WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.11.2022Prima discesa, al 10,0%, dell’inflazione al consume in Europa.
Opec+ verso un nuovo taglio della produzione nella prossima riunione.
Stasera l’atteso discorso di Powell, l’ultimo prima del prossimo FOMC.
Prezzo della case in Usa in decelerazione: recessione vicina?
Ieri, 29 novembre, i listini azionari europei, dopo una partenza positiva favorita dal rimbalzo delle Borse asiatiche, hanno chiuso incerte. Positiva Londra, +0,51%, in calo Francoforte, -0,19%, quasi invariate Milano, +0,10%, Parigi, +0,06%, Madrid, -0,01%, Stoxx 600 -0,1%. Seduta frazionalmente negativa a Wall Street: -0,16% e Nasdaq -0,59%.
La chiara sottoperformance del Nasdaq e’ in parte legata al nuovo calo di Apple, -2,1%, sulle cui sorti incidono le proteste di chi, in Cina, si oppone alla politica Zero-Covid, invocandone un ammorbidimento. La proteste dei lavoratori dello stabilimento di Zhengzhou potrebbero rallentare produzione e consegne di iPhone 14 Pro e 14 Pro Max nel 2023.
A pesare sulla prospettiva dei mercati restano le incertezze sulla crescita cinese e l’atteggiamento che le banche centrali potranno assumere in funzione dei prossimi dati di inflazione. Insieme all’inattesa protesta in Cina, osserviamo da qualche giorno il calo del Dollaro, che per gran parte del 2022 si e’ rafforzato in parallelo alla salita dei tassi d'interesse Usa, ed ora sembra attrarre meno i capitali internazionali.
In questo contesto si spiega la grande attesa per il discorso del Chairman della FED (Banca centrale americana - Federal Reserve) Jerome Powell, in programma per oggi: Powell fara’ il punto sull'economia e sul mercato del lavoro Usa alla storica “think tank” Brookings Institute, nell'ultimo intervento pubblico prima del blackout period che precede la riunione della FED del 14-15 dicembre.
Gli investitori si aspettano una narrativa “hawkish” (da falco), con la ribadita necessita’ di ulteriori rialzi dei tassi, ma la prospettiva potrebbe ammorbidirsi se, come sostengono gli analisti di JP Morgan AM e Morgan Stanley, il rallentamento dei prezzi indurra’ minor necessita’ di nuove strette monetarie. Non e’ di questo avviso John Williams, Presidente FED di New York, che teme un'inflazione alta fino al 2024.
Nel comparto obbligazionario, lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco e’ sceso ieri a 189 punti base. In flessione anche il rendimento del BTP decennale che segna 3,82%, circa -7 punti base in meno rispetto alla chiusura di lunedi’ 28.
Inflazione europea: finalmente qualche buon dato! In Germania e’ calata del -0,5% mensile a novembre rispetto ad ottobre, tornando al +10,0% su base annua come a settembre, contro attese di +10,4% e ben al di sotto del +10,8% di ottobre. Anche in Spagna si registra un calo della pressione inflattiva: i prezzi al consumo sono saliti del +6.8% annuale a novembre contro attese di +7.4% ed il +7,3% di ottobre.
Stamane, 30 novembre, riscontri incoraggianti anche dal dato generale della Zona-Euro: l’inflazione media scende a +10,0%, dal +10,4% di ottobre, smentendo, fortunatamente, la profezia della della vigilia formulata dal Presidente dell’ECB (Banca centrale europea), Christine Lagarde, che temeva che la crescita dei prezzi non avesse ancora raggiunto il picco.
L’inflazione negli Stati Uniti potrebbe rallentare anche grazie ai prezzi delle case, che sono in discesa ormai da luglio: secondo l'indice S&P/Case Shiller, i prezzi medi hanno registrato una crescita del +10,6% a settembre, in calo rispetto al +13% di agosto.
Il calendario macro Usa prevede diversi dati rilevanti per oggi, 30 novembre, tra cui la 2’ lettura del GDP del 3’ trimestre, le richieste di mutui, l’aggiornamento ADP sull'occupazione ed il dato sull’inflazione “core” PCE (Personal consumption expenditures), il piu’ osservato dalla FED.
Il prezzo del petrolio, dopo 2 mesi di debolezza che l’avevano portato a fine settimana scorsa ai minimi del 2022 sotto 74 Dollari/barile (WTI), e’ al 3’ giorno di rialzo, sostenuto dall'ipotesi di allentamenti delle misure anti-Covid in Cina e di tagli alla produzione dell'Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) nella riunione di fine settimana: il WTI segna +2,2% a 79,9 Dollari.
Il prezzo del metano europeo, sul TTF di Amsterdam, strappa al rialzo e col +9% di stamattina supera i 140 Euro/megawattora (ore 13.00 CET).
In Asia stamane, 30 novembre, le Borse hanno segnato performances eterogenee: Nikkei giapponese -0,21%, mentre su quelle cinesi prevale un cauto rialzo, incuranti del dato PMI (Purchasing Managers Index) manifatturiero sceso a novembre ai minimi da 7 mesi a 48 e del traffico aereo sceso negli ultimi 2 mesi al 35% dei volumi 2019. Shanghai +0,05%, Shenzhen +0,12% Slancio finale a Hong Kong, +2,31%.
I listini azionari europei chiudono la mattinata in buon rialzo, in media +0,7% (ore 13.30 CET), forse giovandosi delle positive novita’ fornite da Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europea) sull'inflazione dell'Euro-Zona, e speranzosa di qualche frase incoraggiante che potrebbe venire stasera sera dal Chairman della FED Powell.
Sul mercato valutario l’Euro mostra i muscoli e nel cross col Dollaro Usa recupera +0,4% a 1,034. Rispetto ai minimi attorno a quota 0,96 di settembre, l’Euro ha recuperato quasi +9%, una performance interpretabile soprattutto come un indebolimento relativo della valuta Usa.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee operative USOUSD
📈 PETROLIO, PER ORA CERCHIAMO UN SEGNALE SHORT!Dopo la fase di lateralità che ha contraddistinto il WTI tra ottobre e novembre, abbiamo assistito a metà mese al breakout del livello di supporto $82 e una continuazione discendente fino al successivo livello chiave in area $74. La tendenza, sia nel giornaliero che nel settimanale, è ribassista e mostra il prezzo muoversi all'interno di un grande canale discendente; in linea con questo scenario, l'ideale sarebbe cercare una correzione della quotazione fino al livello di resistenza sopra menzionato per valutare un nuovo setup di Price Action short, approfittando anche dell'arrivo della Ema21 dall'alto, ed entrare in una continuazione di questo trend con target anche in zona $65. Questo quadro deve essere ovviamente confermato dalla presenza di un chiaro segnale di trading perché laddove la quotazione, dopo aver raggiunto il livello $82, dovesse violare verso l'alto la zona chiave, e magari anche la parte superiore del canale discendente, in tal caso l'ottica operativa cambierebbe e passerei a cercare opportunità di trading in acquisto. Attendiamo che il prezzo ci mostri conferme in tal senso...
Buon trading
Maurizio
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.11.2022✚ Le Borse si stabilizzano dopo la fase di recupero: pesa la crescita rallentata.
✚ Speranze ondivaghe sulla futura “stance” delle Banche Centrali.
✚ Il Prezzo del petrolio WTI torna sotto 77 Dollari/barile. Bene per inflazione.
✚ Prezzi alla produzione in forte calo mensile in Germania: -4,2%.
Venerdi’ 18 novembre le Borse europee hanno chiuso in buon rialzo, leggendo nelle affermazioni del Presidente della Banca Centrale Europea (ECB) Christine Lagarde, un atteggiamento meno aggressivo sulla politica monetaria 2023, soprattutto se l’inflazione comincera’ a rallentare il passo.
