US100 - BIAS Long e possibile ritracciamento in DiscountDopo la rottura con accettazione sopra l'ultima Supply/massimo di riferimento ed Higher Lows, si deduce forte pressione Buy e quindi BIAS Long.
Lo swing di riferimento è contrassegnato da "Swing Low" e "Swing High".
Ad apertura sessione NY potremmo avere un ritracciamento del prezzo in zona Discount e 50% Asiatica (zone verdi), andando sbilanciare la liquidità che potrebbe essersi creata sotto ai minimi all'interno dello Swing (linea con X), per poi riavere direzionalità Long.
Idee operative NAS100
US100 - BOS Long con Inefficienza in zona DiscountIl prezzo accetta Long sopra il massimo di riferimento dopo diversi Higher Lows che mostrano una Demand che spinge al rialzo e rifiuta livelli di prezzo inferiori.
Lasciano una bella Inefficienza in confluenza con la zona Discount e un mezzo tondo (14550) più tutta la liquidità interna allo Swing sotto ai minimi.
Avremo la chiusura con un ritracciamento per poi nuovamente direzione Long?
House of Trading: come investire in attesa della FedTorna, come ogni martedì, l’appuntamento con “House of Trading – Le carte del mercato”: a partire dalle 17:30 Trader ed Analisti si sfideranno a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
Il contesto in cui le nuove scelte d'investimento saranno inserite si presenta particolarmente incerto anche se la soluzione della (ricorrente) questione del debito USA, l’appuntamento è fra due anni, elimina una fonte di tensione che nelle ultime settimane aveva pesantemente condizionato l’andamento delle piazze finanziarie.
Se per quanto riguarda Eurolandia un nuovo rialzo dei tassi è praticamente certo, ieri Christine Lagarde ha tolto gli ultimi dubbi paventando la possibilità che l’inflazione nel Vecchio continente non abbia ancora raggiunto il picco, la situazione negli Stati Uniti è meno definita.
Una settimana fa il CME FedWatch Tool stimava tassi fermi al 5-5,25% con una probabilità del 33%, oggi questa percentuale è più che raddoppiata e si attesta in quota 75% nonostante dal mercato del lavoro della prima economia, e nello specifico dalle non-farm payrolls, siano arrivate nuove conferme della forza del mercato del lavoro della prima economia (paradossalmente, l’incremento del tasso di disoccupazione, legato alla crescita delle persone in cerca di lavoro grazie ad un contesto più favorevole, finisce per confermare questa view).
Questa incertezza condiziona i mercati in un momento in cui lo sbarco in grande stile dell’intelligenza artificiale sta permettendo ai titoli dell’hi-tech di sostenere l’andamento delle piazze finanziarie.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 30 maggio, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sulle azioni Nvidia e Deutsche Bank, sull’oro e sui titoli di Stato tedeschi, i Bund: tutte le operazioni sono attualmente a mercato.
Per quanto riguarda gli analisti, due operazioni sono a mercato (azioni UniCredit e Netflix), una non è divenuta operativa (Intesa Sanpaolo) ed una, quella sul titolo Meta Platforms, ha raggiunto il target. A livello di classifica generale, la squadra dei Trader si conferma in vantaggio con 23 punti a 17.
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 6 giugno 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Nicola Duranti, utilizzerà i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sul Dax e sul Nasdaq, sul cambio euro/dollaro e sul Gas Naturale.
Sull’indice dei tecnologici a stelle e strisce investirà anche il team degli Analisti, formato come di consueto da Riccardo Designori ed Enrico Lanati. Inoltre, saranno messi in campo trade sui titoli azionari Nvidia, Intel e sul metallo prezioso per eccellenza, l’oro.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.06.2023Rallenta, senza schiantarsi, l’attivita’ europea nei servizi.
Inflazione in calo in Europa a maggio, soprattutto nei prezzi all’ingrosso PPI.
Paura passata per il tetto al debito pubblico Usa: what’s next?
L’Arabia Saudita taglia 1 milioni di barili/giorno contro debolezza prezzo.
