DJI - PERICOLOSAMENTE AGGRAPPATOL'indice sosta pericolosamente sulla trendline. Basta poco per innescare le vendite.di MauroPucciarelli12
Dow30 = Mercato destinato a salire !Cambio di programma ... Le prossime settimane non saranno di indecisione ma di Rimbalzo e Conferma che il trend è "Nuovamente" cambiato ! Short di Breve e Long di medio ! si sale e di un pò ! Buon Trading GuysUShortdi NikTopScalper2213
IL RISCHIO CRASH LA FED LO HA SPAZZATO VIA (PARTE 1 CONTINUA)Grazie alla Fed, il mercato e’ gia’ proiettato sul 2021. E’ senza precedenti la serie di interventi varati dalla FED da quando e’ iniziata questa crisi. Giorno dopo giorno, con interventi mirati, la Banca Centrale USA e’ intervenuta a sostegno dell’economia con lo scopo primario di ridurre o almeno limitare shock finanziari. La frequenza degli interventi e degli annunci e’ stata quasi giornaliera, in un escalation che ha portato la FED a diventare il vero eroe di questa crisi. E’ la FED che sta salvando il sistema USA in primis, assicurandosi al contempo che ci sia anche sufficiente liquidita’ all’estero per chi necessiti di dollari. Ma vediamo velocemente gli interventi posti in essere: - 3 marzo: taglio dei tassi di 50 bps. - 15 marzo: taglio dei tassi di ulteriori 100 bps. - 15 marzo: riduzione dell’1.5% del tasso con cui le banche si possono finanziare nella discount window ed eliminazione dei vincoli di riserva obbligatoria. - 17 marzo: la FED annuncia di volere comprare crediti commerciali e debiti a breve a sostegno dell’operativita’ delle aziende. - 18 marzo: altri interventi diretti a garantire la liquidita’ al sistema. - 19 marzo: interventi diretti a garantire liquidita’ in dollari tramite currency swaps. - 20 marzo: acquista municipal debt tramite la Fed di Boston - 23 marzo: il QE da 700 miliardi di USD diventa sostanzialmente illimitato. - 23 marzo: la FED annuncia un piano di finanziamento per 300 miliardi di USD alle aziende e alle famiglie. - 6 aprile: la FED fornisce supporto al Payment Protection Program del Tesoro USA con lo scopo di ridurre il piu’ possibile i licenziamenti nel periodo del lockdown. - 9 aprile: la FED vara un nuovo pacchetto da 2.3 trillioni di USD che prevede l’estensione di crediti alle banche per l’attuazione dei programmi di PPP di cui sopra. A questo si aggiungono acquisti per 600 miliardi di prestiti emessi dalle banche alle aziende di piccole-medie dimensioni. La FED si impegna poi ad acquistare anche bond non investment grade oltre ad un piano di acquisto di 500 miliardi di bond emessi da stati e da comuni. Di fatto, la FED ha messo sul piatto 6 trillioni di USD. L’azione della FED ha sostanzialmente eliminato i rischi finanziari del sistema USA. Il rischio crash e’ stato spazzato via.Longdi Marco_BernasconiAggiornato 4412
IL RISCHIO CRASH LA FED LO HA SPAZZATO VIA (PARTE 2 fine)Ai mercati rimane quindi da ragionare sul resto: rallentamento macro, profitti societari, valutazioni. E qui siamo tutti chiamati a fare una scelta. Possiamo continuare a focalizzarci sul breve periodo, sapendo che ci attendono dati orrendi, sia di tipo macro che di tipo micro. In alternativa possiamo focalizzarci nel lungo, dando per scontato, pero’ che a breve si esca da questa paralisi economica. La scelta di concentrarsi sul breve ci paralizza. Ci impone prudenza e ci porta a vendere piuttosto che a comprare. Risulta difficile acquistare un titolo di una societa’ che pubblica una trimestrale caratterizzata da cali a doppia cifra di fatturato e utile. Risulta al contempo difficile andare lunghi in un contesto di forte rallentamento macro, un rallentamento piu’ marcato di quello registrato nella crisi del 2009. Sappiamo, tuttavia, che i mercati guardano sempre oltre. Sono sempre proiettati nel futuro e con questo continuano a rapportarsi. E allora puo’ verificarsi un fenomeno strano ed inatteso. Le notizie negative di breve periodo finiscono per essere ignorate, perche’ ormai scontate e ci si focalizza su quelle di lungo. Questa settimana iniziera’ la reporting season in USA e poi in Europa. Il mercato si attende gia’ risultati negativi. Cio’ che spesso accade in queste situazioni e’ che qualora i numeri pubblicati dalle societa’ dovessero rivelarsi meno peggiori delle attese, (seppur molto brutti), potremmo assistere ad acquisti guidati dalla speranza che il primo trimestre dell’anno sia solo un brutto trimestre a cui seguiranno dei trimestri di progressiva ripresa. Il focus degli analisti