La Borsa di Milano e’ stata la migliore, + 1,38%, seguita da Francoforte +1,16%, Parigi +1,04%, e Londra +0,54%. Moderati rialzi a Wall Street: Dow Jones +0,59%, S&P500 +0,48% e Nasdaq +0,01%: sull’umore di Wall Street ha probabilmente inciso il dato “leading economic indicator” di ottobre, -0.8%, contro attese di -0.4% e quello delle vendite di case esistenti, -5.9% mensile.
La Signora Lagarde, intervenendo al European Banking Congress, pur confermando che la Banca Centrale decidera’ nuovi aumenti dei tassi di interesse, ha rimarcato che i Paesi dell’Unione Europea devono agire uniti e uniformemente nella risposta alle minacce poste dall’inflazione troppo elevata.
Christine Lagarde ha parlato per la prima volta con chiarezza delle misure che la banca centrale intraprendera’, a partire da dicembre, per iniziare una graduale riduzione della massa di obbligazioni accumulate, poiche’ "è opportuno che il bilancio, in modo misurato e prevedibile, sia normalizzato".
Sembra scorgere un messaggio di “moderazione” nella “stance” di politica monetaria europea: come a dire che, se l'inflazione non sorprenderà ancora negativamente con aumenti sopra le stime, il rialzo dei tassi nella prossima riunione dell’ECB di meta’ dicembre potrebbe essere +0,5% e non +0,75%, smorzando la “linea dura” di chi, come il tedesco Nagel, vorrebbe rialzi piu’ corposi e ravvicinati.
Intanto l’ECB ha comunicato che le banche dell'Euro-zona, mercoledi’ 23, rimborseranno finanziamenti per 296 miliardi di Euro alla banca centrale, sfruttando la “prima finestra dei rimborsi anticipati”. Il dato è piu’ basso di quanto prevedeva il “consensus”, ovvero circa 600 miliardi sui 2100 complessivamente erogati coi programmi TLTRO (Targeted Long Term Refinancing operation).
Negli Stati Uniti, sebbene il trend inflattivo mostri segni di moderazione, continuano a registrarsi affermazioni drastiche sul tema del “tightening” della politica monetaria: James Bullard, Presidente della Regional FED di St. Louis, ritiene appropriato un rialzo dei tassi 'fino al target range 5% - 7%!!".
«La stabilità dei prezzi resta l'attuale imperativo e chiaramente c'è ancora lavoro da fare» gli ha fatto eco il Presidente della Regional FED di Atlanta Raphael Bostic, ipotizzando ulteriori aumenti per complessivi +100 bps.
Finalmente ed inaspettatamente, un dato positivo sull’inflazione tedesca. I prezzi alla produzione (PPI) sono scesi, nel mese di ottobre, del -4,2% mese su mese, rispetto ad attese di +0,9%.
Il dato, in se’ molto positivo, lascia sperare che cali simili possono riguardare anche altri Paesi e “filtrare” a valle, invertendo un trend ascendente che ha portato l'inflazione media dell'Eurozona a superare +10% ad ottobre.
Prezzi in ribasso per le materie prime energetiche: il petrolio WTI (West Texas Intermediate) vale 79,8 Dollari/barile, -0,4%, mentre il metano europeo, venerdi’ 18, è sceso a 107 Euro/Megawattora (MWh), con la consueta elevata volatilita’.
Nel comparto obbligazionario prevale la stabilita’, dopo i cali dei rendimento dell’ultimo mese. Lo spread tra quello dei BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi e’ sceso sotto 190 bps, il BTP 10 anni “paga” +3,91%. L'Agenzia di rating Fitch ha mantenuto invariato il giudizio BBB e outlook stabile sull'Italia nella revisione del 18 novembre.
Il Treasury Usa 10 anni rende +3,8%, ma stupisce il differenziale tra 2 e 10 anni che supera i 70 bps a vantaggio della scadenza piu’ breve!!
Diverse novita’ sul fronte cinese: a Shijiazhuang, megalopoli di 11 milioni di abitanti non lontana da Pechino, la prevista totale riapertura post-Covid e’ stata rinviata, alimentando dubbi che la Cina stia nuovamente cambiando registro sulla “policy” anti-virus.
La Banca centrale cinese (PBOC) ha lasciato invariati i tassi per il 3’ mese consecutivo ed il suo consulente politico Liu Shijin indica l’obiettivo del +5% di crescita 2023.
Borse asiatiche deboli stamane, 21 novembre: Nikkei-Tokyo +0,16%, poco inflenzato dal dato di inflazione al consumo (CPI), cresciuto a +3,7% annuale ad ottobre, vs stime di +3,6%. Shanghai composite ha perso -0,52%, CSI300 -0,85%, Hang-Seng di Hong Kong -1,60%, Seoul-Kospi -1,12%.
Le Borse europee hanno iniziato deboli la settimana, in media -0,7% alle 13.30 CET sui timori di crescita rallentata cinese e recessione incombente in Europa. Per Wall Street sara’ una settimana corta, date le festività del Thanksgiving giovedì e Black Friday venerdì. I future sui principali indici Usa sono in calo frazionale, in attesa dei verbali dell’ultima riunione FED.
Il mercato delle criptovalute risente ancora del danno economico e reputazionale del fallimento di FTX, la piattaforma di scambio che, secondo un articolo del Washington Post deve almeno 3,1 miliardi Dollari solo ai 50 maggiori creditori (i primi 10 vantano crediti individuali di almeno 100 milioni). Tra essi anche BlackRock, Sequoia Capital, Tiger Global e l’Ontario Teachers' Pension Plan.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Tutti in frenata tranne il petrolio OIL target 65 Si chiude la settimana delle scadenze tecniche con tutti i principali strumenti che disegnano importanti figure candlestick di stop ai movimenti in corso. Inizierà un reversal? Il petrolio riprende con decisione invece le espansioni ribassiste rompendo al ribasso supporti importanti.
Analizziamo ISP AAPL MGNI
PETROLIO: TEST SU LIVELLO CHIAVEBreakout in corso o rimbalzino che intrappola gli orsacchiotti?
Di pressione ribassista ce n'è molta e considerando questo livello non solo come supporto statico di periodo ma come una neckline del doppio massimo formato e archiviato si fa tutto molto più interessante.
È SOLO UNA BOZZA PERSONALE, nessuna sollecitazione alla vendita allo scoperto :P
Petrolio short su H1 e long su H4Buonasera a tutti. Sono entrata short a 92.70 (ho un po' anticipato purtroppo) ed ho due scenari. Il primo è che la discesa terminerà sul livello del Fibonacci 0.786, per poi sparare su con molta violenza dritto al livello di prezzo 103, per completare la gamba CD del Butterfly in formazione. Nel secondo scenario vedrei bucata a ribasso la trend line di supporto del canale ascendente, per dare inizio ad uno short che avrebbe come target il livello di prezzo 72, con possibile estensione fino al livello 64. Onestamente credo più nel primo scenario, anche se dovesse accadere che il livello 0.786 venisse bucato a ribasso, penserei più ad una falsa rottura, con estensione anche fino al livello 85,15, per poi partire per il livello 103. Vi aggiornerò appena possibile. Grazie e buon trading a tutti
Petrolio AIE taglia la domandaIl prezzo del petrolio mostra ancora una volatilità molto elevata sinonimo di grande incertezza da parte degli operatori sul futuro della domanda di oro nero. Secondo le ultime stime dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) la crescita della domanda globale di petrolio per il prossimo anno dovrebbe diminuire ancora a causa della debole crescita economica in Cina, della crisi energetica dell'Europa e di un dollaro forte.
L'agenzia con sede a Parigi ora prevede che la domanda di petrolio crescerà di 1,6 milioni di barili al giorno nel 2023, in calo rispetto alla precedente stima di 1,7 milioni. Inoltre, un rapporto dell'EIA sulla ridotta attività di perforazione negli Usa, ha messo in dubbio la crescita della produzione di petrolio ai minimi dal luglio 2020.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.11.2022Borse Usa e FED sempre piu’ sensibili ai dati sull’occupazione.
