Petrolio sotto pressione ma...Petrolio sta sotto la soglia dei 65 dollari che ha tenuto fino al 2024. É stato un anno volatile prima per i dazi e poi per le tensioni iran-israele.
Non sono amante degli energetici e commodities in genere. Se dovessi scegliere tra buy e Sell preferirei sempre la ricerca di un buy perché gli eventi "inattesi" solitamente portano sempre un incremento di volatilità e di prezzo.
Il trend di lungo é stato ribassista ma gli "shock" finanziari e geopolitici potrebbero riportare interesse rialzista.
Questo é un mio parere personale.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Idee operative USOILSPOT
USOIL Analisi Tecnica – Configurazione Ribassista verso 61.65USOIL (WTI Crude Oil) – Configurazione Ribassista
Il grafico mostra una chiara struttura ribassista con più conferme:
Reiezione e rottura della trendline: Il prezzo ha rifiutato la linea di resistenza superiore e successivamente ha rotto la trendline rialzista, confermando lo slancio ribassista.
Zona di vendita FVG (Fair Value Gap): Il prezzo ha ritestato l’area di squilibrio (63.53–63.94), creando una forte opportunità di vendita.
Confluenza con EMA: Sia la EMA 70 che la EMA 200 sono sopra il prezzo, agendo come resistenze dinamiche e sostenendo il bias ribassista.
Cambio di Struttura di Mercato (MSS): La rottura dei minimi crescenti segnala un passaggio alla struttura ribassista.
Target: Continuazione al ribasso prevista verso 61.65, prossima zona di liquidità e supporto.
Stop Loss: Sopra 63.94 (invalidazione della zona di vendita).
📉 Strategia: Cercare ingressi short nell’area 63.53–63.94, con target a 61.65 e stop loss sopra 63.94.
USOIL rimbalza sulla resistenzaIl prezzo dell’USOIL nella giornata respinge il rialzo con un forte rimbalzo ribassista, il che potrebbe segnare la fine del suo pullback e l’inizio di una fase ribassista. Tuttavia, attenzione al fatto che le grandi istituzioni possano andare a cercare le liquidità sopra la resistenza, che devono essere enormi. Se il prezzo scende sotto la zona di squilibrio segnata da un rettangolo blu, allora ha grandi probabilità di continuare la sua discesa.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.08.2025Le Borse cinesi, senza troppo rumore, tra i migliori asset nel 2025.
Powell “moderatamente aperto” al taglio dei tassi aiuta il “risk-on mood”.
Grande attesa per risultati di Nvidia: dal suo CEO commenti cruciali sull’AI.
Trump allunga la lista dei metalli “strategici”: dentro rame e argento.
Ieri, 25 agosto, le Borse europee hanno chiuso in calo, appesantite dall’allarme lanciato dal primo ministro francese François Bayrou, secondo cui «la Francia è in pericolo perché sull’orlo del sovraindebitamento» e occorre agire «senza alcun ritardo».
Parigi è stata la peggiore con -1,6%, seguita da Francoforte -0,42%, e Milano -0,19%. Londra era chiusa per festività. Wall Street ha chiuso in calo dopo i record della settimana precedente: Dow Jones -0,77%, Nasdaq -0,22%, S&P500 -0,38%.
Gli investitori continuano a valutare le prospettive di politica monetaria della Federal Reserve dopo le aperture del presidente Jerome Powell, che venerdì scorso aveva lasciato intendere una possibile ripresa del ciclo di taglio dei tassi. Il FedWatch Tool del CME Group segnala un’83,3% di probabilità di un taglio di 25 punti base alla prossima riunione.
Sul fronte istituzionale, resta alta la tensione tra Donald Trump e la Banca centrale: Trump ha annunciato la rimozione immediata della governatrice Lisa Cook, accusandola di aver presentato false dichiarazioni in due richieste di mutuo.
L’episodio potrebbe sfociare in una battaglia legale: Cook ha replicato che Trump non ha l’autorità per licenziarla e che continuerà a svolgere il suo ruolo alla Fed. Le accuse contro di lei erano state sollevate a inizio agosto dal direttore della Federal Housing Finance Agency, William Pulte.