I listini azionari europei hanno brillato nelle ultime 2 sedute della scorsa settimana, sostenuti dall’evoluzione favorevole della discussione sull’innalzamento del tetto al debito pubblico Usa: il disegno di legge e’ stato prima approvato dalla Camera Usa, poi venerdi’ dal Senato, dove i Democratici hanno larga maggioranza, e infine il Presidente Biden ha firmato la Legge.
Che si tratti di un’autorizzazione ad aumentare ulteriormente il debito Usa non sembra preoccupare nessuno: analisti ed economisti mettono in conto una ricca sequenza di emissioni di titoli governativi che “asciugheranno” i depositi bancari, ma permetteranno al Tesoro di pagare spese correnti e ripristinare la giusta liquidità.
Dopo il forte calo di mercoledi 31 maggio, giovedi’ 1’ giugno si sono visti brillanti rialzi per le borse europee: Milano +2,0%, Madrid +1,3%, Francoforte +1,2%, Amsterdam +1,0%, Parigi e Londra +0,6%. Con gli ulteriori piccoli progressi di venerdi’ 2 (Festa della Repubbblica in Italia), il saldo settimanale è salito a +1,3% e qeullo annuale a +14,2% per Milano, +1,4% e +13,2% per Madrid, +0,4% e +15,3% per Francoforte.
Venerdi 2 e’ stata una giornata positiva e di riscossa per il “value” a Wall Street: Dow Jones +2,12%, Nasdaq +1,07%, S&P500 +1,45%.
I dati macro europei pubblicati nell’ultima parte della settimana non hanno brillato:
gli indici Pmi (Purchasing managers index) manifatturieri dell'Eurozona sono ancora tutti ampiamente sotto 50 punti, cioe’ in area di contrazione economica, mentre quello aggregato dell'area Euro e’ pari a 44,8, al minimo da 3 anni.
L’inflazione e’ in calo nell'Euro-zona, avendo rallentato a +6,1% a maggio, dal 7% di aprile: corrono ancora i prezzi di cibo, alcol e tabacco, +12,5% annuale rispetto a +13,5% di aprile, mentre scende il prezzo dell'energia, -1,7% annuale a maggio, dal +2,4% di aprile. Ancora troppo alto e superiore alle aspettative, purtroppo, il +5,3% dell'indice “core”.
Non a caso il Presidente dell’ECB (Banca centrale europea) Lagarde dichiara: "non possiamo ancora dirci soddisfatti sulle stime dell'inflazione”, ma cominciamo a intravedere la fine del percorso di rialzo dei tassi: "Ci stiamo avvicinando alla quota di crociera, e questo significa che dobbiamo salire più gradualmente".
Sempre sul fronte “macro” europeo, registriamo che ad aprile la disoccupazione nell'Eurozona è scesa al 6,5%, dal 6,6% di marzo: in Italia migliora al 7,8%, dal 7,9%. Repubblica Ceca, 2,7%, e Germania, 2,9%, sonoo a livelli minimi record, mentre in Spagna, 12,7%, e Grecia, 12,2% i disoccupati sono ancora troppi, specie tra i minori di 25 anni, Spagna al 28,4% e la Grecia al 27,4%!
A maggio l’economia Usa ha creato ben 339 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, oltre le aspettative degli analisti di 190 mila: inoltre il dato di aprile è stato migliorato, da 253 a 294 mila. Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono state 232 mila, in linea con le 230 mila della settimana prima e alle stime di consenso.
Inflazione “core” ancora troppo alta e mercato del lavoro in grande salute rendono piu’ difficile una pausa nell’aumento del costo del denaro per la Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve), anche se non mancano dichiarazioni “distensive” da parte di alcuni suoi rappresentanti.
Philip Jefferson ha spiegato che la FED sarebbe incline a mantenere invariati i tassi d'interesse a giugno per valutare le tendenze recenti e le prospettive economiche: parole simili quelle usate dal Presidente della FED regionale di Filadelfia Patrick Harker.
Dall’esame delle minute dell’ultimo Consiglio direttivo dell’ECB emergono molte preferenza per un incremento di 50 bps dei tassi, sebbene la scelta fu di “soli” 25 bps: sottolineati i rischi sull’inflazione e di “disancoraggio delle aspettative sulla stessa”. Gli analisti dell’ECB indicavano anche l’attesa di un'ulteriore moderata espansione del GDP (Prodotto interno lordo) nel 2’ e 3’ trimestre 2023.
