CADJPY: long di breveInserito ordine buy limit per un riposo del trend short.Longdi iTraderFXAggiornato 1
CADJPY: buy limitInserito un buy limit al nuovo prezzo: il prezzo sembra orientato verso l'alto per il proseguo del trend longLongdi iTraderFXAggiornato 1
CADJPY: buy limitCome postato precedentemente, il prezzo è orientato verso l'alto: ho inserito un buy limit, su di un livello dato dall'analisi multi timeframe. Resterò in attesa a osservare il movimento del prezzo.Longdi iTraderFXAggiornato 1
CADJPY: buy limit inseritoHo inserito un ordine pendente long per il proseguo al rialzo del prezzo.Longdi iTraderFXAggiornato 0
CADJPY: short di breveIn attesa del buy limit inserito sempre sullo stesso pair, ho inserito un ordine di vendita per il proseguo del trend short momentaneo.Shortdi iTraderFXAggiornato 0
CADJPY: long di medio termineHo inserito un'ordine pendente in acquisto: al momento il prezzo è orientato al rialzo; rimango in attesa di vedere come si muoverà.Longdi iTraderFXAggiornato 0
Setup Long Strategico con RR ElevatoIn questa analisi su FX:CADJPY ci troviamo di fronte a un setup long ben definito. che offre una grande opportunità di trading rialzista su time frame giornaliero. Un pattern di price action che si è venuto a creare in prossimità di un precedente Order Block Rialzista. Entrata a mercato a 109.13, con un interessante rapporto di Risk/Reward di 5.60 TP Parziale: 109.714 dove dimezzeremo l'esposizione e sposteremo lo stop loss a breakeven per proteggere il profitto. TP Finale: 110.383 corrispondente al massimo di giovedì scorso. Stop Loss ben posizionato a 108.85 Rischiamo il 5% del nostro conto su questa operazione, con un obiettivo chiaro e ben definito per massimizzare il rendimento potenziale.Longdi LeonardoFranciAggiornato 1
Possibile Long CAD\JPYOttima risposta del supporto dinamico, questo potrebbe aprire ad un long con primo target 110.481 e stop appena sotto al minimo relativo.Longdi GiuseppePisciuneri0
CAD/JPY Trend ContinuationDopo la lenta discesa delle ultime ore, il prezzo ha reagito in una zona di IPE, come ci si aspettava dato le precedenti reazioni.Longdi bisha1230
CAD/JPY HA ROTTO RESISTENZA STATICACAD/JPY ha rotto una piccola resistenza statica che apre la possibilità che il prezzo ritorna sui massimi precedentiLongdi GEORGE_1111
CADJPY short Un trend ribassista sembra essersi avviato dopo aver toccato la resistenza chiave a 109. Questo livello ha rappresentato un importante ostacolo per il prezzo, che non è riuscito a superarlo, segnalando un possibile esaurimento del momentum positivo. La rottura del trend rialzista ha aperto la strada a una fase di correzione, con il prezzo che potrebbe ora muoversi verso il livello di supporto critico intorno a 102. Se questo scenario si concretizza, potrebbe confermare un'inversione più ampia del trend, consolidando il passaggio da un contesto rialzista a uno ribassista.Shortdi diferdinando1
CAD/JPY TESTA E SPALLE RIALZISTACAD/JPY ha formato una testa e spalle rialzista confermato dalla rottura della neckline e con lo stocastico in divergenza positiva Longdi GEORGE_1112
CADJPY: Possibile continuazione del movimento rialzistaCADJPY ha spazio per continuare il movimento rialzista, quindi possibile ingresso BUY con ingresso a mercato oppure Limit. Longdi Wyckoff_Prophet0
CADJPYErrore fatto nel primo trade su CADJPY, sono rientrato short da zona 112.3Shortdi SecretTrader20001
CADJPYPossibilità di andare SHORT su CADJPY adesso che abbiamo raggiunta l'area dei 111.8, target sotto 111.6Shortdi SecretTrader20000
