WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.08.2023 Piacciono le azioni di Pechino a sostegno di economia e mercati.
Occhi aperti sui dati macro Usa della settimana: ispireranno la FED.
Scende veloce l’inflazione nel Regno Unito ad Agosto, attesa per l’UE.
Persiste l’”effetto Nvidia” sulle azioni tech, dentro e fuori gli USA.
Le iniziative di Pechino per rilanciare l’interesse degli investitori internazionali verso i mercati finanziari cinesi ha contagiato anche le Borse occidentali. Non che dimezzare l’imposta di bollo sulle transazioni di borsa possa far dimenticare la crisi delle grandi società di costruzioni ed immobiliari, ma ogni mossa “market friendly” e’ sempre gradita, al pari dei segnali di disgelo con gli Usa sul fronte commerciale.
Alla fine della seduta di ieri anche Wall Street e’ salita, nonostante venerdi’ scorso le parole del Chairman della Federal Reserve (Banca centrale Usa) Jerome Powell, al pari di quelle della sua omologa Christine Lagarde della Bce (Banca centrale Europea-ECB) avvalorassero scenari di ulteriori aumenti dei tassi e di prosecuzione della piu’ aspra stretta monetaria degli ultimi 30 anni per Usa ed Europa.
Tra le Borse europee Milano ha spiccato con +0,7%, seguita da Madrid +0,6%, e poi Parigi e Francoforte +0,3%. In ulteriore recupero, dopo i guadagni di venerdi’ 25 agosto, anche Wall Street: Dow Jones e S&P500 +0,6%, Nasdaq +0,8%.
Venerdì 25 Powell ha sottolineato che l'inflazione è ancora troppo alta e che nuovi rialzi dei tassi d'interesse potrebbero essere necessari. Il consensus sul tema, calcolato dal FedWatch Tool di Cme Group, assegna 80,5% di probabilità alla decisione di lasciare i tassi inalterati a settembre, ma anche quasi 50% ad un rialzo di +0,25% a novembre o dicembre.
Come ha piu’ volte ricordato il Chairman della FED, le decisioni saranno “data driven”, cioe’ dipendenti dai dati macro in uscita: gia’ nel corso di questa settimana avremo quelli sull'occupazione e sul comparto immobiliare e manufatturiero, sui redditi personali e sulle spese per consumi, oltre che il dato “rivisto” del GDP (Prodotto interno lordo) Usa del 2’ trimestre.
Al buon tono dei mercati azionari Usa in questa parte finale di agosto ha contribuito anche l’accordo tra Cina e Stati Uniti per istituire un gruppo di lavoro che «ricerchi soluzioni su questioni commerciali e di investimento” di mutuo interesse per le 2 superpotenze economiche.
Il Ministro del Commercio Usa Gina Raimondo, e l'omologo cinese Wang Wentao hanno concordato che «il gruppo di lavoro si riunirà 2 volte l'anno a livello di Vice Ministri, cominciando con gli Stati Uniti che ospiteranno il 1’ incontro a inizio 2024.
L’Ocse (Organizzazione sovranazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico), racconta intanto di una crescita rallentata nel 2’ trimestre a +0,4%, in media, nei 38 Paesi membri: segue la crescita, gia’ modesta, +0,5%, nel 1’ trimestre: spicca, come raramente accaduto in passato, che il Paese piu’ forte sia il Giappone, con +1,5%.
Nella Zona-Euro, la massa monetaria M3 è calata a luglio del -0,4% dal +0,6% di giugno, facendo peggio delle attese di 0,0%.
I dati dell’ECB, segnalano che l'aggregato M1, che comprende i contanti e depositi liquidi, a luglio ha fatto segnare -9,2% da -8,0% di giugno e che, nello stesso mese, la dinamica dei prestiti alle Famiglie ha rallentato a +1,3% dal +1,7%% di giugno e quelli alle imprese a +2,2% dal +3,0%.
I salari medi tedeschi a luglio sono cresciuti del +6,6% annuale nel 2’ trimestre, sostenendo il potere d’acquisto dei consumatori, ma alimentando una pericolosa spirale inflattiva del costo del lavoro.
Occhi aperti in Europa, questa settimana, per le stime preliminari sull'inflazione di agosto: tra domani e giovedì avremo i dati tedesco, francese, italiano e della zona EU, oltre alle minute dell’ultimo meeting dell’ECB.
Dopo i deboli dati PMI (Purchasing managers index) della scorsa settimana, un rallentamento dei prezzi al consumo potrebbe alimentare la speranza di una pausa nell’aumento del costo del denaro da parte della BCE.
Intanto rallenta l'inflazione al consumo nel Regno Unito ad agosto: il British Retail Consortium indica un calo al 6,9% dal 7,6% di luglio, grazie soprattutto alle variazioni, finalmente negative, dei prezzi del cibo, in particolare di carne, legumi e oli alimentari. Certamente, siamo ancora ben lontani dall'obiettivo del 2% fissato dalla BOE (bank of England).
Borse europee in rialzo a fine mattinata di oggi, 29 agosto: i rialzi medi sono attorno a +0,6%, favoriti dalle chiusure, tutte in recupero, della Borse asiatiche e noncuranti del dato negativo sulla fiducia prospettica dei consumatori tedeschi.
In Asia il relativo ottimismo e’ in parte dovuto all’allentamento delle relazioni commerciali Usa-Cina, ma aleggia l’incertezza sulla “mancata” super-crescita cinese: la media degli economisti interpellati da Bloomberg taglia la crescita attesa 2023 a +5,1%, un po’ sotto alle previsioni del Governo, spingendo alcuni investitori ad invocare un «bazooka” simile a quello del 2008, da 4 triliardi di Yuan.
Spicca il balzo in avanti di Hong Kong, vicino a +2,0%,che si dimostra la borsa piu’ sensibile agli annunci di Pechino di nuovi accelerati piani di spesa pubblica e sostegno al comparto immibiliare ed ai consumi privati. Segni positivi anche per Tokyo, +0,26%, Seul +0,46% e Shanghai 1,17% per il “composite”.
Poche novita’ sul comparto valutario, col cross Euro/Dollaro attorno 1,081 dollari e quello con lo Yen a 158,56.
I future su Wall Street anticipano riaperture in marginale progresso, in media +0,3% (ore 13.30 CET).
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