La scorsa settimana ha visto una gradita discesa dei rendimenti dei Govies periferici europei: venerdi’ 2 il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark ed il Bund pari scadenza tedesco è sceso a 167 bps, col rendimento del BTP sotto 4,0%, a 3,99%, minimo da febbraio.
Oggi, 5 giugno, registriamo la decisione dell'Arabia Saudita, di tagliare “volontariamente” 1 milione di barili/giorno di produzione di petrolio.
La decisione, sicuramente sgradita a Usa e importatori “occidentali”, e’ la reazione al calo del prezzo in maggio, a sua volta dovuto ai timori di rallentamento dell'economia globale e di insufficiente ripresa cinese. Il WTI (greggio di riferimento Usa) sale +1,4% a 72,7 Dollari/barile. (ore 11.00 CET).
Oggi le Borse europee sono apatiche e poco impattate dai dati macro pubblicati nella mattinata: in Italia l'indice PMI servizi di maggio è sceso a 54 punti dai 57 di aprile. Negativo anche il dato francese Hcob Services PMI, sceso a 52,5 a maggio, dal 54,6 di aprile, al livello più basso da gennaio. In Germania l'indice è risultato in miglioramento per il 6’ mese consecutivo a 57,2, dal 56,0 di aprile.
Festa grande a Tokyo, dove il Nikkei, col +2,2%, ha chiuso ai massimi da 33 anni: senza variazioni di rilievo le altre borse asiatiche. Futures invariati sui maggiori listini Usa. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
US100 - Probabile sbilanciamento sotto ai minimiLa BIAS si mantiene Long vista l'assenza di accettazioni Short e con la creazione di Higher Lows.
Abbiamo una compressione del prezzo in corrispondenza dei minimi Asiatici e della zona Discount più liquidità dinamica e tondo 14400.
Potremmo avere uno sbilanciamento sotto ai minimi ad apertura sessione NY per poi riprendere direzionalità Long.
NASDAQ e DISOCCUPAZIONE. Una CORRELAZIONE DI FERROQuesta correlazione NEGATIVA è ciò che sto osservando da molto tempo sui mercati azionari e che risulta essere la mia principale fonte nel dire che i mercati azionari sarebbero vicini ad un CROLLO, il tutto in un momento in cui vediamo dei mercati azionari che fanno i nuovi massimi dell'anno ogni qualvolta se ne presenti l'occasione, soprattutto nelle ultime settimane.
Vediamo insieme come è nato questo grafico, come leggerlo e come interpretarlo.
1) IPOTESI DI PARTENZA : Partendo dai principali Market Movers di ordine macroeconomico, ossia INFLAZIONE e TASSI DI INTERESSE, entrambi fattori correlati e di importanza cruciale all'interno del circuito macroeconomico, ho presupposto la loro influenza sull'economia reale bypassando la componente produttività (PIL) e andando a considerare direttamente il TASSO DI DISOCCUPAZIONE facendo così un rimando palese alla Curva di Phillips il cui presupposto teorico prevede una relazione inversa tra INFLAZIONE e TASSO DI DISOCCUPAZIONE.
2) Secondo tale relazione, andiamo a prendere in considerazione l'indice tecnologico americano NASDAQ100, indice che si è dimostrato storicamente molto sensibile ai rialzi e che nel 2022 ha dimostrato una certa debolezza rispetto ai mercati europei. Secondo l'ipotesi di cui sopra, una diminuzione dell' INFLAZIONE per via di aumenti consistenti dei TASSI DI INTERESSE dovrebbe coincidere con un AUMENTO DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE, elemento cruciale nel decretare una possibile recessione. In tal merito, vediamo se esiste una certa correlazione tra l'andamento del tasso di disoccupazione e andamento del Nasdaq
Parte Superiore: NASDAQ Grafico Lineare Timeframe MENSILE
Parte Inferiore: TASSO DI DISOCCUPAZIONE Grafico Lineare Timeframe MENSILE
LInee Verticali Gialle: MASSIMI DEL NASDAQ
Linee Verticali Rosse: MINIMI DEL NASDAQ
3) OSSERVAZIONI:
a) Possiamo notare come ai MASSIMI DEL NASDAQ (linea gialla) coincide un Tasso di Disoccupazione tendenzialmente sui minimi e lontano dai suoi massimi.
