Settore Industriale XLIL'analisi di oggi vuole mostrare il quadro tecnico dell'ETF rappresentativo del settore industriale dell'SP500: AMEX:XLI
L'ETF settoriale si compone di industrie come quella dei macchinari, difesa e aerospaziale, conglomerati industriali, trasporti via terra, costruzioni, aeronavale, ecc...
Fra le aziende di cui si compone e che pesano di più troviamo nomi come Caterpillar, Boeing, General Electric, Lockheed Martin Corp,ecc...
Questo settore tende ad avere buone performance in contesti di economia in espansione e politiche monetarie caratterizzate da bassi tassi di interesse, considerando che queste imprese incrementano i loro investimenti; il contrario della situazione economica che stiamo vivendo dal 2022, con gli aumenti dei tassi più sostanziosi e rapidi da 20 anni a questa parte, e con le banche centrali che provano a spegnere la fiammata inflazionistica post pandemia nonchè la scarsa crescita del pil che molte economie sviluppate si sono trovate a fronteggiare.
Messo in relazione l'ETF settoriale con l'ETF rappresentativo dell'indice SP500, possiamo osservare i cambiamenti di forza relativa fra i due strumenti, dal 2022 ad oggi.
A sinistra,l'ETF settoriale si muove in trend ribassista, ritracciando dai massimi storici di 107,88 dollari fino ad 82,75 dollari di Ottobre 2022, seguendo il contesto economico di fondo e, tuttavia, mostrando una forza relativa in leggero aumento rispetto all'SP.
Dai minimi in area 82,75 dollari, il settore industriale riparte esplosivamente, rompendo la trendline ribassista a Novembre 2022, e mostrando una forza relativa (grafico a destra) in fortissimo aumento.
Possibile segno di ripartenza era anticipabile già con la divergenza rialzista fra ETF settoriale e indicatore MACD in corrispondenza dei due minimi di Luglio 2022 e Ottobre 2022.
Il settore rimane stabile da fine 2022 fino a Maggio 2023 muovendosi in cosnolidamento laterale con forza in calo rispetto all'indice di riferimento, il quale nelllo stesso periodo mostrava una crescita maggiore.
Questi ultimi mesi del 2023 sono stati importanti per il settore in quanto abbiamo assistito al rilascio dei risultati trimestrali di molte imprese industriali, le quali hanno riportato valori superiori alle attese in generale, contribuendo ad aggiornare i massimi storici e segnando nuovi picchi in area 111 dollari con forza relativa in ripresa.
Idee operative XLI
Modello di forza relativa - Segnali della settimana
Analizzando il modello di forza relativa, dove vengono visualizzati i rapporti tra i vari settori del mercato e l'andamento dell'S&P500, tendo a generare segnali per la gestione attiva dei portafogli ETF.
La situazione resta sostanzialmente invariata, con i seguenti settori con forza relativa maggiore:
- Materie Prime;
- Finanziari (anche se al momento con perdita di forza);
- Industriali;
- Healthcare;
- Beni di consumo stabili;
Da rimarcare che il settore energetico, seppur con tendenza di medio al rialzo, dal 7/11 ha perso molta forza.
Per il momento il rapporto growth/value è ancora contrastato.
Come dicevo, nessun nuovo ingresso da attenzionare, se non un tentativo delle utilities di "varcare" la soglia di forza relativa.
Andando ad analizzare tecnicamente il grafico dell'ETF, in effetti vediamo una situazione che potrebbe sembrare interessante:
Personalmente non prenderò questo segnale e resterò in attesa di altri segnali di forza.
Strategia su forza relativa
Andando ad impostare i vari ETF settoriali ed analizzandoli rispetto all'SP500 possiamo andare a condurre un confronto tra il settore ed il mercato di riferimento. La costruzione di un grafico di forza relativa si ottiene su tradingview andando ad impostare la seguente frazione: ETF SETTORIALE /MERCATO DI RIFERIMENTO. In questa maniera otterremo un grafico che salirà nel momento in cui il numeratore aumenterà di valore, viceversa per il denominatore.
La salita dell'indicatore non significa necessariamente che l'ETF abbia guadagnato, ma può anche indicare una situazione nella quale il settore è sceso meno del mercato. Per questo motivo, i segnali di forza relativa devono essere obbligatoriamente confrontati con l'analisi tecnica dei settori.
Un approccio basato sulla forza relativa può dare dei segnali settoriali, a seconda delle regole impostate dall'analista (nel nostro caso il cross tra l'indicatore e la media). Ipotizzando una fattispecie del genere, ed a parità di altri fattori, andiamo a vedere i segnali generati da questo sistema nel 2022, basandoci sul più semplice dei cross, con un timeframe giornaliero ed impostando una semplice regola di uscita per settore sulla perdita del 15%.
Settore Healthcare: ingresso a 24 gennaio 2022;
Real Estate: ingresso 1 marzo 2022;
Consumi stabili: ingresso 3 gennaio 2022;
Energy: ingresso 3 gennaio 2022;
Utilities: ingresso: 20 gennaio 2022;
Materie prime: ingresso 23febbraio 2022;
Finanziario: ingresso 05 gennaio 2022;
Industriali: ingresso 10 marzo 2022.
Andiamo a verificare sui vari ETF le performance e le perdite che questo semplice approccio - senza alcun filtro aggiuntivo - avrebbe comportato, ipotizzando per il money managment un capitale di 100.000 dollari, con esposizione massima per settore del 10% (10.000 dollari).
Settore Healthcare: +1.88% (10.000*1.88%= +188);
Settore Real Estate: - 1.97% (10.000*-1.97%= -197);
Consumi Stabili: - 3,00% (10.000*-3%= -300);
Energy: +54.00% (10.000*54%= +5400);
Utilities: +8.25% (10.000*8.25%= +825);
Materie Prime: +7.33% (10.000*7.33%= +733);
Finanziario: -13% (10.000*-13%= - 1300);
Industriale: -1.76% (10.000*-1.76%= -176).
Il risultato ad oggi sarebbe: (188-197-300+5400+825+733-1300-176)= + 5173,00
Nessuna posizione avrebbe toccato lo stoploss (l'unico settore che è andato vicino è il finianziario).
Pertanto, considerando anche il money managment, la semplice strategia del comprare il settore più forte secondo un semplice set di regole, ha portato ad una performance del +5,17%, rispetto all'SP500 che da inizio anno perde il 13.01%.
Si potrebbe opinare che il risultato sia "falsato" dalla performance eccezionale del settore Energy. Se per qualche ragione non avessimo effettuato l'operazione in XLE, la nostra performance sarebbe stata - 227 euro che rispetto al capitale è pari al -0.22%.
Cosa ci ha permesso di essere più performanti del mercato?
Il non aver incluso alcuni settori come Ciclici, Tecnologici e delle Telecomunicazioni, che hanno letteralmente "affossato" gli indici.
Quest'approccio può essere utilizzato come base di partenza per la definizione di una strategia più complessa.