Il mercato del lavoro Usa resta forte, con qualche segnale di indebolimento.
Cina verso l’uscita dal “regime Covid-zero”? Borse asiatiche festeggiano.
Congiuntura economica europea sempre piu’ debole e “recessiva”.
Il Presidente della Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa) Jerome Powell mercoledi’ sosteneva che la politica monetaria restrittiva ed altri rialzi dei tassi saranno “necessari per un certo tempo e che il livello finale dei tassi sarà più elevato di quanto finora previsto". Gli “interest rate swap” prezzano un tasso “target” superiore al 5,1% intorno a metà 2023 e le borse l’hanno preso male.
Come se non bastasse ieri, 3 novembre, la Banca d'Inghilterra, come previsto, ha alzato il costo del denaro di 75 bps (l’aumento singolo piu’ ampio dal 1989), portandolo al 3%, massimo dal 2008. L'obiettivo dichiarato è perseguire una politica monetaria restrittiva per centrare il target di un'inflazione al 2% nel medio termine, e a sostenere crescita e occupazione.
Dopo la chiusura negativa di Wall Street di mercoledi’, una giornata negativa per i listini europei era prevedibile ed in effetti, a parte Londra che ha recuperato un sorprendente +0,6%, vediamo solo segni negativi: Milano -0,4%, Parigi -0,5%, Francoforte -0,9%, Madrid -1,3%.
Wall Street ieri ha aggiunto nuovi cali a quelli del giorno prima: Dow Jones -0,5%, S&P500 -1,1% e Nasdaq -1,7%, appesantito dai crolli di Apple -4,2% e Amazon -3,1%.
Sul fronte macro Usa continua la serie positiva dei dati sull’occupazione. La settimana scorsa le richieste di sussidi sono risultate in linea con le attese: 217 mila, contro 218 della settimana precedente e 220 attesi dal mercato. Il numero dei percettori “continuativi” (da piu’ di 10 settimane) è salito +11 mila unità a 1.238 milioni, un livello comunque straordinariamente basso.
L'indice di produttività della manifattura USA nel 3’ trimestre e’ aumentato +0,3%, facendo meglio delle attese, col costo orario del lavoro cresciuto del +3,5%: questo testimonia come negli Usa la “wage inflation” sia ben presente e fonte di preoccupazione.
Intanto l’indice ISM dei servizi a ottobre e’ sceso a 54.4 punti dai 56,7 precedenti, un po’ sotto alle stime di 55,5. Il saldo della bilancia commerciale Usa, a settembre, e’ risalito al massimo da tre mesi a 73,3 miliardi di Dollari, sopra le attese di 72,2, e con un deterioramento significativo rispetto ai 65,7 miliardi di agosto.
In Italia, si registra il discorso del Governatore della Banca d’Italia Vincenzo Visco, che, implicitamente, ha raccomandato al Governo una moderazione nei conti pubblici, anche per favorire l'implementazione del PNRR (Piano nazionale di resilienza e ripresa).
Il Governatore ha sottolineato come il rapporto tra debito pubblico e GDP (Prodotto interno lordo) abbia registrato una sostanziale contrazione (-11 punti) dai massimi del 2020 (anno in cui era aumentato di 20 punti). Le aspettative sono per un ulteriore moderato calo nei prossimi 2-3 anni.
Visco prevede un rapporto deficit/GDP di circa 5% quest'anno, suscettibile di miglioramento grazie ad un 3’ trimestre sopra le attese, ed "una previsione vicina al 3% il prossimo anno".
Anche in Italia e’ in crescita il pessimismo degli operatori economici: ieri e’ stato pubblicato l'indice PMI dei servizi (Indagine ai direttori degli uffici acquisti delle imprese medio-grandi), calato a 46,4 da 48,8 di settembre; quello “composito” (manufattura +servizi), in calo per il 4’ mese consecutivo, è sceso al minimo da 22 mesi a 45,8 da 47,6 di settembre.
In Germania, a settembre, si e’ registrato un nuovo pesante calo degli ordini all’industria: -4,0%, in peggioramento rispetto al -2,0% di agosto e molto peggio del -0,5% stimato.
L'inflazione corre nell'area Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che include 38 Paesi): +10,5% (+7,6% escludendo cibo ed energia) a settembre vs +10,3% (+7,2%) di agosto. E’ addirittura sopra il +20% in Estonia, Ungheria, Lituania e sopra +80% in Turchia!
Andamento erratico e imprevedibili del prezzo del gas naturale europeo sulla piattaforma TTF di Amsterdam: nella seduta odierna ha oscillato tra 132 e 117 Euro/megawattora. In netto rialzo quello del petrolio: il WTI (Greggio di riferimento Usa) sale del +3,6% a 91,5 Dollari/barile (ore 16.00 CET).
L'Euro e’ in forte rialzo, 0,988 vs Dollaro, sui dati del lavoro Usa a ottobre, che indicano un aumento della disoccupazione al 3,7% dal 3,5%. La Sterlina britannica, dopo lo scivolone del -2% di ieri seguito al rialzo dei tassi Boe, recupera +1% a 1,128, mentre lo Yuan cinese sale verso tutte le valute mondiali su voci di uno stop alla Covis-zero policy da marzo 2023.
L'ipotesi di allentamento delle misure anti-Covid in Cina spinge le borse asiatiche: Shanghai +2,4%, Shenzhen +2,7%. Boom dell’Hang-Seng di Hong Kong, +5,2%. Tokyo, dopo la chiusura per per festività di ieri, ha perso -1,7%. Kospi coreano +0.8% e Sensex indiano appena sotto la parita’.
Le Borse europee si avviano verso chiusure in forte rialzo nell'ultima seduta settimanale, guadagnado +1,6% a fine mattinata. Anche i futures su Wall Street anticipano riaperture in rialzo. (ore 14.00 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Possibile andamento del Crude oilusando la ciclica a T+9 replicando il trand su multiple scale logaritmiche e mediando i prezzi ottenuti e proiettandoli sul prossimo futuro secondo le regole cicliche di Migliorino ho ottenuto questa visione del ciclo t+7 di indice del petrolio.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.10.2022Gas e petrolio in discesa fanno sperare in rallentamento inflazione.
Wall Street positive, torna a credere in un allentamento 2023 della FED.
Mercati obbligazionari piu’ sereni, calano i rendimenti dei Govies.
Cina: terzo mandato a Xi-Jinping, i mercati non gradiscono la continuita’.
La scorsa settimana, nella quale sono comunque prevalsi i recuperi, si e’ chiusa con la seduta di venerdi’ in lieve calo. Pesano probabilmente la convinzione che questa settimana la Banca Centrale Europea procedera’ con un nuovo rialzo dei tassi da 50 bps, ed uno scenario macroeconomico in chiaro peggiormento che prelude ad una fase recessiva invernale nell’Euro-Zona.
Il “velenoso mix” di alta inflazione e crescita debole/decrescita potrebbe riguardare la maggioranza dei Paesi dell’Area Euro, che “sperimenterà una recessione tecnica, con almeno due trimestri consecutivi di crescita negativa”. Lo ha affermato Alfred Kammer, Responsabile del Dipartimento Europeo del Fondo Monetario Internazionale.
La debolezza delle borse europee ha prevalso venerdi’ nonostante di prima mattina fosse giunta la notizia dell'accordo sulla proposta del Consiglio UE riguardante il tetto al prezzo del gas e sul “mercato-benchmark” da utilizzare. In sintesi, venerdi’ 21 scorso si e’ chiuso con frazionali segni negativi: Parigi -0,85%, Milano -0,62%, Francoforte -0,29%, Eurostoxx50 -0,46%
La Presidente Von der Leyen ha affermato che nel giro di 2 settimane "la Commissione Europea potra’ esprimersi molto chiaramente sul meccanismo di tetto al prezzo del gas e che pertanto, a fine ottobre/inizio novembre, avremo un meccanismo verificato e pronto a funzionare".