b) Possiamo notare come ai MINIMI DEL NASDAQ (linea rossa) coincide un Tasso di Disoccupazione tendenzialmente sui massimi e nel pieno di un trend rialzista rispetto ai minimi precedenti
c) Osservando le frecce direzionali su entrambi i grafici, partendo dalle linee gialle a quelle rosse immediatamente successive, possiamo notare un andamento opposto. Quando il NASDAQ tende a scendere, il Tasso di Disoccupazione sale e viceversa.
4) TESI FINALE : Il NASDAQ fa nuovi MASSIMI in corrispondenza dei MINIMI del TASSO DI DISOCCUPAZIONE, mentre lo stesso Nasdaq fa nuovi MINIMI in corrispondenza di un aumento del TASSO DI DISOCCUPAZIONE.
Considerando il fatto che al momento il Nasdaq sta facendo nuovi massimi annuali e il tasso di disoccupazione si sta risollevando dai suoi minimi storici che non si vedevano dal 1969, dovremmo iniziare a stare attenti a possibili ulteriori aumenti del tasso di disoccupazione (ora al 3,7%) che potrebbero corrispondere ad un crollo di mercato. Inoltre, questo è accompagnato dalla diminuzione dell'inflazione per via dei tassi alti, portando così alla luce quella relazione inversa che rimanda proprio a Phillips.
NASDAQ: SCENARIO DA INVALIDARE E NUOVE CONSIDERAZIONI DA FARECome sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
House of Trading: la strategia di Puviani sul NASDAQ 100Tra le carte messe in campo da Tony Cioli Puviani nella 19esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sul NASDAQ 100. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 13.880 punti, stop loss a 14.060 punti e obiettivo a 13.620 punti. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1POX2 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 31,12x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta del trader è verde, una strategia long sull’oro, operazione che si aggiunge alle due carte di Nicola Duranti: due strategie short, su Generali e Deutsche Bank.
Nasdaq: alla faccia del "Sell in may and go away"!!Non diceva così il famoso annuale ritornello primaverile? Beh quest'anno il mese di maggio (soprattutto per il Nasdaq) non ha fatto altro che confermare la tendenza 2023 verso l'alto e quindi niente fuga dal mercato. Ad onor del vero dobbiamo dire che gli altri due indici americani, lo S&P e soprattutto il Dow Jones, sono decisamente meno forti ma, globalmente, abbiamo uno scenario decisamente più long che ha spinto la quotazione dell'indice tecnologico dai livelli 10.660 di ottobre-novembre-dicembre 2022 (triplo minimo) all'attuale area 14.300 dopo il rally della scorsa settimana. In quest'ottica direi di cercare il tipico movimento di correzione tecnica, magari verso la zona 13.800/13.900, per riscontrare poi un segnale di Price Action long e riprendere la salita con target di breve/medio periodo sulla resistenza "tonda" dei 15.000 punti.
Buon trading, Maurizio.
Il Playbook del trader; breakout e inerzia finalmente funzionanoIn vista dei flussi di fine mese e mentre il mercato reagisce all'accordo sul tetto del debito raggiunto nel fine settimana e alle prospettive di un facile passaggio alla Camera e al Senato questa settimana, il dollaro americano rimane al centro dell'universo.
La prospettiva di un rialzo della Fed a giugno sarà oggetto di ulteriore attenzione, mentre noi contrastiamo la posizione dei dati statunitensi rispetto al flusso di dati di altri pesi massimi dell'economia.
Osserviamo il forte riprezzamento del numero di tagli negli Stati Uniti entro la fine del 2023, che ora si attesta a soli 8 pb (di recente avevamo previsto 80 pb di tagli quest'anno) e osserviamo la storia dell'eccezionalismo degli Stati Uniti, mentre i dati economici e l'andamento delle azioni cinesi suscitano grande interesse.
