Peggiorano i dati USALa sorpresa di ieri è arrivata dai dati Usa che, questa volta, hanno evidenziato un rallentamento dell’Ism manufacturing Pmi, che ha indicato una contrazione più grande del previsto nel settore manifatturiero. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno tagliato alcuni dei guadagni iniziali, ma hanno ugualmente chiuso a +0.11% e +0.56% rispettivamente, mentre il Dow Jones è passato in territorio negativo chiudendo sotto dello 0.3%.
Analisti e investitori continuano a ritenere però che la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre prossimi, e aspettano conferme dagli altri dati economici previsti questa settimana, tra cui il rapporto sull'occupazione, JOLTS e l'ISM Services PMI.
Sul fronte societario, Nvidia è cresciuta di circa il 3,4% mentre AMD è scesa dello 0,9%, tagliando i guadagni iniziali, poiché entrambe le società hanno presentato i chip AI di prossima generazione. Apple (1,1%) e Meta (1,7%) hanno guadagnato mentre Amazon e Alphabet sono rimaste pressoché invariate e Microsoft è stata scambiata leggermente al ribasso (-0,4%). D’altro canto, JPMorgan (-0,8%), Home Depot (-1,2%) e Chevron (-1,7%) hanno messo sotto pressione il Dow Jones.
SCENDE ISM MANIFATTURIERO USA
L’ISM Manufacturing PMI è inaspettatamente sceso a 48,7 a maggio 2024 da 49,2 di aprile, al di sotto delle previsioni di 49,6. La lettura ha mostrato un’altra contrazione per l’attività manifatturiera poiché la domanda è stata nuovamente debole, la produzione è stata stabile e gli input sono rimasti accomodanti.
In calo si registrano nuovi ordini, scorte di magazzino e portafoglio ordini. Inoltre, la produzione ha rallentato. L’occupazione invece ha registrato una ripresa e i prezzi sono aumentati a un ritmo più lento poiché la maggior parte dei costi legati alle materie prime continuano a salire, ma a tassi più deboli. Sul mercato rimane l’appetito al rischio, anche se il calo dell’azionario ha generato una leggera ripresa dell’indice Vix, tornato sopra i 14 punti.
VALUTE
Sui cambi il dollaro ha perso terreno contro tutte le valute concorrenti anche se a sorpresa, il franco svizzero ha guadagnato terreno per effetto dei timori registratisi sull’azionario evidentemente, in una giornata di risk on sui principali rapporti di cambio eccezion fatta per i cross del franco stesso.
Correlazioni saltate a livello infra-mercato quindi con l’EurUsd che ha superato quota 1.0900 fermandosi a 1.0910 mentre il Cable ha testato 1.2817, in una price action decisamente positiva per le due valute che sembrano avere ancora spazio di rialzo e possibili obiettivi a 1.0990-00 e 1.2890-00.
Si è invece ripreso il UsdJpy per effetto del ritorno prepotente dei cross dello Jpy verso i massimi di periodo o storici, con una cinquantina di pip di correzione dopo la discesa di ieri a 156.00. Siamo in trend ribassista, ma il delta tasso pesa e stare long Jpy non è conveniente. Tecnicamente, solo la rottura di 155.80, potrebbe dare impulsività al ribasso del biglietto verde.
Nella notte sono usciti, intanto dati australiani peggiori del previsto, relativi al current account e ai risultati delle grosse aziende, entrambi in deciso calo, mentre il dollaro australiano ha perso uno 0.30% sul dato. La divisa oceanica però sembra mantenere un tono rialzista sul dollaro, insieme al dollaro neozelandese.
CANADA, SCENDE IL PMI MANIFATTURIERO
L’S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 49,3 a maggio 2024, da 49,4 di aprile, indicando il tredicesimo mese consecutivo di contrazione dell’attività manifatturiera canadese, in netto contrasto con l’espansione prevista a 50,2. La produzione e i nuovi ordini sono diminuiti a ritmi più rapidi, attribuiti a contesti economici e politici incerti, con una domanda ridotta da parte di clienti nazionali e internazionali.