Il prezzo del gas europeo (TTF Amsterdam), venerdi’ 21, dopo la notizia che il Consiglio europeo sull'energia aveva trovato l'accordo, e’ sceso di oltre -7% a 112 Euro/megawattora e stamane, 24 ottobre, perde un altro -9% a 103 Euro (ore 10.00 CET).
I prezzi del metano soffrono anche del rallentamento della domanda dovuto alle temperature anomalmente alte in Europa a o ottobre ed alle abbondanti forniture di GNL (gas naturale liquefatto) che hanno favorito il veloce riempimento degli stoccaggi in Europa, ora mediamente oltre il 92%, con quelli tedeschi al 96%.
Tornando a venerdi’ scorso, segnaliamo il fenomenale cambio di direzione di Wall Street verificatasi dopo la diffusione di un report del Wall Street Journal, secondo cui alcuni membri della Banca Centrale Usa (Federal Reserve-FED) starebbero ragionando su un addolcimento della “stance” di politica monetaria, vale a dire sul rallentamento del ritmo di aumento dei tassi.
La FED procederebbe con un nuovo aumento dei tassi di 75 punti base a novembre ma potrebbe, gia’ da dicembre, valutare con piu’ cautela i futuri rialzi. A fine seduta i maggiori indici hanno chiuso sui massimi di giornata: Dow Jones +2,5%, Nasdaq +2,3% e S&P500 +2,4%.
L’articolo del Wall Street Journal, secondo cui diversi membri votanti del FOMC (Comitato di politica monetaria della FED) vedrebbero di buon occhio un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi, ha “agitato le acque” anche sul mercato valutario, con l'Euro che ha recuperato sul Dollaro sino a 0,98, ed anche lo Yen giapponese in ripresa, e’ tornato sotto 150 vs Dollaro e circa 147 vs Euro.
Resta debole la Sterlina UK su cui incide la crisi politica dovuta alle dimissioni del governo Truss: venerdi’ 21 ha chiuso a 1,116 contro Dollaro e 0,876 contro Euro. Nel Regno Unito, dopo il nulla di fatto sulla possibile ricandidatura dell’ex Premier Boris Johnson, si profila quella di Rishi Sunak, ex Ministro dell Finanze nel 2’ Governo Johnson.
Gli indici PMI (Purchasing Managers Index) dell'Eurozona, pubblicati stamani 24 ottobre, similmente alle valutazioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) suffragano uno scenario di recessione nel Vecchio continente: a ottobre il dato “composite” (manufattura+servizi) e’ sceso a 47,1 da 48,1, quello della sola manufattura a 46.6 da 48.4, e quello tedesco a 44,1 da 45,7!!
Il nuovo Governo italiano e’ operativo da oggi, dopo l’ufficiale passaggio di consegne dall’ex Premier Mario Draghi a Giorgia Meloni: i mercati obbligazionari sembrano non risentirne, per ora: il differenziale di rendimento fra BTP italiani decennali ed omologhi Bund tedeschi è sceso a 226 punti base, in un clima di generale discesa dei rendimenti, quello del BTP +4,61% (Bund +2,35%).
Quella appena iniziata e’ la settimana della riunione della Banca Centrale Europea (giovedi’ 27), che alzerà ancora i tassi, ed e’ partita molto male per le Borse asiatiche: a parte il Nikkei, in rialzo +0,3%, l’Hang Seng di Hong Kong ha perso -6,4% dopo l’assegnazione di un 3’ mandato da leader del Partito Comunista e Presidente cinese a Xi-Jinping, che potrebbe sacrificare la crescita ad obbiettivi politico-sociali.
Intanto, il GDP (prodotto interno lordo) cinese è salito solo +3,9% annuo nel terzo trimestre 2022, più del previsto rialzo di +3,3%, ma comunque in grado di mettere definitivamente a rischio l'obiettivo del Governo di +5,5%: l’FMI vede un magro +2,8%, l’ultima survey di Bloomber +3,3%. La borsa di Shanghai ha perso -2,1%, quella di Shenzen -2,0%.
Le Borse europee incrementano i guadagni dopo la timida partenza, e segnano in media +1,4% a fine mattinata (ore 13.00 CET). Future positivi a Wall Street, in media +0,9% (ore13.30 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
ANCHE I BIG PLAYERS PRENDONO PROFITTOANALISI COT REPORT del 16.10.2022
-CONTESTO
Eccoci al consueto appuntamento con l’analisi dei mercati attraverso il posizionamento dei Big Players sui futures al CME di Chicago, consapevoli del fatto che una corretta lettura di questi dati non sarà cosa facile, considerata l’alta volatilità dell’ultima settimana che ha messo a dura prova tutti gli operatori dei mercati finanziari.
Dando un primo sguardo ai dati generali senza andare nel dettaglio dei singoli asset class, ci pare evidente il respiro dei trend di medio periodo, e se consideriamo che i dati analizzati sono frutto della rilevazione effettuata martedì scorso, ci sembra tutto molto più chiaro osservando poi le dinamiche che sono seguite il giorno seguente.
La settimana si è caratterizzata da un chiaro mercato bidirezionale, con una prima parte di ottava guidata dal risk on, e guardando i dati del cot report possiamo dire dalle prese di profitto dei grandi operatori, per poi girare completamente nella seconda parte della settimana per dare spazio ancora una volta al trend di medio periodo che ci proietta ancora in un bear market solido e senza motivi di inversione.
Sebbene le speranze di aver raggiunto i minimi per le borse mondiali e di aver visto un dollaro USA oramai ai suoi massimi sono molto diffuse tra gli operatori, e basta guardare la rapidità con la quale ripartono le coperture di posizioni, dobbiamo tuttavia convenire che i dati macroeconomici che stanno guidando le azioni delle banche centrali non sono cambiati e la direzione sembra la medesima, senza se e senza ma.
Sebbene il sentiment di risk off di medio periodo sia chiaro ai più oramai, è vero anche che il mercato ha bisogno di respirare, anche le mani forti hanno bisogno di prendere profiti dopo lunghi rally e di ricalibrare i portafogli, dando cosi spesse volte ampio margine di storno a diversi asset, ma sono quelle occasioni ghiotte di ingresso in trend per chi cerca di cavalcare la direzionalità cosi evidente in questo 2022.
Prima di assistere a vere e proprie inversioni di tendenza dovremo attendere chiari segnali di inversione nelle politiche delle banche centrali, che sembrano invece molto determinate a proseguire nel loro piano di lotta all’inflazione, e la BOE questa settimana ha chiaramente dimostrato quanto questo sia una priorità anche rispetto a possibili piani fiscali e politici che vadano contro la volontà mondiale.
-FOREX:
il comparto valutario continua a vivere un sostanziale dollaro centrismo , sebbene le ultime vicende legate alla BOE e al PM Truss abbiamo catalizzato l’attenzione degli operatori, che hanno preferito seguirne le dinamiche per coglierne le possibili occasioni di speculazione.
L’assetto generale sembra non essere particolarmente modificato con posizioni nette corte sulla sterlina e sulle oceaniche, ancora yen debolissimo e unici asset a trovare spazio nei portafogli dei big players sono Euro e Dollaro Usa.
EURUSD
Posizioni nette lunghe per i big players sul dollaro con ben 37499 contratti, e sebbene siano in calo si 6183 contratti questa settimana, crediamo che il posizionamento netto lungo possa in qualche modo essere un segnale di fiducia nell’operato prossimo della BCE.
Eurusd resta ancora sotto la mm21 daily in un chiaro trend ribassista con le aree di resistenza a 0.99891 e i supporti a 0.9537, solo la tenuta di detti supporti potrebbe aprire la strada a possibili storni supportati ovviamente da una BCE aggressiva che dimostri la volontà di sostenere la moneta unica e possibilmente una risoluzione alle forniture di gas all’Europa darebbe un vero input rialzista alla moneta unica.