La scorsa settimana il dollaro USA è salito per cinque giorni consecutivi, in parte trainato dai Treasury statunitensi a 2 anni, che hanno guadagnato 29 pb sulla settimana, portando a 11 i giorni di guadagni consecutivi (in termini di rendimento). Solo l'MXN ha resistito all'USD, mentre NZD, SEK e AUD hanno perso tra il 2% e il 3,7%. L'USDCNH rimane centrale per i flussi di USD e, mentre l'USD guadagna rispetto allo yuan, vediamo che l'USD mette in scena un ampio rally rispetto al G10 FX - i ribassisti di USD vorranno che questo cross scenda questa settimana.
Vediamo rotture ribassiste del range nell'HK50 e nel CHINAH e ci chiediamo se l'azione dei prezzi possa davvero iniziare a scendere. Questo flusso ribassista è stato in parte dovuto ai dati cinesi, ma il dollaro forte e i rendimenti più elevati offerti stanno facendo uscire i capitali da questi mercati. Il dollaro USA è al centro dell'azione dei prezzi di questa settimana, ma dobbiamo inseguire questo ribasso o il rischio è che le autorità facciano un passo avanti rispetto a questa debolezza?
Se la Cina è stata una fonte di preoccupazione - e una solida opportunità di trading - la tematica dell'intelligenza artificiale si fa strada. Questo spazio è molto amato e si sta surriscaldando, ma è troppo caldo? Il NAS100 è una potenza del momentum, e ci si chiede se nelle prossime settimane potremo vedere i massimi di febbraio/marzo 2022 (a 15.265). È difficile scommettere contro le mega-capitali tecnologiche/individuali/semi, ma loro sono il mercato. Il NAS100 è comunque un grafico incredibile e sta aiutando il mio trading a rialzo NAS100 / ribasso EUSTX50.
In ogni caso, mentre il flusso di informazioni si sposta, è bello vedere un po' di movimento, rotture di range e un po' di slancio nei nostri mercati principali.
I dati più importanti per la settimana a venire
Buste paga non agricole degli Stati Uniti
(venerdì 22:30 AEST) - il rapporto NFP è l'evento più importante della settimana, il cui esito potrebbe influenzare il dibattito sulla pausa/rialzo del FOMC di giugno. Il mercato prevede la creazione di 190k posti di lavoro netti, con un range di stime degli economisti compreso tra 235k e 100k. Il tasso di disoccupazione è previsto al 3,5% (dal 3,4%), con il guadagno medio orario (AHE) al 4,4% su base annua/0,3% su base mensile.
La guida alla forma suggerisce una maggiore probabilità di assistere a buste paga calde, con gli ultimi 13 rapporti stampati al di sopra del consenso. Penso che il mercato lo sappia fin troppo bene e probabilmente si posizionerà per 220k-250k. Se l'indice U/E si attesterà al 3,4%, credo che il mercato aumenterà le prospettive di un rialzo della Fed a giugno fino al 60-70%, il che dovrebbe sollevare l'USD.
IPC UE
(giovedì 19:00 AEST) - Il mercato si aspetta una stima dell'IPC principale al 6,3%, che rappresenterebbe un discreto calo rispetto al dato precedente del 7%, anche se questo è in gran parte guidato dagli effetti base legati all'energia. L'IPC core è previsto al 5,5% (dal 5,6%) - un rialzo nella riunione della BCE di giugno è pienamente prezzato, ma la barriera a un incremento di 50 pb è alta - guardiamo più in là nella "curva" dei tassi, dove potremmo vedere prezzate le aspettative di rialzi nei mesi futuri. Le posizioni lunghe sull'EUR sono migliori rispetto a SEK e JPY in questo momento, mentre l'EURUSD guarderà con attenzione ai dati cinesi di questa settimana e alla reazione di USDCNH.
ISM manifatturiero USA
(venerdì 00:00 AEST) - il mercato si aspetta che l'indice di diffusione si attesti a 47,0 (da 47,1). Un valore superiore a 50 (sopra 50 indica espansione, sotto è contrazione) sconvolgerebbe i mercati e favorirebbe gli acquirenti di USD, con ulteriori vendite (rendimenti più alti) nei Treasury statunitensi a 2 anni. Il mercato ha visto questo dato al di sotto di 50 da novembre, quindi non sarebbe scioccato da un'altra contrazione mese su mese. La reazione maggiore del mercato si avrà probabilmente con un dato più caldo, sebbene anche le sottocomponenti del rapporto - nuovi ordini e prezzi pagati - potrebbero essere influenti.
