Idee operative US30FU
US30: possibile continuazione rialzistaIl grafico settimanale mostra una situazione generale sugli indici USA di possibile continuazione rialzista.
Nuovi massimi che proiettano le aspettative verso ulteriori salite.
Durante la settimana in corso abbiamo possibilità di lavorare intraday, o piuttosto in ottica multiday ideale sarebbe un ritracciamento nella zona indicata in rosso
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.11.2024Occhi aperti su trimestrale Nvidia, racconta molto sul futuro dell’AI.
Ok di Biden a missili Atacms su suolo russo: Putin modifica “dottrina nucleare”.
Molti dati macro segnalano svolta positiva in Argentina.
Bundesbank confema: Germania in recessione nel 2024.
Sale la tensione tra Usa e Russia, dopo che il Cremlino ha aperto ad una risposta con armi nucleari (...tattiche...) all’utilizzo, con benedizione dell’Amministrazione Usa, dei missili Atacms americani in territorio russo da parte dell’esercito ucraino.
Ieri le Borse europee hanno reagito alla notizia con un immediato sell-off, recuperato in parte nel finale: Francoforte - 0,53%, Parigi -0,67%, Londra -0,12%, Amsterdam -0,39%, Madrid -0,76%, Milano -1,28%. Più composta la reazione di Wall Street: Dow Jones -0,28%, S&P 500 +0,40%, Nasdaq +1,04%.
Ad evitare, almeno in parte, che il pessimismo europeo si estendesse alle Borse Usa ci ha pensato un headline di Reuters, secondo cui il Presidente russo sarebbe pronto a discutere con Donald Trump un accordo per il cessate il fuoco in Ucraina, a condizione che escluda concessioni territoriali rilevanti e ingresso di Kiev nella Nato.
Il relativo stallo/movimento laterale dei listini Usa sembra peraltro giustificato: le relazioni trimestrali, la cui pubblicazione volge al termine, hanno prevalentemente battuto le attese e dipinto una prospettiva benigna per gli utili 2025, ma, in negativo, pesano le incertezze sulla futura composizione dell’Amministrazione Trump, quelle sulla politica fiscale spendacciona e sulle minacciate mosse protezionistiche.
Ieri 2 trimestrali di importanti retailer, Walmart e Lowès, sono risultate migliori del previsto, con crescite delle rispettive azioni attorno +4%. Oggi, 20 novembre, è in programma quella di Nvidia Corp, salita ieri +3%.
I numeri della mega-tech americana sono un marker attendibile del trend degli investimenti nell’Intelligenza artificiale: il mercato punta su una crescita ancora spettacolare dei ricavi, attorno +80% annuale, mentre tra le poche voci prudenti registriamo quella del sito The Information secondo cui i nuovi chip Blackwell avrebbero problemi di surriscaldamento.
Nel frattempo, l’economia Usa continua a spingere, compreso il settore immobiliare: i permessi edilizi in ottobre sono risultati 1,42 milioni, in linea coi 1,43 di settembre a alla previsione di 1,44. Le aperture di cantieri sono state 1,31 milioni, dai precedenti 1,35, ed in linea col consensus di 1,34.
Ancora eccellente il momentum delle cryptocurrencies: ieri Bitcoin ha superato il record di 94 mila Dollari dopo la notizia che una società di social media del Gruppo Trump starebbe trattando l'acquisto della piattaforma di trading Bakkt. I mercati attendono anche la scelta di Trump per il Segretario al Tesoro.
Macro Europea: l’economia EU cresce lentamente e, tra le “grandi”, quella tedesca soffre di più, a causa del calo dell’attività industriale ed della domanda interna sottotono. Secondo l’ufficio studi della Bundesbank (Banca centrale Tedesca), il GDP (Pil) del 4’ trimestre sarà ristagnante, per un intero 2024 in lieve calo, -0,2%.
A ottobre l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) in Germania ha fatto segnare -1,1% annuale, dal -1,4% settembre, frutto anche del +0,2% mensile, dal -0,5% di settembre.
Torna ad allarmare l’inflazione del Regno Unito: il dato definitivo di ottobre, +2,3% annuale, è più alto delle attese di +2,0%: la crescita mesile è stata +0,6%.
Una nota un po’ esotica: raramente si parla bene dell’Argentina, ma ora abbiamo buone ragioni: la notte scorsa l’indice azionario MERVAL, in rialzo +2,7%, ha segnato il nuovo massimo storico. I dati macro stanno migliorando, specie quelli su inflazione e deficit pubblico, e crescono le riserve della Banca Centrale.
Sale l'ottimismo dei mercati, determinando la discesa del “rischio Paese”, con lo spread di rendimento tra Governativo decennale argentino e omologo Treasury Usa a 752 punti base, dopo lunghi anni a livelli stellari.
Infine, si registra il plauso della direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, agli "impressionanti" progressi del Paese in materia di riordino macroeconomico, forse propedeutico ad un nuovo finanziamento di Buenos Aires da parte dell’FMI.
Oggi le Borse ripartono con tono migliore, a cominciare da quelle asiatiche, con l’eccezione di Tokyo, -0,16% che soffre i rischi geopolitici più di quanto goda del dato sull'export di ottobre, in ripresa. Hong Kong, +0,21%, sale meno di Shanghai +0,66%, e di Shenzhen, +1,38%.
In Cina, come previsto, la Banca centrale (PboC) ha mantenuto invariati i tassi di riferimento sui prestiti. Le Borse indiane sono chiuse per festività.
Le Borse europee provano superare le paure di un’escalation del conflitto in Ucraina e chiudono la mattinata con recuperi medi di +0,3%, mentre nel pomeriggio sono attesi gli interventi del presidente dell’ECB Christine Lagarde, e del suo vice de Guindos. L’attenzione sarà per eventuali anticipazioni di tagli dei tassi nell’ultimo meeting 2024, a dicembre.
Quotazioni dell'oro stabili stamattina, dopo il recupero di ieri innescato dal risk-off mood: 2.639 Dollari/oncia, -0,1%. L'oro ha vissuto la peggior settimana degli ultimi 3 anni, oltre alla peggior reazione post-elettorale Usa.