A Wall Street l’attenzione è ora rivolta ai conti di Nvidia, in calendario mercoledì 27: il colosso dei chip, barometro per il settore tech e l’intelligenza artificiale, lo scorso trimestre ha registrato oltre US$ 44 miliardi di ricavi: le stime indicano ora 46,4 miliardi e un utile per azione di 1,02 dollari,in crescita di oltre il 50% annuo.
Il mercato teme però eventuali segnali di rallentamento, soprattutto dopo gli avvertimenti del CEO di OpenAI Sam Altman su una possibile “bolla” dell’IA. Gli investitori cercheranno chiarimenti sulla domanda futura, sul ruolo della Cina dopo le nuove regole sulle licenze e sulle spedizioni dei chip Blackwell.
Sempre negli Stati Uniti, venerdì 29 sarà diffuso il PCE di luglio, l’indice preferito dalla Fed per misurare l’inflazione. Gli economisti prevedono un aumento annuo del 2,9% per il “core” PCE, contro il 2,8% di giugno.
Intanto l’indice CFNAI, che misura l’attività economica americana su un paniere di 85 indicatori, a luglio è sceso da -0,18 a -0,19 punti, mentre la media trimestrale è migliorata da -0,26 a -0,18, rimanendo sopra la soglia di -0,35 che storicamente indica fase di espansione.
In Europa, l’indice Ifo tedesco sulla fiducia degli imprenditori è salito in agosto a 89 punti, sopra le attese. Sul mercato valutario, l’euro/dollaro è sceso sotto 1,17. Secondo gli analisti, il tono più dovish di Powell e il deterioramento dei fondamentali fiscali statunitensi, deficit/Pil atteso al 6% nei prossimi anni e debito/Pil verso il 120% dal 98% attuale entro un decennio, limiteranno la capacità di recupero del biglietto verde.
Il mercato obbligazionario ha visto un allargamento dello spread BTP-Bund a 85 punti base (+2 centesimi). Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,61% dal 3,55%, mentre quello francese (OAT) si è attestato al 3,49%, portando lo spread Italia-Francia a soli 12 bps.
In Asia stamene, 26 agosto, prevalgono le vendite: Hang Seng -0,2%, CSI300 +0,12%. A Hong Kong e Shenzhen il settore immobiliare ha corretto dopo i forti rialzi legati all’allentamento delle regole sugli acquisti di case.
In Corea il Kospi ha perso -0,9% dopo che Trump ha confermato il mantenimento di dazi al 15% sul suo export negli Usa. Le aziende del Paese prevedono nuovi investimenti negli Usa per 150 miliardi di dollari, oltre ai 350 già impegnati.
In Giappone, Nikkei -0,8% con lo yen in calo a 147,8 sul dollaro e rendimento decennale al 1,61% (+2 punti base). In India, il Sensex ha ceduto -0,7% in scia all’annuncio Usa di un aumento dei dazi sui prodotti indiani dal 25% al 50% a partire dal 27 agosto, misura motivata dagli acquisti di petrolio russo “scontato” da parte di Nuova Delhi.
Sul fronte geopolitico, cresce l’attesa per possibili nuove sanzioni americane contro Mosca, legate ai negoziati di pace con l’Ucraina. Trump ha proposto un vertice trilaterale con Zelensky e Putin, ma la data non è stata fissata.
Le materie prime restano sotto i riflettori: l’amministrazione Usa ha proposto di inserire rame, potassio, argento, piombo e silicio nella lista dei minerali critici 2025, mossa che consentirebbe maggiori finanziamenti federali e procedure autorizzative più snelle. L’oro è salito dello 0,3%, sostenuto dalle tensioni geopolitiche e dalle attese di tagli Fed, nonostante il rimbalzo del dollaro.
La BCE mantiene invece una linea attendista: i tassi potrebbero restare fermi al 2% nel 2025. A Jackson Hole, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ed il governatore finlandese Olli Rehn hannoribadito che «l’asticella è alta» per ulteriori tagli e che con inflazione e tassi al 2% l’area euro si trova «in equilibrio».