GBPUSD
Ancora un sentiment ribassista per i big players sulla sterlina che trrova ben 39170 contratti netti corti nelle tasche delle mani forti, sebbene le dinamiche delultima settimana abbiano dato respiro con ben 10369 contratti long.
Le dinamiche dei prezzi restano compresse sotto le resistenze di 1.14 figura, livelli che se non violati al rialzo potrebbero dare nuovamente vita ad allunghi ribassisti fino alle aree di 1.10 prima e 1.05 poi. Le dinamiche della sterlina restano tuttavia legate a doppio filo a quelle che saranno le decisioni del nuovo cancelliere inglese che godendo dell’appoggio della BOE potrebbe invertire la rotta delle politiche fiscali del PM… tutto può ancora succedere pertanto raccomandiamo estreme prudenza sulla sterlina.
YEN
Sentiment decisamente ribassista ancora per lo yen giapponese che vede le mani forti ferme a -77393 contratti corti, riducendo si di 4230 contratti la loro posizione, che tuttavia non trova ancora validi motivi per nette inversioni.
Usdjpy sotto la forza rinnovata del dollaro usa allunga per nuovi massimi, portando questo 2022 ad una performance del 30% a 148.75.
Speriamo in un più deciso intervento della BOJ , in assenza del quale lo yen non può che cedere terreno contro le concorrenti majors. Rimaniamo pertanto vigili su possibili dichiarazioni esogene della BOJ.
AUDUSD
Ancora pesante il posizionamento netto corto dei big plaiers sul dollaro australiano che vede be 31271 contratti netti corti che danno ancora fiato ai ribassi.
I prezzi al test dei minimi per questo 2022 sembrano aperti a nuovi affondi ribassisti, che non trovano per ora validi motivi per delle inversioni strutturali limitandosi a brevi respiri derivanti da prese di beneficio dal posizionamento di lungo in trend.
USDCAD
Anche le posizioni sul dollaro canadese invertono e restano corte con ben 25672 contratti per le mani forti che con la discesa del wti seguitano a vendere anche dollaro canadese.
Ancora le pressioni rialziste del dollaro usa non possono che accentuale la discesa del concorrente canadese, portando le quotazioni di usdcad a 1.40 per poi chiudere l’ottava 1.3880. solo respiri importanti del biglietto verde e potenziali ripartenze del wti potrebbero dare fiato ad un asset chiaramente in trend rialzista.
USDINDEX
Ancora posizionameno netto lungo per il dollaro usa, che sebbene vede un sentiment stabile con 32786 contratti long, non trova motivazioni per degli storni importanti al netot di prese di beneficio fisiologiche al funzionamento del mercato stesso.
Le quotazioni di dolar index esprimono chiaramente le dimaniche di momentanea incertezza dei prezzi, che pur rimanendo ancorato sui massimi di periodo , resta compreso tra 114.75 e 109.50.
-EQUITY:
il comparto ewuity è stato quello maggiormente colpito dalle prese di profitto ad inizio di ottava, tanto da generare incertezza e dubbi sui motivi di questi movimenti rialzisti, che si sono verificati in concomitanza anche della pubblicazione dei dati sull’inflazione USA che sono stati tutt’altro che buoni, il che avrebbe giustificato ulteriori affondi ribassisti.
Alta volatilità dunque che ci porta ad alzare la guardia.
S&P
Ancora sentiment ribassista per le mani forti che restano con 164057 contratti short ,con i prezzi che dopo un rapido test delle aree di 3735-3750 sono tornati a vivere il loro mood bearich andando ad attaccare nuovamente i minimi di periodo.
Nasdaq
Anche i tech non sono da meno con le mani forti che oscillano attorno ad un sentiment neutrale con 8528 contratti long al momento ma con i prezzi che hanno seguto le medesime dinamiche dell’intero comparto equity.
I primi rialzi della settimana anche con i dati IPC in netto aumento per poi stornare nel concludersi dell’ottava e riportarsi a 10744pnt.
COMMODITIES
Anche il mondo commodities in preda all’alta volatilità e al susseguirsi di dati e dichiarazioni che sembrano esagitare i mercati e gli operati.
Il comparto energy tra i più dinamici questa settimana ha visto dinamiche altamente correlate al mercato equity
Wti
Con le mani forti ferme a 259229 contratti long, non lontano dalle loro esposizioni minime il sentiment sul wti continua ad oscillare tra le varie dichiarazioni dell’opec+ e delle prospettive di domanda mondiale.
Non facile dunque capire quale sarà il futuro di questo asset, che vede in prezzi forse troppo contenuti il rischio di non contribuire al contenimento della domanda e della produzione mondiale e qidni dell’inflazione.
Al momento i prezzi, dopo i respiri che lo hanno portato a 90$ torna nel suo trend principale a ribasso andando a chiudere la settimana a 85.60 $, proiettandosi cosi verso le aree di maggiore attenzione dei 82$
buon trading
Salvatore Bilotta
PETROLIO - PREVISIONI INVERNALIBuongiorno a tutti,
Oggi voglio condividere una mia idea rialzista per il petrolio.
Oltretutto, le compagnie petrolifere hanno deciso di tenere le scorte visto il prezzo basso. Questa mossa ha portato ad una riduzione dell'offerta e dunque ad un aumento del prezzo.
Vedo un possibile rialzo fino in area 112$
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.10.2022I dati sul mercato del lavoro Usa sono cruciali per le scelte della FED.
Il taglio di 2 mln di barili di Opec+ irrita il Governo americano.
Vertice Capi di Stato EU a Praga: attese novita’ sul fronte energetico.
Mercato obbligazionario ancora in tensione: tempi duri per i “corporate”.
Le Borse europee sono nuovamente scese nella seduta di ieri, 6 ottobre, alla viglia del cruciale rapporto mensile sul mercato del lavoro Usa. Sull’avvio debole della mattinata hanno inciso negativamente i dati tedeschi sugli ordini all'industria, in calo -2,4% mese su mese ad agosto, e quelli sulle vendite al dettaglio dell'Euro-Zona, -0,3% mese su mese.
Le chiusure europee raccontano di cali abbastanza uniformi: Milano -1,0%, Madrid -0,9% Parigi e Londra -0,8%, Francoforte -0,4%. Prevalenza di vendite anche a Wall Street: Dow Jones -1,15%, Nasdaq -0,68% e S&P 500 -1,03%.
Tra i market mover piu’ significativi di Wall Street, la consueta rilevazione settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione, risultati pari a 219 mila e superiori alle previsioni di 204 mila, e le dichiarazioni di alcuni membri del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa).
Loretta Mester, presidente della Regional FED di Cleveland e Neel Kashkari della FED di Minneapolis hanno confermato che ci saranno nuovi rialzi dei tassi da qui’ a fine anno, tarpando le speranze di chi, a inizio settimana, aveva sperato in una “stretta” meno aggressiva, alimentando il forte rialzo di lunedi’ e martedi’.
Anche Raphael Bostic, presidente della FED di Atlanta, ha affermato che gradirebbe vedere i tassi tra il 4,0% ed il 4,5% entro fine 2022, per poi stabilizarli ed in parallelo osservare se, augurabilmente, i prezzi scendono e l'economia resiste.
Sul fronte europeo, stessa “musica”: nelle minute dell'ultima riunione della Banca Centrale Europe (ECB) del 7 e 8 settembre, si ribadisce la necessità di alzare i tassi per abbassare un'inflazione che e’ troppo alta e probabilmente resterà al di sopra dell'obiettivo del 2% per un periodo prolungato.