I future su Wall Street anticipano marginali recuperi rispetto alle chiusure di ieri, in media +0,2% alle 13.30 CET, ma l’attenzione sarà tutta per i risultati di Nvidia che saranno resi noti a mercati Usa chiusi.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.10.2024Borse ottimiste, pronte per il taglio dei tassi, atteso -0,25%, della BCE.
Trimestrali banche Usa molto buone, al via anche quelle europee.
Governo cinese di nuovo in soccorso del settore immobiliare.
Permane forte incertezza sull’esito delle Presidenziali Usa.
Le Borse europee hanno chiuso per lo più deboli ieri, 16 ottobre, vigilia della riunione della BCE (ECB–Banca centrale Europea). La migliore è stata Londra, +0,9% dopo il dato sull'inflazione nel Regno Unito, in rialzo anche Madrid, +0,6%, mentre Amsterdam ha perso -0,7%, Parigi -0,4%, Francoforte e Milano -0,3%.
La Banca centrale Europea dovrebbe tagliare i tassi d’interesse, per la 3’ volta quest’anno, di -0,25%, come già avvenuto a giugno e settembre, ma ulteriori riduzioni sono attese dagli analisti quasi ad ogni meeting fino a marzo, suggerite dal rallentamento dell'inflazione europea a 1,7% a settembre, minimo da aprile 2021.
Negli Stato Uniti la prospettiva è un po’ diversa, poichè i dati più forti delle attese su occupazione e inflazione hanno ridimensionato la probabilità di nuovi e ravvicinati tagli del costo del denaro da parte della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED).
Ieri Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,8%, Nasdaq +0,3%, S&P500 +0,5% coi conti dei big bancari al centro dell’attenzione. L’azione Morgan Stanley ha guadagnato oltre +4%, dopo l’annuncio di un utile netto di US$ 3,19 miliardi nel 3’ trimestre, +32% circa annuale, su ricavi netti netti per 15,4 miliardi, +16%.
La forza del mercato azionario Usa vince dunque sulle preoccupazioni per le persistenti guerre in Ucraina e Medio Oriente e per il settore tech/semiconduttori dovuto al profit-warning del gruppo olandese Asml, che ha tuttavia inciso solo sull’indice di settore e su azioni “vicine” come Nvidia e Amd.
Un’ancora di positività viene dalle prime trimestrali Usa, con la speranza fondata che qualche buona notizia emerga anche da quelle europee, sebbene il quadro macro del vecchio continente sia più debole che negli States.
Quello del lusso sembra essere il comparto che più risente della “spending attitute” sub-ottimale dei clienti europei e cinesi: ne ha dato testimonianza ieri la trimestrale di Lvmh, uscita martedì a tarda sera con numeri sotto le previsoni.
In positivo, nella cornice macro europea, troviamo l’inflazione, in forte calo a settembre. Ieri è stata fornita quella del Regno Unito, scesa a +1,7% annuo, da +2,2% di agosto, e che favorirà un prossimo taglio dei tassi da parte della Bank of England.
Negli Usa scendono velocemente i prezzi all’importazione: a settembre sono diminuiti -0,4% rispetto al mese precedente, il calo più marcato da dicembre 2023, mentre il dato di agosto è stato rivisto a -0,2%, da -0,3%.
Sul fronte obbligazionario, quella di ieri è stata una giornata positiva per il “debito Italiano”: nel giorno in cui il ministro all'Economia, Giancarlo Giorgetti ha illustrato la manovra 2025 del bilancio pubblico, lo spread di rendimento tra Btp italiano e Bund tedeschi decennali è sceso a 122 punti base.
Oggi le Borse europee, con rialzi medi di +0,8% a fine mattina (ore 13.00 CET), testimoniano la speranza nel 3’ taglio dei tassi nella riunione odierna dell’ECB.
In Asia abbiamo visto chiusure molto eterogenee: Shanghai -1,05%, Shenzhen -0,56%, nonostante le nuove misure varate dal Governo a supporto del comparto immobiliare.
Giù anche Tokyo, -0,69%, dopo il dato in calo delle esportazioni. In Cina Shanghai ha chiuso in calo, -1,05%, e Shenzhen -0,56% nonostante le nuove misure lanciate per sostenere il disastrato settore immobiliare. Incerte anche Hong Kong, -0,2%, Mumbai, -0,54%, e Seoul, invariata.
Il Governo cinese ha deciso di raddoppiato l’ammontare dei prestiti per terminare progetti residenziali incompiuti i cui lavori erano stati interrotti per la crisi finanziaria dei costruttori prima ancora di quella dovuta alla pandemia Covid.
L’impressione è che Pechino voglia mettere “fine” alla lunga crisi del settore, ma non consideri più il settore delle costruzioni come un motore dell’economia.
Occhi aperti oggi, 17 ottobre, anche ai dati su vendite al dettaglio e sussidi di disoccupazione Usa, da sempre accurati “marcatori” della salute dell'economia e, naturalmente, sul proseguimento della pubblicazione delle relazioni trimestrali, tra cui spiccherà, a mercati chiusi, quella di Netflix.
Di rilevo anche la fase intensa e finale dei sondaggi sulle elezioni Presidenziali Usa. Sta crescendo il numero di Stati in cui Trump sembra in vantaggio, ma il risultato resta incerto o, per meglio dire, in balia degli elettori incerti.
Sul mercato valutario, l'Euro continua a perdere terreno sul Dollaro Usa e scende a 1,084 da 1,087 del fixing di ieri. Cerca faticosamente di stabilizzarsi lo Yen giapponese: il cross Eur/Yen è attorno a 162,5, da 162,7, mentre quello Dollaro/Yen è 149,6, da 149,7. Bitcoin conferma i recenti massimi da luglio a 66.9 Dollari, +0,75%.
Prezzo dell'oro ancora forte e vicino a nuovi massimi: 2.682 Dollari/oncia, +0,3%, mentre non riesce a recuperare quello del petrolio, dopo che negli ultimi 4 giorni ha perso oltre -6%, anche per il taglio delle previsioni 2024 e 2025 operato sia da Opec+ (Cartello dei Paesi Esportatori) che AIE (Agenzia Internazionale per l'Energia).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
“Il presagio di Hindenburg”; aver previsto un crollo del mercato“Il presagio di Hindenburg” per aver previsto un crollo del mercato azionario.
“Il presagio di Hindenburg” è un indicatore tecnico nell’analisi finanziaria progettato per prevedere un potenziale calo significativo o un crollo del mercato azionario.
