Ad 1 ora dall’apertura di Wall Street: Ultime notizieAd 1 ora dall’apertura di Wall Street: Ieri in lieve calo, ma Nasdaq nuovo record.
Nella giornata di ieri, i principali indici azionari hanno registrato chiusure perlopiù in ribasso, con un’unica, significativa eccezione: il Nasdaq Composite, che ha guadagnato un ulteriore +0,31%.
Degno di particolare nota è il fatto che il Nasdaq 100 abbia raggiunto nuovi massimi storici, traguardo condiviso anche da NVIDIA, protagonista assoluta del comparto tecnologico.Dal fronte geopolitico, non giungono novità rilevanti: il cessate il fuoco tra Israele e Iran, nonostante la fragilità degli equilibri, sembra reggere. Il presidente Trump ha annunciato un imminente incontro con rappresentanti iraniani, previsto per la prossima settimana.
Sul piano macroeconomico, la Mortgage Bankers Association (MBA) ha comunicato che le richieste settimanali di mutui sono aumentate dell’1,1%. Si osserva, tuttavia, un calo dello 0,4% delle richieste per l’acquisto di abitazioni, compensato da un incremento del 3% nelle richieste di rifinanziamento.
Le vendite di nuove abitazioni sono diminuite, assestandosi a 623.000 unità (su base annua), in calo rispetto alle 722.000 del mese precedente e alle 694.000 attese.Oggi è attesa la pubblicazione della terza e ultima stima del PIL relativo al primo trimestre 2025: dopo una prima stima al -0,3% e una seconda al -0,2%, il consenso generale prevede una conferma di quest’ultimo dato.Saranno inoltre diffusi: il rapporto sul commercio internazionale di beni, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, l’indice di attività nazionale della Federal Reserve di Chicago, le scorte all’ingrosso e al dettaglio, l’indice delle vendite di case in sospeso e il dato sugli utili aziendali.
Nel corso della giornata interverranno, in vari contesti pubblici, alcuni membri della Federal Reserve: Thomas Barkin, Beth Hammack, Michael Barr e Neel Kashkari, le cui dichiarazioni potrebbero influenzare il sentiment degli investitori.Resta alta l’attesa per aggiornamenti sugli accordi commerciali in via di definizione. La cosiddetta “pausa di 90 giorni” sta per scadere, ma il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha manifestato la disponibilità dell’Amministrazione a prorogarla per quei Paesi che dimostrino “buona fede” nei negoziati.Il dato più atteso della settimana resta l’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), in uscita venerdì 27 giugno: si tratta dell’indicatore di inflazione prediletto dalla Fed.
I report precedenti hanno evidenziato un rallentamento dell’inflazione, nonostante le preoccupazioni per un suo aumento a seguito dell’inasprimento dei dazi. Se tale tendenza sarà confermata, non si esclude che la Fed possa anticipare il prossimo taglio dei tassi.Attualmente, le probabilità di un intervento già alla riunione del 30 luglio si attestano al 24,8%, ma nulla è ancora scritto: i membri della Fed hanno più volte ribadito che ogni decisione continuerà a dipendere strettamente dall’analisi dei dati.
Con l’avvicinarsi del 4 luglio, si attende inoltre la discussione in Congresso del disegno di legge di bilancio — soprannominato ironicamente “Big, Beautiful Bill” dal Presidente stesso — la cui approvazione è auspicata prima della festività nazionale.
Eventuali ostacoli a questo percorso legislativo potrebbero aumentare la volatilità dei mercati, in una fase in cui gli indici principali si trovano a un soffio dai loro massimi storici. Un superamento deciso di tali soglie potrebbe innescare una nuova fase rialzista.
Marco Bernasconi Trading
Idee operative IXIC
NVIDIA si distingue mentre il mercato più ampio rallenta.NVIDIA si distingue mentre il mercato più ampio rallenta.
Nella giornata di ieri, l’indice S&P 500 non ha raggiunto nuovi massimi, eppure una protagonista d’eccezione ha brillato nel panorama finanziario: NVIDIA (NVDA), leader nell’intelligenza artificiale, ha segnato un nuovo record.
Nonostante una sessione di mercato piuttosto fiacca, NVDA ha chiuso a 154,31 $ con un +4,3%, sostenendo il NASDAQ che ha chiuso a +0,31% (19.973,55 punti).
L’S&P è rimasto invariato a 6.092,16 (-0,02) mentre il Dow Jones ha perso lo 0,25% chiudendo a 42.982,43.
Ora potremmo entrare nella "canicola estiva" del mercato: volumi ridotti, volatilità bassa, noia per i trader di breve termine.
Prossima svolta attesa da metà luglio, con i risultati trimestrali delle big.
Powell ha confermato:
– economia solida
– nessuna fretta sui tassi
– incertezza sui dazi ancora da valutare
Attendiamo ora con attenzione gli indicatori economici e i prossimi appuntamenti societari.
Nella giornata di ieri, l’indice S&P 500 non ha raggiunto nuovi massimi, eppure una protagonista d’eccezione ha brillato nel panorama finanziario: NVIDIA (NVDA), leader nell’intelligenza artificiale, ha segnato un nuovo record.
Nonostante una sessione di mercato piuttosto fiacca, NVDA ha chiuso a 154,31 $ con un +4,3%, sostenendo il NASDAQ che ha chiuso a +0,31% (19.973,55 punti).
L’S&P è rimasto invariato a 6.092,16 (-0,02) mentre il Dow Jones ha perso lo 0,25% chiudendo a 42.982,43.
Ora potremmo entrare nella "canicola estiva" del mercato: volumi ridotti, volatilità bassa, noia per i trader di breve termine.
Prossima svolta attesa da metà luglio, con i risultati trimestrali delle big.
Powell ha confermato:
– economia solida
– nessuna fretta sui tassi
– incertezza sui dazi ancora da valutare
Attendiamo ora con attenzione gli indicatori economici e i prossimi appuntamenti societari.
Marco Bernasconi Trading
Borse oltre +1% il cessate il fuoco tra Israele e Iran regge.Borse oltre +1% il cessate il fuoco tra Israele e Iran regge.
La notizia di una tregua – seppur fragile – tra Israele e Iran è bastata a infondere fiducia nei mercati finanziari, che hanno chiuso la seduta di ieri con un significativo segno positivo. I principali indici azionari statunitensi hanno registrato rialzi superiori all'1%, guidati in particolare dal comparto tecnologico, mentre gli investitori hanno mostrato un rinnovato appetito per il rischio.
Il NASDAQ ha guadagnato l’1,43% (circa 281 punti), attestandosi a quota 19.912,53. A trainare l’indice sono stati soprattutto i titoli legati al settore dei semiconduttori, protagonisti di un autentico rally: tra questi spiccano AMD (NASDAQ:AMD) (+6,8%), Intel (NASDAQ:INTC) (+6,4%), Taiwan Semiconductor (+4,7%), Broadcom (+3,9%) e NVIDIA (+2,6%). Anche gli altri principali listini hanno registrato performance solide: il Dow Jones è salito dell’1,19% (oltre 500 punti) raggiungendo i 43.089,02 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso in crescita dell’1,11%, avvicinandosi ulteriormente al suo massimo storico.
La tregua, entrata in vigore nella mattinata di ieri, sembrava destinata a rompersi già nelle prime ore, dal momento che entrambe le parti si sono immediatamente accusate di averne violato i termini.
Tuttavia, nel corso della giornata, il cessate il fuoco è stato apparentemente rispettato, come dimostrano sia l’andamento positivo delle Borse sia il brusco calo delle quotazioni petrolifere, scese di un ulteriore 6%. Il prezzo del greggio ha così registrato una flessione complessiva di circa il 13% in due sedute, un dato sorprendente se si considera l’intensificarsi delle tensioni in Medio Oriente nel fine settimana precedente.
Come spesso accade a Wall Street, è proprio l’imprevedibilità a guidare i movimenti dei mercati. Lunedì il repentino calo del prezzo del petrolio ha suggerito una distensione imminente nei rapporti tra Iran e Stati Uniti – previsione che, almeno per ora, si è rivelata corretta.
Martedì, la conferma della tregua tra Teheran e Tel Aviv ha spinto le azioni verso l’alto. Vale la pena ricordare che, come già osservato in precedenti analisi, i mercati tendono a considerare gli eventi geopolitici come occasioni di acquisto, soprattutto in contesti di mercato rialzisti. Anche questa volta la storia sembra ripetersi: conviene dunque ignorare il clamore mediatico e affidarsi, ancora una volta, ai segnali forniti dal prezzo.
A influenzare positivamente il sentiment degli investitori sono state anche le dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, rilasciate lunedì davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera.
Come previsto, Powell ha confermato l’atteggiamento prudente della Fed, ribadendo che non vi è alcuna urgenza nel procedere con un taglio dei tassi di interesse. Ha inoltre puntualizzato che le pressioni politiche provenienti dal Presidente Trump non avranno alcun effetto sulle decisioni del Comitato. Powell è atteso domani davanti alla Commissione Bancaria del Senato per proseguire la sua testimonianza.