L’occupazione è aumentata, mentre i costi dei fattori produttivi sono aumentati per il dodicesimo mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. Le pressioni concorrenziali hanno limitato la capacità delle aziende di trasferire i costi ai clienti, mantenendo un aumento frazionario delle tariffe di vendita per il quarantaseiesimo mese consecutivo.
La fiducia futura è migliorata ai massimi degli ultimi dieci mesi in un contesto economico più stabile. Persistono ritardi nella catena di approvvigionamento e aumento dei prezzi dei fattori di produzione, riflettendo le sfide attuali nel panorama manifatturiero. Dollaro canadese che però rimane stabile a 1.3600, supporto chiave di medio termine.
RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,4% a giugno, il minimo di due settimane, poiché gli ultimi dati macro, di fronte a tassi di interesse elevati hanno rafforzato la necessità di taglio del costo del denaro anche da parte della Fed. I dati dell’ISM hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli Stati Uniti si è contratta più del previsto a maggio, aumentando la pressione sul settore.
Di conseguenza, quasi la metà del mercato si posiziona ora per più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno, a fronte di un lieve consenso a favore di un unico taglio. Anche gli indicatori chiave del mercato del lavoro previsti questa settimana influenzeranno le prospettive politiche della Fed.
La giornata di oggi prevede la pubblicazione dell’inflazione in Svizzera, insieme alla disoccupazione tedesca, ai Jolts opening Usa e gli ordini all’industria., Tanta carne al fuoco quindi, da seguire con estrema attenzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Dollaro / Dollaro canadese
Nessun attività
Idee di trading
Operazione USDCAD Sell basata sulle condizioni seguenti:1-Prezzo sopra media mobile 200 - operazione contro trend RR 1
2-Heiken Ashi candela rossa corpo pieno
3-Rsi superato a ribasso sotto 80
4-Macd intreccio a ribasso
SLoss massimo precedente 1.3812
Tprofit Area Resistenza 1.3736
Spostare Sl in pareggio a 1.3756 e chiudere metà posizione!!
USDCAD buy H1 Ingresso 1.3755Operazione USDCAD Buy basata sulle condizioni seguenti:
1-Prezzo sopra media mobile 200
2-Heiken Ashi candela verde corpo pieno
3-Rsi superato a rialzo sopra 30
4-Macd intreccio a rialzo
SLoss minimo precedente
Tprofit Area Resistenza 1.3800
Spostare Sl in pareggio a 1.3775 e chiudere metà posizione!!
Correzione in arrivoIn un contesto di correlazioni intermarket completamente saltate per aria, ieri i mercati azionari hanno chiuso in rosso, annullando le speranze di ripresa che erano emerse il giorno precedente. La fase distributiva, da noi richiamata recentemente, sembra essere avviata con l'S&P 500 sceso dello 0,58% e il Dow dello 0,12% arrivando rispettivamente sui minimi degli ultimi due tre mesi, mentre il Nasdaq ha perso l'1.15%, e ha raggiunto i minimi del febbraio scorso.
Intanto ricordiamo che Jerome Powell ha dichiarato che la Fed non ha alcuna fretta di tagliare i tassi, in risposta ai recenti segnali di recrudescenza dell’inflazione. Sul fronte dei titoli i semiconduttori hanno guidato le perdite, con ASML in calo dell'8% a causa degli scarsi risultati, mentre ARM e Nvidia sono scesi rispettivamente del 9% e del 2%. I rendimenti dei titoli di stato rimangono sui massimi di periodo mentre gli indici di rischio hanno corretto, riportando un poco di serenità dopo qualche seduta convulsa. Vix a 18 dopo aver quasi raggiunto 20 due giorni orsono.
VALUTE
Poco mossi i cambi, con qualche correzione che potrebbe partire a breve. L’EurUsd, dopo il test dei minimi a 1.0600 ha recuperato circa 70 pip e si ritrova ora sulle prime resistenze chiave a 1.0680, e nel caso di violazione, sembra possibile anche 1.0720 30 area. Il Cable, che ieri ha testato l’area di supporto chiave a 1.2410, potrebbe attaccare quota 1.2495-00.
