Fallimento celsius, i rischi della cefiQualche giorno fa Celsius, una delle maggiori CEFI, ha presentato istanza per il chapter 11, ovvero ha avviato la procedura di fallimento.
Già da tempo Celsius aveva impedito i prelievi dalla piattaforma per poter attenuare la bank run scatenatasi con l'arrivo del bear market.
Oggi non approfondirò i dettagli dell'insolvenza di Celsius, piuttosto voglio condividere alcuni pensieri sulle CEFI comunemente chiamate anche piattaforme di lending.
Queste piattaforme garantiscono rendimenti, anche succulenti, per chi deposita, in maniera svincolata e non, i propri fondi nei loro wallet. I rendimenti sono dati dalle piattaforme perché oltre alla possibilità di depositare i propri fondi offrono dei prestiti per chi ha bisogno di liquidità. Il guadagno di queste piattaforme è dato dallo spread del tasso di lending (ovvero di chi presta) e quello di borrowing (ovvero chi richiede in prestito denaro/crypto)
ES: Interesse sul prestito di USDC: 12% - rendimento lending USDC: 10% = 2% di guadagno per la piattaforma.
Fin quando le cose vanno bene (bull market) queste piattaforme continuano a fare profitti, chi presta ottiene i rendimenti e chi chiede in prestito i fondi li ottiene.
Tuttavia, la loro attività purtroppo non sempre è trasparente. E quindi per offrire rendimenti migliori della concorrenza spesso e volentieri ricorrono a strategie più o meno rischiose. Funzionano per lo più come delle vere e proprie banche. E cosa succede se all'improvviso tutti i correntisti di una banca volessero ritirare i propri fondi contemporaneamente? Scatta la bank run!
Tornando ai giorni nostri, il bear market si è fatto spazio in maniera decisa, la gente è andata nel nel panico e quindi ha deciso di prelevare i fondi dalle piattaforme per poter vendere e limitare le proprie perdite. Si è innescata la famosa bank run.
Celsius quindi, non avendo la liquidità necessaria per permettere a tutti gli utenti di prelevare, ha bloccato questi ultimi. Inizialmente sembrava fosse una scelta provvisoria. In realtà poi si è dimostrata definitiva in quanto l'azienda ha dichiarato fallimento. E i fondi degli utenti ormai sono irrecuperabili.
Questo mi riporta in mente il famoso detto: "Not your keys, not your coins".
Certo, è facile parlare a posteriori. Purtroppo molta gente ha perso i risparmi di una vita.
Voglio quindi condividervi dei consigli per come limitare al minimo questi rischi:
1. Durante i bear market, evitare piattaforme di lending. Il business di queste piattaforme, come spiegato precedentemente, deriva dallo spread che applicano sui prestiti. In queste fasi concitate possono risultare spesso insolventi (celsius non è l'unica, anche BlockFi sta avendo problemi!).
Il luogo più sicuro per evitare questo genere di situazioni è un hardware wallet. Tuttavia se non se ne ha a disposizione uno, gli exchange maggiori come Binance, Crypto.com, e FTX sono delle valide alternative. Gli exchange hanno un modello di business differente dalle piattaforme di lending e per questo possono essere considerate più sicure.
Riassumendo: HW wallet > Exchange > CEFI
2. Durante il bull market, allocare il proprio capitale in diverse piattaforme. Durante i periodi di euforia ci sta che ci si voglia esporre ad un rischio maggiore per ottenere maggiori rendimenti. È del tutto lecito avere dei fondi nelle piattaforme di lending per guadagnarci degli interessi. Io stesso durante lo scorso bull market avevo del capitale allocato in CEFI. Tuttavia, come sempre, è bene non mettere "tutte le uova in un unico paniere". È preferibile infatti distribuire i propri fondi in diverse piattaforme, così da mitigare il rischio di fallimento.
3. Scegliere piattaforme trasparenti! Prediligere sempre quelle piattaforme che sono compliant con gli standard europei / americani. Una piattaforma super compliant è Nexo, che ha addirittura una dashboard in real time per vedere l'ammontare di fondi gestito dalla società. Fondi sorvegliati da società di audit che ne garantiscono la presenza.
Spero possiate trovare questi consigli utili! A presto!