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WTI: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
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Mercati euforici: rally destinato a durare?ANALISI MACROECONOMICA
L’atmosfera sui mercati resta decisamente risk-on: gli investitori continuano a scommettere sul futuro della Federal Reserve, aspettandosi un cambio di leadership che potrebbe portare a politiche monetarie più accomodanti.
Il segnale forte è arrivato con la nomina, da parte di Donald Trump, di Stephen Miran al Consiglio dei Governatori della Fed, in scadenza a gennaio. Una mossa strategica: Miran è considerato vicino al presidente e favorevole a un approccio più espansivo in politica monetaria. Questo permette a Trump di guadagnare tempo nella scelta del successore di Jerome Powell, mantenendo tutte le opzioni aperte.Nel frattempo, cresce il nome di Christopher Waller come possibile nuovo presidente della Fed: è ben inserito nell’istituzione, favorevole a decisioni basate su proiezioni future e in passato ha già votato contro il mantenimento dei tassi invariati.
Altri due candidati restano in corsa: Kevin Warsh e Kevin Hassett. Secondo Trump, la rosa è ormai ristretta a tre nomi, e sarebbero già in corso colloqui anche per un ulteriore posto vacante nel board.Powell, il cui mandato scade nel maggio 2026, rimane formalmente in carica, e Trump ha dichiarato che un licenziamento anticipato è “altamente improbabile”, a meno di prove di frode.
Tuttavia, alcune fonti interne parlano di pressioni da parte di membri dell’amministrazione per trovare una “giusta causa”, legata anche a spese contestate per la ristrutturazione della sede della Fed.Sul fronte dei mercati, l’umore resta positivo. L’oro sale nei futures dopo i nuovi dazi sui lingotti, l’S&P 500 avanza dello 0,3%, lo Stoxx 600 europeo registra un lieve rialzo e il Nikkei-225 in Giappone guadagna l’1,8%, sostenuto da notizie commerciali favorevoli. Nonostante alcune aziende segnalino rischi a breve termine legati ai dazi, la solidità degli utili aziendali sta alimentando l’ottimismo.
Sul piano geopolitico, Trump continua a essere protagonista, con posizioni forti nei confronti di India, Giappone, Europa e Russia, in un contesto ancora segnato dalla guerra in Ucraina.
Mercato Valutario
Il Dollar Index resta sotto pressione, incapace di superare il supporto a 98.00. Una rottura aprirebbe la strada a nuovi ribassi verso 97.00 e 96.50.
L’EUR/USD rimane sotto la resistenza a 1.17, ma il trend daily resta rialzista. La sterlina beneficia della riunione della BoE: il taglio di 25 punti base è stato accompagnato da un atteggiamento neutrale, senza voti per mosse più aggressive. GBP/USD è risalito a 1.3445 dai minimi di 1.31, con quattro sedute positive di fila e prossimo obiettivo a 1.36.
Indici Azionari
In Europa, il DAX è tornato nell’area di interesse volumetrico di luglio: resistenza a 24.758 punti, supporto a 24.000, senza ancora rompere i massimi recenti. L’indice italiano si distingue per resilienza: ha recuperato i massimi di luglio e punta a nuovi record.
In Asia continua il clima di ottimismo: il Topix segna un nuovo massimo storico a 3.044 punti e il Nikkei vola a 42.130. Negli Stati Uniti, il Nasdaq riconquista quota 23.578, con nel mirino i 24.000 punti.
Materie Prime
L’oro testa i massimi di giugno 2025, arrivando a 3.530 $/oz. Una rottura decisa della resistenza aprirebbe la strada verso i 3.600 $. Il petrolio WTI resta invece fermo a 64,22 $, senza ancora una direzione chiara nel breve periodo.
Questa combinazione di attese politiche, mosse strategiche alla Fed e dati di mercato solidi sta alimentando un entusiasmo diffuso, con investitori pronti a cavalcare il rally finché il vento resta favorevole.