Per quanto riguarda il UsdJpy invece, dopo essersi fermato in area 154.80, ma apparentemente senza sostegno della Boj, ha corretto anch’esso una cinquantina di pip, fermandosi sul primo supporto a 154.30. Siamo comunque sempre in trend rialzista con obiettivi almeno a 155, ma forse, in assenza di una qualsiasi dichiarazione della Boj non si deve escludere neppure 160.00.
Interessanti i movimenti dell’EurChf, tornato vicino alle resistenze chiave di breve termine a 0.9750, la cui violazione riproporrebbe la tendenza rialzista con target 1.0000. UsdChf sul supporto a 0.9090 00, che non deve rompere al ribasso per rimanere rialzista e avere chances di salire a 0.9240, vero target di questo movimento rialzista.
UsdCad che è arrivato non lontano da 1.3900 (massimo a 1.3840) e ha ripiegato scendendo quasi 100 pip. Obiettivi di questa correzione ribassista, 1.3650. Tra i cross segnaliamo EurJpy, ormai vicino al massimo di 165.40 realizzato a fine marzo. Sarà forse giunto il momento di una correzione/inversione?
AUSTRALIA
Il tasso di disoccupazione è salito al 3,8% in Australia nel marzo 2024 dal 3,7% del mese di febbraio scorso, al di sotto delle previsioni di mercato del 3,9%. Il numero dei disoccupati è aumentato di 20mila, quelli in cerca di lavoro a tempo pieno sono aumentati di 19mila mentre coloro che cercano lavoro part time sono aumentati di 1.300 unità.
Nel frattempo, l'occupazione è scesa inaspettatamente di 6.600 unità, contro un consenso di mercato di + 7200 unità. Il tasso di partecipazione si è attestato al 66,6%, in leggero calo rispetto al 66,7% di febbraio, mentre il tasso di sottoccupazione è arrivato al 6,5%, 2,3 punti in meno rispetto al livello di marzo 2020. Poco significativa la reazione di AudUsd, inizialmente salita di 25 pip ma poi ha corretto tornando a 0.6445, prezzo attuale.
INFLAZIONE UK
Il tasso di inflazione del Regno Unito si è attestato al 3,2% su base annua nel marzo 2024 dal 3,4% del mese precedente, leggermente al di sopra delle aspettative del mercato del 3,1%. Si è trattato del tasso più basso da settembre 2021, dovuto principalmente al rallentamento dell’inflazione alimentare (4,0% contro 5,0% a febbraio). Il tasso annuale di inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è sceso al 4,2%, il tasso più basso da dicembre 2021 e ha anche leggermente battuto il consenso del mercato del 4,1%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,6% a marzo, lo stesso ritmo di febbraio.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
USD/CAD: Incremento con Dati CPI USA e Lavoro CanadeseIl tasso di cambio USD/CAD sta guadagnando slancio per il secondo giorno consecutivo durante la sessione asiatica iniziale di mercoledì. Questo aumento è supportato dai dati sull'inflazione dell'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di gennaio degli Stati Uniti, che stanno sollevando il Dollaro USA e i rendimenti dei titoli di stato. Il Core CPI, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è aumentato del 3,9%, superando il consenso di mercato del 3,7%. Su base mensile, sia il CPI che il Core CPI sono aumentati rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%. I dati sul mercato del lavoro canadese sono stati sorprendentemente forti, con un aumento di 37.000 posti di lavoro che ha più che raddoppiato le previsioni. Un quadro più sano del mercato del lavoro potrebbe convincere la Banca del Canada (BoC) a ritardare i tagli ai tassi fino a giugno anziché ad aprile. Il Governatore Tiff Macklem ha dichiarato che la banca centrale è passata dal dibattere se i tassi di interesse siano abbastanza alti, a quanto tempo la banca centrale debba mantenere i tassi ai livelli attuali. Le Vendite al Dettaglio e l'Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) saranno previsti rispettivamente giovedì e venerdì. Questi dati potrebbero dare una direzione chiara al tasso di cambio USD/CAD. Su base giornaliera, si osserva un prezzo che si avvicina a una zona di inversione segnata sul grafico. Il 12 febbraio, il mercato ha ritracciato su un livello molto fisiologico, 1.3427, prima di iniziare un rally. Oggi, il prezzo potrebbe flettere leggermente al ribasso prima di proseguire la sua corsa rialzista sottentrando dal canale rialzista, con l'obiettivo di rompere la zona di inversione e successivamente testarla nuovamente, con un target a 1.3740. Un saluto e buon trading a tutti.
