OPPORTUNITA' LONG GBP/USDQuesta analisi è strettamente correlata a quella pubblicata pochi giorni fa sul cambio EURUSD, che potete trovare ai link:
Buona lettura!
1. IL PROBLEMA INFLAZIONE NEL REGNO UNITO E LE DIFFERENZE CON GLI STATI UNITI
Mercoledì 21 è stato comunicato il dato sul tasso di inflazione nel Regno Unito:
• +8.7% anno/anno contro le aspettative di un +8.4% anno/anno
• Aumento del +0.7% anno/anno rispetto alle aspettative di un +0.5%
A che punto è il processo di disinflazione?
Come mostra la grafica successiva, è da considerarsi “appena iniziato”.
Osservando lo stesso processo a livello statunitense, balza subito all’occhio la grande differenza:
Quest’ultimo ha mostrato un’accelerazione ribassista più marcata; infatti, dai massimi raggiunti al 9.1% anno/anno, il dato statunitense si ritrova ora a valori del +4%.
Per capire l’effettiva differenza è utile andare a calcolare lo spread (visualizzabile nella grafica successiva) sottraendo al valore del tasso di inflazione britannico quello del tasso a livello USA:
L’obiettivo delle principali banche centrali mondiali è quello di riportare il tasso dell’indice dei prezzi al consumo a valori del 2%. Per questo motivo, le stesse hanno iniziato a perseguire la cosiddetta “politica monetaria restrittiva” per raggiungere tale obiettivo.
Andiamo ad osservare nella grafica successiva i tassi della Bank of England e della Federal Reserve:
• 4.5% BoE
• 5.25% FED
Gli Stati Uniti superano il Regno Unito di 75 punti base.
Quali potranno essere le aspettative del mercato sulle future mosse delle due banche centrali?
Probabilmente, nel prossimo futuro, sconteranno una BoE più aggressiva per due motivi:
• Tasso di inflazione più che doppio da “calmierare” rispetto alla FED
• Tasso di interesse più basso
Utilizzando la frase più comune di Jerome Powell negli ultimi due anni:
“La banca del Regno Unito ha più strada da fare rispetto alla Federal Reserve per ripristinare la stabilità dei prezzi”
C’è un ulteriore aspetto da considerare: non abbiamo considerato i dati “core”.
Nella grafica successiva è possibile osservare come il processo di rallentamento sul tasso di inflazione statunitense esclusi cibo ed energia sia ormai entrato in un trend ribassista; questo, tuttavia, non è vero per quello britannico, sui massimi.
Come approfittare di queste divergenze? Magari operando su GBP/USD. Perché?
2. SPREAD TRA RENDIMENTI E OPPORTUNITA’ RIALZISTE SU GBPUSD
GBPUSD potrebbe risultare un’ottima opportunità long, sfruttando le potenziali divergenze future tra politiche monetarie.
Il mercato, ad oggi, sconta una potenziale divergenza tra BoE e FED? È possibile scoprirlo attraverso uno spread tra i rendimenti a due anni dei titoli di stato britannici e di quelli statunitensi. Perché proprio quelli?
• Considerando l’intera curva dei rendimenti, la scadenza a 2 anni è la più influenzata dalle aspettative di politica monetaria
Osserviamo la prossima figura:
Negli ultimi tempi lo spread ha creato delle tendenze ribassiste e rialziste:
• Ad uno spread ribassista corrisponde un rendimento a 2 anni USA più rialzista (essendo esso il sottraendo della differenza); una tendenza di questo tipo è da interpretare come un’aspettativa dei mercati per una FED più aggressiva
• Ad uno spread rialzista, come da marzo di quest’anno ad oggi, corrisponde un rendimento a 2 anni britannico più rialzista (essendo esso il minuendo della differenza); una tendenza di questo tipo è da interpretare come un’aspettativa dei mercati per una BoE più aggressiva
È possibile affermare come il trend di GBPUSD sia catalizzato dalle aspettative degli investitori sulle mosse di politica monetaria futura delle due banche centrali. Questo è ben rappresentato nella grafica successiva:
La correlazione tra spread e GBPUSD è positiva!
Ricordate:
È risaputo che i tassi di interesse di una banca centrale influenzano i prestiti, finanziamenti, mutui e…le emissioni obbligazionarie (agendo sui rendimenti). Si dice sempre:
“Un aumento dei tassi di interesse tende a rendere più attrattiva una valuta”
Perché?
Gli stessi tassi di interesse rendono più attraenti i bond, vedendo essi un aumento dei loro rendimenti. A maggiori rendimenti corrisponderà maggior domanda degli stessi, acquistati con la loro valuta di denominazione. Maggior domanda di bond, maggior domanda di valuta di denominazione e…rafforzamento di quest’ultima, per la legge supply and demand.
Di seguito una panoramica più ampia della correlazione positiva tra GBPUSD e GB02Y-US02Y:
Se il coefficiente di correlazione tra i due elementi si manterrà positiva sarà possibile, ad oggi, affermare che:
• Se il mercato continuerà a prezzare una BOE più aggressiva della FED, lo spread continuerà la sua tendenza rialzista e, vista la correlazione, la sterlina continuerà a sovraperformare il dollaro; sarebbe quindi più logico operare in LONG
• Se il mercato prezzerà una FED più aggressiva della BOE, lo spread scenderà verso il basso, trasportando il tasso di cambio in territorio ribassista e offrendo, per questo motivo, opportunità SHORT.
Per maggiori informazioni commentate pure l’analisi.
A presto!