e degli operatori sara’ diretto principalmente sulle guidance date dal managament, sulle dichiarazioni relative ai piani di buyback, sulle distribuzioni dei dividendi e sull’entita’ dei licenziamenti. Gli operatori vorranno assicurarsi che le aziende pongano in essere una serie di azioni tali da riuscire a superare questo periodo di incertezza, per poi ripartire non appena le misure di lockdown dovessero essere tolte. E allora ritorna puntuale il tema cruciale su cui ci dibattiamo da tempo: la durata del virus. Nelle scelte di investimento non si puo’ prescindere da questa variabile, di per se incerta e non quantificabile. Nessuno sa quanto questo virus rimarra’ con noi, per quanto e come condizionera’ le nostre vite, le nostre abitudini e l’attivita’ economica. Non sappiamo se possa tornare ad ondate, riportando intere aeree a fronteggiare un altro periodo di lockdown. Questo e’ l’elemento di incertezza su cui concentrarsi perche’ da esso dipende la solidita’ dello scenario di lungo periodo. Attualmente ci sono 70 aziende che stanno lavorando per la creazione di un vaccino e tre di queste hanno gia’ iniziato le sperimentazioni con gli umani. Solo dopo la scoperta del vaccino si potra’ tornare alla normalita’. Nel periodo antecedente, vivremo in un mondo differente, caratterizzato da diffidenza e distanziamento sociale. Non tutto ripartira’ come prima. Alcuni settori continueranno a risentire in modo marcato della presenza del rischio contagio. Tra questi quello dell’entertainment, della ristorazione ed altre societa’ di servizi quali le compagnie aeree, le societa’ per il trasporto marittimo, gli aeroporti, le societa’ che gestiscono i siti di turismo e le prenotazioni aeree. Saremo tutti piu’ chiusi in casa. Gli acquisti si sposteranno dal canale fisico a quello online. Nel mondo del commercio sopravviveranno le attivita’ che sono gia’ dotate di forti e strutturati canali per la vendita online. Le catene di abbigliamento che si basano sulle catene fisiche subiranno forti contrazioni del business. Le societa’ che beneficiano di questi periodi di lock down sono quelle che beneficiano del cambio delle abitudini delle persone. Tra queste Amazon, Netflix, Microsoft, societa’ che forniscono servizi di video-conferenza, societa’ specializzate nella consegna di cibo pronto o da preparare a casa come HelloFresh. In sintesi, anche per i mercati ci saranno tre fasi: La fase 1) del lockdown in cui attenderci solo notizie negative. La fase 2), precedente al vaccino, in cui si dovranno scegliere attentamente le aziende su cui investire. Lo stock picking sara’ importante. La fase 3), post vaccino, in cui si tornera’ alla “normalita”’ e le aziende rimaste indietro nella fase due tenderanno a recuperare il terreno perduto. Sulla base di queste considerazioni, data la presenza della FED a supporto del sistema, potremmo affermare che e’ arrivato il momento di cambiare strategia operativa. Se in precedenza era auspicabile vendere su ogni rimbalzo, ora la strategia operativa da seguire e’ quella di acquistare sui sell off. Questa strategia sara’ tanto piu’ corretta e vincente quanto piu’ il mercato sara’ proiettato sul 2021 e continuera’ a dare ormai per scontate le brutte notizie di breve. Eventuali sell off legati alla pubblicazione di dati micro, o macro, negativi potrebbero essere usati per accumulare gradatamente le posizioni nella speranza che si passi velocemente dalla fase 1 alla fase 3. Longdi Marco_BernasconiAggiornato 117
MERCATO DEL LAVORO SITUAZIONE AGGHIACCIANTEE’ probabile che per un “millennial” sia difficile fare distinzione. Per chi lavora a WallStreet dal 2009, anno da cui e’ partito un rally senza precedenti e’ difficile vendere il mercato in presenza di una Fed cosi’ presente, decisa ed aggressiva. “Never fight the FED” il mantra che hanno imparato dai loro capi nel 2009, mantra che si e’ sempre rivelato giusto e vincente. Ma sara’ anche questa volta cosi? Nel commento di preapertura di ieri mattina abbiamo sottolineato come l’intervento da oltre 6 trillioni di USD della FED, di fatto, ha ridotto sensibilmente, per non dire eliminato, il rischio finanziario, vale a dire il rischio che molte aziende e l’economia si trovassero in una crisi finanziaria. Tuttavia, eliminare il rischio finanziario non significa eliminare il rischio economico. Sono due cose distinte. Il rischio finanziario e’ stato sensibilmente ridotto assicurando che i crediti delle aziende potessero essere