WTI : conferma di ribasso e ulteriore shortBuongiorno , con una nuova analisi su Wti , che ci ha portato a target la scorsa volta.
Andremo a target anche questa volta ? Vediamo!
Intanto , tecnicamente abbiamo stamane rifiutato quell'angolo 4x1 che ha fatto da argine per le due sedute rialziste precedenti , innescando un possibile setup short con i rispettivi target 67 e 63, da lì una liquidazione e un possibile rimbalzo tecnico potrebbe avvenire con successo.
Forte di un eccessiva offerta di petrolio dopo il taglio alle produzioni , rimaniamo bias short da ora con possibile target che ho indicato sopra.
Vediamo se andremo anche questa settimana a target.
Un saluto, a presto!
Luigi Fiori
Idee operative USOIL.F
OIL / WTI LONG - 67.00L'idea che il petrolio sia in caduta libera è un fattore che aiuta notevolmente le industrie in particolare modo in questo periodo molto intenso di consegne e produzione.
La cina, che è un motore industriale molto importante, continua a soffrire di una deflazione che non auspica ad un buon rendimento previsto pe ril 2024, di fatto hanno lo stesso obiettivo del 2023 che non sono stati in grado di raggiungere.
Il range previsto per l'anno 2024 è il 63/83 quindi possiamo partire adesso long per terminare la costruzione di un operazione con SL 61 e TP 80.
WTI: PULLBACK IN CORSOIl percorso ipotizzato nell'ultima analisi si è realizzato a pennello.
La struttura continua ad essere ribassista, attualmente in una debole fase di ritracciamento che potrebbe portarci a caccia di zone di offerta migliori non tanto distanti dalle quotazioni in essere (percorso visibile su H1).
Nel lungo periodo la zona target rimane la demand zone a 62 dollari al barile.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Mi aspetto un ritracciamento target poco sotto i 76Come da titolo mi aspetterei per la prossima settimana un ritracciamento fino a poco sotto i 76 sl area 69,50.
Solitamente evito i contro trend ma ogni tanto non mi dispiace rischiare un po' considerando il supporto e l'incrocio dello stocastico un tentativo lo faro. Con size adeguate ovviamente al tipo di operatività.
WTI (petrolio) : rimbalzo sui 70?Buonasera con una nuova analisi,
Diversificare è importante e voglio spostare un attimo la concentrazione su quanto sta accadendo ora al petrolio.
Attualmente (nonostante le continue proposte di tagli da parte dell'OPEC) stiamo vivendo e generando sempre candele ribassiste.. sarà forse il momento di chiudere un ciclo ? Probabilmente si , se dovessimo andare su base temporale , abbiamo ancora tempo per cedere e registrare nuovi minimi.
Attenziono dunque , la possibilità in primis di un rimbalzo sui 70 circa , dove c'è un supporto sullo swing rialzista precedente grazie alla gamma di fluttuazioni, inoltre potrebbe attivare abbastanza ordini e riassorbimenti di volume per puntare al target 79 circa.
Se tutto questo non dovesse accadere mi asterrò fino alla zona supportiva tecnica contrassegnata in verde , probabilmente andando a registrare nuovi minimi e annullando dunque il setup angolare che ho messo in precedenza sui due minimi corrispondenti.
In parole povere , mi aspetto un rimbalzo sui 70 con target a 79 circa , altrimenti , in rottura ribassista andrò ad osservare un possibile rimbalzo sui 63. sempre con target (e setup temporale più grande) a 79.
Una buona serata
a presto
Luigi Fiori
Testa e Spalle di inversione del trend idea ShortTesta e Spalle di inversione del trend idea Shorts sul grafico del Crude Oil
anche se un pò in ritardo, l'idea è ancora valida perchè il R/R è ottimo: oltre 1:5
in ogni caso si può attendere un retest dell'area 83 per un ingresso da manuale.
magari mezza size entro a market e mezza in area 83
WTI USOIL - LONG 72.00Abbiamo assistito ad una decelerazione del prezzo del petrolio ed in visione dei possibili blocchi sui voli potrebbe esserci un'altro paio di dollari di discesa e da 70 posizioni altro long di lungo termine.