Ecco gli elementi principali da ricordare su questo indicatore:
Definizione e origine
Introdotto da Jim Miekka negli anni '90.
Prende il nome dal disastro del dirigibile Hindenburg nel 1937, a simboleggiare un disastro inaspettato.
Funzionamento
- Il presagio di Hindenburg viene attivato quando diverse condizioni vengono soddisfatte contemporaneamente su un mercato azionario:
- Un numero elevato di azioni che hanno raggiunto nuovi massimi e minimi di 52 settimane (in genere più del 2,2% delle azioni).
-Il numero di nuovi massimi non deve superare il doppio del numero di nuovi minimi.
- L'indice azionario deve avere una tendenza al rialzo (media mobile positiva a 50 giorni o 10 settimane).
-L'oscillatore McClellan (indicatore del sentiment) deve essere negativo.
Interpretazione
-Quando queste condizioni sono soddisfatte, il presagio suggerisce un’instabilità del mercato sottostante e un aumento del rischio di un significativo ribasso.
-Il segnale rimane attivo per 30 giorni di negoziazione.
Affidabilità
-L'indicatore riportava correttamente alcuni crolli storici, come quello del 1987.
-Tuttavia, la sua affidabilità è dibattuta perché produce anche molti falsi segnali.
Utilizzo
-Tipicamente utilizzato in aggiunta ad altre forme di analisi tecnica per confermare i segnali di vendita.
-I trader possono utilizzarlo per modificare le proprie posizioni o come avviso per un maggiore monitoraggio del mercato.
È importante notare che, come ogni indicatore tecnico, l’Hindenburg Omen non è infallibile e dovrebbe essere utilizzato con cautela, insieme ad altri strumenti di analisi.
Nelle foto seguenti è stata rilevata sul DOW JONES una Figura armonica "BLACK SWAN", foriera di un crollo del mercato azionario o di una forte correzione!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.09.2024Ottimismo e “risk on mood” sulle Borse mondiali dopo il taglio della FED.
Dati su produzione industriale e “jobless claims” avvalorano soft landing Usa.
Bopo la BoE, anche le banche centrali Japan e China non toccano i tassi.
Borse asiatiche in recupero “corale”, su anche la Cina….
Cresce sui mercati azionari la fiducia degli investitori nel cosiddetto “soft landing” dell’economia americana, ossia un misurato rallentamento che lascia un margine di crescita positiva contenuto, soprattutto non inflazionistica, evitando la recessione.
Il taglio da -50 bps della Federal Reserve testimonia la convinzione della stessa Banca centrale Usa nell’atterraggio morbido, aiutando i listini di tutto il Mondo, a cominciare da quelli asiatici ieri mattina, a segnare marcati progressi.
Le Borse Europee hanno chiuso la seduta di ieri, 19 settembre, in forte recupero: Parigi la migliore, +2,3%, Milano +1,2%, Amsterdam +1,8%, Francoforte +1,5%, Londra +0,9%, Madrid +0,8%.
Lo scenario di soft landing dell’economia Usa sembra avvalorato anche dal dato sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, comunicate come ogni giovedì dal Dipartimento del Lavoro Usa: le 219 mila unità della settimana scorsa sono il livello più basso da maggio e sono sotto la media mobile a 4 settimane di 227 mila.
Wall Street ieri ha archivato una seduta tutta all’insegna del “risk-on” per chiudere con sontuosi progressi: Dow Jones +1,3%, S&P500 +1,7%, Nasdaq +2,5%. I titoli tech sono stati abbondantemente acquistati, ma i progressi sono stati generalizzati, e “across the board”, per usare un termine anglofono molto efficace.
La Banca centrale del Regno Unito (Bank of England) ieri, 19 settembre, ha votato a schiacciante maggioranza, 8 contro 1, per confermare il tasso base al 5,0%: solo 1 membro avrebbe preferito un taglio di -0,25 punti percentuali a 4,75%.
Torna la calma sul mercato obbligazionario e lo spread tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi è sceso ieri a 136 punti base, dai 138 della vigilia: il rendimento del Btp decennale benchmark è sceso a 3,55%, -2 bps dal 3,57% del closing precedente.
Sul fronte valutario, alla vigilia della decisioni sui tassi della Bank of Japan, è tornato ad indebilirsi lo Yen, -0.6% a 143,0 contro US Dollar e -0,7% a 159,2 nel cross con l'Euro. La moneta unica europea e' stabile, attorno a 1,113 contro Dollaro, sui livelli massimi da inizio anno, scontando il robusto taglio dei tassi deciso dalla FED.
Per restare sul tema delle banche centrali, molta attenzione sarà riservata, nel pomeriggio di oggi, 20 settembre, al discorso del Presidente dell’ECB Christine Lagarde: la sua “narrativa” potrebbe anticipare convinzioni ed intenzioni sulle future scelte in tema di costo del denaro, specie dopo che l'inflazione europea ad agosto è scesa a +2,2%, molto vicina al target del 2,0%.
Oggi, 20 settembre, le Borse globali sembrano chiedere una pausa, dopo la corsa di ieri che ha riportato la capitalizzazione azionaria globale a meno del 2% dal massimo storico.
I mercati azionari asiatici, Tokio in primis, attendevano novità dalla Bank of Japan, dopo che il tasso di inflazione al consumo ha toccato l’iperbolico livello, per gli standard nipponici, di +3,0% ad agosto. La BoJ ha confermato invece le attese della vigilia ed ha lasciato i tassi invariati.
Nessuna decisione anche per la PboC (People Bank of China), che ha lasciato invariati i tassi di riferimento, in linea con le attese del mercato.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso l'ultima seduta della settimana in netto rialzo, +1,5% contagiato positivamente dalla semi-euforia di ieri sera a Wall Street, e dai segnali di conferma del “soft landing” usa emersi dalle richieste di disoccupazione e dalle statistiche sul comparto manifatturiero.
Nuovo indebolimento per lo Yen giapponese: Euro/Yen a 158,5, Dollaro/Yen a 142,1. Euro sempre relativamente “muscolare” sul Dollaro Usa, indebolito dalla prospettiva di prossimo ulteriore “easing monetario” (alias di altri tagli dei tassi...)