trasformati in cash il piu’ velocemente possibile. Questo per garantire sufficiente liquidita’ al sistema in un momento di totale assenza di nuovi flussi di cassa in entrata. Stessa cosa vale per l’acquisto di bond dagli stati e comuni e per l’acquisto di bond non investment grade. Lo scopo e’ quello di evitare la paralisi finanziaria del sistema. Questa cosa e’ buona e giusta, ma non consente di ridurre il rischio economico, che invece ha a che fare con il rallentamento della crescita, delle produzione, del PIL legato al rallentamento della domanda di beni e servizi, degli investimenti, della spesa pubblica e delle esportazioni nette. Concentriamoci sul primo punto: il rallentamento della domanda. Non c’e’ bisogno di essere dei dottorati in Economia per comprendere che il livello della domanda aggregata dipenda dai livelli occupazionali. Se c’e’ occupazione, c’e’ reddito, che si trasforma in consumi e risparmi. E allora e’ dal mercato del lavoro che dobbiamo partire per capire quanto sara’ profonda questa crisi. I dati sono allarmanti e ben peggiori di quelli registrati nella crisi del 2009 che tanto aveva spaventato i mercati. L' andamento del tasso di disoccupazione USA dal dopo guerra. Esso ha superato il 10% nella crisi del 1984 e lo ha toccato nella crisi del 2009. Le previsioni per l’attuale crisi sono per uno spike ad (almeno) il 20%. Domani pomeriggio verranno pubblicati i dati sui Jobless Claims. E’ atteso un numero attorno ai 5.5 milioni che porterebbe il totale dei jobless claims nelle ultime 4 settimane a superare i 22 milioni di persone. Questo su un totale di 330.000.000 di persone, che ovviamente non rappresentano la forza lavoro che e’ ben piu’ bassa e pari a circa 235.000.000. E non basta. Questi numeri sono destinati a salire nelle prossime settimane. Molti lavoratori non stanno chiedendo i sussidi perche’ di fatto non sanno di essere disoccupati. Sono ancora li, come noi Italiani, a cercare di ottenere l’assegno governativo per questo periodo di lockdown. Ben presto, anche questi lavoratori capiranno che il loro datore di lavoro non sara’ piu’ in grado di dar loro uno stipendio o che il loro lavoro (da autonomi) non ci sara’ piu’ dopo il lockdown. Ma non finisce qua. Ai numeri qua sopra, si devono aggiungere coloro che hanno rinunciato a cercare un lavoro. Essi erano pari a 1.76 milioni si persone a marzo. Tali (ex) lavoratori, non rientrano tra i disoccupati, ma ai nostri fini (stimare la domanda aggregata) contano e come! Il tasso di disoccupazione in USA potrebbe andare a toccare anche il 30% nel 2020, tre volte il livello di disoccupazione toccato nel 2009 e addirittura sopra il 25% di disoccupazione toccato nella great depression del 1929. E con questi numeri, “i Millennials” continuano a comprare lo S&P500 come se lo scenario piu’ probabile sia quello di una ripresa a V dell’economia USA e di quella mondiale. Non sarebbe piu’ razionale valutare l’ipotesi di uno scenario a “L”? o almeno a “U” che tenga conto del tempo necessario per riassorbire tale gap occupazionale??? Lo S&P500 a questi livelli sconta un rallentamento temporaneo ed un veloce ritorno alla normalita’. Tale scenario, ahime’, sembra sia sposato anche dal FMI internazionale che prevede un crollo del PIL mondiale nel 2020 ma una forte ripresa nel 2021. La contrazione globale prevista dal FMI per il 2020 nelle stime pubblicate ieri e’ del 3%. Essa sarebbe seguita da un rimbalzo del 5.8% nel 2021. Solo per usare un metro di paragone, la contrazione del PIL mondiale nella crisi finanziaria del 2009 era stata dello 0.1%. Lo stesso report evidenzia, tuttavia, che il recupero nel 2021 dipendera’ da molti fattori quali la durata della Pandemia, i suoi effetti sui livelli di produzione e lo stress sui mercati finanziari e delle commodities. Lo spaccato geografico favorisce l’economia USA rispetto a quella Europea. (questo viene riflesso anche nelle performance degli indici azionari). L’economia Americana e’ vista in calo del 5.9% quest’anno per poi recuperare con una crescita del 4.7% nel 2021. L’economia Europea, invece, dovrebbe subire una flessione del 7.5% per poi beneficiare di una crescita del 4.7% nel 2021. Le previsioni di cui sopra si basano su uno scenario piuttosto positivo, caratterizzato dalla progressiva estinzione del virus ed escludono la possibilita’ di un suo ritorno. Sappiamo quanto poco attendibili siano sempre state nel tempo le previsioni degli economisti, ci soffermiamo quindi sui dati tangibili, quelli evidenti. Il mercato del lavoro in USA e probabilmente anche quello in Europa evidenzieranno una picture agghiacciante. Da questa dobbiamo partire per elaborare le nostre scelte di investimento.Shortdi Marco_BernasconiAggiornato 3311