Marco Bernasconi Trading
L’S&P supera quota 6.000 nonostante le tensioni internazionali.L’S&P supera quota 6.000 nonostante le tensioni internazionali.
Il fine settimana appena trascorso si è rivelato particolarmente denso di eventi drammatici sul piano geopolitico: gli Stati Uniti si sono infatti uniti a Israele nei bombardamenti contro impianti nucleari iraniani, provocando immediate ritorsioni da parte di Teheran. Tuttavia, nonostante il clima internazionale appaia teso e incerto, la giornata di lunedì ha visto un’apertura positiva dei mercati, con i principali indici in decisa risalita e una sorprendente flessione nei prezzi del petrolio.
L’indice S&P 500 ha interrotto la serie negativa che durava da tre sedute, chiudendo in rialzo dello 0,96% a quota 6.025,17, superando così la soglia psicologica dei 6.000 punti. Anche il NASDAQ ha fatto registrare un balzo dello 0,94% (pari a circa 183 punti), trainato in particolare dalla crescita dell’8,2% di Tesla (TSLA), che ha recentemente lanciato ad Austin il suo innovativo servizio di robotaxi. Il Dow Jones ha seguito a ruota, con un incremento dello 0,89% a 42.581,78 punti.
La giornata era iniziata con cautela, alla luce dei bombardamenti statunitensi su tre siti nucleari iraniani. A metà seduta, gli indici hanno temporaneamente virato in negativo, dopo la notizia di un attacco iraniano a una base militare americana in Qatar. Fortunatamente, l’assenza di vittime ha attenuato le reazioni dei mercati. L’apertura dello Stretto di Hormuz – cruciale per il transito di circa un quinto del petrolio mondiale – ha ulteriormente rassicurato gli investitori. Di fatto, il prezzo del greggio ha subito una flessione del 7%, mentre il mercato azionario ha beneficiato di un clima di maggiore serenità.
È lecito attendersi una fase di accentuata volatilità nei prossimi giorni. Tuttavia, in assenza di un’escalation significativa da parte dell’Iran o di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti su più ampia scala, è probabile che l’attenzione torni a concentrarsi su tematiche economiche: crescita, utili societari e politica monetaria.
In settimana sono attesi diversi eventi di rilievo, fra cui spicca la testimonianza semestrale del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, davanti al Congresso. Il suo intervento inizierà domani presso la Commissione per i Servizi Finanziari della Camera e si concluderà mercoledì al Senato, davanti alla Commissione Bancaria.
Ci si attende, come di consueto, un approccio prudente da parte del governatore, che probabilmente ribadirà la necessità di non affrettare tagli ai tassi di interesse. Non mancheranno, tuttavia, pressioni politiche: da un lato i Repubblicani potrebbero incalzarlo sulle divergenze emerse tra i membri del board, in particolare Michelle Bowman e Christopher Waller; dall’altro, i Democratici vorranno conoscere la sua posizione in merito alla proposta di tagli più aggressivi promossa dal presidente Trump.
Venerdì sarà inoltre pubblicato l'indice PCE (Personal Consumption Expenditures), ovvero l’indicatore d’inflazione prediletto dalla Fed. I dati precedenti hanno mostrato un incremento contenuto (+0,1% mensile; +2,1% annuale), con valori “core” anch’essi sotto controllo. Un’ulteriore conferma di questa tendenza potrebbe rafforzare l’ipotesi di un allentamento della politica monetaria.
Parallelamente, l’attenzione degli investitori continuerà a essere rivolta al Medio Oriente, in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte dei negoziati commerciali internazionali. Notizie favorevoli su entrambi i fronti potrebbero contribuire a spingere S&P e NASDAQ verso nuovi massimi storici, distanti rispettivamente solo dell’1,94% e del 2,69%.
I future sui principali indici statunitensi lasciano presagire un’apertura positiva, sostenuta dalla dichiarazione del presidente Trump circa un cessate il fuoco nel conflitto israelo-iraniano. Resta tuttavia da chiarire quanto tale tregua sia destinata a durare. La reazione dei mercati è stata immediata: il petrolio ha continuato a scendere, mentre l’oro ha perso terreno per via del calo della domanda di beni rifugio.
Il crollo del petrolio
I prezzi del greggio hanno registrato un brusco calo in seguito all’annuncio della tregua. Il timore che l’Iran potesse bloccare il traffico di petrolio attraverso lo Stretto di Hormuz – snodo cruciale del commercio energetico globale – aveva sostenuto le quotazioni nelle settimane precedenti. Tuttavia, la risposta iraniana all’attacco americano, percepita come moderata, ha indotto gli operatori a rivedere al ribasso le aspettative su un'escalation imminente.
In questo contesto, il raffreddamento delle tensioni geopolitiche potrebbe offrire al mercato l’occasione per riorientarsi su fondamentali economici più prevedibili. I prossimi giorni saranno dunque decisivi per valutare la traiettoria dei mercati e la capacità degli investitori di convivere con l’incertezza.
Marco Bernasconi Trading
La Fed resta ferma... e così anche il mercato.La Fed resta ferma... e così anche il mercato.
Ieri la Fed ha fatto esattamente ciò che il mercato si aspettava, ma gli investitori non hanno avuto voglia di far salire i titoli azionari in vista di una rara festività infrasettimanale e delle continue turbolenze in Medio Oriente.
Come ampiamente previsto, la Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la quarta riunione consecutiva. Ancora più significativo, il Comitato prevede ancora due tagli dei tassi quest'anno, sebbene non abbia fretta di agire data la persistente incertezza sui dazi.
Il NASDAQ è riuscito ad avanzare dello 0,13% (circa 25 punti) a 19.546,27, ma l'S&P è scivolato dello 0,03% a 5.980,87 e il Dow Jones è crollato dello 0,10% (circa 44 punti) a 42.171,66.
Molti altri titoli sull'Iran oggi e ovviamente abbiamo avuto il FOMC. Con tutto ciò, il mercato non ha fatto NULLA. Incredibile!
O si tratta di un enorme compiacimento o di una forza di fondo che sta per portarci ai massimi storici.
Le azioni erano in rialzo all'inizio della sessione, ma il sentiment è diventato cauto a causa dell'escalation del conflitto tra Israele e Iran. Gli investitori sono ancora più preoccupati dalla possibilità che gli Stati Uniti possano essere coinvolti.
Il presidente Trump ha pubblicato diverse dichiarazioni provocatorie negli ultimi giorni, tra cui la richiesta di evacuazione di Teheran e la richiesta di una "resa incondizionata" da parte dell'Iran.
Con il mercato chiuso oggi per il Juneteenth, rimane solo un giorno in questa settimana accorciata. I principali indici entreranno nella sessione di venerdì in rialzo, con il NASDAQ e l'S&P in rialzo, mentre il Dow Jones è in ribasso.
Le azioni hanno la possibilità di salire per la terza settimana delle ultime quattro, ma potremmo aver bisogno di maggiore chiarezza sulla situazione in Medio Oriente o sugli accordi commerciali per far uscire le azioni da questo recente andamento laterale. Vediamo cosa succede.
Marco Bernasconi Trading
Le tech guidano ripresa del mercato e le tensioni si allentano.Le tech company guidano la ripresa del mercato e le tensioni globali si allentano.
Il mercato ha recuperato buona parte del calo di venerdì, nella speranza che le recenti tensioni in Medio Oriente non si trasformino in un conflitto più ampio. I titoli tecnologici hanno guidato il rimbalzo, poiché gli investitori si sentivano più a loro agio nell'assumersi rischi all'inizio della settimana.
L'ultima volta che ho scritto, Israele e Iran si stavano lanciando missili a vicenda e i prezzi del petrolio erano in forte aumento. Tuttavia, le notizie secondo cui l'Iran potrebbe essere interessato a un cessate il fuoco e a ulteriori colloqui hanno incoraggiato gli investitori a credere che la situazione potrebbe raffreddarsi. Ed è stato certamente incoraggiante vedere i prezzi del petrolio scendere di circa il 2% dopo l'aumento dell'8% di venerdì.
Le azioni sono salite all'inizio della settimana di contrattazioni che sarà abbreviata per la festività dopo che un articolo del Wall Street Journal ha suggerito una potenziale de-escalation del conflitto internazionale tra Israele e Iran.
I mercati tendono a superare questi eventi abbastanza rapidamente. Sebbene sia ancora troppo presto per dire che il peggio di eventuali vendite correlate sia ormai alle spalle, la giornata di oggi ha sicuramente registrato una reazione positiva dopo il fine settimana.
L'S&P è tornato sopra quota 6000 ieri, salendo dello 0,94% a 6033,11. Il Dow Jones è avanzato dello 0,75% (circa 317 punti) a 42.515,09, recuperando poco meno della metà del crollo di 770 punti di venerdì.