ANALISI TECNICA
Da un punto di vista di analisi tecnica, in questo inizio di settimana andremo ad analizzare il petrolio (SPOTCRUDE su Pepperstone). Andando a dare uno sguardo sul timeframe Daily, possiamo notare del ribasso accusato negli ultimi 7 giorni, passando dai 71$ a barile agli attuali 63$.
Andando a dare uno sguardo al fixed profile possiamo notare come il POC (point of control), ovvero la zona a più alto scambi di volumi, si trovi proprio in corrispondenza dei 62$, quindi ci si potrebbe attendere anche una potenziale reazione. Inoltre se andiamo a vedere lo Stochastic Momentum Index ci troviamo in una zona di forte ipervenduto.
Potremmo quindi pensare che gli operatori vogliano spingere il prezzo in quella zona prima di procedere ad un acquisto e che porti il prezzo ad una risalita.
Senza dubbio bisogna avere le dovute conferme prima di poter effettuare qualsiasi operazione, anche in base alla propria strategia di trading. Questi non si trattano di consigli finanziari, ma di una semplice analisi informativa. Inoltre fare trading con CFD può comportare la perdita di denaro, ed è importante che ogni trader calcoli il rischio di perdita.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Macro & Geopolitics: Sell Rallies Until Data Proves Otherwise MARKETSCOM:OIL
1) More barrels are coming (or not leaving)
OPEC+ adds ~ 547–548 kb/d in September; next chance to “pause/reverse” isn’t until 7 Sep (JMMC) → supply hits first, policy rethink later.
Why bearish: incremental supply lands into a soft macro tape; rallies face overhead offers.
Russia export plan raised after refinery outages: loading program lifted above 1.77 mb/d, requiring extra Aframaxes; pressure on India to curb imports is ongoing, but flows are still being arranged.
Why bearish: seaborne availability persists despite sanction chatter.
Iran exports & floating storage stay elevated: trackers put exports ~1.8–2.2 mb/d with floating storage 25–70+ Mb clustered off Malaysia/Singapore and moving closer to China.
Why bearish: ready-to-draw barrels cap time-spread squeezes.
2) Demand side is cooling / less elastic at these prices
IEA OMR (Jul): 2025 demand growth ~700 kb/d, the slowest since 2009 (ex-COVID). Supply +2.1 mb/d in 2025 → surplus risk unless growth surprises.
Why bearish: baseline growth can’t absorb new OPEC+ barrels cleanly.
China pulse: Manufacturing PMI 49.5 (Jul)—contraction on export weakness.
Why bearish: the marginal buyer is slowing, limiting upside beta.
U.S. gasoline/fuels: EIA shows crude −3.0 Mb to 423.7 Mb (−6% vs 5-yr) on high runs (96.9%), but product draws are modest (gasoline −1.3 Mb; distillate −0.6 Mb). Next WPSR Aug 13.
Why bearish for flat price: strong runs ≠ booming demand; shoulder season looms.
3) Macro & trade policy headwinds
Tariff escalation: U.S. imposed an extra 25% duty on Indian imports (many lines now ~50%); secondary-sanctions chatter targets buyers of Russian crude (China/India). Weekly tape closed ~5% lower on these headlines.
Why bearish: tighter global trade, firmer USD → lower oil beta.
India’s pivot raises costs: dropping Russian barrels would add $9–12bn to India’s crude bill (SBI est.), implying demand elasticity to higher costs and a swing back to costlier Mideast barrels.
Why bearish: higher feedstock costs curb marginal demand.
4) Physical/flows pointing softer for flat price
U.S. crude exports fell to a ~4-yr low in July (~3.1 mb/d) as WTI lost overseas appeal. China bought zero for a fifth straight month.
Why bearish: weaker U.S. export pull reduces prompt tightness.
Time-spreads have eased from highs (Brent 6-month backwardation has been drifting; several desks flag softer prompt spreads through summer).
Why bearish: when backwardation compresses, it signals looser forward balances.
Brent/WTI price action: market ended the week ~5% lower on Russia-talks + tariff uncertainty; near-term rallies are being sold.