DOWJONES: Negativo.MM50<MM200 entrambe in discesa. Iter negativo e gli altri positivi Short se < 24100. di FabioIo4
DJI - AGGIORNAMENTO DAILYWS prosegue il recupero. La FED è il miraggio della nostra, povera, vecchia e corrotta europa.Longdi MauroPucciarelli8
DOWJONES : NegativoMM50<MM200 entrambe in declino. Gli altri indicatori sono anche negativi. Short se < 23300di FabioIo7
Aggiornamento US30, rottura canale shortAltra posizione, altro target per il nostro trade sull'US30 alla rottura del canale Con la perdita di forza da parte dell'aud e il rafforzarsi del Dollaro in combinazione con la visione tecnica dell'asset alla rottura del canale di continuazione short che si era venuto a creare ed il pullback effettuato dal prezzo, abbbiamo deciso di entrare a mercato Tuttavia, il movimento non ha ancora scatenato l'ira dei sellers e quindi è stato poi frenato nella sua discesa Complimenti come sempre a chiunque abbia approfittato di questa operazione, Rischio/Rendimento di 1:4, Rischio 1% per un profitto raggiunto del 4%. Con due sole operazioni siamo a +9% per la settimana Nulla da aggiungere, solo Kobra Non è un consiglio finanziariodi GiuseppeFerrara0
Aggiornamento Short US30Come condiviso ieri, il prezzo ha rotto la struttura di cui parlavamo e la situazione non sembra positiva per l'asset in questione, almeno tecnicamente. Potremmo vedere i sellers entrare in azione provocando una grande spinta del prezzo, non aspettiamo altro che un rafforzarsi del Dollaro (domanda delle equities scende e sale quella del Dollaro) per vedere l'azionario crollare nuovamente. Sempre in MM e segui sempre il tuo trading plan Non è un consiglio finanziarioShortdi GiuseppeFerrara2
DOWJONES : Negativo (-)MM50<MM200 entrambe in declino. Supertrend e STC positivi. Fisher e Iter negativi. Short se < 23530di FabioIo15
DJI - IN ATTESA DELLA CHIUSURASeduta per il momento negativa. Una chiusura al di sotto della linea mediana potrebbe compromettere il rimbalzo in atto.di MauroPucciarelli8
Visione Short US30Prodotto: US30 (DOW JONES) Time Frame: H4 Visione: BEARISH , in attesa di conferme Esattamente la stessa situazione dell'SP500 con una contrazione anche migliore del prezzo all'interno del canale di continuazione. Una rottura della trend line che funge da supporto per il prezzo potrebbe essere la goccia che aspettiamo al fine di vedere la seconda spinta del prezzo da parte dei sellers con un eventuale aumento dei volumi e della volatilità. Sempre in Money Management e con una giusta gestione del rischio Non è un consiglio finanziarioShortdi GiuseppeFerrara0
DJI - COL FIATO CORTOLa linea mediana del canale ha sorretto le quotazioni fino a venerdì... ...vedremo se la settimana prossima ci riserverà altrettanta forza propulsiva o, come temo, ci sarà bisogno di rifiatare.di MauroPucciarelli15
DOW JONES triangolo in continuazione ribassistaLa pressione ribassista continua per l'indice industriale americano, vista anche la situazione nella quale l'america imperversa.Shortdi yellowNIcAggiornato 151524
DJI - LENTA ASCESAWS continua lenta ad arrampicarsi lungo la mediana. L' obiettivo dei 25.000 sembra possibile a breve termine.Longdi MauroPucciarelli8
DOWJONES : Negativo (-)MM50<MM200 entrambe in declino. Supertrend e STC positivi. Fisher e Iter negativi. Short se < 23150di FabioIo7
DJI - A META' SEDUTADopo le prime ore della seduta WS continua a giocare con la linea mediana del canale rialzista che sostiene le quotazioni. La chiusura potrà forse darci qualche utile indicazione.di MauroPucciarelli11
US30: Domani giornata decisiva per un possibile shortCiao Traders! Ho deciso di ampliare il mio portafogli di analisi anche agli Indici. Oggi è il turno di US30, analisi incentrata sui Cicli e su un testa spalle Intraday. Lasciate un like per supportare il mio lavoro ed un commento per farmi sapere che cosa ne pensate. Grazie e buon trading a tutti!Short06:15di Francesco_Panzitta24
DJI - TENUTA A RISCHIOPur ritracciando pesantemente WS si mantiene sopra la linea mediana del canale ascendente che supporta il rimbalzo in atto. Se la tenuta dovesse essere confermata il target naturale a breve dovrebbe essere area 24.000/24.200.Longdi MauroPucciarelli1114