento avviato con il taglio di settembre. Le previsioni si orientano verso un rendimento del decennale Usa in area 3,80% qualora dicembre portasse effettivamente un nuovo “quartino” accompagnato da un messaggio morbido.
Intanto a Washington si intensificano le speculazioni sul dopo-Powell: tra i nomi più citati spicca quello di Kevin Hassett, noto per posizioni dovish, e questo contribuisce ad alimentare la visione di un ciclo di tassi a lungo termine più favorevole.
Ieri, Borse Europee in lieve, ma diffuso rialzo: in questo contesto, l’Europa chiude un’altra seduta di consolidamento. I principali listini si muovono in ordine sparso ma per lo più in territorio positivo: FTSE MIB italiano +0,15%, CAC40 francese +0,04%, DAX40 tedesco +0,20%, FTSE100 inglese -0,19%, IBEX35 spagnolo -0,16%.
Oltreoceano, Wall Street archivia la quarta seduta consecutiva di rialzi: Nasdaq +0,82%, Dow Jones +0,67%, S&P 500 +0,69%. Il rimbalzo arriva dopo la fase di vendite della settimana precedente, legata ai dubbi sulle società dell’intelligenza artificiale.
L’ampio indice globale MSCI ACWI avanza dello 0,9%, superando nuovamente la soglia dei 1.000 punti e portandosi a meno del 2% dal massimo storico del 29 ottobre. Da inizio anno guadagna +19% in dollari, ma soltanto +6% in euro.
La maggior banca svizzera, UBS, ha fissato un target a 1.090 punti per fine 2026, implicando un rialzo del +9%, sostenuto da AI, produttività e condizioni macro favorevoli, con rendimenti attesi “simili” tra Europa, emergenti e Stati Uniti.
Materie prime ed energia: petrolio stabile, oro in rally. Il petrolio WTI (greggio di riferimento negli Usa) resta stabile a 58 dollari/barile, mentre il gas naturale europeo al TTF rimane sotto i 30 euro/MWh, a 29,3.
Brilla invece l’oro: +0,8% a 4.160 dollari/oncia, vicino ai massimi di due settimane, sostenuto da dollaro debole e attese di un taglio Fed a dicembre.
Lo spread BTp-Bund scende a 72 punti base (dai 73 precedenti), ai minimi da oltre 15 anni, con il decennale italiano al 3,39%.
Borse asiatiche: stamattina, 27 novembre, rimbalzo diffuso grazie a Wall Street e ai dati cinesi: Nikkei +1,2%, Hang Seng +0,4%, CSI300 +0,2%, Kospi +0,6%, Taiex +0,5%, Sensex +0,4%, che supera per la prima volta gli 86.000 punti.
Il FMI ha alzato la previsione di crescita del PIL cinese 2025 dal +4,0% al +4,8%, la revisione più ampia tra tutti gli emergenti, attesi al +4,1%.
Tra i titoli legati all’intelligenza artificiale, svettano SoftBank +3,5%, Advantest +4,5%, Tokyo Electron +2,6%.
Sul fronte geopolitico, il Wall Street Journal rivela che Donald Trump avrebbe tentato una mediazione tra Cina e Giappone sul dossier Taiwan, dopo un colloquio telefonico di oltre un’ora con Xi Jinping.
Materie prime industriali e cripto: rame in volata, Bitcoin rimbalza. Il Bloomberg Commodity Index rimbalza dell’1,2% a 108,8 dollari, dopo cinque sedute negative.
Il rame sfiora nuovamente gli 11.000 dollari/tonnellata, segnando un +25% da inizio anno. Deutsche Bank prevede che l’offerta crescerà solo dell’1% nel 2026, con prezzi in media a 10.600 dollari e possibili punte sopra gli 11.000 nella prima metà dell’anno.
La banca tedesca individua nell’aumento della domanda di elettricità, trainata da elettrificazione e digitalizzazione, il principale sostegno al metallo rosso.
Il Bitcoin avanza dell’1,2% dopo il +3,7% della seduta precedente (miglior performance da oltre un mese), tentando un recupero dopo il crollo del -36% delle ultime cinque settimane. Riflettori puntati su Tether, declassata da S&P Global a livello “5”, il rating più basso nella scala creata nel 2023, a causa della crescita degli asset rischiosi nelle riserve.