5) Positioning is not stretched long
Managed-money net length has eroded into early Aug (WTI net length sub-90k; latest print ~78–88k depending on cut), reducing squeeze risk.
Why bearish: with fewer longs to squeeze, rips may fade faster.
6) Saudi OSPs—bullish for spreads, not necessarily for flat price
Aramco raised Sept OSP to Asia: Arab Light +$1 to +$3.20 vs Oman/Dubai; other grades +$0.70–$1.20.
Interpretation: supports backwardation/sour diffs, but doesn’t defeat macro/tariff drags on outright prices.
Near-term catalysts (CEST)
Tue 12 Aug — EIA STEO (macro demand/supply revisions).
Wed 13 Aug, 10:00 — IEA OMR (Aug); 16:30 — EIA WPSR (inventories).
Sun 7 Sep — OPEC+ JMMC (first chance to pause/reverse the Sept add).
Lo spread nel tradingNel mondo del trading, soprattutto per i trader alle prime armi, uno degli aspetti più trascurati è lo spread. Comprendere cosa sia lo spread e come questo possa influenzare la redditività di una singola operazione è fondamentale per migliorare la gestione del rischio e aumentare la probabilità di successo sui mercati finanziari.
Cos’è lo spread
Lo spread rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto (ask) e il prezzo di vendita (bid) di un asset. In ogni mercato finanziario, infatti, esistono due prezzi distinti. Il prezzo ask, che è il prezzo più basso cui un venditore è disposto a cedere un asset, e il prezzo bid, il prezzo più alto a cui un compratore è disposto a comprare. Di norma, ask e bid non coincidono mai: questa differenza si chiama spread.
Ad esempio, se il prezzo bid dell’EUR/USD è 1.0249 e quello ask è 1.0247, lo spread sarà pari a 2 pips, ossia 0,0002 punti. Se un trader apre una posizione long, comprando al prezzo ask, dovrà superare lo spread per iniziare a guadagnare; allo stesso modo, aprendo una posizione short al prezzo bid, parte già con uno svantaggio pari allo spread.
Perché lo spread varia
La dimensione dello spread è fortemente influenzata dalla liquidità del mercato in cui si opera. La liquidità è la capacità del mercato di assorbire grandi volumi di scambio senza che ciò influenzi notevolmente i prezzi. Nei mercati ad alta liquidità, come le coppie maggiori del Forex (ad es. EUR/USD o USD/JPY), vi sono tanti partecipanti e volumi elevati, il che tende a ridurre gli spread. Al contrario, nei mercati meno liquidi, in particolari orari o su asset meno scambiati, trovare una controparte per la transazione risulta più difficile. Di conseguenza, lo spread si allarga, facendo aumentare il costo implicito dell’operazione.
Quando lo spread si allarga
Durante le ore notturne e fuori sessione.
Nei momenti di bassa attività di mercato, specialmente nei fusi orari fuori dalle principali sessioni di trading (come Londra, New York, Tokyo), la liquidità diminuisce e lo spread può ampliarsi significativamente.
In concomitanza di eventi ad alto impatto.
Quando escono notizie economiche rilevanti, come i Non Farm Payroll (NFP) negli Stati Uniti, il mercato può diventare estremamente volatile. In queste situazioni, i broker spesso allargano lo spread per proteggersi dal rischio di movimenti bruschi e repentini, aumentando così il costo per i trader.
In mercati meno liquidi o su asset meno scambiati.
Ad esempio alcune materie prime, criptovalute poco conosciute o cross valutari esotici mostrano normalmente spread più ampi.
L’impatto dello spread sulle operazioni e sulla strategia di trading
Per un trader, la presenza di uno spread implica che il prezzo deve muoversi nella direzione desiderata oltre il valore dello spread affinché un’operazione diventi profittevole. Ignorare questo costo può portare a sottovalutare i livelli di stop loss e take profit, alterando il rapporto rischio/rendimento. Lo spread è in particolar modo determinante per chi fa scalping o day trading, dove il margine di guadagno è spesso molto ridotto e le operazioni numerose. In tali strategie, spread più ampi possono trasformare potenziali profittevoli operazioni in perdite nette.