Il NASDAQ ha decisamente sovraperformato, con un'impennata dell'1,52% (circa 294 punti) a 19.701,21, il che significa che l'indice ha recuperato tutto il calo dell'1,3% di venerdì e anche di più. Tutti i titoli del Mag 7 hanno chiuso in rialzo, in particolare Meta (META, +2,9%), Amazon (AMZN, +1,9%) e NVIDIA (NVDA, 1,9%).
Questa sarà una settimana corta, con il mercato chiuso giovedì e un po' risentito della stasi estiva, ma una riunione della Fed è ancora in calendario. Ancora una volta, c'è poca suspense in questo caso, con probabilità praticamente del 100% che rimangano fermi. Ma cosa succederà più avanti nel corso dell'anno? Ad esempio, gli investitori vogliono sapere se ci aspettiamo ancora almeno due tagli quest'anno, quindi ascolteranno attentamente ciò che dirà il Presidente Jerome Powell mercoledì.
In questo momento si sta svolgendo anche un importante incontro in Canada con il vertice del G7, a cui partecipa anche il Presidente Trump. Ma ultime notizie informano che , Trump lascia in anticipo il G7 e avverte: 'Tutti lascino Teheran'. Forti esplosioni a Tel Aviv
Dichiarazione dei leader: 'L'Iran è la principale fonte di instabilità e terrorismo della regione'. L'Idf: eliminato il comandante dell'esercito Ali Shadmani
• Khamenei in un bunker, voci di defezioni nel regime
• Colpita la tv di Stato iraniana, arriva il contrattacco iraniano. Netanyahu non esclude l'uccisione di Khamenei
gli investitori seguiranno attentamente le notizie sul mercato. Martedì riceveremo anche il rapporto mensile sulle vendite al dettaglio.
Marco Bernasconi Trading
Israele-Iran mettono fine alla crescita settimanale.Gli attacchi aerei Israele-Iran mettono fine alla crescita settimanale.
Venerdì, per la prima volta in poche settimane, tutti i principali indici sono crollati di oltre l'1%, ma non a causa dei dazi. Il calo ha interrotto lo slancio del mercato, interrompendo quella che avrebbe potuto essere una serie di tre settimane di successi.
Le tensioni in Medio Oriente erano in aumento e giovedì sera sono esplose con gli attacchi aerei israeliani contro l'Iran. E la rappresaglia è stata rapida venerdì, con l'Iran che ha condotto a sua volta attacchi aerei contro Israele.
Le preoccupazioni geopolitiche non sempre hanno un impatto sul mercato, ma questa volta sì, con i prezzi del greggio che sono balzati di circa l'8% dopo aver mostrato grande resilienza durante la crisi dei dazi. Gli investitori si chiedono anche se questo sia l'inizio di un conflitto più ampio che potrebbe causare un pesante tributo di vite umane e avere ripercussioni sugli interessi statunitensi, aggiungendo un ulteriore livello di incertezza al mercato.
Venerdì, il Dow Jones è crollato dell'1,8% (circa 770 punti) a 42.197,79, mentre il NASDAQ è sceso dell'1,3% (circa 255 punti) a 19.406,83. L'S&P è sceso sotto quota 6.000 per la prima volta in una settimana, scivolando dell'1,13% a 5.976,97.
Questi tipi di eventi geopolitici sono sempre tragici. Non vogliamo certo minimizzarli in alcun modo. Ma il nostro obiettivo qui è posizionare al meglio il nostro portafoglio per affrontare gli inevitabili colpi di scena dei mercati finanziari.
I mercati hanno la capacità di superare gli eventi geopolitici abbastanza rapidamente. Cercheremo di sfruttare la debolezza nelle prossime due settimane per aumentare la nostra esposizione. Vedremo come si evolverà la situazione da qui in poi.
Questo calo ha vanificato le possibilità del mercato di ottenere una terza settimana consecutiva di guadagni. I principali indici erano tutti in rialzo dello 0,5% o più in vista di venerdì, con la possibilità di una chiusura positiva dopo che l'indice sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è balzato di quasi il 16% su base mensile a 60,5, superando anche le aspettative intorno a 54.
Invece, il Dow Jones ha chiuso la settimana in calo dell'1,3%, mentre il NASDAQ ha perso lo 0,6% e l'S&P ha perso lo 0,4%.
Ci aspetta una settimana breve, con il mercato chiuso per il Juneteenth giovedì, e sarà dominata dall'ultima riunione della Fed. Ancora una volta, non c'è mistero su cosa farà il Comitato in merito ai tassi, poiché lo strumento FedWatch del CME stima al 97% che rimarranno invariati.
Ma gli investitori presteranno comunque molta attenzione a ciò che dirà il Presidente Jerome Powell mercoledì per vedere se ci sono indizi sulle loro mosse future. Sarà anche interessante sentire la sua opinione sulla richiesta sistematica del Presidente Trump di un taglio dei tassi di interesse di entità significativa. A proposito, secondo il CME, le probabilità di un taglio dei tassi non supereranno il 50% fino alla riunione di settembre.
Marco Bernasconi Trading
Le azioni salgono mentre aspettano gli sviluppi USA/Cina.Le azioni salgono mentre aspettano gli sviluppi USA/Cina.
Non abbiamo ancora assistito a reali progressi commerciali, con i colloqui tra Stati Uniti e Cina entrati nel secondo giorno, ma non si è verificata nemmeno un'interruzione nella comunicazione. Gli investitori devono accettare tutto ciò che possono in questo momento su questo tema, quindi hanno spinto le azioni in rialzo ieri.
Il NASDAQ è salito dello 0,63% (circa 123 punti) ieri a 19.714,99. Tesla (TSLA) è avanzata del 5,7% per la terza sessione consecutiva in territorio positivo. Il pioniere dei veicoli elettrici ha praticamente recuperato il crollo del 14% di giovedì scorso, quando il presidente Trump e il CEO Elon Musk avevano i loro problemi.
L'S&P ha trascorso la sua terza sessione consecutiva sopra quota 6.000 con un rialzo dello 0,55% a 6.038,81, mentre il Dow Jones è salito dello 0,25% (circa 105 punti) a 42.866,87.
Ieri il mercato azionario ha registrato una seduta tranquilla, con i titoli azionari in generale in modesti rialzi, in particolare gli indici a piccola capitalizzazione che hanno continuato la sovraperformance della scorsa settimana. Gli investitori sono in gran parte in attesa dei dati sull'inflazione previsti per oggi e tengono d'occhio i negoziati commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina.
Finché le due maggiori economie continueranno a dialogare, gli investitori sperano che si possano fare progressi commerciali. Ma questo non significa necessariamente che rimarranno pazienti. I funzionari statunitensi hanno rilasciato dichiarazioni incoraggianti sui colloqui, ma il mercato è ancora in attesa di risultati concreti.
L'attenuazione delle tensioni commerciali e l'ottimismo sul raggiungimento di accordi duraturi da parte degli Stati Uniti con la Cina e altri partner commerciali chiave hanno guidato il massiccio rialzo dai minimi di aprile. Le notizie sui negoziati tariffari positivi tra le due economie più importanti del mondo dovranno prima o poi tradursi in risultati tangibili.
Ma i colloqui e la spinta verso accordi significativi sono tutto ciò che interessa al mercato per ora.
Gli investitori hanno atteso con ansia le ultime due sedute, ma oggi avranno qualcosa da ridire. Indipendentemente da ciò che accadrà a Londra con i negoziati commerciali, oggi saranno pubblicati l'importantissimo rapporto sull'indice dei prezzi al consumo (IPC). I dati sull'inflazione sono stati incoraggianti ultimamente, incluso l'IPC del mese scorso, che ha registrato risultati mensili e annuali entrambi inferiori dello 0,1% alle aspettative. L'IPP uscirà domani.
Sebbene sia improbabile che un rapporto sull'inflazione migliore del previsto spinga la Fed a tagliare i tassi nella prossima riunione del 18 giugno, i continui progressi potrebbero spingerla ad accelerare.
Al momento, lo strumento FedWatch del CME ha una probabilità del 58% di un taglio dei tassi nella riunione del 17 settembre, bypassando la riunione del 30 luglio. Ma nulla è ancora definitivo. E se i progressi nella riduzione dell'inflazione continueranno, questa tempistica potrebbe essere anticipata.
Marco Bernasconi Trading
L'S&P sopra i 6.000 in attesa di IPC e progressi USA/Cina.L'indice S&P sopra i 6.000 gli investitori attendono IPC e i progressi USA/Cina.
Il mercato non è solo in attesa di aggiornamenti sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina che si svolgono a Londra, ma è anche in attesa di alcuni dati significativi sull'inflazione più avanti questa settimana. Di conseguenza, i principali indici hanno avuto un andamento contrastante ieri.
Il NASDAQ era in testa con un avanzamento dello 0,31% (o circa 61 punti) a 19.591,24. Le azioni di Tesla (TSLA) hanno guadagnato un altro 4,6% ieri, dopo essere aumentate del 3,7% venerdì, mentre il pioniere dei veicoli elettrici cerca di riprendersi dal crollo del 14% di giovedì scorso durante la bizzarra faida sui social media tra Trump e Musk. (Per fortuna, la disputa sembra essersi placata negli ultimi giorni.)