Il prezzo del petrolio recupera, senza slancio, da minimi dell’anno toccati la scorsa settimana: quello del Wti (West texas Intermediate) segna, a fine mattinata, 71,4 Dollari/barile, +0,6%.
Le Borse europee terminano la mattina con cali frazionali, in media -0,3% alle 13.30 CET, consolidando comunque una settimana di vistosi progressi: Stoxx600 Europe +2,3%.
I Future sui maggiori indici di Wall Street indicano riaperture invariate rispetto al closing di ieri sera, ma l’ottimismo di ieri sera potrebbe riservarci una “coda” positiva, visto che i rialzi hanno riguardato anche i comparti meno ciclici del listini.
Informazioni importanti
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
US30 16 09Valuto la reazione sulla prima presa di liquidità.
Su una reazione importante con rientro e conferme a TF inferiori valuterò un long dopo la presa del minimo(Linea verde), nel caso di una continuità di spinta per lo short proverò ad allinearmi a prendere le sessioni di venerdì in cui è stato effettuato un accumulo senza la fase di spring.
US30 SI SHORTA PESANTESono giorni e sessioni che i volumi sell stanno predominando ormai su us30 in un ottica di lungo periodo... in questi giorni abbiamo assistito ad una ripartenza buy che a mio avviso era semplicemente una finta . Se osservi il grafico puoi notare come il prezzo abbia reagito ora sulla dominance sell e non abbia sfondato nulla . Cerco rotture ad m15 per andare short
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.09.2024Il sell-off sulla tecnologia è da monitorare: occasione d’acquisto?
Il mercato del lavoro Usa rallenta, propiziando il taglio dei tassi.
L’inflazione è quasi scomparsa in Cina, crendo nuovi dubbi sulla crescita.
Germania in crisi: pesano difficoltà del comparto automobilistico.
Venerdì 6 è stata una seduta pesantemente negativa a Wall Street. Hanno pesato i timori per il rallentamento del mercato del lavoro e la scivolata delle azioni della tecnologia. Dow Jones ha perso -1,0%, S&P500 -1,7%, Nasdaq -2,5%. Molte big-tech sono state bombardate dalle vendite: Amazon -3,5%, Alphabet -4,1%, Meta -2,8%, Broadcom -10,0%, Nvidia -4,0%.
L’indice S&P500 ha sofferto i peggiori cali settimanali da marzo 2023, perdendo -3,6% in una settimana in cui hanno prevalso cautela e prese di profitto, con gli investitori che vagliano attentamente i dati macro per avvalorare scenari più o meno aggressivo (alias -50 o -25 bps) di taglio dei tassi da parte della Banca centrale Americana (Federal Reserve-FED).
Il mercato del lavoro Usa si sta indebolendo, pur creando comunque un buon numero di nuovi posti di lavoro: i 142 mila di agosto creati al di fuori del comparto agrocolo sono più bassi dei 161 mila attesi, ma, in positivo, si rileva che il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,3% al 4,2%, come stimato.
Anche la Borse europee hanno chiuso in calo l'ultima seduta della scorsa settimana: Milano -1,2%, Francoforte -1,6%, Parigi -1,1%, Londra -0,7%. Nella variazione settimanale spicca Parigi, -3,6%, seguita da Francoforte, -3,3% e da Milano, -3,2%. I comparti oggetto di maggior sell-off sono stati tecnologia, retailers e automobili.
Il prezzo del petrolio è continuato a scendere la scorsa settimana: quello del Wti (West Texas Intermediate) solo venerdì 6 ha perso -1,8% a 67,9 Dollari/barile, archiviando la variazione settimale più pesante da ottobre 2023: Opec+ ha riviato a dicembre l'atteso aumento della produzione, forse a causa dell’indebolimento della domanda della Cina, 1’ importatore al Mondo.
Nel comparto valutario prosegue la debolezza del Dollaro, stabilmente attorno a 1,11 verso Euro, e la tendenza al recupero dello Yen giapponese, col cross US$/Yen a 142,1, -0,9%, e quello Eur/Yen a 157,8, -0,9%, movimenti innescati dalla probabilità, oltre il 40%, di un taglio dei tassi Usa da -50 bps.
E’ vero che le Borse sono “laterali” da qualche settimana, ma è altrettanto vero che rispetto al tonfo di lunedì 6 agosto il recupero è stato considerevole, e tale da riportare i maggiori indici azionari globali vicino ai massimi storici: inoltre, il rallentamento dell'economia Usa, il ristagno di quella Europea e sintomi di fragilità di quella cinese compongono uno scenario meno inflattivo e di taglio dei tassi.
Sul fronte macro Europeo, è ancora la Germania a preoccupare: a luglio la produzione industriale tedesca è scesa -2,4% mensile e -5,3% annuo: una crisi causata anche dall’andamento largamente inferiore alle previsioni delle vendite di auto “full electric” (EV).
L’insuccesso delle auto elettriche “made in EU” e la crescente concorrenza delle auto cinesi, imbattibili sui prezzi di vendita, sta spingendo l'Unione Europea a ripensare il calendario “a tappe forzate” sull’adozione della propulsione “solo elettrica” e relativo stop alle vendite di auto a motore endotermico.
Il ministro dell’Industria Italiano Adolfo Urso ritiene che già l'anno prossimo l’UE potrebbe decidere di procrastinare la normativa attuale che vieta la vendita di nuove auto a benzina&diesel a partire dal 2035.
Restando in Euro-zona, scende oltre le attese la fiducia degli investitori a settembre: l’indice Sentix è calato a -15,4 punti rispetto ai -12,4 previsti e dai -13,9 di agosto, segnado un livello negativo per il 3’ mese consecutivo.
In Cina il rischio di deflazione si fà più concreto e minaccioso: l’inflazione “di fondo” (o “core” CPI) è scesa al minimo da 3 anni ad agosto, a +0,3% annuale, testimoniando la debolezza della domanda interna, mentre si accentua la deflazione nei prezzi prezzi alla produzione (PPI), scesi -1,8% annuo, il calo più ampio da aprile, e sotto il consenso di -1,4%.
La prospettiva di taglio dei tassi Usa ed Europei contribuisce ad un contesto “tranquillo”, con rendimenti in calo nel comparto dei titoli di Stato europei: lo spread di rendimento tra BTP decennale italiano ed omologo Bund tedesco staziona attorno 145 bps, col rendimento del BTP benchmark a 3,60%.