Conclusioni
Lo spread è un costo implicito nel trading che, se sottovalutato o ignorato, può compromettere la redditività delle operazioni, soprattutto per strategie ad alta frequenza o con margini stretti. La sua variabilità dipende principalmente dalla liquidità del mercato e dalle condizioni specifiche, come orari e eventi di rilievo.
Forte discesa dell'USOIL.Dopo che il prezzo ha fatto uno sweep dell’high ricco di liquidità, ha seguito con quattro giorni consecutivi di ribasso, il che mostra che il prezzo mantiene la sua tendenza di fondo ma cercava inizialmente a far uscire i venditori della prima discesa, per poi continuare la sua discesa.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.08.2025Meno ottimismo a inizio agosto: pesano dazi e scontro Trump-Powell.
L’inflazione PCE di giugno non molla, +2,6% annuale e +0,3% mensile.
Il Dollaro archivia a luglio il primo recupero (+3,0%) dopo mesi di calo.
Oggi occhi puntati sui dati del mercato del lavoro Usa a luglio.
Il bilancio mensile di luglio si è chiuso in modo positivo sui mercati finanziari, grazie soprattutto a trimestrali da fuochi d’artificio nel mondo tech. Microsoft e Meta hanno superato le attese, confermando che l’economia digitale non rallenta: l’intelligenza artificiale non è più solo una promessa, ma già un motore di crescita. Microsoft ha raggiunto una capitalizzazione di oltre 4.000 miliardi di dollari, diventando la seconda azienda a farlo dopo Nvidia. Non solo: ha previsto una spesa record di 30 miliardi per potenziare l’infrastruttura AI, e Azure ha registrato un boom di vendite. Meta, da parte sua, ha guadagnato +11,2%, seguita da Microsoft con +4%.
Ieri, 31 luglio, Wall Street ha festeggiato inizialmente con l’S&P500 e il Nasdaq ai massimi storici, per poi chiudere in modo più cauto: Dow Jones -0,74%, S&P500 -0,37%, Nasdaq -0,03%. Il famigerato indice Bloomberg dei “Magnifici Sette” ha invece fatto segnare un +1,4% e nuovo record storico.
Anche Apple e Amazon hanno pubblicato risultati solidi, con Apple che ha superato le attese sugli iPhone: +13,5% di vendite, per 44,58 miliardi di dollari contro i 40,22 attesi. Amazon, però, ha subito una battuta d’arresto con un calo del -6% nell’afterhours, complice il primo impatto – seppur marginale – dei nuovi dazi sulla redditività.
Powell fermo sui tassi, ma Trump lo attacca di nuovo: sul fronte macro, la Federal Reserve ha deciso di non toccare i tassi. Il presidente Jerome Powell teme l’effetto dei dazi sull’inflazione, e adesso anche i dati sembrano dargli ragione. A giugno, il Core PCE, l’indicatore d’inflazione preferito dalla Fed, è cresciuto del +2,6% annuo (contro il +2,5% stimato) e del +0,3% mensile, in linea con le attese.
Ma Donald Trump non ha perso l’occasione per un attacco frontale: “Jerome ‘Too Late’ Powell lo ha fatto di nuovo! Troppo tardi, troppo stupido, troppo politico”, ha tuonato sul suo social Truth. Lo accusa di far perdere “migliaia di miliardi” al Paese.
Anche nel Vecchio Continente, le Borse chiudono comunque bene il mese, seppur con segni meno nell’ultima seduta, quella di ieri: Parigi -1,14%, Francoforte -0,81%, Londra -0,08%, Milano -1,56%. Gli investitori si dividono tra trimestrali e timori per i dazi USA, mentre arrivano dati contrastanti sull’inflazione: la Germania scende sotto il 2%, mentre Italia e Francia salgono lievemente oltre le attese.
Anche il mercato valutario si muove: Euro/Dollaro a 1,141, sui massimi da un mese e mezzo, con un +3,2% a luglio, miglior mese del 2025, e +2,7% nella settimana, performance migliore da tre anni.