Nel frattempo, l'S&P ha continuato a superare quota 6.000 ieri... seppur di poco. L'indice ha chiuso sopra tale soglia per la prima volta da febbraio venerdì, per poi guadagnare un altro 0,09% oggi, chiudendo a 6.005,88. Il Dow Jones ha praticamente pareggiato, sebbene tecnicamente sia sceso di poco più di un punto a 42.761,76.
I principali indici sono tutti in rialzo nelle ultime due settimane consecutive. I principali indici rimangono vicini ai livelli di resistenza, ma non si può negare che il trend rialzista sia in piena espansione. Sono moderatamente ottimista, ma non è il momento di essere troppo aggressivi con i nuovi ingressi.
Il tono proveniente da quell'incontro tra Stati Uniti e Cina all'estero è stato finora positivo. Le due parti hanno parlato per circa sei ore oggi e il presidente Trump ha ricevuto "buoni resoconti" sull'incontro. Si incontreranno di nuovo domani. Tuttavia, il mercato non si muoverà su vibrazioni incoraggianti per sempre. Gli investitori vogliono vedere progressi concreti prima possibile.
Ma questa settimana c'è molto di più in corso oltre a quell'incontro commerciale. L'inflazione è in primo piano con l'indice dei prezzi al consumo (IPC) mercoledì e l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) giovedì. Gli investitori sono stati soddisfatti di questi ultimi report e presteranno particolare attenzione alla riunione della Fed alle porte, il 17-18 giugno. Lo strumento FedWatch del CME non prevede ancora un taglio fino alla riunione di settembre, con il mercato che prevede almeno due tagli quest'anno.
Marco Bernasconi Trading
Azioni su per la settimana grazie a lavoro e accordi commercialiLe azioni hanno chiuso in rialzo la settimana grazie a report sul lavoro e ottimismo sugli accordi commerciali.
Le azioni hanno chiuso in rialzo venerdì e per tutta la settimana, rendendola la seconda settimana in rialzo consecutiva (e la terza su quattro) per tutti i principali indici.
Il rapporto sulla situazione occupazionale, migliore del previsto, pubblicato venerdì ha concluso una settimana positiva.
Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha mostrato che le buste paga non agricole di maggio sono state 139.000 (140.000 nel settore privato e -1.000 nel settore pubblico), rispetto alle stime di 129.000 (120.000 nel settore privato e 9.000 nel settore pubblico), con il tasso di disoccupazione stabile al 4,2%. La retribuzione oraria media è aumentata dello 0,4% su base mensile rispetto allo 0,2% del mese scorso e alle stime dello 0,3%. Il tasso annuo è stato del 3,9% rispetto al 3,9% del mese scorso e alle stime del 3,7%.
Le revisioni rispetto ai mesi precedenti avevano ridotto marzo di -65.000 unità a 120.000 (da 185.000), mentre aprile è stato ridotto di -30.000 unità a 147.000 (da 177.000).
I maggiori incrementi occupazionali del mese scorso sono stati registrati nei seguenti settori: l'assistenza sanitaria ha guadagnato 62.000 nuovi posti di lavoro; il settore del tempo libero e dell'ospitalità ha aggiunto 48.000 posti di lavoro; e l'occupazione nell'assistenza sociale è aumentata di 16.000 unità.
Il positivo andamento dell'occupazione ha continuato a sottolineare la forza e la resilienza dell'economia.
La scorsa settimana il mercato era già in rialzo grazie ai dati sull'inflazione migliori del previsto delle settimane precedenti e alla notizia del colloquio di giovedì tra il Presidente Trump e il Presidente cinese Xi, che "ha portato a una conclusione molto positiva per entrambi i Paesi".
I colloqui commerciali proseguiranno ed entrambi i leader confermeranno l'intenzione di incontrarsi nei rispettivi Paesi.
Si prevede che nelle prossime settimane l'amministrazione annuncerà anche accordi commerciali con diversi altri paesi.
Tra le altre notizie, abbiamo appreso che la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato nuovamente i tassi di interesse la scorsa settimana di altri 25 punti base, portandoli al 2%. Questo è dovuto, in parte, ai continui progressi dell'inflazione, scesa all'1,9% a maggio.
In generale, la Fed e la BCE vedono la loro politica monetaria muoversi nella stessa direzione. Non sempre, ma di solito. La BCE ha tagliato i tassi di 175 punti base dalla metà dello scorso anno, passando dal 3,75% al 2,0%. La Fed, tuttavia, ha abbassato i tassi solo di 100 punti base, passando da un valore medio del 5,38% nel 2024 al 4,38%, invariato dall'inizio del nuovo anno.
Ci si aspetta che la Fed riprenda a tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione del 17 settembre. La Fed ha dichiarato di prevedere ancora due tagli quest'anno.
Il momentum del mercato è al rialzo, con i tre principali indici a un passo dai loro massimi storici. Il Dow Jones è a soli 5,00% dal suo massimo storico, l'S&P 500 a solo 2,34% e il Nasdaq a 3,19%.
Notizie favorevoli di natura economica o commerciale, o semplicemente l'assenza di sorprese negative, potrebbero portare gli indici a una sfida, se non addirittura a una svolta al rialzo nel prossimo futuro.
Assicuratevi quindi di sfruttarlo al massimo.
Marco Bernasconi Trading
Le azioni in ribasso ieri, il rapporto sul lavoro in arrivo oggiLe azioni hanno chiuso in ribasso ieri, il rapporto sulla situazione occupazionale è atteso per oggi.
Ieri le azioni hanno chiuso in ribasso in una sessione altalenante.
Le notizie secondo cui il Presidente Trump e il Presidente cinese Xi avrebbero parlato al telefono nelle prime ore di giovedì mattina hanno fatto salire le azioni all'apertura. Trump ha affermato di aver avuto una "chiamata molto positiva", incentrata "quasi interamente" sul commercio. Ha aggiunto che la chiamata di 90 minuti "ha portato a una conclusione molto positiva per entrambi i Paesi". I colloqui commerciali proseguiranno nelle prossime settimane.
Tra le altre notizie di ieri, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato nuovamente i tassi di interesse di altri 25 punti base, portandoli al 2%. Questo è dovuto, in parte, ai continui progressi dell'inflazione, scesa all'1,9% a maggio. Come la Federal Reserve negli Stati Uniti, il tasso obiettivo di inflazione della BCE è del 2%.
In generale, la Fed e la BCE vedono la loro politica monetaria muoversi nella stessa direzione. Non sempre. Ma di solito. In entrambi i casi, la BCE ha tagliato i tassi di 175 punti base dalla metà dello scorso anno, passando dal 3,75% al 2,0% di oggi. La Fed, tuttavia, ha abbassato i tassi solo di 100 punti base, passando da un valore medio del 5,38% nel 2024 al 4,38% di oggi, che è rimasto invariato dall'inizio del nuovo anno.
Ci si aspetta che la Fed riprenda a tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione del 17 settembre. E la Fed ha dichiarato di prevedere ancora due tagli quest'anno.
Vorrei anche sottolineare che la lite pubblica tra il Presidente Trump ed Elon Musk, che ha poi pesato sulle azioni Tesla, ha contribuito al tono più debole di ieri. Tesla è la decima posizione ponderata per il mercato nell'S&P 500 con l'1,69%. (Microsoft, NVIDIA e Apple occupano le prime tre posizioni rispettivamente con il 6,55%, il 6,36% e il 5,64%). Essendo Tesla la decima posizione ponderata per il mercato, ha sicuramente un peso, e ha contribuito a trascinare l'indice al ribasso ieri.
Ma l'attenzione del mercato si sposterà sul rapporto sulla situazione occupazionale pubblicato oggi dal Bureau of Labor Statistics (BLS). Soprattutto dopo il rapporto ADP sull'occupazione di mercoledì, più debole del previsto, che ha mostrato la creazione di soli 37.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a maggio, contro le stime di 110.000.
Il rapporto sull'occupazione pubblicato dal BLS prevede la creazione di 129.000 nuovi posti di lavoro a maggio (123.000 nel settore privato e 6.000 nel settore pubblico). Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,2%, con una retribuzione oraria media prevista in leggera diminuzione su base annua al 3,7%, rispetto al 3,8% del mese scorso.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un numero di posti di lavoro inferiore alle aspettative non farà che amplificarli. Il rapporto sarà pubblicato alle 8:30 ET.
A un giorno dalla fine, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, saranno due settimane consecutive in rialzo.
Un rapporto favorevole sull'occupazione oggi potrebbe contribuire a mantenere la situazione invariata.
Marco Bernasconi Trading
La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.
Le ricadute Trump-Musk hanno messo in ombra la telefonata Trump-Xi di ieri, facendo crollare le azioni di Tesla (TSLA), azienda pioniera dei veicoli elettrici, di oltre il 14% e trascinando con sé il mercato più ampio. I principali indici sono ancora leggermente positivi per la settimana fino a oggi, ma ora tutto dipende dal rapporto sulle buste paga non agricole.