Oggi, 7 ottobre, come dicevamo, occhi puntati sui dati di settembre del mercato del lavoro Usa, molto osservato dai tecnici della FED che, sino ad oggi, si sono compiaciuti di come il peggioramento di diverse variabili “macro” non si fosse ancora riflesso negativamente sull’occupazione e sulla dinamica salariale.
Sotto attenta analisi finiranno soprattutto i numeri relativi agli occupati “non agricoli”, attesi crescere a settembre di 255 mila unita’, ed il tasso di disoccupazione, previsto a 3,7%.
La congiuntura economica globale si sta indebolendo: il Fondo Monetario Internazionale (FMI) vede rischi di recessione in aumento, e rimarca la necessita’ di un calo dell'inflazione e dell’attuazione di politiche di bilancio statali responsabili, volte a tutelare i piu’ deboli e a non alimentare ulteriori rialzi dei prezzi.
Il direttore generale del FMI Kristalina Georgieva preannuncia un taglio delle stime di crescita per il prossimo anno nel World Economic Outlook che sarà pubblicato la prossima settimana. Georgieva afferma anche che la minor crescita economica costerà 4.000 miliardi di Dollari al Pil globale tra oggi ed il 2026.
Opec+ e il taglio di 2 mln di barili: gli Stati Uniti hanno definito "miope" la decisione del “cartello” dei maggiori esportatri di greggio, criticando implicitamente Opec+, ed in primo luogo l’Arabia Saudita, di essersi accordata con la Russia. L’Amministrazione Usa ha anche annunciato l’intento di alleggerire le sanzioni verso il Venezuela, cosa che consentirebbe a Chevron di riprendere ad operare nel Paese.
Sul mercato obbligazionario europeo e’ tornato sopra 240 punti base lo spread di rendimento tra BTP italiani e Bund tedeschi decennali, col rendimento del BTP risalito a +4,5%: dopo il monito di Moody’s a rispettare la tempistica del PNRR italiano (Piano nazionale di resilienza e ripresa), pena un possibile taglio del rating, ieri e’ stata la volta di Fitch, che ha espresso un giudizio molto simile.
Il tema della sostenibilita’del debito pubblico italiano e’ molto caldo, sia per le incognite rappresentate dal nuovo Governo, sia per la novita’ portata dagli ultimi dati dell’ECB sugli acquisti di bonds in agosto e settembre da cui si evince che la banca centrale e’ stata addirittura venditrice netta di Govies italiani per -1,2 mld Euro.
Rendimenti in rialzo anche in Spagna, oltre 3,8% e Grecia, sopra 4,7%.
Oggi, 7 settembre, ha inizio il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea a Praga, dal quale si attende qualche passo avanti sul tema della crisi energetica in generale e del “tetto al prezzo del gas” in particolare.
Intanto ieri il vice premier russo Novak, commentando l’imminente nuovo round di sanzioni alla Russia tra le quali il “price cap” sul petrolio, prevede un deficit di produzione a livello globale. Il prezzo del greggio aggiorna oggi i nuovi massimi da 3 settimane, col WTI (West Texas Intermediate) che supera 89 Dollari/barile.
Borse asiatiche in calo stamattina: Nikkei giapponese -0,7%, Hong-Kong -1,5%,Taiwan -1,4%, ASX australiano -0,8%. Cina ancora chiusa per festivita’.
Nell’attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa, le borse europee sono marginalmente negative, similmente ai future sui maggiori indici di Wall Street. (ore 13.30 CET)
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.10.2022Ottobre parte con 2 sedute di esuberanti rialzi per le Borse.
Il risk-on mood e’ fragile: guerra, inflazione, stretta sui tassi incombono.
Alcuni dati macro Usa segnalano affanno: FED piu’ morbida?
Si ferma per ora la corsa del Dollaro e dei rendimenti obbligazionari.
Le prime 2 sedute di ottobre hanno riportato una ventata di ottimismo sui mercati azionari che nessuno aspettava. Difficile dire quali siano i “trigger” (grilletti) che hanno scatenato gli acquisti, ma alcuni dati macro americani deboli, come l’indice ISM manifatturiero, e quelli depressi sul mercato immobiliare, hanno convinto i mercati che le banche centrali potrebbero rallentare il ritmo di aumento dei tassi.
Le Borse europee ieri, 4 ottobre, dopo una partenza in “gap-up” hanno accelerato a metà giornata, in parallelo ai guadagni di New York, per poi chiudere in forte rialzo:
Milano +3,4%, Parigi +3,8%, Francoforte +3,5%, Londra +2,5%.
Wall Street ha replicato i progressi di lunedi’, sospinta anche dal calo dei rendimenti dei titoli governativi Usa (Treasuries): Dow Jones +2,8%, S&P500 +3,1% e Nasdaq +3,3%, aiutato dalla notizia che Elon Musk ha nuovamente formalizzato, in termini economici invariati, l’offerta di acquisto di Twitter da 44 miliardi di Dollari.
In un cima di generale “risk-on”, gli investitori hanno metabilizzato positivamente anche il calo oltre le attese delle offerte di lavoro negli Stati Uniti ad agosto, nell’attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa di settembre che saranno pubblicati venerdì 7. Le attese sono per un’ulteriore creazione di posti di lavoro combinata a livelli di disoccupazione ai minimi dagli anni ‘70.
Anche in Europa sembra consolidarsi la convinzione che la Banca Centrale Europea (ECB) possa ammorbidire la propria svolta restrittiva, operando solo un paio di contenuti rialzi (+25 o +50 bps) nei due prossimi meeting prima della fine dell’anno, evitando aumenti troppo robusti che finirebbero per impattare negativamente sulla congiuntura economica, gia’ fragile di suo.
Anche il calo del prezzo del gas naturale in Europa, proprio mentre continuano ad assottigliarsi le forniture dalla Russia, ha portato un po’ di serenita’ ai mercati: gli stoccaggi strategici sono quasi pieni e complice il clima ancora mite, il prezzo del metano sulla piattaforma di riferimento europea TTF e’ sceso a 163 Euro/megawattora, ai minimi da luglio.
Di segno opposto, invece, la reazione del prezzo del petrolio di fronte alla prospettiva che nella riunione di oggi 5 ottobre, l'Opec+ (Cartello dei maggiori esportatori mondiali), decida un taglio alla produzione fino a -2 milioni di barili/giorno, che rappresenterebbe il primo vero “ammanco-shock” dopo quelli della fase piu’ acuta della pandemia Covid-19.
Il WTI (greggio di riferimento negli Usa) e’ salito ieri del +3,6% a 86,6 Dollari/barile ed oggi, 5 ottobre, perde marginalente, -0,3% a 86,3 (ore 12.30 CET).
Sul mercato valutario, il “mood” migliorato verso gli asset piu’ rischiosi ha permesso all’Euro e ad altre valute di recuperare un po’ di terreno sul Dollaro Usa. Ieri, 4 ottobre, l'Euro ha riavvicinato la parita’, a 0,995, +1,2%, mentre la Sterlina britannica, aiutata dal parziale ripensamento del Governo Truss sul piano fiscale, e’ risalita a 1,14 Dollari, +0,7%: infine Dollaro/Yen a 144,4, da 144,7.
Ieri, 4 ottobre, ha “piacevolmente stupito” il calo dei rendimenti di molti bond governativi europei: quello del BTP benchmark italiano a 10 anni e’ calato di oltre 15 bps a +4,06%, similmente a quello degli omologhi Gilt britannici, +3,77%. Lo spread tra BTP e Bund decennali e’ calato leggermente a 229 bps.
Oggi, 5 ottobre, si osserva una forte risalita dei rendimenti che annulla i cali di ieri. (ore 12.45 CET): nel pomeriggio sara’ interessante verificare l’aggioramento dei movimenti sul reinvestimento dei titoli scaduti da parte dell’ECB.