Fed, tassi ancora invariatiAZIONARIO Mercoledì i listini americani hanno guadagnato terreno dopo che la Federal Reserve ha mantenuto invariati i Fed Funds, avendo però confermato almeno 3 tagli dei tassi nel 2024 e nel 2025. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,7% e il Dow Jones è avanzato di oltre 300 punti, entrambi in rialzo a massimi storici, mentre il Nasdaq 100 è aumentato dell'1%. Le aspettative dei membri del FOMC mostrano un taglio totale dei tassi di 75 punti base quest'anno. Il grafico indicava anche tre tagli nel 2025, uno in meno rispetto a dicembre, nonostante una leggera revisione al rialzo dell’inflazione PCE. Tuttavia, le forti revisioni al rialzo delle proiezioni del PIL statunitense hanno continuato a sostenere le azioni statunitensi, in linea con il rally di quest'anno e nonostante la politica restrittiva della Fed. L’attrazione verso il comparto tecnologico a grande capitalizzazione ha guidato i principali indici, con Meta, Alphabet e Apple in rialzo vicino all'1%. Inoltre, le azioni JPMorgan sono salite di quasi l'1% dopo che la più grande banca del paese ha inaspettatamente aumentato il suo dividendo del 9,5% sulla scia di profitti record. FED La Federal Reserve ha lasciato invariati i Fed Funds al massimo degli ultimi 23 anni tra il 5,25% e il 5,5% per la quinta riunione consecutiva, in linea con le aspettative del mercato. I politici prevedono ancora di tagliare i tassi di interesse tre volte nell’anno in corso, come era stato previsto nella riunione di dicembre scorso. Il dot plot indica anche tre riduzioni nel 2025, uno in meno rispetto a dicembre, e altre tre riduzioni nel 2026. Nel frattempo, la crescita del PIL statunitense è prevista più elevata nel 2024 (2,1% contro 1,4% nella proiezione di dicembre), nel 2025 (2% contro 1,8 %) e 2026 (2% contro 1,9%). Le previsioni di inflazione PCE sono state mantenute invariate per il 2024 (2,4% contro 2,4%) ma sono state aumentate per il 2025 (2,2% contro 2,1%) mentre il tasso core è più alto quest'anno (2,6% contro 2,4%) mentre le previsioni sono rimaste invariate per il 2025 al 2,2%. Il tasso di disoccupazione è previsto inferiore al 4% nel 2024 (rispetto al 4,1%), ma le proiezioni sono state mantenute al 4,1% per il prossimo anno. Jerome Powell si è mostrato realista sottolineando i progressi dell’economia che tuttavia non possono essere garantiti per il 2024. Ora i rischi sono controbilanciati e quando anche il mercato del lavoro comincerà a dare segnali di raffreddamento, sarà il momento di ridurre i tassi. La crescita dei salari si è attenuata e la Fed ha bisogno di certezze riguardo al ribasso dell’inflazione. Insomma, Powell alla fine ha ammesso che quest’anno i tassi verranno ridotti anche se gli ultimi dati su CPI e PPI potevano far cambiare idea alla Fed che invece sostiene che sono stati dati congiunturali e stagionali. VALUTE Crollo del dollaro dopo la Fed, in seguito alla conferma che i tagli dei tassi saranno tre nell’anno in corso. EurUsd sopra 1.0900, Cable a 1.2780 e UsdJpy che dai massimi di 151.80 ha perso 100 pips per poi stabilizzarsi in area 150.80. Mercato però che per ora non ha violato i livelli chiave posti a 1.0975 per l’euro, 1.2880 per il Cable, e con possibili correzioni per il UsdJpy con obiettivi a 149.20 area. Oceaniche in ripresa con AudUsd non lontano dai livelli cruciali di 0.6600 mentre NzdUsd deve rompere 0.6120. Finalmente però la volatilità è aumentata con la correlazione intermarket che ritorna a fare capolino, ovvero azionario salgono con dollaro che scende. Interessanti movimenti dei cross dello Jpy che rimangono vicino a nuovi massimi per via della salita della moneta unica e delle altre (Gbp, Aud, Nzd e Cad), che più che compensano la discesa del UsdJpy. CadJpy ancora su nuovi massimi degli ultimi 16 anni a 112.25. UK, SCENDE L’INFLAZIONE Il tasso di inflazione del Regno Unito è sceso al 3,4% su base annua nel febbraio 2024, in calo rispetto al 4% registrato sia a gennaio che a dicembre e al di sotto delle aspettative del mercato del 3,5%. Si tratta del