Il CEO di TSLA, Elon Musk, non è mai stato timido nel suo disprezzo per il "grande e bellissimo conto" del Presidente Trump, ma oggi il rapporto è davvero andato fuori dai binari, con attacchi personali da entrambe le parti e la minaccia del Presidente degli Stati Uniti di tagliare i contratti governativi dell'ex capo del DOGE.
Una faida sulla spesa pubblica tra l'ex "impiegato speciale" temporaneo del governo e attuale CEO di Tesla (TSLA) Elon Musk e il Presidente Donald Trump ha portato a un crollo delle azioni TSLA. Nella disputa "occhio per occhio", Trump ha minacciato di rimuovere i sussidi a Tesla e SpaceX. Le azioni TSLA sono crollate fino al 17% in seguito alla notizia, ma hanno chiuso in ribasso del 14%.
Le azioni TSLA stanno ora testando una zona critica: l'area di breakout del mese scorso e la vecchia resistenza che durava da mesi. La buona notizia è che, storicamente, TSLA si è ripresa rapidamente da crolli simili in passato.
Il crollo di TSLA ha fatto scendere il NASDAQ dello 0,83% (o circa 162 punti) oggi a 19.298,45. Nel frattempo, l'S&P è scivolato dello 0,53% a 5.939,30 e il Dow Jones è sceso dello 0,25% (o 108 punti) a 42.319,74.
Se non fosse stato per questo dramma, l'attenzione di ieri sarebbe stata rivolta a una telefonata tra i rivali commerciali Trump e il presidente cinese Xi Jinping. La conversazione ha fatto seguito a un periodo di crescenti tensioni, con entrambe le nazioni che si accusavano a vicenda di azioni in malafede. Trump ha descritto la discussione di 90 minuti come "un'ottima telefonata" e ha accennato ai piani per ulteriori colloqui. Tuttavia, l'assenza di una svolta significativa ha fatto sì che la notizia fosse facilmente oscurata dallo scontro di alto profilo con Musk.
Nonostante il calo di ieri, i principali indici sono ancora in rialzo per la settimana fino a oggi venerdì, con il NASDAQ in rialzo dell'1%, l'S&P in positivo dello 0,5% e il Dow Jones in leggero rialzo dello 0,1%. Quindi, tutto dipenderà dal rapporto sull'occupazione non agricola di questa mattina. Le aspettative sono di circa 125.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 177.000 di aprile.
I dati sull'occupazione degli ultimi tempi hanno lasciato molto a desiderare. L’altro ieri, ADP ha dichiarato che l'occupazione nel settore privato ha creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, meno della metà delle aspettative (110.000) e ben al di sotto dei 60.000 rivisti del mese precedente. E ieri le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state 247.000, 8.000 in più rispetto alla settimana precedente e superiori alle aspettative. Tuttavia, il rapporto sulle buste paga non agricole è un caso a sé stante e potrebbe mostrare risultati molto diversi. Vedremo questa mattina.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un dato sull'occupazione inferiore alle aspettative non farà che amplificarlo.
Con un giorno ancora a disposizione, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, si tratterà di due settimane consecutive in rialzo. Un rapporto sull'occupazione positivo potrebbe contribuire a mantenere la situazione.
Marco Bernasconi Trading
Le azioni resistono nonostante i dati deboli ADPLe azioni rimangono resilienti nonostante i dati deboli su occupazione e servizi.
Il mercato ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza ieri, superando alcuni dati economici poco brillanti e concludendo la sessione con risultati contrastanti.
ADP ha affermato che i dati sull'occupazione nel settore privato hanno creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, meno della metà delle aspettative (110.000) e ben al di sotto dei 60.000 rivisti del mese precedente. Non si può mai essere certi se questo rapporto fungerà da precursore affidabile per i dati sull'occupazione non agricola di domani, più attentamente monitorati, o se divergerà completamente. Sebbene gli investitori siano rimasti delusi dai dati, attendono il rapporto più significativo di fine settimana.
Il presidente Trump ha nuovamente espresso forte e chiaro la sua opinione che Jay Powell e la Fed dovrebbero tagliare i tassi di interesse dopo un freddo rapporto ADP sull'occupazione.
I dati ufficiali sull'occupazione di domani sono molto più importanti, come sempre. Il rapporto e i commenti di Trump hanno a malapena spostato lo strumento Fed Watch del CME, con Wall Street ancora sicura al 96% che la banca centrale manterrà i tassi invariati entro la fine del mese.
Anche il rapporto sui servizi dell'ISM non è stato di grande aiuto, poiché il dato di 49,9 di maggio ha mostrato una leggera contrazione (inferiore a 50). Il risultato è stato inferiore alle aspettative e al risultato di aprile, ma la preoccupazione più evidente è stata che si trattasse della prima contrazione da giugno dell'anno scorso.
Nonostante tutti questi dati insoddisfacenti, il NASDAQ è comunque avanzato dello 0,32% (circa 61 punti) ieri, a 19.460,49. L'S&P era in pareggio, ma tecnicamente è avanzato dello 0,01% a 5.970,81. Tuttavia, il Dow Jones ha interrotto la sua striscia positiva di quattro giorni con un calo dello 0,22% (quasi 92 punti) a 42.427,74.
Domani sarà una giornata interessante e ci aspetteremo che i dati sull'occupazione NFP si allineino con i dati ADP. In tal caso, potremmo trovarci di fronte a un serio problema occupazionale, che potrebbe spingere la Fed a prendere seriamente in considerazione un taglio dei tassi.
Sebbene questo sia positivo per le azioni, la debolezza del mercato del lavoro farà dubitare gli investitori della solidità dell'economia. Come sempre, vedremo come reagirà il mercato e partiremo da lì.
Oggi riceveremo ulteriori dati sul lavoro con l'aggiornamento iniziale delle richieste di sussidio di disoccupazione e, dopo la campanella, un rapporto sugli utili del gigante dei chip Broadcom (AVGO).
Marco Bernasconi Trading
La forza tech e i dati sul lavoro spingono i mercati.La forza della tecnologia e i dati solidi sull'occupazione mantengono i rialzisti in controllo.
Dopo alcuni giorni di meritata vacanza ritorno alla mia analisi quotidiana sui mercati azionari americani.
Ieri le azioni hanno mantenuto vivo il loro slancio, alimentate dalla forza dei nomi AI e da dati economici incoraggianti.
L'S&P ha continuato a salire lentamente ma inesorabilmente verso quota 6000 con un rialzo dello 0,58% a 5970,37, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,51% (circa 214 punti) a 42.519,64. Il NASDAQ ha sovraperformato le sue controparti, salendo dello 0,81% (circa 156 punti) a 19.398,96, grazie a una solida performance dei titoli del settore IA e dei chip. (Va notato, tuttavia, che il Russell 2000, un'azienda a piccola capitalizzazione, li ha superati tutti, con un'impennata dell'1,6% oggi.)
I mercati rialzisti sono trainati da settori ad alta crescita e, attualmente, il settore con maggiore innovazione e il più alto potenziale di crescita è quello dell'intelligenza artificiale (IA).
I titoli tecnologici, in particolare quelli di aziende di chip come Nvidia (NVDA, +2,8%) e Broadcom (AVGO, +3,3%), hanno continuato a guidare la classifica con guadagni significativi. Altri leader del settore dell'intelligenza artificiale confermano la forte crescita di Nvidia. Ad esempio, CoreWeave (CRWV, +25,2%), altro leader dell'intelligenza artificiale e recente IPO, ha registrato un fatturato di 982 milioni di dollari nel primo trimestre, quadruplicando il fatturato rispetto all'anno precedente.
Con l'attesissimo rapporto sull'occupazione non agricola in uscita venerdì, gli investitori sono stati incoraggiati dai dati positivi sulle posizioni vacanti di ieri e sperano che segnalino altre buone notizie. Le posizioni vacanti, pari a 7,39 milioni, hanno superato le aspettative di 7,1 milioni e i 7,2 milioni di marzo. I dati suggeriscono che il mercato del lavoro rimane resiliente nonostante le incertezze commerciali e altre sfide.
Ulteriori dati sull'occupazione sono previsti per oggi, con la pubblicazione in mattinata di ADP Employment, che si è rivelato sorprendentemente debole l'ultima volta, con le posizioni vacanti nel settore privato in aumento di sole 62.000 unità ad aprile. Tuttavia, si prevede che il dato di maggio supererà quota 100.000.
Oggi riceveremo anche i dati ISM Services, che hanno superato le aspettative registrando 51,6 ad aprile. Il settore dei servizi è stato in gran parte in espansione (oltre 50) negli ultimi due anni, mentre il settore manifatturiero ha registrato una contrazione per la maggior parte del tempo.
Tendiamo a vedere una certa "bonaccia estiva" in questo periodo. Anche se abbiamo iniziato giugno con il botto, non mi aspetto che lo slancio continui per il resto del mese. Potremmo assistere a un'ultima ascesa prima di vedere le cose stabilizzarsi per un po'; i fattori stagionali indicano una ripresa della forza a luglio.