Con l’1° agosto è tornato l’incubo dei dazi USA: la Casa Bianca ha attivato un dazio minimo del 10%, elevabile fino al 15% o più, contro i Paesi con surplus commerciale verso gli Stati Uniti. Cina e India nel mirino: per quest’ultima anche un dazio del 25% per i suoi legami con Mosca.
L’Asia-Pacifico ha reagito male: Tokyo -0,7%, con lo yen debole (a 150,5 sul dollaro, minimo da 5 mesi) e il rendimento del bond decennale giapponese fermo a 1,54%. Il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, ha smorzato le aspettative di rialzo dei tassi.
In Cina, l’Hang Seng e il CSI 300 perdono -0,5%: Trump torna a spingere per abbassare i prezzi dei farmaci, e le azioni delle società farmaceutiche ne pagano il prezzo.
Corea del Sud maglia nera: l’indice Kospi -3,5%, peggior seduta da aprile, dopo l’annuncio a sorpresa di una super tassa sui guadagni da borsa.
Il capitolo energia si chiude con un luglio debole: l’indice Bloomberg delle commodities ha perso -1%, a causa soprattutto del gas naturale USA (-10%), in controtendenza con il petrolio.
Nel frattempo, la Commissione Europea tratta con gli USA per accorpare la domanda di GNL, puntando a 750 miliardi di dollari di acquisti in 3 anni. Ma gli analisti restano scettici: cifra "irrealisticamente elevata".
Sul fronte oro, il metallo prezioso chiude luglio in calo (-0,4%), rompendo la soglia dei 3.300 $/oncia. Tra le cause: 1) il rimbalzo del dollaro, 2) il rinvio dei tagli ai tassi da parte di BCE e Fed, 3) lo sblocco delle trattative commerciali UE-USA.
Bitcoin, invece, inizia male agosto: quota attorno ai 115.000 dollari, in calo per il quinto giorno consecutivo. Eppure luglio si era chiuso con un +8%, il quarto mese positivo di fila.
Mercati obbligazionari tranquilli. Treasury decennale a 4,35%, Bund tedesco fermo al 2,7%, BTP italiano stabile al 3,51%, con lo spread a 81 punti base, lontano dai 115 di inizio anno. Obiettivo: scendere verso quota 65.
Occhi puntati sui dati sul lavoro USA. Bloomberg prevede 104.000 nuovi posti a luglio, in rallentamento dai 147.000 di giugno. Un dato in linea o migliore potrebbe riaprire il dibattito su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
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WTI: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
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Petrolio al test del supporto: rimbalzo in arrivo?Ragazzi, primo colpo sparato sul petrolio 🧨
Mi sembra interessante portare questo long sul Crude Oil.
Guardiamo subito il grafico daily e vediamo che ieri il prezzo ha toccato nuovamente i 67$. La fascia di prezzo tra 67$ e 68$ è un’ottima area di supporto.
Con la candela di ieri, la mia strategia mi ha dato un segnale di ingresso (freccia blu) ed oggi sono entrato.
Negli ultimi due anni, il prezzo è arrivato spesso in questa fascia per poi rimbalzare in maniera decisiva.
Questa volta ho deciso di dividere le entrate ed eventualmente entrare con l’altra metà della posizione in vista di ulteriori segnali di forza.
Invece, se il prezzo dovesse rompere al ribasso con forza questo importante supporto, credo che potremmo vederlo scendere tra i 64$ e 62$.
Questa è un’operazione che gestirò giorno dopo giorno sia per lo stop che per il take profit, ma vi lascio i miei livelli per un’operazione con stop e take fisso.
Dettagli operazione
Stop Loss: 75.16 (non piazzato)
Entrata: 67.66
Take Profit: 65.16 (non piazzato)
Rapporto Rischio/Rendimento: 1:3
Vi aggiornerò sulla gestione della posizione.
Cosa ne pensate del petrolio? Lo state seguendo?
Se anche voi vedete valore in questa operazione, lasciate un like o un commento.
A presto 🤟