US JOLTS - Offerte di lavoro
(giovedì alle 00:00 AEST) - mentre il rapporto NFP è la lettura più influente del mercato del lavoro, il mercato si aspetta un ulteriore calo delle aperture di posti di lavoro, con il consenso a 9,439 milioni (da 9,59 milioni). Il rapporto sulle aperture di posti di lavoro sta perdendo la sua influenza sui prezzi di mercato, ma con il mercato del lavoro che rappresenta ancora un motivo per la Fed di mantenere una prospettiva da falco, il risultato potrebbe influenzare i prezzi di mercato per la riunione della Fed di giugno, ma avremmo bisogno di vedere una grande perdita/battuta.
PMI manifatturiero e dei servizi in Cina
(mer 11:45 AEST) - il mercato ha visto i dati cinesi arrivare costantemente al di sotto delle aspettative negli ultimi tempi e questo ha avuto un forte impatto sui mercati globali - l'USD ne ha beneficiato notevolmente rispetto al G10 FX, con USDCNH che ha marciato al rialzo. Il mercato si aspetta che l'indice di diffusione del settore manifatturiero si attesti a 49,5 (da 49,2) e quello dei servizi a 55,0 (56,4); una lettura superiore a 50,0 nel settore manifatturiero potrebbe rappresentare un sollievo e vedere una certa copertura del mercato cinese (e dei proxy). Si tratta di un dato importante non solo per i trader di HK50, CN50 e CHINAH, ma anche per quelli che negoziano rame, EUR e AUD.
CPI australiano di aprile (mensile)
il mercato vede la stampa del CPI di aprile al 6,4% (dal 6,3%). Con i tassi australiani che prevedono 6 pb di rialzo nella riunione della RBA di giugno (25% di possibilità di rialzo), un numero superiore al 6,6% potrebbe far avvicinare il prezzo a 10 pb, con il mercato che percepisce che un rialzo potrebbe essere molto probabile. L'AUDJPY potrebbe spingersi fino a 92,70 e anche l'AUDNZD potrebbe avere un buon impulso al rialzo.
Orario di contrattazione festivo (entrambi i lunedì) - Memorial Day (USA) e Spring Bank Holiday (UK)
Interventi delle banche centrali:
Relatori della Fed - Barkin, Collins, Harker, Jefferson
Relatori della BoE - Catherine Mann (mercoledì 23:15 AEST) - uno per i trader della sterlina
RBA - governatore Lowe (mercoledì 09:00 AEST)
Interventi della BCE - De Cos, Holzmann, Villeroy, Visco, Knot, Presidente della BCE Lagarde (venerdì 19:30 AEST)
Culminazione NASDAQ.Per me la culminazione è completa.
Aggiorno la mia lettura NASDAQ.
Vedo un ulteriore ingresso short attorno al 6 giugno..
E vedo due minimi target: metà giugno e metà luglio...
Minimo finale lo vedo a 10.500 per luglio e dovrebbe essere il minimo per quest'anno.
Poi mi aspetto la vera discesa da ottobre.. ma questo lo si vedrà.
NASDAQ: SUL FILO DEL RASOIOPienamente rialzisti, senza dubbio, ma nonostante tutto voglio ancora dare una possibilità al percorso ipotizzato nelle precedenti idee.
Siamo approdati come previsto nella zona chiave, e non mi aspetto di seguire a pennello i livelli tracciati. Per questo riterrò invalidato il contesto generale solo tramite una chiara e solida chiusura rialzista settimanale ben oltre il livello attuale di 13800.
Focus in basso a sinistra sul H4 dove la situazione è molto più chiara, attualmente test della parte superiore. Probabile doppio o triplo massimo in formazione? Da aggiornare assolutamente!
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.05.2023L’accordo bipartisan sul debito federale Usa richiede nuovi incontri.
Watch-out! A Wall Street prosegue la sovra-performance del Nasdaq!
Exploit di Atene dopo il successo del Premier Mitsotakis.
Pmi europei in uscita oggi, attese conferme di lieve ripresa.