Marco Bernasconi Trading
Wall Street si ferma in attesa degli utili di NVIDIA.Tra il forte rally di martedì e un importante rapporto sugli utili dopo la chiusura delle contrattazioni di ieri, le azioni hanno trascorso la seduta di ieri in territorio negativo, con tutti i principali indici in calo di circa mezzo punto percentuale.
Il Dow Jones ha perso lo 0,58% (quasi 245 punti) ieri a 42.098,70, mentre l'S&P ha perso lo 0,56% a 5.888,55 e il NASDAQ è scivolato dello 0,51% (poco meno di 100 punti) a 19.100,94.
Fortunatamente, gli indici hanno mantenuto gran parte del forte rally di martedì, che ha visto il Dow Jones balzare di oltre 700 punti e gli altri indici avanzare di oltre il 2% ciascuno.
Ieri sembrava che le azioni fossero in una fase di stallo, mentre tutti attendevamo il rapporto trimestrale di NVIDIA (NVDA), leader nel settore dell'intelligenza artificiale che detta il ritmo per questo settore in rapida crescita.
È anche l'ultimo rapporto Mag 7 della stagione.
NVIDIA sta costruendo l'infrastruttura essenziale per l'economia dell'intelligenza artificiale (AI) per gestire auto autonome, robot, agenti software e i dati proprietari degli stati nazionali. La domanda sarà straordinaria per altri 2-3 anni.
Ritengo che qualsiasi calo del titolo rappresenti un'opportunità di acquisto, ma gli investitori potrebbero non avere questa possibilità.
Mentre NVDA ha perso lo 0,5% nella seduta odierna, il titolo è in rialzo di circa il 5% afterhours, al momento in cui scrivo.
Apprezzeremo molto di più su questo rapporto domani, dopo la conference call sui risultati, ma sappiamo che il fatturato di 44,1 miliardi di dollari ha superato la stima di consenso degli analisti di circa il 3% e ha registrato un balzo di quasi il 70% rispetto all'anno scorso. Inoltre, il fatturato dei data center, pari a 39,1 miliardi di dollari, è aumentato del 73% rispetto all'anno scorso.
C'è stato un addebito di 8 miliardi di dollari per l'H2O, quindi c'era un po' di rumore nei numeri, ma nelle prime contrattazioni vedo il titolo in rialzo.
Essendo un indicatore per il settore dell'intelligenza artificiale, l'implicazione è che la domanda è ancora piuttosto solida nonostante tutta l'incertezza intorno a dazi e scambi commerciali.
Un secondo molto lontano dopo il rapporto NVDA di ieri è stato il verbale del FOMC della riunione di aprile.
Il mese scorso, i membri non hanno visto alcun motivo per affrettare un taglio dei tassi e hanno concordato che un approccio cauto al momento fosse la mossa giusta, soprattutto con la considerevole incertezza economica che potrebbe aumentare l'inflazione e mettere pressione sul mercato del lavoro.
A proposito di inflazione, il prossimo grande evento di questa settimana sarà la Spesa per consumi personali (PCE) di domani.
Sarà interessante vedere se "l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed" influenzerà le probabilità di un taglio dei tassi del CME FedWatch Tool, che attualmente non superano il 50% fino alla riunione di settembre.
Ma prima, vedremo se i risultati di NVDA riusciranno a dare un'altra spinta al mercato giovedì e ad aprire la strada a una conclusione positiva di questa settimana di contrattazioni abbreviata.
Marco Bernasconi Trading
Il mercato USA ha subito una significativa correzione ieri.Il mercato azionario statunitense ha subito una significativa correzione - 21 maggio 2025.
L'attesissima flessione del recente rally del mercato è finalmente arrivata mercoledì, con tutti i principali indici in calo di oltre l'1% a fronte di un aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro.
L'S&P ha concluso ieri la sua serie positiva di sei giorni con un leggero calo, ma oggi ha davvero toccato il fondo, con l'indice in calo dell'1,61% a 5.844,61. Il Dow Jones ha registrato la performance peggiore, con un crollo dell'1,91% (circa 816 punti) a 41.860,44, mentre il NASDAQ ha perso l'1,41% (circa 270 punti) a 18.872,64.
Dopo il declassamento di Moody's della scorsa settimana e con un'ingente proposta di legge fiscale al vaglio del Congresso, i rendimenti sono saliti al livello più alto degli ultimi due anni, con l'aumento dei timori di deficit. Il rendimento del decennale è salito al 4,59% e quello del trentennale al 5,08%. La situazione è peggiorata dopo una debole asta pomeridiana di obbligazioni a 20 anni.
All'inizio della settimana, abbiamo ribadito che ci saranno migliori opportunità di ingresso (e probabilmente prezzi migliori per farlo). Abbiamo spiegato che un po' di back and fill era giustificato con azioni ipercomprate nel breve termine, e sembra che lo stiamo vedendo ora.
Non sarebbe poi così sorprendente vedere un leggero ritracciamento qui. Ma come abbiamo detto all'inizio della settimana, salvo eventi troppo drastici, è probabile che gli acquirenti intervengano e qualsiasi arretramento dovrebbe essere relativamente contenuto.
Nel frattempo, gli utili del settore retail sono stati contrastanti mercoledì, con la maggior parte dell'attenzione rivolta al gigante della grande distribuzione Target (TGT), che ha riportato utili del primo trimestre inferiori alle stime di quasi il 20%, mentre il fatturato di 23,8 miliardi di dollari è stato anch'esso inferiore alle aspettative. Il problema più grande, tuttavia, è stato che TGT ha tagliato le sue previsioni di vendita per l'intero anno, in gran parte a causa dell'incertezza sui dazi. Le azioni di TGT sono scese di oltre il 5% nella sessione.
Target ha trovato il modo di non raggiungere nemmeno le stime materialmente ridotte, il che è diventato quasi un tema ricorrente per loro nel periodo post-COVID. Parte dei problemi di Target è il risultato di tendenze di spesa dei consumatori che si sono allontanate dai beni voluttuari dell'azienda.
Sebbene non vi sia dubbio che il contesto operativo per i venditori di beni voluttuari rimanga difficile, la persistente serie di risultati trimestrali deboli di Target riflette probabilmente anche problemi di esecuzione specifici dell'azienda.
Inoltre, Lowe's (LOW), il secondo più grande rivenditore di articoli per la casa del paese, ha riportato una sorpresa positiva sugli utili dell'1,4% nel primo trimestre, con un fatturato di 20,9 miliardi di dollari, leggermente superiore alle nostre aspettative. Allo stesso modo, The TJX Cos. (TJX) ha superato la stima del 2,2%. Anche la società madre di TJ Maxx e Marshalls ha superato le aspettative di fatturato, registrando 13,1 miliardi di dollari. LOW e TJX sono state entrambe travolte dalle vendite di mercoledì, registrando un calo rispettivamente dell'1,7% e del 2,9%.
Tutti i principali indici in calo di oltre l'1%
A causa dell'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro e delle crescenti preoccupazioni fiscali.
S&P 500: -1,61% a 5.844,61 punti
Dow Jones Industrial Average: -1,91% (circa 816 punti) a 41.860,44
NASDAQ Composite: -1,41% (circa 270 punti) a 18.872,64
Fattori chiave della correzione:
Aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro: decennale al 4,59%, trentennale al 5,08% (massimi di due anni) — innescato da un'asta debole di bond a 20 anni con rendimento al 5,047%. (treasurydirect.gov)
Preoccupazioni fiscali: declassamento da Aaa a Aa1 da parte di Moody’s. (Business Insider)
Proposta di legge fiscale: nuove misure al Congresso generano incertezza sul deficit federale.
Settore retail: risultati contrastanti
Target Corporation (TGT): EPS $1,30 (-36%), ricavi $23,8 mld (-2,8%). Azioni -5%. (Investor's Business Daily)
Lowe's (LOW): EPS $2,92 (superiore alle attese), ricavi $20,93 mld (-2%). Azioni -1,7%. (Investopedia)
TJX Companies (TJX): EPS $0,92 (+), vendite comparabili +3%. Azioni -2,9%. (investor.tjx.com)
Prospettive future
Il mercato potrebbe restare volatile nei prossimi giorni, con attenzione a:
Richieste settimanali di sussidi di disoccupazione
Indice di attività nazionale della Fed di Chicago
Vendite di case esistenti
L’andamento delle trattative commerciali e delle politiche fiscali sarà determinante per la direzione del mercato.
Quando i mercati hanno paura, il trading saggio è il momento che acquista.
Marco Bernasconi Trading
Ieri i mercati hanno chiuso per lo più in calo oggi dati retail.Ieri i mercati hanno chiuso per lo più in calo, oggi attesi nuovi risultati dal settore retail.
Dati di mercato
Ieri le azioni hanno chiuso per lo più in ribasso, anche se in modo moderato. L’unico indice a chiudere in positivo è stato il Russell 2000 (small-cap), con un lieve guadagno dello 0,05%.
Si è così conclusa la striscia di sei sedute consecutive al rialzo dello S&P 500.