Oggi, 9 settembre, osserviamo cali sensibili dei maggiori indici asiatici, che riflettono delle perdite rilevanti di venerdì a Wall Street ed i dati sull'inflazione e sui prezzi di produzione cinesi: Tokyo -0,7%, Shanghai -1,1%, Shenzhen -0,8%, Hong-Kong -1,4%.
La crescita del GDP (prodotto interno lordo-PIL) del Giappone nel 2’ trimestre è stata rivista a +0,7% da +0,8%, mancando le attese di consenso di +0,8%: nel 1’ trimestre il calo era stato -0,6%.
In Cina l’ex Governatore della Banca centrale (PBoC) Yi-Gang sostiene che il Paese avrebbe bisogno di una “politica fiscale proattiva” e di misure monetarie “accomodanti” per sostenere la domanda e limitare la minaccia delle forze deflazionistiche.
Le Borse europee hanno riaperto positive stamani, 9 settembre, con rialzi medi di +0,9% alle 12.00 CET. Questa settimana, nercoled’ 11, il dato macro più osservato riguarderà l'inflazione Usa di agosto, atteso stabile a +2,6% annuale. Ogni scostamento verso il basso sarà celebrato come il miglior viatico ad un robusto taglio dei tassi nell’imminente riunione della FED (17-18 settembre).
Giovedì 12, invece, sarà la Banca centrale Europea a comunicare la decisione sui tassi di interesse: il consenso vede un nuovo taglio dei tassi di -25 bps, il 2’ quest’anno, dopo quello di giugno.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
US30 VICNO AL ENNESIMO SHORT??Sto aspettando ennesimo test per shortare e continuare il trend short come gia fatto nelle giornate precendenti dove ho gia preso due drive ... us 30 si rivela molto preciso nelle sue strutture e mi aspetto un test della zona intorno alle 15 30 apertura borsa americana
SCRIVIMI SE HAI IDEE DIVERSE O SE SEI D ACCORDO
us30 short intradayLa direzionalita esaminando la struttura attuale ad m15 è short io continuo quindi a cercare short nella zona gialla , zona dove ci sono state le principali emissioni di volumi che hanno provocato ultima rottura strutturale . Nella giornata di domani cerco un evidence strutturale nella zona gialla per entrare short con tp massimo fino al punto b. Aggiungimi se le mie analisi ti piacciono vorrei far crescere il mio profilo
Disturbing Similarities Dowjones e Fed FundsL'analisi che sto per condividere è la la questione che più mi preoccupa per il futuro prossimo, è ormai dalla fine del 2021 che si parla di rischio recessione e soft landing, l'inflazione da tenere sotto controllo e " cavolate varie" la realtà dei fatti è che l'economia rallenta mentre lo stock market continua a fregarsene salendo imperterrito.. tradotto il mondo fantastico dei dollari digitali con il metodo "stampa e pompa" si sta sempre più allontanando dal mondo reale delle persone che lavorano e producono, pagano il mutuo ecc e che non hanno a che fare con gli investimenti azionari. Quanto potrà essere sostenibile un mercato finanziario sorretto dalle varie banche centrali che immettono denaro per comprare? Non mi voglio addentrare in un discorso economistico più grande di me, la mia passione, diventata lavoro è leggere il grafico e seguirlo nè più e nè meno ( senza farmi domande più grandi di me ).
Ormai da 2 anni abbondanti sento risuonare in qualisiasi gruppo, social e/o notiziario che la risposta a tutto e la soluzione per il recupero delle economie ( dato che i mercati azionari non fanno altro che aggiornare i massimi di sempre ad ogni settimana che passa ) sarà l'abbassamento di questi benedetti tassi di interesse. Ma sarà davvero così? mmh.. andiamo a vedere cosa ci dice il grafico.
In candele giapponesi il grafico del dowjones mentre in grafico lineare azzurro i tassi della federal reserve. da quello che si evince graficamente dal 2000 ad oggi è che quando i tassi scendono invece di risolvere ed evitare recessioni, dopo una debole continuazione rialzista dei prezzi sanciscono i top dei mercati. vedi ( linee verticali verdi ) dicembre 2000 / luglio 2007 / luglio 2019 e ( si ventila che proprio a settembre 2024 la fed abbasserà i tassi ) io spero proprio che non lo faccia e temporeggi il più possibile! nei 3 precedenti episodi abbiamo assistito a deboli rialzi dalla data di abbassamento dei tassi nell'ordine di un max 10% seguito poi da un -38% e un - 55%. Questa volta sarà diverso? non credo, semmai potrà essere solo peggio.. Spiegherò proseguendo nell'analisi.
le divergenze bear in rsi sono già presenti e siamo già troppo lontani dalle mie medie " speciali" ergo una recessione ( se siamo fortunati perchè ci sono i presupposti per una depressione) purtroppo la vedo inevitabile stando al grafico.
In caso di depressione la media verde è un possibile / probabile ottimo ingresso di buy back generazionale. Non si può sapere dove sia di preciso il bottom ma il dollar coast averaging per il lungo periodo rimane la mia tecnica migliore per risk/reward.
Perchè parlo di grande depressione? fondamentalmente è 100 anni che tutto sale e non si vede uno storno maggiore del 50-55% ed i recuperi sono sempre più veloci a Vshape sintomo di essere verso la fine del ciclo, siamo sempre più esposti alla tecnologia e agli agi che ne derivano, percepisco le persone sempre più deboli e piene di paranoie. Si da un nome di una malattia per ogni stato d'animo / comportamento. Ogni minimo problema viene percepito come un grande problema = Viviamo in un periodo storico di persone DEBOLI ed emotivamente facili da abbattere. ( almeno questo è quello che percepisco io ) e qui quindi mi viene in mente una delle citazioni a me più care ed istruttive. "I tempi duri creano uomini forti, gli uomini forti creano tempi buoni, i tempi buoni creano uomini deboli e gli uomini deboli creano tempi duri." Chiudo con una similitudine grafica dove il termine inquietante è riduttiva ma vero è che non sono qui a fare del sensazionalismo quindi non carico più di quello che devo/vedo graficamente.