Debito italiano scintillante: nuovo minimo per lo spread. Il rendimento del BTp decennale scende al 3,38%, minimo da metà novembre, con lo spread a 71 punti base, livello più basso dall’aprile 2010. La luna di miele dei mercati con il debito sovrana italiano continua senza interruzione.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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NASDAQ SHORT VISION📉 Aggiornamento Mercati USA – Nasdaq in Guida
Tutti gli indici americani mostrano la stessa debolezza, ma il Nasdaq è il più chiaro e continua a trainare sentiment, tech e perfino il mercato crypto.
La candela di giovedì è stato un forte segnale di rifiuto: compratori assorbiti e chiusura pesante.
Venerdì abbiamo visto un semplice retest di quell’area, con prese di profitto prima del weekend.
Lo scenario principale è una discesa verso la target zone con EMA 200, zona tecnica molto rilevante. Se ci arriva il Nasdaq, scendono anche tech, crypto ed Europa.
Scenario alternativo (meno probabile): recupero completo della candela di giovedì e rimbalzo verso 24.300–24.400.
In generale, è una correzione sana, non un crash: solo rotazione di capitali e prese di profitto dopo un anno molto forte.
CFD Nasdaq 100 buchera' il supporto?L'area 24k e' un a area che e' stata difesa nelle ultime sedute. Reggera'? La violazione del supporto portera' a nuovi flussi in vendita che potrebbero completare la prima parte della correzione. Indicatori ed oscillatori sono impostati negativamente ed i target sotto sono ben visibili e chiari.
CFD Nasdaq 100 reggera' il supporto?Il forte supporto di 24600 ha retto anche questa settimana, ma i retest non e' un segnale di forza del mercato. La violazione determinera' un nuovo flusso di vendite anche piuttosto forte confermando una potenziale discesa in ABC. Indicatori ed oscillatori impostati negativamente
Tech in bilico: Nasdaq tra consolidamento e breakout imminentePanoramica finanziaria del NASDAQ
Il NASDAQ conferma il proprio ruolo di barometro dell’innovazione globale e dell’appetito per il rischio sull’azionario USA, alimentato da flussi istituzionali e forti movimenti nel comparto tecnologico.
A novembre 2025, l’indice si colloca in una fase strategica di consolidamento, immersa in un contesto macro-denso di incognite tra politiche monetarie restrittive, revisione delle prospettive di crescita e volatilità elevata sulle maggiori piazze mondiali.
Dopo i “new highs” di periodo, l’indice sta mostrando segnali di pausa e riassestamento, con l’attenzione dei trader rivolta ai livelli chiave di supporto e resistenza, e ai movimenti degli operatori istituzionali.
Il sentiment resta costruttivo: la permanenza sopra la media mobile a 50 periodi e l’incanalamento dei prezzi lungo la regressione lineare di medio termine sono segnali tecnici che mantengono la struttura rialzista, pur in presenza di un RSI che oscilla su valori di neutralità (zona 49), a testimoniare una condizione di mercato in equilibrio precario, pronto a reagire a nuovi impulsi macro o micro-settoriali.
Asset tecnologico sotto i riflettori
Negli ultimi sei mesi, l’indice Nasdaq ha vissuto una progressione costante con un trend rialzista solido, complice l’euforia legata a trimestrali tech e le prospettive di una nuova stagione di investimenti in AI e hardware. Il rally è stato sostenuto da:
• Prospettive Fed: Le attese sui tassi USA e il “wait and see” della Fed sul ciclo di strette hanno tenuto basso il costo-opportunità per gli investimenti azionari.
• Dati macro USA: Il rallentamento del jobs market, con disoccupazione in lieve aumento e payrolls sottotono, ha ridotto i timori di rialzi aggiuntivi dei tassi.
• Volatilità: L’alternarsi di correzioni tecniche rapide e recuperi pronti, alimentato da dati macro-discordanti e volatilità implicita storicamente elevata.
Sul breve, il Nasdaq 100 oscilla tra i livelli critici di 24.600 (supporto principale) e 25.660–26.180 (resistenze strategiche), con il pivot giornaliero calendarizzato in area 23.074 punti. Break tecnici sopra le resistenze potrebbero innescare nuove onde rialziste, mentre la tenuta dei supporti rappresenta la condizione essenziale per la prosecuzione del trend positivo. Il recente aumento dell’ATR segnala una volatilità sostenuta e impone disciplina nella gestione della leva e nella definizione di stop-loss.
Focus sul NASDAQ
Il NASDAQ, replicando la dinamica del listino tecnologico, evidenzia una configurazione altrettanto interessante, con un’impostazione tecnica che conferma la forza relativa del comparto.