Nel periodo che va dall’inizio di quella serie di 9 giorni fino alla chiusura di ieri, lo S&P 500 è salito in 17 delle ultime 21 sedute. Niente male!
Dati economici e utili societari
Home Depot ha comunicato i risultati prima dell’apertura, registrando:
• una sorpresa negativa sugli utili per azione (EPS) di -0,84%
• una sorpresa positiva sul fatturato di +1,15%
Su base annua:
• EPS -1,93%
• Vendite +9,4%
A differenza di Walmart, Home Depot non prevede aumenti generalizzati dei prezzi, pur segnalando possibili variazioni su articoli selezionati.
Attese per oggi
Oggi sono attesi i risultati di 125 aziende, tra cui:
• Target
• Lowe’s
• TJX Companies
• Canada Goose
• Baidu
Notizie internazionali
La Cina ha tagliato i tassi di riferimento per la prima volta in 7 mesi.
Il Giappone ha visto un rallentamento delle esportazioni (+2%), con importazioni in calo del -2,2%.
Dati macroeconomici attesi oggi
MBA Mortgage Applications
Atlanta Fed Business Inflation Expectations
Attenzione al weekend lungo
Lunedì 27 maggio i mercati USA saranno chiusi per il Memorial Day.
Possibile aumento della volatilità in chiusura di settimana.
Marco Bernasconi Trading
Azioni su dopo il declassamento del credito rally rimane vivoLe azioni rimbalzano dopo il declassamento del credito per mantenere vivo il rally
Nonostante il declassamento del rating del credito statunitense della scorsa settimana, l'S&P è comunque riuscito a mantenere viva la sua striscia vincente per iniziare una nuova settimana... per un soffio.
Venerdì sera, Moody's ha declassato il rating del credito statunitense di un livello rispetto al massimo, evidenziando sfide a lungo termine come l'aumento del debito e il perdurante deficit di bilancio. La notizia ha spinto i rendimenti al rialzo e ha trascinato il mercato al ribasso Ieri mattina, ma il calo è stato di breve durata.
Quando il mercato viene colpito da cattive notizie, la velocità con cui rimbalza può essere un indicatore per gli investitori esperti.
Venerdì, dopo la chiusura del mercato, il Nasdaq e altri importanti indici statunitensi sono scesi di oltre l'1% dopo che l'agenzia di rating Moody's ha declassato il debito statunitense sulla base del crescente deficit di bilancio statunitense. Sebbene le azioni abbiano subito una reazione impulsiva venerdì sera, Ieri la calma ha prevalso e le azioni si sono scrollate di dosso le cattive notizie. Un simile comportamento è un segno distintivo di un mercato rialzista.
L'S&P è salito solo dello 0,09% a 5963,60, ma ciò è stato sufficiente per estendere la sua striscia positiva a sei giorni. Il Dow Jones ha sovraperformato le sue controparti con un rialzo dello 0,32% (pari a circa 137 punti) a 42.792,07, grazie anche al rimbalzo di oltre l'8% di UnitedHealth (UNH), recentemente in difficoltà. Anche il NASDAQ, a forte componente tecnologica, ha recuperato dopo la moderazione dei rendimenti, chiudendo la sessione con un leggero rialzo dello 0,02% (pari a poco più di quattro punti) a 19.215,46.
Le azioni stanno recuperando da una fantastica performance settimanale, alimentata dall'ottimismo per i recenti colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il NASDAQ è balzato del 7,2% la scorsa settimana, mentre l'S&P è salito del 5,3% e il Dow Jones del 3,4%. Anche l'S&P e il Dow Jones sono ora positivi per il 2025, cosa che sembrava impossibile solo poche settimane fa.
Con la fine della stagione degli utili, l'attenzione si sta spostando sui principali rivenditori. Abbiamo già ricevuto un ottimo report del primo trimestre da Walmart (WMT), il più grande rivenditore del paese, che ha superato sia i ricavi che i profitti, ma ha messo in guardia dall'impatto dei dazi in futuro. (Il presidente Trump è recentemente intervenuto sulla questione affermando che WMT dovrebbe "rientrare nei dazi").
Nei prossimi giorni, rivenditori come The TJX Cos. (TJX), Lowe's Cos. (LOW) e Target (TGT) saranno chiamati a rispondere. Ma il primo grande nome sarà il gigante del bricolage Home Depot (HD).
Home Depot e Lowe's hanno agito bene in un contesto difficile e non prevediamo grandi sorprese in questi comunicati. La maggior parte dell'attività è stata orientata a riparazioni e sostituzioni, con gli acquisti di grandi dimensioni che in genere accompagnano i progetti di ristrutturazione residenziale in sospeso.
Home Depot dovrebbe guadagnare 3,59 dollari per azione su 39,33 miliardi di dollari di fatturato, con variazioni su base annua rispettivamente del -1,1% e del +8%.
Marco Bernasconi Trading
Il Dow e l’S&P in positivo per il 2025 dopo una settimana solidaIl Dow raggiunge l’S&P in territorio positivo per il 2025 dopo una settimana solida!
Il Dow Jones Industrial Average ha finalmente raggiunto lo S&P 500, chiudendo la settimana in territorio positivo per l’anno grazie a una performance solida su tutti i principali indici. Dopo mesi di volatilità e incertezze legate a inflazione, tassi di interesse e tensioni geopolitiche, l’ultima settimana ha mostrato segnali di fiducia nei mercati azionari USA.
Tra i principali fattori che hanno sostenuto il rally:
Dati economici migliori del previsto
Trimestrali solide, soprattutto nel settore finanziario e tecnologico
Segnali di stabilizzazione sul fronte della politica monetaria della Federal
Con questa chiusura settimanale, il Dow si unisce allo S&P 500 nel segnare un bilancio positivo da inizio 2025, un risultato che fino a poco tempo fa sembrava incerto.<\p>
Dow Jones: +0,78% (≈332 punti) a 42.654,75 → ora positivo YTD
S&P: +0,70% a 5.958,38 → 5ª seduta consecutiva in rialzo
NASDAQ: +0,52% (≈100 punti) a 19.211,10 → a soli 0,5% dal verde YTD
Un movimento assolutamente incredibile dai minimi di aprile a oggi.
Per quanto brusca e rapida sia stata la reazione al ribasso che ci ha portato a quei minimi, è altrettanto impressionante e furiosa questa ripresa.
Ad aprile, mi sarebbe piaciuto vedere l'S&P 500 di nuovo minacciare un movimento sopra i 6.000. Ora siamo a nord dei 200 giorni, a nord dei 50 giorni e guardiamo in rialzo.
Performance settimanale
NASDAQ: +7,2%
S&P 500: +5,3%
Dow Jones: +3,4%
Tre settimane positive nelle ultime quattro, spinte dai colloqui USA-Cina.
Sentiment e inflazione
Venerdì, il mercato ha continuato a crescere nonostante un deludente rapporto sul sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan, sceso a 50,8 a maggio da 52,2 ad aprile.
I consumatori appaiono sempre più pessimisti sull'inflazione a causa delle persistenti preoccupazioni sui dazi:
Aspettative inflazione 1 anno: 7,3% (da 6,5%)
Aspettative inflazione 5-10 anni: 4,6% (da 4,4%)
Nota: i dati del Michigan non riflettono la pausa sui dazi.
Questa settimana: utili in arrivo
Siamo ben oltre la metà della stagione degli utili, ma la prossima settimana sono previsti ancora molti report.
Tra i nomi in programma:
Martedì: Home Depot (HD), Palo Alto Networks (PANW)
Mercoledì: The TJX Cos. (TJX), Lowe's Cos. (LOW)
Giovedì: Intuit (INTU), Analog Devices (ADI)
La propensione al rischio è stata fantastica.
So che alla fine questa situazione cederà un po', ma non scommetterei contro il mercato in questo momento.
Un sacco di soldi sta arrivando da bordo campo.
Lo si può vedere non solo negli indici di mercato generali, ma anche nei titoli speculativi.
Marco Bernasconi Trading
Le azioni mantengono i guadagni settimanali nonostante ieriLe azioni mantengono i guadagni settimanali nonostante la chiusura di ieri
Ieri i principali indici azionari hanno registrato andamenti contrastanti, con gli investitori che hanno esaminato i risultati finanziari di un colosso della vendita al dettaglio e diversi dati economici. Nonostante l'andamento irregolare della giornata, le azioni rimangono in netto rialzo per la settimana fino a venerdì.
