WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.08.2024Passate le trimestrali, il focus torna sui tagli dei tassi attesi in Usa ed Europa.
Inizia domani, 22 Agosto, il simposio di Jackson Hole dei banchieri centrali.
Massima attenzione, venerdì, alle parole del Chairman della FED Jerome Powell.
L’oro segna nuovi massimi, il Dollaro resta debole, sopra 1,1 verso Euro.
Ieri, 20 agosto, registriamo una pausa delle Borse dopo il brillante recupero successivo al “flash-crash” di lunedì 5.
Sulle Borse europee potrebbe aver impattato negativamente il dato definitivo dell’inflazione europea di luglio, salito a +2,6% annuale dal 2,5% di giugno: quella della sola Unione Europea è salita a +2,8% dal 2,6%. In chiusura i cali sono stati comunque limitati: Francoforte -0,3%, Londra -1,0%, Parigi -0,2%, Milano -0,6%.
Anche Wall Street ieri ha vissuto una seduta incerta: Dow Jones -0,15%, Nasdaq -0,33% e S&P500 -0,2%, ciò non altera il bilancio positivo dal 6 agosto in poi. Secondo gli strategist di Goldman Sachs citati da Bloomberg, a ridare forza ai mercati azionari avrebbero concorso sia i momentum traders che sfruttano i trend momentanei di mercato, che l'accresciuto ricorso ai buyback di azioni proprie.
L’inaspettato recupero dei listini azionari Usa ed Europei ha trascinato anche quelli globali ed asiatici: l'indice globale MSCI-ACWI, che include blue chips di mercati sviluppati ed emergenti, ha messo a segno 9 sedute consecutive di rialzo.
In tema di record storici si deve citare quello dell’oro che si conferma stabilmente sopra i 2.500 Dollari/oncia: le guerre in Ucraina ed in Medio Oriente esaltano il suo ruolo di “bene rifugio”, e le aspettative di allentamento della stretta monetaria delle Banche centrali Usa ed Europea fanno il resto, col risultato che il prezzo dell’oro è salito +18,0% da inizio anno.
Chi resta invece depresso, pur senza crolli, è il prezzo del petrolio, col Brent (riferimento europeo) attorno 77 Dollari/barile, ed il Wti (riferimento negli Usa) a 73.
Evidentemente la diffusa convinzione che la domanda di greggio del più grande consumatore mondiale, la Cina, sia più debole delle attese, è un valido contrappeso alle preoccupazioni legate a guerre e tensioni geopolitiche.
Viene dunque da chiedersi cosa stiano guardando gli investitori ora che hanno messo alle spalle le trimestrali: sul tema, proviamo a mettere in fila qualche idea.
Oggi, 21 agosto saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione, quella di luglio, della Federal Reserve, mentre domani si inaugura l'annuale simposio di Jackson Hole (Wyoming-USA).
Nei verbali del FOMC (Federal Open Market Committee) cercheremo qualche indicazione sul numero e la misura dei tagli dei tassi d’interesse nella parte finale dell’anno.
Tra le montagne del Wyoming, all’evento con la maggior concentrazione annuale di Banchieri centrali, l’attesa più febbrile riguarda l'intervento del Chairman della Federal Reserve, Jerome Powell. previsto per venerdì pomeriggio (ora europea).
Ci si attende che Powell si esprima in favore della necessità di un 1’ taglio dei tassi già al meeting del 18 settembre. Sul tema, l’autorevole FedWatch Tool di Cme Group, assegna 100% di probabilità ad un taglio da 25 bps, ed il 23% ad uno da 50.
Nel frattempo, in Europa, ma fuori dall’Euro-zona (alias della Moneta Unica), la Banca centrale Svedese, Riksbank, ha tagliato, per la 2’ volta quest’anno, il tasso di riferimento da 3,75% a 3,50%, anticipando il suo orientamento per ulteriori tagli nel 2024, se l’economia confermasse l’attuale trend di indebolimento.
A influenzare l’attitudine al rischio degli investitori, che da inizio anno possono compiacersi di importanti guadagni nella maggioranza delle asset class, potrebbe incidere anche l’evoluzione delle violenze in Medio Oriente, specie considerando che un cessate il fuoco a Gaza sembra ancora lontano, e la campagna elettorale Usa che entra nel vivo, dato l’avvicinarsi del voto di inizio novembre.
Stamane, sul fronte asiatico, notiamo il pesante calo delle azioni “tech” ad Hong Kong: lo storico retailer Usa Walmart ha inaspettatamente deciso di cedere la partecipazione che detiene in JD.com, co-leader, assieme ad Alibaba, dell’e-commerce cinese, le cui azioni hanno perso -11%.
Walmart incasserà US$ 3,6 miliardi, ma i mercati non gradiscono l’inaspettato disimpegno da un mercato di 1,4 miliardi di consumatori.
Le Borse cinesi hanno chiuso leggermente negative: Shanghai -0,4%, Shenzhen -0,3%, poco sensibili anche alla bozza finale dei dazi all'import di auto eletriche “made in China” da parte della Commissione europea.
A Tokio il Nikkei ha perso -0,3%, forse soffrendo dell'apprezzamento dello Yen e del dato in peggioramento, col deficit a Yen 621 mld della bilancia commerciale di luglio.
Le Borse UE, dopo la “pausa” di ieri, sono ripartite in lieve rialzo, in attesa dei dati sull'attività economica e sulla dinamica salariale, molto osservati dalla Banca centrale Europea (ECB), per maturare le scelte sui tassi nella prossima riunione di settembre.
Calma “piatta” sul mercato obbligazionario: è stabile, attorno 140 bps, lo spread tra BTp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi, al pari del rendimento del BTp a 3,60%. Negli Stati Uniti, secondo Bloomberg, i trader starebbero scommettendo su un rally dei Treasury bonds, favorito dalle attese di tagli dei tassi Fed a settembre.
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