Stamattina, 5 ottobre, le Borse asiatiche hanno festeggiato con ampi rialzi l’ottimismo di ieri sera a Wall Street: mentre il Nikkei giapponese e’ salito solo del +0,45%, l’hang Seng di Hong Kong e’ letteralmente volato, +6%, con il sub-indice hang Seng Tech a +8%! Il Kospi coreano si e’ accontentato di +0,3%. Le piazze finanziarie cinesi sono chuse anche oggi per i festeggiamento della Golden Week.
L’Indice ASX200 australiana e’ salita del +1,7%, dopo la decisione della Reserve Bank of Australia di effettuare il sesto rialzo consecutivo dei tassi, +0,25%, una misura piu’ contenuta rispetto alle stime di mercato.
Anche la Reserve Bank of New Zealand ha alzato il tasso di riferimento, +0,5% a +3,5%, il livello piu’ alto da aprile 2015, col quinto aumento consecutivo di 50 punti base in un anno: a ottobre 2021 era ancora al minimo storico del +0,25%.
L’ottimismo delle prime 2 giornate di ottobre non si conferma oggi, 5 ottobre, dove la mattinata europea delle borse fa segnare un calo medio del -0,9%, in parallelo ad una risalita dei rendimenti obbligazionari e a futures su Wall Street che anticipano riaperture negative attorno a -1%. (ore 13.15 CET).
Il prezzo dell’oro arretra del -0,7% a 1.719 Dollari/oncia, interrompendo la serie di 5 sedute di rialzo. Bitcoin tenta il ritorno sopra 20 mila Dollari, +0,6%, performance miste per le altre cripto-valute. (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Rimbalzo del petrolio ?
Iniziamo la settimana su timeframe giornaliero, dove notiamo un canale discendente di rimbalzo rotto nella giornata di ieri e riconfermato oggi con una risalita proficua per i bull dell’oro nero.
Il prezzo del greggio si trova però vicino ad una resistenza significativa, mentre al di sotto c’è un indifferente supporto a sostenere il prezzo.
L’ipotesi raffigurata può essere quella di un rimbalzo rialzista nelle prossime giornate ? I dati tecnici macroeconomici in uscita nei prossimi giorni ci daranno la conferma, soprattutto quelli che riguardano il numero di scorte in giacenza nei depositi USA
📈 Petrolio, obiettivo entrare nel canale short!Il grafico giornaliero del petrolio ci mostra ormai da alcuni mesi un bel movimento discendente che ha formato un chiaro canale ribassista dopo il "quasi" doppio massimo in area 125 di inizio giugno. La quotazione permane, praticamente stabilmente, al di sotto della EMA21 la quale è stata proprio in questo momento di nuovo raggiunta dalla quotazione nella mini fase di correzione tecnica. Proprio in questa zona dinamica, e a conferma del falso movimento di rialzo di ieri, sarebbe ideale riscontrare un segnale di Price Action short per entrare nella tendenza principale con primo target sul supporto 76 e, in un'ottica settimanale e di continuazione del canale, anche sul successivo e più importante livello di supporto 65.
Maurizio
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.10.2022Ucraina: la Russia, pur in difficolta’ sul terreno, minaccia escalation militare.
Inflazione europea al +10,0%: la piu’ alta da 25 anni.
Scenario macro-economico in deterioramento, punta a recessione.
Attivita’ industriale giapponese sopra le attese: lo yen debole sembra favorirla.
Venerdi’ 30 settembre, ultimo giorno di un trimestre da dimenticare, le Borse europee hanno tentato un rimbalzo, dopo la scivolata di giovedi’: gli indici hanno chiuso in positivo anche sulle indiscrezioni circa l'intesa parziale tra i Paesi dell’Unione europea sul tema energetico.
Milano ha toccato +1,0%, Francoforte +1,1%, Parigi +1,5%, mentre Londra si e’ limitata a +0,2%, a causa del Governo ancora sotto pressione per la “generosa” riforma fiscale varata dal nuovo Premier Truss, bocciata dai mercati finanziari e dal Fondo Monetario internazionale: va detto che l'intervento d'emergenza della Bank of England ha calmato almeno il “bond market” e quallo valutario.
E’ valsa a poco la pubblicazione dell’aggiornamento, migliorativo, del dato sul Pil britannico nel secondo trimestre: la sua “lettura finale” e’ un rialzo del +0,2%, contro un preliminare di -0,1%. L’aumento “anno su anno” è +4,4% contro una stima di +2,9%.
L’inflazione continua a correre in Europa e l’ECB (Banca Centrale Europea) non potra’ che proseguire la sua “stretta monetaria”, alzando probabilmente i tassi di interesse di ulteriori 75bp nel meeting di ottobre. L'inflazione al consumo nei 19 paesi dell’Euro-Zona e’ salita a +10,0% a settembre, da +9,1% di agosto, peggiorando le attese degli economisti di +9,7%.
Curiosamente, l'inflazione al consumo rallenta in Francia: +5,6% a settembre da 5,9% di agosto: consensus la dava stabile a +5,9%. Su base mensile e’ calata del -0,5%, contro -0,1% atteso.
Wall Street ha chiuso invece pesante l’ultina seduta di settembre: Dow Jones -1,7%, S&P500 e Nasdaq -1,5%. D’altronde diversi membri della Banca Centrale (FED-Federal Reserve) ribadiscono l’esigenza di ulteriori rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione, spingendo all’insu’ i rendimenti dei Treasury Bond (titoli di Stato Usa), con gran parte della “curva” attorno a +4%.
Wall Street, venerdi’ 30, ha sofferto dell'aumento oltre le attese del dato di “inflazione PCE” (Personal consumer expenditures). Il PCE e’ l'indicatore piu’ osservato dalla FED per definire la politica monetaria ed il dato di agosto allontana la possibilità di un allentamento del ritmo di aumento dei tassi d'interesse.
Il dato "PCE" ha stupito negativamente sotto ogni profilo: quello “headline”, +0,3% rispetto al mese precedente e +6,2% anno su anno, sopra attese di +0,5% e +6%; quello "core", depurato dalle componenti piu’ volatili, è cresciuto +0,6%, (vs stime di +0,5%, e +4,9% annuale, comunque sopra le attese.
Il nervosismo dei mercati azionari e’ testimoniato dal perdurare da quasi 2 settimane dell'indice della volatilità Vix, (o Cboe, calcolato sulle opzioni dell’indice S&P500) sopra quota 30, come non accadeva dalla primavera 2020.
Qualche novita’ viene dal fronte dei conti pubblici italiani: il Ministero del Tesoro sostiene che il fabbisogno della pubblica amministrazione "sia risultato assai contenuto" nei primi otto mesi 2022 e che l'obiettivo di deficit 2022 "è da considerarsi pienamente raggiungibile, così come una progressiva riduzione del deficit nel prossimo triennio".
Il deficit dei conti pubblici e’ stimato al +5,1% nel 2022 ed il rapporto Debito/Pil, già sceso a 150,3% nel 2021, dovrebbe segnare un nuovo calo nel 2022, a 145,4%. Il Tesoro prevede emissioni lorde di titoli governativi a medio/lungo termine per circa 64 miliardi di Euro fra ottobre e dicembre 2022, 14 a copertura del fabbisogno e 50 per rifinanziare titoli in scadenza. La spesa per interessi tornera’ a salire dal 2023.
Nel frattempo l’agenzia di rating Moody's ha lasciato invariato il rating sovrano italiano a Baa3, con outlook negativo. Lo spread di rendimenti tra Btp e Bund resta attorno a 240 punti-base, senza segnalare degenerazioni ed il rendimento del BTP decennale oscilla attorno +4,45% (ore 13.00 CET).
Prezzo del petrolio in ripresa: dopo un bilancio positivo nella scorsa settimana, la possibilità che l'Opec+ possa accettare di tagliare la produzione nella prossima riunione del 5 ottobre spinge stamane il Wti (greggio di riferimento Usa), a 82,3 Dollari/ barile (+3,5%). Molto volatile, attorno a 180 Euro/megawattora quello del gas naturale sulla piattaforma di riferimento europea TTF di Amsterdam.