USD/CAD - possibile shortIl prezzo sta lateralizzando e si sta dirigendo verso la resistenza. Individuo zona di liquidità su H8 in cui cercare segnale per un possibile short. E' inoltre possibile che si stia formando un pattern armonico e nella zona di liquidità potrebbe cadere il punto C del Gartley Pattern.
Idea di trading sulla coppia di valute USD/CADBuonasera a tutti, volevo condividere con voi una mia idea di trading riguardo la coppia USD/CAD che ritengo interessante per un'operazione long.
La coppia dopo una correzione di prezzo iniziata martedì 6 febbraio, il prezzo sembra essersi
arrestato lunedì 12 febbraio formando una candela inside con pochissimi scambi .
Il giorno successivo ossia oggi 13 febbraio, i compratori sono entrati decisi mostrando una candela di vola che mi porta a pensare ad un proseguimento al rialzo, quindi la mia idea è di entrare a mercato con un ordine buy limit su leggero pullback in area 1.3530.
Buona serata a tutti.
Risk On reale o apparente?In queste ultime due settimane, ciò che abbiamo osservato in termini di price action, sui mercati, è qualcosa che pare inarrestabile, specialmente nei movimenti dei principali listini, a partire da quelli americani, che continuano a far registrare nuovi massimi storici. L’economia USA sembra non recedere mai, dimostrando di essere resiliente e riducendo le possibilità di taglio del costo del denaro nel primo trimestre di quest’anno.
I funzionari della Fed, nei loro interventi settimanali, continuano a reiterare la necessità di mantenere i tassi ai livelli attuali, fino a quando l’inflazione non sarà tornata nel suo alveo naturale, quel 2% principale obiettivo della maggioranza delle banche centrali del primo mondo. Dall’altra parte, però, a leggere tra le righe, comincia ad intravedersi qualche piccolo segnale di un possibile cambiamento delle price action.
Gli indici salgono, è vero, ma guidati quasi esclusivamente dai titoli tecnologici, con un evidente aumento della concentrazione della liquidità, segno che forse siamo vicini al top. Tra le altre cose, i dati sul mercato del lavoro, sembrano riflettere un aumento dell’occupazione di bassa qualità, i cosiddetti under employment, e una diminuzione del lavoro a tempo pieno rispetto al lavoro a tempo determinato. Senza dimenticare un tasso di partecipazione della forza lavoro in discesa, al 62.5%, in calo rispetto ai massimi dello scorso anno (62.8%).
Quindi se da un lato, gli indici di rischio continuano a rimanere in pieno risk on (Vix sotto 12 e fear and greed sopra i 75 punti), dall’altro tale appetito al rischio potrebbe anche invertire la rotta improvvisamente, considerato che qualche segnale arriva anche dall’aumento del rendimento del decennale USA, ritornato in area 4.18% dopo aver visto dei minimi a 3.78% di fine 2023. Siamo ancora lontani da quel 5% di fine ottobre scorso, ma è un primo segnale che il risk off potrebbe essere non solo potenziale andando ad invertire la rotta attuale.
VALUTE
Sui cambi nell’ultimo periodo, a dimostrazione che forse percepiscono questa possibile inversione tra appetito e avversione al rischio, il dollaro non ha perso quota, come accade quando i listini salgono, ma è rimasto vicino alle resistenze chiave. Biglietto verde come asset rifugio quindi, pronto a riproporsi al rialzo nel caso di discesa dei listini, ma anche come valuta da investimento che rimane appetibile per effetto dei rendimenti superiori a quelli delle principali valute concorrenti.