Chiusure di ieri :
S&P 500: +0,41% → 5.916,93 (4ª seduta consecutiva in rialzo)
Dow Jones: +0,65% → 42.322,75 (+271 punti, interrotto il calo di 2 giorni)
NASDAQ: –0,18% → 19.112,32 (–34 punti, fine della serie positiva di 6 giorni)
Walmart (WMT) – Trimestrale Q1:
Risultato positivo a sorpresa: +7%
Ricavi: 165,6 miliardi $ (superate le stime)
Avviso su aumento prezzi per pressioni tariffarie
Titolo: –0,5% nella sessione
Indice PPI – aprile:
–0,5% (contro attese di +0,3%)
Annuo: +2,4% (in linea con le previsioni)
La sorpresa negativa è dovuta in gran parte al crollo dei margini dei servizi commerciali
È il secondo dato sull'inflazione inferiore alle attese dopo l'IPC di martedì
Vendite al dettaglio – aprile:
+0,1% (in linea con le attese)
In netto calo rispetto a marzo: +1,7%
Novità nel retail :
DICK’S Sporting Goods (DKS) acquisisce Foot Locker (FL) per 2,4 miliardi $
DKS: –14,5%
FL: +85%
Andamento settimanale (fino a giovedì) :
NASDAQ: +6,0%
S&P 500: +4,5%
Dow Jones: +2,6%
Il tutto dopo gli “incontri produttivi” tra Stati Uniti e Cina
Marco Bernasconi Trading
S&P e NASDAQ terzo giorno verde con PPI e Walmart in rialzo.S&P e NASDAQ salgono per il terzo giorno con PPI e Walmart in rialzo.
Ieri il mercato si è leggermente raffreddato, ma due dei principali indici hanno comunque chiuso in territorio positivo per il terzo giorno consecutivo, in vista di una sessione intensa oggi, con i dati sull'inflazione e gli utili delle principali società al dettaglio.
Chiusure di ieri:
NASDAQ: +0,72% → 19.146,81 (circa +137 punti)
S&P 500: +0,10% → 5.892,58
Dow Jones: –0,21% → 42.051,06 (circa –90 punti)
I titoli tecnologici sono tornati in testa, con il NASDAQ a meno dell'1% dal tornare positivo nel 2025. L’S&P ha raggiunto questo traguardo proprio ieri e ha mantenuto lo slancio.
Inflazione e aspettative PPI:
I mercati hanno accolto positivamente il dato IPC di ieri
Oggi atteso l’indice PPI
Attesa mensile: +0,2% (vs precedente –0,4%)
Attesa annua: +2,4% (vs precedente 2,7%)
Gli investitori sono stati incoraggiati dai segnali di calo dei prezzi all’ingrosso del mese scorso.
Focus sul consumo e sulle trimestrali:
Vendite al dettaglio di marzo: +1,4% (miglior dato in oltre 2 anni)
Walmart (WMT) pubblica i risultati oggi, 15 maggio
Ultima trimestrale del 20 febbraio → calo del titolo dopo 4 report positivi
Sarà interessante vedere se il titolo manterrà lo slancio dopo i risultati odierni.
Altri report in uscita oggi:
Alibaba (BABA)
Applied Materials (AMAT)
Deere & Co. (DE)
Considerazioni sulla stagione degli utili:
Continuiamo a credere che questa stagione degli utili sia stata meno incentrata sui profitti delle aziende nel primo trimestre del 2025 e più sulla valutazione dell’impatto sugli utili del contesto macroeconomico e delle politiche pubbliche in evoluzione.
I commenti del management sono stati ampiamente rassicuranti, nonostante l'incertezza.
Marco Bernasconi Trading
S&P verde per il 2025 calo dell'IPC e minori dazi.S&P verde per il 2025 calo dell'indice dei prezzi al consumo e minori dazi.
Contesto di mercato:
Un dato dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) migliore del previsto ha aiutato gran parte del mercato a consolidare i guadagni di ieri, segnando uno straordinario rimbalzo per uno dei principali indici azionari dopo il crollo delle vendite indotte dai dazi. Le Big Tech continuano a guidare la ripresa.
NASDAQ: +1,61% → 19.010,08 (+300+ punti, +6% in 2 giorni)
Mag 7 guidati da:
NVIDIA (NVDA): +5,6%
Tesla (TSLA): +4,9%
Meta Platforms (META): +2,6%
Dow Jones: –0,64% → 42.140,43 (–270 punti) → penalizzato da:
UnitedHealth (UNH): –18% (sospensione previsioni 2025 + dimissioni CEO)
S&P 500: +0,72% → 5.886,55
Ora positivo nel 2025: +0,08%
Il dato chiave: L’S&P è tornato positivo per l’anno. Era a –15% dopo il "Giorno della Liberazione" Oggi è sopra di +0,08% Rally del Nasdaq dal minimo di aprile: +25% Lezioni per l’investitore a lungo termine:
Rimanere esposti al mercato
Comprare nei momenti di debolezza
Questa settimana finora:
Incontro “produttivo” USA–Cina → riduzione temporanea dei dazi
Dato CPI positivo:
+0,2% mensile
+2,3% annuo (vs attese 2,4%)
Un doppio colpo favorevole ai mercati:
De-escalation Cina
Inflazione più bassa delle attese
CPI di aprile → minimo di 4 anni per l’inflazione: solo +2,3% annuo Aspettiamo ora un test dei 200 giorni dall’alto: prossimo scenario tecnico importante Per ora, apprezzo la sensazione che il mercato ci sta dando.
Marco Bernasconi Trading
Mercati + 2% grazie alle speranze di progressi commerciali.Le azioni rimbalzano di oltre il 2% grazie alle speranze di progressi commerciali.
Marco Bernasconi – 23 aprile 2025
Navigare i mercati volatili con strategie professionali
In un contesto di mercati caratterizzati da alta volatilità, molti investitori si interrogano su come gestire efficacemente i propri capitali. Una delle soluzioni adottate da chi preferisce affidarsi a professionisti è l'utilizzo di strumenti di gestione passiva, come il PAMM, che offrono trasparenza e sicurezza.
Questi strumenti permettono di delegare la gestione degli investimenti a esperti del settore, mantenendo al contempo un controllo chiaro sulle performance e sulle strategie adottate.
Per approfondire come queste soluzioni possono integrarsi nella propria strategia finanziaria, è possibile consultare risorse specializzate o rivolgersi a professionisti del settore.
Il mercato continua a mostrarsi volatile, come spesso accade dal "Giorno della Liberazione", ma almeno l'oscillazione di lunedì è stata nettamente superiore e ha recuperato tutto il crollo di lunedì e anche di più.
Il NASDAQ è balzato del 2,71% (quasi 430 punti) a 16.300,42
Il Dow Jones è salito del 2,66% (circa 1.016 punti) a 39.186,98
L'S&P 500 ha avanzato del 2,51% a 5.287,76
Quindi, i principali indici sono improvvisamente in rialzo per questa settimana – peccato che sia solo mercoledì.
Le azioni sono state sollevate dalle notizie secondo cui il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato in un discorso privato che ci sarebbe stata una de-escalation tra Stati Uniti e Cina, anche se potrebbe volerci del tempo.
Gli investitori sono alla disperata ricerca di qualsiasi tipo di buona notizia sul commercio, quindi questo è stato sufficiente a fornire un vento favorevole alla sessione. Inoltre, c'era un possibile slancio sugli accordi commerciali con Giappone e India, che gli investitori hanno apprezzato.
Chiaramente, il mondo, o almeno i mercati, hanno preso a cuore la situazione e si sono ripresi. Con l'arrivo di ulteriori buone notizie sui dazi, questo dovrebbe sostenere ulteriormente i prezzi.
Poiché il mercato spesso agisce in base alle aspettative, la prospettiva di accordi annunciati a breve e di un ritorno degli scambi con la Cina a una situazione più vicina alla normalità dovrebbe continuare a sostenere le azioni in previsione di questo.
Le azioni si aspettavano anche un rimbalzo dopo l'esagerata svendita di lunedì, sulla scia di quella che è diventata la normale tensione tra il presidente Trump e il presidente della Fed Powell. (In effetti, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato oggi di non avere alcuna intenzione di estromettere il capo).
Dopo la campanella, abbiamo ricevuto l'ultimo rapporto sugli utili di un gigante della tecnologia, anche se Tesla (TSLA) non ha impressionato come Netflix (NFLX) giovedì.
Risultato del primo trimestre inferiore del 38,6%
Ricavi di 19,3 miliardi di dollari, inferiori del 7,9% alle aspettative
Sospese le previsioni, ma confermati i piani per i nuovi modelli
Le azioni di TSLA sono aumentate del 4,6% lunedì e sono anche in rialzo di circa il 3,8% dopo la chiusura dell'orario di chiusura, al momento in cui scrivo.
Prima dei guadagni, il mercato delle opzioni prevedeva un movimento di circa il 9%. La minore volatilità è un segnale positivo per gli investitori di TSLA che hanno dovuto sopportare fluttuazioni estreme.
Nel complesso, la mancanza di una reazione del mercato è significativa. Tesla e il suo leader in difficoltà, Elon Musk, hanno dovuto affrontare il proverbiale "lavello della cucina".
Sebbene i numeri siano scarsi rispetto alla crescita a lungo termine di Tesla, mi aspettavo numeri peggiori.
I report sugli utili di domani includono:
Philip Morris (PM)
IBM (IBM)
AT&T (T)
Texas Instruments (TXN)
Boeing (BA)
...e decine di altri
Auguro a tutti buon trading.
Quando i mercati hanno paura, il trading saggio è il momento che acquista.