Nella seconda metà del 2025, la crescita dei prezzi è stata accompagnata da sostenuti volumi rialzisti, con la media mobile a 21 giorni a fare da magnete per i compratori.
L’RSI a 14 giorni oscilla nella fascia medio-alta, ad indicare una progressiva saturazione del movimento rialzista e la potenziale vicinanza ad un’area di ipercomprato.
Livelli tecnici chiave
• Supporto principale: 24.500 punti
• Resistenza primaria: 26.000 punti
• Target breakout: 27.500 punti
• Livello di allerta in scenario ribassista: 23.000 punti
La struttura dei prezzi mostra la formazione di un triangolo ascendente: tipico pattern di accumulazione, favorito dalla partecipazione delle mani forti e dall’ingresso di nuovi capitali nei momenti di consolidamento.
Una rottura della resistenza a 26.000-26400 punti, specie se accompagnata da crescenti volumi, rappresenterebbe il segnale di una nuova gamba rialzista, con estensione plausibile fino a 27.500-28000 punti.
Al contrario, una rottura convinta del supporto a 24.500 riposizionerebbe il quadro tecnico in ottica di pullback, con obiettivo in area 23.000 e incremento della pressione ribassista.
Scenario e prospettive
Il contesto attuale suggerisce disciplina e tempestività: strategie long sulle rotture confermate delle resistenze, implicano una massima gestione attiva del rischio tramite stop loss stretti.
Sul lato opposto, la perdita decisa dei supporti chiave aprirebbe a fasi correttive e potenziali inversioni di breve/medio periodo, con la necessità di monitorare i pattern di prezzo e il comportamento degli indicatori di momentum (RSI, MACD).
Considerazioni finali
Il Nasdaq si conferma trainante nei portafogli tech-oriented, ma il quadro resta sensibile agli sviluppi macro (politica Fed, dati NFP) e alle dinamiche geopolitiche globali. In questa fase, la gestione della volatilità e la lettura multi-timeframe rappresentano gli strumenti essenziali per intercettare i cambi di scenario e ottimizzare le performance, in ottica sia tattica che strategica.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
NQ H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
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CFD nasdaq 100 "engulfing ribassista" sul weekly?Nonostante il recupero della seconda parte della giornata di venerdi, si e' formata la figura settimanale e la seconda candela con volumi decisamente piu alti. Gli indicatori ed oscillatori stanno solo parzialmente confermando. La violazione del minimo di venerdi' sara' la conferma di una correzione in atto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.11.2025Palantir, pur con ottima trimestrale, innesca profit taking su titta la tech.
Anche alcuni top banker USA segnalano rischi di eccessi valutativi.
Prosegue la correzione dell’oro, ora largamente sotto US$ 4000/oncia.
Il Dollaro estende il suo silenzioso recupero: sotto 1,15 vs Euro.
Seduta contrastata ieri, 4 novembre, per le Borse europee: Milano e Londra hanno chiuso in lieve rialzo, mentre Parigi (-0,67%), Francoforte (-0,72%) e Madrid (-0,15%) hanno terminato in calo. Zurigo (+0,49%) si è distinta in positivo, sostenuta dal comparto immobiliare e sanitario, con Novartis (+1,8%) e Roche (+1,77%) in evidenza.
Dopo che Jerome Powell ha raffreddato le attese su un taglio dei tassi a dicembre, definendolo “non affatto scontato”, ora la prudenza della Fed si combina con un generale raffreddamento dell’euforia sull’intelligenza artificiale, alimentato dalle trimestrali delle big tech americane.
A sorpresa, neppure i risultati record di Palantir Technologies sono bastati a sostenere il comparto. Nonostante la società, che vanta rapporti privilegiati con l’esercito statunitense, abbia battuto le attese e alzato la guidance, il titolo ha chiuso in calo dell’8%.
Un segnale eloquente: non bastano più i numeri, contano le valutazioni. Palantir era salita del +170% da inizio anno, arrivando a un P/E stimato per il 2025 di 271x, contro il 43,8x di Nvidia e il 25,8x medio dell’S&P 500. Il mercato ha giudicato eccessivo il premio e ha preferito alleggerire.
La reazione ha travolto tutto il comparto tecnologico: l’indice SOX dei semiconduttori ha perso -4%, peggior seduta da un mese, con il settore che tratta a P/E medio 36,5x. In una sola giornata, sono andati in fumo circa US$ 500 miliardi di capitalizzazione. A peggiorare il clima, i risultati di Super Micro Computer (-9% afterhours) e Advanced Micro Devices (-5%), che non hanno dissipato i timori di eccessi nel segmento high tech.