EurUsd che ha tenuto per ora quota 1.0720 area ma anche incapace di violare le resistenze chiave di tornare stabilmente sopra quota 1.0800. Difficile dire quel che accadrà ora, in una fase dell’anno che sembra ancora dover indirizzare gli investimenti dei grandi players.
Sugli altri rapporti di cambio, osserviamo un andamento analogo all’euro per la sterlina, che fatica a tornare sopra 1.2650, ma per ora tiene i supporti a 1.2520. Fino a quando non vedremo violati questi livelli, meglio stare alla finestra. Tra l’altro va ricordato che i leading indicators, in questo momento, non sono le valute, ma le borse.
Lo Jpy rimane estremamente debole, specie dopo le dichiarazioni ancora dovish della BoJ, con il UsdJpy a ridosso di 150, vicino i livelli che nel recente passato, avevano portato all’intervento delle autorità monetarie di Tokyo per evitare un eccessivo indebolimento dello Jpy. Ueda, il Governatore attuale, rispetto a Kuroda, il precedente, è apparso fino ad ora meno interventista del suo predecessore, per cui non è detto che la BoJ intervenga a breve.
Sulle altre valute segnaliamo la tenuta del dollaro neozelandese, che si è avvicinato all’area chiave di 0.6180 – 0.6210, il livello da rompere per invertire il trend e puntare a 0.6350. Anche AudUsd si è avvicinato a 0.6550 60 area, punto chiave per muoversi al rialzo verso i target sopra 0.6620 30.
I RENDIMENTI DEL BUND SALGONO
Il rendimento del decennale tedesco è salito sopra il 2.35%, il livello più alto dal dicembre scorso, in ragione del ridimensionamento delle aspettative di taglio dei tassi da parte della Bce nel primo trimestre 2024. Le aspettative riguardo all’allentamento della politica monetaria vedono oggi una riduzione di 100 punti base nel corso dell’anno, in calo rispetto alle stime precedenti di 150 punti base di taglio.
Il capo economista della banca centrale del vecchio continente, Lane ha messo in guardia rispetto alla necessità di avere ulteriori prove della discesa dell’inflazione, prima di decidere su una eventuale riduzione del costo del denaro. Addirittura, Holzmann, uno dei membri della BCE e Governatore della Banca Nazionale Austriaca, considerato come il falco per eccellenza tra i vari membri del comitato direttivo, ha dichiarato che non vi sarà alcun taglio dei tassi nel 2024.
ULTIMI DATI PUBBLICATI
Negli USA, venerdì scorso, è stata pubblicata la revisione dei prezzi al consumo, in rialzo dello 0.2%, in ribasso rispetto alla prima rilevazione di +0.3%. Occorre ricordare però che sono stati rivisti al rialzo anche i dati di ottobre e novembre scorsi.
In Canada, il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 5.7% dal 5.8, contro attese di rialzo a 5.9%, il primo calo da oltre un anno. Il dato è in contrasto con gli ultimi numeri pubblicati nel paese nordamericano, inferiori alle attese, che avevano alimentato speranze di taglio dei tassi nel primo trimestre, che invece ora sembra allontanarsi nuovamente. UsdCad ancora nel trading range 1.3350 1.3550.
CHE SETTIMANA CI ATTENDE
Quella entrante vedrà tutta una serie di dati americani interessanti, quali l’inflazione in primis, seguita dalle vendite al dettaglio, prezzi di produzione e fiducia dei consumatori, senza dimenticare i vari interventi dei funzionari della Fed.
Trimestrali ancora sotto la lente per colossi quali Coca Cola, AirBnb e Cisco. A livello internazionale terranno banco il Pil, l’inflazione e la disoccupazione in Gran Bretagna relativi al quarto trimestre 2023. Per quel che riguarda il vecchio continente, occhio allo Zew tedesco. Ci aspettiamo gradualmente, un aumento della volatilità, in un’annata che per ora, dobbiamo ricordarlo, non sembra ancora iniziata veramente.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.






