La ripresa delle industrie va a rilento ma l'OPEC è stata molto chiara per quel che riguarda il prezzo del petrolio. Diminuirà la produzione affinchè non scenda a livelli troppo bassi anche perchè l'Arabia ha necessità di vendere il petrolio a dei prezzi superiori ai 75/80 per sorreggere le spese delle nuove costruzioni di cui si è fatta carico.
Non ultimo le vendite delle auto elettriche per quanto inizialmente sembravano essere la soluzione ai mali del pianeta sono in calo, sia per gli alti costi di produzione sia per i costi in aumento sullo smaltimento e riciclaggio dei componenti, non ultimo sull'approviggionamento di materie prime che sono stimate e non definite nei prossimi anni (le miniere ed i giacimenti che dovrebbero far fronte all'aumento della richiesta sono in via di realizzazione! Cioè esistono, ma non sono stati trovati... mi chiedo: come fanno a sapere che ci sono? Bah).
Da considerare 2 aspetti:
1) Il petrolio è una materia prima finita, nel senso che ci sono delle riserve che sono quelle, già calcolate e quindi sappiamo quando potrebbero esaurirsi. Sono presenti studi ed esperimenti non meglio classificati sui carburanti ecologici sia per il comparto del commercio che dell'industria terreste ed aerea;
2) le materie prime necessarie a soddisfare un fabbisogno mondiale per un ecostostenibilità elettrica, sono ancora da definire, sono da ricercare e sono da lavorare (abbiamo la tecnologia su carta ma di fatto ancora non esiste).
Tanti problemi, tante incognite. Prima di abbandonare il petrolio dovranno passare almeno 20 anni, durante i quali non sò se la produzione sarà sufficiente!
WTI: possibili strategie di stampo rialzista Le quotazioni del petrolio WTI sono tornate in area 72 dollari al barile con il movimento ribassista iniziato giovedì scorso. Eventuali segnali di forza in area 72,40 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo rialzista, che avrebbero come obiettivo di profitto la resistenza a 80,30 dollari al barile. Lato ribassista invece, la rottura dei 71,40 dollari al barile potrebbe permettere la valutazione di strategie in vendita, in linea con la tendenza in atto da fine settembre. In questo caso il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere localizzato presso il successivo supporto statico a 70 dollari al barile.
USOIL LONGAnalisi di lungo periodo
L'analisi di lungo periodo con TF 4H non rivela una chiara direzionalità del prezzo. L'ultima dominance che sta reggendo è quella ribassista ma il prezzo sembrerebbe aver iniziato una fase di lateralizzazione che può essere sfruttata anche per opportunità rialziste intraday.
Analisi con il TF operativo M15
Su M15 si può notare con estrema semplicità, una schematica di accumulazione di Wyckoff ormai completa. Il prezzo, infatti, sembrerebbe aver compiuto anche il SOS prima del JTC (Jump the Creek) e quindi si è manifestata una opportunità long.
Entrata long
Prevedo un ritracciamento del prezzo in una delle due zone contrassegnate dai rettangoli gialli ed una successiva ripresa. La zona numero 1, ha una confluence maggiore rispetto alla zona numero 2, in quanto contiene un importante numero tondo (76.000) ed è stata, inoltre, una zona di rotazione recente.
Attenderò il termine del ritracciamento in una delle due zone contrassegnate ed imposterò un ordine long alla prima candela ENGULFING che si formerà in prossimità di una delle zone stesse, sempre su TF M15.
Grazie per la vostra attenzione. Se avete delle domane, sarò lieto di rispondervi nei commenti.
Marco.
WTI: STRUTTURA RIBASSISTAEvidente canale ribassista in atto che potrebbe portarci fino alla madre delle demand zone dell'ultimo periodo in area 62 dollari al barile.
Possibilità di rialzi? Forse, ma non troppo ambiziosi, zona target la parte superiore del canale discendente come illustrato su H1.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
PETROLIO: ANALISI GIORNALIERALe quotazioni del petrolio WTI continuano a mostrare debolezza in area 76,50 dollari al barile. Eventuali segnali di forza sul supporto orizzontale a 75,60 dollari potrebbero essere sfruttati per strategie di stampo rialzista contrarian, che avrebbero come obiettivo di profitto la resistenza a 80,30 dollari, livello che conta i minimi registrati a ottobre scorso. Lato ribassista invece, la violazione dei 75 dollari potrebbe permettere la valutazione di strategie in vendita, in linea con il trend dominante. In questo caso l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere identificato presso l’area di concentrazione di domanda a 72 dollari al barile.