Congiuntura economica in miglioramento in Giappone, con la produzione industriale cresciuta del +2,7% mese su mese ad agosto (+5,1% anno su anno), che migliora il +0,8% di luglio, batte il consenso, e segna i maggiori progressi da 6 mesi. Indice PMI (Purchasing managers Index) manifatturiero stabile attorno 51. Cala invece l'indice di fiducia dei consumatori, sceso a 30,8 a settembre da 32,5 di agosto.
Chiusure miste stamani per le Borse asiatiche: Nikkei giapponese +1,1%, Hang Seng di Honk Kong -0,6%. Chiusi Kospi coreano e borse cinesi per festivita’.
Le Borse europee continuano ad essere deboli, in media -0,8% a fine mattinata, afflitte dalla guerra in Ucraina per la quale non si vedono prospettive di svolta diplomatica. Futures Usa senza direzione precisa, dopo il calo di venerdi’ 30 (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Crude Oil - possibile evoluzione di medio termineLa settimana precedente le quotazioni sono arrivate sulla banda inferiore del canale ribassista, per poi come prevedibile rimbalzare.
Il rimbalzo potrebbe arrivare anche in zona 86 - 87$ dove incontrerebbe l'EMA 50 daily che dovrebbe essere una resistenza piuttosto importante.
Non dimentichiamo mai che siamo in Death Cross, il trend primario è ribassista e quindi i rimbalzi vanno intesi come punti più alti in cui entrare short.
Il livello di attenzione da cui potrebbe quindi ripartire il ribasso per me resta quindi 86 - 87$
Questa ovviamente è una mia view su cui discutere, per l'operatività, come sempre utilizzare la propria testa!
Buon Trading a tutti!
CRUDE OIL ha rotto supporto staticoCRUDE OIL ha rotto al ribasso un supporto statico dove il prezzo ha testato più volte... adesso mi aspetto ad un proseguimento da parte del prezzo verso i minimi precedenti
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.09.2022Mercati azionari in flessione, vittime del “risk-on” e dell’attesa della FED.
Il FOMC di mercoledi’ 21 potrebbe alzare i tassi anche di +100 bps.
Scenari di indebolimento domanda deprimono petrolio: WTI a 82 $/barile.
Inflazione europea confermata a +9,1% ad Agosto: in Italia +8,4%.
Venerdi’ 16 si e’ chiusa una settimana da dimenticare per le borse mondiali: l’inflazione resta alta ovunque e l’attesa per le decisioni di mercoledi’ 21 sui tassi del comitato di politica monetaria della Federal Reserve si fa febbrile. Circa tre quarti degli analisti si aspetta un rialzo di 75 punti base, ma i futures sulla curva dei rendimenti Usa danno 25% di possibilita’ a +100 bps, un balzo senza precedenti.
A fare da sfondo, avvalorando questa prospettiva, si rileva un robusto aumento dei rendimenti dei titoli di Stato Usa. Anche i dati sull'inflazione al consumo ad Agosto nell'Eurozona confermano livelli record e avvalorano uno scenario di rialzi dei tassi anche da parte della Banca Centrale Europea (ECB).
Lo ha ammesso venerdi’ scorso anche il Presidente della ECB Christine Lagarde, ad un incontro con gli studenti delle scuole superiori francesi: “la stabilità dei prezzi è la priorità principale, ben sapendo che le nostre azioni possono avere un impatto sulla crescita, e questo e’ un rischio che dobbiamo correre".
A fine seduta le variazioni sono tutte negative per le Borse europee: Francoforte -1,7%, Milano -1,1%, Londra -0,7%, Parigi -1,3%. Aria pesante anche a Wall Street con Dow Jones -0,5 %, S&P500 -0,7% e Nasdaq -0,9%, su cui ha inciso il profit warning di FedEx, che vede uno scenario in forte deterioramento e difficolta’ a formulare previsioni a breve termine.
Secondo la Banca Mondiale l'economia mondiale rischia concretamente la recessione, a causa dell'inflazione al massimo da oltre 30 anni e della stretta monetaria decisa dalle banche centrali per contrastarla. Gli esperti della World bank paragonano il rallentamento attuale a quello pre-recessione del 1970, rimarcando che la fiducia dei consumatori sia recentemente scesa più che in circostaze simili.
L'inflazione globale, escludendo l'energia, potrebbe collocarsi al +5% nel 2023, circa il doppio della media quinquennale 2015-2019, cioe’ prima della pandemia. Le necessario drastiche misure di “tightening” varate dalle banche centrali, assieme al quadro geopolitico molto teso, implicherebbero una crescita del prodotto interno lordo globale di soli +0,5% nel 2023, o di -0,4% ragionando in termini pro-capite.
Allo scenario fosco della Banca Mondiale si contrappongono alcuni segnali di ripresa dell'economia cinese, dove produzione industriale e vendite di agosto hanno battuto le attese. Venerdì 16 un report di UBS (maggiore banca svizzera) ha aggiornato le stime sull’economia della Cina: la crescita 2022 si fermera’ a +2,7% dal precedente +3%, e nel 2023 dovrebbe toccare +4,6%, sotto +5,4% precedente.
Quasi sorprende la compostezza del mercato obbligazionario europeo: venerdi’ scorso, in chiusura, lo spread di rendimento tra Btp e Bund decennali e’ sceso lievenmente a 228 punti base, col rendimento del Btp benchmark salito a +4,03% da 4,01% di giovedi’.
Piu’ interessante e’ notare come il rischio di recessione negli Usa sia incorporato nell'inversione, la piu’ ampia da 25 anni, della curva dei rendimenti dei Treasury: il Note a dieci anni rende +3,45%, il trentennale +3,63% ed il biennale +3,87%.
Un po’ dissonante, in questo contesto, il dato sulla fiducia dei consumatori americani calcolato dall’Universita’ del Michigan che, col suo sorprendente rialzo a 59,5, in recupero dal dato precedente di 58,2, testimonia la leggendaria propensione consumista dell’americano medio, anche in tempi di alta inflazione.
In Italia ci si avvicina rapidamente alle elezioni politiche di Domenica 25 settembre: qualunque Governo ne derivera’, dovra’ fare i conti con i tagli ai flussi di gas dalla Russia ed i suoi impatti negativo sulla crescita e sui conti pubblici, mettendo a rischio il rating sovrano. A sostenerlo e’ l'Agenzia di rating Fitch, mantenendo per ora l'Italia a BBB, appena un “notch” (gradino) sopra il 'junk' (pattumiera!!).
Purtroppo, ad agosto, l'inflazione italia ha registrato un aumento del +8,4% annuo da +7,9% di luglio segnando il record dal 1985 e collocandosi appena sotto +9.1% medio europeo. I prezzi del cosiddetto "carrello della spesa”, col +9,6%, segnano il peggior aumento da giugno 1984.
La settimana delle Borse asiatiche è iniziata debolmente: col Giappone chiuso per festivita’, l’indice CSI300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,1%, poco stimolato dalla notizia della rimozione del lockdown di due settimaneper i 21 milioni di abitanti di Chengdu. L’Hang Seng di Hong Kong ed il Kospi coreano hanno perso -1,1%. Praticamente invariati l’ASX200 australiano ed il Sensex indiano.
Le borse europee non trovano ragioni per rimbalzare e, a fine mattinata, perdono mediamente -1%, cosi’ come i future su Wall Street puntano a riaperture in lieve ribasso.
Sul mercato valutario il Dollaro Usa consolida i massimi recenti verso Euro, attorno a 1, e verso il paniere delle 14 principali valute mondiali: Dollar Index a 109,8. (ore 13.30 CET). Giornata da dimenticare per le crptovalute: Bitcoin, -6,2% a 18.600 Dollari, Ethereum -8,5% appena sopra 1.300. (ore 13.30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.