Oggi in Europa sono attesi alcuni dati macroeconomici di rilievo: gli indici Pmi (Purchasing managers index) di maggio daranno una prima testimonianza sulla salute del comparto manufatturiero e dei servizi.
Negli Stati Uniti c’e’ molta attesa per il deflatore PCE (Personal consumption expenditures) di giovedì 25, poiche’ e’ la misurazione dell’inflazione per le famiglie piu’ osservato dalla Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), e fonte di ispirazione per le prossime mosse sui tassi di interesse.
A cio’ si assomma la questione insoluta dell’innalzamento del tetto del debito Usa. In tale contesto, ieri sera, Wall Street ha chiuso coi principali listini in ordine sparso: DJ -0,42%, S&P500 invariato e Nasdaq +0,50%: d’altronde, l’incontro tra il Presidente Joe Biden e lo “speaker” della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, per arrivare ad un accordo sul tetto del debito, era previsto a mercati chiusi.
I repubblicani insistono sull’introduzione di un limite pluriennale di spesa, accompagnato da un aumento del budget per la difesa. I democratici, come noto, preferirebbero dirottare maggiori risorse alla sanita’ ed all’istruzione. L'incontro tra Biden e McCarthy sul “debt ceiling” è stato “produttivo”, ma saranno necessari nuovi confronti.
La giornata borsistica europea di ieri ha visto spunti vivaci solo per le azioni bancarie, cosicche’ i listini europei piu’ ricchi di “finanziari” hanno performato relativamente meglio: Madrid ha guadagnato +0,5% e Milano (-0,28%), se si considera l’effetto negativo di -1,27% dovuto ai dividendi staccato da 61 società, quasi +1,0%.
Londra ha segnato +0,20%, in calo Francoforte, -0,31%, e Parigi, -0,18%. Notevole l’exploit di Atene, +7,2%, dopo la vittoria del partito conservatore dell’attuale Primo ministro Kyriakos Mitsotakis: la sua conferma per un 2’ mandato, a detta di molti analisti, favorirebbe la risalita del rating sovrano greco a “investment grade” entro la fine dell'anno.
Sul tema del “debt ceiling” degli Usa, si e’ espressa con preoccupazione il Segretario al Tesoro Janet Yellen: ella ha ricordato che, se non si giungesse rapidamente ad un accordo, crescerebbero le probabilità che gli Stati Uniti non siano in grado di onorare i propri impegni finanziari già dalla metà di giugno.
Ad incidere sul “mood” di Wall Street ieri, 22 maggio, anche le parole del Presidente della FED regionale di St. Louis, James Bullard, che si attende altri 2 aumenti dei tassi nei prossimi mesi per frenare l’inflazione.
La difficile discussione sul debito americano e le prossime scelte di politica monetaria della Federal Reserve saranno al centro dell’attenzione per tutta questa settimana, e potrebbero alimentare una lieve risalita dei rendimenti obbligazionari che gia’ si vede da qualche giorno negli Usa.
Sul fronte obbligazionario europeo, l'agenzia di rating Dbrs ha lasciato invariato quello sul debito sovrano italiano a BBB High con outlook stabile: Dbrs sottolinea che l’Italia ha realizzato una ripresa post-Covid migliore delle attese e che gode tuttora di previsioni macroeconoiche migliori della media dei Paesi europei: cio’ aiutera’ il bilancio pubblico favorendo una futura riduzione del rapporto debito/GDP.
Ieri, lieve rialzo per lo spread tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco: +2 bps a 185, accompagnato da un leggero aumento del rendimento del BTP benchmark a 4,30%, +0,05% da 4,25% di venerdi’ scorso.
Stamane, 23 maggio, non delude il Pmi tedesco di maggio, frutto di interviste ai responsabili degli acquisti. Quello della manifattura è sceso a 42,9 punti, contro un’attesa di 45 e sotto i 44,5 di aprile. Il Pmi tedesco dei servizi e’ invece migliorato a 57,8, contro stima di 55,5 e sopra i 56 punti di aprile. L'indice Pmi composito sale a 54,3 punti, facendo meglio della previsione di 53,5.