Alle recessioni si mette una pezza tra la media verde e quella gialla
Se depressione sarà si torna agli anni 2000. dowjones supporto dei 7000$ si foreranno le mie medie "speciali" per poco per poi rimbalzare come tra il 1930 e il 32 e qui mi sento di richiamare "gli uomini deboli che creano tempi duri"
magari è solo una coincidenza, ma per essere un pattern che è praticamente identico dopo 30 anni di svolgimento, mi sento di considerarlo riduttivo che sia solo una coincidenza.. quantomeno lo devo monitorare.. VEDREMO.
Visione completa del dowjones dal 1897 ad oggi ( che fa sempre comodo ) vero è che la storia non è sinonimo e garanzia di come sarà il futuro, ma è pur vero che studiare la storia ti permette di fare nuovi errori senza ripetere i vecchi. zona 1925-1930 è pericolosamente molto, troppo simile al periodo odierno ( graficamente intendo ). Spero che questa analisi l'abbiate trovata ricca di spunti, se si, Vi aspetto nei commenti.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.08.2024Tutti gli occhi puntati sui numeri di Nvidia: possibili reazioni violente.
Le valutazioni della “tech” sono tirate, ma finora sostenute da forte crescita.
Cresce la convinzione che le Banche centrali torneranno presto espansive.
Dollaro Usa ai minimi da un anno verso Euro e Sterlina UK.
Ieri, 27 agosto, i listini azionari europei sono leggermente saliti, in un contesto che suggerisce ancora cautela, date le turbolenze internazionali (Medio Oriente, Ucraina) e la debole crescita economica in Europa e sub-ottimale in Cina e Stati Uniti.
La Borsa migliore è stata quella di Milano, +0,5%, seguita da Francoforte, +0,4%, Madrid, +0,3%, Londra, +0,2%: invariate Amsterdam e Parigi.
Negli Usa c’è una spasmodica attesa per i risutati di Nvidia che daranno la misura della capacità di crescita, sinora esplosiva, dell’intelligenza artificiale e, più in generale, oltre che dare riscontro a valutazioni molto elevate di tutte le azioni “tech”.
Nvidia, la cui capitalizzazione di mercato è decuplicata in meno di 2 anni, potrebbe trovarsi o meno in una bolla valutativa, ed un delusione sui risultati trimestrali produrrebbe reazioni “violente” sui prezzi delle sue azioni, che facilmente interesserebbe le azioni del medesimo comparto.
Il consensus degli analisti (fonte Bloomberg) prevede una crescita del fatturato superiore al +70% anno su anno nel 2’ trimestre, ed un utile netto di US$ 15,1 miliardi, più che raddoppiato rispetto ai 6,2 dello stesso periodo 2023.
Ieri sera a Wall Street, abbiamo visto chiusure molto eterogenee: Dow Jones, +0,16%, ad aggiornare il proprio record storico, S&P500, -0,32%, Nasdaq, -0,85%.
Occhi aperti, nella parte finale della settimana, ad alcuni dati macroeconomici, ed in particolare giovedì e venerdì a quelli preliminari sull’inflazione di agosto, fonte di preziose indicazioni per i “decision maker” delle Banche centrali alla vigilia delle riunioni di settembre: da questi meeting i mercati si attendono un taglio dei tassi d’interesse.
Ieri il Governatore della Banca centrale Olandese Klaas Knot, normalmente ritenuto un “falco”, cioè incline ad un approccio severo e disciplinato alla politica monetaria, ha aperto alla riduzione del costo del denaro nel meeting di settembre, a condizione di avere conferma del calo dell’inflazione ad agosto.
Pur non ricevendo una vasta eco sui media finanziari, l’oro è il protagonista assoluto del trimestre estivo in corso: ieri, 27 agosto, il suo prezzo ha aggiornato il massimo a 2.554,6 Dollari/oncia. Una parte dello slancio rialzista deriva dalla prospettiva, ormai concreta, di un imminente taglio dei tassi in Usa ed Europa.
Confermando una volta ancora il suo ruolo di “porto sicuro” ed asset anticiclico, l’oro si apprezza anche per le tensioni politico-militari in Medio Oriente, dove agli scambi di missili tra Israele e Hezbollah si aggiunge lo stallo dei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza.
Inoltre, la riduzione da parte del Governo indiano dei tassi sull’import di oro, fa ben sperare nella “holiday&shopping season” di Divali.
Il mercato valutario non è più una “foresta pietrificata” e le oscillazioni nei principali cross, nell’ultimo mese, si sono fatte più marcate: la debolezza del Dollaro, innescata dalla svolta “dovish” della Federal Reserve, permette all'Euro di sfiorare quota 1,12, la più alta da circa un anno, ed alla Sterlina britannica di toccato un massimo di 1,325 verso US$, livello record da marzo 2022.
Il comparto obbligazionario è invece tranquillo e metabolizza come “da libri di scuola” la prospettiva di ammorbidimento della politica monataria Usa ed Europea, limando i rendimenti e segnando crescenti prezzi di mercato.
Anche gli spread dei Govies europei fotografano mancanza di allarme: quello tra Btp e Bund decennali staziona attorno 136 bps, e quello tra omologhi OAT francesi e Bund a 74.
I dati sulla produzione industriale italiana confermano la lunga fase di stagnazione, iniziata nel 2’ trimestre 2023. Secondo Istat (Istituto nazionale di Statistica), il fatturato dell’industria è salito in valore +0,1% a giugno, scendendo -0,7% in volume. La debolezza del mercato interno (-1,0% in valore e -1,6% in volume) è quasi compensata dalla crescita del mercato estero (+2,2% in valore e +1,0% in volume).
Stamane, 28 agosto, sul fronte Asia-Pacifico, vediamo pochi movimenti: Tokyo ha chiuso in rialzo +0,22%, nonostante la preouccupazione per un imminente tifone di straordinaria forza che potrebbe avere effetti disastrosi in vari settori dell’economia.
Toyota, da mercoledì pomeriggio a giovedì sospenderà tutte le linee di produzione negli stabilimenti nazionali".
Hong Kong ha chiuso in forte ribasso, -1,0%, una seduta vissuta nell’attesa diffusione dei numeri del 2’ trimestre di Nvidia.
Dopo un’apertura in lieve progresso le Borse europee salgono in media +0,5% a fine mattinata (ore 13.30 CET). I future Usa anticipano riaperture sui livelli di chiusura di ieri sera per i pricncipali indici. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.07.2024 Wall Street senza freni: nuovo record per Dow Jones e S&P500.