tasso più basso da settembre 2021, trainato dal rallentamento dell'aumento dei prezzi di alimentari e bevande analcoliche (5,0% contro 6,9% a gennaio), ristoranti e alberghi (6,0% contro 7,0%), attività ricreative e cultura (5,4% vs 5,7%) e beni e servizi vari (3,6% vs 4,5%). D'altro canto, i costi sono scesi a un ritmo più lento sia per l'edilizia abitativa che per i servizi pubblici (-1,7% contro -2,1%) e per i trasporti (-0,1% contro -0,3%). Il tasso annuo di inflazione core, che esclude voci volatili come energia e cibo, è sceso al 4,5%, il tasso più basso da gennaio 2022 e leggermente al di sotto del consenso del mercato del 4,6%. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani di ActivTrades6
La salita infinita delle borseNuovi massimi storici per l’S&P 500 e per il Nasdaq, trascinati dal solito leitmotiv, ovvero, il settore tecnologico che imperterrita guida i due principali indici azionari, mentre il Dow Jones corregge qualcosa. Le ragioni di questa tenuta dell’azionario sono legate al fatto che sono salite le probabilità che la Federal Reserve tagli il costo del denaro, dopo la pubblicazione dei dati sull’ISM, numeri che hanno rivelato che l’attività industriale si è contratta più del previsto a febbraio, mentre la fiducia dei consumatori redatta dall’Università del Michigan è stata drasticamente rivista al ribasso. Il rapporto sull'inflazione PCE dal canto suo aveva già manifestato, in settimana, un dato in via di stabilizzazione, così come il leggero peggioramento dei dati sul mercato del lavoro settimanali, hanno di fatto rafforzato l'aspettativa che la Fed potrebbe avviare tagli dei tassi di interesse a giugno. A livello di risultati settimanali, l'S&P 500 ha registrato un guadagno dello 0,97% e il Nasdaq è salito dell'1,74%, stabilendo il record di 7 settimane positive su otto. Solo il Dow Jones ha perso lo 0,11%. Il risk on, comunque, continua a prevalere, come dimostrano gli indici di rischio, Vix and Fear and greed, abbondantemente in zona di appetito al rischio, 13 il primo e 77 il secondo. ISM MANIFATTURIERO L’indice ISM manifatturiero negli Stati Uniti è sceso a 47,8 nel febbraio 2024 da 49,1 del mese precedente, ben al di sotto delle aspettative di mercato di 49,5, indicando il sedicesimo periodo consecutivo di calo dell’attività manifatturiera. I nuovi ordini sono entrati in zona di contrazione (49,2 contro 52,5 di gennaio), spingendo i livelli di produzione ad un andamento analogo (48,4 contro 50,4). Nel frattempo, i prezzi sono aumentati per il secondo mese consecutivo (52,5 contro 52,9), anche se a un ritmo rallentato, a causa del rincaro dei mezzi di trasporto, dei prodotti chimici, dei computer e dei prodotti elettronici. RISK ON E RENDIMENTI Venerdì il rendimento del decennale americano è sceso sotto il 4,2%, perdendo oltre 10 punti base dal picco della sessione, in ragione di dati che hanno alimentano l’appetito al rischio. Da più parti giungono infatti conferme (il sentiment di fiducia verso la tenuta degli aggregati macro Usa rimane sostenuto), che il rallentamento economico si possa tramutare, al massimo, in un soft landing, escludendo una recessione più importante. Questo è anche l’obiettivo dichiarato della Fed, ovvero guidare l’economia verso uno slow down che mantenga gli aggregati solidi e al contempo ridurre il costo del denaro nei tempi e modi corretti. Ergo la Banca centrale Usa, si muove col bilancino, e ai primi segnali di peggioramento significativo, potrebbe correre ai ripari in fretta. Di conseguenza, i futures sui Fed Funds, indicano che, analisti e investitori hanno aumentato le probabilità che la Fed possa tagliare entro il secondo trimestre dell’anno, con il 70% del mercato posizionato per una riduzione entro il mese di giugno. INFLAZIONE EUROZONA Nel vecchio continente, si assiste