Occhi e orecchie aperti oggi, sulle parole che in interventi diversi pronunceranno alcuni membri del board dell’ECB (Banca centrale europea), tra i quali de Guindos, Muller, Villeroy e Nagel e, negli Stati Uniti, ai numeri aggiornati sul settore immobiliare e delle costruzioni, tra i quali vendite di nuove case e permessi di costruzione.
Poche novita’ sul mercato valutario: Euro/Dollaro stabile attorno1,08, e Yen ancora debole verso le principali valute di scambio internazionale: le aziende esportatrici nipponiche “festeggiano” i 149,8 del cross Yen/Euro e i 138,6 di quello Yen/Dollaro.
Benefica, per l’inflazione globale, la persistente debolezza dei prezzi del petrolio, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 72,2 Dollari/barile e del gas metano europeo, precipitato ieri un altro -3% a 29 Euro/megawattora (TTF Amsterdam).
Negli States, in un clima di attesa per i nuovi colloqui che potrebbero dirimere la quastione dell'innalzamento al tetto del debito ed evitare il default, i future su Wall Street appaioiono immobili rispetto alle chiusure di ieri .
La scarsa iniziativa degli investitori legata all’incertezza si riflette stamani sui listini asiatici: Tokyo -0,42%, Shanghai -1,52%, Hang Seng -1,45%, anche per i nuovi contrasti Cina/Usa, dopo che l'agenzia per la sicurezza informatica cinese ha vietato agli operatori di «infrastrutture informatiche critiche» del Paese l'acquisto dei prodotti dell'americana Micron.
Listini europei poco mossi, in media -0,3% a fine mattinata. Oro in calo, -1,0% a 1.957 Dollari/oncia, argento -2,4% a 23,3. (ore 12.45 CET)
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NASDAQ: IN PROSSIMITÀ DELLA ZONA CHIAVEFase 1 verso il completamento, zona chiave dei 13700 punti dietro l'angolo.
Importante adesso attendere con cautela, da qui capiremo bene se il contesto di lungo periodo ipotizzato nelle precedenti idee può continuare ad aver vita.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
House of Trading:Trader ed Analisti alle prese con il debito UsaSui mercati si respira un’aria di velato nervosismo: sono troppe le partite aperte, basti pensare all’andamento dei prezzi ed alle conseguenti politiche monetarie, alle tensioni geopolitiche (non solo Ucraina, ma anche Taiwan), al rallentamento della crescita che potrebbe sfociare in recessione e al tetto del debito che potrebbe far scattare il default degli Stati Uniti, perché qualcosa non vada storto.
Nonostante le indicazioni macroeconomiche continuino a mostrare una relativa solidità, oggi più che mai è necessario scegliere con cura l’allocazione dei nostri investimenti visto che se uno, o più, di questi fattori dovessero registrare un peggioramento la volatilità diverrebbe inevitabilmente protagonista.
Questa view non implica necessariamente un outlook negativo, negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un progressivo spostamento in avanti del deterioramento del contesto macro, ma l’attenzione sui mercati deve essere massima.
Di questo e di tanto altro si parlerà nella puntata di oggi di “House of Trading – Le carte del mercato”. Come ogni martedì, Trader ed Analisti si sfideranno a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 9 maggio, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sull’euro/dollaro, sull’oro, sul petrolio WTI e sull’indice S&P500: le prime due strategie hanno raggiunto il target, le altre due sono a mercato.
Due target anche per gli analisti, lo short sul Ftse Mib ed il long sulle azioni Alphabet, mentre il deal ribassista sulle azioni Eni è a mercato e quello sul titolo Barrick Gold non è entrato.
Andando a guardare la classifica generale, la squadra dei Trader resta in vantaggio con 21 punti a 13.
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 9 maggio 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Nicola Duranti, tramite i Turbo Certificate di BNP Paribas metterà in campo operazioni sulle azioni Deutsche Bank e Assicurazioni Generali, sul petrolio statunitense, il WTI, e sull’indice Nasdaq.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati risponderanno con trade sui titoli azionari Buzzi Unicem, Diasorin e Ferrari. Previsto anche un investimento sull’oro.
La sfida sarà arricchita dalla partecipazione del pubblico, che fornirà domande e spunti di analisi. Il sondaggio di questa settimana riguarda il tema del momento: Debito USA, quali ricadute per i mercati?
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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