A gettare ulteriore cautela, le parole dei vertici di Morgan Stanley (Ted Pick) e Goldman Sachs (David Solomon), che prevedono una correzione tra il 10% e il 15% per i mercati azionari, segnalando preoccupazione per valutazioni troppo elevate.
Dall’altra parte dell’Atlantico, Wall Street ha archiviato una seduta decisamente negativa: Dow Jones -0,5%, S&P 500 -1,2% e Nasdaq -2,0%, peggior chiusura da un mese. Il mix tra i warning delle banche d’affari e la delusione per Palantir ha spinto gli investitori a ridurre l’esposizione sui titoli tecnologici: Nvidia, Alphabet e Amazon hanno registrato ribassi consistenti.
Sul fronte energetico, il gas naturale ha accelerato dell’+1,6% a 32,3 euro/MWh sul TTF di Amsterdam, complice l’attesa di temperature più rigide e minor ventosità a dicembre in Europa, fattori che potrebbero aumentare i consumi per riscaldamento e produzione elettrica.
Le tariffe di trasporto del GNL hanno toccato i massimi degli ultimi mesi, penalizzate dalla carenza di navi, ritardi nelle consegne via Egitto e un’impennata della domanda in vista dell’inverno.
Stamattina, 5 novembre, il debole finale di Wall Street si riflette sulle borse asiatiche: i future USA restano piatti, mentre i listini europei cedono mediamente -0,5%. L’agenda macro dell’Eurozona offre spunti importanti con i dati finali di ottobre: attese conferme per il Pmi servizi a 52,6 e per il composito a 52,2. In Italia, il consensus punta su un aumento del Pmi terziario a 53,0, rispetto al 52,5 di settembre.
In Asia, Tokyo guida i ribassi: il Nikkei 225 perde il -2,8%, penalizzato dal tonfo di SoftBank (-10%), tornata ai minimi di due settimane. Il Kospi coreano arretra del -3%, dopo un avvio a -5%, ma il bilancio da gennaio resta positivo per +67%.Più resilienti le piazze della Greater China, con CSI300 +0,3% e Hang Seng -0,2%.
Sul fronte geopolitico-commerciale, Pechino ha sospeso i dazi di ritorsione su una serie di prodotti agricoli statunitensi, dopo che Washington ha dimezzato i propri dazi su alcuni beni cinesi, quali soia, mais, grano, sorgo e pollo: ciò potrebbe stemperare le tensioni tra le due potenze.
Tra le commodities, il petrolio resta fiacco: secondo l’American Petroleum Institute, le scorte USA sono aumentate nella settimana al 31 ottobre. L’OPEC+ ha incrementato la produzione di appena 30.000 barili/giorno in ottobre (contro i 330.000 di settembre), complice i cali in Nigeria, Libia e Venezuela.
L’oro tenta un timido rimbalzo dopo otto ribassi in dieci sedute, peggior sequenza dall’inizio del 2025. Il classico schema “dollaro in rialzo = oro in ribasso” è tornato a dominare: tassi USA elevati e rendimenti reali più attraenti hanno eroso l’interesse per i metalli preziosi.
Sul mercato valutario, il dollaro USA prosegue la fase di rafforzamento: l’euro scende sotto 1,15, ai minimi da agosto. Dal picco di settembre (1,19), il biglietto verde è rimbalzato di circa +4%. La svolta è arrivata quando Powell e altri membri della Fed hanno ribadito che non c’è fretta di tagliare i tassi, e secondo uno studio di Bank of America, la domanda per il dollaro è ai massimi da giugno 2024, trainata dai gestori patrimoniali tornati a posizionarsi sulla valuta americana, pur mantenendo esposizioni complessivamente “corte”.
Peggior inizio di mese, invece, per il Bitcoin, che ha perso -6,2%, peggior seduta del 2025, scivolando sotto i 100.000 dollari per la prima volta dal 24 giugno. Stamane la criptovaluta recupera +1,6%.
Negli Stati Uniti, lo shutdown federale è arrivato al 35° giorno, il più lungo della storia. Il rendimento del Treasury decennale scende al 4,07% dal 4,10%, riflesso della corsa alla protezione. In assenza dei dati sui payroll di ottobre, l’attenzione oggi si concentra sul report ADP, da cui il mercato si aspetta +28.000 nuovi occupati nel settore privato dopo il crollo di settembre.
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