USOIL: Pullback al rialzo prima della discesa!West Texas Intermediate (WTI), il punto di riferimento per il petrolio grezzo degli Stati Uniti, si è ripreso da un minimo di tre mesi di $72,22, registrando un aumento superiore al 4% durante la sessione di mezza giornata nordamericana. Questo rialzo è stato attribuito alle sanzioni degli Stati Uniti nei confronti dei trasportatori russi di petrolio e alla presa di profitto da parte degli operatori. Attualmente, il WTI è scambiato a $75,97 al barile, con un guadagno del 4,27%. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a aziende e navi coinvolte nel trasporto di petrolio oltre il limite di $60 del G7, con l'obiettivo di ridurre i profitti russi legati alle azioni in Ucraina. Nonostante un aumento delle scorte di petrolio grezzo negli Stati Uniti e un incremento nel conteggio delle piattaforme di trivellazione di Baker Hughes, che indica una crescente produzione di petrolio, i prezzi del WTI non sono stati significativamente influenzati. Inoltre il prezzo si trova in un canale ribassista con possibilita' di un pullback al rialzo per poi proseguire al ribasso verso 68 punti. Fammi sapere cosa ne pensi, commenta e lascia un like. Un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
USOIL Fondamentale
Il WTI prende nuove offerte il mercoledì e ferma la scivolata notturna del retracement da un massimo di una settimana.
L’ottimismo sulla VIA e sulle previsioni della domanda dell’OPEC per il 2023 risulta essere un fattore chiave di sostegno al prestito.
Segnali che le tensioni in Medio Oriente potrebbero allentarsi potrebbero tenere il coperchio su eventuali ulteriori guadagni per i prezzi del petrolio.
I prezzi del petrolio greggio del Texas del Texas occidentale attirano un po 'di immersione vicino alla regione $ 77,65 durante la sessione asiatica di mercoledì e per ora, sembrano aver bloccato il ritiro notturno da un massimo di una settimana. La materia prima attualmente commercia intorno all’area di $ 78,40, in crescita di oltre lo 0,30% per la giornata, e continua a trarre sostegno da una combinazione di fattori.
L’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) ha aderito all’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) nell’aumentare la sua previsione di crescita della domanda di petrolio per il 2023. Ciò si aggiunge ai recenti annunci dell’Arabia Saudita e della Russia, per estendere i tagli extra volontari fino alla fine di dicembre. Questo, insieme al prevalente pregiudizio di vendita del dollaro USA (USD), risulta essere un altro fattore che funge da vento di coda per i prezzi del petrolio greggio.
USOIL - XWTI - WTI - OIL - PETROLIO La continua debolezza del mercato cinese finito in deflazione, la guerra in Israele che coinvolte il mondo arabo ed il rallentamento della produttività generale dell'Europa, Germania in primis, non ultima la sofferenza del settore manufatturiero canadese, polmone americano spingono il petrolio a decellerare addirittura perdendo 20$ dal suo recente massimo.
La situazione è al quanto critica. Gli emirati arabi mantengono il taglio della produzione fino a fine anno seguita dai russi che hanno difficoltà nell'esportare il diesel di cui sono uno dei principali produttori mondiali, dovuto agli enormi consumi per le macchine da guerra.
Aggiungiamo che un prezzo troppo basso non aiuta gli arabi che più volte hanno dichiarato che faranno di tutto per non scendere sotto gli 80$ al barile in quanto la riqualificazione di alcune aree geograficamente impossibili da abitare ha richiesto un dispendio di risorse economiche elefantiache, diciamo pure catastrofiche.
In tutto questo casino ci si mette l'Iran (notevole esportatore di petrolio) che non si comprende bene cosa vuole fare essendo amico di Hamas e company.
In Europa il problema materie prime sembra secondario al trovare modi assurdi per buttare soldi appresso ai migranti... Italia in capo a tutti.
Fatte le dovute premesse... nel breve 85$, nel lungo periodo 65$