Bene le trimestrali delle banche Usa, deludono quelle del lusso europeo.
L’inflazione in discesa potrebbe favorire 2 tagli da -0,25% in EU nel 2024.
La Tech Usa si prende una pausa in favore delle azioni “value”: era ora …
Il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell ha apertamente dichiarato che i dati recenti hanno accresciuto la fiducia sul rientro dell’inflazione verso l’obiettivo del 2,0%, pur senza sbilanciarsi su tempi ed entità del taglio dei tassi.
Questo ha giovato a Wall Street, dove crescono le speranze di tagli da parte della FED, cosa di cui sono convinti anche gli analisti di Goldman Sachs. In tale scenario, non stupisce che il Dow Jones, +1,26%, e lo S&P 500, +0,31%, abbiano aggiornano i record storici: Nasdaq più riflessivo: -0,07%.
Prevalentemente fiacchi, invece, le chiusure Europee di ieri: Milano piatta, -0,02%, in calo le altre Borse: Francoforte -0,44%, Parigi -0,69% e Londra -0,23%.
Il rallentamento della crescita cinese, +4,7% nel 2’ trimestre contro attese di +5,2%, sta impattando negativamente sulle Società del settore “lusso” e sulle loro azioni. Ieri Hugo Boss e Richemont, come già accaduto il giorno prima per Burberry e Swatch, hanno ridimensionato le attese 2024, a causa della debole domanda in Cina.
Negli Usa, in tema di trimestrali, prosegue il momento positivo delle banche: Morgan Stanley ha riportato ricavi del 2’ trimestre di US$ 15,0 miliardi, ed un utile netto di 3,1 miliardi, entrambi in crescita.
Bank of America ha comunicato un utile netto di 6,9 miliardi (83 cts/azione), in calo rispetto ai 7,4 mld (88 cts/azione) dello stesso periodo 2023. I ricavi risultano tuttavia in aumento del +1,0% annuale a 25,4 mld ed il CEO Brian Moynihan s’è detto soddisfatto di crescita e redditività nei mercati globali e nell’asset management.
Sul fronte macro l’indice tedesco Zew, che misura la fiducia degli investitori istituzionali, è peggiorato a luglio a 41,8 da 47,5 di giugno, mentre in Italia l'Istat (Istituto nazionale di Statistica) ha confermato +0,1% di crescita mensile dell'inflazione a giugno, e del +0,8% annuo.
Le vendite al dettaglio in Usa sono rimaste stabili a giugno, contro attese di calo del -0,2%: un dato decisamente cruciale per “guidare” le prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve, su cui potrebbe esprimersi oggi, 17 luglio, il Charima Jerome Powell all'Economic Club di Washington
Si fa sempre più caldo il tema del prossimo Presidente degli Stati Uniti. Le ultime indicazioni danno in crescente vantaggio Trump su Biden e ciò alimenta ipotesi sulle scelte preferenziali della futura Amministrazione: la vittoria di Trump potrebbe rendere ancora più tesi i rapporti USA-Cina, vista la posizione “da falco” del possibile futuro Vice-Presidente JD Vance.
Sul mercato obbligazionario europeo prevale l’ottimismo: lo spread tra Btp decennali e Bund resta attorno 130 bps, ma scendono i rendimenti, con quello del BT benchmark a 3,71% dal 3,76% precedente: un trend che prosegue stamani, 17 luglio, con la discesa a 3,69%.
L'Euro sì e’ leggermente indebolito, chiudendo sotto 1,09 Dollari, -0,3%. L’ECB, secondo le più recenti attese di consenso, taglierà i tassi altre 2 volte nel 2024, accelerando la svolta di “easing” monetario avviata a giugno col 1’ taglio di -0,25%.
Lo Yen torna ad indebolirsi, dopo essersi apprezzato la scorsa settimana grazie all’intervento della Banca centrale. Bitcoin,dopo essersi preso una pausa scendendo sotto 63 mila Dollari, riguadagna quota 64 mila. Ricordiamo che Donald Trump è considerato in favore delle criptovalute.
Stamane, 17 luglio, segnaliamo il “warning” del Fondo Monetario Internazionale, che vede possibili recrudescenze dell’inflazione a causa dal contesto geopolitico, dei prezzi delle materie prime, della dinamica salariale. Sul tema, ha deluso l'inflazione nel Regno Unito, che a giugno resta invariata al 2,0%, mentre gli analisti speravano un lieve calo all’1,9%: delude soprattutto “l'inflazione core” arroccata a +3,5%.
Altro tema “sensibile” è quello per cui, nell’ambito di un prevalente sentiment di “risk-on” si sta confermando la rotazione degli acquisti a Wall Street, quella che premia le società medie e piccole, a detrimento delle “big Tech”: l’indice Russel 2000 è salito +12% nelle ultime 5 sedute.
Borse Asiatiche: Tokyo -0,36%, Hong Kong -0,22%, Shanghai -0,57%: da un lato sono attese misure di rilancio da parte di Pechino, dall’altro si teme l’acuirsi della guerra commerciale USA-China dopo la possibile vittoria di Donald Trump.
Le Borse europee chiudono la mattinata senza variazioni di rilevo, in media -0,1%, alla vigilia del Direttivo dell’ECB, che dovrebbe lasciare i tassi invariati, confermando il “repo” al 4,25%, e quello sui depositi al 3,75%. Altri fronti aperti ed incerti sono il voto di domani per la Presidenza della Commissione Ue, con la nomina di Ursula von der Leyen non garantita, e l'attesa per la formazione del Governo francese.
I Future su Wall Street sembrano anticipare riaperture contrastata, dopo la brillante chiusura di ieri sera, i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti migliori del previsto, e l’aggiungersi di relazioni trimestrali positive anche nelle previsioni sul resto dell’anno.
Degni di nota sia il nuovo strappo del prezzo dell’oro, al nuovo massimo storico di 2.484 Dollari/oncia, che di Bitcoin, sopra 65.700 Dollari (ore 13.00 CET).
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Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.07.2024Attentato fallito a Donald Trump: quasi illeso, è ora visto come favorito.
Indici azionari ai max, ma si vede la 1’ rotazione di temi verso “value”.