ad un calo generalizzato dei prezzi, con quelli al consumo scesi al 2,6% su base annua nel febbraio 2024, in calo rispetto al 2,8% del mese precedente, ma rimanendo leggermente al di sopra delle aspettative del mercato del 2,5%. Si è trattato del livello più basso degli ultimi tre mesi, anche se rimane sopra i target della BCE, che, come tutti sanno, sono posizionati al 2%. I prezzi dell'energia hanno registrato un calo del 3,7% (rispetto al -6,1% di gennaio), mentre il ritmo di aumento dei prezzi è stato moderato per i servizi (3,9% rispetto al 4,0%), generi alimentari, alcol e tabacco (4,0% rispetto al 5,6%) e beni non alimentari. Beni industriali energetici (1,6% contro 2,0%). Anche l’inflazione core è scesa al 3,1%, raggiungendo il punto più basso da marzo 2022 ma rimanendo al di sopra delle previsioni del 2,9%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,6% a febbraio, dopo un calo dello 0,4% a gennaio. VALUTE Mercato dei cambi ancora in trading range, anche se nelle ultime ore, il ritorno dell’appetito al rischio ha portato ad una correzione ribassista del biglietto verde contro quasi tutte le principali valute, eccetto lo Jpy che, per le solite ragioni esogene, ovvero una BoJ disinteressata al recupero della valuta nipponica, resta la divisa più debole del mercato. EurUsd sempre compresso tra 1.0790 e 1.0860 così come la sterlina tra 1.2600 e 1.2700. con possibili cambiamenti solo nel momento in cui verranno violate le aree di compressione e i livelli dei rettangoli attuali. Non vi sono novità neppure sulle oceaniche che hanno reagito al sell off di inizio settimana scorsa, anche se il movimento percentuale si è rivelato comunque poco significativo. Tra i cross si segnalano i nuovi massimi di CadJpy a 111.74, livello che non vedevamo dal gennaio del 2008, anno della crisi Lehman. Ricordiamo inoltre che il massimo storico di sempre fu registrato nel 1982 a 220 Jpy per Cad, ma il Giappone era un paese emergente. Da quel momento il recupero della valuta giapponese portò i prezzi fino al minimo storico del marzo 1995 a 59.3 Jpy per Cad. Oggi, il livello di 111.74 non può essere considerato chissà quale massimo, in termini di livelli assoluti, ma dobbiamo però non dimenticare che oggi il Giappone è comunque la quarta economia mondiale, pur avendo una valuta attualmente debole. PETROLIO Venerdì i futures del greggio WTI sono saliti a circa 80 dollari al barile, il massimo in quattro mesi, spinti dalle speculazioni secondo cui l’OPEC+ estenderà i tagli all’offerta e dalle persistenti tensioni in Medio Oriente. Tutti gli occhi sono puntati sull’imminente incontro dell’OPEC+ di marzo, in cui i produttori probabilmente si atterranno a limiti di produzione volontari almeno fino a giugno per contribuire a stabilizzare il mercato. Anche l’incertezza che circonda i colloqui di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, così come gli attacchi Houthi in corso contro le navi del Mar Rosso, hanno aggiunto un premio di rischio ai prezzi del petrolio. Nel frattempo, aumentano sensibilmente le scorte di greggio statunitensi, salite di 4,199 milioni di barili la scorsa settimana a causa di un rallentamento nella lavorazione delle raffinerie. Nella settimana, i prezzi del petrolio sono aumentati di oltre il 5%. recuperando rispetto al -2.5% del periodo precedente. DATI DELLA PROSSIMA OTTAVA Nella prossima settimana, gli investitori seguiranno da vicino il rapporto sull'occupazione di gennaio degli Stati Uniti e i discorsi di diversi funzionari della Federal Reserve, compresi i rapporti semestrali sulla politica monetaria del presidente della Fed Powell al Congresso. Inoltre, saranno sotto esame i principali indicatori statunitensi come l’ISM Services PMI, le opportunità di lavoro JOLTS, gli ordini di fabbrica e i dati sul commercio estero. A livello internazionale, l’attenzione si concentrerà sulle decisioni sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea e della Banca del Canada, oltre ai tassi di inflazione in Turchia, Svizzera, Filippine, Corea del Sud e Messico. Verranno monitorati anche i tassi di crescita del PIL di Australia e Sud Africa. Infine, i dati commerciali per i principali esportatori come Germania, Brasile, Francia, Australia, Cina e Canada saranno osservati attentamente, insieme ai PMI dei servizi per Cina, Spagna, Italia e Brasile. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
CADJPY: Possibile punto di inversione BUYCADJPY è in questo momento in una zona che potrebbe diventare un punto di inversione BUY. Una rottura della zona, con conseguente chiusura del prezzo SOTTO la Zona 1 può portare il prezzo su Zona 2 Longdi Wyckoff_ProphetAggiornato 2
CADJPY SHORTHo deciso di vendere su CADJPY perché abbiamo rotto un supporto diagonale importante e ci troviamo in zona ipercomprato a 1D. Abbiamo avuto un rimbalzo sulla resistenza e mi trovo un bel segnale di short fino a zona designata dal quadrato rosso. Seguiranno aggiornamentiShortdi RaccoonForex0
CADJPY: Cup with handle.Buongiorno, analizziamo oggi la coppia CADJPY, dove potenzialmente abbiamo una tazza con manico (cup with handle) di continuazione. Possiamo vedere nitidamente la formazione sul grafico settimanale con il conseguente target di lungo periodo, dove però abbiamo una forte resistenza sulla parte alta del rettangolo che ha già respinto 4 volte l'assalto a quel livello. Scendendo di timeframe abbiamo una decisa rottura della parte superiore di un rettangolo che fa ben sperare, qui sono possibili due entrate: 1. aggressiva, entrare subito con target l'altezza del rettangolo come indicato nel grafico, e si avvicina alla resistenza vista sul week; 2. prudente, aspettare un pullback per essere certi della qualità del breakout. Buon week. Longdi Montanaro0
CADJPY SHORT - 108.250Conformazione di un interessante pattern grafico e la situazione del CAD in ripresa dovuta al rialzo del petrolio potrebbe portare uno storno anche se di pochi pip. Operazione intraday, 30/50 pip di profitto.Shortdi PammFactoryAggiornato 0
CAD/JPY HA ROTTO TRIANGOLO cad jpy ha rotto il supporto statico e anche il triangolo dove aspetto un proseguimento al ribasso da parte del prezzo Shortdi GEORGE_1111
Cad/Jpy: Pin Bar con falsi minimiBuongiorno a tutti, eccoci come di consueto per il classico appuntamento del fine settimana. Quest'oggi il mercato prescelto è Cad/Jpy, cross valutario che vede come protagonisti i cambi Usd/Cad e Cad/Jpy. Se andiamo infatti a dividere il prezzo di Usd/Jpy ( in questo momento a 149,447 ) e quello di Usd/Cad ( ora a 1,36393 ) ne risulterà il prezzo di cambio attuale di Cad/Jpy. L'importanza della correlazione nel mercato forex è sempre in primo piano quando si vuole lavorare sugli incroci senza il dollaro USA e, più in generale, se si vuole diventare dei forex trader. La price action di Cad/Jpy rispecchia la forza dell'ultimo periodo di cad e la debolezza di lungo termine di yen giappo e, in questa ultima settimana, si è creata una Pin Bar con falsi minimi del mini range precedente che mi offre l'opportunità per la prossima settimana di operare long su questo mercato. Inoltre si avrebbe a favore anche lo swap overnight visto l'acquisto di valuta "forte" contro valuta "debole" da un punto di vista dei tassi di interesse delle due differenti banche centrali. Nei prossimi giorni quindi valuterò una entry long su questo mercato in base alla price action che vedrò durante le sessioni daily e 6H. Il fallimento della mia view si avrebbe con la rottura ribassista dei zona 107,00 in chiusura settimanale. Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE! di ArduinoSchenato30