L’inflazione Usa a giugno, -0,1% mensile, fa sperare in 1’ taglio a settembre.
La crescita cinese delude nel 2’ trim: solo +4,7% annuale! Bazooka in arrivo?
La scorsa settimana si è chiusa positivamente per le Borse europee: venerdì l'indice Stoxx600 è salito +0,4%, mentre Wall Street digerisce i primi dati, per lo più buoni, delle trimestrali delle banche Usa: JpMorgan, nel 2’ trimestre, ha aumentato del +25% l’utile netto a US$ 18,1 miliardi, Citigroup del +10% a 3,2, mentre quelle di Wells Fargo è sceso -1% a 4,9.
L’incoraggiante dato sull’inflazione Usa di giugno, scesa -0,1% su base mensile, alimenta la prospettiva di taglio di -0,25% dei tassi a settembre da parte della Federal Reserve indebolendo il Dollaro verso tutte le maggiori valute, compreso lo Yen giapponese che, grazie all’intervento della Bank of Japan, ha ripreso quota.
La rivalutazione dello Yen, a lungo auspicata, è stata brusca, circa 2 punti percentuali, a 158,5, verso Dollaro Usa e +1,1% a 172,4 nel cross Eur/Yen: è il maggior “strappo” giornaliero dal 2022. La Borsa di Tokio, venerdì 12 s’è invece, intuitivamente, indebolita, vista la possibile ricaduta negativa sugli esportatori.
Wall Street ha chiuso contrastata una settimana comunque largamente positiva, specie per l’indice Russel2000 delle small-mid caps, che ha guadagnato oltre 7,0% sopravanzando largamente S&P500 (oltre 2 punti) e Nasdaq composite (oltre 6 punti): venerdì 12 il Dow Jones è salito +0,1%, il Nasdaq ha perso -1,95%, lo S&P -0,8%: insomma, parrebbe una staffetta da “growth” a “value”, con vendite di “tech”.
Inflazione Usa; finalmente si scende verso l’obbiettivo del 2,0%! A giugno è rallentata a +3,0% annuale, facendo meglio delle stime di +3,1%, ma a spiccare è soprattutto il -0,1% mensile, contro attese di +0,1%. Il dato annuale ha rallentato dal 3,3% al 3%. Il dato "core", depurato da cibo ed energia, è salito +0,1%, mensile ed ha rallentato dal 3,4% al 3,3% annuale, contro attese di 3,4%.
Assieme ai dati incoraggianti dell’inflazione europea ed Usa i mercati vaglieranno i dati trimestrali delle Società quotate: oggi, 15 luglio, avremo quelli di Goldman Sachs, domani quelli di Morgan Stanley e Bank of America Merril Lynch. In Europa, tra le “big” odierne, occhi puntati su Burberry's e Swatch.
Venerdì 12 è stata una giornata di rafforzamenti per i Govies europei: lo spread tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi è sceso a 129 bps, col rendimento del BTP benchmark italiano calato a 3,79%, -7 bps. La tensione resta invece sul debito francese, visto l’aumento di 4 bps del rendimento dell’Oat francese a 3,16%.
In Italia cresce il favore verso le criptovalute: secondo Oam, l'Organismo che aggrega e monitora gli operatori virtuali, le masse detenute a fine marzo hanno superato Eur 2,7 miliardi, +85% rispetto a dicembre: in crescita anche il numero dei detentori, +13%, e degli operatori iscritti, +9%.
Macro europea: il prodotto interno lordo (GDP-PIL) del Regno Unito, a maggio, è cresciuto +0,4% su base mensile e +1,4% annuale: il consenso prevedeva +0,2%. Inoltre, a maggio 2024, il saldo della bilancia commerciale è stato negativo per -16,2 miliardi di GBP, meglio delle attese.
La produzione industriale europea di maggio è diminuita -0,6% nell’area Euro rispetto ad aprile 2024: il dato di aprile era risultato invariato, lasciando ben sperare: la variazione annua è salita a -2,9% nell'Eurozona.
In Germania, dove la manufattura è in crisi da 6 trimestri, rallentano anche gli ordini all’edilizia residenziale: il relativo indice Ifo scende a 50,2 a giugno da 51,7 a maggio.
L'inflazione spagnola è scesa a giugno a +3,6 dal +3,8% di maggio, risultando leggermente peggiore della stima flash di 3,5% pubblicata due settimane fa.
La Commissione europea raccomanderà l'apertura di procedure per disavanzo eccessivo nei confronti di 5 paesi dell'Area dell'Euro, tra cui Italia: l’UE stima infatti che il rapporto Deficit/Pil italiano, seppur in contrazione rispetto dal 7,4% del 2023, sarà sopra il livello “prescritto” del 3% sia nell'anno in corso che nel prossimo.
Oggi, 15 luglio, domina la notizia del fallito attentato fallito al candidato Presidente Usa Donald Trump, e le maggiori Borse europee aprono in negativo per finire la mattinata attorno a -0,3% medio. Wall Street, stando ai future, è vista riaprire in leggero recupero: forse sconta lo scenario, dato ora come probabile del ritorno di Trump alla Casa Bianca.
I mercati asiatici stamani non hanno troppo sofferto del dato deludente del GDP cinese, cresciuto +4,7% nel 2’ trimestre, da +5,3% del primo. Secondo alcuni analisti, oltre alla perdurante recessione del settore immobiliare, pesano le incertezze sulle politiche di sostegno alla crescita: vedremo, nei prossimi giorni, quali risultati sortirà il Plenum annuale del Partito Unico.
Sul fronte europeo segnaliamo la riunione della Banca centrale europea (ECB) di giovedì: non si prevedono mosse sui tassi ma “anticipazioni” sul futuro. In Francia si lavora alla complicata formazione del nuovo Governo ed a Bruxelles sulla nomina a Presidente della Commissione EU: probabile il rinnovo a Ursula von der Leyen.
Negli Usa c’è attesa per il discorso di Powell (Federal Reserve) all’Economic Forum di Washington, ma intanto sale nuovamente la febbre “crypto”: Bitcoin +6,8%, Ethereum +4,1%, Solana +4,8%: i mercati sembrano scommettere sulla vittoria di Trump, più probabile dopo l'attentato, che guarda con favore alle criptovalute.
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